VOLUME 2: STRATEGIA DI GESTIONE DEL WHS MONTE ETNA · Il sistema di governance definisce e, per...
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Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 1
VOLUME 2:
STRATEGIA DI GESTIONE DEL WHS MONTE ETNA
CONSEGNA 2° DRAFT
31/08/2019
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 2
MEMBRI DEL GRUPPO DI LAVORO:
Dr. Fabio Papini – coordinatore progetto e responsabile procedimento per L’ATI
Dr. Francesco Petralia – esperto geologo
Dr. Fabio Papini – botanico esperto in SIT - GIS
Dr. Antonino La Mantia – forestale
Dott.ssa Filomena Carpino – zoologo e ornitologo
Prof. Giovanni Ruggeri – turismo sostenibile e valutazioni socio economiche
Ing. Alessandro Bardi – pianificazione territoriale
Dott.ssa Francesca Tumminelli – comunicazione
Rev. Versione Redatto Verificato Approvato Data
1 Bozza (1 Draft) Gruppo di
lavoro
Alessandro
Bardi Fabio Papini 22.04.19
2 I emissione (2
Draft)
Gruppo di
lavoro
Fabio Papini/
Alessandro
Bardi
Fabio Papini 31.08.19
3 Bozza finale Gruppo di
lavoro
4 Finale Gruppo di
lavoro
SI COMUNICA CHE IL TESTO FASE 2 E' STATO AGGIORNATO SECONDO LE INDICAZIONI FORNITECI,
IN PARTICOLARE SONO STATI EVIDENZIATE I TESTI SEGUENDO LA COLORAZIONE SEGUENTE:
In VERDE correzioni fatte secondo le indicazioni del Parco e/o aggiornamenti apportati
in TURCHESE il Parco ha richiesto di attenzionare i testi ma non si comprende il motivo
(LE NOTE SI POSSONO TROVARE NEL FILE "PdG_Sito_UNESCO_Etna_FASE_2_RIVISTO
ROSA_MICHELE_SALVO_AGATA.pdf" ALLEGATO)
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Sommario
1 Cornice di riferimento ............................................................................................................................... 6
1.1 Governance & Piano di Gestione ....................................................................................................... 6
1.2 Ruolo dell’Ente Parco dell’Etna ......................................................................................................... 7
1.2.1 Autogestione dell'Ente Gestore (Parco Etna) come autofinanziarsi ......................................... 7
1.3 Cornice di riferimento UNESCO ......................................................................................................... 9
1.3.1 I valori universali del WHS ......................................................................................................... 9
1.3.2 Classificazione del WHS ........................................................................................................... 12
2 Vision ....................................................................................................................................................... 12
3 Mission .................................................................................................................................................... 12
4 Approccio SMART ................................................................................................................................... 14
5 FASE 3 - Definizione strategia e Piano di Azione ................................................................................... 15
5.1 Definizione degli obiettivi e della strategia a medio lungo termine ............................................... 15
5.2 Definizione degli obiettivi e della strategia di breve periodo e sviluppo dei quattro piani specifici
18
6 STRATEGIA A - Promuovere la tutela e la conservazione dei beni e del patrimonio del WHS e
sostenere la cura dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe ....................... 21
6.1 Piano di tutela e conservazione ....................................................................................................... 21
7 STRATEGIA B - Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che favoriscano
forme di fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio .......................................... 30
7.1 Un modello di fruizione per un valore aggiunto di interconnessione con i centri abitati localizzati
fuori dall'area UNESCO ................................................................................................................................ 31
7.2 Regole per una gestione turistica e di valorizzazione del territorio ................................................ 32
7.3 Sviluppo socio-economico concreto per raggiungere un equilibrio territoriale che abbia come
obiettivo la conservazione e una corretta gestione della risorsa naturalistica ........................................... 33
7.4 Piano di Valorizzazione culturale ed economica ............................................................................. 33
8 STRATEGIA C - Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS .................................. 43
8.1 Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale ............................... 43
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8.2 Promuovere e sviluppare ricerche e studi scientifici a carattere locale ......................................... 43
8.3 Promuovere la corretta archiviazione delle conoscenze per una fruizione allargata ..................... 44
8.4 Piano della conoscenza .................................................................................................................... 45
9 STRATEGIA D - Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e
partecipazione che raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo .............. 50
9.1 Piano di Comunicazione .................................................................................................................. 51
10 Studi di riferimento e linee guida ....................................................................................................... 56
11 Modello interpretativo del WHS ........................................................................................................ 60
11.1 Connessioni funzionali ..................................................................................................................... 60
11.1.1 Metodologia per l'attuazione della conservazione ................................................................. 62
11.1.2 Il modello interpretativo del Bene in relazione agli strumenti di pianificazione .................... 64
11.1.3 Il modello interpretativo del Bene in relazione alla connettività ............................................ 66
11.2 Classificazione aree.......................................................................................................................... 67
11.3 Tipologia delle connessioni ............................................................................................................. 67
12 Strumenti di gestione adattativa ....................................................................................................... 67
12.1 Procedure di valutazione ................................................................................................................. 67
12.2 Valutazione alla pari ........................................................................................................................ 68
12.3 Indicatori e standard ....................................................................................................................... 68
12.4 Aree tematiche ................................................................................................................................ 69
12.5 Liste di indicatori ............................................................................................................................. 71
12.6 Verifica degli standard ..................................................................................................................... 74
12.7 Valutazione delle trasformazioni ..................................................................................................... 74
Allegati:
TAV_A1_Inquadramento_territoriale_Unesco_Monte_Etna
TAV_A2_Carta_Habitat_CB_Unesco_Monte_Etna
TAV_A3_Carta_Vegetazione_Unesco_Monte_Etna
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Abbreviazioni & acronomi
OUV Outstanding Universal Value
PdG Piano di Gestione del Sito UNESCO Monte Etna
WHS World Heritage Site
WTO World Tourism Organization
WCPA World Commission on Protecte Areas
UNEP United Nations Environment Programme
UNESCO United Nations Educational Scientific and Cultural Organization
MaB UNESCO's Man and Biosphere Programme
IUCN International Union for Conservation of Nature
SCG Strategia Complessiva di Gestione
ST Strategia per il Turismo
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A. STRATEGIA
1 Cornice di riferimento La cornice di riferimento riassume tutti gli elementi che permettono di comprendere la struttura e i
contenuti del PdG del WHS Monte Etna.
1.1 Governance & Piano di Gestione Il sistema di governance definisce e, per certi versi, attualizza i principi di gestione collettiva del territorio
che la cultura etnea ha fino ad oggi, sviluppato, che consiste ne: l’autonomia amministrativa e legislativa, la
condivisione, la comunità e la reciprocità.
La governance del WHS Monte Etna si fonda sui seguenti elementi:
1. l’Ente Parco Naturale dell’Etna, in qualità di soggetto referente e di coordinamento, i cui organi
istituzionali supportati dalla struttura operativa, favoriscono il confronto tra gli enti territoriali, il
perseguimento degli obiettivi scientifici e degli interessi socio-economici ed ambientali e degli Enti
locali (Comuni);
2. il Piano di Gestione UNESCO, ovvero lo strumento che promuove e implementa la gestione del
territorio, mettendo a sistema le risorse (umane e finanziarie) presenti, ed integrando tra loro le
attività di conservazione, comunicazione e valorizzazione del Bene. Il Piano viene attuato con la
condivisione e il coinvolgimento delle diverse tipologie di stakeholders, che esercitano
direttamente o indirettamente le loro attività sul territorio etneo;
3. il Piano territoriale di coordinamento del Parco dell’Etna e il Piano di Gestione dei Siti della Rete
Natura 2000, che assicurano un livello di protezione e conservazione omogeneo degli habitat e
delle specie presenti nel Bene. Quest'ultimo agisce a livello di area vasta mettendo a sistema le
misure di conservazione e le azioni programmate localmente;
4. Il Piano Paesaggistico della Regione (Ambiti 8-11-12-13-14-16-17 Catania);
5. il Piano Regionale Forestale, redatto dal Comando Corpo Forestale;
6. il Piano di Gestione Forestale a cura del Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della
Regione Siciliana;
7. il Piano Faunistico Venatorio regionale, di competenza del medesimo Dipartimento dello
Sviluppo Rurale e Territoriale.
In via esclusiva e in virtù del suo decreto istitutivo, il soggetto deputato all’attuazione del Piano di Gestione
è il Parco dell'Etna. Tuttavia, occorre menzionare tra i soggetti aventi competenza in materia di gestione e
programmazione del territorio nell’ambito del WHS anche la Soprintendenza di Catania, il Dipartimento
Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, la Provincia di Catania e i Comuni.
Sono altresì importanti tutti quei soggetti, pubblici e privati (enti, associazioni, privati, ecc.) che
condividendo le strategie del PdG, possono divenire parte attiva nell’attuazione delle progettualità a
garanzia di un’attuazione del PdG effettivamente partecipata e sostenibile.
I temi affrontati dal PdG riguardano gli aspetti direttamente attinenti all’OUV (risorse geologiche e
geomorfologiche, risorse naturalistiche, paesaggistiche), la conoscenza, la valorizzazione e la
comunicazione e la partecipazione per la gestione del WHS.
Il PdG è uno strumento di gestione sostenibile a lungo termine ed ha pertanto un orizzonte temporale di 25
anni. In tale contesto si possono classificare le azioni di breve e medio periodo così come segue:
• azioni a breve termine: 5 anni,
• azioni a medio termine: 15 anni,
• azioni a lungo termine: 25 anni.
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I risultati attesi dall’attuazione del PdG sono:
• la tutela e la conservazione del patrimonio,
• la conoscenza del patrimonio,
• la valorizzazione del patrimonio,
• il coinvolgimento a vario titolo della comunità locale, nazionale e internazionale nell’attuazione del
PdG e, più in generale, nella gestione sostenibile del WHS.
1.2 Ruolo dell’Ente Parco dell’Etna L’Ente Parco dell’Etna è il soggetto gestore della gestione del Sito UNESCO, infatti i contenuti del decreto
istitutivo affidano al Parco la gestione della parte di territorio che è inserita nella WHL. Questo, in virtù del fatto che il Sito ricade integralmente all’interno dei confini del Parco e che l’Ente Parco ha, tra i suoi fini istituzionali sanciti dal Decreto Istitutivo, la gestione del territorio a fini della tutela, della conservazione, della ricerca e della valorizzazione. L’Ente Parco svolge la gestione attuando il Piano Territoriale di coordinamento, le Norme di Attuazione e il Regolamento del Parco, oltre a rendere parte integrante il Piano di Gestione “Monte Etna” relativo ai Siti Natura 2000 ricadenti nel territorio del Parco. L’Ente Parco, attraverso i suoi organi istituzionali (Presidente, Consiglio del Parco, Comitato esecutivo) assicura l’indirizzo politico della gestione del territorio e il confronto con le pubbliche amministrazioni per perseguire le finalità di tutela e sviluppo sostenibile. L’Ente Parco è dotato di una struttura operativa che assicura tutto il supporto tecnico, scientifico e amministrativo per la gestione del territorio a fini di tutela, conservazione e valorizzazione. Attraverso la propria struttura operativa l’Ente Parco promuove:
1. progetti, eventi ed iniziative per incrementare la fruizione turistica del Parco attraverso una
mobilità turistica rispettosa e consapevole dei valori del Parco e del sito UNESCO in esso
contenuto;
2. la realizzazione e riqualificazione di sentieri escursionistici e strutture per la fruizione turistica;
3. l'educazione ambientale, anche mediante escursioni all’interno del Parco;
4. studi e ricerche per la conoscenza del territorio del Parco e delle sue valenze naturalistiche con una
fruizione consapevole a fini di tutela e conservazione;
5. la conoscenza del WHS Monte Etna;
6. progetti per lo sviluppo economico sostenibile nel Parco;
7. la conservazione del patrimonio genetico vegetale etneo;
8. la salvaguardia del patrimonio faunistico;
9. l'organizzazione di convegni, seminari e workshop, allo scopo di sensibilizzare sia gli Enti pubblici sia
i singoli individui al rispetto dell'ambiente e delle aree naturalisticamente rilevanti del Parco;
10. la sensibilità ecologica sui territori del Parco nelle scuole e nelle università.
1.2.1 Autogestione dell'Ente Gestore (Parco Etna) come autofinanziarsi
Vanno intese come “forme di autofinanziamento” tutte quelle iniziative grazie alle quali le Aree Protette (AP) coprono il fabbisogno economico-finanziario generato dagli investimenti richiesti per la loro gestione, senza ricorrere (o ricorrendo in misura minore) all’incremento dei finanziamenti ordinari da parte dei soggetti a ciò preposti. Anche i finanziamenti esterni attivabili, tipo UE, MiBAC, etc, rispetto ai finanziamenti ordinari della Regione Siciliana, sia soprattutto da considerare. L’autofinanziamento rappresenta, dunque, una strategia interna al ruolo dell’AP connotata, ovviamente, da finalità economiche. Si tratta di una forma di finanziamento complementare, volta a consentire la copertura del fabbisogno economico-finanziario che il funzionamento e la gestione dell’AP genera. Di rilevante importanza rispetto ai finanziamenti ordinari ottenibili dalla Regione Sicilia sono i finanziamenti esterni, tra cui i finanziamenti dell’Unione Europea e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, soprattutto
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considerando la superiore entità dei finanziamenti ottenibili.
Ci sembra utile fare nostre le linee guida elaborate nell’ambito del Progetto LIFE Self-financing Protected Areas (SelfPAs) per favorire l'applicazione di meccanismi di auto-finanziamento nelle AP. Attraverso l'esperienza derivante da applicazioni reali, il Progetto SelfPAs ha creato un bagaglio di conoscenze sufficienti a fornire ai soggetti gestori gli strumenti e le buone pratiche per sviluppare meccanismi di autofinanziamento adatti alle loro necessità. Esso ha proposto un nuovo modello gestionale con elementi operativi radicalmente diversi da quelli con cui si sono gestite fino ad oggi le AP. Alla base dei risultati di SelfPAs sta la chiara presa di coscienza che nessun meccanismo di autofinanziamento legato ai meccanismi di mercato ha possibilità di successo se un’AP non ha saputo "affermarsi" sul proprio territorio con la sua identità e la sua filosofia di sviluppo. Questa conclusione ha di fatto spostato il fuoco dell'attenzione dalla semplice analisi ed applicazione di meccanismi di autofinanziamento (livello progettuale) all'analisi dei meccanismi di funzionamento interni di un’AP (livello strategico).
Per la proposizione e classificazione degli schemi di autofinanziamento utilizzati in tabella 1 si é fatto riferimento, con le necessarie integrazioni, a quelli messi a punto nella relazione del CURSA (Marino et al. 2015); alle linee guida e ai risultati tratti dall’esperienza SelfPAs (http://www.selfpas.it); alla ricognizione delle esperienze italiane presentata da Ferroni et al., 2014.
Tabella 1 – Schema di sintesi di forme di autofinanziamento
Forma di autofinanziamento Descrizione Esempi di applicazione
Biglietti di ingresso in aree o strutture organizzate, previa valutazione della congruità con le normative vigenti e con il Decreto Assessoriale sul pagamento del ticket.
Per accedere all’intera AP o ad un suo settore viene richiesto il pagamento di un biglietto di ingresso.
È la prassi nei parchi nazionali americani ma è ancora poco diffuso nei parchi italiani.
Carta Servizi Può essere considerata una evoluzione il cui possesso consente al turista non solo di accedere alle aree del parco altrimenti interdette ma anche di fruire di una serie di servizi erogati dal Parco stesso oppure da strutture in vari modi collegate o convenzionate con esso.
Parco Nazionale delle Cinque Terre. “DoloMeetCard”
Gestione di aree di sosta Parcheggi a pagamento gestiti dall’AP stessa.
Parco Naturale della Maremma. Parco Naturale Adamello Brenta. Parco Naturale delle Alpi Marittime.
Utilizzo di strutture come foresterie e rifugi
L’AP dispone di Punti Base, aree sosta per i camper e le aree pic-nic, riscuotendone una tariffa a fronte dell’utilizzo da parte dei turisti.
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Parco Naturale delle Alpi Marittime.
Rete di noleggio biciclette Vengono stabiliti uno o più punti di prelievo biciclette, ad es. in prossimità di aree per la sosta degli autoveicoli, riscuotendo una tariffa per il loro noleggio.
Parco Naturale delle Alpi Marittime.
Vendita di prodotti Vendita di prodotti (es. gadget, pubblicazioni, prodotti tipici ecc.) nei centri visita e negli shop online e attivazione un'area di e-commerce del sito internet.
È un’attività molto diffusa.
Utilizzo del marchio dell’AP Pagamento per l’utilizzo del marchio dell’AP su prodotti commerciali. Rispettando una procedura, fissata in un proprio Regolamento, l’AP verifica i
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Alcune AP del meridione, come il
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requisiti e concede o meno l’utilizzo del marchio richiedendo un pagamento all’operatore.
Parco Nazionale del Gargano e il Parco Nazionale dell’Aspromonte promuovono “Il paniere del parco”, che comprende i prodotti enogastronomici identitari della zona, per incrementare il valore dei prodotti stessi e far crescere una filiera di qualità.
Vendita servizi per la fruizione (considerando l'esperienze già maturate e considerando l'implementazione possibile)
Fornitura di servizi (es. itinerari turistici, attività didattica, gestione centri visita ecc.) facendo pagare una quota ai partecipanti. Alcune AP li organizzano direttamente con il proprio personale, altre preferiscono muovere altri soggetti.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Parco Naturale Adamello Brenta. Parco Naturale delle Alpi Marittime.
Attività didattica con le scuole L’AP, direttamente con il proprio personale oppure indirettamente tramite struttura convenzionata, predispone e pubblicizza una lista di proposte per le scuole, stabilendo un tariffario per ogni tipo di attività.
Parco Naturale Adamello Brenta. Riserva Naturale Statale Litorale Romano.
Gestione della fauna (considerando le esperienze già maturate e, quindi, considerando l'implementazione possibile)
Nelle aree dove il numero di cinghiali e conigli può aumentare fino a mettere a rischio la qualità degli ecosistemi e causando danni rilevanti alle coltivazioni può rendersi necessario un piano per la loro gestione.
Parco Naturale della Maremma. Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.
Raccolta dei funghi Regolamentazione della raccolta tenendo conto dello stato di conservazione delle specie da parte delle Amministrazioni Comunali. L’ente Parco dell’Etna, in funzione degli adeguamenti delle disposizioni dei regolamenti relative alla raccolta dei funghi epigei spontanei alla L.R. 01/02/2006, n. 3, stabilirà le modalità e le eventuali aree interdette.
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Parco Nazionale del Circeo.
Campagne di donazione
Richiesta di sostenere un’iniziativa attraverso sponsorizzazioni.
Diffuse nei paesi anglosassoni.
Direttamente connesso con il problema dell’autofinanziamento si colloca il concetto di esternalizzazione dei servizi, che dovrà essere valutata caso per caso sulla base di criteri di convenienza economica e di qualità dei servizi. È fondamentale in tale contesto operare una mappatura delle aree di attività che porti ad una chiara distinzione tra le attività non esternalizzabili e quelle per cui è possibile pensare ad un superamento della gestione diretta. In generale, sono da escludere dalla esternalizzazione attività core dell’amministrazione, quali la definizione delle sue politiche e le sue funzioni distintive, ovvero quelli rientranti nella mission dell'AP.
1.3 Cornice di riferimento UNESCO
1.3.1 I valori universali del WHS
La World Heritage List (WHL), istituita dall’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural
Organization) a Parigi nel 1972, ha come obiettivo principale l’identificazione, la protezione, la tutela e la
trasmissione alle generazioni future del patrimonio, sia culturale che naturale, caratterizzato da un valore
eccezionale ed universale (World Heritage Committee, 2012).
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Diversi studi hanno affrontato il tema degli effetti derivanti dall’inserimento di un sito nella WHL e la
maggior parte di essi ne identifica quattro (Pettenati, 2012):
Fama: se si è in presenza di siti già di per sé molto conosciuti, il riconoscimento dell’UNESCO aggiunge poco
ma contribuisce comunque a “certificarne” la valenza di livello internazionale e ad evidenziarne i valori. Nel
caso di destinazioni poco note, invece, lo status di Patrimonio dell’Umanità può diventare un elemento su
cui far leva nelle strategie di comunicazione turistica territoriale. In tal modo destinazioni note ad un livello
regionale e nazionale possono aspirare a divenire mete di turismo internazionale;
Economia locale: l’inserimento nella WHL comporta dei benefici economici soprattutto nel comparto
turistico. Ciò è dovuto, così come dimostrato da diversi studi, in primis all’incremento di notorietà della
destinazione a livello nazionale e internazionale;
Capitale sociale: l’aumento della partecipazione, del senso di appartenenza e del capitale sociale delle
comunità locali è uno dei benefici che interessa i siti iscritti nella WHL;
Processi decisionali: l’Unesco, super partes, influenza i processi decisionali relativi al patrimonio.
Esiste una relazione positiva tra l’inserimento di un sito tra quelli appartenenti al Patrimonio Mondiale
Unesco ed il turismo, così come evidenziato in letteratura (Buckley, 2002; Mondini e Re, 2012; King and
Halpenny, 2014; Lo Piccolo and Leone, 2014). Molti siti UNESCO, infatti, sono diventati destinazioni
turistiche rinomate (Cuccia et al., 2014; Patuelli et al., 2012; Roh et al., 2015). Tuttavia, è relativamente
esiguo il numero di studi condotti e presenti in letteratura, che esplora e quantifica la domanda turistica
per tali siti (Rebanks, 2009).
I vulcani rappresentano degli attrattori naturali per la destinazione e, in modo particolare negli ultimi anni,
hanno guadagnato popolarità nel mondo per diverse ragioni. Infatti, gli oltre 1.500 vulcani attualmente
classificati come attivi in tutto il mondo, in virtù della loro attività, evidenziano un incremento nel numero
di visitatori. Spesso, chi si reca in prossimità di aree vulcaniche decide di dedicare almeno qualche ora per la
visita del vulcano e ciò anche nel caso in cui tale visita non costituisca il motivo principale del viaggio o,
addirittura, non fosse originariamente contemplata tra le attività da svolgere in vacanza.
Il crescente aumento di visitatori è dovuto a diversi motivi ed ha già portato numerose aree a specializzarsi
per accogliere e servire questo nuovo segmento di visitatori. Innanzitutto, il turismo nei vulcani si trova in
sinergia con altre forme di turismo, l’ecoturismo e il turismo d’avventura. In secondo luogo, esso include
numerose attività ricreative quali lo sci, le escursionismo, il trekking, l’alpinismo e il campeggio. Un terzo
motivo è legato alla crescente facilità d’accesso a queste destinazioni sia dal punto di vista fisico che
economico. Infine, un’ultima motivazione può essere rintracciata nel crescente interesse per l’ambiente
naturale e la conseguente crescita della domanda di visite presso parchi nazionali, geoparchi e siti
naturalistici riconosciuti patrimonio mondiale dell’UNESCO. L’iscrizione alla World Herige List (WHL)
rappresenta un evento con un rilevante impatto mediatico, malgrado in realtà essa sia stata istituita per
salvaguardare il patrimonio culturale e naturale e non per finalità di marketing. Il patrimonio, sia esso
culturale o naturalistico, rappresenta da un lato l’elemento fondamentale, identitario di un luogo e
dall’altro la componente strutturale imprescindibile affinché si possa parlare di destinazione, di domanda e
di offerta. In quanto risorsa turistica essenziale, è dunque fondamentale prevedere forme di tutela e
conservazione. Da ciò discende la grande importanza della Lista del Patrimonio Mondiale (UNESCO, 2005),
considerata come “the most effective international legal instrument for the protection of the cultural and
natural heritage” (Strasser, 2002: 215).
