Wallerstein Immanuel - Il Futuro Dell Economia Mondiale

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    Il FUTURO DELL’ECONOMIA MONDIALE1

    Negli ultimi 150 anni c‘è stata una tenen!a all‘ascesa ella "#$!ac#m%lessi&a ei m#&imenti alte$nati&i nell’ec#n#mia m#nialeca%italista' Ci $$ann# anc#$a m#lti anni e le c#nseguen!e n#n s#n#ine&ita(ili) ma %e$ *alle$stein &i&iam# nella t$ansi!i#ne st#$ica m#nialeal ca%italism# al s#cialism#'

    Immanuel *alle$stein

    I contrasti temporali (passato e futuro, vecchio e nuovo) e le caratterizzazionitemporali (il presente, la crisi, la transizione) sono argomenti di cui amiamospesso parlare.

    Il tempo è però una realtà sociale, non fisica, e la nostra concezione del

    tempo (o, per meglio dire, dello spazio-tempo) rispecchia non solo il sistemasociale cui appartiene, ma è un elemento costitutivo fondamentale di talesistema.

    Non possiamo discutere di uello che riteniamo sia il futuro del sistemamondiale moderno se non veniamo ad un accordo su ua le sia il passato cuici stiamo riferendo. !er uanto mi riguarda, la risposta si è fatta via via pi"chiara. Il mondo moderno è un#economia mondiale di tipo capitalista, nata inualche zona dell#$uropa tra il 1%&' ed il 1&&' come risposta alla crisi del

    feudalesimo che aveva fatto tremare la stessa $uropa nel periodo 1*''-1%&'.

    $ssa e++e origine come strumento repressivo della capacità sempremaggiore dimostrata, durante il periodo di crisi, dalla forza lavoro europea asottrarre il sovrappi" (sur plus) di cui le classi signorile e patriarcale ur+ana sierano impossessate durante il sistema feudale. Il sistema capitalista chesostitu il sistema feudale si rivelò, sotto uesto punto di vista, incredi+ilmenteall#altezza ditale compito.

    Il periodo compreso tra il 1%&' e il 1'' registrò una sensi+ile caduta delreddito reale dei produttori diretti in $uropa e, con il costante ampliamento

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    polarizzazione (ovvero, usando un#espressione ormai in disuso, diImmiserimento crescente) da allora non ha mai cessato di espandersi 5 euesto può essere dimostrato empiricamente ualora si misuri lapolarizzazione considerando l#economia mondiale nel complesso e non stati

    particolari.!er renderci conto dei reali cam+iamenti che si verificano oggigiorno e chepotre++ero aversi in futuro do++iamo sta+ilire ua li sono i meccanismistrutturali mediante i uali il sistema si è finora riprodotto e uali sono lecontraddizioni strutturali che lo hanno messo in crisi.

    6ratterò uesto argomento piuttosto +revemente perch7 desideroconcentrarmi sulle risposte organizzative delle classi oppresse e sulla politicadei movimenti alternativi al sistema (antis8stemic movements) che sono sorti

    nel corso dello sviluppo storico dell#economia mondiale capitalista, dalmomento che sono proprio uesti movimenti che rappresentano un flessoessenziale tra crisi e riproduzione del sistema.

    6utti i sistemi hanno una struttura e vanno incontro a trasformazioni, dannoluogo a cicli e tendenze. 9n#analisi intelligente deve essere sempre cauta nelporre maggiore accento su un aspetto a scapito dell#altro 5 nell#individuaresolo il ripetersi di alcuni modelli e scoprire sempre ciò che è nuovo, inuanto gran parte del nuovo c#era da sempre e le ripetizioni, se cos sipossono chiamare, hanno un caratteristico andamento a spirale.

