WOZZECK Cinque pezzi caratteristici “Il Capitano” Suite: Preludio, Pavana, Cadenza 1 (viola...

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ALBAN BERG WOZZECK libretto originale con traduzione a fronte

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ALBAN BERG

WOZZECK

libretto originale con traduzione a fronte

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Alban Berg

Wozzeck

Opera in tre atti (15 scene)da Georg Büchner

op. 7dedicata a Alma Maria Mahler

Traduzione italiana diMaria Teresa Mandalari

PERSONAGGI

Wozzeck baritono e voce recitanteIl Tamburmaggiore tenore drammatico

Andres tenore lirico e voce recitanteIl Capitano tenore comicoIl Dottore basso comico

Primo garzone basso profondo e voce recitanteSecondo garzone baritono acuto (ev. tenore)

Il Pazzo tenore acutoMaria soprano

Margherita contraltoIl Bimbo di Maria possibilm. cantante

(atto terzo, scena quinta)

tenore primo e secondoSoldati e garzoni { baritono primo e secondo } sei voci

basso primo e secondo

tra cui un Soldato tenore solista(atto secondo, scena quinta,e atto terzo, scena terza)

Serve e prostitute soprani e contralti, due vociBambini unisono

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Atto primo

Scena prima: Stanza del Capitano

Scena seconda: Aperta campagna, sullosfondo la città

Scena terza: Stanza di Marie

Scena quarta: Studio del Dottore

Scena quinta: Strada davanti all’abitazione diMarie

Wozzeck e il Capitano

Wozzeck e Andres

Marie, Margherita e il bambino; più tardiWozzeck

Wozzeck e il Dottore

Marie e il Tamburmaggiore

Struttura formale di Wozzeck

SCENE

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Cinque pezzi caratteristici

“Il Capitano”Suite:Preludio, Pavana, Cadenza 1 (viola sola),Giga, Cadenza 2 (controfagotto solo),Gavotta – Double I/II, Ripresa del Preludioin andamento retrogrado

Postludio orchestrale(Cambiamento di scena)

“Andres”Rapsodia su tre accordi e canzone di caccia intre strofe di Andres

Postludio orchestrale e inizio della bandamilitare (Cambiamento di scena)

“Marie”Marcia militare, Ninnananna

Transizione orchestrale (Cambiamento di scena)

“Il Dottore”Passacaglia (o Ciaccona): tema di dodici notecon 21 variazioni

Preludio orchestrale (Cambiamento di scena)

“Il Tamburmaggiore”Andante affettuoso (quasi Rondò)

Esposizione (Wozzeck in relazione al mondoche lo circonda)

Come ogni giorno il soldato Franz Wo z z e c ksta radendo il Capitano che non perde occa-sione per deriderlo e accusarlo di immoralitàpoiché convive con Marie, una ex prostituta,dalla quale ha avuto un figlio. Senza successo,Wozzeck tenta di esporre le proprie ragioni.

Aiutato dal commilitone A n d r e s, Wo z z e c kraccoglie la legna. Ma ben presto il paesaggioche lo circonda diviene per lui un incubo mi-naccioso e insostenibile.

Marie osserva affascinata la prestanza fisicadel Tamburmaggiore che sta passando neipressi della sua abitazione a capo della bandam i l i t a r e. M a r g h e r i t a , sua vicina di casa, i r o n i z-za pesantemente sulla condotta di Marie. R i-masta sola, Marie culla teneramente il suob a m b i n o. Al sopraggiungere di Wo z z e c k , i npreda a uno stato allucinatorio, la donna cercadi distrarlo parlandogli del figlio. Ma il soldatonon la ascolta e si allontana precipitosamente.

In cambio di un modesto compenso, Wozzecksi è offerto come cavia per gli esperimenti pa-rascientifici che il Dottore conduce su di lui alfine di evidenziarne i segni della pazzia. Concinica soddisfazione, il Dottore osserva l’acu-tizzarsi in Wozzeck di uno stato di a b e r r a t i omentalis partialis.

Accortosi dell’ammirazione di Marie, il Tam-burmaggiore non esita a farle concrete pro-poste d’amore. Dopo un breve indugio, l adonna acconsente.

VICENDA MUSICA

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Atto secondo

Scena prima: Stanza di Marie

Scena seconda: Strada della città

Scena terza: Strada davanti all’abitazione diMarie

Scena quarta: Giardino d’una locanda

Scena quinta: Corpo di guardia in caserma

Marie e il bambino; più tardi Wozzeck

Il Capitano e il Dottore; più tardi Wozzeck

Marie e Wozzeck

Garzoni, soldati e serve, il 1° e il 2° garzone,Andres, il Tamburmaggiore e Marie; un po’più tardi Wozzeck; alla fine il Pazzo

Soldati, Wozzeck e Andres; più tardi ilTamburmaggiore

SCENE

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Sinfonia in cinque movimenti

Introduzione orchestraleMovimento in forma-sonata:esposizione (primo e secondo tema,tema conclusivo), ripetizione dell’esposizione,sviluppo, ripresa

Postludio orchestrale (Cambiamento di scena)

Invenzione e fuga sopra tre temi

Battute di transizione, poi introduzione, conorchestra da camera (Cambiamento di scena)

Largo(orchestra da camera con lo stesso organicodella Sinfonia da camera op. 9 di ArnoldSchönberg)

Battute di transizione e Preludio orchestrale(Ländler) (Cambiamento di scena)

Scherzo:Scherzo I (Ländler),Trio I (Canzone delprimo garzone), Scherzo II (Valzer), Trio II(Coro di caccia dei garzoni e Canzone diAndres); Ripresa: Scherzo I (Ländlervariato), Trio I (Canzone del primo garzone,variata in forma di mélodrame), Trio II(abbreviato), Scherzo II (Valzer variato consviluppo)

Postludio orchestrale (Continuazione del Valzer) (Cambiamento di scena)

Rondò marziale con Introduzione

Sviluppo drammatico (Peripezia)

Marie ammira gli orecchini che il Ta m b u r-maggiore le ha regalato: a Wozzeck ella dicedi averli trovati casualmente. Dopo averleraccomandato di occuparsi del bambino,Wozzeck consegna a Marie la paga e si allon-tana.

Wozzeck incontra il Dottore e il Capitano, iquali ironizzano sulla condotta di Marie, dan-dogli la certezza di essere stato tradito. I lDottore elenca tutti i sintomi del progressivostato di pazzia di Wozzeck.

Accecato dalla gelosia, Wozzeck si scontraviolentemente con Marie. La donna gli di-chiara il proprio disgusto.

Fra donne equivoche e soldati ubriachi, Wo z-zeck riconosce Marie che balla con il Ta m-b u r m a g g i o r e. Egli vorrebbe affrontare il ri-v a l e, ma non ne ha la forza. Mentre un garzo-ne improvvisa una predica senza senso, u npazzo si avvicina a Wozzeck e gli sussurra:“Sento odore di sangue”.

Narrandogli il tradimento di Marie, il Ta m-burmaggiore insulta Wozzeck. Poi lo colpisce,gettandolo a terra.

VICENDA MUSICA

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Atto terzo

Scena prima: Stanza di Marie

Scena seconda: Sentiero nel bosco presso lostagno

Scena terza: Osteria

Scena quarta: Sentiero nel bosco presso lostagno

Scena quinta: Strada davanti all’abitazione diMarie

Marie e il bambino

Wozzeck e Marie (Morte di Marie)

Garzoni, Prostitute, Wozzeck e Margherita

Morte di Wozzeck; più tardi il Capitano e ilDottore

Bambino di Marie, bambini

SCENE

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Sei invenzioni

Invenzione su un tema:tema, 7 variazioni e doppia fuga

Postludio orchestrale (Continuazione dellafuga) (Cambiamento di scena)

Invenzione su una nota (Si)

Transizione orchestrale (nota Si)(Cambiamento di scena)

Invenzione su un ritmo (Scherzo):Polka veloce, Lied (Wozzeck), Polka veloce,Lied (Margherita)

Postludio orchestrale (Cambiamento di scena)

Invenzione su un accordo di sei note

Epilogo orchestrale: Invenzione su unatonalità (re minore) (Cambiamento di scena)

Invenzione su un movimento regolare dicrome (Perpetuum mobile)

Catastrofe ed epilogo

Dopo avere raccontato a suo figlio una favo-la, Marie, colpita dalle parole del Vangelo, in-voca la pietà di Dio.

In luogo solitario, Wozzeck uccide Marie conun colpo di coltello.

Wozzeck ubriaco corteggia sfrontatamenteMargherita.Insospettita dalle macchie di san-gue che ha notato sulla sua divisa,la donna loi n t e r r o g a . Wozzeck dapprima si schermisce,poi fugge impaurito.

Cercando il coltello con cui ha ucciso Marie,Wozzeck si lascia sommergere dalle acquedello stagno. Il Dottore e il Capitano, c h ehanno udito dei gemiti, si allontanano im-p a u r i t i .

Il bambino di Marie sta giocando. A l c u n icompagni gli annunciano la morte della ma-dre. Ma egli non comprende e continua inno-centemente a giocare.

VICENDA MUSICA

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ERSTER AKT

Vorhang auf

ERSTE SZENE

Zimmer des Hauptmanns. Frühmorgens

Hauptmann (auf einem Stuhl vor einem Spiegel)Wozzeck (rasiert den Hauptmann)Hauptmann: Langsam, Wozzeck, langsam –! Eins nach dem Andern! (unwillig)

Er macht mir ganz schwindlich... (bedeckt Stirn und Augen mit der Hand)Wozzeck (unterbricht seine Arbeit)Hauptmann (wieder beruhigt): Was soll ich denn mit den zehn Minuten anfan-

gen, die Er heut’ zu früh fertig wird?Wozzeck (rasiert – mit Unterbrechungen – weiter)H a u p t m a n n ( e n e r g i s ch e r ): Wo z z e c k , bedenk’ Er, Er hat noch seine schönen

dreißig Jahr’ zu leben! Dreißig Jahre: macht dreihundert und sechzig Mo-nate und erst wieviel Tage, Stunden, Minuten! Was will Er denn mit derungeheuren Zeit all’ anfangen? (wieder streng) Teil’ Er sich ein, Wozzeck!

Wozzeck: Jawohl, Herr Hauptmann!Hauptmann (geheimnisvoll): Es wird mir ganz angst um die Welt, wenn ich an

die Ewigkeit denk’.“Ewig,” das ist ewig! (das sieht Er ein.) Nun ist es aberwieder nicht ewig, sondern ein Augenblick,ja,ein Augenblick! – Wozzeck,es schaudert mich,wenn ich denke, daß sich die Welt in einem Tag herum-dreht: drum kann ich auch kein Mühlrad mehr sehn, oder ich werde me-lancholisch!

Wozzeck: Jawohl, Herr Hauptmann!Hauptmann: Wozzeck,Er sieht immer so verhetzt aus! Ein guter Mensch tut das

nicht. Ein guter Mensch, der sein gutes Gewissen hat, tut alles langsam...Red’ Er doch was, Wozzeck. Was ist heut für ein Wetter?

Wozzeck: Sehr schlimm, Herr Hauptmann! Wind!Hauptmann: Ich spür’s schon, ’s ist so was Geschwindes draußen; so ein Wind

macht mir den Effekt,wie eine Maus. (pfiffig) Ich glaub’,wir haben so wasaus Süd-Nord?

Wozzeck: Jawohl, Herr Hauptmann!H a u p t m a n n ( l a cht lärmend): Süd-Nord! ( l a cht noch lärmender) O h , Er ist

d u m m , ganz abscheulich dumm! ( g e r ü h r t ) Wo z z e c k , Er ist ein guterMensch, (setzt sich in Positur) aber...Er hat keine Moral! (mit viel Würde)M o r a l : das ist, wenn man moralisch ist! (Versteht Er? Es ist ein gutesWort.) (mit Pathos) Er hat ein Kind ohne den Segen der Kirche,

Wozzeck: Jawo... (unterbricht sich)Hauptmann: wie unser hochwürdiger Herr Garnisonsprediger sagt:“Ohne den

Segen der Kirche” – (das Wort ist nicht von mir.)Wozzeck: Herr Hauptmann, der liebe Gott wird den armen Wurm nicht d’rum

ansehn, ob das Amen darüber gesagt ist, eh’ er gemacht wurde. Der Herrsprach: “Lasset die Kleinen zu mir kommen!”

Hauptmann (wütend aufspringend): Was sagt Er da?! Was ist das für eine kurio-se Antwort? Er macht mich ganz konfus! Wenn ich sage: “Er,” so mein’ich “Ihn,” “Ihn...”

Wo z z e c k: Wir arme Leut! Sehn Sie, Herr Hauptmann, G e l d , Geld! Wer keinGeld hat! Da setz’ einmal einer Seinesgleichen auf die moralische Art indie Welt! Man hat auch sein Fleisch und Blut! Ja,wenn ich ein Herr wär’,und hätt’ einen Hut und eine Uhr und ein Augenglas und könnt’ vornehmreden, ich wollte schon tugendhaft sein! Es muß was Schönes sein um die

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ATTO PRIMO

Sipario

SCENA PRIMA

Stanza del Capitano. Di buon mattino

Capitano (seduto su una sedia davanti a uno specchio)Wozzeck (gli fa la barba)Capitano: Adagio, Wozzeck, adagio! Una cosa alla volta! (irritato) Mi fa girar la

testa... (si copre con la mano la fronte e gli occhi)Wozzeck (interrompe il suo lavoro) Capitano (di nuovo calmo): Che ne farò dei dieci minuti che mi restano perché

lei finirà troppo presto? Wozzeck (continua a raderlo – interrompendosi a tratti)Capitano (con piú energia): Wozzeck,rifletta che lei ha ancora almeno trent’an-

ni buoni da vivere! Trent’anni: fanno trecentosessanta mesi e chissà quantigiorni, ore, minuti! Che ne farà, dica un po’, di tutto questo enorme tem-po? (di nuovo severo) Bisogna che si organizzi, Wozzeck!

Wozzeck: Signorsí, signor Capitano!Capitano (con aria di mistero): Mi viene l’angoscia nei confronti del mondo, se

penso all’eternità. “Eterno,” è eterno! (se ne rende conto.) Ma ecco chel’eterno non c’è,c’è solo l’attimo, sí,un attimo! – Wozzeck,rabbrividisco alpensiero che il mondo gira su se stesso in un sol giorno: è perciò che nonsopporto la vista della ruota d’un mulino, senza immalinconirmi!

