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X Divisione di Chirurgia Generale e Fisiopatologia OncologicaDir. Prof. M. Agresti
ERNIA
ERNIA è un sostantivo di
origine greca ( ’έρνος-ους, τό ),
che significa germoglio,
bocciolo ed è legato all’aspetto
della tumefazione erniaria
DEFINIZIONE
έρνους
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ERNIASi definisce ernia la fuoriuscita di un
viscere (o di una parte di viscere,
anche un tessuto), rivestito dai suoi
tegumenti dalla cavità in cui è
normalmente contenuto, attraverso
un’area di debolezza della parete, o
attraverso un orifizio o un canale
naturale
DEFINIZIONE
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ERNIE ADDOMINALI
Massima incidenza nel
neonato e nell’anziano
5% DELLA POPOLAZIONEIncidenza
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ERNIE ADDOMINALI
• Ernie congenite (arresto dello
sviluppo della parete: ad es. ernia
ombelicale, inguinale obliqua
esterna, ecc.)
• Ernie acquisite (da debolezza o da
sforzo)
Classificazione Eziopatogenetica
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ERNIE ADDOMINALI
• Cause predisponentia) Malformazioni congeniteb) Gravidanzac) Fattori ereditari di debolezza
della pareted) Etàe) Dimagramento
Classificazione Eziopatogenetica
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ERNIE ADDOMINALI
• Cause determinantia) Sforzib)Traumi
Classificazione Eziopatogenetica
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ERNIE ADDOMINALI
• Regione inguinale• Regione crurale• Regione ombelicale e la linea alba• La linea semilunare di Spigelio• La regione lombare• La regione otturatoria
ZONE ERNIARIEdi maggiore interesse chirurgico
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ERNIE ADDOMINALIErnie femorali o della regione crurale
La regione crurale è quella zona di debolezza limitata in alto dalla piega inguinale e in basso da una linea orizzontale che passa per l’apice del Triangolo dello Scarpa
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Ernie della regione crurale
ERNIE ADDOMINALI
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ERNIE ADDOMINALIERNIE
OMBELICALI Erniazione del contenuto della cavitàaddominale attraverso l’ombelico
Congenite• Onfalocele• Exonfalo fetale
Acquisite• Del bambino • Dell’adulto
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ERNIE EPIGASTIRCHE
Ernia localizzata in sede mediana, lungo la linea alba e si estende tra il processo xifoideo e l’ombelico e si impegna nelle fessure vascolari della stessa linea
ERNIE ADDOMINALI
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ERNIE ADDOMINALI
ERNIE DI SPIGELIO
Ernia che fuoriesce lungo la linea semilunare, che si viene a disegnare sulla faccia interna della parete anteriore dell’addome lungo il margine laterale dei muscoli retti
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ZONE ERNIARIEdi maggiore
interesse chirurgico
ERNIE ADDOMINALI
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ERNIE LOMBARE
Le linee di incrocio delle diverse muscolature determinano aree di
debolezzaLa sede elettiva di queste ernie è
nella parete postero-laterale:Quadrilatero di Grynfelt – spazio
costo-lombareTriangolo di Petit
ERNIE ADDOMINALI
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ERNIE OTTURATORIE
Prende il nome dalla struttura anatomica che delimita il forameotturatorio, alla radice della coscia, nel comparto mediale.
Nel canale otturatorio si descrive un anello interno o pelvico e uno anteriore o femorale
ERNIE ADDOMINALI
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Ernia lombare ed otturatoria
ERNIE ADDOMINALI
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ERNIE ADDOMINALI
• Ernia inguinale obliqua 50%• Ernia inguinale diretta 25%• Ernia crurale 15%• Ernia ombelicale 5%• Ernie epigastriche 3%• Altri tipi 2%
INCIDENZA DEI DIVERSI TIPI DI ERNIA
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ERNIA INGUINALE
“Durante l’impervio percorso compiuto dall’uomo dalla situazione quadrupede (il cercopiteco) alla stazione eretta, alla volta della conquista del pianeta, la forza di gravità operante inizialmente sui quadranti centrali dell’addome intorno all’ombelico, si sarebbe progressivamente spostata verso le regioni inguinali laddove minore è la resistenza opposta alla pressione addominale e dove quindi maggiore è la possibilità dell’ernia”
Campanelli e Annibali 1990
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE
In un papiro egiziano vengono riportati dei metodi di “bendaggio stretto” usati in seguito anche dalla Scuola Alessandrina per la cura dell’ernia
papiro egizio del 1550 a.c.
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE“…quelle nella regione inguinale di solito arrecano pochi disturbi, ma quelle che hanno la loro sede a destra e sopra l’ombelico, causano dolori, senso di malessere, e vomito stercoraceo come nel caso di Pittaco: queste ernie possono derivare da un urto, da una tensione dei muscoli, o dal fatto che qualcuno sia montato sull’addome”
Ippocrate nel “De Epidemie”
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALEUtilizza per primo la transillumunazione e la manovra di Taxis
Celso nel I sec. nel libro VII di “De Medicina”Studi anatomici della parete addominale
Galeno nel II sec. nel “De Semine”Cauterio per la sezione del sacco e consensuale legatura del funicolo
Scuola Bizantina con Paolo D’Egina e Oribase 690 d.c.Scuola Salernitana con Ruggero da Salerno 1200 d.c.
