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Febbraio 2008 WLAN-PRJ-V3 - 1 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2 Wireless LAN: Progettazione di reti Indoor, Hot Spot e Outdoor Pietro Nicoletti Studio Reti s.a.s www.studioreti.it

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Wireless LAN:Progettazione di reti Indoor, Hot

Spot e Outdoor

Pietro NicolettiStudio Reti s.a.s

www.studioreti.it

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Wireless LAN: tipi di reti� Reti Indoor:

� si sviluppano all’interno di un edificio

� eliminano il cablaggio o si sovrappongono ad esso

� Reti Outdoor:

� connessione tra edifici con attraversamento del suolo pubblico (fondo)

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Wireless LAN: tipi di reti� HOT SPOT

� copertura di rete in luoghi aperti delimitati di accesso pubblico

� problematiche di rete simili alle reti Indoor

�Requisiti di sicurezza, privacy e controllo degli accessi molto stringenti

Stazione

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Reti Wireless Indoor: caratteristiche e problematiche� Coprono un’area relativamente delimitata:

� sala riunioni

� appartamento o home office

� area con vincoli architettonici

� area uffici come complemento alla rete cablata

�magazzino

� Le problematiche:

� la copertura di una cella e le prestazioni

� la sicurezza e la privacy

� l’accesso agli utenti

� Si impiegano in genere Access Point di tipo DSSS

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Wireless-LAN IN-DOOR 802.11b: raggio di copertura radio approssimativo in Europa

5.5 Mbps HR-DSSSraggio di 48 m

11 Mbps HR-DSSSraggio di 40 m

2 Mbps DSSSraggio di 57 m

1 Mbps DSSSraggio di 67 m

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Wireless-LAN: Automatic Rate Fallback� I data rate più bassi sono caratterizzati da una comunicazione più robusta con copertura di distanze maggiori rispetto ai data rate più elevati

� La stazione prova ad operare alla massima velocità

� La stazione nella regione più interna alla cella opera alla massima velocità, mentre quella più distante opera alla minima velocità

� L’algoritmo ARF (Automatic Rate Fallback) permette alla stazione di cambiare automaticamente data rate man mano che si allontana dalla regione più interna della cella

�meccanismo basato sul conteggio del ACK persi

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Wireless-LAN IN-DOOR: le fasi progettuali� La progettazione può essere suddivisa in 3 fasi:

� esame dell’area da servire e pianificazione delle celle

� site survey

� riesame della pianificazione delle celle

� A seguito dell’installazione definitiva potrebbe essere necessario aggiornare la documentazione di progetto per modifiche effettuate in corso d’opera

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Wireless-LAN IN-DOOR: pianificazione delle celle ed assegnazione dei canali� Avendo a disposizione le planimetrie dell’edificio si può iniziare a pianificare la copertura dell’area con varie celle, ad ognuna delle quali verrà assegnato un determinato canale

� Sovrapposizione delle celle

� di tipo totalmente sovrapposto per aumentare la banda disponibile in una determinata area

� di tipo parzialmente sovrapposto

� Tipologia della sovrapposizione delle celle:

� orizzontale

� verticale

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Wireless-LAN IN-DOOR: Criteri di progettazione delle celle e della loro densità� La progettazione della copertura di una cella e della densità di popolazione delle celle può essere basata su:

� sulle prestazioni globali elevate della rete wireless nell’area da coprire

� numero elevato di AP

� bassa area di competenza di una cella

� progettazione che deve considerare le possibili interferenze tra le celle

� sul principio di copertura di un’area grande con l’impiego del minor numero possibile di AP

� numero basso di AP

� elevata area di competenza di una cella

� progettazione che deve evitare di avere delle zone non coperte da celle

� prestazioni che variano a seconda delle zone

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Wireless-LAN IN-DOOR: sensibilità del ricevitore� Sensibilità di ricezione deve essere almeno di -76 dBm

� Sensibilità medie dei prodotti: -84 dBm a 11 Mb/s, -87 dBm a 5,5 Mb/s, -90 dBm a 2 Mb/s, -93 dBm a 1 Mb/s

� Sensibilità prodotti Cisco: -85 dBm a 11 Mb/s, -89 dBm a 5,5 Mb/s, -91 dBm a 2 Mb/s, -94 dBm a 1 Mb/s

� Sensibilità prodotti Alvarion: -85 dBm a 11 Mb/s, -88 dBm a 5,5 Mb/s, -90 dBm a 2 Mb/s, -93 dBm a 1 Mb/s

� Sensibilità AP 3COM: -80 dBm a 11 Mb/s, -84 dBm a 5,5 Mb/s, -85 dBm a 2 Mb/s, -88 dBm a 1 Mb/s

� Sensibilità schede 3COM: -86 dBm a 11 Mb/s, -88 dBm a 5,5 Mb/s, -91 dBm a 2 Mb/s, -93 dBm a 1 Mb/s

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Wireless-LAN IN-DOOR: Potenze del trasmettitore TX-Power� Per il TX-Power massimo lo standard demanda alle regolamentazioni nazionali

�TX-Power di 32 mW è adottato da tutti i produttori

�TX-Power di 100 mW (EIRP) è adottato da diversi produttori ed è il massimo livello utilizzabile in Europa

� granularità dei prodotti Cisco = 5, 20, 30, 50, 100 mW (7, 13, 15, 17, 20 dBm)

