VIOLAZIONE DELLA PROTEZIONE ANIMALI...

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VIOLAZIONE IOLAZIONE DELLA DELLA PROTEZIONE PROTEZIONE ANIMALI ANIMALI Molti animali domestici e da reddito, attra- verso il ricorso alla medicazione forzata con preparati realizzati tramite l’ingegneria genetica e per lo più tossici, subiscono dei danni alla loro salute. Molti animali soffro- no adesso dei postumi delle vaccinazioni. OBBLIGO BBLIGO DELLE DELLE PROVE PROVE SCIENTIFICHE SCIENTIFICHE Non esistono norme che regolino obiettiva- mente i procedimenti e la definizione delle epidemie, come pure la necessità delle prove scientifiche e analisi dei rischi indi- pendenti. La mancanza di trasparenza dà la possibilità alle autorità di dichiarare arbi- trariamente lo stato di epidemia e delibera- re gli obblighi di vaccinazione. Con questo sistema vengono sistematicamente travi- sate la necessità e l’efficacia delle misure ordinate dall’autorità e negate le indagini scientifiche indipendenti di commissioni di esperti e studi a doppio mascheramento. CONCENTRAZIONE ONCENTRAZIONE DI DI POTERE POTERE PERICOLOSA PERICOLOSA Nel settore della detenzione e salute degli animali si vuole centralizzare le competen- ze dei cantoni in favore del Consiglio Fe- derale e l’UFV (art. 10). Di fatto il livella- mento degli uffici di veterinaria cantonali trasforma il nostro sistema federalista in un’autorità centralistica. Il principio democratico che sta alla base dell’equilibrio delle forze e della separazio- ne e reciproco controllo dei poteri viene conseguentemente abbandonato. PERDITA ERDITA DELLA DELLA SOVRANITÀ SOVRANITÀ NAZIONALE NAZIONALE Il nostro Parlamento si esautora di moto proprio dalle sue facoltà decisionali. Il Con- siglio Federale sarebbe legittimato in pro- pria regia di assoggettare la Svizzera tra- mite trattati internazionali all’egemonia del- le organizzazioni internazionali (art. 53). In questo modo con prescrizioni contradditto- rie si elude il nostro diritto svizzero adot- tando automaticamente il diritto straniero. Va da sé che perdiamo pure la nostra libertà individuale. IMPOSIZIONE IMPOSIZIONE INDIRETTAMENTE INDIRETTAMENTE RAFFORZATA RAFFORZATA L’art. 10 par. 3 della lfe autorizza il Consi- glio federale e l’UFV a imporre vaccinazio- ni obbligatorie. Con la concentrazione del dominio decisionale a livello di autorità na- zionali ed internazionali , il potenziale degli abusi di potere si aggrava considerevol- mente. Il rischio di assoggettamenti a cam- pagne di vaccinazione coercitive nazionali ed internazionali aumenta a dismisura. COSA OSA SUCCEDE SUCCEDE CON CON UNA UNA EPIDEMIA EPIDEMIA? Nella maggior parte dei paesi sono state proibite le vaccinazioni contro la famigera- ta afta epizootica, perché gli studi scientifi- ci di Strohmaier e Straub hanno dimostrato che le vaccinazioni preventive erano la causa dello scoppio di focolai dell’afta epi- zootica. Sono stati gli animali vaccinati a propagare l’epidemia! Un paragone fra gli stati ha dimostrato che nei paesi senza vaccinazioni risultavano più anni liberi dall’ epidemia che nei paesi con le vaccinazioni a tappeto. Ancor oggi le epidemie altamen- te contagiose possono essere combattute con successo tramite misure d’isolamento o eventualmente con campagne d’abbatti- mento. CONCLUSIONE ONCLUSIONE Noi Svizzeri/e siamo il vero e risolutivo so- vrano. Noi viviamo tuttora in uno degli stati più liberi del mondo. Quanto ancora? Sem- pre più misure coercitive ci rilegano a meri individui interdetti. I nuovi obblighi causano sempre più una spirale di costi contingenti. In questo modo, la grande maggioranza della popolazione viene depauperata a vantaggio di una esigua minoranza e as- soggettata alle multinazionali. Il prezzo della libertà e benessere sono la vigilanza e la responsabilità individuale. Il 25.11.2012 Lei decide se nel campo della detenzione e salute degli animali noi sare- mo cittadini e cittadine sovrani o se voglia- mo essere sudditi delle decisioni altrui. Perciò NO alla legge sulle epizoozie! Perciò NO alla legge sulle epizoozie! Comitato LFE | Postfach | CH-9471 Buchs SG | T: 081 633 12 26 | CP 60-760070-5 | lfe-referendum.ch | 29.10.12 | 4 / 4