Arrivi e presenze Comuni del Parco ( anno 2018)
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Comune Presenze Arrivi
ADRANO 2912 1199
BELPASSO 14452 6924
BIANCAVILLA 13182 5085
BRONTE 2919 1739
CASTIGLIONE 57.319 22.554
CATANIA 977127 474206
GIARRE 13.408 4.598
LINGUAGLOSSA 27.252 12.566
MALETTO RANDAZZO 13358 6854
MASCALI 44236 13081
MILO 2.833 1.355
NICOLOSI 47.535 24.562
PEDARA 5924 393
PIEDIMONTE E. 2334 556
REGALNA 1.780 1.135
SANT' ALFIO 5.280 2.559
TRECASTAGNI 4.970 2.006
VIAGRANDE 41.153 23.654
ZAFFERANA 55.016 26.628
TOTALI 1076444 510037 Fonte Istat
L’Etna Patrimonio dell'Umanità (19.237 ha) comprende la più rigorosamente protetta e scientificamente
importante area del Monte Etna, ricade completamente all'interno del Parco Naturale Regionale dell'Etna,
che si affaccia sulla costa orientale della Sicilia ed ospita il vulcano attivo più alto d’Europa. Grazie a oltre
500.000 anni di attività eruttiva, l’altezza massima del cono vulcanico oggi supera i 3300 metri di altitudine
su circa 45 km di diametro di base. Tali dimensioni lo rendono il vulcano terrestre attivo più imponente
d’Europa e dell’intera area mediterranea. L’Etna è anche uno dei vulcani più studiati e monitorati al mondo
e riveste un’importanza scientifica e culturale globale, per la vulcanologia, la geofisica e altre discipline di
scienze della terra. Il vario e accessibile insieme di caratteristiche vulcaniche come la vetta dei crateri, i coni
di cenere, le colate di lava, le grotte laviche e la depressione della Valle del Bove hanno reso il Monte Etna
una destinazione privilegiata per la ricerca e la didattica.
Questo vulcano è caratterizzato dalla attività eruttiva quasi continua dei crateri sommitali e da eruzioni e
colate laviche emesse dai crateri e dalle fessure lungo i sui suoi fianchi.
I valori universali del Sito sono quindi principalmente quelli afferenti al suo patrimonio naturale e alla sua
specificità, ma anche quelli culturali legati alla letteratura e al mito che il territorio del Sito ha ispirato sin da
epoche remote.
Il patrimonio naturale oltre al vulcano e ai fenomeni vulcanici che lo rendono in continua evoluzione sia dal
punto di vista geomorfologico che ecologico, comprende il paesaggio estremamente diversificato che si
estende dalle quote sommitali a quelle inferiori dei versanti, le grotte, la vegetazione e la fauna, tutte di
estremo interesse e specificità.
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A questo patrimonio sono legati i valori del sito per il tempo libero e il turismo culturale e per l’economia
locale per la quale costituisce una risorsa a cui sono legate innumerevoli opportunità. Il Sito ha quindi
anche un valore sociale e simbolico per la collettività locale.
1.3.2 Classificazione del WHS
Per essere inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale i Siti devono essere di eccezionale valore universale e
rispondere ad almeno uno dei dieci criteri selezione individuati dal Comitato UNESCO.
Il WHS Monte Etna è stato inserito nella lista in relazione al criterio viii, il quale impone che tali siti debbano
avere le seguenti caratteristiche:
“essere eccezionali esempi rappresentanti le principali fasi della storia della terra, comprendenti la
registrazione della vita, significativi processi geologici in corso nello sviluppo di forme del territorio, o
caratteristiche geomorfologiche o fisiografiche significative”.
2 Vision Responsabilità, sostenibilità, coerenza e inclusività costituiscono il paradigma cui la comunità dovrà ispirarsi
per poter assicurare la conservazione e la valorizzazione del WHS, proponendo un’offerta territoriale
originale, convincente e quanto più completa possibile.
La strategia che può garantire il successo ad un territorio spesso frammentato negli interessi, disgiunto
nella consapevolezza della conservazione delle risorse naturali e, non sempre rispettoso delle sue esigenze
cui non mancano elementi di fragilità, deve allontanarsi dal luogo comune del “paradiso incontaminato”
che si conserva da sé e, maturare l’idea di un modello nel quale sono ben note le risorse naturalistiche,
culturali e paesaggistiche (geologiche, agroalimentari, ecc.), frutto di un rapporto uomo-natura in cui
l’equilibrio fra le parti è in continuo divenire in virtù delle mutate e mutevoli esigenze umane da un lato e
delle variazioni di assetto del vulcano dall’altro. Si dovrà porre al centro dell’attenzione una gestione
sostenibile dove le istituzioni pubbliche e private collaborano insieme con le realtà economiche locali per il
mantenimento delle risorse le quali, sono già state riconosciute come di eccezionale valore ed importanza
mondiale.
La strategia deve essere implementata in modo da fornire uno strumento di pianificazione:
• evoluto e di facile gestione, specie delle emergenze paesaggistiche,
• rispettoso delle esigenze del territorio,
• incisivo e pratico nella sua attuazione, attraverso un piano di azioni chiare e precise nella loro
realizzazione in termini di tempo, attori e risorse impiegati.
3 Mission L’Ente Parco dell’Etna, le Amministrazioni locali, la comunità locale, nazionale e internazionale hanno la responsabilità di conservare il patrimonio del WHS Monte Etna per le generazioni future con un approccio che deve essere necessariamente ambientalmente, socialmente ed economicamente sostenibile. Lo scopo ultimo del piano è quello di fornire uno strumento operativo di gestione di tutte le risorse del Bene ma che, al contempo, possa fornire un'opportunità di sviluppo anche del territorio che vi gravita attorno, basato sull’unicità del suo valore.
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Per raggiungere tale finalità il Piano vuole assicurare la conservazione, la valorizzazione, la conoscenza e la gestione partecipata del WHS attraverso la Strategia di Gestione, organizzata in Aree strategiche di interesse le quali a loro volta si articolano in temi principali. Conservazione e tutela del Patrimonio
La conservazione attiva e la tutela del Patrimonio si basano sul miglioramento della governance complessiva del territorio attraverso il coordinamento di tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione siano essi approvati, adottati o in fase di definizione e strategici, senza tralasciare i vari regolamenti che vanno a disciplinare i singoli settori. Quanto sopra per poter consegnare il Bene alle generazioni future nella sua integrità e assicurare alla sua area di riferimento uno sviluppo sostenibile.
Gestione del territorio
Al fine di aumentare la capacità di gestione del territorio deve essere colta l’opportunità di seguire un percorso virtuoso e condiviso che rafforzi i rapporti istituzionali, specialmente con le Amministrazioni Comunali.
Turismo
Questo settore, mantenendosi sempre all'interno di una cornice di sostenibilità, sarà implementato per costituire un volano di sviluppo locale soprattutto per attività connesse al vulcano e ali sito UNESCO, ma solo a condizione che venga sviluppata nel territorio una consapevolezza diffusa delle sue ricchezze, quanto delle sue fragilità; queste richiedono, infatti, ai vari attori particolare impegno ed attenzione. Qunto sopra per operare in favore di tutte quelle realtà economiche locali che sostengono l’economia del territorio e che sono le uniche che possono fornire una risposta coerente al fabbisogno di ecoturismo.
Educazione e conoscenza
Questo settore, mantenendosi sempre all'interno di una cornice di sostenibilità, sarà implementato per costituire un volano di sviluppo locale, ma solo a condizione che venga sviluppata nel territorio una consapevolezza diffusa delle sue ricchezze, quanto della sue fragilità; queste richiedono, infatti, ai vari attori particolare impegno ed attenzione al fine di promuovere la conoscenza del territorio attraverso percorsi di educazione ambientale e accompagnamento alla carta della ricezione (informazione, formazione e accompagnamento).
Ricerca scientifica
Il meccanismo di potenziamento del sistema della ricerca deve essere il riferimento per tutte le strutture scientifiche che gravitano, per funzioni istituzionali nell’ambito etneo. Il percorso di ricerca, già iniziato da tempo, deve proseguire concorrendo a migliorare il rapporto uomo-natura e a facilitare le attività di gestione all’insegna della sostenibilità. A questa, s’aggiunga il supporto del personale di staff specificatamente dedicato (geologo, geomorfologo e vulcanologo) tramite finanziamenti e convenzioni con l'università e anche con gli altri campi di ricerca naturalistica. Deve essere colta l’opportunità di seguire un percorso virtuoso condiviso che rafforzi i rapporti istituzionali da un lato mentre dall’altro operi in favore di tutte quelle realtà economiche locali che sostengono l’economia del territorio e che sono le uniche che possono fornire una risposta coerente al fabbisogno di ecoturismo. Quanto sopra per poter consegnare il Bene alle generazioni future nella sua integrità e assicurare alla sua area di riferimento uno sviluppo sostenibile.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 14
4 Approccio SMART L’area di riferimento del WHS ha caratteristiche di vastità, particolarità e complessità, dominata dalla presenza del vulcano e dai suoi fenomeni, e non omogenea. L’approccio del PdG è quindi necessariamente SMART, ovvero identifica obiettivi:
• Specifici, ovvero in grado di definire esattamente cosa si vuole raggiungere, che all’interno delle linee strategiche sono ordinati per classi di priorità e grado di attuazione;
• Misurabili, che rendono il PdG concreto, permettendo di quantificare l’entità e la qualità degli effetti prodotti sulla base di indicatori prestabiliti;
• Raggiungibili, ovvero realistici, ma nello stesso tempo ambiziosi, basati su strumenti attuativi e risorse finanziarie esistenti;
• orientati al Risultato: il PdG rappresenta lo strumento di riferimento per tutti coloro che a vario titolo e misura, operano per la conservazione e la valorizzazione del Bene, e che hanno responsabilità di gestione, diretta o indiretta, sull’area di riferimento del Patrimonio. La rilevanza si concretizza nella individuazione di “cosa”, “chi” e “come” lo farà.
• definiti nel Tempo, individuando esattamente i termini entro cui dovranno essere realizzate le varie attività, ponendo le basi per il coordinamento delle loro attuazione e per il controllo del loro avanzamento.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 15
B - PROGRAMMA ESECUTIVO
5 FASE 3 - Definizione strategia e Piano di Azione 5.1 Definizione degli obiettivi e della strategia a medio lungo termine
Alla luce delle richieste del WHC, dei risultati del censimento dei beni, dell’analisi delle risorse patrimoniali
e dell’Analisi SWOT per la strategia di gestione a medio e lungo termine del Sito UNESCO Monte Etna si
possono assumere orizzonti temporali rispettivamente di 15 e 25 anni e si possono individuare i seguenti
obiettivi generali:
A. Promuovere la tutela dei beni e del patrimonio del WHS e sostenere la conservazione dell'ambiente
e le connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe;
B. Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che favoriscano forme di
fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio;
C. Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS e la diffusione della consapevolezza
tra la comunità locale delle opportunità di sviluppo ad esso collegate;
D. Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e partecipazione che
raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo.
Le schede seguenti riportano per ciascuno di questi obiettivi generali, gli assi strategici di intervento, con le
motivazioni, gli obiettivi strategici, gli obiettivi specifici e le strategie per ciascuno di essi articolate in
diverse linee strategiche.
A. Promuovere la tutela e la conservazione dei beni e del patrimonio del WHS e sostenere la conservazione dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe
Motivazioni
L'Etna è uno dei più attivi vulcani iconici del mondo e uno straordinario esempio di processi geologici
continui e di formazioni vulcaniche che consentono di classificarlo come stratovulcano. Esso è
caratterizzato dall'attività eruttiva dei crateri del suo vertice e eruzioni e colate laviche abbastanza
frequenti che fuoriescono dai crateri e dalle fessure sui suoi fianchi. Il vario e accessibile sistema di
caratteri vulcanici come la vetta dei crateri, i coni di cenere, le colate di lava, le grotte laviche e la
depressione della Valle del Bove, hanno reso il Monte Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e la
didattica. La notorietà, l’importanza scientifica e culturale e il valore educativo sono divenuti, nel tempo,
di importanza globale.
Questa strategia riguarda l’obiettivo gestionale della tutela e della conservazione dei valori universali per
le generazioni future a partire dal criterio di iscrizione, da perseguire con un sistema integrato di azioni.
Queste dovranno quindi essere attinenti alla tutela e alla conservazione, anche attraverso interventi di
gestione attiva, di pianificazione e regolamentazione e di gestione.
Obiettivi strategici
1) Promuovere la tutela del patrimonio vulcanologico, geologico e naturalistico del Bene 2) Promuovere la tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico del Bene 3) Rafforzamento delle connessioni ecologiche del bene con le aree naturali limitrofe.
Obiettivi specifici Linee strategiche
A1-
Regolamentazione
1 Adeguamento della regolamentazione vigente alle necessità di tutela del WHS.
A2 – 1. Conservazione dell’integrità geologica e geomorfologica del WHS.
2. Conservazione dell’integrità degli ecosistemi del WHS.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 16
Conservazione dei
valori del sito
UNESCO
3. Conservazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico.
4. Rafforzamento delle connessioni ecologiche del WHS con le aree naturali limitrofe.
5. Promozione della riqualificazione ambientale e l’eliminazione dei fattori di degrado all’interno del WHS.
A3 – Benefici
UNESCO
1. Utilizzo del riconoscimento UNESCO per rafforzare la gestione a fini di conservazione del Bene.
2. Promozione dello scambio di esperienze e la cooperazione con altri WHL.
A4 – Competenze
UNESCO
1. Formazione dedicata alla qualificazione delle professionalità esistenti e delle nuove professionalità legate al riconoscimento UNESCO nell’Ente Parco dell’Etna.
A5 – Miglioramento della gestione
1. Assicurare una gestione delle attività agro-silvo-pastorali coerente con la tutela del Bene e dell'ambiente.
2. Promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali ed energetiche all’interno del WHS.
B. Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che favoriscano forme di fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio
Motivazioni
Questa strategia persegue l’obiettivo di una valorizzazione ecologicamente sostenibile del WHS, quale
condizione imprescindibile per sostenere le strategie di tutela e conservazione.
La strategia parte quindi dalle esigenze di tutela e conservazione per definire le azioni da intraprendere
per la razionalizzazione dei flussi turistici esistenti e per la diversificazione e la qualificazione dell’offerta
in un’ottica di sostenibilità.
Obiettivi strategici
1) Espandere l’esperienza di visita del Bene e trasformare i suoi vincoli fisici in nuove opportunità di visita e fruizione.
2) Aumento della consapevolezza degli operatori turistici. 3) Partecipazione attiva degli operatori turistici nel raggiungimento degli obiettivi strategici. 4) Aumento della qualità dell’offerta turistica complessiva. 5) Miglioramento e razionalizzazione della gestione dei flussi turistici. 6) Aumento dei giorni di permanenza dei singoli turisti.
Obiettivi specifici Linee strategiche
B1 – valorizzazione del
patrimonio del WHS
1. Valorizzazione del patrimonio naturale (vulcanologico, botanico-vegetazionale, faunistico).
2. Valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico.
B2 – Sostenibilità della
fruizione
1. Razionalizzazione della fruizione del territorio del WHS.
2. Regolamentazione delle stazioni sciistiche esistenti nel WHS.
3. Regolamentazione delle attività ricreativo-sportive compatibili con la gestione a fini di tutela del WHS ed individuazione e promozione di buone pratiche.
4. Monitoraggio dei flussi turistici.
1. Sicurezza del turismo ai sensi della normativa vigente, appartiene ad una pluralità di soggetti tra i quali, i Comuni, il Dipartimento regionale di Protezione Civile assumono un ruolo prioritario.
B3 - Rafforzamento
delle infrastrutture
2. Adeguamento e/o rafforzamento delle infrastrutture di base per la fruizione (sentieristica, cartellonistica, parcheggi, aree pic-nic, aree attrezzate per il campeggio, ecc.).
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 17
3. Rafforzamento della rete di punti informativi, punti base, centri visita, musei, ecc.
4. Coordinamento e valorizzazione dei rifugi del WHS.
B4 – Rafforzamento del
capitale umano
1. Rafforzamento e diversificazione dei servizi turistici (di informazione; di accompagnamento per visite guidate, a cavallo, in mountain bike, speleologiche, tematiche, ecc.).
B5 - Diversificazione e
qualificazione
dell’offerta di servizi e
prodotti
1. Rafforzamento, diversificazione e qualificazione dell’offerta.
2. Valorizzazione delle produzioni tipiche.
C. Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS
Motivazioni
L’eccezionale attività vulcanica dell’Etna è documentata da almeno 2700 anni ed è una delle più lunghe
registrazioni al mondo di vulcanismo storico. Oggi l'Etna è uno dei vulcani più studiati e monitorati del
mondo e continua ad influenzare la vulcanologia, la geofisica e altre discipline di scienze della terra.
Questi studi e monitoraggi devono continuare nel futuro per una sempre maggiore conoscenza del bene.
Obiettivi strategici
1) Accrescere la conoscenza del Bene. 2) Promuovere l’archiviazione unitaria dei dati e delle conoscenze. 3) Diffondere le conoscenze nella Comunità locale, nazionale e internazionale.
Obiettivi specifici Linee strategiche
C1 - Benefici UNESCO 1. Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale, attività nel settore geologico e vulcanologico, in corso da decenni.
C2 - Ricerca scientifica 2. Promuovere e sviluppare ricerche e studi scientifici a carattere locale (attività nel settore geologico e vulcanologico, in corso da decenni).
C3 – Archiviazione e
gestione delle
conoscenze
1. Promuovere la corretta archiviazione delle conoscenze per una loro fruizione allargata (si cita per esempio l'enorme lavoro della INGV svolto fino ad oggi).
D. Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e partecipazione che raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo
Motivazioni
L’Etna è abitato da millenni e l’identità culturale del territorio è strettamente legata alla presenza del
vulcano.
Pertanto la consapevolezza delle popolazioni locali rappresenta un tema fondamentale.
Mettere la comunità locale e le sue esigenze e potenzialità al centro del Piano di Gestione , nel rispetto
delle sue finalità di tutela e conservazione, è determinante per rendere il Piano socialmente,
economicamente ed ecologicamente sostenibile, nonché effettivamente attuabile.
Obiettivi strategici
1) Amministrazioni e comunità locali consapevoli dei valori locali e del Patrimonio mondiale e delle
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 18
opportunità di sviluppo sostenibile legate al WHS. 2) Supporto allo sviluppo sostenibile del WHS. 3) Creazione di abilità e competenze legate alla corretta gestione del WHS e alle opportunità di
sviluppo sostenibile ad esso legate. 4) La fruizione, rispettosa, attenta e limitata delle risorse naturali e paesaggistiche compatibile con
il Bene. 5) Pianificazione e programmazione partecipate dell’ambito del WHS. 6) Partecipazione e coinvolgimento degli stakeholders nella gestione del Bene. 7) Facilitare il dialogo e collaborazione fra gli attori sociali e territoriali per la gestione dei conflitti. 8) Progetti di collaborazione intercomunale a sostegno di uno sviluppo sostenibile equilibrato. 9) Promuovere i saperi locali e facilitarne la diffusione.
Obiettivi specifici Linee strategiche
D1 - Promozione
turistica
1) Promozione unitaria e coordinata del WHS Monte Etna.
2) Promozione differenziata delle diverse forme di fruizione turistica del WHS.
D2 - Educazione e
sensibilizzazione
1. Attività di sensibilizzazione dei turisti sul rispetto del Bene.
2. Promozione dei valori del WHS mediante progetti rivolti alla comunità locale.
D3 - Coinvolgimento
della comunità locale
nella gestione del WHS
1. Promozione di forme di partecipazione diffusa della Comunità locale alla gestione del WHS.
Le strutture competenti che concorreranno al raggiungimento degli obiettivi di lungo periodo attraverso
l’attuazione delle linee strategiche individuate saranno in primis l’Ente Parco dell’Etna, ma anche le
Pubbliche Amministrazioni competenti (Regione Siciliana, MATTM e il MiBAC), le istituzioni pubbliche e
tutti i soggetti privati che potranno divenire parte attiva nell’attuazione del Piano di Gestione.
L’attuazione della strategia complessiva identificata, conciliando le esigenze di tutela e conservazione con
quelle di valorizzazione e sviluppo, avrà quindi nel lungo periodo un impatto positivo sia sulla qualità
dell’ambiente del WHS sia sull’economia locale, soprattutto nei settori legati al turismo e alle produzioni
locali.
Le attività di coinvolgimento della comunità locale nelle sue diverse forme (operatori economici,
associazioni, singoli cittadini) permetteranno di permeare l’attuazione della strategia nel tessuto sociale,
con ricadute positive a livello sociale e culturale.
5.2 Definizione degli obiettivi e della strategia di breve periodo e sviluppo dei
quattro piani specifici Sulla base della strategia individuata di medio e lungo periodo è possibile definire una strategia di breve
periodo con orizzonte temporale 5 anni.
Per quanto riguarda gli assi strategici, vengono confermati quelli individuati per la strategia di medio e
lungo periodo, ovvero:
A. TUTELA E CONSERVAZIONE: Promuovere la tutela e la conservazione dei beni e del patrimonio del
WHS e sostenere la cura dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe.
B. VALORIZZAZIONE: Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che
favoriscano forme di fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio
C. CONOSCENZA: Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 19
D. COMUNICAZIONE: Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e
partecipazione che raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo.
Per ciascuno di questi assi strategici è necessario stabilire obiettivi e strategie di breve periodo e un piano
d’azione che comprenda obiettivi fattibili e attuabili nel breve periodo.
Tale approccio richiede una totale rivisitazione della fase di pianificazione dello sviluppo territoriale del sito UNESCO e dell’area di riferimento, che imponga un’azione volta ad orientare le scelte tenendo conto dell’integrazione che esiste tra i diversi assi di intervento così come mostrato di seguito:
In virtù di questo schema e queste prospettive, seguendo le indicazioni del “Progetto di definizione di un modello per la realizzazione dei Piani di Gestione dei siti UNESCO” Del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la strategia del turismo legata al parco dell’Etna è suddivisa in diverse sotto-strategie al fine di raggiungere l’obiettivo di un sistema culturale territoriale integrato. Più nel dettaglio si prevede una Strategia divisa in 4 punti qui di seguito elencati.
STRATEGIA A - Promuovere la tutela e la conservazione dei beni e del patrimonio del WHS e sostenere la cura
dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe attraverso:
1. la Conservazione dell'OUV;
2. l’UNESCO plus;
3. le Competenze UNESCO;
4. la Regolamentazione;
5. la Gestione.
STRATEGIA B - Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che favoriscano forme di
fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio attraverso:
1. la Sostenibilità della fruizione (l’inserimento di una soglia limite nella vendita dei biglietti per
controbilanciare il livello di fruizione del sito con il suo livello di conservazione);
2. il Rafforzamento delle infrastrutture;
3. la Diversificazione e la qualificazione dell’offerta;
4. la Mobilità sostenibile.
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STRATEGIA C - Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS attraverso:
1. la Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale;
2. la Ricerca scientifica;
3. l’Archiviazione e la gestione delle conoscenze.
STRATEGIA D - Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e partecipazione che
raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo attraverso:
1. la Promozione turistica;
2. l’Educazione e la sensibilizzazione;
3. la Promozione di economie sostenibili;
4. la Partecipazione e il coinvolgimento della comunità locale nella gestione del WHS.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 21
6 STRATEGIA A - Promuovere la tutela e la conservazione dei
beni e del patrimonio del WHS e sostenere la cura
dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le aree naturali
limitrofe L'Etna è uno dei più attivi vulcani iconici del mondo e uno straordinario esempio di processi geologici
continui e di formazioni vulcaniche. Il vario e accessibile sistema di caratteri vulcanici, i coni di cenere, le
colate, le grotte laviche e la depressione della Valle del Bove, hanno, nel tempo, conferito al Monte Etna
rilevanza scientifica e culturale tale da assumere importanza globale.
