IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare

14423 APRILE 2016

ICSC In ItalIa: la ShoppIng experIenCevInCe nel Centro CommerCIale

L’ItaLIa sposa IL BIMIl mercato sI allInea con glI standard europeI

MILanoe I taLL BuILdIngs

storIa dI un amore rInato

socIAL REtAIL

2S

artIcolI

600 protagonisti per il retailpagIna 8

SommarIo

sommarIo

milano guarda di nuovoverso il cielo

pagIna 15

bim: realtà necessarianel mondo delle costruzioni

pagIna 22

sofferenze: serve normareil saldo e stralcio

pagIna 27

rubrIche

editoriale

report

qitv

fondi e sicafL’impatto delle nuove regole

sui veicoli di investimento immobiliare

giovedì 12 MAggio - MiLAno

scopri di più

relatori confermati

emanuele ottinaPrelios SGR

Angela AmatrudaBNP Paribas Real Estate

Investment Management ItalySGR p.A.

guglielmo Pelliccioliil Quotidiano Immobiliare

Luigi CroceNctm Studio Legale

in collaborazione con

ilQI

emanuele CaniggiaIDeA Fimit SGR,Assoimmobiliare

gianfranco navoneYard

4S

Un’industriapiù veral’autenticità è un valore fondamentale nel busi-ness, come ha voluto mostrarci in due giorni l’indu-stria mondiale dei centri commerciali, che si è riunita dopo diversi anni in Italia con l’evento europeo 2016 dell’Icsc a milano, realizzato anche grazie al com-mitment del cncc che in questi ultimi 12 mesi ha veramente spinto sull’acceleratore per dare rilevan-za all’industria retail. autenticità dei materiali, dei prodotti (naturali o biolo-gici), delle storie raccontate in un centro commercia-le, dell’esperienza vissuta nel breve viaggio di qual-che ora all’interno di queste piccole città che sempre più spesso ospitano botteghe, dentisti, palestre, ar-tigiani, magari consulenti vari. tutto il contrario del “finto” che spesso è stato associato in passato ai vecchi capannoni che ospitavano solo un negozio in fila all’altro: ovvero il peggio del consumismo, magari bassa qualità a prezzi scontati. ci sono ancora, ma stanno cambiando pelle. Il mondo del retail sta, invece, diventando sempre più esperienziale, sociale, condiviso, forse autenti-co. Questa è la sfida, perché questo chiede il clien-te, che magari compra sempre di più su internet, ma che sempre di più vuole interagire, trasferire, prova-re emozioni. Vuole bellezza vera e grande qualità a 360°. riportare l’Icsc in Italia, e a milano, è stato un successo: Milano sarà al centro del mondo retail an-che con il MAPIC Italy di fine maggio e sarà un’altra occasione grazie alla quale il mercato italiano sarà sulla bocca del mondo. sfruttiamola bene.

edItorIale

MARco LURAscHIDirettore de

il Quotidiano Immobiliare

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2004 2006 2009 2012 2015

Palermo

Napoli

Verona

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Bologna

Roma

report 6S

I dati recenti su mutui e compravendite hanno evidenziato un risveglio del mercato immobiliare residenziale dopo anni di assopimento. sembra esistere in Italia una domanda compressa, che appena può, attraverso il raggiungimento di una maggiore stabilità reddituale o la maggiore disponibilità di credito, si affretta a comprare casa. ci si può chiedere se esistano altre leve su cui è possibile agire per ridare dinamicità a un mercato che rimane comunque asfittico rispetto agli anni migliori. Un elemento di sicura pertinenza è la relazione qualità-prezzo. dati eurostat sulla percezione da parte dei cittadini di fattori chiave mostrano come in alcune città italiane l’opinione sull’offerta residenziale locale sia ancora negativa. da un lato, in Italia aumentano negli ultimi dieci anni le persone che ritengono che nella propria città si possa trovare una casa a prezzi ragionevoli, in coerenza con il trend discendente dei prezzi degli immobili residenziali; dall’altro, la percentuale di persone che sostiene che non sia facile trovare casa a prezzi ragionevoli rimane elevata: il 50% a napoli e palermo, il 60% a torino e Verona, l’80% a bologna e roma. rimane viva la questione della qualità dell’offerta immobiliare, soprattutto in relazione alla fascia di prezzo (e di domanda) media.

Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Eurostat

casa: rapporto qualità-prezzo guida la scelta

report A cURA dInoMIsMA

Quota di persone che ritengono che nella cittàsia possibile affittare casa a buon prezzo

(2004-2015)

* Somma delle riposte «sicuramente possibile» e «abbastanza possibile» sul totale risposte

convegno

Il primo convegno che mette a confrontoi mondi dell’immobiliare e del real estatecon quelli della produzione di componentisticae impianti per gli edifici.

gli obiettivi sono duplici:1. presentare i prodotti più innovativi delle aziende

manifatturiere, raccontando il loro lavoro di ricerca;

2. Illustrare le posizioni sul tema dell’integrazione tra i due mondi da parte dei principali manager e imprenditori dei due settori.

giovedì 23 giugno - milano

Coming

soon... ilQI

8S600 protagonisti per il retail

600 protagonistiper il retail

L’ICSC (International Council of Shopping Centers)torna in Italia dopo 12 anni

di Cristina Giua

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socIEtà

Icsc

l’Italia del real estate porta a casa un altro punto di vantaggio: dopo la settimana del Salone del Mobile e del Fuorisalone, che hanno visto passare per Milano tutto il meglio del design dell’arredo e della progetta-zione, è ancora la capitale lombarda a portare l’Italia sotto i riflettori internazionali. Questa volta è di sce-na l’industria dei centri commerciali, grazie all’ICSC (International council of shopping centers), che ha scelto di tornare nel nostro paese dopo 12 anni di assenza per organizzare il tradizionale meeting an-nuale europeo. il Quotidiano Immobiliare ha seguito le due giornate di lavori, parlando con i protagonisti, raccogliendo umori e impressioni. Il primo elemento da segnalare è il grosso successo di pubblico, fatto di addetti ai lavori che il 18 e il 19 aprile hanno fatto rotta sul mico (milano congres-si). nel corso della due giorni di conferenze hanno varcato l’ingresso di via gattamelata, a due passi da citylife, oltre 600 operatori accreditati, di cui una nu-trita rappresentanza di italiani, comunque quota di minoranza rispetto alla task force internazionale in arrivo da oltre 40 paesi del mondo. a dare il benve-nuto è Tom McGee, americano di new York, da otto mesi nuovo presidente e amministratore delegato di ICSC Worldwide, che ha ben chiara la mission del suo mandato: dare spazio ai protagonisti dell’indu-stria del retail – spiega a ilQI - e mettere gli operatori nelle condizione di fare networking di livello.

600 protagonisti per il retail

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Filo conduttore, scelto per l’edizione 2016 della con-ferenza, è l’idea di authenticity - traducibile in au-tenticità - da declinare negli spazi commerciali, tra passato e futuro, tradizione e innovazione (l’altro leit-motiv nel ricco programma di ospiti e interventi è certamente l’innovazione tecnologica e la fortissima evoluzione che ha avuto e darà nei prossimi 10 anni al comparto e di cui la voce e-commerce rappresen-ta solo la punta d’iceberg di una sfida più ampia). Di autenticità parla Luca Cappuccitti, co-chairman del-la ICSC European Conference milanese, nonché re-sponsabile del global business development di desi-gn International, che ci racconta come l’authenticity calata nella realtà italiana “può voler dire, ad esem-pio, artigianato o cibo locale, fatto di piccoli produt-tori che vendono prodotti legati al territorio, anche con un format commerciale come quello del pop up store. ma è anche intrattenimento legato alla cultura, che può voler dire portare nei centri commerciali i mu-sei, le gallerie d’arte e le case d’asta, come già hanno fatto in Sud America o a Dubai”. Incontriamo anche Corrado Vismara, con cappuccitti co-chairman del-la ICSC European Conference, oltre che managing director di larry smith. Vismara richiama l’attenzio-ne sull’esigenza di snellire e semplificare i procedi-menti per avviare nuovi progetti o ampliamenti degli shopping center italiani, a maggior ragione oggi che si torna a parlare di sviluppo di prodotto immobiliare.per Massimo Moretti, presidente del CNCC (consi-glio nazionale dei centri commerciali) e managing

