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Capitolo 1 Strategie di comunicazione Ciao / Buon giorno / Buona sera Interview 1 Buon giorno. Interview 2 Buon giorno. Interview 3 Buona sera. Interview 4 Buon giorno, signora. Interview 5 Ciao. Capitolo 1 Strategie di comunicazione Come ti chiami? / Come si chiama? Interview 1 Onscreen question: Come si chiama? Mi chiamo Adriano Casellani. Interview 2 Onscreen question: Come si chiama? Io mi chiamo Iolanda Mazzetti. Interview 3 Onscreen question: Come ti chiami? Io mi chiamo Cristina. 9 Videoscript for the Video on DVD/VHS 113

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Capitolo 1

Strategie di comunicazione

Ciao / Buon giorno / Buona seraInterview 1Buon giorno.

Interview 2Buon giorno.

Interview 3Buona sera.

Interview 4Buon giorno, signora.

Interview 5Ciao.

Capitolo 1

Strategie di comunicazione

Come ti chiami? / Come si chiama?Interview 1Onscreen question: Come si chiama?Mi chiamo Adriano Casellani.

Interview 2Onscreen question: Come si chiama?Io mi chiamo Iolanda Mazzetti.

Interview 3Onscreen question: Come ti chiami?Io mi chiamo Cristina.

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114 Avanti! Instructor’s Manual

Interview 4Onscreen question: Come si chiama?Io mi chiamo Cacopardo, Stefania.

Interview 5Onscreen question: Come si chiama?Io sono Giacinto Vicinanza.

Capitolo 1

Strategie di comunicazione

Di dove sei? / Di dov’è?Interview 1Io mi chiamo Francesca.Onscreen question: Di dove sei?Sono di Siena.

Interview 2Mi chiamo Stefano Minguzzi.Onscreen question: Di dove sei?Sono nato a Ravenna.

Interview 3Io mi chiamo Elena Manfredini.Onscreen question: Di dov’è?Sono di Bologna.

Interview 4Sono Giorgio Amendola.Onscreen question: Di dov’è?Sono di Roma.

Interview 5Mi chiamo Paolo.Onscreen question: Di dove sei?Sono di Napoli.

Capitolo 1

Strategie di comunicazione

Ciao/ArrivederciInterview 1Arrivederci!

Interview 2Arrivederci!

Interview 3Ciao!

Interview 4Arrivederci!

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Interview 5Arrivederci!

Interview 6Ciao, ragazzi!

Interview 7Ciao!

Interview 8Ciao!

Interview 9Ciao!

Interview 10Arrivederci!

Interview 11Ciao!

Interview 12Arrivederci!

Capitolo 1

Strategie di comunicazione

Ti piace… ? / Le piace… ?Parte prima

Interview 1Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Molto.

Interview 2Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Sì, sì, sì.

Interview 3Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Il cinema americano? Sì.

Interview 4Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Eh… sì.

Interview 5Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Sì. Dipende che tipo, in che senso americano. Quello ad esempio alla Schwarzenegger, no.

Interview 6Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Sì.

Interview 7Onscreen question: Le piace il cinema americano?Insomma. Insomma. Diciamo, così.

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116 Avanti! Instructor’s Manual

Interview 8Onscreen question: Ti piace il cinema americano?Eh… sì, sì. Mi piace tutto il cinema.

Parte seconda

Interview 1Onscreen question: Hai attori o attrici preferiti?Mi piace molto Mel Gibson.

Interview 2Onscreen question: Hai attori o attrici preferiti?Russell Crowe mi piace molto per esempio. Anche Johnny Depp.

Interview 3Onscreen question: Hai attori o attrici preferiti?Allora, Julia Roberts, Richard Gere, Brad Pitt, e Demi Moore e Sylvester Stallone mi piace da morire.

Interview 4Onscreen question: Hai attori o attrici preferiti?Robert DeNiro. Di recente Johnny Depp, Al Pacino. Nicole Kidman, eh, Demi Moore è la mia preferita.

