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ISTITUTO TECNICO STATALE di CHIAVARI “In memoria dei morti per la Patria” a. s. 2013-2014 Esame di Stato Classe 5C amministrativo Candidato Yvonne Arata Argomento scelto dal candidato STEVE JOBS E APPLE

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“In memoria dei morti per la Patria”

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Classe 5C amministrativo

Candidato

Yvonne Arata

Argomento scelto dal candidato

STEVE JOBS E APPLE

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INDICE

pagina 4 introduzione

pagina 5 economia aziendale:

la nascita di Apple e la

sua quotazione in borsa

pagina 7 italiano:

il Futurismo

pagina 9 storia:

seconda rivoluzione industriale

pagina 11 economia politica:

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Karl Marx, la lotta di classe e il

Welfare State

pagina 12 diritto:

i brevetti

pagina 12 ...per saperne di più

pagina 18 conclusione

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Ogni uomo sulla Terra lascia il segno, nel bene o nel male. Ce ne sono alcuni poi che compiono azioni davvero importanti, altri che entrano nella storia: il 5 ottobre 2011 è il giorno della scomparsa di Steve Jobs, fondatore della Apple, una delle più grandi menti del ventunesimo secolo. Ha contribuito in modo essenziale alla crescita tecnologica mondiale e ha insegnato a milioni di persone a credere e inseguire i proprio sogni, come ha fatto lui del resto: ha inseguito il suo sogno, lavorare nella tecnologia, senza aver l'esperienza e le basi per farlo, ma ci ha provato e il risultato è stato a dir poco strabiliante.

Steve Jobs non era solo un magnate dell'elettronica, ma era anche un grande uomo con un carisma indubbio che anche persone comuni che si sono solo interessate da lontano a lui hanno percepito ed ammirato. Ma quello che ci stupisce di quest'uomo è la dedizione al lavoro, anche nei momenti più difficili. Lui non lavorava perché è un dovere umano farlo, lui amava quello che stava facendo, amava la sua azienda, i suoi prodotti e il suo staff.

Per citare il più famoso discorso di Steve, quello diretto ai neolaureati di Standford, parlando delle sue dimissioni dalla Apple disse queste parole: “... I still loved what I did. The turn of events at Apple had not changed that one bit. I had been rejected, but I was still in love. And so I decided to start over.” ovvero: “..amavo ancora quello che avevo fatto. Gli eventi successi alla Apple non avevano cambiato questo di un nulla. Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così ho deciso di ricominciare.”

Ho deciso di parlare di questo argomento perché la storia di Jobs mi affascina molto e ho ritenuto fosse inoltre appropriata per il mio 'indirizzo di studi. In questo mio breve lavoro tratterò infatti la nascita dell'azienda Apple e la sua quotazione in borsa ,farò riferimento al futurismo , cercando di operare un confronto tra le innovazioni tecnologiche di Jobs e le innovazioni letterarie di questa corrente artistica e accennerò alla seconda rivoluzione industriale dato che le tecnologie successivamente utilizzate da tutto il mondo si sono evolute in quel periodo. Passerò in seguito ad analizzare parte del pensiero di Karl Marx, pensiero nato proprio durante la seconda rivoluzione industriale, e in particolare le sue idee riguardo alla previdenza sociale e al Welfare State. Termino il mio lavoro raccontando alcuni episodi avvenuti alla Apple in riferimento ai diritti di brevetti.

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Economia aziendale: la nascita della Apple e la sua quotazione in borsa

Tutto iniziò nel 1974 quando Jobs, con il suo amico Steve Wozniak, al tempo alle dipendenze della Hewlett Packard, lavorò alla prima versione della circuiteria del videogioco Breakout. Successivamente i due decisero di mettersi in proprio, pubblicizzando un circuito costruito da Wozniak in grado di collegare i dati scritti su un computer ad un monitor : così i due soci fondarono la Apple Computer il 1º aprile del 1976. Per finanziarsi, Jobs vendette il suo pulmino Volkswagen e

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Wozniak la propria calcolatrice. La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori di Jobs: qui lavorarono al loro primo

computer, l'Apple I, inizialmente venduto ai membri dell'Homebrew Computer Club.

Successivamente ottennero un finanziamento da un industriale, Mike Markkula, che, convinto dalla presuntuosa sicurezza di Jobs, versò nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple.

Il 19 dicembre del 1980, questa azienda nata in un garage da due ragazzini con un grande sogno, entra a far parte (con un valore per azione di soli 3,50$ circa) a tutti gli effetti nel NASDAQ, primo esempio al mondo di mercato borsistico elettronico, cioè un mercato costituito da una rete di computer. Questo mercato borsistico venne istitutito a Wall Street il 5 febbraio 1971 ed è l'indice dei principali titoli tecnologici della borsa americana; vi sono, inoltre, quotate compagnie come Microsoft, IBM, Google, Yahoo e Facebook.

