VINO tra arte e scienza dalla pianta al degustatore Realizzazione grafica e testi: Maura Sacher.

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VINO tra arte e scienzaVINO tra arte e scienza

dalla pianta al degustatoredalla pianta al degustatore

Realizzazione grafica e testi: Maura Sacher

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PARTE PRIMAMAURA SACHER

vicepresidente degli “Amici del Caffè Gambrinus”

Quando il Presidente Esposito in Direttivo chiese chi voleva occuparsi di cosa in merito agli eventi in Programma, io scelsi quello che riguardava la “storia del vino”. La ragione è che nel recente pas-sato mi sono occupata di “galateo” e di galateo a tavola, e quindi dei modi di servire. Nelle mie ricerche ovviamente ho trovato un sacco di materiale sui vini e sui bicchieri. Beh, ho ritenuto di essere la persona adatta a organizzare un evento su quel tema.

In secondo luogo sono una donna che ama il buon vino (e il buon cibo) e qui permettetemi una digressione strettamente personale.

Devo questo interesse a mio padre che mi ha insegnato molte cose sul vino, molte cose che ho im-parato fin da piccola, cose che lui stesso aveva imparato da suo nonno materno il quale aveva una vigna a Umago (in Istria) e anche per sua esperienza personale quando vi passava le vacan-ze. Come ad esempio quanto fosse importante la luna per travasare il vino dalle botti nelle bot-tiglie, come si filtrava il vino quando faceva i “fiori”, eccetera – tutte cose che oggi non esistono più certamente, ma hanno fatto parte di una storia.

Così vorrei dedicare questa serata a mio padre che proprio oggi farebbe 95 anni: il 4 maggio sarebbe stato il suo compleanno.

Nella mia introduzione all’argomento vero e proprio della serata, farò un excur-sus sulla storia del vino come prima tappa di un ideale itinerario che, at-traverso le rappresentazioni mitologiche, artistiche, letterarie, farà da breve premessa a quello che poi, ognuno per loro competenza, ci rac-conteranno i due ospiti: Gianni Menotti e Luisa Marcolin, che poi vi presen-terò.

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Coltivazione della vite nell’antichità• La Bibbia attribuisce la scoperta del processo di lavorazione del

vino a Noè, discendente di Adamo ed Eva da solo 10 generazioni.

• Vi si legge anche che gli antichi ebrei vendemmiavano due volte all’anno, nella prima ricavavano il vino dai grappoli, nella seconda dai raspi.

• Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la vitis vinifera cresceva spontanea già 300.000 anni fa.

• Le più antiche tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute sulle rive del Mar Caspio e nella Turchia orientale.

• Agli Egiziani va il merito dello sviluppo della coltivazione e del commercio.

• I Latini conobbero l’arte della vigna qualche centinaio d’anni dopo i Greci.

• Grazie alle condizioni ottimali del clima, il bacino mediterraneo fu area privilegiata per lo sviluppo della coltura della vite. La penisola divenne la maggiore produttrice ed esportatrice.

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Il Il SymposionSymposion nella Grecia Classica nella Grecia Classica

I Greci non assumevano vino I Greci non assumevano vino durante il pasto ma alla fine, durante il pasto ma alla fine, durante il durante il symposionsymposion

significa “bere assieme”significa “bere assieme” momento di vita socialemomento di vita sociale spettacolo e divertimentospettacolo e divertimento occasione di dibattito culturaleoccasione di dibattito culturale

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Il SimposiarcaIl Simposiarca

Al termine della cena, rimosse le tavole, i commensali si Al termine della cena, rimosse le tavole, i commensali si coronavano di fiori, rametti di mirto e di edera (il mirto coronavano di fiori, rametti di mirto e di edera (il mirto era simbolo di Afrodite e l’edera di Dioniso), entravano in era simbolo di Afrodite e l’edera di Dioniso), entravano in scena i musicanti e le danzatrici, e quindi veniva scena i musicanti e le danzatrici, e quindi veniva nominato un nominato un simposiarcasimposiarca – un “presidente” del – un “presidente” del banchetto – che aveva il compito di assicurarne il buon banchetto – che aveva il compito di assicurarne il buon svolgimento, fare da moderatore ai discorsi e alle svolgimento, fare da moderatore ai discorsi e alle esibizioni dei partecipanti e di stabilire in anticipo il esibizioni dei partecipanti e di stabilire in anticipo il numero delle coppe da bere. numero delle coppe da bere.