Capitolo 2

Strategie di comunicazione

Sei italiano/a? / È italiano/a?Interview 1Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Mi chiamo Giacinta Pocci. Sono di Roma.

Interview 2Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Mi chiamo Stella Lukas. Sono dell’Eritrea.

Interview 3Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Ciao. Mi chiamo Katrin. Sono austriaca.

Interview 4Onscreen question: Buon giorno! Come si chiama? E di dov’è?Mi chiamo Paolo Rosada. E sono di Venezia.

Interview 5Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Piacere. Maivis. Sono nata a Cuba, L’Havana.

Interview 6Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Io mi chiamo Carlotta Rodda. Sono di Ivrea, in provincia di Torino.

Interview 7Onscreen question: Ciao! Come ti chiami? E di dove sei?Io mi chiamo Antonietta. Sono di Capo Verde.

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Capitolo 3

Strategie di comunicazione

A che ora?Interview 1Onscreen question: A che ora ti alzi?Normalmente mi alzo sulle nove di mattina. Faccio colazione e poi mi reco a lezione con lo scooter. Houno scooter.

Interview 2Onscreen question: A che ora sveglia la bimba?E verso le sette sveglio la bimba.

Interview 3Onscreen question: A che ora ceni?Si mangia, io mangio intorno (around), noi mangiamo intorno alle sette e mezza, però dipende, dipendedalle famiglie. Alcuni mangiano più tardi, altri prima. Dipende.

Interview 4Onscreen question: A che ora ti svegli?La mattina mi sveglio presto. Mi sveglio verso le otto. Faccio colazione.

Interview 5Onscreen question: A che ora ritorni dalla discoteca?Usciamo per le dieci, dieci e mezzo. Torniamo per le tre e mezzo, quattro.

Capitolo 3

Strategie di comunicazione

Cosa ti piace fare? / Cosa Le piace fare?Interview 1Onscreen question: Nel tempo libero cosa Le piace fare?Nel tempo libero mi piace ballare. Ballo il tango. Mmm. Mi piace leggere, andare al cinema, ascoltare lamusica. Un po’ tutti i tipi di musica. Mi piace anche viaggiare.

Interview 2Onscreen question: Nel tempo libero cosa ti piace fare?Nel tempo libero mi piace andare in discoteca, andare a bere qualcosa con gli amici. Giocare a calcio èun bel passatempo.

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118 Avanti! Instructor’s Manual

Capitolo 4

Strategie di comunicazione

Chi sei? / Chi è?Cosa fai? / Cosa fa?Parte prima

Interview 1Mi chiamo Antonella. Sono nata a Roma. Vivo a Salerno. Ho quarantatré anni.Onscreen question: Cosa fa?La mamma e la commerciante.

Interview 2Sono Giorgio Amendola. Ho quarant’anni. Sono di Roma…Onscreen question: Cosa fa?… e faccio il fotoreporter.

Interview 3Io mi chiamo Elena Manfredini. Sono di Bologna. Ho ventisette anni.Onscreen question: Cosa fa?Sono medico.

Interview 4Io mi chiamo Mauro Civai. Io ho cinquantatré anni…Onscreen question: Cosa fa?… e faccio il direttore del museo del Palazzo Pubblico.

Interview 5Sono di Roma. Mi chiamo Alessia. Ho ventitré anni.Onscreen question: Cosa fai?Studio all’Accademia di Moda e Costume qui a Castel Sant’Angelo a Roma.

Parte seconda

Interview 1Onscreen question: Com’è la tua famiglia?È una famiglia molto allegra.

Interview 2Onscreen question: Com’è l’accento napoletano?L’accento è terrificante.

Interview 3Onscreen question: Com’è Roma?Roma è diventata molto caotica.

Interview 4Onscreen question: Com’è la lingua inglese?È una lingua molto bella.

Interview 5Onscreen question: Com’è il Suo lavoro?È un lavoro molto interessante, molto soddisfacente.

Tanti saluti da… Napoli!