Questa strategia riguarda l’obiettivo della tutela e della conservazione dei valori universali per le
generazioni future a partire dal criterio di iscrizione (importanza vulcanologica e ambientale), da perseguire
con un sistema integrato di azioni.
Queste ultime dovranno essere attinenti alla tutela e alla conservazione, da declinare attraverso interventi
di gestione attiva, di pianificazione e regolamentazione e di gestione.
6.1 Piano di tutela e conservazione Obiettivo generale del Piano di tutela e conservazione è tutelare e conservare le risorse patrimoniali
materiali e immateriali dell’area di riferimento, in modo da preservarle dal degrado e consentirne la
fruizione per le generazioni presenti e future.
Il Piano rappresenta lo strumento di attuazione della Strategia A - Promuovere la tutela e la conservazione
dei beni e del patrimonio del WHS e sostenere la cura dell'ambiente e le connessioni ecologiche con le
aree naturali limitrofe.
A partire dai dati di input raccolti nella fase 2 A e dai punti di debolezza e dalle minacce emerse dall’analisi
SWOT e dallo stato di conservazione dei beni, dai rischi e dai vincoli che tutelano le singole risorse
patrimoniali è possibile definire le azioni da mettere in atto per la tutela e la conservazione dei beni.
L’obiettivo generale può essere perseguito quindi attraverso la definizione di due sezioni del Piano,
riguardanti uno la tutela dei beni e l’altro la loro conservazione.
Tutela dei beni
L’obiettivo generale di questa sezione del Piano è quello di definire gli obiettivi normativi di tutela finalizzati
a vincolare i beni sottoposti a rischi specifici individuati.
Come definito nel Capitolo 6 l’ambito del WHS è sottoposto ad un sistema di vincoli che ne assicura la
tutela, anche se dall’analisi SWOT è emersa l’esigenza di regolamentare alcune attività antropiche proprio
con lo scopo di mantenere la tutela di alcuni beni naturalistici.
Questa sezione del Piano ha quindi come unico obiettivo specifico quello dell’Adeguamento delle
Regolamentazioni vigenti alle esigenze di tutela dei Beni.
Si riportano di seguito obiettivi operativi, descrizioni e motivazioni dei progetti inseriti in ciascuna linea
strategica.
Obbiettivo specifico: Regolamentazione
Linea strategica: Adeguamento della regolamentazione vigente alle necessità di tutela del WHS
Descrizione: Eliminazione dei fattori di degrado del Bene di origine antropica.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 22
Obiettivi operativi:
• Miglioramento della regolamentazione per la conservazione degli habitat
• Miglioramento della regolamentazione della fruizione turistica
• Miglioramento della regolamentazione delle pratiche agro-silvo-pastorali
che verrà perseguito con una specifica strategia che si articola nelle azioni riportate nella Tabella 2 che
rappresenta uno schema di sintesi del Piano di Tutela
Conservazione dei beni
L’obiettivo generale di questa sezione del Piano è quello di definire i programmi e i progetti di
conservazione finalizzati a prevenire innanzitutto effetti irreversibili derivanti da fattori di degrado
precedentemente individuati e a conservare/migliorare lo stato dei beni, ma anche le azioni di formazione
per assicurare la corretta gestione dei beni.
Le risorse patrimoniali e i beni da conservare, nonché gli ambiti di riferimento e il loro stato di
conservazione sono stati individuati nelle Fasi precedenti.
L’obiettivo generale, coerentemente con la strategia a medio lungo termine, si declina in un insieme di
obiettivi specifici che sono:
1. Conservazione dell’OUV
2. UNESCO plus
3. Competenze UNESCO
4. Miglioramento della gestione
Questa sezione del Piano si articola quindi in quattro strategie, per il raggiungimento degli obiettivi
specifici, articolate a loro volta nelle linee strategiche già individuate per la strategia a medio e lungo
termine.
Si riportano in tab. 2 obiettivi operativi, descrizioni e motivazioni dei progetti inseriti in ciascuna linea
strategica.
Obbiettivo specifico: Conservazione dell’OUV
Linea strategica: Conservazione dell’integrità geologica e geomorfologica del WHS
Descrizione: Eliminazione dei fattori di degrado dei beni fisici che compongono il patrimonio, quali i
fenomeni di erosione innescati dalla fruizione esercitata al di fuori dei sentieri e i fenomeni di degrado e
disturbo provocato dalla frizione incontrollata dei geositi (grotte).
Obiettivi operativi:
• Conservazione dei geositi (grotte)
• Risoluzione dei fenomeni di erosione innescati dalla fruizione turistica
Linea strategica: Conservazione dell’integrità degli ecosistemi del WHS
Descrizione: Si articola nelle azioni finalizzate alla conservazione di habitat e specie floristiche e faunistiche
del Sito.
Comprende quindi interventi per la conservazione degli alberi monumentali, per la lotta agli incendi
boschivi, per una corretta gestione degli habitat forestali, di boscaglia e di prateria, ma anche per la
riqualificazione degli habitat degli anfibi e le soluzioni tecniche esecutive per la minimizzazione dell’impatto
delle linee elettriche sull’avifauna (come riportato nel Protocollo di intesa tra l’ente Parco dell’Etna e ENEL
DISTRIBUZIONE S.P.A.).
Obiettivi operativi:
• Conservazione degli alberi monumentali
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• Conservazione e ripristino degli ambienti forestali
• Lotta gli incendi boschivi
• Conservazione e recupero delle formazioni pulvinari orofile e boscaglia
• Conservazione dell’habitat 6220* Praterie xerofile
• Conservazione del germoplasma locale
• Contenimento ed eradicazione delle specie alloctone
• Restauro e conservazione degli habitat per gli anfibi
• Riduzione dell’impatto delle linee elettriche sull’avifauna
Linea strategica: Conservazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico al di fuori della Core Zone
Descrizione: Promozione e/o realizzazione di interventi per la conservazione degli edifici storici con valenza
testimoniale e paesaggistica e del sistema di muri a secco, quali elementi caratterizzanti il paesaggio rurale
con grande valenza ecologica.
Obbiettivi operativi:
• Recupero e restauro degli edifici storico-testimoniali
• Recupero e restauro dei muretti a secco
Linea strategica: Rafforzamento delle connessioni ecologiche del WHS con le aree naturali limitrofe
Descrizione: Comprende interventi per l’identificazione, il mantenimento e la riqualificazione delle
connessioni ecologiche del WHS con le aree naturali limitrofe.
Obiettivi operativi:
• Identificazione delle connessioni ecologiche tra il WHS e le aree naturali circostanti
• Rafforzamento e mantenimento delle connessioni ecologiche
Linea strategica: Promuovere la riqualificazione ambientale e l’eliminazione dei fattori di degrado
all’interno del WHS
Descrizione: Comprende interventi per l’eliminazione di fattori di degrado dell’ambiente e del paesaggio
quali cave dismesse, discariche illegali e rifiuti abbandonati.
Obiettivi operativi:
• Bonifica del territorio dai rifiuti
• Restauro ambientale delle cave dismesse
Obiettivo specifico: UNESCO plus
Linea strategica: Utilizzo dell’UNESCO plus per rafforzare la gestione a fini di conservazione del Bene.
Descrizione: Si articola nelle azioni volte all’utilizzo del riconoscimento UNESCO per migliorare la gestione
del sito, promuovendone la conoscenza e il rispetto, e per realizzare progetti nazionali e internazionali,
anche in collaborazione con altri WHL.
Obiettivi operativi:
• Segnalazione del WHS sul territorio
• Utilizzo dell’UNESCO plus per la realizzazione di progetti nazionali e internazionali
Linea strategica: Promuovere lo scambio di esperienze e la cooperazione con altri WHL
Descrizione: Questa strategia si articola in attività di cooperazione con altri WHL, ad iniziare da quelli della
Sicilia, sia per uno scambio di esperienze e la condivisione di buone pratiche di gestione, sia per
promuovere progetti comuni da proporre su programmi di finanziamento nazionali, comunitari e
internazionali.
Obiettivi operativi:
• Implementare la conoscenza del WHS sul territorio
• Utilizzo dell’UNESCO plus per la realizzazione di progetti nazionali e internazionali
Obiettivo specifico: Competenze UNESCO
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 24
Linea strategica: Formazione dedicata alla qualificazione delle professionalità esistenti e delle nuove
professionalità legate al riconoscimento UNESCO nell’Ente Parco.
Descrizione: Questa strategia è volta a supportare la gestione del Sito con competenze specialistiche
adeguate alle esigenze, attraverso specifiche attività di formazione.
Obiettivi operativi:
• Dotare l’Ente Parco dell’Etna di professionalità adeguate alle esigenze di gestione.
Obiettivo specifico: Miglioramento della gestione
Linea strategica: Promuovere una gestione delle attività agricole, pastoral, dei boschi, della fauna e
dell'ambiente naturale coerente con la tutela del Bene e dell'ambiente al di fuori della Core Zone
Descrizione: Questa linea strategica consente una riorganizzazione ed una localizzazione delle attività
presenti e future del parco, connesse alle produzioni locali e alla fruizione turistica ed educativa.
Le attività da valorizzare e da promuovere, vanno riorganizzate in relazione al paesaggio, all’ ambiente e
alle pratiche locali, secondo un sistema integrato di offerta e creando una differenziazione tematica per
tipologie di offerta. Con particolare riferimento alle pratiche e alle produzioni tradizionali (metodi rispettosi
dell'ambiente e del paesaggio e con varietà storicamente presenti nel territorio). Comprende altresì azioni
per il mantenimento e il ripristino del paesaggio rurale.
Obiettivi operativi:
• Promuovere buone pratiche per la gestione delle attività
• Promuovere pratiche e sistemi integrati tra le attività
• Mantenimento e ripristino del paesaggio agrario, forestale e della flora e fauna
Linea strategica: Promozione dell’uso sostenibile delle risorse naturali ed energetiche all’interno del WHS.
Descrizione: Comprende azioni per la diffusione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.
Obiettivi operativi:
• Diffusione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, escluso l’eolico
Come precedentemente detto, gli obiettivi sopra illustrati rappresentano le linee strategiche per la
promozione, la tutela e la conservazione dei beni e del patrimonio del WHS, nonché le azioni necessarie alla
cura dell'ambiente e al rafforzamento delle connessioni ecologiche con le aree naturali limitrofe. Per
l’ottenimento di tali obiettivi, che definiscono nel loro insieme il Piano di Tutela e Conservazione, sono state
individuate le azioni riportate nella tabella seguente, che ne rappresenta uno schema di sintesi.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 25
Tabella 2 – Schema di sintesi del Piano di tutela e conservazione Obiettivo specifico A2 Conservazione dell'OUV
Linea strategica A2.1 Conservazione dell’integrità geologica e geomorfologica del WHS
Descrizione Eliminazione dei fattori di degrado dei beni fisici che compongono il patrimonio, quali i fenomeni di erosione innescati dalla fruizione esercitata al di fuori dei sentieri e i fenomeni di degrado e disturbo provocato dalla frizione incontrollata dei geositi (grotte).
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione Costi Fonti di
finanziamento
Azioni di tutela degli habitat ipogei e delle popolazioni di chirotteri a questi connessi
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore -
Centro Speleologico
Etneo – CAI - Corpo
Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico
Grotte di Monte Egitto
(Comune di Bronte, ZCS
ITA070017), Grotta
della Marinite (Comune
di Sant’Alfio, ZSC
ITA070014), Grotta di
Piano Noce (Comune di
Piedimonte Etneo, ZSC
ITA070014), Grotta dei
Dammusi (Comune di
Castiglione di Sicilia,
ZSC ITA070010).
Puntuale sulle
grotte, a seguito di
valutazione ed in
funzione del livello
di frequentazione
Breve
termine
Creazione di sistemi di difesa
indiretti a tutela degli habitat
più fragili che ospitano le
popolazioni di chirotteri. Verrà
effettuato il monitoraggio dei
chirotteri pre e post-intervento.
È prevista la videosorveglianza
delle opere realizzate, per
scoraggiare il vandalismo.
€ 186.157,36
PO FESR Sicilia
2014-2020 Asse 6
- Azione 6.5,1
“Azioni previste
nei Prioritized
Action
Framework (PAF)
e nei Piani di
Gestione della
Rete Natura
2000”
Linea strategica A2.2 Conservazione dell’integrità degli ecosistemi del WHS
Descrizione Si articola nelle azioni finalizzate alla conservazione di habitat e specie floristiche e faunistiche del Sito. Comprende quindi interventi per la conservazione degli alberi monumentali, per la lotta agli incendi boschivi, per una corretta gestione degli habitat forestali, di boscaglia e di prateria, ma anche per la riqualificazione degli habitat degli anfibi e per la riduzione dell’impatto per l’elettrocuzione che le linee elettriche hanno sull’avifauna.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione Costi Fonti di
finanziamento
Azioni a sostegno dell'Aquila reale nel territorio del Parco dell'Etna
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore
ZSC ITA 070010 –
Dammusi; ZSC ITA
070016 – Valle del
Bove; ZSC ITA 070017 -
Sciare di Roccazzo della
Bandiera; ZSC ITA
070018 – Piano dei
Grilli”
Generale Medio
termine
Monitoraggio dei siti di
nidificazione mediante
videosorveglianza al fine di
mitigare le azioni di disturbo
antropico; incremento della
disponibilità delle risorse
trofiche mediante realizzazione
di un carnaio e di una conigliera.
€ 256.237,42
PO FESR Sicilia
2014-2020 Asse 6
- Azione 6.5,1
“Azioni previste
nei Prioritized
Action
Framework (PAF)
e nei Piani di
Gestione della
Rete Natura
2000”
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 26
Tutela e potenziamento della biodiversità forestale legata alla necromassa legnosa
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore
ZSC ITA 070010
Dammusi, ZSC ITA
070015 Canalone del
Tripodo- ZSC ITA
070017 Sciare di
Roccazzo della Bandiera
Generale Medio
termine
Interventi di salvaguardia e
potenziamento della
biodiversità forestale legata alla
necromassa legnosa come
Morimus asper/funereus e
Cerambyx cerdo, con
realizzazione di opere utili
all’allevamento in situ nonché,
per Osmoderma cristinae
allevamento ex situ
€ 186.663,70
PO FESR Sicilia
2014-2020 Asse 6
- Azione 6.5,1
“Azioni previste
nei Prioritized
Action
Framework (PAF)
e nei Piani di
Gestione della
Rete Natura
2000”
Adeguamento e mitigazione degli impatti da infrastrutture o da attività antropiche nel Bosco di Milo
Ente Parco
dell'Etna Ente Parco dell’Etna
ZSC ITA 070020- Bosco
di Milo Generale
Breve
termine
Regolare l’odierno accesso
indiscriminato al Bosco
mediante la realizzazione di
muretti, staccionate, recinzione
e sbarre nonché mediante la
videosorveglianza delle opere
realizzate, al fine di scoraggiare
atti di vandalismo che ne
comprometterebbero l’efficacia.
€ 354.916,39
PO FESR Sicilia
2014-2020 Asse 6
- Azione 6.5,1
“Azioni previste
nei Prioritized
Action
Framework (PAF)
e nei Piani di
Gestione della
Rete Natura
2000”
Acquisizione e recupero ambientale dell’Ilice di Carlino e aree adiacenti
Ente Parco
dell'Etna Ente Parco dell’Etna
Contrada Carlino, nel
territorio del Comune di
Zafferana Etnea e aree
adiacenti
Puntuale Breve
termine
L’ilice ricade su terreno in atto
intestato a privati, ed è prevista
l’acquisizione mediante
procedura espropriativa. Data la
particolare rilevanza
naturalistica di questo
monumento vegetale,
l’intervento è mirato sia alla sua
conservazione come patrimonio
naturale, sia alla fruizione
sostenibile per finalità di
educazione ambientale,
scientifico, e di turismo durevole
€ 350.000
Finanziamenti
comunitari 2014-
2020 (PSR, POR
FESR)
Linea strategica A2.3 Conservazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico
Descrizione Comprende interventi per la conservazione degli edifici storici con valenza testimoniale e paesaggistica e del sistema di muri a secco, quali elementi caratterizzanti il paesaggio rurale con grande valenza ecologica.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione Costi Fonti di
finanziamento
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 27
Lavori di recupero e ampliamento dell’immobile “Case Piano Mirio” destinato a Punto Base n°2
Ente
Comunale -
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore -
Comuni, proprietari
degli immobili,
imprese di
costruzioni
Comune di Biancavilla,
zona “C” del Parco
dell'Etna
Puntuale
sull’edificio
Breve
termine
Ampliamento dell’edificio, per
soddisfare esigenze legate alla
custodia del punto base, alla
fruizione con finalità culturali,
turistiche, ricreative e di
educazione ambientale
€ 461.000
Finanziamenti
comunitari 2014-
2020 (PSR, POR
FESR)
Lavori di recupero e sistemazione del Rifugio Conti
Ente
Comunale -
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore -
Comuni, proprietari
degli immobili,
imprese di
costruzioni
SIC Pineta di
Linguaglossa (SIC ITA
070013)
Puntuale
sull’edificio
Breve
termine
Ricostruzione del manufatto e
delle funzioni interne per
l’ospitalità, servizi e
pernottamento prevedendo
l’utilizzo di materiali locali e
lavorazioni a impatto ridotto per
le finiture interne e esterne;
installazione di nuovi impianti
(elettrico, idrico e fotovoltaico)
e i necessari arredi per la piena
agibilità dei vari locali
Importo complessivo
paria a € 1.124.000
da considerare
insieme
all’intervento
“Rimozione dei
fattori di degrado
ambientale-
sentieristica e
tabellazione nel SIC
ITA 070013 Pineta di
Linguaglossa” in
Linea Strategica A2.5
Finanziamenti
comunitari 2014-
2020 (PSR, POR
FESR)
Completamento della sistemazione esterna del Grande Albergo dell’Etna- Ragalna
Ente
Comunale -
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore -
Comuni, proprietari
degli immobili,
imprese di
costruzioni
Comune di Ragalna,
zona “C” del Parco
dell’Etna
Puntuale
sull’edificio
Breve
termine
Sistemazione dell’area esterna,
per consentire un razionale
accesso sia alla struttura
alberghiera sia al Punto Base n°1
per l’escursionismo (allocato al
piano seminterrato del
medesimo immobile). Verrà,
inoltre, sistemata tutta l’area
circostante il fabbricato. Gli
interventi prevedono la
realizzazione del parcheggio, il
recupero di un campo da tennis
abbandonato e di costruzioni
accessorie già esistenti, adibite a
deposito
€ 500.000
Finanziamenti
comunitari 2014-
2020 (PSR, POR
FESR)
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 28
Completamento e sistemazione esterna della Villa Manganelli in Zafferana Etnea
Ente
Comunale -
Ente Parco
dell'Etna
Ente Parco dell’Etna
– Esperti di settore -
Comuni, proprietari
degli immobili,
imprese di
costruzioni
Zona nord-ovest del
terreno di pertinenza di
Villa Manganelli, in
territorio comunale di
Zafferana Etnea, zona
“D” del Parco dell’Etna.
Puntuale
sull’edificio
Breve
termine
Realizzazione di un parcheggio
ed un ingresso alla Villa stessa.
Attualmente il terreno oggetto
d’intervento, di circa 2.000 mq,
si trova a confine con via
Sparavita e non presenta nessun
collegamento con le rimanenti
aree di pertinenza alla villa.
Scopo di tale intervento è quello
di consentire l’accesso veicolare
e pedonale dalla via Sparavita,
piuttosto che dalla strada
provinciale, dove s’affaccia
attualmente l’ingresso
principale
€ 588.580,00
Finanziamenti
comunitari 2014-
2020 (PSR, POR
FESR)
Linea strategica A2.4 Rafforzamento delle connessioni ecologiche del WHS con le aree naturali limitrofe
Descrizione Comprende interventi per l’identificazione, il mantenimento e la riqualificazione delle connessioni ecologiche del WHS con le aree naturali limitrofe.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione Costi Fonti di
finanziamento
Realizzazione di interventi per la protezione e la salvaguardia degli anfibi nel Bosco di Milo
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell’Etna – Esperti di settore
SIC ITA 070020 Bosco di Milo
Generale Medio
termine
Realizzazione di ecodotti nei punti individuati; rialzo dei muri paraterra e chiusura dei varchi
(cancelli, sbarre, aperture) al fine di impedire ilpassaggio degli
anfibi nelle zone meno idonee alla ,oro sopravvivenza
€1.101.000 Finanziamenti
comunitari 2014-2020
Linea strategica A2.5 Promuovere la riqualificazione ambientale e l’eliminazione dei fattori di degrado all’interno del WHS
Descrizione Comprende interventi per l’eliminazione di fattori di degrado dell’ambiente e del paesaggio quali cave dismesse, discariche illegali e rifiuti abbandonati
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione Costi Fonti di
finanziamento
Riduzione dei fattori di degrado e valorizzazione del patrimonio naturale in un’area di particolare pregio ambientale, da acquisire nel SIC ITA 070020 Bosco di Milo
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell’Etna – Esperti di settore
SIC ITA 070020 Bosco di Milo
Puntuale nell’area
di riferimento
Medio
termine
Delimitazione e controllo degli ambiti naturali presenti
all’interno dell’area; eliminazione delle situazioni di degrado ambientale; ripristino dei sentieri interni al bosco e
realizzazione di aree attrezzate; realizzazione di capannine e di tabellazione; realizzazione di aree destinate a parcheggio
€ 524.000.00
Finanziamenti comunitari 2014-2020 (PSR, POR
FESR)
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 29
Rimozione dei fattori di degrado ambientale- sentieristica e tabellazione nel SIC ITA 070013 Pineta di Linguaglossa
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell’Etna – Esperti di settore
SIC ITA 070013 Pineta di Linguaglossa
Puntuale nell’area
di riferimento
Medio
termine
miglioramento della fruizione e realizzazione di interventi di
manutenzione per una serie di percorsi presenti nell’area
interessata; supporto alle visite turistiche e realizzazione di una serie di aree sosta e spazi per la
fruizione, il tempo libero, la sosta controllata e l’educazione
ambientale nell’ambito naturalistico; miglioramento
diffuso delle indicazioni e delle informazioni per la visita dei
luoghi e per la conoscenza delle caratteristiche naturali, delle specie presenti e dei livelli di vulnerabilità delle aree con l’installazione di un sistema coordinato di tabellazione e
segnaletica
Importo complessivo paria a € 1.124.000
da considerare insieme
all’intervento “Lavori di recupero e
sistemazione del Rifugio Conti” in
Linea Strategica A2.3
Finanziamenti comunitari 2014-2020 (PSR, POR
FESR)
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 30
7 STRATEGIA B - Promuovere la valorizzazione del WHS
attraverso interventi e azioni che favoriscano forme di
fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del
patrimonio La presenza di un sito nella World Heritage List dell’Unesco, porta con sé un obbligo certo in termini di
tutela, percepito spesso nella comunità locale come vincolo e restrizione dei diritti, e conseguentemente
delle aspettative di sviluppo e di crescita su un piano transnazionale ed internazionale.
In questa dicotomia tra tutela e valorizzazione si aprono due scenari di intervento, ovvero, una più legata
alla conservazione ed una allo sviluppo prossimo di nuove economie ed attività.
Ne deriva la necessità di definire per l’intera area Etna-Unesco, un macro-obiettivo, da cui derivare
obiettivi, strategie e linee di azione per raggiungerlo misurandone aspetti di efficienza ed efficacia in
presenza di risorse scarse o limitate.