600 protagonisti per il retail

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director del portfolio retail di beni stabili sIIQ, l’Icsc european conference approdata a milano è un se-gnale fortissimo che mette il mercato italiano sotto i riflettori internazionali e se nel corso della due giorni di incontri si è parlato molto di idee e di marketing, per fare business l’appuntamento da mettere in agenda è il MAPIC Italy, che si terrà a Milano fra pochi giorni: il 24 e il 25 maggio.Idee sì, ma sempre e ancora cifre, che sono poi quel-le che contano e raccontano. I numeri, che la stessa Iscs ha diffuso nel corso dell’evento, parlano di un settore che a livello europeo include nel suo perime-tro d’azione 28 paesi ue, a cui aggiungere bosnia, erzegovina, norvegia, russia, serbia, svizzera e tur-chia. Questa pattuglia di paesi, presi nel loro insieme, è in grado di occupare 195 milioni di mq di spazio. Quanto ai format, a stravincere sono i centri com-merciali (con 9.425 realtà operative, che occupano 194,6 milioni di mq). seguono a distanza i retail park (2.196 centri per 33,7 milioni di mq) e ancora più a distanza il formato dei factory outlet (a quota 232 unità attive per 4,9 milioni di mq). nel complesso il settore in europa dà lavoro a 4,2 milioni di persone, per un giro di affari in termini di incassi di vendita di oltre 5 miliardi di euro l’anno (in grado fra l’altro di garantire alle casse pubbliche dei paesi europei entrate fiscali alla voce Vat - equiparabile alla nostra Iva – che nel 2014 sono stati di 110 miliardi di euro totali).

600 protagonisti per il retail

al termine della Icsc european conference sono stati annunciati i sei centri commerciali che hanno vinto European Shopping Centre Awards per il 2016. Questi i vincitori (nessun italiano in lista): mall of Istanbul (turchia); Zorlu center Istanbul (turchia); markthal rotterdam (paesi bassi); Frederiksberg centret a copenhagen (danimarca); Ülemiste shopping centre a tallinn (estonia); bullring a birmingham (regno unito).

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guardando con la lente dei numeri i progetti di nuovi sviluppi immobiliari in chiave retail, la classifica stila-ta da Icsc per il biennio 2015-2016 vede sul gradino più altro del podio europeo la Francia, con 26 nuovi centri di vario format, in via di realizzazione o aper-tura, pari a 851.211 mq di gla (gross leasable area, intesa come spazio utile alla produzione di reddito da attività retail), da unire a ben 43 progetti di interventi di ampliamento su strutture già esistenti. la sorpresa in questa speciale classifica dei progetti in pipeline è il secondo posto dell’Italia, a pari merito con la gran bretagna, grazie a 15 centri in via di realizzazione/apertura e 7 progetti di ampliamento sull’esistente. Il nostro paese risulta nettamente in testa in ter-mini di gla in arrivo sul mercato: su questo terreno Italia batte uK (mercato certamente più maturo) con 634.100 nuovi mq, contro 334.100 mq. merito anche dell’asso che l’Italia ha giocato la scorsa settimana, con l’apertura al pubblico del centro di arese (90mila mq di gla e 200 nuovi punti vendita). delle code per comprare il fast fashion di primark che debutta in Ita-lia o del pollo fritto di KFc, hanno dato ampio spazio i media nazionali, durante i coffe break dell’Icsc con-ference i commenti sono stati tutti sull’alta qualità del progetto di Finiper, firmato De Lucchi e Design Inter-national. In terza posizione troviamo la germania (13 progetti in pipeline e 4 ampliamenti per 229.690 mq). Quarto posto, infine, per la Spagna: 5 nuovi centri in costruzione, 2 ampliamenti e 254.800 mq di gla in arrivo per un nome, accanto all’Italia, in questi gior-ni nelle sale del mico è stato citato in più occasioni sul fronte degli investitori, a caccia di buoni deal, con rendimenti annui interessanti, oggi in zona europa mediterranea a quota 5,5%.

assegnati anche i riconoscimenti alla carriera: ha ritirato il Career Service Award renato cavalli, amministratore unico di prassicoop (milano, Italia). mentre il Gold Medallion Award è andato a James brown, head of european retail research, Jll (londra, regno unito) e eri mitsostergiou, director european research, savills (bucarest, romania).