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Dioniso, in una commedia di Eubulo, Dioniso, in una commedia di Eubulo, raccomanda:raccomanda:

Tre coppe di vino non di più, stabilisco per i bevitori assen-Tre coppe di vino non di più, stabilisco per i bevitori assen-nati. nati.

La prima per la salute di chi beve, la seconda risveglia La prima per la salute di chi beve, la seconda risveglia l’amore ed il piacere, la terza invita al sonno. Bevuta l’amore ed il piacere, la terza invita al sonno. Bevuta questa, chi vuol essere saggio, se ne torna a casa. questa, chi vuol essere saggio, se ne torna a casa.

La quarta coppa non è più nostra, è fuori misurala quinta La quarta coppa non è più nostra, è fuori misurala quinta urla, sei significa ormai schiamazzi, sette occhi pesti, urla, sei significa ormai schiamazzi, sette occhi pesti, otto arriva lo sbirro, nove sale la bile, dieci si è perso il otto arriva lo sbirro, nove sale la bile, dieci si è perso il senno, si cade a terra privi di sensi. senno, si cade a terra privi di sensi.

Il vino versato troppo spesso in una piccola tazza taglia le Il vino versato troppo spesso in una piccola tazza taglia le gambe al bevitore.gambe al bevitore.

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Il Il conviviumconvivium in Roma Imperiale in Roma Imperiale

I Romani pasteggiavano con il I Romani pasteggiavano con il vino vino

Ogni portata aveva il suo tipo Ogni portata aveva il suo tipo di vinodi vino

Lo usavano per cucinareLo usavano per cucinare

Ci inzuppavano anche il pane Ci inzuppavano anche il pane per merenda mattutina per merenda mattutina

Mani rigorosamente pulite per Mani rigorosamente pulite per prendere il caliceprendere il calice

Il convivio era un banchetto Il convivio era un banchetto con molti ospiti e copiose con molti ospiti e copiose portateportate

Precise testimonianze nelle Precise testimonianze nelle Satire di OrazioSatire di Orazio

Le bevande stavano sulla Le bevande stavano sulla “mensa vinaria” ed era “mensa vinaria” ed era compito dei servi riempire i compito dei servi riempire i bicchieri bicchieri

Magister bibendi incarico simile al simposiarca

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Alcuni consigli di OrazioAlcuni consigli di Orazio(dal Secondo Libro delle “Satire”)(dal Secondo Libro delle “Satire”)

Se verso sera ti piomba all'im-Se verso sera ti piomba all'im-provviso un ospite e non vuoi che provviso un ospite e non vuoi che la gallina sia dura riuscendo la gallina sia dura riuscendo ostica al palato, abbi l’astuzia ostica al palato, abbi l’astuzia d'immergerla viva nel falerno d'immergerla viva nel falerno allungato: ciò la renderà tenera.allungato: ciò la renderà tenera.

A stomaco vuoto si devono A stomaco vuoto si devono ingerire soltanto bevande leggere ingerire soltanto bevande leggere e giusto con vino dolce e leggero e giusto con vino dolce e leggero innaffierai meglio le viscere. innaffierai meglio le viscere.

Se un intestino pigro ti disturba, Se un intestino pigro ti disturba, le telline e i frutti di mare più le telline e i frutti di mare più comuni ti rimuoveranno comuni ti rimuoveranno l’ostacolo, come le foglioline di l’ostacolo, come le foglioline di lapàzio e, perché no? il vino lapàzio e, perché no? il vino bianco di Coo. bianco di Coo.

……un vino di cinque anni, ma no-un vino di cinque anni, ma no-strano e versato durante la cot-strano e versato durante la cot-tura (a cottura finita, invece, il tura (a cottura finita, invece, il più indicato di tutti è quello di più indicato di tutti è quello di Chio). Chio).

L’esperto che mescola il vino di L’esperto che mescola il vino di Sorrento con la feccia del Sorrento con la feccia del Falerno, riesce perfettamente a Falerno, riesce perfettamente a raccoglierne il torbido con uova raccoglierne il torbido con uova di piccione, perché il tuorlo di piccione, perché il tuorlo scendendo verso il fondo trascina scendendo verso il fondo trascina con sé quelle impurità.con sé quelle impurità.

