XXX Convegno Nazionale di Economia e Politica Industriale CERIS, 22-23 Settembre 2006
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XXX Convegno Nazionale diEconomia e Politica IndustrialeCERIS, 22-23 Settembre 2006
Le tecnologie prioritarie per l’innovazione industriale
Riccardo Gallo, Mauro Mallone, Vincenzo Zezza
Istituto per la Promozione Industriale
Gallo, Mallone, Zezza 2
Indice
Finalità dell’indagine
Contesto di riferimento
Metodologia seguita
Le tecnologie prioritarie
Un caso di applicazione
Limiti e spunti per ulteriori ricerche
Conclusioni ed indicazioni di policy
Gallo, Mallone, Zezza 3
Finalità dell’indagine
Individuare tecnologie per l’innovazione, con particolare attenzione:○ all’industria manifatturiera○ alle esigenze delle imprese di minori dimensioni○ ai settori tradizionali
Realizzare strumento di supporto ai policy makers per programmi di trasferimento tecnologico
Offrire base informativa a operatori dell’innovazione e Associazioni imprenditoriali
Gallo, Mallone, Zezza 4
Contesto di riferimento
Individuare tecnologie su cui orientare le strategie è usuale nei maggiori Paesi industrializzati:○ Francia – Technologies clés○ Usa – Critical technology selection○ Ue – Rapporti dell’Institute for Prospective Technological Studies
Per l’Italia già disponibili:○ Le priorità nazionali della ricerca industriale (Fondazione Rosselli)○ Le innovazioni del prossimo futuro (Airi)
Studi italiani focalizzati su:○ medio-lungo periodo○ selezionate aree tecnologiche/settori industriali
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Metodologia seguita (1/3)
Focus su:○ 18 settori manifatturieri a bassa, medio-bassa, medio-alta, e alta tecnologia (classificazione Ocse)○ maggiore attenzione su quelli a bassa e media tecnologia○ orizzonte di breve periodo: tecnologie pronte al trasferimento e all’applicazione (technology
scouting e non technology foresighting)
Bassa
Tecnologia
Medio-Bassa Tecnologia
Medio-Alta
Tecnologia
Alta
TecnologiaAgroalimentare
Tessile/abbigliamento
Pelli e calzature
Prodotti in legno
Carta ed editoria
Orafo
Petrolio e coke
Gomma e plastica
Ceramica, vetro, ecc.
Prodotti in metallo
Cantieristica navale
Prodotti chimici
Beni strumentali
Macchine/appar. elettrici
Automotive
Farmaceutica
Elettronica
Aerospazio
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Metodologia seguita (2/3)
Approccio application-driven:○ dalle esigenze di innovazione del settore industriale○ alle specifiche applicazioni, alle tecnologie di riferimento, alle aree tecnologiche
Area TecnologicaArea Tecnologica(Es. Automazione
industriale e sensoristica)
Tecnologia ApplicataTecnologia Applicata(Es.Sensori olfattivi artificiali)
Applicazione IndustrialeApplicazione Industriale(Es. Naso elettronico per analisi di
qualità nell’industria agro-alimentare )
Esigenza del settore AgroalimentareEsigenza del settore Agroalimentare(Es. Rilevazione difetti di produzione e
controllo qualità)
Approccio
Classico
Approccio
application
driven
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Metodologia seguita (3/3) Individuazione, per settore industriale, di principali applicazioni e tecnologie (modalità desk) Selezione di 5 indicatori quali-quantitativi della tecnologia (scala “alto-medio-basso”):
○ Grado di sviluppo della tecnologia
○ Impatto potenziale sul mercato
○ Competenze tecnico-scientifiche ed industriali disponibili
○ Impatto socio-ambientale
○ Capacità disponibile di diffusione e trasferimento tecnologico alle imprese nel Sistema Innovativo Nazionale
Valutazioni sulle tecnologie individuate:○ 18 panel settoriali, 46 esperti, collaborazione di AIRI
Elaborazione ed analisi dei dati raccolti
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Le tecnologie prioritarie (1/6)
Costituita base informativa comprendente:○ 1.430 applicazioni industriali relative a○ 126 tecnologie prioritarie, raggruppate in○ 10 aree tecnologiche
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Le tecnologie prioritarie (2/6)
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Le tecnologie prioritarie (3/6) A titolo di esempio le 35 tecnologie individuate per il settore agroalimentare si
ripartiscono nelle seguenti 10 aree tecnologiche:
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Le tecnologie prioritarie (4/6) Le 35 tecnologie specifiche per il settore agroalimentare, sono state inoltre “rankizzate” grazie alle valutazioni espresse
dal panel di esperti. Ad es. le prime 5 tecnologie e relativi esempi di applicazione risultano:
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Le tecnologie prioritarie (5/6) L’analisi permette di valutare anche la pervasività di una specifica area tecnologica (es.