600 protagonisti per il retail

13S600 protagonisti per il retail

ICSC EuropE 2016: la ConfE-rEnCE EuropEa dI MIlano

Il SErvIzIodI qItv

tom mcgeeICSC

la SCElta dI MIlano pErl’EvEnto EuropEo 2016

massimo morettiCnCC

ICSC EuropE IMportantEpEr Il MErCato ItalIano

corrado vismaralarry SMIth

Il futuro In SoCIalIzzazIonE E rIgEnErazIonE

claudia bucciniCuShMan & WakEfIEld

ICSC: ConfErEnza dInaMICaE dI ISpIrazIonE

florencio beccarCbrE

grandI tEnant: partnEr prIvIlEgIatI pEr Il futuro

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15Smilano guarda di nuovo verso il cielo

milano guarda di nuovo verso il cielo

I Tall Buildings al centro del dibattito in CityLife

di Marco Luraschi

socIEtà

cItyLIfE

socIEtà

UnIvERsItà IUAvdI vEnEzIA

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Il dibattito sulla necessità o meno di costruire i grat-tacieli sembra fortunatamente si sia placato, anche grazie al successo che hanno ottenuto le realizzazio-ni milanesi di porta nuova e di citylife (torre allianz) riportando milano e il suo skyline al centro dell’eu-ropa moderna. I Tall Buildings, così vengono definiti, sono stati al centro della sesta edizione dell’appun-tamento organizzato dalla IuaV di Venezia e dal po-litecnico di milano che per la prima volta è sbarcato in terra meneghina e non poteva farlo che nella sala convegni di citylife, sotto la torre allianz (Isozaki) e la nascente torre hamid, in attesa dell’ultimo gratta-cielo, quello firmato da Daniel Libeskind, che ancora non si sa da chi sarà occupato ma che vedrà ben presto resi noti i nomi degli operatori che lo costrui-ranno materialmente.l’appuntamento è stato molto interessante, ancor-ché in alcune fasi molto tecnico, ben organizzato dal prof. aldo norsa che l’ha condotto dopo i saluti di armando borghi di citylife e l’introduzione “sto-rica” architettonica di John Iorio di J&A Consultans che ha raccontato la voglia di altezza dell’uomo fin dalla sua nascita e crescita. Milano dopo il periodo d’oro degli anni Cinquanta e Sessanta con le realiz-zazioni del grattacielo pirelli, della torre galFa, della Velasca, si è stagliata nell’immaginario nazionale come simbolo della modernità e dell’innovazione; il periodo lungo successivo ha visto però una grave stasi che solo con i progetti di porta nuova, citylife, del portello è terminata regalando alla città un nuovo

milano guarda di nuovo verso il cielo

socIEtà

PoLItEcnIcodI MILAno

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profilo. In tal senso analizzare la complessità di un grattacielo (sia di progettazione sia di impiantistica e cantieristica) è un processo incredibile, vuole dire comprendere in sostanza la nascita di una piccola città verticale, destinata a cambiare per sempre ciò che la circonda. Milano come Torino: interessante il parallelo tra le due città, che oggi sono unite un filo ideale che va dai grattacieli della Fiera fino al nuovo skyscraper di renzo piano per Intesa a torino. nel mezzo un’area, sempre più velocemente transi-tabile, che potrebbe divenire il grande Central Park Milano-Torino. lo sviluppo in verticale in armonia con il territorio orizzontale: gli illustri ospiti (molti tecnici e architetti) hanno spiegato come nelle prin-cipali città europee un “pinnacolo” in altezza non ab-bia rovinato o disarmonizzato una struttura bassa del territorio. per farlo però è necessaria una visione d’insieme, perché un grattacielo oltre che essere un esempio di modernità (anche in campo sostenibile ed energetico) rappresenta la soddisfazione di un’e-sigenza e non un esercizio di vanità, come è stato ed è oggi in molte parti del mondo, dove un edificio in altezza vuole diventare il simbolo di un’economia in forte espansione.

