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34567 1° OT TOBRE 2010 Sette cose che dovreste sapere sulla preghiera

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345671° OT TOBRE 2010

Sette cose chedovreste saperesullapreghiera

1° OTTOBRE 2010Vol. 131, n. 19

ARTICOLI DI COPERTINA

Sette cose che dovreste sapere sulla preghiera

3 PREGARE Perche?4 PREGARE Chi?6 PREGARE Come?7 PREGARE Per che cosa?

9 PREGARE`E importante dovee quando?

10 PREGARE Serve a qualcosa?11 PREGARE Dio vi ascolta ed esaudisce?

RUBRICHE

12 Lo sapevate?

13 I lettori chiedono. . .

& 14 Imitiamo la loro fede:“Continuava a crescere presso Geova”

23 Accostiamoci a Dio: L’“Uditore di preghiera”

24 Insegnatelo ai bambini:Un Regno che cambiera l’intera terra

IN QUESTO STESSO NUMERO

& 19 Come potete combattere i sentimenti negativi?

26 Una conversazione amichevole:Che cos’e lo spirito santo?

29 Parlare in lingue: un dono di Dio?

34567 Tiratura di ciascun numero:39.601.000 COPIE IN 182 LINGUE

LO SCOPO DI QUESTA RIVISTA, La Torre di Guardia, e quello di onorare Geova Dio, il Supremo Sovranodell’universo. Come le torri di guardia dell’antichita permettevano di scrutare in lontananza, questarivista indica il significato degli avvenimenti mondiali alla luce delle profezie bibliche. Reca confortocon la buona notizia che presto il Regno di Dio, un vero e proprio governo in cielo, eliminera tuttala malvagita e trasformera la terra in un paradiso. Incoraggia a riporre fede in Gesu Cristo, che morıaffinche potessimo ottenere la vita eterna e che ora governa come Re del Regno di Dio. Questa rivistaviene pubblicata dai Testimoni di Geova ininterrottamente dal 1879 e non ha carattere politico. Si attienestrettamente alla Bibbia.Questa pubblicazione non e in vendita. Viene distribuita nell’ambito di un’opera mondiale di istruzione biblica sostenuta mediante contribuzioni volontarie.Salvo diversa indicazione, la versione biblica usata e la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti.

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 3

IN OGNI cultura e religione gli esseri umanipregano. Pregano quando sono soli o in grup-po. Pregano nelle chiese, nei templi, nelle si-nagoghe, nelle moschee, nei santuari. Forseusano tappeti, rosari, mulinelli, icone, libri opreghiere scritte su tavolette che appendono abacheche.

La preghiera distingue l’uomo da tutte le al-tre forme di vita sulla terra.

`E vero che abbia-

mo molto in comune con gli animali: comeloro abbiamo bisogno di cibo, aria e acqua,e come loro nasciamo, viviamo e moria-mo. (Ecclesiaste 3:19) Ma solo l’uomo prega.Perche?

Forse la risposta piu semplice e che ne ab-biamobisogno. Dopo tutto la preghiera e con-siderata in genere un modo per mettersi incontatto con il reame spirituale, con qualcosache si ritiene santo, o sacro, ed eterno. La Bib-bia mostra che il desiderio di tali cose e innatoinnoi. (Ecclesiaste 3:11) Una volta Gesu Cristodisse: “Felici quelli che si rendono conto delloro bisogno spirituale”. — Matteo 5:3.

Un “bisogno spirituale”: come si spieghe-rebbero diversamente tutti gli edifici, gli og-getti religiosi e le innumerevoli ore dedicatealla preghiera? Certo, per soddisfare i bisognispirituali alcuni contano su se stessi o si rivol-

gono ai propri simili. Ma non e forse vero chel’uomo e troppo limitato per essere di veroaiuto? La nostra vita e cosı fragile e breve, e inostri orizzonti cosı ristretti! Solo qualcunopiu saggio, potente e longevo di noi puo darciquello di cui abbiamo bisogno. E quali sono ibisogni spirituali che ci spingono a pregare?

Riflettete: avete mai desiderato guida, sa-pienza o risposte a domande che trascendonol’umana comprensione? Vi siete mai sentitibisognosi di conforto dopo una terribile per-dita, di guida davanti a una decisione delicatao di perdono a motivo del senso di colpa?

Secondo la Bibbia, queste sono tutte ragionivalide per pregare. La Bibbia e il libro piu auto-revole sull’argomento e riporta le preghiere dimolti uomini e donne fedeli in cerca di con-forto, guida e perdono, nonche di risposte alledomande piu spinose. — Salmo 23:3; 71:21;Daniele 9:4, 5,19; Abacuc 1:3.

Tali preghiere, per quanto diverse fra loro,avevano qualcosa in comune. Furono tuttepronunciate da persone in possesso di un ele-mento fondamentale che rendeva efficaci leloro invocazioni, elemento che nel mondo dioggi viene spesso dimenticato o trascurato: sa-pevano a chi quelle preghiere andavano indi-rizzate.

1 P R E G A R E

Perche?

PREGHIERA: pochi argomenti biblici suscitano tantointeresse e curiosita. Prendiamo in esame sette domandesollevate di frequente al riguardo, poi esaminiamo insiemele risposte della Bibbia. Questi articoli sono stati scritti peraiutarvi, sia che vogliate cominciare a pregare sia chedesideriate rendere piu efficaci le vostre preghiere.

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`E VERO che, come pensano molti oggi, tuttele preghiere giungono allo stesso Dio e quin-di non importa a chi vengono rivolte? Que-sta idea piace a tanti che sono favorevoli al-l’unione delle fedi e vorrebbero che tutte lereligioni, per quanto diverse tra loro, fosseroconsiderate buone. Ma e possibile che si trat-ti di un’idea sbagliata?

La Bibbia insegna che molte preghiere inrealta sono male indirizzate. Al tempo in cuifu scritta, eranormale rivolgere le preghiere aimmagini scolpite. Dio, pero, mise ripetuta-mente in guardia contro questa pratica. Peresempio, a proposito degli idoli, Salmo 115:4-6 dice fra l’altro: “Hanno orecchi, ma nonpossonoudire”. Il punto e chiaro: perche pre-gare un dio che nonpuo ascoltare?

Un vivace racconto biblico chiarisce ulte-riormente il punto. Elia, un vero profeta diDio, sfido i profeti di Baal: loro avrebberopregato il proprio dio, dopodiche lui avrebbepregato il suo. Elia disse che il vero Dio avreb-be risposto mentre il falso no. I profeti di Baal

raccolsero la sfida e pregarono a lungo e ap-passionatamente, fino a urlare, ma invano. Ilracconto dice: “Non ci fu chi rispondesse enon ci fu chi prestasse attenzione”. (1 Re18:29) Ma come andarono le cose a Elia?

Dopo chequesti ebbepregato, il suoDio ri-spose all’istante mandando fuoco dal cieloper consumare l’offerta che Elia aveva pre-sentato. Qual era la differenza? C’era un ele-mento chiavenella preghiera stessa di Elia, ri-portata in 1 Re 18:36, 37.

`E una preghiera

brevissima, una trentina di parole appenanell’ebraico originale. Eppure, in quelle po-che espressioni, Elia si rivolse a Dio tre volteusando il suo nome proprio, Geova.

Baal, che significa “proprietario” o “signo-re”, era il dio dei cananei, una divinita di cuiesistevano molte varianti locali. Geova, pero,e un nome senza uguali, che si puo attribuireauna sola Persona in tutto l’universo.QuestoDio disse al suo popolo: “Io sono Geova.Questo e il mio nome; e non daro a nessunaltro la mia propria gloria”. — Isaia 42:8.

La preghiera di Elia e quelle dei profeti diBaal furono udite dallo stesso Dio? Il culto diBaal degradava le persone con la prostituzio-ne rituale e perfino con i sacrifici umani. L’a-dorazione di Geova invece nobilitava il suopopolo, Israele, liberandolo da queste prati-che degradanti. Provate a riflettere: se indiriz-zaste una lettera a un amico che stimate mol-to, vi aspettereste che venisse consegnata aqualcuno che si chiama inun altro modo e lacui pessima reputazione e in netto contrasto

2 P R E G A R E

Chi?

34567Gradireste altre informazioni o un gratuitostudio biblico a domicilio? Scrivete ai Testimonidi Geova usando uno dei seguenti indirizzi.Per l’elenco completo degli indirizzi, vediwww.watchtower.org/address.

Albania: PO Box 118, Tirana. Austria: PO Box67, A-1134 Vienna. Belgio: rue d’Argile-Potaarde-straat 60, B-1950 Kraainem. Canada: PO Box 4100,

Georgetown, ON L7G 4Y4. Etiopia: PO Box 5522,Addis Abeba. Francia: BP 625, F-27406 Louviers ce-dex. Germania: 65617 Selters. Gran Bretagna: TheRidgeway, Londra NW7 1RN. Grecia: Kifisias 77,GR 151 24 Marousi. Italia: Via della Bufalotta1281, I-00138 Roma RM. Paesi Bassi: Noordbarger-straat 77, NL-7812 AA Emmen. Spagna: Apartado132, 28850 Torrejon de Ardoz (Madrid). Stati Unitid’America: 25 Columbia Heights, Brooklyn, NY11201-2483. Sudafrica: Private Bag X2067, Krugers-dorp, 1740. Svizzera: PO Box 225, 3602 Thun.

La Torre di Guardia e un periodico quindicinale editoin Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni

di Geova, Via della Bufalotta 1281, Roma. Direttore re-sponsabile: Romolo Dell’Elice. Reg. Trib. Roman. 14289 - 10/1/1972. Stampata in Germania da:Wachtturm Bibel- und Traktat-Gesellschaft der ZeugenJehovas, e. V., Selters/Taunus

Druck und Verlag: Wachtturm Bibel- und Traktat-Ge-sellschaft der Zeugen Jehovas, e. V., Selters/Taunus.Verantwortliche Redaktion: Ramon Templeton, Sel-ters/Taunus.

� 2010 Watch Tower Bible and Tract Societyof Pennsyl-vania. Tutti i diritti sono riservati. Printed in Germany.

Semimonthly ITALIAN

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con tutti i valori in cui crede il vostro amico?No di certo!

QuandopregateGeova, vi rivolgete al Crea-tore, il Padre del genere umano.� “Tu, o Geo-va, sei nostro Padre”, disse il profeta Isaia inpreghiera. (Isaia 63:16)

`E proprio di Lui, quin-

di, che parlava Gesu Cristo quando disse aisuoi seguaci: “Io ascendo al Padremio e Padrevostro e all’Iddio mio e Iddio vostro”. (Gio-vanni 20:17) Geova Dio e il Padre di Gesu.Gesu si rivolse in preghiera a lui e insegno aisuoi discepoli a fare altrettanto. — Matteo6:9.

La Bibbia ci insegna forse a pregare Gesu,

� Secondo alcune tradizioni religiose e errato pronun-ciare il nome proprio di Dio, anche in preghiera. Quelnome, tuttavia, nelle lingue originali ricorre circa 7.000volte nella Bibbia, in molti casi proprio nelle preghiere enei salmi di fedeli servitori di Geova.

Maria, i santi o gli angeli? No, ci insegna apregare soloGeova, e per almenoduemotivi.Primo, la preghiera e una forma di adorazio-ne, e la Bibbia dice che l’adorazione va rivol-ta esclusivamente a Geova. (Esodo 20:5) Se-condo, la Bibbia indica che unodei suoi titolie “Uditore di preghiera”. (Salmo 65:2) Sebbe-ne deleghi molte responsabilita, questa nonl’ha mai delegata a nessuno.

`E un Dio che

promette di ascoltare personalmente le no-stre preghiere.

Pertanto, se volete che le vostre preghieresiano ascoltate da Dio, ricordate questo av-vertimento scritturale: “Chiunque invocherail nome di Geova sara salvato”. (Atti 2:21) MaGeova ascolta tutte le preghiere in modo in-discriminato? O c’e qualcos’altro che dob-biamo sapere se vogliamo che lui le ascolti?