� alcune schede 3COM adottano un TX-Power di 17 dBm (50 mW)

�TX-Power di 250 mW è adottato da Alvarion ed èutilizzabile in USA

� granularità Alvarion = -4, -2, 4, 6, 12, 14, 20, 24 dBm

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Transmit Power Level sui 2.4 GHz� In America (USA) sono ammesse potenze fino a 1000 mW

� IN Europa sono ammessi potenze fino a 100 mW

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Data Rate 1 Mb/s 2 Mb/s 5,5 Mb/s 11 Mb/s

Sensibilità ricevitore con BER 10-5 -93 dBm -90 dBm -87 dBm -84 dBm

Copertura 99% con TX Power 20 dBm (100 mW)

Spazio aperto sul piano (no ostacoli) 270 m 198 m 144 m 105 m

Spazio uffici semiaperto 74 m 59 m 48 m 39 m

Uffici chiusi 25 m 22 m 19 m 16 m

Wireless-LAN IN-DOOR: distanze massime, sensibilità del ricevitore, TX Power 100 mW� La sensibilità del ricevitore varia a seconda del data rate

� Le distanze massime variano a seconda dell’ambiente e del data rate desiderato

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Distanze indicative della Cisco con TX-Power di 100 mW

140 ft = 42,7 m180 ft = 54,9 m250 ft = 76,2 m350 ft = 106 m

Ranges Using 2.2dBi Dipole Antenna onAP, and Standard PC Card Style Radio

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Wireless-LAN IN-DOOR: sovrapposizione orizzontale totale di tre celle con canali non sovrapposti

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Europa: canali DSSS non sovrapposti� Canali non sovrapposti che possono coesistere nella medesima area

� 1, 7, 13

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Wireless-LAN IN-DOOR: progettazione di aree multicellula� Stabilire gli assi lungo i quali bisogna installare gli AP e definire i centri cella

� Stabilire la densità di popolazione delle celle e il loro posizionamento lungo gli assi prestabiliti

� Scegliere un’eventuale antenna alternativa a quella integrata nell’Access Point nel caso in cui si voglia una copertura diversa da quella omni direzionale

� Stabilire i canali da impiegare nelle varie celle evitando le interferenze

� Scegliere un’eventuale antenna alternativa a quella integrata nell’Access Point

� Prevedere il tipo d’installazione e fissaggio degli Access Point

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Wireless-LAN IN-DOOR: dimensionamento delle celle su area ridotta con obiettivo di avere alte prestazioni� Area composta da 4 celle in cui 2 di queste utilizzano il medesimo canale

� necessità di ridurre la potenza di trasmissione per realizzare celle piccole

CH 1

CH 1

CH 13

CH 7

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CH 1

CH 1

CH 13

CH 7

d1

Wireless-LAN IN-DOOR: dimensionamento delle celle su area ridotta con obiettivo di avere alte prestazioni

� Distanza tra i canali riutilizzati

�modello a bassa densità

� d = 100 m, d2 = 50 m

� utilizzabile solo in spazi semiaperti

�modello a media densità

� d1 = 60 m, d2 = 30 m

�modello ad alta densità:

� d1 = 40 m, d2 = 20 m

� Copertura dell’area di tipo asimmetrico

d2

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36 m

30 m

Wireless-LAN IN-DOOR: Esempio di copertura di area piccola ad alta densità tratto da

Cisco� Modello ad altissima densità

� SNR = 1 al centro area tra i canali reused

� nelle celle reusedriduzione del TX-Power a 20 o 5 mW a seconda degli elementi o pareti di divisione

� Copertura dell’area di tipo simmetrico

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Esempio di copertura tratto da Cisco: calcolo del raggio delle celle

30 m

36 m

Ipotenusa = 362 + 302 = 46,861

Raggio cerchi = ipotenusa / 4 = 46,861 / 4 = 11,715

� Definizione degli assi

� diagonali dell’area da coprire

� una diagonale èl’ipotenusa di un triangolo formato formato da due lati adiacenti

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Esempio di copertura tratto da Cisco: dimensioni e posizione celle, selezione canali

11,715

9

9

9

9

7,5 7,5 7,5 7,5

23,43

CH 1

CH 1

CH 13

CH 7

� Copertura area di tipo simmetrico:

� centri cella equidistanti rispetto alle estremitàdegli assi

� Reuse Channela 23,43 m

� canale 1 riutilizzato

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Alternativa all’esempio di copertura tratto da Cisco: Reuse Channel a circa 30,8 m

30 m

36 m

γ

i

c

b

� Lunghezze e distanze

� I = 46,86 m, i1 e i2 = 8 m, d = 30,86 m

� Calcolo del seno di β

sen β = c / i

sen β = 36/46,86

sen β = 0,768

� Calcolo cateti

c1 = i1 * sen β

c1 = 8 * 0,768 = 6,144

b1 = 82 - 6,1442

b1 = 5,133 β

i 1

c 1

b 1

i 2

d

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30 m

36 m

γ

c

b

β

i 1

c 1

b 1

i 2

d

CH 1

CH 1

CH 13

CH 7

Alternativa all’esempio di copertura tratto da Cisco: Reuse Channela circa 30,8 m

� Copertura area di tipo asimmetrico

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WLAN-PRJ-V3 - 26 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