L'andamento del N. (?) ( direi che sta per Nasdaq!) è misurato da diversi indici, tra cui principalmente il Nasdaq Composite Index, il NASDAQ-100 e il NASDAQ Biotechnology Index.

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(grafico estrapolato da Yahoo Finance)

Fino al 1998, in 18 anni di storia nella borsa americana, il maggior valore raggiunto per singola azione è stato di circa 14$, persino nel massimo periodo di splendore di quei tempi, cioè intorno al 1984 quando è stato lanciato il primo Mac, il valore ha rischiato di collassare scendendo a circia 1,2$. Ma si rivelò incredibile come quel sogno di quei due ragazzi che si erano conosciuti al liceo, potesse moltiplicare per 600 volte il suo valore dal 2000 in poi. Un'ascesa incredibile, ben oltre l'immaginazione, una crescita incontrollata dovuta soprattutto al lancio dei nuovi prodotti Apple.

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Il grafico inserito mostra la crescita che ha subito il titolo di Apple (AAPL) dalla sua prima quotazione in borsa fino ad oggi.Numerosi sono i fattori che hanno determinato quest'ascesa, primo di tutti fu il lancio del Mac con OS X il 24 marzo del 2001. A ottobre 2011 Apple detiene con Mac OS X il 6,54% del mercato, risultando il secondo sistema operativo più diffuso al mondo dopo Windows. L'11 giugno al WWDC ( Worl Wide Developer Congress, ossia la conferenza della Apple dedicata agli sviluppatori ) del 2012 viene annunciato che il numero di utenti Mac ha superato quota 66 milioni.Un successo a dir poco affermato per la Apple, il Mac OS X rimarrà nella storia tra i prodotti più longevi e utilizzati. Ma non fu il solo prodotto firmato Apple ad avere un enorme successo, nello stesso momento venne lanciato l' iPod (nella sua prima generazione) il 23 ottobre 2001. Un altro momento importante per quest'azienda ci fu il 29 giugno del 2007 quando il mondo conobbe l' iPhone.

Nel giorno di lancio dell' iPhone secondo il Los Angeles Times i negozi avrebbero venduto più di 525000 unità in un giorno e le vendite non diminuirono, tanto che la notte tra il 4 e il 5 luglio del 2007 Apple rese noto che 162 dei suoi 164 negozi avevano terminato le scorte.L'ultimo prodotto rivoluzionario fino ad oggi della Apple è stato l' iPad il 7 marzo 2012.Ad oggi le azioni AAPL vale ben 633$ con una capitalizzazione di 545,25 miliardi di dollari.E se consideriamo che durante gli anni Apple ha anche attuato uno split (ovvero, ha diviso un’azione in due, dimezzano il valore per azione), oggi in proporzione ad allora, è una società da 1266$ per azione .

Steve Jobs creò dunque qualcosa di mai visto prima, di assolutamente nuovo e innovativo. Questo principio anima anche la corrente letteraria italiana chiamata futurismo.

Italiano: Futurismo

La nascita del movimento futurista è annunciata dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo, avvenuta il 20 febbraio 1909 sul prestigioso giornale “Le Figaro” di Parigi. Il Manifesto è fortemente voluto da Filippo

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grafico rappresentante le vendite di iPhone fino al 2012. Estrapolato da Wikipedia

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Tommaso Marinetti, fondatore del movimento e suo esponente più interessante. Basato su un rifiuto radicale del passato, l’atto è confermato e perfezionato dal Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912), che definisce i procedimenti della scrittura letteraria del gruppo.La nuova arte, proposta dal futurismo, deve partire dal presente, dalla realtà industriale, deve esaltare la bellezza della macchina e della velocità.Questa celebrazione del movimento e dell’azione, tese a glorificare il militarismo, la guerra, la virilità, e a disprezzare la donna e il femminismo.La prima fase di questo movimento culturale va dal 1909 al 1912.In essa è ancora molto forte l’influenza del Simbolismo ed è caratterizzata dall’utilizzo del verso libero.Inizia il rifiuto per la poesia tradizionale, romantica e decadente. Il movimento si allarga a tutte le arti, dalla pittura alla scultura, alla musica , praticando quel criterio di interartisticità, tipica delle avanguardie.La seconda parte del Futurismo va dal 1912 al 1915.Segnata da una serie di manifesti che pongono l’accento sulla proposta di un nuovo tipo di uomo, completamente meccanizzato.Si verifica , il rivoluzionamento delle forme espressive: si passa dalla proposta del verso libero a quella delle “parole in libertà” che riguardano l'uso dei verbi all'infinito, l'uso di onomatopee e l'abolizione della punteggiatura e dell' aggettivo qualificativo.Si tende a conseguire un “lirismo multilineare”, capace di rendere la simultaneità di fenomeni diversi.La macchina non viene concepita come un prodotto artificiale contrapposto ai prodotti naturali, è come un modo per far vivere la natura. Il corpo stesso, in quanto energia, è una macchina naturale. Il mondo industriale e il mondo naturale non vengono più contrapposi, ma sono concepiti come espressione di un stessa energia originaria.