Il macro-obiettivo è riconducibile alla valorizzazione in senso economico sociale e sostenibile sia delle
attività esistenti che l’avvio di nuove che si trovano collegate direttamente ed indirettamente ai trend di
sviluppo del turismo e della mobilità turistica.
In questa direzione si inseriscono gli obiettivi della strategia del turismo puntualmente definiti per poi
essere discussi e condivisi con gli stakeholder del territorio definendone priorità di intervento.
I sotto-obiettivi della Strategia Economica sul turismo sono i seguenti;
1. Incremento del numero delle imprese delle attività economiche legate al turismo; 2. Incremento della specializzazione produttiva delle attività nel turismo e sui servizi collegati; 3. Crescita della quota di produzione turistica delle attività turistiche e non turistiche nell’area; 4. Crescita della quota di produzione locale sulla produzione non locale; 5. Incremento delle interconnessioni produttive tra spese turistiche e filiere corte, medie e lunghe; 6. Riduzione della pressione turistica definendo delle soglie e delle strategie per ridurre le capacità di
carico; 7. Definizione dei percorsi di mobilità turistica in relazione ai tempi di fruizione; 8. Riduzione del tasso di disoccupazione giovanile nei paesi dell’area vasta; 9. Interconnessioni produttive tra imprese dell’area; 10. Sistema di accoglienza e di ospitalità integrato.
Scopo dei suddetti obiettivi è quello di avviare luoghi, attività e comunità verso un cambiamento orientato e guidato per ottenere i vantaggi derivanti dai nuovi scenari di crescita per i siti Unesco.
L’iscrizione del sito nella WHL può determinare fenomeni di sovraffollamento turistico/escursionistico con conseguenze negative sia dal punto di vista ambientale che socio-economico. È opportuno migliorarsi prevedendo il monitoraggio della pressione turistica all'interno dei comuni dell’area protetta, tramite indicatori generali di pressione turistica, rappresentati mediante grafici e/o cartografia, che considerino sia la pressione derivante dalle presenze turistiche sia quella derivante dalle infrastrutture ad uso turistico all'interno del Parco, in linea con quanto già in atto in molte località turistiche, soprattutto vulcaniche.
Gli interventi di valorizzazione dell’area non possono prescindere dal coinvolgimento e dall’inclusione di tutti i Comuni del Parco. Uno degli obiettivi collettivi e concertati riguarda la creazione di un marchio di qualità ambientale e turistica all’interno dell’area protetta. Ciò per incentivare iniziative legate al turismo naturalistico e alle altre attività connesse, in grado di promuovere lo sviluppo dell’economia locale secondo requisiti di sostenibilità ambientale, con riferimento agli standard di qualità ambientale e turistica. Tutto
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 31
questo in quanto, attraverso la collaborazione e partecipazione di tutti coloro che vivono nel territorio etneo, si propone di far acquistare valore al territorio medesimo, perseguendo obiettivi di miglioramento della qualità ambientale. Infatti, una strategia per lo sviluppo sostenibile non può non passare attraverso azioni condivise tra responsabili della gestione del Parco, amministrazioni locali, operatori turistici e semplici cittadini residenti nei vari comuni del Parco. Tale politica ha il vantaggio di introdurre sul territorio in tempi brevi una “cultura della qualità ambientale” e una “cultura di sistema” che, vedendo tutti gli attori presenti nel territorio coinvolti, facilita la reale diffusione delle conoscenze, la comprensione dei reciproci punti di vista e il raggiungimento di obiettivi condivisi con risultati durevoli e concreti.
7.1 Un modello di fruizione per un valore aggiunto di interconnessione con i centri
abitati localizzati fuori dall'area UNESCO Il modello di fruizione turistica, raffigura lo stato attuale e lo stato potenziale, ripartito nei vari anni (T1,
T2,T3, ... Tn.) in una visione temporalmente e spazialmente dinamica.
Il modello di fruizione turistica è di analisi spaziale della mobilita è ripartito in sotto-modelli
Modello per la mobilità turistica (escursionismo)
Modello di fruizione per i viaggiatori ed i turisti (Turismo, viaggiatori)
Modello per la fruizione in base alle specifiche caratteristiche socio demografiche dei visitatori
Modello di fruizione in connessione ad attività didattico/educative
Modello di fruizione e mobilità rivolto a ricercatori e studiosi ai fini dell’approfondimento scientifico
Il minimo comune denominatore deve comunque essere sempre rintracciato nella valorizzazione territoriale sia dal punto di vista naturalistico che culturale. L’Etna, in quanto ambiente vulcanico attivo e ambiente montano di notevoli dimensioni, pur rappresentando un unicum, dispone di contenuti tematici, collegabili con innumerevoli motivazioni turistiche. In particolare, il benessere, lo sport, l’avventura, la conoscenza, l’ecologia, la formazione, l’isolamento, i paesaggi, ecc , rientrano nel settore denominato “turismo natura” o ecoturismo. Quest’ultimo ricopre oggi soltanto una parte modesta della domanda turistica globale, ma va considerato che l’Etna, essendo un vulcano di rilevanza internazionale e di importanza primaria in Europa, può richiamare una domanda di ecoturismo non indifferente. Un ambiente vulcanico attivo dispone di aree generate da eruzioni appena avvenute e di aree ad eruzioni passate di varie età, nelle quali le connessioni funzionali in vario modo vanno emergendo, questo è chiaramente un fenomeno di rilievo tra quelli che destano l’attenzione dell’eco-turista. Ai fini di una efficace fruibilità turistica, queste risorse vanno puntualmente focalizzate e provviste di infrastrutture e servizi ecocompatibili, rilevando l’insieme in una ben definita immagine turistica da promuovere. Può essere notevole il grado di attrattività di un progetto turistico che prevede l’integrazione di attività strettamente legate al turismo vulcanico con attività collegate al contesto culturale dei comuni del Parco. Con la creazione di un proprio marchio, il Parco dell’Etna si prefigge di stabilire i requisiti per una qualifica
dei propri “fornitori di qualità ambientale”. Il Parco vuole concedere l’uso del proprio nome e del proprio
emblema a prodotti e servizi tipici dell’area etnea e, in particolare, a quelli turistici. Ciò è in linea con la
definizione di attività concertate tra i comuni coinvolti ed una integrazione dell’offerta volta alla
promozione di un prodotto unitario per la valorizzazione del vulcano e dei comuni aderenti al Parco. Ciò
comporta anche un adeguamento qualitativo e quantitativo dell’offerta turistica locale, in termini di
strutture per la fruizione, quali punti di informazione e per l’erogazione di servizi (da collocare nella zona C),
servizi pubblici (autobus, collegamenti con aeroporto, con l'Etna, etc.). Nella zona C si potrà prevedere una
rete di strutture per l’ospitalità diffusa accessibili economicamente al turista medio collegate con zone più
alte, secondo un sistema organizzato di fruizione che sia continuo.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 32
7.2 Regole per una gestione turistica e di valorizzazione del territorio Ai fini di una gestione turistica volta alla valorizzazione del territorio del Parco dell’Etna, viene definito un processo di valorizzazione delle risorse del territorio partendo dai punti di forza e dalle opportunità complessive dell’area individuata nell’analisi SWOT. In questo modo, infatti, sarà possibile definire le strategie e le azioni necessarie per una valorizzazione integrata dell’area di riferimento. L’obiettivo generale del piano di valorizzazione è creare una dinamica di crescita culturale, sociale ed economica stabile nel tempo e sostenibile, rispetto all’esigenza primaria del sito UNESCO di protezione e conservazione per le generazioni future. La strategia di conseguimento di tale obiettivo è strutturare una rete di attività altamente integrate e specializzate, sfruttando quei fattori di attrazione per i quali il territorio presenta vantaggi competitivi rispetto ad altri territori (concorrenti) e promovendo quelle iniziative che invece servano a colmare eventuali punti di debolezza emersi. In tal modo, il piano di valorizzazione del patrimonio culturale va integrato con un piano di valorizzazione del sistema economico allo scopo di garantire una sostenibilità economica agli abitanti e alle generazioni attuali, prive di lavoro o in cerca di lavoro. Per far questo, però, sarà necessario programmare e gestire progetti d’integrazione sia sul piano degli interventi sia su quello territoriale e definire una strategia basata su una forte integrazione tra valorizzazione delle risorse patrimoniali e sviluppo del sistema economico-sociale del territorio sintetizzata con il termine di “sistema culturale territoriale”. Le componenti del sistema territoriale sono divise nei seguenti sotto-sistemi: il Sottosistema delle risorse patrimoniali, che si caratterizza per l’integrazione dei processi di valorizzazione culturale, in modo che le differenti offerte culturali non siano tra loro alternative, e quindi concorrenti, ma complementari;
1. il Sottosistema delle risorse umane e sociali, che comprende sia il “capitale umano”, sia la capacità di mettere in atto processi formativi innovativi mirati alle esigenze dei progetti di valorizzazione da attivare, sia il “capitale sociale” (elementi identitari, sistema sociale cooperativo, coesione tra gli stakeholder);
2. il Sottosistema dei servizi di accessibilità, che comprende l’offerta di infrastrutture e servizi di trasporto;
3. il Sottosistema dei servizi di accoglienza, che comprende sia i servizi ricettivi (alberghi, bar, ristoranti, etc.), sia quelli per il tempo libero (cinema, teatri, attrezzature sportive, etc.);
4. il Sottosistema delle imprese, che comprende le imprese fornitrici di input e/o utilizzatrici degli output dei processi di valorizzazione culturale. I sottosistemi devono essere integrati tra loro e al loro interno, costituendo in tal modo un sistema integrato di relazioni per uno sviluppo socio-economico concreto del territorio.
Essenzialmente, è possibile rintracciare due principali tipologie di turismo del territorio etneo: per la parte del cono vulcanico un turismo orientato alla pratica sportiva e a fattori culturali prevalentemente legati a fenomeni vulcanici, ai paesaggi e a diverse altre attività di ricerca, di educazione e di visita; per la parte sottostante, composta dai centri urbani e dall’attività agroalimentare, una tipologia di turismo che esalta i valori culturali delle comunità che abitano i vulcani ed il loro modo di ospitare che va orientato ai contenuti e al modello del turismo relazionale integrato.
Per lo sviluppo turistico dell’intera area è necessaria una promozione indirizzata verso un segmento turistico orientato alla conservazione ambientale. Pertanto è opportuno che le infrastrutture viarie e il programma di servizi siano compatibili con tale segmento. Bisogna organizzare, dunque, infrastrutture (sentieri, rifugi e fabbricati) che siano a basso impatto ambientale, recupero e impiego. E’ necessario potenziare gli itinerari turistici e anche l’informazione disponibile all’interno dell’area in modo tale che il turista possa conoscere in anticipo la destinazione. Risulta inoltre essenziale per la strutturazione turistica dell’area etnea rivitalizzare il patrimonio forestale e boschivo. Va dato anche il giusto rilievo all’agroalimentare e alle specificità gastronomiche locali, abbastanza differenziati e costituenti elemento di attrazione turistica. Lo sviluppo turistico, a sua volta, potenzia notevolmente l’attività di questi settori. Oltre al turismo ambientale ed escursionistico, all’ecoturismo, al turismo culturale, il territorio etneo può
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 33
presentare buone opportunità di sviluppo per il turismo rurale, una tipologia di turismo in rapida crescita.
7.3 Sviluppo socio-economico concreto per raggiungere un equilibrio territoriale
che abbia come obiettivo la conservazione e una corretta gestione della risorsa
naturalistica
La strategia proposta in questa sede si basa sull’idea che, per superare i limiti della separazione dei processi di conservazione e valorizzazione dei beni culturali dal contesto territoriale ed economico in cui tali beni erano inseriti, sia necessario innovare profondamente le modalità di intervento costruendo due tipologie di integrazione orizzontali ed un’integrazione di tipo verticale complete dei seguenti aspetti:
1. integrazione orizzontale tra risorse ambientali, culturali, simboliche e paesistiche dell’area di riferimento, in modo da arrivare ad un programma unico ed integrato di gestione della conoscenza, tutela e conservazione, valorizzazione e comunicazione;
2. integrazione orizzontale tra servizi di protezione e culturali e servizi per l’accessibilità e l’accoglienza (infrastrutture, ristorazione, ricettività, etc.). Tale integrazione deve avvenire innanzitutto a livello di interventi e di programmi;
3. integrazione verticale nella gestione delle risorse e dei servizi, attraverso dei sistemi di itinerari e di interconnessioni di servizi di visita.
7.4 Piano di Valorizzazione culturale ed economica L’obiettivo generale del Piano di valorizzazione culturale ed economica è quello di creare crescita culturale
ed economica stabile nel tempo e sostenibile, finalizzata all’esigenza primaria del sito UNESCO di tutela e
conservazione per le generazioni future.
A partire dalle analisi effettuate nelle Fasi 2° e 2B, e in particolare dai punti di forza e dalle opportunità
complessivi dell’area individuate dall’analisi SWOT è possibile definire le linee e le azioni necessarie.
E’ importante sottolineare come le azioni previste nel Piano di tutela e conservazione costituiscano il
presupposto per la valorizzazione del WHS in un’ottica di sviluppo sostenibile.
La strategia generale di valorizzazione fa riferimento al Sistema delle componenti del Sistema Territoriale
del Sito UNESCO, che si caratterizza come una rete di relazioni tra i beni e le risorse, che possono essere
catalogati nei seguenti sottosistemi:
- Sottosistema delle risorse natutralistiche, che si caratterizza nell’integrazione della valorizzazione
del patrimonio naturale e storico-ambientale e paesaggistico, in modo che le due offerte non
risultino alternative, ma bensì integrate e unificanti;
- Sottosistema delle risorse umane che comprende il capitale umano e le azioni formative per
renderlo idoneo a promuovere, realizzare e sostenere i processi di valorizzazione, ma anche il
capitale sociale che verrà coinvolto nella gestione del sito con opportune Azioni di Comunicazione.
- Sottosistema dei servizi di accessibilità e di fruizione, che comprende l’offerta di infrastrutture e
servizi di trasporto;
- Sottosistema dei servizi, che comprende sia i servizi di accoglienza che quelli turistici e ricettivi;
- Sottosistema delle imprese, che comprende sia quelle fornitrici di input e/o utilizzatrici degli output
del processo di valorizzazione.
L’obiettivo generale, coerentemente con la strategia a medio lungo termine, si declina quindi in un insieme
di obbiettivi specifici che sono:
1) valorizzazione del patrimonio del WHS
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 34
2) Sostenibilità della fruizione
3) Rafforzamento delle infrastrutture e dei servizi di trasporto
4) rafforzamento del capitale umano
5) Diversificazione e qualificazione dell’offerta
Questa sezione del Piano si articola quindi in cinque strategie, per il raggiungimento degli obiettivi specifici,
articolate a loro volta nelle linee strategiche già individuate per la strategia a medio e lungo termine.
Dalla strategia complessiva, articolata in sei strategie distinte, emerge un insieme di attività/progettualità, tra loro fortemente integrate per la valorizzazione del Bene e lo sviluppo sostenibile del territorio. Tali azioni tendono a valorizzare l’OUV del Sito e a colmare i punti di debolezza emersi, in modo che ne scaturiscano opportunità di sviluppo sostenibile. Proprio a tale scopo è stato inserito tra gli obiettivi specifici quello della sostenibilità della fruizione, il cui perseguimento sarà garanzia di sostenibilità del processo di valorizzazione, andando anche a risolvere i punti di debolezza in termini di sostenibilità delle attuali forme di fruizione. La valorizzazione del patrimonio del WHS è perseguita andando a puntare sui fattori critici di successo che
rendono il Sito UNESCO Monte Etna, ovvero la presenza del vulcano e il suo grande patrimonio geologico e
naturalistico, che insieme alle risorse storico-culturali costituiscono un sistema di grande peculiarità e
unicità, al fine di differenziare l’offerta culturale da quella di altri Siti.
Si è puntato quindi:
- rendere l’offerta diversificata, ma nello stesso tempo fortemente unitaria, per un processo di
sviluppo armonioso ed omogeneo;
- a differenziare l’offerta da quella di altri Siti in considerazione della realtà dei vulcani;
- ad integrare il sistema delle imprese fornitrici, perseguendone la diversificazione e la qualificazione
sul tema UNESCO;
- a prevedere un coinvolgimento del tessuto sociale nell’attuazione del Piano.
Si riportano di seguito obiettivi operativi, descrizione e motivazioni dei progetti inseriti in ciascuna linea
strategica.
Obiettivo specifico: Valorizzazione del patromonio del WHS.
Linea strategica: Valorizzazione del patrimonio naturale (vulcanologico, botanico-vegetazionale, faunistico
Descrizione: Questa strategia è volta a rendere il patrimonio naturale del WHS fruibile e in grado di
garantire un’esperienza di elevata qualità al visitatore.
Obiettivi operativi:
• Valorizzazione del patrimonio geologico
• Valorizzazione del patrimonio naturalistico
Linea strategica: Valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico
Descrizione: Comprende gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale
presente nel WHS.
Obiettivi operativi:
• Valorizzazione del patrimonio storico testimoniale
• Valorizzazione del patrimonio culturale
Obbiettivo specifico: Sostenibilità della fruizione.
Linea strategica: Razionalizzazione della fruizione del territorio del WHS.
Descrizione: Comprende le azioni per perseguire una organizzazione di un piano dei flussi turistici
omogenea nel territorio del WHS andando ad eliminare le criticità puntuali create dalla pressione turistica.
Obiettivi operativi:
• Distribuzione omogenea dei flussi turistici nel WHS
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 35
Linea strategica: Gestione delle stazioni sciistiche esistenti nel WHS
Descrizione: Questa strategia comprende le azioni per ridurre l’impatto del turismo nelle stazioni sciistiche
in quota e per ridurre l’impatto di queste sull’ambiente e sul paesaggio.
Obiettivi operativi:
• Riduzione dell’impatto ambientale e paesaggistico dell’esercizio delle attività sciistiche
Linea strategica: Gestione delle attività ricreativo sportive compatibili con la gestione a fini di tutela del
WHS ed individuazione e promozione di buone pratiche
Descrizione: Questa strategia è volta ad identificare codici comportamentali e buone pratiche per lo
svolgimento delle attività sportive e ricreative nel WHS e a diffonderle tra gli operatori turistici anche
attraverso la definizione di specifici accordi.
Obiettivi operativi:
• Riduzione dell’impatto delle attività ricreative e sportive sull’ambiente naturale
Linea strategica: Monitoraggio dei flussi turistici
Descrizione: Una corretta gestione del Sito richiede modalità adattative adeguate alla distribuzione dei
flussi turistici al suo interno. Questa strategia comprende quindi le azioni volte a monitorare i flussi turistici
da un punto di vista quantitativo e qualitativo e a monitorare la qualità dell’esperienza vissuta dal
visitatore, per ricavarne indirizzi gestionali ed azioni da mettere in atto per ridurre l’impatto del turismo e a
migliorare l’esperienza di visita.
Alla base della strategia vi deve essere la creazione di un sistema di monitoraggio ed elaborazione dati, la
stretta collaborazione con tutti gli operatori.
Obiettivi operativi:
• Conoscenza dell’entità e della distribuzione quali-quantitativa dei flussi turistici nel WHS nel tempo
e nello spazio.
Conoscenza del grado di soddisfazione dei turisti per la visita del WHS
Linea strategica: Sicurezza del turismo
Descrizione: Questa strategia persegue il coordinamento del Parco per la messa in sicurezza della fruizione del WHS, sia con azioni puntali nelle aree affette da rischi e di infrastrutturazione per la gestione delle emergenze, sia con azioni di monitoraggio dei rischi, di rafforzamento dei sistemi di allertamento e di informazione dei visitatori. Obiettivi operativi:
• Coordinamento con i Comuni per la messa in sicurezza della rete sentieristica
• Coordinamento con i Comuni per assicurare al turista una corretta e tempestiva informazione sui
fattori di rischio
• Coordinamento con i Comuni per la gestione delle emergenze
Obiettivo specifico: Rafforzamento delle infrastrutture.
Linea strategica: Adeguamento e/o rafforzamento delle infrastrutture di base per la fruizione (sentieristica,
cartellonistica, parcheggi, aree pic-nic, aree attrezzate per il campeggio, ecc.).
Descrizione: Le azioni che consentiranno l’attuazione di questa strategia sono relative alla riqualificazione
della rete sentieristica e delle infrastrutture di base a corredo della stessa.
Obiettivi operativi:
• Riqualificazione della rete sentieristica e delle sue attrezzature e ridurre l’impatto ambientale della
fruizione
Linea strategica: Rafforzamento della rete di punti informativi, punti base, centri visita, musei, ecc.
Descrizione: Questa linea strategica è volta a definire, insieme ai comuni il sistema delle strutture di
informazione e di didattica a servizio del WHS, andando a migliore le strutture e le dotazioni di quelle
esistenti e andandone a realizzare di nuove.
Obiettivi operativi:
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 36
• Riqualificazione della rete dei punti informativi e dei centri visita per assicurare una migliore
fruizione
Linea strategica: Coordinamento e valorizzazione dei rifugi del WHS.
Descrizione: E’ volta alla valorizzazione del sistema dei rifugi nel WHS a servizio della fruizione da parte del
turismo verde.
Obiettivi operativi:
• Riqualificazione del sistema di ospitalità presente e legato al Parco
Obiettivo specifico: Rafforzamento del capitale umano.
Linea strategica: Rafforzamento, qualificazione e diversificazione dei servizi turistici (di informazione; di
accompagnamento per viste guidate, a cavallo, in mountain bike, speleologiche, tematiche, ecc.)
Descrizione: La concreta attuazione del Piano di Gestione è strettamente dipendente dalla disponibilità e alla formazione di competenze in grado di contribuire al perseguimento delle finalità di tutela, conservazione e valorizzazione sostenibile. Questa strategia comprende quindi tutte le azioni di formazione necessarie alla qualificazione delle professionalità esistenti e alla creazione di nuove professionalità necessarie creazione per espletare in maniera sostenibile i diversi servizi turistici necessari per una fruizione diversificata e in grado di permettere al visitatore di maturare un’esperienza di elevata qualità. Obiettivi operativi:
• Formazione del capitale umano.
Obiettivo specifico: Diversificazione e qualificazione dell’offerta di servizi e prodotti.
Linea strategica: Rafforzamento, diversificazione e qualificazione dell’offerta
Descrizione: La qualità dell’esperienza di visita del WHS non è legata solo a quella dei beni di cui il visitatore
fruisce, ma anche a quella dei servizi che riceve durante la sua permanenza nel WHS. Questa strategia è
volta quindi ad uniformare su standard di sostenibilità le strutture turistiche e a favorirne la
commercializzazione e la diversificazione.
La strategia persegue anche una diversificazione in maniera sostenibile delle opportunità di fruizione e, in senso più ampio, un supporto con le organizzazioni per il coordinamento generale dei servizi di ricettività e turistici all’interno del WHS, attraverso l’istituzione di un Consiglio dei servizi del WHS. Obiettivi operativi:
• Qualificazione delle strutture turistiche.
• Promozione delle strutture e dei servizi turistici.
• Messa in rete di strutture e servizi turistici.
Linea strategica: Valorizzazione delle produzioni tipiche
Descrizione: Questa strategia è volta a qualificare e sostenere le produzioni tipiche locali enogastronomiche e artigianali attravreso la creazione e concessione di un marchio di qualità ambientale per le produzioni, la creazione di un Club di prodotto dell’Etna e la creazione di punti vendita. Obiettivi operativi:
• Qualificazione delle produzioni tipiche.
• Promozione della vendita delle produzioni tipiche.
In particolare per l’attuazione del Piano sono state individuate le azioni riportate nella tabella seguente che ne rappresenta uno schema di sintesi (Tab.3).