30 m

36 m

7,5 m 7,5 m15 m

12 m

6 m

12 m

6 m 15 m

2a Alternativa all’esempio Cisco: copertura con tre celle di canali non sovrapposti� Applicabile su aree di modeste dimensioni

� Scelta dei 3 centri cella

� devono essere il più possibile baricentrici

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30 m

36 m

7,5 m 7,5 m15 m

12 m

6 m

12 m

6 m 15 m

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3a Alternativa all’esempio Cisco: utilizzo di 4 canali sovrapponibili

11,715

9

9

9

9

7,5 7,5 7,5 7,5

23,43

CH 4

CH 1

CH 13

CH 7

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Soluzioni a 4 celle a confronto� Le soluzioni simmetriche e asimmetriche a 4 celle dove si riutilizza uno dei canali non permettono un bilanciamento ottimale degli utenti sulle celle

� le celle non sovrapposte e non riutilizzate danno connettività ad un maggior numero di utenti rispetto a quelle Reused

� La soluzione che utilizza 4 canali sovrapponibili èottimale sia dal punto di vista della banda globale a disposizione in un’area, sia dal punto di vista del bilanciamento degli utenti sulle 4 celle

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Distanza tra AP che usano lo stesso canale

Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura ad media e alta densità di celle con ReuseChannel su area grande� Si pianificano celle che riutilizzano lo stesso canale interponendo tra loro una cella con un canale intermedio possibilmente non sovrapposto oppure sovrapponibile

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Coesistenza di canali� I canali non sovrapposti

� distano tra loro almeno 25 MHz dalla frequenza centrale e possono operare simultaneamente nella medesima area

� i canali sovrapponibili� sono quelli che operano in aree adiacenti relativamente vicine e parzialmente sovrapposte;

� essi devono distare tra loro almeno 15 MHz

�Bisogna garantire un’attenuazione del segnale d’interferenza quando si usa lo stesso canale in una cella vicina

� almeno 6 dB al di sopra del segnale d’interferenza a 2 Mb/s

� almeno 12 dB al di sopra del segnale d’interferenza a 11 Mb/s

� Quando si riusa lo stesso canale su due celle vicine tra queste ci dev’essere una cella che disti almeno 15 MHz

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Area outdoor: ricevitore vicino all’AP (-45 dBm)

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Area outdoor: ricevitore a 10 m dall’AP (-48 dBm)

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Area outdoor: ricevitore a 15 m dall’AP (-50 dBm)

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Valutazione attenuazione su distanza di 16 metri: Indoor openspace e outdoor

Distanza 32,00

Distance Exponent 2,19

Potenza dBm TX (20max x Europa) 20,00

Guadagno Antenna dB 0,00

Propagation Loss Indoor 62,66

Propagation Loss Outdoor d < 100 m 53,06

Distance Exponent Indoor teorico Open Semiopen Chiuso

2,19 3,24 4,45

Distance Exponent Outdoor teorico 1,85

Distance Exponent Outdoor verificato condiz. Ideali 1

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32 m tra AP che usano lo stesso canale

AP1 AP3AP2

9,6 m

6,4 m

12,5

m

16 m 16 m

Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura a altissima densità di celle (modello 1)� Critico in area senza ostacoli

� zona di cambio cella per stazione in movimento: 10 metri circa dal centro cella di provenienza per effetto del SNR (rapporto segnale disturbo)

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40 m tra AP che usano lo stesso canale

AP1 AP3AP2

12 m

8 m

15,6

m

20 m 20 m

Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura a altissima densità di celle (modello 2)� Critico in area senza ostacoli

� zona di cambio cella per stazione in movimento: 12 metri circa dal centro cella di provenienza per effetto del SNR (rapporto segnale disturbo)

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60 m tra AP che usano lo stesso canale

AP1 AP3AP2

18 m

12 m

23,4

m

30 m 30 m

Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura a altissima densità di celle (modello 3)� Accettabile in area senza ostacoli

� Zona di cambio cella per stazione in movimento: 18 metri circa dal centro cella di provenienza per effetto del SNR (rapporto segnale disturbo)

�Dovrebbe non creare problemi d’interferenza in varie tipologie di uffici open-space

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Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura ad alta densità di celle (modello 4)� Non critico in area senza ostacoli

� Zona di cambio cella per stazione in movimento: 24 metri circa dal centro cella di provenienza per effetto del SNR (rapporto segnale disturbo)

80 m tra AP che usano lo stesso canale

AP1 AP3AP2

24 m

16 m

31,2

m

40 m 40 m

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WLAN-PRJ-V3 - 40 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: Infrastruttura a media densità di celle (modello 5)� Non critico in area senza ostacoli

� Zona di cambio cella per stazione in movimento: 36 metri circa dal centro cella di provenienza per effetto del SNR (rapporto segnale disturbo)

120 m tra AP che usano lo stesso canale

AP1 AP3AP2

36 m

24 m

46,9

m

60 m 60 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 41 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: dimensionamento delle celle su area ampia con obiettivo di avere alte prestazioni� In ambienti con uffici chiusi è preferibile scegliere i modelli 1 o 2 ad altissima densità per non rischiare di avere zone di degrado del data rate

� In ambienti semiaperti si può optare per i modelli ad alta densità: 3 o 4

� In ambienti aperti senza ostacoli si può optare per i modelli a densità medio-alta: 4 o 5

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 42 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

802.11 DSSS: maschera dello spettro trasmissivo

Trasmit Spectrum Mask Unfiltered Sinx/x

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 43 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

