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XX Secolo XXI Secolo ● STRUTTURE ORGANIZZATIVE VERTICALI, GERARCHICHE. ● STRUTTURE ORIZZONTALI, TRASVERSALI, A RETE. ● APPROCCIO NELLA GESTIONE DELLE PERSONE DALL’ALTO VERSO IL BASSO. ● APPROCCIO DAL BASSO… PER IL COINVOLGIMENTO E LA MOTIVAZIONE. ● LE RISORSE UMANE CONSIDERATE COME UN COSTO E… «DIFFICILI DA GESTIRE» ● LE PERSONE COME FATTORE DECISIVO PER LA CREAZIONE DI VALORE. ● MANAGER PREVALENTEMENTE ORIENTATO ALLA GESTIONE OPERATIVA DIRETTA E ALL’OTTIMIZZAZZAZIONE DEI COSTI. ● MANAGER FORTEMENTE ORIENTATO ALL’INNOVAZIONE DISCONTINUA, ALLA VALORIZZAZ. DELLE PERSONE, ALLO SVILUPPO DI MODELLI ORGANIZZATIVI FLESSIBILI E ADATTABILI PER LO SVILUPPO DEL BUSINESS. ● PREVALE IL MODELLO DELLE 3E: EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITA’. ● IL MODELLO DELLE 3 E VA CONIUGATO CON IL MODELLO DELLE 3 U: UMANITA’, UMILTA’, UMORISMO. IL CAMBIAMENTO IN ATTO:

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XX Secolo XXI Secolo

● STRUTTURE ORGANIZZATIVE VERTICALI, GERARCHICHE.

● STRUTTURE ORIZZONTALI, TRASVERSALI, A RETE.

● APPROCCIO NELLA GESTIONE DELLE PERSONE DALL’ALTO VERSO IL BASSO.

● APPROCCIO DAL BASSO… PER IL COINVOLGIMENTO E LA MOTIVAZIONE.

● LE RISORSE UMANE CONSIDERATE COME UN COSTO E… «DIFFICILI DA GESTIRE»

● LE PERSONE COME FATTORE DECISIVO PER LA CREAZIONE DI VALORE.

● MANAGER PREVALENTEMENTE ORIENTATO ALLA GESTIONE OPERATIVA DIRETTA E ALL’OTTIMIZZAZZAZIONE DEI COSTI.

● MANAGER FORTEMENTE ORIENTATO ALL’INNOVAZIONE DISCONTINUA, ALLA VALORIZZAZ. DELLE PERSONE, ALLO SVILUPPO DI MODELLI ORGANIZZATIVI FLESSIBILI E ADATTABILI PER LO SVILUPPO DEL BUSINESS.

● PREVALE IL MODELLO DELLE 3E:EFFICACIA, EFFICIENZA, ECONOMICITA’.

● IL MODELLO DELLE 3 E VA CONIUGATO CON IL MODELLO DELLE 3 U:UMANITA’, UMILTA’, UMORISMO.

IL CAMBIAMENTO IN ATTO:

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IL CAMBIAMENTO IN ATTO

EFFICACIA

EFFICIENZA

ECONOMICITÀ

UMANITÀ

UMILTÀ

UMORISMO

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IL CAMBIO DI SECOLO E DI VOCABOLARI

• DALLA FORMAZIONE ALL’ APPRENDIMENTO• DA DIPENDENTI A COLLABORATORI• DA MANAGER A LEADER/COACH• DALLE «ORE LAVORO» ALLE “ORE VALORE”• DA LAVORO FULL TIME A TELELAV. PART TIME• DA SETTIMANA CORTA A CONNESSI H24 7su7• DA TEMPO INDETERMINATO A PRECARIO, A TERMINE, A PROGETTO• IL MODELLO DELLE 4 I : INVECCHIAMENTO, INEDITO, INESORABILE,

ITALIANO3

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L’IDEA GUIDA: FARE DI PIU’, CON MENO, MEGLIO…3 fattori chiave interdipendenti:

STRATEGIE DI BUSINESS:

▪ Fare di più: Sviluppo dei ricavi.▪ Con meno: Abbattimento dei costi.▪ Meglio Innovazione Prodotti Servizi di Qualità eccellente.

EFFICACIA DEL MODELLO ORGANIZZATIVO:

▪ Coerente con le necessità legate alle strategie di business e che metta le persone in condizioni di esprimersi al meglio.