milano guarda di nuovo verso il cielo

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Quello che forse manca in questo momento è un nuovo grande progetto di rilevanza in grado di resta-re nella storia dell’architettura a venire: l’area Expo avrebbe potuto essere un luogo ideale per svilup-pare un edificio iconico, perché difficilmente questa eredità verrà tramandata da palazzo Italia o dall’al-bero della Vita. l’area expo avrebbe bisogno, non di-ciamo per forza, di un grattacielo o in questo caso di un tall building ma forse di un’opera molto più sim-bolica e visibile. È importante però che milano abbia ricominciato a guardare verso l’alto, sia con sviluppi che oggi arrivano al termine, sia con importanti riqua-lificazioni di Tall Buildings degli anni passati, perché questo testimonia anche la voglia di ricominciare a crescere della città, che da sempre è il primo trai-no dell’economia e della modernità italiana. londra (seppur con difficoltà) ha dimostrato che modernità e storicità possono convivere: se da un lato i progetti sono ben studiati e concepiti, non con pure logiche speculative, non bisogna d’altro canto aver paura dei tall buidings, che spesso diventano laboratorio di nuove tecnologie e professionalità, e che a cadu-ta fanno crescere tutta l’industria italiana dell’archi-tettura e della progettazione. Per quanto riguarda materiali, forniture, servizi e impianti non abbiamo nulla da invidiare a nessuno e anzi siamo leader nel mondo. anche nei grattacieli, che all’estero spesso “parlano italiano” e noi non lo sappiamo neppure.

milano guarda di nuovo verso il cielo

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QItvservizio E IntERvIstE

il serviziodI qItv

milano guarda di nuovo verso il cielo

tall buildings in citylife, riparte lo sviluppoverticale di milano

aldo norSa

20Smilano guarda di nuovo verso il cielo

per i tall buildingssoluzioni tecniche

flessibili ed efficientigIanfranCo arIatta

tall buildings,verticalismo traesigenze e vanità

gInEvra MaCChI

un sogno realizzatoil cambiamento dello

skyline di milanogIannI vErga

per citylifeservirà integrazione con

territorio circostanteandrEa rolando

21Smilano guarda di nuovo verso il cielo

torre allianz fiore all’occhiello per lenostre installazioni

fabrIzIo vIMErCatI

l’esperienza della torre isozaki, opera di valore

internazionaleMaurIzIo foCChI

sotto il segno dell’innovazione, che sembra oramai la parola chiave per il rilancio del mercato, anche nell’immobiliare e nel settore delle costruzioni, si è tenuto a milano presso la prestigiosa sede di Asso-lombarda il 1° Forum sul BIM organizzato da Oice, organizzazione delle società di ingegneria. Foto as-solombardauno sforzo organizzativo da parte di oice che ha por-tato a milano i maggiori esperti mondiali sul tema del bIm per un’operazione di stampo culturale-scienti-fico atta a iniziare un processo di sensibilizzazione sul’argomento, che sarà centrale per progettisti, im-prese e investitori nel prossimo decennio. Il bIm, tut-ti ne parlano, specialmente ora che trova posto nel dettato del recentissimo Nuovo Codice degli Appal-ti, diventando quindi molto più che una “tendenza” nel mondo delle progettazioni, ma piuttosto una re-altà necessaria.