Wozzeck: Signorsí, signor Capitano!Capitano: Wozzeck, lei ha sempre un’aria cosí agitata! Un uomo buono non si

comporta cosí. Un uomo buono, che ha la coscienza a posto, fa tutto concalma... E dica qualcosa, Wozzeck. Che tempo fa oggi?

Wozzeck: Bruttissimo, signor Capitano! Vento! Capitano: Eh lo sento, c’è un’atmosfera di furia,fuori:un vento simile mi fa l’ef-

fetto di un topo. (con aria astuta) E cosí abbiamo vento in direzione Sud-Nord, eh?

Wozzeck: Signorsí, signor Capitano!C ap i t a n o (ride rumorosamente): Sud-Nord! (ride ancora piú rumorosamente):

Oh,lei è proprio stupido, disgustosamente stupido! (commosso) Wozzeck,lei è un buon uomo, (si mette in posa) ma... non ha moralità! (con moltad i g n i t à ) M o r a l i t à : significa essere una persona morale! (Capisce? è unabella espressione.) (con pathos) Ha un bambino senza la benedizione del-la Chiesa,

Wozzeck: Signors... (s’interrompe)Capitano: ... come dice il nostro reverendo signor cappellano militare:“senza la

benedizione della Chiesa” – (l’espressione non è mia.)Wozzeck: Signor Capitano, il buon Dio non starà a guardare per quella povera

creaturina se sia stato detto l ’amen prima che fosse fatta. Il Signore hadetto: “Lasciate che i piccoli vengano a me!”

Capitano (balzando su furibondo) : Che cosa sta dicendo? Che strana risposta èmai questa?! Mi fa confondere le idee! Quando dico “lei,” intendo “lui,”“lui...”

Wozzeck: Noi povera gente! Vede, signor Capitano, denaro, denaro! E chi nonha denaro?! Come si fa a mettere al mondo in modo morale un proprio si-mile! Siamo anche noi di carne e ossa! Sí,se io fossi un signore, e avessi uncappello e un orologio e un occhialetto e sapessi parlare fino, allora sí chesaprei essere virtuoso! Dev’essere una bella cosa la virtú, signor Capitano.

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Tu g e n d , Herr Hauptmann. Aber ich bin ein armer Kerl! Unsereins istdoch einmal unselig in dieser und der andern Welt! Ich glaub’,wenn wir inden Himmel kämen, so müßten wir donnern helfen!

H a u p t m a n n (etwas fassungslos): Schon gut, schon gut! Ich w e i ß : ( b e s ch w i ch t i -gend) Er ist ein guter Mensch, (übertrieben) ein guter Mensch. (etwas ge -faßter) Aber Er denkt zu viel, das zehrt; Er sieht immer so verhetzt aus.(besorgt) Der Diskurs hat mich angegriffen. Geh’ Er jetzt, und renn’ Ernicht so! Geh’ Er langsam die Straße hinunter, genau in der Mitte undnochmals, geh’ Er langsam, hübsch langsam!

Wozzeck (ab)

Verwandlung

Orchester-Nachspiel

ZWEITE SZENE

Freies Feld, die Stadt in der Ferne. Spätnachmittag

Andres und Wozzeck (schneiden Stöcke im Gebüsch)Wozzeck: Du, der Platz ist verflucht!Andres (weiter arbeitend): Ach was!

(singt vor sich hin)Das ist die schöne Jägerei,Schießen steht Jedem frei!Da möcht ich Jäger sein:Da möcht ich hin.

Wozzeck: Der Platz ist verflucht! Siehst Du den lichten Streif da über das Grashin, wo die Schwämme so nachwachsen? Da rollt Abends ein Kopf. Hobihn einmal Einer auf, meint’, es wär’ ein Igel. Drei Tage und drei Nächtedrauf, und er lag auf den Hobelspänen.

Andres: Es wird finster, das macht Dir angst. Ei was! (hört mit der Arbeit auf,stellt sich in Positur und singt)

Läuft dort ein Has vorbei,Fragt mich, ob ich Jäger sei?Jäger bin ich auch schon gewesen,Schießen kann ich aber nit!

Wo z z e c k ( u n t e r b r i cht auch seine A r -b e i t ) : S t i l l , Andres! Das waren dieFreimaurer! Ich hab’s! Die Fr e i m a u-rer! Still! Still!

Andres (singt weiter): Saßen dort zweiHasen, fraßen ab das grüne (Gras)(unterbricht den Gesang)

Wozzeck (stampft auf)(ebenso): Hohl! Alles hohl!Ein Schlund! Es schwankt... (er tau -melt)

An d re s (selbst etwas beunruhigt, w i eum Wozzeck [und sich] zu beruhigen)Sing lieber mit!Fraßen ab das grüne Gras bis ( w i rdunterbrochen)(setzt fort) auf den Rasen.

(Beide lauschen angestrengt)

Wozzeck: Hörst Du, es wandert was mit uns da unten! (in höchster Angst) Fort,fort! (will Andres mit sich reißen)

Andres (hält Wozzeck zurück): He, bist Du toll?Wo z z e c k (bleibt stehn): ’s ist kurios still. Und schwül. M a n möchte den A t e m

anhalten... (starrt in die Gegend)

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Ma io sono un povero diavolo! Noi altri siamo infelici sia in questo chenell’altro mondo! Credo che se andassimo in paradiso, saremmo costrettia dare una mano per far tuonare!

Capitano (un po’ sconcertato): Bene bene, sí, va bene! Io so (per placarlo) chelei è un buon uomo, (con esagerazione) un buon uomo. (piú sostenuto) Mapensa troppo, il che consuma: ha sempre un’aria cosí agitata.(preoccupato) Questo discorso mi ha affaticato. Vada adesso, e non corratanto! Vada giú per la strada lentamente, camminando al centro, e ancorale ripeto, cammini adagio, adagino, adagino!

Wozzeck (esce)

Cambiamento di scena

Postludio orchestrale

SCENA SECONDA

Aperta campagna, sullo sfondo la città. Tardo pomeriggio

Andres e Wozzeck (tagliano bacchette dai cespugli)Wozzeck: Ehi tu, questo posto è maledetto!Andres (continuando a lavorare): Macché!

(canticchia tra sé)Bello è fare il cacciatore,sparare ognuno può!Anch’io farò il cacciatore:e cosí sparerò!

Wozzeck: Questo posto è maledetto! Vedi quella striscia di luce sopra l’erba, làdove crescono i funghi? Là, di sera,c’è una testa che rotola.Una volta,untale l’ha raccattata,credendo si trattasse di un riccio. Dopo tre giorni e trenotti, stava chiuso tra quattr’assi.

Andres: Si fa buio, e questo ti mette paura. Va’ là! (smette di lavorare, si mette inposa e canta)

Ecco una lepre corre laggiú,chiede forse se son cacciatore?Ma sí che son stato cacciatore,sparare però non so!

Wozzeck (pestando i piedi): Vu o t o !Tutto vuoto! Una voragine! Ondeg-gia... (barcolla)

A n d re s ( a n che lui un po’ inquieto,quasi a voler tranquillizzare Wo z ze cke se stesso): Canta con me, i n v e c e !Mangiavano l’erba verde (viene inter -rotto)(continuando) sul prato.

Wozzeck (interrompe il lavoro anch el u i ): Z i t t o, Andres! Erano i frammas-soni! Sí, è cosí! I frammassoni! Zitto,zitto!

A n d re s (continua a cantare): Ecco làdue lepri, mangiavano l’erba (verde)(interrompe il canto)

(Entrambi si concentrano in ascolto)

Wozzeck: Lo senti,qualcuno cammina insieme con noi qui sotto! (con grandissi -ma paura) Via, via! (fa per tirarsi dietro Andres)

Andres (trattenendo Wozzeck): Ehi, sei ammattito?Wozzeck (s’arresta): C’è uno strano silenzio. E un’afa! Vien voglia di trattenere

il fiato... (fissa intorno lo sguardo)

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Andres (nach einer Pause): Was? (DieSonne ist im Begriff unterzugehen.Derletzte scharfe Strahl taucht den Hori -zont in das grellste Sonnenlich t , d e mz i e m l i ch unvermittelt die [wie tiefsteDunkelheit wirkende] Dämmerungf o l g t , an die sich das Auge allmählichgewöhnt.)

Wo z z e c k: Ein Feuer! Ein Feuer! Dasfährt von der Erde in den Himmelund ein Getös’ herunter wie Po s a u-nen. Wie’s heranklirrt!

A n d re s (mit geheuchelter Gleich g ü l t i g k e i t ): Die Sonn’ ist u n t e r, drinnen trom-meln sie. (packt die geschnittenen Stöcke zusammen)

Wozzeck: Still, alles still, als wäre die Welt tot.Andres: Nacht! Wir müssen heim!

(Beide gehen langsam ab)

Verwandlung

Orchester-Nachspiel und beginnende Militärmusik hinterder Szene

DRITTE SZENE

Mariens Stube. AbendsDie Militärmusik nähert sich

M a r i e (mit ihrem Kinde am Arm beim Fe n s t e r, s p r i ch t ): Tschin Bum, T s c h i nBum, Bum, Bum, Bum! Hörst Bub? Da kommen sie!

Die Militärmusik – mit dem Tambourmajor an der Spitze – gelangt in die Straßevor Mariens Fenster

Margret (auf der Straße, sieht zum Fenster herein und spricht mit Marie): Was,ein Mann! Wie ein Baum!

Marie (spricht zum Fenster hinaus): Er steht auf seinen Füßen wie ein Löw’.Der Tambourmajor (grüßt herein)Marie (winkt freundlich hinaus)Margret: Ei was freundliche Augen, Frau Nachbarin! So was is man an ihr nit

gewohnt!...Marie (singt vor sich hin):

Soldaten, Soldatensind schöne Burschen!

Margret (immer zum Fenster hereingesprochen): Ihre Augen glänzen ja!Marie: Und wenn! Was geht Sie’s an? Trag’ Sie ihre Augen zum Juden und laß

Sie sie putzen: v i e l l e i c h t glänzen sie auch noch, daß man sie für zweiKnöpf’ verkaufen könnt’.

Margret: Was Sie, Sie “Frau Jungfer”! Ich bin eine honette Person, aber Sie, dasweiß Jeder, Sie guckt sieben Paar lederne Hosen durch!

Marie (schreit sie an): Luder! (schlägt das Fenster zu)

Die Militärmusik ist plötzlich – als Folge des zugeschlagenen Fensters – unhörbargeworden

Marie (allein mit dem Kind): Komm,mein Bub! Was die Leute wollen! Bist nurein arm’ Hurenkind und machst Deiner Mutter doch so viel Freud’ mitDeinem unehrlichen Gesicht!

(wiegt das Kind) Eia popeia...

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Andres (dopo una pausa): Che? (Il so -le sta per tramontare. L’ultimo raggiovivido immerge l’orizzonte in un’acce -cante luce solare, cui segue quasi im -p r ovvisamente un crepuscolo [ch esembra fitta oscurità], cui l’occhio siabitua solo a poco a poco.)

Wozzeck: Un fuoco! Un fuoco! Va dal-la terra al cielo, e un frastuono comedi trombe! Come stridono!

Andres (con simulata indifferenza): Il sole è calato, laggiú rullano i tamburi. (af -ferra in un fascio le bacchette tagliate)

Wozzeck: Silenzio, tutto è silenzio, come se il mondo fosse morto.Andres: Notte! Dobbiamo rincasare!

(Entrambi se ne vanno lentamente)

Cambiamento di scena

Postludio orchestrale mentre inizia la banda militaredietro la scena

SCENA TERZA

La stanza di Maria. SeraLa banda militare si avvicina

M a r i a (col bambino sul braccio alla finestra, p a r l a ): C i n-b ú m , c i n - b ú m , b ú m ,búm, búm! Senti ragazzo? Ecco che vengono!

La banda militare – col Tamburmaggiore in testa – arriva nella strada davanti al-la finestra di Maria

Margherita (sulla strada, guarda dentro la finestra e parla con Maria): Eh, cheuomo! Sembra un albero!

Maria (parla fuori dalla finestra): Sta su dritto come un leone.Il Tamburmaggiore (fa un saluto dentro la finestra)Maria (risponde con un cenno cordiale)Margherita: Che occhi gentili gli fa, signora vicina! Non è il suo solito, peraltro...

Maria (canticchia tra sé):Soldati, soldati,son dei bei ragazzi!

Margherita (sempre parlando dentro la finestra): Ma i suoi occhi luccicano!Maria: E quand’anche fosse! A lei che importa? Porti i suoi dall’ebreo a farli ri-

pulire: forse luccicheranno di nuovo, e potrà venderli come bottoni!

Margherita: Ecché, lei,“signora donzella”! Io sono una persona onesta, ma lei,lo sanno tutti, trapassa con gli occhi sette pantaloni di pelle!

Maria (le urla in faccia): Sgualdrina! (sbatte la finestra)

La banda militare – poiché la finestra è stata chiusa di botto – improvvisamentenon si ode piú

Maria (sola col bambino): Vieni,ragazzo mio! Ma che vuole la gente! Sei soltan-to un povero figlio di puttana, eppure dài tanta gioia a tua madre col tuovisetto disonesto!

(culla il bambino) Ninna oh! ninna oh!

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Mädel, was fangst Du jetzt an?Hast ein klein Kind und kein Mann!Ei, was frag’ ich darnach,Sing’ ich die ganze Nacht:

Eia popeia, mein süßer Bu’,Gibt mir kein Mensch nix dazu!

Hansel, spann’ Deine sechs Schimmel an,Gib sie zu fressen auf’s neu –Kein Haber fresse sie,Kein Wasser saufe sie,

Lauter kühle Wein muß es sein!Lauter kühle Wein muß es sein!

Das Kind ist eingeschlafen, Marie in Gedanken versunken. Es klopft am Fenster

Marie (zusammenfahrend): Wer da? (aufspringend) Bist Du’s, Franz? (das Fens -ter öffnend) Komm herein!