I I vini generosi spengono la vini generosi spengono la sensibilità del palatosensibilità del palato

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Scena simposiale affrescata su un muro di PaestumScena simposiale affrescata su un muro di Paestum

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I vini nella Roma Imperiale • I Romani ne conoscevano bene le proprietà e le tecniche di

conservazione e di invecchiamento.

• Alle anfore applicavano un’etichetta (chiamata “pittacium”) con l’in-dicazione del tipo di vino, della zona di provenienza e dell’anno di produzione; la data era indicata con il nome del console in carica in quell’anno.

• A seconda della qualità, il vino veniva trattato in diversi modi e veniva destinato a diversi usi, anche medicinali.

Polibio narra nelle sue "Historiae" come Annibale nelle pause belliche sostenne l'esercito con i vecchi vini di cui era grandissima copia in quella provincia e come i cavalli, colpiti da un'improvvisa epidemia, furono curati con pozioni di vino caldo.

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La vite e il vino nella mitologia e nella religione

• Nell’antichissimo oriente la vite era identificata con l’albero della vita – la dea madre era la Dea Vite

• Dioniso nella mitologia greca e Bacco in quella romana.

• A Roma le Feste Vinalie cadevano il 23 aprile e il 19 agosto: le prime ritualizzavano l’immissione a consumo del vino dell’annata precedente, mentre i secondi l’inizio della vendemmia.

• Il vino è il “frutto della vite e del lavoro dell’uomo”

• Trasformazione dell’acqua in vino nel banchetto delle nozze di Caana

• Il vino assume valore spirituale e trascendentale, quale “sangue” di Cristo morto in croce e diventa mezzo di ‘comunione’ con Dio

• Divieto di consumo esiste solo tra gli Islamici e i Buddisti.

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SIMBOLOGIA

Simbologia della vita e dell’abbondanza: chicchi d’uva, grappoli, pampini, tralci di vite.

Antico Testamento: Israele è una vigna lussureggiante che ben sa dare i suoi frutti.

Il Calice della Nuova Alleanza tra Dio e gli uomini.

Bassorilievi, capitelli, fregi delle chiese, abiti sacerdotali.

Basilica del San Salvatore a Brescia (XII sec.)Basilica del San Salvatore a Brescia (XII sec.)

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Particolare di un mosaico della Basilica di San Vitale in Ravenna.

Corteo bacchico su bassorilievo in marmo bianco di periodo neoclassico

Affresco a Pompei

nell’uva e nella vite coesistenza di simbolismo sacro e profano

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Bacco – CaravaggioBacco – Caravaggio Bacco – Leonardo da Bacco – Leonardo da VinciVinci

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Tutto il Rinascimento è ricco di opere – sia pittoriche che Tutto il Rinascimento è ricco di opere – sia pittoriche che scultoree – con scene Allegoriche di Bacco, con Arianna o scultoree – con scene Allegoriche di Bacco, con Arianna o senza, di Satiri, Putti e Amorini che scherzano con belle senza, di Satiri, Putti e Amorini che scherzano con belle fanciulle, che suonano strumenti, danzano o dormono sfiniti fanciulle, che suonano strumenti, danzano o dormono sfiniti sull’erba. sull’erba.

Si rifanno alla tradizione greco-romana le opere letterarie, Si rifanno alla tradizione greco-romana le opere letterarie, teatrali e musicali che hanno come protagonisti Bacco, teatrali e musicali che hanno come protagonisti Bacco, Arianna e altri personaggi della mitologia misterica a loro Arianna e altri personaggi della mitologia misterica a loro legati come Orfeo, per esempio, o le figure delle Baccanti. legati come Orfeo, per esempio, o le figure delle Baccanti.

l’atmosfera tragica lascia spazio al divertimento goliardico, l’atmosfera tragica lascia spazio al divertimento goliardico, alla gioia, all’allegria anche se sfrenata. alla gioia, all’allegria anche se sfrenata.

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IL VINO NELLA LETTERATURA -1

Fortemente caricato di simboli legati ai suoi effetti inebrianti, il vino non ha mai cessato di essere fonte di ispirazione.

“Il trionfo di Bacco e Arianna”, canto carnascialesco di Lorenzo de’ Medici (“Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia…) (fine 1400), “Favola di Orfeo” di Angelo Poliziano (1489) – che poi ha ispirato il melodramma “Orfeo” del musicista Monteverdi (1607), “Bacco in Toscana”, ditirambo di Francesco Redi (fine 1685) che potrebbe essere considerato un primo trattato di enologia: Bacco e Arianna in festosa compagnia degli amici del poeta passano in rassegna una vasta serie di vini toscani per giungere a proclamare vincitore della gara il vino di Montepulciano.

