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VINCOLO CIMITERIALEVINCOLO CIMITERIALE:INEDIFICABILITÀ, DEROGHE

E GIURISPRUDENZA

LUCIANO SALOMONI AVVOCATO AMMINISTRATIVISTA – STUDIO LEGALE COCCO SALOMONIPROFESSORE AGGREGATO DI DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA

UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA

ZONE DI RISPETTOCosa sonoCosa sono

zone di rispetto: disposizioni che vincolano l’attività edilizia per fi di i i t bbli i d t l litàun fine di superiore interesse pubblico in una data località

ovvero in aree prossime o circostanti a luoghi o ad opere di pubblico interesse.

Non sono improntate a criteri urbanistici, di tutela del regolare sviluppo degli abitanti, ma ad una varietà di esigenze di tutela d i b i d i li tti d bblidei beni demaniali o soggetti ad uso pubblico

AVV. LUCIANO SALOMONI PROF. AGGR. DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA 2

ZONE DI RISPETTOQuali sonoQuali sono

Le zone di rispetto stabilite dalla legge hanno per oggetto:• il demanio stradale;• il demanio ferroviario;• il demanio idrico;• il demanio marittimo e doganale;• il demanio militare;• gli aeroporti;• i cimiteri;• le cose di interesse artistico e storico;• le bellezze naturali;• gli elettrodotti.


ZONE DI RISPETTOCosa comportanoCosa comportano

Divieti che riguardano tutti i beni che si trovano in determinate condizioni previste dalla leggeDivieti che riguardano tutti i beni che si trovano in determinate condizioni previste dalla legge

Costituiscono limitazioni al diritto di proprietà

Costituiscono anche uno stato permanente dell’immobile.

Non danno luogo al pagamento di un’indennità:• si tratta di imposizioni a carattere generale ed obbiettivo che comportano un sacrificio per singoli soggetti o gruppi di soggetti rispetto a beni che si trovano nelle nella fascia di rispetto. (Le imposizioni devono avere «carattere obbiettivo, nel senso che devono scaturire da disposizioni che imprimano, per così dire, un certo carattere a determinate categorie di beni, identificabili a priori per caratteristiche intrinseche» ‐ Corte Cost. 20 gennaio 1966 n. 6)


ZONA DI RISPETTO CIMITERIALEFunzioniFunzioni

Assicurare le condizioni di igiene e

di l b ità

Garantire la tranquillità e il decoro d i l hi di lt

Consentire futuri ampliamenti dei

i it idi salubrità dei luoghi di sepoltura cimiteri


ZONA DI RISPETTO CIMITERIALENatura del vincoloNatura del vincolo

•La legge non si limita a prevedere il vincolo ma ne determina in linea generale l’ambito di applicazione in relazione alla distanza dal cimitero. Generalità

•La legge impone che sussista un rispetto intorno a qualsiasi cimitero anche privato.Necessarietà

•E’ illegittima per violazione di legge ogni disposizione contenuta negli atti di pianificazione urbanistica che escluda il vincolo cimiteriale

•Se la pianificazione urbanistica non prevede nulla, opera in via immediata il i l di i li l d ll’ 338 R D 1265/1934

Prevalenza sulla pianificazione urbanistica

vincolo disposto in linea generale dall’art. 338 R.D. n. 1265/1934.p


QUALE E’ LAZONA DI RISPETTO CIMITERIALEZONA DI RISPETTO CIMITERIALE

I cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato.abitato.

È vietato costruire intorno ai cimiteri nuovi edifici entro il raggio di 200 metri dal perimetro dell'impianto cimiteriale, quale risultante dagli strumenti urbanistici i ti l i dif tt di i l i t t i f ttvigenti nel comune o, in difetto di essi, comunque quale esistente in fatto,

salve le deroghe ed eccezioni previste dalla legge


Conseguenze

Il vincolo cimiteriale «si impone alla pianificazione comunale anche modificandola ex lege se non abbia recepito le disposizioni legislative. Il vincolo cimiteriale… ha natura assoluta e si impone, in quanto limite legale, anche alle eventuali diverse e contrastanti previsioni degli strumenti urbanistici, in relazione alle sue finalità» (T.a.r. Lazio‐Roma, sez. II quater, 12.5.2015, n. 6896, Cons. Stato n.

