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ILLUSTRE PROF. DAL CO

MI SONO TROVATO, A DISTANZA DA QUALCHE MESE DALLA PARTECIPAZIONE

ALLA SESSIONE 2012 DELL'ABILITAZIONE, A RILEGGERE LA TRACCIA DELLA MIA

ELABORAZIONE SCIENTIFICA E SUBITO DOPO A RILEGGERE IL GIUDIZIO

ESPRESSO DA LEI IN RAPPORTO AL MEDESIMO ARGOMENTO. UN NESSO MINIMO

TRA LE DUE RAFFIGURAZIONI DOVREBBE PUR ESSERCI. MA NON LO TROVO..

VUOLE AIUTARMI LEI CHE E' TRA I PERSONAGGI DI RIFERIMENTO DELLA NOSTRA CULTURA ARCHITETTONICA?

POTREBBE SPIEGARMI CHE NESSO ESISTA TRA QUELLA CHE RITENGO

L'ESTREMA SOGGETTIVITA' DELLA SUA ANALISI E L'OGGETTIVITA' DELL'ALTRA

DESCRIZIONE? E' DAVVERO CERTO CHE QUEL GIUDIZIO SINTETICO COSTITUISCA

UN PASSO ULTERIORE SUL PIANO CONOSCITIVO RISPETTO ALL'ALTRO

RITRATTO? SIAMO CERTI CHE ERA QUESTA L'OCCASIONE PER TRADURRE UN ESERCIZIO IPERREALISTICO (B) IN UN ACTION PAINTING (A)?

LA SALUTO CON STIMA, CERTISSIMO CHE SE NON FOSSE IN CONDIZIONE DI

RISPONDERMI CON L'ONESTA' INTELLETTUALE CHE LE COMPETE PIUTTOSTO

EVITERA' DI RISPONDERMI. suo SANDRO. RANELLUCCI

SINTESI ESPLICATIVA DELLE ATTIVITA' DI RICERCA DISANDRO RANELLUCCI, PROFESSORE ASSOCIATO A TEMPO PIENO, CANDIDATO ALL'ABILITAZIONE NEI SETTORI 08/E2 (NELLA SESSIONE 2012) e 08/D1(SESSIONE 2013). SR partecipa all' Abilitazione Scientifica Nazionale nella sessione 2012 ed in quella 2013, in relazione al gruppo disciplinare 08/E2, di Restauro e Storia, e poi in relazione al gruppo di 08/D1 di Progettazione architettonica, con specifico riferimento ad Allestimento e Museografia. Nella prima Sessione, dichiarato Non Abilitato, è allo stato attuale in condizione di Ricorso in atto. Esclusivamente Sulla base di caratteristiche occasionali di riferimento ICAR il suo profilo potrebbe suscitare una scorretta perplessità per la presunzione d'una insufficiente compattezza del proprio interesse disciplinare.SR sta ricevendo la comunicazione di Pensionamento al sessantottesimo anno riferita al prossimo mese di Novembre 2014.

A. GIUDIZIO DEL PROF. DAL CO in base all'interpretazione del Presidente della commissione.Il candidato Ranellucci presenta un apprezzabile curriculum e dimostra di aver maturato un'altrettanto apprezzabile esperienza quale docente nell'università e quale animatore della vita culturale. Autore di studi che rivelano gli interessi da lui riservati ai problemi

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inerenti la conservazione e il restauro, Ranellucci non ha ancora prodotte prove di operosità scientifica adeguate, per ampiezza di prospettive e per il grado di approfondimento, per meritargli l'abilitazione all'insegnamento del Restauro o della Storia dell'Architettura nel ruolo di prima fascia.

