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WEWANTROMA2024 UN PERCORSO DIDATTICO VERSO ROMA2024: LE PRIME OLIMPIADI E PARALIMPIADI SOCIALI DELLA STORIA CANDIDATE CITY OLYMPIC GAMES 2024

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UN PERCORSO DIDATTICO VERSO ROMA2024:

LE PRIME OLIMPIADI E PARALIMPIADI SOCIALI

DELLA STORIA

CANDIDATE CITYOLYMPIC GAMES 2024

Responsabile del Progetto: Monica Lucarelli Coordinamento e Contenuti: Maria Sole Piccioli e Marco GessiniSupervisione: Andrea Comollo Editing: Valentina di Pietro

Metodologie didattiche: Chiara Canova, Stefano Iachella, Maria Sole PiccioliContributi: Sara Bertucci Per la revisione dei contenuti si ringrazia: Prof. Elio Locatelli (Preparazione Olimpica CONI)

Grafica e impaginazione: Daris Diego Del Ciello e Simona Eva Saponara (studio ph)

Anno di pubblicazione: Maggio 2016

Comitato Roma2024

Il Comitato Roma 2024 stato istituito come Unit Operativa della CONI Servizi spa con Delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 marzo 2015, per curare le attivit progettuali e operative della Candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici estivi del 2024.

CONI Servizi, costituita ex lege n. 178/2002, una societ che opera per il perseguimento dei fini istitu-zionali del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (di seguito, il CONI). A tale societ stata demanda-ta dal CONI l'intera attivit operativa necessaria alla presentazione della candidatura di Roma Capitale ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paralimpici dell'anno 2024, proposta con deliberazione n. 102 del 10 marzo 2015 della Giunta Nazionale del CONI.

Il CONI un Comitato riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e costituito al fine di rappre-sentare il movimento olimpico in Italia. La formalizzazione della Candidatura stata approvata defini-tivamente con Mozione n. 39 del 25 giugno 2015 dallAssemblea di Roma Capitale e deliberazione n. 1536 del 2 luglio 2015 del Consiglio Nazionale del CONI, su proposta della Giunta Nazionale;

Roma Capitale, in data 11 settembre 2015, con nota sottoscritta dal Sindaco pro tempore e dal Presi-dente del CONI, ha presentato al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale la Declaration of intent to candidate Rome as host city of the 2024 Olympic and Paralympic Games.

Liter di candidatura si concluder con la votazione dei membri del CIO che sceglier la citt deputata ad ospitare i Giochi del 2024, che si terr a Lima il 13 settembre 2017. Dopo la votazione, anche se favorevole alla candidatura di Roma, il Comitato Roma2024 si scioglier e sar costituito un nuovo soggetto giuridico indicato come Comitato Organizzatore dei Giochi del 2024.

ActionAid

ActionAid una organizzazione internazionale indipendente che lavora da oltre quarantanni per eli-minare povert, fame ed ingiustizia in pi di 40 Paesi in Europa, Asia, Africa e America Latina, collabo-rando con migliaia di comunit e grazie allimpegno di milioni di persone in tutto il mondo. ActionAid ha la sua sede principale in Sudafrica, a Johannesburg. In Italia ActionAid presente dal 1989 e lavora grazie al sostegno di oltre 200,000 sostenitori e attivisti italiani nonch di centinaia di scuole. Nel 2011, ha avviato anche un programma di sviluppo in Italia, con il quale costruisce alleanze con istituzioni, or-ganizzazioni e imprese, per realizzare interventi sul territorio volti alla promozione dei diritti: le principali aree di intervento sono il diritto al cibo, i diritti delle donne e una governance giusta e democratica. Ac-tionAid valorizza da sempre lo sport nei suoi progetti in Italia e nel Mondo come moltiplicatore dei pro-cessi dinclusione e aggregazione sociale nei contesti e nelle comunit affette da marginalit e povert.

ContattiActionAid Italia

Via Alserio 22 20159, Milano

www.actionaid.ithttp://scuole.actionaid.it/ Unit Campagne a Attivismo Tel: +39 02 742001

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Comitato Roma2024Viale Olimpiadi 60,00135, Romawww.2024roma.org/it

Tel: +39 06 3272 2024Email: [email protected]

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Saluti Iniziali

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Cari insegnanti, Cari studenti,

Desidero condividere con voi il Sogno al quale lavoriamo ormai da oltre un anno: portare a Roma le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2024.

Quando avevo pi o meno l' eta' di voi ragazzi, ho vissuto nel 1960 i Giochi olimpici organizzati proprio nella Capitale. Ho visto vincere l'etiope Abebe Bikila a piedi scalzi sotto l'Arco di Costantino, ho visto nascere Miti dello sport come il pugile Cassius Clay, Wilma Rudolph o il nostro Livio Berruti che ha tagliato il traguardo dei 200 metri bruciando i fortissimi americani. E ho palpitato per tanti altri campioni che hanno fatto la storia dello sport.

stata un'emozione indimenticabile. Mi piacerebbe molto che anche voi giovani poteste provare domani gli stessi brividi che ha provato la mia generazione in casa propria. E vorrei che l'organizzazione dei giochi in Italia possa rappresentare quella straordinaria occasione di rilancio per la citt e il Paese che hanno rappresentato i giochi nel 1960. Abbiamo bisogno di riaccendere la fiammella dell'ottimismo, fiaccato da questi anni di crisi economica, e di restituire vigore alla motivazione dei nostri ragazzi. Ma vogliamo anche sfruttare lopportunit di modernizzare la nostra citt e rendere migliore la vita dei suoi cittadini. E crediamo che lungo il percorso della candidatura si possa lavorare per diffondere tra le nuove generazioni i valori propri dello sport, il coraggio, l'abnegazione, il sacrificio, la determinazione, la lealt. Non c bullismo tra chi pratica lo sport, non c violenza, non ci sono barriere culturali o discriminazione, ma solo persone, che vincono unite. E che alla fine con sportivit si stringono la mano, di qualunque colore essa sia.

con questo spirito che stiamo lavorando alla candidatura di Roma. Ed per questo che come Comitato Roma 2024 dialoghiamo con le scuole di ogni ordine e grado.

Siamo partiti lo scorso 8 ottobre, insieme allUfficio Scolastico Regionale del Lazio, con un programma di educazione olimpica rivolto agli studenti e con il prezioso supporto di voi insegnanti, che avete limmensa responsabilit e il grande privilegio di favorire la crescita culturale e sociale delle nuove generazioni.

In questi mesi, con l'aiuto di ActionAid, abbiamo realizzato il Kit Digitale che vi offriamo oggi, con lobiettivo di valorizzare la diversit e linclusione sociale, promuovere le pari opportunit e la legalit, e favorire il contrasto a ogni forma di bullismo e violenza. una piccola divertente guida che in un viaggio storico attraverso le Olimpiadi e gli atleti insegna i valori dell'Olimpismo ispirati dal padre dei Giochi moderni, il barone Pierre De Coubertin. Ed un piccolo contributo che desideriamo lasciare in eredit alle istituzioni scolastiche e a chiunque voglia farne uso, indipendentemente da quale sar alla fine la citt prescelta per i Giochi del 2024. Noi vogliamo che sia Roma, ci crediamo, e chiediamo che in questa emozionante sfida siano al nostro fianco tutti, le scuole ma soprattutto i protagonisti del futuro, voi, i nostri giovani.

Luca Di Montezemolo

Presidente del Comitato Roma2024

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Cari insegnanti, Cari studenti,

ActionAid crede che lo sport possa avere un impatto rivoluzionario sulla societ: contri-buisce alla coesione e allinclusione sociale, rafforza letica di gruppo e la meritocrazia, migliora la salute e la qualit di vita, prepara allimpegno, al sacrifico e allo spirito di squadra e supporta attivamente lo sviluppo e la crescita di tutta la comunit.

ActionAid fortemente consapevole della forza trasformativa della pratica sportiva e uti-lizza con successo da anni lo sport nei suoi progetti in Italia e nel mondo per favorire processi di aggregazione sociale nei contesti e nelle comunit affette da marginalit e povert. In particolare con i pi giovani.

I Giochi Olimpici e Paralimpici rappresentano il momento pi alto per lespressione di questi valori: non solo per la loro visibilit, ma anche per la capacit di trasmettere un unico e uni-versale messaggio di fratellanza e pace, di coesione e vicinanza tra culture e popoli diversi.

La candidatura di Roma per i Giochi del 2024 offre quindi lopportunit di costruire as-sieme le prime Olimpiadi e Paralimpiadi sociali della storia; esse devono attraverso la partecipazione attiva dei cittadini - essere in grado sia di trasformare la comunit di ap-partenenza sia di lasciare uneredit tangibile alla citt e allintero movimento olimpico.

Il Kit Didattico Il Mistero della Fiaccola Scomparsa permette di muovere il primo pas-so verso questo obiettivo comune. ActionAid, con orgoglio e convinzione, lo ha ideato e realizzato in collaborazione con il Comitato Roma2024 con lintento di esaltare i valori dellOlimpismo, far conoscere i messaggi e le storie positive di ActionAid e farvi intendere come in esse si specchino valori e opportunit per un impegno forte ed efficace da parte dei cittadini di Roma. Cos insieme - potremo apprezzare e approfondire gli insegnamenti che la storia dei Giochi Olimpici pu offrire.

Un viaggio simbolico attraverso i valori delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, la loro evo-luzione e soprattutto il loro progressivo e crescente impatto nella societ in cui viviamo. Un percorso fatto di storie di eroi comuni, i protagonisti dei progetti di ActionAid, che hanno saputo cambiare la propria realt attraverso impegno e coraggio.

ActionAid crede che Roma2024 rappresenti una grande opportunit. Le Olimpiadi per essere significative e realmente sostenibili dovrebbero essere di tutti, partecipative, inclusive e capaci di produrre un processo costruttivo che risponda ai veri bisogni della societ. Devono essere aperte e accessibili, trasparenti e inevitabilmente votate allinnovazione e alla solidariet. Una sfida difficile, alla quale ActionAid grazie alla propria esperienza sul campo, sta contri-buendo concretamente, aiutando a costruire una visione nuova e con un forte impatto sociale.

Il Kit Didattico parte da un concetto semplice: la fiaccola olimpica sparita e un grup-po di eroi, i nostri ragazzi, ha il compito di intraprendere un viaggio avventuroso per ritrovarla, scoprendo al contempo i valori che rappresenta. Questo viaggio lo stesso che simbolicamente ActionAid sta conducendo al fianco di Roma2024 e che vogliamo porti a dei Giochi Olimpici e Paralimpici nuovi e finalmente inclusivi e solidali.

