Via Roma: c'era una volta e c'è ancora
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PROGETTO DI GEO STORIA: “VIA ROMA: C’ERA
UNA VOLTA E C’E’
ANCORA”�
18 BAMB. DI 4/5 ANNI, INS: SIMIONATO CRISTINA. ANNO SCOL 2011/12
SCUOLA DELL’INFANZIA: F.LLI GRIMM SPINEA 1° CIRCOLO
MOTIVAZIONE
Conoscenza e apprezzamento di aspetti del proprio territorio attraverso i quali avviare la
formazione storica e geografica del bambino nella scuola dell’infanzia.
Obiettivi di apprendimento (v. Indicazioni nazionali 2007 )
Avviare all’osservazione di alcuni edifici presenti in via Roma, dal Municipio alla Bella
Venezia.
Promuovere la capacità di confronto tra l’aspetto odierno e quello di un tempo passato
attraverso la lettura di immagini e l’ascolto delle fonti orali.
Imparare ad ascoltare i suoni dell’ambiente.
Ricercare/ricreare sonorità di un tempo passato.
Definire/negoziare il significato delle parole.
Avviare alla conoscenza del luogo in cui si vive nelle sue caratteristiche geografiche e
storiche.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (v. Indicazioni nazionali per il
curricolo)
Definisce ad un primo livello i concetti indicati e in particolare: distingue le diverse
tipologie di edificio (abitazione, villa, attività commerciale, �)
“Legge”, descrive immagini.
Analizza immagini per ricavare informazioni.
Rappresenta graficamente e/o con altre tecniche.
Mette in relazione presente e passato nell’ individuare trasformazioni .
Riconosce tracce del passato lungo il tratto di via osservato.
2 aprile 2012: prima uscita insieme per promuovere l’attenzione verso la realtà
presente e passata del nostro quartiere�
Osserviamo
attentamente tutto ciò
che incontriamo �
Villa Del Maino in piazza Fermi �, proseguiamo
percorrendo la via principale di Spinea:
Via Roma, osserviamo le vetrine dei negozi:
l’edicola�
Il negozio di animali �
Il fruttivendolo �
Dentro a questa bella villa antica ci
sono: il panificio e un ristorante�
Osserviamo com’è “fatta”, com’è il
cancello�
C’è tantissimo
rumore di auto,
camion � che
coprono le voci dei
compagni e delle
maestre
Passiamo davanti al negozio di calzature
“Da Marceo”� il fondatore e proprietario
esce, ci saluta e ci racconta da quanto
tempo lavora qua “ 60 anni” ci mostra e
spiega come si costruiscono le scarpe
A scuola ricordando l’uscita si
ricostruisce il percorso fatto aiutandoci
con “i punti di riferimento” che
ritroviamo nelle foto scattate durante
l’uscita
Cerchiamo di
ricordare la
strada
percorsa
utilizzando
questa
grande
“mappa”
realizzata dai
bambini di 5
anni
PRIMA DI ARRIVARE IN VIA ROMA SIAMO PASSATI DAVANTI A “VILLA DEL
MAINO” IN PIAZZA FERMI. ECCO COME I BAMBINI DESCRIVONO LA FOTO CHE
LA RAPPRESENTA
:
AURORA: la Villa Del Maino è a Spinea, vicino a un ristorante, in Piazza Fermi. “le
due case” dalle parti sono basse e bianche, sono attaccate a quella in mezzo che è
alta. E’ antica: ha tanti anni e quando la nonna era piccola c’era.
NICOLO’: è in “piazza mercato” perché ci sono tanti “mercatini” e io ci vado, ma solo
dal fruttivendolo, con tutta la mia famiglia. Il “pezzo” in centro è alto, le finestre in alto
sulla “casa alta” sono quadrate e piccole e sono 21. la “riga” sotto sono più grandi e
rettangolari. La villa è antica, quando i nonni erano piccoli c’era già: l’avete detto voi!
IUSTINIAN: le finestre “in mezzo” sono belle. In su sono un po’ “rotondine”e in basso
quadrate. Se le guardi “girato” le curve in alto sembrano il numero 3.
LUCILLA. è la Villa Del Maino, si trova a Spinea, in Piazza Fermi. Mi sembra nuova�
a me “queste case” sembrano nuove� invece è vecchia� antica: vuol dire� come
“quel cancello” (villa del panificio, via Roma) � le case vecchie hanno il muro che è
“tutto scambiato con l’altro colore”
ALVISE: è antica: vuol dire: vecchia! E’ bella, mi piace tanto!