Wozzeck (zum Fenster hereinsprechend): Kann nit! Muß in die Kasern’!Marie: Hast Stecken geschnitten für den Major?Wozzeck: Ja, Marie. Ach...Marie: Was hast Du, Franz? Du siehst so verstört?Wozzeck: Pst, still! Ich hab’s heraus! Es war ein Gebild am Himmel, und Alles

in Glut! Ich bin Vielem auf der Spur!Marie: Mann!Wozzeck: Und jetzt Alles finster, finster...Marie, es war wieder was, (er überlegt)

vielleicht...(geheimnisvoll) Steht nicht geschrieben:“Und sieh,es ging der Rauch aufvom Land, wie ein Rauch vom Ofen.”

Marie: Franz!Wozzeck: Es ist hinter mir hergegangen bis vor die Stadt. (in höchster Exalta -

tion) Was soll das werden?!Marie (ganz ratlos, versucht ihn zu beruhigen): Franz! Franz! (hält ihm den Bu -

ben hin) Dein Bub...Wozzeck (geistesabwesend): Mein Bub... (ohne ihn anzusehn) Mein Bub... Jetzt

muß ich fort. (hastig ab)M a r i e (geht vom Fenster weg, allein mit dem Kind, b e t r a chtet es sch m e r z l i ch ):

Der Mann! So vergeistert! Er hat sein Kind nicht angesehn! Er schnapptn o c h über mit den Gedanken! Was bist so still, B u b. F ü r c h ’s t Dich? Eswird so dunkel,man meint,man wird blind;sonst scheint doch die Latern’herein! (ausbrechend) Ach! Wir arme Leut.Ich halt’s nit aus... Es schauertmich... (stürzt zur Tür)

Verwandlung

Orchester-Überleitung

VIERTE SZENE

Studierstube des Doktors. Sonniger Nachmittag

Wozzeck (tritt ein)D o k t o r (eilt hastig dem eintretenden Wo z ze ck entgegen): Was erleb’ ich, Wo z-

zeck? Ein Mann ein Wort? Ei, ei, ei!Wozzeck: Was denn, Herr Doktor?D o k t o r: Ich habs gesehn, Wo z z e c k , Er hat wieder gehustet, auf der Straße gehus-

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E che farai adesso, ragazza?Hai un bambinello e nessun marito!Oh, ma io me ne infischio,canterò tutta la notte:

ninna, bambino mio dolce,alla gente non chiedo di piú!

Hansel, attacca i tuoi sei cavalli,dàgli a mangiare ancora –Non mangiano avena,non bevono acqua,

Solo vino fresco vogliono!Solo vino fresco vogliono!

Il bambino si è addormentato. Maria è immersa nei suoi pensieri.Bussano alla fi -nestra

Maria (trasalendo violentemente): Chi è là? (balzando su) Sei tu, Franz? (apren -do la finestra) Vieni dentro!

Wozzeck (parlando dentro dalla finestra): Non posso! Devo andare in caserma!Maria: Hai tagliato bacchette per il maggiore?Wozzeck: Sí, Maria. Oh...Maria: Che hai, Franz? Sembri stravolto!Wozzeck: Sst,zitta! Ho capito di che si tratta! C’è stata un’apparizione in cielo, e

tutto era di fuoco! Sto per scoprire molte cose!Maria: Che dici!Wo z z e c k: E ora tutto è buio, b u i o. . . M a r i a , forse si trattava, ( r i f l e t t e ) forse di

nuovo...(con aria di mistero) Non sta scritto:“E vedi,dal paese salí un fumo, comeil fumo di una fornace.”

Maria: Franz!Wozzeck: Mi ha seguito fino davanti alla città. (nella massima esaltazione) Co-

me andrà a finire?Maria (tutta sgomenta,cerca di calmarlo): Franz! Franz! (gli tende il bambino) Il

tuo bimbo...Wozzeck (assorto): Il mio bimbo... (senza guardarlo) Il mio bimbo... Ora devo

andarmene. (via in fretta)M a r i a (si allontana dalla finestra, sola col bambino, l o c o n t e m p l a

dolorosamente): Quell’uomo! Cosí spiritato! Non ha guardato il suo bam-bino! Finirà con l’ammattire a furia di pensare! Perché sei tanto quieto,ragazzo? Hai paura? C’è cosí buio che si pensa di diventar ciechi;di solito,entra la luce della lanterna! (dando in smanie) Oh! Noi poveracci.Non ciresisto... Mi vengono i brividi... (si precipita fuori dalla porta)

Cambiamento di scena

Collegamento orchestrale

SCENA QUARTA

Studio del Dottore. Pomeriggio pieno di sole

Wozzeck (entra)Dottore (gli si affretta incontro): Ma che vedo, Wozzeck! Un uomo, una parola?

Oh, oh, oh!Wozzeck: Perché, signor Dottore?Dottore: Ho visto, Wozzeck, che ha di nuovo tossito, ha tossito nella strada, ab-

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t e t , gebellt wie ein Hund! Geb’ ich Ihm dafür alle Tage drei Groschen? Wo z-zeck! Das ist schlecht! Die Welt ist schlecht, sehr schlecht! ( s t ö h n e n d ) O h !

Wozzeck: Aber Herr Doktor, wenn einem die Natur kommt!D o k t o r ( a u f f a h r e n d ): Die Natur kommt! Die Natur kommt! A b e r g l a u b e, a b-

scheulicher Aberglaube! Hab’ ich nicht nachgewiesen,daß das Zwerchfelldem Willen unterworfen ist? (wiederauffahrend) Die Natur, Wozzeck! DerMensch ist frei! In dem Menschen verklärt sich die Individualität zurFreiheit! (kopfschüttelnd, mehr zu sich) (Husten müssen!)(wieder zu Wozzeck) Hat Er schon seine Bohnen gegessen, Wozzeck?

Wozzeck (nickt bejahend)D o k t o r: Nichts als Bohnen, nichts als Hülsenfrüchte! Merk’ Er sich’s! Die nächs-

te Woche fangen wir dann mit Schöpsenfleisch an. Es gibt eine Revolu-tion in der Wissenschaft: (an den Fingern aufzählend) Eiweiß, Fette, Koh-l e n h y d r a t e ; (große Geste) und zwar: O x y a l d e h y d a n h y d r i d e. . . ( p l ö t z l i che m p ö r t ) A b e r, Er hat wieder gehustet... (tritt auf Wo z ze ck zu) . . . ( s i chp l ö t z l i ch b e h e r r s ch e n d ) Nein! – Ich ärgere mich nicht, ä r g e r n ist unge-s u n d , ist unwissenschaftlich! Ich bin ganz ruhig, mein Puls hat seinegewöhnlichen Sechzig, behüt, wer wird sich über einen Menschen ärgern!(mit Wärme) Wenn es noch ein Molch wäre, der einem unpäßlich wird.(wieder heftig) Aber, aber, Wozzeck, Er hätte doch nicht husten sollen!

D o k t o r: Wo z z e c k , Er philosophiertwieder! ( Wo z ze ck imitierend) Wa s ?Wenn die Natur?...

D o k t o r: Ke r l , Er tastet mit seinenFüßen herum, wie mit Spinnenfüßen.

Wo z z e c k (den Doktor besch w i ch t i -gend): Seh’n Sie, Herr Doktor, manch-mal hat man so ’nen Charakter, so ’neStruktur; aber mit der Natur ist’s wasander’s.( k n a ckt mit den Fingern) Seh’n Sie,mit der Natur...das ist so...wie soll ichdenn sagen... zum Beispiel: Wenn dieN a t u r. . . wenn die Natur aus ist, w e n ndie Welt so finster wird, daß man mitden Händen an ihr herumtappen muß,daß man meint, sie verrinnt wie Spin-n e n g e w e b e. A c h , wenn was is unddoch nicht is! Ach! Ach, Marie! WennAlles dunkel is, und (macht mit ausge -streckten Armen ein paar große Schrit -te durchs Zimmer) nur noch ein roterSchein im Westen, wie von einer Esse:an was soll man sich da halten? (bleibtnahe beim Doktor stehen, v e r t r a u l i ch )Herr Doktor. Wenn die Sonne im Mit-tag steht, und es ist, als ging’ die Weltin Feuer auf, hat schon eine fürchterli-che Stimme zu mir geredet.

Doktor: Wozzeck, Er hat eine aberratio...Wozzeck (unterbricht den Doktor): Die Schwämme! Haben Sie schon die Ringe

von den Schwämmen am Boden gesehn? Linienkreise – Figuren – We rdas lesen könnte!

Doktor: Wozzeck, Er kommt ins Narrenhaus. Er hat eine schöne fixe Idee, eineköstliche aberratio mentalis partialis, zweite Spezies! Sehr schön ausgebil -det! Wozzeck, Er kriegt noch mehr Zulage! Tut Er noch Alles wie sonst?Rasiert seinen Hauptmann? Fängt fleißig Molche? Ißt seine Bohnen?

Wo z z e c k: Immer ordentlich, Herr Doktor; denn das Menagegeld kriegt dasWeib: Darum tu’ ich’s ja!

D o k t o r: Er ist ein intressanter Fa l l ,halt’ Er sich nur brav! Wo z z e c k , E r

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baiando come un cane! È per questo che le do ogni giorno tre soldi? Woz-zeck! È male questo! Il mondo è cattivo, molto cattivo! (gemendo) Oh!

Wozzeck: Ma, signor Dottore, quando interviene la natura!Dottore (impetuosamente): Interviene la natura! Interviene la natura! Supersti-

zione, orribile superstizione! Non ho dimostrato forse che il diaframma èsottoposto alla volontà? (di nuovo con impeto) La natura, Wozzeck! L’uo-mo è libero! Nell’uomo, l’individualità si trasfigura in libertà! (scuotendoil capo, piú tra sé) (dover tossire!)(di nuovo a Wozzeck) Ha già mangiato i suoi fagioli, Wozzeck?

Wozzeck (assentisce)Dottore: Nient’altro che fagioli, nient’altro che legumi! Se lo ricordi! La setti-

mana prossima cominceremo poi con la carne di montone. C’è una rivolu-zione nella scienza: (contando sulle dita) proteine, grassi, idrati di carbo-nio; (grandi gesti) e cioè:ossialdeidanidride... (improvvisamente indignato)Ma,ha di nuovo tossito... (si accosta a Wozzeck) ... (dominandosi a un trat -to) No! – Non mi arrabbio, arrabbiarsi è malsano, non è scientifico! Sonocalmissimo, il mio polso ha i consueti sessanta battiti,Dio mi guardi, e chivorrà arrabbiarsi per un individuo! (con calore) Si trattasse ancora di untritone, che fosse a un tratto indisposto!(ridiventando violento) Ma insomma,Wo z z e c k , non avrebbe dovuto tossire!

D o t t o re: Wo z z e c k , lei filosofeggia dinuovo! (imitando Wo z ze ck) C o s a ?Quando la natura?...

D o t t o re: E h i , che fa, va tastando coipiedi, come fossero zampe di ragno.

Wo z z e c k (cercando di placare il Dot -tore): Vede, signor Dottore; càpita chesi ha un certo carattere, una certas t r u t t u r a ; ma con la natura le cosevanno diversamente. (fa crocchiare ledita) Vede, la natura... le cose stanno...come devo dire... ad esempio: quandola natura... quando la natura è finita,quando il mondo diventa cosí buioche si è costretti a procedere a tastoni,che si crede si sfilacci come una ragna-t e l a . O h , quando una cosa è e non è!Oh! Ohimè, Maria! Quando tutto èb u i o, e (fa con le braccia stese alcunigrandi passi nella stanza) c’è soltantoun riflesso rosso a occidente, c o m ed’una fucina: a che cosa ci si può so-stenere? (s’arresta vicino al Dottorec o n f i d e n z i a l m e n t e ) Signor Dottore.Quando il sole sta a mezzodí, e sem-bra che il mondo sia tutto un fuoco,una voce tremenda ha già talvolta par-lato a me.

Dottore: Wozzeck, lei ha una aberratio...Wozzeck (interrompe il Dottore): I funghi! Ha mai visto gli anelli dei funghi per

terra? Cerchi – figure – oh poterli leggere!

Dottore: Wozzeck, lei va a finire in manicomio. Ha una bella idea fissa,una stu-penda aberratio mentalis partialis, di seconda specie. Molto ben definita!Wozzeck, avrà un supplemento! Fa tutto come al solito? cioè rade il suocapitano? acchiappa con zelo tritoni? mangia i suoi fagioli?

Wozzeck: Sempre con diligenza,signor Dottore:perché i soldi per la casa vannoalla mia donna: è perciò che lo faccio!

Dottore: Lei è un caso interessante, sicomporti bene, mi raccomando! Woz-

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Doktor: Bohnen essen,dann Schöpsenfleisch essen,nicht husten, seinen Haupt-mann rasieren, dazwischen die fixe Idee pflegen! (immer mehr in Ekstaseg e r a t e n d ) Oh! meine Theorie! Oh mein Ruhm! Ich werde unsterblich!Unsterblich! Unsterblich! (in höchster Ve r z ü ck u n g ) Unsterblich! ( p l ö t z -lich wieder ganz sachlich,an Wozzeck herantretend) Wozzeck,zeig’ Er mirjetzt die Zunge!

Wozzeck (gehorcht)

Verwandlung

Orchester-Einleitung

FÜNFTE SZENE

Straße vor Mariens Tür. Abenddämmerung

Tambourmajor (in Positur)Marie (steht bewundernd vor ihm): Geh einmal vor Dich hin!Tambourmajor (macht einige Marschschritte)Marie: Über die Brust wie ein Stier und ein Bart wie ein Löwe. So ist Keiner!

Ich bin stolz vor allen Weibern!Tambourmajor: Wenn ich erst am Sonntag den großen Federbusch hab’,und die

weißen Handschuh! Donnerwetter! Der Prinz sagt immer: “Mensch! Erist ein Kerl!”

Marie (spöttisch): Ach was! (tritt vor ihn hin, bewundernd) Mann!Tambourmajor: Und Du bist auch ein Weibsbild! Sapperment! Wir wollen eine

Zucht von Tambourmajors anlegen. Was?! (er umfaßt sie)Marie: Laß mich! (will sich losreißen)

(Sie ringen miteinander)

Tambourmajor: Wildes Tier!Marie (reißt sich los): Rühr mich nicht an!Tambourmajor (richtet sich in ganzer Größe auf und tritt nahe an Marie heran;

eindringlich): Sieht Dir der Teufel aus den Augen?! (er umfaßt sie wieder,diesmal mit fast drohender Entschlossenheit)

Marie: Meinetwegen,es ist Alles eins! (sie stürzt in seine Arme und verschwindetmit ihm in der offenen Haustür)

(Leere Bühne)

Der Vorhang fällt langsam

kriegt noch einen Groschen mehr Zu-lage. Was muß Er aber tun? Was mußEr tun? Was?