2405/2014).

Non ha carattere costitutivo ma semplicemente ricognitivo: sicché la sua mancata indicazione nel P.R.G. non significa che il vincolo non esista, bensì che la sua estensione è esattamente quella, di 200 metri, stabilita dall’art. 338 del R.D. n. 1265/1934.

Determina una situazione di inedificabilità ex lege


ZONA DI RISPETTO CIMITERIALEInedificabilità assoluta o relativa?Inedificabilità assoluta o relativa?

Il vincolo cimiteriale comporta una inedificabilità assoluta entro la fascia di

Indirizzo minoritario: carattere non assoluto delassoluta entro la fascia di

200 metri normativamente prescritta.

carattere non assoluto del vincolo cimiteriale

In realtà, si discute della modalità di determinazione

dell’estensione della fascia di rispetto.


Distanza da…?Centro abitatoCentro abitato

La mancanza di una espressa definizione di “centro abitato” fa si che tutt’oggi in giurisprudenza si discuta se la distanza dal perimetro cimiteriale debba essere osservata anche con riferimento al singolo edificio isolato.

L’orientamento maggioritario ritiene che il vincolo di rispetto cimiteriale riguarda non solo i centri abitati, ma anche i fabbricati sparsi (da ultimo T.a.r. Toscana, sez. III, 2.2.2015, n. 184, ma si veda anche Cons. Stato, sez. IV, 27.10.2009, n. 6547).

Secondo altra parte della giurisprudenza la distanza minima prevista dall’art.338 del T.U. delle leggi sanitarie è fissata inrelazione ai centri abitati e non ai fabbricati sparsi che non possono a essi ricondursi: «la distanza minima, oltre la quale deve essere collocato il cimitero, si riferisce ai centri abitati e pertanto la presenza di alcuni edifici all’interno della zona di rispetto non concreta di per sé una violazione di tale distanza» (T.a.r. Sardegna‐Cagliari, sez. II, 18.5.2007, n. 1934).


COSA NON SI PUO’ REALIZZARE:Nuovi edificiNuovi edifici

Il vincolo «riguarda quelle costruzioni incompatibili con la funzione cimiteriale in quanto destinati ad ospitare stabilmente l’ li i i l l bit i il’uomo quali, in primo luogo, le abitazioni

(ma si pensi anche agli alberghi, agli ospedali, alle scuole ecc..)» (T.a.r. Lombardia‐Milano,

sez III 26 9 2011 n 2295)sez. III, 26.9.2011, n. 2295).


COSA SI PUO’ REALIZZARE: ciò che non è «nuovo edificio»ciò che non è «nuovo edificio»

Il vincolo «non osta alla realizzazione di altri manufatti che tale ffunzione non possiedono quali, ad esempio, strade e

parcheggi (ragionando a contrario dovrebbe ritenersi che neppure le strade che portano al cimitero potrebbero

realizzarsi). Questa interpretazione è avvalorata dal dato letterale della disposizione che [ ] vieta specificamente laletterale della disposizione che […] vieta specificamente la realizzazione di nuovi “edifici” e non già la realizzazione di

una qualsiasi opera» (T.a.r. Lombardia‐Milano, sez. III, 26.9.2011, n. 2295).


LE DEROGHE (L. 166/2002)a) NUOVI CIMITERIa) NUOVI CIMITERI

• a) risulti accertato dal medesimo consiglio

Il consiglio comunalepuò approvare, previo

• a) risulti accertato dal medesimo consiglio comunale che, per particolari condizioni locali, non sia possibile provvedere altrimenti oppure (alternativamente)

• b) l'impianto cimiteriale sia separato dal centro

parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi

• b) l impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale, sulla base della classificazione prevista ai sensi della legislazione vigente, o da fiumi, laghi o dislivelli naturali rilevanti, ovvero

cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una

distanza inferiore a 200 i d l bi

, g ,da ponti o da impianti ferroviari.metri dal centro abitato,

purché non oltre il limite di 50 metri,


Distanza dai nuovi cimiteri50 metri limite inderogabile?50 metri limite inderogabile?

