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AmicaVoce LUGLIO-AGOSTO

2013 ANNO LXXXV Nº 4

Il cammino della nuova parrocchia: vocazione battesimale, chiamata alla testimonianza, vita di comunione

BOLLETTINO BIMESTRALE DELLA PARROCCHIA DI SAN LEONARDO

16 Agosto 2013: FESTA DI SAN ROCCO“Il Signore ama chi dona con gioia”

Ore 18, VespriOre 18,30 Santa Messa

Presieduta da Mons. James Schianchi.Al termine della Messa: tradizionale distribuzione del pane benede�o.

(continua in quarta pagina)

www.parrsanleonardo.altervista.org

Cari parrocchiani,con i mesi di maggio e giugno la Nuova Par-

rocchia di San Leonardo, San Bernardo, Cristo Risorto, Baganzolino e Moletolo, si è dotata del Consiglio Pastorale unitario. Ringrazio fin da adesso tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione e tutti coloro che hanno accettato di farne parte.

Abbiamo eletto il Consiglio Pastorale unitario della Nuova Parrocchia.

Questo passo, però, non elimina le tante incertezze che affiorano nel cuore di tanti fratelli e sorelle veramente amanti della Parrocchia e disposti a spendersi per essa. Tali incertezze possono risolversi in una domanda: verso dove stiamo andando?

Non si può negare che tutta questa grande operazione pastorale (che va detto nuovamente, con modalità più o meno simili, coinvolge tutta la Chiesa italiana) nasce:

- dalla necessità di rivitalizzare la Parroc-chia, strumento fondamentale della educazione alla fede;

- da una nuova concezione della apparte-nenza territoriale e comunitaria da parte dei singoli battezzati;

- dalla urgenza di integrare in un cammino solidale e comunitario le diverse energie e i diversi carismi che lo Spirito ha suscitato nella nostra Chiesa: singoli battezzati e singole comunità parrocchiali, ma anche Associazioni, Movimenti, gruppi biblici, gruppi famiglie, Oratori, ecc.;

- dal mutare del tessuto vocazionale delle comunità: calo dei presbiteri e dei religiosi, ingresso nella pastorale ordinaria di nuovi tipi di consacrazione, forme di collaborazione lai-cale, un ministero ordinato come il Diaconato e ministeri laicali come Lettori, Accoliti, Ministri straordinari della Eucarestia.

Educare alla fede significa educare a scoprire la propria vita come vocazione di Dio.

Dunque, il tema del calo del clero (che ai più sembra l’unico motivo della scelta del Nuovo Assetto della Diocesi) è in realtà inserito in un contesto di cambiamento di vita ecclesiale ben più ampio che si inserisce nella teologia del Concilio vaticano II.

Già Mons. Amilcare Pasini, nella “Lettera ai sacerdoti della Diocesi. Per un autentico

servizio dei presbiteri nella Chiesa locale” (21.11.1981), scriveva riguardo alla “diminu-zione dei presbiteri”: “Mi preme sottolineare che sarebbe un grave sbaglio ritenere che i laici debbano essere responsabilizzati perché mancano i preti. Il Concilio insegna che i laici devono crescere nella corresponsabilità, nella testimonianza, nel servizio, perché battezzati e cresimati. L’indicazione conciliare manterrebbe la sua urgenza anche se i presbiteri fossero numerosissimi”.

Trasformiamo, dunque, l’emergenza della scarsità di vocazioni alla vita presbiterale in un “segno dei tempi” conciliare: ossia, la risco-perta che la vita cristiana è per tutti vocazione alla evangelizzazione, ciascuno secondo il suo carisma.

L’esempio della Comunità cristiana pri-mitiva.

Papa Francesco, in una omelia del mattino (questa costante omiletica quotidiana è una assoluta novità tra le modalità del Magistero pontifico) ha toccato felicemente il tema della evangelizzazione da parte dei battezzati, di tutti i battezzati, in virtù semplicemente del loro Battesimo.