biotecnologie) rispetto all’intera industria manifatturiera:
bassa tecnologia
medio bassa tecnologia
alta tecnologia
medio alta tecnologia
Area biotecnologie
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Le tecnologie prioritarie (6/6)
E’ anche possibile abbinare settori e tecnologie prioritarie, ad esempio:
Tessile-Abbigliamento
Agroalimentare
Ceramica
Materiali avanzati
Tecnologie chimiche e separative
Biotecnologie
Processi a membrana per filtrazione
Diagnostica per analisi OGM
Compositi a matrice polimerica
Bioenzimi
Materiali ad alte prestazioni
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Un caso di applicazione (1/3) Lanciato da Ipi un Programma pilota per il trasferimento tecnologico:
○ fattibile un bando limitato ad alcune specifiche aree tecnologiche prioritarie Programma, lanciato nel 2005, dotazione: 2,3 M€, co-finanziati 4 progetti, uno per ciascuna area:
○ Automazione industriale e sensoristica○ Biotecnologie○ Materiali avanzati○ Tecnologie separative
Destinatari dei co-finanziamenti: raggruppamenti di almeno una Università o Centro di ricerca e una Associazione imprenditoriale
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Un caso di applicazione (2/3) Associazioni imprenditoriali dei settori tradizionali hanno presentato con Università e Centri di ricerca di eccellenza 42 proposte progettuali:
○ 13 su Automazione industriale e sensoristica○ 11 su Biotecnologie○ 11 su Materiali avanzati○ 7 su Tecnologie separative.
Il bando ha quindi attivato sul tema 203 organizzazioni:
○ 66 Associazioni imprenditoriali
○ 50 Dipartimenti universitari
○ 30 Centri di ricerca, pubblici e privati
○ 32 Agenzie e centri per l'innovazione
○ 13 Parchi Scientifici e tecnologici
○ 12 Camere di Commercio
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Un caso di applicazione (3/3)Automazione industriale e sensoristicaAutomazione industriale e sensoristica
AGRIMATIONTecnologie dell'automazione per la qualità e la sicurezza
della produzione alimentare
Università degli Studi di Napoli Federico II
Università del Sannio; Università di Salerno; Confapi Campania; Consorzio Technapoli, PST di Salerno, Istituto Tagliacarne
BiotecnologieBiotecnologie
AGRIBITTrasferimento di innovazioni biotecnologiche al sistema
agro-alimentare pugliese
CNR – ISPA, Bari
Università di BariCNA Puglia
Materiali avanzatiMateriali avanzati
SISTEMASistema per l'Innovazione e lo Sviluppo applicativo di
Tecnologie dei Materiali Avanzati ai settori meccanico e aerospaziale
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Università di Roma La Sapienza; ISRIM Istituto Sup. di Ricerca sui Materiali speciali;Confindustria Lazio; AIAD Associazione Ind. per l'Aerospazio Consorzio TecnoPolo di CastelRomano
Tecnologie separativeTecnologie separative
TATICATecnologie avanzate per i trattamenti dell’industria
delle conserve alimentari
Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari SSICA sez. AngriAlimentari SSICA sez. Angri
Associazione Nazionale Italiana Conserve AlimentariCCIAA di Salerno
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Limiti e spunti per ulteriori ricerche
Verificata la fattibilità di un tale esercizio, è però opportuno:○ prevedere un aggiornamento periodico○ estendere ad altri settori, non solo manifatturieri○ affinare i metodi di valutazione○ sentire più esperti○ confrontare risultati dell’indagine con domanda di tecnologie innovative risultante dall’analisi dei progetti finanziati dai principali programmi di sostegno alla ricerca e all’innovazione (Far, Fit, ecc.)○ approfondire confronto con metodologie sviluppate nell’ambito di analoghi progetti internazionali
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Conclusioni ed indicazioni di policy (1/3)
Per i settori manifatturieri:○ individuabili tecnologie già disponibili nelle università e nei centri di ricerca di eccellenza○ ma di difficile accesso per mancanza di conoscenza su opportunità di innovazione, sia dal lato della domanda che dell’offerta
Riscontrata un’elevata domanda di strumenti:○ per il trasferimento tecnologico○ (non solo per la ricerca e sviluppo)
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Conclusioni ed indicazioni di policy (2/3)
Risulta fondamentale
○ sviluppare un efficiente mercato dei servizi per l’innovazione
○ attivare programmi per il trasferimento tecnologico, da focalizzare su specifiche aree
○ promuovere aree tecnologiche magari anche non “di punta”, soprattutto per le Pmi dei settori tradizionali
○ far emergere centri di eccellenza tecnologica, attorno a cui aggregare associazioni imprenditoriali e organizzazioni intermediarie
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Conclusioni ed indicazioni di policy (3/3)
A seguito di questa indagine:○ è ora disponibile prima base informativa per programmi di trasferimento tecnologico○ anche se è opportuno approfondire ed estendere lavoro di analisi○ programma pilota lanciato da Ipi nel 2005 è replicabile su tutte le dieci aree tecnologiche prioritarie, con i fondi assegnati dal Cipe per 34,35 M€