Marco De Ponte Segretario Generale di ActionAid

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SommarioIntroduzione al kit didattico: Una nuova narrazione per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Roma2024

1. MOduLO 1 aLLa sCOperta deLLa stOria e dei siMbOLi deLLe OLiMpiadi e deLLe paraLiMpiadiIntroduzone1.1 Partiamo dalle origini: dalla Grecia Antica ai simboli delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi

Tabella 1: Verso Rio e SochiTabella 2: Protocollo della cerimonia di apertura

1.2 Da Pierre De Coubertin a oggi: levoluzione dell'IOC e i valori fondanti dellOlimpismo1.3 LIOC e il Movimento Olimpico attuale

Tabella 3: Alcuni dei principi fondamentali del movimento olimpico1.4 LIPC: storia e ruolo attuale 1.5 Un passo in pi: viaggio a Roma per le prime Paralimpiadi

Tabella 4: I primi Giochi Paralimpici di Roma 19601.6 Una lenta conquista: la presenza femminile alle Olimpiadi e Paralimpiadi

2. MOduLO 2 - aLLa sCOperta dei VaLOri deLLe OLiMpiadiIntroduzione2.1 Integrazione e diritti umani

Tabella 5: Il Rugby, Nelson Mandela e lIntegrazione razziale in Sud Africa

2.1.1 Integrazione e immigrazione Tabella 6 - Lintervento di ActionAid nellIsola di LesboTabella 7: Principi del manifesto dellintegrazioneTabella 8: Una storia di incontro e confronto grazie allo sport Tabella 9: Azioni simboliche in grado di cambiare la storia - punti di svolta verso lintegrazioneTabella 10: Lo Sport che supera lideologia Tabella 11: Abdullai Thiam, uno dei partecipanti del progetto Lavoro di squadra di ActionAid

2.1.2 Integrazione in termini di promozione dei diritti delle donne e lotta agli stereotipi di genere

Tabella 12: Nawal, una rivoluzione per tutte le donneTabella 13: Sadaf, pugile afghana che non voleva essere una vittima Tabella 14: il Progetto Mettiamoci in giocoTabella 15: I diritti delle Donne in Somaliland

2.1.3 Integrazione in termini di giustizia sociale Tabella 16: Fragomemi dalla strada al podio Tabella 17: Maddaloni Loro di ScampiaTabella 18: Con il basket formiamo i cittadini del domaniTabella 19: Il progetto Lavoro di Squadra

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2.1.4 Integrazione in termini di valorizzazione e inclusione dei disabili Tabella 20: Lhurling su sedia a rotelle coniuga orgoglio nazionale e accesso allo sportTabella 21: La risposta sportiva alla catastrofe di Haiti porta speranza a tutta la popolazioneTabella 22: Riccardo Marchesini, un modello di forza, di volont e di carattere Tabella 23: La classificazione ufficiale degli sport per disabili

2.2 Sostenibilit sociale e ambientale nuove linee Agenda2020 IOC, legacy ed eredit

Tabella 24: Limpatto delle Olimpiadi su East LondonTabella 25: Leredit di Sochi 2014

2.3 Corretti stili di vita - Alimentazione e diritto al ciboTabella 26. Alcuni consigli su una corretta alimentazione, per i ragazzi in fase di crescita e che praticano sport.Tabella 27: Siamo ci che mangiamo, la storia di Margarita e del suo impegno con ActionAidTabella 28: La mensa che vorrei ... locale e senza sprechi!Tabella 29: La campagna di ActionAid Io mangio Giusto. Per una mensa 10 e lode

2.4 Fair Play e Doping Tabella 30: Il CIFP considera i seguenti cinque aspetti come cruciali per mettere in pratica lo sport lealeTabella 31: I dieci punti su cui si fonda la Carta del Fair Play

3. MOduLO 3 unO sguardO apprOFOnditO su aLCuni spOrt e paesi Introduzione3.1 Latletica leggera

Tabella 32: La storia di Haile GebrselassieTabella 33: Tirunesh DibabaTabella 34: Indelbu Wondiye FikreTabella 35: Una storia dal campo - La storia di Bizunesh Mekonen

3.2 Brasile, la culla del calcioTabella 36: Fuoriclasse solidaliTabella 37: Storie dal campo di ActionAid

3.3 Il badminton e il suo regno in Indonesia Tabella 38: I campioni IndonesianiTabella 39: Intervista al Presidente della Badminton World Federation (BWF) Poul-Erik HyeTabella 40. La Campagna: Help Our School

3.4 Hockey su prato, sport dei gentiluomini in IndiaTabella 41: I campioni indianiTabella 42: Limpegno sociale della FIH Tabella 43: Rashmita in difesa dei suoi diritti di giovane donna

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4. MOduLO 4 La Candidatura di rOMa aLLe OLiMpiadi e paraLiMpiadi di rOMa 2024 Introduzione4.1 La vision olimpica e paralimpica: i 3 pilastri, i 5 obiettivi e i principi guida4.2 La Candidatura, Roma e lItalia, le infrastrutture e il Progetto Olimpico4.3 La sostenibilit a lungo termine di Roma 20244.4 La legacy (o eredit) a lungo termine per la citt, la Regione e la Nazione

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Introduzione: Una nuova narrazione per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Roma2024I Giochi Olimpici e Paralimpici si differenziano dai Campionati Mondiali di tutti gli altri sport in quanto fondati su lIdeologia dellOlimpismo, unideale fortemente promosso e voluto dal barone Pierre De Coubertin allatto della fondazione del Comitato Olimpico Internazionale a Parigi, il 23 Giugno 1894. De Coubertin, sostituendo il greco Demetrius Vikelas venne eletto Presidente in occasione dei primi Giochi Olimpici Moderni di Atene del 1896 ricoprendo questa carica fino al 1925. Il pi rilevante simbolo del Movimento Olimpico sono i 5 cerchi intrecciati (di colore blu, giallo, nero, verde, rosso): gli anelli rappresentano l'unione dei cinque continenti, mentre i cinque colori a essi associati, pi il bianco dello sfondo, sono stati scelti da de Coubertin perch utilizzati in tutte le bandiere del mondo sino a quel momento.

Il Mistero della Fiaccola Scomparsa, lavventuroso viaggio di un gruppo di eroi attraverso i valori delle Olimpiadi un progetto che nasce dalla volont del Comitato Roma 2024, durante la promozione della citt di Roma come sede ospitante dei Giochi estivi Olimpici e Paralimpici del 2024, di avviare un percorso di Educazione Olimpica negli istituti scolastici di ogni ordine e grado per trasmettere lideale di Olimpismo coniato da Pierre De Coubertin ed evolutosi attraverso le varie edizioni dei Giochi. I giovanissimi di oggi saranno i protagonisti dei Giochi del 2024: atleti, spettatori e volontari, tutti attori di quelli che si stanno progettando come i veri primi Giochi sociali della storia. Il kit stato per questo realizzato in partnership con ActionAid, che da anni utilizza lo sport nei suoi progetti perch promuove stili di vita e valori positivi ed un potente mezzo per innescare dinamiche di cambiamento. ActionAid crede che la candidatura di Roma per i Giochi del 2024 attraverso la partecipazione attiva dei cittadini rappresenti unopportunit per trasformare la comunit di appartenenza e per lasciare uneredit tangibile alla citt e allintero Movimento Olimpico.

Lobiettivo generale di questo percorso di Educazione Olimpica nelle scuole di far conoscere agli studenti limportanza dei valori olimpici e di fornire una guida per i docenti scolastici che dovranno illustrare e inserire nella didattica i vari contenuti espressi dal Movimento Olimpico.

Gli obiettivi specifici del kit, che troverete esplicitati nellintroduzione di ciascun Modulo, sono:

Incrementare la consapevolezza e la conoscenza rispetto alle tappe storiche e sociali segnate dalle Olimpiadi e dalle Paralimpiadi, in stretta connessione con gli obiettivi formativi e di acquisizione delle conoscenze;

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Riflettere sui valori trasmessi tramite lo sport, le azioni degli atleti e le competizioni sportive, utilizzando metodologie didattiche innovative e partecipate, come ad esempio giochi di ruolo, interviste, costruzione di video-inchieste;

Conoscere i valori dellOlimpismo e i suoi messaggi; le storie di ActionAid e come esse si rispecchino in questi valori. Apprezzare e approfondire gli insegnamenti attraverso un percorso fatto di storie di eroi comuni e dei protagonisti dei progetti di ActionAid, che hanno saputo cambiare la loro realt attraverso il loro impegno e il loro coraggio.

Coinvolgere attivamente gli studenti e il corpo docente in un percorso di costruzione partecipata e analitica della candidatura di Roma2024.

IL kIt DIGItALE SI COMPONE DEI SEGUENtI MAtERIALI DIDAttICI:

La Guida per i Docenti: suddivisa in quattro moduli tematici che approfondiscono contenuti con focus diversi specificati allinizio di ogni Modulo, e fornisce indicazioni per inserire il percorso allinterno della programmazione didattica annuale, in modo da rendere il percorso interdisciplinare;

Schede Didattiche e laboratoriali: 14 schede per ogni grado scolastico contenenti giochi, esercitazioni, attivit e laboratori per mettere in pratica gli stimoli e gli insegnamenti provenienti dalla storia delle Olimpiadi, dalle Paralimpiadi e dai Progetti di ActionAid. Ogni scheda strutturata nel seguente modo:

Introduzione, con espliciti rimandi ai contenuti della Guida dei docenti; Obiettivi della scheda distinti per grado scolastico; Materiale necessario per lattivit con eventuali link esterni per video/immagini o storie; Consigli per i docenti e preparazione (se necessari); Metodologia o Attivit; Tempi di realizzazione.

Una bibliografia, sitografia e filmografia: contenente indicazioni per approfondire le tematiche in oggetto, sia in classe sia in altri contesti.

I Moduli e le relative schede didattiche sono state studiate nellottica di essere fruibili in autonomia, e per essere interdipendenti luna dallaltra. Consigliamo ai docenti di studiare il materiale proposto e di sviluppare, anche tra colleghi, durante lanno scolastico un percorso interdisciplinare che consenta di portare a termine tutte o quasi le attivit didattiche proposte, cos da raggiungere gli obiettivi formativi e di approfondimento.

Le attivit ludico-didattiche promosse nelle schede si basano su metodologie didattiche attive, al fine di:

sviluppare processi di apprendimento diversi e pi autonomi (per scoperta, per azione, per problemi);

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garantire unofferta formativa flessibile (in modo tale da adattarla alle peculiarit della classe);

promuovere linteresse e la motivazione degli studenti (in particolare degli studenti adolescenti).