Isolamento e legatura del sacco con fili d’oro (pointdorè)
Geraldo di MetzDissezione del sacco preservando il funicolo ( Sutura Reale)
Girolamo Fabrici D’acquapendente 1600 d.c.
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE
Riparazione del difetto erniario ideato e realizzato nella notte di Natale del 1884 da Edoardo Bassini
“…ricostruire il canale nelle condizioni in modo di essere propri dello stato sano…formato dall’apertura addominale e sottocutanea,…e da due pareti, una posteriore e l’altra anteriore, in mezzo a cui passa obliquamente il cordone spermatico”
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE
“Il problema si èprogressivamente
spostato dalla cura dell’ernia alla
prevenzione delle sue recidive”
Shouldice Hospital di Toronto 1940
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE
“La più grande rivoluzione tecnologica nella storia moderna
della chirurgia generale”Prof. Massimo Agresti
Nel 1958 Usher utilizza una rete di rinforzo preperitoneale per un intervento di recidiva di ernia:
COMINCIA L’ERA PROTESICA
CENNI STORICI
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ERNIA INGUINALE
ANATOMIA LIMITILa regione inguino addominale occupa la parte antero-inferiore della parete addominale ed ha forma triangolare a base mediale.
I latiIn alto dal segmento della linea bispino-iliaca che unisce la spina iliaca anteriore-superiore al margine laterale del muscolo retto;In basso dalla piega dell’inguine;Medialmente dal margine laterale del muscolo retto addominale
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ERNIA INGUINALEANATOMIA
Canale inguinale
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ERNIA INGUINALE
PROCEDENDO PER PIANI INCONTRIAMO:
CuteSottocute
Fascia di ScarpaFascia Innominata
Parete anteriore del canale inguinale
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PARETE ANTERIORE DEL CANALE INGUINALE
Aponeurosi di inserzione del muscolo obliquo esterno:
Fasci superiori Fasci inferiori
Fasci intermedi
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PARETE ANTERIORE DEL CANALE INGUINALE
Aponeurosi di inserzione del muscolo obliquo esterno:
I fasci superiori partecipano alla guaina del muscolo retto
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PARETE ANTERIORE DEL
CANALE INGUINALE
Aponeurosi di inserzione del muscolo obliquo esterno:
I fasci inferiori, obliqui, costituiscono il legamento inguinale, che è teso tra la spina iliaca anteriore-superiore ed il tubercolo del pube; i fasci più caudali del legamento si inseriscono sulla cresta pettinea, costituendo il legamento lacunare di Gimbernat. Lungo questa linea di inserzione il legamento inguinale viene rinforzato dalle fibre trasversali del legamento pettineo di Cooper
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
I fasci intermedi si dirigono verso il pube , e dividendosi in 3 porzioni formano i pilastri (fibre arciformi) dell’anello inguinale esterno:
laterale, mediale e profonda:
i primi si fissano al tubercolo del pube,
i secondi si fissano sulla sinfisi pubica ed infine
i terzi vanno ad inserirsi sul ramo orizzontale del pube ed in parte sulla cresta pettinea controlaterale (legamento di Colles)
ANATOMIA
PARETE ANTERIORE DEL
CANALE INGUINALE
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ERNIA INGUINALE
PARETE SUPERIORE
DEL CANALE INGUINALE
Il margine libero, inferiore, dell’aponeurosi del m. trasverso e del m. obliquo interno che passa a ponte sul tragitto inguinale di cui contribuisce a delimitarne la volta.