La sfida che Elia lancio ai profeti di Baal dimostro chenon tutte le preghiere giungono allo stesso Dio

SI PUBBLICA ORA IN 182 LINGUE: afrikaans, alba-nese, amarico, arabo, armeno, armeno occidentale,aymara, azerbaigiano, azerbaigiano (caratteri cirilli-ci), baule, bengali, bicolano, birmano, bislama, bul-garo, cambogiano, cebuano, ceco,� chichewa, chi-tonga, chuukese, cibemba, cinese (semplificato),cinese (tradizionale)� (audio solo in mandarino), co-reano,�� creolo delle Seicelle, creolo di Haiti, creo-lo di Maurizio, croato, danese,� ebraico, efik, estone,ewe, figiano, finlandese,� francese,��� ga, georgia-no, giapponese,�� gilbertese, greco, groenlandese,guaranı, gujarati, gun, haussa, hiligaynon, hindi, hirimotu, ibo, ilocano, indonesiano, inglese�� (anche inbraille), islandese, isoko, italiano,�� kannada, kaon-

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� Disponibile anche su CD.� Disponibile anche su CD-ROM in formato MP3.� Disponibile anche in formato audio sul sito

www.jw.org.

IN FATTO di preghiera, molte tradizioni religio-se danno enfasi ad aspetti materiali, come la po-sizione, le espressioni e il rituale. Tuttavia, inrisposta alla domanda “come dovremmo prega-re?”, la Bibbia ci aiuta a mettere da parte taliaspetti per concentrarci su altri, che sono piuimportanti.

La Bibbia descrive fedeli servitori di Dio men-tre pregavano nelle posizioni e negli ambientipiu diversi. Pregavano in silenzio o ad alta voce,a seconda delle circostanze. Pregavano alzandogli occhi al cielo o stando chini. Anziche ricorre-re ad ausili come immagini, rosari o libri di pre-ghiere, usavano semplicemente le parole chesgorgavano loro dal cuore. Cosa rese efficacile loro preghiere?

Come abbiamo detto nell’articolo preceden-te, rivolgevano le loro preghiere a un solo Dio,Geova. Ma c’e un altro fattore importante. In1 Giovanni 5:14 leggiamo: “Questa e la fiduciache abbiamo verso di lui, che qualunque cosachiediamo secondo la sua volonta, egli ci ascol-ta”. Le nostre preghiere devono essere in armo-nia con la volonta di Dio. Che significa questo?

Per pregare in armonia con la volonta di Diodobbiamo sapere qual e la suavolonta, quindi lostudio della Bibbia e essenziale. Significa questoche se non siamo esperti del testo biblico Dio sirifiutera di ascoltarci? No, ma egli si aspetta che

cerchiamodi conoscere la suavolonta, di capirlae di agire di conseguenza. (Matteo 7:21-23) Dob-biamo pregare in armonia con quello che ap-prendiamo.

Mentre acquistiamo conoscenza di Geova edella sua volonta, accresciamo la nostra fede, al-tro elemento essenziale per quanto riguarda lapreghiera. Gesu disse: “Tutte le cose che chiede-rete nella preghiera, avendo fede, le riceverete”.(Matteo 21:22) La fede non e credulita. Averefede vuol dire piuttosto credere in qualcosa che,pur essendo invisibile, e sostenuto da provemolto concrete. (Ebrei 11:1) La Bibbia contienemolte prove indicanti che Geova, anche se nonpossiamo vederlo, e reale, degno di fiducia epronto a rispondere alle preghiere di quelli chehanno fede in lui. Inoltre possiamo semprechiedere di avere piu fede, e Geova e felice didarci cio di cui abbiamo bisogno. — Luca 17:5;Giacomo 1:17.

Ma c’e ancora un altro aspetto essenziale cheriguarda ilmodo in cui si deve pregare.Gesu dis-se: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo dime”. (Giovanni 14:6) Gesu pertanto e il mezzoper avvicinarsi al Padre, Geova. Ecco perche dis-

3 P R E G A R E

Come?

Per avere efficacia le preghieredevono essere in armonia conla volonta di Dio, oltre aessere motivate dalla fede epresentate nel nome di Gesu

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 7

se ai suoi seguaci di pregare nel suo nome. (Gio-vanni 14:13; 15:16) Questo non vuol dire chedobbiamo pregare Gesu. Dobbiamo piuttostopregare nel nome di Gesu, ricordando che e gra-zie a lui che possiamo avvicinarci al nostro Pa-dre santo e perfetto.

I piu intimi seguaci di Gesu una volta gli chie-sero: “Signore, insegnaci a pregare”. (Luca 11:1)Evidentemente la loro richiesta non riguardavaaspetti generali, come quelli appena esaminati,ma i contenuti della preghiera. Era come se di-cessero: “Per che cosa dobbiamo pregare?”

SI DICE che, di tutte le preghiere cristiane, siaquella piu recitata. Che sia vero o meno, lapreghiera modello insegnata da Gesu, chia-mata a volte “Padrenostro” o Preghiera delSignore, e senz’altro una di quelle menocomprese. Milioni di persone la ripetono amemoria ogni giorno, alcune anche piu volteal giorno. Ma Gesu non voleva affatto che sipregasse in quel modo. Come facciamo a sa-perlo?

Prima di enunciare quella preghiera, Gesuaveva dichiarato: “Nel pregare, non dite ripe-tutamente le stesse cose”. (Matteo 6:7) Nonsi sarebbe forse contraddetto se subito dopoavesse indicato una formula da imparare ame-moria e ripetere? Gesu ci stava piuttosto inse-gnandoper che cosa pregare e ci stava indican-do quali sono le priorita da tenere a mente nelfarlo. Esaminiamo con attenzione cio che dis-se. La preghiera e riportata inMatteo 6:9-13.

4 P R E G A R E

Per che cosa?

“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”.Con queste parole Gesu rammento ai suoi seguaci che tutte le preghiere vanno indirizzate al

Padre suo, Geova. Ma perche il nome di Dio e tanto importante e perche dev’essere santificato,o reso santo?

Sin dagli albori della storia umana, il sacro nome di Dio e stato calunniato. Satana,l’avversario di Geova Dio, lo ha accusato di essere un bugiardo, un Governante egoista chenon ha nessun legittimo diritto di esercitare il dominio sulla sua creazione. (Genesi 3:1-6)Molti si sono schierati dalla parte di Satana, insegnando che Dio sia insensibile, crudele evendicativo o negando del tutto l’esistenza di un Creatore. Altri sono arrivati a sferrare degliattacchi contro il nome stesso di Dio, Geova, togliendolo dalle traduzioni della Bibbia evietandone l’uso.

La Bibbia mostra che Dio correggera tutte queste ingiustizie. (Ezechiele 39:7) In tal modo,andra anche a soddisfare ogni nostro bisogno e a risolvere qualsiasi problema possiamo avere.Come? Le parole che Gesu disse successivamente nella sua preghiera forniscono la risposta.

“Venga il tuo regno”.Oggi fra gli esperti di religione c’e molta confusione riguardo al Regno di Dio. Ma come ben

sapevano gli ascoltatori di Gesu, per molto tempo i profeti di Dio avevano predetto che un Messia,un Salvatore scelto da Dio, sarebbe stato a capo di un Regno che avrebbe cambiato il mondo.

8 LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010

Questa breve trattazionedei punti principa-li della preghiera modello insegnata da Gesunon ha preso in esame ogni argomento che sipuo menzionare in preghiera. Ricordiamoche 1 Giovanni 5:14 dice riguardo a Dio:“Qualunque cosa chiediamo secondo la sua

volonta, egli ci ascolta”. Percio non temeteche le vostre preoccupazioni siano troppo ba-nali perche Dio voglia ascoltarle. — 1 Pietro5:7.

Che dire pero del momento e del luogo incui pregare? Sono fattori importanti?

(Isaia 9:6, 7; Daniele 2:44) Quel Regno santifichera il nome di Dio smascherando le menzogne diSatana e poi togliendolo di mezzo insieme a tutte le sue opere. Il Regno di Dio porra fine a guerre,infermita, carestie, e perfino alla morte. (Salmo 46:9; 72:12-16; Isaia 25:8; 33:24) Quando preghia-mo perche venga il Regno di Dio, stiamo pregando perche tutte queste promesse si avverino.

“Si compia la tua volonta, come in cielo, anche sulla terra”.Le parole di Gesu fanno pensare che la volonta divina si compira sulla terra cosı sicuramente

come in cielo, dove Dio dimora. La volonta divina si e adempiuta in modo inarrestabile in cielo,dove il Figlio di Dio ha fatto guerra a Satana e alle sue schiere, scagliandoli sulla terra. (Rivela-zione [Apocalisse] 12:9-12) La terza richiesta della preghiera modello, come le prime due, ciaiuta a rimanere concentrati su cio che piu conta: la volonta di Dio, non la nostra.

`E la sua

volonta a recare sempre il meglio a tutta la creazione. Anche Gesu, che era un uomo perfetto,disse al Padre suo: “Si compia non la mia volonta, ma la tua”. — Luca 22:42.

“Dacci oggi il nostro pane”.Gesu mostro quindi che possiamo pregare anche per noi stessi. Non c’e niente di male nel

parlare a Dio delle nostre necessita pratiche e quotidiane. Anzi facendolo ricordiamo a noistessi che Geova e colui che “da a tutti la vita e il respiro e ogni cosa”. (Atti 17:25) La Bibbiarivela che egli e un genitore amorevole, felice di dare ai suoi figli cio di cui hanno bisogno.Come un buon genitore, pero, non soddisfa quelle richieste che in realta sono contro i nostriinteressi.

“Perdonaci i nostri debiti”.Siamo veramente in debito nei confronti di Dio? Abbiamo bisogno del suo perdono? Molti

oggi non si rendono piu conto di cosa sia il peccato e di quanto sia grave. La Bibbia pero inse-gna che il peccato e alla base dei nostri peggiori guai, perche e la ragione primaria per cuimoriamo. Nasciamo tutti nel peccato, quindi pecchiamo spesso, e la nostra unica speranza diun futuro durevole risiede nel perdono di Dio. (Romani 3:23; 5:12; 6:23)

`E un sollievo scoprire

che la Bibbia dice: “Tu, o Geova, sei buono e pronto a perdonare”. — Salmo 86:5.

“Liberaci dal malvagio”.Non e forse evidente che abbiamo bisogno, un disperato bisogno, della protezione di Dio?

Molti si rifiutano di credere nell’esistenza del “malvagio”, Satana. Ma Gesu insegno che Satanaesiste davvero e lo chiamo anche “il governante di questo mondo”. (Giovanni 12:31; 16:11)Satana ha corrotto questo mondo che tiene sotto il suo controllo, ed e altrettanto ansiosodi corrompere noi, di impedirci di stringere un legame profondo con Geova, il Padre nostro.(1 Pietro 5:8) Geova, tuttavia, e molto piu forte di Satana ed e felice di proteggere coloro cheLo amano.

SENZA dubbio sapete che la maggior parte dellereligioni organizzate danno molta importanza aluoghi di preghiera riccamente adorni e stabilisco-no ore precise della giornata in cui pregare. Ma se-condo la Bibbia, dovremmo pregare solo in certiluoghi o in certe ore?

In effetti la Bibbia indica che ci sono occasioniappropriateper pregare. Adesempio, primadiberee dimangiare insieme ai suoi seguaci, Gesu ringra-zio Dio in preghiera. (Luca 22:17) E i discepoli,quando si riunivano per l’adorazione, pregavanoinsieme. In tal modo seguivano un’usanza adotta-ta gia da molto tempo nelle sinagoghe ebraiche enel tempio di Gerusalemme. Dio voleva che iltempio fosse una “casa di preghiera per tutte le na-zioni”.—Marco 11:17.

Quando i servitori diDio si riuniscono epre-gano insieme, le loro invocazioni possono es-sere efficaci. Se il gruppo e unito nello spirito ela preghiera detta in favore dei presenti e in ar-monia con i princıpi scritturali, Dio e soddi-sfatto. La preghiera puo anche spingerlo a farequalcosa che forse altrimenti non farebbe.(Ebrei 13:18, 19) I testimoni di Geova preganoregolarmente alle loro adunanze. Siete caloro-samente invitati a recarvi nella Sala del Regnopiu vicina a casa vostra e ascoltare di personatali preghiere.

La Bibbia, comunque, non limita la possibi-lita di pregare aun tempoo aun luogo inparti-colare. In essa troviamo esempi di servitori diDio che vengono descritti mentre pregavanonelle occasioni e nei luoghi piu disparati. Gesudisse: “Quando preghi, entra nella tua stanzaprivata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo chee nel segreto; allora il Padre tuo che vedenel se-greto ti ricompensera”.—Matteo 6:6.