Wozzeck (ohne sich um den Doktor zukümmern): Ach Marie! Marie! Ach!

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Dottore: Mangiare fagioli,poi mangiare carne di montone, non tossire, radere ilsuo capitano, nel frattempo curare l’idea fissa! (andando sempre piú inestasi) Oh! la mia teoria! Oh la mia fama! Diverrò immortale! Immortale!I m m o r t a l e ! (nel massimo rapimento) Immortale! ( i m p r ovvisamente tor -nando al tono freddo e positivo, si accosta a Wozzeck) Wozzeck, mi mostrila lingua, adesso!

Wozzeck (obbedisce)

Cambiamento di scena

Preludio orchestrale

SCENA QUINTA

Strada davanti alla porta di Maria. Al crepuscolo

Tamburmaggiore (in posa)Maria (gli sta davanti in ammirazione): Fa’ un po’ qualche passo!Tamburmaggiore (esegue alcuni passi di marcia)Maria: Hai un petto da toro e una barba da leone. Nessuno è come te! Sono fie-

ra di fronte a tutte le donne!Ta m b u r m a g g i o re: Quando poi la domenica ho il grosso ciuffo di piume, e i

guanti bianchi! Corpo di Bacco! Il principe dice sempre: “A c c i p i c c h i a !Che tipo in gamba!”

Maria (ironica): Macché! (gli si pianta davanti, ammirata) Maschio!Tamburmaggiore: E anche tu sei una bella femmina! Per diana! Faremo un alle-

vamento di tamburmaggiori. Eh? (l’abbraccia)Maria: Lasciami! (fa per liberarsi)

(Lottano insieme)

Tamburmaggiore: Bestia selvaggia!Maria (si strappa via): Non mi toccare!Tamburmaggiore (si drizza in tutta la sua altezza e si accosta stretto a Maria;con

i n t e n z i o n e ): Hai il demonio negli occhi?! ( l ’ a bbraccia di nuov o, s t a v o l t acon decisione quasi minacciosa)

Maria: E sia pure, per me fa lo stesso! (si precipita nelle sue braccia e scomparecon lui dentro la porta di casa aperta)

(Scena vuota)

Il sipario cala lentamente

z e c k , riceverà un soldo in piú di sup-p l e m e n t o. Ma cos’è che deve fare?Cos’è che deve fare? Eh, cosa?

Wo z z e c k (senza curarsi del Dottore):Oh Maria, Maria! Ohimè!

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ZWEITER AKT

Kurze Orchester-Einleitung

Vorhang auf

ERSTE SZENE

Mariens Stube. Vormittag, Sonnenschein

Marie (sitzt,ihr Kind auf dem Schoß,hält ein Stückchen Spiegel in der Hand undbesieht sich darin): Was die Steine glänzen? Was sind’s für welche? Wa shat er gesagt? (überlegt)(zu ihrem Buben, der sich bewegt hat) Schlaf, Bub! Drück die Augen zu,

[Das Kind versteckt die Augen hinter den Händen]

fest. Noch fester! Bleib so!

[Das Kind bewegt sich wieder]

Still, oder er holt Dich!Mädel, mach’s Lädel zu!’s kommt ein Zigeunerbu’,Führt Dich an seiner HandFort ins Zigeunerland.

Das Kind hat – in höchster Angst – seinen Kopf in den Falten des Kleides seinerMutter verborgen, wo es ganz still hält

Marie (besieht sich wieder im Spiegel): ’s ist gewiß Gold! Unsereins hat nur einEckchen in der Welt und ein Stückchen Spiegel. (ausbrechend) Und dochhab’ ich einen so roten Mund,als die großen Madamen mit ihren Spiegelnvon oben bis unten und ihren schönen Herrn,die ihnen die Hände küssen;aber ich bin nur ein armes Weibsbild!

[Das Kind richtet sich auf]

(ärgerlich) Still! Bub! Die Augen zu! (blinkt mit dem Spiegel) Das Schla-fengelchen; wie’s an der Wand läuft...

[Das Kind gehorcht nicht]

(fast zornig) Mach die Augen zu! Oder es sieht Dir hinein, daß Du blindwirst... (blinkt wieder mit dem Spiegel)

Wozzeck (tritt herein, hinter Marie)Marie (die regungslos [wie das eingeschüchterte Kind] die Wirkung ihres Spiels

mit dem Spiegel abwartet, sieht Wozzeck anfangs nicht. Plötzlich fährt sieauf, mit den Händen nach den Ohren)

Wozzeck: Was hast da?Marie: Nix!Wozzeck: Unter Deinen Fingern glänzt’s ja.Marie: Ein Ohrringlein, – hab’s gefunden –Wozzeck (schaut das Ohrringlein prüfend an): Ich hab so was noch nicht gefun-

den, (etwas drohend) zwei auf einmal.Marie: Bin ich ein schlecht Mensch?Wozzeck (beschwichtigend): ’s ist gut, Marie! ’s ist gut – (wendet sich zum Bu -

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ATTO SECONDO

Breve introduzione orchestrale

Sipario

SCENA PRIMA

La stanza di Maria. È mattina, c’è il sole

Maria (seduta,col bambino in grembo, tiene un pezzetto di specchio in mano e sirimira): Come brillano le pietre! Che pietre saranno? Che ha detto? (ri -flette)(al ragazzo, che si è mosso) Dormi, ragazzo! Chiudi gli occhi!...

[Il bambino nasconde gli occhi con le mani]

... forte. Piú forte! Stai cosí!

[Il bambino torna a muoversi]

Zitto, altrimenti viene a prenderti!Chiudi, o bimba, la finestrella!Ché verrà lo zingarello,per la mano ti prenderà,al suo paese ti porterà.

Il bambino, spaventatissimo, ha nascosto la testa tra le pieghe della veste materna,dove se ne sta quieto quieto

Maria (torna a rimirarsi nello specchio): È certo oro! Gente come noi non hache un cantuccio al mondo, e un pezzetto di specchio. (dando in smanie)Eppure, io ho una bocca rossa come quella delle gran dame, coi loro spec-chi dall’alto al basso e i loro bei signori che gli baciano le mani;ma io sonsoltanto una povera femmina!

[ll bambino si raddrizza]

(seccata) Buono! Ragazzo! E occhi chiusi! (lampeggia con lo specchio) Ilfolletto del sonno: come corre lungo il muro...

[Il bambino non obbedisce]

(quasi rabbiosa) Chiudi gli occhi! Altrimenti, con un’occhiata, ti farà di-ventar cieco... (lampeggia di nuovo con lo specchio)

Wozzeck (entra, alle spalle di Maria)Maria (che immobile [come il bambino intimidito] attende l’effetto del gioco con

lo specchio, da principio non vede Wozzeck.A un tratto sussulta,portando -si le mani alle orecchie)

Wozzeck: Che hai lí?Maria: Niente!Wozzeck: Sotto le tue dita qualcosa brilla, però!Maria: Un piccolo orecchino – l’ho trovato –Wozzeck (esamina con attenzione l’orecchino): Io non ho mai trovato una cosa

simile, (un po’ minaccioso) e due in una volta.Maria: Son forse una donnaccia?Wozzeck (con tono conciliante): E va bene, Maria! va bene – (si volge al ragaz -

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b e n ) Was der Bub immer schläft! Greif ihm unter’s Ärmchen, der Stuhldrückt ihn. Die hellen Tropfen stehn ihm auf der Stirn... Nichts als Arbeitunter der Sonne, sogar Schweiß im Schlaf. Wir arme Leut! (in ganz verän -dertem Ton) Da ist wieder Geld, Marie, (zählt es ihr in die Hand) die Löh-nung und was vom Hauptmann und vom Doktor.

Marie: Gott vergelts, Franz.Wozzeck: Ich muß fort, Marie... Adies! (ab)Marie (allein): Ich bin doch ein schlecht Mensch. Ich könnt mich erstechen. –

Ach! was Welt! Geht doch Alles zum Teufel: Mann und Weib und Kind!

Verwandlung

Orchester-Nachspiel

ZWEITE SZENE

Straße in der Stadt.TagDer Hauptmann und der Doktor begegnen sich

Hauptmann (schon aus der Entfernung): Wohin so eilig, geehrtester Herr Sarg-nagel?

Doktor (sehr pressiert): Wohin so langsam, geehrtester Herr Exercizengel?

H a u p t m a n n: Nehmen Sie sich Zeit! (will den Doktor, der rasch weitergeht,einholen)

Doktor (eilt weiter): Pressiert!Hauptmann: Laufen Sie nicht so! Uff! (schöpft tief und geräuschvoll Atem) Lau-

fen Sie nicht! Ein guter Mensch geht nicht so schnell. Ein guter Mensch...Doktor: Pressiert, pressiert!H a u p t m a n n: Ein guter. . . (immer atemloser) Sie hetzen sich ja hinter dem To d

d’rein!Doktor (im Gehen etwas einhaltend, so daß ihn der Hauptmann einholt, ärger -

lich): Ich kann meine Zeit nicht stehlen.Hauptmann: Ein guter Mensch...Doktor: Pressiert, pressiert, pressiert!Hauptmann (erwischt den Doktor einigemale am Rock): Aber rennen Sie nicht

so, Herr Sargnagel! Sie schleifen ja Ihre Beine auf dem Pflaster ab. (hältden Doktor endlich fest)(zwischen den einzelnen Worten tief keuchend) Erlauben Sie, daß ich einMenschenleben (sich langsam beruhigend) rette – (tiefer Atemzug)

D o k t o r (langsam weitergehend, e n t s chließt sich , dem Hauptmann Gehör zuschenken): Frau, in vier Wochen tot! (bleibt wieder stehen, geheimnisvoll)Cancer uteri. Habe schon zwanzig solche Patienten gehabt – In vier Wo-chen – (will weitergehen)

H a u p t m a n n: D o k t o r, erschrecken Sie mich nicht! Es sind schon Leute amSchreck gestorben, am puren hellen Schreck!

Doktor: In vier Wochen! – Gibt ein intressantes Präparat.Hauptmann: Oh – oh – oh...D o k t o r (ganz stehenbleibend, kaltblütig den Hauptmann prüfend): Und Sie

selbst! Hm! Au f g e d u n s e n , f e t t , dicker Hals, apoplektische Ko n s t i t u t i o n !Ja , Herr Hauptmann, ( g e h e i m n i s v o l l ) Sie können eine apoplexia cerebrikriegen;Sie können sie aber vielleicht nur auf der einen Seite bekommen.Ja! Sie können nur auf der einen Seite gelähmt werden, (wieder sehrgeheimnisvoll) oder im besten Fall nur unten!

Hauptmann (stöhnend): Um Gottes...Doktor (überströmend,begeistert): Ja! Das sind so ungefähr Ihre Aussichten auf

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zo) Quanto dorme questo bimbo! Mettigli la mano sotto il braccino, la se-dia gli fa male. Ha la fronte tutta imperlata... Nient’altro che lavoro sottoil sole, e sudore perfino nel sonno. Noi povera gente! (in tono completa -mente mutato) Eccoti altro denaro, Maria, (glielo conta nella mano) la pa-ga e qualcosa dal Capitano e dal Dottore.

Maria: Dio te ne renda merito, Franz.Wozzeck: Devo andar via, Maria... Addio! (via)Maria (sola): Sono davvero una donnaccia. Vorrei trafiggermi –

Oh! Che storie! Tanto, andrà tutto al diavolo: uomo e donna e bambino!

Cambiamento di scena

Postludio orchestrale

SCENA SECONDA

Strada in città. GiornoIl Capitano e il Dottore s’incontrano

Capitano (fin da lontano): Dove si va cosí in fretta, signor Chiodo-di-bara?

Dottore (in gran fretta): E dove si va cosí lentamente, signor Angelo-di-piazza-d’armi?

Capitano: Si prenda tempo, su! (fa per raggiungere il Dottore, che prosegue rapi -damente)

Dottore (continuando la corsa): Urgente!C ap i t a n o: Non corra tanto! Uffa! (respira profondamente e r u m o r o s a m e n t e )

Non corra! Un buon uomo non va cosí in fretta. Un buon uomo...Dottore: Urgente, urgente!Capitano: Un buon... (sempre piú senza fiato) Non fa altroche correr dietro alla

morte, cosí!Dottore (rallentando un po’ il passo, in modo che il Capitano riesce a raggiun -

gerlo, seccato): Non posso rubare il mio tempo.Capitano: Un buon uomo...Dottore: Urgente, urgente, urgente!Capitano (riesce ad agguantare il Dottore per la giacca,un paio di volte): Ma non

corra cosí precipitosamente, signor Chiodo-di-bara! Non fa che consuma-re le gambe sul selciato! (riesce ad arrestare il Dottore)(ansimando profondamente tra una parola e l’altra) Permetta che io salviuna (calmandosi a poco a poco) vita umana – (profondo respiro)

D o t t o re (proseguendo lentamente, si decide a dare ascolto al Capitano): U n adonna, fra un mese morta! (torna a fermarsi, con aria di mistero) Canceruteri.Ne ho avute già venti di pazienti simili – Tra un mese – (fa per prose -guire)

Capitano: Dottore, non mi spaventi! C’è stata gente ch’è morta di spavento, dipuro e semplice spavento!

Dottore: Tra un mese! – C’è un preparato interessante.Capitano: Oh – oh – oh...D o t t o re (fermandosi del tutto ed esaminando freddamente il Capitano): E lei

stesso! Hm! Gonfio, g r a s s o, c o l l o g r o s s o, costituzione apoplettica! Sí, s i-gnor Capitano, (con aria di mistero) lei può essere colpito da una a p o-plexia cerebri: può darsi però che la colpisca soltanto da un lato. Sí! Puòrestare paralizzato da un lato solo, (di nuovo con aria di mistero) o nel mi-gliore dei casi soltanto sotto!