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Capitolo 5

Strategie di comunicazione

Ti piacerebbe… ? / Le piacerebbe… ?Interview 1Io mi chiamo Cristina. Ho diciotto anni e studio.Onscreen question: Ti piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Mi piacerebbe molto. Poi mi piacerebbe vedere Miami, Los Angeles, le città più famose, diciamo.

Interview 2Io sono Lorenzo Maioli. Ho diciannove anni. Faccio, studio matematica qui a Bologna.Onscreen question: Ti piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Mah, a dir la verità mi piacerebbe di più andare in Canada.

Interview 3Io mi chiamo Maria Alfonsa Amendola. Sono nata ad Amalfi. Ho cinquantuno anni.Onscreen question: Le piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Non amo viaggiare, signora.

Interview 4Io mi chiamo Gaia Brilli. Ho trentatré anni e lavoro in quest’enoteca e vendo il vino.Onscreen question: Ti piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Sì, come no!

Interview 5Mi chiamo Sara. Ho ventisei anni.Onscreen question: Ti piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Sì. Mi piacerebbe anche perché ho avuto un’amica che ha fatto un coast-to-coast e ci ha fatto vederetutta la… tutto il filmato, è stato bellissimo. Sì, sì.

Capitolo 6

Strategie di comunicazione

Dai!Interview 1Onscreen question: Ti piace il game show Eredità?Oh no, no, no, mamma mia!, no.

Interview 2Onscreen question: Sa l’inglese?No. Peccato!

Interview 3Onscreen question: Puoi dire qualcosa in inglese?Oddio!

Interview 4Onscreen question: Chi sono i tuoi attori e attrici preferiti?Oh. Non so. Johnny Depp. E poi. Boh. Keanu Reeves. E non lo so. Le attrici? Winona Ryder. Eh. Boh.Non so.

Interview 5Onscreen question: Le piacerebbe visitare gli Stati Uniti?Magari!

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120 Avanti! Instructor’s Manual

Capitolo 7

Strategie di comunicazione

Mi puoi… ? / Mi può… ?Interview 1La chiesa è dedicata a Sant’Andrea, uno degli apostoli.

Interview 2Noi siamo una famiglia molto numerosa. Ci sono tanti figli quindi ho molti cugini e parenti. Ho un fratello più grande di me, ha ventitré anni. Poi ci sono io. E ho una sorella più piccola di me che va ancora a scuola.

Interview 3Certo! Allora, io sono Lucia. Ho diciannove anni. Frequento l’università di Bologna. Studio lingue e letterature straniere. Studio l’inglese, il tedesco, lo spagnolo.

Interview 4Ci sono specialità tipo i tortellini, a Bologna, chiaramente. Le lasagne, le tagliatelle. Questo genere dicose. Sì. Soprattutto primi piatti comunque.

Interview 5La cosa che hanno i napoletani è l’ospitalità. Cioè, tu dopo un giorno già sei amico di un napoletano.Quindi quella è la cosa, la prima differenza. Però posso anche dire che cioè se una persona romana diventa amica è amica al cento per cento.

Interview 6Dalle nove alle tredici e trenta. Dalle sedici e trenta alle venti.

Capitolo 8

Strategie di comunicazione

Cos’è il Palio di Siena?InterviewOnscreen question: Mi può descrivere il Palio di Siena?Siena ha anche una festa che diversamente da ogni altra festa a Siena si fa da mille anni sempre. Tuttigli anni si è fatta questa festa che è il Palio. E ancora oggi si fa con grande entusiasmo, grande passione,grande partecipazione popolare. Il Palio è una corsa di cavalli.

Onscreen question: C’è un premio?Si assicura un premio che è uno stendardo dipinto, una bandiera dipinta e quindi un premio simbolico,non un premio venale, reale, insomma.

Onscreen question: Dove ha luogo?Prima si faceva lungo le vie della città, poi invece da più di trecento anni si fa nella Piazza del Campo,girando intorno alla Piazza del Campo.