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VVIOLAZIONEIOLAZIONE DELLADELLA PROTEZIONEPROTEZIONE ANIMALIANIMALI

Molti animali domestici e da reddito, attra-verso il ricorso alla medicazione forzata con preparati realizzati tramite l’ingegneria genetica e per lo più tossici, subiscono dei danni alla loro salute. Molti animali soffro-no adesso dei postumi delle vaccinazioni.

OOBBLIGOBBLIGO DELLEDELLE PROVEPROVE SCIENTIFICHESCIENTIFICHE

Non esistono norme che regolino obiettiva-mente i procedimenti e la definizione delle epidemie, come pure la necessità delle prove scientifiche e analisi dei rischi indi-pendenti. La mancanza di trasparenza dà la possibilità alle autorità di dichiarare arbi-trariamente lo stato di epidemia e delibera-re gli obblighi di vaccinazione. Con questo sistema vengono sistematicamente travi-sate la necessità e l’efficacia delle misure ordinate dall’autorità e negate le indagini scientifiche indipendenti di commissioni di esperti e studi a doppio mascheramento.

CCONCENTRAZIONEONCENTRAZIONE DIDI POTEREPOTERE PERICOLOSAPERICOLOSA

Nel settore della detenzione e salute degli animali si vuole centralizzare le competen-ze dei cantoni in favore del Consiglio Fe-derale e l’UFV (art. 10). Di fatto il livella-mento degli uffici di veterinaria cantonali trasforma il nostro sistema federalista in un’autorità centralistica.Il principio democratico che sta alla base dell’equilibrio delle forze e della separazio-ne e reciproco controllo dei poteri viene conseguentemente abbandonato.

PPERDITAERDITA DELLADELLA SOVRANITÀSOVRANITÀ NAZIONALENAZIONALE

Il nostro Parlamento si esautora di moto proprio dalle sue facoltà decisionali. Il Con-siglio Federale sarebbe legittimato in pro-pria regia di assoggettare la Svizzera tra-mite trattati internazionali all’egemonia del-le organizzazioni internazionali (art. 53). In questo modo con prescrizioni contradditto-rie si elude il nostro diritto svizzero adot-tando automaticamente il diritto straniero. Va da sé che perdiamo pure la nostra libertà individuale.

IMPOSIZIONEIMPOSIZIONE INDIRETTAMENTEINDIRETTAMENTE RAFFORZATARAFFORZATA

L’art. 10 par. 3 della lfe autorizza il Consi-glio federale e l’UFV a imporre vaccinazio-ni obbligatorie. Con la concentrazione del dominio decisionale a livello di autorità na-zionali ed internazionali , il potenziale degli abusi di potere si aggrava considerevol-mente. Il rischio di assoggettamenti a cam-pagne di vaccinazione coercitive nazionali ed internazionali aumenta a dismisura.

CCOSAOSA SUCCEDESUCCEDE CONCON UNAUNA EPIDEMIAEPIDEMIA??

Nella maggior parte dei paesi sono state proibite le vaccinazioni contro la famigera-ta afta epizootica, perché gli studi scientifi-ci di Strohmaier e Straub hanno dimostrato che le vaccinazioni preventive erano la causa dello scoppio di focolai dell’afta epi-zootica. Sono stati gli animali vaccinati a propagare l’epidemia! Un paragone fra gli stati ha dimostrato che nei paesi senza vaccinazioni risultavano più anni liberi dall’ epidemia che nei paesi con le vaccinazioni a tappeto. Ancor oggi le epidemie altamen-te contagiose possono essere combattute con successo tramite misure d’isolamento o eventualmente con campagne d’abbatti-mento.

