VS PARMA - veneziaunited.com · del calcio raccontato, aveva lavorato per to ... 46’ Lucarelli...
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gmai
l.com
VENEZIA FC
PARMA
STADIO PIERLUIGI PENZOS.ELENA - VENEZIA
VS
SABATO 23 SETTEMBRE 2017 ORE 15.00
L N P - S E R I E B - C A M P I O N A T O 2 0 1 7 / 1 8
facciamopuntoil
quei tanti quasi goal
Imperversa il “quasi”.
L’avverbio “quasi” che
i dizionari definiscono:
“in misura non
molto inferiore alla
completezza”.
E, nel calcio, quante
volte non si dice “quasi
gol” locuzione nuova
coniata dall’inventore
delle radiocronache
sportive Nicolò Carosio,
siciliano che prima
di darsi alla poesia
del calcio raccontato,
aveva lavorato per
anni ai petroli di Porto
Marghera?Quel “quasi” che
ha imperversato
nelle discussioni
post partita dei tifosi
arancioneroverdi dopo
le prime cinque giornate
di campionato del
Venezia FC.
ISe le tante occasioni
sprecate a Cesena
fossero finite in rete?
Se Bentivoglio non fosse
stato esageratamente
espulso, lasciando per
molto tempo la squadra
in dieci, come sarebbe
finita la sfida casalinga
con lo Spezia?
Se lo stesso arbitro
avesse visto il mani in
area spezzina che,
per conseguenza, ha
causato le proteste di
Perinetti, motivo della
sua espulsione?
E se il piccolo
centrocampista
dell’Avellino D’Angelo
non avesse indovinato
il più efficace colpo
di testa della sua
carriera nel groviglio
di uomini che, a due
minuti dalla fine, ha
decretato il pareggio
che gli arancioneroverdi
pregustavano come una
prossima vittoria?
Se tutti quei “quasi”
si fossero convertiti
positivamente l’Unione
potrebbe veramente
concedersi il lusso
di sognare. Ma già
il solo fatto di poter
permettersi queste
riflessioni è positività
da non trascurare. La
squadra sa il fatto suo,
ha la misurata dose di
umiltà che rappresenta
consapevolezza dei suoi
limiti, ha capacità di
applicazione delle teorie
del suo campione Pippo
Inzaghi, ha potenzialità
non ancora del tutto
comparse.
LA CLASSIFICAPUNTI
13
11
10
10
9
7
7
7
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5
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8
BOMBER GoalSquadra
GARE FATTI SUBITIV N P
5° GIORNATA 6° GIORNATA
FROSINONE
EMPOLI
PERUGIA
CARPI
PALERMO
CITTADELLA
CREMONESE
VENEZIA
AVELLINO
SPEZIA
PESCARA
BARI
NOVARA
PARMA
BRESCIA
TERNANA
V.ENTELLA
FOGGIA
SALERNITANA
CESENA
ASCOLI
PROVERCELLI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
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15.
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18.
19.
20.
21.
22.
