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Workforce Engagement Come valorizzare le persone nel passaggio alla digitalizzazione

SAP ExEcutivE Summit

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tAvOLO Di LAvORO WORkfORcE EngAgEmEnt

PARtEciPAnti

vittorio Ayra - EnEL gREEn POWERRoberto Banchero - LOmBARDiA infORmAticAmarcello cordioli - PERmAStEELiSAPaolo De fabritiis - gRuPPO BOLtOnPierluigi De marinis - AnAS giuseppe Lesce - SAcmi imOLA Lara marchiani - EA tERRitORiO EnERgiA AmBiEntEmarco milanesi - uniAcQuE BERgAmOAndrea mugnai - unicREDit BuSinESS intEgRAtED SOLutiOnSRoberto Orofino - LOMBARDIA INFORMATICA Paolo Pizzari - umBRA AcQuE - gRuPPO AcEAgiovanni Rubino - cSi PiEmOntEAndrea Scibelli - fcA itEmfabio Squassoni - unicREDitLuca Pagani - SAiPEm

WORkfORcE EngAgEmEnt: cOmE vALORizzARE LE PERSOnE nEL PASSAggiO ALLA DigitALizzAziOnE

In collaborazione con Con il contributo di

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Digital Core: come abilitare la trasformazione Prima parte: in collaborazione con NetConsulting cubeSeconda parte: con la partecipazione di IDCDigital Finance: come governare l’azienda digitale - con Business InternationalCustomer Experience: come interagire con i clienti digitali - con NetcommBusiness Networks: come digitalizzare i processi - con Business InternationalWorkforce Engagement: come valorizzare le persone nel passaggio alla digitalizzazione - con AiDP

SAP Executive Summit è un evento esclusivo, riservato a un numero selezionato di Top Manager e Business Leader delle più importanti aziende italiane. Tema dell’edizione 2016, realizzata in collaborazione con Accenture, Almaviva, Atos Italia, BGP, Capgemini, Deloitte, EY, HP, IBM, PWC, Syskoplan Reply e Techedge, è stata la Digital Transformation, come concreto percorso di trasformazione del business e della società in cui viviamo. I lavori di SAP Executive Summit sono stati aperti venerdì 11 marzo da cinque Working Session, organizzate in collaborazione con importanti esperti di mercato, con l’obiettivo di tracciare concreti percorsi di trasformazione digitale, indagando diverse aree di business e definendo metodi pratici. Dall’analisi dello scenario alla definizione di modelli concreti condividendo storie di successo ed esperienze dirette.

Questi i temi affrontati• Digital core: come abilitare la trasformazione prima parte in collaborazione con NetConsulting cube seconda parte con la partecipazione di IDC• Digital finance: come governare l’azienda digitale,

in collaborazione con Business International

• customer Experience: come interagire con i clienti digitali, in collaborazione con Netcomm

• Business networks: come digitalizzare i processi, in collaborazione con Business International

• Workforce Engagement: come valorizzare le persone nel passaggio alla digitalizzazione, in collaborazione con AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale).

Questo documento propone una breve sintesi della Working Session Workforce Engagement: come valorizzare le persone nel passaggio alla digitalizzazione. Analogo resoconto è disponibile per le altre sessioni di lavoro, come strumento di consultazione utile per i Manager che operano nelle diverse aree di business dell’azienda. Per ricevere la sintesi delle altre sessioni è necessario scrivere alla Segreteria Organizzativa di SAP Executive Summit all’indirizzo: sapexecutivesummit@hi-comm.it indicando la sessione di riferimento e l’indirizzo email dell’Executive a cui dovrà essere inviato.

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SESSiOni PARALLELE - WORking SESSiOn

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cOnfEREnzA PLEnARiA: vEnERDÌ 11 mARzONella sessione plenaria di venerdì 11 marzo, le tematiche affrontate hanno avuto come piattaforma di confronto la digital transformation come fenomeno di trasformazione del business, delle imprese, del mercato. Dopo l’apertura di Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia, è stato Marco Grazioli, Presidente e Senior Partner, The European House-Ambrosetti, a posizionare il primo tassello degli elementi necessari per realizzare concretamente la digital transformation, ovvero il coinvolgimento delle persone in un nuovo digital mindset che investe tutta l’azienda. I lavori sono proseguiti con il confronto diretto di importanti protagonisti del mondo delle imprese nella CEO roundtable dal titolo Drive Digital Business, che ha coinvolto: • Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia• Pietro cassani, Direttore Generale Gruppo SACMI• Andrea Dell’Orto, Vice Presidente Assolombarda

Confindustria Milano Monza e Brianza • Alessandro foti, Amministratore Delegato e Direttore

Generale di FinecoBank• Barbara morgante, Amministratore Delegato e Direttore

Generale Trenitalia La sessione è proseguita con il Keynote speech di Bill mcDermott, che ha ripercorso le tappe della trasformazione vissuta da SAP, offrendo una testimonianza toccante della propria vicenda personale.