Onscreen question: Quando accade?Accade ogni anno il 2 luglio e il 16 agosto.

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Capitolo 8

Strategie di comunicazione

Auguri!Interview 1ArrivederLa e buon lavoro, eh! In bocca al lupo!

Interview 2Un saluto a tutti e in bocca al lupo!

Interview 3Buon viaggio e una buona permanenza e vacanza qui a Siena.

Interview 4Buon lavoro!

Interview 5Di nuovo, auguri!

Tanti saluti da… Roma!

Capitolo 9

Strategie di comunicazione

Chi sei? / Chi è?Interview 1Mi chiamo Stefano Minguzzi. Sono nato a Ravenna in Romagna. Ho ventidue anni e studio biologiamolecolare a Bologna, all’università di Bologna.

Interview 2Allora, sono di Roma. Mi chiamo Alessia. Ho ventitré anni. Studio all’Accademia di Moda e Costumequi a Castel Sant’Angelo a Roma.

Interview 3Io mi chiamo Francesca. Sono di Siena. Ho ventotto anni. Sono nata qui e attualmente vivo qui. Sonolaureata in matematica e ho fatto l’abilitazione, ho preso l’abilitazione per l’insegnamento e oggi sonoinsegnante di matematica e fisica nelle scuole superiori.

Interview 4Allora, io mi chiamo Elena Manfredini. Sono di Bologna. Ho ventisette anni. Sono medico. Mi sono laureata da due anni e vivo qui a Bologna.

Interview 5Dunque, io mi chiamo Elisa. Sono di Mantova e studio qua a Bologna. Faccio matematica informaticacomputazionale, cioè matematica applicata al mondo dell’informatica.

Interview 6Mario, piacere. Federica, piacere. Siamo di Napoli. Io studio, facoltà di scienze politche. Io invece stoalla facoltà di giurisprudenza a Napoli sempre. Ho vent’anni. Io ventitré. Facciamo la vita di studenti.Niente di particolare. La solita classica vita.

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122 Avanti! Instructor’s Manual

Capitolo 9

Strategie di comunicazione

Cosa vuoi fare? / Cosa vuole fare?Interview 1Onscreen question: Alessia, che cosa vuoi fare?Allora, sì, il mio progetto è di aprirmi un negozio. Un negozio mio personale.

Interview 2Onscreen question: Elisa, che cosa vuoi fare?Ma, dunque, vorrei in un futuro lavorare nell’industria dell’informatica. Il mio sogno sarebbe magarinel mondo dei videogiochi riuscire a programmare videogiochi.

Interview 3Onscreen question: Mario e Federica, che cosa volete fare?Io vorrei fare il diplomatico, ossia la carriera diplomatica appunto in un’ambasciata spero italiana daqualche parte. Io il notaio vorrei fare. Infatti studio legge quindi mi piacerebbe molto.

Capitolo 10

Strategie di comunicazione

PurtroppoInterview 1Onscreen question: Per chi fai tifo?Purtroppo per il Napoli. Dico purtroppo perché sta in Serie B.

Interview 2Onscreen question: Perché sei fuori corso all’università?Io ho cominciato molto bene all’università. Poi sono, sono purtroppo per le nostre attività, col, del ne-gozio, abbiamo, ho, un po’ fatto fatica essere in pari, quindi sono fuori corso. Però fortunatamente sonoarrivata alla fine. Mi manca un esame solo e la tesi.

Interview 3Onscreen question: Sei mai stata negli Stati Uniti?No, purtroppo no, perché ho un po’ paura dell’aereo.

Interview 4Onscreen question: Mi può parlare della Sua esperienza scolastica?Purtroppo ho fatto fino alla seconda media e poi ho dovuto lasciare perché la famiglia era povera e do-vevo lavorare. Tutto qua.

Interview 5Onscreen question: Le piace l’inglese?Sì, l’ho studiato. Mi piace molto sentirlo. Purtroppo non lo so parlare bene.