AVE
ASC
BAR
CAR
CIT
PAL
PAR
PES
PRV
SPE
TER
1 - 1
0 - 1
1 - 0
1 - 3
4 - 0
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2 - 2
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1 - 0
SOSP
VEN
FRO
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23/09
23/09
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23/09
23/09
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23/09
23/09
24/09
25/09
TER
FOG
PES
CIT
AVE
FRO
SPE
CAR
PAR
ASC
PRV
Stefano PETTINARI PES 7 (0)
Francesco CAPUTO EMP 6 (1)
Kwang-song HAN PER 5 (0)
Riccardo IMPROTA BAR 3 (1)
Jerry MBAKOGU CAR 3 (0)
OSPITIAMO IL PARMA, UNA SFIDA LEGATA A GRANDI RICORDI
ULTIME PARTITE1^ GIORNATAPARMA - CREMONESE 1-040’ Calaiò
2^ GIORNATANOVARA - PARMA 0-161’ Barillà
3^ GIORNATAPARMA- BRESCIA 0-160’ Ferrante
4^ GIORNATAPERUGIA - PARMA 3-0 18’ Kwang-Song Han, 51’ e 67’ Bonaiuto
5^ GIORNATAPARMA - EMPOLI 1-222’ Caputo (E), 46’ Lucarelli (P), 49’ Simic (E)
AVVERSARIODI OGGI
In un epoca in cui la parola nostalgia è entrata prepotentemente nel vocabolario calcistico del tifoso, la partita odierna che vedrà opposte Venezia e Parma rievoca ricordi di grandi sfide e indimenticabili imprese. Un match importante, da vincere per allungare in classifica e per onorare al meglio il proprio grande blasone.LA STORIA - Se prima era stata una dignitosa squadra di provincia, il Parma Calcio 1913 si affaccia nell’elite del calcio italiano molti anni dopo la sua nascita, quando nel 1989 il binomio Parmalat-Nevio Scala porterà la squadra gialloblù dapprima a centrare la storica promozione in Serie A e successivamente a riempire la bacheca con trofei nazionali e continentali. Nella prima metà degli anni 2000, ma ancora di più
nel decennio successivo, i continui cambi di dirigenza e fallimenti societari hanno di fatto disgregato quella che un tempo era considerata la vera antagonista delle grandi d’Italia.Il RECENTE PASSATO - “Occorre rievocare in più occasioni la storia”. Questo deve aver pensato Nevio Scala quando decise di prendersi la poltrona presidenziale e far ripartire il suo amato Parma, dopo l’ennesimo fallimento societario targato Ghirardi-Leonardi. Dopo un anno in serie D, i ducali il 17 giugno 2017 riescono nel grande salto battendo ai playoff l’Alessandria, conquistando di fatto la tanto agognata serie B, riportando il club a palcoscenici decisamente più più abituali.
A cura di: Mattia Forte
FORMAZIONE DEL PARMAALLENATORE: ROBERTO D’AVERSA
ROSAAVVERSARIA
N. GIOCATORE ANNO ETÀ NAZIONALITÀ
PORTIERI 1 Pierluigi Frattali 1/12/85 31 ITA
22 Michele Nardi 9/7/86 31 ITA
35 Andrea Dini 20/2/96 21 ITA
DIFENSORI 2 Simone Iacoponi 30/4/87 30 ITA
3 Mohamed Coly 2/2/84 33 SEN
5 Valerio Di Cesare 23/5/83 34 ITA
6 Alessandro Lucarelli 22/7/77 40 ITA
13 Juan Manuel Ramos 11/12/96 20 URU
15 Desiderio Garufo 22/4/87 30 ITA
24 Lorenzo Saporetti 19/3/96 21 ITA
25 Luca Germoni 1/9/97 20 ITA
28 Riccardo Gagliolo 28/4/90 27 ITA
CENTROCAMPISTI 4 Francesco Corapi 22/12/85 31 ITA
8 Luigi Scaglia 23/11/86 30 ITA
11 Gianni Munari 24/6/83 34 ITA
17 Antonino Barillà 1/4/88 29 ITA
20 Antonio Di Gaudio 16/8/89 28 ITA