    I meccanismi economici fondamentali dell#economia mondiale capitalistica si+asa no sul fatto che l#assenza di una struttura politica unitaria e totalizzanterende possi+ile ai produttori che cercano di operare secondo l#imperativodell#accumulazione continua di capitale, di eliminare dalla concorrenza, nellungo periodo, coloro che gestiscono imprese economiche sulla +ase di altriprincipi normativi. :uesto significa che i produttori2imprenditori tendono aprendere decisioni 5 r guardanti la produzione e gli investimenti 5 in +ase aciò che può ottimizzare la pro+a+ilità, nel medio periodo, di ottenere profitti

    individuali.

    ;a contraddizione fondamentale del sistema capitalistico sta nellaseparazione tra ciò che determina l#offerta e ciò che determina la domanda.;e decisioni riguardanti la produzione mondiale vengono prese su +aseindividuale. ;a somma delle attività dei singoli produttori2imprenditori va adaumentare costantemente la produzione mondiale, il che significa che lapossi+ilità, per tutti loro, di realizzare continui profitti, è necessariamentefunzione di una domanda mondiale in espansione. ;a domanda mondiale inespansione non è invece funzione delle decisioni dei singoliproduttori2imprenditori.

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    produzione (e uindi a ridurre i costi del lavoro), serve in realtà ad a++assarela domanda mondiale. ;a domanda mondiale è determinatafondamentalmente da una serie di compromessi politici preesistenti all#internodei vari stati che fanno parte dell#economia mondiale, e che pi" o meno

    fissano per periodi di media durata (circa &' anni) la distri+uzione modale delreddito tra i vari partecipanti al circuito del capitale.

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    =urante uesta fase di stagnazione, le violente lotte sociali all#interno dei varistati portano, di solito, ad una riapertura dei precedenti compromessi storiciche avevano determinato l#attuale distri+uzione del sovrappi" estorto eappropriato. Inoltre le zone semiperiferiche sono in grado di ottenere o prezzi

    pi" elevati per i loro +eni oppure una porzione pi" ampia del mercatomondiale, e cos si appropriano di uantità maggiori del sovrappi" prodotto alivello mondiale.

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    differenza iniziale tra la maggiore forza statale delle aree centrali e la minoreforza statale delle zone periferiche sia diminuita. Bl contrario, nonostante ilfatto che tutti gli stati fossero divenuti pi" forti in relazione alle forze interne, eche vi fosse una tendenza complessiva verso l#instaurarsi sempre pi" chiaro

    di un sistema interstatale +en definito (che ha raggiunto il suo culmine ideologico nella formazione delle Nazioni 9nite +asate sulla insistenza formale sulprincipio dell#eguaglianza, vi è stata, ciononostante una polarizzazionesempre crescente della forza degli stati.

    Cli stati non sono le sole istituzioni create in tal modo dall#operaredell#economia mondiale0 vengono create anche le classi. ?ttiene cos realeconferma e non viene sconfessata da fatti l#intuizione originaria di /arDsecondo cui l#attività del sistema capitalista creava due classi definite epolarizzate.

    /entre, originariamente, la molteplicità degli ordinamenti sociali comportavache la maggior parte delle famiglie fossero parzialmente gli espropriati eparzialmente gli appropriatori, e uindi sia proletari che +orghesi, la lentama costante mercificazione sia della forza lavoro che dei settori dirigenti ha difatto a++assato il velo sociale che offuscava la struttura in classi.

    ;a maggior parte delle famiglie attualmente ricade nettamente o nellacategoria che riceve complessivamente come reddito totale meno delprodotto sociale che crea (e uindi è oggettivamente proletaria), oppure inuel la che riceve una parte del sovrappi" prodotto a livello glo+ale (e uindiè oggettivamente +orghese).

    iò che è importante ai nostri fini è notare due cose0 uesto oggettivochiarimento, ovvero a++assamento del velo sociale, è di fatto il prodotto dellefasi periodiche di stagnazione e delle conseguenti pressioni sia sugliimprenditori che sui lavoratori. I +isogni di entram+i i gruppi, specialmentenella misura in cui essi hanno voluto modificare a loro vantaggio le strutturestatali, hanno condotto ad una crescente coscienza di classe, a livello sia

    nazionale che mondiale e storicamente dapprima da parte della +orghesia epoi pi" tardi del proletariato.