PEOPLE STRATEGY:

▪ Valorizzazione e crescita delle persone in temini di: automotivazione, proattività, coinvolgimento, collaborazione, polivalenza, sviluppo continuo della conoscenza.▪ Finalizzata alla creazione di valore per migliorare la competitività dell’azienda a fronte di scenari globali sempre più sfidanti e complessi.

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IL FARE «CON MENO» COINVOLGE PESANTEMENTE IL PROCESSO LOGISTICO• NON È SOLO UNA QUESTIONE DI OTTIMIZZAZIONE, MA DI CAMBIO DI

MENTALITÀ.• PER OTTENERE UN SERVIZIO PUNTUALE, CON LA GIUSTA QUALITÀ, NEI

TEMPI PIÙ RAPIDI, AD UN COSTO COMPETITIVO NON SI PUÒ PIÙ FARE TUTTO DA SOLI

• BISOGNA ENTRARE IN UN’OTTICA DI RETE, INTEGRANDOSI CON GLI OPERATORI A MONTE (FORNITORI) E A VALLE (CLIENTI) DEI PROCESSI AZIENDALI, UTILIZZANDO TECNOLOGIE EVOLUTE

• IL MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITÀ OTTENUTO È UNA QUESTIONE ESSENZIALE PER LA SOPRAVVIVENZA NEL MERCATO GLOBALE

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L’EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI• IL MODELLO ORGANIZZATIVO FUNZIONALE DEL ‘900 E LA

LOGICA DEI SILOS• DAL MATERIAL REQUIREMENT PLANNING ALLA SUPPLY

CHAIN (INTEGRAZIONE PROGRESSIVA INTERNA)• DALLA LOGISTICA 3 P, ALLA 4 P, ALLA 5 P (INTEGRAZIONE PROGRESSIVA INTERNA - ESTERNA, CON UNA LOGICA DI RETE TRA AZIENDE E TERRITORI VERSO L’ E BUSINESS)

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3PL -> 4PL -> 5PL…• 3 P L - TERZA PARTE LOGISTICA: INTEGRAZIONE IN RETE TRA I

SOGGETTI PER OTTIMIZZARE QUALITÀ E RAPIDITÀ DEI SERVIZI E COSTI

• 4 P L – QUARTA PARTE LOGISTICA: NASCE LA FIGURA DELL’ORCHESTRATORE CHE GUIDA LA RETE, CON UN RUOLO DI «ARBITRO NEUTRALE» CHE TUTELA ED EQUILIBRA GLI INTERESSI DEI VARI SOGGETTI, FORNENDO TECNOLOGIE INFORMATICHE EVOLUTE

• 5 P L – QUINTA PARTE LOGISTICA: È UN 4PL CON PARTICOLARE FOCUS SULL’ E BUSINESS E IN PARTICOLARE SULL’E COMMERCE.

TUTTA L’ATTIVITÀ AVVIENE SU PIATTAFORME ELETTRONICHE CONSOLIDATE

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L’ESPERIENZA S.T.I.L. (STRUMENTI TELEMATICI PER L’INTEGRAZIONE LOGISTICA) IN EMILIA ROMAGNA

• Gli strumenti sviluppati da STIL sono: • 1) un’architettura informatica interoperabile che permette a sistemi

informatici di natura completamente differente di comunicare tra loro in modo semplice;

• 2) un’ontologia comune, ovvero un << un dizionario>> di riferimento che permette a tutti i programmi gestionali sviluppati o utilizzati dalle aziende di produzione o di logistica di parlare una lingua comune, tramite un semplice <<traduttore>>;

• 3) un insieme di moduli applicativi ( sia per il desktop che per palmare) che forniscono servizi di base ed esemplificano il funzionamento di Stil.

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L’ESPERIENZA TOYOTA MATERIAL HANDLING ITALIA: LA MISSION…• “Diventare un partner di prima scelta per tutti i Clienti in cerca di soluzioni

per la movimentazione delle merci e venire ampiamente riconosciuti sia grazie ai nostri prodotti e servizi all’avanguardia, che per il nostro profondo rispetto verso la società civile.”

• “Conquistare la fiducia dei Clienti consegnando loro non solo prodotti e

servizi di qualità superiore, ma anche in grado di fornire valore aggiunto al loro business.”

• “Rispettare le aspettative e le ambizioni di dipendenti, dealers & partners

attraverso una costante ricerca volta al miglioramento.”