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Capitolo 11

Strategie di comunicazione

Com’era?Interview

Parte primaOnscreen question: Può presentarsi, per favore?Be’ io mi chiamo Alberto Dondoli. Sono un insegnante elementare in pensione da una decina d’anni. Eabito a Pienza però sono originario di Colle di Val d’Elsa che è un paese, cioè una cittadina che si trovatra Siena e Firenze in provincia di Siena.

Parte secondaOnscreen question: Perché la scuola era importante per i bambini?Per loro la scuola era una cosa importante perché si poteva apprendere cose di cui non sentivano par-lare in famiglia in quanto provenivano quasi tutti da famiglie contadine.

Parte terzaOnscreen question: Quali sono le qualità di un buon insegnante?Beh, io credo avere l’entusiasmo e diciamo capacità di mettersi in contatto con i bambini insomma. Inmaniera da farli sentire come in una famiglia insomma. Difatti c’è questo fatto che alcuni bambini avolte mi hanno chiamato «babbo».

Capitolo 12

Strategie di comunicazione

Secondo te… / Secondo Lei…Interview

Parte primaOnscreen question: Può presentarsi, per favore?Io mi chiamo Mauro Civai. Io ho cinquantatré anni e faccio il direttore del Museo del Palazzo Pubblico,del Museo Civico da venticinque anni. È un lavoro molto interessante e molto soddisfacente per un senese perché nel Museo Civico sono custodite alcuni tra i tesori più importanti che esistono ancoraoggi a Siena.

Parte secondaOnscreen question: Secondo Lei, perché Siena è una bella città?Siena è una città molto antica. E più di altre, della maggior parte delle altre città, ha avuto la fortuna dipoter conservare quello che era la sua struttura originale. Siena è una città quindi molto bella, moltoamata dai turisti. Bella per i singoli monumenti, per i singoli musei, ma la sua unicità è proprio quelladi essere una città complessivamente ben conservata.

Onscreen question: Secondo Lei, cos’è significativo del Museo Civico al Palazzo Pubblico?Il Palazzo Pubblico, quello dove noi siamo adesso, quello dove è ospitato il museo che io dirigo, è probabilmente il più significativo, il più distintivo, diciamo, della città perché ospita opere dei piùgrandi pittori senesi di ogni tempo dal Trecento all’Ottocento perlomeno.

Onscreen question: Secondo Lei, perché la storia politica di Siena è particolare?È bene ricordarlo, Siena non è mai stata governata da un solo personaggio o da una sola famiglia, ma è sempre stata governata da gruppi di persone elette dal popolo e quindi ha sempre avuto una forma,diciamo, democratica.

Tanti saluti da… Bologna!

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124 Avanti! Instructor’s Manual

Capitolo 13

Strategie di comunicazione

Hai un sogno nel cassetto? / Ha un sogno nel cassetto?Interview 1Onscreen question: Hai un sogno nel cassetto?Sì, prima di tutto la laurea, e poi lavorare, viaggiare, imparare l’inglese.

Interview 2Onscreen question: Ha un sogno nel cassetto?Un sogno nel cassetto? Ma, sicuramente, il mio primo sogno nel cassetto è viaggiare.

Interview 3Onscreen question: Hai un sogno nel cassetto?Il sogno nel cassetto è diventare attrice di teatro.

Interview 4Onscreen question: Hai un sogno nel cassetto?Un sogno nel cassetto? Viaggiare tanto. Mi piacerebbe visitare tutto il mondo.

Interview 5Onscreen question: Ha un sogno nel cassetto?Ma, non l(i) ho mai cullati io i sogni. Sono sempre un realista. Sono sempre stato con i piedi piantati…niente… per terra.

Interview 6Onscreen question: Hai un sogno nel cassetto?Sì. Sposarmi. Però, mi piacerebbe molto fare una… avere una bella famiglia, sposarmi con la personagiusta. Penso sia un po’ il sogno di tutti, no?