La prima giornata di lavoro si è chiusa, dopo il gala dinner, con il concerto del Maestro giovanni Allevi, che ci ha regalato momenti di grande emozione e partecipazione.

cOnfEREnzA PLEnARiA: SABAtO 12 mARzONel corso della sessione di sabato mattina i lavori hanno allargato la prospettiva dal business alla società e alle persone: • massimo Delledonne, Professore ordinario di Genetica -

Dipartimento di Biotecnologie dell’Università degli Studi di Verona, ha offerto la propria visione della bellezza nascosta nel nostro DNA, evidenziando come l’utilizzo delle moderne tecnologie abbatte tempi e costi nell’analisi del patrimonio genetico e mettendo a nudo alcuni aspetti del proprio stesso genoma.

• Stefano Boeri, Architetto e docente ordinario di Progettazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano, ha presentato la genesi del progetto del “bosco verticale” nel quadro di un ripensamento dell’urbanistica animata da una visione di una città “densa” e sostenibile, habitat di una nuova intelligenza collettiva e partecipata.

• michel van Eeten, Professor Governance of Cybersecurity, Faculty of Technology, Policy and Management - Delft University of Technology, ha analizzato la tematica della sicurezza ambientale e aziendale, mettendo in luce come questa problematica venga spesso sottovalutata ed evidenziando quanto vulnerabili possano essere i sistemi informatici.

• timo Elliott, VP, Global Innovation Evangelist SAP, ha esposto alcuni dei più rilevanti progetti internazionali in cui SAP è a fianco di ospedali, amministrazioni pubbliche e comunità locali in un impegno per migliorare la vita delle persone grazie alla tecnologia.

• Roberto maroni, Presidente della Regione Lombardia, ha evidenziato i punti di forza della regione che amministra, in termini di capacità produttiva, istruzione universitaria, ecosistema di imprese e poli di ricerca.

La sintesi delle due giornate è stata affidata a Luisa Arienti per il saluto finale.

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WORkfORcE EngAgEmEnt: cOmE vALORizzARE LA fORzA LAvORO nEL PASSAggiO ALLA DigitALizzAziOnE Come la tecnologia influisce e modifica il nostro quotidiano? Che impatto ha sulle nostre vite la quantità di informazioni che riceviamo ogni giorno? Quanto devono essere coinvolti nei processi di digitalizzazione dipendenti e collaboratori? Da questi quesiti generali ha preso il via la discussione del tavolo dedicato ai Manager dell’area HR.Sono stati approfonditi i fattori chiave che in un’economia digitale consentono di creare e gestire una forza lavoro agile, incentivando i dipendenti a identificarsi nel futuro dell’azienda, tenendo presente che le persone devono essere sempre al centro del processo evolutivo e decisionale aziendale. La giornata si è articolata in una serie di presentazioni e confronti sui diversi aspetti oggetto della working session e in una sessione partecipata, in cui gli Executive presenti sono stati invitati, suddivisi in gruppi di lavoro, a declinare dal punto di vista strategico e operativo i risultati raggiunti che sono stati poi condivisi a fine giornata.

introduzionePietro Iurato, Direttore Risorse Umane SAP Italia, ha aperto i lavori e ha sottolineato l’importanza della tecnologia per i responsabili HR delle aziende. La digital transformation sta infatti modificando radicalmente il modo di gestire le risorse umane, rendendo indispensabile anche in ambito professionale l’utilizzo dei dispositivi mobile e dei social media.

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il mondo digitale: vantaggi e resistenzeLa presentazione di VisionMind, introdotta da Roberto Monti e sviluppata da Barbara Calvi, ha illustrato ai partecipanti il modo in cui il mondo intorno a noi è già cambiato. Quanti dispositivi abbiamo in casa? Come gestire questo inarrestabile processo di digitalizzazione? E come considerare i social media, che stanno assumendo un ruolo fondamentale al punto da assorbire una parte sempre più rilevante del nostro tempo e della nostra attenzione?