I fasci tendinei dell’aponeurosi del m. obliquo interno nella metà inferiore della regione si fondono con l’aponeurosi del m. trasverso per formare il tendine congiunto
I fasci del m. obliquo interno si continuano medialmemte con i fasci del m. cremastere
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ERNIA INGUINALE
PARETE POSTERIORE DEL
CANALE INGUINALE
La parete profonda del m. trasverso èrivestita dalla fascia trasversalis;
Quest’ultima è rinforzata in senso latero-mediale da
Il legamento interfoveolare di Hesselbachpoi seguono subito al di sotto i vasi epigastrici, segue la fossetta media e viene quindi rinforzata ad un tempo nella sua porzione più mediale dalla falce inguinale di Henle, dal tendine congiuntodal legamento di Collese dalla benderella ileo-pubica di Thompson
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PARETE INFERIORE DEL
CANALE INGUINALE
Doccia a concavità diretta in alto, formata dalla porzione mediale dell’arcata crurale ossia dal legamento inguinale foggiato a doccia legamento di Gimbernatnella porzione anteriore dall’aponeurosi del m.obliquo esterno che viene ad inserirsi sul pecten pubis e nella sua porzione posteriore dalla benderella ileo-pubica di Thompson
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ERNIA INGUINALE
QUESTE STRUTTURE DELIMITANO UN
ANELLO INGUINALE INTERNO ED UN
ANELLO INGUINALE ESTERNO
I due anelli permettono il passaggio degli elementi del funicolo:
Nell’uomo: Dotto deferente, vasi deferenziali, vasi testicolari, vasi funicolari, vasi linfatici, filuzzi nervosi simpatici;
Nella donna dal legamento rotondo dell’utero con i suoi vasi e da eventuali residui fibrosi del dotto peritoneo vaginale o canale di Nuck, avvolti dalla tonaca vaginale comune
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
CANALE INGUINALE
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PERITONEO PARIETALE ANTERIORE
Sulla linea mediana si trova la piega peritoneale mediana –residuo dell’uraco lateralmente vi è la piega peritoneale mediale –residuo delle a.ombelicali tra le due pieghe vi è la fossetta inguinale mediale
Ernia inguinale obliquo-interna
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
PERITONEO PARIETALE ANTERIORE
Tra la piega peritoneale mediale – residuo delle a.ombelicali e ancora più lateralmente la piega peritoneale laterale – a. e v. epigastriche inf. vi è la fossetta inguinale media
Ernia inguinale diretta
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ERNIA INGUINALE
PERITONEO PARIETALE ANTERIORE
Lateralmente alla piega laterale è situata in corrispondenza dell’anello inguinale interno la fossetta inguinale lateraleErnia inguinale obliquo-esterna
ANATOMIA
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FOSSETTE INGUINALI
ERNIA INGUINALEANATOMIA
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1. 3a vertebra lombare
2. m. quadrato
3. n. ileo-ipogastrico
4. n. ileo-inguinale
5. n. genito-femorale
6. n. cutaneo laterale del femore
7. n. otturatore
8. n. femorale
9. n. iliaco
10. m. obliquo interno
ERNIA INGUINALEANATOMIA
STRUTTURE NERVOSE
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ERNIA INGUINALE
STRUTTURE NERVOSE
Il nervo ileo-ipogastrico sensitivo origina dal T12-L1, si affonda nell’inguine, attraversando il muscolo trasverso e si divide in una branca anteriore che percorre lo spazio tra obliquo interno e trasverso e perfora l’obliquo interno a 2cm dalla spinailiaca antero-superiore
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ERNIA INGUINALE
Il nervo ileo-inguinale sensitivo, origina da L1, si posiziona anteriormente rispetto al funicolo spermatico e trafigge il muscolo trasversoin vicinanza della spina iliaca antero-superiore
ANATOMIA
STRUTTURE NERVOSE
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ERNIA INGUINALE
Il nervo genito-femorale o genito-crurale sensitivo e parzialmente motorio per i fasci cremasterici ed èimplicato nel riflesso cremasterico, origina da L1-L2 percorre la superficie anteriore del muscolo psoas e si divide in 2 branche:La branca genitale perfora il tratto ileo-pubico lateralmente all’anello inguinale internoLa branca femorale passa dietro
STRUTTURE NERVOSE
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALE
STRUTTURE NERVOSE
ANATOMIA
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ERNIA INGUINALEMECCANISMI
PATOGENETICI I muscoli della parete addominale svolgono una funzione “a coppie contrastate”:
Il muscolo retto si contrappone al trasverso
L’obliquo esterno all’obliquo interno dello stesso lato
La parete addominale mantiene il suo tono fisiologico
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ERNIA INGUINALE
L’ insieme dei muscoli addominali forma con il diaframma un’altra coppia funzionale fondamentale per la dinamica respiratoriaIl diaframma funge da mobilizzatoredelle ultime sei costeI muscoli addominali da stabilizzatori del centro frenicoDurante la respirazione, i muscoli addominali si contraggono, il diaframma si abbassa e i visceri si schiacciano contro quest’ultimo
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
La conquista della stazione eretta nell’evoluzione umana condiziona il primo meccanismo patogeneticodell’ernia inguinale perchéquesta regione diviene il punto più declive della parete addominale e vi si esercita la massima pressione viscerale
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Lo sviluppo trasversale del bacino aumenta la superficie della regione inguinale ed allontana le aponeurosi terminali dei muscoli larghi rendendo sottili i bordi muscolari intorno al funicolo ed evidenziando una vasta zona debole tra il bordo inferiore dell’ obliquo interno e la cresta pettinea
Fruchaud
MECCANISMI PATOGENETICI
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Tra il margine esterno verticale del muscolo retto e la cresta pettinea si forma un angolo aperto largamente con obliquità in dentro e in fuori, il forame muscolo-pettineo.
