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I GIOVANI DI CHARME & RELAX Ladispoli, Hotel Alle Tamerici 7-8 aprile 2008

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I GIOVANI DI CHARME & RELAX

Ladispoli, Hotel Alle Tamerici7-8 aprile 2008

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Mirco FerrariResponsabile IT – Charme & [email protected]

Web 2.0dalla teoria alle applicazioni concrete

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Introduzione al WEB 2.0

Qualche esempio di applicazioni pratiche

Coffe break

DPS: se lo conosci lo sfrutti

AGENDA

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WEB 2.0INTRODUZIONE E APPLICAZIONI PRATICHE

Ladispoli, Hotel Alle Tamerici7 aprile 2008

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Web 1.0: bla bla bla

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Web 1.0 …

•Semplice “vetrina” pubblicitaria•Canale di comunicazione monodirezionale•Parla l’azienda•L’utente accede all’informazione ma ha una bassa possibilità di interazione

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Web 2.0: restare sempre aggiornati(1)Go2Web2.0 (www.go2web20.net)

•Il web 2.0 rappresentato graficamente

•Ogni risorsa web 2.0 associata ad un logo,un titolo ed una descrizione

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Web 2.0: Go2Web2.0

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Web 2.0: restare sempre aggiornati(2)AllthingsWeb2.0 (www.allthingsweb2.com)

•Il web 2.0 organizzato in classifiche e circa 200 categorie (dal software, al bookmark, allo sport, alla salute…)

•Permette agli utenti di scrivere recensioni ed inserire voti

•Curiosità: tra le applicazioni più votate e più popolari non compaiono quelle di uso più “popolare”

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Web 2.0: Allthingsweb2.0

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Web 2.0: restare sempre aggiornati(3)Listio (www.listio.com/web20/)

•Directory collaborativa

•Ogni risorsa viene “taggata”, votata e commentata

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Web 2.0: quale definizione?Web 2.0 è un termine generico utilizzato per indicare l’attuale stadio di evoluzione di Internet

Non esiste uniformità di vedute tra gli addetti ai lavori…ma tanti punti di vista che fanno del web 2.0 quasi uno stile di vita!

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Web 2.0Il termine “Web 2.0” trae origine da una sessione di brainstorming durante una conferenza tra O'Reilly e MediaLive International.

Vediamo insieme alcune diverse definizioni…

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Web 2.0: 10 point of view•La saggezza degli utenti: il successo di un sito o dei suoi contenuti è deciso direttamente dagli utenti che lo votano. Si parla di "Effetto della rete". Uno dei principi cardine di Google si basa proprio su questa definizione (page rank)•Applicazioni web condivise: la condivisione dei dati tra utenti è una necessità cardine del web 2.0•Il web inteso come piattaforma: un servizio che non potrebbe vivere senza il web (eBay, Wikipedia…)•Partecipazione degli utenti: punto fondamentale che divide i vecchi siti dai nuovi servizi web come YouTube, Flickr e MySpace dove gli utenti sono anche gli autori. L’espressione "read/write web" illustra chiaramente l’idea che vogliamo trasmettere•Pieno coinvolgimento dell’utente:  I siti Web 2.0 usano CSS, AJAX, e altre tecnologie che aumentano l’usabilità e il livello di interattività rendendo la navigazione un’esperienza unica ed immersiva•Neologismo per Marketing: così almeno sostengono gli scettici secondo i quali Google search, Amazon ed eBay, che fanno parte del Web 2.0 per una o più delle loro caratteristiche, sono solo una sorta di moderna moda passeggera destinata a sparire•L’importanza dei dati: al centro di ogni applicazione web 2.0 c’è il concetto di dato/informazione che viene manipolato e mostrato all’utente in diversi modi e prospettive• Beta per sempre: le applicazioni Web 2.0 sono continuamente rilasciate, riscritte e rivisitate su basi in continuo sviluppo. La maggior parte delle applicazioni di Google, per esempio, sono ancora in beta. Ancora, Flickr si rumoreggia sia modificato ogni 30 minuti. MySpace e altre reti sociali aggiungono nuove caratteristiche ogni quindici giorni•Usare il web come è stato ideato: Paul Graham riferisce di un incremento nell’usabilità che è stata raggiunta attraverso un buon design, grazie a tecnologie come AJAX e anche perchè è stato permesso agli utenti di organizzare le loro informazioni liberamente (si veda Flickr e del.icio.us)•Nulla: Molti asseriscono che il Web 2.0 non esiste