    ;a creazione delle classi va di pari passo con la creazione e ri-creazione diun gran numero di gruppi sociali omogenei (status groups) a livello nazionale,etnico, razziale, reIigioso o linguistico, che rappresenta la modalità con cuisettori della +orghesia e del proletariato difendono i loro interessi di +reveperiodo di fronte ai ritmi ciclici dell#economia mondiale.

    Nei momenti di stretta economica (fasi E), i gruppi cercano una legittimazione

    eDtra economica all#accumulazione monopolistica dei privilegi (ualioccupazione, istruzione, ecc.) Nei periodi di espansione (fasi B) i gruppi

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    sociali superiori e medi cercano di evitare il potenziale declino del loro potereall#interno del mercato coprendo l#accesso a posizioni privilegiate con lasanzione legislativa dei diritti già riconosciuti a livello culturale@ op pure igruppi sociali inferiori perseguono i propri o+iettivi di classe cercando di darsi

    una veste di status, in particolare nelle situazioni in cui gli strati sociali medili hanno espropriati delle forme espressive proprie della classe lavoratrice. Intutti uesti casi un rinnovato accento sulle distinzioni di status aiuta a portareavanti gli interessi di settori specifici dell#economia mondiale.

    In ultima analisi, la formazione dei gruppi sociali, alla stessa streguadell#attività dello stato, serve a delimitare e comprimere sia le forze di mercatoche uelle di classe, a favore di uno o pi" gruppi che altrimenti nel medioperiodo sare++ero destinati a scomparire.

    Non do++iamo infine ignorare che l#economia mondiale capitalista ha datouna struttura organizzativa particolare alla +orghesia ed al proletariato, dovel#elemento distintivo è la raccolta dei redditi guadagnati in nuclei di tipofamiliare. Nonostante il vantato individualismo dell#ideologia capitalista, imem+ri delle classi e dei gruppi sociali non sono singoli individui, ma famiglie.$ ueste famiglie sono creazioni dell#economia mondiale in uanto i confinidelle unità economiche effettive sono il risultato di pressioni esercitate sugruppi consanguinei e2o coa+itanti affinchè estendano o restringano i loroconfini, in maniera tale da produrre la forza lavoro necessaria, con livelli

    salariali adatti a zone specifiche dell#economia mondiale.In particolare la cosiddetta famiglia estesa, che spesso in effetti non èformata semplicemente da un gruppo di consanguinei, è una struttura indottache ottimizza la fornitura di manodopera salariata impiegata per un periodo ditempo ad un salario inferiore al minimo, legando il mantenimento deilavoratori a nuclei familiari il cui reddito è alimentato dal sovrappi" creato daaltri mem+ri del nucleo (o da essi stessi in altre fasi della vita), a favore deldatore di lavoro.

    Ficeversa la cosiddetta famiglia nucleare, che può anche non esserenecessariamente formata da un gruppo di consanguinei, ottimizza lacreazione di domanda in termini monetari riducendo la uantità di +eni diconsumo non ottenuti attraverso il mercato. ;e spinte contraddittorie delleforze economiche mondiali creano un modello ciclico in cui le strutturefamiliari variano a seconda della zona economica e delle fasi di espansionestagnazione.

    ;e stagnazioni cicliche periodiche dell#economia mondiale sono stateessenzialmente risolte da una com+inazione di * meccanismi. Innanzituttoalcuni produttori hanno utilizzato progressi tecnologici per creare prodottinuovi e2o ottenuti in modo pi" efficiente che permettessero una

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    concorrenzialità adeguata con altri produttori che avevano precedente mentedominato il mercato di merci particolari. :uesto ha prodotto nuovi, cosiddettidinamici settori produttivi. In secondo luogo, alcuni settori delle famiglie cheerano precedentemente estese e che ricevevano soltanto una piccola parte

    del reddito legato all#arco della vita dalle risorse salariali si sono ritrovatespostate, espropriate o comunue spinte a proletarizzarsi, cioè a diventaredipendenti in maggior misura dal mercato del lavoro salariato per uantoriguarda il reddito familiare nell#arco della vita. !er coloro che sonosopravvissuti al processo di transizione forzata, ciò ha di fatto significato unaumento del reddito monetario (anche se non necessariamente un aumentodel reddito reale). In terzo luogo, nuovi produttori diretti sono stati incorporatinell#economia mondiale, spostando i precedenti confini di uesta.