Capitano (gemendo): Per l’amor...Dottore (traboccando d’entusiasmo) : Sí! Queste sono, press’a poco, le sue pro-

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die nächsten vier Wochen! Übrigens kann ich Sie versichern, daß Sie ei-nen von den intressanten Fällen abgeben werden und wenn Gott will,daßIhre Zunge zum Teil gelähmt wird, so machen wir die unsterblichsten Ex-perimente. (will mit rascher Wendung enteilen)

Hauptmann (langt schnell nach dem Doktor und hält ihn fest) : Halt,Doktor! Ichlasse Sie nicht! Sargnagel! Totenfreund! In vier Wochen? – ( s chon ganza t e m l o s ) Es sind schon Leute am puren Schreck... Doktor! (hustet vor Au f -regung und Anstrengung)

Doktor (klopft dem Hauptmann auf den Rücken,um ihm das Husten zu erleich -tern)

Hauptmann (gerührt): Ich sehe schon die Leute mit den Sacktüchern vor denAu g e n . (immer gerührter) Aber sie werden sagen: Er war ein guterMensch, ein guter Mensch –

Wozzeck (geht rasch vorbei, salutiert)Doktor (der peinlich berührt ist und abzulenken sucht,sieht Wozzeck): He, Woz-

zeck!Wozzeck (bleibt stehen)Doktor: Was hetzt Er sich so an uns vorbei?Wozzeck (salutiert und will wieder gehen)Doktor: Bleib Er doch, Wozzeck!Wozzeck (bleibt schließlich stehen und kommt langsam zurück)Hauptmann (wieder gefaßt, zu Wo z ze ck ): Er läuft ja wie ein offenes Rasiermesser

durch die We l t , man schneidet sich an Ihm! ( b e t r a chtet Wo z ze ck näher, d e rstumm und ernst dasteht. Wendet sich daher – etwas beschämt – zum Doktor.Mit Anspielung auf dessen [Vo l l - ] B a r t ) Er läuft, als hätt er die Vollbärte allerUniversitäten zu rasieren, und würde gehängt, so lang noch ein letztes Haar. . .Ja richtig, (pfeift) die langen Bärte... (was wollte ich doch sagen?) (nach -sinnend, hie und da in Gedanken pfeifend) die langen Bärte? –

D o k t o r ( z i t i e r e n d ): “Ein langer Bart unter dem Kinn” ( h m ! ) , schon Pliniusspricht davon, –

Hauptmann (kommt durch die Anspielung des Doktors darauf und schlägt sichauf die Stirn): Ha! Ich habs –

Doktor (mit Anspielung): man muß ihn den Soldaten abgewöhnen –Hauptmann (sehr bedeutsam): die langen Bärte! Was ist’s, Wozzeck?Doktor (hört von hier an belustigt dem Hauptmann zu und summt hie und da

sein Thema,indem er mit seinem Spazierstock [gleich einem Tambourstab]den Takt dazu markiert)

H a u p t m a n n (zu Wo z ze ck ): Hat Er nicht ein Haar aus einem Bart in seinerSchüssel gefunden? Haha! Er versteht mich doch? Ein Haar von einemMenschen, vom Bart eines Sappeurs, oder eines Unteroffiziers, oder einesTambourmajors.

Doktor: He, Wozzeck? Aber Er hat doch ein braves Weib?!Wo z z e c k: Was wollen Sie damit sagen, Herr Doktor, und Sie, Herr Haupt-

mann?!Hauptmann: Was der Kerl für ein Gesicht macht! Nun! Wenn auch nicht grad in

der Suppe, aber wenn Er sich eilt und um die Ecke läuft, so kann Er viel-leicht noch auf einem Paar Lippen eins finden! Ein Haar nämlich!( s ü ß ) Ü b r i g e n s, ein Paar Lippen! – Oh, ich habe auch einmal die Liebegefühlt!Aber, Kerl, Er ist ja kreideweiß!

Wozzeck: Herr Hauptmann, ich bin ein armer Teufel! Hab’ sonst nichts auf die-ser Welt! Herr Hauptmann, wenn Sie Spaß machen –

Hauptmann (auffahrend): Spaß?! Ich? Daß Dich der...Wozzeck:Herr Hauptmann, d i eErd’ ist Manchem höl-lenheiß – die Hölle ist

Hauptmann:Spaß!Kerl –

Doktor:

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spettive per il prossimo mese! Peraltro, posso assicurarle che rappresen-terà un caso particolarmente interessante, e se Dio concede che la sua lin-gua rimanga in parte paralizzata, faremo degli esperimenti imperituri! (faper scappar via, con una brusca giravolta)

Capitano (afferra in fretta il Dottore e lo trattiene): Fermo, Dottore! Non la la-scio! Chiodo-di-bara! Amico-dei-morti! Tra un mese? – (ansimando già)C’è gente che per un semplice spavento...Dottore! (tossisce per l’agitazio -ne e lo sforzo)

Dottore (dà al Capitano colpetti sulla schiena per alleviargli la tosse)

Capitano (commosso): Vedo già la gente coi fazzoletti davanti agli occhi. (concrescente commozione) Ma diranno: era un buon uomo, un buon uomo –

Wozzeck (passa in fretta e fa il saluto)D o t t o re ( ch’è fortemente imbarazzato e cerca di sviare il discorso, vede Wo z -

zeck): Ehi, Wozzeck!Wozzeck (si ferma)Dottore: Dove si precipita con tanta furia, passandoci davanti?Wozzeck (fa il saluto e vuol riprendere la strada)Dottore: Resti qui dunque, Wozzeck!Wozzeck (finisce col fermarsi e torna indietro lentamente)Capitano (che si è ripreso, a Wozzeck): Corre come un rasoio aperto per le vie,

che si finisce per tagliarsi! (guarda piú attentamente Wozzeck, che sta lí se -rio e muto. Si volge poi – un po’ confuso – al Dottore. Alludendo alla barbadi quest’ultimo) Corre come se dovesse radere le barbe di tutte le univer-sità e lo impiccassero finché un sol pelo...Sí giusto, ( f i s ch i a ) le barbe lunghe. . . (ma che volevo dire?) ( m e d i t a n d o,pensieroso, con qualche fischio) le barbe lunghe –?

Dottore (citando): “Una lunga barba sotto il mento” (hm!), ne parla già Plinio.

Capitano (aiutato dall’allusione del Dottore si dà un colpetto in fronte): Ah! Ec-co qua –

Dottore (alludendo): bisogna toglierne l’abitudine ai soldati –Capitano (con intenzione) le barbe lunghe! Che ne dice, Wozzeck?Dottore (ascolta da ora divertito il Capitano, mugolando il suo tema e segnando -

ne il ritmo col suo bastone da passeggio [come si trattasse della bacchettad’un tamburo])

C ap i t a n o (a Wo z ze ck ): Non ha trovato per caso il pelo d’una barba nella suascodella? Ahah! Mi capisce, no? Il pelo di un uomo, della barba di un ge-niere, o di un sottufficiale, o di un tamburmaggiore.

Dottore; Ehi, Wozzeck? Ma la sua è una brava donna, nevvero?!Wozzeck: Che cosa intende dire, signor Dottore, e lei, signor Capitano?

Capitano: Che faccia fa,costui! Be’! Se non proprio nella minestra,se però si af-fretta un po’ e gira l’angolo, forse potrà ancora trovarne uno su un paio dilabbra! Voglio dire, un pelo!(dolcemente) A proposito, un paio di labbra! – Oh, anch’io una volta hoprovato l’amore!Ma, diamine, lei è bianco come un lenzuolo!

Wo z z e c k: Signor Capitano io sono un povero diavolo! Non ho nient’altro inquesto mondo! Signor Capitano, se lei vuol scherzare –

Capitano (saltando su): Scherzare?! Io? Che ti colga...Wozzeck:Signor Capitano, a moltila terra brucia in modoinfernale – sí che l’infer-

Capitano:Scherzare!Benedett’uomo –

Dottore:

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Wo z z e c k: Gott im Himmel! Man könnte Lust bekommen, sich aufzuhängen!Dann wüßte man, woran man ist! (stürzt, ohne zu grüßen, davon. Ab)

Hauptmann (blickt Wozzeck betreten nach): Wie der Kerl läuft und sein Schat-ten hinterdrein!

Doktor: Er ist ein Phänomen, dieser Wozzeck!Hauptmann: Mir wird ganz schwindlich (näselnd) vor dem Menschen! Und wie

verzweifelt! ( g e w ö h n l i ch) Das hab ich nicht gern! Ein guter Mensch istdankbar gegen Gott;

Doktor (der einen neuen Gefühlsausbruch befürchtet, setzt sich bei diesem Wortdes Hauptmanns – als besänne er sich der Eile zu Anfang der Szene – inBewegung)

H a u p t m a n n: ein guter Mensch hat auch keine Courage! (mit Beziehung aufWozzeck) Nur ein Hundsfott hat Courage! (schließt sich dem Doktor an.Schon im Abgehen) Nur ein Hundsfott!... (hinter der Szene) Hundsfott...

Verwandlung

Einige Schluß-, bzw. überleitende Takte undKammerorchester-Einleitung

DRITTE SZENE

Straße vor Mariens Wohnungstür. Trüber Tag

Marie (steht vor ihrer Tür)Wozzeck (kommt auf dem Gehsteig rasch auf sie zu)Marie: Guten Tag, Franz.Wozzeck (sieht sie starr an und schüttelt den Ko p f ): Ich seh’ nichts, ich seh’

nichts. O, man müßt’s seh’n, man müßt’s greifen können mit den Fäusten!Marie: Was hast, Franz?Wozzeck (wie früher): Bist Du’s noch, Marie?! Eine Sünde, so dick und breit –

das müßt’ stinken, daß man die Engel zum Himmel hinausräuchernkönnt’.Aber Du hast einen roten Mund, einen roten Mund – keine Blasedrauf?

Marie: Du bist hirnwütig, Franz, ich fürcht’ mich...Wozzeck: Du bist schön – “wie die Sünde.” Aber kann die Todsünde so schön

s e i n , Marie? ( zeigt plötzlich auf eine Stelle vor der T ü r, a u f f a h r e n d ) D a !Hat er da gestanden, (in Positur) so, so?

Marie: Ich kann den Leuten die Gasse nicht verbieten...Wozzeck: Teufel! Hat er da gestanden?Marie: Dieweil der Tag lang und die Welt alt ist, können viele Menschen an ei-

nem Platze stehn, einer nach dem andern.Wozzeck: Ich hab ihn gesehn!

kalt dagegen. – Herr...

(entreißt seine Hand demD o k t o r ) Herr Haupt-m a n n . . . (vor sich hin,aber mit Steigerung) E sist viel möglich... D e rMensch...Es ist viel mög-lich...

Ke r l , will Er sich er-schießen? Er sticht michja mit seinen Augen!

Ich mein’s gut mit Ihm,weil Er ein guter Menschi s t , Wo z z e c k , ( g e r ü h r t )ein guter Mensch!

Den Puls, Wozzeck! ( e r -greift Wo z ze cks Puls)K l e i n . . . h a r t . . . a r h y t h-misch –

( b e t r a chtet Wo z ze ck prü -fend) G e s i c h t s m u s k e l ns t a r r, g e s p a n n t , Au g e nstier.

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Wozzeck: Dio del cielo! Verrebbe la voglia di impiccarsi! Cosí si saprebbe a chepunto si è! (parte precipitosamente, senza salutare. Via)

Capitano (stranito, segue con lo sguardo Wozzeck): Come corre, il tipo, e la suaombra dietro!

Dottore: È un fenomeno, questo Wozzeck!C ap i t a n o: Mi fa proprio girare la testa (con voce nasale) quell’individuo! E

com’è disperato! (con voce normale) Questo non mi piace! Un buon uo-mo è riconoscente a Dio;

Dottore (il quale teme una nuova effusione sentimentale, a queste parole del Ca -pitano si mette in moto, come si ricordasse della sua fretta iniziale)

C ap i t a n o: un buon uomo non ha nemmeno coraggio! (riferendosi a Wo z ze ck )Solo un farabutto ha coraggio! (si accompagna al Dottore. Andandosene)Solo un farabutto!... (dietro la scena) farabutto...

Cambiamento di scena

Alcune misure musicali conclusive e di trapasso, poiIntroduzione (orchestra da camera)

SCENA TERZA

Strada davanti alla porta di casa di Maria. Giornata grigia

Maria (sta davanti alla sua porta)Wozzeck (viene rapidamente alla sua volta, sul marciapiede)Maria: Buon giorno, Franz.Wozzeck (la guarda fisso e scuote la testa): Non vedo niente, non vedo niente.

Oh, bisognerebbe vedere, bisognerebbe poterlo toccare coi pugni!Maria: Che hai, Franz?Wozzeck (come sopra): Sei tu ancora,Maria?! Un peccato, grosso e largo cosí –

dovrebbe puzzare da far scappare impestati gli angeli dal cielo! Ma tu haiuna bocca rossa, una bocca rossa – nessuna bollicina sopra?

Maria: Sei matto nel cervello, Franz, io ho paura...Wozzeck: Tu sei bella – “come il peccato.” Ma può essere cosí bello il peccato

mortale, Maria? (indica a un tratto un punto, davanti alla porta,sussultan -do) Qua! Qua stava, eh, (in posa) cosí, cosí?

Maria: Io non posso vietare la strada alla gente...Wozzeck: Diavolo! Stava proprio qua?Maria: Poiché il giorno è lungo e il mondo è vecchio, molte persone possono sta-

re in un medesimo posto, una dopo l’altra.Wozzeck: Io l’ho visto!

no è freddo in confronto.– Signor...

(strappa la mano al Dot -t o r e ) Signor Capitano. . .(tra sé, con agitazionecrescente) Molte cose so-no possibili... Q u e l l ’ u o-m o. . . Molte cose sonopossibili...

E c c h é , vuole spararsi?Mi trapassa con gli occhi!

Io ho buone intenzioninei suoi confronti,perchélei è un buon uomo, Woz-z e c k , ( c o m m o s s o ) u nbuon uomo!

Il polso, Wozzeck! ( a f -ferra il polso d i Wo z -ze ck ) P i c c o l o. . . d u r o. . .aritmico –

(considera ed esami-na Wo z ze ck ) Muscoli fac-ciali contratti, t e s i , o c c h ifissi.

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M a r i e: Man kann viel sehn, wenn man zwei Augen hat und wenn man nichtblind ist und wenn die Sonne scheint.