802.11 DSSS: Spettro trasmissivo reale

Marker a 14,5 MHz -32,74 dB

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 44 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Canali DSSS realisticamente sovrapponibili in Europa con bassa interferenza� 5 canali sovrapponibili spaziati di 15 MHz che possono coesistere in aree adiacenti parzialmente sovrapposte

� 1, 4, 7, 10, 13

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 45 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: sovrapposizione orizzontale parziale di celle con canali sovrapponibili e Channel Reuse

CH 1

CH 7

CH 10

CH 7

CH 13

CH 10

CH 10

CH 4

CH 1

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 46 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: sovrapposizione verticale� Il dislocamento di celle con canali non sovrapposti o sovrapponibili dipende dalle dimensioni dell’edificio

� Attenuazioni tipiche tra i piani

� 22 dB tra due piani adiacenti

� 30 dB tra due piani separati da un piano intermedio (esempio p1 e p3)

� in tal caso l’attenuazione di 30 dB permette la ripetizione del medesimo canale su celle che occupano la stessa porzione orizzontale di edificio su piani differenti separati da un pianointermedio

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 47 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: sovrapposizione verticale su edificio di piccole dimensioni

CH 1

CH 7

CH 13

CH 1

CH 7

CH 13

CH 1

Lunghezza max circa 50 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 48 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

R

R

R

Piano con AP

Piano superiore

Piano inferiore

Raggio circa 15 m

Wireless-LAN IN-DOOR: Modello idealizzato di copertura su assi x e y di piani adiacenti� In un edificio, per effetto dell’attenuazione di circa 22 dB tra due piani adiacenti, la copertura di una cella èidealmente assimilabile ad una serie di corone circolari concentriche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 49 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

50 m0 m 10 m 20 m 30 m 40 m

0 m

12 m

- 60 dB - 65 dB

- 70 dB

- 75 dB

- 80 dB

- 85 dB

- 90 dB

- 95 dB

- 100 dB

50 m0 m 10 m 20 m 30 m 40 m

0 m

12 m

- 35 dB - 40 dB

- 45 dB - 50 dB

- 55 dB - 60 dB

- 65 dB

- 70 dB

- 75 dB

- 80 dB- 85 dB

- 90 dB

Piano con AP

Piano adiacente

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 50 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: sovrapposizione verticale su edificio di grandi dimensioni

CH 1 CH 13

CH 1CH 7

CH 1 CH 13

Primo Piano

Secondo Piano

Terzo Piano

Lunghezza edificio compresa appross. tra 50 e 162 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 51 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR in edifici storici� Spesso nell’edificio storico, soggetto a vincoli del Ministero Belle Arti, può essere difficile posizionare gli AP che non possono essere fissati a soffitti affrescati:

� rimangono disponibili solo gli angoli dell’ambiente da coprire in quanto le antenne sono più facilmente camuffabili e meno visibili

� Importante scegliere antenne con angolo sufficientemente ampio

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 52 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LANIN-DOOR in edifici storici: posizionamento di AP negli angoli

CH 4

CH 7

CH 13

CH 1

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 53 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR in edifici storici: calcolo della diagonale e del raggio

� Calcolo della diagonale di edificio e del raggio ideale di copertura

40 m

30 m

Diagonale = 402 + 302 = 50 m

Raggio ideale = Diagonale / 2= 50 / 2 = 25 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 54 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

40 m

30 m

c

b

a = 50 m

α

β

Wireless-LAN IN-DOOR in edifici storici: asse di orientamento orizzontale dell’antenna

Posizionamento orizzontale antenna angoli α e β

Calcolo del seno di α

sen α = c / a

sen α = 30/50

sen α = 0,6

Angolo sen α = 36,8o

Angolo β = 90-36,8 = 53,2o

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 55 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR in edifici storici: asse di orientamento verticale dell’antenna� Valori

h1 (altezza antenna dal suolo) = 2,3 m

h2 (altezza scrivania) = 0,8 m

h = h1-h2 = 1,5 m

l = 25 m

a = 1,52+252 = 25,05

sen α = l/a

sen α =25/25,05

sen α =0,998

Angolo sen α = 86,3o

hh1

h2

l (raggio)

a (asse)α

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 56 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Implementazioni di reti Wireless in magazzini e relative problematiche di spostamento veloce della stazione � L’apparato Wireless potrebbe muoversi velocemente all’interno di una cella

� esempio utente con apparato wireless a bordo di un carrello

� Lo spostamento veloce potrebbe provocare delle variazioni di frequenza per l’effetto Doppler con conseguenze sulla qualità della trasmissione

� Si potrebbero rendere necessarie delle prove per verificare in diverse condizioni l’impatto dell’effetto Doppler

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 57 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Effetto Doppler� Quando la sorgente di onde radio ad alta frequenza e il ricevente si muovono il segnale ricevuto non ha la stessa frequenza del segnale trasmesso dalla sorgente.