La terza fase, invece, va da l 1915 al 1920.Vede la tendenza del movimento alla politicizzazione .

I futuristi sono interventisti e vedono nella guerra l’occasione di promuovere le nuove macchine.Subito dopo la guerra, i partiti politici si organizzarono in un partito politico, senza assumere una posizione precisa: oscillava infatti tra posizioni anarchiche , democratiche e sovversismo di destra.All’inizio prevalse la prima scelta, che provocò una rottura dei rapporti fra Martinetti e Mussolini.Subito dopo, prese il sopravvento la seconda , in cui la maggior parte dei futuristi aderì al fascismo, sostenendo lo squadrismo. Il futurismo, come le altre avanguardie, criticò l’arte, la sua autonomia e la sua separatezza , vedendole come residui del passato.Marinetti rifiutò l’Arte e fece una polemica contro ogni concezione umanistica dell’arte, e una proposta di abolire gli insegnamenti classici nelle scuole. Da qui , la proposta di sostituire il valore estetico con quello commerciale , attribuendo , cioè, un prezzo ad ogni opera.Il Futurismo colse l’importanza delle comunicazioni di massa , se ne servì per farsi propaganda e per imporsi al pubblico, propose un arte democratica per tutti, con cinema e teatro gratuito, orchestre in piazza.Assecondò il processo di estetizzazione ( esiste questo termine? Controlla, please) diffusa ,tipica della modernità.

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Il Manifesto del futurismo, pubblicato in francese su "Le Figaro" il 20 febbraio 1909 con il titolo Le Futurisme, era stato inviato in forma di volantino a vari intellettuali e scrittori italiani e già pubblicato il 5 febbraio sulla "Gazzetta dell'Emilia". A motivo di questo primo manifesto e dei trenta redatti nell'arco dei successivi vent'anni (la gran parte compresi tra il 1909 e il 1917), emerge chiara l'intenzione di voler plasmare, distruggendola e rifondandola, una nuova concezione della vita e dell'arte. La Belle Époque, i cui limiti cronologici vanno dalla fine dell'Ottocento alla Prima Guerra Mondiale, vede un susseguirsi di scoperte scientifiche ed invenzioni tecniche che mutano radicalmente ed in modo assai veloce la concezione della vita nelle città: l'introduzione dell'automobile, dell'elettricità, della rete ferroviaria, assieme allo sviluppo dell'aviazione e all'espansione dell'industria, crea, secondo i futuristi, l'urgenza di rifondare alcuni modelli estetici sulle nuove percezioni e concezioni dell'esistenza e di ripensare a nuove modalità di linguaggio per le generazioni future, destinate a vivere in un'epoca caratterizzata da una profonda rottura con i valori del passato. I primi futuristi, Paolo Buzzi, Aldo Palazzeschi, Enrico Cavacchioli, Corrado Govoni, Libero Altomare, Folgore, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini, Balilla Pratella, Antonio Sant'Elia, e naturalmente Filippo Tommaso Marinetti, l'ispiratore, fondatore e finanziatore di tutta l'impresa, propongono nuove concezioni alla base della pittura (Manifesto dei Pittori futuristi, 1910); della musica (Manifesto dei Musicisti futuristi, 1911); della drammaturgia(Manifesto dei drammaturghi futuristi, 1911); della scrittura (Manifesto tecnico della letteratura futurista, 1912 e Distruzione della sintassi. L'immaginazione senza fili e le Parole in libertà, 1913); dell'architettura (Manifesto dell'architettura futurista, 1914) e di tanti altri ambiti, a partire dalle posizioni generali già dichiarate nel manifesto fondativo del 1909. Mossi in primo luogo dal desiderio, condiviso da gran parte della loro generazione, che l'Italia sfrutti l'occasione storica di conquistarsi il ruolo di grande potenza, i futuristi propongono negli 11 punti del primo manifesto una rottura col passato dal carattere energico e aggressivo:

1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerarietà.

2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

Una nuova categoria estetica che sostituisca il languore “antiquario” dell'arte dei secoli precedenti:

4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo i è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità [...]

L'eroismo bellico che porta alla rigenerazione sociale (la tragedia della Prima Guerra Mondiale deve ancora avvenire), e il disprezzo per il sentimentalismo romantico che lega l'immaginario collettivo ad abitudini e a valori obsoleti:

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9. Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il pattriottismo, il gesto distruttore dei libertari e il disprezzo della donna.