Non e una prospettiva allettante? Ci si puosenz’altro avvicinare al Sovrano dell’universoin qualsiasi momento, in completa solitudine,certi di avere la sua attenzione.Nonc’e dunqueda meravigliarsi se spesso Gesu voleva staresolo per pregare. In un’occasione trascorse l’in-tera notte in preghiera, evidentemente perchedesiderava la guida di Dio nel prendere un’im-portantissimadecisione.— Luca 6:12,13.

Altri uomini e donne menzionati nella Bib-bia pregarono quando si trovarono di fronte adecisioni gravi o a enormidifficolta. Pregaronoad alta voce o in silenzio, in gruppo o da soli.Ma sta di fatto che pregarono. Dio rivolge aisuoi servitori perfino questo invito: “Pregateincessantemente”. (1 Tessalonicesi 5:17) Eglinon si stancamai di ascoltare coloro che fannola sua volonta.

`E davvero un invito amorevole!

Ovviamente nel mondo di oggi, dove impe-ra il cinismo,molti si chiedono sepregare servaaqualcosa. Forse anchevoi vi chiedete: ‘Mi saradi qualche aiuto?’

5 P R E G A R E`E importantedove equando?

Possiamo pregare in qualsiasimomento e in qualunque luogo

PREGARE ci e di aiuto? La Bibbia mostra che i fe-deli servitori di Dio traggono davvero beneficiodalla preghiera. (Luca22:40;Giacomo5:13) In ef-fetti pregare puo farci molto bene in senso spiri-tuale, emotivo e persino fisico. Perche diciamoquesto?

Immaginate di avere un bambino e che glivenga fatto un regalo. Gli direste che e sufficienteprovare gratitudine? O gli insegnereste invece aesprimere la sua gratitudine? Quando traduciamoimportanti sentimenti in parole, li focalizziamomeglio e li rendiamo anche piu intensi. Vale lastessa cosa quando si tratta di parlare con Dio?Certo! Vediamo alcuni esempi.

Preghiere di ringraziamento. Quando ringra-ziamo il nostro Padre celeste per le cose belle checi succedono, siamo aiutati a concentrarci suidoni che abbiamo ricevuto. Di conseguenza sia-mo piu riconoscenti, felici e positivi. — Filippesi4:6.

Esempio: Gesu espresse gratitudine al Padreperche aveva ascoltato ed esaudito le sue pre-ghiere. — Giovanni 11:41.

Preghiere per chiedere perdono. Quandochiediamo perdono a Dio, rendiamo piu forte lanostra coscienza, piu sentito il nostro pentimen-to e piu viva la nostra consapevolezza della gravi-ta del peccato. Alleviamo anche il peso dellacolpa.

Esempio: Davide prego per esprimere penti-mento e rammarico. — Salmo 51.

Preghiere per ricevere guida e sapienza.Chiedere a Geova di guidarci o di darci la sapien-za necessaria per prendere buone decisioni puorenderci veramente umili. Puo ricordarci i nostrilimiti e aiutarci a riporre fiducia nel nostro Padreceleste. — Proverbi 3:5, 6.

Esempio: Salomone chiese umilmente guida esapienza per governare Israele. — 1 Re 3:5-12.

Preghiere rivolte nei momenti di angoscia.Se apriamo il nostro cuore a Dio quando siamoturbati, proveremo sollievo e faremo affidamen-to su di lui anziche su noi stessi. — Salmo 62:8.

Esempio: Il re Asa prego quando era minaccia-to da un terribile nemico. — 2 Cronache 14:11.

Preghiere a favore di chi e nel bisogno. Talipreghiere ci aiutano a combattere l’egoismo e aessere piu compassionevoli e comprensivi.

Esempio: Gesu prego a favore dei suoi segua-ci. — Giovanni 17:9-17.

Preghiere di lode. Quando lodiamo Geova perle sue meravigliose opere e qualita, alimentiamoil rispetto e l’apprezzamento che abbiamo neisuoi confronti. Grazie a tali preghiere, possiamoanche avvicinarci di piu al nostro Dio e Padre.

Esempio: Davide lodo sentitamente Dio per lacreazione. — Salmo 8.

Un altro beneficio derivantedalla preghiera e “la pace diDio che sorpassa ogni pen-siero”. (Filippesi 4:7) In que-sto mondo travagliato la se-renita e un bene alquantoraro. E puo anche farci benefisicamente. (Proverbi 14:30)Ma tale condizione interioredipende solo dai nostri sfor-zi? O c’e qualcosa di piuimportante che entra ingioco?

6 P R E G A R E

Servea qualcosa?

La preghiera reca molti benefıci,di natura fisica, emotiva e soprattutto spirituale

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 11

QUESTA domanda suscita tanto interesse ecuriosita. La Bibbia mostra che senza dubbioGeova ascolta le preghiere. Ma che ascolti omeno le nostre dipende soprattutto da noi.

Gesu condanno i leader religiosi dei suoigiorni che facevano preghiere ipocrite; sipreoccupavano soltanto di far mostra di de-vozione. Disse che tali uomini avrebbero avu-to “appieno la loro ricompensa”, intendendoche avrebbero ricevuto solo quello che desi-deravano di piu, ovvero l’attenzione degli uo-mini, e non cio di cui avevano davvero biso-gno, cioe che Dio li ascoltasse. (Matteo 6:5)Anche oggi molti pregano secondo la propriavolonta, non secondo quella di Dio. Non te-nendo conto dei princıpi biblici che abbiamopreso in esame, non vengono ascoltati daDio.

Ma che dire di voi? Dio ascolta ed esaudiscele vostre preghiere? Questo non dipende dafattori come razza, nazionalita o posizione so-ciale. La Bibbia assicura: “Dio non e parziale,ma in ogni nazione l’uomo che lo teme eopera giustizia gli e accetto”. (Atti 10:34, 35)Vi vedete in questa descrizione? Se temeteDio, avrete la massima stima di lui e non vor-rete dispiacergli. Chi “opera giustizia” si sfor-za di fare cio che e giusto agli occhi del Crea-tore, invece di fare la propria volonta o quelladi altri esseri umani. Volete veramente cheegli ascolti le vostre preghiere? La Bibbia viindica come raggiungere questo obiettivo.�

Naturalmente molti vorrebbero che Dioesaudisse le loro preghiere con un miracolo.

� Per avere ulteriori informazioni su come pregare ed es-sere ascoltati da Dio, vedi il capitolo 17 del libro Cosa inse-gna realmente la Bibbia?, edito dai Testimoni di Geova.

Ma anche nei tempi biblici Dio compı di radotali prodigi. In alcuni casi, nella narrazionebiblica, passarono secoli tra un miracolo el’altro. Inoltre la Bibbia indica che i miraco-li terminarono con la morte degli apostoli.(1 Corinti 13:8-10) Vuol dire questo che oggiDio non esaudisca le preghiere? Tutt’altro.Ecco alcune preghiere che esaudisce.

Dio da sapienza. Geova e la Fonte dell’unicavera sapienza e la offre liberalmente a coloroche desiderano i suoi consigli e si sforzano diseguirli nella vita. — Giacomo 1:5.

Dio elargisce spirito santo e tutti i benefıciche ne conseguono.Lo spirito santo e la forzaattiva di Dio. Non esiste nulla di piu potente.Questa forza puo aiutarci a sopportare le pro-ve, darci pace quando siamo turbati e permet-terci di coltivare bellissime qualita. (Galati 5:22, 23) Gesu assicuro ai suoi seguaci che Diodispensa questo dono con generosita. — Luca11:13.

Dio illumina coloro che lo cercano con since-rita. (Atti 17:26, 27) Molti oggi cercano since-ramente la verita. Vogliono conoscere Dio esapere ad esempio qual e il suo nome, quale il suo proposito per la terra e per il genereumano, e come possono avvicinarsi a lui.(Giacomo 4:8) I testimoni di Geova incontra-no spesso persone cosı e sono felici di mostra-re loro le risposte della Bibbia a tali domande.

`E per questo che avete accettato la rivista

che state leggendo? Siete alla ricerca di Dio?Forse in questo momento sta rispondendoalle vostre preghiere.

7 P R E G A R E

Dio vi ascolta ed esaudisce?

ˇ L’apostolo Paolo scrisse: “Conti-nuate a mangiare ogni cosa che sivende al macello, senza informarvi amotivo della vostra coscienza”. (1 Co-rinti 10:25) Da dove veniva quellacarne?

Il sacrificio animale era la cerimoniapiu importante nei templi greci e roma-ni, ma non tutta la carne degli animalisacrificati veniva mangiata durante lacerimonia stessa. La carne che avanza-va nei templi pagani veniva venduta neimercati. Un libro sull’argomento affer-ma: “Addetti alle cerimonie . . . vengo-no chiamati in altri contesti cuochi e/omacellai. Questi vendevano al mercatoparte della carne loro assegnata per

aver ucciso l’animale offerto in sacrifi-cio”. — Idol Meat in Corinth.

Comunque, non tutta la carne ven-duta al mercato proveniva da cerimoniereligiose. Gli scavi eseguiti nel mercatodella carne di Pompei (macellum, in la-tino) hanno rivelato la presenza di sche-letri interi di pecore. Da qui l’ipote-si che, come dice lo studioso HenryJ. Cadbury, “al macellum si vendesserocapi di bestiame vivi o scannati sul po-sto, cosı come carne gia macellata o sa-crificata in un tempio”.

Il ragionamento di Paolo era che, perquanto i cristiani non partecipassero alculto pagano, la carne sacrificata in untempio non era di per se contaminata.

LO SAPEVATE?

Perche la Bibbia, nel libro di 1 Corinti,parla di carne sacrificata agli idoli?

PIATTO DI CERAMICARAFFIGURANTE UN

SACRIFICIO ANIMALE,VI SECOLO A.E.V.

Museo del Louvre, Parigi

ˇ Giovanni 4:9 dice: “I giudei non trat-tano con i samaritani”. A quanto pare,l’origine di questa spaccatura risaliva altempo in cui Geroboamo aveva stabili-to l’adorazione idolatrica nel regno set-tentrionale delle dieci tribu di Israele.(1 Re 12:26-30) Samaria era per l’ap-punto la capitale del regno settentrio-nale. Quando nel 740 a.E.V. le dieci tri-bu finirono sotto il controllo assiro, iconquistatori trasferirono stranieri pa-gani in Samaria. I matrimoni misti fragli ultimi arrivati e la popolazione loca-le causarono evidentemente un’ulterio-re corruzione del culto dei samaritani.

Secoli dopo, i samaritani cercarono dimettere i bastoni tra le ruote agli ebrei

tornati dall’esilio babilonese per rico-struire il tempio di Geova e le mura diGerusalemme. (Esdra 4:1-23; Neemia4:1-8) La rivalita religiosa si acuı quan-do i samaritani edificarono il propriotempio sul monte Gherizim, intorno alIV secolo a.E.V.

Ai giorni di Gesu il termine “samari-tano” aveva piu una connotazione reli-giosa che geografica. Si riferiva infatti achi apparteneva alla setta religiosa af-fermatasi in Samaria. I samaritani con-tinuavano ad adorare sul monte Ghe-rizim, e gli ebrei avevano nei loroconfronti un atteggiamento sprezzan-te e irrispettoso. — Giovanni 4:20-22;8:48.

Perche ai giorni di Gesu c’era una fratturatra ebrei e samaritani?

GEROBOAMOSTABIL

`I

L’ADORAZIONEIDOLATRICA

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ˇ I testimoni di Geova non hanno mai compiutoguarigioni. Come Gesu, credono che la loro prin-cipale missione sia predicare la buona notizia delRegno di Dio. Credono inoltre che i veri cristiani siriconoscano non dalle guarigioni miracolose mada qualcosa di molto piu importante.

Indubbiamente le amorevoli guarigioni cheGesu Cristo compı nel I secolo hanno un grandesignificato per tutti noi. Per mezzo d’esse egli for-nı la garanzia che sotto il Regno di Dio, di cui sa-rebbe stato Re, “nessun residente [avrebbe det-to]: ‘Sono malato’”. — Isaia 33:24.

Ma che dire di oggi? Chi opera guarigioni, sianella cristianita che in alcune religioni non cristia-ne, sostiene che si tratta di miracoli. Gesu peromise severamente in guardia contro quelli cheavrebbero asserito di aver “fatto molti miracoli”nel suo nome. Avrebbe detto loro: “Non vi ho maiconosciuti. Andate via da me, gente malvagia!”(Matteo 7:22, 23, Parola del Signore) Percio, i pre-sunti miracoli dei guaritori odierni sono davveroun’indicazione che Dio li approvi o li benedica?