Fonte: http://twopointouch.com

(Tim O’Reilly, Paul Graham Jason Fried)

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Web 2.0: …e quindi?Nessuno può negare che stiamo assistendo ad un nuovo modo di intendere e di vivere internet

Oggi le parole chiave di chi usa internet non sono più soltanto cercare… trovare…vedere…

Ma soprattutto modificare, scambiare, proporre e realizzare…

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Web 2.0: …in definitiva?Possiamo immaginare il Web 2.0 come un fenomeno in grado di ridurre le distanze tra chi crea siti web e chi li utilizza

(immagine tratta da blog Aysoon.com)

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Web 2.0: essere protagonisti(1)Vi ricordate la copertina del numero di TIME del 25 dicembre 2006?

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Web 2.0: essere protagonisti(2)•Il Web 2.0 è la nuova versione di internet fatta da tutti e non più soltanto dagli addetti ai lavori•L’aumento della banda a disposizione e una maggior “consapevolezza” informatica hanno facilitato la migrazione verso questo nuovo modo di fare web•Le pagine internet assomigliano sempre più, dal punto di vista dell’interattività, alle applicazioni che siamo abituati ad utilizzare sul desktop

Ecco le nuove parole chiave…

Condividere, Partecipare, commentare, collaborare, creare, diffondere, classificare, aggregare, sottoscrivere, distribuire, trovare, farsi trovare, taggare

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Web 2.0: Participation Age(1)

•L’era del web 2.0è anche conosciuta come l’era della “participation age” in chiara contrapposizione all’ormai superata “information age”•Oggi il navigatore internet non è più solo un fruitore passivo di contenuti…•…ma in prima persona diventa regista e attore del nuovo web

(fonte immagine: internet)

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Web 2.0: Participation Age(2)

•Grandi aziende stanno prestando sempre più attenzione a questo fenomeno •Ottimo esempio è dato dagli sviluppi e dall'approcio usato da Ducati Moto per la commercializzazione della "desmo 16" nella versione da strada• La moto, di derivazione GP, è stata sviluppata con la collaborazione Internet dei clienti Ducati e successivamente promossa, in prima battuta attraverso la rete

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Web 2.0: Participation Age(3)

•Un numero crescente di aziende utilizza strumenti come forum e blog per creare un ponte di collegamento con la propria clientela

•Il cliente diventa parte dell’azienda e viene messo nelle condizioni di dare il suo contributo

•Nasce un nuovo modo di consumare un prodotto o usufruire di un servizio…

•…non più fruitore passivo ma parte integrante del processo produttivo…

•…almeno questa è l’idea… ;-)

•Il web 2.0 ha così rivoluzionato il modo di fare business e di concepire l’impresa

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Web 2.0: Google Calendar(1)•Evoluzione del calendario tradizionale•Possibilità di creare più calendari•Possibilità di rendere i calendari pubblici totalmente o in parte•Gestione avanzata dei promemoria (pop-up,e-mail, sms gratuito)•Possibilità di accesso al proprio calendario tramite cellulare (per ora solo in visualizzazione)•Possibilità di importare un elenco appuntamenti in formato iCal o Csv (Yahoo! Calendar, Outlook)•Possibilità di esportare l’elenco appuntamenti verso applicazioni con supporto allo standard iCal

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Web 2.0: Google Calendar(2)

•http://www.google.com/calendar•Il tradizionale calendario rivisitato e corretto in chiave “2.0”•Consente di impostare ma soprattutto di condividere i propri impegni…•…e di essere aggiornati sugli impegni e gli appuntamenti altrui•Possiamo immaginarlo come un calendario collaborativo•Interfaccia semplice ed intuitiva

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Web 2.0: Google Calendar(2)

Prima di tutto bisogna creare un “google account”