ERNIA INGUINALEMECCANISMI
PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALELa fascia trasversalisrappresenterebbe l’elemento di resistenza o di debolezza a seconda della condizione anatomica insieme con la parete muscolare posteriore costituita da piccolo obliquo e trasversouniti inferiormente nel tendine congiunto che, se non esiste come tale, determina una zona debole
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Il canale inguinale in fisiologica “normalità”presenta elementi anatomici passivi e meccanismi attivi e dinamici di sostegno che divengono essenziali in situazioni “a rischio” per aumento di pressione addominale: sforzi – tosse –particolari posizioni
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
L’anello inguinale interno viene tutelato da un meccanismo sfinterico dei muscoli obliquo interno e trasverso rinforzati da una fionda della fascia in alto e lateralmente chiudendo l’anello interno intorno al funicolo
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALEL’azione di saracinesca o di barriera o l’effetto palpebra (inguinal shutter di Keith) èdeterminato dall’arco del muscolo trasverso che durante il riposo èconvesso in alto, mentre in fase di contrazione si stende e diviene diritto chiudendosi verso, la benderella ileo-pubica , coprendo il funicolo e rinforzando il pavimento del canale inguinale
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Si attribuisce ad un difetto anatomico anche l’ernia diretta dell’anziano per assenza di adeguato supporto muscolare della porzione inferiore del canale inguinale da mancanza delle fibre inferiori del m.obliquo interno
Zimmerman e Anson
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Manca un rinforzo della fascia trasversalis nel triangolo di Hesselbach tra arteria epigastrica inferiore, legamento inguinale e margine laterale della guaina del retto.
Condon
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Ruolo non trascurabile rivestono i lipomi pre-erniari che possono essere fusi intimamente al funicolo del quale aumentano volume a livello dell’orificio inguinale interno.
Vanno ricercati ed asportati per evidenziare e correggere l’estensione all’interno della debolezza parietale ed impedire che continuino ad esercitare una funzione di cono di attrazione e dilatazione
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Lipomi preerniari
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ERNIA INGUINALE
In alcune ernie acquisite è particolarmente evidente lo squilibrio anatomo-fisiologico tra spinta addominale e affidabilità delle strutture muscolo-aponeuroticheinguinali:
•Dimagramento con ipotonia ed ipotrofia muscolare
•Obesità che orientalizza la parete inguinale in basso
•Gli aumenti della spinta addominale (sforzi e tosse)
•La perdita del tono muscolare degli anziani e delle pluripare
•Danni all’innervazione parietale per interventi chirurgici
•Voluminose tumefazioni addominali
•Ascite, Prostatismo
•Sforzi lavorativi
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
Distrofia muscolo-aponeurotica e tendinea
Cause biologiche tissutali rappresentate dalla senescenza e dalle patologie degenerative del Collagene
Wagh e Read
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
“L’ernia è malattia meccanica per errore di luogo o di spostamento di viscere addominale: ora per raggiungere la cura radicale èindispensabile rimettere la regione che è sede dell’apertura erniaria nelle condizioni e modo di essere propri dello stato sano”
Memoria originale di Bassini 30-7-1889
MECCANISMI PATOGENETICI
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ERNIA INGUINALE
ASPETTI ANATOMO-
CLINICIGli elementi costitutivi
fondamentali di un’ernia sono:
• la porta• il sacco con gli involucri accessori• il contenuto
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ERNIA INGUINALE
La porta
Orifizio o tragitto attraverso il quale fuoriesce il viscere erniato, anello muscolo-aponeurotico, i cui margini sono denominati i pilastri della porta erniaria
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALEIl sacco
Rivestimento del viscere erniato, estroflessione peritoneale parietale al quale si associano gli involucri accessori, cioè porzioni di tessuto muscolare, aponeurotico, connettivale ed adiposo sospinti dal sacco ed ad esso aderenti
Il sacco presenta 3 parti:•Il colletto•Il corpo •Il fondo
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Talora il sacco può mancare completamente (ernia della porzione extraperitoneale della vescica) o rivestire solo parzialmente i visceri erniati in relazione al fatto che normalmente una parte della superficie di tali visceri è extraperitoneale ( sigma )
L’ernia si definisce da scivolamento
Il saccoASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Il contenutoVisceri erniati, quasi tutti i visceriaddominali possono erniare eccetto quelli saldamente fissi in posizione extraperitoneale ( pancreas ):• Anse del piccolo intestino• Omento• Raramente colon o vescica
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Il contenutoL’ernia viene definita riducibile se èpossibile riposizionare nella cavitàaddominale il contenutoÈ irriducibile nel caso contrario• Per enorme volume del contenuto erniario nelle ernie di vecchia data; in tal caso i visceri hanno perso il diritto di domicilio• Per incarceramento da aderenze periviscerali• Per strozzamento
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
STRUTTURA DELL’ERNIA
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ERNIA INGUINALE
STRUTTURA DELL’ERNIA
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ERNIA INGUINALE
Ernia obliqua esterna 60%
Ernia diretta 39,98%
Ernia obliqua interna 0,02%
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALEDIAGNOSI
Esplorazione del
canale inguinale
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ERNIA INGUINALE
Obliquo-esterna
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ERNIA INGUINALE