�Quando sorgente e ricevente si avvicinano si ha come effetto un incremento della frequenza

�Quando sorgente e ricevente si allontanano si ha come effetto una diminuzione della frequenza

� Principio su cui si basano i rilevatori di velocità delle vetture

� Nei sistemi di trasmissione di tipo DSSS si ha una minore sensibilità all’effetto Doppler

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 58 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: La scelta del tipo di Antenna� Antenna Omni-Direzionale

� basso guadagno, copertura a 360 gradi sul piano orizzontale e gradi ridotti sul piano verticale

� guadagno compreso tra 0 e 6 dB

� Antenna ad angolo di apertura medio a pannello

� guadagno medio, angolo di copertura ridotto sui due piani orizzontale e verticale

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 59 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Omni-direzionale Cisco AIR-ANT1728: montaggio a soffitto

Dimensione e specifiche di montaggio Vertical Radiation Pattern

22,8 cm

5,2 dBi

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 60 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Omni-direzionale Cisco AIR-ANT1728: specifiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 61 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Omni-direzionale HUBER+SUNER: montaggio in contro-soffitto - caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 62 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Omni-direzionale HUBER+SUNER: montaggio in contro-soffitto� Specifiche meccaniche

� dimensioni in mm

� Montaggio a soffitto

� dima di foratura

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 63 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Omni-direzionale HUBER+SUNER: Radiation Pattern

Radiation Pattern

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 64 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Dipolo Cisco AIR-ANT4941: Caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 65 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Dipolo Cisco AIR-ANT4941: Caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 66 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Planar HUBER+SUNER: caratteristiche� Angolo piano orizzontale 75o

� Guadagno 8,5 dBi

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 67 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Planar HUBER+SUNER: RadiationPattern

Radiation Pattern

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 68 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Planar HUBER+SUNER: Specifiche meccaniche� Specifiche meccaniche

� dimensioni in mm

� Montaggio

� dima di foratura

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 69 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Patch Cisco AIR-ANT1729: caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 70 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Patch Cisco AIR-ANT1729: caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 71 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Diversity Dipole Cisco AIR-ANT3351 � Doppio dipolo:

� 2 cavi, un per ogni dipolo, collegabili ad Access Pointpredisposti con doppia elettronica di trasmissione/ricezione

Irradiazione verticale

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 72 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Diversity Dipole Cisco AIR-ANT3351: specifiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 73 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione tra AP e eventuale antenna esterna� Criteri di scelta del cavo

�Attenuazione

� tanto più alta quanto è elevata la distanza tra AP e Antenna

�Diametro e Raggio minimo di curvatura

� dipende dal luogo d’installazione e dai passaggi più stretti che dovrebbe effettuare il cavo

� un cavo con raggio minimo di curvatura elevato richiede piùcura in fase di posa

�Costi

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 74 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione: Belden7806A Coax� Belden 7806A Coax - Low Loss 50 Ohm Wireless

� tipo RG58/U

� Impedenza 50 Ohm

� conduttore centrale solido in rame

� diametro 0,037 Inch - 0,93 mm

� isolante: Gas-injected FHDPE - Foam High Density Polyethylene

� attenuazione a 2,5 GHz = 18,3 dB/100ft 55,82 dB/100m

� diametro esterno 0,195 Inch - 4,95 mm

� raggio minimo di cuvatura 0,5 Inch - 12,7 mm

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 75 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione: Belden7807A Coax� Belden 7807A Coax - Low Loss 50 Ohm Wireless

� tipo RG58/U

� Impedenza 50 Ohm

� conduttore centrale solido in rame

� diametro 0,044 Inch - 1,11 mm

� isolante: Gas-injected FHDPE - Foam High Density Polyethylene

� attenuazione a 2,5 GHz = 15,7 dB/100ft 47,89 dB/100m

� diametro esterno 0,195 Inch - 4,95 mm

� raggio minimo di cuvatura 1,9 Inch - 48 mm

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 76 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione: Belden7808A Coax� Belden 7808A Coax - Low Loss 50 Ohm Wireless

� tipo RG 8/X

� Impedenza 50 Ohm

� conduttore centrale solido in rame

� diametro 0,057 Inch - 1,44 mm

� isolante: Gas-injected FHDPE - Foam High Density Polyethylene

� attenuazione a 2,5 GHz = 12 dB/100ft 36,6 dB/100m

� diametro esterno 0,240 Inch - 6 mm

� raggio minimo di cuvatura 0,75 Inch - 19 mm

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 77 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione: Belden7809A Coax� Belden 7809A Coax - Low Loss 50 Ohm Wireless

� tipo RF 300

� Impedenza 50 Ohm

� conduttore centrale solido in rame

� diametro 0,072 Inch - 1,82 mm

� isolante: Gas-injected FHDPE - Foam High Density Polyethylene

� attenuazione a 2,5 GHz = 9,7 dB/100ft 29,59 dB/100m

� diametro esterno 0,3 Inch - 7,62 mm

� raggio minimo di cuvatura 0,88 Inch - 22,3 mm

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 78 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

La scelta dei cavi di connessione: Belden78010A Coax� Belden 78010A Coax - Low Loss 50 Ohm Wireless

� tipo RG 8/U

� Impedenza 50 Ohm

� conduttore centrale solido in rame alluminato

� diametro 0,108 Inch - 2,74 mm

� isolante: Gas-injected FHDPE - Foam High Density Polyethylene

� attenuazione a 2,5 GHz = 6,7 dB/100ft 20,44 dB/100m

� diametro esterno 0,405 Inch - 10,28 mm

� raggio minimo di cuvatura 2 Inch - 50,8 mm

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 79 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: Posizionamento dell’AP sul piano di edificio� Il posizionamento dell’AP dipende dalla tipologia degli uffici