22Sbim: realtà necessaria nel mondo delle progettazioni

OICE ha organizzatoil primo Forum sul Building Information Modelling

di Gabriele Scicolone

BIM: realtà necessaria nel mondo delleprogettazioni

ma siamo sicuri di avere una buona cognizione della materia?l’Italia, per quanto attiene il bIm, sconta ancora una volta un grande ritardo rispetto ai paesi anglosas-soni e del nord-europa, primo tra tutti l’Inghilterra, ma anche rispetto all’esperienza francese che, pur partita in ritardo, ha speso negli ultimi tre anni molte energie per “recuperare il tempo perduto”. In Italia, molte committenti già da qualche anno richiedono “progettazione in BIM” ma, sembra, spesso più per moda che per reale convinzione. spesso le società di ingegneria si vedono richiesta la “capacità di operare in BIM” solo come dimostrazione di essere al passo con i tempi, ma è tutta la filiera che è in ritardo, a co-minciare dalle committenze.e proprio a tale proposito il Forum si è posto l’obiet-tivo di fare il punto della situazione sul grado di im-plementazione del bIm nel nostro paese, portando al tavolo del dibattito le esperienze provenienti da vari paesi del mondo, con relazioni da parte di eminenti esponenti di università, organizzazioni Internaziona-li, società di Ingegneria o committenti sia nazionali che internazionali. Il panel delle relazioni è stato aperto dal Consigliere ANAC Michele Corradino che ha fornito, in premes-sa, il quadro di riferimento e il punto di vista dell’au-torità che ha giocato un ruolo di rilievo nei lavori che hanno portato alla definizione del nuovo Codice che regolerà la filiera dell’Appalto nei prossimi decenni, e che giocherà un ruolo ancora più importante nella redazione delle “linee guida” di implementazione del codice stesso. corradino ha sottolineato il grande impulso all’innovazione che il legislatore ha voluto imprimere nella redazione del nuovo codice, e il co-raggio che ci vuole per spezzare la catena di “cor-

23Sbim: realtà necessaria nel mondo delle progettazioni

socIEtà

oIcE

gABRIELE scIcoLonE

PERsonA

ruttela” che negli ultimi anni ha vessato il mercato degli appalti. Tantissime le novità: prima tra tutte l’e-liminazione del pernicioso ricorso alle gare al “mas-simo ribasso”, ma anche l’istituzione delle liste dei commissari di gara e l’estrazione a sorte degli stessi. tutte misure che vanno nel verso del ripristino della corretta concorrenza in un mercato da tempo mala-to.a seguire, relazioni da parte delle organizzazioni ope-ranti a livello internazionale nell’ingegneria organiz-zata, rappresentate da Bernd Kordes per conto del Fidic, da Christophe Castaign in rappresentanza di EFCA (la madre delle associazioni di ingegneria in europa). entrambi i rappresentanti della comunità internazionale hanno sottolineato il coraggio che il legislatore italiano ha mostrato nel recepimento di molte delle linee guida ue in materia di appalti. sia-mo, sembra, sulla giusta strada. apprezzatissima dall’uditorio la relazione di Andrew Mc Naughton, di H2S, la società di emanazione governativa dello uK che sta progettando e realizzerà nel prossimo de-cennio la rete di alta Velocità ferroviaria in Inghilter-ra, per un investimento previsto di circa 70miliari di euro. mc naughton ha sottolineato il forte impulso di ricerca sulle necessità dei consumatori che è stato posto alla base della progettazione.ne ha fatto da contraltare la relazione di Matteo Triglia, di Iltalferr, che ha testimoniato la grande esperienza italiana sull’Alta Velocità ferroviaria, fio-re all’occhiello della nostra industria infrastrutturale nell’ultimo decennio, all’avanguardia in europa e nel mondo. triglia ha poi fornito un interessante spunto di riflessione sull’iter decisionale e di pianificazione necessario alle strutture per trasformare i propri uffi-ci di progettazione e metterli nelle condizioni di ope-rare in metodologie bIm.

24Sbim: realtà necessaria nel mondo delle progettazioni

Il BIM ha trovato posto nel dettato del recentissimo Nuovo Codice degli Appalti che è stato varato proprio qualche giorno prima dell’evento e che prevede, tra le altre importanti novità, l’utilizzo dei sistemi di progettazione evoluta BIM.