Per favorire la partecipazione degli studenti e della comunit scolastica e unacquisizione critica di conoscenze e competenze, tra le tecniche metodologiche proposte abbiamo privilegiato:

le tecniche simulative, tra cui il role playing (gioco dei ruoli) per linterpretazione di comportamenti e situazioni;

tecniche di analisi della situazione che si avvalgono di casi reali;

tecniche di ricerca e documentazione sia sul web sia sul campo, come le interviste qualitative o quantitative;

tecniche di riproduzione operativa, basate sullutilizzo di strumenti tecnologi (es. i video);

tecniche di produzione e apprendimento cooperativi.

Gli output delle schede didattiche, in particolare quelli delle scuole secondarie di secondo grado, sono stati pensati per essere condivisi sui social network cos da promuovere lutilizzo di tecnologie e di un linguaggio attuale (in particolare twitter e instagram).

IL CONCEPt NARRAtIvO

Il Mistero della Fiaccola Scomparsa rappresenta un percorso simbolico attraverso i valori delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, la loro evoluzione e soprattutto il loro progressivo e crescente impatto nella societ in cui viviamo. Avendo come obiettivo principale il coinvolgimento di docenti e studenti di ogni ordine e grado, la Guida dei Docenti stata sviluppata con un linguaggio neutro, senza unimpostazione di un concept narrativo specifico.

Consigliamo tuttavia, in particolare ai docenti delle classi delle primarie e delle secondarie di primo grado, di impostare il percorso, seguendo il seguente concept narrativo, anche teatralizzandolo, adattandolo agli obiettivi di ogni scheda didattica. Ci favorir il coinvolgimento ludico dei giovani studenti e li motiver a proseguire con entusiasmo sino alla scoperta delle peculiarit della candidatura di Roma2024, cui abbiamo dedicato il Modulo 4.

La Fiaccola Olimpica sparita e con essa sono andati perduti anche tutti i valori delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, la storia, gli eroi sportivi e non che lhanno da sempre

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caratterizzate. Alla dirigenza del Comitato Internazionale Olimpico si diffusa una grande preoccupazione per limminente inizio delle Olimpiadi. Il CIO ha perci ideato un piano di emergenza: delegare una squadra di ragazzi (la classe stessa) che parta alla ricerca della Fiaccola Olimpica. Questo viaggio di ragazzi comuni, condurr, tramite le varie attivit ludico-didattiche proposte alla riscoperta dei valori delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi e dellOlimpismo, far approdare i ragazzi in paesi dalle culture e abitudini differenti tra loro, cos come in epoche differenti. I ragazzi saranno gli eroi delle Olimpiadi: ripercorrendo le tappe storiche dei Giochi, capitalizzeranno leredit del passato e i valori degli eroi sportivi, sino a inglobare i valori di cittadinanza attiva delleroe del futuro: un eroe che non solo un leader forte, abile e coraggioso, ma anche attivo, sostenibile e solidale con gli altri. In questo viaggio incontreranno anche eroi comuni, direttamente dai progetti di ActionAid, bambini e adulti che sono riuscite a cambiare radicalmente la loro vita, cos come il destino delle loro comunit, anche grazie a un potente mezzo come lo sport, e uscire da situazioni di esclusione e di povert. Questa squadra di ragazzi riconquister la Fiaccola solo dopo alcune prove e approder quindi a Roma2024, partecipando attivamente alla costruzione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Roma, una Roma che sar simbolo delle prime Olimpiadi e Paralimpiadi sociali, inclusive, e di pace.

Buon viaggio insieme agli eroi di Roma2024 e di ActionAid!

#WewantRoma2024 #Generazione2024

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IL MIStERO DELLA FIACCOLA SCOMPARSA E LE CONNESSIONI CON LE LINEE GUIDA NAzIONALI

Riportiamo nelle tabelle di seguito un elenco di alcuni degli obiettivi di apprendimento distinti per ordine scolastico, secondo le Linee Guida Nazionali del MIUR, che si contribuiranno a raggiungere tramite lo sviluppo del percorso didattico in oggetto.

In generale, tutto il percorso didattico favorisce il raggiungimento degli obiettivi di Cittadinanza e Costituzione di ogni ordine scolastico, per lattenzione dedicata alleducazione ai diritti umani, allintegrazione e al rispetto di una societ multiculturale, alla sostenibilit, alla partecipazione attiva alla vita scolastica ed extrascolastica.

Scuole Primarie

Materia Obiettivi di apprendimento traguardi e sviluppo di competenzeSchede

didattiche

Arte e Immagine

Educazione Fisica

Geografia/Scienze

Italiano

Scheda 1.2 Scheda 2.1.1Scheda 2.1.2Scheda 3.3Scheda 4.1Scheda 4.2

Scheda 1.1 Scheda 1.2 Scheda 2.1.1Scheda 2.2Scheda 2.2 2.3Scheda 3.1 e 3.2Scheda 3.3Scheda 3.4Scheda 4.2

Scheda 1.1 Scheda 2.1.1Scheda 2.1.3Scheda 3.1 e 3.2Scheda 3.3Scheda 3.4Scheda 4.2

Scheda 2.1.1Scheda 2.1.3Scheda 2.2 e 2.3Scheda 4.1Scheda 4.2

Trasformare immagini e materiali ricer-cando soluzioni figurative originali.Sperimentare strumenti e tecniche di-verse per realizzare prodotti grafici, pla-stici, pittorici e multimediali.Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti pi caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici.

Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simul-tanea.Conoscere e applicare correttamente modalit esecutive di diverse proposte di giocosport.Rispettare le regole nella competizione sportiva.Riconoscere il rapporto tra alimentazio-ne, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.

Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, allEuropa e ai diversi continenti, attraverso lascolto e gli stru-menti dellosservazione indiretta (foto-grafie, documenti cartografici, ecc).Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.

Interagire in modo collaborativo in una discussione di gruppo con compagni ed insegnante, rispettando il proprio turno e formulando messaggi chiari e perti-nenti, apportando la propria esperienza, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.Ascoltare e comprendere testi orali co-gliendone il senso, le informazioni princi-pali e lo scopo.

Lalunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di unideazione e pro-gettazione originale, applicando le cono-scenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con lintegra-zione di pi media e codici espressivi.Conosce i principali beni artistico-cultu-rali presenti nel proprio territorio e ma-nifesta sensibilit e rispetto per la loro salvaguardia.

Lalunno sperimenta una pluralit di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Riconosce alcuni essenziali principi re-lativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla preven-zione delluso di sostanze che inducono dipendenza.Comprende, allinterno delle varie occa-sioni di gioco e di sport, il valore delle regole e limportanza di rispettarle.

Lalunno si rende conto che lo spazio ge-ografico un sistema territoriale, costi-tuito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di inter-dipendenza.Ha atteggiamenti di cura verso lambien-te scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dellambien-te sociale e naturale.

Lalunno impara ad elaborare il proprio pensiero attraverso loralit, lascolto e la scrittura.Lallievo partecipa a scambi comunicati-vi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando mes-saggi chiari e pertinenti, in un registro il pi possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diret-

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Storia

Tecnologia

Scheda 1.1 Scheda 1.2 Scheda 3.3Scheda 3.4Scheda 4.1

Scheda 2.2 e 2.3

Ricavare, attraverso il gioco, informazioni e conoscenze sugli aspetti del passato. Individuare analogie e differenze attra-verso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo.

Eseguire semplici misurazioni e moni-toraggi sullambiente scolastico o sulla propria abitazione. Rappresentare i dati dellosservazione attraverso tabelle.

Lalunno a conoscenza di alcuni pro-cessi di trasformazione di risorse e del consumo di energia e del loro relativo impatto ambientale. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le fun-zioni ed i limiti della tecnologia attuale.

Lalunno a conoscenza di alcuni pro-cessi di trasformazione di risorse e del consumo di energia e del loro relativo impatto ambientale. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le fun-zioni ed i limiti della tecnologia attuale.

Raccogliere le idee, riorganizzarle per punti, pianificare la traccia di un raccon-to o di unesperienza.Raccontare esperienze personali o sto-rie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando lordine crono-logico e logico.

ti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.

Scuole Secondarie di primo grado

Materia Obiettivi di apprendimento traguardi e sviluppo di competenzeSchede

didattiche

Arte e Immagine

Educazione Fisica

Geografia

Scheda 1.2 Scheda 3.3Scheda 4.1Scheda 4.2

Scheda 2.1.2Scheda 2.1.3Scheda 2.1.4Scheda 2.3Scheda 3.2Scheda 3.3Scheda 3.4

Scheda 2.2Scheda 3.1Scheda 3.2Scheda 4.1

Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dellarte e della comunica-zione visiva.Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per pro-durre nuove immagini.Scegliere le tecniche e i linguaggi pi adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalit operativa o comunicativa, anche integrando pi codici e facendo riferimento ad altre di-scipline.

Saper utilizzare lesperienza motoria ac-quisita per risolvere situazioni nuove o inusuali.Padroneggiare le capacit coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, pro-ponendo anche varianti.Realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e par-tecipa in forma propositiva alle scelte della squadra.Saper adottare comportamenti appro-priati per la sicurezza propria e dei com-pagni anche rispetto a possibili situazio-ni di pericolo.

Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valoriz-zazione.Analizzare in termini di spazio le interre-lazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici di portata naziona-le, europea e mondiale.

Lalunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di unideazione e pro-gettazione originale, applicando le cono-scenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con lintegra-zione di pi media e codici espressivi.Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movi-mento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.Riconosce gli elementi principali del pa-trimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e sensibile ai pro-blemi della sua tutela e conservazione.

Utilizza le abilit motorie e sportive ac-quisite adattando il movimento in situa-zione.Utilizza gli aspetti comunicativo-relazio-nali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalit di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.Riconosce, ricerca e applica a se stes-so comportamenti di promozione dello star bene in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.Rispetta criteri base di sicurezza per s e per gli altri. capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilit e di impegnarsi per il bene comune.

Riconosce nei paesaggi europei e mon-diali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e archi-tettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.Osserva, legge e analizza sistemi ter-ritoriali vicini e lontani, nello spazio e

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Italiano

Scienze

Matematica

Storia

Scheda 1.1Scheda 2.1.1Scheda 2.1.2Scheda 3.2Scheda 4.1Scheda 4.2

Scheda 2.2Scheda 2.3

Scheda 4.2

Scheda 1.2Scheda 3.1Scheda 3.2Scheda 3.3Scheda 3.4Scheda 4.1

Ascoltare testi prodotti da altri, anche trasmessi dai media, riconoscendone la fonte e individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dellemittente.Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tem-pi e turni di parola e fornendo un positi-vo contributo personale. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide.Narrare esperienze, eventi, trame selezio-nando informazioni significative in base allo scopo, ordinandole in base a un cri-terio logico-cronologico, esplicitandole in modo chiaro ed esauriente e usando un registro adeguato all'argomento e alla situazione.Riferire oralmente su un argomento di studio esplicitando lo scopo e presen-tandolo in modo chiaro, precisare fonti e servirsi eventualmente di materiali di supporto (cartine, tabelle, grafici).Scrivere testi di forma diversa sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a: situazione, argomento, scopo, destina-tario, e selezionando il registro pi ade-guato.