Prendiamo in esame cosa dice la Bibbia delleguarigioni compiute da Gesu. Mettendo a con-fronto quanto narrato al riguardo nelle Scritturecon i metodi dei guaritori di oggi, possiamo facil-mente stabilire se le moderne guarigioni hannoorigine da Dio.

Gesu non si servı mai delle guarigioni per farsidei seguaci o per conquistarsi un vasto pubblico.Al contrario, compı diverse guarigioni lontano da-gli occhi degli altri. In molti casi, a quelli che avevaguarito miracolosamente disse di non farne men-zione a nessuno. — Luca 5:13,14.

Gesu non compı mai un miracolo dietro com-penso. (Matteo 10:8) Inoltrenon fallı mai: tutti i malati cheandarono da lui furono com-pletamente sanati, e questo in-

dipendentemente da quanta fede avesse ciascu-no di loro. (Luca 6:19; Giovanni 5:5-9, 13) Gesurisuscito persino i morti. — Luca 7:11-17; 8:40-56;Giovanni 11:38-44.

Benche compisse quei miracoli, il suo ministeronon mirava a raccogliere fedeli per mezzo di pro-digi compiuti in contesti carichi di misticismo. Lasua missione principale era invece dichiarare labuona notizia del Regno di Dio. Gesu preparo isuoi seguaci per l’opera di fare discepoli, graziealla quale avrebbero trasmesso ad altri la speran-za di ottenere la salute perfetta sotto il Regno diDio. — Matteo 28:19, 20.`

E vero che alcuni seguaci di Gesu del I secoloavevano il dono speciale di operare guarigioni,ma questo dono doveva cessare. (1 Corinti 12:29, 30; 13:8,13) Oggi i veri cristiani si riconoscononon perche compiano delle guarigioni, ma per-che sono uniti dall’amore altruistico. (Giovanni13:35) Le moderne guarigioni miracolose nonhanno creato una vera famiglia di cristiani, di ognirazza e condizione sociale, unita da questo tipo diamore.

Tuttavia esiste un gruppo di cristiani che sonolegati da un amore cosı intenso che anche du-rante i conflitti piu aspri rifiutano di farsi delmale l’un l’altro, anzi, di fare del male a chiun-que. Di chi si tratta? Dei testimoni di Geova.Sono noti in tutto il mondo per l’amore che licontraddistingue, un amore simile a quello diCristo. Unire persone di tante razze, nazioni, cul-ture ed etnie: questo sı che e un miracolo, resopossibile solo dallo spirito santo di Dio. Perchenon assistete a una delle loro riunioni per veder-lo con i vostri occhi?

I LETTORI CHIEDONO. . .

I testimoni di Geova compiono guarigioni miracolose?

I moderni guaritori (vedi la fotoa destra) compiono davvero

miracoli di origine divina?

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Il popolo non si rendeva contodella gravita del-la situazione. Quegli uomini non capivano che,ostinandosi a chiedere un re umano che li gover-nasse, avevano mostrato una grave mancanza dirispetto per il loro Dio, Geova, e il suo profeta. Inpratica stavano rigettando Geova quale loro Re.Samuele sarebbe riuscito a indurli al pentimento?

Cosı Samuele parlo. “Sono divenuto vecchio eho i capelli grigi”, disse alla folla. La chioma ca-nuta avvalorava le sue parole. Samuele proseguı:“Ho camminato davanti a voi dalla mia giovinez-za fino a questo giorno”. (1 Samuele 11:14, 15;12:2) Ormai era anziano, ma non aveva dimenti-cato gli anni della gioventu. Il ricordo di queigiorni lontani era ancora vivido. Le decisioni cheaveva preso man mano che diventava adulto gliavevano permesso di vivere un’esistenza all’inse-gna della fede e della devozione al suo Dio,Geova.

Nel corso del tempo, anche se circondato dapersone infedeli e sleali, Samuele si era impegna-to per edificare e proteggere la sua fede. Per noiche viviamo in un mondo infedele e corrotto ealtrettanto difficile edificare la nostra fede. Vedia-mo cosa possiamo imparare dall’esempio che Sa-muele ci ha dato sin da quando era molto gio-vane.

“Da ragazzo serviva dinanzi a Geova”Samuele ebbe un’infanzia sui generis. Poco

dopo essere stato svezzato, probabilmente intor-

no ai quattro anni, comincio a servire presso il sa-cro tabernacolo di Geova a Silo, una trentina dichilometri da casa sua aRama. I genitori, Elcana eAnna, avevano dedicato il loro bambino a Geovaaffinche lo servisse in modo speciale quale nazi-reo per tutta la vita.�Ma Samuele fu forse abban-donato da genitori che non lo amavano abba-stanza?

Tutt’altro! Suo padre e sua madre sapevanoche a Silo qualcuno si prendeva cura del figlio.Senzadubbio il sommosacerdoteEli si sentiva re-sponsabile di Samuele, che lavorava a strettocontatto con lui. C’erano pure diverse donnecheprestavano servizionell’area del tabernacolo,probabilmente secondo un programma ben or-ganizzato.— Esodo 38:8.

Inoltre Anna ed Elcana non si dimenticaronomai del primogenito che amavano tanto e la cuinascita aveva esaudito una loro preghiera. Annaaveva chiesto a Dio un figlio, promettendo di de-dicarne la vita al sacro servizio.Ogni anno, quan-do gli faceva visita, portava a Samuele un nuovomanto senza maniche da usare presso il taberna-colo. Quanto doveva essere felice il piccolo diquelle visite! Avra tratto sicuramente molta forzadall’incoraggiamento e dalla guida dei suoi amo-

� I nazirei osservavano un voto che tra l’altro impedivaloro di bere alcolici e tagliarsi i capelli. Nella maggior par-te dei casi chi faceva simili voti era vincolato solo per uncerto periodo di tempo, ma alcuni, come Sansone, Samue-le eGiovanni il Battezzatore, furono nazirei per tutta la vita.

IMITIAMO LA LORO FEDE

“Continuava a crescerepresso Geova”SAMUELE osservava i volti della sua gente. La nazione, radunata nellacitta di Ghilgal, era stata convocata da quest’uomo fedele che da decenni

serviva in qualita di profeta e giudice. Il periodo era quello corrispondente al nostro maggio ogiugno, e la stagione asciutta era ormai inoltrata. I campi dorati erano coperti di grano prontoda mietere. Si fece silenzio tra i presenti. Come avrebbe fatto Samuele a toccare loro il cuore?

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revoli genitori, i quali gli insegnavano che servireGeova in quel luogo straordinario era davvero ungrande privilegio.

I genitori possono imparare molto da Anna edElcana. Nel crescere i figli spesso si concentranosul dare loro tutto dal punto di vista materiale,ma ne trascurano i bisogni spirituali. I genitori diSamuele, invece, misero al primo posto la spiri-tualita, e questo influı moltissimo sul tipo diuomo che divenne.— Proverbi 22:6.

Possiamo immaginare il ragazzo, man manoche cresceva, alla scoperta delle colline checircondavano Silo. Mentre abbracciava con losguardo la citta e la valle sottostante, il suo cuoretraboccava senz’altro di gioia e orgoglio nelloscorgere il tabernacolo di Geova. Quello era dav-vero un luogo sacro!� Realizzato quasi 400 anniprima, nientemeno che sotto la direzione diMose, era l’unico centroper la pura adorazionediGeova in tutto ilmondo.

Il giovaneSamuele si innamoro semprepiu deltabernacolo. Nel resoconto che in seguito miseper iscritto leggiamo: “Samuele da ragazzo servi-va dinanzi a Geova, cinto di un efod di lino”.(1 Samuele 2:18) Sembra che quel semplice man-to senzamaniche indicasse che Samuele assistevai sacerdoti nel servizio presso il tabernacolo. An-che senonapparteneva alla classe sacerdotale, trai suoi incarichi c’erano quello di aprire le porteche immettevano nel cortile del tabernacolo e diassistere l’anzianoEli. Purtroppo,mentre assolve-va con gioia questi compiti privilegiati, il suocuore innocente ebbe ragione di turbarsi. Qual-cosa di terribile accadeva nella casa diGeova.

Integro nonostante la corruzioneIn giovane eta, Samuele fu testimone di veri e

propri atti di corruzione e malvagita. Eli aveva

� Il santuario era una struttura rettangolare, fondamen-talmente una grande tenda con l’intelaiatura in legno. Eracomunque realizzato con i materiali piu preziosi: pelli difoca, tessuti finemente ricamati e legname pregiato rivesti-to di argento e oro. Si trovava all’interno di un cortile ret-tangolare, nel quale c’era anche un solenne altare per isacrifici. A quanto pare nel corso del tempo ai lati del ta-bernacolo furono erette delle stanze ad uso dei sacerdoti.Evidentemente Samuele dormiva in una di queste stanze.

due figli, Ofni e Fineas. Samuele racconta: “I figlidi Eli erano uomini buoni a nulla; non ricono-scevano Geova”. (1 Samuele 2:12) I due pensierimenzionati in questo versetto sono strettamenteconnessi. Ofni e Fineas erano “uomini buoni anulla” (letteralmente “figli di inutilita”) perchenon avevano alcun rispetto di Geova. E non ri-spettavano nemmeno le sue giuste norme e leg-gi. Da lı scaturivano tutti gli altri loro peccati.

La Legge di Dio indicava chiaramente qualierano i compiti dei sacerdoti e come si dovevanooffrire i sacrifici presso il tabernacolo. E a buondiritto! Quei sacrifici rappresentavano quantoDio aveva provveduto allo scopo di perdonare ipeccati del popolo, permettendogli cosı di esserepuro ai suoi occhi, degno di ricevere la sua guidae benedizione. Per colpa di Ofni e Fineas, pero,gli altri sacerdoti trattavano le offerte in manieraterribilmente irrispettosa.�

Pensate allo sgomento del giovane Samuelementre osservava questi gravi abusi che rimane-vano impuniti. Chissa quante persone avra visto,tra cui poveri, umili e maltrattati, che si recava-no al sacro tabernacolo nella speranza di essereconfortate e rafforzate sul piano spirituale, soloper uscirne deluse, ferite o umiliate! E cosa avraprovato, poi, nello scoprire che Ofni e Fineas di-sprezzavano pure le leggi stabilite da Geova nelcampo della moralita sessuale? I due avevanorapporti con alcune delle donne che servivanopresso il tabernacolo. (1 Samuele 2:22) Forseconfidava che Eli sarebbe in qualche modo in-tervenuto.

Eli era nella posizione ideale per risolvere ilproblema prima che fosse troppo tardi. Essendo

� Il racconto menziona due modi in cui mancavano dirispetto. Un primo esempio: la Legge specificava quali par-ti del sacrificio offerto spettavano ai sacerdoti perche se necibassero. (Deuteronomio 18:3) Al tabernacolo, pero, i sa-cerdoti malvagi avevano stabilito una prassi ben diversa.I loro servitori si limitavano a infilare il forchettone nel re-cipiente in cui veniva cotta la carne e a tirare su qualunquepezzo buono capitasse. Per fare un altro esempio, quandovenivano portati dei sacrifici per essere bruciati sull’altare,dietro mandato dei sacerdoti malvagi i servitori costringe-vano l’offerente a consegnare la carne cruda prima che ilgrasso del sacrificio fosse offerto a Geova. — Levitico 3:3-5;1 Samuele 2:13-17.

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il sommo sacerdote, era lui il responsabile diquello che avveniva nel tabernacolo. E poi, inquanto padre, aveva l’obbligo di correggere i suoifigli, che oltre a danneggiare se stessi stavano fa-cendo del male a innumerevoli altri connaziona-li. Eli, pero, manco di fare il suo dovere, sia comepadre che come sommo sacerdote. Si limito arimproverarli in modo blando e poco incisivo.(1 Samuele 2:23-25) Ma quello di cui i suoi fi-gli avevano bisogno era un’energica disciplina.I loro peccati erano meritevoli dimorte.