Può essere determinata da una pervietà o da un residuo del dotto peritoneo-vaginale nella prima infanzia o in giovane età, mentre in età adulta riconosce un meccanismo di alterazione muscolare da sforzo-ipotonia
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
Ernia obliqua esterna
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Ernia obliqua esterna
Pervietàdel dotto
peritoneo-vaginale
ERNIA INGUINALEASPETTI
ANATOMO-CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Il livello cui giunge il fondo del sacco nel tragitto che esso percorre verso l’emiscroto omolaterale, dopo aver superato l’anello inguinale interno caratterizzano 4 diverse varietà cliniche:• Punta d’ernia• Ernia interstiziale• Bubbonocele• Ernia inguino-scrotale
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
Ernia obliqua esterna
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ERNIA INGUINALE
Punta d’erniaIl sacco attraversa appena l’anello inguinale interno e diventa apprezzabile come un impulso elastico, che si evidenzia alla manovra di Valsalva, al dito che viene introdotto dall’esterno, invaginando nel canale inguinale la cute della radice dell’emiscroto.Diagnosi differenziale: cisti del dotto peritoneo-vaginale o con eventuali tumefazioni neoplastiche (linfoma)
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
Ernia obliqua esterna
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ERNIA INGUINALE
Ernia obliqua esterna
Ernia interstizialeErnia che discende fino all’anello inguinale esterno senza superarlo; si presenta come una tumefazione presente al di sopra della piega inguinale, che aumenta in ortostatismo o con l’aumento della pressione endoaddominale, e tuttavia è riducibile con la manovra di TaxisDiagnosi differenziale: cisti funicolari e del dotto peritoneo-vaginale, testicolo ritenuto, lipoma o liposarcoma retroperitoneale
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
BubbonoceleIl sacco erniario supera l’anello inguinale esterno, occupando la radice dell’emiscroto o la parete superiore del grande labbro; presenta caratteristiche sovrapponibili a quelle dell’ernia interstiziale, ma più netti ed evidentiDiagnosi differenziale: è d’ausilio la riducibilità e la sua tendenza ad interessare anche l’emiscrotocorrispondente
Ernia obliqua esterna
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Ernia inguino-scrotaleUltimo stadio dell’ernia obliqua esterna ècostituito dalla varietà che la semeiotica chirurgica definisce come ernia inguino-funicolare nella quale il testicolo è ben apprezzabile al fondo del sacco e quella inguino-testicolarenella quale la gonade è spostata e compressa dal sacco anteriormente e posteriormenteLe dimensioni molto cospicue che tale tipo di ernia può raggiungere giustificano il termine di ernia permagnaDiagnosi differenziale : utile la transilluminazione e l’ecografia testicolare
Ernia obliqua esterna
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Ernia diretta
Fuoriesce dalla fossetta inguinale media ed èindipendente dal cordone, può uscire dall’orificio inguinale esterno per un meccanismo di debolezza acquisita della parete posteriore (fascia trasversalis) da senescenza, variazioni ponderali, pulsioni ripetute, B.P.C.O.
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Si sviluppa nel triangolo di Hesselbach e comporta una tumefazione della parete posteriore del canale, che, nel caso di ernie voluminose, èapprezzabile anche all’ispezione clinica
Ernia diretta
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Interessa prevalentemente il sesso maschile, spesso bilaterale, èformata da un sacco contenente intestino o parete vescicale con un colletto ampio (tranne nei rari casi di ernia diverticolare), con rapido passaggio dei visceri erniatiall’esterno ed altrettanto facile riduzione.Può associarsi con un ernia obliquo-esterna per formare un’ernia a pantalone
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
Ernia diretta
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ERNIA INGUINALE
L’esplorazione digitale del canale inguinale evidenzia la pulsazione dell’arteria epigastrica lateralmente alla tumefazione erniaria, ma soprattutto il cedimento del pavimento del canale al di sotto del margine inferiore del muscolo obliquo interno.
L’esplorazione digitale permette di apprezzare una pulsazione ai colpi di tosse sul lato del dito esploratore
Ernia diretta
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALERara, se non eccezionale è ben visibile, in visione intraperitoneale, passando tra uraco e cordone residuo dell’arteria ombelicale, in sede paravescicale e riconosce identico meccanismo di debolezza della fascia trasversalis e della parete posteriore del canale stesso, a volte con anomala inserzione del m.obliquo interno e del trasverso.
Ernia obliqua interna
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
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ERNIA INGUINALE
Non supera mai il volume di una noce.
Si distingue da quella diretta per la sua difficile ed incompleta riducibilità, per l’unilateralità e l’impossibilitàdi evidenziare un rapporto con i vasi epigastrici
ASPETTI ANATOMO-
CLINICI
Ernia obliqua interna
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ERNIA INGUINALE
Classificazione di Halverson e McVay - 1970
Divide le ernie in 4 classi:
Classe 1 piccola ernia indiretta
Classe 2 media ernia indiretta
Classe 3 grossa ernia indiretta oppure ernia diretta
Classe 4 ernia femorale
Classificazione
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ERNIA INGUINALE
Classificazione di NyhusRiconosce 4 tipi di ernie:
Tipo I Ernia indiretta, obliqua esterna, con anello interno normale. E’ anche definita “ernia pediatrica” o “punta d’ernia”.
Tipo II Ernia indiretta, obliqua esterna, con anello inguinale interno dilatato, parete posteriore intatta e vasi epigastrici non dislocati.
