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Questa non è una fotografia riprodotta con uno scanner per mostrarla a chi la osserva nel libro o la riceve per mail. In realtà è un dipinto eseguito a mano su una lastra di rame senza l’ausilio di colori conosciuti ( olio, acquarello, tempera, acrilico ecc ..) in teoria si tinge il pennello nell’arcobaleno e si pittura. Certamente conoscete le teorie di ISAAK NEWTON sulla scomposizione della luce: Certamente sapete che i metalli sono composti da microcristalli, che nel caso del metallo rame sono direzionati tutti in un unico modo, sicché quando questo metallo è colpito dalla luce bianca assorbe tutte le frequenze elettromagnetiche della luce e riflette solo l'onda del rosso. Capito tutto questo, ora costruitevi una tecnica ( che a livello atomico ) riesca a direzionare i microcristalli del rame nell'inclinazione necessaria per avere come riflessione qualsivoglia colore e nella posizione del supporto voluta. Nonostante la nitida immagine ottenuta scannerizzando la lastra di rame, dipinta con la tecnica della scomposizione della luce, di veramente originale avrete visto la parte grafica (disegno ) che è fedele, ma non avrete visto i colori veri dell’originale poiché nessun mezzo tecnico conosciuto può riprodurli, infatti se l’opera viene esposta al sole l’immagine si proietta ingrandendosi contro un muro, poiché essi si riflettono come fossero 5

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Questa non è una fotografia riprodotta con uno scanner per mostrarla a chi la osserva nel libro o la riceve per mail. In realtà è un dipinto eseguito a mano su una lastra di rame senza l’ausilio di colori conosciuti ( olio, acquarello, tempera, acrilico ecc ..) in teoria si tinge il pennello nell’arcobaleno e si pittura. Certamente conoscete le teorie di ISAAK NEWTON sulla scomposizione della luce: Certamente sapete che i metalli sono composti da microcristalli, che nel caso del metallo rame sono direzionati tutti in

un unico modo, sicché quando questo metallo è colpito dalla luce bianca assorbe tutte le frequenze elettromagnetiche della luce e riflette solo l'onda del rosso. Capito tutto questo, ora costruitevi una tecnica ( che a livello atomico ) riesca a direzionare i microcristalli del rame nell'inclinazione necessaria per avere come riflessione qualsivoglia colore e nella posizione del supporto voluta. Nonostante la nitida immagine ottenuta scannerizzando la lastra di rame, dipinta con la tecnica della scomposizione della luce, di veramente originale avrete visto la parte grafica (disegno ) che è fedele, ma non avrete visto i colori veri dell’originale poiché nessun mezzo tecnico conosciuto può riprodurli, infatti se l’opera viene esposta al sole l’immagine si proietta ingrandendosi contro un muro, poiché essi si riflettono come fossero riflessi da uno specchio, a differenza dei pigmenti ( colori a olio, tempera, acrilico e acquarello ) conosciuti. Essere artisti contemporanei significa rispecchiare il proprio tempo che è scandito dalle conquiste tecniche. L’uomo ha spezzato l’atomo ed è andato sulla luna, per essere pittori contemporanei, bisogna liberarsi dalle tecniche del passato con cui è stato detto brillantemente tutto: da Giotto all’epopea impressionista che andava alla ricerca di dipingere la luce ( senza riuscirvi ).

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