Prendendo spunto dalla Parola di Dio del giorno, mercoledì 17 aprile 2013, in cui si par-lava della Chiesa delle origini dopo il martirio di Stefano (At 8,1-8), il Santo Padre ha ricordato che «dopo il martirio di Stefano, scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Ge-rusalemme»; tutti fuggirono tranne gli apostoli. I cristiani invece – prosegue il Papa - «sono andati. Soli. Senza prete. Senza vescovi: soli. I vescovi, gli apostoli, erano a Gerusalemme a fare un po’ di resistenza a queste persecuzioni». Soli e tuttavia, quelli che erano fuggiti, «anda-rono di luogo in luogo, annunziando la Parola». Proprio costoro il Papa ci porta ad esempio: Essi «hanno lasciato la casa, hanno portato con sé forse poche cose; non avevano sicurezza, ma andarono di luogo in luogo annunciando la Parola. Portavano con sé la ricchezza che avevano: la fede. Quella ricchezza che il Signore aveva dato loro. Erano semplici fedeli, appena battezzati da un anno o poco più, forse. Ma avevano quel coraggio di andare ad annunziare. Ed erano creduti! E facevano anche miracoli! “Molti indemoniati espellevano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi

furono guariti”». E alla fine: «“Vi fu grande gioia in quella città!”.

Questi cristiani — cristiani da poco tempo — hanno avuto la forza, il coraggio di annun-ciare Gesù. Lo annunziavano con le parole, ma anche con la loro vita. Suscitavano curiosità: “Ma… chi sono questi?”. E loro lo dicevano: “Abbiamo conosciuto Gesù, abbiamo trovato Gesù, e lo portiamo”. Avevano soltanto la forza del battesimo. E il battesimo dava loro questo coraggio apostolico, la forza dello Spirito».

Crediamo che il battesimo sia sufficiente per evangelizzare?

La riflessione del Papa si è quindi spostata sull’uomo di oggi: «Io penso a noi, battezzati, se abbiamo questa forza. E penso: “Ma noi, credia-mo in questo? Che il battesimo sia sufficiente per evangelizzare? O speriamo che il prete dica, che il vescovo dica… E noi?”». Troppo spesso, notava il Pontefice, la grazia del battesimo è lasciata un po’ in disparte e noi ci rinchiudiamo

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LUG-AGO 2013VOCE AMICAPAG. 2

• orari delle messe: feriale: ore 18,30 (solo nei mesi di Luglio e Agosto)

festivo e vigilia: ore 8,00; 11,15; 18,30• Lodi e dei Vespri: ore 7,30 e 18,00.• Confessioni: sabato dalle ore 16 alle ore

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CALENDARIO LITURGICONella famiglia parrocchiale

Avviso importante: nelle domeniche di Luglio e Agosto non c’è la messa delle 10.

Nei giorni feriali la messa è celebrata alle ore 18,30; Il rosario alle 17,30 e il vespro

alle 18,00.

LUGLIO

3. Festa di San Tommaso Ap. Ore 18,30: Santa Messa.5. Primo Venerdì del Mese. Ore 18,30: Santa Messa.6. Memoria di santa Maria Goretti. Ore 16,00: celebrazione battesimale. Ore 18,30: Santa Messa.7. Domenica XIV del Tempo Ordinario “Acclamate Dio, voi tutti della terra” Sante Messe secondo l’orario festivo.11. Festa di San Benedetto, compatrono

d’Europa. Ore 18,30: Santa Messa.14. Domenica XV del Tempo Ordinario “I precetti del Signore fanno gioire il cuore” Sante Messe secondo l’orario festivo.16. Memoria della B.V. del Carmelo. Ore 18,30: Santa Messa.20. Festa di santa Brigida, Compatrona d’Eu-

ropa. Ore 18,30: santa Messa.21. Domenica XVI del Tempo Ordinario. “Chi teme il Signore abiterà nella sua

tenda” Sante Messe secondo l’orario festivo.23. Festa di sant’Apollinare, patrono dell’Emilia Romagna. Ore 18,30: Santa Messa.25. Festa di San Giacomo, apostolo. Ore 18,30: Santa Messa.26. Memoria dei Santi Gioacchino e Anna. Ore 18,30: Santa Messa.28. Domenica XVII del Tempo Ordinario. “Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai

risposto”. Sante Messe secondo l’orario festivo.