B. PROFILO DEL CANDIDATO in base all'interpretazione dello stesso.L'attivita' scientifica di SR e' costantemente condotta a cavallo tra Restauro e M useografia. Vincitore di un concorso di Funzionario nella Soprintendenza.Manifestandosi in procinto d'esser vincitore nella medesima Sessione nei concorsi a posti di Ricercatore di Composizione nella Fac. di Ingegneria di L'Aquila, e di Ricercatore a Restauro nella Fac. di Architettura di Pescara, assegnato stabilmente alla seconda posizione.Nella Facolta' di Pescara opera nella sua attività di Ricercatore a Pescara, e poi, a seguito di Concorso, di Professore Associato, SR conduce contemporaneamente e stabilmente attivita' di Assistente e collaboratore presso il prof. Franco Minissi a Roma, Ordinario di Museografia, nella didattica, nella ricerca, in quanto relatore. In periodi successivi SR viene costantemente incaricato dell'insegnamento di Museografia presso l'Universita' Internazionale dell'Arte di Firenze. All'interno del medesimo periodo SR riceve incarichi di insegnamento a Viana do Castelo (Portogallo), nel Corso di Museografia della Facolta' di Architettura di Roma, nei corsi di Museografia delle Scuole di Specializzazione postuniversitaria, delle Facoltà di Lettere e di Architettura, ed è relatore in numerosissime tesi di laurea tanto nel settore del Restauro che in quello della Museografia. Nel medesimo periodo SR partecipa a concorsi di progettazione, a convegni, a progetti costantemente su temi di Museografia in collaborazione con Franco Minissi.Le discipline di Restauro e della Museografia, che in tutto il periodo precedente erano collocate nel medesimo ICAR, in una fase successiva, come altresì oggi, risultano trasferite improvvisamente in raggruppamenti separati, ICAR 19 e ICAR 16, così come, del resto, Museologia dell'antico nell'ICAR L-ANT/07.Negli anni in cui Restauro e Museografia differiscono in senso disciplinare, SR prosegue per convinzione ad interessarsene sulla base del rapporto intersecato che contraddistingue tale ambito culturale. Ritenendo di doverlo approfondire a partire dalla monografia “RESTAURO E MUSEOGRAFIA,” (Multigrafica Ed, 1990), pp.114; nonché nel saggio del 1993 “L'INTERPRETAZIONE MUSEOLOGICA DEL RESTAURO URBANO,” in Opus n.3, pp. 229-272, ISSN: 0392-4635. Nonché nella monografia del 1993 “IL RESTAURO URBANO, TEORIA E PRASSI”, pp.1-566, Utet.

In un costante confronto tra Museografia e Restauro, la Museografia continua a costituire il tema di riferimento di SR. Ed ecco così la serie di monografie quali “IL PROGETTO DEL MUSEO, MUSEUM DESIGN”Ed. DEI, pp.1-382, in italiano e inglese, finanziato dall'Università Internazionale dell'Arte di Firenze; la monografia ”ALLESTIMENTO MUSEALE IN EDIFICI MONUMENTALI”, Ed. Kappa, pp. 1-240, in rapporto alla didattica svolta a Roma Valle Giulia; nella monografia a due firme distinte con Franco Minissi “MUSEOGRAFIA”, Ed. Bonsignori, pp.1-347 edita in rapporto alle attività svolte nella Scuola di Specializzazione postuniversitaria di Roma; nella monografia “ALLESTIMENTO E MUSEOGRAFIA, DIECI ANNI DI CORSO”, Ed. Palombi, pp. 1-248, a due firme distinte con Franco Minissi. Fino alla recente monografia “ADDIZIONE MUSEALE, LA CRESCITA MUSEALE NELL'ESPANSIONE DEL RUOLO”, Ed. Gangemi, pp. 160.

Ma ancora in condizione di “border line” tra Museografia e Restauro SR prosegue approfondendo la tematica del museo archeologico a cielo aperto, nella quale acquisisce una dominanza internazionale per quanto concerne la quantità e la qualità

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dell'approfondimento. In parallelo alla partecipazioni ai convegni, significativo quello su questa tematica presso la sala centrale del CNR, il cui dibattito risulta approfondito nelle monografie dedicate, a partire dalla prima, del 1996, tuttora diffusa a seguito di numerose ristampe, “STRUTTURE PROTETTIVE E CONSERVAZIONE DEI SITI ARCHEOLOGICI” (Carsa Ed) . pp. 160. E poi nella monografia “CONSERVAZIONE E MUSEALIZZAZIONE NEI SITI ARCHEOLOGICI”, del 2012, con prefazione di Marco Dezzi Bardeschi p. 1-192, (Gangemi Editore) e poi ancora nella monografia “CONSERVAZIONE E MUSEALIZZAZIONE NEI SITI ARCHEOLOGICI”, ancora con prefazione di Marco Dezzi Bardeschi, pp. 185. L'approfondimento vi è dedicato alle soluzioni architettoniche leggere, e poi alla musealizzazione in loco, e poi a soluzioni con caratteristiche intenzionalmente di carattere architettonico, e infine all'approfondimento connesso a letture interpretative del preesistente e a giudizi di valore. Alla problematica di base si sovrappone il dibattito serrato che in numerosi scritti e circostanze SR conduce in dialettica antitetica al punto di vista di Vittorio Sgarbi, in relazione alla sostituzione della copertura dei mosaici di Piazza Armerina.

