· Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese...

88
Deliberazione n. 11/2014/FRG REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL - SEDE di TRENTO composta dai Magistrati dott. Paolo VALLETTA Presidente f.f. dott. Gianfranco POSTAL Consigliere dott. Dario PROVVIDERA Primo Referendario – relatore dott. Massimo AGLIOCCHI Referendario - relatore Nella Camera di consiglio del 7 aprile 2014 VISTI gli artt. 97, 100 e 125 della Costituzione; VISTO il D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 recante l’approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige; VISTO il D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305, istitutivo della Sezione di controllo di Trento della Corte dei conti, come modificato dal D.lgs. 14 giugno 1999, n. 212 e dal D.lgs. 14 settembre 2011, n. 166; VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con il Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la Legge 21 marzo 1953, n. 161; VISTA la Legge 14 gennaio 1994, n. 20; VISTA la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16 giugno 2000, che ha approvato il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con le

Transcript of  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese...

Page 1:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Deliberazione n. 11/2014/FRG

REPUBBLICA ITALIANACORTE DEI CONTI

SEZIONE DI CONTROLLOPER IL TRENTINO - ALTO ADIGE/SÜDTIROL - SEDE di TRENTO

composta dai Magistratidott. Paolo VALLETTA Presidente f.f.dott. Gianfranco POSTAL Consigliere dott. Dario PROVVIDERA Primo Referendario – relatoredott. Massimo AGLIOCCHI Referendario - relatore

Nella Camera di consiglio del 7 aprile 2014

VISTI gli artt. 97, 100 e 125 della Costituzione;VISTO il D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 recante l’approvazione del testo unico delle leggi

costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige;VISTO il D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305, istitutivo della Sezione di controllo di Trento della

Corte dei conti, come modificato dal D.lgs. 14 giugno 1999, n. 212 e dal D.lgs. 14 settembre 2011, n. 166;

VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con il Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni;

VISTA la Legge 21 marzo 1953, n. 161;VISTA la Legge 14 gennaio 1994, n. 20;VISTA la deliberazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti n. 14/2000 del 16

giugno 2000, che ha approvato il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, modificata con le deliberazioni delle Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17 dicembre 2004;

VISTO il D.L. n. 174 del 10 ottobre 2012, convertito con modificazioni nella Legge 7 dicembre 2012, n. 213;

VISTA la deliberazione del Consiglio della Provincia autonoma di Trento n. 17 del 15 ottobre 2004 recante “Nuovo regolamento sul trattamento economico dei consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari”;

Page 2:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

VISTO il D.P.C.M. del 21 dicembre 2012, pubblicato sulla G.U. n. 28 del 2 febbraio 2013, con il quale sono state recepite le linee guida, deliberate in data 6 dicembre 2012 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sul rendiconto di esercizio annuale approvato dai gruppi consiliari dei consigli regionali ai sensi dell’art. 1, comma 9, del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213.

VISTA la deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti n. 12 del 3 aprile 2013;

VISTA la deliberazione del Consiglio della Provincia autonoma di Trento n. 6 del 11 aprile 2013 rubricata “Regolamento sul trattamento economico dei consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari”, ed in particolare l’art. 14, comma 4, che stabilisce che “Per le procedure di controllo e di regolarizzazione dei rendiconti da parte della Corte dei conti, e per la relativa disciplina sanzionatoria, si applica la normativa statale in vigore”;

VISTA la documentazione inviata dal Presidente della Provincia con nota di data 6 febbraio 2014;

VISTA la delibera di questa Sezione n. 5/2014/FRG del 3 marzo 2014 con la quale è stata chiesta la regolarizzazione dei rendiconti, l’integrazione della documentazione a corredo e chiarimenti vari;

VISTA la nota n. 4406 d.d. 2 aprile 2014 del Presidente del Consiglio Provinciale con cui sono stati trasmessi i rendiconti rielaborati, la documentazione integrativa e i chiarimenti richiesti da questa Sezione di controllo;

VISTA l’ordinanza n. 5 del 2 aprile 2014 con la quale il Presidente f.f. della Sezione ha convocato il Collegio per l’odierna Camera di Consiglio;

UDITI i Magistrati relatori dott. Dario Provvidera e dott. Massimo Agliocchi;

FATTOIn data 6 febbraio 2014 (prot. Corte dei conti n. 103 SC_TN-U09-A) sono pervenuti a

questa Sezione regionale di controllo i rendiconti dei gruppi consiliari della Provincia autonoma di Trento riferiti al periodo 1° gennaio 2013 – 21 novembre 2013, trasmessi con nota di pari data prot. n. 65002/2014/S003/FD a firma del Presidente della Provincia autonoma di Trento.

I suddetti documenti contabili, inerenti ad un periodo non coincidente con l’esercizio finanziario in ragione dello svolgimento delle consultazioni elettorali in data 21 novembre 2013, sono stati inviati a questa Sezione di controllo in base a quanto previsto dall’art. 14, comma 2, della deliberazione del Consiglio provinciale n. 6 del 11 aprile 2013. Il medesimo art. 14, al comma 4, ha altresì previsto che per le procedure di controllo e di regolarizzazione dei rendiconti da parte della Corte dei conti, nonché per la relativa disciplina sanzionatoria, si applica la normativa statale in vigore, ossia l’art. 1, commi da 9 a 12, della Legge n. 213/2012.

2

Page 3:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

In particolare, il comma 11 del citato art. 1 prevede che la competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, ove riscontri che il rendiconto di esercizio del gruppo consiliare o la documentazione trasmessa a corredo dello stesso non sia conforme alle prescrizioni stabilite dalla vigente normativa, formalizza appositi rilievi da comunicare - nel rispetto del termine di 30 giorni dalla ricezione del rendiconto medesimo - al Presidente della Regione (Provincia autonoma), affinché si provveda alla relativa regolarizzazione entro un termine non superiore a 30 giorni.

Questa Sezione di controllo, con deliberazione n. 5/2014/FRG del 3 marzo 2014, ha rilevato specifiche carenze ed irregolarità nella documentazione inviata e ne ha richiesto l’integrazione.

Il Presidente del Consiglio Provinciale con nota n. 4406 del 2 aprile 2014 ha fatto pervenire a questa Sezione di controllo i rendiconti rielaborati degli undici gruppi consiliari provinciali e parte della documentazione integrativa ed esplicativa richiesta.

Nel rispetto dell’originario termine di giorni 30 decorrente dal ricevimento dei rendiconti, termine sospeso dalla comunicazione delle carenze ed irregolarità di cui alla deliberazione n. 5/2014, il Presidente della Sezione convocava la Camera di consiglio del 7 aprile 2014.

DIRITTO

1. La disciplina del finanziamento dei gruppi consiliari della Provincia autonoma di Trento è contenuta nel capo III della recente deliberazione del Consiglio provinciale n. 6 del 11 aprile 2013 (d’ora in avanti “regolamento n. 6/2013”), in vigore dal 1° maggio 2013, recante il regolamento sul trattamento economico dei consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari.

Le disposizioni che assumono rilievo in questa sede sono contenute negli articoli 10 (assegnazione di locali e di beni ai gruppi), 11 (beni assegnati o acquistati dai gruppi), 12 (contributi ai gruppi), 13 (compiti del presidente del gruppo), 14 (rendiconto annuale del presidente del gruppo), 18 (effetti degli interventi in caso di modifica nella composizione del gruppo) e 20 (disposizioni transitorie).

La norma da ultimo citata (art. 20) prevede, in via temporanea, che alcuni articoli di detto regolamento consiliare – in particolare, gli articoli 15, 16 e 17 – trovino applicazione esclusivamente a decorrere dalla legislatura successiva alla sua data di entrata in vigore e, pertanto, non possono costituire il referente normativo in questo procedimento di controllo che riguarda esclusivamente l’ultimo anno della precedente legislatura (XIV legislatura). Le norme indicate attengono alla disciplina del personale dei gruppi consiliari, per la quale continua a trovare applicazione, nel caso di specie, la deliberazione del Consiglio provinciale n. 17 del 15

3

Page 4:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

ottobre 2004, (di seguito “regolamento n. 17/2004”) segnatamente gli articoli 13, 14, 15, 16 e 17.

L’art. 14, comma 4, del citato regolamento consiliare n. 6/2013 (“Per le procedure di

controllo e di regolarizzazione dei rendiconti da parte della Corte dei conti, e per la relativa

disciplina sanzionatoria, si applica la normativa statale in vigore”) recepisce direttamente la legge n. 213/2012, la quale indica, all’art. 1, commi 10, 11 e 12, le modalità di esercizio della funzione di controllo esterno intestata a questa Sezione della Corte dei conti.

In particolare, dispongono le richiamate norme che, ricevuti i rendiconti dal Presidente della Regione (Provincia autonoma), questa Corte si pronuncia con apposita delibera sulla regolarità degli stessi entro il termine di 30 giorni. Tuttavia, qualora la Sezione regionale di controllo ravvisi che il rendiconto del gruppo consiliare o la documentazione trasmessa a corredo non sia conforme alle prescrizioni normative, può inviare al Presidente della Regione (Provincia autonoma), entro 30 giorni dal ricevimento del rendiconto, una richiesta di regolarizzazione, fissando un termine non superiore a 30 giorni per le controdeduzioni. L’istanza istruttoria sospende il termine per la pronuncia della Sezione. Qualora il gruppo consiliare non provveda agli adempimenti richiesti entro il termine stabilito, verrà pronunciata la decadenza, per l’anno in corso, dal diritto all’erogazione di risorse da parte del Consiglio regionale (della Provincia autonoma) con conseguente obbligo di restituzione delle somme ricevute e non rendicontate (art. 1, c. 11). Analoga decadenza e dovere di rifusione conseguono anche dalla mancata trasmissione del rendiconto entro il termine stabilito, ovvero dall’accertamento della non regolarità del rendiconto deliberata da questa Corte (art. 1, c. 12).

La Corte costituzionale, nella recente sentenza n. 39/2014, nel confermare la natura di disciplina di coordinamento della finanza pubblica e di armonizzazione dei sistemi contabili dell’art. 1 della Legge n. 213/2012, ha tuttavia espunto dal comma 11 del citato art. 1 i riferimenti al “Presidente della Regione” quale soggetto interlocutore della Corte dei conti nel suddetto procedimento di controllo per sostituirli con il “Presidente del Consiglio regionale”, statuendo altresì l’illegittimità costituzionale della sanzione della decadenza dal diritto all’erogazione, per l’anno in corso, di risorse da parte del Consiglio qualora venga riscontrata l’irregolarità delle spese rendicontate.

Peraltro, come si vedrà meglio in seguito, nella medesima sentenza è stata confermata la competenza della Corte dei conti alla verifica dei rendiconti dei gruppi consiliari anche nelle Regioni a Statuto speciale e Province autonome, nonché mantenuta la sanzione della restituzione di quanto sia stato irregolarmente speso.

Il contenuto del rendiconto ed i relativi allegati sono stabiliti dal citato art. 14, commi 1 e 3, dove è anche stato approvato il modello di rendiconto che corrisponde all’allegato B del D.P.C.M. 21 dicembre 2012 recante il recepimento delle linee guida approvate dalla Conferenza

4

Page 5:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome con delibera n. 234/CSR del 6 dicembre 2012. Tale decreto contiene regole inerenti alla delimitazione contabile della spesa (allegato “A”) che si traducono in un modello di rendicontazione annuale (allegato “B”) cui devono uniformarsi i gruppi consiliari.

Tali linee guida contengono le prescrizioni per la verifica della regolarità dei rendiconti in termini di corretta rilevazione dei fatti di gestione e di regolare tenuta della contabilità, nonché di completezza della documentazione inviata a corredo del rendiconto. In particolare, è stato stabilito che i principi fondamentali a cui si deve ispirare il controllo sui rendiconti sono quelli della veridicità e della correttezza, intesi come corrispondenza tra le poste indicate nel rendiconto e le spese effettivamente sostenute (veridicità), nonché quale coerenza delle spese sostenute con le finalità previste dalla legge (correttezza).

Quest’ ultimo parametro di valutazione è stato poi esplicitato come segue (art. 1, c. 1, c. 2 e c. 3):

a) ogni spesa deve essere espressamente riconducibile all'attività istituzionale del gruppo;

b) non possono essere utilizzati, neanche parzialmente, i contributi erogati dal Consiglio regionale (o della Provincia autonoma) per finanziare, direttamente o indirettamente le spese di funzionamento degli organi centrali e periferici dei partiti o di movimenti politici e delle loro articolazioni politiche o amministrative o di altri rappresentanti interni ai partiti o ai movimenti medesimi;

c) i gruppi non possono intrattenere rapporti di collaborazione a titolo oneroso ed erogare contributi, in qualsiasi forma, con i membri del Parlamento nazionale, del Parlamento europeo e con i consiglieri regionali di altre regioni, ed ai candidati a qualunque tipo di elezione amministrativa o politica, limitatamente, per questi ultimi, al periodo elettorale - come previsto dalla normativa vigente - e fino alla proclamazione degli eletti;

d) non sono consentite le spese inerenti all'attività di comunicazione istituzionale nel periodo antecedente alla data delle elezioni nel quale vige il relativo divieto ai sensi della normativa statale in materia di “par condicio”.

Per quanto attiene alle spese di funzionamento le linee guida ed il relativo D.P.C.M. di recepimento (art. 1, c. 4 e c. 6) hanno elencato le tipologie – ammissibili e precluse – di utilizzo del contributo a tal fine erogato dal Consiglio. Inoltre, è stato demandato alle normative regionali (o della Provincia autonoma) le modalità di utilizzo del contributo per spese del personale assunto dal gruppo (art. 1, c. 5).

Sono stati inoltre individuati (art. 2) i compiti del Presidente del gruppo consiliare, consistenti principalmente nell’autorizzazione delle spese e nell’attestazione sulla veridicità e correttezza delle stesse, nonché l’obbligo per ciascun gruppo consiliare di dotarsi di un

5

Page 6:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

disciplinare interno recante le modalità di gestione delle risorse trasferite dal Consiglio regionale (o dalla Provincia autonoma) e la relativa corretta contabilizzazione con riferimento anche alla documentazione necessaria da allegare al rendiconto e da conservare a norma di legge (art. 3). Infine, è stato previsto l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti realizzato attraverso l’apertura di un conto corrente bancario intestato al gruppo consiliare (art. 4).

Analoghe prescrizioni sono contenute negli articoli 12, 13 e 14 del regolamento consiliare n. 6/2013. In particolare, l’art. 12, c. 6, dispone che “Non sono in alcun caso

consentite spese per il finanziamento diretto e indiretto di partiti, movimenti politici, gruppi

parlamentari, membri del Parlamento e consiglieri provinciali e regionali. Il contributo non può

essere utilizzato per spese sostenute dal consigliere nell’espletamento del suo mandato

politico-istituzionale e per altre spese personali del consigliere, nonché per l’acquisto di

strumenti di investimento finanziario e per l’acquisto di automezzi”.

2. Nel merito del controllo attribuito a questa Corte, va rilevato che la Sezione delle Autonomie, nella deliberazione n. 12/SEZAUT/2013/QMIG ha avuto modo di rilevare che la verifica dei rendiconti dei gruppi deve appuntarsi su due aspetti fondamentali:

a) la regolarità contabile del conto intesa come rispetto delle norme che ne disciplinano la formazione, la completezza della documentazione e la adeguatezza nel rappresentare i fatti di gestione;

b) il rispetto del fondamentale criterio dell’inerenza della spesa all’attività del gruppo consiliare; criterio generalmente esplicitato nella normativa regionale e, comunque, desumibile dai principi generali, in quanto l’impiego di risorse pubbliche presuppone sempre la finalizzazione ad un interesse pubblico che, nella specie, non può che far riferimento alle funzioni assegnate ai gruppi consiliari.

La Sezione delle Autonomie ha anche posto in rilievo, con riguardo alla finalizzazione delle spese del Gruppo consiliare, la circostanza che trattasi di organismo che, a prescindere dall’esatta qualificazione giuridica, può essere considerato, agli specifici fini che qui rilevano, quale soggetto gestore di risorse pubbliche tenuto a dar conto della loro corretta utilizzazione.

Ulteriore profilo pubblicistico rilevante si rinviene anche nell’affermazione del Consiglio di Stato (Sez. V, sent. n. 8145 del 23 novembre 2010), per cui “in via generale il gruppo

consiliare non è un’appendice del partito politico di cui è esponenziale ma ha una specifica

configurazione istituzionale come articolazione del consiglio regionale (o provinciale)”Conseguentemente, il procedimento di controllo attribuito alle Sezioni regionali della

Corte dei conti ha per oggetto il rendiconto di ciascun gruppo consiliare assumendo, in proposito, significato acquisire informazioni sulla composizione e sulla variazione nel tempo dei Gruppi e sulla relativa assegnazione di risorse.

6

Page 7:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Le Sezioni regionali di controllo (v. Sezione controllo Lombardia n. 204/2013, Sezione controllo Marche n. 12/2013; Sezione controllo Lazio nn. 228 – 242/2013; Sezione controllo Basilicata nn. 6 – 15/2014) hanno ripetutamente evidenziato l’essenzialità e la imprescindibilità dell’inerenza all’attività istituzionale del gruppo di ogni spesa sostenuta tramite il contributo del Consiglio regionale (o della Provincia autonoma) quale parametro indefettibile di legittimità della stessa, precisando, in alcune pronunce (v. Sezione controllo Lombardia e Sezione controllo Lazio), anche il perimetro di tale giudizio di inerenza.

Da ultimo la Corte costituzionale, con sentenza n. 39 del 26 febbraio 2014, ha confermato il controllo intestato alle Sezioni regionali della Corte dei conti dichiarando non fondate le questioni sollevate in riferimento al comma 11, primo e secondo periodo del d.l. 10 ottobre 2012 n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, ed escluso qualsivoglia profilo di illegittimità costituzionale del medesimo comma 11, ultimo periodo, nella parte in cui introduce l’obbligo di restituzione delle somme ricevute in caso di accertata irregolarità in esito ai controlli sui rendiconti.

La Consulta, infatti, quanto alla funzione di controllo della Magistratura contabile, ne ha ribadito il carattere necessario anche in relazione ai rendiconti di esercizio dei Gruppi consiliari, affermando l’obbligo di restituzione, che discende causalmente dalle riscontrate irregolarità nella rendicontazione, come “principio generale delle norme di contabilità pubblica …

strettamente correlato al dovere di dare conto delle modalità di impiego del denaro pubblico in

conformità alle regole di gestione ed alla loro attinenza alle funzioni istituzionali svolte dai

Gruppi consiliari”.

Tale principio si esplicita nella scelta del legislatore (art. 1, comma 9, d.l. 174/2012, conv. in L. 213/2012) di attribuire alla magistratura contabile (ex art. 100 della Costituzione) il controllo obbligatorio annuale sui predetti rendiconti che, se pur di tipo documentale, deve verificare la prova dell’effettivo impiego delle risorse pubbliche attribuite ai Gruppi consiliari alle quali la disciplina di riferimento imprime un vincolo di destinazione funzionale. Da ciò consegue, come esplicitato nella citata sentenza n. 39, il correlato ed ineludibile dovere dei medesimi di “dare il conto delle modalità di impiego del denaro pubblico in conformità alle

regole di gestione dei fondi e alla loro attinenza alle funzioni istituzionali svolte”. Le erogazioni finanziarie, infatti, afferiscono all’attività istituzionale dei gruppi consiliari

quali strutture interne, necessarie e strumentali agli organi assembleari, proiezioni dei partiti politici in assemblea regionale, disciplinate da norme di diritto pubblico (in tal senso anche Cass. pen. Sez. VI, sentenza n. 49976 del 2012), il cui funzionamento è garantito proprio dall’erogazione di risorse pubbliche. Ciò comporta sia che una loro utilizzazione per uno scopo diverso da quello previsto dalla legge può, ricorrendo gli ulteriori e necessari presupposti di

7

Page 8:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

legge, generare responsabilità erariale, sia l’obbligo di restituzione di quanto non rendicontato correttamente o non rendicontato affatto.

3. Quanto ai parametri del controllo, la Corte Costituzionale (nella sentenza n. 39/2014 soprarichiamata) evidenzia che il citato D.P.C.M. 21 dicembre 2012 indica “i criteri e le regole

tecniche volte a soddisfare quelle esigenze di omogeneità nella redazione dei rendiconti

annuali di esercizio dei gruppi consiliari”, esigenze ritenute “strumentali a consentire la

corretta raffrontabilità dei conti; ciò in quanto la codificazione di parametri standardizzati è

funzionale a consolidare, sotto il profilo contabile, le risultanze di tutti i conti regionali in modo

uniforme e trasparente così da assicurare non solo dati finanziari complessivi e comparativi

attendibili, bensì anche strumenti conoscitivi per un efficace coordinamento della finanza

pubblica, inscindibilmente connessa alla disciplina delle regole di natura contabile che

nell’ambito della finanza pubblica allargata sono serventi alla funzione statale di monitoraggio

e vigilanza sul rispetto dei complessivi obiettivi”.