21 Matteo Scozzarella 5/6/88 29 ITA
27 Davide Giorgino 4/5/85 32 ITA
29 Manuel Scavone 3/6/87 30 ITA
31 Francisco Sierralta 6/5/97 20 CHI
33 Jacopo Dezi 10/2/92 25 ITA
ATTACCANTI 7 Pasquale Mazzocchi 27/7/95 22 ITA
9 Emanuele Calaiò 8/1/82 35 ITA
10 Yves Baraye 22/6/92 25 SEN
14 Marco Frediani 13/3/94 23 ITA
18 Manuel Nocciolini 18/5/89 28 ITA
19 Roberto Insigne 11/5/94 23 ITA
26 Luca Siligardi 26/1/88 29 ITA
30 Fabio Ceravolo 5/3/87 30 ITA
STATISTICHE
VENEZIA
7
15
3
1
3
6
19
8° posto in classifica 14° posto
vinte
pareggiate
perse
6
PARMA
PUNTI
PARTITE
GOAL
SANZIONI
ROSSI
FATTI
SUBITI
GIALLI
a favoreRIGORIcontro
primo temposecondo tempo
primo temposecondo tempo
1/1
0/0
12
01
2/1
0/0
21
24
1 1
2 0
0 1
0 1
2 0
0 2
in casa in trasferta
Stefano MOREO attaccante
30/06/1993141 presenze, 35 gol
EmanueleCALAIÒattaccante08/01/1982540 presenze, 174 gol
1 GOAL 1
1 ASSIST 0
5 PRESENZE 5
434 MINUTI 390
IL DUELLO
VS
LA FORMAZIONE COMPLETA DEL VENEZIA FC PER LA STAGIONE 2017/2018
ROSADEL VENEZIA FC
PORT
IERI
DIFE
NSO
RI
22
Danilo RUSSOItalia
14
Marco PINATOItalia
3
Matteo BRUSCAGINItalia
6
Maurizio DOMIZZIItalia
12
Guglielmo VICARIOItalia
25
Francesco CERNUTOItalia
26
Agostino GAROFALO Italia31
Cristiano DEL GROSSOItalia
1
Emil AUDEROIndonesia
13
Marco MODOLOItalia4
Jan ANDELKOVICSlovenia
CEN
TRO
CAM
PIST
IAT
TACC
AN
TI
24
Vittorio FABRISItalia
19
Alexandre GEIJO PAZOSSvizzera
5
Leo STULACSlovenia
9
Gianmarco ZIGONIItalia
8
Evans SOLIGOItalia
11
Stefano MOREOItalia
23
Marcello FALZERANOItalia
17
Davide MARSURAItalia
18
Sergiu SUCIURomania
7
Simone BENTIVOGLIOItalia
10
Gianni FABIANOItalia
23
Francesco SIGNORI Italia
21
Jan MLAKARSlovenia
SETTIMANA
SCORSA
AVELLINO - VENEZIA 1-180’ Moreo, 88’ D’Angelo
AVELLINO (4-4-1-1): Radu; Pecorini (14’ st Laverone), Migliorini, Kresic, Ngawa; Molina, D’Angelo, Di Tacchio, Bidaoui (23’ st Camarà); Morosini (29’ st Ardemagni); Castaldo - All. Novellino.VENEZIA (3-5-2): Audero; Andelkovic, Domizzi, Modolo (8’ pt Cernuto); Zampano, Falzerano, Stulac (41’ st Signori), Suciu, Del Grosso; Zigoni (29’ st Geijo), Moreo - All. Inzaghi.Arbitro: Pezzuto di Lecce. Note: spettatori 2229. Ammonito Castaldo per simulazione. Angoli 11-4. Recupero: 2’ pt, 3’ st.
Al Partenio succede tutto nel finale: due corner nei 10’ finali decidono l’esito di Avellino-Venezia, che permette ad entrambe le squadre di salire a quota 7 punti in classifica. La prima frazione termina senza emozioni e senza alcun padrone, con la difesa lagunare che si dimostra compatta e affidabile nonostante la perdita di Modolo, mentre nella ripresa gli arancioneroverdi iniziano a premere sull’acceleratore, con Zigoni e Moreo che di poco non trovano il bersaglio grosso. Il gol non arriva e la partita sembra avviata sui binari del pari, ma al minuto 80 la squadra di Inzaghi si porta in vantaggio con un puntuale colpo di testa sul primo palo di Moreo su corner dalla destra di Stulac. Sembra fatta, ma capitan D’Angelo rimette la contesa in parità con un’incornata precisa su angolo dalla destra, trafiggendo la porta del Venezia per la prima volta in stagione e fissando il punteggio finale sull’1-1.