� Normalmente l’antenna Omni Direzionale viene montata a soffitto

� Le antenne ad angolo ridotto (Patch, Panel) vengono montate a parete

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 80 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN IN-DOOR: Posizionamento dell’AP sul piano di edificio

Esempio di montaggio dell’Access Point

a soffitto

Esempio di montaggio dell’Access Point

a parete

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 81 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN Hot Spot� La progettazione delle celle, della loro dislocazione e assegnazione dei canali, segue regole molto simili a quelle delle reti Indoor

� L’Access Point permette l’accesso alla rete wireless entro il suo raggio di copertura

� Le problematiche di privacy e sicurezza:

�Tipicamente gli Hot Spot vengono impiegati per fornire l’accesso a Internet

� Ci si preoccupa soltanto di permettere l’accesso agli utenti abilitati attraverso software o appliance che realizzano funzioni di Hot Spot Gateway o Captive Portal

� L’utente accede tramite pagina Web via HTTPS, è tracciato e la sua attività è presente nei file di log

� La privacy non è garantita

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 82 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Hot Spot Gateway� Hot Spot Gateway (denominato anche Captive Portal):

� Software o Appliance ce permette l’accesso alla rete attraverso una pagina HTTPS di presentazione che richiede Username e Password

� Intercetta le richieste DHCP o ARP ed invia una splash-page via HTTPS

�A almeno 2 interfacce di rete:

� 2 Ethernet

� 1 Wireless + 1 Ethernet

�Dispone di un Firewall interno che di default non lascia passare nessun utente verso la rete di connessione a Internet

�Dispone di meccanismi di controllo e prevenzione per intrusione abusiva di utenti non autorizzati

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 83 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo

� Colosseo/Anfiteatro Flavio DATA: 72-80 d.C.

� Asse maggiore arena / semiasse 80 m / 40 m

� Asse minore arena / semiasse 48 m / 24 m

� Asse maggiore anfiteatro / semiasse 188 m / 94 m

� Asse minore anfiteatro / semiasse 156 m / 78 m

� Perimetro ‘netto’ ovale 545 m

� Altezza 48 m / 30 m

� Asse maggiore terza ellisse (stima) 160 m

� Asse minore terza ellisse (stima) 128 m

� Perimetro terza ellisse (stima) 456 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 84 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo: posizionamento AP� 8 AP posti lungo l’asse minore della terza ellisse lungo un perimetro di 456 m

� semi-perimetro 456/2=228 m

� 5 Ap su semi-perimetro = 4 tratte

� sviluppo tratta o arco 228/4=57 m

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 85 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo: posizionamento AP

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 86 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Scelta di Antenna e Cavo� La tipologia del Colosseo si presta all’impiego di un’antenna che abbia un’apertura orizzontale di circa 70o

� un’antenna omni- direzionale è meno appropriata

� aumenta le problematiche d’interferenza tra le celle

� Se l’antenna non è immediatamente vicina all’Access Point sarebbe opportuno usare cavi a bassa attenuazione

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 87 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo: copertura AP e scelta canali

CH 1

CH 7

CH 13

CH 4

CH 10

CH 10

CH 7

CH 1

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 88 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo: angolo d’inclinazione verticale asse minore terza ellisse� Valori

h1 (altezza antenna dal suolo) = 30 m

h2 (altezza base arena) = 5 m

h = h1-h2 = 25 m

l = 128/2 = 69 m

a = 692+252 = 73,38

sen α = l/a

sen α =69/73,38

sen α =0,94

Angolo sen α = 70,05o

h

h2

l (raggio)

a (asse)α

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 89 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Hot Spot sul Colosseo: angolo d’inclinazione verticale asse maggiore terza ellisse� Valori

h1 (altezza antenna dal suolo) = 30 m

h2 (altezza base arena) = 5 m

h = h1-h2 = 25 m

l = 160/2 = 80 m

a = 802+252 = 83,8

sen α = l/a

sen α =80/83,8

sen α =0,954

Angolo sen α = 72,55o

h

h2

l (raggio)

a (asse)α

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 90 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN Hot Spot: come incrementare la sicurezza� Un sistema di autenticazione più sicuro è quello basato sullo standard 802.1x

� l’autenticazione viene effettuata da un server RADIUS

� il server può essere presente nel Distribution System di un ESS o essere raggiungibile in un altro punto della rete tramite router

� Per ottenere una riservatezza dei dati più efficiente della crittografia effettuata tramite WEP si possono realizzare delle VPN sicure tramite IP-Secure

� Per proteggere la rete cablata si può interporre un Firewall tra l’ESS (Extended Service Set) e la rete cablata

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 91 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN Hot Spot: come incrementare la sicurezza� Il problema di questi diversi tipi e livelli di sicurezza può essere semplificato tramite l’impiego di un Server che svolga le funzioni di:

� Server di autenticazione (RADIUS)

�Router

� Firewall

�Terminazione delle VPN (funzione spesso inclusa nei Firewall)

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 92 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wired Switched LAN e Hot Spot Wireless: 1

Wired Switched LAN

BSS

BSS

Distribution System

BSS

ESS

R Router/FirewalServer RADIUS

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 93 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wired Switched LAN e Hot Spot Wireless: 2

Wired Switched LAN

Server RADIUS/Router/Firewall

BSS

BSS

Distribution System

BSS

ESS

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 94 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wired Switched LAN e Hot Spot Wireless: 3