AGOSTO

1.2 Agosto. Indulgenza della Porziuncola o “Perdono d’Assisi”.

E’ concessa l’indulgenza plenaria in favore dei vivi e dei defunti a quei fedeli che da mezzogiorno del 1 alla mezzanotte del 2 agosto visiteranno una chiesa parroc-chiale o francescana recitando il Padre Nostro e il Credo. Entro 15 gg. precedenti o seguenti si devono adempiere Confessio-ne, Comunione e una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.

2. Primo Venerdì del Mese. Ore 18,30: Santa Messa.4. Domenica XVIII del tempo Ordinario. “Signore, sei stato per noi un rifugio di

generazione in generazione” Sante Messe secondo l’orario festivo.6. Festa della Trasfigurazione del Signore. “Splende sul suo volto la gloria del Padre” Ore 18,30: Santa Messa.9. Festa di santa Teresa Benedetta della

Croce, compatrona d’Europa. Ore 18,30: Santa Messa.10. Festa di san Lorenzo. Ore 18,30: Santa Messa.11. Domenica XIX del Tempo Ordinario. “Beato il popolo scelto dal Signore” Sante Messe secondo l’orario festivo.15. Solennità dell’Assunzione della Beata

Vergine Maria. “Risplende la Regina, Signore, alla tua

destra” Sante Messe ore 8; 11,15; 18,30.16. Festa di San Rocco, compatrono della

Parrocchia. Ore 18,30: Santa Messa e distribuzione del

Pane benedetto.18. Domenica XX del Tempo Ordinario. “Signore, vieni presto in mio aiuto” Sante Messe secondo l’orario festivo.20. Memoria di San Bernardo di Chiaravalle. Ore 18,30: Santa Messa.22. Memoria della B.V. Regina Ore 18,30: Santa Messa.24. Festa di san Bartolomeo apostolo. Ore 18,30: Santa Messa.25. Domenica XXI del Tempo Ordinario. “Tutti i popoli vedranno la gloria del

Signore” Sante Messe secondo l’orario festivo.27. Memoria di santa Monica, Ore 18,30: Santa Messa.28 Memoria di Sant’Agostino. Ore 18,30: Santa Messa.

Hanno ricevuto il Battesimo Il 18 Maggio 2013:Guttilla Alexander, di Francesco e Menshchikova Maria;Iacobitti Chiara, di Ernani e De Filippis Alberta;Il 26 Maggio 2013:Carestiato Diego Marco, di Alessandro e Serra Valentina;Montagna Elena, di Davide e Rosa Cecilia;Paglionico Natale, di Damiano e Bagordo Maria;Palla Thomas, di Diego e Fornasari Maria Grazia;Stassano Agata, di Matteo e Allodi Roberta.L’8 Giugno 2013:Armentano Gabriele, di Mario e Gennari Serena;Il 23 Giugno 2013:Bovo Lucia, di Gabriele e Ponticelli Vanessa;Il Signore li rivesta del suo Spirito.

Ha ricevuto il battesimo e partecipato alla Messa di Prima Comunione:Armanetti Federico;Insieme, hanno partecipato alla Messa di Prima Comunione:Adorni Lara, Aloisi Riccardo, Belloni Alessandro, Bonetta Lorenzo, Briza Giulia, Campanini Giulia, Campus Filippo, Casali Brando, Castelluzzo Chiara, Daja Viola, Denti Lorenzo, De Rose Francesco, Falcone Giuseppe, Falcone Noemi, Ferrari Emma, Ferrari Tommaso, Gastaldo Matteo,Ghini Alessandro, Iacobitti Gennaro, Macchia Gaia, Mari Valentina, Montanari Riccardo, Montella Christian, Noto Gabriele, Palermo Gianluigi, Parenti Beatrice, Pastore Lorenzo, Pelati Francesca, Pionetti Rosita, Poli Marta, Porta Andrea, Rabitti Lorenzo, Roscigno Felice, Saitta Alice, Serventi Nicolò, Tambini Lorenzo, Zoni Alexia. Siano fedeli amici di Gesù!

