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PROPOSTA ATTIVITA’ VERTICALE MATEMATICA : LA STORIA DELLO ZERO
( INFANZIA – PRIMARIA 1^/2^ - PRIMARIA 3^/4^ - PRIMARIA 5^ - SECONDARIA DI 1^ GRADO)→ nuovo gruppo 3
Da “La storia dello zero" slide presentate da Stefania Neri
INFANZIA
Una possibile attività potrebbe essere quella di raccontare una storia:
La storia del topolino….
C’era un topolino che andava nella casa del corvo dove c’erano tante noccioline, poi nella casa del gatto dove c’erano poche noccioline e infine nella casa dei lombrichi che non avevano neanche una nocciolina.
Attività
Il lavoro dei bambini potrebbe essere quello di raggruppare la quantità di noccioline (tante, poche, niente) dentro a dei cerchi che rappresentano le casette degli animali. I cerchi saranno già predisposti dalle insegnanti.
In un secondo momento rappresenteranno con dei disegni singolarmente gli animali (il corvo, il gatto, i lombrichi) con le relative noccioline.Mettendo a confronto i disegni di ogni singolo animale, sarà evidente che ognuno di loro interpreterà le paroline “tante e poche” con quantità diverse, ma tutti interpreteranno le parole “non ha noccioline” con zero noccioline, quindi non le disegneranno.
INTERVISTA
I:“Perché non hai disegnato le noccioline con i lombrichi?”B: “Perché i lombrichi non avevano noccioline”I: “……….. perché hai disegnato otto noccioline nella casa del corvo?”B: “Perché il corvo ha tante noccioline”I: “ Ilaria tu perché hai disegnato sei noccioline nella casa del corvo?”B: “Perché il corvo ha tante noccioline” I:……………………….B:I: “Conoscete un numero che ci fa capire che non ci sono noccioline?”B: ……….
PRIMARIA 1^ / 2^
Attività da svolgersi a metà o alla fine della classe 1^ e durante la classe 2^ con relative attività.
Si potrebbe iniziare l’attività con la lettura della poesia:
“Il trionfo dello zero” di Gianni Rodari
C'era una volta
un povero Zero
tondo come un 0,
tanto buono ma però
contava proprio zero
e nessuno lo voleva in compagnia
per non buttarsi via.
Una volta per caso
trovò il numero Uno
di cattivo umore perché
non riusciva contare
fino a tre.
Vedendolo così nero
il piccolo Zero
si fece coraggio,
sulla sua macchina
gli offerse un passaggio,
e schiacciò l'acceleratore,
fiero assai dell'onore
di avere a bordo
un simile personaggio.
D'un tratto chi si vede
fermo sul marciapiede?
Il signor Tre che si leva il cappello
e fa un inchino...
E poi, per Giove,
il Sette, l'Otto, il Nove
che fanno lo stesso.
Ma cosa era successo?
Che l'Uno e lo Zero
seduti vicini,
uno qua l'altro là
formavano un gran Dieci:
nientemeno, un'autorità!
Da quel giorno lo Zero
fu molto rispettato,
anzi da tutti i numeri
ricercato e corteggiato:
gli cedevano la destra
con zelo e premura,
(di tenerlo a sinistra
avevano paura),
lo invitavano a cena,
gli pagavano il cinema,
per il piccolo Zero
fu la felicità.
ATTIVITA’
Esercizi sul valore posizionale della cifra “0”
PRIMARIA 3^ / 4^
Attività da svolgersi a metà o alla fine della classe 3^ e durante la classe 4^ con relative attività.
Lettura del libro (o scelta di parti del libro):
“ Il bambino che inventò lo zero” di Amedeo Feniello editori Laterza
«Questo vuoto, questo niente, ha un nome? Tu come lo chiami? Perché qualcuno l'avrà pure battezzato in qualche modo»«Lo hanno chiamato in tante maniere. Io preferisco il niente; o il vuoto. Tu, comunque, chiamalo come vuoi. Tanto da stanotte è tuo. Il niente ti appartiene».«E se lo chiamassi come il vento di stanotte?»«Zefiro? Suona bene».