Interventi di altissimo profilo scientifico-culturale poi da Bilal Succar dell’Università di Newcastle in Australia sull’evoluzione da “capability” a “maturity” nell’utilizzo del bIm, e di John Messner dell’Universi-tà della Pennsylvania US.Interessanti spunti di riflessione proposti da James Fiske direttore operativo del RICS, soprattutto sul tema “costi associati ai processi di progettazione-re-alizzazione delle opere”. Le tecnologie di progetta-zione BIM permettono nello specifico di associare immediatamente in fase di progettazione i costi rela-tivi a ogni componente della progettazione e di varia-re quindi la computazione all’eventuale mutamento delle linee guida progettuali, permettendo quindi di avere un follow up dei costi in tempo reale. come a dire, “no surprise” sui costi finali delle opere!ha chiuso il panel degli interventi Angelo Ciribini dell’Università di Brescia, che ha posto in caustica ma pragmatica luce, con un intervento molto provo-catorio, come sia necessario fare uno sforzo molto importante in Italia per portarci al livello dei grandi Paesi esportatori di ingegneria che monopolizzano la produzione nelle località di grande investimento immobiliare.una giornata densa di contenuti che vuole rimanere come prima di una serie di incontri tematici per porre l’associazione delle società di Ingegneria come “pen-satoio” (think tank) per gli attori degli investimenti e per il legislatore, ha concluso il presidente di oice. e quindi... arrivederci al prossimo anno!

25S

La sessione pomeridiana del 1° Forum sul BIM ha visto le presentazioni da parte di alcune delle case software operative in Italia: Allplan, Autodesk, Bentley,

Graphisoft, STA Data.

bim: realtà necessaria nel mondo delle progettazioni

WorKsHop

logistica: prospettivee opportunitàcopernico 40 - 22 aprile 2016

La logistica è un settore in grande espansione che sembra avere interessanti prospettive e opportunità di sviluppo in Italia. Dal quadro generale dello scenario di mercato sono emersi dati ed elementi a conferma

di questa crescita. Se da un lato è stato sottolineato che la logistica è un settore che in un certo modo misura il polso dell’andamento del mercato in generale, dall’altro lato sono stati messi in evidenzai fattori e le tendenze del sensibile cambiamento in atto, sia dal punto di vista delle infrastrutture,

sia degli investimenti, sia delle novità tecnologiche applicate.

clicca e guardailQI

gli scenari di mercatoClara garibello, Scenari Immobiliari

neda aghabegloo, World Capital

italia terra di opportunità per gli investitori internazionali

Sandro Innocenti, Prologismario Costa, Logicor

prospettive e potenzialedella logistica in italiaDamiano Frosi, Politecnico di MilanoUmberto ruggerone, Assologisticamarco Clerici, World Capital

le tendenze nelle costruzionie la tecnologia nella logisticaJean-luc Saporito, P3 Logistic Parksandrea Benvenuti, Logistic Capital Partnersvalentino Chiarparin, GSE

sILvIo oLIvEttI

PERsonA

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le sofferenze legate ai mutui immobiliari residenzia-li rappresentano la parte più corposa e interessan-te del portafoglio degli npl italiani ed è chiaro che, fino a che queste sofferenze non saranno dismesse dai bilanci bancari, non potrà essere erogata quella quantità necessaria di nuovo credito in grado di far ripartire nuovamente il mercato immobiliare italiano.Il problema è che ci sono centinaia di migliaia di metri cubi bloccati nelle procedure esecutive e concorsua-li. l’asta giudiziaria oggi ha molta popolarità ma poca incisività. nonostante il governo si sia impegnato in alcune riforme di rilievo, i dati dell’aggiudicato par-lano chiaro: su cento immobili che vanno alla ven-dita forzata, ne vengono aggiudicati meno di dieci.

Attraverso quest’operazione di compravenditasi rivitalizzerebbero fette di mercato altrimenti ferme