Importante e prestigioso successo in trasferta per l’Empoli, che batte al Tardini il Parma per 2-1 e diventa la prima inseguitrice del Frosinone, ora distante solo due lunghezze. Dopo un buon avvio degli emiliani, sono gli ospiti a passare in vantaggio al 23’ grazie alla conclusione vincente dal limite dell’area di Caputo. In avvio ripresa capitan Lucarelli al 2’ trova il pareggio di testa, ma due minuti dopo i toscani si portano di nuovo avanti con un tocco da due passi di Simic. Il Parma va ancora vicinissimo al pari al 7’, ottenendo un calcio di rigore, ma Provedel ipnotizza Nocciolini dal dischetto. Il 2-1 finale in favore dei toscani rilancia le ambizioni di risalita immediata dell’Empoli e condanna il Parma al terzo ko di fila.
PARMA-EMPOLI 1-222’ Caputo, 46’ Lucarelli, 49’ Simic
PARMA (4-3-3): Frattali; Scaglia, Lucarelli (61’ Di Cesare), Sierralta,
Iacoponi; Munari, Scozzarella, Dezi; Di Gaudio, Nocciolini (77’ Baraye),
Siligardi (60’ Calaiò) - All. D’Aversa.
EMPOLI FC (3-4-1-2): Provedel; Veseli, Romagnoli, Simic; Di
Lorenzo, Bennacer, Castagnetti, Seck (69’ Pasqual); Krunic; Donnarumma (61’ Ninkovic), Caputo (86’ Zajc) -
All. Vivarini.Arbitro: Aureliano di Bologna
Note: spettatori 10.221. Ammoniti Simic e Pasqual. Angoli 9-4.
Recupero 2’ pt e 4’st.
GLI ULTIMI SCONTRI TRA LE DUE SQUADRE OGGI IN CAMPO AL PENZO
PRECEDENTIDISPUTATI
su un totale di 36 partite(18 in casa e 18 in trasferta)
CASA TRASFERTA
Goal fatti 27 12
Goal subiti 18 24
Vinte 8 3
Pareggiate 3 9
Perse 7 6
DATA PARTITA RISULTATO
6 gennaio 2002 Venezia - Parma 3-4
5 maggio 2002 Parma - Venezia 3-1
13 settembre 2016 Parma - Venezia 1-2
29 gennaio 2017 Venezia - Parma 2-2
MARCO MODOLO
PROFILO
Nell’estate del 2015 è tornato a vestire la maglia arancioneroverde dopo la parentesi della stagione 2009/2010, dopo i tre anni passati alla Pro Vercelli e i due in Slovenia nelle file del Nova Gorica, dove ha conquistato la coppa di Slovenia. Oggi, Marco Modolo è diventato un elemento imprescindibile nella difesa lagunare, rendendosi protagonista nella scalata del Venezia dalla serie D alla B. Con Maurizio Domizzi forma la coppia di centrali difensivi meno battuta di tutta la serie cadetta, grazie a prestazioni di livello assoluto fatte
indossando una maglia a lui davvero speciale: nell’estate in cui il Venezia lo acquistò dal Carpi, affermò entusiasta: “Si ritorna a casa! Forza Venezia!”. Allora, fresco di promozione in serie A, non esitò a scendere fino ai dilettanti per rimettersi in gioco: una scommessa fatta con il cuore, ripagata appieno dalle soddisfazioni e dai successi ottenuti negli ultimi esaltanti anni degli arancionervoverdi.
Come è nato il tuo amore per il calcio?Il calcio lo ho sempre avuto dentro. Mi ricordo che da bambino, al termine dell’allenamento, arrivavo a casa ed iniziavo a tirare pallonate contro il muro. Ho provato altri sport, ma il calcio è sempre stato qualcosa di speciale Da bambini, un po’ tutti vogliono fare gli attaccanti. Cosa ti ha spinto a scegliere di fare il difensore?A dire il vero ho iniziato come portiere, ruolo in cui ho giocato fino a quando avevo 11 anni. Poi, ad essere sincero, mi sono stancato di
stare tra i pali, così il mister che avevo allora, ad Eraclea, iniziò a farmi giocare un tempo in porta ed un tempo fuori. Negli anni successivi non misi già i guantoni.