La situazione si protrasse al punto che Geovamando quello che viene chiamato “un uomo diDio”, unprofeta di cui non conosciamo il nome.Questi doveva comunicare a Eli unvigorosomes-saggiodi giudizio daparte diGeova: “Tu continuiaonorare i tuoifigli piu dime”.Diopredisse inol-tre che i suoi malvagi figli sarebbero morti nellostesso giorno e che la sua famiglia avrebbe prova-to indicibili sofferenze, perdendo anche la posi-zione privilegiata di cui godeva nella classe sacer-dotale. In seguito a quel poderoso avvertimento,nella famiglia di Eli cambio forse qualcosa? Il rac-conto non menziona alcun cambio di rotta.— 1 Samuele 2:27–3:1.

Come influı quella corruzione sul giovane Sa-muele? Ebbene, di tanto in tanto nel periodonero qui descritto si scorge un raggio di luce, lebuonenotizie inmerito alla crescita e ai progressidel giovane. Ricordiamo che in 1 Samuele 2:18abbiamo letto che “Samuele da ragazzo servivadinanzi a Geova” fedelmente. Nonostante la gio-vane eta, aveva incentrato la suavita sul sacro ser-vizio. Al versetto 21 dello stesso capitolo leg-giamo un’espressione ancora piu toccante: “Ilragazzo Samuele continuava a crescere pressoGeova”.Manmano che cresceva, il legameche louniva al suo Padre celeste diventava sempre piuforte. Quest’intima amicizia con Geova fu cioche lo protesse maggiormente contro ogni gene-re di corruzione.

Sarebbe stato facile per Samuele pensare che,se il sommo sacerdote e i suoi figli potevano ce-dere al peccato, lui era autorizzato a fare quelloche gli pareva. Ma la corruzione di altri, perfinodiquelli chehannoautorita, non emaiuna scusa

valida per peccare. Oggi molti giovani cristianiseguono l’esempio di Samuele e continuano “acrescere presso Geova”, anche quando sono cir-condati da persone che non danno loro il buonesempio.

Quali furono i risultati di questa condotta nelcaso di Samuele? Leggiamo: “Frattanto il ragazzoSamuele andava crescendo e facendosi semprepiu gradito sia dal punto di vista di Geova che daquello degli uomini”. (1 Samuele 2:26) QuindiSamuele era “gradito”, perlomeno agli occhi diquelli la cui opinione contava. Geova in personaconsiderava prezioso quel ragazzo dalla condottafedele. E Samuele di sicuro sapeva che Dio sareb-be intervenuto per porre fine a tutte le iniquitache si perpetravano a Silo. Forse pero si chiedevaquando.

“Parla, poiche il tuo servitore ascolta”Una notte questo interrogativo trovo risposta.

Era buio, anche se il mattino si avvicinava. Lagrande lampada della tenda ardeva ancora, emet-tendo una tremula luce. In quella quiete, Samue-le udı una voce che lo chiamava. Penso che fosseEli, ormai molto anziano e quasi cieco. Samuelesi alzo e “corse” dal vegliardo. Riuscite a immagi-nare il ragazzo che corre scalzo da Eli per vederedi cosa ha bisogno? Il rispetto e la benignita concui Samuele lo trattava sono toccanti. Nonostan-te tutti i suoi errori, Eli era pur sempre il sommosacerdote diGeova.— 1 Samuele 3:2-5.

Samuele sveglio Eli dicendogli: “Eccomi, poi-che mi hai chiamato”. Eli pero gli rispose chenon lo aveva chiamato e lo rimando a dormire.La cosa continuo a ripetersi piu volte. Finalmen-te Eli comprese cosa stava succedendo. Anche seera ormai raro che Geova mandasse una visioneo unmessaggio profetico al suo popolo (e non civuole molto a capire perche!), Eli capı che Dioera tornato a parlare, e ora stava parlando a que-sto ragazzo. Allora disse a Samuele di tornare aletto e gli diede istruzioni su come risponde-re. Il ragazzo ubbidı. Presto sentı di nuovo lavoce chiamare: “Samuele, Samuele!” Lui rispo-se: “Parla, poiche il tuo servitore ascolta”.—1 Sa-muele 3:1, 5-10.

Geova aveva almeno un servitore a Silo cheascoltava la sua voce. E quella fu una costantenella vita di Samuele. Si puo dire lo stesso dinoi? Certo, non ci aspettiamo di sentire nellanotte una voce che ci parli miracolosamente,ma in un certo senso possiamo udire costante-mente la voce di Dio.

`E lı, nella sua Parola com-

pleta, la Bibbia. Piu ascoltiamo Dio e gli rispon-diamo, piu la nostra fede crescera. Per Samuelefu cosı.

Quella fu una notte che cambio per semprela vita di Samuele perche comincio a cono-scere Geova in un modo speciale, diventandoil suo profeta e portavo-ce. All’inizio il ragazzo ave-va timore di trasmettere ilmessaggio di Geova indi-rizzato a Eli: si trattava diuna dichiarazione con cuisi decretava che la profezianefasta sulla sua famiglia stava per adempiersi.Samuele pero prese coraggio, ed Eli accetto umil-mente il giudizio divino. Molto presto, tutte leparole di Geova divennero realta. Gli israeliti an-darono in guerra contro i filistei, e Ofni e Fineasvennero uccisi nello stesso giorno. Alla notiziache la sacra Arca di Geova era stata trafugata, Elistesso morı. — 1 Samuele 3:10-18; 4:1-18.

Quanto a Samuele, la sua reputazione di fedeleprofeta non fece che crescere. “Geova stesso mo-stro d’essere con lui”, dice il racconto, aggiun-gendo che per volonta divina nessuna delleprofezie di Samuele rimase inadempiuta. — 1 Sa-muele 3:19.

“Samuele invoco Geova”Ma questo significa forse che gli israeliti segui-

rono la guida di Samuele e diventarono unpopo-lo spirituale e fedele? No. A suo tempo stabiliro-no che non volevano piu essere giudicati da unsemplice profeta. Preferivano essere come le altrenazioni e avere un re umano che regnasse su diloro. Seguendo le istruzioni di Geova, Samuele liaccontento. Ma in ogni caso doveva far loro capi-re quanto fosse grave il peccato che stavano com-mettendo: non era semplicemente un uomo che

Samuele vinse iltimore e trasmisefedelmente a Eliil messaggio digiudizio di Geova

stavano rigettando, ma Geova stesso. Ecco perche convo-co il popolo a Ghilgal.

Torniamoaquelmomentodrammatico in cui Samue-le si rivolse al popolo. L’anzianoprofeta ricordo agli israe-liti la sua vita integra e fedele. Poi “Samuele invocoGeova”, come leggiamo, e gli chiese di mandare un tem-porale.— 1 Samuele 12:17,18.

Un temporale nella stagioneasciutta? Era una cosa mai vista!Se qualcuno tra il popolo oso esse-re scettico, o perfino riderci su, do-vette presto ricredersi. Il cielo ven-ne all’improvviso oscurato dalle

nubi, e il vento soffio muovendo il mare di grano. Il si-lenzio fu rotto dal rombo assordante dei tuoni. Poi cad-de la pioggia. Come reagı il popolo? “Ebbe grande timo-re di Geova e di Samuele”. Alla fine gli israeliti capironoquanto fosse grave il loro peccato. — 1 Samuele 12:18,19.

A toccare il loro cuore ribelle non fu Samuele,ma Geo-va Dio. Per tutta la vita, da quand’era un bambino finoalla vecchiaia, Samuele ripose fede nel suo Dio, ed egli loricompenso. Geova non e cambiato, e continua a soste-nere coloro che imitano la fede di Samuele.

Samuele pregocon fede e Geovagli risposemandandoun temporale

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 19

VI CAPITA di lottare contro sentimenti nega-tivi? A chi e che non capita! Viviamo in

un’epoca caratterizzata da difficolta economi-che, violenza endemica e spudorata ingiustizia.Non sorprende che innumerevoli persone deb-bano fare i conti conun sensodi opprimente tri-stezza, con eccessivi rimorsi o con sentimenti diindegnita.

Questi stati d’animo possono essere pericolo-si. Possonominare la nostra autostima, inibire lanostra capacita di ragionare e privarci dellagioia. La Bibbia dice: “Ti sei mostrato scorag-giato nel giorno dell’angustia? La tua potenzasara scarsa”. (Proverbi 24:10) Se vogliamo anda-re avanti in questo mondo travagliato abbiamobisogno di “potenza”, cioe di energia.

`E pertan-

to essenziale tenere sotto controllo i sentimentinegativi.�

La Bibbia ci da alcuni consigli molto efficaciper contrastare i sentimenti negativi. GeovaDio, Colui che ci ha creato e ci mantiene in vita,non vuole che soccombiamo allo sconforto ealla disperazione. (Salmo 36:9) Consideriamoallora tre modi in cui la sua Parola ci aiuta acombattere sentimenti come questi.

Ricordate che sieteimportanti agli occhi di Dio

Alcuni pensano cheDio sia troppo impegnatoper preoccuparsi di quello che provano loro. Lopensate anche voi? Eppure la Bibbia ci assicurache i nostri sentimenti stanno a cuore al Creato-re. Il salmista scrisse: “Geova e vicino a quelliche hanno il cuore rotto; e salva quelli che sono

� Coloro che soffrono a causa di una depressione pro-fonda o persistente potrebbero aver bisogno di rivolgersi auno specialista. — Matteo 9:12.

di spirito affranto”. (Salmo 34:18) Com’e con-fortante sapere che il Sovranoonnipotente ci staaccanto nei momenti di angoscia!

Dio non e freddo o distaccato. Di lui la Bibbiadice che “e amore”. (1 Giovanni 4:8) Egli ama lepersone ed e tutt’altro che indifferente alle lorosofferenze. Circa 3.500 anni fa, ad esempio,quando gli israeliti erano schiavi in Egitto, disse:“Incontestabilmente ho visto l’afflizione delmio popolo che e in Egitto, e ho udito il grido acausa di quelli che lo costrin-gono al lavoro; perche conoscobene le pene che soffre. E mi ac-cingo a scendere per liberarlo”.— Esodo 3:7, 8.

Dio sa bene come siamo fat-ti interiormente. Dopo tutto,“e lui che ci ha fatti, e nonnoi stessi”. (Salmo100:3) Quin-di, anche se dovessimo avere lasensazione che gli altri non ci comprendono,possiamo essere sicuri che questo nonvale per ilnostro Dio. La sua Parola afferma: “Non comevede l’uomo vede Dio, perche il semplice uomovede cio che appare agli occhi; ma in quanto aGeova, egli vede il cuore”. (1 Samuele 16:7) Nep-pure i nostri piu reconditi sentimenti gli sononascosti.

Certo, Geova e a conoscenza anche dei nostrierrori e difetti. Ma possiamo essere grati che Co-lui che ci ha fatti e che ci ama sia pronto a perdo-nare. Sotto ispirazione lo scrittore biblico Davi-dedisse: “Comeunpadremostramisericordia aisuoi figli, Geova ha mostrato misericordia aquelli che lo temono. Poiche egli stesso cono-sce bene come siamo formati, ricordando che

COME POTETE COMBATTERE

i sentimenti negativi?

“Conoscobenele peneche soffre”.ESODO 3:7, 8

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siamo polvere”. (Salmo 103:13, 14) Dio ci vedein modo diverso da come forse ci vediamo noi.Se ci pentiamo dei peccati, invece di tener contodel male va alla ricerca del buono che c’e in noi.— Salmo 139:1-3, 23, 24.

Pertanto, quando i sentimenti di indegnita ciattanagliano dobbiamo essere decisi a combat-terli. Non dimentichiamo mai come ci vedeDio! — 1 Giovanni 3:20.

Stringete un’intima amicizia con DioDi che beneficio sara vederci nello stesso

modo in cui ci vedeDio? Ci aiutera a compiere ilpasso successivo nella lotta contro i sentimentinegativi: stringere un’intima amicizia con lui.

`E

davvero possibile?Essendo un Padre amorevole, Geova Dio desi-

dera aiutarci a diventare suoi intimi amici. LaBibbia ci esorta: “Accostatevi a Dio, ed egli si ac-costera a voi”. (Giacomo 4:8) Non e straordina-rio? Anche se fragili e peccatori, possiamo avereuna profonda e calorosa amicizia con il Sovranodell’universo.

Geova ci parla di se attraverso le pagine dellaBibbia, permettendoci cosı di conoscere la sua

persona. Leggendola rego-larmente possiamo appren-dere quali sono le sue bel-le qualita.� Man mano chemeditiamo su tali informa-zioni, ci sentiremo semprepiu vicini a lui. Lo vedremopiu chiaramente per quel-lo che e davvero: un Padreamorevole e sensibile.