Acquisire corrette informazioni sullo svi-luppo puberale e la sessualit; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti dal fumo e dalle droghe.Assumere comportamenti e scelte per-sonali ecologicamente sostenibili. Ri-spettare e preservare la biodiversit nei sistemi ambientali.

Rappresentare insiemi di dati, anche fa-cendo uso di un foglio elettronico. In si-tuazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle fre-quenze relative.

Conoscere il patrimonio culturale colle-gato con i temi affrontati.Usare le conoscenze apprese per com-prendere problemi ecologici, intercultu-rali e di convivenza civile.Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione di-verse, manualistiche e non, cartacee e digitali

Lalunno interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, at-traverso modalit dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ci matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunica-tivo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguar-danti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collabo-rare con gli altri, ad esempio nella realiz-zazione di giochi o prodotti, nellelabo-razione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, ricono-scendone la fonte, il tema, le informazio-ni e la loro gerarchia, lintenzione delle-mittente.Espone oralmente allinsegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricer-ca, anche avvalendosi di supporti speci-fici.Scrive correttamente testi di tipo diver-so, adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace laccostamento dei lin-guaggi verbali con quelli iconici e sonori.

Riconosce nel proprio organismo strut-ture e funzionamenti a livelli macrosco-pici e microscopici, consapevole delle sue potenzialit e dei suoi limiti. consapevole del ruolo della comunit umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonch dellineguaglianza dellaccesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.Collega lo sviluppo delle scienze allo svi-luppo della storia delluomo.Ha curiosit e interesse verso i principali problemi legati alluso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tec-nologico.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilit e prendere decisioni.Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Lalunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche median-te luso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere anche digitali e le sa organizzare in testi. Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dellumanit e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.

nel tempo e valuta gli effetti di azioni delluomo sui sistemi territoriali alle di-verse scale geografiche.

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Scuole Secondarie di secondo grado

Materia Obiettivi di apprendimento traguardi e sviluppo di competenzeSchede

didattiche

Cittadinanza Attiva

Diritto ed economia

Geografia

Italiano

Lingue e culture straniere

Matematica

Scienze Motorie

Scienze Naturali

Scheda 1.1Scheda 2.1.1 Scheda 2.1.2Scheda 2.1.4 Scheda 4.1Scheda 4.2

Scheda 3.1 e 3.2

Scheda 1.3Scheda 3.2

Scheda 1.1Scheda 1.2 Scheda 2.1.1Scheda 2.1.3 Scheda 2.2 Scheda 4.1 Scheda 4.2

Scheda 2.3 Scheda 3.1Scheda 3.2 Scheda 3.3Scheda 3.4

Scheda 4.2

Scheda 2.1.4Scheda 2.3 Scheda 3.3 e 3.4Scheda 4.2

Scheda 2.2

Approfondire i temi della parit di genere e della disabilit, sviluppare competenze per una vita civile attiva e responsabile.Sviluppare competenze di cittadinanza in prospettiva multiculturale.Riflettere sul valore della parit di gene-re, abbattere consolidati stereotipi nel mondo sportivo. Immedesimarsi in situazioni di disabilit. Ideare, pianificare e gestire un evento sportivo.

Confrontarsi con un linguaggio di taglio giuridico, apprendere ruolo e funzioni dellindividuo e delle organizzazioni col-lettive nella societ civile, approfondire il tema della dignit della persona umana.

Coniugare competenze spazio-tempora-li, mettere in relazione avvenimenti stori-ci con condizioni morfologiche.

Indagare levoluzione del linguaggio, sviluppare capacit di composizione te-stuale.Creare un testo con stile inusuale.Redigere testi con taglio scientifico.Ideare e scrivere vari tipi di contenuti de-stinati a pubblici diversi.Redazione in team di un questionario.

Approfondire il diritto universale al cibo. Scoprire pratiche sportive tipiche di altri Paesi.Comprendere differenti contesti cultu-rali.

Utilizzare un questionario per analizzare lo stato dellarte su un tema specifico.

Acquisire consapevolezza della propria corporeit, consolidare i valori sociali dello sport.Maturare un atteggiamento positivo ver-so uno stile di vita sano e attivo, cogliere i benefici della pratica di attivit fisiche. Praticare sport di squadra promuovendo la componente educativa e non quella competitiva.

Osservare il rapporto tra uomo e am-biente, evidenziare le problematiche sorte a livello ambientale, aumentare la sensibilit verso il rispetto delle risorse naturali in ottica di mantenimento della biodiversit.

Ricercare ed esporre le implicazioni so-ciali dei temi trattati.Approfondire il tema della dignit della persona umana e delluguaglianza.Comprendere lingiustizia di alcune si-tuazioni, mettere in gioco il proprio pun-to di vista e vissuto personale.Comprendere le quotidiane difficolt che i disabili possono incontrare.Sviluppare spirito di collaborazione e aiuto, esprimere doti di organizzazione e relazione interpersonale.

Riconoscere norme sociali ed etiche, contrattare soluzioni per la risoluzione di situazioni critiche.

Scoprire e collocare luoghi periferici, in-dividuare ed esporre connessioni stori-co-geografiche.

Individuare e analizzare i termini e i con-testi in cui i testi sono utilizzati, comporre un breve slogan su consegne vincolate.Comprendere e utilizzare un linguaggio specifico, organizzare un testo con taglio scientifico.Conoscere le specificit di ogni mezzo e di ogni pubblico, scrivere dei testi con caratteristiche e obiettivi specifici, svilup-pare una sensibilit multimediale. Individuare e porre domande ad un pub-blico.

Comprendere nuovi contesti socio-culturali, sottolineare specificit di altre culture.Conoscere sport tipici allestero, indivi-duare specifiche Nazioni in ottica socio-culturale.Immaginare un contesto socioculturale diverso da quello abituale, trovare solu-zioni a problemi tipici di altre comunit.

Costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo.

Padroneggiare e interpretare i messaggi che il corpo emette, esprimere stati da-nimo attraverso il linguaggio non verbale.Conoscere i corretti stili di vita e delle buone pratiche, individuare una pratica giornaliera sana e attiva.Imparare a confrontarsi seguendo rego-le condivise, giocare per raggiungere un obiettivo comune.

Riconoscere o stabilire relazioni, formula-re ipotesi, risolvere situazioni problemati-che.

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Storia

Scheda 1.1 Scheda 1.3Scheda 2.1.1Scheda 3.2

Ricostruire il contesto e gli avvenimenti correlati ai Giochi Olimpici del 1960.Conoscere gli eventi della storia contem-poranea connessi al mondo sportivo.Scoprire la storia di importanti perso-naggi storici, approfondire la conoscen-za dei contesti storici in cui i personaggi hanno vissuto.

Ricercare fonti e notizie, leggere docu-menti storici, argomentare e sostenere opinioni.Leggere e valutare varie fonti (princi-palmente disponibili online), discutere criticamente e confrontare diverse inter-pretazioni, rielaborare ed esporre i temi trattati.Analizzare cause e conseguenze di feno-meni storici, ampliare la conoscenza sto-rica ad altre civilt.

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Modulo 1Alla scoperta della storia e dei simboli delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi

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Introduzione

Alle Olimpiadi di Roma del 1960, letiope Abebe Bikila corse a piedi scalzi la maratona tagliando per primo il traguardo, sotto quello stesso Arco di Costantino dove Mussolini, anni addietro, aveva annunciato linizio della guerra contro lEtiopia. Bikila divenne il simbolo della vittoria conquistata con determinazione ed eroismo di un intero paese. Nel 1968 a Citt del Messico, Tommie Smith, Peter Norman e John Carlos, salirono sul podio olimpico dei 200 metri mettendo in scena la pi famosa protesta della storia dei Giochi Olimpici: i primi due senza scarpe emblema della schiavit e della povert alzarono il pugno indossando il guanto nero simbolo del Black Power, mentre Norman indossava lo stemma dellOlympic Project for Human Rights.

Ogni Olimpiade e Paralimpiade un momento storico a s stante e regala uno spettacolo che non ha eguali. I Giochi Olimpici e Paralimpici hanno subito negli anni una grande evoluzione, riuscendo a mantenere intatti fascino e attrattiva verso il pubblico. Hanno rispecchiato limmagine dei grandi cambiamenti storico-culturali avvenuti nellultimo secolo, riuscendo recentemente ad integrare anche le grandi innovazioni tecnologiche. Queste storie evocative non sarebbero mai esistite senza i simboli che contraddistinguono le Olimpiadi. Si ricordano in particolar modo la fiaccola olimpica, che fa il suo esordio allinterno dello stadio accompagnata dal messaggio di amicizia evocato dai cinque cerchi, e le colombe, che svettano nel cielo come auspicio di pace e fratellanza tra i popoli. Fu Pierre de Coubertin, il fondatore dei Giochi Olimpici Moderni a riconoscere per primo il grande valore dei simboli correlati allemozione e allimmaginazione come veri e propri strumenti pedagogici. Oltre ai simboli, dietro la vetrina dei Giochi, vediamo cos trasparire una complessa macchina dirigenziale e organizzativa che lavora incessantemente, non solo allinterno delle Federazioni sportive internazionali e nazionali, ma anche per mezzo di due grandi comitati: lInternational Olympic Committee (IOC), con il compito di coordinare, gestire e prendere decisioni vincolanti per tutto il Movimento Olimpico e lInternational Paralympic Committee (IPC), concernente tutto il mondo paralimpico. IOC e IPC, pur essendo due organismi disgiunti, risultano essere completamente sinergici, al punto che i Giochi Olimpici e i Giochi Paralimpici sono oramai un unico grande evento.

Lobiettivo di questo primo modulo quello di fornire gli elementi indispensabili per ripercorrere insieme la storia e levoluzione dei Giochi, i suoi simboli, il suo ruolo e il funzionamento degli organi di dirigenza, nonch le tappe fondamentali che ne hanno segnato levoluzione in tema di diritti riconosciuti alle donne e agli atleti paralimpici. Ripercorrere la storia permetter di cogliere appieno, nei moduli successivi, i valori dellOlimpismo, i quali non solo sono direttamente connessi alle tematiche dellattualit sociale, ma risultano anche pertinenti con la mission e i progetti sul campo di ActionAid, partner scelto per avviare questo percorso socio-educativo grazie alla sua esperienza nazionale e internazionale.