CCONCLUSIONEONCLUSIONE

Noi Svizzeri/e siamo il vero e risolutivo so-vrano. Noi viviamo tuttora in uno degli stati più liberi del mondo. Quanto ancora? Sem-pre più misure coercitive ci rilegano a meri individui interdetti. I nuovi obblighi causano sempre più una spirale di costi contingenti. In questo modo, la grande maggioranza della popolazione viene depauperata a vantaggio di una esigua minoranza e as-soggettata alle multinazionali.

Il prezzo della libertà e benessere sono la vigilanza e la responsabilità individuale. Il 25.11.2012 Lei decide se nel campo della detenzione e salute degli animali noi sare-mo cittadini e cittadine sovrani o se voglia-mo essere sudditi delle decisioni altrui.

Perciò NO alla legge sulle epizoozie!Perciò NO alla legge sulle epizoozie!

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IINN BREVEBREVE II PUNTIPUNTI PIÙPIÙ IMPORTANTIIMPORTANTI

Con la votazione del 25.11.2012 decidia-mo sull’entrata in vigore della legge sulle epizoozie modificata (lfe). Questa nuova legge non riguarda solo gli agricoltori, ben-sì tutta la popolazione. Nella forma presen-tata la nuova legge pone gli interessi dei complessi industriali al di sopra della col-lettività. Abbiamo perciò lanciato il referen-dum.

Con un NO alla lfe Lei sceglie libertà deci-sionale, trasparenza, federalismo, medici-na complementare e efficienza dei costi. Inoltre Lei ci dà la possibilità di contribuire con proposte fondate al dibattito politico per una modifica alternativa della lfe, che tenga conto degli interessi della collet-tività. In tal senso il nostro lavoro politico nel canton Zurigo ha già contribuito a una revisione positiva della legge sulle epi-zoozie di questo cantone. È stata creata una nuova commissione indipendente con esperti dell’agricoltura, della medicina ve-terinaria e della protezione degli animali, che sorveglia la messa in atto della legge sulle epizoozie da parte dell’Ufficio veteri-nario cantonale. Inoltre il canton Zurigo rimborsa ex novo i danni a lungo termine causati dalle vaccinazioni (reazioni citotos-siche, ecc.). Di conseguenza disponiamo di preziose esperienze pratiche che posso-no essere adottate per il benessere comu-ne anche in un progetto legislativo nazio-nale.

CCURATELAURATELA DELLADELLA CITTADINANZACITTADINANZA

I detentori di animali e i veterinari sono trattati da interdetti. Nel caso di misure coercitive discutibili, la nostra collaborazio-ne (per esempio a favore dei complessi in-dustriali) può essere imposta con multe illi-mitate (art. 48), denunce penali (art. 54) e prigione (art. 47).

Formulazioni definite in modo approssima-tivo limitano il nostro diritto di ricorso. L’Ufficio federale di veterinaria (UFV) è l’istanza di ricorso contro le disposizioni da

lui stesso emanate. Può concedere ricorsi o, appunto, non concederli (art. 59.b).

EESPLOSIONESPLOSIONE DEIDEI COSTICOSTI

Con programmi di prevenzione e di vigilan-za costosi e contestati (art. 57.b), come pure con le banche di vaccini (art. 42.g) andiamo incontro a enormi prestazioni lo-gistiche e finanziarie. La scontata esplosio-ne dei costi sarà a carico dei detentori di animali, dei contribuenti e dei consumatori (31 + 56). Bisognerà smaltire le scorte di vaccini, appena questi avranno raggiunto la data di scadenza o quando muterà il ri-spettivo virus. Il sistema è dispendioso e incoraggia la somministrazione coercitiva.