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IL VINO NELLA LETTERATURA - 2IL VINO NELLA LETTERATURA - 2 Charles Baudelaire (1821-1867)Charles Baudelaire (1821-1867)

Bisogna essere ebbri. Tutto Bisogna essere ebbri. Tutto qui: è l'unico problema.qui: è l'unico problema.Per non sentire l'orribile Per non sentire l'orribile peso del Tempo che vi peso del Tempo che vi spezza le spalle e vi piega spezza le spalle e vi piega verso terra, bisogna che verso terra, bisogna che v'inebriate senza tregua.v'inebriate senza tregua.Ma di cosa? Di vino, di Ma di cosa? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer poesia o di virtù, a piacer vostro.vostro.Ma inebriatevi.Ma inebriatevi.

Il vino assomiglia all'uomo: Il vino assomiglia all'uomo: non si sa mai fino a che non si sa mai fino a che punto lo si può apprezzare punto lo si può apprezzare o disprezzare, amare o o disprezzare, amare o odiare; né quanti atti odiare; né quanti atti sublimi o crimini mostruosi sublimi o crimini mostruosi è capace di commettere.è capace di commettere.Non siamo, allora, più Non siamo, allora, più crudeli con lui che con noi crudeli con lui che con noi stessi e trattiamolo come stessi e trattiamolo come un nostro simile.un nostro simile.

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Per concluderePer concludere

Certamente oggi è difficile Certamente oggi è difficile immaginare un buon pranzo, una immaginare un buon pranzo, una buona cena, una serata in buona cena, una serata in compagnia senza l'indispensabile compagnia senza l'indispensabile apporto del buon vino, o meglio dei apporto del buon vino, o meglio dei buoni vini.buoni vini.

Ma spesso ci dimentichiamo che Ma spesso ci dimentichiamo che dietro un buon vino c’è un bravo dietro un buon vino c’è un bravo enologo …………enologo …………

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PARTE SECONDAGIANNI MENOTTI

• Enologo dell’anno per la Guida ai vini d’Italia 2006 del Gambero Rosso - Slow Food

• Direttore dell’Azienda agricola Villa Russiz di Capriva del Friuli (Go).

Nato nel 1955 a Sagrado, laureato in Agraria, Gianni Menotti è figlio d’arte in quanto già suo padre Edino condusse per 35 anni (dal 1955) l’azienda che nel 1988 passò sotto la sua direzione.

Egli parla del suo lavoro sempre con entusiasmo il che deriva da una grande passione e da un desiderio di continuare a imparare, come dimostra il lungo elenco di premi e riconoscimenti, molti dei quali concentrati negli ultimi 5-6 anni.

“L’elemento che fa grandi i vini del Collio è il Collio stesso”, dice convinto Gianni Menotti.

La storia di Gianni Menotti all’interno dell’azienda forse non si può comprendere

bene se non si conosce la storia stessa dell’azienda.

Ma di tutto questo e dei traguardi raggiunti Gianni Menotti certamente parlerà con dovizia di particolari nel suo intervento.

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Premessa storica -1

Il florido vigneto dell’odierna azienda agricola nasce dall’intuizione del conte francese Teodoro de La Tour che, nel 1869, vide proprio nelle soleggiate colline del Collio un luogo ideale per vivere assieme alla moglie austriaca Elvine Ritter Von Zahony, che dal proprio padre aveva ricevuto in dote un consistente appezzamento terriero in località Russiz dove subito costruirono il castello; il conte ebbe così modo di dedicarsi con serio impegno alla sua passione per la coltivazione della vite, applicandovi le moderne tecniche enologiche che proprio in Francia avevano già all'epoca grande sviluppo. I vini del conte ebbero successo tanto che egli divenne fornitore ufficiale della Corte di Vienna.