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LE ATTIVITÀ ATTUALI TOYOTA MATERIAL HANDLING

• Sales• Carrelli nuovi• Carrelli usati• Sistemi logistici

• Rental• LTR• STR• Accessori

• Business Solutions

• Ripristini flotte• Full Service• Full

Mantenance• Revisioni• Garanzie

• Ricambi• Accessori

aftermaket• Formazione• Consulenza

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I BENEFICI DEL MODELLO 5 P L • Alcuni benefici concreti legati alla figura dell’orchestratore di

supply chain sono: la standardizzazione, la visibilità, la presenza di un arbitro neutrale e la collaborazione.

• I processi standardizzati favoriscono la condivisione, la chiarezza e la facilità di interpretazione delle informazioni, un arbitro neutrale con visibilità delle informazioni su tutti gli anelli di una supply chain può svolgere il compito speciale e privilegiato di facilitare la collaborazione.

• Infine, maggiore è il grado di collaborazione, maggiore sarà la creazione di valore orchestrata.

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L’EVOLUZIONE DELLA CULTURA ORGANIZZATIVA

• Dall’individualismo, • alla cooperazione• alla Collaborazione

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LA RETE…

•COMPORTA UNA FORTE COLLABORAZIONE ED INTEGRAZIONE TRA I PARTNER

•QUANDO MUOVI UNA MAGLIA… SI MUOVE DI CONSEGUENZA TUTTA LA RETE…

•È FONDAMENTALE L’ALLINEAMENTO E LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI

•DIVENTA CRITICO L’USO DI TECNOLOGIE INFORMATICHE EVOLUTE

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SPIRITO DI SQUADRA COLLABORARE E’ PIU’ CHE COOPERARE

E’ COMPRENDERE LE ESIGENZE DEL CLIENTE INTERNO, DEL COLLEGA, DEI COLLABORATORI…, E PRIVILEGIARE L’ OBIETTIVO GENERALE, COMUNE

E’ SAPER FARE UN PASSO INDIETRO COME SINGOLI PER FAR VINCERE LA SQUADRA

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LA RELAZIONE CON I PARTNER

IERI

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EMPATIA

PASSIONE

METTERSI NEI PANNI

(WALK A MILE IN YOUR SHOES)

COLLABORARE E’ PIU’ CHE

COOPERARE

OGGI E DOMANI

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UNO STRUMENTO PER MISURARE E MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA COLLABORAZIONE TRA I PARTNER: IL CO.A.T

COLLABORATION ASSESSMENT TOOL

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: F

:

Sempre Spesso Qualche volta Raramente

5 4 3 2

n.d.

N

Attuare comportamenti collaborativi1 E' diretto nella comunicazione e si attiene ai fatti.2 Dà seguito agli impegni presi.3 Adotta un ascolto empatico.4 Dimostra di comprendere sia le parole che le emozioni.5 Dimostra considerazione, fiducia e rispetto nelle abilità ed esperienze altrui.6 Riesce a "fare un passo indietro" per il bene dell'azienda.

Totale/Media

Ottenere chiarezza e commitment7 Comunica in modo chiaro e aperto ed incoraggia gli altri a fare altrettanto.8 Condivide le informazioni tempestivamente ed in modo aperto, sia dentro che all'esterno della propria organizzazione.9 Ricerca le opinioni degli altri e dimostra di apprezzarle anche se non le condivide.

10 Incoraggia l'assunzione di rischi e l'apprendimento, creando un clima di fiducia.11 Dimostra di credere nel confronto di opinioni quale opportunità per generare soluzioni migliori.

Conseguire le capacità e le competenze giuste12 E' sempre focalizzato, anche quando cambiano le condizioni o le risorse.13 Attua comportamenti volti alla collaborazione per il conseguimento di risultati migliori.14 Coinvolge le persone adeguate tempestivamente ed in modo motivante.

Totale/Media

"Un punto" come feedback:

Quale è la "cosa" che lo renderebbe una persona più collaborativa?

TOTALE/MEDIA

Capo/Responsabile superiore

Persona considerata

Data

(barrare una casella sottostante)

FEEDBACK DA:

PUNTEGGIO DEL FEEDBACK

Qual è l'efficacia dei comportamenti?

Pari grado

Riporto diretto

Totale/Media

Collaboration Assessment Tool (CoAT)

Una persona collaborativa: colui che sa ascoltare e costruire relazioni basate sulla fiducia, così concrete da consentirgli di far esprimere agli altri il meglio su temi rilevanti ed in modo puntuale. Capace di utilizzare gli elementi acquisiti per mettere insieme le persone e le informazioni giuste, per conseguire i migliori risultati di business contribuendo così alla crescita dell'azienda ed al raggiungimento dei suoi obiettivi.