10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie di ogni specie [...]

Ed infine, l'intenzione di “cantare” il presente e la nuova realtà nella quale l'uomo contemporaneo vive e si prodiga:

11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne […]; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi […]; i piroscafi […]; le locomotive […]; e il volo scivolante degli aeroplani [...]

Storia: seconda rivoluzione industriale

La seconda rivoluzione industriale è il processo di sviluppo iniziato nella seconda metà dell'Ottocento; con tale definizione si intende in generale la seconda ondata di grandi mutamenti socio-economici dei paesi occidentali, e conseguenti a una nuova serie di grandi innovazioni tecnologiche e scientifiche.Dal 1870 in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno sviluppo tecnologico senza precedenti, che assicurò ai paesi Occidentali la supremazia tecnica in tutto il mondo.

La caratteristica che differenzia maggiormente la seconda rivoluzione industriale dalla precedente sta nel fatto che le innovazioni tecnologiche non sono frutto di scoperte occasionali ed individuali, bensì da ricerche specializzate in laboratori scientifici e nelle università finanziate dagli imprenditori e dallo stato per il miglioramento dell'apparato produttivo.

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I settori in cui si ebbero i maggiori risultati furono quello agricolo , quello manufatturiero e quello alimentare. Nel settore metallurgico, giocarono un ruolo fondamentale la realizzazione del Convertitore Bessemer e il Forno Martin-Siemens. Essi permisero la realizzazione di macchine e utensili più robusti e resistenti del ferro che causava problemi per la sua tendenza ad usurarsi rapidamente.L'acciaio permise nuove soluzioni nel campo della meccanica e il cemento armato, nel 1870 in quello delle costruzioni. Novità investirono anche il campo elettrico, soprattutto in Italia, con la costruzione della centrale termoelettrica a carbone per opera di Galileo Ferraris. In Italia, scarseggiando il carbone bianco, si sfruttarono i corsi d'acqua per la produzione di energia elettrica. Così facendo non si andò incontro alle esose spese per l'importazione di carbone.Nel campo chimico, vi furono tra le industrie, fortissime competizioni che portarono in pochissimi anni alla scoperta di nuovi prodotti come fertilizzanti, coloranti sintetici, ammoniaca, dinamite, soda e prodotti farmaceutici quali cloroformio, disinfettanti e analgesici.

Più lento fu invece lo sviluppo dell'apparato elettrico ancora in via di sperimentazione ed ebbe un deciso incremento solo dopo il 1870, quando si produssero i primi generatori (dinamo e motore elettrico, nonostante fossero già in uso da molto tempo, risultarono poco convenienti e poco versatili per i processi produttivi). I progressi in questo campo permisero la graduale diffusione della rete elettrica ad uso civile per l'illuminazione (e successivamente l'utilizzo dei primi elettrodomestici), nelle case e nei luoghi di lavoro.

Economia politica: Karl Marx e il Welfare State

Marx arriva sulla scena ( quale scena? letteraria, filosofica,…??) intorno al 1860 come importante pensatore, e formula la sua teoria del valore del lavoro. Questa prevedeva di rispondere alla

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domanda che si ponevano gli economisti: “chi produce la ricchezza?” e ai tempi dei Re e dei nobili la risposta per troppo tempo è stata “i Re e i nobili parassiti” perché agli studiosi di allora non passava minimamente per la testa che il popolo avesse un qualche riconoscimento. Marx "La ricchezza la crea solo i lavoratori, che passano la vita a lavorare, e l’unico motivo per cui essa è nelle mani dei Re e nobili è perché questi se la rubano con la forza e li sfruttano". Marx ritiene che in un sistema economico capitalistico il profitto nasca dallo sfruttamento dei lavoratori da parte di chi possiede il capitale. Marx dice inoltre che qualsiasi produzione non può che partire dall’avere denaro, poi con quello si fanno le fabbriche e si producono cose, le quali vengono vendute e così si ritorna al denaro. Formula: DENARO – PRODUZIONE – DENARO. Perché è importante? Perché cento anni dopo tutto questo verrà ribaltato da altri economisti con fini anti - sociali.

Adesso veniamo alla famosa storia della lotta di classe e del capitalismo che collasserà, secondo le sue previsioni. Marx ritiene che il lavoro sia l'unica fonte di valore dei beni e che il frutto del processo lavorativo spetti interamente al lavoratore.

Il profitto dunque nascerebbe da un'appropriazione indebita di ricchezza da parte del capitalista e sarebbe all'origine del conflitto tra le classi sociali, conflitto che egli chiama appunto lotta di classe.