Quella che è chiamata ancora “Villa Russiz” è stata ed è un simbolo di generosità e sentimento. All’interno del castello la contessa, senza figli, nel 1877 aprì una scuola per i bambini poveri del paese. Dopo la morte del marito, nel 1894, tra grandi sacrifici si dedicò sia all’azienda sia all’istituto scolastico. La contessa morì nel 1916 e la scuola fu presa in mano da Adele Cerruti, un'altra contessa, diventata poi suor Adele che, arrivata a Russiz come crocerossina, trasformò Villa Russiz in Istituto per le Orfane di Guerra, nel 1926 riconosciuto Ente Morale, retto dalla stessa Adele Cerruti fino al 1945 ed ora a lei intitolato. L'attività di assistenza ed educandato superati diversi periodi di crisi prosegue tuttora.

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I fondatori Conti Elvina e Teodoro de la Tour

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Il castello di Villa RussizAzienda Agricola Istituto A. Cerruti

ente morale

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Premessa storica -2

L’ente, retto da un Presidente e da un Consiglio di Amministrazione, unisce le due denominazioni “Istituto A.Cerruti – Azienda agricola Villa Russiz” ed ha due direzioni distinte. La particolarità è proprio il fatto che l'istituto è finanziato con il ricavato della vendita del vino.

Attualmente nella Casa Famiglia sono ospitati 15 fra ragazzine e ragazzini dai 4 ai 18 anni provenienti da tutta la regione. Durante il giorno frequentano la scuola pubblica, al pomeriggio rientrano in collegio. E’ in via di ristrutturazione un vecchio edificio per farne appartamenti che potranno essere usati dai ragazzi dopo i 18 anni, quando non possono essere più ospitati nella casa famiglia.

La struttura ha 22 dipendenti nell'azienda agricola e 12 nella casa famiglia, tra cui 5 suore a tempo pieno, più il medico, lo psicologo, il dentista.

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DALLA VIGNA ALLA BOTTIGLIA

• scienza della coltivazione e vinificazione

• la terminologia tecnica moderna

• chi è l’“esperto” enologo e di cosa si occupa

• l’imbottigliamento, la conservazione, l’invecchiamento

• la cantina

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L’ENOLOGIAL’ENOLOGIA

L’enologia è la scienza che L’enologia è la scienza che studia il vino e la sua pro-studia il vino e la sua pro-duzione: dalla vendemmia duzione: dalla vendemmia alla bottiglia, ne studia la alla bottiglia, ne studia la microbiologia, la chimica e microbiologia, la chimica e le caratteristiche sensoriali. le caratteristiche sensoriali.

Il nome deriva dal greco Il nome deriva dal greco oinosoinos (vino) e (vino) e logoslogos (studio). (studio).

LA MISSION:LA MISSION: PassionePassione ImpegnoImpegno SentimentoSentimento Tradizione Tradizione

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Il Collio

La fortuna del vigneto sta principalmente nello straordinario microclima della zona geografica, in grado di offrire i massimi benefici nell'incontro fra i venti freschi delle Alpi Giulie e le brezze marine del vicino Adriatico, entrambi addolciti nelle colline perfettamente esposte di Capriva del Friuli.

94 ettari complessivi di cui 30 destinati a vigneto, con particolare attenzione nel mantenere il numero di ceppi per ettaro fra i 4.500 e i 7.000, garantendo uve di grande concentrazione.

Vitigni: Sauvignon, Merlot, Chardonnay, Pinot grigio, Tocai friulano, Pinot bianco, Ribolla gialla, Riesling, Malvasia, Cabernet, tutti con denominazione d’origine controllata.

Sauvignon de La Tour, Graf de La Tour e Grafin de La Tour, i tre cru punte di diamante.

L'allevamento della vite è quello classico del Collio e cioè il doppio capovolto (cappuccina); negli ultimi anni si è dato sempre più spazio al guyot. Il numero dei ceppi ad ettaro va dai 4.000 ai 6.000.

Grande cura viene data alle operazioni di vendemmia, sempre rigorosamente a mano.

Viene ancora adoperata l’originale cantina interrata, costruita dal Conte Teodoro.

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Questioni terminologiche

• La terminologia relativa al vino utilizza molti vocaboli in lingua francese

• I vini possono essere classificati sia in funzione del vitigno (varietà di vite utilizzata per la produzione) che in funzione della zona di produzione

• e anche per il sistema di vinificazione e per le proprietà organolettiche (colore, profumo, gusto e retrogusto, ecc.)