Capitolo 14

Strategie di comunicazione

Cosa si fa?Interview 1Onscreen question: Cosa si fa dopo pranzo?Si esce, si va in palestra, si accompagnano i figli alle varie attività pomeridiane.

Interview 2Onscreen question: Cosa si fa dopo pranzo?Il pomeriggio, si gira, così, si va a trovare amici, parenti, così si passa la serata un po’ alla televisone.

Interview 3Onscreen question: Cosa si fa dopo pranzo?Va be’, dopo pranzo, poi magari…… ci si mette a studiare…… poi la sera si esce con gli amici, si va a bere qualcosa…… in qualche locale…… o una passeggiata sul lungomare.

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Capitolo 15

Strategie di comunicazione

Sai l’inglese? / Sa l’inglese?Puoi dire qualcosa? / Può dire qualcosa?Parte prima

Interview 1Onscreen question: Sa l’inglese?Un pochino, sì. Un po’.Onscreen question: Può dire qualcosa?Well, what can I say? I dunno. I dunno what to say.

Interview 2Onscreen question: Sa l’inglese?Ma no, non tanto. Poco poco.Onscreen question: Può dire qualcosa?Eh, ad esempio, thank you, bye-bye. Bye-bye. Qualche prezzo, così, qualche numero. Non più di tanto, maun discorso vero e proprio non lo so fare. È perché non ho fatto l’inglese a scuola.

Interview 3Onscreen question: Sa l’inglese?Eii, ma proprio pochissimo, perché, pochissimo.Onscreen question: Può dire qualcosa?Ma, le cose base insomma come sai, Come stai? How are you? Quanti anni hai? How old are you? Dadove vieni? Where are you from? Sto bene. I’m, e, e, I’m fine, thanks. Insomma queste cose qua.

Interview 4Onscreen question: Sa l’inglese?Diciamo che per essere un italiano lo so abbastanza bene perché gli italiani hanno una difficoltà moltogrande con l’inglese.Onscreen question: Può dire qualcosa?Yeah. We, we can continue to speak in English, if you want.

Interview 5Onscreen question: Sai l’inglese?Più o meno.Onscreen question: Puoi dire qualcosa?Così non mi viene in mente subito proprio…

Interview 6Onscreen question: Sai l’inglese?Un po’.Onscreen question: Puoi dire qualcosa?My name is Lucia. I’m nineteen years old. I dunno.

Interview 7Onscreen question: Sai l’inglese?Eu, poco. A little.Onscreen question: Puoi dire qualcosa?My name is Stefano Minguzzi. I study biology in Bologna. Uhh, in the weekend I work in a restaurant of a hotelof Ravenna. Good, ok.

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126 Avanti! Instructor’s Manual

Interview 8Onscreen question: Sa l’inglese?Io purtroppo no.

Interview 9Onscreen question: Sai l’inglese?Nessuna lingua. Parlo italiano e napoletano.

Parte seconda

Interview 1Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Moltissimo. Sì. Specialmente con questo sviluppo della diciamo multimedialità e specialmente noi chelavoriamo con le immagini è abbastanza fondamentale. Un po’ per la, per la conoscenza anche dei programmi dei computer che comunque sono difficilmente tradotti in italiano.

Interview 2Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Nel campo dell’informatica, sì. Sicuramente. Il mio libro di testo è tutto in inglese. Ce l’ho, ce l’ho qui, èpraticamente un libro di ottocento pagine, tutto in inglese. Non esiste in italiano, l’edizione italiana.

Interview 3 (Iolanda)Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Sì, molto molto importante. Le lingue sono la cosa più importante per lavorare. Ma non solo nel mio lavoro, eh? In tutti i lavori. Perché sapere come minimo l’inglese, eh perché quasi tutti parlano l’ingleseormai. I giovani tutti perché, vedo il mio nipotino che ha fatto la prima elementare già ha inglese ascuola quindi tutti sapranno l’inglese in futuro.

Interview 4 (Paolo)Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Imparare nuove lingue è una prospettiva nuova per l’impegno, per un futuro lavoro, perché nella globalizzazione più lingue conosci e più chiavi d’ingresso hai nel mondo lavorativo.