Chi si occupa di Risorse Umane deve necessariamente trovare il modo di sfruttare la digital transformation per portare vantaggi alla propria azienda, facendo leva su 3 elementi: - Analytics & Social listening: comprendere lo stato

d’animo generale e anticipare le tendenze della società per riuscire a scoprire cosa pensano i clienti interni, cioè le risorse interne.

- Strategia digitale: sfruttare la digitalizzazione per espandere il business e raggiungere nuovi risultati, a cui forse prima non avremmo mai pensato.

- Azienda 3.0: fluidificare i processi aziendali. Le persone sono abituate a ricevere informazioni in maniera diversa nella vita di tutti i giorni ed è importante adattarsi a questi cambiamenti, individuando sempre nuovi modi di lavorare e interagire.

Pietro Iurato, Direttore Risorse Umane SAP Italia

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Questo contesto non è tuttavia del tutto esente da alcuni fattori che potrebbero rallentare l’efficace svolgersi del processo di digitalizzazione e la generazione dei vantaggi attesi. Le persone infatti, o una parte di loro, potrebbero opporre alcune resistenze che si possono tradurre in ostacoli mentali, di carattere organizzativo e di carattere processuale. Occorre gestire in modo intelligente questi fattori, comprendendoli pienamente e stimolando le persone a superare le resistenze al cambiamento, soprattutto rendendole partecipi dei benefici che il digitale può offrire loro.

People first: il capitale umano come motore della trasformazione digitaleL’intervento di Giorgio Angeli di Accenture ha messo in luce come, dopo anni in cui il digitale e gli aspetti tecnologici sono sempre stati messi al centro delle analisi HR, ora il nuovo paradigma è diventato – o è tornato a essere – il Capitale Umano.

Di seguito alcuni macrotrend che sono stati individuati per i prossimi anni: - Intelligence Automation- Liquid Workforce- Platform Economy- Predictable Disruption- Digital Trust

I tempi sono quindi cambiati e ora si ritiene che sia la tecnologia a doversi adattare alle persone, non viceversa. Si tratta infatti di una sostanziale differenza rispetto agli scorsi anni, quando gli obiettivi e le tendenze erano molto diversi: 2013 - Every Business is a Digital Business2014 - From Digitally Disrupted to Digital Disrupter2015 - Digital Business Era: Stretch Your Boundaries2016 - People First: Primacy of People in the Digital AgeIn questa nuova ottica le competenze tecniche, pur importanti, non rappresentano più la condizione fondamentale per poter operare efficacemente nel mondo digitale. Nella selezione delle risorse umane, è importante affidarsi a una pluralità di fattori, non tutti correlati direttamente con la conoscenza tecnica: adattabilità e flessibilità; collaborazione oltre i confini fisici; pensiero laterale e creatività; competenze nuove e sempre aggiornate. Nel corso di una ricerca effettuata sui responsabili HR per individuare le caratteristiche fondamentali che i dipendenti dovrebbero avere per essere efficaci in un ambiente di lavoro digitale, è emerso un risultato interessante: le aziende stanno sì investendo negli strumenti e nelle tecnologie di cui hanno bisogno per tenere il passo con il costante cambiamento, ma allo stesso tempo si stanno concentrando sulla forza lavoro. Sono infatti alla ricerca di soluzioni tecnologiche che possano

Giorgio Angeli, Accenture

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Brainware: il nuovo vantaggio competitivoLuca Solari di EY ha evidenziato invece la necessità fondamentale di mettere le persone al centro dei processi, con il supporto del digitale. Nell’attuale contesto lavorativo diventa fondamentale per un’impresa far leva sul “Brainware” come variabile competitiva. Si tratta dell’unica risorsa di un’organizzazione che può presentare elementi di crescita con il trascorrere del tempo. Investire sul capitale umano significa produrre costantemente valore aggiunto. Al centro, dunque, dobbiamo sempre mettere l’individuo.