Per ciascun ordine scolastico, abbiamo ideato due schede didattiche che serviranno da supporto al lavoro in classe e allapprofondimento esperienziale dei valori olimpici e

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paralimpici. Le schede approfondiranno alcuni elementi scelti in base alle attivit proposte nei moduli successivi, per poter giungere al termine del percorso didattico con un ampio ventaglio di argomenti trattati. Consigliamo agli insegnanti di fornire sempre agli studenti degli elementi contenutistici, anche in modalit di riflessione collettiva, come suggerito nellintroduzione al kit didattico, allinterno del concept narrativo dedicato ad ogni ordine scolastico.

1.1 partiamo dalle origini: dai simboli delle Olimpiadi ai giochi Olimpici in grecia - simboli del movimento olimpico

Il Movimento Olimpico viene riconosciuto attraverso1:

i Cerchi Olimpici

la Fiamma Olimpica e la torcia

la Bandiera Olimpica

il motto olimpico

lInno Olimpico

le medaglie olimpiche

i Cerchi Olimpici: Il pi importante simbolo del Movimento Olimpico sono i Cerchi Olimpici che simboleggiano lunione dei cinque Continenti. I colori dei cerchi (blu, giallo, nero, rosso, verde) furono scelti poich almeno uno di questi rappresentato nelle bandiere di ogni paese partecipante ai Giochi.

La Fiamma Olimpica: La Fiamma Olimpica simboleggia la lotta per la perfezione e il combattimento per la vittoria, ma al contempo la pace e lamicizia tra i popoli. Questa tradizione inizi con i Giochi del 1936 di Berlino: la torcia viene accesa al sorgere del sole a Olimpia, in Grecia, davanti alle colonne del tempio di Hra, poi viene trasportata passando dalla mano di uno sportivo allaltro lungo un vero viaggio che raggiunge la citt sede delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Allarrivo, la torcia accende una grande vasca di fuoco che rester accesa per tutta la durata dei Giochi.

Il viaggio della Fiaccola Olimpica affascinante e impervio: pu attraversare paesi, viaggiare su terra, al dorso di animali o di imbarcazioni. I trasportatori della fiaccola possono essere attori, cantanti, politici, giornalisti e celebrit, non solo atleti. Colui o colei che trasporta la fiaccola viene chiamato tedoforo, nome che deriva dal greco e che significa colui che porta la teda, ossia la fiaccola cerimoniale contenente la Fiamma Olimpica. Il tratto finale di questo lungo percorso (quello che termina nello stadio allinizio della Cerimonia di Apertura) tradizione che venga compiuto da un atleta (o ex atleta) celebre per il suo esempio umano e sportivo. Il primo atleta tedoforo fu il tedesco Fritz Schilgen che port la fiaccola allinterno dello stadio di Berlino nel 1936. La tradizione

1 Il sito ufficiale del Movimento Olimpico http://www.olympic.org/

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http://www.olympic.orghttp://www.olympic.orghttp://www.olympic.orghttp://www.olympic.org

vuole che la designazione del tedoforo non si sveli fino allultimo istante per mantenere la curiosit del pubblico verso lattesa inaugurazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici. In alcune occasioni, i tedofori sono stati anche i rappresentanti della societ civile, simbolo degli ideali olimpici. Il giapponese Yoshinori Sakai, ad esempio, fu scelto perch nato ad Hiroshima il 6 agosto 1945, giorno in cui la bomba atomica Little Boy fu sganciata sulla citt. Egli simboleggiava la rinascita del Giappone dopo la seconda guerra mondiale e per tale motivo fu designato tedoforo della XVIII Olimpiade. Alle Olimpiadi di Montral del 1976, due adolescenti, uno proveniente dalla parte francofona della nazione e uno dalla parte anglofona, simboleggiarono lunit del Canada.

La bandiera Olimpica: incorpora il piu importante simbolo olimpico (gli anelli) e fu creata a Parigi da Pierre de Coubertin e venne presentata al Congresso Olimpico del 1914 e issata per la prima volta nello stadio di Anversa durante i Giochi Olimpici del 1920.

il motto: Ciltius, altius, Fortius fu inizialmente incorporato nella Bandiera Olimpica e fu creato da padre Henri Didon, un insegnante domenicano amico di De Coubertin.

Linno Olimpico: venne adottato dal IOC nel 1958 e utilizzato per la prima volta nella apertura e chiusura dei giochi olimpici di Roma 1960. La musica opera di un compositore greco, Spyros Samaras, mentre le parole sono del poeta greco Kostis Palamas e risalgono al 1896.

Le medaglie olimpiche: rappresentano il raggiungimento delleccellenza da parte degli atleti olimpici, al vincitore sar riconosciuto il titolo di atleta olimpionico.

I simboli del movimento sono esclusiva propriet del IOC e non possono essere usati senza autorizzazione scritta.

La fiaccola ha raggiunto il Sud America in aereo, atterrando a Brasilia, da cui ha avuto inizio il viaggio di circa 20.000 chilometri. 95 giorni e 83 citt, comprese le capitali dei 26 Stati federati del Brasile. 12.000 tedofori coinvolti, ciascuno dei quali sta percorrendo in media non pi di 200 metri per garantire la "massima partecipazione popolare all'evento.

VERSO SOCHI2014

Il percorso della fiaccola con i suoi 65.000 chilometri, stata la pi lunga nella storia delle Olimpiadi e Paralimpiadi. Ha coinvolto circa 14.000 tedofori e viaggiato per settimane nei quattro angoli della terra, utilizzando ogni mezzo di trasporto possibile, inclusa la slitta e il cammello. Dopo essere stata accesa ad Olimpia in Grecia, la fiaccola stata trasportata a Mosca con un volo speciale e ha attraversato le 83 regioni della Russia. Allinterno del percorso sono stati inclusi il monte Elbrus, il pi alto del Caucaso e il lago Bajkal, il pi profondo del mondo, oltre a vulcani, porti naturali e alla

tabella 1: VERSO RIO2016

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La grecia e i giochi Olimpici antichi

Il celeberrimo santuario di Olimpia, situato in Grecia nel Peloponneso un luogo sacro non solo per i Greci, ma per lintera umanit e ospit le prime Olimpiadi nel 776 a.C., in onore di Zeus. Alla nascita delle Olimpiadi legato un interessante mito. Secondo il poeta Pindaro, si trattava in origine di giochi funebri in onore di Pelope, eroe leggendario della zona. In occasione delle Olimpiadi, era annunciata una tregua sacra tra le citt in conflitto, la quale permetteva ad atleti e spettatori di recarsi senza pericolo al luogo della gara, favorendo un regolare e pacifico svolgimento di competizioni e feste. I giochi si svolgevano per una sola giornata ogni quattro anni in piena estate, fino alla ventiquattresima edizione, quando fu deciso di aggiungere altri giorni di gare.

I concorrenti dovevano necessariamente essere greci liberi, mentre ai barbari e agli schiavi era proibita la partecipazione, come del resto anche alle donne, le quali non potevano neanche assistere alle competizioni sportive. Pi tardi fu permesso anche ai Romani di partecipare, tanto che Nerone vinse nella quadriga dopo aver costretto gli avversari a ritirarsi. Gli atleti dovevano arrivare nella citt di Olimpia un mese prima dell'inizio dei Giochi, per consentire ai giudici di avere il tempo necessario per le registrazioni, i controlli e l'insegnamento delle regole. Il primo giorno delle gare, i concorrenti dovevano giurare di essersi allenati per dieci mesi e che avrebbero scrupolosamente rispettato i regolamenti. Assieme a loro giuravano gli allenatori e i loro padri o fratelli, affermando che gli atleti possedevano tutti i requisiti richiesti per poter partecipare.

La fama dei Giochi venne purtroppo scemando, soprattutto con laumento dellinfluenza romana in Grecia e la diffusione del cristianesimo, che considerava i giochi alla stregua di una festa pagana. Terminarono nel 393 d.C., quando furono abolite per mano dell'imperatore Teodosio, ponendo fine ad una storia durata pi di 1.000 anni.

La tregua olimpica

Il concetto di Tregua Olimpica nasce nel VIII secolo a.C. nell'Antica Grecia, con l'obiettivo di rompere il ciclo dei conflitti e di instaurare un periodo di pace ogni quattro anni, in concomitanza di una competizione sportiva amichevole.

LONU nel 1993 istitu ufficialmente la tregua olimpica chiedendo a chi combatte di cessare il fuoco. Anche se limitata nel tempo e nella sua portata, la tregua olimpica pu offrire una zona neutra di dialogo e di ricerca dintesa, o anche una cessazione delle ostilit per portare gli aiuti a una popolazione sotto assedio bellico.

celebre tenuta di Jasnaja Poljana, dove Lev Tolstoj scrisse Anna Karenina e Guerra e pace. Una delle tappe stata il Polo Nord e unaltra ancora avvenuta addirittura nello spazio, partendo dalla base di Baikonur in Kazakistan a bordo di un razzo in compagnia di tre astronauti, facendo tappa nella stazione spaziale internazionale prima di rientrare sulla Terra.

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Cerimonia di chiusura

Generalmente pi breve della Cerimonia di Apertura, la Cerimonia di Chiusura, diversa per lOlimpiade e la Paralimpiade, sancisce ufficialmente la fine dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Anche in questo caso, un rigido protocollo codificato dalla Carta Olimpica caratterizza la Cerimonia di Chiusura. Gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro; tre bandiere sventolano, con sottofondo gli inni nazionali: quello della Grecia, del Paese Ospite attuale e del Paese Ospite successivo. Viene dato ampio spazio alla parte artistica anche nella Cerimonia di Chiusura, con richiami sia al paese che ha appena ospitato i giochi, sia alla nazione che li ospiter dopo quattro anni. Dai Giochi Olimpici Estivi del 2004, stato deciso che la premiazione della maratona maschile avvenisse durante la Cerimonia di Chiusura. Al termine della cerimonia, la Fiamma Olimpica viene spenta ed inizia il grande spettacolo pirotecnico, come previsto dal Protocollo Olimpico.

Cerimonia di apertura

La Cerimonia di Apertura, diversa per lOlimpiade e la Paralimpiade, la prima manifestazione pubblica. La grande emozione, lo spettacolo di luci, musica e giochi rappresenta per il Paese Ospitante una grande sfida per comunicare al mondo intero lunicit della propria Olimpiade. Lorganizzazione, per, deve attenersi ad un protocollo ben definito, fissato dalla Carta Olimpica.