di Silvio Olivetti

sofferenze: serve normareil saldo e stralcio

SoFFerenze: SerVe norMAre IL SALDo e STrALCIo

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Questo implica un aumento esponenziale  dei costi di giustizia, una tempistica molto lunga prima della vendita dell’immobile e un recupero non certo e sicu-ramente non soddisfacente, sopratutto per chi detie-ne il primo grado ipotecario del bene immobile.In uno scenario come quello attuale, normare la compravendita di saldo e stralcio immobiliare com-porterebbe una risoluzione per un recupero certo, una diminuzione dei costi e dei tempi e, in molti casi, una giusta risoluzione anche per i proprietari che si ritrovano il loro immobile in vendita all’asta giudizia-ria. Il proprietario (ovvero l’esecutato) potrebbe avere l’occasione di esdebitarsi completamente ed esse-re riabilitato al credito nel breve periodo. Significhe-rebbe poter avere di nuovo la possibilità di aprire un conto corrente, di accedere a un finanziamento o a un mutuo. e non dimentichiamoci di un’altra possi-bilità molto importante: poter cedere la proprietà del proprio immobile a una persona di famiglia o a una persona cara, concordando insieme dopo la vendi-ta un eventuale patto di riacquisto o una locazione dell’immobile stesso. In pratica, con il saldo e stral-cio immobiliare l’esecutato si troverebbe ad avere due vie d’uscita importanti: nel caso della cessione di un immobile a terza persona, l’esdebitazione e la riabilitazione al credito; nel caso della cessione a un familiare, anche la possibilità di potere in futuro con-tinuare a usufruire del proprio immobile.I creditori rientrerebbero dei loro crediti in maniera più sostanziosa e certa, risparmierebbero rispetto alle spese di giustizia e guadagnerebbero tempo ri-spetto alla procedura esecutiva, evitando così che il

SoFFerenze: SerVe norMAre IL SALDo e STrALCIo

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bene immobiliare si deprezzi eccessivamente, Inol-tre l’operazione fatta nei tempi giusti porterebbe al soddisfacimento di tutti i creditori di ordine e gra-do. I creditori ipotecari che detengono il primo gra-do sull’immobile potranno rientrare della sofferenza in maniera certa e in breve tempo, dando così mag-gior valore finanziario all’operazione.normare quest’operazione di compravendita dareb-be una maggiore sicurezza ai possibili acquirenti, che vedono oggi questo tipo di operazione ancora in maniera poco chiara, dandogli veramente l’opportu-nità di acquistare un immobile come la prima casa in totale sicurezza e con un notevole risparmio rispetto ai prezzi degli immobili sul libero mercato. Si rivita-lizzerebbero così grandi fette di mercato immobiliare ancora ferme: i dati ci dicono che molti degli immobili che hanno la possibilità di essere acquistati in saldo e stralcio si trovano nelle aree periferiche e semicen-trali delle grandi città, ma sopratutto in quelle pro-vince che un tempo erano considerate ricche, come mantova, brescia e bergamo, oltre a gran parte del Veneto. Il saldo e stralcio immobiliare è di fatto un’o-perazione che, se regolamentata, può davvero con-tribuire a dare una grande spinta e nuova linfa, non solo al mondo immobiliare. per farlo occorre creare nuove figure professionali che abbiano una piena co-noscenza della materia immobiliare, bancaria e giu-ridica. occorre che i professionisti del mondo ban-cario, immobiliare e legale concordino insieme una strategia per risolvere la situazione degli immobili con credito problematico al fine di sbloccare il mer-cato immobiliare e finanziario e ridare nuova speran-za a centinaia di famiglie italiane.

Lo scorso 8 marzo il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, aveva sottolineato l’utilità di introdurre interventi nel decreto banche (allora all’esame della Camera) per “rendere più efficaci ed efficienti, nonché meno costose, le procedure esecutive, contribuendo in tal modo in maniera decisiva al decollo del mercato dei crediti deteriorati”.

SoFFerenze: SerVe norMAre IL SALDo e STrALCIo

qitv

un equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione, tra passato e futuro: questi gli ingredienti che han-no caratterizzato l’intervento di riqualificazione di uno degli alberghi più blasonati e allo stesso tem-po iconici del panorama dell’hotellerie milanese. si tratta dell’Excelsior Hotel Gallia, il cinque stel-le lusso, protagonista della puntata progetti del-la QItV, in cui sono intervenuti l’architetto Marco Piva, Luca Stabile, director arup Italia e Dario Sala, Strategy & Marketing leader di Honeywell Building Solution. obiettivo raccontare le tappe più signifi-cative di questo percorso che ha messo insieme una équipe d’eccellenza fatta di architettura, inte-rior design, ingegneria, impiantistica, comfort, si-curezza e tecnologia.

L’ExcELsior HotEL GaLLia di MiLanotorna a splenderecopernico 40

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