•Se invece si condivide • Se si aderisce alla tesi secondo cui tale limite è funzionale alla tutela dell’interesse igienico‐

sanitario, questo non potrà venir meno neppure con riferimento a

l’orientamento giurisprudenziale che circoscrive l’applicazione del vincolo al solo «centro abitato» (e non alla singola opera), si può

sostenere che la legge non vieta di meno neppure con riferimento a una specifica opera (in tal senso T.a.r. Liguria, sez. I, 28.4.2004, n.

1492).

allocare in una posizione inferiore ai 50 metri singole opere la cui

costruzione sia stata consentita, nel rispetto delle condizioni dell’art.

338 t.u.l.s.


50 metri: derogabile per ragioni contingibili e urgentiderogabile per ragioni contingibili e urgenti

La Corte di Cassazione (Cass. pen., 2.4.2008, n. 18900) ha valutato

l’eventualità che il limite di 50 metri possa essere derogato in via eccezionale da un provvedimento contingibile e

Perchè

essendo presupposto dell’ordinanza il solo rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, si deve

ritenere che la disposizione dell’art. 338 t u l s possa in presenza delle condizionig

urgente di cui all’art 54 d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

t.u.l.s. possa, in presenza delle condizioni indicate dall’art. 54, essere derogata.


LE DEROGHE (L 166/2002)b) « bbli i t t b i tib) «opera pubblica» e «intervento urbanistico»

Per dare esecuzione ad un’opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico‐sanitarie, il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di

rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici.

Cosa si intende per “intervento urbanistico”? Ricomprende anche interventi edilizi realizzati da privati?

Due orientamenti opposti in giurisprudenza


Le deroghe:La nozione di «intervento urbanistico»La nozione di «intervento urbanistico»

La tesi più restrittiva e maggioritaria: solo interventi funzionali a soddisfare un interesse pubblico:• «Il limite all’edificabilità privata è stato comunque fissato in 200 metri dal perimetro dell’impianto cimiteriale. Il regime vincolistico così delineato con riferimento all’attività edilizia dei privati appare più che in linea con la ratio delle deroghe ed eccezioni al limite dei 200 metri previste dalla legge medesima che sono ammesse in funzione dell’ampliamento dei cimiteri esistenti o della costruzione di nuovi cimiteri (comma 4), nonché nei casi in cui l’amministrazione comunale debba dare esecuzione ad un’opera pubblica o all’attuazione di un intervento urbanistico. Trattasi in entrambi i casi di eccezioni giustificate da esigenze pubblicistiche correlate alla stessa edilizia cimiteriale oppure ad altriesigenze pubblicistiche correlate alla stessa edilizia cimiteriale, oppure ad altri interventi pubblici purché compatibili con le concorrenti ragioni di tutela della zona (T.a.r Campania‐Napoli, IV, 14.11.2014, n. 5942).



La tesi minoritaria: anche interventi privati• E’ stata ritenuta legittima la riduzione della fascia di rispetto cimiteriale per consentire ai privati di realizzare un complesso edilizio comprendente ventidue appartamenti (T.a.r. Abruzzo‐Pescara, I, 22.2.2007, n. 189)22.2.2007, n. 189)

• Si è anche ammesso che il privato possa richiedere la riduzione della zona di rispetto cimiteriale per realizzare due locali accessori rispettivamente adibiti a cantina e a centrale termica (T.a.r. Veneto, II 27 7 2009 2226)II, 27.7.2009, n. 2226).



Le Sezioni penali della Cassazione hanno affermato che «gli interventi urbanistici ai quali il legislatore ha inteso fare riferimento sono solo quelli pubblici o comunque aventi rilevanza almeno pari a quelli posti a base della

fascia di rispetto dei duecento metri» (Cass. pen., III, 26.2.2009, n. 8626).

esigenza di interpretare restrittivamente le disposizioni di carattere eccezionale che derogano ad un divieto che ha carattere generale

necessità di salvaguardare la possibilità di espansione dei cimiteri.