Classificazione
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ERNIA INGUINALEClassificazione di Nyhus
Tipo III Difetto della parete inguinale associato a:
- ernia indiretta ed anello inguinale interno
intatto (sottotipo III A)- completa distruzione della parete
posteriore con ernia indiretta ed anello inguinale interno dilatato (sottotipo III B)
- ernia femorale (sottotipo III C)
Tipo IV Tutte le recidive
Classificazione
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ERNIA INGUINALE
Classificazione di GilbertModificata secondo Rutkow e Robins
Tipo 1: ernia indiretta, obliqua esterna, con anello interno normale.
Tipo 2: ernia indiretta, anello lievemente allargato e parete posteriore intatta.
Tipo 3: ernia indiretta, con anello interno allargato e parete posteriore completamente distrutta (inguino-scrotale)
Tipo 4: ernia diretta, anello interno intatto e parete posteriore distrutta.
Classificazione
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ERNIA INGUINALE
Tipo 5: ernia diretta, anello interno intatto e coesistenza di un difetto diverticolare della parete posteriore.
Tipo 6: ernia doppia “a pantalone”.
Tipo 7: ernia crurale
Classificazione Classificazione di GilbertModificata secondo Rutkow e Robins
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ERNIA INGUINALE
Ernie complicate - Incarceramento
- Infiammazione
- Intasamento
- Strozzamento
- Rottura
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ERNIA INGUINALE
Incarceramento
Irriducibilità che si manifesta in
seguito alla formazione di
aderenze tra contenuto, sacco e
porta erniaria
Ernie complicate
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ERNIA INGUINALE
Infiammazione
- Acuta
- Cronica
- Traumatica
- Infezione batterica
Ernie complicate
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ERNIA INGUINALE
IntasamentoAccumulo di contenuto intestinale nelle
anse dell’intestino erniato, che per la
particolare disposizione dell’ansa
intestinale nel sacco, non può progredire
nel lume. Tale complicanza determina
l’insorgenza di occlusione intestinale
meccanica
Ernie complicate
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ERNIA INGUINALE
Strozzamento
Costrizione del peduncolo del contenuto
erniario a livello della porta, con grave
ostacolo circolatorio a livello del viscere
erniato, stasi linfatica, venosa, arteriosa.
Evolve verso la gangrena, flemmone
piostercoraceo, la peritonite
Ernie complicate
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ERNIA INGUINALE
RotturaComplicanza rara che si verifica in
seguito a grave trauma a carico
dell’ernia, che può causare lo
scoppio di un’ansa intestinale
erniata o la rottura dell’omento
erniato
Ernie complicate
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ERNIA INGUINALETrattamento chirurgico
1. Senza l’utilizzo di materiale protesico
2. Con l’utilizzo di materiale protesico
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ERNIA INGUINALE
Senza l’utilizzo di materiale protesicoTecnica di Bassini
Ha perseguito il fine del rafforzamento della parete inguinale posteriore, polarizzando la sua attenzione sulla funzione di determinate strutture che rappresentano i punti di riferimento della sua tecnica: prevede la sutura a punti staccati del triplice strato obliquo interno - trasverso - fascia trasversalis al legamento inguinale
Trattamento chirurgico
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Tecnica di Bassini
ERNIA INGUINALETrattamento chirurgico
Senza l’utilizzo di materiale protesico
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ERNIA INGUINALE
“La recidiva di un’ernia inguinale è più spesso il risultato del persistere di una malattia (del collageno) piuttosto che di un’inadeguata tecnica chirurgica”
Peacock e Madden 1974
Trattamento chirurgico
Razionale della chirurgia protesica
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ERNIA INGUINALE
Libera da tensione (tensionfree)
Ha permesso la riduzione del tasso di recidive che èpassato dall’ 8% allo 0.8%.
Trattamento chirurgico
Razionale della chirurgia protesica
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ERNIA INGUINALE
Assenza di tensioni
Assenza completa di punti di sutura (sutureless techniques)
Rinforzo permanente di parete legato alla colonizzazione del materiale e alla resistenza intrinseca del materiale
Possibilità di copertura totale di difetti di qualsiasi grandezza
Rispetto dei piani anatomici
Motivazioni di tipo fisiopatologico alla base del trattamento protesico
Razionale della chirurgia protesica
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
•Diminuzione del dolore post-operatorio
•Diminuzione del rischio di nevralgia
•Possibilità di esecuzione in anestesia locale
•Possibilità di trattamento in day surgery
Vantaggi clinici nella scelta del trattamento protesico
Razionale della chirurgia protesica
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
I materiali protesici utilizzati in passato sono:
-materiali protesici metallici:
rete d’argento in filigrana (uno dei primi materiali utilizzati)
Billroth 1896
rete in tantalio (fenomeni di rigetto)
rete in acciaio (reazioni elettrolitiche indesiderate)
rete in titanio e polipropilene (rete di nuova generazione)
Razionale della chirurgia protesica
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
I materiali protesici maggiormente utilizzati sono:-materiali protesici non metallici:
nylon 1944 (ormai abbandonato)polietilene 1958polipropilene 1962 (attualmente maggiormente commercializzato)poliestere 1984ePTFE (minima adesione, si utilizza intraperitonealmenteacido poliglicolico e polyglactin910 (riassorbibile)
Trattamento chirurgico
Razionale della chirurgia protesica
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ERNIA INGUINALE
La “protesi ideale”Fisicamente immutabile dai fluidi tissutaliChimicamente inerte (l’inerzia biologica non esiste)A bassissimo rischio di rigettoNon cancerogenaNon allergogena e non ipersensibilizzanteResistente alle sollecitazioni meccanicheModellabileSterilizzabileIn grado di stimolare la reazione fibrocitica e permeabile ai fibroblasti
Criteri proposti da Cumberland e Scales
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Classificazione delle protesi secondo WantzTipo 1: totalmente macroporosa (75 µm –polipropilene)
Tipo 2: totalmente microporosa (10 µm – ePTFE)
Tipo 3: protesi macroporose multifilamento o con componenti microporosa – Teflon e Dacron
Tipo 4: biomateriali con grandezza dei pori submicronica come Silastic. Si utilizzano in genere in combinazione con protesi di tipo 1 (protesi composite – Parietex)
Protesi miste, per metà riassorbibili (Vicryl) e per metà non riassorbibili (Polipropilene) e dispositivi protesici medicati (Clorexidina).