Le due dimensioni fondamentali del brainware sono: l’importanza di investire nell’innovazione e quella del sapere specialistico individuale, che è la capacità umana di coniugare competenze manuali con capacità mentali.Un brainware richiede:- Contesti stimolanti- Opportunità di fare meta-task- Possibilità di lavorare ovunque e in qualsiasi momento - Essere in contesti in cui le persone di riferimento sono

in grado di dare qualcosa- Ricordarsi sempre che non esistono posti di lavoro

senza problemi - Avere a disposizione tecnologia e strumenti

all’avanguardia

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facilitare la trasformazione di persone, attività e dell’intera organizzazione in un’impresa pronta al cambiamento. I dirigenti coinvolti nell’indagine riferiscono che “una profonda esperienza in merito all’attività specialistica” è una caratteristica importante, ma ancora di più lo sono la ‘capacità di imparare rapidamente’ e ‘la volontà di abbracciare il cambiamento’.Queste riflessioni introdotte da Giorgio De Angeli sono state oggetto di un’interessante discussione tra i partecipanti, da cui è emerso che i responsabili aziendali si stanno rendendo conto che una liquid workforce può costituire il nuovo vantaggio competitivo. In questo contesto sono 3 gli imperativi che bisogna sempre tener presente:• Espansione della forza lavoro La tecnologia digitale ha ampliato il numero di individui

che lavorano al di fuori delle organizzazioni. • Accesso rapido ai talenti Grazie alle nuove tecnologie bastano 3 giorni per scovare

e assumere i nuovi talenti, a fronte di un processo tradizionale lungo 2 settimane.

• La tecnologia al lavoro Entro il 2019, si prevede che il 17% dei lavoratori

utilizzerà solo dispositivi mobili per lavorare. Luca Solari, EY

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- Sfruttare al meglio il proprio tempo (al lavoro, a casa, in tutto il mondo)

Proprio per liberare questa capacità, EY ha creato una piattaforma di Business HR (EY Persone Advisory Services), una piattaforma basata su 6 pilastri di competenza, integrata per supportare qualsiasi esigenza complessa legata al brainware e alla gestione delle persone, completamente digitale e non vincolata da una piattaforma software.

talkActive: la sessione partecipataAl termine delle presentazioni, i partecipanti sono stati divisi in diversi gruppi di lavoro per affrontare le problematiche analizzate utilizzando una metodologia denominata TalkActive. Si tratta di una tecnica che nasce con l’obiettivo di far emergere le aree di complessità di un tema, per trasformarle in soluzioni percorribili dal gruppo. Si dialoga attivamente, confrontandosi e discutendo in merito a problematiche comuni. Le sfide su cui lavorare sono scelte tra quelle proposte dai partecipanti stessi, assicurando il coinvolgimento attivo di tutti. I presenti sono stati così invitati a declinare in maniera operativa e strategica quanto appreso durante la giornata di lavoro.

Il processo è stato dunque strutturato in diverse fasi:• Individuazione delle sfide da affrontare• Analisi della realtà (domande oggettive)• Brainstorming divergente (domande riflessive)• Lo spostamento del punto di vista (domande

interpretative)• La sfida nel contesto (ristrutturazione della sfida)• Le modalità risolutive e il piano di azione (domande

decisionali)In conclusione, ogni gruppo di lavoro ha presentato il suo case study, evidenziando le 4 fasi su cui i partecipanti hanno lavorato:fase 1 - Scelta del caso da studiare e risolverefase 2 - Vaglio delle possibili ipotesi utili alla risoluzione del problemafase 3 - Utilizzo di immagini, facendo leva su un pensiero di tipo analogico e focalizzando l’attenzione sui punti chiave.fase 4 - Consigli specifici e concreti utili alla risoluzione del problema

Al termine, è stata presentata al pubblico una sintesi dei risultati raggiunti da ciascun gruppo.

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Fulvio Bergesio, Executive Sales Director di SAP

Fulvio Bergesio, Executive Sales Director di SAP, ha tratto le conclusioni tracciando un bilancio positivo del lavoro svolto che ha messo in luce alcuni punti chiave. Non si fa digitalizzazione inserendo all’interno dell’organizzazione una nuova tecnologia, occorre invece mettere la tecnologia al servizio dei nuovi processi da implementare e porre la persona al centro dell’organizzazione. Prendendo spunto dal Marketing che mette al centro il Cliente, anche l’HR deve gestire la forza lavoro come propri clienti, affinché possano portare benefici all’azienda. Non da ultimo, quando si interviene nei processi aziendali, è necessario avere il pieno supporto dell’area HR che, a sua volta, deve diventare protagonista del processo di digitalizzazione per poter contribuire al cambiamento.

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