Hanno terminato la loro vita sulla terra: Montemurro Emanuele, di anni 80;Montagna Giancarlo, di anni 83;Zontini Bruna Carli, di anni 73;Popoli Ercole, di anni 84;Ai familiari sentite condoglianze.

Voce Amica della Parrocchia di San Leonardo

Via S.Leonardo, 5 (PR)- Tel 0521.781618 www.parrsanleonardo.altervista.org

[email protected] Tribunale di Parma n. 9/2002

Responsabile: Bruno PescettiDirettore: Don Mauro PongoliniHanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Don Mauro Pongolini e il Consiglio AVIS S.Leonardo.Stampa: Tipolito Toriazzi, Parma

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VOCE AMICALUG-AGO 2013 PAG. 3

Giuseppe Verdi nell’anno della fedeAnche sulle pagine del nostro giornalino

è bello ricordare i 200 anni della nascita del grande Maestro Giuseppe Verdi.

Proprio in occasione dell’anno verdiano, il Papa Benedetto XVI ebbe a pronunciarsi al termine del Concerto tenutosi nell’anniver-sario dei patti Lateranensi (Aula Paolo VI, 4 Febbraio 2013). I brani presentati nella serata erano presi dall’Opera “la forza del destino”. Il Papa, collegando i temi dei testi a quelli dell’Anno della Fede in corso, li commentò così:

“Giuseppe Verdi, La Forza del Destino: un omaggio dovuto al grande musicista italiano nell’anno in cui celebriamo i 200 anni dalla sua nascita. Nelle sue opere colpisce sempre come egli abbia saputo cogliere e tratteggiare musicalmente le situazioni della vita, soprattutto i drammi dell’animo umano, in modo così imme-diato, incisivo ed essenziale come rara-mente si trova nel panorama musicale. E’ un destino sempre tragico quello dei

personaggi verdiani a cui non sfuggono i protagonisti de La Forza del Destino: la Sinfonia che abbiamo ascoltato, fin dalle prime battute, ce lo ha fatto percepire. Ma affrontando il tema del destino, Verdi si trova ad affrontare direttamente il tema religioso, a confrontarsi con Dio, con la fede, con la Chiesa; ed emerge ancora una volta l’animo di questo musicista, la sua inquietudine, la sua ricerca religiosa. Ne La Forza del Destino non solo una delle arie più famose, “La Vergine degli Angeli”, è un’accorata preghiera, ma vi troviamo anche due storie di conversione e avvi-cinamento a Dio: quella di Leonora, che riconosce drammaticamente le sue colpe e decide di ritirarsi in una vita eremitica, e quella di don Alvaro, che lotta tra il mondo e una vita in solitudine con Dio. E’ inte-ressante notare come nelle due versioni di quest’opera, quella del 1862 per San Pie-troburgo e quella del 1869 per “La Scala” di Milano, i finali cambino: nella prima

don Alvaro termina la vita suicida, rifiu-tando l’abito religioso e invocando l’in-ferno; nella seconda, invece, egli accoglie le parole del Frate Guardiano a confidare nel perdono di Dio e l’opera termina con le parole “Salita a Dio”. Qui è disegnato il dramma dell’esistenza umana segnata da un tragico destino e dalla nostalgia di Dio, della sua misericordia e del suo amore, che offrono luce, senso e speranza anche nel buio. La fede ci offre questa prospettiva che non è illusoria, ma reale; come afferma san Paolo «né morte, né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né altezze, né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8,38-39). Questa è la forza del cristiano, che nasce dalla morte e risurrezione di Cristo, dall’atto supremo di un Dio che è entrato nella storia dell’uomo non solo con le parole, ma incarnandosi”.