Wozzeck (der sich immer weniger beherrschen kann, ausbrechend): Du bei ihm!Marie: Und wenn auch!Wozzeck (geht auf sie los, schreiend): Mensch!Marie: Rühr’ mich nicht an!Wozzeck (läßt langsam die erhobene Hand sinken)M a r i e: Lieber ein Messer in den Leib, als eine Hand auf mich. (im A b g e h e n )

Mein Vater hats nicht gewagt, wie ich zehn Jahr alt war... (ins Haus ab)Wozzeck (sieht ihr starr nach ): “Lieber ein Messer. . .” ( s cheu flüsternd) D e r

Mensch ist ein Abgrund,es schwindelt Einem,wenn man hinunterschaut...(im Abgehen) mich schwindelt... (ab)

(Leere Bühne)

Verwandlung

Orchester-Vorspiel (Ländler)

VIERTE SZENE

Wirtshausgarten. Spät abends

Die Wirtshausmusik auf der Bühne beendet soeben den Ländler des Orchester-Vorspiels. Burschen, Soldaten und Mägde auf dem Tanzboden, teils tan-zend, teils zusehend. Unter ihnen Marie, der Tambourmajor und Andres

1. Handwerksbursche: Ich hab’ ein Hemdlein an, das ist nicht mein,2 . H a n d we r k s b u r s c h e (den 1. H a n d w e r k s b u r s chen imitierend): Das ist nicht

mein...1. Handwerksbursche: Und meine Seele stinkt nach Branntewein.

Die Bursch e n , Soldaten und Mägde verlassen gemäch l i ch den Tanzboden undsammeln sich in Gruppen. Eine Gruppe um die zwei betrunkenenHandwerksburschen

1 . H a n d we r k s b u r s c h e: Meine Seele, meine unsterbliche Seele, stinket nachBranntewein! Sie stinket, und ich weiß nicht, warum? Warum ist die Weltso traurig? Selbst das Geld geht in Verwesung über!

2 . H a n d we r k s b u r s c h e: Vergiß mein nicht! Bruder! Freundschaft! (umarmt den 1.H a n d w e r k s b u r s chen) Warum ist die Welt so schön! – Ich wollt’ unsre Nasenwären zwei Bouteillen, und wir könnten sie uns einander in den Hals gießen.

E r s t e r: Meine Seele, meine unsterbli-che Seele stinket. Oh! Das ist traurig,traurig, traurig, trau- (schläft ein)

Z we i t e r: Die ganze Welt ist rosenrot!Branntewein, das ist mein Leben!

Burschen, Soldaten und Mägde begeben sich wieder auf den Tanzboden und be -ginnen zu tanzen. Unter ihnen wieder Marie und der Tambourmajor

Wozzeck (tritt – nach einiger Zeit – hastig auf, sieht Marie, die mit dem Tambour -major vorbeitanzt): Er! Sie! Teufel!

Marie (im Vorbeitanzen): Immer zu, immer zu!Wozzeck: “Immer zu, immer zu!” (sinkt auf eine Bank in der Nähe des Tanzbo -

dens. Vor sich hin) Dreht Euch! Wälzt Euch! Warum löscht Gott die Son-

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Maria: Molte cose è possibile vedere, quando si hanno due occhi e quando nonsi è ciechi e quando splende il sole.

Wozzeck (sempre piú incapace di dominarsi, esplodendo): Tu accanto a lui!Maria: E quand’anche!Wozzeck (si scaglia su di lei, urlando): Femmina!Maria: Non mi toccare!Wozzeck (lascia ricadere lentamente la mano alzata)Maria: Preferisco un coltello in corpo che una mano sopra di me. (andandosene)

Non l’ha osato mio padre, quando avevo dieci anni... (via in casa)Wozzeck (la segue con lo sguardo fisso): “Preferisco un coltello”... (bisbigliando

timidamente) L’essere umano è un abisso, vengono le vertigini a guardaregiú... (andandosene) vengono le vertigini... (via)

(Scena vuota)

Cambiamento di scena

Preludio orchestrale (Ländler)

SCENA QUARTA

Giardino d’una locanda. Tarda sera

L’orchestrina della locanda sul palcoscenico termina per l’appunto il ländler delpreludio orchestrale. Garzoni, soldati e serve sulla pista da ballo: in parteb a l l a n o, in parte stanno a guard a r e. Tra essi Maria, il Tamburmaggiore eAndres

Primo garzone: Ho indosso una camiciolina, che non è mia.Secondo garzone (imitando il primo): Che non è mia...

Primo garzone: E l’anima mia puzza di acquavite.

I garzoni, i soldati e le serve lasciano pian piano la pista da ballo, radunandosi agruppi. Un gruppo si fa intorno ai due garzoni ubriachi

Primo garzone : L’anima mia, l’anima mia immortale, puzza di acquavite! Puzzae non so perché?! Perché il mondo è cosí triste? Perfino il denaro va inputrefazione!

Secondo garzone: Non ti scordar di me! Fratello! Amicizia! (abbraccia il Primogarzone) Perché è cosí bello il mondo! – Vorrei che i nostri nasi fosserodue bottiglie e potessimo versarceli l’un l’altro dentro il collo.

P r i m o : L’anima mia, l’anima mia im-mortale puzza. Oh! È una cosa triste, tri-ste, triste, tri- (s’addormenta)

Secondo: Tutto il mondo è color di ro-sa! Acquavite, ecco la vita mia!

Garzoni, soldati e serve ritornano sulla pista da ballo e ricominciano a ballare.Tra loro, di nuovo Maria e il Tamburmaggiore

Wozzeck (dopo un po’, entra precipitosamente , vede Maria, che passa ballandocol Tamburmaggiore): Lui! Lei! Diavolo!

Maria (passa ballando): Sempre piú, sempre piú!Wozzeck: “Sempre piú, sempre piú!” (cade sopra una panca vicino alla pista da

ballo. Tra sé) Girate! Voltolatevi! Perché Dio non spenge il sole? Tutto si

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ne nicht aus? Alles wälzt sich in Unzucht übereinander: Mann und Weib,Mensch und Vieh!(sieht wieder auf den Tanzboden hin) Weib! Weib!...Das Weib ist heiß! istheiß! heiß! (fährt heftig auf) Wie er an ihr herumgreift!! An ihrem Leib!Und sie lacht dazu!...

Marie und der Tambourmajor (mitten unter den Tanzenden): Immer zu! Immerzu!

Wo z z e c k (gerät in immer größere Au f r e g u n g ): Verdammt! (kann sch l i e ß l i chnicht mehr an sich halten und will auf den Tanzboden stürzen) Ich – (un -terläßt es aber, da der Tanz beendet ist und die Bursch e n , Soldaten undMägde den Tanzboden verlassen. Er setzt sich wieder)

Burschen und Soldaten: Ein Jäger aus der PfalzRitt einst durch einen grünen Wald!Halli, Hallo!Halli, Hallo!Ja lustig ist die Jägerei,Allhie auf grüner Haid!Halli, Hallo!Halli, Hallo!

Andres (die Gitarre ergreifend, spielt sich als Dirigent des Chores auf und gibtein ritardando, so daß er in den verklingenden Akkord des Chores einset -zen kann [leiernd]):

O Tochter, liebe Tochter,Was hast Du gedenkt,Daß Du Dich an die KutscherUnd die Fuhrknecht hast gehängt?!

Burschen und Soldaten:Ja lustig ist die Jägerei,Allhie auf grüner Haid!Halli, Hallo!Halli,Hallo!

Andres:

Hallo!Hallo!(gibt die Gitarre dem Spieler von derWirtshausmusik zurück und wendetsich zum Wozzeck)

Wozzeck: Wie viel Uhr?Andres: Elf Uhr!Wozzeck: So? Ich meint’, es müßt später sein!

Die Wirtshausmusik hat indessen einen Ländler begonnen,zu dem wie früher ge -tanzt wird

Wozzeck: Die Zeit wird Einem lang bei der Kurzweil –Andres: Was sitzest Du da vor der Tür?Wo z z e c k: Ich sitz’ gut da. Es sind manche Leut’ nah an der Tür und wissen’s

nicht, bis man sie zur Tür hinausträgt, die Füß’ voran!Andres: Du sitzest hart.Wo z z e c k : Gut sitz’ ich, und im kühlen Grab, da lieg’ ich dann noch

besser – Andres: Bist besoffen?...Wozzeck: Nein, leider, bring’s nit z’sam.A n d re s (gelangweilt und mit den Gedanken schon mehr bei Ta n z , wendet sich

pfeifend von Wozzeck ab)

Der Tanz hat indessen geendet. Die Burschen und Soldaten verlassen den Tanz -boden und wenden sich zum 1. H a n d w e r k s b u r s ch e n , der inzwischen auf -gewacht ist;er steigt auf einen Tisch und beginnt – von der Wirtshausmusikauf der Bühne begleitet – zu predigen

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voltola sottosopra in lascivia: uomo e donna, individuo e animale!

(guarda di nuovo la pista da ballo) Donna! Donna!... La donna è calda! ècalda! calda! (sobbalza con impeto) Come la va tastando!! Per tutto il cor-po! E lei ci ride!...

Maria e il Tamburmaggiore (in mezzo alle coppie): Sempre piú! Sempre piú!

Wozzeck (con agitazione crescente) : Dannazione! (non riesce infine a dominarsipiú e fa per precipitarsi sulla pista) Io – (ma vi rinuncia, poiché il ballo èterminato e garzoni, soldati e serve lasciano la pista. Torna a sedersi)

Garzoni e Soldati: Un cacciatore della Pfalzva cavalcando per il bosco!Oilí, oilà!Oilí, oilà!La caccia è allegra, sí!in mezzo al verde, sí!Oilí, oilà!Oilí, oilà!

A n d re s (afferra la ch i t a r r a , s ’ i m p r ovvisa direttore del coro e impone un “ r i t a r -dando,” attaccando sulle ultime note del coro [con tono di nenia]):

O figlia, cara figlia,che t’eri immaginatoquando ti sei attaccataa carrettieri e vetturali?!

Garzoni e Soldati:La caccia è allegra, sí!in mezzo al verde, sí!Oilí, oilà!Oilí,Oilà!

Andres:

Oilà!Oilà(restituisce la chitarra al sonatore dellalocanda e si rivolge a Wozzeck)

Wozzeck: Che ora è?Andres: Le undici!Wozzeck: Ah sí? Credevo fosse piú tardi!

Intanto l’orchestrina della locanda ha attaccato un ländler, e tutti ballano din u ov o

Wozzeck: Non passa mai il tempo, in questi spassi –Andres: Perché te ne stai seduto lí davanti alla porta?Wo z z e c k: Sto bene seduto qui. Ci sono molte persone che stanno vicine alla

porta e non lo sanno, finché non li portano fuori, coi piedi avanti!Andres: È duro il tuo sedile.Wozzeck: No, sto bene, e nel sepolcro fresco, starò ancor meglio –

Andres: Sei sbronzo?...Wozzeck: No, purtroppo non ci riesco.Andres (annoiato, coi pensieri rivolti piú al ballo, si distoglie fischiando da Woz -

zeck)

Nel frattempo, il ballo è terminato. I garzoni e i soldati lasciano la pista e si rivol -gono al Primo garzo n e, che intanto si è svegliato: questi monta sopra il ta -volo e comincia a predicare, accompagnato dall’orchestrina sul palcosce -n i c o

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1. Handwerksbursche (anfangs etwas leiernd): Jedoch, wenn ein Wanderer, dergelehnt steht an dem Strom der Zeit,oder aber sich die göttliche Weisheitvergegenwärtigt und fraget: Warum ist der Mensch? (mit Pa t h o s ) A b e rwahrlich, geliebte Zuhörer, ich sage Euch: (verzückt) Es ist gut so! Dennvon was hätten der Landmann,der Faßbinder, der Schneider, der Arzt le-ben sollen, wenn Gott den Menschen nicht geschaffen hätte? Von washätte der Schneider leben sollen, wenn Er nicht dem Menschen die Emp-findung der Schamhaftigkeit eingepflanzt hätte? Von was der Soldat undder Wirt, wenn Er ihn nicht mit dem Bedürfnis des Totschießens und derFeuchtigkeit ausgerüstet hätte?Darum, Geliebteste, zweifelt nicht; denn es ist Alles lieblich und fein...Aber alles Irdische ist eitel; selbst das Geld geht in Verwesung über,(verfällt allmählich in seinen larmoyanten Ton wie zu Beginn der Szene, umim Ländlertempo zu endigen)Und meine Seele stinkt nach Branntewein.

Allgemeines Gejohle! Der Redner wird umringt und von einem Teil der Burschenabgeführt. Die Übrigen begeben sich singend teils zum Tanzboden, teils zuden Tischen im Hintergrund

Burschen und Soldaten: Ja lustig ist die Jägerei...Halli!

Andres (ebenfalls im Hintergrund abgehend): O Tochter, liebe Tochter...Der Narr (taucht plötzlich auf und nähert sich dem Wozzeck)Wo z z e c k (ist währenddessen immer – teilnahmlos an den Vorgängen – auf der

Bank vorn gesessen) Der Narr (drängt sich an Wozzeck heran)

Die Instrumentalisten der Wirtshausmusik beginnen ihre Instrumente zu stimmen

Der Narr (ganz nahe bei Wozzeck): Lustig, lustig...Wozzeck (beachtet den Narren anfangs nicht)

Das Stimmen der Instrumente der Wirtshausmusik ist beendet

Der Narr (listig): aber es riecht –Wozzeck: Narr, was willst du?Der Narr: Ich riech, ich riech Blut!Wozzeck: Blut? – Blut, Blut!

In diesem Au g e n b l i ck setzt der Wa l zer der Wirtshausmusik ein. Die Bursch e n ,Mägde und Soldaten (unter ihnen Marie und der Tambourmajor) beginnenwieder zu tanzen

Wozzeck: Mir wird rot vor den Augen. Mir ist, als wälzten sie sich alle überein-ander...