Le Linee guida contenute nel D.P.C.M. costituiscono, dunque, un parametro essenziale per il controllo dell’attività di rendicontazione da parte dei gruppi consiliari in quanto le prescrizioni ivi contenute rispondono alla triplice funzione di consentire la verifica della corretta rilevazione dei fatti di gestione, della regolare tenuta della contabilità e della puntuale indicazione della documentazione giustificativa delle spese.

Inoltre, la conformità della rendicontazione dei gruppi consiliari al modello contenuto nell’allegato b) del D.P.C.M. costituisce l’oggetto preliminare del controllo di regolarità intestato a questa Corte.

Pertanto, per quanto riguarda le spese dei Gruppi consiliari che, ai sensi della normativa soprarichiamata (sub punto 1) risultano consentite, questa Sezione ritiene che la valutazione di inerenza all’attività istituzionale dei Gruppi consiliari di ogni spesa coperta dai contributi per il loro funzionamento ne costituisca il primo indefettibile vaglio di legittimità; mentre, per quanto riguarda le spese per le quali tali contributi non possono essere utilizzati, il controllo di regolarità non può che tener conto di tale espresso divieto.

Va poi evidenziato che la condizione necessaria per consentire a questa Corte una valutazione di attinenza delle spese rendicontate ai fini istituzionali propri del mandato consiliare e dell’attività dei gruppi si può esplicitare come segue: la documentazione inviata a supporto delle spese sostenute e rimborsate, oltre ad essere completa (con fatture e “scontrini parlanti”) e leggibile in ogni sua parte, deve essere idonea a consentire l’esercizio della verifica di inerenza al fine istituzionale, indicando l’occasione, le circostanze e la finalità della spesa.

È pur vero che il sindacato della Corte, conformemente a quanto indicato dalla Consulta nella sentenza n. 39/2014, si svolge in forma “documentale”, con esclusione di qualsivoglia

8

Page 9:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

valutazione di merito delle scelte discrezionali rimesse all’autonomia politica dei gruppi, nei limiti del mandato istituzionale, ma resta in ogni caso imprescindibile l’individuazione del "collegamento funzionale" tra la spesa rendicontata e l'attività istituzionale del gruppo.

In base a tali parametri, la Sezione ha basato l’esame dei rendiconti dei gruppi consiliari della Provincia autonoma di Trento su due profili essenziali:

a) la regolarità contabile del conto intesa come rispetto delle norme che ne disciplinano la formazione, la completezza della documentazione e la adeguatezza nel rappresentare i fatti di gestione;

b) il rispetto dei fondamentali criteri della coerenza e dell’inerenza della spesa all’attività del gruppo consiliare, quali espressamente previsti sia dal D.P.C.M che dal regolamento consiliare di recepimento.

4. In via preliminare, la Sezione ritiene opportuno, considerata la natura delle irregolarità riscontrate e della tipologia dei documenti trasmessi, formulare alcune valutazioni generali, rimandando l’indicazione puntuale delle singole irregolarità alle schede relative a ciascuno dei gruppi consiliari.

Si è verificato, in relazione ai rilievi oggetto dell’istruttoria già esperita (di cui alla propria deliberazione n. 5/2014) se, all’esito della stessa istruttoria e delle osservazioni prodotte in risposta, permangano irregolarità o carenze documentali non sanate.

Con nota n. 4406 del 2 aprile 2014, il Presidente del Consiglio Provinciale ha inviato i rendiconti riferiti al periodo 01.01.2013- 21.11.2013, rielaborati a seguito delle osservazioni contenute nella deliberazione di questa Sezione n. 5/2014, dei seguenti Gruppi consiliari:

a) Gruppo consiliare Amministrare il Trentinob) Gruppo consiliare Mistoc) Gruppo consiliare Italia dei Valorid) Gruppo consiliare Lega Nord Trentinoe) Gruppo consiliare Lista Civica per Divina Presidentef) Gruppo consiliare Il Popolo delle Libertà g) Gruppo consiliare Partito democratico del Trentinoh) Gruppo consiliare Partito Autonomista Trentino Tirolesei) Gruppo consiliare Unione Autonomista Ladinal) Gruppo consiliare Unione per il Trentinom) Gruppo consiliare Verdi e Democratici del Trentino

4.1 Con riguardo alle informazioni preliminari richieste da questa Sezione con la deliberazione n. 5/2014 citata, si prende atto che tutti i Gruppi hanno comunicato la loro

9

Page 10:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

composizione alla data del 1° gennaio 2013 e le eventuali variazioni intervenute nel corso dell’anno.

Analogamente, per tutti i Gruppi risulta presentata l’attestazione del Presidente del gruppo di veridicità e di correttezza del rendiconto annuale, ai sensi dell’art. 13, c. 2, del regolamento consiliare n. 6/2013.

Sono state fornite le deliberazioni consiliari n. 42 del 18/7/2012 e del. n 7 del 7/5/2013 relative alla determinazione del contributo spettante ai gruppi consiliari. Dal 1/9/2012 al 30/4/2013 il contributo era determinato in euro 1.440,00 per la quota fissa mensile per ciascun gruppo consiliare ed euro 720,00 per la quota variabile mensile ad ogni consigliere. Dal 1/5/2013 il contributo complessivo era di euro 5.750,00 annuo per consigliere composto da euro 5.000,00 fissi all’anno e euro 750,00 all’anno per ogni consigliere appartenente al gruppo tenuto conto del numero degli abitanti nella provincia di Trento.

È stata verificata la corretta attribuzione delle sovvenzioni da parte del Consiglio.Con riferimento ai requisiti formali che la documentazione deve, in generale,

presentare, l’art. 3 delle precitate Linee guida stabilisce espressamente che: a) la documentazione contabile relativa alle spese inserite nel rendiconto deve essere allegata in copia conforme; b) per gli acquisti di beni e servizi la documentazione contabile è costituita dalla fattura o dallo scontrino fiscale parlante.

Conseguentemente è stata richiesta la documentazione in copia originale (conforme), che è stata regolarmente fornita dai Gruppi ove non già precedentemente trasmessa.

4.2 Con riguardo al rendiconto presentato da ogni singolo Gruppo consiliare, occorre precisare che in tanto se ne può valutare la regolarità in quanto si accerti la correttezza dei fatti di gestione rappresentati rispetto ai parametri normativi, tecnici e contabili già sopra precisati, laddove il rendiconto, inteso come documento conforme al modello approvato, si limiti a dare di detti fatti una rappresentazione meramente sintetica dei soli risultati espressi in termini finanziari.

Veridicità (intesa come corrispondenza tra le poste indicate nel rendiconto e le spese effettivamente sostenute) e correttezza (intesa come inerenza ai fini istituzionali e coerenza delle spese sostenute con le finalità previste dalla legge) sono infatti, come già evidenziato, i principi fondamentali cui devono conformarsi le spese inserite nei Rendiconti dei gruppi consiliari.

A tale scopo è perciò necessaria non solo la chiarezza e la completezza delle singole voci rendicontate, ma anche la conciliazione di tutti gli importi esposti nel rendiconto con la documentazione risultante dall’estratto conto bancario intestato al Gruppo consiliare e dai singoli giustificativi di spesa.

10

Page 11:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Dall’esame della documentazione giustificativa trasmessa sono emersi una serie di rilievi in ordine alla mancanza e/o non conformità della documentazione rispetto alla normativa soprarichiamata. La Sezione ha quindi dovuto richiedere a ciascun Gruppo consiliare di fornire un conto consuntivo completo di tutte le entrate e corrispondenti spese, comprese quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio provinciale, nonché il disciplinare interno contenente l’indicazione delle modalità di gestione delle risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità (ai sensi dell’art. 12, c. 7, del regolamento consiliare n. 6/2013), l’attestazione del Presidente del gruppo di veridicità e di correttezza del rendiconto annuale (ai sensi dell’art. 13, c. 2, del regolamento consiliare n. 6/2013) e l’estratto conto bancario del gruppo inerente al periodo dal 1° gennaio 2013 fino alla chiusura del conto.

4.2.1. Tutti i gruppi hanno provveduto ad inviare i rendiconti rielaborati, ma, in disparte la presenza in alcuni consuntivi di voci mutate nell’importo a seguito della rielaborazione senza una chiara giustificazione e di altre non riconciliate con i giustificativi di spesa (come più avanti sarà indicato nel dettaglio), occorre rilevare che degli undici Gruppi consiliari solo due (Misto e Verdi e Democratici del Trentino) risultano aver adottato il disciplinare interno per la tenuta della contabilità prescritto dal regolamento. Ne consegue che, in assenza del previsto disciplinare, nel corso del 2013 i gruppi hanno rilevato i fatti di gestione secondo modalità diverse e in assenza di criteri predeterminati.

È del tutto evidente, tuttavia, l’essenzialità di un disciplinare che preveda, tra l’altro, la registrazione per data (protocollazione) della documentazione di autorizzazione alla spesa - nonché la registrazione per data dei movimenti in entrata e in uscita dei beni durevoli del Gruppo - ai fini della corretta tenuta della contabilità.

I singoli importi per categorie di spesa riportati nei rendiconti, infatti, sono ricollegabili all’effettiva effettuazione di spese solo grazie all’adozione di scritture nelle quali registrare cronologicamente ed analiticamente le singole operazioni effettuate, essendo la composizione interna di ciascun aggregato di spesa compiutamente ricostruibile solo con il supporto di annotazioni contabili analitiche.

Del resto, la “corretta rilevazione dei fatti di gestione”, cui, per espressa volontà del legislatore, sono finalizzate le prescrizioni poste dalle richiamate Linee-guida, non può che avvenire attraverso la regolare – nel senso di sistematica ed ordinata – tenuta della contabilità in corso di esercizio, non potendo ipotizzarsi che, a tal fine, sia sufficiente l’osservanza dello schema di rendiconto e la raccolta e conservazione della documentazione attestante le spese sostenute.

Va, inoltre ancora una volta evidenziato come in alcuni casi, a causa della diffusa opacità e imprecisione dei consuntivi inviati in prima battuta a questa Sezione, si è dovuto

11

Page 12:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

procedere da parte dei Gruppi alla rielaborazione dei rendiconti con modifiche di importi e l’inclusione di nuove spese che, talvolta, hanno avuto l’esito di pregiudicare in misura ancora maggiore l’attendibilità dei consuntivi.

Come la giurisprudenza di questa Corte ha già avuto modo di rilevare (tra le altre: Sez. controllo Veneto n. 269/2014), l’utilizzo di risorse a carico della finanza pubblica, reperite soprattutto attraverso i meccanismi del prelievo fiscale e sottratte (anche se per legittima scelta politica) ad altri potenziali utilizzi in favore della collettività, impone la massima trasparenza della gestione delle risorse medesime e l’obbligo di fornire, attraverso gli strumenti previsti e nell’osservanza della disciplina contabile, le informazioni necessarie a soddisfare l’interesse pubblico di conoscere in modo chiaro e attendibile come le stesse siano state utilizzate.

Pertanto, l’assenza di criteri contabili predefiniti per la corretta rilevazione dei fatti di gestione, nonché la necessitata modificazione di documenti che avrebbero dovuto “ab origine” dar conto della gestione in modo chiaro e preciso, e dunque, il non sufficiente grado di certezza raggiungibile circa la veridicità di tutto quello che è stato rendicontato, basterebbe di per sé a giustificare una declaratoria di irregolarità dei rendiconti dei Gruppi per i quali è stata riscontrata.

Tuttavia, considerato che il Regolamento consiliare di recepimento della normativa in materia è stato adottato nell’aprile 2013, e che lo stesso sistema di rendicontazione previsto nel più volte citato D.P.C.M. è entrato a regime nel corso dell’esercizio 2013, la Sezione ha ritenuto di procedere all’esame di tutti i rendiconti nonostante la loro non piena attendibilità, fermo restando che gli esposti rilievi costituiscono una precisa indicazione “pro futuro” in ordine alle modalità idonee a consentire a questa Corte di effettuare agevolmente i controlli di propria competenza.

Si segnala, in particolare, l’esigenza per i Gruppi di dotarsi di un libro cronologico che contenga la registrazione delle singole operazioni, di trasmettere alla Corte l'inventario dei beni durevoli e di elaborare un elenco degli impegni assunti in un anno, ma non liquidati né pagati in quell'anno (elenco residui), essendo utilizzato per la rendicontazione delle spese il criterio di cassa, e richiedendosi perciò la registrazione delle spese nei libri cronologici come operazioni in uscita nell’anno nel quale il procedimento di spesa si conclude.

Dalla mancanza di tali elementi deriva, pertanto, che le obbligazioni assunte dai Gruppi nel 2012, ma pagate nel 2013, non possono essere considerate regolarmente rendicontate non essendo stata fornita autonomamente (in quanto la gestione 2012 non costituiva oggetto di controllo) a corredo la precedente rendicontazione ed essendo quindi impossibile per questa Sezione verificare il collegamento di tali spese con l’attività istituzionale del gruppo.

12

Page 13:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

4.2.2 Considerazione analoga a quello contenuta nel punto precedente si rende necessaria per quanto riguarda il rispetto degli obblighi previsti dalle normative vigenti di garantire la tracciabilità dei pagamenti attraverso le operazioni di gestione del conto corrente bancario su cui sono accreditati i fondi erogati dal Consiglio Provinciale ai Gruppi, nonché, più in generale, della necessaria osservanza del principio di trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche e del dovere di rendere conto di ogni spesa pubblica, ancorché di minimo importo.

In particolare, va rilevato che in un caso non si è dato riscontro positivo alla richiesta di invio dell’estratto conto bancario, mentre in altri casi (come evidenziato nelle singole schede di dettaglio), oltre all’utilizzo improprio del conto corrente presumibilmente per spese personali (successivamente rimborsate), si segnala il riscontro in estratto conto di importi incassati e pagati nel corso del 2013 ma non rendicontati né documentati.

4.3 Passando all’esame specifico delle diverse voci di entrata e di spesa riscontrate nei rendiconti esaminati, si richiamano i criteri e i parametri normativi di riferimento più sopra indicati, ribadendo, in via generale, che la documentazione priva delle richiamate indicazioni minime che ne consentano la verifica di inerenza ai fini istituzionali dei Gruppi non potrà considerarsi in alcun modo regolare.

Per maggior chiarezza espositiva, si procederà secondo l’elencazione proposta dal modello di rendiconto allegato al D.P.C.M. 21 dicembre 2012 che distingue le entrate in due macro-aggregati (finanziamento per spese di funzionamento e finanziamento per spese di personale) e le uscite in quindici aggregati, corrispondenti ad altrettante categorie di spesa, per ciascuno dei quali deve essere indicato un saldo.

4.3.1. Per quanto riguarda le voci di entrata, si rileva la mancanza di corrispondenza tra fondo iniziale di cassa per spese di funzionamento e saldo iniziale dei conti correnti di tutti i Gruppi, salvo Italia dei Valori e Popolo della Libertà (per quest’ultimo Gruppo, però, il fondo iniziale di cassa per spese di funzionamento 2013 non coincide con il fondo finale 2012). Spesso ciò è causato dal diverso criterio di contabilizzazione utilizzato nel 2012 (competenza anziché cassa), e quindi dalla già evidenziata mancanza di disciplinare dei criteri di contabilizzazione.

4.3.2. Per quanto riguarda le voci di spesa considerate nel predetto modello di rendiconto, la Sezione ritiene di esplicitare alcune considerazioni più specifiche in merito alle criticità generali emerse in sede istruttoria.

Come si è già evidenziato, e ai sensi dell’art. 12, comma 6 del Regolamento consiliare n. 6/2013, ogni spesa è stata ritenuta regolare solo nelle ipotesi in cui è stato possibile

13

Page 14:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

comprovarne l’inerenza all’attività istituzionale del gruppo e accertare che la stessa non sia stata utilizzata, direttamente o indirettamente, per finanziare partiti, movimenti politici, gruppi parlamentari, membri del Parlamento o Consiglieri regionali o Provinciali

In secondo luogo, la Sezione ha ritenuto di non poter considerare regolarmente rendicontate le spese assistite da giustificativi inidonei ad essere ricondotti soggettivamente al Gruppo, quali quelle sostenute dal consigliere nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali del consigliere, nonché quelle inerenti all’attività di comunicazione istituzionale nel periodo antecedente alla data delle elezioni nel quale vige il relativo divieto ai sensi della normativa nazionale (art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013).

Va inoltre evidenziato che l’articolo 2 delle Linee Guida e l’art. 13 del citato Regolamento consiliare codificano il principio secondo il quale il Presidente del Gruppo consiliare è responsabile, in proprio, di ogni spesa effettuata dal Gruppo, con tutte le conseguenze a questo connesse. A tale fine, ogni rendiconto, deve essere corredato dall’autorizzazione espressa del Capogruppo alle spese inserite nel rendiconto, nonché dall’attestazione sempre ad opera del Capogruppo in ordine alla veridicità e correttezza delle spese.

Non potrebbero pertanto considerarsi regolarmente rendicontate le spese autorizzate prive di giustificativo, o che abbiano a giustificazione un’autorizzazione generica “pro futuro”, oppure cumulativa o senza indicazione dell’importo, ovvero che siano ritenute autorizzate a posteriori “per accettazione” o per fatti concludenti quali il pagamento in contanti o con bonifico bancario, salvo quanto espressamente previsto nel disciplinare interno per la rendicontazione.

4.3.2.1. Per le spese di personale (voce uscita nr. 1 – U1) e i relativi contributi (voce uscita nr. 2 – U2) si richiama il quadro normativo di riferimento che, in specie, è dato dal più volte richiamato D.P.C.M. 21.12.2012 il cui art. 1, comma 5 rimanda alla legislazione regionale (in questo caso: della Provincia autonoma) la disciplina delle spese per il personale, e quindi all’art. 20 del Regolamento consiliare n. 6/2013 che rinvia l’entrata in vigore delle norme sulla disciplina delle spese per il personale a decorrere dalla legislatura successiva alla sua data di entrata in vigore, trovando quindi applicazione in questo procedimento di controllo gli articoli da 13 a 17 del Regolamento consiliare n. 17/2004.

Nello specifico, l’art. 13 indica la dotazione massima di personale assegnabile ai gruppi (v. allegato B al regolamento), e precisa che i gruppi provvedono alle loro necessità di personale usando in primo luogo i dipendenti di ruolo del Consiglio provinciale. Prosegue poi la norma stabilendo che: “l’assegnazione è disposta con deliberazione dell’Ufficio di presidenza,

d’intesa con il presidente del gruppo interessato e sentito il dipendente. Se il personale del

14

Page 15:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Consiglio è insufficiente alla copertura della dotazione stabilita nell’allegato B, i gruppi

possono:

a) chiedere l'assegnazione di personale comandato al Consiglio dalla Giunta o da altri

enti pubblici; possono essere assegnati dipendenti del Consiglio o in posizione di comando di

categoria non superiore alla categoria D - livello evoluto;

b) assumere proprio personale con contratto di diritto privato a tempo determinato; il

contratto è stipulato in forma scritta prima dell'inizio del servizio presso il gruppo; la sua durata

non deve essere superiore alla legislatura e cessa in ogni caso con la cessazione del gruppo; il

Consiglio rimborsa i relativi oneri nei limiti indicati dall'articolo 14.

Il deposito presso il Consiglio provinciale di copia del contratto di assunzione di cui alla

lettera b) del comma 3 è condizione per ottenere il rimborso degli oneri.

Ai fini del computo della dotazione dei dipendenti dei gruppi non si considerano i

componenti dei gruppi che ricoprono la carica di Presidente o Vicepresidente del Consiglio

provinciale o regionale, di Presidente o assessore della Giunta provinciale o regionale. Se tutti i

componenti di un gruppo ricoprono le cariche indicate, al gruppo è riconosciuta la dotazione di

un dipendente”.

Inoltre, l’art. 14 stabilisce i criteri per il rimborso ai gruppi degli oneri per il personale contrattuale prevedendo, tra l’altro, l’equiparazione delle qualifiche sulla base del titolo di studio posseduto dal dipendente e con riferimento alle declaratorie del contratto collettivo provinciale. L’art. 15 determina l’indennità di funzione spettante ai dipendenti dei gruppi, nonché le modalità di rimborso degli oneri del personale da parte del Consiglio provinciale.

L’art. 16 reca la disciplina del rapporto di lavoro del personale assegnato ai gruppi e, infine, l’art. 17 stabilisce gli effetti sulla dotazione di personale del gruppo in caso modifica della composizione del gruppo medesimo.