L’utilita di riflettere pro-fondamente su cio che leg-giamo nella Bibbia nonfinisce qui. Facendo scen-dere nella mente e nel cuo-

re i pensieri del nostro Padre celeste e lasciandoche ci correggano, ci consolino e ci guidino, ab-biamo la possibilita di avvicinarci maggiormen-

� La Torre di Guardia del 1° agosto 2009 suggerisce unpratico e utile programma di lettura della Bibbia.

te a lui. Ne abbiamo particolarmente bisognoquando siamo alle prese con pensieri e senti-menti che ci angosciano o ci rendono inquieti.Il salmista espresse il concetto in questo modo:“Quando i miei inquietanti pensieri divenneromolti dentro di me, le tue proprie consolazionivezzeggiavano la mia anima”. (Salmo 94:19) LaParola di Dio puo esserci di enorme conforto. Seaccettiamo umilmente il suo messaggio di veri-ta, magari vedremo i sentimenti negativi cederegradualmente il posto alla pace e al conforto chesolo Dio puo dare. Geova quindi ci consola pro-prio come un papa affettuoso coccola il suobambino che e ferito o triste.

Un altro elemento indispensabile per diven-tare amici di Dio e parlare con lui regolarmen-te. La Bibbia ci assicura che, “qualunque cosachiediamo secondo la sua volonta, egli ci ascol-ta”. (1 Giovanni 5:14) Quali che siano i nostritimori e le nostre ansie, possiamo pregare Dio echiedergli aiuto. Se gli apriamo il cuore, otter-remo pace mentale. L’apostolo Paolo scrisse:“In ogni cosa le vostre richieste siano rese note

“Quando i mieiinquietanti

pensieridivennero molti

dentro di me,le tue proprieconsolazioni

vezzeggiavanola mia anima”.

SALMO 94:19

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 21

a Dio con preghiera e supplicazione insieme arendimento di grazie; e la pace di Dio che sor-passa ogni pensiero custodira i vostri cuori e le vo-stre facolta mentali mediante Cristo Gesu”.— Filippesi 4:6, 7.

Se leggete la Bibbia, meditate e pregate inmodo costante e regolare, senza dubbio sentire-te che il legame che vi unisce al vostro Padre ce-leste diventera sempre piu forte. Questo legamee un’arma potentissima per chi lotta controi sentimenti negativi. Cos’altro puo essere diaiuto?

Concentratevi su una speranza sicuraAnche nelle circostanze piu difficili, possia-

mo tenere la mente rivolta a pensieri positivi.Come? Dio ci da per il futuro una speranza sicu-ra, meravigliosa. L’apostolo Pietro la riassunsecon le parole: “Secondo la . . . promessa [di Dio]noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e inquesti dimorera la giustizia”. (2 Pietro 3:13)Cosa significa?

L’espressione “nuovi cieli” si riferisce a ungoverno, il celeste Regno di Dio retto da

Gesu Cristo. Con “nuovaterra” si intende invece unanuova societa umana, quisulla terra, che godra del-l’approvazione divina. Sot-to il dominio dei “nuovicieli”, la nuova societa ter-rena sara affrancata da tut-to cio che causa sentimentinegativi. A proposito degliesseri umani fedeli che vi-vranno allora, la Bibbia as-sicura che Dio “asciugheraogni lacrima dai loro occhi,e la morte non ci sara piu,ne ci sara piu cordoglio ne grido ne dolore”.— Rivelazione [Apocalisse] 21:4.

Sarete senz’altro d’accordo che si tratta dipensieri piacevoli e incoraggianti. Per questo laBibbia, parlando della prospettiva che Dio ponedinanzi ai veri cristiani, la definisce “la felicesperanza”. (Tito 2:13) Se ci concentriamo su cioche Dio promette all’umanita, e sulle ragioniper cui queste promesse sono sicure e degne di

“La pace di Dioche sorpassaogni pensierocustodirai vostri cuorie le vostrefacoltamentali”.FILIPPESI 4:7

“Geova, Iddio misericordiosoe clemente, lento all’ira e ab-bondante in amorevole beni-gnita e verita”. — ESODO 34:6.

“I suoi occhi scorrono tutta laterra per mostrare la sua forzaa favore di quelli il cui cuore ecompleto verso di lui”.— 2 CRONACHE 16:9.

“Geova e vicino a quelli chehanno il cuore rotto; e salvaquelli che sono di spirito af-franto”. — SALMO 34:18.

“Tu, o Geova, sei buonoe pronto a perdonare”.— SALMO 86:5.

“Geova e buono verso tutti,e le sue misericordie sonosu tutte le sue opere”.— SALMO 145:9.

“Io, Geova tuo Dio, afferro latua destra, Colui che ti dice:‘Non aver timore. Io stesso disicuro ti aiutero’”. — ISAIA 41:13.

“Benedetto sia . . . il Padredelle tenere misericordie el’Iddio di ogni conforto”.— 2 CORINTI 1:3.

“Assicureremo il nostro cuoredavanti a lui circa qualunquecosa di cui il nostro cuore cicondanni, perche Dio emaggiore del nostro cuoree conosce ogni cosa”.— 1 GIOVANNI 3:19, 20.

Conforto dalle Scritture: alcuni bei pensieri riguardo a Geova Dio

fiducia, ci butteremoalle spalle i pensieri negati-vi. — Filippesi 4:8.

LaBibbia paragona la nostra speranza della sal-vezza a un elmo. (1 Tessalonicesi 5:8) Nei tempiantichi, un soldato non avrebbe mai osato scen-dere inbattaglia senza l’elmo. Sapeva che inmol-ti casi esso poteva attutire i colpi e deviare i dardirendendoli inefficaci. Proprio come l’elmo pro-tegge la testa, la speranza protegge la mente. Se cisoffermiamo su pensieri che ci riempiono di spe-

ranza riusciremo a non farci dominare da ragio-namenti negativi, angosciosi e pessimisti.

In conclusione, i sentimenti negativi si posso-no combattere. Anche voi potete riuscirci! Ri-flettete su come vi vede Dio, avvicinatevi mag-giormente a lui e concentratevi sulla speranzache avete per il futuro. Se lo farete potete esserecerti di vedere il giorno in cui i sentimenti nega-tivi saranno sconfitti una volta per tutte. — Sal-mo 37:29.

“Mio padre e un alcolista, e ho sofferto molto per causa sua.Da sempre mi accompagna un senso di indegnita. Quando hoaccettato di studiare la Bibbia con i testimoni di Geova ho saputodella promessa della vita eterna sulla terra. Questa speranza miha riempito la mente e il cuore di gioia. La lettura della Bibbia ediventata una costante nella mia vita, infatti ne ho sempre unacopia a portata di mano. Nei momenti in cui mi sento sopraffat-ta da sentimenti negativi, la prendo e cerco dei passi confortanti.Leggere dei versetti che parlano delle belle qualita di Dio miricorda quanto sono preziosa ai suoi occhi”. — Katia, 33 anni.�

“Avevo sviluppato diverse dipendenze: alcol, marijuana, cocainae crack. Sniffavo perfino la colla. Avendo perso quasi tutto quelloche possedevo, cominciai a chiedere l’elemosina. Mi fu offerto distudiare la Bibbia con i testimoni di Geova e, quando accettai, lamia vita cambio completamente. Conobbi Dio e la sua persona-lita. Anche se tuttora devo combattere con rimorsi e sentimentidi indegnita, ho imparato a confidare nella misericordia e nell’a-morevole benignita di Dio. Sono sicuro che lui continuera a dar-mi la forza di cui ho bisogno per vincere i sentimenti negativi.Conoscere la verita della Bibbia e la cosa piu bella che mi siacapitata”. — Renato, 37 anni.

“Sin da piccola ero solita paragonarmi a mio fratello maggiore.Ne uscivo sempre sconfitta. Ancora oggi sono una personaprofondamente insicura e non ho fiducia nelle mie capacita.Ma sono determinata a vincere questa battaglia. Ho pregato in-cessantemente Geova, e lui mi ha aiutato a superare i sentimentidi inadeguatezza. Sapere che Dio mi ama davvero e si prendecura di me mi fa stare bene”. — Roberta, 45 anni.

� Alcuni nomi sono stati cambiati.

Loro ci stanno riuscendo!

22

1 CRONACHE 4:9, 10�������������������������������������������������������������������������������������������

GEOVA DIO esaudisce veramente le preghieresinceredei suoi devoti adoratori? Quello che

la Bibbia dice di Iabez, un uomo di cui si sa poco,mostra che Geova e davvero l’“Uditore di pre-ghiera”. (Salmo 65:2) Il breve passo che lo riguar-da e inserito in un contesto che potrebbe sembra-re insolito, nel bel mezzo delle genealogie con cuicomincia il libro di Primo Cronache. Prendiamoin esame 1 Cronache 4:9,10.

Tutto cio che sappiamo di Iabez si trova in que-sti due versetti. Stando al versetto 9, sua madre lochiamo “Iabez, dicendo: ‘L’ho partorito con dolo-re’”.� Perche scelse quel nome?

`E possibile che il

dolore che aveva provato nel darlo alla luce fossestato particolarmente intenso. O forse era vedovae quindi era addolorata perche il suo bambinoveniva al mondo senza un padre. La Bibbia co-munque non lo dice. In ogni caso, un giornoquesta madre avrebbe avuto motivo d’essereparticolarmente orgogliosa del figlio. Puo darsiche i fratelli di Iabez fossero bravepersone, ma stadi fatto che lui “divenne piu onorevole dei suoifratelli”.

Per Iabez pregare era molto importante. Co-mincio la sua preghiera supplicando Dio di bene-dirlo. Quindi fece tre richieste indicanti che avevaun cuore pieno di fede.

Primo, imploro Dio dicendo: “[Allarga] il mioterritorio”. (Versetto 10) Quest’uomo degno d’o-nore non era un avido che concupiva i possedi-menti del suo prossimo. Probabilmente la suapremurosa richiesta aveva a che fare piu con lepersone che con la terra. Forse chiese che il suoterritorio venisse allargato in modo pacifico cosı

� Il nome Iabez viene da un termine che puo significa-re “dolore”.

da poter accogliere un maggior numero di perso-ne che adoravano il vero Dio.�

Secondo, Iabez supplico che la “mano” di Diofosse con lui. La simbolica mano di Dio e la suapotenzaoperante, per mezzo dellaqualeegli aiu-ta coloro che lo adorano. (1 Cronache 29:12) Per-che le richieste del suo cuore fossero esaudite,Iabez si rivolse all’Iddio la cui mano “non e dive-nuta troppo corta da non poter” aiutare chi mo-stra fede in lui. — Isaia 59:1.

E, terzo, Iabez prego: “[Preservami] dalla cala-mita, affinche essa non mi faccia del male”. L’e-spressione “affinche essa non mi faccia del male”puo far pensare che Iabez pregasse, non di sfug-gire alla calamita, ma di non essere tormentato osopraffatto dagli effetti del male.

Le parole di Iabez rivelarono che la vera adora-zione gli stava a cuore e che aveva fede e fiducianell’Uditore di preghiera. Quale fu la risposta diGeova? Questo breve racconto termina cosı: “Per-tanto Dio fece avverare cio che egli aveva chiesto”.

L’Uditore di preghiera non e cambiato. Infatti efelice di udire le preghiere dei suoi adoratori. Chiripone fede e fiducia in lui puo avere questa cer-tezza: “Qualunque cosa chiediamo secondo lasua volonta, egli ci ascolta”. — 1 Giovanni 5:14.

� I Targumim, parafrasi delle Sacre Scritture usate dagliebrei, rendono cosı le parole di Iabez: “Benedicimi con fi-gli, e allarga i miei confini con discepoli”.

ACCOSTIAMOCI A DIO

L’“Uditore di preghiera”

24 LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010

SAI di quale Regno stiamo parlando?—�Di quello per cui Ges

`u ci ha inse-

gnato a pregare dicendoci di chiedere aDio: “Venga il tuo regno”. (Matteo 6:9, 10) Sono quasi 2.000 anni che i se-guaci di Ges

`u pregano Dio che il Suo

Regno venga. Tu hai mai pregato perquesto? —

Per capire cos’`e un regno, si deve sa-

pere chi`e un re. Un re

`e una persona

che governa, e il paese su cui lo fa`e il

suo dominio. Il dominio del Regno diDio abbraccia l’intera terra. A suo tem-po, quando il Regno di Dio verr

`a, tutti

sulla terra godranno le benedizioni cheesso porter

`a agli esseri umani.