Quindi: no struttura commerciale nella zona di rispettono struttura commerciale nella zona di rispetto

«la realizzazione di un edificio commerciale può avere ricadute«la realizzazione di un edificio commerciale…può avere ricadute positive su interessi della collettività, sul piano occupazionale e più in generale sullo sviluppo economico di un’area, ma ciò non toglie che si tratti di un intervento di per sé diretto a soddisfare un interesse privato, di tipo imprenditoriale, normalmente

l d fi di l [d’ l ] dicorrelato ad un fine di lucro [d’altra parte] diversamente opinando ogni intervento sul territorio capace di presentare risvolti positivi per la collettività sarebbe annoverabile tra le

opere di pubblica utilità, ma allora la nozione stessa di opera di pubblica utilità perderebbe la propria identità» (T.a.r. p p p p (

Lombardia‐Milano, III, 27.7.2012, n. 2109).


LE DEROGHE (L. 166/2002)c) parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature

i l li i isportive, locali tecnici e serre

Il consiglio comunale può consentire, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi

ambientali di pregio dell'area autorizzando la realizzazione di parchi giardini e annessiambientali di pregio dell'area, autorizzando la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre

La realizzazione di opere leggere in zona di rispetto cimiteriale è una facoltà che rientra nel contenuto legale del diritto di proprietà, anche se la legge ne subordina l’esercizio

all’ottenimento dell’autorizzazione da parte del Consiglio Comunale.


Chi decide le deroghe alla zona di rispetto?Chi decide le deroghe alla zona di rispetto?

Potere discrezionale: «La ratio ispiratrice di una competenza speciale dell’organo consiliare in materia

L’organo competente a statuire la riduzione delle zone di rispetto cimiteriali è il Consiglio

competenza speciale dell organo consiliare in materia di approvazione di progetti di opere cimiteriali deve essere individuata nell’esigenza di sottoporre alla discussione democratica e al controllo da parte

dell’organo rappresentativo di tutta la comunità locale l’opportunità di realizzare strutture che assumono cimiteriali è il Consiglio

Comunale. particolare rilevanza, in riferimento a esigenze sia di tutela igienico‐sanitaria, sia di valore ambientale, sia di tutela di aspetti di natura affettiva e morale propri dell’intera collettività» (T.a.r. Campania‐Napoli, sez. V,

21.1.2004, n. 228).


QUALI INTERVENTI SONO AMMESSI SULL’ESISTENTE IN ZONA DI RISPETTO CIMITERIALE ?ZONA DI RISPETTO CIMITERIALE ?

interventi di recupero (interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso)

ampliamento nella percentuale massima del 10 per cento e p p p

cambi di destinazione d'uso

Manutenzione ordinaria

Manutenzione straordinariaManutenzione straordinaria

Restauro

Risanamento conservativo

Ri t tt i dili iRistrutturazione edilizia


La ristrutturazione in zona di rispettoLa ristrutturazione in zona di rispetto

È stato ritenuto legittimo, all’interno della fascia diÈ stato ritenuto legittimo, all interno della fascia di rispetto cimiteriale, il rilascio del permesso di costruire

per “la ristrutturazione di un fabbricato esistente, mediante demolizione e fedele ricostruzione, nonché mediante spostamento del fabbricato in prossimità del p f pconfine del lotto di proprietà, più distante dal locale

cimitero, in guisa da migliorarne la collocazione” (T.a.r. Lazio‐Latina, 12.6.2009, n. 564).


Interventi ammessi dal t.u.l.s. e PGT

Per gli edifici esistenti i cambi di destinazione d’uso e gli ampliamenti (nella misura massima del 10%), devono essere conformi alle norme urbanistiche locali.