Si intreccia in piena continuità con le tematiche precedenti di Restauro e di Musealizzazione urbana, passando per “L'interpretazione museologica del restauro urbano”, in Opus 1993, “La museificazione della citta' storica negli Usa”, in Parametro 1984, ed in altri approfondimenti analoghi, l'approfondimento di tematiche costruttive premoderne per il superamento della consueta contrapposizione binaria tra “antico e moderno”. Lo sviluppo di tale tematica passa attraverso i M anuali Regionali del Recupero di cui SR è autore e coordinatore, unici a livello internazionale, se non altro per dimensione e finalizzazione. Concretizzati nella monografia “IL MANUALE DEL RECUPERO DELLA REGIONE MARCHE”, con prefazione e partecipazione distinta alla stesura da parte di PierLuigi Cervellati, Marconi e Mariano (pp. 1-500), Ed. DEI. “IL MANUALE DEL RECUPERO DELLA REGIONE ABRUZZO”, ed. DEI, in due volumi, 700 pagg. La logica dei precedenti volumi è sviluppata specificamente nel senso dell'acquisizione di una progettazione che proceda al di là dell'antagonismo “antico- moderno”, nel volume “MANUALE DELLA REGIONE ABRUZZO,TERZO VOLUME, NEI BORGHI TERREMOTATI IL RECUPERO DELLA BELLEZZA IN CHIAVE DI CONTINUITÀ: L’INTERPRETAZIONE OMEOMORFICA” pp. 1-320, ed. Gangemi, con prefazioni distinte di Paolo Marconi, di PierLuigi Cervellati. di Leonardo Benevolo. Caratterizzante è in proposito l'assunzione di responsabilità da parte di Leonardo Benevolo che scrive in copertina: “Il lavoro di Ranellucci è un importante contributo scientifico all’approccio del tema del restauro urbano applicato al problema dei borghi storici colpiti dal sisma del 2009. L’obiettivo indispensabile è di analizzare in profondità i processi storici che hanno delineato il profilo architettonico del territorio e di restituire quella stessa identità urbana tramite precisi protocolli.” La fertilità del rapporto intessuto da SR con Cervellati, Benevolo e Marconi permane confermata nelle Prefazioni che dai quattro vengono elaborate distintamente all'interno del volume di Orlando Antonini, “L'AQUILA NUOVA NEGLI ITINERARI DEL NUNZIO”, che rimane probabilmente l'approfondimento più organico in chiave di progettazione architettonica per quanto concerne il restauro di L'Aquila.

A prescindere dalle monografie in rapporto alle quali si svolge qui a monte l'elencazione dell'attività di ricerca, nel periodo 2000-2014 SR ha omogeneamente sviluppato gli stessi temi all'interno di ulteriori saggi e articoli in riviste e in atti. Inoltre ha lavorato come progettista e direttore dei lavori nel periodo 1987-2004 al restauro e all'adattamento a Museo del grande complesso storico di S.Maria dei Raccomandati a L'Aquila (in riferimento al quale pubblica i criteri distributivi e progettuali in “SISTEMAZIONE A

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MUSEO DEL COMPLESSO DI S.MARIA DEI RACCOMANDATI QUALE POLO DI UN MUSEO TERRITORIALE”, cfr: “ATTI DEL CONVEGNO SUL TEMA: I MUSEI DELLA CITTÀ, TENUTOSI A L'AQUILA” il 19.12.1997 . Nonché all'adattamento a Museo della Casa Signorini Corsi a L'Aquila, progettato e diretto con Minissi, e a numerose mostre. Nonchè a numerose ristrutturazioni e a progetti ex novo per i quali puòvalere come sintetica documentazione quella contenuta in

http://europaconcorsi.com/authors/888892945-Sandro-Ranellucci e in http://www.architettiroma.it/progetti/p00995.aspx..

Nella fase più recente di produzione scientifica vale anche il riferimento ad una interpretazione metodologicamente del tutto personale di occasioni di restauro ambientale nel senso di una musealizzazione all'aperto. Nella monografia “RESTAURO AMBIENTALE DELLA VALLE DELLA CAFFARELLA A ROMA. DOCUMENTI INEDITI DELLA CULTURA DELL'ACQUA”, 2012, pp. 1-304, Gangemi Editore, risultano sviluppate le ipotesi di progetto per un contesto storico ambientale che a Roma può considerarsi secondario a quello dei Fori non certo per fascino e considerazione. SR approfondisce il suo lavoro sviluppandolo lungo l'arco di un trentennio, pubblicandolo in varie riviste, esponendolo in mostre a Palazzo Braschi e al Museo Barracco dallo stesso sviluppate. Fondando ed esclusivamente gli esiti su documenti ed elaborati di cui egli individualmente è responsabile ed autore, come del resto preannunciato esplicitamente già in copertina.

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