voglia di comunicare

3

Click here to load reader

description

racconto triestino voglia di comunicare

Transcript of voglia di comunicare

Page 1: voglia di comunicare

VOGLIA DI COMUNICARE Lorena sposa un finanziere. Per ragioni di lavoro del marito deve fare i bagagli e seguirlo. Salerno è una bella città, ma tanto diversa dalla sua città natale. E' innamorata! Francesco è un bell'uomo, atleta, amante di ogni forma di sport e della montagna. Si vogliono molto bene. Lei è una persona entusiasta della vita, aperta, socievole. Accetta il trasferimento come una nuova esperienza: conoscerà il Sud, la sua gente, gli usi e costumi. Tutto ciò le sembra molto interessante, Saluta i suoi familiari, le sue amiche, la sua città. Nel suo cuore una ridda di sentimenti contrastanti. Trieste è troppo bella per lei, non pensava di doverla lasciare un giorno, ma l'amore la porta lontano. Non è poi tanto lontano, ogni qualvolta lo vorrà, potrà ritornare per riabbracciare genitori, parenti ed amici. Lei lo sa che non è la stessa cosa, ma non ci bada. Francesco ha un animo gentile, comprende che il distacco è duro, ma lei lo rassicura. L'amore, tra i due, è grande! Crearsi una nuova vita può essere entusiasmante. I progetti sono edificanti: quando arriveranno i bimbi, li accoglieranno in un nido d'amore, indipendentemente dalla località in cui si troveranno. Si stabiliscono fuori città, in una frazione di Salerno, La casetta è bella, c'è pure il giardino, non è grande, perciò lei potrà curarlo personalmente. Da sempre amava le piante, ora potrà sbizzarrirsi scegliendo lei stessa fiori e piante adatte ad ogni stagione per dare al giardino un aspetto sempre gradevole ed accogliente. Cambiando città, lei non pretende che gli altri le aprano le braccia, perciò si dà da fare, si dimostra aperta, ben disposta e fa presto amicizia con le persone che ruotano intorno a lei, Si trova bene, si inserisce man mano in quel nuovo tessuto urbano, scopre in ogni persona il lato migliore e lei stessa suscita buoni sentimenti. Sistemata ogni cosa, comincia pensare ai bambini. L'istinto materno si fa sentire. Le piacerebbe tanto diventare mamma! C'è quella stanzetta a disposizione che non hanno arredato: lo faranno quando sarà il momento. Ben presto si accorge di essere in attesa, anche Francesco è felice, Un bebè completerà il loro amore, ne hanno tanto da donare! Trascorrono giorni di gioia intensa, cominciano a sognare, a fare mille progetti, ma un giorno lei si sente male. Pensa "passerà" e invece non passa, anzi sta peggio, sempre peggio. Francesco, proprio quel giorno è fuori sede, lei non vuole chiamarlo: teme la sua imprudenza nel guidare in fretta per tornare da lei, per starle vicino. Chiama l'ambulanza, la portano in clinica e… purtroppo perde il bambino! Lorena piange per il bimbo che non c'è più, per sé che non diventerà mamma,…per Francesco che amava già quel piccolino come se fosse già nato. Seguiranno altre gravidanze non fortunate, ma c'è sempre la speranza che arrivi un bimbo tutto per loro. Un brutto giorno la passione per la montagna porta Francesco a scalare una certa vetta con i suoi compagni di cordata. Per una banale imprudenza cade in un profondo crepaccio. I soccorsi si dimostrano efficienti, ma molto difficili e quando lo raggiungono è … troppo tardi! Lorena è affranta, il dolore è immenso, crede di soccombere, ma riesce a reagire. Dovrebbe avvisare i familiari che sono lontani, ma lei teme per la

Page 2: voglia di comunicare

salute precaria della madre, perciò chiama la sua amica Virginia per informarla della disgrazia, lei si offre di recarsi dalla madre per prepararla a ricevere la triste notizia, che poi dovrà essere estesa anche agli altri parenti. Il dolore è grande, si sente sperduta e sola in quella bella casa, troppo grande per lei, perciò decide di ritornare a Trieste, dove cerca e trova un appartamento decoroso. Il conforto dei suoi familiari e la disponibilità delle amiche di sempre l'aiutano ad affrontare questo brutto momento. Decide di dedicarsi al volontariato, ci sono tante persone bisognose d'aiuto. Anche in quest'ambito trova tanta amicizia. Il suo carattere aperto e generoso l'aiuta a continuare la vita senza Francesco. Inoltre, giorno dopo giorno, affacciandosi sul cortile, nota qualcosa di particolare. La sua vicina di casa, che potrebbe essere sua figlia, usa mettere dei pupazzetti sul davanzale della finestra situata di fronte alla sua stanzetta di lavoro. Si tratta di piccoli pelouches e precisamente due: ogni tanto cambiano di posizione. Una volta sono molto vicini, un'altra lontani, un'altra ancora sembrano abbracciati. Lorena decide di mettere in bella mostra una piantina, dopo qualche giorno ne mette un'altra oppure tutt'e due. La ragazza nota la "risposta". Quando si incontrano sul pianerottolo fanno un accenno a quanto ambedue espongono all'interno dei loro davanzali. E' un modo per scambiare "due" parole, per essere meno sole. Un giorno Lorena chiede a Gloria dove ha comperato quei simpatici pupazzetti; l'indomani mattina sente bussare, apre la porta e vede Gloria con un pacchetto in mano… vi trova due piccoli pelouches, tutti per lei. E' primavera… decido di fare una passeggiata a Barcola, incrocio Lorena. Scambiamo "due" parole in riva al mare. Quando noto un simpatico pupazzetto appeso alla bretella della sua borsa sportiva, le chiedo : - Ha una storia questo piccolo pelouche? - Sì - risponde lei e … comincia a raccontare e … come le ciliegie "una tira l'altra" così il nostro discorso si allarga e si allunga fino a sapere quanto fin qui ho descritto. Recentemente ho incontrato di nuovo Lorena, le ho chiesto se il singolare modo di comunicare stesse continuando e lei con un sorriso l'ha confermato. Nei suoi occhi ho notato tutta la simpatia che sa ispirare e trasmettere. Le ho chiesto il permesso di scrivere la sua storia e lei me l'ha concesso al patto di fargliela leggere. L'ho salutata con gioia … mi è sembrata più serena. Adesso però temo che la lettura di tutto ciò la possa rattristare troppo, poiché non ho raccontato soltanto dei pupazzetti di pelouche, ma anche di Francesco, ma mi sembrava una storia d'amore tanto bella.

Speriamo bene! Norina Dussi Weiss P.S. Lorena ha letto…si è commossa, ma nello stesso tempo era contenta di ricordare per rivivere i momenti vissuti con Francesco, che aveva tanto amato e che sentiva di amare ancora.

Page 3: voglia di comunicare