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 37
Tabella 3 – Schema di sintesi del Piano di valorizzazione STRATEGIA B - Promuovere la valorizzazione del WHS attraverso interventi e azioni che favoriscano forme di fruizione compatibili con la conservazione e la tutela del patrimonio
Obiettivo specifico B1 Valorizzazione del patrimonio del WHS
Linea strategica B1.1 Valorizzazione del patrimonio naturale (vulcanologico, botanico-vegetazionale, faunistico)
Descrizione Questa strategia è volta a rendere il patrimonio naturale del WHS fruibile e in grado di garantire un’esperienza di elevata qualità al visitatore attraverso la realizzazione di interventi di infrastrutturazione naturalistica che rendano minimo l’impatto del turismo sull’ambiente.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Creazione di sentieri vulcanologici attrezzati e con diversi livelli di difficoltà e targhettizzati per tipologie di visitatori
Ente Parco dell'Etna
Università di Catania –
CAI – Centro
Speleologico Etneo
tutto puntuale medio termine cartelli direzionali,
cordoni, mappe PO FESR e PSR, LIFE
Verifica della corretta individuazione su mappa georiferita in UTMWGS84 dei singoli esemplari degli alberi monumentali
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna comuni interessati puntuale medio termine mappe
georeferenziate autofinanziamento
Tabellazione degli alberi monumentali Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna territorio interessato puntuale medio termine
elenco alberi,
cartelli, mappe PO FESR e PSR, LIFE
Linea strategica B1.2 Valorizzazione del patrimonio storico-culturale e paesaggistico
Descrizione Comprende gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale presente nel WHS.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Obiettivo specifico B2 Sostenibilità della fruizione
Linea strategica B2.1 Razionalizzazione della fruizione nel territorio del WHS
Descrizione Comprende le azioni per perseguire una distribuzione dei flussi turistici omogenea nel territorio del WHS andando ad eliminare le criticità puntuali create dalla pressione turistica.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Redazione della carta dei servizi georiferita dei sentieri e piste con emergenze naturalistiche e paesaggistiche, punti di osservazione, strutture ricettive
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna comuni interessati generale breve / medio
termine
mappa, cartelli,
cordoni, punti di
sosta (panche, punti
acqua, punti
spazzatura..)
autofinanziamento
Redazione della carta delle pressioni turistiche e delle criticità sentieristiche ed elaborazione dei percorsi e soluzioni alternative
Ente Parco dell'Etna Università di Catania –
CAI – Associazioni tutto generale
breve / medio
termine
report illustrato e
georeferenziato,
mappa, cartelli
PO FESR e PSR, LIFE
Linea strategica B2.2 Gestione delle stazioni sciistiche esistenti nel WHS
Descrizione Questa strategia comprende le azioni per ridurre l’impatto del turismo nelle stazioni sciistiche in quota e per ridurre l’impatto di queste sull’ambiente e sul paesaggio.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Interventi di riduzione dell'impatto del turismo nella stazione sciistica di Nicolosi.
Comune Università di Catania –
CAI – Associazioni Comuni interessati puntuale
breve / medio
termine
ticket differenziati,
promozione di
attività nei momenti
PO FESR e PSR,
autofinanziamento
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 38
di bassa affluenza
Interventi di riduzione dell'impatto del turismo nella stazione sciistica di Piano Provenzana (Linguaglossa).
Comune Università di Catania –
CAI – Associazioni Comuni interessati puntuale
breve / medio
termine
ticket differenziati,
promozione di
attività nei momenti
di bassa affluenza
PO FESR e PSR,
autofinanziamento
Linea strategica B2.3 Gestione delle attività ricreativo sportive compatibili con la gestione a fini di tutela del WHS ed individuazione e promozione di buone pratiche
Descrizione Questa strategia è volta ad identificare codici comportamentali e buone pratiche per lo svolgimento delle attività sportive e ricreative nel WHS e a diffonderle tra gli operatori turistici anche attraverso la definizione di specifici accordi.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Elaborazione di codici comportamentali per la pratica delle attività sportive-ricreative nel WHS.
Ente Parco dell'Etna
CAI – CSE – Guide
Vulcanologiche –
Guide Alpine – Guide
Ambientali
Escursionistiche – ecc.
tutto generale breve termine materiale
informativo, cartelli autofinanziamento
Creazione di un repertorio di buone pratiche per la gestione delle attività turistiche
Ente Parco dell'Etna
CAI – CSE – Guide
Vulcanologiche –
Guide Alpine – Guide
Ambientali
Escursionistiche – ecc.
tutto generale breve termine
realizzazione e
condivisione
database tra gli
operatori, gli enti
locali e le
associazioni di
categoria
autofinanziamento
Accordo con gli operatori che guidano alla fruizione (guide e loro Associazioni e Agenzie) su codice di comportamento in escursione (rispetto di flora e fauna, raccolta di rifiuti, sorveglianza sugli escursionisti isolati, segnalazione di abusi e trasgressori o altre problematiche, rispetto dei tracciati ufficiali, formazione specifica, partecipazione a campagne di rilevamento scientifico)
Ente Parco dell'Etna
Associazioni delle
guide e Agenzie
operanti sul territorio
Intero Parco generale breve termine accordi formali,
convenzioni sponsors
Linea strategica B2.4 Monitoraggio dei flussi turistici
Descrizione
Una corretta gestione del Sito richiede modalità adattative adeguate alla distribuzione dei flussi turistici al suo interno. Questa strategia comprende quindi le azioni volte a monitorare i flussi turistici da un punto di vista quantitativo e qualitativo e a monitorare la qualità dell’esperienza vissuta dal visitatore, per ricavarne indirizzi gestionali ed azioni da mettere in atto per ridurre l’impatto del turismo e a migliorare l’esperienza di visita. Alla base della strategia vi deve essere la creazione di un centro di coordinamento ed elaborazione dati, la stretta collaborazione per mezzo di accordi volontari con tutti gli operatori turistici.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Per avere un feedback dell’Esperienza rispetto al WHS, approntare un modulo da distribuire ai turisti in forma cartacea/online che consenta di raccogliere le loro valutazioni (non una valutazione su guide e agenzie ma su strutture, servizi stato di conservazione, osservazioni lamentele, consigli suggerimenti).
Ente Parco dell'Etna
Comuni, Università ed
associazioni di
categoria/operatori
locali
intero parco generale medio termine questionari sponsors
Linea strategica B2.5 Sicurezza del turismo
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 39
Descrizione Questa strategia persegue la messa in sicurezza della fruizione del WHS, sia con azioni puntali nelle aree affette da rischi e di infrastrutturazione per la gestione delle emergenze, sia con azioni di monitoraggio dei rischi, di rafforzamento dei sistemi di allertamento e di informazione dei visitatori.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Realizzazione e installazione di Pannelli informativi e segnaletica dei rischi all’inizio dei sentieri o localizzati nelle aree dove questi siano presenti
Ente Parco dell'Etna
CAI – CSE – Guide
Vulcanologiche –
Guide Alpine – Guide
Ambientali
Escursionistiche – ecc.
intero parco generale breve termine transenne/cordoni e
cartelli di pericolo
risorse del Parco provenienti dal
monitoraggio ambientale di VAS
del piano del Parco
Pubblicazione di Opuscoli informativi sui rischi e sui comportamenti da adottare per evitarli e cosa fare in caso di bisogno
Ente Parco dell'Etna
CAI – CSE – Guide
Vulcanologiche –
Guide Alpine – Guide
Ambientali
Escursionistiche – ecc.
tutto generale breve termine
realizzazione
materiale
informativo e
cartellonistica con le
info principali
PO FESR e PSR, LIFE
Obiettivo specifico B3 Rafforzamento delle infrastrutture
Linea strategica B3.1 Adeguamento e/o rafforzamento delle infrastrutture di base per la fruizione (sentieristica, cartellonistica, parcheggi, aree pic-nic, aree attrezzate per il campeggio, ecc.)
Descrizione Le azioni che consentiranno l’attuazione di questa strategia sono relative alla riqualificazione della rete sentieristica e delle infrastrutture di base a corredo della stessa.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Implementazione del sistema di segnaletica e cartellonistica didattica del WHS.
Ente Parco dell'Etna Comuni tutto generale breve/medio
termine cartelli, mappe autofinanziamento
Creazione di percorsi turistici naturalistici legati al vulcano definiti secondo diversi livelli di difficoltà, di dislivello e di varietà di paesaggio vulcanico
Ente Parco dell'Etna Associazioni di guide
del territorio tutto generale breve termine
cartelli, mappe,
cordoni, materiale
informativo
risorse del Parco provenienti dal
monitoraggio ambientale di VAS
del piano del Parco
Individuazione, recupero, ristrutturazione dei sentieri pedonali e pedonali-ciclabili, all’interno del Parco dell’Etna- Etna Sud
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Individuazione, recupero, ristrutturazione dei sentieri pedonali e pedonali-ciclabili, all’interno del Parco dell’Etna- Etna Nord
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
SIC ITA 070014 Monte Baracca Cda Giarrita- Realizzazione di un’area di accoglienza, sistemazione di percorsi, tabellazione e rimozione di un tratto di asfalto
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 40
SIC ITA 070012 Pineta di Adrano e Biancavilla- Interventi di protezione e valorizzazione ambientale, recupero percorsi e tabellazione informativa
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Ripristino del sentiero di Monte Zoccolaro in zona “B” del Parco dell’Etna, nel Comune di Zafferana Etnea
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Sistemazione del sentiero dal quartiere Caselle in Milo all’Ilice di Pantano
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Sistemazione della strada Comunale “Bosco o Insinga” nel comune di Biancavilla
Ente Parco dell'Etna Ente Parco dell'Etna tutto puntuale medio termine
cartelli direzionali,
cordoni, mappe,
materiale
informativo e
divulgativo
finanziamenti comunitari 2014-
2020
Linea strategica B3.2 Rafforzamento della rete di punti informativi, punti base, centri visita, musei, ecc.
Descrizione Questa linea strategica è volta a rafforzare il sistema delle strutture di informazione e di didattica a servizio del WHS, andando a migliore le strutture e le dotazioni di quelle esistenti e andandone a realizzare di nuove.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Promozione di progetti per la fruizione del Bene da parte dei disabili.
Ente Parco
Comuni - Università -
Associazioni di turismo
sostenibile
tutto generale breve/medio
termine
materiale
divulgativo e
promozionale
PO FESR e PSR, LIFE
Implementazione del sistema dei Centri di educazione ambientale nei Comuni del WHS
Ente Parco Comuni - Università -
centri di formazione tutto generale
breve/medio
termine
corsi, laboratori,
seminari autofinanziamento
Linea strategica B3.3 Coordinamento e valorizzazione dei rifugi del WHS
Descrizione E’ volta alla valorizzazione del sistema dei rifugi nel WHS a servizio della fruizione da parte del turismo verde.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Obiettivo specifico B4 Rafforzamento del capitale umano
Linea strategica B4.1 Rafforzamento, qualificazione e diversificazione dei servizi turistici (di informazione; di accompagnamento per viste guidate, a cavallo, in mountain bike, speleologiche, tematiche, ecc.)
Descrizione
La concreta attuazione del Piano di Gestione è strettamente dipendente dalla disponibilità sul territorio di competenze in grado di contribuire al perseguimento delle finalità di tutela, conservazione e valorizzazione sostenibile. Questa strategie comprende quindi tutte le azioni di formazione necessarie alla qualificazione delle professionalità esistenti e alla creazione di nuove professionalità necessarie creazione per espletare in maniera sostenibile i diversi servizi turistici necessari per una fruizine diversificata e in grado di permettere al visitatore di maturare un’esperienza di
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 41
elevata qualità.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Informazione e formazione di giovani per l'avvio di attività mancanti o rigenerazione di attività esistenti collegabili alla WHL e finanziabili con fondi Regionali ed europei
Ente Parco dell'Etna
Università - Centri di
Innovazione e di
ricerca
tutto generale medio termine
sportelli di
informazione,
seminari, spot, bandi
PO FESR e PSR, LIFE
Corso su ecoturismo per operatori del turismo Amministrazioni
pubbliche
Enti di Formazione -
Università -
Associazioni di turismo
sostenibile
tutto generale medio termine
corsi di formazione e
di aggiornamento
periodico
PO FESR e PSR
Promozione delle relazioni tra scuola e imprese a favore delle specificità territoriali del WHS.
Ente Parco dell'Etna,
Amministrazioni
pubbliche
componenti del
consiglio tutto generale
breve/medio
termine
corsi di formazione e
di aggiornamento
periodico, stage,
alternanza scuola-
lavoro
sponsors
Obiettivo specifico B5 Diversificazione e qualificazione dell’offerta
Linea strategica B5.1 Rafforzamento, diversificazione e qualificazione dell’offerta
Descrizione
La qualità dell’esperienza di visita del WHS non è legata solo a quella dei beni di cui il visitatore fruisce, ma anche a quella dei servizi che riceve durante la sua permanenza nel WHS. Questa strategia è volta quindi ad uniformare su standard di sostenibilità le strutture turistiche e a favorirne la commercializzazione e la diversificazione. La strategia persegue anche una diversificazione in maniera sostenibile delle opportunità di fruizione e, in senso più ampio, un coordinamento generale dei servizi di ricettività e turistici all’interno del WHS, attraverso l’istituzione di un Consiglio dei servizi del WHS.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Elaborazione di un codice etico per le strutture turistiche
Ente Parco dell'Etna,
Amministrazioni
pubbliche
Ente Parco e
amministrazioni
pubbliche
intero parco generale breve/medio
termine
creazione del codice
su diversi supporti,
diffusione tra gli
operatori e le
associazioni di
categoria
autofinanziamento
Promozione delle certificazioni ambientali per le strutture turistiche
Amministrazioni
pubbliche
comuni e
amministrazioni
pubbliche
intero parco generale breve/medio
termine
definizione delle
regole e creazione
del codice di
riferimento,
creazione della
certificazione
specifica e delle
procedure per il
riconoscimento
sponsors
Corso "Strategie di marketing territoriale per utilizzare e vendere l'albergo nel territorio del Bene WHS Monte Etna.
Amministrazioni
pubbliche
Enti di Formazione -
Università - comuni intero parco generale
breve/medio
termine
seminari, corsi di
formazione, master sponsors
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 42
Promozione della ricettività diffusa. Amministrazioni
pubbliche
Comuni, associazioni
di categoria, operatori
locali
intero parco generale breve/medio
termine
materiale
divulgativo, offerta
integrata di più
servizi, formazione
agli operatori locali
sponsors
Creazione e promozione di pacchetti turistici esperienziali e valoriali su tematiche specifiche e/o integrate (vulcanologiche, naturalistiche, storico-culturali, eno-gastronomiche, ecc.)
Ente Parco dell'Etna
CAI – CSE – Guide
Vulcanologiche –
Guide Alpine – Guide
Ambientali
Escursionistiche –
associazioni di
categoria - operatori
locali
intero parco generale breve termine
materiale
divulgativo, accordi
tra gli operatori
locali,
coinvolgimento delle
guide specializzate
sponsors
Linea strategica B5.2 Valorizzazione delle produzioni tipiche
Descrizione Questa strategia è volta a qualificare e sostenere le produzioni tipiche locali enogastronomiche e artigianali attravreso la creazione e concessione di un marchio di qualità ambientale per le produzioni, la creazione di un Club di prodotto dell’Etna e la creazione di punti vendita.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Creazione di punti vendita delle produzioni tipiche Amministrazioni,
Privati, Associazioni
Associazioni e/o
Privati intero parco generale
breve/medio
termine
bando, definizione
dei requisiti,
concessione delle
licenze e verifica del
rispetto dei requisiti
sponsors
Creazione e concessione di un marchio di qualità ambientale delle produzioni del WHS.
Ente Parco dell'Etna Associazioni e/o
Privati intero parco generale
breve/medio
termine
creazione del
marchio e del logo,
definizione dei valori
rappresentati,
accordo ed impegno
formale degli
aderenti, istituzione
di una commissione
di verifica e
monitoraggio
PO FESR e PSR,
autofinanziamento
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 43
8 STRATEGIA C - Promuovere la conoscenza scientifica del
patrimonio del WHS Per una corretta gestione di un’area naturale protetta occorre una approfondita conoscenza degli ambienti naturali e dei loro equilibri ecologici. Occorrerà quindi dare ampio spazio alla promozione di studi e ricerche, anche in collaborazione con Università, associazioni ed altri Enti di ricerca, che hanno già consentito e consentiranno di ampliare le conoscenze sui territori e di orientare correttamente le attività gestionali. Tra le finalità delle aree protette vi è già l'obiettivo di sviluppare la ricerca scientifica applicata alla gestione degli ambienti naturali e seminaturali oggetto della tutela e promuovere e diffondere i modelli sperimentati. Inoltre è pure previsto lo sviluppo della conoscenza e della ricerca sui beni della tutela e il miglioramento della fruizione didattica ed il supporto alle scuole di ogni ordine e grado ed alle Università sulle tematiche dell’ambiente. Occorrerà mantenere e sviluppare in modo continuo e coordinato i programmi di ricerca accessibili alla comunità scientifica nazionale e internazionale al fine di fare evolvere la comprensione, la gestione e l’interpretazione del WHS con riferimento alle emergenze vulcanologiche, paesaggistiche e naturalistiche. La ricerca scientifica rigorosamente interdisciplinare e l'interpretazione secondo originali codici di lettura, devono essere integrate in una sintesi di tipo olistico. Essa si appoggia su analisi sistemico-evolutive, che vedono la geologia come cornice di riferimento disciplinare ed il paesaggio come il complesso di fattori interagenti fra loro e strettamente collegati allo sviluppo socio-culturale. Quando possibile dovrà essere perseguito il coinvolgimento della popolazione locale e dei visitatori nelle attività di ricerca e di valorizzazione del WHS, comunicando i risultati di tutte le ricerche in modo accessibile a tutti i soggetti pubblici con strumenti efficaci.
8.1 Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale L'avanzamento di proposte di ricerca in questo ambito non manca certo di iniziative ma si ritiene che l'importanza che assume il Monte Etna investito del titolo di WHS richiede ancora più attenzione da parte degli istituti e degli enti di ricerca se si vuole mantenere e salvaguardare un bene così importante. L'esperienza accumulata in altri siti vulcanici ed in istituti stranieri di vulcanologia ed interdisciplinari, messa al confronto con l'altissimo livello oramai raggiunto dai centri di ricerca etnei, non potrà che accelerare quel processo di catalizzazione delle idee che già adesso sta iniziando a dare i suoi frutti. Di seguito le azioni proposte:
• Partecipazione dell’Ente Parco dell’Etna alle reti scientifiche e collaborazione con i centri studi internazionali sui vulcani attraverso una pluridecennale attività di collaborazione scientifica con il CNR prima e, con l'INGV dopo, con le Università, si svolge una sistematica attività di collaborazione;
• Elaborazione e/o partecipazione a progetti di ricerca di livello nazionale e internazionale e agli strumenti di programmazione internazionale;
• Istituzione di borse di studio da parte delle Università e centri di ricerca per progetti di ricerca nazionali ed internazionali;
• Sviluppo di convenzioni dell'Ente Parco con enti locali (Università, Province, ecc.) per promuovere la collaborazione scientifica nazionale, come già fatto, nei settori geologico e ambientale;
• Partecipazione e sostegno a iniziative UNESCO;
• Sviluppo di convenzioni dell'Ente Parco con interlocutori internazionali per creare una rete di collaborazione scientifica europea.
8.2 Promuovere e sviluppare ricerche e studi scientifici a carattere locale Alla base di queste proposte vi deve essere la partecipazione attiva del Parco ai programmi di ricerca e monitoraggio attraverso la ricerca di eventuali sponsor, la divulgazione delle attività in corso, la raccolta dei dati in aggiornamento, la pubblicazione dei risultati, il coordinamento per iniziative di educazione
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 44
ambientale, il coinvolgimento di operatori volontari (da scuole, università, associazioni), il supporto logistico:
• Promozione di studi e ricerche di vulcanologia;
• Monitoraggio degli habitat;
• Studi e monitoraggi della flora e della vegetazione;
• Monitoraggio delle specie esotiche finalizzato alla definizione di specifiche modalità per gli interventi di contenimento;
• Ricognizione delle aree compromesse da interventi antropici (rimboschimenti, incendi, ecc.) nella Core Zone e nella Buffer Zone (in quest'ultima solo per le aree di proprietà pubblica) con finalità di restauro dei boschi originari e di identifcazione delle modalità di intervento;
• Monitoraggio del coniglio selvatico;
• Monitoraggio di anfibi e rettili e in particolare della Testuggione di Hermann;
• Ricerca e Monitoraggio ambientale delle aree umide (Gurrida e Sciare di Santa Venera);
• Ricerca e monitoraggio sui Chirotteri;
• Attuazione del “Piano di conservazione del Gatto selvatico”;
• Prosecuzione del monitoraggio e delle ricerche sull'Aquila reale;
• Prosecuzione del monitoraggio e delle ricerche sulla Coturnice di Sicilia;
• Monitoraggio delle popolazioni di avifauna;
• Monitoraggio dei mammiferi;
• Monitoraggio degli invertebrati;
• Monitoraggio della fauna selvatica responsabile di danni alle colture agrarie, agli habitat naturali e alle popolazioni selvatiche, sperimentazione di misure di prevenzione dei danni compatibili con la tutela dei Siti Natura 2000;
• Promozione di studi e ricerche su specie faunistiche di interesse conservazionistico e gestionale;
• Studi e risoluzione delle criticità inerenti al mantenimento dei livelli idrici del Lago Gurrida;
• Realizzazione di scavi archeologici e tabellazione interni alla ZSC "Lago Gurrida e Sciare di S.Venera"
• Ricerche sulla fauna saproxilica;
• Ricerca sui Lepidotteri diurni del Parco anche con finalità divulgative;
• Realizzazione di attività di ricerca in grado di determinare lo stato di conservazione della fauna degli ambienti ipogei, e di individuare adeguate misure di gestione di tali cavità;
• Redazione del piano di gestione forestale dei boschi del demanio regionale che costituiscono
la parte prevalente dei boschi etnei.
8.3 Promuovere la corretta archiviazione delle conoscenze per una fruizione
allargata Occorrerà provvedere alla creazione di un database unitario sui dati scientifici disponibili per il WHS per la diffusione divulgativa dei risultati della ricerca scientifica (vulcanologica, naturalistica, paesaggistica, ecc.). Un centro di documentazione e ricerca proprio del WHS deve essere finalizzato alla conoscenza del patrimonio tutelato ed alla sua diffusione a fini didattici e culturali. Il centro dovrà assicurare:
• l’informazione e la comunicazione istituzionale;
• la realizzazione di una banca dati specialistica attraverso la raccolta, la classificazione e la gestione di testi, strumenti di pianificazione e documenti riferiti al WHS;
• la predisposizione di collane di pubblicazioni scientifiche, didattiche e informative;
• la promozione di forme di utilizzo didattico e culturale del WHS.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 45
8.4 Piano della conoscenza Il Piano della conoscenza ha l’obiettivo generale di creare un efficace sistema di rete di ricerca scientifica per l’ottenimento dei dati, e la redazione di un sistema di gestione delle informazioni ottenute circa il sito UNESCO al fine di ottenere una più agevole archiviazione, consultazione e aggiornamento delle stesse. I dati di input del piano raccolti nelle Fasi 1, 2A e 2B hanno consentito di ottenere un quadro conoscitivo completo dell’attuale situazione dell’entità e disponibilità delle informazioni relative al territorio del WHS Monte Etna. Inoltre, nelle stesse fasi è stato possibile individuare l’attuale modalità di gestione dei dati e delle informazioni relative al sito UNESCO. Considerando i punti di debolezza dello stato della conoscenza e delle opportunità che una conoscenza approfondita del territorio offre, è stato possibile definire un modello di gestione dei dati attraverso la definizione di un Piano della Conoscenza che individua le azioni necessarie per ottenere e gestire in maniera efficace le informazioni riguardante il sito UNESCO del Monte Etna. Gli obiettivi specifici del Piano della Conoscenza sono:
1. UNESCO (Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale, attività nel
settore geologico e vulcanologico, in corso da decenni);
2. ricerca scientifica;
3. archiviazione e gestione delle conoscenze.