Conflitti di interesse suggeriscono pruden-za: nel 2009 l’organizzazione mondiale della salute (OMS) e i suoi consulenti, pa-gati in parte dai fabbricanti di vaccini, han-no proclamato per l’influenza suina, in modo del tutto superfluo, lo stato di pande-mia, innalzando al massimo il livello d’allerta. In campo mondiale le autorità con i miliardi dei contribuenti si procurarono vaccini, che dovettero poi essere eliminati a tonnellate.

Mucca "Loorenhof" prima della vaccinazione

RRIDUZIONEIDUZIONE DEIDEI MEDICINALIMEDICINALI NATURALINATURALI

Prodotti altamente tossici dell’industria far-maceutica sono venduti, a carico dei con-tribuenti, a prezzi ridotti (42.f); ciò porta alla riduzione sistematica dei medicinali e dei metodi naturali. Questo è in contrasto con la norma costituzionale che tenga in

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considerazione la medicina complemen-tare (art. 118a Constituzione federale).

RRESIDUIESIDUI TOSSICITOSSICI NELLENELLE DERRATEDERRATE ALIMENTARIALIMENTARI

Molti componenti dei vaccini sono fabbri-cati con tecniche di ingegneria genetica e contengono additivi tossici come mercurio, alluminio, saponina, ecc. I molti danni cau-sati dalle vaccinazioni dimostrano chiara-mente che i dosaggi non sono esenti da pericolo. Tramite le derrate alimentari, i re-sidui velenosi giungono direttamente sul suo piatto.

DDANNIANNI PROVOCATIPROVOCATI DAIDAI VACCINIVACCINI

La documentazione ufficiale dei danni più frequenti provocati dai vaccini, né il relativo risarcimento degli stessi non sono garan-titi.

Mucca "Loorenhof" dopo la vaccinazione

Per molti agricoltori svizzeri il ricordo dei molti danni provocati da vaccinazioni negli anni 2008/9 è particolarmente doloroso. Secondo uno studio tedesco sulla malattia della lingua blu, solo l’1.96% dei bovini ha mostrato i sintomi di questa malattia. Il tas-so di mortalità comportò solo 2 su 1000 animali. Ciononostante l’UFV ha ordinato la vaccinazione coercitiva di tutti i bovini;

perfino mucche all’ultimo stadio di gravi-danza non sono state risparmiate. Questa misura sproporzionata ha procurato ai fab-bricanti di vaccini ingenti guadagni.

Fatto piccante: prima il Consiglio federale, adottando il diritto d’urgenza, aveva abro-gato furtivamente con un’ordinanza, l’art. 32.b della lfe che garantiva agli agricoltori un sostegno finanziario nel caso di danni causati da vaccinazioni coercitive decreta-te dalle autorità. Il cavillo giuridico: in as-senza di una base giuridica per il risarci-mento, ufficialmente non esistono danni causati dalle vaccinazioni.

Con una campagna intimidatoria nei con-fronti degli agricoltori, dei veterinari e della stampa sono state praticate massicce pressioni per far passare sotto silenzio la gran massa di danni causati dalle vaccina-zioni. Ai detentori di bestiame non restava altro che guardare impotenti come molti dei loro animali sani si ammalavano e mo-rivano sotto l’effetto dei componenti tossici somministrati con i vaccini. Da parte uffi-ciale i danni causati alla salute degli ani-mali sono stati insabbiati, negati e non sono mai stati documentati.

È solo da attribuire al caso, che i sintomi del virus-Schmallenberg, che sembra si stia diffondendo, siano per lo più identici ai gravi effetti secondari della vaccinazione contro la malattia della lingua blu (aborti, danni al sistema nervoso, ecc)?

Secondo la lfe modificata, il Consiglio fe-derale e l’UFV possono decidere autono-mamente senza il parlamento e senza una commissione di esperti indipendente sulle misure coercitive e sui risarcimenti dei danni. Il Consiglio Federale, l’UFV e le multinazionali non hanno volutamente in-formato i nostri parlamentari sui molteplici casi di danni da vaccinazione e neppure sulle nebulose circostanze e trame con cui si è proceduto all’ abrogazione del para-grafo legislativo sul dovere di indennizzo.

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