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Protesi presagomate
-PPM (Preformed Prosthetic
Materials)
-Plugs
-Bilayered patch devices
Morfologia delle protesi nella tre dimensioni
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Controindicazioni assolute all’utilizzo di materiale protesico
Infezioni in atto della parete od
intraddominali
Rifiuto psicologico
Età pediatrica
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Controindicazioni relative all’utilizzo di materiale protesico
Associazione con interventi
contaminati
Strozzamento erniario
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALETecniche di ernioalloplastica per via
anteriore• Rispetta perfettamente i piani anatomici
• Non si incontrano durante il taglio, la dissezione e la preparazione del sacco strutture anatomiche nervose o vascolari importanti e quelle incontrate sono facilmente
riconoscibili ed evitabili
• La dissezione viene eseguita con infiltrazione anestetica minima rispetto alle tecniche properitoneali
• Il canale inguinale viene aperto e preparato
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Trattamento chirurgico per via anteriore
Tecniche di Lichtenstein (LichtensteinTension-free Hernioplasty)
Consiste nella riparazione e rafforzamento, in anestesia locale, del pavimento del canale inguinale utilizzando una protesi in polipropilene, tale da garantire un margine di contatto protesi – tessuto sufficientemente oltre il difetto
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Tecniche di Lichtenstein (Lichtenstein Tension-free Hernioplasty)
Incisione di 5-6cm a partire dal tubercolo pubico.Apertura della fascia del m.obliquo-esternoIl funicolo viene liberato dalla fascia trasversalis del canale inguinaleDissezione del funicolo spermatico va eseguita medialmente (2 cm)Incisione longitudinale per ca. 3cm del m. cremastericoViene isolato il sacco e ridotto senza legatura, né aperturaLa protesi viene posizionata nel rispetto dell’anatomia del paziente
La protesi viene fissata ca. 2cm medialmente al tubercolo del pubeIl margine inferiore della protesi viene suturato in continua al legamento inguinale
Trattamento chirurgico per via anteriore
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
LICHTENSTEIN
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Trabucco repair (pre-shaped suturelesstension free hernioplasty)
Si isola il sacco erniario con accurata dissezione , in caso di ernie voluminose si può procedere alla sua legatura e sezioneRiduzione dell’ernia con l’utilizzo di un tappo-plug che può essere di 3 tipi:Il plug T1 è un tappo a punta senza base, a forma di dardo preparato manualmente con un quadrato di polipropilene che può essere di varie dimensioni (si impiega nelle ernie indirette)Il plug T2 è costituito da un plug T1 fissato con 4 punti di polipropilene ad una base sempre di polipropilene più larga di 4 cm (ernie inguinali recidive di piccole dimensioni)Il plug T3 è formato da una base di polipropilene di 10x14cm adagiato posteriormente ad uno più plug di tipo T2 (si utilizza nei disastri parietali)
Trattamento chirurgico per via anteriore
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALETrabucco repair (pre-shaped sutureless tension
free hernioplasty)Viene quindi posizionata la protesi, l’estremitàmediale della rete deve ricoprire il tubercolo pubico per almeno 1 cm, mentre quella laterale termina a 3-4cm dalla spina iliaca antero-superiore
Viene occhiellata per dare passaggio al funicolo
La rete viene posizionata senza punti di sutura
Trattamento chirurgico per via anteriore
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALETrattamento chirurgico con protesi
Altre procedure tecniche per via
anteriore
Riparazione con patch a doppio strato (Bilayer Patch Repair)
Plug and patch repair di Rutkow e Robbins 1989
Tecnica di Kugel
Protesi Autoregolantesi Dinamica (P.A.D.)