La base del suo ragionamento è semplice: siccome sono i lavoratori che alla fine producono tutta la ricchezza, questi un bel giorno capiranno che non hanno bisogno dei capitalisti, o dei Re e dei nobili, che li sfruttano e basta, e si solleveranno per cacciarli.Dopo di che i lavoratori diventeranno proprietari dei mezzi di produzione. Questo sarà il Socialismo.Ma perché, esattamente, i lavoratori diventeranno esasperati? Non solo per lo sfruttamento, ma anche per due motivi:

A) I lavoratori producono un valore, parte di questo serve loro per vivere, ma una buona parte è in più, è un PLUS, e questo plus finisce nelle mani dei padroni. Marx lo chiama il PLUS VALORE. I lavoratori hanno diritto a dividersi anche quel plus valore, dice Marx, e quindi inevitabilmente si solleveranno per impossessarsene. Marx definisce saggio di sfruttamento il rapporto tra profitto (plusvalore) e salari pagati ai lavoratori.

B) Ma questo plus valore può essere prodotto ovviamente solo da lavoratori in carne e ossa (LAVORO VIVO), osserva Marx. Perchè? Perchè il plus valore per essere un valore e deve poi essere venduto, per far incassare un profitto. Quindi ci devono essere stipendiati “vivi” che lo comprano. Ma a quel tempo, fine '800, i capitalisti stavano sempre più sostituendo il lavoro vivo

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con le macchine (LAVORO MORTO). Quindi Marx predisse che le macchine non avrebbero potuto produrre il plus valore, ma non perché fisicamente non potessero, ma solo perché, come detto, il plus valore è tale solo se alla fine qualcuno lo compra. Quindi se sono i lavoratori stipendiati a produrlo va bene, perché poi lo comprano, ma se sono le macchine no, perché le macchine non vanno a fare la spesa. Quindi il plus valore prodotto dalle macchina raticamente non ha valore, rimane invenduto (con sempre meno lavoratori stipendiati che lo comprerebbero), e così i capitalisti perdono capitali. Ma se i capitalisti, che usano sempre più macchine, perdono capitali, finiscono per fallire e l'economia piomba nel baratro. A quel punto i lavoratori diranno: “Basta” e si solleveranno.

Tutto ciò si ricollega allo Stato di benessere anche detto Welfare State che può essere definito come uno stato che garantisce ad ogni suo cittadino, come diritto politico e non come carità, degli standard minimi di reddito, di alimentazione, di salute, di abitazione, di educazione » è pertanto un’organizzazione istituzionale, politica ed economica che si pone come obiettivo la produzione di benessere e di sicurezza sociale attraverso la politica sociale. Il welfare state utilizza il proprio potere organizzativo per modificare il gioco delle forze di mercato in almeno tre direzioni: “garantendo agli individui ed alle famiglie un reddito minimo indipendentemente dal valore di mercato del loro lavoro e della loro proprietà; restringendo l’arco dell’insicurezza, mettendo individui e famiglie in condizione di far fronte a certe ‘contingenze sociali’ (malattia, vecchiaia, disoccupazione) […]; assicurando che a tutti i cittadini […] vengano offerti gli standard più alti in relazione ad una gamma riconosciuta di servizi sociali.”

Diritto : i brevetti

La Apple è sempre stata protagonista di controversie dovute al problema dei brevetti ma nei primi anni del 2000 le cause di violazione dei brevetti Apple da parte di terzi sono aumentate esponenzialmente nei confronti dei diversi concorrenti. Jobs è sempre stato, però, molto sportivo nei confronti dei suoi “nemici del business” e un esempio famoso lo si ha nel celebre discorso a Stanford quando Jobs, ricordando i suoi studi nel corso di calligrafia, spiegò che quegli studi gli sarebbero diventati utili dieci anni dopo quando stava progettando il primo computer Macintosh e aggiunse riferendosi ai font : “...and since Windows just copied the Mac, it's likely that no personal computer would have them.” ovvero “...e se Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal computer ora le avrebbe.”Ma i più grandi problemi con i brevetti la Apple li incontrò nel mondo della telefonia mobile, in particolar modo

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con il suo rivale più forte ad oggi : la Samsung. Questa compagnia venne denunciata principalmente per un plagio estetico dei prodotti Apple.

La causa in Olanda è finita con il verdetto di inconsistenza delle accuse di Apple. Il Galaxy Tab 10.1 in alcuni Paesi è stato ritenuto diverso dal prodotto Apple, mentre in atri, come negli USA, è stato ritenuto una copia, in oltre in quest'ultimo Paese anche un altro prodotto Samsung (il Samsung Nexus) è stato ritenuto troppo simile all'iPhone mentre in Inghilterra Apple è stata costretta a specificare nei suoi spot come non ci sia alcuna violazione a riguardo.