Foto della Prima Comunione dei nostri ragazzi

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LUG-AGO 2013VOCE AMICAPAG. 4

Gruppo San Leonardo

(segue dalla prima pagina)

nei nostri pensieri, nelle nostre cose. «A volte pensiamo: “No, noi siamo cristiani: abbiamo ricevuto il battesimo, abbiamo fatto la cresima, la prima comunione… e così la carta d’identità è a posto. E adesso, dormiamo tranquilli: siamo cristiani”. Ma dov’è questa forza dello Spirito che ti porta avanti? … Siamo fedeli allo Spirito per annunciare Gesù con la nostra vita, con la nostra testimonianza e con le nostre parole? Quando facciamo questo, la Chiesa diventa una Chiesa Madre che genera figli» figli della Chiesa che testimoniano Gesù e la forza dello Spirito.

Una Chiesa Madre e non “babysitter”.La frase di quell’omelia che colpì mag-

giormente i media fu l’espressione: “Chiesa babysitter”. Quando la Chiesa, una Comunità Parrocchiale, promuove i suoi figli e figlie e li rende cristiani autonomi, mossi dallo Spirito a vivere in comunità e ad evangelizzare nel mondo in cui sin trovano, allora si può dire che essa è Madre, ma «quando non lo facciamo, la Chiesa diventa non madre, ma Chiesa babysitter, che cura il bambino per farlo addormentare. È una Chiesa sopita. Pensiamo al nostro battesimo, alla responsabilità del nostro battesimo».

E per rafforzare il concetto espresso, Papa Francesco ricordò un episodio accaduto in Giappone nei primi decenni del Seicento, quando i missionari cattolici furono cacciati dal Paese e le comunità rimasero oltre due secoli senza preti. Senza. Quando poi tornarono i missionari trovarono una comunità viva nella quale tutti erano battezzati, catechizzati, sposati in chiesa! E persino quanti erano morti avevano ricevuto una sepoltura cristiana. «Ma — ha proseguito il Papa — non c’è prete! Chi aveva fatto questo? I battezzati!».

La Nuova Parrocchia potrà esistere se nascerà un nuovo protagonismo laicale.

Il Papa Francesco, dunque, indica l’evan-gelizzazione come la grande responsabilità di tutti i battezzati e non solo dei Ministri Ordinati: «Annunciare Cristo, - disse sempre in quella omelia - portare avanti la Chiesa, questa mater-nità feconda della Chiesa. Essere cristiano non è fare una carriera in uno studio per diventare un avvocato o un medico cristiano; no. Essere cristiano è un dono che ci fa andare avanti con la forza dello Spirito nell’annuncio di Gesù Cristo (…) Chiediamo al Signore la grazia di diventare battezzati coraggiosi e sicuri che lo Spirito che abbiamo in noi, ricevuto dal battesimo, ci spinge sempre ad annunciare Gesù Cristo con la nostra vita, con la nostra testimonianza e anche con le nostre parole».

La Nuova Parrocchia per esistere dovrà avere questa forte consapevolezza laicale. La formazione, sovente auspicata dai membri del Gruppo Interparrocchiale e dei Settori della pastorale delle singole Comunità della Nuova Parrocchia, è sicuramente il punto nodale da cui partire per risvegliare lo Spirito Santo che tutti abbiamo ricevuto nella Iniziazione Cristiana.

La Nuova Parrocchia potrà vivere ed es-

Cari amici, donatori e soste-nitori

In questo numero abbiamo deciso di concentrarci su due importanti comunicazioni:

1) Anche in estate la neces-sità di sangue da parte degli ospedali non diminuisce, quindi vogliamo invitare tutti coloro che sono in grado di farlo, di andare a donare prima di par-tire per le vacanze; in questo modo sarà possibile effettuare un significativo gesto di solida-rietà prima del meritato riposo estivo. Vi vogliamo ricordare a questo proposito di provare la donazione in aferesi di plasma o piastrine, particolari tipologie di donazione che permettono alle strutture sanitarie di rag-giungere standard “qualitativi” e di sicurezza ancora più eleva-ti, garantendo ancora maggiori successi nell’aiuto ai bisogno-si: parlatene direttamente coi medici al centro trasfusionale e vedrete che “nuovo” grande mondo di solidarietà si aprirà davanti a voi!