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
POSIZIONAMENTO
DI PLUG
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Trattamento chirurgico con
protesi
Procedure tecniche per via preperitoneale
Una rete posizionata fra la parete addominale ed il peritoneo riceve una forza da parte dei visceri addominali che si distribuisce uniformemente su tutta la superficie in maniera uniforme secondo la legge di Pascal e tale concetto costituisce la pietra miliare delle tecniche tension free
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALE
Intervento di Nyhus
Intervento di Rives
Intervento di Stoppa
Intervento di Wantz
Procedure tecniche per via preperitoneale
Trattamento chirurgico con
protesi
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALEProcedure tecniche per via
laparoscopicaIntraperitoneal Onlay Mesh
Technique (IPOM)
Transabdominal Preperitoneal
Repair Method (TAPP)
Totally Extra-peritoneal Repair
Trattamento chirurgico con
protesi
Trattamento chirurgico
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ERNIA INGUINALECOMPLICANZE
DELLA CHIRURGIA PROTESICA ERNIARIA
Generali•Intra-operatorie
•Post-operatorie
Locali• Intra-operatorie
•Post-operatorie
•Correlate all’atto chirurgico
•Correlate ai biomateriali
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ERNIA INGUINALE
GeneraliIntraoperatorie
Complicanze cardiocircolatorie:
- bradicardia
- ipotensione < 2.4 %
Complicanze idiosincrasiche temibili < 0.1%
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
GeneraliPostoperatorie
- Cefalea postoperatoria rara, più frequente dopo anestesia spinale
- Complicanze cardiorespiratorie rare, piùfrequente dopo intubazione oro-tracheale
- Complicanze urinarie comprese tra il 2-4.6%
- Complicanze tromboemboliche 1 caso/2281 pazienti ( Riber )
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Locali Correlate all’uso dei biomateriali
- Infezione
- Rigetto
- Sieromi
- Adesività ad organi cavi
- Occlusione
- Fistole periprotesiche
- Retrazione della protesi
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Locali
Relative all’approccio chirurgico per via anteriore
Intraoperatorie
• Lesioni vascolari (epigastrici, deferenziali, femorali)
• Lesioni nervose (ileo-inguinale,ileo-ipogastrico,genito-crurale)
• Lesioni del funicolo spermatico (a.spermatica e dotto deferente)
• Lesioni viscerali (intestinali e vescicali)
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALELocali
Relative all’approccio chirurgico per via anteriore
Postoperatorie• Infezioni della ferita 0,3-2,5%• Ematomi 0,3-1,5%• Sieromi 1,4%• Orchite ischemica 0,5-1%• Edema 0,7%• Idrocele 0,1-0,35%• Emorragia 0,1-0,3%• Atrofia testicolare 0,3%
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALELocali
Relative all’approccio chirurgico per via properitonealeIntraoperatorie
Rare lesioni vascolari dei vasi iliaciRare lesioni nervose relative a lesioni della branca crurale del genito-crurale
PostoperatorieNevralgia 4%Ematoma 2-3,2%Infezione della ferita 2-3%Orchite 3%Sieroma
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALELocali
Relative all’approccio chirurgico per via laparoscopica
IntraoperatoriePericolose lesioni da penetrazione dell’ago di Verres e dei trocars
PostoperatorieEcchimosi 7-11%Tumefazioni inguinali 11%Sieromi 5-7%Orchite-funicolite 6%Neuralgia 1-2%Ematoma scrotale 1,3%Ematoma preperitoneale 0,2%
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Recidiva
Non protesiche 8%
Protesiche 0,8%
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Recidiva Non protesicaPunti critici
• Apertura della fascia trasversalis• Riduzione del sacco erniario• Posizionamento del primo punto sul tubercolo del pube• Posizionamento del punto sul legamento di Cooper• Posizionamento dei punti della plastica
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Recidiva protecica “Tension free”Punti critici
• Isolamento del sacco erniario dalle strutture circostanti• Posizionamento del plug• Over-lap della rete sul tubercolo pubico• Appianamento della rete
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
RecidivaClassificazione di Campanelli
R1Ernie inguinali prime recidive, alte, “oblique esterne”, riducibili, con difetto erniario di diametro < 2 cm, in
paziente magroR2
Ernie inguinali prime recidive, basse, sovrapubiche, “dirette” riducibili, con difetto erniario di diametro <
2cm; prime recidive femorali riducibili in paziente magro
R3Ernie recidive femorali ed ernie recidive inguinali con
difetto di grosse dimensioni “a tutta parete”, ernie plurirecidive o irriducibili. Ernie bilaterali
COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA
PROTESICA ERNIARIA
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ERNIA INGUINALE
Recidiva
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ERNIA INGUINALE
ANESTESIA LOCALEIl blocco dei nervi ileo-inguinale e ileo-ipogastrico può essere praticato, in associazione al blocco del genito-femorale, per ottenere anestesia operatoria per interventi di ernioplastica inguinale
Gli anestetici più utilizzati:
Mepivacaina 0,5-1%
Ropivacaina 0,75%
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ERNIA INGUINALE
ANESTESIA LOCALE
Blocco dei nervi ileo-inguinale
ed ileo-ipogastrico
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ERNIA INGUINALE
ANESTESIA LOCALE
Blocco del nervo genito-femorale
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