D'altra parte anche la Apple stessa è stata accusata di plagio da diverse aziende come la VIA Technologies per una violazione sulla comunicazione dei microprocessori e dalla Cequint per il sistema di riconoscimento del mittente della telefonata. Ma la più grave accusa subita dall'azienda è stata quando nel 2009 è stata accusata dalla “Elan Microeletronics” della violazione del brevetto sulla tecnologia touchscreen; il verdetto finale del 2012 ha decretato la colpevolezza di Apple, costretta a pagarne un indennizzo.

Inoltre la Apple fu accusata da alcuni autori cinesi di aver trasformato le loro opere in applicazioni a pagamento senza nessun riconoscimento del proprio diritto d'autore e nell'anno corrente di aver violato un brevetto e tecnologia utilizzate sul suo processore A7, appartenente alla WARF.

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Nel 1977 Jobs e Wozniak lanciarono l'Apple II. Le vendite toccarono il milione di dollari. Il 12 dicembre 1980 Apple venne quotata in Borsa e dopo pochi giorni valeva 256 milioni di dollari. Alla fine di dicembre era valutata 1,79 miliardi di dollari. Jobs con l'aiuto di Bill Atkinson riuscì a convincere, in cambio di una quota azionaria di Apple, il PARC (Palo Alto Research Center) a mostrargli l'interfaccia grafica da loro progettata. Atkinson e i suoi ingegneri introdussero significative migliorie al progetto, nonché alla parte hardware come il mouse, che furono utilizzate nello sviluppo dell' Apple Lisa

(primo computer al mondo nella grande distribuzione dotato di serie di interfaccia grafica e mouse), e in seguito il 24 gennaio 1984 Apple produsse un personal computer compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica: l'Apple Macintosh.

Dotato di icone, finestre e menù a tendina, il Mac accese l'interesse del pubblico.

Nonostante l'indubbia superiorità rispetto agli altri computer in offerta sul mercato, le vendite del Macintosh non raggiunsero i livelli attesi. Jobs puntò il dito contro John Sculley, l'amministratore delegato, chiamato dallo stesso Steve l'anno prima. Nell'aprile1985, dopo la pubblicazione dei dati ufficiali di vendita del primo anno di Macintosh (le vendite si erano fermate a un decimo di quanto preventivato), Jobs e Sculley vennero allo scontro, ciascuno attribuendo all'altro la responsabilità del mancato successo. Sculley pose il consiglio d'amministrazione di fronte all'alternativa “o me o lui”. Il Consiglio si schierò dalla sua parte.Il 31 maggio, in seguito ad una riorganizzazione manageriale, i poteri di Jobs furono notevolmente ridotti: gli furono tolte le cariche di vice presidente e di direttore generale della divisione Mac. Considerando di “non avere niente da fare”, Jobs intraprese alcuni viaggi in Europa e Unione Sovietica per promuovere i computer Apple. In settembre comunicò al consiglio le proprie dimissioni irrevocabili.

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Uscito da Apple, Jobs decise, all'età di trent'anni, di ripartire da capo: fondò una nuova compagnia, la NeXT Computer, con l'obiettivo di avviare una nuova rivoluzione tecnologica. Apple intentò una causa legale all'ex fondatore per cercare di bloccare la sua iniziativa. Le due parti raggiunsero un accordo extragiudiziale: Jobs accettò un ridimensionamento dei suoi obiettivi (si impegnò a non assumere personale proveniente dalla Apple) e concesse alla sua ex azienda il diritto di verificare ogni nuovo prodotto Next prima dell'uscita sul mercato.

Nel 1986 acquistò la Pixar dalla LucasFilms, una casa di produzione cinematografica con l'ambizione di realizzare unicamente animazioni computerizzate. La NeXT produsse computer migliori e tecnologicamente più avanzati dei concorrenti, ma con prezzi più alti e non riuscì a imporsi sulla concorrenza, anche a causa della comparsa sul mercato di computer economici "cloni" dei PC IBM.

La Pixar si concentrò sulla produzione di lungometraggi al computer, riuscendo a

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sfondare nel 1995 con la produzione del film d'animazione Toy Story - Il mondo dei giocattoli, primo film d'animazione realizzato completamente in computer grafica 3D. Seguì un altro successo planetario con il film A Bug's Life.