    :uesti produttori diretti appena incorporati hanno formato nuove fonti di

    lavoro salariato a +asso prezzo e a tempo parziale@ essi hanno anchenaturalmente prodotto nuova offerta di materie prime per la produzioneindustriale mondiale necessaria alla fase d#espansione dell#economia dimercato.

    =ei tre meccanismi 5 trasformazione tecnologica, proletarizzazione,incorporazione 5 la maggior parte degli autori indica nel primo il pi" linearetra tutti i processi dell#economia mondiale capitalista. =i fatto è vero ilcontrario, se si analizza la tecnologia non in uanto processo autonomo ma a

    seconda del suo impatto sulla struttura del sistema mondiale in uanto tale.In misura maggiore rispetto ad altri meccanismi, l#impatto del mutamentotecnologico è il pi" ciclico e il meno secolare. /i spiego0 ciò chel#avanzamento tecnologico ha ottenuto soprattutto è di aver regolarmentepermesso ad una serie di imprenditori di competere con successo con altriimprenditori. :uesto ha avuto due conseguenze. ;a natura specifica dellemerci ad elevato profitto ed elevato salario è ripetutamente mutata a favoredelle merci in cui è stata introdotta la nuova tecnologia. !rodotti particolariche prima rientravano in uesta categoria hanno su+to un a++assamento intermini di redditività complessiva e conseguentemente delle relative strutturesalariali. In secondo luogo, è cam+iata regolarmente anche la locazione fisicadei settori pi" dinamici sia all#interno che attraverso i confini tra gli stati.:uindi sia l#insieme delle merci implicate nello scam+io ineguale, chel#am+ito geografico in cui si svolgevano i processi economici centrali eperiferici sono costantemente cam+iati col passare del tempo, senza peròtrasformare in alcuna misura significativa la struttura mondiale dello scam+ioineguale +asato sulla divisione assiale del lavoro.

    =a principio il grano veniva scam+iato con i tessuti@ pi" tardi fu la volta dei

    tessuti con l#acciaio, oggi è l#acciaio ad essere scam+iato con i computers ecol grano. 9na volta Fenezia era una zona centrale e l#Inghilterra una zona

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    perseguimento di o+iettivi temporanei nella fase di transizione.

    /entre la ricerca di una maggiore forza, da parte degli stati pi" de+oli, è stataanch#essa una costante del sistema, è solo dopo la riorganizzazione delsistema interstatale che segu le guerre napoleoniche e la

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    di uno stato della periferia. 6uttavia, specialmente proprio per uanto riguardai movimenti alternativi, i meccanismi che risultano pi" facilmente influenza+ilisono ueste stesse strutture statali di limitato potere.

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    derivazione degli eventi politici.. Non +isogna neppure condannare tantofacilmente le riforme stesse0 possono essere sem+rate insignificanti rispettoalle aspirazioni, ma è da chiedersi se uesto sia un metodo di giudizioappropriato. Non andre++ero viste invece come un meccanismo, anche