Il Regno di Dio`e un governo celeste.

In Isaia 9:6 la Bibbia parla di Colui che`e a capo di questo governo. Guardacosa dice di lui: “Ci

`e nato un fanciullo,

. . . e il dominio principesco sar`a sulle sue

spalle. E sar`a chiamato col nome di . . .

Principe della pace”.Sai cos’

`e un principe? — Esatto,

`e il fi-

glio di un re. E chi`e il supremo Re cele-

ste? — Bravo,`e Geova. Nella Bibbia

`e

chiamato “l’Altissimo su tutta la ter-ra”. (Salmo 83:18) Sempre nella Bib-bia, Ges

`u viene spesso chiamato “Figlio

di Dio”. Una ragione`e che Geova diede

� Se leggete questo articolo con un bambino, la lineet-ta vi ricorda di fermarvi e incoraggiarlo a esprimersi.

la vita a Ges`u.

`E Geova il suo vero Pa-

dre. — Luca 1:34, 35; Giovanni 1:34, 49;3:17; 11:27; 20:31; Atti 9:20.

Il Regno di Dio per il quale Ges`u ci ha

insegnato a pregare`e un governo del

tutto speciale.`E un “dominio principe-

sco” perch´e Geova vi ha posto a capo

suo Figlio, il Re Ges`u. Ma sapevi che ci

sono altri re che vengono scelti per go-vernare con Ges

`u nel Regno di suo Pa-

dre? — Vediamo chi sono.

Poco prima di morire, Ges`u disse ai

suoi fedeli apostoli che sarebbe andato“nella casa del Padre” suo nei cieli.“Vado a prepararvi un luogo”, spieg

`o,

“affinch´e dove sono io siate anche voi”.

(Giovanni 14:1-3) Sai cosa faranno incielo con Ges

`u gli apostoli e gli altri pre-

scelti? — “Regneranno con lui”. La Bib-

INSEGNATELO AI BAMBINI

Un Regno checambiera l’intera terra

biadiceanchequanti sonoquelli che re-gneranno con Ges

`u. Saranno 144.000.

—Rivelazione (Apocalisse) 14:1, 3; 20:6.

Secondo te, come andranno le cosesulla terra quando il Principe dellaPace e i 144.000 prescelti governeran-no? — Sar

`a stupendo! La guerra non ci

sar`a pi

`u. Gli animali vivranno in pace

fra loro e con l’uomo. Nessuno si am-maler

`a o morir

`a pi

`u. Gli occhi dei ciechi

saranno aperti, i sordi potranno udire egli zoppi correranno e salteranno comecervi. La terra produrr

`a ottimo cibo per

tutti. E ognuno amer`a il prossimo pro-

prio come Ges`u insegn

`o ai suoi discepo-

li. (Giovanni 13:34, 35) Apriamo la Bib-bia nel libro di Isaia e leggiamo neiversetti qui indicati le cose meraviglioseche avverranno. — Isaia 2:4; 11:6-11;25:8; 33:24; 35:5, 6; 65:21-24.

Da quando Ges`u insegn

`o a pregare

“Venga il tuo regno”,milioni di personehanno imparato la verit

`a riguardo ad

esso. Tale conoscenza ha cambiato lalorovita. Perci

`o, tra breve, quando il Re-

gno verr`a e sostituir

`a tutti i governi che

ci sono sulla terra, chiunque serve Geo-va Dio e il Governante da lui scelto,Ges

`u Cristo, avr

`a pace, salute e felicit

`a.

— Giovanni 17:3.

DOMANDE: ˇ Perche il Regno di Dio e anche chiamato “dominio principesco”?ˇ Chi regnera con Gesu nel Regno di suo Padre?ˇ Come andranno le cose sulla terra sotto il dominio principesco di Gesu?

26 LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010

Quella che segue e la classica conversazio-ne tra un testimone di Geova e un possibileinterlocutore. Supponiamo che unTestimone,che chiameremo Sergio, bussi alla porta di unuomo di nome Carlo.�������������������������������������������������������������������������������������������

Cosa si intende per “spirito santo”?Carlo: Ho sentito dire che voi testimoni di

Geova non siete cristiani. Non credete nean-che allo spirito santo.

Sergio: Prima di tutto mi permetta di dirleche noi siamo cristiani.

`E proprio perche cre-

do in Gesu Cristo che stamattina sono allasua porta. Dopo tutto e lui che comanda aisuoi seguaci di predicare. Ma posso chiederlecosa intende lei per “spirito santo”?

Carlo: Beh, intendo la terza persona dellaTrinita, colui che Gesu ha promesso dimandare in nostro soccorso.

`E una cosa

molto importante per me: ci tengo a sentirela presenza dello spirito santo nella miavita.

Sergio: Sono in molti a pensarla come leial riguardo. Qualche tempo fa ho avutomodo di esaminare quello che insegna la

Bibbia sull’argomento. Se ha pochi minutisaro felice di mostrarle cosa ho imparato.

Carlo: Va bene, se si tratta di pochi minuti.Sergio: Intanto mi presento: mi chiamo

Sergio.Carlo: Io sonoCarlo, piacere di conoscerla.Sergio:Piacere! Per essere brevi, soffermia-

moci solo su un aspetto di questo argomen-to. Prima diceva che lo spirito santo e il soc-corritore che Gesu ci ha promesso. Su questosono d’accordo. Ma secondo lei lo spiritosanto e una persona, ed e uguale a Dio?

Carlo: Cosı mi hanno insegnato.

Lo spirito santo e una persona?Sergio: Prendiamo un brano della Bibbia

che puo aiutarci a capire se lo spirito santo euna persona o no. Forse e un passo che cono-sce anche lei. In Atti 2:1-4 leggiamo: “Or men-tre era in corso il giornodella festa della Pente-coste, erano tutti insieme nello stesso luogo, eimprovvisamente si fece dal cielo un rumo-re proprio come quello di una forte brezza chesoffia, e riempı tutta la casa in cui erano sedu-ti. E divennero lorovisibili lingue comedi fuo-

Una conversazione amichevole

Che cos’e lo spirito santo?

I TESTIMONI DI GEOVA sono felici di fare amichevoliconversazioni sulla Bibbia con altri. Avete delle domandesu un certo argomento biblico? C’e qualche credenza oqualche caratteristica dei testimoni di Geova che viincuriosisce? Se sı, non esitate a parlarne con il prossimoTestimone che incontrerete. Sara lieto di approfondirel’argomento con voi.

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 27

co che si distribuirono, posandosi una su cia-scuno di loro, e furono tutti pieni di spiritosanto e cominciarono a parlare diverse lingue,come lo spirito concedeva loro di esprimersi”.

Carlo: Lo conosco questo racconto.Sergio: Ora chiediamoci: si puo riempire

una persona con un’altra persona?Carlo: Direi proprio di no!Sergio: Andiamo al versetto 17, sempre

nello stesso capitolo. All’inizio leggiamo:“ ‘Negli ultimi giorni’, dice Dio, ‘versero delmio spirito su ogni sorta di carne’”. Secondolei, Dio potrebbe versare una porzione di unaltro Dio uguale a se?

Carlo: Beh, no.Sergio: Giovanni Battista espresse in un

altro modo il concetto dell’essere pieni dispirito santo, com’e scritto in Matteo 3:11.Vuole leggerlo lei?

Carlo: “Io, da parte mia, vi battezzo con ac-qua a motivo del vostro pentimento; ma co-lui che viene dopo di me e piu forte di me eio non sono degno di levargli i sandali. Eglivi battezzera con spirito santo e con fuoco”.

Sergio: Quindi, stando alle parole di Gio-vanni Battista, come sarebbe stato usato lospirito santo?

Carlo: Qui dice: “Vi battezzera con spiritosanto”.

Sergio: Esatto. Guardi, viene anche men-zionato un battesimo col fuoco. Ma, ovvia-mente, il fuoco non e una persona. Le sem-bra che questo versetto stia dicendo che lospirito santo e una persona?

Carlo: Non direi.Sergio:La conclusione a cui giungiamo, in

base ai brani che abbiamo letto, e proprioche lo spirito santo non e una persona.

Carlo: Suppongo di no.

Un “soccorritore” in che senso?Sergio: Prima pero ha detto che lo spirito

viene in nostro soccorso. Infatti in Giovanni

14:26Gesu definı lo spirito santo un “soccor-ritore”. Leggiamolo insieme: “Il soccorrito-re, lo spirito santo, che il Padre mandera nelmio nome, quello vi insegnera ogni cosa e virammentera tutte le cose che vi ho detto”.Alcuni pensano che questa scrittura dimostriche lo spirito santo e una persona, qualcunoche avrebbe aiutato e insegnato.

Carlo: Anch’io la penso cosı.Sergio: Non potrebbe essere, pero, che

Gesu stesse parlando in maniera figurata?Noti ad esempio cosa disse a proposito dellasapienza, in Luca 7:35: “In ogni modo, chela sapienza sia giusta e provato da tutti i suoifigli”. Dovremmo concludere che la sapien-za e una persona, e che ha veramente dei fi-gli?

Carlo: Ma no, ovviamente non e letterale!Sergio: Infatti. Quello che Gesu voleva

dire e che la sapienza si vede dai risultati. LaBibbia usa spesso una figura retorica chiama-ta personificazione, che consiste nel parlaredi un oggetto inanimato o di un concettoastratto come se fosse una persona. Anchenoi ricorriamo di frequente a questa figuraretorica. Ad esempio, quante volte in unabella giornata come questa abbiamo detto:“Apri le tende e fai entrare il sole”!

Carlo: Certo.Sergio: Ma veramente pensiamo che il

sole sia una persona che entra in casa comeun qualunque ospite?

Carlo: Chiaro che no, e una figura reto-rica!

Sergio: Non e allora possibile che, quandochiamo lo spirito santo “soccorritore”, o dis-se che avrebbe insegnato, anche Gesu stesseusando una figura retorica?

Carlo: Direi di sı. E cosı si spiegherebberoanche i versetti che miha letto prima, riguar-do allo spirito che viene versato e all’esserebattezzati con lo spirito.Ma se non e una per-sona, che cos’e?

28 LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010

Cos’e lo spirito santo?Sergio: In Atti 1:8 Gesu ci dice che cos’e lo

spirito santo. Vuole leggerlo lei, Carlo?Carlo: “Riceverete potenza quando lo spi-

rito santo sara arrivato su di voi, e mi saretetestimoni in Gerusalemme e in tutta la Giu-dea e la Samaria e fino alla piu distante partedella terra”.

Sergio: Osservi che quiGesu associa lo spi-rito santo alla potenza. Stando ai versetti cheabbiamo gia letto, da dove pensa che vengaquesta potenza?

Carlo: Da Dio, il Padre.Sergio: Benissimo. Lo spirito santo e la

stessa forza che Dio uso per creare l’univer-so. Il secondo versetto della Bibbia, Genesi1:2, vi fa riferimento quando dice: “La forzaattiva di Dio si muoveva sulla superficie del-le acque”. La parola ebraica tradotta qui“forza attiva” puo essere resa anche “spiri-to”.

`E l’invisibile forza attiva per mezzo del-

la quale Dio realizza il suo proposito e rivelala sua volonta. Esaminiamo solo un altroversetto, Luca 11:13. Vuole leggere anchequesto?

Carlo: “Se dunque voi, benche siate mal-vagi, sapete dare doni buoni ai vostri figli,quanto piu il Padre che e in cielo dara spiritosanto a quelli che glielo chiedono!”

Sergio: Se il Padre nei cieli ha il controllodello spirito santo e lo concede a coloro chelo chiedono, e possibile che esso sia uguale alPadre stesso?

Carlo: No, ho capito il punto.Sergio: Non voglio trattenerla oltre, visto

che mi ha detto di avere solo pochi minuti.Mi permetta un’ultima domanda, in conclu-sione: in base alle scritture che abbiamo con-siderato, che cos’e secondo lei lo spiritosanto?

Carlo:`E la forza attiva di Dio.

Sergio: Esatto! E, come riportato in Gio-

vanni 14:26, quando parlo dello spirito santocome di un soccorritore e disse che avrebbeinsegnato, Gesu stava ricorrendo alla figuraretorica della personificazione.

Carlo: Non l’avevo mai vista in questi ter-mini.