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Nel 1996 la Apple Computer era in crisi; il sistema operativo Mac OS, montato sulle macchine Apple, era ormai datato e l'azienda aveva necessità di cambiare e offrire qualcosa di nuovo sul mercato. L'azienda decise pertanto di acquistare una software house che disponesse di un moderno sistema operativo, da adattare successivamente a macchine con architettura PowerPC. All'inizio la società pensò all'acquisizione della Be Inc., azienda fondata da due transfughi della Apple: il maggior candidato a diventare il nuovo sistema operativo di Apple sembrava quindi essere il BeOS, di cui era già in corso la portabilità per l'architettura PowerPC. In seguito, la Apple Computer contattò Steve Jobs. Jobs in cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT – in grave crisi – e l'affare andò in porto. Il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT, divenne la base di quello che fu il futuro OS di Apple, il Mac OS X, mentre lo sviluppo del vecchio Mac OS terminò con la versione 9.2.Nel 1997, dopo risultati commerciali altalenanti, l'amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim, ma senza stipendio (scherzosamente veniva chiamato iCEO; ricevendo la cifra simbolica di 1 dollaro all'anno). La sua mansione, peraltro, ha comportato diversi premi di produzione, tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari (1999), e poco meno di 30 milioni di dollari in azioni (2000-2002).Nel quadro del programma con cui intendeva risollevare le sorti della società, Jobs negoziò un accordo epocale col rivale storico Microsoft. Lo scopo principale era che l'azienda di Bill Gates continuasse lo sviluppo per il sistema operativo della Apple degli applicativi Microsoft Word e Microsoft Excel. Questi programmi nella loro prima versione con interfaccia grafica erano nati su Mac nel 1984-'85 con una esclusiva Apple per due anni, ma poi vennero sviluppati per Windows solo nel 1989. La concessione a Microsoft degli elementi dell'interfaccia grafica dei Mac per quello sviluppo, firmata da John Sculley, era stata all'origine delle cause legali, ancora in corso, intentate da Apple a Microsoft per il furto del look and feel di Mac OS. Ad esse Jobs pose fine ottenendo che Gates sottoscrivesse 150 milioni di dollari in azioni AAPL senza diritto di voto in assemblea. Come contropartita Apple per 5 anni dovette dotare i Mac del browser di default Microsoft Explorer Macintosh Edition.

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sviluppati per Windows solo nel 1989. La concessione a Microsoft degli elementi dell'interfaccia grafica dei Mac per quello sviluppo, firmata da John Sculley, era stata all'origine delle cause legali, ancora in corso, intentate da Apple a Microsoft per il furto del look and feel di Mac OS. Ad esse Jobs pose fine ottenendo che Gates sottoscrivesse 150 milioni di dollari in azioni AAPL senza diritto di voto in assemblea. Come contropartita Apple per 5 anni dovette dotare i Mac del browser di default Microsoft Explorer Macintosh Edition.

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Jobs impose una rivoluzione aziendale, decidendo la cancellazione di decine di progetti di prodotto (ne restarono sostanzialmente quattro) e il licenziamento di circa tremila dipendenti in un anno. La situazione della Apple, che a fine 1997 registrava un miliardo e quaranta milioni di dollari di perdite, migliorò sensibilmente, con un utile a fine 1998 di oltre 309 milioni di dollari.

Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in corso, Jobs lanciò l'iMac, un fortunatissimo modello di personal computer all-in-one, cioè comprendente schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer, riducendo notevolmente l'ingombro sulla scrivania, rientrando nel mercato dei prodotti di massa. Fino ad allora Apple si era accontentata di dominare due mercati di nicchia, quello della progettazione grafica e della musica, isolandosi dal mondo IBM.

Il 2001 fu l'anno del lancio ufficiale del sistema operativo Mac OS X, basato sul NeXTSTEP, che come questo utilizza un kernel Unix. Con il Mac OS X, Apple consolidò la propria quota di mercato. Mac OS X da allora è stato costantemente

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aggiornato e migliorato ed è stato commercializzato in numerose versioni successive, ognuna presentata con significative innovazioni.

Nello stesso anno, Jobs aprì il primo Apple Store, un negozio destinato esclusivamente alla vendita di prodotti Apple. L'esperimento, accolto con scetticismo, si rivelò un successo e alla fine del 2011 i negozi aperti in tutto il mondo erano ben 317.

Quasi contemporaneamente al lancio del nuovo sistema operativo e del nuovo computer, Jobs decise anche di lanciarsi nel settore della musica digitale con l'iPod, un lettore digitale di musica avanzato presentato il 21 ottobre 2001, e iTunes, un software attraverso cui è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online iTunes Music Store, che stabilì ben presto un primato di vendite e fu riscritto in seguito anche per il sistema operativo Microsoft Windows per aumentarne ulteriormente la diffusione. Nel 2011l'iPod è il lettore multimediale più venduto al mondo, con una quota di mercato superiore all'80%, mentre iTunes Store è il "mercato" digitale più usato al mondo, con 10 miliardi di brani venduti. Per significare lo spostamento del proprio core business dal mercato dei computer a quello più generale del multimediale, Jobs fece ribattezzare Apple Computer Inc. nel gennaio 2007, chiamandola semplicemente Apple Inc.