Tali obiettivi specifici sono in linea alla programmazione a medio e lungo termine e in taluni casi sono propedeutici ad essi. Questa sezione del Piano si articola quindi in quattro strategie, per il raggiungimento degli obbiettivi specifici, articolate a loro volta nelle linee strategiche già individuate per la strategia a medio e lungo termine. In particolare per l’attuazione delle linee strategiche a breve termine sono state individuate le azioni riportate nella tabella 4 e per ciascuna di esse, alcune specifiche e motivazioni dei progetti. Obiettivo specifico: UNESCO
Linea strategica: Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale Descrizione: Questa linea strategica comprende azioni volte alla promozione di ricerche, studi e progetti di livello nazionale e internazionale, anche facendo ricorso alle risorse rese disponibili dalla programmazione internazionale. Quanto sopra anche prevedendo la partecipazione dell’Ente Parco dell’Etna alle reti scientifiche internazionali e la stipula di convenzioni con interlocutori internazionali del campo della ricerca. Convenzioni con Università e Organismi di ricerca, così come l’istituzione di borse di studio potranno facilitare tali attività. Obiettivi operativi:
• Promozione di collaborazioni scientifiche per studi e ricerche;
• Promozione di progetti nazionali e internazionali;
• Promozione di borse di studio.
Obiettivo specifico: Ricerca scientifica
Linea strategica: Promuovere e sviluppare ricerche e studi scientifici a carattere locale
Descrizione: Al fine di approfondire la conoscenza del territorio del WHS Monte Etna, è necessario continuare a promuovere studi e ricerche a livello locale. Data l’unicità geologica (si ricorda che l’Etna viene annoverato come uno dei vulcani più attivi in Europa), le ricerche dovranno in primo luogo concentrarsi sugli aspetti vulcanologici. Su questo argomento occorrerà portare avanti le tante attività già intraprese in sinergia con l'INGV delle sezioni di Palermo e Catania, nonché a livello nazionale; con il Dipartimento di Scienze Geologiche di Catania e Palermo e Firenze, con i quali sono state realizzate pubblicazioni scientifiche e sono stati portati avanti in comune progetti che hanno apportato enormi contributi alle conoscenze scientifiche. Inoltre, al fine di monitorare anche eventuali mutazioni nelle popolazioni (ricche di endemismi), sarà necessario procedere al monitoraggio delle principali specie vegetali ed animali presenti sul territorio per
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 46
ottenere un censimento aggiornato delle specie ed ampliare il livello di conoscenza delle popolazioni animali e vegetali etnee. Nello specifico le attività da effettuare nel breve termine per portare a compimento la strategia sono il monitoraggio e lo studio di habitat e specie floristiche e faunistiche presenti nel WHS, comprese le specie esotiche da studiare per la definizione di modalità di interventi di eradicazione. Alla base di questa strategia vi deve essere la partecipazione attiva del Parco ai programmi di ricerca e monitoraggio attraverso la ricerca di eventuali sponsor, la divulgazione delle attività in corso, la raccolta dei dati in aggiornamento, la pubblicazione dei risultati, il coordinamento per iniziative di educazione ambientale, il coinvolgimento di operatori volontari (da scuole, università, associazioni), il supporto logistico. Obiettivi operativi:
• Monitoraggio di habitat e specie floristiche e faunistiche;
• Studi e ricerche su habitat e specie floristiche e faunistiche;
• Studi e ricerche sul tema vulcanologico e geologico in generale.
Obiettivo specifico: Archiviazione e gestione delle consocenze
Linea strategica: Promuovere la corretta archiviazione delle conoscenze per una loro fruizione allargata
Descrizione: A seguito della raccolta dati per completare l’obiettivo generale del Piano di Conoscenza, è
necessario definire le modalità di archiviazione, consultazione e aggiornamento delle informazioni. Lo
scopo è la costruzione di un sistema di gestione dei dati della conoscenza, che andrà aggiornato e divulgato
periodicamente.
Obiettivi operativi:
• Creazione di un database unitario sui dati scientifici disponibili per il WHS.
In particolare per l’attuazione del Piano delle Conoscenza sono state individuate le azioni riportate nella
tabella seguente, che ne rappresenta uno schema di sintesi (Tab.4).
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 47
Tabella 4 – Schema di sintesi del Piano della conoscenza STRATEGIA C - Promuovere la conoscenza scientifica del patrimonio del WHS
Obiettivo specifico C1 UNESCO plus
Linea strategica C1.1 Promozione di studi, ricerche e progetti di livello nazionale e internazionale
Descrizione
Questa linea strategica comprende azioni volte alla promozione di ricerche, studi e progetti di livello nazionale e internazionale, anche facendo ricorso alle risorse rese disponibili dalla programmazione internazionale. Quanto sopra anche prevedendo la partecipazione dell’Ente Parco dell’Etna alle reti scientifiche internazionali e la stipula di convenzioni con interlocutori internazionali del campo della ricerca. Convenzioni con Università e Organismi di ricerca, così come l’istituzione di borse di studio potranno facilitare tali attività.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Elaborazione e/o partecipazione a progetti di ricerca di livello nazionale e internazionale e agli strumenti di programmazione internazionale
Ente Parco Ente Parco tutta l'area internazionale lungo termine Accordi e convenzioni INTERREG, LIFE
Partecipazione dell’Ente Parco dell’Etna alle reti scientifiche e collaborazione con i centri studi internazionali sui vulcani
Università Enti di ricerca tutta l'area internazionale medio termine Accordi e convenzioni INTERREG, LIFE
Istituzione di borse di studio da parte delle Università e Province per progetti di Ricerca nazionali ed internazionali
Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di
ricerca tutta l'area internazionale lungo termine Accordi e convenzioni INTERREG, LIFE
Sviluppo di convenzioni dell'Ente Parco con enti locali (Università, Province, ecc.) per promuovere la collaborazione scientifica nazionale Ente Parco
Ente Parco, enti
gestori dei siti
naturalistici tutta l'area nazionale lungo termine Accordi e convenzioni
Sviluppo di convenzioni dell'Ente Parco con interlocutori internazionali per creare una rete di collaborazione scientifica europea Ente Parco
Ente Parco, enti
gestori dei siti
naturalistici tutta l'area internazionale lungo termine Accordi e convenzioni
Obiettivo specifico C2 Ricerca scientifica
Linea strategica C2.1 Promuovere e sviluppare ricerche e studi scientifici a carattere locale, prioritriamente riguardo ai siti della Rete Natura 2000, ciò al fine di utilizzare I dati per eventuali modifiche e/o aggiornamenti dei relativi formulari.
Descrizione
Al fine di approfondire la conoscenza del territorio del WHS Monte Etna, è necessario incrementare i livelli di studi e ricerche a livello locale. Data l’unicità geologica (si ricorda che l’Etna viene annoverato come uno dei vulcani più attivi in Europa), le ricerche dovranno in primo logo concentrarsi sugli aspetti vulcanologici. Inoltre, al fine di monitorare anche eventuali mutazioni nelle popolazioni (ricche di endemismi), sarà necessario procedere al monitoraggio delle principali specie vegetali ed animali presenti sul territorio per ottenere un recente censimento delle specie ed ampliare il livello di conoscenza delle popolazioni animali e vegetali etnee. Nello specifico le attività da effettuare nel breve termine per portare a compimento la strategia sono il monitoraggio e lo studio di habitat e specie floristiche e faunistiche presenti nel WHS, comprese le specie esotiche da studiare per la definizione di modalità di interventi di eradicazione. Alla base di questa strategia vi deve essere la partecipazione attiva del Parco ai programmi di ricerca e monitoraggio attraverso la ricerca di eventuali sponsor, la divulgazione delle attività in corso, la raccolta dei dati in aggiornamento, la pubblicazione dei risultati, il coordinamento per iniziative di educazione ambientale, il coinvolgimento di operatori volontari (da scuole, università, associazioni), il supporto logistico.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Promozione di studi e ricerche di vulcanologia Parco dell'Etna/Enti di
ricerca Università – INGV
Core Zone e Buffer zone
generale medio termine
Monitoraggio degli habitat. Ente Parco Ente Parco, Enti di tutto generale medio termine POR FESR, LIFE
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ricerca
Studi e monitoraggi della flora e della vegetazione. Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca generale medio termine POR FESR, LIFE
Monitoraggio delle specie esotiche finalizzato alla definizione di specifiche modalità per gli interventi di contenimento.
Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca Core Zone e Buffer zone
Breve e medio
termine POR FESR, LIFE
Ricognizione della ree compromese da interventi antropici (rimboschimenti, incendi, ecc.) nella Core Zone e nella Buffer Zone (in quest'ultima solo per le aree di proprietà pubblica) con finalità di restauro dei boschi originari e di identifcazione delle modalità di intervento.
Ente Parco Ente Parco, Comuni Core Zone e Buffer Zone
PSR, POR FESR, LIFE
Monitoraggio del coniglio selvatico. Ente Parco/ Enti di
ricerca Ente Parco, Enti di
ricerca
Intero territorio del
Parco Fondi regionali
Monitoraggio di anfibi e rettili e in particolare della Testuggione di Hermann.
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Localizzato LIFE, patti per lo
sviluppo
Ricerca e Monitoraggio ambientale delle aree umide (Gurrida e Sciare di Santa Venera)
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Localizzato PSR, POR FESR, LIFE
Ricerca e monitoraggio sui Chirotteri Ente Parco/ Enti di
ricerca Ente Parco, Enti di
ricerca
Intero territorio del
Parco PSR, POR FESR, LIFE
Attuazione del “Piano di conservazione del Gatto selvatico”
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Intero territorio del
Parco PSR, POR FESR, LIFE
Prosecuzione del monitoraggio e ricerche sull'Aquila reale
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Core Zone e Buffer zone
PSR, POR FESR, LIFE
Prosecuzione del monitraggio e ricerche sulla Coturnice di Sicilia
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Core Zone e Buffer zone
PSR, POR FESR, LIFE
Monitoraggio delle popolazioni di avifauna. Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca tutto PSR, POR FESR, LIFE
Monitoraggio dei mammiferi Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca tutto
PSR, POR FESR, LIFE
Monitoraggio degli invertebrati. Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca tutto
PSR, POR FESR, LIFE
Monitoraggio della fauna selvatica responsabile di danni alle colture agrarie, agli habitat naturali e alle popolazioni selvatiche, sperimentazione di misure di prevenzione dei danni compatibili con la tutela dei Siti Natura 2000.
Ente Parco Ente Parco, Dip. Svil. rurale terr.,
Enti di ricerca
tutto
PSR, POR FESR, LIFE
Promozione di studi e ricerche su specie faunistiche di interesse conservazionistico e gestionale
Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca Core zone e Buffer zone
PSR, POR FESR, LIFE
Studi e risoluzione delle criticità inerenti al mantenimento dei livelli idrici del Lago Gurrida.
Ente Parco Ente Parco, Enti di
ricerca Lago
Gurrida
LIFE, patti per lo sviluppo
Realizzazione di scavi archeologici e tabellazione interni alla ZSC "Lago Gurrida e Sciare di S.Venera"
Ente Parco Ente
Parco, Soprintendenza
Lago Gurrida
POR FESR,
patti per lo sviluppo
Ricerche sulla fauna saproxilica Ente Parco/ Azienda Ente Parco, Enti di Boschi LIFE, patti per lo
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Foreste D./Enti di ricerca
ricerca naturali sviluppo
Ricerca sui Lepidotteri diurni del Parco anche con finalità divulgative
Ente Parco/ Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Core Zone e Buffer zone
LIFE, patti per lo
sviluppo
realizzazione di attività di ricerca in grado di determinare lo stato di conservazione della fauna degli ambienti ipogei, e di individuare adeguate misure di gestione di tali cavità
Ente Parco, Enti di ricerca
Ente Parco, Enti di ricerca
Core Zone e Buffer zone
LIFE, patti per lo
sviluppo
Redazione del Piano di Gestione Forestale dei boschi del demanio regionale
Ente Parco/Azienda Foreste Demaniali di competenza del
proprietario del bosco
Ente Parco, Dip. Svil. rurale terr., e comuni interessati
Tutto / demanio regionale
medio termine PSR
Obiettivo specifico C3 Archiviazione e gestione delle conoscenze
Linea strategica C3.1 Promuovere la corretta archiviazione delle conoscenze per una loro fruizione allargata
Descrizione A seguito della raccolta dati per completare l’obiettivo generale del Piano di Conoscenza, è necessario definire le modalità di archiviazione, consultazione e aggiornamento delle informazioni. Lo scopo è la costruzione di un sistema di gestione dei dati della conoscenza, che andrà aggiornato e divulgato periodicamente.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di finanziamento
Creazione di un database unitario sui dati scietifici disponibili per il WHS
Parco dell'Etna Università – INGV Core Zone e Buffer zone
generale medio termine PSR
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 50
9 STRATEGIA D - Sostenere la gestione del WHS con adeguate
forme di comunicazione e partecipazione che raggiungano i
diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo
Una delle leve fondamentali per la realizzazione del piano di valorizzazione culturale economico e
sociale, è la comunicazione sia interna che esterna all’area, in quanto gli interventi effettuati
riusciranno a valorizzare il territorio soltanto se opportunamente comunicati. Obiettivo generale è
proprio quello di promuovere sia all’interno che all’esterno il “sistema sito UNESCO” ed in particolare
gli interventi di valorizzazione culturale economica e sociale attraverso un supporto comunicazionale.
In tal senso, la strategia D nelle sue specificità rappresenta un punto di partenza al fine di rendere la
zona “Parco dell’Etna” conosciuta a livello non solo regionale ma extraregionale fondandosi su alcuni
principi cardini:
1. la promozione all’interno dell’area attraverso il recupero dell’identità sociale e della consapevolezza da parte degli stakeholder e delle popolazione locali;
2. la promozione all’esterno attraverso la comunicazione del “sistema sito UNESCO” e degli interventi di valorizzazione definiti.
Per questo la strategia nella sua progettualità prevede degli interventi concreti volti alla promozione,
conoscenza educazione e sensibilità del sito in questione. In particolare, come si può notare dallo schema,
gli interventi descritti nelle sotto strategie D1 (promozione turistica) e D2 (Educazione e sensibilizzazione)
sono proprio quelle votate a quest’obiettivo.
Descrizione delle attività progettuali operative attivabili per area di intervento:
• Obiettivo specifico D1 - Promozione turistica
➢ Realizzazione della versione in francese, tedesco e spagnolo del Sito WEB del Parco dell'Etna e
creazione del collegamento al sito web UNESCO internazionale (in fase di ultimazione).
➢ Creazione di una APP multilingue ufficiale del WHS Monte Etna per scoprire il patrimonio del Sito
Unesco, le opportunità di fruizione, i servizi turistici e le iniziative da promuovere.
➢ Realizzazione di un documentario illustrativo dell’area declinato in base alle diverse categorie di
fruitori (bambini, ragazzi, famiglie, ecc.) e disponibile in diverse lingue.
➢ Realizzazione di una guida turistica multilingue del WHS Monte Etna.
➢ Produzione e diffusione di uno spot pubblicitario del WHS Monte Etna.
➢ Partecipazione a fiere e borse turistiche internazionali.
➢ Installazione di cartellonistica promozionale del WHS Parco dell'Etna negli aeroporti di Catania e
Palermo e di segnaletica stradale di avvicinamento al WHS Monte Etna.
➢ Sostegno delle iniziative di animazione territoriale che promuovano attività di marketing del
territorio, dei servizi e dei prodotti.
➢ Produzione di guide multilingue, in formato cartaceo e multimediale, dedicate alle diverse tipologie
di turismo praticabili nel Parco ed in connessione ad esso: turismo equestre, escursioni in mountain
bike, naturalistico, enogastronomico, sportivo, ecc.
➢ Definizione di azioni da promuovere verso soggetti disabili (percorsi dedicati), distinti per tipo di
disabilità.
• Obiettivo specifico D2 - Educazione e sensibilizzazione
➢ Descrizione delle Attività/Progettualità.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 51
➢ Produzione di un vademecum multilingue del turista con norme di comportamento per il rispetto
dei valori e dei requisiti necessari per il mantenimento dell’iscrizione alla WHS.
➢ Realizzazione di una sezione del Sito WEB del Parco dell'Etna con norme di comportamento da
tenere per il rispetto del WHS.
➢ Installazione di cartelli di divieto di abbandono rifiuti nelle aree a maggiore frequenza turistica ed
indicazioni relative ai punti di raccolta dei rifiuti, aree ristoro, ecc.
➢ Creazione di uno sportello informativo sul WHS, sui principi e sul processo di ammissione ed
iscrizione.
➢ Promozione dei valori del WHS mediante progetti rivolti alle scuole, come laboratori, percorsi di
alternanza scuola-lavoro che coinvolgano gli adolescenti in attività legate alla cura ed alla
promozione/valorizzazione del parco, ecc.
➢ Istituzione di un WHS Monte Etna Day ed eventi simili per stimolare il coinvolgimento e
sensibilizzare i fruitori al rispetto delle peculiarità locali ed, allo stesso tempo, coinvolgere le
imprese locali quali attori e co-responsabili del parco e dei risultati conseguiti.
➢ Sostenere l’affermazione di una cultura del WHS mediante l’organizzazione di eventi seriali ed
itineranti eco-sostenibili nei Comuni dell’Etna.
9.1 Piano di Comunicazione Il Piano della Comunicazione qui redatto ha l’obiettivo generale di promuovere il sito UNESCO Monte Etna
sia internamente che esternamente al territorio, in quanto nessuno degli interventi programmati per il sito
riuscirebbe a valorizzare l’area se non opportunamente divulgati. La promozione interna avverrà attraverso
il recupero dell’identità sociale e della consapevolezza da parte degli stakeholder che sono interessati
(attraverso una partecipazione diretta o indiretta) allo sviluppo dell’area del sito UNESCO Monte Etna, e
delle popolazioni locali. Lo scopo è creare una rete di collaborazione tra i diversi soggetti deputati alla
crescita dell’area. Infatti, stimolando i diversi soggetti coinvolti a partecipare congiuntamente alle politiche
di sviluppo del territorio, aumentano le potenzialità del sito stesso incrementandone anche la capacità di
promozione.
La promozione esterna avverrà attraverso la comunicazione diffusa del sito UNESCO e degli interventi di
valorizzazione programmati. Dovrà essere definito un piano di marketing territoriale per incrementare la
capacità del territorio di attirare nuovi flussi di visitatori. Bisognerà, inoltre, incrementare i livelli di
pubblicità sulla stampa nazionale ed estera e aumentare gli articoli di riferimento all’area, sia su riviste
generaliste che su riviste del settore turistico. Infine, andranno sviluppati e implementati i sistemi di
comunicazione web.
Gli obiettivi specifici del Piano della Comunicazione sono:
1. promozione turistica;
2. educazione e sensibilizzazione;
3. Partecipazione e coinvolgimento della comunità locale nella gestione del WHS.
Tali obiettivi specifici sono in linea con quanto descritto nella programmazione a medio e lungo termine
Il Piano della Comunicazione si basa, quindi, su sette linee strategiche:
Obiettivo specifico: Promozione turistica
Linea strategica: Promozione unitaria e coordinata del WHS Monte Etna Descrizione: La promozione unitaria e coordinata del territorio del WHS Monte Etna è molto importante per valorizzare un territorio di tale vastità e complessità, consentendo di sfruttarne la massa critica per attirare ampie fasce di mercato e target specifici per le diverse opportunità di fruizione.
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Questa strategia comprende quindi le azioni necessarie a rendere riconoscibile il territorio da un punto di vista unitario quale Sito UNESCO, sia a livello locale, che nazionale e internazionale, ma anche per promuoverne le diverse forme di fruizione e i servizi turistici presenti sul territorio. Obiettivi operativi:
• Rafforzamento della riconoscibilità del territorio nella sua unitarietà;
• Promozione della conoscenza e fruibilità del territorio nella sua unitarietà;
• Promozione turistica del territorio nella sua unitarietà.
Linea strategica: Promozione differenziata delle diverse forme di fruizione turistica del WHS Descrizione: Questa strategia, ad integrazione delle azioni comprese nella strategia precedente, comprende
le azioni necessarie ad una promozione diversificata delle diverse opportunità di fruizione del WHS, sempre
con modalità sostenibili.
Obbiettivi operativi: • Creazione di strumenti per la fruizione differenziata del territorio.
Obiettivo specifico: Educazione e sensibilizzazione
Linea strategica: Attività di sensibilizzazione dei turisti sul rispetto del bene. Descrizione: Questa strategia comprende attività di comunicazione rivolte ai visitatori del WHS per renderli consapevoli della eccezionale valenza del patrimonio in esso presente e per promuovere comportamenti virtuosi di rispetto. Obiettivi operativi:
• Informazione dei turisti sulle norme di comportamento da tenere per il rispetto del WHS.
Linea strategica: Promozione dei valori del WHS mediante progetti rivolti alla comunità locale. Descrizione: La conoscenza dei valori del WHS da parte della comunità locale è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di Gestione. Questa strategia è volta quindi a raggiungere con strumenti di comunicazione che trasmettano i valori del WHS la comunità locale, a cominciare dagli alunni delle scuole. Obiettivi operativi:
• Creazione di eventi e iniziative di informazione della Comunità locale sui valori del WHS.
Obiettivo specifico: Partecipazione e coinvolgimento della Comunità locale nella gestione del WHS
Linea strategica: Promozione di forme di partecipazione diffusa della Comunità locale alla gestione del WHS. Descrizione: La partecipazione attiva della comunità locale nella gestione del WHS è di fondamentale importanza per il perseguimento delle finalità che si pone il Piano di Gestione. Obiettivi operativi:
• Coinvolgimento della Comunità locale attraverso attività partecipative, la creazione di reti e la
formazione per le diverse categorie di operatori economici.
In particolare per l’attuazione del Piano di Comunicazione sono state individuate le azioni riportate nella
tabella seguente, che ne rappresenta uno schema di sintesi (Tab. 5).