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Web 2.0: Google Calendar(3)

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Web 2.0: Google Calendar(4)

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Web 2.0: Google Calendar(5)

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Web 2.0: Google Calendar(6)

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Web 2.0: Google Calendar(7)

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Web 2.0: Google Calendar(8)

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Web 2.0: Google Calendar(9)

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Web 2.0: Google Calendar(10)

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Web 2.0: Google Calendar(11)

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Web 2.0: Google Calendar(12)

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Web 2.0: Google Documenti(1)

•http://docs.google.com/•Suite per la produttività on-line•Elaboratore di testi, foglio di calcolo, presentazione•Possibilità di creare, importare, esportare, modificare, condividere, inviare via e-mail, organizzare documenti•Supporta i formati di Microsoft Office, OpenOffice•Permette l’esportazione in formato pdf

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Web 2.0: Google Documenti(2)

•I documenti posso essere stampati, salvati e pubblicati on-line con una url fissa•Ogni documento può essere condiviso con visitatori (view) o collaboratori (view & modify)•E’ possibile l’editing contemporaneo di un documento•Gestione delle “revisioni”•Possibilità di discutere in tempo reale con i collaboratori tramite una chat

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Web 2.0: Google Documenti(2)

Pannello di controllo di Google Docs

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Web 2.0: Google Documenti(3)

Pannello di controllo di Google Docs

•Attraverso il menù “new” possiamo selezionare la tipologia di documento da creare•Tramite la funzione upload possiamo caricare on-line un documento creato in locale sul nostro pc

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Web 2.0: Google Documenti(3)

Una volta “uploadato” il documento ci troviamo all’interno di un editor del tutto simile ai classici prodotti desktop

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Web 2.0: Google Documenti(4)

La voce di menù “share” permette di condividere con collaboratori un documento…Verrà inviata un’e-mail di notifica

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Web 2.0: Google Documenti(5)

Nel menù “share” esiste la possibilità di pubblicare on-line il documento

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Web 2.0: Google Documenti(6)

Viene creata un’apposita url che può essere comunicata ai collaboratori

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Web 2.0: Google Documenti(7)

Questo è il risultato finale

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Web 2.0: Google Documenti(8)

Il menù “more actions” permette di salvare il file prodotto in locale sul proprio computer.

Sono supportati diversi formati tra i più noti ed utilizzati

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Web 2.0: Google Documenti(8)

Nel menù “more actions” esiste la possibilità di verificare le diverse revisioni di un documento selezionato

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Web 2.0: Google Documenti(9)

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Web 2.0: Google Documenti(10)

Utilizzando il link “set notification rules” è possibile ricevere delle notification sulla base di eventi predefiniti

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Web 2.0: Google Documenti(11)

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Web 2.0: Google Documenti(12)

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Web 2.0: Picnik(1)

•http://www.picnik.com/•Applicazione di fotoritocco on-line•Possibilità di caricare le foto dal proprio disco, da una webcam, da appositi container (Flickr, Photobucket, Picasa, Webshots e Facebook) oppure da una generica pagina internet (get from website)•Funzioni tradizionali: regolazione automatica, impostazione colori, correzione occhi rossi, controllo esposizione, contrasto e luminosità•Possibilità di aggiungere testi, bordi ed effetti come bianco e nero, seppia, soffuso, …•Esportazione nei classici formati grafici (jpg, bmp,png, tiff,gif, pdf)•Utilizzo al volo senza registrazione, in versione gratuita o con abbonamento (24.95 $/anno)

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Web 2.0: Picnik(2)

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Web 2.0: Picnik(3)

La funzione “carica foto” permette di selezionare una foto dal proprio computer e caricarla per on-line

per eseguirne il fotoritocco

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Web 2.0: Picnik(4)

Una volta caricata la foto l’intuitivo menù nella parte superiore permette di selezionare l’azione da eseguire

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Web 2.0: Picnik(5) - ruota

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Web 2.0: Picnik(6) - ritaglia

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Web 2.0: Picnik(7) – occhi rossi

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Web 2.0: Picnik(8) – effetti