Dopo un battage pubblicitario durato diversi mesi, il 29 giugno 2007 Apple iniziò a commercializzare un nuovo prodotto, l'iPhone, un telefono cellulare (smartphone) con un unico tasto col quale si interagisce tramite lo schermo multi-touch, comprendente anche le funzioni di navigazione su Internet tramite Wi-Fi (come un PC notebook), fotocamera, lettore di file multimediali (audio, video, immagini). Con l'introduzione di tale prodotto, Steve Jobs pose le basi per l'ingresso di Apple nel settore della telefonia mobile. Nei primi 200 giorni di vendita, l'iPhone conquistò il 19% del mercato degli smartphone con 4 milioni di unità vendute.Nel 2012 la Apple è la prima produttrice di cellulari negli Stati Uniti.

Il 27 gennaio 2010 Jobs, alla conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, dopo un'attesa reclamata a più voci da fan e media, presentò il primo tablet computer targato Apple: l'iPad, raccogliendo il successo dell'iPhone, introducendo l'iBookstore e piazzando l'iPad come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei. Apple con la guida di Jobs ha continuato a produrre e commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che

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portarono l'azienda a divenire un riferimento nel campo dell'elettronica di consumo.

In conclusione, dopo aver lavorato su questa tesina di maturità, ho cercato di comprendere meglio molte delle materie incontrate a scuola attraverso la sua stessa storia: approfondendo la quotazione in borsa di Apple ho compreso meglio l'operato della borsa stessa, prima da me studiato solo teoricamente, e, adesso, risulta ancora più chiara l'evoluzione strabiliante della Apple, quantificabile anche attraverso i dati di borsa quindi in maniera più materiale e concreta; studiando il futurismo si può comprendere come vi sano stati nella storia persone che, come Steve Jobs, siano riuscite a guardare al futuro e a renderlo presente attraverso movimenti culturali riuscendo a coinvolgere l'intera popolazione e, attraverso la seconda rivoluzione industriale, comprendere che vi sono stati interi periodi storici concentrati nella modernizzazione della società.

Inoltre vi sono persone che hanno lottato con successo per i diritti dei lavoratori, come Karl Marx, attraverso la lotta di classe e ho compreso meglio l'importanza del trattamento della forza lavoro e

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che prima delle sue lotte non era ricompensato come oggi.

Per ultimo ho trattato il problema che la Apple si trovò e si troverà numerose volte davanti: il problema dei brevetti. Analizzandolo a fondo si può capire meglio quanto possa essere sottile la linea di confine da non oltrepassare per quanto riguarda questa legge e che non è sempre così semplice determinare chi ha ragione e chi torto prendendo gli esempi scritti nelle pagine precedenti.

Mi ritengo, dunque, soddisfatta del lavoro svolto, soprattutto perché non è stato per niente forzato anzi, ho elaborato questa tesina di maturità su un argomento che mi ha colpito ed appassionato e penso che la sua riuscita sia dovuta proprio a questo, il fatto che il tema principale sia davvero qualcosa di estremamente interessante per la mia persona e aver preferito svolgere questo argomento perché ritenevo inutile sforzarmi di riuscire a compiere un buon lavoro se di base non ero interessata. Inoltre grazie al lavoro intrapreso su questa tesina ho potuto approfondire argomenti che magari non avrei approfondito di mia spontanea volontà e sono felice di aver avuto l'occasione per farlo. Penso ancora che Steve Jobs sia motivo di ispirazione anche per una studentessa come me e non solo per gli imprenditore, mi ha spinto a cercare quello che voglio fare davvero, quello che “amo” e anche se ancora non l'ho trovato sono sicura che riuscirò a trovarlo e spero che in futuro, io sia davvero innamorata del lavorò che farò come Steve Jobs lo fu per il suo.

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“Sometimes life hits you in the head with a brick. Don't lose faith. I'm convinced that the only thing that kept me going was that I loved what I did. You've got to find what you love.

And that is as true for your work as it is for your lovers. Your work is going to fill a large part of your life, and the only way to be truly satisfied is to do what you believe is great

work. And the only way to do great work is to love what you do. If you haven't found it yet, keep looking. Don't settle. As with all matters of the heart, you'll know when you find it.

And, like any great relationship, it just gets better and better as the years roll on. So keep looking until you find it. Don't settle.”

traduzione:

“Ogni tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Nonperdete la fiducia, però. Sono convinto che l'unica cosa che mi ha

aiutato ad andare avanti sia stato l'amore per ciò che facevo. Dovete27

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trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il vostrofidanzato che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una

parte rilevante delle vostre vite, e l'unico modo per esserne davverosoddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran

bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò chefa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per lefaccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete

davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio colpassare degli anni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate.

Non accontentatevi.”

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