2) Il secondo avviso è deci-samente più “leggero”, infatti volevamo segnalarvi la gita che stiamo organizzando insieme agli amici di AVIS Ghiaia per domenica 15 settembre in Franciacorta e lago d’Iseo. La giornata sarà ovviamente dedi-cata al buon vino italiano con visita e degustazione presso una cantina locale ma anche alla buona compagnia. La quota di partecipazione è fissata a 65 euro a testa e comprende viag-gio in pullman GT, assicurazio-ne, visita alla cantina, degusta-zione di Franciacorta e pranzo. Per informazioni e prenotazioni [email protected] oppu-re 333.4436225 (dopo le 18). I posti sono limitati, quindi af-frettatevi!.

A questo punto non ci resta che augurarvi una serena esta-te, a presto.

sere efficace se ogni suo membro crescerà e farà crescere la comunione.

I Vescovi italiani nel documento “Il volto mis-sionario della Parrocchia in un mondo che cam-bia” (2004), affermano che “non c’è missione efficace se non dentro uno stile di comunione. Già nei primi tempi della Chiesa la missione si realizzava componendo una pluralità di espe-rienze e situazioni … la Chiesa non si realizza se non nell’unità della missione” (n.11)

Particolarmente oggi, in un mondo che si globalizza, la Chiesa deve presentare il messag-gio di salvezza come comunità: una comunità di persone che si amano. Cogliamo ancora una volta l’invito programmatico della comunità primitiva: “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’ani-ma sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era in comune” (At 4,32).

Facciamo del Nuovo Assetto diocesano, cari amici, fratelli e sorelle nel Battesimo, una sana provocazione perché noi stessi e le nostre comunità possiamo convertirci ad uno stile di vita più evangelico. Lottiamo insieme, contro le spinte centrifughe che alimentano paure e tensioni e che occorre riconoscere come la reazione scomposta, anche della nostra società, di fronte alla complessità della globalizzazione culturale. Ma noi cristiani, nella società, siamo lievito; buono lievito. Portiamo il Vangelo: è il Vangelo che deve fermentare la società, non la nostra paura.

Anche il Presbitero nella sua comunità è un formatore e ne ha la responsabilità.

Anche la Diocesi si appresta ad affrontare il tema della formazione… A questo proposito auspico che la comunione non sia semplice-mente data per scontata quale frutto di devota esortazione o esercizio volontaristico, ma can-tiere da costruirsi sul campo. La diminuzione dei presbiteri, infatti, solleciterebbe un dialogo, una ricerca, un ripensamento in comune sull’essere preti, sul servizio presbiterale oggi a Parma, in un presbiterio che si va arricchendo di esperienze culturali inedite per la nostra storia. Così, la col-laborazione e il risveglio dei carismi laicali nella evangelizzazione chiede la stessa operazione di incontro, tempo e pazienza. Come in famiglia: la ricerca della comunione viene anzitutto. Questa tempistica, darà a qualcuno di l’idea di perdere tempo; ad altri, invece, l’impressione di non decidere mai… dovremo imparare a vivere come in ogni buona famiglia: trovarsi insieme, darsi tempo, imparare a conoscerci, sapere chi siamo e perché le nostre singole comunità hanno elaborato prassi pastorali di un certo tipo e ne hanno scartate altre. Nasceranno piccoli progetti, frutto di ascolto e pazienza reciproca, ma saranno grandi passi nella via della carità e, di conseguenza, saranno anche testimonianze solidamente efficaci per l’evangelizzazione.

Buona estate a tutti.Vostro Aff.mo Don Mauro,

Parroco Moderatore.