Se un PGT dovesse vietare gli ampliamenti o limitarli ad una percentuale inferiore al 10%, prevale lo strumento urbanistico;

Il piano regolatore può regolamentare i mutamenti di destinazione d’uso impedendo trasformazioni del tutto incompatibili con la vicinanza del cimitero e può

Se un PGT dovesse ammettere ampliamenti superiori al 10%, la norma locale sarebbe illegittima per violazione di legge e inapplicabile in quanto il limite imposto dalla norma statale di natura igienico‐sanitaria prevale sulla norma locale (T.a.r. Veneto, II, 2.12.2011, n. 1788)

p g p g p p pridurre la percentuale fissata dalla legge nel 10% per gli ampliamenti purché, se queste limitazioni sono penetranti, siano sorrette da adeguata motivazione


Parcheggi interrati e zona di rispettoParcheggi interrati e zona di rispetto

L’art. 338 t.u.l.p.s., il quale vieta l’edificazione nelle aree ricadenti nella fascia di rispetto cimiteriale prevede un vincolo assoluto di inedificabilità che non consente in alcuncimiteriale, prevede un vincolo assoluto di inedificabilità che non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, che di opere incompatibili col vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che tale fascia di rispetto intende tutelare e che possono enuclearsi nelle esigenze di natura igienico‐sanitaria, nella salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati all’inumazione e alla

l l i di ’ di ibil i d ll i i i i lsepoltura, nel mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale. Anche il parcheggio interrato, da realizzare ai sensi dell’art. 9 della L. n. 122/1989, in quanto struttura servente all’uso abitativo e, comunque, posta nell’ambito della fascia di rispetto cimiteriale, rientra tra le costruzioni edilizie del tutto vietate dalla disposizione di cui all’art. 338 t.u.l.s. (Cons. Stato, V, 14.9.2010, n. 6671).p ( , , , )


Impianti di telefoniamobile e zona di rispetto noImpianti di telefonia mobile e zona di rispetto: no…

T.a.r. Lombardia‐Brescia, I, 1.12.2009, n. 2381 ha affermato la incompatibilità degli impianti di telefonia mobile con la fascia di rispetto cimiteriale: «il vincolo di i difi bili à l ll f i di i d l i iinedificabilità assoluta gravante sulla fascia di rispetto del cimitero per espressa previsione normativa, impedisce la realizzazione di qualunque manufatto, anche ad uso diverso da quello abitativo, e trattandosi di vincolo imposto ex lege in via astratta, prescinde da qualunque valutazione in merito alla specifica conformazione della costruzione che si intende realizzare in prossimità del cimitero: sulla base di detti ppresupposti ha ritenuto che non potesse costruirsi neppure un traliccio di telecomunicazioni ‐ struttura impattante ‐ non più rispettoso della pietas nei confronti dei defunti di quanto non lo sia una abitazione di residenza»)


Impianti di telefoniamobile e zona di rispetto: siImpianti di telefonia mobile e zona di rispetto: si…Il Consiglio di Stato, sez. III con la sentenza 17.11.2015, n. 5257 riformando la sentenza T.a.r. Lombardia‐Brescia, I, 1.12.2009, n. 2381 ha

affermato la compatibilità degli impianti di telefonia mobile con la fascia di rispetto cimiteriale

«l'installazione di un impianto di telefonia mobile che ‐ per le proprie caratteristiche ‐ non può in alcun modo essere classificato come un manufatto edilizio non è incompatibile con il vincolo cimiteriale (Cons. Stato sez. III 25/11/2014 n. 5837).

Gli impianti di telefonia mobile non possono essere assimilati alle normali costruzioni edilizie in quanto normalmente non sviluppano volumetria o cubatura, non determinano ingombro visivo paragonabile a quello delle costruzioni, non hanno un impatto sul territorio

paragonabile a quello degli edifici in cemento armato o muratura (T.A.R. Puglia Sez. I Lecce 8/4/2015 n. 1120).


