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STORIA PISOGNE A partire dal 1868 il paese si arricchisce di fontane pubbliche. Furono inziati gli studi per la ferrovia Pisogne-Edolo e bonificate le zone insalubri nel 1880. Ancora oggi a Govine sono presenti resti di fucine e forni per il ferro che si estraeva dalle vicine miniere. Pisogne è attorniata da belle colline in riva al lago d’Iseo e presenta un carattere di centro industriale e civile. È caratterizzato da vie larghe, edifici moderni e d’aspetto signorile. Il nucleo primitivo di Pisogne sorgeva dove oggi è presente la pieve di Santa Maria, ma il borgo medievale, di cui ne rimane la conformazione, si sviluppò vicino al lago. Possiamo vedere inoltre porte della città fortificata. A sud si trova la porta Capovilla, da qui diramano vie di Mezzo e via dei Monti dove è presente una porta ad arco a tutto sesto in pietra. Nel 1817 la piazza del mercato, in cui si eleva la Torre del Vescovo, dominata sullo sfondo dalla parrocchiale settecentesca, fu dilatata verso il lago. Il XX secolo fu caratterizzato dalla costruzione ferroviaria Iseo-Breno e fu inaugurata fino a Pisogne e successivamente fino a Breno. L’industria con l’attività mineraria nei primi decenni del 1900 portò nuovi sviluppi al paese che si estese al di fuori del nucleo antico, portando Pisogne a uno dei centri più attivi del Lago e della Valle. Inoltre si svilupparono altre grandi industrie nei settori dei laminatori, quelle relative alla lavorazione dell’ottone, una scuola di ricamo e nel dopoguerra quelle delle attività edilizie. L’estrazione del ferro nelle miniere della val Trobiolo e Quattro Ossi, la lavorazione del metallo nelle fucine di Govine ed il lavoro di produzione del carbone a legna utilizzato furono nel passato le principali attività economiche di Pisogne. Si producevano lame, canne per fucili, secchi in ferro, ferri da cavallo, chiodi ecc. La navigazione sul Lago d’Iseo fu molto attiva nel passato, sia per collegare i vari centri tra loro, sia per i collegamenti commerciali tra la Valcamonica e la pianura. Questa scelta derivò dal vantaggio di poter trasportare su grossi barconi a vela gran quantità di merci, utilizzando i venti come mezzo propulsore. Siccome nel passato la strada per accedere alla Valle Camonica era la Valeriana che saliva fino al passo della Croce di Zone, vi era la necessità del trasporto via lago anziché su strada.

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STORIA PISOGNEA partire dal 1868 il paese si arricchisce di fontane pubbliche.Furono inziati gli studi per la ferrovia Pisogne-Edolo e bonificate le zone insalubri nel 1880. Ancora oggi a Govine sono presenti resti di fucine e forni per il ferro che si estraeva dalle vicine miniere. Pisogne è attorniata da belle colline in riva al lago d’Iseo e presenta un carattere di centro industriale e civile. È caratterizzato da vie larghe, edifici moderni e d’aspetto signorile. Il nucleo primitivo di Pisogne sorgeva dove oggi è presente la pieve di Santa Maria, ma il borgo medievale, di cui ne rimane la conformazione, si sviluppò vicino al lago. Possiamo vedere inoltre porte della città fortificata. A sud si trova la porta Capovilla, da qui diramano vie di Mezzo e via dei Monti dove è presente una porta ad arco a tutto sesto in pietra. Nel 1817 la piazza del mercato, in cui si eleva la Torre del Vescovo, dominata sullo sfondo dalla parrocchiale settecentesca, fu dilatata verso il lago. Il XX secolo fu caratterizzato dalla costruzione ferroviaria Iseo-Breno e fu inaugurata fino a Pisogne e successivamente fino a Breno. L’industria con l’attività mineraria nei primi decenni del 1900 portò nuovi sviluppi al paese che si estese al di fuori del nucleo antico, portando Pisogne a uno dei centri più attivi del Lago e della Valle. Inoltre si svilupparono altre grandi industrie nei settori dei laminatori, quelle relative alla lavorazione dell’ottone, una scuola di ricamo e nel dopoguerra quelle delle attività edilizie. L’estrazione del ferro nelle miniere della val Trobiolo e Quattro Ossi, la lavorazione del metallo nelle fucine di Govine ed il lavoro di produzione del carbone a legna utilizzato furono nel passato le principali attività economiche di Pisogne. Si producevano lame, canne per fucili, secchi in ferro, ferri da cavallo, chiodi ecc.La navigazione sul Lago d’Iseo fu molto attiva nel passato, sia per collegare i vari centri tra loro, sia per i collegamenti commerciali tra la Valcamonica e la pianura. Questa scelta derivò dal vantaggio di poter trasportare su grossi barconi a vela gran quantità di merci, utilizzando i venti come mezzo propulsore. Siccome nel passato la strada per accedere alla Valle Camonica era la Valeriana che saliva fino al passo della Croce di Zone, vi era la necessità del trasporto via lago anziché su strada.Pisogne fungeva da porto commerciale della Valle Camonica dove partivano ed arrivavano numerosi barconi carichi di merci e di passeggeri.