Se dovessi scegliere il ricordo più bello in maglia arancioneroverde?Oltre alla vittoria del campionato dell’anno scorso, credo porterò per sempre con me la tripletta fatta al Penzo 7 anni fa contro la Virtus Vecomp. Segnare tre gol, per un difensore, non è cosa di tutti i giorni.
BOTTA RISPOSTA&
PARMA, RICORDI ROMANTICI Quello odierno è il primo faccia a faccia del post fusione a livello di Serie B tra Venezia e Parma. È infatti una tradizione recente, ma mai banale, quella che dal 1987 ha visto arancioneroverdi e gialloblù affrontarsi sempre in Serie A salvo, lo scorso anno, da neopromosse in Lega Pro.
Con il trionfale epilogo ancora fresco, coi ducali strafavoriti della vigilia eppur staccati sotto un macigno di 10 punti, al traguardo della 38. giornata, rispetto all’inarrestabile banda di Pippo Inzaghi. Un successo al tempo stesso tutto personale nella sfida tra direttori sportivi, con il “maestro” Giorgio Perinetti capace di respingere al mittente il tentativo di sorpasso del suo “allievo” Daniele Faggiano, costretto a sudare molte più delle proverbiali sette camicie per riportare anche il Parma tra i cadetti vincendo la maratona-playoff. Ricordando dunque i precedenti, proprio dal sofferto pareggio del 29 gennaio scorso è doveroso ripartire. Perché quel 2-2, rimontando con Moreo e il rigore di Geijo la quasi fuga di Baraye e Nocciolini, pesò alla fin fine ancor più della storica vittoria (anche lì in rimonta) strappata al Tardini con Moreo (non c’è due senza tre, vero Stefano?) e Domizzi al 91’.
Per il resto, come detto, bisogna tornare ai tre campionati di A in quattro anni che il Venezia disputò a cavallo del 2000. Il primo incrocio risale alla 2. giornata del 98/99 e, dato lo 0-0, non fu certo memorabile: tuttavia la matricola arancioneroverde di Walter Novellino, reduce
dall’esordio con sconfitta di misura a Bari, non disprezzò un punto al Penzo contro la squadra di Alberto Malesani che, qualche mese più tardi, vinse Coppa Italia, Coppa Uefa chiudendo al quarto posto in classifica. Nel match di ritorno il Venezia, in piena fase di rilancio dopo l’arrivo di Recoba e il risveglio di Maniero, vide sfumare il colpaccio al Tardini all’85’ con il 2-2 di Chiesa dopo la doppietta del Pippo-gol da Legnaro. L’anno dopo a Sant’Elena i big Cannavaro e Crespo fecero piangere i tifosi lagunari (al ritorno Budan segnò solo il punto della bandiera a fronte del gol di Di Vaio e doppietta di Crespo). Ultimi rendez-vous nella A 2001/02: il Venezia di Cesare Prandelli all’ultima di andata si arrese per 4-3 – vantaggio di Bettarini, doppietta di Di Vaio e gol di Bonazzoli, pareggio con due gol di Maniero e beffa ancora di Di Vaio al 90’ – nonché, a retrocessione già certa, per 2-1 in rimonta al Tardini nonostante l’ennesimo sigillo di Maniero vanificato da (ma va?) da Di Vaio e Micoud.