Pertanto sono state dichiarate regolari solo le spese di personale per le quali è stata documentata la ricorrenza di tutti i suesposti requisiti.

In particolare, si osserva che le relative somme risultano talvolta rendicontate per un importo complessivo superiore a quello rendicontato in entrata come fondi trasferiti dal Consiglio per spese di personale (voce entrata nr. 2 – E2).

In alcuni casi non è stato possibile riscontrare la corrispondenza tra gli importi indicati nel rendiconto come spesa per il personale ed i giustificativi, né chiarire la quota di spesa rimasta a carico del singolo Gruppo consiliare.

Si sono verificati, inoltre, casi di assunzione di personale in misura superiore al limite previsto nell’allegato B del Regolamento n. 17/2004, come indicato più oltre in dettaglio nelle schede per singolo Gruppo.

15

Page 16:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Ulteriore rilievo riguarda il riscontro dell’erronea contabilizzazione delle spese per incarichi di collaborazione a progetto nella voce U1 invece che nella voce U6 (spese per consulenze, studi, incarichi) del rendiconto.

Inoltre, per questa tipologia di contratti, va ricordato che il D.lgs 276/2003 prevede che essi “devono essere riconducibili a uno o più progetti specifici determinati dal committente e

gestiti autonomamente dal collaboratore. Il progetto deve essere funzionalmente collegato a

un determinato risultato finale e non può consistere in una mera riproposizione dell'oggetto

sociale del committente, avuto riguardo al coordinamento con l'organizzazione del

committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione dell'attività

lavorativa. Il progetto non può comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi e

ripetitivi…” (art. 61), devono contenere la “descrizione del progetto, con individuazione del

suo contenuto caratterizzante e del risultato finale che si intende conseguire” (art. 62) e “si

risolvono con la realizzazione del progetto che ne costituisce l’oggetto” (art. 67). In mancanza del riscontro di tali requisiti – ed in particolare, in assenza

dell’individuazione contrattuale di un progetto definito, anche nel risultato atteso, e verificabile – tali rapporti di collaborazione sono stati ritenuti impropriamente definiti come tali e fatti rientrare più correttamente nell’ordinaria fattispecie regolamentare di assunzione di personale sottoposta ai sopradescritti limiti quantitativi.

Sono, pertanto, da dichiararsi non regolari le spese per le quali è stata accertata la mancanza dei requisiti documentali soprarichiamati.

4.3.2.2 Dai rendiconti dei Gruppi consiliari non risultano spese rimborsate per missioni e trasferte del personale del gruppo (voce U3) e per acquisto dei buoni pasto del personale del gruppo (voce U4).

4.3.2.3 Con riguardo alle spese per la redazione, stampa e spedizione di pubblicazioni o periodici e per le altre spese di comunicazione, anche web (voce U5), le stesse sono state ritenute regolari solo laddove la documentazione a supporto ha comprovato l’inerenza della spesa alla specifica attività istituzionale del Gruppo.

In generale, tra le spese di comunicazione e di promozione delle attività del gruppo e dei singoli consiglieri sono state considerate regolari solo quelle in cui ne è stata documentata la riconducibilità allo svolgimento dell’attività istituzionale del gruppo, escludendo quindi – ai sensi dall’art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013 - quelle inerenti all’attività di partito ovvero all’attività politica generale del singolo consigliere e quelle effettuate nel periodo elettorale (quindi dal 12 settembre 2013 alla data delle elezioni, considerato che i comizi elettorali del 27 ottobre 2013 sono stati indetti con decreto del Presidente della Provincia autonoma di Trento n.

16

Page 17:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

27/I/13 del 26 luglio 2013 - pubblicato nel BUR d.d. 28/08/2013 - e che gli “speciali avvisi” emanati dai Sindaci di tutti i Comuni del Trentino ai sensi dell’art. 21 della L.P. n. 2/2003 sono stati pubblicati il quarantacinquesimo giorno antecedente quello della votazione, ossia il 12 settembre 2013).

4.3.2.4 Le spese per consulenze, studi e incarichi (voce U6) sono state ritenute regolarmente rendicontate laddove la documentazione a supporto abbia consentito di individuare il destinatario dell’incarico, l’oggetto della consulenza ed il fine istituzionale, e qualora sia dato concreto ed effettivo riscontro dell’avvenuta prestazione professionale tramite relazione conclusiva firmata dal consulente.

4.3.2.5 Con riguardo alle spese postali e telegrafiche, alle spese telefoniche e di trasmissione dati, alle spese di cancelleria e stampanti e alle spese per duplicazione e stampa (rispettivamente, voci U7, U8, U9 e U10 del rendiconto), la Sezione preliminarmente evidenzia che l’attività dei Gruppi consiliari si svolge nei locali ad uso ufficio, dotati di attrezzature ed arredi, messi a disposizione dei gruppi da parte del Consiglio provinciale.

Il Consiglio assume quindi le spese per l’allestimento, la manutenzione e la gestione dei locali, delle attrezzature e degli arredi, restando invece ogni altra spesa a carico dei singoli gruppi. Il Presidente del gruppo è individuato quale datore di lavoro ed è pertanto obbligato all’adempimento degli obblighi di cui al D.lgs. n. 81/2008 (art. 10 del regolamento consiliare n. 6/2013). Il Presidente del gruppo consiliare è nominato consegnatario responsabile dei beni assegnati ed i beni ad uso durevole acquistati dai gruppi con l’utilizzo dei contributi consiliari sono iscritti nell’inventario dei beni in uso che, a fine legislatura o in caso di scioglimento del gruppo, dovranno essere riconsegnati al Presidente del Consiglio (art. 11 regolamento consiliare n. 6/2013).

Pertanto, le richiamate tipologie di spesa dovrebbero ritenersi regolarmente rendicontate solo laddove la spesa rimborsata ha trovato una giustificazione documentata nella indisponibilità di un corrispondente servizio/struttura messi a disposizione dei gruppi e dei consiglieri da parte della Provincia, fermo restando, ovviamente, il presupposto che la documentazione disponibile sia tale da consentire la valutazione di inerenza della spesa all’attività istituzionale del gruppo (ad esempio, tramite l’indicazione specifica dei destinatari dell’attività) e non riguardi spese personali del singolo Consigliere (acquisto di “pacchetti di servizi s.m.s., fatture telefoniche non intestate al Gruppo, spese per biglietti da visita dei singoli Consiglieri, telegrammi non inviati e sottoscritti dal Gruppo).

Va anche evidenziato che, secondo quanto stabilito con circolare del Presidente del Consiglio provinciale prot. n. 10729 del 3 dicembre 2008, il costo del traffico telefonico relativo

17

Page 18:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

alla sede dei Gruppi consiliari viene agli stessi addebitato detraendolo dal contributo quadrimestrale, così come il materiale di consumo quale carta, toner per stampanti e fax, supporti magnetici, salvo che il Consiglio non abbia stipulato un contratto di manutenzione che ricomprenda anche i materiali di consumo. Pertanto, risulta regolare la relativa spesa solo se rendicontata al lordo del contributo consiliare.

Inoltre, si rileva che gli acquisti effettuati dai gruppi consiliari con i fondi per spese di funzionamento di analogo materiale di consumo – già fornito dal Consiglio provinciale – sono stati considerati regolari, evidenziando tuttavia, in alcuni casi, l’eccessiva spesa sostenuta per toner stampanti.

4.3.2.6 Per le spese per l’acquisto di libri, riviste, pubblicazioni giornali e riviste (voce U11 rendiconto), la regolarità della spesa è stata valutata in relazione alla completezza della documentazione allegata (specificazione delle pubblicazioni acquistate e relativo numero di copie; in caso di acquisto di libri: indicazione del titolo e dell’autore e, in caso di acquisti plurimi del medesimo volume, documentazione atta a collegare la richiesta di rimborso ad un numero di copie logicamente congruo con l’attività istituzionale).

Per quanto riguarda l’acquisto di ingenti quantità di quotidiani pur in presenza di abbonamenti on line ai medesimi giornali, la Sezione osserva che in tali casi dovrebbe trattarsi di spese sempre funzionali alle reali esigenze del gruppo, con conseguente valutazione di congruità e ragionevolezza da parte dei Presidenti dei Gruppi, tenuto anche conto che il Consiglio provinciale è dotato di un ufficio stampa e di un sito con accesso via web a rassegne di pubblicazioni, programmi radio e tv di informazione e che la biblioteca del Consiglio dispone di tutti i quotidiani più diffusi sul territorio nazionale. Oltretutto, il Consiglio provinciale mette a disposizione dei gruppi consiliari tutte le banche dati del Consiglio, tra le quali può verosimilmente presumersi che siano ricompresi quotidiani e periodici specializzati (si veda in proposito la circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008).

4.3.2.7 Con riguardo alle spese sostenute per le attività promozionali e di rappresentanza, per i convegni e per le attività di aggiornamento (voce U12), si premette che sono da considerarsi tali solo quelle che presentano una connessione evidente con i fini istituzionali dei Gruppi. Inoltre, la Sezione rileva che non possa considerarsi attività di rappresentanza quella svolta nell'ambito dei normali rapporti istituzionali e di servizio o nei confronti di soggetti non rappresentativi degli organismi di appartenenza.

Ritiene, pertanto, il Collegio, in conformità alla costante giurisprudenza contabile (v. da ultimo, ex multis, Corte dei conti - Sezione giurisdizionale Friuli Venezia Giulia n. 19/2014, nonché Corte dei conti – Sezione controllo Emilia Romagna deliberazione n. 271/2013), che le

18

Page 19:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

spese di rappresentanza debbano rispondere a criteri rigorosi di ragionevolezza, che vanno esplicitati attraverso un'adeguata e puntuale dimostrazione documentale delle circostanze e dei motivi che inducono a sostenerle. In particolare, si ritiene necessaria l’esposizione della qualificazione pubblica o di rilevanza sociale del destinatario dell’attività, l’allegazione di documentazione della spesa dalla quale possa evincersi la natura delle erogazioni e le circostanze nelle quali sono state effettuate, in modo che ne sia agevole l’accertamento dell’inerenza all’attività istituzionale dei Gruppi, ferma restando l’impossibilità di disporre rimborsi ai consiglieri per voci di spesa già coperte da altre erogazioni a titolo retributivo o indennitario.

In relazione alle spese di ristorazione sostenute per incontri con personalità del mondo politico, imprenditoriale o delle istituzioni con le quali il consigliere si è confrontato per svolgere il proprio mandato istituzionale, si rileva che tali spese non sono qualificabili come spese di rappresentanza, giacché non hanno lo scopo di promuovere l’attività del gruppo, quanto piuttosto l’attività politica dei singoli consiglieri.

Inoltre, dette spese, possono considerarsi ammissibili soltanto se sostenute in relazione ad eventi specifici e circostanziati (debitamente documentati), da cui emerga, con ragionevole evidenza, l’attinenza con l’attività istituzionale del gruppo.

4.3.2.8 Anche per le spese per l’acquisto o il noleggio di cellulari per il Gruppo (voce U13), di dotazioni informatiche e di ufficio ulteriori rispetto a quelle sostenute dal Consiglio in sede di dotazione dei Gruppi consiliari (voce U14), nonché per le spese logistiche, quali l’affitto di sale riunioni e di attrezzature (voce U15) si è ritenuto necessario che la documentazione debba essere tale da consentire la valutazione di inerenza della spesa all’attività istituzionale del Gruppo.

Analogamente, per la valutazione delle “altre spese” (voce U16) la Sezione si richiama ai princìpi e alla disciplina già enunciata in punto di veridicità, correttezza ed inerenza delle stesse, evidenziando che per tutte le spese genericamente sostenute dai Consiglieri provinciali per l’espletamento del mandato consiliare è necessario un chiaro, evidente e documentato riferimento funzionale all’espletamento di tale mandato nell’ambito dell’attività istituzionale del gruppo consiliare.

5. Alla luce dei suesposti criteri, e ferme restando le osservazioni in ordine alle criticità che hanno riguardato tutte le gestioni esaminate, si evidenziano per ciascun Gruppo consiliare le spese rendicontate in modo irregolare, in quanto non supportate dagli esposti requisiti di regolarità, coerenza ed inerenza della spesa, e quelle che pur risultando effettuate non trovano un riscontro nei rendiconti presentati. Si evidenziano, inoltre, come parzialmente irregolari le

19

Page 20:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

spese i cui giustificativi non hanno consentito di distinguere la quota regolare da quella irregolarmente rendicontata.

a) Gruppo consiliare Amministrare il Trentino spese irregolari da rendiconto per euro 1.173,03 spese parzialmente irregolari da rendiconto per euro 139,00 altre spese non rendicontate per euro 1.734,99

b) Gruppo consiliare Misto spese irregolari da rendiconto per euro 14.698,00 spese parzialmente irregolari da rendiconto per euro 50,00

c) Gruppo consiliare Italia dei Valori spese irregolari da rendiconto per euro 1.577,38

d) Gruppo consiliare Lega Nord Trentino spese non rendicontate per euro 23.030,00

e) Gruppo consiliare Lista Civica per Divina Presidente spese irregolari da rendiconto per euro 12.469,96 spese parzialmente irregolari da rendiconto per euro 240,00

f) Gruppo consiliare Il Popolo delle Libertà spese irregolari da rendiconto per euro 13.429,17 spese parzialmente irregolari da rendiconto per euro 4.356,00

g) Gruppo consiliare Partito democratico del Trentino spese irregolari da rendiconto per euro 10.402,85 altre spese non rendicontate per euro 4.157,12

h) Gruppo consiliare Partito Autonomista Trentino Tirolese spese irregolari da rendiconto per euro 16.466,35

i) Gruppo Unione Autonomista Ladina spese irregolari da rendiconto per euro 211,80 altre spese non rendicontate per euro 2.731,99

20

Page 21:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

5.1. Gli esiti del controllo sono di seguito riportati per ciascun Gruppo consiliare e nelle singole tabelle allegate alla presente deliberazione, evidenziando le valutazioni di questa Sezione in merito ai riscontri forniti dai Gruppi a seguito delle carenze e irregolarità documentali rilevate con deliberazione n. 5/2014/FRG.

a) Gruppo consiliare “Amministrare il Trentino”1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle

risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c. 7, del Regolamento consiliare n. 6/2013. Il Presidente del gruppo consiliare ha, tuttavia, riferito che “la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio provinciale

sono state effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21/12/2012”.Si rileva, quindi, il mancato adempimento alla norma appena citata e si sottolinea che

l’approvazione del disciplinare interno costituisce elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. In fase istruttoria è stato chiesto di rielaborare il rendiconto includendo – in ossequio al principio di integrità – tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

Il gruppo consiliare ha trasmesso un nuovo rendiconto completamente rielaborato nel quale, nonostante la richiesta istruttoria, non sono state comunque incluse le entrate e le spese per il personale.

Inoltre, la documentazione contabile è stata trasmessa senza indicazione analitica delle singole voci di spesa, né la documentazione stessa è stata ordinata in maniera tale da rendere comprensibile l’imputazione ai pertinenti capitoli di rendiconto.

Ancora, nella rielaborazione del rendiconto, sono state eliminate alcune spese (v. punto 1 – spese per il personale sostenute dal gruppo passate da euro 515,80 a zero; punto 8 – spese telefoniche e di trasmissione dati passate da euro 845,11 a zero) e modificati – quasi sempre in aumento – gli importi di svariate altre spese (v. punti 6, 7, 9, 11, 12, e 16). Infine, per alcune voci di spesa (ad es. spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidiani) sono stati presentati giustificativi per importi non corrispondenti alla somma iscritta in rendiconto.

La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio è tuttavia restata pressoché invariata, registrando il fondo di cassa finale un avanzo di euro 26.409,96, ossia corrispondente ad un importo leggermente inferiore rispetto a quanto esposto nel primo rendiconto inviato al controllo (euro 26.666,92).

21

Page 22:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Si rileva in proposito che il rendiconto – nel suo fondamentale concetto di redde rationem – costituisce la mera fotografia della gestione contabile annuale e, pertanto, non dovrebbe essere in alcun modo modificabile riferendosi, appunto, ad una gestione ormai conclusa. Ancora, va aggiunto che la finalità principale del rendiconto è quella di rappresentare in modo attendibile e veritiero la situazione finanziaria, economica e patrimoniale al fine di consentire la verifica della gestione delle entrate e delle spese (D.lgs. n. 118/2011).

Da quanto appena rilevato (in particolare l’elaborazione di due diversi rendiconti con l’eliminazione o variazione di alcune voci di spesa e la trasmissione di nuovi giustificativi di spesa), può dedursi la confusione ed imprecisione che hanno caratterizzato la gestione contabile delle spese sostenute dal gruppo consiliare Amministrare il Trentino durante l’esercizio 2013 e quindi la sostanziale scarsa attendibilità della stessa.

3. A seguito di specifica richiesta istruttoria (punto n. 5 della scheda Amministrate il Trentino inserita nella delibera n. 5/2014/FRG) sono state presentate le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

In proposito, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa.

4. Il Presidente del gruppo ha presentato l’estratto conto bancario inerente al periodo dal 01/01/2013 fino alla chiusura del conto, originariamente non trasmesso al controllo.

Dall’esame del suddetto scalare di conto corrente sono emerse alcune anomalie.a) In data 15/10/2013 e 18/10/2013 sono stati addebitati sul conto corrente del gruppo

due assegni rispettivamente degli importi di euro 190 e di euro 500, successivamente compensati con versamento in contanti effettuato direttamente dal Presidente del gruppo. Quest’ultimo ha precisato, nella nota del 25/03/2014 trasmessa a questa Sezione, che si è trattato “di un errore materiale in sede di emissione di assegni, cui ha fatto seguito il

corrispondente rimborso”.b) In data 09/01/2013 e 15/01/2013 sono stati disposti due prelevamenti in contanti dal

conto corrente del gruppo degli importi rispettivamente di euro 810 ed euro 675 ai quali non corrispondono giustificativi di spesa. Il Presidente del gruppo, nella citata nota di chiarimenti, ha precisato che tali operazioni “si riferiscono a spese già rendicontate nell’esercizio

precedente”.

22

Page 23:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

c) In data 21/03/2013 è stato disposto un bonifico di euro 249,99 a favore di “Azienda agricola Gino Pedrotti” per pagamento della fattura n. 169/2012 del 31/12/2012. Tale documento contabile non è stato trasmesso al controllo ed il Presidente del gruppo ha riferito che si è trattato di “spesa già contabilizzata e rendicontata nell’esercizio precedente”.

d) Infine, in data 14/01/2014 è stato effettuato un bonifico di euro 264,73 da parte del Presidente del gruppo a favore del gruppo consiliare medesimo. Il Presidente ha riferito che si è trattato di un “rimborso personale per pareggiare il saldo di bilancio a fronte delle minori

entrate trasferite dal Consiglio per le spese del personale degli esercizi precedenti”.

In ordine a tali anomalie, va rimarcata l’impossibilità (rectius, illiceità) dell’eventuale utilizzo personale del conto corrente del gruppo consiliare, anche se per importi minimi successivamente rimborsati (episodio sub. a).

Per quanto riguarda i prelevamenti in contanti (sub. b) ed il bonifico a saldo fattura (sub. c) va evidenziata la mancata giustificazione di tali operazioni, seppur asseritamente di competenza dell’esercizio precedente, ma con evidente manifestazione monetaria (principio di cassa) nell’esercizio in esame. Oltretutto, l’effettiva rendicontazione di tali spese nell’esercizio precedente non è stata documentata e dimostrata in alcun modo (sarebbe stato sufficiente presentare il rendiconto 2012). Infine, con riferimento all’operazione contabile sub. c non può non rilevarsi che il pagamento è stato effettuato a favore di Azienda agricola specializzata nella produzione di vini, pertanto dedita ad attività difficilmente riconducibile ai fini istituzionali del gruppo consiliare.

Infine, di non facile comprensione appare l’operazione sub. d) posto che non è chiaro quali motivi abbiano indotto il Presidente del gruppo ad effettuare un versamento personale a favore del conto corrente intestato al gruppo consiliare, anziché utilizzare, per l’asserito pagamento della maggiore spesa di personale, i fondi residui per spese di funzionamento, tenuto altresì conto che il rendiconto si è chiuso con un saldo attivo di circa 26.000 euro.

5. Per quanto riguarda la spesa del personale, è stata motivata dal Presidente del gruppo l’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici ed è stata altresì trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

In ragione di quanto appena detto, il gruppo consiliare Amministrare il Trentino (composto da un unico membro) ha assunto due dipendenti con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004, nel rispetto del limite prescritto dal Regolamento medesimo (cfr. allegato B e art. 13, c. 5).

Non sono stati stipulati contratti di collaborazione.