Verwandlung

Orchester-Nachspiel (Walzer)

Hierauf als Einleitung der folgenden Szene:Wortloser Chor der schlafenden Soldaten

(anfangs bei geschlossenem Vorhang)

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Primo garzone (da principio, lamentoso): Tuttavia, quando un viandante che staappoggiato al fiume del tempo, ovvero evoca alla propria mente la Sa-pienza divina e si domanda:perché esiste l’uomo? (con pathos) Ma in ve-rità, cari ascoltatori, io vi dico: (trasfigurato) bene che sia cosí! Perché diche cosa avrebbero dovuto vivere l’agricoltore, il bottaio, il sarto, il medi-co, se Dio non avesse creato l’uomo? Di che cosa avrebbe dovuto vivere ilsarto, se Egli non avesse instillato nell’uomo il senso della vergogna? Diche cosa il soldato e l’oste, se Egli non lo avesse munito della tendenza asparare e all’umidità?Per tal ragione, miei amatissimi, non dubitate: poiché tutto è piacevole eben fatto...Ma tutto ciò ch’è terreno, è vano:perfino il denaro va in putrefazione, (ri -cade a poco a poco nel suo tono lagrimoso come all’inizio della scena, perfinire a ritmo di ländler)E l’anima mia puzza di acquavite.

Urlío generale! L’oratore è circondato e condotto via da una parte dei garzoni.Gli altri si avviano cantando in parte alla pista da ballo, in parte ai tavolinel fondo

Garzoni e Soldati: La caccia è allegra, sí!...Oilí!

Andres (dirigendosi anche lui verso il fondo): O figlia, cara figlia...Il Pazzo (spunta improvvisamente e si avvicina a Wozzeck)Wozzeck (nel frattempo, se ne è stato sempre seduto sulla panca al proscenio, in -

differente a tutto quanto accadeva)Il Pazzo (si accosta a Wozzeck)

I sonatori dell’orchestrina cominciano ad accordare gli strumenti

Il Pazzo (vicinissimo a Wozzeck): Allegro, allegro...Wozzeck (da principio non fa attenzione al Pazzo)

I sonatori hanno finito di accordare gli strumenti

Il Pazzo (furbescamente): ma c’è odore –Wozzeck: Pazzo, che vuoi?Il Pazzo: Odoro, odoro sangue!Wozzeck: Sangue? – Sangue, sangue!

In questo momento, attacca il valzer dell’orchestrina.I garzoni,le serve e i soldati(tra cui Maria e il Tamburmaggiore) ricominciano a ballare

Wozzeck: Vedo rosso, vedo rosso. Mi sembra che tutti si voltolino l’uno sopral’altro...

Cambiamento di scena

Postludio orchestrale (valzer)

Segue come introduzione della scena successiva:Coro senza parole dei soldati addormentati

(in principio a sipario calato)

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FÜNFTE SZENE

Wachstube in der Kaserne. Nachts

Die Soldaten (liegen auf hölzernen Pritschen und schlafen)Andres (liegt mit Wozzeck auf einer Pritsche und schläft)Wozzeck (stöhnt im Schlaf): Oh – oh – (auffahrend) Andres! Andres! Ich kann

nicht schlafen.

Bei den Worten Wo z ze cks werden die schlafenden Soldaten unruhig,ohne aber aufzuwachen

Wozzeck (immer zu A n d r e s ):Wenn ich die Augen zumach’, dann seh’ ich sie dochi m m e r, und ich hör’ die Geigen immerzu, i m m e r z u . Und dann spricht’s ausder Wand heraus – Hörst Du nix, Andres? Wie das geigt und springt?!

Andres (verschlafen): Laß sie tanzen –Wozzeck: Und dazwischen blitzt es immer vor den Augen wie ein Messer, wie

ein breites Messer!Andres: Schlaf, Narr!Wo z z e c k: Mein Herr und Gott ( b e t e t ) “und führe uns nicht in Ve r s u c h u n g,

Amen!”Die schlafenden Soldaten (wortloser Gesang)Der Ta m b o u r m a j o r (poltert [stark angeheitert] herein): Ich bin ein Mann! Ich

hab’ ein Weibsbild, ich sag’ Ihm, ein Weibsbild! Zur Zucht von Tambour-majors! Ein Busen und Schenkel! und alles fest! Die Augen wie glühendeKohlen. Kurzum ein Weibsbild, ich sag’ Ihm...

Andres: He! Wer ist es denn?Tambourmajor: Frag’ Er den Wozzeck da! (zieht eine Schnapsflasche aus der Ta -

s ch e, trinkt daraus und hält sie dem Wo z ze ck hin) Da Ke r l , s a u f’ – Ichwollt’, die Welt wär Schnaps, Schnaps, der Mann muß saufen! (trinkt wie -der) Sauf’, Kerl, sauf’ –

Wozzeck (blickt weg und pfeift)Tambourmajor (schreiend): Kerl,soll ich Dir die Zung’ aus dem Hals zieh’n und

sie Dir um den Leib wickeln?

Sie ringen miteinander

Wozzeck (unterliegt)Tambourmajor (würgt den am Boden liegenden Wozzeck): Soll ich Dir noch so

viel Atem lassen, als ein Altweiberfurz? (über Wozzeck gebeugt) Soll ich...Wozzeck (sinkt erschöpft um)Tambourmajor (läßt von Wozzeck ab, richtet sich auf und zieht die Schnapsfla -

s che aus der Ta s ch e ): Jetzt soll der Kerl pfeifen! (trinkt wieder) D u n k e l-blau soll er sich pfeifen! (pfeift dieselbe Melodie wie früher Wozzeck)

(triumphierend) Was bin ich für ein Mann!

(wendet sich zum Fortgehen und poltert zur Tür hinaus)

Die Tür schlägt zu

Szene ohne den Tambourmajor

Wozzeck (hat sich indessen langsam erhoben und auf seine Pritsche gesetzt)Ein Soldat (auf Wozzeck deutend): Der hat sein Fett!Andres: Er blut’.Wozzeck: Einer nach dem Andern!

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SCENA QUINTA

Corpo di guardia in caserma. Notte

I Soldati (distesi su tavolacci, dormono)Andres (è disteso insieme con Wozzeck su un tavolaccio e dorme)Wozzeck (geme nel sonno) : Oh – oh (balzando su) Andres! Andres! Non posso

dormire.

Alle parole di Wozzeck,i soldati che dormono si rigirano inquieti,senza però de -starsi

Wozzeck (sempre ad Andres): Quando chiudo gli occhi, non faccio che vederla,e sento i violini, sempre piú, sempre piú. E poi c’è una voce che parla dalmuro – Non odi nulla, Andres? I violini e i salti?!

Andres (assonnato): Lascia che balli –Wozzeck: E a tratti sembra che mi baleni davanti agli occhi un coltello, un col-

tello largo!Andres: Dormi, pazzo!Wozzeck: Signore mio Dio, (prega) “e non ci indurre in tentazione, Amen!”

I Soldati addormentati (canto senza parole)Il Tamburmaggiore (entra rumorosamente [molto alticcio]): Che maschio sono

io! Ho una femmina, ti dico, una femmina! Per l’allevamento di tambur-maggiori! Un petto e cosce! e tutto sodo! Gli occhi come carboni ardenti.Insomma una bella femmina, ti dico...

Andres: Ehi! e chi è dunque?Tamburmaggiore: Chiedilo qui a Wozzeck! (tira fuori dalla tasca una bottiglia di

grappa, beve e la porge a Wozzeck) Qua, su, trinca – Vorrei che il mondof o s s e g r a p p a , g r a p p a , il maschio deve trincare! (beve ancora) Tr i n c a , s u ,trinca –

Wozzeck (guarda altrove e fischia)Tamburmaggiore (urlando): Furfante, devo tirarti fuori la lingua dal collo e at-

torcigliartela al corpo?

Lottano insieme

Wozzeck (soggiace)Tamburmaggiore (tenta di strozzare Wozzeck, che giace al suolo): Vuoi che ti la-

sci fiato quanto un peto di vecchia? (chino su Wozzeck) Vuoi...Wozzeck (cade a terra sfinito)Tamburmaggiore (lascia libero Wozzeck, si raddrizza e tira fuori dalla tasca la

bottiglia di grappa): Fischi pure, il furfante, adesso! (beve ancora) Paonaz-zo deve diventare, a furia di fischiare! (fischia la stessa melodia fischiata daWozzeck)(trionfante) Che maschio che sono, io!

(si volge per andarsene e si allontana rumorosamente)

La porta si richiude sbattendo

Scena senza il Tamburmaggiore

Wozzeck (nel frattempo, si è alzato lentamente e seduto sulla sua branda)Un Soldato (indicando Wozzeck): Ha il fatto suo!Andres: Sanguina.Wozzeck: Uno dopo l’altro!

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Der eine Soldat (legt sich um und schläft ein)Andres (legt sich ebenfalls um und schläft ein)Die anderen Soldaten (die sich während des Ringkampfes etwas aufgerichtet hat -

ten,haben sich nach dem Abgang des Tambourmajors – einer nach dem an -dern – niedergelegt und schlafen nunmehr alle wieder)

Wozzeck (bleibt sitzen und starrt vor sich hin)

Die Musik hört auf

Etwas später fällt der Vorhang

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Il Soldato (si rivolta e s’addormenta)Andres (si rivolta anche lui e s’addormenta)Gli altri Soldati (che durante la lotta si erano un po’ drizzati, dopo l’uscita del

Tamburmaggiore si ricoricano, uno dopo l’altro, e dormono ora tutti)

Wozzeck (resta seduto, con lo sguardo fisso nel vuoto)

La musica cessa

Dopo un po’, cala il sipario

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DRITTER AKT

Vorhang auf

ERSTE SZENE

Mariens Stube. Es ist Nacht. Kerzenlicht

Marie (sitzt am Tisch, blättert in der Bibel; das Kind in der Nähe)(liest in der Bibel) “Und ist kein Betrug in seinem Munde erfunden wor-d e n . . .” H e r r- G o t t , H e r r-Gott! Sieh mich nicht an! ( b l ä t t e r tw e i t e r ) “Aber die Pharisäer brachten ein Weib zu ihm, so im Ehebruchlebte.” “Jesus aber sprach:So verdamme ich dich auch nicht, geh’ hin, undsündige hinfort nicht mehr.” Herrgott! (schlägt die Hände vors Gesicht)

Das Kind (drängt sich an Marie)Marie: Der Bub gibt mir einen Stich in’s Herz. Fort! (stößt das Kind von sich)

Das brüst’ sich in der Sonne! (plötzlich milder) Nein, komm, komm her!(zieht das Kind an sich) Komm zu mir!( e r z ä h l e n d ) “Es war einmal ein armes Kind und hatt’ keinen Vater undkeine Mutter – war Alles tot und war Niemand auf der Welt, und es hatgehungert und geweint Tag und Nacht. Und weil es Niemand mehr hatt’auf der Welt...” Der Franz ist nit kommen, gestern nit, heut’ nit... (blätterthastig in der Bibel) Wie steht es geschrieben von der Magdalena?...“Und kniete hin zu seinen Füßen und weinte und küßte seine Füße undnetzte sie mit Tränen und salbte sie mit Salben...”( s chlägt sich auf die Brust) Heiland! Ich möchte Dir die Füße salben –Heiland, Du hast Dich ihrer erbarmt, erbarme Dich auch meiner!...

Verwandlung

Orchester-Nachspiel

ZWEITE SZENE

Waldweg am Teich. Es dunkelt

Marie (kommt mit Wozzeck von rechts): Dort links geht’s in die Stadt. ’s ist nochweit. Komm schneller.

Wozzeck: Du sollst dableiben, Marie. Komm, setz’ Dich.Marie: Aber ich muß fort.Wozzeck: Komm (sie setzen sich)

Bist weit gegangen, Marie. Sollst Dir die Füße nicht mehr wund laufen.’s ist still hier! Und so dunkel. –Weißt noch, Marie, wie lang es jetzt ist, daß wir uns kennen?

Marie: Zu Pfingsten drei Jahre.Wozzeck: Und was meinst, wie lang es noch dauern wird?Marie (springt auf): Ich muß fort.Wo z z e c k: Fürchst Dich, Marie? Und bist doch fromm? ( l a cht) Und gut! Und

treu! (zieht sie wieder auf den Sitz)(neigt sich – wieder ernst – zu Marie) Was Dufür süße Lippen hast,Marie!(küßt sie) Den Himmel gäb’ ich drum und die Seligkeit, wenn ich Dichnoch oft so küssen dürft! Aber ich darf nicht! – Was zitterst?

Marie: Der Nachttau fällt.

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ATTO TERZO

Sipario

SCENA PRIMA

La stanza di Maria. È notte. Lume di candela

Maria (sta seduta al tavolo, sfoglia la Bibbia; il bambino è vicino a lei)(legge nella Bibbia) “E nessuna frode fu trovata nella bocca di lui...” Si-gnore Iddio, Signore Iddio! Non mi guardare! (continua a sfogliare) “Ma iFarisei condussero a lui una donna, che viveva in adulterio.” “Gesú peròdisse:Nemmeno io ti condanno, va’,e non peccare piú.” Signore Iddio! (sinasconde il viso con le mani)

Il Bambino (si stringe a Maria)Maria: Il ragazzo mi dà una fitta al cuore. Via! (spinge via il bambino) Si pavo-

neggia al sole! (a un tratto, con piú dolcezza) No, vieni,vieni qui! (tira a séil bambino) Vieni da me!(narrando) “C’era una volta un povero bambino, che non aveva né padrené madre – tutti erano morti e non aveva nessuno al mondo, e moriva difame e piangeva giorno e notte. E perché non aveva piú nessuno al mon-do...” Franz non è venuto, né ieri,né oggi... (sfoglia in fretta la Bibbia) Co-me sta scritto della Maddalena?...“E s’inginocchiò ai suoi piedi e pianse e baciò i suoi piedi e li asciugò conle lagrime e li unse di unguenti...”(si batte il petto) Redentore! Vorrei ungere i tuoi piedi – Redentore, tu haiavuto pietà di lei, abbi pietà anche di me!...

Cambiamento di scena

Postludio orchestrale

SCENA SECONDA

Sentiero nel bosco presso lo stagno. Annotta

Maria (viene da destra con Wozzeck): Di là a sinistra si va in città.È lontano an-cora. Andiamo piú in fretta.

Wozzeck: Devi restar qui, Maria. Vieni, siediti.Maria: Ma devo andarmene.Wozzeck: Vieni (si siedono)

Hai fatto molta strada, Maria. Non devi piú piagarti i piedi a camminare.Che silenzio qui! E cosí buio. –Ti ricordi, Maria, quanto tempo è che ci conosciamo?

