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Cantiere Grottaperfetta supervertice in Campidoglio "Il progetto va modificato" La decisione del segretariato generale. "Deve essere rispettato il corso del Fosso delle Tre Fontane. I costruttori: "Nessun danno ambientale" PAOLO BOCCACCI 14 maggio 2014 Supervertice in Campidoglio sul sequestro del cantiere da 400 mila metri cubi di palazzine a Grottaperfetta, confermato dalla magistratura dopo la decisione presa dal presidente dell'VIII Municipio Andrea Catarci e dal suo assessore all'Urbanistica Massimo Miglio, per aver coperto di terra il Fosso delle Tre Fontane, su cui gravava, fino a una settimana fa il vincolo paesaggistico che la Regione ha chiesto di rimuovere. Il segretario generale ha convocato tutti gli uffici interessati. "Alla fine" afferma Catarci "si è deciso che il progetto del quartiere deve essere modificato in tutta la parte vicina al Fosso delle Tre Fontane. Una conferma delle indicazioni del nostro municipio: la convenzione va rivista per rispettare il vincolo idraulico". E nel frattempo la situazione si complica. Infatti dopo il sequestro l'ufficio di Coordinamento per i permessi a costruire e vigilanza del dipartimento all'Urbanistica ha inviato una lettera in cui si legge che "sono pervenute dalla soprintendenza tre note riferite ai casali

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Cantiere Grottaperfettasupervertice in Campidoglio"Il progetto va modificato"

La decisione del segretariato generale. "Deve essere rispettato il corso del Fosso delle Tre Fontane. I costruttori: "Nessun danno ambientale"

PAOLO BOCCACCI

14 maggio 2014

Supervertice in Campidoglio sul sequestro del cantiere da 400 mila metri cubi di palazzine a Grottaperfetta, confermato dalla magistratura dopo la decisione presa dal presidente dell'VIII Municipio Andrea Catarci e dal suo assessore all'Urbanistica Massimo Miglio, per aver coperto di terra il Fosso delle Tre Fontane, su cui gravava, fino a una settimana fa il vincolo paesaggistico che la Regione ha chiesto di rimuovere.

Il segretario generale ha convocato tutti gli uffici interessati. "Alla fine" afferma Catarci "si è deciso che il progetto del quartiere deve essere modificato in tutta la parte vicina al Fosso delle Tre Fontane. Una conferma delle indicazioni del nostro municipio: la convenzione va rivista per rispettare il vincolo idraulico".

E nel frattempo la situazione si complica. Infatti dopo il sequestro l'ufficio di Coordinamento per i permessi a costruire e vigilanza del dipartimento all'Urbanistica ha inviato una lettera in cui si legge che "sono pervenute dalla soprintendenza tre note riferite ai casali denominati "Case Bernardini" non più esistenti, per le quali si comunica che "si deve ritenere tuttora vigente il regime di salvaguardia previsto dalle norme del piano regolatore e si prescrive che l'intervento edificatorio sia realizzato all'esterno della fascia di rispetto di 50 metri". Invece lì sono previsti servizi e tre edifici.

Intanto intervengono i costruttori, una cordata di re del mattone, da Mezzaroma a Marronaro. "La Regione ha riconosciuto che sin dall'origine il vincolo sul Fosso delle Tre Fontane non riguarda le aree del Programma Grottaperfetta, ma solo quelle a valle dei suoi confini e, più precisamente, all'interno dell'attuale Parco Longaresi. E questa delibera costituisce un atto dovuto e non illegittimo" affermano dal Consorzio e sottolineano che "nell'area di intervento non è avvenuto ad opera dei costruttori privati

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l'interramento di alcun fosso, dal momento che, sulla base della documentazione storica aerofotogrammetrica, risulta che già prima del 1980 sul sedime originario era stato effettuato un deposito di terra di circa 10 metri. Ora abbiamo solo ripulito superficialmente il terreno. Niente danni ambientali".