23

Page 24:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

6. Per quanto riguarda l’acquisto di quotidiani pur in presenza di abbonamenti on line ai medesimi giornali il Presidente del gruppo consiliare ha precisato che “l’abbonamento on line

ai quotidiani l’Adige e il Trentino è da correlare all’esigenza di disporre di uno strumento di

informazione telematico che consente di svolgere con immediatezza, celerità e completezza

ricerche documentali su temi di attualità e di interesse per la collettività ai fini della

presentazione di atti consiliari e disegni di legge”.Il Presidente del gruppo ha inoltre aggiunto che “la copia cartacea ha comunque una

sua utilità, considerato che già alle ore 6.30 – 7.00 del mattino, quindi con qualche ora di

anticipo rispetto al servizio on line, posso acquistare (con acquisto presso l’edicola di

Pietramurata dove risiedo) le informazioni e i dati dalla cronaca giornalistica necessari allo

svolgimento del mandato consiliare”.

Sul punto, va richiamato quanto disposto dall’art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013 in base al quale “Il contributo non può essere utilizzato per spese sostenute dal consigliere

nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali del

consigliere”.

Pertanto, il numero di quotidiani ed abbonamenti on line acquistati dovrà essere sempre funzionale alle reali esigenze del gruppo e non del singolo consigliere, con conseguente valutazione di congruità e ragionevolezza rimessa al prudente apprezzamento del Presidente del gruppo (a maggior ragione nel caso di monogruppo), tenuto anche conto che il Consiglio provinciale è dotato di un ufficio stampa (che presumibilmente dirama quotidiane rassegne stampa) e che la biblioteca del Consiglio dispone di tutti i quotidiani più diffusi sul territorio nazionale. Oltretutto, il Consiglio provinciale mette a disposizione dei gruppi consiliari tutte le banche dati del Consiglio, tra le quali può verosimilmente presumersi che siano ricompresi quotidiani e periodici specializzati (v. circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008).

Inoltre, è stata rilevata in fase istruttoria la mancata specificazione nei documenti contabili dei quotidiani acquistati. In proposito il Presidente del gruppo ha genericamente attestato per tutti gli scontrini “non parlanti” che si è trattato di acquisto di giornali locali (l’Adige, il Trentino, ecc.) o nazionali (il Corriere della sera, Libero, Il Giornale).

Cionondimeno, va rimarcata l’essenzialità della formazione – e successiva trasmissione al controllo – di documenti contabili indicanti la specificazione dell’acquisto effettuato (c.d. “scontrini parlanti”), non potendosi ad essi equiparare mere auto dichiarazioni successive all’acquisto che costituiscono unicamente una assunzione di responsabilità da parte del Presidente del gruppo, con tutte le eventuali conseguenze a questa connesse.

24

Page 25:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

7. Infine, con riferimento ai singoli giustificativi di spesa si rileva quanto segue:

- Voce di spesa n. 5 (U5): spese per redazione, stampa e spedizione di pubblicazioni o periodici e altre spese di comunicazione, anche web

Fattura n. WEB22151 del 15/10/2013 Colt Engine srl per € 82,95: acquisto dominio internet www.neriogiovanazzi.it per il periodo 09/10/2013 – 09/10/2014. Non regolare trattandosi di spesa personale del consigliere (art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013, “Il

contributo non può essere utilizzato per spese sostenute dal consigliere nell’espletamento del

suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali del consigliere”). Va rilevato inoltre che il contratto ha scadenza in data successiva al termine della XIV legislatura.

- Voce di spesa n. 7 (U7): spese postali e telegraficheNr. 10 fatture Poste italiane per telegrammi per un totale di € 215,57: spese non

regolari per mancata dimostrazione dell’inerenza attività istituzionale del gruppo (i telegrammi non sono stati trasmissioni al controllo).

- Voce di spesa n. 9 (U9): spese di cancelleria e stampatiFattura n. 2359 del 31/12/2012, pagata il 09/01/2013, emessa da “Grafica 5” di €

600,16 avente ad oggetto “800 biglietti di auguri e relativa busta”: non regolare in quanto non è stata dimostrata l’inerenza all’attività istituzionale del gruppo.

Per quanto riguarda i beni acquistati con le fatture n. 5/3167193 del 06/03/2013 e n. 5/3166291 del 05/03/2013 emesse da Mondoffice srl (apparecchio distruggi documenti ed hard disk esterno) il Presidente del gruppo ha attestato che sono stati inventariati tra i beni in disponibilità del Consiglio provinciale.

Tuttavia, si rileva che l’inventariazione non è stata documentata tramite il buono di carico previsto dalla circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008.

- Voce di spesa n. 11 (U11): spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidiani

25

Page 26:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

A) Fattura n. 771/2013/OL del 28/02/2013 di euro 139,00 avente ad oggetto abbonamento digitale PC 1 anno al quotidiano l’Adige (periodo 01/03/2013 – 01/03/2014): irregolare per la parte afferente al periodo successivo alla scadenza della XIV legislatura.

In proposito, il Presidente del gruppo ha asserito che l’abbonamento mensile sarebbe stato più costoso rispetto a quello annuale, senza tuttavia documentare tale affermazione che resta, pertanto, priva di significato concreto.

B) Fattura n. 9.275 del 28/01/2013 di euro 179,99 emessa da Elemedia spa inerente all’abbonamento on line a “Il Trentino corriere delle Alpi” per il periodo di un anno: irregolare in quanto intestata a Giovanazzi Nerio con specifica indicazione del codice fiscale del consigliere (spesa personale del consigliere ex art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013).

C) Fattura n. 86 del 14/03/2014 di euro 179,99 emessa da Elemedia spa inerente all’abbonamento on line a “Il Trentino” per 12 mesi: non di pertinenza dell’esercizio 2013.

- Voce di spesa n. 12 (U12): spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni ed attività di aggiornamento

A) Fattura n. 561 del 11/09/2013 Rosà service sas di euro 94,36 (acquisto cialde, bicchieri in plastica, bustine zucchero, palette): il Presidente del gruppo ha affermato che i beni acquistati “sono stati utilizzati in ufficio per persone che, in occasione di gruppi di lavoro,

hanno contribuito, gratuitamente, all’attività di supporto per la stesura di atti consiliari,

interrogazioni, mozioni, disegni di legge e per la verifica di attuazione di leggi provinciali e

relativi regolamenti attuativi, portati poi in Consiglio. Si sottolinea inoltre che né il Presidente,

né i suoi collaboratori si sono mai avvalsi di quanto acquistato”.

Cionondimeno, si ritiene che la spesa non possa essere considerata regolare per mancanza dei presupposti (v. punto 4.3.2.6 della parte generale) per essere riconosciuta quale spesa di rappresentanza (trattasi, oltretutto, di spesa personale del consigliere per l’espletamento del mandato politico-istituzionale, non rimborsabile ex art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013).

- Voce di spesa n. 13 (U13): Spese per l’acquisto o il noleggi di cellulari per il gruppoA) Scontrino fiscale del 12/10/2013 di euro 53,00 emesso da Liebe telefonino Trento srl:

in fase istruttoria è stata rilevata la mancata intestazione dello scontrino e la non intellegibilità del bene acquistato. È stato quindi richiesto di documentare l’inerenza all’attività istituzionale del gruppo.

Il Presidente del gruppo ha trasmesso il testo di una e-mail di data 21 marzo 2014 del responsabile dell’esercizio commerciale ove è stato specificato l’oggetto dell'acquisto, ossia

26

Page 27:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

una batteria per apparecchio telefonico mobile, “anch’esso inventariato come bene disponibile

del Consiglio provinciale”.

Anche in tal caso, si rileva che l’inventariazione del bene durevole non è stata documentata secondo le modalità previste dalla circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008.

b) Gruppo consiliare “Gruppo Misto”1. Con riguardo alla composizione del Gruppo nel corso della legislatura, è stata inviata

a questa Sezione una tabella con nomi, decorrenze, cessazioni dei componenti, secondo la seguente cronologia:

- dall’1.1.2013 al 14.3.2013: n. 3 componenti (Consiglieri: Magnani, Casna, Filippin) - dal 15.3.2013 al 6.5.2013: n. 5 componenti (entrata dei Consiglieri Viola, Zanon) - dal 7.5.2013 al 7.11.2013: n. 6 componenti (entrata del Cons. Penasa) - dall’8.11.2013 al 21.11.2013: n. 5 componenti (uscita del Cons. Zanon)

2. E’ stato inviato il disciplinare di spesa interno - ai sensi dell’art. 12 del Regolamento consiliare n. 6/2013 - datato 10 maggio 2013.

3. Il rendiconto è stato rielaborato includendo, come richiesto nella deliberazione n. 5/2014/FRG, tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio. Il Presidente del gruppo ha presentato la dichiarazione di veridicità e correttezza del rendiconto ai sensi dell’art. 13, c. 2 del regolamento n.6/2013.

4. A seguito di specifica richiesta istruttoria sono state presentate tutte le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

Il disciplinare interno prevede all’ art. 3 l’autorizzazione preventiva per pagamenti relativi a movimentazioni bancarie, e a consuntivo per i soli pagamenti di ridotta entità effettuati per cassa.

Al riguardo, si richiama la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente all’effettuazione della spesa.

Relativamente alle spese pagate tramite bonifico bancario e in contanti, il Presidente ha comunicato che, essendo lui l’unico titolare della firma sul conto, il pagamento è stato equiparato ad implicita autorizzazione.

27

Page 28:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Al riguardo, si richiama la necessità di rispettare il principio di trasparenza già evidenziato nella parte generale (punto 4.4.2), al quale non appare conforme la prassi di autorizzare le spese (rectius: pagamenti effettuati dai singoli Consiglieri) “per accettazione” successiva del Presidente del Gruppo.

5. Il Presidente del gruppo ha presentato l’estratto conto bancario inerente al periodo dal 01/01/2013 fino alla chiusura del conto, originariamente non trasmesso al controllo.

Dall’esame del suddetto scalare di conto corrente risultano non supportate da documentazione due emissioni di assegno non giustificate con relativi rimborsi con giroconto su c.c. del Gruppo (per euro 4.848,00) effettuati da “Giannelli Costanza” in data 25.11.2013 e 28.11.2013 (quindi, a legislatura terminata) per “errata emissione assegno su conto gruppo consiliare”.

In ordine a tali anomalie, va rimarcata l’impossibilità (rectius, illiceità) dell’eventuale utilizzo personale del conto corrente del gruppo consiliare, anche se per importi minimi successivamente rimborsati.

6. Per quanto riguarda la spesa del personale, è stata motivata dal Presidente del gruppo l’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici, ed è stata altresì trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

Pertanto, il gruppo consiliare Misto ha ritenuto di avvalersi, a partire dall’aprile 2013, di cinque unità di personale, superando il limite (quattro unità) prescritto dal Regolamento consiliare n. 17/2004 (cfr. allegato B e art. 13, c. 5). Tuttavia, in istruttoria si è accertato che il numero complessivo di ore lavorative “contrattualizzate” equivale a quello di quattro dipendenti a tempo pieno.

7. Con riferimento alle singole voci di spesa, si rileva quanto segue, rimandandone la descrizione analitica alla apposita scheda del Gruppo.

- Voce di spesa n. 5 (U5): spese per redazione, stampa e spedizione di pubblicazioni o periodici e altre spese di comunicazione, anche web

Fattura n. 75 del 10/04/2013 per € 60,50: canone annuo di registrazione dominio e hosting scadenza 07/05/2014 www.walterviola.it. Non regolare trattandosi di spesa personale del consigliere (art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013, “Il contributo non può essere utilizzato

per spese sostenute dal consigliere nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e

per altre spese personali del consigliere”). Va rilevato inoltre che il contratto ha scadenza in data successiva al termine della XIV legislatura.

28

Page 29:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voce di spesa n. 6 (U6): Spese per consulenze, studi e incarichiSi ritiene non regolare la spesa per un importo pari ad euro 6000,00 per la consulenza di

Michelotti Luisa (fattura n. 10 del 18.07.2013).In sede istruttoria era stata richiesta una relazione svolta dal consulente in relazione

all’oggetto dell’incarico. Tale relazione non è stata fornita a questa Sezione, risultando agli atti soltanto una comunicazione del Cons. Franca Penasa circa l’affidamento di un incarico non per una sola consulenza su un oggetto definito ma di un’assistenza specialistica su vari temi attinenti all’attività istituzionale del Gruppo. In tale comunicazione, tuttavia, si precisa anche che “la rag. Michelotti ha espletato anche…una attività di supporto organizzativo di cui non

disponevo”.

Manca pertanto l’effettivo riscontro dell’avvenuta prestazione professionale tramite una relazione conclusiva firmata dal consulente, e appare non corretta, in ogni caso, la rendicontazione nella spesa per consulenze di una attività che appare rientrare più propriamente nell’ambito di una collaborazione organizzativa per la quale il Gruppo già usufruiva di diverse unità di personale, come più sopra evidenziato.

- Voce di spesa n. 7 (U7): spese postali e telegraficheSi ritengono non regolari, ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, le

spese per un importo complessivo di euro 118,56 relative a cinque fatture Poste italiane per telegrammi personali a firma Walter Viola.

Si ritengono, altresì, non regolari le spese per un importo complessivo di euro 4.330,05 relative ad acquisto di francobolli per i quali non è stato in alcun modo documentato l’uso inerente all’attività istituzionale del Gruppo.

Risulta, tra l’altro, un acquisto di francobolli (ricevuta Tabacchi Franzoi Ruggero n. 515 del 11.10.2013) anche in violazione dell’art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013, laddove tale norma regolamentare dispone che “Non sono inoltre consentite le spese inerenti all’attività di

comunicazione istituzionale nel periodo antecedente alla data delle elezioni nel quale vige il

relativo divieto ai sensi della normativa statale in materia di par condicio”.

- Voce di spesa n. 8 (U8): Spese telefoniche e di trasmissione dati Si ritengono non regolari, ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, le

seguenti spese di addebito su fatture intestate a contratti telefonici personali dei Consiglieri per un importo complessivo di euro 915,03. 1) fattura GREENICN n. 26245 del 14.04.2013 intestata a Walter Viola (importo fattura euro

57,00; liquidato al Consigliere euro 28,50);

29

Page 30:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

2) fattura GREENICN n. 32815 del 14.05.2013 intestata a Walter Viola (euro 59,54); 3) fattura GREENICN n. 39290 del 14.06.2013 intestata a Walter Viola (euro 57,36); 4) fattura Vodafone n. AD9535461 del 05.07.2013 intestata a Mario Casna (euro 141,09); 5) fattura GREENICN n. 45583 del 14.07.2013 intestata a Walter Viola (euro 57,18); 6) fattura GREENICN n. 51766 del 14.08.2013 intestata a Walter Viola (euro 57,90); 7) fattura GREENICN n. 57684 del 14.09.2013 intestata a Walter Viola (euro 62,28); 8) fattura GREENICN n. 63613 del 14.10.2013 intestata a Walter Viola (euro 67,90); 9) fattura Vodafone n. AD12638325 del 05.09.2013 intestata a Mario Casna, priva di autorizzazione e annotata con post it con la seguente dicitura "rimborsato a cons. Casna €

172,22 con bonifico" (per conguaglio con altra fattura con importo negativo) (euro 172,22);10) fattura Tre n. 1247571724 dell’1.09.2012 intestata a Casna Mario (euro 21,86);

11) fattura Tre n. 1254631404 dell’8.12.2012 intestata a Casna Mario (euro 93,27);

12) fattura Tre n. 1335046562 dell’8.04.2013 intestata a Casna Mario (euro 95,93);

Si ritiene, inoltre, parzialmente irregolare la spesa per un importo pari ad euro 50,00 per ricarica telefonica del telefono cellulare personale dell’impiegata Gadotti Cristina, non potendosi accertare l’inerenza all’attività istituzionale dell’intera spesa in base a quanto dichiarato dal Presidente del Gruppo (“utilizzo del proprio cellulare per attività lavorativa”).

- Voce di spesa n. 9 (U9): Spese di cancelleria e stampati Si ritiene non regolare, ai sensi ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n.

6/2013, la spesa per un importo complessivo pari ad euro 833,45 per1) fattura n. 6/A del 03.01.2013 “Targotimbri” euro 28,80: non regolare, trattandosi di

spesa personale del Consigliere (fattura intestata a Filippin, architetto Giuseppe);2) fattura n. 27 del 28.05.2013 “Pionainer” euro 96,80: non regolare, trattandosi di

spesa personale del Consigliere (biglietti da visita personali Gianfranco Zanon)3) fattura n. 28 del 28.05.2013 “Pionainer” euro 121,00: non regolare, trattandosi di

spesa personale del Consigliere (biglietti da visita personali Walter Viola)4) fattura n. 375 del 31.05.2013 “Rotooffset” euro 157,30: non regolare, trattandosi di

spesa personale del Consigliere (biglietti da visita personali Mario Casna);5) fattura n. 2K13/0165 del 14.06.2013 euro 429,55: non regolare, trattandosi di

acquisto di biglietti da visita per tre nominativi non specificati.

30

Page 31:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voce di spesa n. 11 (U11): Spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidiani Si ritiene non regolare, ai sensi ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n.

6/2013, la spesa per un importo complessivo pari ad euro 1042,70 per acquisti di libri (“10 volumi Formulario notarile commentato”, spesa di euro 905,00; “Casi notarili 2012”, spesa di euro 72,00; “Manuale di tecnica testamentaria” e “Le Società di persone”, spesa di euro 65,70), in quanto appare riferita a spese verosimilmente personali (per testi di preparazione a concorso notarile) e, comunque, autorizzate “per accettazione” dal Presidente.

Con riguardo alla spesa per quotidiani (euro 3.600,00 più euro 332,00 per attivazione abbonamento on line), si richiamano le considerazioni in parte motiva (punto 4.3.2.6).

- Voce di spesa n. 12 (U12): Spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni e attività di aggiornamento

Tutte le spese di rappresentanza, di seguito indicate, rendicontate dal gruppo per un importo complessivo pari ad euro 1100,05 sono state ritenute irregolari.

1) scontrino fiscale L'Origine n. 224 del 18.01.2013 per “Yannoh instant e caffè” (€ 16,58);2) ricevuta Trattoria “Orso grigio" n. 190 del 24.01.2013 per 2 coperti (€ 54,00);3) scontrino fiscale CONAD n. 341 del 29.01.2013 per acqua minerale (€ 6,00);4) fattura Hotel America n. 431 del 18.02.2013 per “28.01.2013 pranzo, 31.01.2013

pranzo, 07.02.2013 pranzo, 14.02.2013 pranzo, 18.02.2013 pranzo” (€ 447,70);5) ricevuta fiscale ristorante Da Pino n. 2396 del 15.02.2013 per 2 coperti (€ 53,40);6) fattura Hotel America n. 778 del 21.03.2013 per “pranzo per due persone” (€ 34,60);7) scontrino fiscale L'Origine n. 210 del 23.04.2013 per “Yannoh instant e caffè” (€ 17,09);8) scontrino fiscale CONAD n. 427 del 24.04.2013 per acqua minerale (€ 12,53);9) fattura Buonristoro Dolomatic n. 433 del 24.04.2013 per “erogazione da nostro servizio

di somministrazione- cialde” (€ 86,00);10) fattura Hotel America n. 1202 del 07.05.2013 per “pranzo 07/05/2013” (€ 46,60);11) ricevuta fiscale ristorante la Terrazza sul Leno n. 8-01218 del 15.05.2013 per 4 coperti

(€ 53,00);12)scontrino fiscale CONAD n. 307 del 16.05.2013 per acqua minerale (€ 12,17);13) fattura Buonristoro n. 1048/T del 28.06.2013 per bevande varie (€ 60,38);14) fattura Buonristoro n. 568/T del 25.06.2013 per “erogazioni da nostro servizio di

somministrazione” (€ 114,00);15) fattura Buonristoro n. 547/SM del 31.07.2013 per “erogazioni da nostro servizio di

somministrazione” (€ 86,00).La documentazione dell’evento, delle circostanze e dei partecipanti (spesso non

chiaramente leggibile) è risultata del tutto generica e priva di una adeguata e puntuale

31

Page 32:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

dimostrazione documentale delle circostanze e dei motivi che inducono a sostenere tali tipologie di spesa.

Più in generale, risultano mancanti i requisiti più volte evidenziati dalla giurisprudenza di questa Corte in relazione all’ammissibilità di tali spese: esse, infatti, devono rispondere a rigorosi criteri di ragionevolezza esposti compiutamente nei relativi atti di autorizzazione, vi deve esistere una stretta corrispondenza con i fini istituzionali dei soggetti eroganti nell'ambito di relazioni con altri soggetti pubblici o privati, devono essere riferite ad un soggetto estraneo che ricopre un ruolo apicale e rappresentativo nel proprio ente di appartenenza.