    a++astanza riuscito, per rallentare la polarizzazione galoppante del sistemamondiale nel suo complesso, per mezzo del uale conservare le possi+ilitàmateriali di un#attività alternativaJ =a uesto punto di vista, tali rivoluzioninon sono state di fatto nè false, nè prive di effetti, ma hanno certamentedovuto essere recuperate, nel senso che l#ottenere potere politico ha spintoi movimenti ad adattarsi prima o poi alle norme del sistema internazionale e,pi" di uanto auspicassero, alla legge del valore che sta alla +ase delleoperazioni dell#economia mondiale apitalista. Il fatto è che, per uantoradicali fossero le riforme avviate da uno ualsiasi di uesti movimenti, essihanno scoperto che nessuna singola struttura statale può attuare unatrasformazione sia del sistema internazionale che dell#economia mondiale, eche non esiste un modo semplice in cui il resto del mondo possa essereeliminato. 9n certo stato guidato da un dato movimento può tentare distaccarsi dalle strutture politico-economiche del sistema mondiale. ;aam+ogia di !oI !ot è forse stata l#esempio pi" drammatico di tale tentativo./a a prescindere totalmente dal fatto che uesta sia una tattica consiglia+iledati i risultati, è risultato del tutto evidente che non sia stata una tatticapratica+ile, dal momento che il resto del sistema mondiale semplicementenon era pronto a che venisse attuato, anche in un settore poco rilevante della

    terra uale è la am+ogia.

    ?vunue la realtà è stata che il fatto che un movimento proclami il distaccodei propri processi produttivi nazionali dall#economia mondiale integrata nonha mai di fatto determinato tale distacco. $sso può aver ottenuto un ritirotemporaneo che, rafforzando la produzione interna e le strutture politiche, hapermesso allo stato di migliorare la posizione nell#economia mondiale. Inuesto caso ciò ha solamente significato che, in pratica, determinati prezzirelativi sono stati imposti in scam+i particolari cosicchè, all#interno dello stato

    che li fissava, alcuni riportassero dei guadagni ed altri delle perdite. /a èproprio uesto il modo in cui l#economia mondiale capitalista ha sempreoperato e uindi la logica della posizione di /ao 6se 6ung sulla lotta di classepermanente all#interno degli stati che hanno intrapreso una costruzionesocialista è impecca+ile. ;#unica uestione è cosa farne.

    $ ui do++iamo fare ritorno ai movimenti. Brrivare ad un potere stataleparziale o totale ha comportato sempre un parziale compromesso, e in molticasi ha significato in definitiva arrivare ad un compromesso totale, dato che imovimenti avevano smesso del tutto di essere movimenti alternativi al

    sistema. Noi do++iamo però osservare uesti movimenti da un punto di vistastorico.

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    =opo la fase di mo+ilitazione venne, per i movimenti alternativi, la fase delpotere esercitato mediante la realizzazione di compromessi. Il poteremediante compromessi non coincise affatto col totale a++andono deglio+iettivi alternativi. Pu proprio uesta fase di potere attraverso compromessi

    che creò l#effetto a spirale e modificò uello che sem+rava essere unfenomeno ciclico in una tendenza secolare del sistema mondiale nel suocomplesso. ;#ottenimento del potere da parte di alcuni movimenti ha avutodue conseguenze importanti, al di là delle riforme che tali movimenti poteronoattuare in certi stati. :uesti movimenti hanno innanzitutto chiaramente avuto ilruolo di ispiratori e rafforzatori di analoghi movimenti nei !aesi vicini,specialmente su+ito dopo la conuista del potere.

    Non si può descrivere la storia politica del QQ secolo senza tener conto diuesto effetto di diffusione. ;a mo+ilitazione ha generato altra mo+ilitazione

    ed il successo dell#una è stato fonte di speranza per l#altra. In secondo luogo,il successo dell#una ha creato un maggior spazio politico per l#altra.

    ?gni volta che un movimento alternativo ha ottenuto, parzialmente ototalmente, il potere, ha alterato l#euili+rio di potere del sistema interstatalein modo tale che si è creato pi" spazio per altri movimenti alternativi.

    /a se il giungere al potere di un movimento ha fornito sia l#ispirazione che lospazio per gli altri, l#inevita+ile compromesso che ha coinvolto i movimenti alpotere non potre++e avere ridotto sia l#ispirazione che lo spazioJ

     Bssolutamente no, perchè l#operare del sistema mondiale è pi" complesso diuanto tale semplice simmetria suggerire++e. I movimenti sorti in seguito nonsono stati solo ispirati, ma sono stati anche avviati0 essi hanno appreso cheparte della lotta politica mondiale prevede che essi facciano pressione suuesti movimenti al potere, che sono scesi a compromessi ma la cui forzainterna dipende in parte dal mantenersi fedeli con continuità all#ideologia.