Impianti di telefonia mobile e zona di rispetto: perché siperché si

Gli impianti di telefonia mobile sono opere di urbanizzazione primariap p p

«compatibili con qualsiasi zonizzazione prevista dagli strumenti urbanistici vigenti, e dunque possono essere installate anche in zona di rispetto cimiteriale (cfr. T.A.R. Calabria, Catanzaro Se. I 21/2/2014 n. 311; T.A.R. Campania, Napoli Sez. VII 25/10/2012 n. 4223; T.A.R. Lazio Sez. II Bis 14/5/07 n. 4367), tenuto anche conto che non ledono gli interessi dei quali il vincolo di inedificabilità persegue la tutela. / / ), g q f p gGli impianti di telefonia mobile, infatti, ‐ assimilabili ai tralicci dell'energia elettrica ‐ non arrecano alcun danno al decoro e alla tranquillità dei defunti; non creano problemi di ordine sanitario e, nel caso di specie, nel quale l'impianto è collocato oltre la strada che costeggia il muro perimetrale del cimitero, non incidono neppure sulla possibilità di ampliamento del cimitero»

La legislazione regionale lombarda (L.R. Lombardia n. 11 del 2001 art. 7, regolamento regionale 6/2004 e la circolare regionale 12 marzo g g ( , g g / g2007 n. 9) partendo dalla qualifica contenuta nell'art. 86 del codice delle comunicazioni elettroniche, secondo cui detti impianti costituiscono opere di urbanizzazione primaria, ne consente la realizzazione nella fascia di rispetto cimiteriale.


Impianti di fonti energetiche rinnovabilidi i tte zona di rispetto

L R i Pi i è iLa Regione Piemonte si è espressa in senso negativo (parere n. 144/2009): si esclude la

possibilità di effettuare valutazioni in fatto sulla concreta compatibilità dell’opera con l’area

cimiteriale che possano in qualche modo portare a una diversa risposta: l’installazione di impianti

di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in fascia di rispetto cimiteriale non sia

Con riferimento all’installazione di una pala eolica su una cabina di trasformazione di energia elettrica in disuso ricadente in fascia di rispetto, il T.a.r. Puglia‐Lecce, I,p

rispettosa della pietas nei confronti dei defunti allo stesso modo in cui non lo è un edificio.

ricadente in fascia di rispetto, il T.a.r. Puglia Lecce, I, 9.6.2015, n. 1909, ha affermato : «l'installazione di una pala eolica su una cabina di trasformazione di energia elettrica in disuso rientra fra gli «interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio» ai sensi dell’art. 338 u.c. t.u.l.s.


Sono condonabili le opere in zona di rispetto cimiteriale?cimiteriale?

Parte della giurisprudenza, abbracciando la tesi più restrittiva afferma che,determinando il vincolo cimiteriale un’inedificabilità assoluta, non consente lasanatoria delle opere realizzate all’interno della fascia di rispetto cimiteriale e ciò aprescindere da qualsiasi valutazione in concreto della compatibilità del manufattorispetto al vincolo medesimo (da ultimo T.a.r. Toscana, III, 2.2.2015, n. 184, T.a.r.Campania‐Napoli, II, 1.12.2010, n. 26459).

• non è ammessa la condonabilità di opere edilizie di natura pertinenziale (T.a.r. Toscana, I, 9.5.2010, n. 785 che afferma la con condonabilità di opere strumentali all’attività di rimessaggio di roulottes ricadenti in zona sottoposta a vincolo cimiteriale);

• non è ammesso il condono di serre in relazione alle quali è necessario un titolo edilizio in quanto destinate in via permanente e continuativa all’esercizio sia dell’attività agricola sia di quella connessa di vendita al pubblico (T.a.r. Lombardia‐Milano, II, 5.5.2010, n. 1234).


Sono condonabili le opere in zona di rispetto cimiteriale?cimiteriale?

Tesi minoritaria e meno restrittiva: ai fini della

sanatoria e della condonabilità, il vincolo

cimiteriale non ha rilevanza in relazione alle opere edilizie non in grado di

aggravare il peso insediativo dell’area e non destinate alla permanenza dell’uomo.