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Gradazione alcolicaGradazione alcolica

TITOLO ALCOMETRICO: TITOLO ALCOMETRICO: nuovo termine che sostituisce la precedente nuovo termine che sostituisce la precedente

espressione “gradazione alcolica”espressione “gradazione alcolica” detto anche “volumico effettivo” - si intende il detto anche “volumico effettivo” - si intende il

numero di parti in volume di alcol puro alla numero di parti in volume di alcol puro alla temperatura di 20°C contenuta in 100 parti in temperatura di 20°C contenuta in 100 parti in volume del prodotto considerato alla stessa volume del prodotto considerato alla stessa temperatura (es. 11°C.%) temperatura (es. 11°C.%)

è espresso in volume percentuale dal simbolo è espresso in volume percentuale dal simbolo % % volvol, preceduto dal numero corrispondente che , preceduto dal numero corrispondente che può comprendere un solo decimalepuò comprendere un solo decimale

può anche essere espresso in termini di peso, può anche essere espresso in termini di peso, (grado alcolico in quantità di alcool espressa in (grado alcolico in quantità di alcool espressa in grammi per litro). grammi per litro).

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Vinificazione e imbottigliamento

Il vino ha origine dalla fermentazione alcolica del succo dell'uva. Le moderne tecniche enologiche individuano per ciascun tipo di vino diversi

percorsi produttivi.I grappoli dovrebbero giungere alla pigiatura in cassette in modo che gli acini non

vengano schiacciati o rotti, per evitare processi di fermentazione indesiderati.Le fasi della lavorazione possono essere sintetizzate in quattro passaggi:

pigiatura delle uve, separazione delle bucce dal mosto, maturazione del vino in contenitori di vario genere e per tempi differenti secondo il prodotto che si intende ottenere, affinamento in bottiglia.

Ciascuna tipologia di vino (rosso, bianco, rosato, passito ecc.) richiede però particolari accorgimenti.

Per molti vini a DOC i disciplinari di produzione regolano i tempi di maturazione e la natura dei contenitori.

Il vino barricato viene lasciato invecchiare in botti di rovere (anche di ciliegio o faggio).

Fare vino di qualità significa avere una cura fin nel più piccolo dettaglio.

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regolamentazioneregolamentazione L’etichetta costituisce una L’etichetta costituisce una

sorta di Carta di Identità del sorta di Carta di Identità del vino, contiene tutti gli vino, contiene tutti gli elementi necessari per elementi necessari per identificare il prodotto a cui si identificare il prodotto a cui si riferisce.riferisce.

I vini DOC prima di essere I vini DOC prima di essere immessi in commercio sono immessi in commercio sono sottoposti in fase di sottoposti in fase di produzione ad una preliminare produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che esame organolettico che certifichi il rispetto dei certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal requisiti previsti dal disciplinare.disciplinare.

L’etichetta deve riportare la L’etichetta deve riportare la presenza di anidride solforosa presenza di anidride solforosa o di solfiti (obbligo dal 2005)o di solfiti (obbligo dal 2005)

La normativa italiana La normativa italiana (Legge 164/92) divide (Legge 164/92) divide i vini nelle seguenti i vini nelle seguenti categorie:categorie:

Vini da tavola Vini da tavola Vini ad Indicazione Vini ad Indicazione

Geografica Tipica (Geografica Tipica (IGTIGT) ) Vini a Denominazione di Vini a Denominazione di

Origine Controllata (Origine Controllata (DOCDOC) ) Vini a Denominazione di Vini a Denominazione di

Origine Controllata e Origine Controllata e Garantita (Garantita (DOCGDOCG))

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La cantinaLa cantina La La cantina idealecantina ideale per la conservazione del vino per la conservazione del vino

deve essere ben aerata, con umidità intorno deve essere ben aerata, con umidità intorno all'80%, avere temperatura costante (compresa all'80%, avere temperatura costante (compresa tra 10 e 15 gradi), non devono passare né luce né tra 10 e 15 gradi), non devono passare né luce né rumori, non vi devono essere conservati né rumori, non vi devono essere conservati né formaggi né salumi, ed evitando ogni fonte di formaggi né salumi, ed evitando ogni fonte di odore.odore.

il caldo e il freddo eccessivo accelerano i processi il caldo e il freddo eccessivo accelerano i processi di maturazione ed influiscono sulla conservazione di maturazione ed influiscono sulla conservazione dei vini. dei vini.

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In conclusione

“Cerco sempre di tradurre nel modo più perfetto possibile il territorio nel vino”.

“Il maggior lavoro va fatto in campagna. Poi nel vino, come nella vita, ricerco l’equilibrio. Un vino equilibrato è quello senza spigoli, con una piacevolezza che affascina l’intenditore ma che anche un consumatore non esperto può comprendere al primo impatto”.