Interview 5 (Laura)Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Beh, che studiare le lingue comunque è importante. Almeno, va be’, per noi italiani è sicuramente piùimportante perché diciamo l’inglese, l’americano ti aprono molte porte. Però comunque è bello entrarenella lingua perché si entra anche molto nella cultura.

Interview 6 (Francesca)Onscreen question: È importante sapere l’inglese?Comunque è importante eh conoscere altre lingue perché gli americani, gli inglesi o tutti coloro che parlano inglese o americano sono facilitati, no? nel vivere. Perché tutti, bene o male, parlano un po’ diinglese. Ma è molto bello quando vediamo dei turisti che vengono qui e sanno un po’ d’italiano.Questo è bello ed è segno di anche di cultura, di interesse e di apertura mentale.

Di dove sei? / Di dov’è?

Si sente!Interview 1Onscreen: Stefano è dell’Emilia-Romagna.Normalmente mi alzo sulle nove di mattina. Faccio colazione e poi mi reco a lezione con lo scooter. Houno scooter.

Interview 2Onscreen: Il maestro Dondoli è della Toscana.Be’ io mi chiamo Alberto Dondoli. Sono un insegnante elementare in pensione da una decina d’anni. Eabito a Pienza però sono originario di Colle di Val d’Elsa che è un paese, cioè una cittadina che si trovatra Siena e Firenze in provincia di Siena.

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Interview 3Onscreen: Anna Maria è della Campania.Eh, ad esempio, thank you, bye-bye. Bye-bye. Qualche prezzo, così, qualche numero. Non più di tanto, maun discorso vero e proprio non lo so fare. È perché non ho fatto l’inglese a scuola.

Capitolo 16

Strategie di comunicazione

Hai qualcosa da dire? / Ha qualcosa da dire?Interview 1 (Anna Maria)Onscreen question: Ha qualcosa da dire ai nostri studenti?Ma io agli studenti americani posso dire di studiare bene l’italiano perché è importante. E che devonovenire in Italia a vedere tutte le nostre cose belle perché l’Italia è tutta bella, non c’è un posto che non èbello incominciando dal Nord al Sud.

Interview 2 (Antonella)Onscreen question: Ha qualcosa da dire ai nostri studenti?Studiate l’italiano. È una lingua bellissima. E venite in Italia.

Interview 3 (Annalisa e Claudia)Onscreen question: Avete qualcosa da dire ai nostri studenti?Di studiare l’italiano perché è una lingua molto bella, molto musicale. Perché l’Italia è un bel paese, gliitaliani sono belli e si mangia bene.

Interview 4 (Chiara)Onscreen question: Hai qualcosa da dire ai nostri studenti?Beh, di visitare l’Italia perché è un paese molto bello. La gente è molto amichevole. E spero, sì, si mangia benissimo. Spero un giorno anch’io di poter andare in America perché mi piacerebbe molto. Vi aspetto.

Interview 5 (Lucia)Onscreen question: Hai qualcosa da dire ai nostri studenti?Studiate l’italiano e venite in Italia perché è un paese fantastico.

Interview 6 (Stefano)Onscreen question: Hai qualcosa da dire ai nostri studenti?Un consiglio per gli studenti americani è quello di imparare altre culture che è sempre una cosa utilenella vita e ti permette di vedere le diverse cose da punti di vista diversi oltre al tuo.

Interview 7 (Iolanda)Onscreen question: Ha qualcosa da dire ai nostri studenti?Un consiglio di sapere parlare le lingue che sia molto importante e un consiglio di viaggiare, di vedereil mondo perché è bello viaggiare, vedere, scoprire altri paesi, altri usi, altri costumi. È una cosa moltobella. Io purtroppo alla mia età ho poche «chance» diciamo. Sì, vado una volta all’anno però, ma i giovani, è molto bello che siano aperti con tutto il mondo.

Tanti saluti da… Siena!

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