- Voce di spesa n. 13 (U13): Spese per l’acquisto o il noleggio di cellulari per il gruppoSi evidenzia che solo il Gruppo Misto ha effettuato queste tipologie di spesa.In particolare, sono state rendicontate in tale tipologia le spese di seguito indicate

secondo la documentazione fornita:1) fattura media World n. 05400808 del 24.02.2013 per “2 puro pellicola e 1 Samsung”

(euro 36,97);2) scontrino fiscale PATWARE n. 16 del 17.04.2013 per “accessori” (euro 53,00);3) scontrino fiscale Elettrocasa n. 102 del 18.04.2013 per “acquisto cover iPad Apple

MD454” (euro 49,00);4) scontrini fiscali DIGI INFORMATICS n. 24 e 25 del 30.04.2013 per “accessori per

mobile” (rispettivamente: euro 20,15; euro 30,15)5) scontrini fiscali DIGI INFORMATICS n. 8 e n. 17 del 09/08/2013 per “accessori per

mobile” RISPETTIVAMENTE DI EURO 25,20 ED EURO 66,20;6) scontrino fiscale Media World n. 120 del 02.10.2013 per “cover iphone” (euro 16,99);7) fattura Elettrocasa n. 40827/04 del 26.02.2013 per “3 pendrive USB” (euro 89,70);8) scontrino fiscale Elettrocasa n. 2 del 23.10.2013 per “TOCHD26” (euro 99,90).La Sezione ritiene irregolari le spese indicate nei punti da 1) a 6) per un importo

complessivo pari ad euro 297,66, trattandosi di spese personali del consigliere ex art. 12, comma 6 del Regolamento n. 6/2013; mentre,le spese indicate nei punti da 7) a 8) sono da ritenersi regolari solo per i beni che il Presidente consegnatario responsabile abbia formalmente riconsegnato, ai sensi dell’art. 11, comma 4, del Regolamento n. 6/2013, al Presidente del Consiglio provinciale.

c) Gruppo consiliare “Italia dei Valori”1. Risulta allegata la comunicazione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento

relativa alla composizione storica degli organi.

32

Page 33:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Il gruppo Italia dei Valori nel 2013 risulta costituito da un solo componente e non ha subito variazioni nel corso dell’anno.

2. Non risulta adottato un disciplinare interno.Al riguardo, il Presidente del Gruppo attesta che la contabilità e la gestione delle risorse

sono state tenute nel rispetto del D.P.C.M. 21/12/12 che recepisce le linee guida del d.l. 10/10/12 n. 174, convertito con l. 7/12/12 n. 213.

Il presidente aggiunge di aver assunto un giurista e una giornalista e che “i compiti

assegnati loro fin dal primo giorno sono stati mantenuti fino a fine legislatura, è sembrato,

quindi, superfluo assumere un disciplinare interno scritto per l’ultimo anno di legislatura.” … “è

di palmare evidenza come l’esigua entità del gruppo e le operazioni da effettuare non fossero

tali da richiedere una suddivisione formale”.La Sezione, in proposito, rimanda alle considerazioni evidenziate in parte motiva (punto

4.3.1.) dove si evidenzia come il disciplinare interno costituisca un elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

3. Il rendiconto, a seguito di quanto richiesto in fase istruttoria con la deliberazione n. 5/2014/FRG, e ai fini del necessario rispetto del principio di integrità, è stato rielaborato rispetto a quello precedentemente inviato in data 6 febbraio 2014.

Il Presidente del gruppo ha precisato, in proposito, che tutte le operazioni sono da ritenersi totalmente rintracciabili in quanto non effettuate per cassa.

La sezione rileva comunque che proprio in base a tale asserita totale rintracciabilità il rendiconto riformulato presenterebbe cifre non conciliate dai giustificativi.

Inoltre, l’importo dell’avanzo da restituire al Consiglio provinciale è differente rispetto a quanto riportato nel primo rendiconto presentato e, in particolare risulta diverso dall’importo restituito al Consiglio provinciale secondo quanto si evince dall’estratto conto corrente.

Ancora, è da rilevare che dal prospetto riepilogativo contenente tutte le spese sostenute per il personale dipendente e tutti i rimborsi ricevuti dal Consiglio provinciale non è chiaramente desumibile la spesa totale rimasta a carico del gruppo.

I giustificativi forniti consentono comunque una conciliazione con le spese rendicontate.Va, peraltro, notato che i provvedimenti e le comunicazioni del Consiglio provinciale

relativi all’attribuzione dei fondi al gruppo non sono stati forniti alla Corte in copia conforme all’originale.

4. Con riguardo alle singole voci di spesa, si rileva quanto segue.

33

Page 34:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voci di spesa nn. 1 e 2 (U1-U2) Spese per il personaleE’ stata inviata alla Sezione una nota di precisazione del Presidente del Consiglio

provinciale dove si attesta che non era possibile distogliere personale e comandarlo ai gruppi consiliari in quanto la dotazione del Consiglio è “strettamente quantificata in ragione delle

funzioni svolte dall’Assemblea” e “rappresenta un dato oggettivamente e difficilmente

comprimibile” attraverso l’assegnazione di personale ai gruppi consiliari. Il Presidente del Consiglio provinciale osserva, inoltre, che i gruppi consiliari necessitano di personale fiduciario in quanto l’attività da essi svolta è essenzialmente politica.

Il Presidente del Gruppo ha allegato i contratti di assunzione dei due dipendenti assunti nel 2008. In sede istruttoria era stato richiesto di indicare i criteri e le motivazioni in base alle quali il Presidente del Gruppo ha determinato l’indennità di funzione (nella misura massima del 25% dello stipendio tabellare iniziale lordo) spettante al personale assunto con contratto di diritto privato (art. 15, c. 3, del regolamento consiliare n. 17/2004). Il Presidente ha comunicato che “il personale dipendente dell’amministrazione consiliare ha un impegno orario di lavoro di 36 ore settimanali. I dipendenti del gruppo consiliare, invece, hanno sostenuto nel corso di tutta la legislatura (compreso l’ultimo anno) un impegno settimanale “minimo di ben 45 ore (dalle 9.30 alle 18.30, con esclusione della pausa pranzo), pertanto 9 ore per 5 giorni lavorativi. Inoltre, per l’attività del gruppo, il personale de quo sovente risultava impegnato nelle ore serali o nei weekend”.

Al riguardo, si evidenzia che i criteri per l’attribuzione al dipendente della suddetta indennità dovrebbero essere “tarati” anche sui profili professionali individuali di ciascun dipendente.

In sede istruttoria sono stati richiesti chiarimenti in ordine alla stipula di un contratto di mutuo con la Cassa Rurale di Trento per euro 30.000,00, e la precisazione dei motivi che hanno reso necessaria l’assunzione del finanziamento.

A riscontro, è stato allegata copia del contratto, da cui risulta una quota interessi per 417,67 Euro. L’esame dell’estratto conto corrente bancario ha evidenziato spese di accensione mutuo per 150,00 Euro, spese di estinzione (interessi) per 307,16, e spese per 1,55, per un costo totale del mutuo di 458,71 euro. Per quanto riguarda le ragioni per l’assunzione del mutuo, il Presidente del Gruppo ha dichiarato la necessità di liquidare stipendi, TFR e indennità ai dipendenti in fase di chiusura delle attività (fine legislatura) e che a causa “delle farraginose procedure interne, l’Amministrazione consiliare avrebbe rimborsato al Gruppo le spese sostenute soltanto in un secondo tempo, dopo il termine della Legislatura, ed a fronte di una dichiarazione liberatoria dei propri dipendenti. Non avendo la somma necessaria ad effettuare tali operazioni e non essendo tenuto ad accantonarla, è sembrato naturale, anche secondo il parere della ragioneria del Consiglio…accendere un finanziamento.”

34

Page 35:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

In considerazione del richiamo del Presidente del Gruppo al parere della Ragioneria consiliare, la Sezione rimette al Consiglio provinciale le opportune valutazioni, in relazione alle asserite ragioni procedurali che hanno costituito la causa di tale spesa, ai fini dell’assunzione delle proprie conclusive determinazioni.

- Voce di spesa n. 6 (U6): Spese per consulenze, studi e incarichi Si ritengono non regolari le spese per un importo complessivo pari ad euro 71,06 dovuta

a oneri di ravvedimento operoso (del 28.03.2013) versati alla Agenzia delle entrate per ritardo nei pagamenti IRPEF per consulenze relative al 2012 (date omesso versamento: 16.03.2012, 16.08.2012, 18.06.2012. Tali spese, indicate dal Presidente del Gruppo come “dovute ad un disguido involontario” non possono essere poste a carico del Consiglio Provinciale con tale motivazione.

- Voce di spesa n. 8 (U8): Spese telefoniche e di trasmissione dati Si ritiene non regolare la spesa di euro 90,67 relativa alla fattura di acquisto (n. 640 del

4.3.2013) di un pacchetto sms con intestazione al Consigliere Firmani, il quale ha dichiarato di non aver utilizzato gli sms per motivi tecnici. Trattasi, quindi, evidentemente di spesa personale ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, non essendo stata neanche giustificata l’inerenza all’attività istituzionale del gruppo.

Si rileva inoltre che le fatture di telefonia risultano formalmente intestate al gruppo consiliare. Tuttavia sono state attivate 3 diverse utenze. Va evidenziata la necessità di utilizzare un sistema in grado di distinguere l’uso personale dell’utenza dall’uso istituzionale per il gruppo consiliare, come comunemente previsto nelle convenzioni Consip sottoscritte dalle pubbliche amministrazioni.

- Voce di spesa n. 11 (U11): Spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidiani Si ritiene non regolare la spesa di euro 600,00 per acquisto del 16.01.2013 (Giuffrè

Editore Spa - estratto conto rateale completo al 31.12.12) di accesso a banche dati giuridiche intestata a “Firmani Bruno - Gruppo consiliare Misto regionale” invece che al Gruppo consiliare provinciale IDV. Trattasi, evidentemente, di spesa non inerente all’attività istituzionale del Gruppo medesimo.

- Voce di spesa n. 12 (U12): Spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni e attività di aggiornamento

Si ritiene non regolare la spesa di euro 665,65 per acquisto (con fattura del 31.03.2013) di 100 agende con logo IDV e opuscolo “la Costituzione Italiana”, essendo stata motivata

35

Page 36:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

l’inerenza all’attività istituzionale in modo generico, senza indicazione dei destinatari e mancando, in ogni caso, i requisiti che devono caratterizzare le spese di rappresentanza secondo la giurisprudenza di questa Corte (vedi parte generale in diritto sub punto 4.4.2.6)

- Voce di spesa n. 15 (U15): Spese logistiche (affitto sale riunioni, attrezzature e altri servizi logistici e ausiliari)

Si ritiene non regolare la spesa di euro 150,00 per affitto di una sala presso il palazzo della Regione, in quanto giustificata dal Presidente del Gruppo (“La sala è stata utilizzata per un incontro sul dialogo religioso e punti di contatto tra religioni diverse”) in modo incongruente rispetto ai motivi dell’affitto riportati in nota n. 2768/P dell’ 11.02.2013 dell’Ufficio servizi generali della Regione TAA/ST (“per commemorazione Rita Levi Montalcini”).

La documentazione allegata, pertanto, non ha consentito l’accertamento del nesso con le attività istituzionali del gruppo.

d) Gruppo consiliare “Lega Nord Trentino”1. Risulta allegata la comunicazione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento

relativa alla composizione storica degli organi. Il gruppo “Lega Nord” nel 2013 risulta costituito come segue:- dal 01.01.2013 al 06.05.2013: 4 Consiglieri (Savoi, Civettini, Paternoster, Penasa;- dal 07.05.2013 al 21.11.2013: 3 Consiglieri (Savoi, Civettini, Paternoster)E’ stato rispettato il limite numerico del personale correlato al numero componenti

gruppo di cui all’allegato B del Regolamento n. 17/200 (2 dipendenti di categoria D, livello base e un dipendente categoria B, livello evoluto).

2. Non risulta adottato un disciplinare interno, ritenuto da questa Corte (come evidenziato al punto 4.3.1 della parte motiva) un elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

Al riguardo, il Presidente dichiara che “non è stato adottato alcun disciplinare interno e

che la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio sono state

effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21 dicembre 2012” .

3. Il rendiconto, a seguito di quanto richiesto in fase istruttoria con la deliberazione n. 5/2014/FRG, e ai fini del necessario rispetto del principio di integrità, è stato rielaborato rispetto a quello precedentemente inviato in data 6 febbraio 2014.

36

Page 37:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Al riguardo, si riscontra che nella parte riassuntiva si è erroneamente inglobato nella voce delle entrate riscosse nell'esercizio l'importo del fondo iniziale di cassa per spese di funzionamento (pari ad euro 1857,92) anche se il fondo di cassa finale negativo per euro 5,97) risulta corretto. Le spese per Co.Co.Pro. sono state erroneamente contabilizzate nelle spese del personale invece che nella voce di spesa per consulenze (U6).

4. E’ stata fornita dal Presidente del Gruppo alla Corte l’attestazione di veridicità e correttezza del rendiconto.

5. In relazione ai dati desumibili dall’estratto conto, si sono riscontrate alcune operazioni non giustificate, che evidenziano anche utilizzi impropri del conto corrente intestato al Gruppo per spese personali successivamente rimborsate.

In particolare, per quanto riguarda le operazioni in entrata, risulta:- in data 1 febbraio 2013, un accredito del Consiglio provinciale per euro 12.000,00. Non

è stato compreso nel rendiconto e risulta privo documentazione giustificativa.- in data 17 giugno 2013, un versamento in contanti di 5.000,00 euro. Non è stato

compreso nel rendiconto e risulta privo documentazione giustificativa;- in data 30 ottobre 2013, un accredito per rimborso di 3.920,00 euro da Bertoldi

Luciana. Non è stato compreso nel rendiconto e risulta privo di documentazione giustificativa;- in data 5 novembre 2013, un accredito di 1.559,00 euro “storno operazione Gruppo

consiliare Lega Nord Trentino”. Non è stato compreso nel rendiconto e risulta privo di documentazione giustificativa;

- in data 3 dicembre 2013, un accredito di 5.550,00 euro “ordine conto Savoi Alessandro”. Non è stato compreso nel rendiconto e risulta privo di documentazione giustificativa

- in data 23 dicembre 2013, un accredito di 2.377,00 euro “ordine e conto Pasquali Paolo e Potrich Maria”. Non è stato compreso nel rendiconto e risulta privo di documentazione giustificativa.

Per quanto riguarda le operazioni in uscita, risultano tre ordinativi di bonifico non correlati a spese rendicontate e non rimborsate, per un importo complessivo di euro 23.030,00, come di seguito indicato:

- in data 20 maggio 2013, un ordine di bonifico per "K Street Srl FT 33- 0130" per euro 11.495,00;

- in data 23 agosto 2013, un ordine di bonifico per "K Street Srl FT 43-130" per euro 6.655,00;

37

Page 38:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- in data 20 dicembre 2013, un ordine di bonifico per "K Street Srl FT 47-0133DD" per euro 4.880,00.

e) Gruppo consiliare “Lista Civica per Divina Presidente”1. Risulta allegata la comunicazione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento

relativa alla composizione storica degli organi. Il gruppo “Lista civica per Divina presidente” risultava costituito come segue:- 4 Consiglieri ad inizio legislatura (Eccher, Divina, Ferretti, Sembenotti)- 2 Consiglieri da 01/01/2013 a 21/11/2013 (pres. Eccher Claudio e Sembenotti)

2. Non risulta adottato un disciplinare interno, ritenuto da questa Corte (punto 4.3.1 della parte motiva) un elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

Al riguardo, il Presidente dichiara che “non è stato adottato alcun disciplinare interno in quanto il regolamento che lo prevede è entrato in vigore solamente alla data del 01/05/2013 e quindi, mancando 5 mesi al termine della legislatura non si è ritenuto necessario adottarlo”.

3. Il rendiconto, a seguito di quanto richiesto in fase istruttoria con la deliberazione n. 5/2014/FRG, e ai fini del necessario rispetto del principio di integrità, è stato rielaborato rispetto a quello precedentemente inviato in data 6 febbraio 2014.

Al riguardo, si riscontra che il rendiconto è stato modificato nella parte relativa alla spesa per il personale, prima rendicontata solo per differenza. Inoltre è stata modificata la voce “Altre spese”. L’importo del fondo di cassa finale per spese di funzionamento risulta lievemente modificato e coincide col saldo finale di C/C restituito al Consiglio, mentre nella precedente rendicontazione era presente una differenza, segnalata dal Presidente del gruppo, pari ad euro 18,58, dovuta all’imposta di bollo ed alle competenze bancarie comunicate successivamente alla predisposizione del rendiconto.

4. È stata fornita dal Presidente del Gruppo alla Corte l’attestazione di veridicità e correttezza del rendiconto.

Sono state fornite le singole autorizzazioni alla spesa dall’entrata in vigore del Regolamento n. 6/2013 a partire dal 01/05/2013. Tali autorizzazioni, tuttavia, risultano spesso cumulative e mancano talvolta gli importi da liquidare.

Si rileva, al riguardo, che l’autorizzazione alla spesa dovrebbe, in generale, essere rilasciata per ogni singolo acquisto e con precisazione degli importi autorizzati, soprattutto ove manchi un disciplinare di contabilità del Gruppo.

38

Page 39:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Inoltre, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa.

5. Non è stato possibile, in base alla tabella fornita, procedere alla riconciliazione tra i singoli giustificativi e le voci di rendiconto per le seguenti voci :

- Spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidiani (U11).La somma degli importi presenti nella tabella inviata (pari ad euro 5.509,53) non

coincide con l’importo indicato nel rendiconto per tale voce (pari ad euro 5.387,16). Inoltre nella tabella è stato segnalato un importo versato (presente anche come pagamento sul C/C) a RCS Mediagroup per abbonamento a Corriere della Sera + edizioni locali di cui non è stato presentato il giustificativo. Al contrario, nella tabella non è stato inserito un pagamento alla Tabaccheria sociale, pari ad euro 46,20, in relazione al quale è stato presentato il giustificativo e risulta il bonifico da C/C (data 2/9/2013). In totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73).

- Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella inviata (pari ad euro 3.865,05), non coincide con l’importo indicato nel rendiconto per tale voce (pari ad euro 5.658,15). La tabella contiene però solo le fatture del commercialista, non contiene le altre due voci indicate come specifica nel rendiconto (spese bancarie e IRAP). Di tali due ultime voci non esiste un riepilogo. Dalla somma delle voci IRAP desunta da F24 e delle spese bancarie calcolate da C/C con le spese indicate nella tabella risulterebbe un importo complessivo per la voce “Altre spese” pari ad euro 6.127,65.

6. È stata fornita copia estratto conto da 01/01/2013-13/12/2013 (data estinzione).In relazione ai dati desumibili dall’estratto conto si riscontra quanto segue:- il saldo contabile iniziale, pari ad euro 2.519,22, non coincide con il fondo iniziale di

cassa per spese di funzionamento dichiarato nel rendiconto (pari ad euro 3.151,73);- pagamenti non rendicontati nel 2013 perché relativi alla gestione 2012 (due

pagamenti per deleghe F24 pari rispettivamente ad euro 1.718 e ad euro 800,00);- operazioni non documentate ma rendicontate: un incasso dal Consiglio per euro

11.365,41 (relativo agli stipendi di dicembre 2012 + 13^ ma pagato al 16/01/2013). Al riguardo si evidenzia che tali operazioni non consentono una totale trasparenza delle

movimentazioni risultanti dal conto corrente.

39

Page 40:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

7. Con riguardo alle singole voci di spesa, premettendo che, in generale, diversi chiarimenti e giustificativi non sono stati presentati in maniera puntuale per ogni singola voce come richiesto in istruttoria ma solo in modo generico e tendenzialmente poco esaustivo, si rileva quanto segue.

- Voci di spesa nn. 1 e 2 (U1-2): Spese per il personaleLa dimostrazione documentata dell’impossibilità di avvalersi di personale comandato da

altri enti pubblici, come previsto dall’art. 13, c. 3, del Regolamento consiliare n. 17/2004, non pervenuta dal Gruppo, risulta tuttavia da una nota di precisazione del Presidente del Consiglio provinciale che attesta l’impossibilità di distogliere personale e comandarlo ai gruppi consiliari in quanto la dotazione del Consiglio è “strettamente quantificata in ragione delle funzioni svolte dall’Assemblea” e “rappresenta un dato oggettivamente e difficilmente comprimibile” attraverso l’assegnazione di personale ai gruppi consiliari. Il Presidente del Consiglio provinciale osserva, inoltre, che i gruppi consiliari necessitano di personale fiduciario in quanto l’attività da essi svolta è essenzialmente politica.