Sergio: Tra l’altro dalle parole di Gesu pos-siamo trarre un insegnamento molto inco-raggiante.

Carlo: Quale?Sergio: Impariamo che nelle circostanze

difficili possiamo chiedere a Dio di aiutarciper mezzo dello spirito santo. Inoltre possia-mo chiedere che il suo spirito ci aiuti a cono-scere la verita riguardo a lui.

Carlo: Questo e interessante, ci devo riflet-tere.

Sergio: Prima di andarmene vorrei offrirleun altro spunto di riflessione. Dal momentoche lo spirito santo e la forza attiva di Dio,converra che egli puo usarlo per fare tuttoquello che vuole.

Carlo: Decisamente.Sergio: E allora perche non ha ancora im-

piegato questo potere infinito per porre finea tutta la miseria e lamalvagita che vediamointorno a noi? Se l’e maichiesto?�

Carlo: Me lo sonochiesto eccome!

Sergio: Che ne dice setorno a trovarla la pros-sima settimana alla stes-sa ora e ne parliamo?

Carlo: Perche no? Civediamo la settimanaprossima.

� Per ulteriori informazio-ni, vedi il capitolo 11 del li-bro Cosa insegna realmente laBibbia?, edito dai Testimoni diGeova.

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 29

“DAVVERO non capisco”, dice Devon. “Ognisettimana nella mia chiesa ci sono alcuni

che ricevono lo spirito santo e si mettono prodi-giosamente a parlare in lingue. Eppure tra loroc’e chi vive nel peccato. Io invece, che ce la met-to tutta per condurre una vita morale, anche secontinuo a chiederlo in preghiera non ho mairicevuto questo dono dello spirito. Com’e possi-bile?”

Anche nella chiesa frequentata da Gabriel cisono persone che a quanto pare ricevono lo spi-rito santo eparlano in lingue. “Quello chemi dafastidio”, spiega, “e che mentre prego altri miinterrompono dicendo ad alta voce cose che neione loro capiamo.Nessuno trae beneficio dalleloro parole. Ma un dono dello spirito santo diDionondovrebbe servire a uno scopoutile?”

Quanto rilevato da Devon e Gabriel sollevauna domanda molto interessante: il parlare inlingue che si verifica in alcune chiese ha davverooriginedaDio? Per rispondere aquesta domandae utile esaminare il dono delle lingue nel conte-sto della congregazione cristiana del I secolo.

“Cominciarono a parlare diverse lingue”Nella Bibbia leggiamo di alcuni uomini e

donne a cui fu conferito il potere di parlare lin-gue che non avevano mai studiato. Questo av-venne per la prima volta nel giorno della Pente-coste del 33 E.V., alcune settimane dopo lamorte di Gesu Cristo. In quell’occasione a Geru-salemme circa 120 discepoli di Gesu “furonotutti pieni di spirito santo e cominciarono a par-lare diverse lingue”. La folla di visitatori prove-nienti da paesi stranieri “fu perplessa, percheciascuno li udiva parlare nella propria lingua”.—Atti 1:15; 2:1-6.

La Bibbia parla anche di altri, tra i primi se-guaci di Gesu, che avevano questa straordinaria

capacita. Ad esempio, grazie all’operato dellospirito santo, l’apostolo Paolo fu miracolosa-mente in grado di parlare diverse lingue. (Atti19:6; 1 Corinti 12:10, 28; 14:18) Logicamente,pero, ogni dono dello spirito santo di Dio deveavere uno scopo ben preciso. Quale fu allora loscopo raggiunto nei tempi biblici per mezzo deldonodelle lingue?

Un segno del sostegno divinoScrivendo ai cristiani della congregazione di

Corinto, alcuni dei quali erano a quanto pare ingrado di parlare in lingue, Paolo spiego che “lelingue [erano] di segno non per i credenti, maper gli increduli”. (1Corinti 14:22) Quindi la ca-pacita di parlare in lingue, insieme ad altri doni

PARLARE IN LINGUEUN DONO DI DIO?

30 LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010

miracolosi, era un segno che indicava agli osser-vatori che la congregazione cristiana appenaformata aveva l’approvazione e il sostegno divi-no. I doni miracolosi erano come un cartellostradale grazie al quale coloro che erano alla ri-cerca della verita potevano ora trovare il popoloscelto daDio.

Fatto interessante, la Bibbia non dice cheGesu o qualcuno dei profeti vissuti prima dilui parlasse miracolosamente in qualche linguamai studiata. Il dono delle lingue elargito ai di-scepoli di Gesu aveva evidentemente qualcheulteriore obiettivo.

Strumento per la diffusionedella buona notizia

All’inizio del suo ministero, Gesu disse ai di-scepoli di predicare la buona notizia del Regnodi Dio solo agli ebrei. (Matteo 10:6; 15:24) Diconseguenza, i discepoli raramente mettevanopiede al di fuori delle aree prevalentemente abi-tate da ebrei. Presto pero le cose sarebbero cam-biate.

Poco dopo la sua morte e risurrezione, nel33 E.V., Gesu comando ai suoi seguaci: “Fate di-scepoli di persone di tutte le nazioni”. Inoltredisse loro che avrebbero reso testimonianza dilui “fino alla piu distante parte della terra”.(Matteo 28:19; Atti 1:8) La diffusione della buo-na notizia a quei livelli avrebbe reso necessariol’uso di tante lingue oltre all’ebraico.

Tuttavia molti di quei primi discepoli “eranouomini illetterati e comuni”. (Atti 4:13) Comeavrebbero fatto a predicare in paesi lontani incui si parlavano lingue che non avevano maiudito, e tantomeno imparato? Lo spirito santodiede ad alcuni di quegli zelanti predicatori lacapacita miracolosa di parlare correntementelingue che fino a quel momento non conosce-vano.

Il dono delle lingue, quindi, perseguiva dueimportanti obiettivi. Primo, era un segno ine-quivocabile del sostegno divino. Secondo, erauno strumento efficace che aiuto i cristiani delI secolo ad assolvere l’incaricodi predicare a per-

sone di molte lingue. Nei nostri giorni, quandoqualcuno parla in lingue come avviene in tantechiese, vengono conseguiti questi obiettivi?

Parlare in lingue oggi:un segno del sostegno divino?

Se voleste apporre un segnale a beneficio diquante piu persone e possibile nella comunita,andreste a piantarlo all’interno di un piccoloedificio? Ovviamente no! La cronaca di cio cheavvenne nel giorno della Pentecoste narra diuna “moltitudine” di osservatori che vide il se-gno, cioe i discepoli che parlavano miracolosa-mente in lingue. Il risultato fu che “quel giornosi aggiunsero circa tremila anime” alla congre-gazione cristiana. (Atti 2:5, 6, 41) Se quelli cheoggi dicono di parlare in lingue lo fanno all’in-ternodellemuradi una chiesa, in chemodotalepratica puo servire da “segno” per una moltitu-dine di non credenti?

La Parola di Dio dice che la fornicazione e al-tre “opere della carne” sono contro l’operatodello spirito santo, e aggiunge che “quelli chepraticano tali cose non erediteranno il regno diDio”. (Galati 5:17-21) Se vedeste personedi dub-bia moralita parlare in lingue avreste tutte le ra-gioni per chiedervi: ‘Non e incoerente, o persi-no fuorviante, che lo spirito santo di Dio vengaelargito a individui che persistono in una con-dotta che la Parola di Dio stessa condanna?’ Sa-rebbe come piantare un segnale stradale che in-dica la direzione sbagliata.

Parlare in lingue oggi:uno strumento per la diffusione

della buona notizia?Che dire dell’altro obiettivo conseguito nel

I secolo per mezzo del dono delle lingue? Il par-lare in lingue che ha luogo nelle chiese odiernee forse uno strumento chepermette di predicarela buona notizia a persone di altre nazioni? Ri-cordiamo che gli osservatori presenti a Gerusa-lemme nel giorno della Pentecoste del 33 E.V.provenivano da molti paesi e ovviamente capi-vano le lingue parlate miracolosamente dai di-

LA TORRE DI GUARDIA ˙ 1° OTTOBRE 2010 31

scepoli. Lo stesso non si puo dire nel caso di co-loro che oggi parlano in lingue e dicono coseche risultano inintelligibili agli ascoltatori.

Chiaramente, c’e una bella differenza tra l’o-dierno parlare in lingue e il dono dello spiritosanto elargito ai primi seguaci di Gesu. In realtanon esiste nessuna testimonianza affidabile re-lativa a qualcuno che abbia ricevuto questo po-tere miracoloso dopo la morte degli apostoli. Equesto non sorprende coloro che leggono laBibbia. Sotto ispirazione, a proposito dei donimiracolosi comequello del parlare in lingue, l’a-postolo Paolo profetizzo: “Cesseranno”. (1 Co-rinti 13:8) Come si fa allora a riconoscere chi halo spirito santo oggi?

Chi dimostra di avere lo spirito santo?Gesu sapeva bene che, dopo la formazione

della congregazione cristiana, in tempi relativa-mente veloci il dono delle lingue sarebbe termi-nato. Poco prima di morire, menziono un se-gno, omarchio identificativo, che in qualunquetempo avrebbe caratterizzato i suoi veri seguaci.Disse: “Da questo tutti conosceranno che sietemiei discepoli, se avrete amore fravoi”. (Giovan-ni 13:35) In effetti, nello stesso versetto in cui laParola di Dio prediceva che i doni miracolosi sa-rebbero infine terminati, si legge: “L’amore nonvienemaimeno”.—1Corinti 13:8.

L’amore e il primo di un elenco di nove aspet-ti che compongono il “frutto”, o prodotto, dellospirito santo di Dio. (Galati 5:22, 23) Quindi co-loro che hanno davvero lo spirito di Dio, e diconseguenza il Suo sostegno, si amano gli unigli altri con sincerita. Tra l’altro il terzo aspettodel frutto dello spirito diDio e la pace. Percio chioggi ha lo spirito santovive perseguendo la pacee facendo onestamente di tutto per non averenulla a che fare con fanatismo, razzismo e vio-lenza.

Inoltre ricordiamo la profeziadiGesu riporta-ta in Atti 1:8: i suoi discepoli avrebbero ricevutopotenza per essergli testimoni “fino alla piu di-stante parte della terra”. Gesu indico pure chequest’opera doveva proseguire “fino alla fine

del mondo”. (Matteo 28:20, CEI) Pertanto taleopera di predicazione internazionale avrebbecontinuato a essere un segno identificativo dicoloro che sono davvero sostenuti dallo spiritosanto.

Che ne pensate: quale gruppo di persone daprova di avere lo spirito santo oggi? Chi sta ma-nifestando in tutto il mondo il frutto dello spiri-to, in particolare l’amore e la pace, al punto dirifiutarsi di imbracciare le armi e di essere dispo-sto a soffrire permanodei governi a causa di talerifiuto? (Isaia 2:4) Chi si sta sforzando di evitarele opere della carne, come la fornicazione, arri-vando a espellere dalle proprie file coloro che lepraticano in maniera impenitente? (1 Corinti 5:11-13)Chi sta predicando in tutta la terra la buo-na notizia secondo cui il Regno di Dio e l’unicasperanza per l’umanita? —Matteo 24:14.

Gli editori di questa rivista possono risponde-re senza esitazione che i testimoni di Geova cor-rispondono perfettamente alla descrizione dicoloro che hanno lo spirito santo. Perche non liconoscete meglio e non scoprite di persona sehannodavvero il sostegnodiDio?

Anche in questo mondo pieno di problemi si pu`

o trovare la felicit`a grazie all’accurata conoscenza di ci

`o che la

Bibbia dice riguardo a Dio, al suo Regno e al suo meraviglioso proposito per l’umanit`a. Se desiderate ulterio-

ri informazioni o volete che qualcuno tenga con voi un gratuito studio biblico, scrivete a Testimoni di Geova,Via della Bufalotta 1281, I-00138 Roma RM, o all’indirizzo appropriato fra quelli elencati a pagina 4.

Perche solo gli essere umani pregano? VEDI PAGINA 3.

Dio ascolta ed esaudisce davvero le nostre preghiere?VEDI PAGINA 11.

Cosa emerge da un confronto tra le guarigioni compiute daGesu e le odierne guarigioni miracolose? VEDI PAGINA 13.

In che modo la Bibbia puo aiutarci a combattere i sentimentinegativi? VEDI PAGINA 19.

Lo spirito santo e una persona? VEDI PAGINA 26.

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