Circa 30 effetti dall’effetto seppia a quello neve, dal neon alla mappa termica

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Web 2.0: Picnik(9) – effetti

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Web 2.0: Picnik(10) – save to disk

Al termine delle modifiche è possibile selezionare il formato e salvare il lavoro finito sul proprio computer

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Web 2.0: Picnik(11)

Selezionando l’opzione per importare le foto dal proprio foto-album su flickr è necessario dare l’autorizzazione per poter procedere

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Web 2.0: Picnik(12)

Una volta data l’autorizzazione verranno mostrate all’interno di picknic tutte le foto dei propri flickr-album tra cui selezionare quelle da modificare

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Web 2.0: Meebo (1)

•http://www.meebo.com/•La frontiera 2.0 dell’instant messaging•Permette di gestire in un’unica soluzione i più comuni servizi di IM•Non richiede l’installazione dei relativi client di messaggistica•Non richiede registrazione•La registrazione (gratuita) permette però di utilizzare con un unico account più servizi di IM•Supporta: Msn,Jabber,Gtalk,Aim,Icq e Yahoo!

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Web 2.0: Meebo (2)

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Web 2.0: Meebo (3)

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Web 2.0: Meebo (4)•I vari servizi di messaggistica sono utilizzabili attraverso un’unica e comoda pagina web

•Registrandosi gratuitamente si hanno diverse features come la possibilità di cambiare l’immagine/icona associata al proprio profilo…

•…la possibilità di cambiare tema grafico…

•…attivare il salvataggio della cronologia di conversazione…

•Come nei tradizionali programmi di IM è possibile condividere file con gli altri utenti, effettuare conversazioni di gruppo, videoconferenze, giochi

•È possibile inserire all’interno di un proprio sito internet un box di chat

•È possibile creare le “Meebo rooms” (private con password o libere) cioè delle stanze virtuali per convocare conferenze allargate

•Per gli utenti di firefox esiste un comodo plug-in in grado di mostrare un avviso di notifica dei messaggi e di richiamare l’elenco dei contatti da una barra laterale

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Web 2.0: Linked in (1)

•http://www.linkedin.com/•Social network professionale•A Marzo 2008 contava circa 20 milioni di utenti in America del Nord, Asia e Europa•Cresce di circa 100.000 iscritti a settimana•Il servizio è gestito da una società che ha sede a Palo Alto in California•Penetrazione capillare nel mondo del lavoro in America •Aumento della considerazione e dell’utilizzo anche in Europa

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Web 2.0: Linked in (2)•Lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati il mantenimento di una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. •Le persone nella lista sono definite "connessioni“ e costituiscono un “gancio” verso altre connessioni e contatti. L'utente può incrementare il numero delle sue connessioni invitando chi di suo gradimento.•Il network di contatti a disposizione dell'utente è costituito da tutte le connessioni dell'utente, tutte le connessioni delle sue connessioni ("connessioni di secondo grado") e da tutte le connessioni delle connessioni di secondo grado ("connessioni di terzo grado").

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Web 2.0: Linked in (3)

•Ottenere un'introduzione a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto mutuo e affidabile•Trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all'interno della propria lista di contatti o del proprio network•I datori di lavoro possono pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati•Le persone in cerca di lavoro possono leggere i profili dei reclutatori e scoprire se tra i propri contatti si trovi qualcuno in grado di metterli direttamente in contatto con loro•Esiste la possibilità di raccomandare un contatto e di richiedere una raccomandazione•Un contatto pluri-raccomandato è probabilmente (e ripeto probabilmente) affidabile e sicuro

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Web 2.0: Linked in (4)

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Web 2.0: Linked in (5)

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Web 2.0: Linked in (6)

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Web 2.0: Linked in (7)

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Web 2.0: Linked in (8)

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Web 2.0: Voglia di blog (1)•I blog sono oggi molto di più di semplici diari on-line•Rappresentano la nuova frontiera della comunicazione on-line•Costituiscono sicuramente una delle killer application che ha fatto (e tuttora fa) da traino nel mondo web 2.0•Tecnicamente un blog è un sito internet…•…realizzato però con uno stile di scrittura ed una logica di pubblicazione ben specifica•Alla base di un blog si trova un CMS (content management system) che permette in modo semplice di modificare i template (aspetto grafico) e di pubblicare i contenuti senza essere “addetti ai lavori”