Il Presidente del Gruppo ha allegato i contratti di assunzione dei dipendenti assunti che, considerando i contratti di lavoro part time, rientrano nei limiti di cui all’allegato B del Regolamento n. 17/2004.

Risulta, inoltre, presente anche un contratto di Co.Co.Pro (Zanotelli Giulia, fino al 10/08/2013), la cui spesa è stata erroneamente contabilizzata tra quelle per il personale. In sede istruttoria era stato richiesto di indicare i criteri e le motivazioni in base alle quali il Presidente del gruppo ha determinato l’indennità di funzione (nella misura massima del 25% dello stipendio tabellare iniziale lordo) spettante al personale assunto con contratto di diritto privato (art. 15, c. 3, del regolamento consiliare n. 17/2004). Il Presidente ha comunicato che trattasi di “personale con forti elementi di esperienza, competenza e professionalità soprattutto per quanto riguarda le conoscenze in campo giuridico, economico e sociale, ai quali non è stata riconosciuta alcuna forma di compenso per lavoro straordinario”.

Al riguardo, si rileva che trattasi di un’attestazione unica per tutto il personale assunto, mentre l’evidenziazione delle caratteristiche professionali giustificative dell’attribuzione al dipendente della suddetta indennità avrebbe dovuto essere distinta per ciascun singolo dipendente.

Risulta presente in atti un prospetto riepilogativo relativo alla spesa per il personale contenente l’importo versato per gli stipendi e per gli oneri riflessi e l’importo rimborsato dal Consiglio. Al riguardo, si rileva che la somma degli importi presenti nella tabella inviata quali somme pagate dal gruppo (pari ad euro 86.846,34), non coincide con l’importo indicato nel rendiconto per le voci 1 e 2 delle uscite (pari complessivamente ad euro 93.881,98).

40

Page 41:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Inoltre, il Presidente del gruppo segnala nella tabella una differenza tra importo pagato ai dipendenti e rimborsi ricevuti dal Consiglio pari ad euro 870,57 che indica come corrispondente all’importo delle ferie non godute e pagate a due dipendenti (Dusatti e Berlanda). Dai giustificativi l’importo di tali ferie non godute risulta invece pari ad euro 667,98. Si segnala inoltre che tali ferie non godute, non rimborsabili dal Consiglio, sono state tuttavia finanziate dal gruppo con i fondi per le spese di funzionamento.

È stata, infine, riscontrata la corrispondenza tra i giustificativi inviati e le somme rendicontate in relazione ai fondi trasferiti per spese di funzionamento ed ai fondi trasferiti per spese di personale.

- Voce di spesa n. 6 (U6): Spese consulenze, studi e incarichi.Si ritengono non regolari le spese per un importo complessivo pari ad euro 9.068,13 per

le consulenze dell’avv. Christian Gecele (fattura n. 59 del 06/09/13 di euro 3.566,89 e fattura n. 69 del 23/10/2013 di euro 3.000,00) e del dott. Stefano Elena (fattura n. 21 del 22/10/2013 per euro 2.501,24), a corredo delle quali non state inviate le relazioni conclusive dei consulenti.

Il Presidente si limita a dichiarare che le spese per le consulenze affidate sono ritenute ammissibili in quanto rientranti nella tipologia ammessa dal regolamento vigente e “rispondono alla necessità di formazione ed informazione di componenti il gruppo nonché alla elaborazione di documentazione sia informativa che legislativa”.

Risulta presentata, tuttavia, solo corrispondenza dalla quale si può dedurre l’attività effettivamente svolta dai consulenti (preparazione degli ordini del giorno e dei discorsi per il Vicepresidente del Consiglio). Manca, pertanto, l’effettivo riscontro delle prestazioni professionali, e appare non corretta, in ogni caso, la rendicontazione nella spesa per consulenze di una attività che appare rientrare più propriamente nell’ambito di una collaborazione organizzativa.

- Voce di spesa n. 7 (U7): Spese postali e telegrafiche: Si ritiene non regolare, ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, la

spesa di euro 10,38 (pagamento per cassa in data 08/07/2013) per un telegramma inviato a titolo personale (a firma di Claudio Eccher – Vicepresidente del Consiglio).

- Voce di spesa n. 8 (U8): Spese telefoniche e di trasmissione datiSi ritengono non regolari, ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, le

spese per un importo complessivo pari ad euro 611,33, relativo a cinque fatture telefoniche concernenti abbonamento Vodafone dal 28.01.2013 al 24.09.2013 intestato personalmente al Consigliere Claudio Eccher.

41

Page 42:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voce di spesa n. 11 (U11): Spese per libri, riviste, pubblicazioni e quotidianiSi ritengono non regolari, ai sensi dell’art. 12, comma 6, del Regolamento n. 6/2013, le

spese per un importo complessivo pari ad euro 668,67, relative a- un libro dal titolo “Una notte ho sognato che parlavi”, con scontrino di euro 16,50

datato 08.04.2013);- “acquisto libri Internet Bookshop” (non indicati per titolo, pagati in contanti per euro

27,25)- “libri vari” (non indicati per titolo, bonifico del 25.10.2013 per euro 624,92).Per il primo acquisto manca qualsiasi precisazione che ne possa indicare l’inerenza

all’attività istituzionale. Per il secondo ed il terzo, in mancanza dell’indicazione dei titoli dei libri acquistati, tale inerenza non risulta in alcun modo ricavabile.

Per quanto concerne l’inerenza di tutte le spese rientranti in questa tipologia, è stata presentata la generica indicazione che “trattasi di libri diversi di argomento locale acquistati in più riprese durante l’anno 2013 che sono stati utilizzati in parte per le attività di aggiornamento dei Consiglieri, in parte sono stati dati ad associazioni di volontariato sociale quali contributo per le loro attività e quale ringraziamento per il supporto dato a titolo gratuito al Gruppo nel segnalare ai Consiglieri argomenti oggetto di possibili mozioni, interrogazioni, ordini del giorno ed emendamenti a disegni di legge”.

A tal proposito, in disparte ogni considerazione di merito (che non rileva ai fini del controllo intestato a questa Corte) sulla rendicontazione di voci di spesa al fine di ottenere rimborsi dal Consiglio Provinciale per l’acquisto di “doni” per associazioni di volontariato sociale, si richiama quanto evidenziato nella parte in generale: la documentazione inviata a supporto delle spese sostenute e rimborsate, oltre ad essere completa (con fatture e “scontrini parlanti”) e leggibile in ogni sua parte, deve essere idonea a consentire l’esercizio della verifica di inerenza al fine istituzionale, indicando l’occasione, le circostanze e la finalità della spesa.

Con riguardo all’ingente spesa rendicontata per l’acquisto di quotidiani (circa 3.900,00 euro), si richiama quanto evidenziato nella parte generale: tale spesa dovrebbe essere sempre funzionale alle reali esigenze del gruppo, tenuto anche conto che il Consiglio provinciale è dotato di un ufficio stampa (che presumibilmente dirama quotidiane rassegne stampa) e che la biblioteca del Consiglio dispone di tutti i quotidiani più diffusi sul territorio nazionale. Oltretutto, il Consiglio provinciale mette a disposizione dei gruppi consiliari tutte le banche dati del Consiglio, tra le quali può verosimilmente presumersi che siano ricompresi quotidiani e periodici specializzati (vedi circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008).

42

Page 43:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voce di spesa n. 12 (U12): Spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni e attività di aggiornamento

Tutte le spese di rappresentanza rendicontate dal gruppo per un importo complessivo pari ad euro 1.788,45 sono state ritenute irregolari.

La documentazione dell’evento, delle circostanze e dei partecipanti è risultata del tutto generica (quando presente) e priva di una adeguata e puntuale dimostrazione documentale delle circostanze e dei motivi che inducono a sostenere tali tipologie di spesa, mentre le spese per la “cerimonia Maria Romana Degasperi risultano attribuibili all’attività istituzionale del Consiglio Provinciale e non del gruppo.

Più in generale, risultano mancanti i requisiti più volte evidenziati dalla giurisprudenza di questa Corte in relazione all’ammissibilità di tali spese: esse, infatti, devono rispondere a rigorosi criteri di ragionevolezza esposti compiutamente nei relativi atti di autorizzazione, vi deve esistere una stretta corrispondenza con i fini istituzionali dei soggetti eroganti nell'ambito di relazioni con altri soggetti pubblici o privati, devono essere riferite ad un soggetto estraneo che ricopre un ruolo apicale e rappresentativo nel proprio ente di appartenenza.

- Voce di spesa n. 14 (U14): Spese per l'acquisto o il noleggio di dotazioni informatiche e di ufficio

Si ritengono non regolari le spese relative all’acquisto di cialde di caffè per un importo complessivo di euro 323,00, utilizzate, come da attestazione del Presidente, “per l’apparecchiatura in comodato d’uso fornita da Dolomatic e presente sia presso la sede di Via delle Orne, ove svolgeva l’attività il Cons. Sembenotti con i propri collaboratori, sia presso la Vicepresidenza ove si trovava abitualmente il Prof. Eccher e nell’ambito degli incontri con i cittadini che si recavano presso dette sedi istituzionali veniva offerto loro come cortesia il caffè e non erano utilizzabili diversamente o in altre apparecchiature”.

Trattasi, pertanto, di spese attinenti a rapporti di cortesia personali che non sembrano avere l’ attinenza con l’attività istituzionale che tale tipologia di spesa dovrebbe rivestire. Il materiale di ufficio va infatti individuato, più propriamente, in merce polifunzionale da utilizzarsi da soggetti appartenenti all’ufficio.

- Voce di spesa n. 15 (U15): Spese logistiche (affitto sale riunioni, attrezzature e altri servizi logistici e ausiliari)

Si ritiene parzialmente irregolare la spesa per autonoleggio (fattura del 02/03/2013) di euro 240,00 per la partecipazione del Consigliere Eccher a tre diversi eventi in tre diverse località regionali, in quanto asseritamente svolta anche nella qualità di Vicepresidente del Consiglio Provinciale e “in rappresentanza delle istituzioni”.

43

Page 44:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

f) Gruppo consiliare “Il Popolo delle Libertà”1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle

risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c. 7, del Regolamento consiliare n. 6/2013.

Si rileva, quindi, il mancato adempimento alla norma appena citata e si sottolinea che l’approvazione del disciplinare interno costituisce elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. In fase istruttoria è stato chiesto di rielaborare il rendiconto includendo – in ossequio al principio di integrità – tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

Inoltre, giacché la documentazione contabile era stata trasmessa senza indicazione analitica delle singole voci di spesa, né la documentazione stessa era stata ordinata in maniera tale da rendere comprensibile l’imputazione ai pertinenti capitoli di rendiconto, veniva richiesto di indicare puntualmente per ciascun giustificativo di spesa l’attinente voce del rendiconto.

Il gruppo consiliare PDL ha trasmesso un nuovo rendiconto completamente rielaborato nel quale, oltre all’inclusione delle entrate e delle spese per il personale ed all’indicazione della corrispondenza tra giustificativi di spesa e voci di rendiconto, sono state riportate nuove voci di spesa (v. punto 4 – spese per redazione, stampa e spedizione di pubblicazioni o periodici e altre spese di comunicazione, anche web per € 4.356,00), eliminate alcune spese (v. punto 15 – spese logistiche passate da € 1.815,00 a zero) e modificati – in aumento ovvero in diminuzione – gli importi di svariate altre spese (v. punti 6, 7, 8, 9, 11, 12 e 16). La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio non è tuttavia mutata, registrando il fondo di cassa finale un avanzo di € 16.072,80.

Si rileva in proposito che il rendiconto – nel suo fondamentale concetto di redde rationem – costituisce la mera fotografia della gestione contabile annuale e, pertanto, non dovrebbe essere in alcun modo modificabile riferendosi, appunto, ad una gestione ormai conclusa. Ancora, va aggiunto che la finalità principale del rendiconto è quella di rappresentare in modo attendibile e veritiero la situazione finanziaria, economica e patrimoniale al fine di consentire la verifica della gestione delle entrate e delle spese (D.lgs. n. 118/2011).

Da quanto appena rilevato (in particolare l’elaborazione di due diversi rendiconti con inclusione di nuove voci di spesa nella seconda elaborazione), può dedursi la confusione ed imprecisione che hanno caratterizzato la gestione contabile delle spese sostenute dal gruppo consiliare PDL durante l’esercizio 2013 e quindi la sostanziale scarsa attendibilità della stessa.

44

Page 45:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

3. Per quanto riguarda la spesa del personale, il gruppo consiliare PDL non ha trasmesso una parte dei documenti richiesti, segnatamente i cedolini paga e i giustificativi a supporto del pagamento degli oneri fiscali, previdenziali ed assicurativi. Tuttavia, gli esborsi per stipendi ed oneri riflessi sono stati riscontrati dai movimenti del conto corrente intestato al gruppo.

Inoltre, non è stata data la dimostrazione documentata dell’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici, come previsto dall’art. 13, c. 3, del Regolamento consiliare n. 17/2004, mentre è stata trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

Il gruppo consiliare PDL ha inizialmente assunto cinque dipendenti (di cui due part time a 18 ore) con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004, e si è anche avvalso di due collaboratori a progetto, nelle medesime persone dei due dipendenti part time (un collaboratore munito di laurea quadriennale in giurisprudenza e l’altro con diploma di maturità scientifica). Tenuto conto che, nel marzo 2013, il gruppo ha perso un componente ed un dipendente (passando quindi da 5 a 4 consiglieri), transitati entrambi nel gruppo misto, e della pressoché contestuale trasformazione dei due contratti di lavoro da part time in full time, va rilevato che il numero dei dipendenti è stato comunque contenuto entro il limite previsto dall’allegato B al Regolamento n. 17/2004 (3 dipendenti per gruppi composti fino a 4 consiglieri), in ragione di quanto previsto dall’art. 17, c. 2, del medesimo Regolamento (che così dispone: “in caso di riduzione nella composizione del

gruppo la dotazione del personale è rideterminata solo quando il gruppo consiliare subisce una

riduzione superiore ad una unità rispetto all’inizio della legislatura”).Va, tuttavia, evidenziato che la trasformazione del rapporto di lavoro per le due

dipendenti (da part time a full time), inizialmente assunte sia in qualità di lavoratrici subordinate, sia con contratto di collaborazione a progetto, lascia supporre che gli originari contratti di collaborazione a progetto siano stati stipulati per non incorrere nel limite quantitativo stabilito dal citato allegato B al Regolamento n. 17/2004 (peraltro oggi superato con l’approvazione del nuovo Regolamento n. 6/2013) più che per commissionare ai collaboratori l’esecuzione di specifici progetti, ancorché esplicitamente individuati in contratto. Si rileva, inoltre, che la spesa sostenuta per le collaborazioni doveva essere iscritta alla voce n. 6 del rendiconto (spese per consulenze, studi, incarichi) e non alla voce n. 1 (spese per il personale). Anche da tale aspetto può desumersi l’utilizzo improprio delle collaborazioni, valutate dal gruppo come spesa del personale.

45

Page 46:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Ancora, con riferimento ai criteri e alle motivazioni del riconoscimento al personale assunto con contratto di diritto privato dell’indennità di funzione nella misura massima del 25% (art. 15, c. 3, del Regolamento n. 17/2004) il Presidente del gruppo consiliare ha precisato che si trattava di personale “con forti elementi di esperienza, competenza e professionalità

soprattutto per quanto riguarda le competenze giuridico, economico e sociale, ai quali non è

riconosciuta alcuna forma di compenso per lavoro straordinario”. In proposito si rileva che è stata trasmessa un’attestazione unica per tutto il personale assunto, mentre l’evidenziazione delle caratteristiche professionali giustificative dell’attribuzione al dipendente della suddetta indennità avrebbe – evidentemente – dovuto riguardare ciascun lavoratore.

Sempre con riferimento alla spesa del personale dipendente non è stato trasmesso il prospetto riepilogativo contenente tutte le spese sostenute ed i rimborsi ricevuti dal Consiglio provinciale, con evidenziazione della spesa rimasta a carico del gruppo.

Inoltre, dall’esame dell’estratto conto bancario e dai giustificativi trasmessi, è stato riscontrato un trasferimento dal Consiglio provinciale di euro 2.460,52 per conguaglio IRAP del quale, tuttavia, non vi è traccia nel rendiconto d’esercizio.

Nelle entrate, voce “fondi trasferiti per spese di funzionamento”, è stato inserito anche l’importo di € 9.000 per “fondo consulenze”. Il gruppo consiliare ha evidenziato che si è trattato di spesa relativa all’esercizio 2012, seppur inserita nel rendiconto 2013 in ragione dell’utilizzo del criterio di cassa per la relativa contabilizzazione. Non è stata, tuttavia, allegata la documentazione attestante il rispetto di quanto prescritto dall’art. 11 del Regolamento n. 17/2004. (norma abrogata con l’approvazione del nuovo Regolamento n. 6/2013, ma in vigore al momento dell’effettuazione della spesa).

4. Per quanto riguarda l’acquisto di ingenti quantità di quotidiani pur in presenza di abbonamenti on line ai medesimi giornali il Presidente del gruppo consiliare ha evidenziato la necessità per i singoli consiglieri e relativi collaboratori di disporre tempestivamente delle notizie di stampa anche quando si trovino “sul territorio”.

Sul punto, va richiamato quanto disposto dall’art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013 in base al quale “Il contributo non può essere utilizzato per spese sostenute dal consigliere

nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali del

consigliere”.

Pertanto, il numero di quotidiani ed abbonamenti on line acquistati dovrà essere sempre funzionale alle reali esigenze del gruppo e non del singolo consigliere, con conseguente valutazione di congruità e ragionevolezza rimessa al prudente apprezzamento del Presidente

46

Page 47:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

del gruppo, tenuto anche conto che il Consiglio provinciale è dotato di un ufficio stampa (che presumibilmente dirama quotidiane rassegne stampa) e che la biblioteca del Consiglio dispone di tutti i quotidiani più diffusi sul territorio nazionale. Oltretutto, il Consiglio provinciale mette a disposizione dei gruppi consiliari tutte le banche dati del Consiglio, tra le quali può verosimilmente presumersi che siano ricompresi quotidiani e periodici specializzati (v. circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008).

In proposito, non si può fare a meno di evidenziare che durante l’esercizio 2013 sono stati acquistati giornali per complessivi euro 7.559,90, pari a circa nr. 5.700 quotidiani che corrispondono ad un acquisto giornaliero medio (festivi inclusi) di circa 17 quotidiani, oltre ad euro 686,98 per nr. 3 abbonamenti on line all’Adige, al Trentino e al Corriere della Sera.

Inoltre, è stata rilevata in fase istruttoria la mancata specificazione – in alcuni documenti contabili – dei quotidiani acquistati. In proposito il Presidente del gruppo ha genericamente attestato per tutti gli scontrini “non parlanti” che si è trattato di acquisto di giornali locali (l’Adige, il Trentino, ecc.) o nazionali (il Corriere della sera, il Giornale, ecc.).

Cionondimeno, va rimarcata l’essenzialità della formazione – e successiva trasmissione al controllo – di documenti contabili indicanti la specificazione dell’acquisto effettuato (c.d. “scontrini parlanti”), non potendosi ad essi equiparare mere auto dichiarazioni successive all’acquisto che costituiscono unicamente una assunzione di responsabilità da parte del Presidente del gruppo, con tutte le conseguenze a questa connesse.

5. Infine, con riferimento ai singoli giustificativi di spesa si rileva quanto segue:

- Voce di spesa n. 5 (U5): spese per redazione, stampa e spedizione di pubblicazioni o periodici e altre spese di comunicazione, anche web

Fattura n. 36 del 30/04/2013 tipografia Cumer per € 4.356,00: non regolare per la parte inerente alla stampa di biglietti “Giorgio Leonardi” e “Mauro Delladio” (art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013, “Il contributo non può essere utilizzato per spese sostenute dal

consigliere nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali

del consigliere”).

- Voce di spesa n. 6 (U6): spese per consulenze, studi e incarichiTre delle quattro consulenze sono state affidate a soggetti non in possesso di laurea

specialistica, di titolo di studio equipollente o superiore (gli “esperti” incaricati avevano il titolo di perito industriale, perito elettronico industriale ed in un terzo caso non è stato specificato il titolo di studio). Inoltre, non è stato effettuato alcun confronto concorrenziale, neppure

47

Page 48:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

minimale, al fine di valutare e scegliere la migliore professionalità. In un caso (consulenza del perito elettronico industriale sig. Corrado Measso della Exformat, euro 1.815) la prestazione professionale si è conclusa con una stringatissima e generica relazione in merito alla produzione cinematografica in Trentino, argomento, peraltro, in gran parte coincidente con l’ulteriore consulenza affidata al sig. Ivano Amelio (euro 5.000).