“…con tutto lo staff dell'Azienda Agricola abbiamo lavorato in questi anni convinti che la qualità paga e oggi Villa Russiz è un piccolo modello virtuoso di investimento pubblico riuscito”.

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Associazione italiana sommelierAssociazione italiana sommelierdelegazione provinciale di Triestedelegazione provinciale di Trieste

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DALLA BOTTIGLIA AL DALLA BOTTIGLIA AL CONSUMATORECONSUMATORE l’arte della l’arte della

degustazionedegustazione

► la terminologia tecnicala terminologia tecnica►chi è l’“esperto” sommelier e di cosa si chi è l’“esperto” sommelier e di cosa si

occupaoccupa►strumenti del sommelierstrumenti del sommelier►assaggio e degustazioneassaggio e degustazione►tecniche di serviziotecniche di servizio

Page 36: VINO tra arte e scienza dalla pianta al degustatore Realizzazione grafica e testi: Maura Sacher.

formazione sommelierformazione sommelier

► la figura dell'assaggiatore di vini è la figura dell'assaggiatore di vini è sempre stato presente nella storiasempre stato presente nella storia

► i percorsi della formazionei percorsi della formazione►cosa fa il sommelier cosa fa il sommelier

La parola deriva dal termine provenzale saumelier “portatore di bestie da soma”

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Gli strumentiGli strumenti

Il kit dei sommelierIl kit dei sommelier Il tastevin, ormai sostituito dal Il tastevin, ormai sostituito dal bicchiere da degustazione, bicchiere da degustazione,

il cavatappi, il cavatappi, il cestello portabottiglia, il cestello portabottiglia, le caraffe da decantazione, le caraffe da decantazione, la pinza,la pinza, il tappo stopper, il tappo stopper, il termometro a lettura rapida, il termometro a lettura rapida, i secchielli,i secchielli, il carrello dei vini il carrello dei vini e una serie di bicchieri diversi e una serie di bicchieri diversi

a seconda della tipologia di a seconda della tipologia di vino servito vino servito

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LA DEGUSTAZIONELA DEGUSTAZIONE

La La degustazionedegustazione di un vino è una operazione di un vino è una operazione complessa, che coinvolge in sequenza tutti i complessa, che coinvolge in sequenza tutti i nostri sensi.nostri sensi.

La vista esamina il vino fin dal momento in cui si mesce: gli La vista esamina il vino fin dal momento in cui si mesce: gli occhi pregustano quello che si berrà. occhi pregustano quello che si berrà.

Il tatto (la lingua e il palato) sente la temperatura (un vino Il tatto (la lingua e il palato) sente la temperatura (un vino bianco sarà fresco, un vino rosso sarà a temperatura bianco sarà fresco, un vino rosso sarà a temperatura ambiente). ambiente).

L'odorato apprezza gli aromi: il naso è portato sul bicchiere il L'odorato apprezza gli aromi: il naso è portato sul bicchiere il tempo necessario per cogliere le varie sfumature del bouquet. tempo necessario per cogliere le varie sfumature del bouquet.

Il gusto ci permette di percepire la dolcezza, il grado di acidità Il gusto ci permette di percepire la dolcezza, il grado di acidità ed eventualmente le note amare del vino ed eventualmente le note amare del vino

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L’ASSAGGIO L’ASSAGGIO

I I gustigusti fondamentali riconosciuti dalle fondamentali riconosciuti dalle papille sonopapille sono::

- dolce (sulla punta della lingua)dolce (sulla punta della lingua)

- acido (sui lati della lingua)acido (sui lati della lingua)

- salato (sui lati della lingua più indietro)salato (sui lati della lingua più indietro)

- amaro (in fondo alla lingua) amaro (in fondo alla lingua)

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Il servizioIl servizio

Le statistiche dicono che è Le statistiche dicono che è astemio un italiano su 3, ma astemio un italiano su 3, ma chi beve, sceglie vino di chi beve, sceglie vino di qualità.qualità.