Sfilata degli atleti aperta dalla delegazione della Grecia e chiusa da quella del Paese Ospitante. Gli altri paesi entrano in ordine alfabetico. Discorso del Presidente del Comitato Organizzatore e del Presidente dellIOC.Apertura ufficiale del Capo di Stato del Paese Ospitante.La bandiera olimpica issata e si suona linno olimpico.La fiaccola olimpica entra nello stadio e accende la vasca della fiamma olimpica.Si lanciano le colombe, simbolo di pace.Un atleta e un giudice declamano il sermone olimpico.La citt ospitante prevede uno spettacolo culturale e musicale.

tabella 2: PROtOCOllO dEllA CERIMOnIA dI APERtURA

il sermone degli atleti

Il sermone degli atleti venne declamato per la prima volta durante i giochi di Anversa nel 1920 e ha subito nel tempo diverse modifiche che lo hanno portato alla seguente versione definitiva: A nome di tutti i concorrenti, prometto che prender parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportivit per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore della mia squadra.Al giuramento degli atleti, segue quello dei giudici e degli allenatori.

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Cerimonia di consegna delle medaglie

Durante i Giochi Antichi, solo gli atleti che avevano raggiunto la testa del podio ricevevano una ricompensa: una semplice coroncina di rami di olivo. I Greci credevano che la vitalit dellalbero sacro si trasmettesse a colui che ne riceveva i rami. Nei Giochi Moderni, le medaglie spettano agli atleti che si sono distinti per primi, secondi e terzi in ciascuna disciplina, anche nei giochi di squadra. La citt ospitante responsabile della creazione delle medaglie e della personalizzazione delle stesse, per cui sono generalmente affidate alla creazione degli artigiani locali. Durante la cerimonia, risuona nello stadio linno del Paese di Provenienza del vincitore, mentre si issano le bandiere dei Paesi di Appartenenza dei tre atleti.

1.2 da pierre de Coubertin a oggi: la storia del Movimento Olimpico Moderno e i valori fondanti dellOlimpismo

Il 23 giugno 1894, in una delle sale storiche dellUniversit Sorbonne di Parigi, il Barone Pierre de Coubertin convoc professori, rappresentanti istituzionali e del mondo sportivo, nellambito del Congresso Atletico Internazionale di Parigi, con lintento di fondare lInternational Olympic Committee (IOC), di cui lo stesso de Coubertin rimarr Segretario Generale sino al 1925.

Nacquero cos ufficialmente le Olimpiadi moderne. Il nuovo organismo era composto dai rappresentanti di 11 nazioni: Francia e Gran Bretagna, Argentina, Boemia, Grecia, Italia, Nuova Zelanda, Romania, Ungheria, Stati Uniti e Svezia.

Il barone non era un atleta, n tantomeno un uomo di sport: semmai un pedagogo, meglio ancora un filosofo o, come sarebbe opportuno definire oggi, un sociologo. Di ritorno dai suoi numerosi soggiorni all'estero, De Coubertin matur il convincimento che come avveniva in Inghilterra le associazioni sportive avrebbero dovuto aggregare i giovani anche dopo gli anni scolastici, cos da costituire una stabile ed efficace presenza nella loro vita quotidiana. La sua convinzione era che bisognasse puntare sulla disciplina sportiva per migliorare la formazione, individuale e di gruppo, dei giovani, al fine di favorire lincontro e il confronto pacifico tra i popoli. Riteneva fosse indispensabile compiere un passo ulteriore, una rivoluzione: creare delle occasioni di confronto tra queste associazioni in ambito non soltanto nazionale, ma soprattutto internazionale. Il passaggio da queste riflessioni allatto pratico della creazione dei primi Giochi Olimpici dellEt Moderna avvenne in maniera alquanto naturale. Cos come fu naturale legare l'ideale olimpico a quello della 'tregua', cio la sospensione di ogni guerra e la concessione di un salvacondotto di libero passaggio per tutti coloro che si recavano ai giochi, come era prassi nella Grecia Antica.

Fu la prima volta nella storia in cui venne dato un riconoscimento ufficiale al contributo essenziale che i valori sportivi possono apportare allintegrazione e alla pace. In definitiva non che l'uomo si divida in due parti, il corpo e l'anima; in realt le parti sono tre: corpo, spirito e carattere. Quest'ultimo non si forma attraverso lo spirito ma soprattutto attraverso il corpo. Gli antichi lo sapevano, ma i nostri padri l'hanno ignorato e noi

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adesso lo apprendiamo di nuovo, non senza fatica. Quelli della vecchia scuola sono stati sorpresi nel vederci assisi alla Sorbona; ci hanno considerato come dei ribelli che volessero degradare l'edificio della loro filosofia tarlata. vero: siamo dei ribelli ed per questo che la stampa, sempre pronta ad appoggiare le rivoluzioni benefiche, ci ha compresi e ci ha aiutati, cosa di cui la ringraziamo con tutto il cuore.

Dopo quellincontro, venne redatta la prima Carta Olimpica. I Giochi Olimpici Moderni si realizzarono per la prima volta proprio ad Atene nel 1896. Si decise di disputare la manifestazione ogni volta in una citt diversa con la classica cadenza quadriennale.

Le linee-guida dellIOC, illustrate da de Coubertin in uno dei suoi numerosi scritti, rimasero sostanzialmente immutate sino alla fine del 20 secolo.

Inizialmente tuttavia, l'opinione generale era che lIOC fosse un'assemblea di persone troppo elitaria per riuscire a comprendere le esigenze reali della societ2. La svolta tuttavia non tard ad arrivare: dal 1980 al giugno del 2001, il Presidente spagnolo Juan Antonio Samaranch decise di cambiare le regole olimpiche nonch la struttura politico-organizzativa del movimento. Il suo desiderio di rinnovamento fu determinante per consentire allIOC di affrontare le nuove sfide del 21 secolo.LIOC sopravvisse per un secolo basandosi esclusivamente sulle risorse finanziarie dei suoi presidenti e di pochi altri dignitari. Era un club esclusivo di aristocratici o esponenti dei ceti alti, con occasionali rapporti con quanti operavano nello sport. Vi era ancora l'idea dell'atleta che praticava lo sport per esclusivo piacere personale: idea bella e nobile, ma non pi compatibile con la realt. Le donne rimanevano ancora rigorosamente escluse dai luoghi di dirigenza, quando in tutti i paesi del mondo, anche i pi esclusivi circoli per soli uomini avevano aperto le loro porte alle donne.

Sotto la Presidenza Samaranch, la questione femminile fu finalmente affrontata, dando alle donne le stesse possibilit degli uomini di accedere alla dirigenza del Movimento Olimpico. LIOC divenne una potenza economico-finanziaria, in grado non soltanto di auto-finanziarsi, ma anche di supportare i Comitati Olimpici e gli atleti, di lanciare iniziative umanitarie, di ridistribuire parte delle sue entrate alle altre componenti del Movimento Olimpico (in particolare i Comitati Nazionali e le Federazioni Internazionali) e assunse la struttura che noi tutti oggi conosciamo.

1.3 LiOC e il Movimento Olimpico attuale

LIOC e gli altri Enti agiscono sulla base della Carta Olimpica, che ha subito nel tempo varie revisioni sino ad arrivare allultima versione dellagosto 2015 (http://www.olympic.org/Documents/olympic_charter_en.pdf).

Il Movimento Olimpico composto da tre pilastri principali che in lingua italiana sono denominati: il Comitato Internazionale Olimpico (CIO), i Comitati Nazionali Olimpici (CNO) e le Federazioni Internazionali degli sport (FI). Il Presidente del Movimento Olimpico rappresenta il Comitato e ne dirige tutte le attivit. Oltre a questi Enti nel Movimento sono riconosciuti: i Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici (COGO), le

2 Simona Iannaccone, La figura di Coubertin e la sua definizione di Olimpismo, Universit Telematica Pegaso

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http://www.olympic.org/Documents/olympic_charter_en.pdfhttp://www.olympic.org/Documents/olympic_charter_en.pdf

associazioni nazionali, le societ e le persone che ne fanno parte, ed in particolare gli atleti, i cui interessi costituiscono un obiettivo fondamentale della sua opera, nonch i giudici/arbitri, gli allenatori e gli altri tecnici dello sport. Il Comitato comprende inoltre altre organizzazioni ed istituzioni riconosciute dallIOC.

La missione dellIOC quella di promuovere lOlimpismo nel mondo e sostenere il Movimento Olimpico. Nel suo ruolo si occupa di3:

sostenere e incoraggiare la promozione dell'etica sportiva e della buona gestione cos come leducazione dei giovani attraverso lo sport, dedicando i propri sforzi per fare s che lo spirito di fair-play regni sovrano e che la violenza ne sia bandita;

incoraggiare e supportare lorganizzazione, lo sviluppo e il coordinamento dello sport e delle competizioni sportive;

assicurare la regolare celebrazione dei Giochi Olimpici;

collaborare con le organizzazioni e le Istituzioni competenti, pubbliche e private, per mettere lo sport a servizio dellumanit e quindi promuovere la pace;

rafforzare lunit del Movimento Olimpico, preservando la propria indipendenza e lautonomia dello sport;

agire contro ogni forma di discriminazione che possa affliggere il movimento;

favorire, con tutti i mezzi appropriati, la promozione delle donne nello sport ad ogni livello ed in tutte le strutture, in particolar modo negli organi esecutivi delle organizzazioni sportive nazionali e internazionali, per una rigorosa applicazione del principio di uguaglianza tra i sessi;

dirigere la lotta contro il doping nello sport e partecipare alla lotta internazionale contro le droghe;

adottare i provvedimenti atti ad evitare che venga messa a repentaglio la salute degli atleti;

opporsi ad ogni utilizzazione abusiva politica o commerciale dello sport e degli atleti;

incitare le organizzazioni sportive e le autorit pubbliche a fare tutto il possibile per assicurare il futuro sociale e professionale degli atleti;

incoraggiare lo sviluppo dello sport per tutti che rappresenta una delle basi dello sport di alto livello;

promuovere eredit positive da lasciare nelle citt e nei Paesi Ospitanti i Giochi Olimpici;

3 Olympic Charter, 2 agosto 2015, http://www.olympic.org/Documents/olympic_charter_en.pdf

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1. L'Olimpismo una filosofia di vita, che esalta in un insieme armonico le qualit del corpo, della volont e dello spirito. Nell'associare lo sport alla cultura e all'educazione, l'Olimpismo si propone di creare uno stile di vita basato sulla gioia dello sforzo, sul valore educativo del buon esempio e sul rispetto dei principi etici fondamentali universali. 2. Lo scopo dell'Olimpismo di mettere ovunque lo sport al servizio dello sviluppo armonico dell'uomo, per favorire lavvento di una societ pacifica, impegnata a difendere la dignit umana. Con tale proposito, il Movimento Olimpico svolge, solo e in collaborazione con altri organismi e nell'ambito delle proprie possibilit, azioni volte a favorire la pace.3. Il Movimento Olimpico si prefigge lo scopo di contribuire alla costruzione di un mondo migliore e pi pacifico educando la giovent per mezzo dello sport, praticato senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidariet e fair-play. 4. L'attivit del Movimento Olimpico, simbolizzata dai cinque anelli intrecciati, universale e permanente. Essa abbraccia i cinque continenti e raggiunge il suo punto culminante in occasione del raduno di atleti di tutto il mondo per il grande festival dello sport che sono i Giochi Olimpici. 5. La pratica dello sport un diritto dell'uomo. Ogni individuo deve avere la possibilit di praticare lo sport secondo le proprie esigenze.

tabella 3: AlCUnI dEI PRInCIPI FOndAMEntAlI dEl MOVIMEntO OlIMPICO 4

4 Tratto da La Carta Olimpica.

incoraggiare iniziative che uniscano sport, cultura ed educazione;

incoraggiare e supportare le iniziative dellAccademia Olimpica Internazionale e delle altre istituzioni che dedicano la propria attivit allEducazione Olimpica.