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Web 2.0: Voglia di blog (2)•Storicamente la parola blog deriva dalla contrazione di Web e log (diario on line)•Comparso per la prima volta nel 1997…•…è diventata popolare nel 1999 quando sul suo sito internet Peter Merholz usò il verbo “to blog”•I primi blog erano diari personali on-line, elenchi di link e di risorse•Nel 1999 una piccola società di San Francisco creò una piattaforma (blogger) esclusivamente dedicata ai blog (assorbita nel 2003 dai Google Labs)•Blogger rese accessibile a tutti l’uso e la gestione di un blog allontanandola dal dominio esclusivo dei webmaster•In italia nasce Splinder che oggi è tra le comunità di blogger più attive (oltre 200.000 blog)

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Web 2.0: Voglia di blog (3)•Esistono diverse piattaforme di blog•Tanti provider oggi offrono tra i loro servizi gratuiti la possibilità di gestire un blog (Alice, Msn Live, Yahoo…)•Tra i tanti uno particolarmente solido e completo è Wordpress•Wordpress offre la possibilità di installare il CMS di riferimento sul proprio sito internet…•…oppure di utilizzare uno spazio gratuito sullo stesso sito www.wordpress.com•Nel primo caso è richiesta una maggior conoscenza informatica in particolare per il caricamento delle pagine e l’installazione del prodotto•Nel secondo caso non ci sono requisiti particolari

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Web 2.0: Wordpress (1)

•www.wordpress.com•Registrazione gratuita•In home page vengono presentati gli ultimi blog attivati ed è possibile cercare tra i blog presenti per argomenti•Ad oggi 2.841.466 blog con circa 100.000 post al giorno

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Web 2.0: Wordpress (2)

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Web 2.0: Wordpress (3)

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Web 2.0: Wordpress (4)

Al termine della veloce registrazione verrà inviata all’utente un’email con il riepilogo dei dati da accesso. Basta ora tornare alla home page e loggarsi

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Web 2.0: Wordpress (5)

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Web 2.0: Wordpress (6)

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Web 2.0: Wordpress (7)

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Web 2.0: Wordpress (8)

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Web 2.0: Wordpress (9)

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Web 2.0: Wordpress (10)

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Web 2.0: Wordpress (11)

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Web 2.0Il web 2.0 offre davvero tantissime possibilità sia a livello personale che a livello di business. Non dobbiamo fare altro che provare, testare, sperimentare…sbagliare e riprovare…senza perdere tempo. In attesa che il web 3.0, o web semantico, prenda effettivamente piede facendoci perdere la nozione di internet come oggi la conosciamo.

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DPS, CERTIFICATI DIGITALI ED ALTRE

DISSERTAZIONI INFORMATICHE

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• Dopo diverse proroghe dal 2006 è obbligatorio redigere entro il 31 marzo il dps

• documento in grado di attestare l'adeguamento della struttura alla normativa sulla tutela dei dati personali di dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori

1. elenco dei dati personali trattati;2. distribuzione dei compiti e delle responsabilità3. Elenco dei rischi che incombono sui dati4. misure adottate per garantire l'integrità e la

disponibilità dei dati, nonché la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia e accessibilità

5. la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della disponibilità dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento

6. …

• Norme spesso impegnative da rispettare e la cui attuazione porta, normalmente, ad uno stravolgimento del proprio modus operandi

Il documento programmatico sulla sicurezza

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• Si tratta solo di norme assurde? Si tratta soltanto di un costo da sostenere?