Wired Switched LAN

Server RADIUS

BSS

BSS

Distribution System

BSS

ESS

R Router/FirewalProxy RADIUS

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 95 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wired Switched LAN e Hot Spot Wireless: 4

Wired Switched LAN

Server RADIUS

BSS

BSS

Distribution System

BSS

ESS

R Router/Firewall

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 96 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless LAN OUT-DOOR� Tipicamente usate per la connessione di edifici che sono in visibilità ottica

� Realizzazione di rete a larga banda in aree disagiate in quanto basso ritorno d’investimento

� se realizzate in aree montane si possono realizzare interessanti coperture di aree a costi almeno 10 volte inferiori rispetto le reti cablate

� tralicci che ospitano i ripetitori TV diventano dei punti ideali di ripetizione o rilancio per le reti wireless ed anche dei punti ideali per la copertura di aree della sottostante valle

� Impiego di bridge Wireless

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 97 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Configurazione bridge Point-to-Point

0 to 10 Km

Ethernet

Bridge

Antenna

Edificio A Edificio B

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WLAN-PRJ-V3 - 98 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Configurazione bridge Point-to-MultipointEthernet

Bridge

Edificio B Edificio C

Edificio A

Antenna Direzionale

Antenna Omni-Direzionale

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WLAN-PRJ-V3 - 99 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Bridge usato anche come AP

Bridge

Bridge

PCI card

Hub

Bridge

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 100 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Il Bridge utilizzato come Repeater nel WM

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WLAN-PRJ-V3 - 101 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di configurazione del bridge BR350 Cisco

10.0.0.1

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WLAN-PRJ-V3 - 102 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Impiego di bridge wireless nelle reti OUT-DOOR� Un bridge deve fare funzione di root o master

� assume anche la funzione di AP per gli altri bridge

� Gli altri bridge devono essere impostati come non-root

� fanno una funzione simile a quella delle stazioni per ciò che concerne l’active scanning dei canali

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WLAN-PRJ-V3 - 103 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Tipi di antenna da collegare ai bridge: la scelta� Antenna Omni-Direzionale

� basso guadagno, copertura a 360 gradi in orizzontale e 50 gradi in verticale

� Antenna ad angolo di apertura medio, pannello e Yagi

� guadagno medio, angolo di copertura ridotto

� Antenna direzionale o parabolica

� elevato guadagno, angolo molto stretto

� difficile da allineare

� permette di coprire distanze molto lunghe

� l’angolo stretto rende il canale trasmissivo più immune alle interferenze

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WLAN-PRJ-V3 - 104 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Polarizzazione dell’antenna� Orizzontale

� Verticale

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WLAN-PRJ-V3 - 105 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Side View

(Vertical Pattern)

Top View(Horizontal Pattern)

New Pattern (with Gain)

Vertical Beamwidth

Antenna Omni-Direzionale Cisco

500

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 106 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Sector Omnia Alvarion� Gruppo di 3 antenne ad ampio angolo (120 o) hanno un effetto combinato che riproduce onnidirezionalità

� guadagno elevato: 14 dB per settore

� apertura di 16 o gradi sul piano verticale

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WLAN-PRJ-V3 - 107 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Sector Omnia Alvarion: specifiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 108 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Sector Omnia Alvarion: specifiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 109 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Yagi Cisco

Side View(Vertical Pattern)

Top View(Horizontal Pattern)

250

300

Guadagno dell’Antenna 13,5 dBi

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Antenna Parabolica Cisco

12,40 di apertura verticale e orizzontale

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 111 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Grigliata Unidirezionale Alvarion� Caratteristiche salienti:

� Elevato guadagno (24 dB)

� La grigliatura la rende adatta ad installazioni in zone esterne ventose e soggette a nevicate

� angoli molto stretti: 6o sul piano orizzontale, 10o sul piano verticale

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 112 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Grigliata Unidirezionale Alvarion: caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 113 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Antenna Grigliata Unidirezionale Alvarion: caratteristiche

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 114 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Fenomeni di propagazione delle onde radio� La zona Fresnel

� rappresenta una regione ellittica dove le onde secondarie hanno una lunghezza di percorso superiore alla linea del percorso a vista tra antenna ricevente e trasmittente

� la zona Fresnel può produrre un’interferenza distruttiva alla potenza totale ricevuta in presenza di ostacoli

� nella zona Fresnel non devono essere presenti ostacoli

Fresnel Zone

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WLAN-PRJ-V3 - 115 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Fenomeni di propagazione delle onde radio� Per ridurre l’effetto Fresnel bisogna in certi casi bisogna elevare l’altezza delle antenne dal suolo per evitare che nella zona Fresnel siano presenti degli ostacoli e per compensare l’effetto della curvatura terrestre

Raise Antennas

Fresnel Zone

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 116 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Altezza dell’antenna da terra� E’ in funzione della distanza tra antenna trasmittente e ricevente e tiene conto anche della curvatura terrestre

Distanza totale

Fresnel @ 60% (Val. “F”)

Curvatura Terrestre (Valore “C”)

AltezzaAntenna (Val. “H”)

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 117 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Ispezione d’interferenze intorno ai 2,4 GHz� Prima della progettazione definitiva è opportuno effettuare una verifica di eventuali segnali di disturbo nell’area o zona coperta dalle antenne attraverso l’impiego di un analizzatore di spettro