- Voce di spesa n. 7 (U7): spese postali e telegraficheNr. 5 fatture Poste italiane per telegrammi per totale € 232,43: non regolare per

mancata trasmissione al controllo dei telegrammi e per la genericità dell’attestazione di inerenza all’attività istituzionale del gruppo.

Spesa di € 70,00 per “poste”: non regolare per mancanza autorizzazione alla spesa e mancanza giustificativo di spesa.

Fattura nr. 125 del 02/09/2013 di € 5.845,00 e fattura nr. 336 del 30/09/2013 di € 3.550,00 per acquisto valori bollati (la prima inerente a nr. 8.350 francobolli da 0,70 cent. e la seconda inerente a nr. 4.930 francobolli da 0,70 cent. e 99 francobolli da 1 euro): non regolari per la genericità dell’attestazione di inerenza all’attività istituzionale del gruppo e, per la seconda fattura, anche per violazione dell’art. 12, c. 6, Regolamento n. 6/2013 – “Non sono

inoltre consentite le spese inerenti all’attività di comunicazione istituzionale nel periodo

antecedente alla data delle elezioni nel quale vige il relativo divieto ai sensi della normativa

statale in materia di par condicio”.

Invero, il Presidente del gruppo ha genericamente attestato che si è trattato di acquisto valori bollati “per comunicazione di attività istituzionale a mezzo spedizione dell’attività dei

consiglieri del Gruppo”.

Inoltre, come appena detto con riferimento alla fattura n. 336 del 30/09/2013, considerato che i comizi elettorali del 27 ottobre 2013 sono stati indetti con decreto del Presidente della Provincia autonoma di Trento n. 27/I/13 del 26 luglio 2013 (pubblicato nel BUR d.d. 28/08/2013) e che gli “speciali avvisi” emanati dai Sindaci di tutti i Comuni del Trentino (art. 21 della L.P. n. 2/2003) sono stati pubblicati il quarantacinquesimo giorno antecedente quello della votazione (ossia il 12 settembre 2013) si deve ritenere tale spesa irregolare anche per violazione della disciplina della par condicio durante la campagna elettorale recepita dalla citata norma regolamentare (v. art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013 e art. 9 della Legge n. 28/2000 in base al quale “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura

48

Page 49:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività

di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per

l'efficace assolvimento delle proprie funzioni”).

- Voce di spesa n. 8 (U8): spese telefoniche e di trasmissione datiNon regolari tutte le fatture intestate a Walter Viola e a Rodolfo Borga (spese personali

del consigliere);

- Voce di spesa n. 9 (U9): spese di cancelleria e stampatiNon regolari le fatture per l’acquisto di penne stilografiche o a sfera e-motion Faber e

porta mine (spese personali del consigliere).

Si evidenzia, inoltre, che nel 2013 è stato acquistato dal gruppo un ingente ed anomalo quantitativo di toner stampanti (n. 22 toner per un totale di € 2.554,89). Ancorché potrebbe trattarsi, in ipotesi, di spesa coerente con i fini istituzionali del gruppo (sempreché si dimostrati che gli stessi non vengano utilizzati per fini propagandistici o elettorali del partito) la suddetta spesa trova, nel caso specifico, difficile giustificazione, in ragione di quanto previsto nella circolare del Consiglio n. 10729 del 03/12/2008 (pag. 5), in base alla quale “le cartucce toner

vengono fornite dal Consiglio, il quale provvede a recuperarne i relativi costi sulla prima

scadenza del contributo quadrimestrale dovuto ai gruppi”. Ed infatti, nel 2013, il Consiglio provinciale ha fornito toner al gruppo PDL per € 839,22, come anche agli altri gruppi consiliari, che tuttavia, coerentemente, non hanno chiesto un ulteriore rimborso di tali spese, ovvero hanno documentato spese analoghe per importi minimi non significativi.

- Voce di spesa n. 12 (U12): spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni ed attività di aggiornamento

Fatture Borga e Morandini (circa 2.400 euro) non regolari per carenza dei presupposti (v. punto 4.3.2.6 della parte generale) per essere riconosciute quali spese di rappresentanza (trattasi di spese personali del singolo consigliere non rimborsabili ex art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013).

Inoltre, tali spese sono state genericamente autorizzate il giorno 1 gennaio 2012 per tutto l’anno (il rimborso è stato disposto e rendicontato nel 2013) senza indicazione alcuna dello specifico evento di rappresentanza che le avrebbe autorizzate.

g) Gruppo consiliare “Partito democratico del Trentino”

49

Page 50:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c. 7, del Regolamento consiliare n. 6/2013. Il Presidente del gruppo consiliare ha, tuttavia, riferito che “la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio provinciale

sono state effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21/12/2012”.

Si rileva, quindi, il mancato adempimento alla norma appena citata e si sottolinea che l’approvazione del disciplinare interno costituisce elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. In fase istruttoria era stato chiesto di rielaborare il rendiconto includendo – in ossequio al principio di integrità – tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

Il gruppo consiliare PD ha trasmesso un nuovo rendiconto rielaborato nel quale sono state incluse le entrate e le spese per il personale. La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio ha registrato un avanzo finale di cassa pari ad € 81.187,08.

Va anche rilevato che nel rendiconto non sono state iscritte alcune spese riconducibili a documenti contabili emessi nell’esercizio 2012, che tuttavia sono stati pagati nell’esercizio 2013. In proposito va evidenziato che tutte le movimentazioni monetarie verificatesi nell’esercizio – oltre che essere idoneamente giustificate – devono trovare riscontro nel rendiconto del medesimo esercizio (v. punto 4.2.1 della parte generale).

3. A seguito di specifica richiesta istruttoria (punto n. 5 della scheda PD inserita nella delibera n. 5/2014/FRG) sono state presentate tutte le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

In proposito, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa.

4. Per quanto riguarda la spesa del personale, è stata motivata dal Presidente del gruppo l’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici, come previsto dall’art. 13, c. 3, del Regolamento consiliare n. 17/2004 ed è stata altresì trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

50

Page 51:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

In ragione di quanto appena detto, il gruppo consiliare PD ha assunto quattro dipendenti con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004, e si è anche avvalso di due collaboratori a progetto (un collaboratore munito di laurea specialistica e l’altro con diploma di maturità scientifica). In proposito, va rilevato che il numero dei dipendenti è stato contenuto entro il limite previsto dall’allegato B al Regolamento n. 17/2004.

Va, tuttavia, evidenziato che i contratti di collaborazione non sono stati stipulati nel rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa vigente al momento della proroga dei medesimi contratti (art. 61 del D.lgs. n. 276/2003), considerato anche che contestualmente all’estensione della durata del contratto è stato riconosciuto un incremento del corrispettivo. Ne consegue che deve ritenersi irregolare la relativa spesa assunta dal gruppo consiliare. Infatti, in disparte la quantomeno dubbia professionalità specifica di una delle due collaboratrici, va rilevato che l’attività espletata dalle stesse, come evidenziato nei contratti di collaborazione e come precisato anche dal Presidente del gruppo consiliare, si è risolta nello svolgimento di attività ordinaria (redazione interrogazioni ed ordini del giorno, schema sinottico finanziaria, collaborazione nella redazione di editoriali stampa, ecc.) non riconducibile ad uno o più specifici progetti determinati dal committente.

D’altra parte, come espressamente affermato dallo stesso Presidente del gruppo (deduzione istruttoria n. 6), le collaborazioni sono state attivate sostanzialmente per far fronte al carico ordinario di lavoro del gruppo, ritenendo il tal modo rispettato il limite di personale in dotazione ai gruppi stabilito dal Regolamento n. 17/2004 pro tempore vigente (afferma, infatti, il Presidente che “il gruppo consiliare del PD, composto da 6 membri, aveva a disposizione 4

dipendenti a carico del Consiglio, non sufficienti a sostenere l’attività dei consiglieri”).Per quanto riguarda poi le mansioni inserite nei contratti di collaborazione riconducibili

all’attività politica personale del Presidente del gruppo (aggiornamento del sito internet www.lucazeni.it, aggiornamenti facebook e gestione e-mail [email protected]), per ciò stesso costituenti spesa irregolare ex art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013), si prende atto delle precisazioni fornite dal Presidente medesimo in merito al mancato espletamento di tali attività da parte dei collaboratori, giacché “l’impegno richiesto per adempiere alle richieste relative

alle altre mansioni risultava molto intenso, e si è convenuto di utilizzare tutta la disponibilità di

tempo e di energia per svolgere le mansioni inerenti gli altri punti del contratto”.

È stata quindi ritenuta irregolare la spesa sostenuta per le due collaboratrici, quantificata in complessivi euro 10.368,00, somma risultante dal prospetto di liquidazione “spesa pers. collab.” trasmesso dal gruppo consiliare.

51

Page 52:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Ancora, con riferimento ai criteri e alle motivazioni del riconoscimento al personale assunto con contratto di diritto privato dell’indennità di funzione nella misura massima del 25% (art. 15, c. 3, del Regolamento n. 17/2004) si rileva che è stata trasmessa un’attestazione unica per tutto il personale assunto, mentre l’evidenziazione delle caratteristiche professionali giustificative dell’attribuzione al dipendente della suddetta indennità avrebbe – evidentemente – dovuto riguardare ciascun lavoratore.

5. In fase istruttoria è stato chiesto di indicare le motivazioni del mancato inserimento nel rendiconto della voce di entrata “fondi da gruppo consiliare regionale PD”, nonché le modalità di utilizzo di tali risorse.

Il Presidente del gruppo consiliare ha sostenuto che si è trattato di “giroconti” e non di fondi trasferiti dal gruppo consiliare regionale PD a quello provinciale PD, visto che ad inizio legislatura era stato convenuto di attivare una sola tessera bancomat sul conto corrente bancario del gruppo consiliare provinciale al fine di risparmiare sulle spese bancarie (13 euro) e perciò di effettuare tramite giroconti i rimborsi dal conto regionale a quello provinciale. Quindi, in sostanza, le spese sostenute dai consiglieri con tali somme non sono state rendicontate, né giustificate in quanto asseritamente assunte in veste di consiglieri regionali (e non provinciali).

In proposito va evidenziato che il risparmio di spese bancarie conseguente all’attivazione di una sola tessera bancomat, evidenziato dal Presidente del gruppo quale ragione giustificativa di tali operazioni di trasferimento fondi, è ammontato nel 2013 a 13 euro. Deve anche essere rilevato che nell’esercizio 2013 sono stati effettuati prelievi in contanti dal conto corrente intestato al gruppo consiliare provinciale del PD per complessivi euro 11.750 (15 prelievi di euro 750 ed uno di euro 500), poi reintegrati con alcuni bonifici originati dal conto corrente del gruppo consiliare regionale PD (d.d. 24/04/2013 per euro 4.500,00; d.d. 24/10/2013 per 4.500,00 euro; d.d. 27/11/2013 per euro 3.000,00; d.d. 04/12/2013 storno per errata contabilizzazione dal gruppo provinciale a favore del gruppo consiliare regionale per euro 280,53).

Ciò detto, si sottolinea la necessità di garantire maggiore trasparenza nell’effettuazione delle spese del gruppo consiliare evitando quindi gestioni promiscue tra i fondi assegnati al gruppo consiliare regionale e a quello provinciale, che devono permanere due centri di spesa chiaramente distinti, avendo oltretutto finalità istituzionali differenti.

6. Infine, con riferimento ai singoli giustificativi di spesa si rileva quanto segue:

- Voce di spesa n. 6 (U6): spese per consulenze, studi e incarichi

52

Page 53:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Per quanto riguarda la consulenza affidata all’associazione culturale centomila, nella persona del sig. Michele Zacchi, avente ad oggetto la predisposizione di interventi in tema di sviluppo locale del sistema dell’informazione provinciale, non sono state comunicate qualifica e competenze professionali del consulente. Inoltre, non è stato effettuato alcun confronto concorrenziale, neppure minimale, al fine di valutare e scegliere la migliore professionalità.

Infine, la prestazione professionale si è conclusa con una stringatissima e generica relazione costituente la mera prosecuzione di una precedente attività di consulenza (euro 1.331).

Come visto sopra le spese sostenute per le due collaboratrici a progetto devono essere ritenute irregolari per mancanza dei presupposti previsti dall’art. 61 del D.lgs. n. 276/2003 (mancanza di un progetto specifico e del risultato finale del progetto).

- Voce di spesa n. 7 (U7): spese postali e telegraficheFattura Poste italiane nr. 8013128657 del 12/07/2013 per nr. 4 telegrammi nazionali €

20,75: parzialmente irregolare (€ 10,48) trattandosi di spese personali del consigliere (art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013) – telegramma inviato e sottoscritto dal consigliere e non dal gruppo;

Fattura Poste italiane nr. 8013206642 del 15/11/2013 per 1 telegramma nazionale € 3,62: irregolare trattandosi di spese personali del consigliere (art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013) – telegramma inviato e sottoscritto dal consigliere e non dal gruppo;

Fattura Poste italiane nr. 8013014261 del 15/01/2013 di € 20,75: irregolare per mancanza del giustificativo.

- Voce di spesa n. 8 (U8): spese telefoniche e di trasmissione datiLe fatture di telefonia mobile TIM risultano formalmente intestate al gruppo consiliare.

Tuttavia sono state attivate 10 utenze, verosimilmente utilizzate dai 6 consiglieri membri del gruppo e dai 4 dipendenti.

Va evidenziata la necessità di utilizzare un sistema in grado di distinguere l’uso personale dell’utenza dall’uso istituzionale, come comunemente previsto nelle convenzioni Consip sottoscritte dalle pubbliche amministrazioni.

h) Gruppo consiliare “Partito Autonomista Trentino Tirolese”1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle

risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c. 7, del Regolamento consiliare n. 6/2013. Il Presidente del gruppo consiliare ha, tuttavia, riferito

53

Page 54:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

che “la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio provinciale

sono state effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21/12/2012”.Si rileva, quindi, il mancato adempimento alla norma appena citata e si sottolinea che

l’approvazione del disciplinare interno costituisce elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. Il rendiconto è stato rielaborato includendo, come richiesto nella deliberazione n. 5/2014/FRG, tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio ha registrato un disavanzo finale di cassa pari ad euro -405,34.

Il Presidente del gruppo ha riferito, nella deduzione al rilievo istruttorio n. 7 della delibera n. 5/2014/FRG, che il gruppo si è costantemente trovato in situazione di carenza di liquidità in ragione dell’assunzione di un dipendente in più rispetto a quanto previsto dal Regolamento n. 17/2004 finanziando la relativa spesa tramite il trasferimento dal Consiglio provinciale per spese di funzionamento. Sul punto, si rimanda a quanto verrà osservato in merito alla spesa del personale.

3. A seguito di specifica richiesta istruttoria (punto n. 5 della scheda Partito Autonomista Trentino Tirolese inserita nella delibera n. 5/2014/FRG) sono state presentate le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

In proposito, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa

4. Il Presidente del gruppo ha presentato l’estratto conto bancario inerente al periodo dal 01/01/2013 fino alla chiusura del conto, originariamente non trasmesso al controllo.

Dall’esame del suddetto scalare di conto corrente sono emerse alcune anomalie.a) In data 15/01/2013 è stato disposto un bonifico di euro 64,00 a favore di “Dolomatic

S.r.l.” per pagamento della fattura n. 001865/PA. Tale documento contabile non è stato trasmesso al controllo.

54

Page 55:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

b) In data 15/01/2013 è stato disposto un bonifico di euro 24,40 a favore di “Bevicosmo S.a.s.” per pagamento della fattura n. 443/12. Tale documento contabile non è stato trasmesso al controllo.

c) In data 30/01/2013 è stato disposto un bonifico di euro 230,60 a favore del Presidente del gruppo Michele Dallapiccola avente ad oggetto “Rimborso affitto sala e rinfresco serata informativa Samone”. In relazione a tale movimento finanziario non è stato presentato alcun giustificativo di spesa.

d) In data 30/01/2013 è stato disposto un bonifico di euro 100,00 a favore di “Laura Zanetti – Libera associazione malghesi e past” avente ad oggetto “Contributo associazione”. In relazione a tale movimento finanziario non è stato presentato alcun giustificativo di spesa.

Il Presidente del gruppo ha evidenziato che tali voci di spesa “pur risultando dall’estratto

conto non sono state inserite a carico del gruppo e di conseguenza non sono state inserite nel

rendiconto”, in quanto rimborsate tramite bonifico personale del 10/12/2013, di importo totale pari ad euro 5.463,97.

In ordine a tali anomalie, va rimarcata l’impossibilità (rectius, illiceità) dell’eventuale utilizzo personale del conto corrente del gruppo consiliare, anche se per importi minimi successivamente rimborsati.

Si evidenzia inoltre che il gruppo consiliare, in ragione della costante scopertura di conto corrente, ha sostenuto, nel 2013, una spesa pari ad euro 434,77 per interessi passivi ed una spesa pari ad euro 352,05 per commissioni servizio affidamento (CSA).

5. Per quanto riguarda la spesa del personale, è stata motivata dal Presidente del gruppo l’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici ed è stata altresì trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

In ragione di quanto appena detto, il gruppo consiliare P.A.T.T. (composto da tre membri) ha assunto quattro dipendenti (tre a tempo pieno ed uno part time) con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004.

In proposito, va rilevato che il numero di dipendenti che ciascun gruppo consiliare poteva assumere era determinato dall’art. 13 e dall’allegato B al Regolamento n. 17/2004 in rapporto al numero di componenti del gruppo (disciplina oggi non più in vigore in quanto sostituita dal Regolamento n. 6/2013). Il gruppo P.A.T.T., formato da 3 membri, poteva quindi beneficiare di una dotazione di personale, prevista dal citato allegato B, di 3 unità, mentre nel

55

Page 56:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

caso di specie il gruppo ha assunto 4 dipendenti con contratto di lavoro di diritto privato (di cui uno part time 18 ore). Ne deriva, come ammesso dallo stesso Presidente del gruppo, che è stato assunto un dipendente in più (a tempo parziale 18 ore). Il rispetto del limite stabilito dalla citata disposizione regolamentare è stato tuttavia ripristinato dal 01/07/2013, visto che un dipendente è stato collocato in quiescenza dal 30/06/2013.

Deve essere quindi valutata come irregolare la spesa inerente all’assunzione di un dipendente in più rispetto al limite stabilito dalle citate norme regolamentari, non potendo essere accolta l’eccezione – peraltro non motivata – avanzata dal Presidente del gruppo in merito alla correttezza e legittimità del finanziamento di spesa del personale “in sovrannumero” a mezzo dei fondi trasferiti dal Consiglio per spese di funzionamento. In proposito, si rileva che l’art. 1, c. 4, del D.P.C.M. 21/12/2012, a cui – tra l’altro – il Presidente del gruppo ha espressamente dichiarato di attenersi nella gestione contabile (vedi punto sub. 1), indica chiaramente le voci di spesa sostenibili con il contributo per spese di funzionamento, tra le quali non è compresa la spesa del personale (salvo l’eventuale rimborso delle spese sostenute dal personale per missioni autorizzate dal Presidente del gruppo, ove non già a carico del bilancio del Consiglio).

È stata pertanto ritenuta irregolare la spesa quantificata dallo stesso Presidente del gruppo in euro 11.379,37.

6. Per quanto riguarda le spese sostenute negli esercizi 2009/2012 rendicontate nell’esercizio in esame, il Presidente del gruppo consiliare ha rappresentato che si è trattato, in sostanza, di spese già decurtate dal Consiglio provinciale in sede di assegnazione dei fondi (euro 3.525,07), ma che, tuttavia, non sono state correttamente rendicontate negli esercizi di pertinenza a seguito di un errore contabile.

Analogo errore contabile avrebbe indotto anche alla rendicontazione nell’esercizio 2013 delle fatture n. 469 d.d. 01/07/2009 di euro 405,14, n. 679 d.d. 01/10/2009 di euro 553,25 e n. 690 d.d. 01/10/2011 di euro 603,52 inerenti a prestazioni professionali rese dal commercialista.

In proposito si rileva che l’inserimento nel rendiconto 2013 di spese di pertinenza di esercizi pregressi (per un totale di euro 5.086,98) deve ritenersi irregolare. D’altro canto non è stata dimostrata con idonei documenti (rendiconti degli esercizi pregressi) la mancata rendicontazione di tali voci di spesa negli esercizi precedenti e, pertanto, quanto asserito dal Presidente del gruppo risulta, allo stato degli atti, carente di riscontro documentale.

i) Gruppo consiliare “Union Autonomista Ladina”1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle

risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c.

56

Page 57:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

7, del Regolamento consiliare n. 6/2013. Il Presidente del gruppo consiliare ha, tuttavia, riferito che “la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio provinciale

sono state effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21/12/2012”.