Un vino adeguato può salvare Un vino adeguato può salvare un pranzo fallito e un pranzo fallito e sicuramente VICEVERSAsicuramente VICEVERSA

Temperatura di servizio: Temperatura di servizio: temperatura ideale per la temperatura ideale per la

consumazioneconsumazione

Come vanno serviti Come vanno serviti i vini in un pranzoi vini in un pranzo

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Sequenza dei vini in un pranzoSequenza dei vini in un pranzo

Un buon ordine di servizio si ispira ad Un buon ordine di servizio si ispira ad una sequenza molto semplice: una sequenza molto semplice:

dai vini leggeri ai più corposidai vini leggeri ai più corposi dai più giovani ai più vecchidai più giovani ai più vecchi dai più secchi ai più dolcidai più secchi ai più dolci

Ci sono molti pregiudizi da sfatare e Ci sono molti pregiudizi da sfatare e

opinioni da correggereopinioni da correggere

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Si sceglie un vino in base:Si sceglie un vino in base:

All’occasione (pranzo familiare, All’occasione (pranzo familiare, pranzo di gala, cenetta romantica, pranzo di gala, cenetta romantica, colazione di lavoro)colazione di lavoro)

Al menù (secondo le qualità di carni e Al menù (secondo le qualità di carni e di pesci, ai sapori prevalenti)di pesci, ai sapori prevalenti)

Al temperamento degli ospiti (all’età, Al temperamento degli ospiti (all’età, alle abitudini di vita, ecc.)alle abitudini di vita, ecc.)

Anche al clima (estate o inverno, Anche al clima (estate o inverno, giornata afosa o fredda, se si mangia giornata afosa o fredda, se si mangia all’aperto o al chiuso)all’aperto o al chiuso)

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I bicchieriI bicchieri

La scelta del bicchiere è molto importante e dovrebbe rispettare La scelta del bicchiere è molto importante e dovrebbe rispettare alcuni requisiti, tra i quali:alcuni requisiti, tra i quali:

essere di vetro o di cristallo trasparente per apprezzare la essere di vetro o di cristallo trasparente per apprezzare la limpidezza del vino. (Non devono avere decorazioni e limpidezza del vino. (Non devono avere decorazioni e neanche il filino d’oro. Solo per i vini da dessert è consentito neanche il filino d’oro. Solo per i vini da dessert è consentito l'utilizzo di vetri colorati)l'utilizzo di vetri colorati)

avere uno spessore minimo per gustare la giusta temperatura avere uno spessore minimo per gustare la giusta temperatura della bevanda. della bevanda.

avere una forma di calice (perché il lungo stelo evita qualsiasi avere una forma di calice (perché il lungo stelo evita qualsiasi interferenza della mano nella degustazione olfattiva e interferenza della mano nella degustazione olfattiva e impedisce che il calore delle dita possa modificare la impedisce che il calore delle dita possa modificare la temperatura del contenuto)temperatura del contenuto)

Il bicchiere deve favorire la decantazione del vino e la concentrazione Il bicchiere deve favorire la decantazione del vino e la concentrazione degli odori.degli odori.

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BICCHIERI perBICCHIERI per Vini bianchi e rosati vini rossiVini bianchi e rosati vini rossi

Vini Bianchi Giovani e Freschi (A) – Vini Bianchi Corposi e Maturi (B) – Vini Rosati Giovani e Freschi (C) – Rosati Corposi e Maturi (D)

Vini Rossi Giovani (A) – Vini Rossi Corposi o Maturi (B) – Vini Rossi Corposi e Molto Maturi (C e D)

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BICCHIERI per BICCHIERI per vini dolci e liquorosi spumantivini dolci e liquorosi spumanti

Vini dolci e passiti (A) Vini liquorosi: Marsala, Porto, Sherry (B)

Metodo “Charmat” (A) Metodo Classico (B) Metodo Classico Maturi e Millesimati (C) Aromatici Dolci (D)

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In vino veritas proverbio latino ma la frase è pronunciata da Alcibiade nel Simposio di Platone

• San Tommaso d’Aquino: “… perché è scritto: il vino rende lieto il cuore dell’uomo”

• Bonvesin della Riva (XIII secolo) “Chi s'ubriaca malamente, in tre maniere offende; nuoce al corpo e all'anima ed il vino perde”.

• Anthelme Brillat-Savarin (1755 – 1826) “Un pasto senza vino è come un giorno senza sole”.

• Charles Baudelaire (1821-1967): “Un uomo che beve solo acqua ha un segreto da nascondere”.

• Proverbio pugliese “Dall'ubriaco potrai ricevere un bicchiere di vino, ma dal goloso nemmeno una briciola di pane”.