1.4 LipC: storia e ruolo attuale5

Nel 1960, anno delle prime Paralimpiadi di Roma, fu costituito, sotto l'egida della Federazione mondiale degli ex militari, un gruppo di lavoro incaricato di studiare e approfondire la relazione tra sport e disabilit. Il risultato port alla creazione, nel 1964, dellInternational Sport Organization for the Disabled (ISOD), un organismo che rappresentava gli atleti amputati, quelli con diverse disabilit, compresi gli atleti affetti da nanismo.

Guttmann fu nominato Presidente dellOrganismo e lavor fino allultimo per migliorare le condizioni di vita dei disabili. Non a caso Papa Giovanni XXIII lo nomin il de Coubertin dei disabili. Il suo pensiero e la sua opera rappresentano ancora oggi un modello ed uno stimolo per quanti continuano a battersi per il recupero e la piena integrazione dei disabili all'interno della societ.

Nel 1982, al fine di riunire sotto un unico organismo le Federazioni nate in quegli anni dedicate ai ciechi e ai cerebrolesi (rispettivamente la CP-ISRA e l'IBSA) nacque lICC, che nel 1987 cambi la propria denominazione in International Paralympic Committee (IPC)

5 Per approfondire il sito ufficiale del Movimento Paralimpico Internazionale www.paralympic.org

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http://www.paralympic.orghttp://www.paralympic.orghttp://www.paralympic.orghttp://www.paralympic.orghttp://www.paralympic.orghttp://www.paralympic.org

e dopo due anni si dot di uno statuto garante della pi ampia democrazia, fondato sulla libera elezione dei suoi rappresentanti.

La missione dellIPC quella di permettere agli atleti disabili, dai principianti ai professionisti, di raggiungere leccellenza sportiva, ispirare e suscitare linteresse del mondo per costruire una societ pi equa. Opera al fine di creare una societ pi inclusiva attraverso gli sport paralimpici e tramite la diffusione dei valori paralimpici. I valori alla base dellazione dellorganismo sono i seguenti:

Coraggio: gli atleti disabili tramite le loro performances sportive mostrano al mondo cosa pu essere raggiunto quando si sottopone il proprio corpo a raggiungere i limiti massimi.

Determinazione: gli atleti disabili hanno una forza di carattere che non ha eguali, che combina resistenza mentale, abilit fisica, agilit eccezionale per produrre performances sportive che ridefiniscono i confini del possibile.

Ispirazione: come modelli sportivi ma anche di vita, gli atleti disabili portano al massimo le loro capacit, stimolando gli altri a credere nella forza di cambiamento dello sport.

Uguaglianza: attraverso lo sport, gli atleti disabili sfidano gli stereotipi e trasformano gli atteggiamenti, aiutando a promuovere linclusione.

In Italia il Padre del Paralimpismo fu il Dott. Antonio Maglio. Oltre ad essere stato il promulgatore delle prime Paralimpiadi, Maglio, forte dellesperienza dei suoi colleghi in Germania e in Inghilterra, e sotto legida dellINAIL, introdusse nuove metodologie per i pazienti neurolesi e promosse la conoscenza del mondo e dei valori dello sport dei disabili. Fino al 1972 fu il Centro Inail di Ostia a finanziare e potenziare lo sport dei disabili. Nel 1974, si arriv alla creazione dellAssociazione Nazionale per lo Sport dei Paraplegici (ANSPI) per promuovere lo sport quale diritto per tutti i cittadini disabili. Alla fine degli anni '70 l'ANSPI divenne FISHA (Federazione Italiana Sport Handicappati), sino ad arrivare al 1981 con ladesione al CONI, e alla creazione nel 1990 della FISD (Federazione Italiana Sport Disabili), in cui confluirono le Federazioni dedicate alle diverse disabilit.

Nel 2003 il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ha ottenuto il riconoscimento formale di Ente Pubblico per lo sport praticato da persone disabili, alla stregua del CONI, mantenendo il ruolo di Confederazione delle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche, sia a livello centrale che territoriale, con il compito di riconoscere qualunque organizzazione sportiva per disabili sul territorio nazionale e di garantire la massima diffusione dellidea paralimpica ed il pi proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili, in stretta collaborazione con il CONI e in linea con le deliberazioni e gli indirizzi emanati dall'IPC. La sua nascita risale al 2003, Anno europeo dedicato alle persone disabili, quando il Governo promulg la legge sulla "Promozione e sviluppo dello sport per le persone disabili.

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Il CIP, relativamente allattivit agonistica, coordina e favorisce la preparazione atletica delle rappresentative paralimpiche, delle diverse discipline in vista degli impegni nazionali ed internazionali e, soprattutto, dei Giochi Paralimpici, estivi e invernali, che si svolgono, circa due settimane dopo i Giochi Olimpici, nelle stesse sedi e strutture utilizzate per le Olimpiadi.

1.5 un passo in pi: viaggio a roma per le prime paralimpiadi

Il termine Paralimpiade (inglese, Paralympic) definisce l'Olimpiade, estiva e invernale, riservata agli atleti disabili, che si disputa circa due settimane dopo la chiusura dei Giochi Olimpici, nella stessa sede e negli stessi impianti.

Lo sport per disabili affonda le sue radici in Gran Bretagna, nell'ospedale di Stoke Mandeville, vicino Londra, grazie allopera di Sir Ludwig Guttmann, neurochirurgo e Direttore del Centro di riabilitazione motoria. Il centro fu aperto allinizio del 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale e i primi paraplegici a cimentarsi nelle varie discipline sportive furono giovani appartenenti alle forze armate britanniche. Il medico credeva che i tradizionali metodi di riabilitazione non fossero pi sufficienti per le necessit mediche e psicologiche dei civili e dei soldati rimasti menomati durante il conflitto. Grazie allo sport, i pazienti del Dr. Guttmann cominciarono a potenziare la muscolatura delle braccia e delle spalle, pervenendo a risultati per lepoca stupefacenti, per non dire rivoluzionari6.

Da quel momento iniziarono a essere disputate competizioni sportive per disabili, tra cui una nel 1948 per veterani della Seconda Guerra Mondiale con danni alla colonna vertebrale; nel 1952 anche gli atleti olandesi parteciparono ai Giochi, dandogli un carattere internazionale. La competizione prese il nome dalla cittadina Stoke Mandeville, la quale ospitava annualmente tali gare.

Nel 1958 il medico italiano Antonio Maglio, Direttore del Centro Paraplegici dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro propose a Guttmann di disputare l'edizione del 1960 a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade. Fu il passo fondamentale che port alla nascita delle Paralimpiadi vere e proprie; anche se il termine ufficiale (dal suffisso greco para nel senso di parallelo) venne ufficialmente adottato dallIOC solo nel 1984.

I Giochi Paralimpici sono ormai abbinati sistematicamente ai Giochi Olimpici dal 19 giugno 2001, quando stato siglato un accordo tra lIOC e lIPC. Il logo, composto da 3 elementi rispettivamente rosso, blu e verde, simboleggia la mente, il corpo e lo spirito.

Il motto coniato dall'IPC, Spirit in motion, sintetizza questa nuova visione del Movimento Paralimpico, la cui strategia a lungo termine mira a: a) garantire e sovrintendere l'organizzazione dei Giochi Paralimpici; b) assicurare la crescita e la solidit del Movimento Paralimpico attraverso lo sviluppo dei Comitati Nazionali Paralimpici di ogni paese e il supporto alle attivit di tutte le organizzazioni membro dell'IPC; c) concretizzare ogni opportunit concessa dallo sport alle atlete e agli atleti colpiti da gravi disabilit; d)

6 Le Paralimpiadi, Enciclopedia dello sport 2004, Articolo di Luca Pancalli, Bruno Marchesi

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Fu il Ministro della Sanit, Camillo Giardina ad aprire ufficialmente i Giochi Paralimpici di Roma 1960 nello Stadio dellAcqua Acetosa: 400 atleti in carrozzina e 250 accompagnatori, in rappresentanza di 21 paesi sfilarono davanti a 5.000 spettatori. La delegazione pi numerosa fu quella italiana. Tutti gli atleti alloggiarono nel Villaggio Olimpico, costruito in principio senza tener conto delle necessit e delle esigenze delle persone disabili. Un gruppo di soldati dellesercito italiano furono destinati al trasporto degli atleti in carrozzina, su e gi per le scale delle abitazioni. Tra le discipline praticate ci furono il biliardo, il lancio del giavellotto, la scherma, la pallacanestro, il tennis da tavolo e il tiro con larco. LItalia conquist 28 medaglie doro, 30 di argento e 24 di bronzo. La Cerimonia di Chiusura ebbe luogo allinterno del Palazzetto dello Sport, vicino al villaggio olimpico, alla presenza di Sir Ludwig Guttmann e della moglie del Presidente della Repubblica Italiana Signora Carla Gronchi.

tabella 4: I PRIMI GIOCHI PARAlIMPICI dI ROMA 1960

supportare e incoraggiare tutte le attivit educative, culturali, scientifiche e di ricerca che contribuiscano allo sviluppo e alla promozione del Movimento Paralimpico; mirare ad una continua e globale promozione mediatica del Movimento Paralimpico; e) assicurare che lo sport praticato nell'ambito del Movimento Paralimpico sostenga lo spirito del fair play, che non ci sia alcun rischio per la salute degli atleti e che siano sostenuti i principi etici fondamentali; f ) contribuire alla creazione di un ambiente sportivo paralimpico libero dalla piaga del doping attraverso la collaborazione con la WADA (World anti-doping agency); g) promuovere lo sport paralimpico senza discriminazioni politiche, religiose, economiche, di disabilit, di sesso e di razza.