• Purtroppo questa è una mentalità molto diffusa nel nostro paese

• In realtà è auspicabile sfruttare questa “imposizione” per migliorare la qualità del proprio lavoro investendo in modo oculato in IT al fine di ottenere una struttura più stabile, solida ed efficace

• Possiamo partire dall’attenzione alla privacy e alla sicurezza per guardare oltre cercando soluzioni in grado di rendere le nostre comunicazioni attraverso la rete più sicure e più professionali

• La proposta che oggi voglio farvi si chiama “Thawte Freemail Web of Trust ”

Il documento programmatico sulla sicurezza

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• Thawte nasce nel 1995 a Cape Town in South Africa e nel 1996 è la prima Certification Authority a vendere certificati al pubblico

• Nel 1999 raggiunge il 40% del mercato e nel 2000 viene acqusiti da Verisign• Maggiori informazioni sono disponibili sul sito; www.thawte.com

Thawte Freemail Web of Trust

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• Un certificato digitale è un file che viene allegato a messaggi di posta elettronica o a documenti informatici

• Garantisce l’autenticità di un messaggio e l’identita di un soggetto

• Fornisce funzioni di crittografia sicura• La validità di un certificato può essere

controllata da tutti in quanto si tratta di elenchi pubblici

• Esistono vari standard per la creazione di certificato ed il più comune è lo standard internazionale X.509

Certificati digitali

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• I certificati digitali che possono essere richiesti gratuitamente al sito Thawte sono anonimi

• sono dei certificati che non certificano la vostra identità (nome e cognome) ma solo il vostro indirizzo email

• Infatti Thawte, tramite la procedura di registrazione, ha potuto verificare solamente l'indirizzo email

• Non c'è modo, tramite internet, di verificare l'identità di una persona senza appoggiarsi a servizi di terzi

• Per questo, essendo necessaria la certificazione dell'identità di una persona per rendere effettivamente valida e utile la firma digitale, Thawte ha istituito una iniziativa denominata Web Of Trust, tramite la quale riesce a verificare l'identità degli utenti, e quindi a mettersi nelle condizioni di rilasciare a questi ultimi dei certificati intestati

Certificati digitali

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• Per usufruire di questo servizio è necessario incontrare di persona dei notai Thawte

• Questi incaricati verificheranno un documento (carta d'identità, passaporto, patente) del richiedente e comunicheranno a Thawte l'avvenuta certificazione

• Una volta certificati da almeno 2 notai si sarà in grado di includere il proprio nome e cognome all'interno di ogni futuro certificato

• Esite una directory mondiale per cercare i notai WOT vicini alla propria zona

• Tale direcory è consultabile a questo indirizzo: https://www.thawte.com/cgi/personal/wot/directory.exe

Certificati digitali

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Certificati digitali

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Certificati digitali

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• Ogni iscritto al sito Thawte ha un credito, misurato in punti. All'atto dell'iscrizione tale credito è posto a zero. Ogni iscritto può incontrare uno o più notai Thawte, che certificheranno la sua identità. Ogni notaio può attribuire al richiedente della certificazione fino a un massimo di 35 punti

• Quando il proprio credito supera 50 punti, il sistema online di Thawte consente l'emissione di certificati intestati con il proprio nome e cognome al posto dell'identità generica "Thawte Freemail Member".

• Superati invece i 100 punti si diventa notai. Viene quindi data la possibilità di espandere il Web Of Trust certificando altre persone. Questo può essere utile, per esempio, per una azienda. Avere alcuni notai Thawte interni consente con facilità di certificare ogni dipendente. E' importante sottolineare che i certificati Thawte sono universalmente riconosciuti, al contrario di quelli che una azienda può generare internamente tramite la propria infrastruttura PKI.

• Da un semplice calcolo si nota come è necessario incontrare almeno 2 notai per essere certificati e poter usufruire di certificati intestati. E' invece richiesto l'incontro con almeno 3 notai per diventare un notaio.

• Il costo dell'operazione è a discrezione di ogni singolo notaio. Thawte non impone nessun pagamento fisso a certificazione. I notai sono liberi di richiedere una parcella, sia al fine di rientrare delle sole spese per l'organizzazione dell'incontro con il richiedente, sia a fini di lucro.

• La prassi consueta, visto che fin'ora questo è un hobby, non un business, è per la maggior parte dei notai di offrire i propri servizi a chiunque gratuitamente.

“Notarization party”

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GRAZIE

Ladispoli, Hotel Alle Tamerici7 aprile 2008