AMARCORD
338 9303345
+39 338 930 3345
in foto:Garofalo e Bentivoglio a
caccia della sfera Venezia - Parma 2-2
29 gennaio 2017
PROSSIMA
TRASFERTA
TERNI SABATO 30 SETTEMBRE 2017Fuori una dentro l’altra… In questo campionato frenetico, composto da ben 42 giornate, i tour de force sono all’ordine del giorno, non solo per i giocatori ma anche per noi tifosi. A fine settembre ci troviamo ad affrontare già la quarta trasferta, che ci vedrà impegnati in Umbria, in quel di Terni, uno dei due capoluoghi di provincia della regione posta proprio nel centro dell’Italia.E allora eccoci pronti a raggiungere anche questa splendida terra verde e dedicarci alla visita della città degli innamorati. Sì, perché Terni è conosciuta con questo appellativo essendo la terra natale di San Valentino, vescovo e patrono della città.Pur abitata fin dall’Età del bronzo, tradizionalmente la fondazione di Terni si fa risalire al 672 a. C. dagli Umbri, quindi passò sotto l’influenza romana, poi nel Medioevo divenne libero Comune, quindi passò sotto la Signoria del condottiero Braccio di Montone, infine subì a lungo l’influenza papale e soprattutto di alcune famiglie patrizie come gli Aldobrandini e i Barberini. Dopo l’unità d’Italia la città ebbe un notevole sviluppo industriale basato soprattutto sulle acciaierie e sul settore tessile, grazie alla presenza di molti corsi d’acqua (non dimentichiamoci che la cascata delle Marmore dista solo 7 km dal centro storico).A proposito di centro, la cittadina presenta resti delle antiche mura romane e alcune porte medievali come porta Sant’Angelo e Porta Spoletina, quindi alcuni prestigiosi palazzi rinascimentali a testimonianza dell’importanza raggiunta dalla città in quel periodo.L’edificio religioso più importate di Terni è certamente la basilica di San Valentino, la cui prima edificazione risale addirittura al
IV secolo, costruita proprio nel luogo dove si trovava la tomba di San Valentino, presso un’antica necropoli paleocristiana; l’attuale struttura è del XVII secolo. Molto interessante è anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il duomo cittadino, probabilmente fondata sui resti di costruzioni sacre preesistenti, la prima delle quali fondata dal vescovo Anastasio nel VI secolo come pure il Santuario di San Francesco, che custodisce al suo interno la Cappella Paradisi, decorata di preziosi affreschi del XV secolo.Nella centralissima piazza della Repubblica, che occupa lo spazio dell’antico foro romano cittadino, si possono vedere l’antico palazzo comunale – ora sede della biblioteca – e, al posto dell’antica torre civica distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, una moderna torre di vetro che richiama in qualche modo la cascata delle Marmore.Ma è ora e tempo di recarsi allo stadio, il Libero Liberati, in viale dello Stadio 1, nella periferia occidentale della città. I rossoverdi – noti anche col soprannome di “fere”, ovvero belve – hanno militato per due soli anni in serie A ma disputato parecchi campionati tra i cadetti. La novità di quest’anno è il cambio del nome e del logo, con l’inserimento di Unicusano, Università degli Studi Nicolò Cusano, di proprietà del nuovo patron della Ternana, Stefano Bandecchi. Mah, misteri (e schifezze) del calcio moderno, che irrompe a piedi uniti su storia e tradizioni.
NELLA CITTÀ DI SAN VALENTINO E DEGLI INNAMORATI
in foto: Il duomo di Terni.fonte: Wikipedia
PROBABILIFORMAZIONI
FRATTALI
1
AUDERO
1
IACOPONI
2
MODOLO
13
MOREO
11
DEL GROSSO
31
BENTIVOGLIO
7
SUCIU
18
ZAMPANO
27
FALZERANO
23
DEZI
33
NOCCIOLINI
18
MUNARI
11
CALAIÒ
9
BARILLÀ
17
BARAYE
10
DI CESARE
5
DOMIZZI
6
ZIGONI
9
LUCARELLI
6
SCAGLIA
8
ANDELKOVIC
4
PARMA4-3-3
VENEZIA3-5-2