Maria: A Pentecoste tre anni.Wozzeck: E che pensi, quanto durerà ancora?Maria (balza in piedi): Devo andare.Wozzeck: Hai paura, Maria? Eppure sei pia! (ride) E buona! E fedele! (la tira

giú a sedere)(ridivenuto serio, si china su di lei) Che labbra dolci hai tu, Maria! (la ba -cia) Darei il cielo e ogni beatitudine se potessi baciarti ancora spesso, cosí!Ma non posso! – Perché tremi?

Maria: C’è la rugiada notturna.

60

Wo z z e c k (flüstert vor sich hin): Wer kalt ist, den friert nicht mehr! Dich wirdbeim Morgentau nicht frieren.

Marie: Was sagst Du da?Wozzeck: Nix.

Langes Schweigen. Der Mond geht auf

Marie: Wie der Mond rot aufgeht!Wozzeck: Wie ein blutig Eisen! (zieht ein Messer)Marie: Was zitterst? (springt auf) Was willst?Wozzeck: Ich nicht, Marie! Und kein Andrer auch nicht! (packt sie an und stößt

ihr das Messer in den Hals)Marie: Hilfe! (sinkt nieder)Wozzeck (beugt sich über sie)Marie (stirbt)Wozzeck: Tot! (richtet sich scheu auf und stürzt geräuschlos davon)

Verwandlung

Kurze Orchester-Überleitung

DRITTE SZENE

Eine Schenke. Nacht. Schwaches LichtDirnen (unter ihnen Margret) und Burschen tanzen eine

wilde SchnellpolkaVon einem der Burschen wird ein verstimmtes Pianino

ungemein roh gespielt

Wozzeck (an einem der Tische): Tanzt Alle; tanzt nur zu, springt, schwitzt unds t i n k t , es holt Euch doch noch einmal der Teufel! (stürzt ein Glas We i nhinunter)(den Klavierspieler überschreiend)Es ritten drei Reiter wohl an den Rhein,Bei einer Frau Wirtin da kehrten sie ein.Mein Wein ist gut, mein Bier ist klar,Mein Töchterlein liegt auf der...Verdammt! (springt auf) Ko m m , Margret! (tanzt mit Margret ein paarSprünge. Bleibt plötzlich stehen) Komm, setz Dich her , Margret! (führt siean seinen Tisch und zieht sie auf seinen Schoß nieder) Margret, Du bist soheiß... (drückt sie an sich)(läßt sie los) Wart nur, wirst auch kalt werden! Kannst nicht singen?

Margret (vom Klavierspieler auf der Bühne begleitet, singt):In’s Schwabenland, da mag ich nit,Und lange Kleider trag ich nit,Denn lange Kleider, spitze Schuh,Die kommen keiner Dienstmagd zu.

Wo z z e c k ( a u f f a h r e n d ): Nein! keine Schuh, man kann auch bloßfüßig in dieHöll’ geh’n! Ich möcht heut raufen – raufen –

Margret: Aber was hast Du an der Hand?Wozzeck: Ich? Ich?Margret: Rot! Blut!Wozzeck: Blut? Blut?

Es stellen sich Leute um sie

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Wozzeck (bisbiglia tra sé): Chi è freddo, non sente piú il freddo! Quando cadràla rugiada mattutina, non avrai piú freddo.

Maria: Che stai dicendo?Wozzeck: Niente.

Lungo silenzio. Sorge la luna

Maria: Come sorge rossa la luna!Wozzeck: Come un coltello insanguinato! (tira fuori un coltello)Maria: Perché tremi? (balza in piedi) Che vuoi?Wozzeck: Io niente, Maria! E anche nessun altro! (l’afferra e le spinge il coltello

nel collo)Maria: Aiuto! (cade)Wozzeck (si china su di lei)Maria (muore)Wozzeck: Morta! (si alza guardingo e parte a precipizio, silenziosamente)

Cambiamento di scena

Breve interludio orchestrale

SCENA TERZA

Un’osteria. Notte. Luce deboleProstitute (tra cui Margherita) e garzoni ballano una

veloce polka selvaggiaUno dei garzoni pesta rozzamente su un pianino stonato

Wo z z e c k (a uno dei tavoli): Ballate tutti; ballate su, s a l t a t e, sudate e puzzate,verrà a portarvi via il diavolo, un giorno! (butta giú un bicchiere di vino)

(urlando da soverchiare il pianista)Tre cavalieri galoppavano al Reno,fecero tappa da una bella ostessa.È buono il mio vino, la birra è chiara,la mia figlioletta giace sulla...Dannazione! (balza in piedi) Vi e n i , Margherita! (balla con Margheritaquattro salti. Arrestandosi d’un tratto) Vi e n i , siediti qui, M a r g h e r i t a ! ( l aconduce al suo tavolo e se la tira sulle ginocchia) Margherita,sei tanto cal-da... (la stringe a sé)(poi lasciandola) Aspetta, diventerai fredda anche tu! Non sai cantare?

Margherita (canta, accompagnata dal pianista in scena):Non voglio andare in Svevia, no,Né vesti lunghe voglio, no,Ché vesti lunghe, scarpine a punta,Non sono adatte a una serva.

Wozzeck (indignandosi): No! niente scarpe, anche a piedi nudi si può andare al-l’inferno! Oggi vorrei azzuffarmi – azzuffarmi –

Margherita: Ma che hai qui alla mano?Wozzeck: Io? Io?Margherita: Rosso! Sangue!Wozzeck: Sangue? Sangue?

Qualcuno si stringe intorno a loro

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Margret: Freilich – Blut.

Verwandlung

Kurzes Orchester-Nachspiel

VIERTE SZENE

Waldweg am Teich. Mondnacht wie vorher

Wozzeck (kommt schnell herangewankt. Bleibt suchend stehen): Das Messer? –Wo ist das Messer? – Ich hab’s dagelassen. –Näher, noch näher. –Mir graut’s – da regt sich was.Still! – Alles still und tot. –Mörder! Mörder!! Ha! Da ruft’s. Nein – ich selbst.(wankt suchend ein paar Schritte weiter und stößt auf die Leiche) Marie!Marie! Was hast Du für eine rote Schnur um den Hals? Hast Dir das roteHalsband verdient, wie die Ohrringlein, mit deiner Sünde!Was hängen Dir die schwarzen Haare so wild – ?! –Mörder! Mörder!! Sie werden nach mir suchen. Das Messer verrät mich!(sucht fieberhaft) Da,da ist’s! (am Teich) So! Da hinunter! (wirft das Mes -ser hinein) Es taucht ins dunkle Wasser wie ein Stein.

Der Mond bricht blutrot hinter den Wolken hervor

( b l i ckt auf) Aber der Mond verrät mich – der Mond ist blutig.Will denn die ganze Welt es ausplaudern?! – Das Messer, es liegt zu weitvorn,sie finden’s beim Baden oder wenn sie nach Muscheln tauchen. (gehtin den Teich hinein) Ich find’s nicht.Aber ich muß mich waschen. Ich binb l u t i g. Da ein Fleck – und noch einer. ( k l a g e n d ) Weh! Weh! Ich waschemich mit Blut – das Wasser ist Blut... Blut...

(ertrinkt)

Der Doktor (tritt auf)Der Hauptmann (folgt ihm): Halt!Doktor (bleibt stehen): Hören Sie? Dort!Hauptmann: Jesus! Das war ein Ton. (bleibt ebenfalls stehen)Doktor (auf den Teich zeigend): Ja, dort!Hauptmann: Es ist das Wasser im Teich.Das Wasser ruft. Es ist schon lange Nie-

mand ertrunken. Kommen Sie, Doktor! Es ist nicht gut zu hören! (will denDoktor mit sich ziehen)

Wozzeck:Ich glaub’, ich hab’mich geschnitten,da an der rechtenHand – Ich hab’sdaran abgewischt.Was wollt Ihr?Was geht’sEuch an?Bin ich ein Mör-d e r ?Platz! oder es gehtwer zum Te u f e l !(stürzt hinaus)

Margret:

Wie kommt’s dennzum Ellenbogen?

P u h !P u h !Da stinkt’s nachM e n s c h e n b l u t !

Die Burschen:

Mit derrechtenHand amrechtenArm?

Blut, Blut,Blut, Blut!

Dirnen:

Fr e i l i c h , da stinkt’snach Menschen-b l u t !

63

Margherita: Certo – sangue.

Cambiamento di scena

Breve postludio orchestrale

SCENA QUARTA

Sentiero nel bosco presso lo stagno. Notte di luna come prima

Wozzeck (s’avanza rapidamente barcollando. Si arresta cercando): Il coltello? –Dov’è il coltello? – L’ho lasciato qui. –Piú vicino, ancora piú vicino. –Ho terrore – là si muove qualcosa.Silenzio! – Tutto è silenzio e morte. –Assassino! Assassino!! Ah! Ecco gridano. No – sono io stesso.(barcollando s’inoltra di alcuni passi e urta la salma) Maria! Maria! Cos’èquel laccio rosso che hai intorno al collo? Ti sei guadagnata la collana ros-sa, come gli orecchini col tuo peccato!Come son scarruffati selvaggiamente i tuoi capelli neri – ?! –Assassino! Assassino!! Andranno in cerca di me. Il coltello mi tradisce!(cerca febbrilmente) Eccolo, è qua! (presso lo stagno) Cosí! Qua dentro!(getta dentro il coltello) Sprofonda nell’acqua scura come una pietra.

La luna spunta a un tratto color rosso-sangue fuor dalle nuvole

(guarda in su) Ma la luna mi tradisce – la luna è insanguinata. Vuol spiffe-rarlo a tutto il mondo, dunque?! – Il coltello è troppo avanti, lo troveran-no facendo il bagno o tuffandosi a cercare conchiglie. (entra nello stagno)Non lo trovo. Ma devo lavarmi. Sono insanguinato. Qua una macchia – eun’altra ancora. (lamentandosi) Ohimè! Ohimè! Mi lavo col sangue – l’ac-qua è sangue... sangue..

(annega)

Il Dottore (s’avanza)Il Capitano (lo segue): Fermo!Dottore (s’arresta): Sente? Là!Capitano: Gesú! Era un suono, questo. (s’arresta anche lui)Dottore (indicando lo stagno): Sí, là!Capitano: È l’acqua dello stagno. L’acqua chiama. Da tempo nessuno è piú an-

negato. Venga, dottore! Non è bene stare a sentire! (vuol tirarsi dietro ilDottore)

Wozzeck:Credo di essermit a g l i a t o, qui allamano destra. –Me la son pulitacosí. –Voi che volete?Che ve ne impor-ta? Sono forse unassassino? – Lar-go! o qualcunoandrà al diavolo!(esce a precipizio)

Margherita:

Com’è arrivato algomito?

Puh!Puh!C’è odore di san-gue umano!

I Garzoni:

Con lamanodestra albracciodestro?

S a n g u e, s a n g u e,sangue, sangue!

Prostitute:

C e r t o, c’è odoredi sangue umano!

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Doktor (bleibt aber stehen und lauscht): Das stöhnt – als stürbe ein Mensch. Daertrinkt Jemand!

Hauptmann: Unheimlich! Der Mond rot und die Nebel grau. Hören Sie? – jetztwieder das Ächzen.

Doktor: Stiller, – jetzt ganz still.Hauptmann: Kommen Sie! Kommen Sie schnell! (zieht den Doktor mit sich)

(beide ab)

Verwandlung

Orchester-Zwischenspiel (Epilog)

FÜNFTE SZENE

Straße vor Mariens Tür. Heller Morgen, Sonnenschein

Kinder (spielen und lärmen)Mariens Knabe (auf einem Steckenpferd reitend)Die spielenden Kinder:

Ringel, Ringel, Rosenkranz,Ringelreih’n!Ringel, Ringel, Rosenkranz,Rin...

(unterbrechen Gesang und Spiel)

Andere Kinder (stürmen herein)Eins von ihnen: Du Käthe! – Die Marie...Zweites Kind: Was is?Erstes Kind: Weißt’ es nit? Sie sind schon Alle ’naus.Drittes Kind (zu Mariens Knaben): Du! Dein Mutter ist tot!Mariens Knabe (immer reitend): Hopp, hopp! Hopp, hopp! Hopp, hopp!Zweites Kind: Wo is sie denn?Erstes Kind: Draus liegt sie, am Weg, neben dem Teich.Drittes Kind: Kommt – anschaun!

(alle Kinder laufen davon)

Mariens Knabe (reitet): Hopp, hopp ! Hopp, hopp! Hopp, hopp! (zögert einenAugenblick und reitet dann den anderen Kindern nach)

(Leere Bühne)

Der Vorhang fällt

Einige Schlußtakte des Orchesters

Universal Edition A.G., Wienrappr. per l’Italia: Casa Ricordi, Milano

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Dottore (resta però fermo, in ascolto): Sono lamenti – come se morisse un uomo.C’è qualcuno che annega!

Capitano: Lugubre! La luna rossa e le nebbie grigie. Sente? – ecco ancora i ge-miti.

Dottore: Piú lievi, – ora tutto è silenzio.Capitano: Venga! Venga presto! (tira il Dottore via con sé)

(entrambi via)

Cambiamento di scena

Interludio orchestrale (Epilogo)

SCENA QUINTA

Strada davanti alla porta di Maria. È mattino chiaro.Splende il sole

Bambini (giocano e fanno chiasso)Il Bimbo di Maria (cavalca un bastone come un cavalluccio)I Bambini che giocano:

Giro-giro-tondogiriamo intorno al mondo!Giro-giro-tondoGir...

(interrompono canto e gioco)

Altri Bambini (entrano di corsa)Uno di loro: Ehi Käthe! – La Maria...Secondo Bambino: Che c’è?Primo Bambino: Non lo sai? Son già andati tutti fuori.Terzo Bambino (al figlio di Maria): Ehi tu! Tua madre è morta!Il Bimbo di Maria (sempre cavalcando): Hopp, hopp! Hopp, hopp! Hopp, hopp!Secondo Bambino: E dov’è?Primo Bambino: Giace là fuori, sul sentiero, vicino allo stagno.Terzo Bambino: Venite – a vedere!

(tutti i bambini corrono via)

Il Bimbo di Maria (cavalca): Hopp, hopp! Hopp, hopp! Hopp, hopp! (esita unistante e galoppa poi dietro agli altri bambini)

(Scena vuota)

Cala il sipario

Alcune misure finali dell’orchestra

Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1977Dal libro di Paolo PetazziAlban Berg. La vita, l’opera, i testi musicati