Tutto era andato bene. Fino all'anno 557, che per i cristiani infedeli è il 1179. Quando un pisano è sbarcato a Bugia di Barberia nell'Africa mediterranea con suo figlio Leonardo. Sembra muto e pare non abbia alcuna voglia di parlare, il bambino. Invece è furbo come mille gatte, scaltro, abile nel fare e comprendere i calcoli. Appena arrivato, è stato subito un problema, ogni giorno ne pensa una. Un ragazzo pestifero. Non rimane che affidarlo a un famoso maestro, Ahmed. Ma una notte, nel deserto, le cose cambiano all'improvviso. Conta le stelle, dice il vecchio, e per farlo chiudi gli occhi e immagina la luna, più o meno così: 0. In quel segno c'è tutta la magia dell'universo. Nove numeri, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 con, in più, lo zero. Combinati insieme possono rappresentare qualunque grandezza: la più piccola, la più grande. E, ora che ha scoperto questa nuova magia, le stelle Leonardo le può contare davvero.
Classi consigliate da Feniello: II- III- IV PRIMARIA / I- II SECONDARIA DI I GRADO
La storia nella storiaLeonardo, protagonista della storia, è una vera peste. A Bugia, dove è arrivato con suo padre, porta scompiglio, fa scherzi, combina guai nelle viuzze tortuose della città. Ma ha una dote straordinaria: in meno che non si dica, apprende la scienza dei numeri arabi da un grande matematico del posto. La storia di Leonardo è ispirata alla vita del matematico Leonardo Fibonacci (1170-1240 circa) che da bambino visse a Bugia, nell’odierna Algeria, con il padre Guglielmo dei Bonacci. Fibonacci è noto per aver introdotto in Europa il sistema decimale, in sostituzione dei numeri latini. Nel suo Liber abbaci (1202) compaiono per la prima volta le nove cifre e il segno 0. Un segno che porta con sé le tracce di culture e mondi diversi: lo zero, in latino chiamato zephirus, è un adattamento dell'arabo sifr, a sua volta ripreso dal termine indiano śūnya, che significa ‘vuoto’.
Attività
Esercizi di attività curricolare (moltiplicare e dividere per 10, 100, 1000…. Linea dei numeri…. Confronto di quantità…..) con riflessione sul valore ed importanza dell’esistenza della cifra “0”
PRIMARIA 5^
“ Il bambino che inventò lo zero” di Amedeo Feniello editori Laterza
«Questo vuoto, questo niente, ha un nome? Tu come lo chiami? Perché qualcuno l'avrà pure battezzato in qualche modo»«Lo hanno chiamato in tante maniere. Io preferisco il niente; o il vuoto. Tu, comunque, chiamalo come vuoi. Tanto da stanotte è tuo. Il niente ti appartiene».«E se lo chiamassi come il vento di stanotte?»«Zefiro? Suona bene».
Tutto era andato bene. Fino all'anno 557, che per i cristiani infedeli è il 1179. Quando un pisano è sbarcato a Bugia di Barberia nell'Africa mediterranea con suo figlio Leonardo. Sembra muto e pare non abbia alcuna voglia di parlare, il bambino. Invece è furbo come mille gatte, scaltro, abile nel fare e comprendere i calcoli. Appena arrivato, è stato subito un problema, ogni giorno ne pensa una. Un ragazzo pestifero. Non rimane che affidarlo a un famoso maestro, Ahmed. Ma una notte, nel deserto, le cose cambiano all'improvviso. Conta le stelle, dice il vecchio, e per farlo chiudi gli occhi e immagina la luna, più o meno così: 0. In quel segno c'è tutta la magia dell'universo. Nove numeri, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 con, in più, lo zero. Combinati insieme possono rappresentare qualunque grandezza: la più piccola, la più grande. E, ora che ha scoperto questa nuova magia, le stelle Leonardo le può contare davvero.
Classi consigliate da Feniello: II- III- IV PRIMARIA / I- II SECONDARIA DI I GRADO
Attività
SECONDARIA di I grado