� Potrebbe essere necessario spostare o orientare diversamente le antenne o utilizzare un canale non disturbabile dall’interferenza rilevata

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WLAN-PRJ-V3 - 118 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless-LAN OUT-DOOR tra edifici

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WLAN-PRJ-V3 - 119 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless LAN OUT-DOOR aree montagnose� Realizzazione di dorsali a basso costo attraverso l’utilizzo di ponti radio, Wireless LAN 802.11, considerando:

� la visibilità ottica tra i tralicci

� le distanze tra i tralicci compatibili con le caratteristiche degli apparati ricetrasmittenti

� i costi di utilizzo del sito/traliccio e degli apparati

� Per la copertura radio 802.11 di aree o lobi si deve considerare:

� la visibilità ottica con l’access point

� la distanza tra utenza e access point o tra bridge

� è in funzione anche delle differenti altezze sul livello del mare dei siti di montagna

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 120 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

5 GHz in USA e Europa

Europe

19 Channels

1W200mW

5.15 5.35 5.470 5.725 5.8255 GHz

UNII Band

5.25

UNII-140mW

(22 dBm EIRP)

UNII-2200mW

(29 dBm EIRP)

US (FCC)

12 ChannelsUNII-3800mW

(35 dBm EIRP)

4 Channels 4 Channels 4 Channels11 Channels

FCC nuove licensed-

exempt band(estensione del 2004)

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 121 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Canali sui 5 GHz utilizzabili in Europa

25 MHz

5470 5500 5520 5540 5560 5580 5600 5620 5640 5660 5680 5700 5725

Lower Band Edge Upper Band Edge

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 122 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

5 GHz channels

+ USA

since 2004

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 123 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Wireless e montagne

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 124 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Verifica delle posizioni dei tralicci� Per il progetto di reti OUT-DOOR in ambito montano ènecessario avere una mappa dettagliata dell’area montana da servire con la posizione dei tralicci e la visibilità ottica tra essi.

� La distanza lineare tra i siti potrebbe essere inferiore a quella reale per effetto dei dislivelli dei siti montani dove risiedono i tralicci

� Se la mappa topografica è in formato elettronico èpossibile fare una valutazione precisa delle distanze.

� Esistono delle mappe in formato elettronico che possono fornire i dati di visibilità ottica nei punti desiderati

� Esistono poi dei software specifici, utilizzati tipicamente da chi si occupa di progettazione di reti di diffusione del segnale TV, che possono essere di auto nella progettazione dei ponti radio.

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 125 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di valutazione della distanza effettiva di posizionamento delle Antenne e della loro inclinazione� Si consideri un collegamento tra la Basilica di Superga(collina di Torino) e il castello di Venaria Reale

Castello di VENARIA

SUPERGA

Distanza su mappa 12.973 metri

Distanza in linea d’aria 12.990 metri

670 metri

S.L.M.

α

L-reale= 6702+129732 = 12990

sen α =12973/12990

sen α =0,9986

Angolo sen α = 86,97o

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WLAN-PRJ-V3 - 126 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Punto di rilancio: ponte radio� Sul punto di rilancio si arriva con un canale e si riparte verso un altro traliccio con un altro canale

� In genere se arriva al traliccio con un canale si può ripartire da questo in due diverse direzioni utilizzando gli altri due canali non sovrapposti

� Nei ponti radio è meglio utilizzare 802.11a o H che operano a 5 GHz e si possono adottare potenze EIRP maggiori rispetto ai 2,4 GHz.

switch

Punto di Rilancio

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WLAN-PRJ-V3 - 127 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Punto di ritrasmissione

switch

Retransmission point

CH 100

CH 108

CH 116

switch

Path or Yagiantenna for

village coverage

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 128 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Il preallineamento delle antenne direzionali in ambito montano � Problematiche di allineamento:

� sul piano orizzontale in base alle coordinate terrestri dei siti dei tralicci

� sul piano verticale in base ai dislivelli dovute alle differentialtezze dei tralicci presenti su montagne differenti e loro l’altezza sul livello del mare

� Si esegue un preallinemento grossolano delle antenne con l’obiettivo di raccogliere il segnale dell’apparato distante. Poi tramite programmi di test di allineamento si esegue il posizionamento fine delle Antenne.

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Febbraio 2008

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Esempio di Antenna Alignment test suapparati Cisco (fase 1)

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Esempio di Antenna Alignment test suapparati Cisco (fase 2)

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WLAN-PRJ-V3 - 131 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Esempio di Antenna Alignment test suapparati Cisco (fase 3)

Id Name Address Signal Strength Signal Quality

280 Root-Bridge 004096315bfd 100% -10dBm 91%

279 Root-Bridge 004096315bfd 100% -10dBm 100%

278 Root-Bridge 004096315bfd 100% -10dBm 93%

277 Root-Bridge 004096315bfd 90% -15dBm 100%

276 Root-Bridge 004096315bfd 75% -25dBm 72%

275 Root-Bridge 004096315bfd 75% -25dBm 70%

274 Root-Bridge 004096315bfd 70% -33dBm 68%

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Febbraio 2008

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Illuminazione Radio di un paese montano

16

Antenna Yagi

Municipio

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Febbraio 2008

WLAN-PRJ-V3 - 133 © P. Nicoletti: si veda nota a pag. 2

Quali reali prestazioni con modulazione DSSS a 2,4 GHz con 802.11B?