    I movimenti nella fase di sollevazione non hanno esitato a giocare uestacarta per spingere i movimenti nella fase del potere a scendere a meno

    compromessi di uelli verso cui essi si sare++ero altrimenti orientati,sottraendo loro lo spazio ed anche l#ispirazione di cui necessitano,nonostante la loro riluttanza. =a cui, uello che sem+ra un semplice ciclo diascesa e discesa dei risultati politici dei movimenti alternativi risulta esserestato, ad un esame pi" attento, una spinta in ascesa- discesa-ascesa.

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    piuttosto tra i difensori del sistema. ;#importanza dei movimenti alternativi nonsta nelle riforme ottenute o nei regimi instaurati0 molti di uesti regimi sonoinfatti parodie dei loro o+iettivi dichiarati. ;#importanza di uesti movimenti èvaluta+ile sulla +ase dei cam+iamenti da essi introdotti nel sistema mondiale

    complessivo. $ssi trasformano in primo luogo non il sistema economico,uanto piuttosto il sistema politico dell#economia mondiale capitalista.

    9nito alle tendenze pi" strettamente socioeconomiche precedentementedescritte, uesto aumento secolare della forza dei movimenti alternativi minaalla +ase l#esistenza stessa del sistema mondiale.

     Blla luce di uesta analisi, diamo uno sguardo alla situazione attuale. In tuttoil mondo il punto di svolta verso il +asso del ciclo di >ondratieff nel secondodopoguerra fu o nel 1MG o nel 1MG* (è difficile sta+ilirlo ad una cos +reve

    distanza storica).

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    economica mondiale per incrementare nettamente il prezzo di uesto loroprodotto cos determinante.

    Il risultato, naturalmente, fu non solo la riallocazione del sovrappi" mondiale,ma anche il porre vincoli alla produzione mondiale. (A per uesto motivo chel#opposizione politica all#?pec negli stati del centro è stata solo sim+olica).

    In un certo numero di aree periferiche, la stretta economica mondiale fuavvertita sotto forma di gravi carestie che svuotarono al cune zone rurali deiproduttori, costringendo molti dei sopravvissuti ad un#esistenza emarginatanelle aree ur+ane. (iò significa anche una riduzione della produzioneagricola mondiale, a vantaggio dei settori produttivi e commerciali agricoli dialcune zone del centro).

    :uesta prima esplosione delle lotte politiche durante l#attuale stagnazionemondiale sem+ra essere stato +loccato0 il rovesciamento della Hivoluzioneulturale, l#invasione sovietica della ecoslovacchia, la soppressione dei varicosiddetti movimenti radicali nel Nord Bmerica e nell#$uropa ?ccidentale, leguerre socialiste nell#Bsia sud-orientale, le spinte per regolamenti interninell#Bfrica meridionale, il riciclaggio dei petrodollari ?pec. =#altro cantouesta fase E è lungi dall#essere finita. i si possono ancora attendere, pertutti gli anni TO', tassi di disoccupazione relativamente elevati, ulteriori crisifiscali e forse anche un sensi+ile crollo dei prezzi.

    9no

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    periferici stanno conducendo l#uno contro l#altro e in cui vi possono esseresostanzialmente solo uno o due vincitori.

    In Iran vi è stata la prima di ueste esplosioni, ma altre simili nella pratica senon nella forma non sono da escludere in zone tanto diverse come ina,India,

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    mondo relativamente li+ero ed egualitario potrà infine iniziare. os misem+ra, e solo uesto può pro+a+ilmente permettere a ciascun individuo eall#umanità intera di realizzare le loro potenzialità.

    NOTE

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    1  $stratto da BUI/96 n 4 rivista +imestrale di economia politica e cultura  novem+re-dicem+re 1MO.. 6ratto da B. KopSins - I. Vallerstein, !rocess ofthe Vorld-