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 53
Tabella 5 – Schema di sintesi del Piano di Comunicazione STRATEGIA D - Sostenere la gestione del WHS con adeguate forme di comunicazione e partecipazione che raggiungano i diversi target che fruiscono del WHS a diverso titolo e scopo
Obiettivo specifico D1 Promozione turistica
Linea strategica D1.1 Promozione unitaria e coordinata del WHS Monte Etna
Descrizione
La promozione unitaria e coordinata del territorio del WHS Monte Etna è molto importante per valorizzare un territorio di tale vastità e complessità, consentendo di sfruttarne la massa critica per attirare ampie fasce di mercato e target specifici per le diverse opportunità di fruizione. Questa strategia comprende quindi le azioni necessarie a rendere riconoscibile il territorio da un punto di vista unitario quale Sito UNESCO, sia a livello locale, che nazionale e internazionale, ma anche per promuoverne le diverse forme di fruizione e i servizi turistici presenti sul territorio.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di
finanziamento
Realizzazione della versione in francese, tedesco e spagnolo del Sito WEB del Parco dell'Etna, estesa anche a ipovedenti
Ente Parco
dell'Etna
associazioni,
comuni, Regione
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
elevata
Risorse del Parco
provenienti dalle
quote per la visita
Creazione di una APP del WHS Monte Etna per scoprire il patrimonio del Sito Unesco, le opportunità di fruizione e i servizi turistici offerti.
imprese
iscritte
all'albo dei
servizi
imprese iscritte
all'albo dei servizi tutto autofinanziamento
Produzione di una guida turistica del WHS Monte Etna in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Ente Parco associazioni,
comuni, Regione
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
generale medio termine pubblicità sulla
guida
Produzione di un Magazine turistico per il turismo internazionale di qualità. Associazioni
e Agenzie
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
Risorse del Parco
provenienti dalle
quote per la visita
Installazione di segnaletica stradale di avvicinamento al WHS Monte Etna. Regione,
Comuni
Regione, Comuni,
Città
Metropolitana
Buffer Zone elevata PO FESR e PSR, LIFE
Partecipazione a fiere e borse turistiche internazionali. Ente Parco
Servizio Turistico
Regionale,
Agenzie, Comuni,
ecc.
autofinanziamento
Predisposizione di un piano di comunicazione on line e sui Social targettizzato ed organizzato secondo I diversi prodotti turistici
Consorzio
per il turismo sponsors
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 54
nel WHS
Implementazione della pagina UNESCO nel sito WEB del Parco dell'Etna. Ente Parco
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
elevata
Risorse del Parco
provenienti dalle
quote per la visita
Produzione e diffusione di uno spot pubblicitario dedicato al WHS Monte Etna.
Ente Parco Ente Parco,
Regione, Comuni
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
medio termine Concorso di Idee
Risorse del Parco
provenienti dalle
quote per la visita
Installazione di cartellonistica promozionale del WHS Parco dell'Etna negli aeroporti di Catania e Palermo.
Regione,
Comuni
tutto, con
particolare
attenzione
alla Buffer
Zone
generale breve termine Regione, Comuni
Produzione e diffusione di articoli sul WHS Monte Etna nelle riviste di settore.
Ente Parco Università,
Associazioni tutto generale medio termine
Università,
Associazioni
Supporto all'animazione territoriale finalizzata allo sviluppo locale e promozione delle attività di marketing, dei servizi e dei prodotti del territorio.
Ente Parco agenzie di servizi
e produttori Buffer Zone generale medio termine sponsors
Linea strategica D1.2 Promozione differenziata delle diverse forme di fruizione turistica del WHS
Descrizione Questa strategia, ad integrazione delle azioni comprese nalla strategia precedente, comprende le azioni necessarie ad una promozione diversificata delle diverse opportunità di fruizione del WHS, sempre con modalità sostenibili.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di
finanziamento
Produzione di una guida turistica escursionistica che include il turismo equestre e in mountain bike nel WHS Monte Etna in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Ente Parco Associazioni, club
e agenzie di MTB tutto generale medio termine Bando 0
pubblicità sulla
guida delle società
di MTB, negozi e
case costruttrici
Obiettivo specifico D2 Educazione e sensibilizzazione
Linea strategica D2.1 Attività di sensibilizzazione dei turisti sul rispetto del Bene
Descrizione Questa strategia comprende attività di comunicazione rivolte ai visitatori del WHS per renderli consapevoli della eccezionale valenza del patrimonio in esso presente e per promuovere comportamenti virtuosi di rispetto.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di
finanziamento
Produzione di un vademecum del turista con norme di comportamento per il rispetto del WHS
Ente Parco dell'Etna
Comuni e Associazioni
tutto generale breve termine POR FESR
Realizzzione di una sezione del Sito WEB del Parco dell'Etna con norme di comportamento da tenere per il rispetto del WHS.
Ente Parco dell'Etna
Comuni e Associazioni
tutto generale breve termine POR FESR
Installazione di cartelli di divieto di abbandono rifiuti nelle aree a maggiore Ente Parco Comuni e tutto generale breve termine POR FESR
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 55
frequenza turistica. dell'Etna Associazioni
Linea strategica D2.2 Promozione dei valori del WHS mediante progetti rivolti alla comunità locale
Descrizione La conoscenza dei valori del WHS da parte della comunità locale è di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obbiettivi del Piano di Gestione. Questa strategia è volta quindi a raggiungere con strumenti di comunicazione che trasmettano i valori del WHS la comunità locale, a cominciare dagli alunni delle scuole.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di
finanziamento
Creazione di uno sportello informativo sul WHS.
Promozione dei valori del WHS mediante progetti rivolti alle scuole. Ente Parco Associazioni tutto generale medio termine
Istituzione di un WHS Monte Etna Day. Ente Parco Comuni tutto generale medio termine sponsors
Sostenere l’affermazione di una cultura del WHS mediante l’organizzazione di eventi seriali e itineranti sostenibili dal punto di vista ambientale nei Comuni dell’Etna (ad es. un evento per stagione legato a ciascuna delle quattro stagioni del Vulcano).
Ente Parco Comuni tutto generale medio termine sponsors
Obiettivo specifico D3 Partecipazione e coinvolgimento della comunità locale nella gestione del WHS
Linea strategica D3.1 Promozione di forme di partecipazione diffusa della Comunità locale alla gestione del WHS.
Descrizione La partecipazione attiva della comunità locale nella gestione del WHS è di fondamentale importanza per il perseguimento delle finalità che si pone il Piano di Gestione.
Attività/Progettualità Soggetto attuatore
Soggetti coinvolti Ambito di
riferimento Livello di
applicazione Priorità di attuazione
Strumenti per l'attuazione
Costi Fonti di
finanziamento
Organizzazione di incontri periodici tra le Amministrazioni nell’ambito del WHS
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell'Etna
tutto generale medio termine sponsors, Comuni
Promozione di forme di cooperazione tra l’Ente Parco dell’Etna, le Amministrazioni e le Associazioni
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell'Etna,
soprintendenza
tutto generale medio termine sponsors, Comuni,
Associazioni
Organizzazione di attività formative su temi rilevanti per Amministratori, Tecnici delle Amministrazioni, professionisti, imprenditori, ecc.
Ente Parco dell'Etna
Comuni (a rotazione), ordini
professionali, Università
tutto generale breve termine
simposi e
convegni, eventi
di aggiornamento
sponsors
Promozione di reti informali tra gli abitanti del WHS per categorie: operatori turistici,
Ente Parco dell'Etna
Ente Parco dell'Etna,
operatori turistici
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 56
C - INDIRIZZI e STRUMENTI
10 Studi di riferimento e linee guida Gli argomenti di indagine utilizzati per la costruzione del quadro conoscitivo derivano da studi fatti nel territorio
riferibili al Piano Territoriale del Parco, ai Piani di Gestione delle Aree Natura 2000, al Piano Paesaggistico, ecc. a
vari studi e approfondimenti con elaborazioni svolte fino ad ora.
Gli studi presi in esame risultano funzionali alla definizione dello stato di consistenza del WHS UNESCO-Etna ed al
suo modello interpretativo.
I dati bibliografici utilizzati per la stesura del piano strategico (PdG Unesco ETNA Fase 1 e 2) sono elencati di
seguito:
Paragrafo 6.2.2 Altri beni non vincolati: le notizie circa i punti panoramici, i rifugi, i sentieri sono state
desunte da
http://www.parcoetna.it/Sentieri.aspx
http://www.parks.it/parco.etna/iti.php
https://www.etnanatura.it/paginaareeattrezzate.php
Paragrafi 6.4.1 Rischio sismico e 6.4.2 Rischio vulcanologico: le fonti utilizzate per la stesura dei due
paragrafi sono:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Sezione di Catania - Osservatorio Etneo
http://www.ct.ingv.it/it/
Dipartimento della Protezione Civile – Regione Sicilia
http://www.regione.sicilia.it/presidenza/protezionecivile/documenti/documenti.asp
Dipartimento della Protezione Civile
http://www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-sismico
Paragrafo 6.4.3 Rischio idrogeologico: le informazioni circa il rischio idrogeologico utilizzate per il presente
paragrafo sono state reperite presso Regione Siciliana - Assessorato del territorio e dell'ambiente -
Dipartimento dell'ambiente - Servizio III - Assetto del territorio e difesa del suolo - Piano Stralcio di Bacino
per l'Assetto Idrogeologico
http://www.sitr.regione.sicilia.it/pai/
I dati cartografici utilizzati per il capitolo 6 Analisi conoscitiva delle risorse patrimoniali del territorio,
sono stati reperiti all’interno del Sistema Informativo Territoriale Regionale - Regione siciliana -
Dipartimento dell'Urbanistica - Area 2 Interdipartimentale - Sistemi Informativi Geografici - Infrastruttura
Dati Territoriali e Cartografici - Nodo Regionale S.I.T.R.
http://www.sitr.regione.sicilia.it/
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 57
Geologia
Per la stesura dei capitoli relativi agli aspetti geologici e vulcanologici è stato fatto ampio riferimento
principalmente al Piano di Gestione “MONTE ETNA” - “REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE DEI SITI
NATURA 2000 DENOMINATO "MONTE ETNA” -
http://unescosicilia.it/wp/wp-content/uploads/2014/09/1.-Piano-di-gestione-MONTE-ETNA.pdf
Catalogo dei geositi
https://dati.regione.sicilia.it/dataset/catalogo-regionale-dei-geositi;
Grotte
Per le informazioni relative alle grotte dell'Etna si è fatto riferimento: al volume "DENTRO IL VULCANO"
curato dal Centro Speleologico Etneo ed edito dal Parco dell'Etna; al volume LE GROTTE DELL'ETNA, di
Cavallaro e Reitano, edizioni Danaus; inoltre sono state consultate alcune pubblicazioni, tra le quali citiamo
"Le gallerie laviche del Monte Etna: le grotte dell’eruzione del 1669 nel territorio di Belpasso (Sicilia)" di
Mammino e Santonocito, 2014 -
http://www.isprambiente.gov.it/files2017/pubblicazioni/periodici-tecnici/memorie-descrittive-della-carta-
geologica-ditalia/volume-102/memdes_102_mammino2.pdf
Ruolo dell’Ente Parco dell’Etna
Per la proposizione degli schemi di autofinanziamento abbiamo fatto riferimento, con le necessarie
integrazioni: a quelli messi a punto nella relazione Autofinanziamento e Aree Marine Protette CURSA
(pas)SAGGI; alle linee guida e ai risultati tratti dal Progetto Self-financing Protected Areas (SelfPAs)
http://www.selfpas.it/it/;
alla ricognizione delle esperienze italiane presentata nel Report del progetto Making Good Natura
“MODELLI DI GOVERNANCE PER PES E AUTOFINANZIAMENTO GESTIONE NATURA 2000”
http://www.lifemgn-serviziecosistemici.eu/IT/Documents/doc_mgn/LIFE+MGN_Report_B3.pdf.
Strumenti di gestione adattativa
Report finale THE DOLOMITES 2040 (http://www.dolomitiunesco.info/wp-content/uploads/2015/11/FD4U-D2040_PP_report-finale1.pdf) STRATEGIA COMPLESSIVA DI GESTIONE [+ STRATEGIA PER IL TURISMO] THE DOLOMITES (http://www.dolomitiunesco.info/wp-content/uploads/2017/02/DEF_FD4U-SCG_finale_rev20160401_ITA.pdf)
Emergenze ecoturistiche
Indagine sugli alberi monumentali presenti all'interno del Bene e nell'area di Riferimento;
Ente Parco dell'Etna , 1998. Monumenti vegetali dell'Etna. A. Scaccianoce Editore
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11260https://www.lasiciliain
rete.it/wordpress/wp-content/uploads/2018/02/I-grandi-Alberi-di-Sicilia.pdf
http://www.legambientesicilia.it/wp-content/uploads/5_SalvalarteAlberiMonumentali.pdf
http://www.etanantura.it;
Dataset degli alberi e delle piante monumentali [la documentazione si trova in parte all'interno del Piano
Territoriale di coordinamento del parco];
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 58
Repertorio dei prodotti tipici e di qualità dell'agroalimentare e dell'agrobiodiversità riguardante il
territorio etneo
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2090
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessoratoregi
onaledelleRisorseAgricoleeAlimentari/PIR_DipAgricoltura/PIR_AreeTematiche/PIR_Servizi/PIR_BrandSiciliae
Marketingterritoriale/PIR_Riconoscimentoetuteladeiprodottidiqualita/PIR_ProdottiAgroalimentariTradizion
ali
https://www.fondazioneslowfood.com/it/nazioni-presidi/italia-it/?fwp_presidi_regione=sicilia-
it&fwp_paged=5;
Repertorio delle valenze naturalistiche (botaniche, zoologiche e vegetazionali)
ftp://ftp.minambiente.it/PNM/Natura2000/TrasmissioneCE_dicembre2017/schede_mappe/Sicilia/; la
documentazione si trova anche all'interno del Piano Territoriale di coordinamento del parco;
Dataset degli aspetti vegetazionali.
Misure di conservazione
Repertorio delle misure di conservazione del Piano di Gestione dei siti Natura 2000 dell'Etna e delle azioni
di governance, dei protocolli d'intesa, degli accordi interistituzionali, delle regole e dei regolamenti
urbanistici e dei piani di settore da integrare nel modello di gestione del Bene.
http://www.artasicilia.eu/old_site/web/natura2000/index.html;
la documentazione non riguardante i siti Natura 2000, si trova in gran parte agli atti dell'Ente Parco.
Modello di interpretazione del Bene
Studio di uno strumento d'analisi in grado di riorganizzare gli elementi che costituiscono il sistema Bene
prendendo in cosiderazione le connessioni reali e potenziali con gli elementi della RES (Rete Ecoligica
Regionale);
Oltre ad offrire un'interpretazione di un network ecosistemico locale differenziando le tipologie di legame
(es. Fisico o funzionale), il modello definisce i caratteri degli indicatori prescelti per le differenti condizioni
locali.
Progetto di definizione di un modello per la realizzazione dei Piani di Gestione dei siti UNESCO - MIBAC
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso il suo Ufficio per la Lista del Patrimonio Mondiale, ha
cercato di rispondere all’esigenza manifestata dall’UNESCO elaborando una metodologia-guida per la
realizzazione dei piani di gestione di tutti i siti italiani. L’aspetto innovativo della metodologia, rispetto alle
richieste dell’UNESCO, è rappresentata dall' “approccio integrato” che unisce la necessità di tutelare e
conservare i siti con le esigenze di sviluppo socio-economico dei relativi territori.
Sito web: http://www.sardegna.beniculturali.it/getFile.php?id=10391
Utilizzo nella stesura del PdG fase 2: tutti gli aspetti tecnici
Normativa di attuazione del Piano del Parco dell'Etna
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 59
Normativa redatta articolando il territorio oggetto del Piano in “Zone differenziate”, in relazione ai caratteri
specifici di ciascun ambito ed a forme e modalità di intervento legate ad uno sviluppo compatibile con i
valori del paesaggio e dell’ambiente.
Sito web: http://www.parcoetna.it/Regolamenti.aspx
Utilizzo nella stesura del PdG fase 2: tutti gli aspetti paesaggistici
In tale contesto, verrà fornito un set di dati georiferiti per una corretta gestione dei dati e relativo loro
aggiornamento attraverso monitoraggi da programmare sistematicamente.
Verrà quindi consegnato un data set di documenti cartografici utili per la costruzione di un database cartografico
dell'area UNESCO interessata con rappresentazione omogenea dei vari tematismi (Gauss Boaga est).
Sono presenti negli allegati in formato A0 il seguenti carte dell'Area UNESCO:
• TAV_A1_Inquadramento_territoriale_Unesco_Monte_Etna
• TAV_A2_Carta_Habitat_CB_Unesco_Monte_Etna
• TAV_A3_Carta_Vegetazione_Unesco_Monte_Etna
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 60
11 Modello interpretativo del WHS Per descrivere il modello interpretativo, va richiamata l’importanza del concetto di Vulcano attivo e della sua centralità nel dare a tutto al sistema parco un’unica connotazione ed indiscussa identità. Va considerato che sulla terra, secondo i vulcanologi, non più di qualche dozzina di vulcani sono veramente attivi. La morfologia ed i comportamenti dei vulcani sono anch’essi assai diversificati. Oggi, in un mondo che si spinge con ritmi accelerati verso una globalizzante società della conoscenza, Natura e Cultura diventano valori essenziali per tutti, dovunque. Il mondo dei vulcani partecipa anch’esso, al movimento generale attirando vaste schiere di vecchi e nuovi ammiratori ed essendo di per sé un attrattore forte. Vulcanologi ed altri specialisti delle Geo-scienze mettono alla prova i considerevoli progressi delle loro discipline. Le Scienze della vita sono attirate dalla straordinaria bio-diversità dei suoli vulcanici; Etnologi ed antropologi esplorano a loro volta l’originalità degli usi e costumi di comunità lontane cresciute in territori vulcanici remoti. La pubblica amministrazione ed i responsabili dei piani territoriali promuovono da una parte misure protettive per dei paesaggi di consistente valore, mentre da parte loro le comunità locali si impegnano in politiche di gestione dei rischi e di sviluppo sostenibile. Muovendo da queste considerazioni Il modello interpretativo del WHS Etna semplifica la complessità del Bene identificando nel Vulcano e delle sue innumerevoli forme, sfaccettature, culture, paesaggi e natura, un luogo di educazione ambientale, di vita e di attività, che lo rendono attrattivo per le popolazioni di tutto il mondo e per il turismo sostenibile. Il modello diviene determinante quando necessita valutare gli scenari di trasformazione ma, soprattutto, orientare lo sviluppo dell'area etnea verso obiettivi di sostenibilità con riferimento alle attività produttive, presenti e future ed in particolare alle attività turistiche. Il Bene è inserito in un contesto socio-economico caratterizzato da alcune attività collegate al Vulcano. In questa dinamica le attività turistiche e produttive a queste connesse, vanno organizzate spazialmente e temporalmente attraverso la redazione di un piano operativo che sia legato alle imprese e alle attività produttive. In particolare, la strategia di fondo, oltre alla conservazione, si centra sulla necessità che l’area sia un centro di educazione alla natura e all’ambiente naturalistico e vulcanico. Essere un luogo di attività centrate sull’Edutainment diventa bene di riferimento per preparare le generazioni future alla maggiore conoscenza del bene e del valore. A tal fine, vanno indicati in maniera chiara i confini, facilmente riconoscibili, anche attraverso il nuovo intervento, previsto dall’ Ente Parco, circa la tabellazione in corso. Ma, soprattutto, i punti più significativi, quali a nord ed a ovest il percorso della Ferrovia Circumetnea (FCE) mentre, ad est e a sud il principale percorso stradale rappresentato dalla mare-neve e dalle strade provinciali pedemontane, che si sviluppano fino a sud intercettando i nuclei urbani dei paesi circumetnei. In definitiva, costituiscono un confine tra le aree interne più sensibili e protette, a vocazione naturalistica, paesaggistica e turistica e dove la pressione antropica è limitata alle stazioni sciistiche e la parte esterna del vulcano, talora densamente popolata e ricca di attività antropiche a carattere intensivo anche in riferimento all’agricoltura. Le aree esterne, peraltro, possono giocare un ruolo sostanziale nella distribuzione dei flussi turistici in senso spaziale consentendo di indirizzare i visitatori in zone meno o poco sfruttate e meno convulse e, favorendo la scoperta delle altre e numerose emergenze paesaggistiche e naturalistiche in periodi dell’anno differenti e fino ad ora meno appetiti.
11.1 Connessioni funzionali Il criterio di iscrizione VIII del WHS riguarda fenomeni non circoscrivibili alla sola cora zone, ma che si riflette anche nella buffer zone o nelle aree esterne. Inoltre, in base alla nozione di “integrità”, contenuta nelle guida operativa1, si suggerisce l’estensione delle valutazioni anche alle aree circostanti al Patrimonio. Il ruolo ed il peso che le connessioni funzionali hanno nella conservazione del WHS e nello sviluppo sostenibile sono chiariti dall’Operational model. Per la definizione di connessione funzionale sono stati
1 WHC.17/01 (12 July 2017) Operational Guidelines for the Implementation of the World Heritage Convention. UNESCO cfr. Cap. II.E parr. 87-95.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 61
presi quali riferimenti il paradigma della connectivity conservation di IUCN2 e quello del biosphere reserve di UNESCO3. Un tal senso, l’Ente Parco ha previsto ed approvato nel 2003 un regolamento alla fruizione, richiamato nel piano triennale, dove sono inserite le criticità e le azioni da intraprendere. Oltre a ciò, al fine di rispondere alle raccomandazioni UNESCO, è stato dato peso alle aree esterne che possono rappresentare la vera chiave per ridurre le pressioni del turismo nelle aree più sensibili e indirizzarlo verso un territorio comunque ricco di emergenze turistiche e naturalistiche quali ad esempio gli alberi monumentali, siti che possono facilmente essere raggiunti dalle infrastrutture strategiche (Ferrovia circumetnea e strade provinciali. Seguendo questa impostazione si propone una carta dove le aree esterne comprendono gli alberi monumentali (triangoli rossi) censiti nel PdG UNESCO e racchiuse ad ovest dalla ferrovia circumetnea e ad est dalle strade provinciali circumetnee.
Fig. 1 - Ferrovia circumetnea
2 Buffer Zones as an operational model, par. 4.2.5 , (B.Engels edt., (nov. 2009), Serial Natural World Heritage Properties – Challenges for
Nomination and Management. IUCN, Gland,CH, and German Federal Agency for Nature Conservation (BfN) 3 UNESCO, (jan. 2013), Man and the Biosphere (MaB) Programme - Biosphere reserve nomination form. UNESCO Division of Ecological and Earth
Sciences, Paris, F.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 62
Fig. 2 -Individuazione dell'ambito di riferimento (scala 1:180.000)
11.1.1 Metodologia per l'attuazione della conservazione Ai fini della definizione delle connessioni funzionali nelle aree importanti per la conservazione del WHS, sono state considerate le raccomandazioni IUCN, le indicazioni UNESCO, oltre agli indirizzi operativi forniti dalla Carta della Rete ecologica siciliana in seno al progetto Carta della Natura della Regione Siciliana4. Le raccomandazioni presenti nel documento IUCN (B. Engels 2009 § nota 2), utili per la individuazione della Connectivity conservation sono le seguenti:
• le connessioni funzionali devono essere ricercate ovunque siano necessarie alla effettiva protezione del Bene;
• le connessioni funzionali tra i c.s. di un Bene sono definite come quei collegamenti che forniscono connettività paesaggistica, ecologica, biologico-evolutiva o di habitat;
4 Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento del Territorio e dell’Ambiente n. 554 dell’8/07/2005.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 63
• è importante segnalare e motivare come i c.s. siano collegati; in caso contrario deve essere giustificato perché non siano necessari collegamenti;
• le connessioni funzionali non fanno parte del Patrimonio Mondiale;
• le connessioni funzionali devono essere soggette ad una appropriata integrazione della legislazione vigente oppure a forme di pianificazione specifiche;
• gli interventi che operano sulle connessioni funzionali, minacciando l’integrità dell’OUV, dovrebbero essere sottoposti all’approvazione del WHC.
Nel caso del Parco, si rendono necessarie connessioni tra il sistema di concentrazione dell’ offerta turistica (Comuni, aree di sosta, aree di ricettività diffusa) ed aree sommitali di visita e di attività naturalistica e culturale. Collegamenti funzionali e di facile monitoraggio sia per i visitatori, cosi da evitare fenomeni di overtourism, o di eccessiva concentrazione, sia per i turisti, vanno articolati nelle diverse aree o zone di visita. Ai fini della conservazione del WHS, per consolidare l'integrità intesa come unitarietà del Bene (wholeness) appare strategico riprendere la matrice di analisi comparativa tra i c.s., elaborata in fase di candidatura, sviluppando l'aspetto delle connessioni.