In definitiva: un vincolo «irremovibile»In definitiva: un vincolo «irremovibile»

«il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege, suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in p q p p ,presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quarto comma; ma non per interessi privati, come ad esempio per legittimare ex post realizzazioni edilizie abusive di privati, o comunque interventi edilizi futuri, su un'area a tal fine indisponibile per ragioni di ordine igienico‐sanitario, nonché per la sacralità dei luoghi di sepoltura, salve ulteriori esigenze di mantenimento di un'area di possibile espansione della cinta cimiteriale. Pertanto, il procedimento attivabile dai singoli proprietari all'interno della fascia di rispetto è in ogni caso soltanto quello finalizzato agli interventi di cui all'articolo 338, settimo comma, del citato Testo unico (recupero o cambio di destinazione d'uso di edificazioni preesistenti); mentre resta attivabile nel solo interesse pubblico ‐ per i motivi anzidetti ‐ la procedura di riduzione della fascia inedificabile in questione» (Cons. Stato, VI, 27.7.2015, Cons. Stato, VI, 4.7.2014, n. 3410).


Pianificazione cimiteriale nella Regione LombardiaPianificazione cimiteriale nella Regione Lombardia

Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità (L.R. 30.12.2009, n. 33 – Titolo IV Capo III «Norme in materia di attività e

Regolamento regionale 9.11.2004 n. 6 «Regolamento in materia di attività funebri

e cimiteriali» (come modificato dal servizi necroscopici, funebri e cimiteriali») Regolamento 6.2.2007, n. 1)


Piani cimiterialiPiani cimiterialiOgni comune è tenuto a predisporre uno o più piani cimiteriali, per i cimiteri esistenti o da realizzare, al fine di

rispondere alle necessità di sepoltura nell'arco dei vent'anni successivi all'approvazione dei piani stessi

I piani cimiteriali sono deliberati dal comune, sentita l'ASL competente per territorio e l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA).

Le aree cimiteriali e le relative zone di rispetto, come individuate dai piani cimiteriali, sono recepite dallo

I piani sono revisionati ogni dieci anni e comunque ogni qualvolta si registrano variazioni rilevanti di elementi presi in esame dal piano.

Le aree cimiteriali e le relative zone di rispetto, come individuate dai piani cimiteriali, sono recepite dallo strumento urbanistico.


Nuovi cimiteri e ampliamento esistentiNuovi cimiteri e ampliamento esistentiI progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e di costruzione dei nuovi sono accompagnati dalla documentazione e dagli elaborati previsti dal Regolamento regionale 6/2004

Il progetto è approvato dal comune, previo parere favorevole dell'ASL e dell'ARPA.

I progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e di costruzione dei nuovi qualora riguardino aree vincolateI progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e di costruzione dei nuovi, qualora riguardino aree vincolate, necessitano della preventiva autorizzazione paesaggistica e storico‐artistica secondo la normativa nazionale e regionale vigente in materia di tutela dei beni culturali ed ambientali.

Per i cimiteri storici e monumentali il comune dispone specifici interventi, a seguito del parere favorevole dell'ASL e nel rispetto delle condizioni igienico‐sanitarie, atti a conservare i beni storico‐artistici e a permettere la fruizione degli spazi sepolcrali.


La fascia di rispetto in LombardiaLa fascia di rispetto in LombardiaI cimiteri, perimetrati da idonea e resistente recinzione di altezza non inferiore a 2 metri dal piano di campagna, sono isolati dall'abitato mediante la zona di rispetto prevista dall' articolo 338 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265 (Testo unico delle leggi sanitarie)

La zona di rispetto ha un'ampiezza di almeno 200 metri ed all'interno di essa valgono i vincoli definiti dalla normativa nazionale vigente.

La zona di rispetto può essere ridotta fino ad un minimo di 50 metri, previo parere favorevole dell'ASL e dell'ARPA.

La riduzione è deliberata dal comune solo a seguito dell'adozione del piano cimiteriale

Internamente all'area minima di 50 metri, ferma restando la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, possono essere realizzati esclusivamente aree a verde, parcheggi e relativa viabilità e servizi connessi con l'attività cimiteriale compatibili con il decoro e la riservatezza del luogo.


VINCOLO CIMITERIALEVINCOLO CIMITERIALE:INEDIFICABILITÀ, DEROGHE

E GIURISPRUDENZA

LUCIANO SALOMONI AVVOCATO AMMINISTRATIVISTA – STUDIO LEGALE COCCO SALOMONIPROFESSORE AGGREGATO DI DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA

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