Quest’anno, per le note cause, non è stato possibile allestire in San Francesco il tradizionale presepio. L’invito a tutti è di far rivivere questo segno nelle nostre case affinché ci aiuti a riconoscere la presenza dell’Emmanuele: Dio con noi.

Quanti cambiamenti ci sono stati dal Natale dello scorso anno… anche “Sotto questo Tetto”. Anzi, proprio a partire proprio dal tetto con i lavori di manutenzione straor-dinaria di cui è stato

oggetto e che hanno compreso la messa in sicurezza delle vetrate tonde collocate nella parte più alta dell’abside, così da risolvere il problema delle infiltrazioni di acqua piovana.

Prossimamente, dovrebbero iniziare i lavori di consolidamento anti-simico. La nostra Basilica fu danneggiata dal terremoto del 2012 e finalmente i progetti e finanziamenti sono quasi pronti. Anticipiamo un grazie alle competenti Autorità statali per questo necessario e importante intervento.

Nel frattempo, contando su contributi privati e su una ulteriore donazione da parte della Fondazione Carisbo, si spera di poter risolvere il grave problema delle infiltrazioni d’acqua che sta seriamente danneggiando le cappelle radiali nell’abside realizzando all’esterno dell’abside uno scannafosso per la raccolta delle acque piovane. E poi vorremmo intervenire sulle stesse cappelle: tre (le prime da sinistra) vennero restaurate alcuni anni fa e ora attendono le rimanenti sei il cui degrado è sotto gli occhi di tutti. E andrà affrontata anche la questione dell’organo che negli anni 50 del secolo scorso fu “castigato” in uno di esse.

Insomma il lavoro non manca, ma siamo in buone mani… quelle Dio, che si serve (incarnandosi ancora) di ciascuno di voi Amici del “nostro”, e dunque anche vostro, bel San Francesco.

agli Amici

di san Francesco

Natale 2020 _________________________________________________________________________

Basilica di San Francesco - Bologna

Cari amici,

Buon Natale!

Da quasi un anno siamo sotto pressione: colpiti, confusi, nel dolore, preoccupati sia nel corpo sia nelle finanze. Si preannuncia un ulteriore periodo di grossi sacrifici economici; un periodo grigio, di incertezza, paura del futuro, una sorta di ‘esilio’.

È proprio in questo nostro contesto che Gesù annuncia e porta la “buona novella” a ciascuno di noi. Le Sacre Scritture parlano di consolazione agli Israeliti in esilio; di perdono dei peccati; di speranza; di una “strada diritta” da costruire nel deserto.

VIENI SIGNORE GESÙ!

La nostra società non ci aiuta a capire e ‘apprezzare’ il deserto. Cosa permette di ’gustare’ la provvisorietà dell’esistenza umana?! Può il deserto fiorire e divenire il luogo in cui Dio rivela il suo amore personale a ciascuno di noi?! Può il deserto aprire, allargare, il cuore così da vedere, godere e vivere nella verità su noi stessi, sui nostri rapporti umani, su Dio?!

VIENI SIGNORE GESÙ!

L’Emmanuele, il Dio-con-noi, vi benedica!