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WWW. PRESENTE chiama PASSATO … 27 GENNAIO 2014... GIORNO DELLA MEMORIA … per non dimenticare... l’OLOCAUSTO Oggi parleremo del 27 GENNAIO 1945 per ricordare un brutto giorno (e non solo) della storia del nostro Paese e dell’Europa di cui tutta l’umanità dovrebbe vergognarsi e che noi, ragazzi del presente e uomini del domani, dobbiamo conoscere per non dimenticare... In classe ne abbiamo già parlato dopo la lettura di alcune pagine del “Diario di Anna Frank” e l’incontro con un anziano signore, La Rosa Carmelo e il papà giornalista del nostro compagno Stefano. Ora vogliamo approfondire l’argomento con una ricerca nella rete web. 27 GENNAIO 1945 Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in ricordo delle vittime del nazismo , dell'Olocausto (sterminio sistematico di milioni di ebrei) e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati (chiamati “I Giusti”). In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz , avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa , durante la seconda guerra mondiale. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa , nel corso dell'avanzata in direzione di Berlino , arrivarono presso la città polacca di Auschwitz scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista . L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura, di annientamento dell’ identità e della dignità umana, utilizzati dentro a quel lager nazista. Sino a quel momento ad Auschwitz erano stati uccisi oltre 1 milione e centomila esseri umani.

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WWW. PRESENTE chiama PASSATO …

27 GENNAIO 2014... GIORNO DELLA MEMORIA …

per non dimenticare... l’OLOCAUSTO

Oggi parleremo del 27 GENNAIO 1945 per ricordare un brutto giorno (e non solo) della storia del nostro Paese e dell’Europa di cui tutta l’umanità dovrebbe vergognarsi e che noi, ragazzi del presente e uomini del domani, dobbiamo conoscere per non dimenticare...

In classe ne abbiamo già parlato dopo la lettura di alcune pagine del “Diario di Anna Frank” e l’incontro con un anziano signore, La Rosa Carmelo e il papà giornalista del nostro compagno Stefano. Ora vogliamo approfondire l’argomento con una ricerca nella rete web.

27 GENNAIO 1945

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in ricordo delle vittime del nazismo, dell'Olocausto (sterminio sistematico di milioni di ebrei) e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati (chiamati “I Giusti”). In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa, durante la seconda guerra mondiale.

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'avanzata in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Auschwitz scoprendo il tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.

L'apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura, di annientamento dell’ identità e della dignità umana, utilizzati dentro a quel lager nazista.

Sino a quel momento ad Auschwitz erano stati uccisi oltre 1 milione e centomila esseri umani.

L’entrata nel campo di concentramento di Auschwitz con la triste scrit “Arbeit macht frei” cioè « Il lavoro rende liberi », contrastando con le condizioni disumane e il destino di morte dei prigionieri

Forni crematori del campo di Auschwitz. Distrutti per ordine degli stessi tedeschi, vennero ricostruiti nel dopoguerra.

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Scopriamo il significato di alcune parole

La parola "Olocausto" deriva dal greco olokaustos, "bruciato interamente", composta da olos "tutto intero" e kaio, "brucio". La parola “Shoah” in lingua ebraica HaShoah, vuol dire "catastrofe", "distruzione"

La parola “genocidio”, secondo la definizione adottata dall'ONU, indica «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso». Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale. Il genocidio è uno dei peggiori crimini che l'uomo possa commettere perché comporta la morte di migliaia, a volte milioni, di persone e la perdita di patrimoni culturali immensi. È pertanto definito dalla giurisprudenza un crimine contro l'umanità.

Il termine, deriva dalla greco ghénos “razza, stirpe” e dal latino caedo “uccidere”.

Lager è un termine tedesco che indica campi di concentramento, campi di sterminio, campi di lavori forzati, voluti da Adolf Hitler e utilizzati dalla Gestapo (Polizia segreta tedesca), per confinare e rieducare, ma i nazisti in realtà li adoperavano per la repressione degli oppositori politici.

Per saperne di più

Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebraico, è celebrato dagli stati membri dell'ONU, in seguito alla risoluzione 60/7[1] del 1 novembre 2005.

In Italia gli articoli 1 e 2 della Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000

definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

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Legge 20 luglio 2000, n. 211

"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000

Art. 1.

1.La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

1.In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Alcune memorie della Shoah

Primo Levi fu un partigiano antifascista. Nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e quindi, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò al compito di raccontare le atrocità viste, come si legge nel romanzo “Se questo è un uomo”. Ecco alcuni versi introduttivi del romanzo

….Considerate se questo è un uomoche lavora nel fangoche non conosce paceche lotta per mezzo paneche muore per un si o per un no.…………..Meditate che questo è stato:vi comando queste parole.Scolpitele nel vostro cuorestando in casa andando per via,coricandovi, alzandovi.Ripetetele ai vostri figli.

(Primo Levi) 

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Anna Frank, ragazzina ebrea, nel 1942, assieme ai suoi familiari fu costretta a nascondersi in un alloggio segreto, per sfuggire alla persecuzione nazista. Qui Anna scrisse la maggior parte del suo diario, nel quale racconta la vita e le vicende di tutti i giorni. Dopo la guerra venne pubblicato dal padre sopravvissuto allo sterminio. Nel 2009 l'UNESCO ha inserito il Diario di Anna Frank nell'Elenco delle memorie del Mondo”

Noi abbiamo letto solo qualche pagina del diario. Scriviamo due frasi per noi significative :

“ È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che può sempre emergere. “

“Ebrea o non ebrea, io sono soltanto una ragazzotta con voglia di divertirmi …”

Le nostre riflessioni

“ Dobbiamo conoscere per ricordare e non dimenticare le sofferenze

di quel periodo ed evitare nuove sofferenze ad altri popoli e persone.”

“Anche coloro che hanno commesso questi crimini devono ricordare

e non dimenticare quanto male hanno commesso”

Gli alunni Cappello S. – Cassisi G. – Cilia G. – Cona A. – Contu A. – Di Benedetto O. –

Di Martino M. – Di Natale F. – Di Pietro D. – Garilli D. – Marotta S. –

Mugliarisi S. - Muscia G. – Nigro C. – Pesente A. – Polizzi E. – Rotta D. –

Senia B. – Tallarico C. – Traina N. – Vespertino L.

Le maestre Rosetta e Paola

Classe 5^ A - I.C. Portella della Ginestra - Vittoria

Nella rete abbiamo trovato delle attività create da altre maestre che aggiungiamo al nostro lavoro.

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Trasforma questo ferro spinato, simbolo di prigionia e di sofferenza, disegnando

sopra, dei fiori con foglie, cuori o altri simboli di “PACE, GIOIA, AMORE E

LIBERTA’”formando così una cornice colorata, poi scrivi dentro parole o frasi che

rappresentino questi “SENTIMENTI”.

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http://maestrarosasergi.wordpress.com/ COLORA LA FRASE DI AZZURRO, LE STELLE DI GIALLO E DISEGNANE DELLE ALTRE.

6 MILIONI DI STELLE DI DAVIDE

BRILLERANNO CERTAMENTE

NELLA NOTTE CHE PRECEDERA’

“IL GIORNO DELLA MEMORIA”

“27 GENNAIO ”

Shoahin lingua ebraicaהאוש, significa

"desolazione, catastrofe, disastro".