Si rileva, quindi, il mancato adempimento alla norma appena citata e si sottolinea che l’approvazione del disciplinare interno costituisce elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. Il rendiconto è stato rielaborato includendo, come richiesto nella deliberazione n. 5/2014/FRG, tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio ha registrato un avanzo finale di cassa pari ad euro 12.943,20.

3. A seguito di specifica richiesta istruttoria (punto n. 5 della scheda UAL inserita nella delibera n. 5/2014/FRG) sono state presentate tutte le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

In proposito, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa.

Inoltre, l’autorizzazione alla spesa deve riguardare ogni singolo acquisto e non può essere rilasciata in modo “aperto”, ossia per tutti gli acquisti di una determinata tipologia durante l’intero anno (v. autorizzazione unica per tutto l’anno per acquisto giornali presso Sapone Giovanni).

Infine, deve ritenersi non conforme ai principi desumibili dalla norma appena richiamata (art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013) la prassi delle c.d. “autorizzazioni al rimborso” di spese effettuate personalmente dal consigliere e poi restituite tramite prelevamenti dal conto corrente intestato al gruppo (v. autorizzazioni/rimborso spesa d.d. 01/02/2013, 08/04/2013, 09/07/2013, 30/09/2013 e 21/11/2013), trattandosi non di autorizzazioni preventive alla spesa, ma, in sostanza, di sanatorie di spese già effettuate.

4. Il Presidente del gruppo ha presentato l’estratto conto bancario inerente al periodo dal 01/01/2013 fino alla chiusura del conto, originariamente non trasmesso al controllo.

Dall’esame del suddetto scalare di conto corrente sono emerse alcune anomalie.

57

Page 58:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

a) In primo luogo va rilevata la presenza di due bonifici in favore di ITAS assicurazioni con causale “Saldo polizza” (d.d. 11/01/2013 euro 351,75 e d.d. 11/01/2013 euro 696,75) ai quali non corrispondono specifici giustificativi di spesa. A fronte di tali pagamenti risulta, tuttavia, in entrata un versamento in contati effettuato in data 09/07/2013 di euro 1.048,50, ossia per un importo esattamente corrispondente alla somma dei due bonifici appena richiamati.

b) Inoltre, risulta un prelevamento in contanti dal conto corrente del gruppo di euro 300 in data 25/02/2013 rispetto al quale non è stato presentato alcun giustificativo di spesa, ma che corrisponde ad un versamento in contanti del medesimo importo effettuato in data 29/03/2013.

c) Infine, in data 08/02/2013 risulta contabilizzato un prelevamento in contanti di euro 255,04 ed un bonifico di euro 2.476,95 ai quali non corrispondono giustificativi di spesa.

In ordine a tali anomalie, va rimarcata l’impossibilità (rectius, illiceità) dell’eventuale utilizzo personale del conto corrente del gruppo consiliare, anche se per importi minimi successivamente rimborsati (v. sub. a e b).

Inoltre, va rimarcata la necessità di rendicontare nell’esercizio di pertinenza tutte le movimentazioni monetarie del conto corrente intestato al gruppo consiliare (principio di cassa), corredando le stesse con idonei giustificativi di spesa (v. sub c).

5. Per quanto riguarda la spesa del personale, è stata motivata dal Presidente del gruppo l’impossibilità di avvalersi di personale comandato da altri enti pubblici ed è stata altresì trasmessa una nota del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

In ragione di quanto appena detto, il gruppo consiliare UAL (composto da un unico membro) ha assunto un dipendente con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004, nel rispetto del limite prescritto dal Regolamento medesimo (cfr. allegato B e art. 13, c. 5).

Non sono stati stipulati contratti di collaborazione.

6. Per quanto riguarda l’acquisto di ingenti quantità di quotidiani pur in presenza di abbonamenti on line ai medesimi giornali il Presidente del gruppo consiliare ha precisato che “l’acquisto di quotidiani è da sempre pratica utile e necessaria ai fini dell’espletamento della

propria attività” e che “la presenza dell’abbonamento on line ai quotidiani l’Adige e il Trentino

trovava la sua giustificazione nel fatto che anche l’ufficio del Consigliere, per predisporre atti

58

Page 59:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

(interrogazioni, mozioni, ordini del giorno, disegni di legge, interventi di varia natura

nell’ambito della propria attività istituzionale) e per mantenere un quadro sempre aggiornato

delle diverse tematiche di interesse pubblico, necessitava di accedere a tutte le informazioni

utili” oltreché per la “creazione di un archivio elettronico consultabile anche a distanza di

settimane”.Sul punto, va richiamato quanto disposto dall’art. 12, c. 6, del Regolamento n. 6/2013 in

base al quale “Il contributo non può essere utilizzato per spese sostenute dal consigliere

nell’espletamento del suo mandato politico-istituzionale e per altre spese personali del

consigliere”.Pertanto, il numero di quotidiani ed abbonamenti on line acquistati dovrà essere sempre

funzionale alle reali esigenze del gruppo e non del singolo consigliere, con conseguente valutazione di congruità e ragionevolezza rimessa al prudente apprezzamento del Presidente del gruppo (a maggior ragione nel caso di monogruppo), tenuto anche conto che il Consiglio provinciale è dotato di un ufficio stampa (che presumibilmente dirama quotidiane rassegne stampa) e che la biblioteca del Consiglio dispone di tutti i quotidiani più diffusi sul territorio nazionale. Oltretutto, il Consiglio provinciale mette a disposizione dei gruppi consiliari tutte le banche dati del Consiglio, tra le quali può verosimilmente presumersi che siano ricompresi quotidiani e periodici specializzati (v. circolare del Consiglio provinciale n. 10729 del 03/12/2008).

In proposito, non si può fare a meno di evidenziare che durante l’esercizio 2013 sono stati acquistati giornali per complessivi euro 2.726,87, pari a circa nr. 2.420 quotidiani che corrispondono ad un acquisto giornaliero medio (festivi inclusi) di circa nr. 7 quotidiani, oltre ad euro 292,87 per nr. 2 abbonamenti on line all’Adige e al Trentino.

Inoltre, è stata rilevata in fase istruttoria la mancata specificazione – in alcuni documenti contabili – dei quotidiani acquistati. In proposito il Presidente del gruppo ha genericamente attestato per tutti gli scontrini “non parlanti” che si è trattato di acquisto di giornali locali (l’Adige, il Trentino, ecc.) o nazionali (il Corriere della sera, la Repubblica, ecc.).

Cionondimeno, va rimarcata l’essenzialità della formazione – e successiva trasmissione al controllo – di documenti contabili indicanti la specificazione dell’acquisto effettuato (c.d. “scontrini parlanti”), non potendosi ad essi equiparare mere auto dichiarazioni successive all’acquisto che costituiscono unicamente una assunzione di responsabilità da parte del Presidente del gruppo, con tutte le eventuali conseguenze a questa connesse.

7. Infine, con riferimento ai singoli giustificativi di spesa si rileva quanto segue:

59

Page 60:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

- Voce di spesa n. 12 (U12): spese per attività promozionali, di rappresentanza, convegni ed attività di aggiornamento

A) Scontrino fiscale n. 126199 d.d. 16/04/2013 importo € 181,80: non regolare per carenza dei presupposti per essere riconosciute quali spese di rappresentanza (v. punto n. 4.3.2.6 della deliberazione);

B) Scontrino fiscale n. 644/13 d.d. 18/06/2013 importo € 30,00: non regolare per carenza dei presupposti per essere riconosciute quali spese di rappresentanza (v. punto n. 4.3.2.6 della deliberazione).

l) Gruppo consiliare “Unione per il Trentino”1. Non è stato trasmesso il disciplinare interno contenente le modalità di gestione delle

risorse messe a disposizione dal Consiglio e di tenuta della contabilità, prescritto dall’art. 12, c. 7, del Regolamento consiliare n. 6/2013. Il Presidente del gruppo consiliare ha, tuttavia, riferito che “la tenuta della contabilità e la gestione delle risorse liquidate dal Consiglio provinciale

sono state effettuate nel rigoroso rispetto del D.P.C.M. 21/12/2012” aggiungendo altresì che il gruppo si è attenuto dal 01/01/2013 alle seguenti indicazioni: realizzazione di un sistema contabile giornaliero, autorizzazione del capogruppo sia per la spesa che per il pagamento, verifica della contabilità da parte di un revisore esterno al gruppo, tenuta della contabilità in modo conforme al modello di rendiconto approvato dal Consiglio provinciale.

Va, tuttavia, rilevato il mancato adempimento alla norma appena citata, sottolineando che l’approvazione del disciplinare interno costituisce l’unico elemento essenziale per garantire trasparenza e correttezza della gestione contabile.

2. Il rendiconto è stato rielaborato includendo, come richiesto nella deliberazione n. 5/2014/FRG, tra le entrate e le corrispondenti spese anche quelle relative al personale dipendente rimborsate dal Consiglio.

La situazione finanziaria effettiva alla chiusura dell’esercizio ha registrato un avanzo finale di cassa pari ad € 26.361,97.

3. A seguito di specifica richiesta istruttoria (punto n. 6 della scheda UPT inserita nella delibera n. 5/2014/FRG) sono state presentate tutte le autorizzazioni alla spesa del Presidente del gruppo rilasciate ai sensi dell’art. 13, c. 1, del Regolamento consiliare n. 6/2013, originariamente non trasmesse al controllo.

In proposito, va rimarcata la necessità di utilizzare un sistema di rilevazione ufficiale e certo della data di rilascio delle autorizzazioni alla spesa (ad es. protocollazione), al fine di

60

Page 61:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

avere chiara evidenza circa l’emissione di tali atti in data antecedente (e non susseguente) all’effettuazione della spesa.

4. Per quanto riguarda la spesa del personale il Presidente del gruppo ha riferito di aver utilizzato per l’intera legislatura un dipendente assegnato dal Consiglio provinciale, nonché un dipendente comandato dalla Provincia autonoma dall’inizio della legislatura fino a marzo 2011. È stata inoltre trasmessa la nota d.d. 17/03/2014 del Presidente del Consiglio provinciale attestante l’insufficienza del personale del Consiglio a soddisfare le esigenze dei vari gruppi consiliari.

Il gruppo consiliare UPT ha quindi assunto quattro dipendenti – tre a tempo pieno ed uno part time 18 ore – con contratto a tempo determinato di diritto privato ex art. 13, c. 3, lett. b), del Regolamento n. 17/2004, e si è anche avvalso, come appena visto, di un dipendente assegnato dal Consiglio provinciale.

In proposito, va rilevato che la dotazione di personale di cui ciascun gruppo consiliare poteva beneficiare era determinata dall’art. 13 e dall’allegato B al Regolamento n. 17/2004 in rapporto al numero di componenti del gruppo, con esclusione di coloro che ricoprivano le cariche indicate dal medesimo art. 13, c. 5 (disciplina, peraltro, oggi non più in vigore in quanto sostituita dal Regolamento n. 6/2013).

Il gruppo UPT, durante il 2013 ha avuto una composizione variabile da 4 (solo per il periodo 9 novembre – 21 novembre) a 6 membri, mentre era originariamente formato da 7 componenti, uno dei quali tuttavia non computabile ai fini della dotazione di personale ai sensi del citato art. 13, c. 5 (si trattava del Presidente della Provincia autonoma). Pertanto, le risorse umane disponibili per il gruppo, in base a quanto statuito dal citato allegato B, non avrebbero potuto superare le 4 unità, salvo il breve periodo sopra evidenziato (9 – 21 novembre 2013) durante il quale il gruppo avrebbe potuto dotarsi unicamente di 3 dipendenti (ex art. 17, c. 2, del Regolamento n. 17/2004).

Nel caso di specie, il gruppo ha invece assunto 4 dipendenti con contratto di lavoro di diritto privato (di cui uno part time a 18 ore) e si è anche avvalso di un dipendente assegnato dal Consiglio. Ne deriva che è stato assunto un dipendente in più, posto che il funzionario assegnato dal Consiglio deve logicamente essere incluso nella dotazione massima prevista dalle citate norme. Tuttavia, qualora il dipendente del Consiglio avesse avuto, anch’egli, un rapporto di lavoro part time 18 ore (accertamento che, allo stato degli atti, la Sezione non ha potuto effettuare) il numero equivalente di ore lavorate consentirebbe di ritenere rispettato il limite stabilito dal più volte citato allegato B (infatti, il gruppo si sarebbe, in ipotesi, dotato di 5 dipendenti, di cui 2 part time 18 ore, corrispondenti a 4 dipendenti full time).

61

Page 62:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Pertanto, in tale situazione, va demandata al Consiglio provinciale la valutazione della regolarità o meno della spesa di personale rendicontata dal gruppo consiliare, tenuto conto di quanto appena rilevato. Analogamente, il Consiglio provinciale dovrà anche verificare se il rimborso concesso al gruppo consiliare durante l’ultimo periodo della pregressa legislatura abbia tenuto conto della mutata composizione del gruppo durante il periodo 9 – 21 novembre 2013.

Infine, con riferimento ai criteri e alle motivazioni del riconoscimento al personale assunto con contratto di diritto privato dell’indennità di funzione nella misura massima del 25% (art. 15, c. 3, del Regolamento n. 17/2004) si rileva che è stata trasmessa un’attestazione unica per tutto il personale assunto, mentre l’evidenziazione delle caratteristiche professionali giustificative dell’attribuzione al dipendente della suddetta indennità avrebbe – evidentemente – dovuto riguardare ciascun lavoratore.

m) Gruppo consiliare “Verdi e democratici del Trentino”1. Il gruppo nel 2013 risulta costituito da un solo componente.

2. È stato allegato il disciplinare interno redatto in data 20/4/2013 dal Presidente del gruppo, ai sensi dell’art. 12 c. 7 della deliberazione consiliare n. 6/2013.

3. Il rendiconto, a seguito di quanto richiesto in fase istruttoria con la deliberazione n. 5/2014/FRG, e ai fini del necessario rispetto del principio di integrità, è stato rielaborato rispetto a quello precedentemente inviato in data 6 febbraio 2014 sia relativamente alle “entrate”, con l’integrazione degli importi relativi ai fondi trasferiti per spese di personale (pari ad euro 46.266,31), sia relativamente alle “uscite”, integrando gli importi relativi alle spese per il personale sostenute dal gruppo (pari ad euro 29.947,31), e alle somme versate relative alle ritenute fiscali e previdenziali per spese di personale (pari ad euro 20.245,78). Sono state, inoltre, indicate le ulteriori voci che risultavano mancanti: il fondo iniziale di cassa per spese di funzionamento (pari ad euro 13.012,76), le entrate riscosse nell’esercizio (pari ad euro 71.193,36) e le uscite pagate nell’esercizio (pari ad euro 75.279,44), con l’evidenziazione di un disavanzo sul fondo di cassa finale per spese di funzionamento (pari ad euro – 159,30) e di un fondo finale di cassa, con saldo negativo, per spese di personale (pari ad euro – 3.926,78).

3.1. Con riferimento alla rielaborazione del rendiconto, è stata fornita la documentazione corredata da una nota esplicativa che motiva il mancato inserimento delle spese relative al personale con riferimento all’art. 20 del Regolamento consiliare n. 6/2013, il

62

Page 63:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

quale prevede che le disposizioni inerenti al personale si applicano a partire dalla legislatura successiva. Pertanto il gruppo consiliare aveva omesso di contabilizzare nel rendiconto le spese per il personale, le cui unità, in base alla documentazione prodotta, risultano essere pari a due: uno in posizione di comando dalla Giunta provinciale e l’altro assunto direttamente dal gruppo.

Dalla nota esplicativa risulta, inoltre, che il gruppo non aveva contabilizzato le spese relative al personale anche perché, non avendo erogato compensi aggiuntivi rispetto a quelli erogati dal Consiglio ai sensi del regolamento n. 17/2004, considerava tale modalità di erogazione come rientrante in “partite di giro”.

Appare, comunque, erroneamente contabilizzato nella voce di uscita U15 (spese logistiche) un incarico per la stesura di un documento valutazione rischi.

4. Il Presidente del gruppo ha presentato la dichiarazione di veridicità e correttezza del rendiconto ai sensi dell’art. 13, c. 2 del regolamento n.6/2013.

5. Il Gruppo ha prodotto le autorizzazioni alle spese riferite alla data successiva al 30 aprile (in quanto il regolamento del 2004 non prevedeva tale adempimento) con sole tre dichiarazioni, di cui due a carattere generale (autorizzazione in via permanente al personale dipendente per l’acquisto di materiale di cancelleria, libri, quotidiani, accesso alle banche dati ecc..) ed una specifica per l’acquisto di francobolli per l’importo di euro 50,00. Ciò in conformità a quanto previsto dal disciplinare interno (art. 3 c. 3) che consente l’autorizzazione in via permanente per gli acquisti di beni per il normale funzionamento dell’ufficio.

Va rilevato che per tutte le altre tipologie di spesa il Presidente ha fornito le autorizzazioni al pagamento delle stesse (sette dichiarazioni complessive, di cui tre riferite ai pagamenti delle fatture Vodafone, pagamenti del personale, e pagamenti a favore dello studio che presta la consulenza per la predisposizione delle buste paga).

Al riguardo, si osserva che il regolamento approvato con delibera n. 6/2013 prevede all’art. 13 c. 1 l’autorizzazione (preventiva) alla spesa e non (successiva) al pagamento.

Peraltro, le note presentate risultano datate antecedentemente agli acquisti effettuati anche se la mancanza di protocollazione non conferisce certezza a tale datazione.

Inoltre, non essendo stato fornito l’estratto conto bancario, mancano i requisiti per la tracciabilità dei pagamenti richiesti dalla normativa in vigore e, comunque (ove non siano riscontrabili movimentazioni finanziarie per importi superiori ai limiti normativi), risulta non rispettato il fondamentale principio di trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, già richiamato nella parte motiva della delibera (sub punto 4.2.2), alla quale ci si riporta anche per quanto riguarda tutte le altre argomentazioni in diritto riferite in generale al controllo della

63

Page 64:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

magistratura contabile che il Presidente del gruppo ha ritenuto di dover far presente a questa Corte.

In particolare, il Presidente (ed unico componente) del Gruppo afferma che “le norme

dettate per l’utilizzo dei fondi assegnati dal Consiglio…non possono estendersi anche alle spese

effettuate dal gruppo utilizzando fondi di diversa provenienza e comunque non pubblici” Al riguardo, sembrerebbe quasi superfluo precisare che il controllo intestato a questa

Corte riguarda indubitabilmente la gestione di risorse pubbliche erogate agli specifici fini istituzionali che giustificano la stessa esistenza e attività dei Gruppi consiliari, e che le modalità attraverso le quali tale controllo si estrinseca rispondono all’esigenza che di tale gestione di denaro pubblico tutti i Gruppi consiliari siano chiamati a dar conto all’Organo elettivo e, dunque, ai cittadini.

6. Con riguardo alle spese di personale, risultano presentati i seguenti documenti: buste paga, F24, versamento delle trattenute fiscali previdenziali ed assicurative, per i quali è stata riscontrata la corrispondenza degli importi con quanto indicato nel rendiconto.

Mancano, tuttavia, le informazioni relative alla qualifica del dipendente assegnato in posizione di comando dalla giunta provinciale, al fine della verifica del rispetto delle disposizioni contenute nell’allegato B del regolamento consiliare 17/2004 che disciplina la dotazione del personale dei gruppi.

P.Q.M.La Sezione regionale di Controllo per il Trentino - Alto Adige/Südtirol, sede di Trento,

definitivamente pronunciandoDICHIARA

non regolari i rendiconti di esercizio dell’anno 2013 dei Gruppi consiliari del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, limitatamente alle spese indicate come irregolari o parzialmente irregolari e a quelle che, pur risultando effettuate, non hanno trovato riscontro nei rendiconti medesimi come riportato nel punto 5 della presente deliberazione e specificamente indicato per ciascun Gruppo nei pertinenti allegati.

DISPONEla trasmissione a mezzo posta elettronica certificata, a cura della Segreteria della

Sezione, di copia della presente deliberazione al Presidente del Consiglio provinciale di Trento, per i conseguenti adempimenti di competenza ai sensi dell’art. 1, comma 11, del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, e alla Procura regionale della Corte dei conti per quanto di competenza.

64

Page 65:  · Web viewIn totale le spese per la voce 11 risulterebbero pari ad euro 5.555,73). - Altre spese (banca, commercialista, IRAP)(16): la somma degli importi presenti nella tabella

Così deciso in Trento, nella Camera di Consiglio del 7 aprile 2014.

I RELATORIf.to Dario PROVVIDERA

IL PRESIDENTE F.F.f.to Paolo VALLETTA

f.to Massimo AGLIOCCHI

DEPOSITATO IN SEGRETERIA il 22 maggio 2014per IL DIRIGENTE

f.to Marco ULACCO

65