L'IPC e lIOC lavorano in stretta collaborazione e si completano dal punto di vista demografico. Esiste una forte struttura paralimpica in paesi quali la Cina, la Corea del Sud, Iran, Egitto, Tunisia, Nigeria, Angola, Messico e Brasile, mentre alcuni Paesi in Via di Sviluppo hanno una struttura paralimpica addirittura pi consistente di quella olimpica.

Roma 1960 segn una svolta storica per l'intera umanit: un percorso culturale e storico per cui lo sport fu da quel momento promosso con sempre maggiore forza come strumento di recupero, di integrazione e di rispetto dei diritti per tutti i cittadini, disabili o meno, atleti professionisti o dilettanti. questa la pi grande dimostrazione di crescita e di maturazione della societ civile. La persona disabile non pi oggetto di semplice assistenza, come accadeva nel passato: divenuta finalmente soggetto di diritto, al quale riconoscere pari opportunit nella gestione del proprio tempo libero di praticare attivit sportiva.

1.6 una lenta conquista: la presenza femminile alle Olimpiadi e paralimpiadi

Ad Olimpia, nellanno 776 a.C., ai piedi del tempio dedicato a Zeus, era in corso la Cerimonia di Apertura dei primi Giochi Olimpici della storia. LEkecheiria, o tregua sacra, era stata dichiarata in tutta la Grecia. Nessuna donna era presente, nemmeno come spettatrice. Le uniche ammesse davanti agli statuari concorrenti erano le sacerdotesse. Gli atleti

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gareggiavano completamente nudi. A titolo di curiosit, riportiamo un aneddoto: dopo che una madre era riuscita ad assistere alla competizione del figlio travestendosi da uomo e facendosi passare per allenatore, fu imposto anche agli allenatori di assistere alle gare nudi7.

Non stupiamoci di questa realt, bisogner aspettare molto tempo e lottare alacremente per arrivare ad una reale partecipazione delle donne ai Giochi Olimpici. La lunga storia della partecipazione delle donne alle Olimpiadi Moderne anche conseguenza dei cambiamenti avvenuti nellultimo secolo riguardo alla presenza delle donne nella societ. Il mondo dello sport infatti si dimostra una sorta di microcosmo che riflette problematiche e progressi dellintero corpo sociale. Osservandone levoluzione e le questioni che lo riguardano si ottiene una sorta di radiografia della nostra societ e del progresso nei diritti.

Il Movimento Olimpico Moderno annoverava tra i suoi ideali il carattere ecumenico dello sport, considerato unattivit aperta a tutti. Nonostante questo, lo stesso De Coubertin si oppose risolutamente allagonismo femminile, certamente per linflusso della societ del suo tempo, ma anche per ladesione incondizionata allideale olimpico greco. De Coubertin sostenne che la differente fisiologia della donna, e il diverso ruolo nella societ, la rendevano inadatta allattivit sportiva.

Nonostante i pregiudizi, per, le donne riuscirono a partecipare gi alla seconda Olimpiade, celebrata a Parigi, nel 1900, anche se in modo non ufficiale, in gare di tennis, croquet, vela e golf. Nel 1908, a Londra, parteciparono 36 donne su un totale di 2.008 atleti, sempre in modo non ufficiale, in gare di tiro con larco, pattinaggio, vela, tennis e gare con imbarcazioni a motore. Nelle Olimpiadi del 1912, a Stoccolma, le donne furono ammesse anche alle competizioni di nuoto: laustraliana Fanni Durack vinse i 100 metri stile libero eguagliando il tempo realizzato ad Atene (1896) dalla medaglia doro maschile.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, ad Anversa, nel 1920, le donne parteciparono per la prima volta in forma ufficiale alle Olimpiadi. Nel 1928 ad Amsterdam si apr alle donne la possibilit di partecipare alle gare di atletica e quindi aument notevolmente la loro partecipazione: 290 donne su un totale di 2.883 atleti. Tra il 1928 e il 1936 si inserirono delle gare femminili per le principali discipline olimpiche.

Nelle Olimpiadi del 1948 a Londra fu protagonista latleta olandese Francina Elsje Blankers Koen, conquistando quattro titoli olimpici in atletica leggera, e meritando lappellativo mamma volante dato che era mamma di due bambini. Anche Micheline Ostermeyer, lanciatrice del disco, si segnal per le sue qualit di atleta e per la sua personalit.

Nel 1968 in Messico, per la prima volta, lultimo tedoforo fu una giovane donna, latleta Norma Enriqueta Basilio de Sotelo. Nel 2000 ai Giochi di Sydney, la fiamma olimpica venne portata da donne-tedoforo per commemorare i cento anni della partecipazione ai Giochi di rappresentative femminili.

7 Lo sport al femminile nella societ moderna, Enciclopedia dello Sport 2004, articolo di Roberta Sassatelli

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Si present come un avvenimento storico per lo sport femminile anche l'Olimpiade di Atlanta del 1996. Le donne musulmane parteciparono per la prima volta ai giochi. La protagonista di questa piccola rivoluzione iraniana, si chiama Lida Fariman. Lida gareggi nel tiro a segno, una delle poche discipline sportive che le iraniane hanno il permesso di praticare allestero per non violare lhejab, labbigliamento islamico, che impone alle buone musulmane di coprire tutto il corpo (polsi e caviglie inclusi) e i capelli.

Fino ad arrivare a Londra 2012. Per la prima volta dal 1984, il Qatar port le atlete donne alle Olimpiadi. Lo sceicco Saoud bin Abdulrahman annunci allIOC la partecipazione della nuotatrice Nada Arkaji e della sprinter Noor al-Maliki, vincitrice di due medaglie d'oro ai Giochi Arabi e per questo fu eletta atleta dell'anno nel suo paese.

Nei Giochi di Londra 2012 le donne costituirono il 45% degli atleti. Questa edizione ha anche ottenuto un altro primato: per la prima volta tutte le nazioni iscritte presentano almeno una donna nella loro delegazione. Fu anche lOlimpiade della boxe femminile grazie a Sadaf Rahimi, una giovane ragazza afghana affermatasi in uno sport prettamente maschile.

lo sport un diritto che si acquisisce dalla nascita. Appartiene a tutti gli esseri umani. noi dobbiamo lavorare tutti insieme per mettere lo sport al servizio di tutti. la lezione appresa dal 20 secolo che le donne atlete hanno arricchito il Movimento Olimpico. la lezione del 21 secolo deve essere che le donne dirigano larricchimento ancora di pi.

Cos decret Anita Defrantz, membro del gruppo di lavoro che promuove la partecipazione delle donne nello sport.

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Modulo 1

sChede didattiChe sCuOLe priMarie

scheda 1 - tanti Cerchi, un unico cerchio

scheda 2 - Fiaccola in viaggio

sChede didattiChe sCuOLe seCOndarie di priMO gradO

scheda 1 La storia costruita dalle Olimpiadi e paralimpiadi

scheda 2 a caccia di sapere

sChede didattiChe sCuOLe seCOndarie di seCOndO gradO

scheda 1 La storia costruita dalle Olimpiadi e paralimpiadi

scheda 2 ragioniamo su Citius!, Altius!, Fortius!;

scheda 3 i giochi Olimpici e paralimpici di roma 1960

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priMarie - sCheda didattiCa 1

tanti cerchi, un unico cerchiointroduzioneI Cerchi Olimpici sono certamente il simbolo pi conosciuto dei Giochi: il blu, il nero, il rosso, il giallo e il verde sono i colori che intrecciandosi indicano la forte testimonianza delluniversalit dellOlimpismo. I cerchi sono rappresentativi dei cinque Continenti (Europa, Asia, Oceania, Africa e America). In questa scheda didattica rifletteremo insieme ai bambini sul loro valore simbolico.

Obiettivo

Far giocare i bambini nel rispetto dei valori olimpici, al fine di interiorizzare il valore del simbolo dei Cerchi Olimpici;

Riflettere insieme sugli episodi di scorrettezza avvenuti durante il gioco per indurre riflessivit e presa di coscienza.

Materiale

Magliette colorate portate dai bambini;

Foglio A4 con stampato il simbolo delle Olimpiadi.

preparazioneNei giorni che precedono lattivit, dividete la classe in cinque squadre ed assegnate a ognuna un colore (blu, giallo, nero, verde, rosso). Chiedete ai bambini di presentarsi il giorno scelto per lattivit con una maglietta del colore della propria squadra.Prevedete di svolgere lattivit di gioco allaperto o in uno spazio chiuso sufficientemente ampio per permettere di muoversi in sicurezza.Facoltativo: chiedete alle squadre di scegliere un nome e inventare un proprio motto/urlo.

Metodologia

Fase 1: I membri di ogni squadra formeranno un cerchio tenendosi per mano (gialli con gialli, blu con blu, ecc). I cinque cerchi si disporranno distanti tra loro, in modo da usufruire di tutto lo spazio a disposizione. Una volta dato il VIA, i bambini, correndo senza mai staccare le mani (penalit: 1 min fermi), dovranno correre vicino a unaltra squadra-cerchio e cercare di catturarne un membro; per raggiungere lobiettivo, i due del cerchio pi vicini alla preda, alzeranno le loro braccia unite dalla stretta di mano e le abbasseranno allaltezza del petto di chi vorranno catturare. In questo modo, per un attimo, i due cerchi si intersecheranno.Chi verr catturato lascer il proprio cerchio dorigine ed entrer a far parte della nuova squadra. Il gioco continuer sino al momento in cui rimarr un unico grande cerchio composto da tutti i giocatori.

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Consigli: raccomandate ai bambini di correre prestando attenzione ai propri compagni e di non opporre resistenza nel momento in cui saranno catturati dallaltra squadra, altrimenti qualcuno del cerchio potrebbe cadere e farsi male (per la nostra esperienza difficile che succeda, ma sempre meglio prendere precauzioni). Intervenite eventualmente per facilitare il passaggio dei bambini da un cerchio allaltro.Osservate ed annotate eventuali episodi di scorrettezza durante lo svolgimento del gioco.

Fase 2: Chiedete ai bambini di sedersi in cerchio e mostrate loro il simbolo delle Olimpiadi.Riferendovi al gioco appena svolto, date la spiegazione del simbolo olimpico.Che cosa vi ricordano questi cerchi e questi colori? (Il gioco, le loro squadre)Come le vostre squadre, questi sono cinque cerchi che rappresentano i 5 Continenti. Qualcuno sa dirmi quali sono? (Asia, Europa, Oceania, America, Africa).Sapete perch sono stati scelti proprio questi 5 colori e il bianco dello sfondo? (Scelti da Pierre de Coubertin perch erano quelli utilizzati in tutte le bandiere del mondo fino a quel momento, ossia fino al 1913).Questi anelli, intrecciati assieme