Le indicazioni UNESCO, per la individuazione delle connessioni funzionali sono le seguenti:
• le connessioni funzionali includono anche i collegamenti immateriali (culturali, storici, linguistici, ecc.);
• le connessioni funzionali rappresentano l’elemento chiave del concetto di sviluppo sostenibile;
• i servizi ecosistemici forniti dal paesaggio possono costituire un efficace riferimento per individuare le aree di transizione;
• in relazione al tema della pianificazione e delle tutele legali, risulta importante la proprietà dei suoli.
Ai fini dello sviluppo sostenibile, per migliorare le capacità connettive del c.s. (sia core zone che buffer zone) con l'ambito di riferimento, appare strategico agire sulla "linea di interfaccia" di collegamento con l'area contigua. Analogamente è fondamentale rafforzare le capacità connettive ad ampio raggio tra i c.s., individuando le fasce di transizione ed intervenendo sulle attività compatibili ed auspicabili che vi si svolgono. Dal punto di vista operativo per consolidare la connettività occorre: a) individuare le attività compatibili non solo nella gamma delle attività rurali tradizionali, ma si deve tenere conto degli usi contemporanei, da attuare solo con le modalità più correte e realmente sostenibili; b) coinvolgere i proprietari ed i gestori dei servizi nelle aree nell'implementazione degli obiettivi di gestione. In Sicilia, dopo l’individuazione dei siti che compongono la rete Natura 2000, l’obiettivo principale è quello della creazione di una connettività secondaria attraverso la progettazione e la realizzazione di zone cuscinetto e corridoi ecologici che mettano in relazione le varie aree protette, costituendo così dei sottosistemi, funzionali anche al loro sviluppo secondo la struttura delineata nella rete ecologica paneuropea. In questo modo si attribuisce importanza non solo alle emergenze ambientali prioritarie individuate nei parchi e nelle riserve naturali ma anche a quei territori contigui, che costituiscono l’anello di collegamento tra ambiente antropico e ambiente naturale, ed in particolare ai corridoi ecologici. La geometria della rete assume una struttura fondata sul riconoscimento di aree centrali, zone cuscinetto, corridoi ecologici con l'obiettivo di mantenere i processi ecologici ed i meccanismi evolutivi nei sistemi naturali, fornendo strumenti concreti per mantenere la resilienza ecologica dei sistemi naturali e per fermare l'incremento della vulnerabilità degli stessi. La geometria della rete assume una struttura fondata sul riconoscimento di: •aree centrali (core areas) coincidenti con aree già sottoposte o da sottoporre a tutela caratterizzati per l’alto contenuto di naturalità;
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 64
•zone cuscinetto (buffer zones) rappresentano le zone contigue e le fasce di rispetto adiacenti alle aree centrali, costituiscono il nesso fra la società e la natura, ove è necessario attuare una politica di corretta gestione dei fattori abiotici e biotici e di quelli connessi con l’attività antropica. •corridoi di connessione (green ways) strutture di paesaggio preposte al mantenimento e recupero delle connessioni tra ecosistemi e biotopi, finalizzati a supportare lo stato ottimale della conservazione delle specie e degli habitat presenti nelle aree ad alto valore naturalistico, favorendone la dispersione e garantendo lo svolgersi delle relazioni dinamiche. •nodi (key areas) si caratterizzano come luoghi complessi di interrelazione, al cui interno si confrontano le zone centrali e di filtro con i corridoi e i sistemi di servizi territoriali con essi connessi.
11.1.2 Il modello interpretativo del Bene in relazione agli strumenti di pianificazione
Fig. 3 - Modello interpretativo del Bene in relazione agli strumenti di pianificazione e/o gestione esistenti (scala 1:180.000)
strumenti tipo A sono gli strumenti di pianificazione e gestione esistenti quali il piano del parco, il piano di gestione ZCS-ZPS;
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 65
strumenti tipo B si tratta principalmente dei piani parco, del piano di gestione ZSC-ZSP, in combinazione con gli accordi di programma, ecc. e gli strumenti di pianificazione territoriale, la programmazione di settore (forestale, rurale, infrastrutturale, ecc.); strumenti tipo C sono principalmente gli strumenti di pianificazione territoriale (piani territoriali regionali,
piani urbanistici provinciali, piani territoriali di coordinamento, ecc) che agiscono in combinazione con gli
strumenti di pianificazione urbanistica locale (piani regolatori, piani territoriali, ecc.).
A tal proposito è utile sottolineare che per strumenti di pianificazione vanno intese tutte le forme di
programmazione delle attività economiche (piani di sviluppo rurale, piani di mobilità, piani turistici, "piani
neve", piani di assestamento forestale, ecc.) e la pianificazione degli usi del suolo ai fini insediativi ed
antropici (piani territoriali, piani regolatori comunali e/o intercomunali, ecc.), mentre per strumenti di
gestione vanno intese quelle forme di controllo applicato alle trasformazioni ambientali del territorio (p.es.
i piani di gestione dei Siti Natura 2000, i piani parco, ecc.).
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 66
11.1.3 Il modello interpretativo del Bene in relazione alla connettività
Fig. 4 - Modello interpretativo del Bene in relazione alla connettività (esistente e potenziale) ed in base ad alcune macrofunzioni
(scala 1:200.000)
connessioni fisiche sono costituite dai punti di contatto fra i componenti del sito ed il territorio circostante; questa interfaccia assume rilevanza al fine di rafforzare la struttura paesaggistica e gli habitat a livello locale; connessioni funzionali continue sono i legami funzionali diretti tra i diversi componenti e si distinguono in esistenti (di tipo paesaggistico, geologico e geomorfologico, ecosistemico) e potenziali (sinergie socio-economiche, accordi di tipo istituzionale-amministrativo, ecc.); connessioni funzionali discontinue si tratta di collegamenti concettuali (di tipo scientifico, estetico-percettivo e turistico-esperienziale), da strutturare o costruire in funzione degli obiettivi della strategia. L’utilizzo del modello interpretativo può facilitare l’individuazione – e conseguentemente il controllo – di
quelle situazioni in cui entrano in contatto interessi potenzialmente confliggenti. In tali zone si concentrano i
principali ingressi al Bene e per le attività turistico-ricreative. Anche se in modi diversi, tali attività
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 67
rappresentano fattori di pressione il cui controllo necessita di un'attenta valutazione e, in alcuni casi, della
pianificazione di interventi di mediazione e compensazione non ordinari o di vera e propria riqualificazione
paesaggistica ed ambientale, oltre ad interventi di rimodulazione e/o limitazione degli accessi motorizzati al
Bene per i flussi turistici più intensi potenziando l’efficienza di quei servizi realmente sostenibili.
11.2 Classificazione aree La modellizzazione del sito definisce la classificazione in base alle macro funzioni, ovvero:
• aree cuore (core zone), il cui ruolo è rappresentare il WHS;
• aree tampone (buffer zone), il cui ruolo è proteggere gli eccezionali valori universali;
• fasce di transizione (transition band), il cui ruolo è implementare la connettività e ridurre la frammentazione fra Il Bene e le aree protette contermini o viciniore (es. Parco dei Nebrodi o dell'Alcantara) lungo i corridoi ecologici;
• ambito di riferimento (reference area), il cui ruolo è gestire e mitigare i fattori di pressione.
11.3 Tipologia delle connessioni • connessioni fisiche sono costituite dai punti di contatto fra i componenti ed il territorio
circostante; questa interfaccia assume rilevanza al fine di rafforzare la struttura paesaggistica e gli habitat a livello locale;
• connessioni funzionali continue sono i legami funzionali diretti tra i diversi componenti; sono distinguibili in esistenti (di tipo paesaggistico, geologico e geomorfologico, ecosistemico) e potenziali (sinergie socio-economiche, accordi di tipo istituzionale-amministrativo, ecc.), in base alle linee strategiche;
• connessioni funzionali discontinue si tratta di collegamenti concettuali (di tipo scientifico, estetico-percettivo e turistico-esperienziale), da strutturare o costruire in funzione degli obiettivi della strategia.
12 Strumenti di gestione adattativa
12.1 Procedure di valutazione La procedura di valutazione dell’efficacia gestionale del PdG si base sulle migliori e più aggiornate
informazioni disponibili raccolte attraverso l’attuazione di un Piano di monitoraggio continuo.
Tale valutazione deve verificare che le diverse modalità di gestione siano coerenti con lo stato delle diverse
componenti del Bene di cui i dati di monitoraggio attraverso un opportuno set di indicatori forniscono la
descrizione sintetica, andando ad analizzare il grado di raggiungimento degli obiettivi del Piano di Gestione.
La procedura deve quindi interpretare gli indicatori e gli standard di qualità come limiti accettabili di
cambiamento in funzione degli obiettivi del Piano di Gestione, attraverso le seguenti fasi:
− conferma della classificazione delle aree del Sito UNESCO in base alle diverse forme di fruizione
delle risorse e alla loro intensità;
− valutazione del raggiungimento degli obiettivi di gestione e di programmazione in funzione della
classificazione delle aree, che va condotta in relazione alla mobilità attuale e alle previsioni di
mobilità prospettica;
− individuazione di alcuni indicatori di prestazione facilmente misurabili individuati in funzione degli
obiettivi di gestione e pianificazione;
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 68
− conferma degli obiettivi di gestione o loro revisione in relazione allo stato delle diverse componenti
del bene;
− implementazione del piano di monitoraggio periodico per la valutazione degli effetti delle azioni e
delle misure di gestione messe in atto;
− valutazione ed eventuale riprogrammazione delle azioni in funzione del grado di raggiungimento
degli obiettivi di gestione.
12.2 Valutazione alla pari Per poter effettuare una valutazione periodica oggettiva e adeguata agli standard richiesti dall’iscrizione
nella WHL dell’attuazione del Piano di gestione, si prevede l’attivazione di una collaborazione continuativa
con un altro Sito UNESCO (WH peer evaluation) le cui caratteristiche ambientali e organizzative, ma anche
le problematiche e le modalità di gestione, rendano utile e significativo un confronto con il WHS Monte
Etna.
Tale confronto consisterà in una valutazione reciproca con cadenza triennale con scambio di esperienze e
visite sul campo.
Si ritiene che un Sito Unesco adatto per la Valutazione alla pari con il Sito UNESCO Monte Etna sia la Riserva
della Biosfera MAB-UNESCO "Somma-Vesuvio e Miglio d'Oro" per i seguenti motivi:
- natura vulcanica del Sito;
- il sito comprende l'area del Parco;
- analoghe problematiche di gestione in particolare per la fruizione turistica;
- area di interesse caratterizzata da aree intensamente popolate e con attività agricole differenziate.
12.3 Indicatori e standard
Gli indicatori sono misure delle risorse e dei fenomeni in atto in un sistema. Essi hanno lo scopo di fornire informazioni utili a valutare il contesto e ad orientare la gestione del sistema. L’indicatore migliore non è, dunque, un semplice numero o un valore astratto ma quel valore, o insieme di valori, che permette di valutare la tendenza di un sistema anticipandone in maniera abbastanza precisa l’evoluzione.
Per l’individuazione degli indicatori utili nella valutazione del contesto etneo è stata elaborata una tabella di riferimento ricavata partendo dalla matrice per la valutazione della efficacia gestionale sviluppata da IUCN WCPA8 (Hockings et al. 2000). Detta matrice fornisce un supporto allo sviluppo di un sistema, e dei relativi indicatori, per valutare l’efficacia di gestione della aree protette basandosi su un “approccio al ciclo di gestione”. In tale modello la valutazione si concentra sia sui processi che sugli effetti, trattando questioni legate al contesto, alla pianificazione, ai sistemi di gestione, ai processi in atto, alla realizzazione degli obiettivi (cioè prodotti e risultati). Ciascun indicatore selezionato e riportato in tabella va quindi riferito alla matrice di valutazione IUCN WCPA8 in modo da costruire un quadro completo di gestione adattativa.
Considerando di conseguenza, la Strategia Complessiva di Gestione un processo ciclico ed adattivo (figura 5), la tabella aiuta ad analizzare i temi ed a selezionare gli indicatori rispetto ai fattori di valutazione. Tale fase di valutazione analitica è propedeutica e di supporto alla fase progettuale.
Rafforzamento delle capacità di gestione del sito UNESCO Monte Etna Pagina 69
Fig. 5 Processo ciclico ed adattivo
Nello sviluppo dell’intero processo, l'individuazione delle aree tematiche si concentra sui valori naturali, culturali e sociali del territorio. A loro volta gli indicatori vanno considerati in relazione al contesto in cui si trova il Bene nel suo insieme o relativamente ai singoli "component site". Per la selezione degli indicatori sono disponibili alcuni criteri che in generale riconducono ad un approccio “SMART” basato sulla loro capacità di essere Simple, Meausurable, Applicable, Relevant, Timely (ovvero semplici, misurabili, applicabili, rilevanti, temporaneamente definiti) (Alexandra et al. 1998).
Nello specifico, per il Bene Monte Etna si ipotizza una selezione di indicatori in base alla capacità di essere:
▪ predittivi: capaci di fornire le informazioni necessarie alla valutazione dei vari momenti del processo gestionale;
▪ disponibili: già inseriti in database il più possibile omogenei sull'intero territorio; ▪ monitorabili: misurabili in maniera periodica secondo protocolli di monitoraggio omogenei; ▪ sostenibili: ricavabili da operazioni di rilevamento economicamente sostenibili.
Gli indicatori selezionati, si distinguono poi in: ▪ indicatori di qualità, relativi alla FASE ANALITICA: descrizione del contesto prima e dopo le
azioni programmate; essi permettono di “fotografare” lo status quo del sistema contribuendo a definire i caratteri distintivi e gli elementi costitutivi;
▪ indicatori di performance, relativi alla FASE DI PERFORMANCE/PROGETTUALE corrispondente al monitoraggio dei processi gestionali.
Gli indicatori di qualità riguardano: ▪ lo stato di conservazione dei valori rilevanti (principalmente l’OUV ma non esclusivamente); ▪ le potenziali minacce, pressioni o rischi; ▪ i problemi di gestione ritenuti importanti, complessi o controversi.
Gli indicatori di performance riguardano:
▪ indirizzi e le priorità di gestione (ovvero informazioni che possono essere particolarmente utili nell’orientare i processi decisionali);
▪ riscontri relativi a programmi di sviluppo e/o investimenti in gestioni associate (certificazioni d'area, patti territoriali, MaB, reti di riserve, ecc.);
12.4 Aree tematiche Gli indicatori vanno selezionati per ciascuna area tematica in base agli obiettivi di gestione ed agli scenari di progetto delineati, tenendo conto dell'esperienza dei gestori dell’area di studio e di aree simili, nonché attraverso la consultazione degli stakeholder selezionati.
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Tabella 6 - Aree tematiche
Argomenti Contenuti rilevanti
paesaggio ed ambiente programmazione e pianificazione società-economia
• geomorfodiversità
• biodiversità
• integrità delle risorse naturali
• leggibilità delle unità paesaggistiche
• permanenza e riconoscibilità delle matrici culturali leggibilità della struttura insediativa storica
• presenza di attività tradizionali
• modalità di controllo del territorio insediato • modalità di gestione del territorio aperto (non insediato)
• modalità di programmazione di servizi ed infrastrutture (intesi come dotazioni e standards)
• mobilità e trasporti
• comparto economico prevalente
• "peso" del comparto prevalente rispetto agli altri comparti economici
• definizione del “peso” economico delle singole attività in relazione al PIL delle valli e delle Montagne
• reddito medio procapite
• livello di benessere sociale
• livello di sicurezza
• attività di valorizzazione del patrimonio culturale locale (materiale e immateriale)
• investimento pubblico e privato in beni e servizi
• capacità attrattiva in relazione alle dotazioni turistico-ricettive
• costi di gestione delle aree protette • costi di gestione delle aree non protette
In aggiunta, considerata l’importanza che riveste il fenomeno turistico nel contesto etneo, è stato elaborato un set di indicatori dedicato all’outdoor recreation ed all’esperienza di visita che comprende indicatori trasversali alle aree ambientali, paesaggistiche, socio-economiche, culturali e di pianificazione. Tale set è conforme alle più recenti elaborazioni scientifiche (Siegrist & Gessner, 2013).
Tabella 7 - Indicatori dell’outdoor recreation
Argomenti Contenuti rilevanti
outdoor recreation ed esperienza di visita
• quantità e qualità delle strutture ricettive
• quantità e qualità dei servizi
• quantità e qualità dei prodotti tipici (agroalimentari)
• quantità e tipologia delle infrastrutture • tipologia ed efficienza del sistema di trasporto
pubblico (treno, bus)
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• presenza di infrastrutture e sistemi di mobilità sostenibile (km piste ciclabili, car-sharing)
• numero e qualità delle iniziative culturali programmi di escursioni guidate
• offerta professionale specializzata
• formazione avanzata per operatori turistici
• professionalità degli operatori
• organizzazione della promozione (n. aziende di promozione, reti di promozione, cooperazione fra partner, ecc.)
• certificazioni di qualità ecologica • certificazioni CSR (Corporate Social Responsability) e
SCSRS (Sustainability and Corporate Social Responsibility Skills Certification)
• presenza di programmi di monitoraggio
12.5 Liste di indicatori Di seguito si propongono alcune liste di indicatori ricavate da varie fonti: letteratura; applicazioni degli enti di gestione; stakeholders. Le liste proposte (indicative e non esaustive) hanno lo scopo di fornire una base di lavoro per la selezione dei set di indicatori da valutare operativamente con il coinvolgimento degli stakeholders territoriali. Di seguito si riporta una tabella integrata delle aree tematiche individuate nel WHS Monte Etna e dei possibili indicatori definiti per ognuna di esse.
Tabella 8 - Elenco degli indicatori
Contenuti rilevanti Indicatore Tipo dato u. m.
Aspetti socio-economici percezione dei valori culturali e identitari (questionari, interviste)
descrittivo --
provenienza (locale, provinciale, territori extra- provinciali, straniera) e tipologia (singoli, aziende familiari, cooperative, consorzi, ecc.) degli attori economici
descrittivo %
provenienza e tipologia delle risorse economiche e dei capitali investiti (pubblici, privati, misti, banche, società finanziarie)
descrittivo %
peso economico delle attività e dei comparti insediati (trasporti, attività ricettive, professioni montagna, ristorazione, ecc.)
descrittivo %
disponibilità degli attori economici ad accettare protocolli gestionali e a condividere responsabilità di gestione
descrittivo --
Pianificazione del territorio tutele ambientali (biotopi, SIC, aree protette, ecc.)
cartografico mq
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vincoli urbanistici e delle destinazioni d'uso delle aree
cartografico mq
destinazioni d'uso reale delle aree e superfici relative (dati CORINE)
cartografico mq
Patrimonio edilizio numero immobili esistenti (tipologia, morfologia, destinazioni d'uso, ecc.)
descrittivo cartografico
cifra
uso degli immobili esistenti (grado di utilizzo, stato di conservazione, congruità, ecc.)
descrittivo %
livello di dotazione tecnologica (energia elettrica, acqua potabile, fognatura, RSU, ecc.)
descrittivo --
Reti estensione ed efficienza delle reti materiali (energia elettrica, acqua potabile, reflui, smaltimento r.s.u., ecc.)
descrittivo cartografico
%
presenza/assenza di reti immateriali (LAN, WI-FI, ecc.)
descrittivo cifra
stato di conservazione della rete sentieristica (eventuale evoluzione in canali di erosione – reptazione)
descrittivo %
estensione della viabilità forestale cartografico ml
modalità d'uso della viabilità forestale (modalità di accesso, frequenza uso, ecc.)
descrittivo %
sistemi di mobilità e sosta (servizi di accesso facilitato: impianti a fune, bus-shuttle; parcheggi: fondovalle, quota)
cartografico descrittivo
--
Capacità ricettiva strutture ricettive e quantificazione delle prestazioni ricettive (periodo apertura, posti letto, posti a sedere/ora, pasti/giorno, pernottamenti,ecc.)
descrittivo cifra
altre attrezzature e classificazione (modalità d'uso, frequenza d'uso, ecc.)
descrittivo cifra/%
personale fisso/stagionale impiegato nelle diverse attività
descrittivo cifra
Gestione dei flussi mobilità di accesso e dei sistemi di descrittivo --
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trasporto presenti
passaggi sui sistemi facilitati di risalita (shuttle, taxibus e impianti)
descrittivo cifra
primi ingressi (giornalieri, mensili, stagionali) descrittivo cifra
tempi medi di attesa dei mezzi pubblici descrittivo cifra
numero di servizi igienici/visitatore descrittivo rapporto
N. persone in un istante (people at one time) descrittivo rapporto
entità del flusso turistico in quota descrittivo rapporto
densità di frequentazione della sentieristica descrittivo rapporto
segnavia / percorsi segnalati per i visitatori
descrittivo cifra
danni alla vegetazione lungo i margini dei sentieri
descrittivo --
Esperienza di visita quantificazione e valutazione delle caratteristiche socio-economiche dei visitatori
descrittivo --
quantificazione e valutazione delle caratteristiche comportamentali dei visitatori
descrittivo --
percezione della qualità dell’esperienza di visita (affollamento, qualità dei servizi, percezione del silenzio, ..)
descrittivo --
tempi di attesa nelle strutture ricettive (per la ristorazione)
descrittivo cifra
Nella valutazione della portanza di un sistema “chiuso” o statico, tutti gli indicatori sono unidirezionali (ovvero neutri rispetto agli obiettivi) ed esprimono valori sulla “capacità interna” (capacity) del sistema di resistere alle perturbazioni (resilienza). Al contrario, in un sistema dinamico e “aperto” come quello etneo, alcuni indicatori sono bidirezionali, ovvero possono essere condizionati in base a determinati obiettivi di progetto, divenendo perciò dei fattori ed esprimendo l’“abilità interna” (capability) del sistema di riorganizzarsi per fare fronte alle perturbazioni indotte.
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12.6 Verifica degli standard La definizione degli standard appartiene alla fase di performance ed è il risultato di una mediazione tra le aspettative e gli obiettivi della gestione fissati dalla SCG. Esso coinvolge i vari portatori d'interesse dell'area, in particolare gli enti gestori. Lo standard, ovvero il valore ottimale di riferimento da associare ad ogni indicatore, è ottenuto attraverso un processo di valutazione dell’intervallo entro cui le modificazioni sono giudicate accettabili (limits of accettable change). In questa operazione va tenuto presente che gli standard non sono dati in assoluto e che a diverse situazioni corrisponderanno standard diversificati. Per questo si ricorre alla definizione di un modello interpretativo del Bene basato sulla classificazione funzionale delle aree.
12.7 Valutazione delle trasformazioni Per la valutazione degli scenari di trasformazione all'interno del WHS Monte Etna viene applicata una gradazione di "pesi" con punteggi semplificati attribuiti dagli stakeholders ai vari scenari di trasformazione in base al livello di accettabilità (5 gradi di valutazione cui corrispondono 4 gradi di modificazioni). Tale approccio deriva da alcune esperienze applicate in Nord Europa (p.e. fiordi norvegesi) (Booth & Espiner, 2006) e offre il vantaggio di aggregare a tavolino le valutazioni fornite separatamente dai diversi stakeholders, evitando influenze reciproche ed ottenendo risultati omogenei ed equilibrati (tab. 9).
scenario di trasformazione peso attribuito
accettabile
senza effetto
evitabile
inaccettabile Tabella 9
Nel caso del Bene Monte Etna, lo spostamento concettuale da carrying capacity a carryng capability potrebbe introdurre nella scala di valutazione anche ulteriori valutazioni di grado positivo, corrispondenti a scenari in cui la trasformazione non è solamente accettabile ma addirittura preferibile ed auspicabile (tab. 10).
scenario di trasformazione peso attribuito
preferibile
accettabile
senza effetto
evitabile
inaccettabile Tabella 10
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