IL FRUTTIVENDOLO
Allestiamo anche noi il
nostro “negozio”
realizzando frutta e
verdura con la pastella
colorata
Come veri
“panettieri”
prepariamo
il “pane
vero”
facendo
l’impasto
con: farina,
lievito di
birra,
acqua e
sale
CONFRONTIAMO QUESTA IMMAGINE
DEL PASSATO CON I LUOGHI DEL
PRESENTE STIMOLANDO LA LETTURA
DI UNA FONTE ICONOGRAFICA�
OSSERVIAMO UNA VECCHIA FOTO DEL
NEGOZIO “CESTARO” IN VIA ROMA
“ non c’era
la vetrina
grande
come
adesso!
Bisognava
entrare per
vedere
cosa
comperare”
Si capisce
solo dalla
scritta che
è Cestaro”
CERCHIAMO DIFFERENZE E ANALOGIE TRA IL
NOSTRO TEMPO E IL TEMPO DEL PASSATO
OSSERVANDO QUESTA VECCHIA FOTO DEL
PANIFICIO �
“si vedono le finestre che sono uguali a quelle di
adesso” “ma non tutte, quelle in basso sono diverse!”
NICOLO’: è appuntito sopra e sotto c’è “il gambetto” , e sotto il cerchio, è fatto di ferro
perché è grigio!
AURORA C: ha “delle cose” appuntite, c’è un “cartellino” piccolo, � per me c’è
scritto: “attenzione umani”. Le punte servono perché se un ladro ruba i gioielli si farà
male!
IUSTINIAN. è “arrotondito” dove è basso, e dove è alto è “quadratino” e ha delle
punte in alto: serve per non far passare i ladri. Sono quelli che prendono il cibo o
“tante cose” che servono!
LUCILLA: è con le “puntite” perché se tu sali su e dopo scavalchi ti fai male “dove
tocchi” e non puoi passare dentro “alle righe”. E’ un cancello antico, si capisce che ha
le “punte” e anche i “fiori” (chiodi)
THOMAS: è antico perché è tanti anni che è là, perché è di ferro, c’era quando la
mamma era piccola. Ne ho visto uno così vicino al parco di Mirano, “sul ristorante” le
punte servono che: non bisogna scavalcarle!
ALESSANDRO: è antico, si capisce dalla forma. Il mio cancello è verde e piccolo, è
nuovo, non antico, si capisce dalla forma! In Via Roma ho visto un altro cancello così
antico. FILIPPO: è antico!
RICCARDO: è appuntito perché ha le punte, per non entrare là! C’è un cancello
come questo dal nonno, anche il suo è antico; e anche dall’altro nonno Franco è così!
Antico vuol dire: farlo vedere bello!
NICOLO’: antico vuol dire vecchio, di tanto tempo, quando noi saremo ancora più
grandi, il cancello sarà ancora più antico perché il tempo passa: vuol dire che viene
un altro giorno e poi viene un altro mese. Dentro un mese ci sono 41 giorni lo so
perché ho contato bene sulla pagina del calendario!
OSSERVIAMO
ATTENTAMENTE UNA FOTO
CHE RAPPRESENTA IL
TRATTO DI VIA ROMA CHE
ABBIAMO PERCORSO�
Lo osserviamo,
rappresentiamo
e confrontiamo
questa foto �
CONVERSAZIONE MENTRE I BAMBINI OSSERVANO LA FOTO RECENTE DI
PIAZZA MARCONI :
NICOLO’: vedo una foto “di uno di questi giorni�” ALESSANDRO: si vede l’autobus..
IUSTINIAN: � e una macchina� e una casa NICOLO’: è la chiesa! ALICE: assomiglia
a una casa, ma non è una casa! THOMAS: si fa la messa.. AURORA U.: �si sta in
silenzio.. NICOLO’: �si sta seduti� ALICE:� si canta� AURORA C.: in chiesa ho
acceso una candelina! NICOLO’:� si dicono le preghiere � JOELE: � non si dicono le
parolacce� AURORA C.: � sennò ti mandano fuori� LUCILLA: quando ero da mia
nonna, ho deciso di andare in chiesa e ho acceso una candelina� AURORA C.: vedo in
foto il “campanaro” �campanile! E’ vicino alla chiesa: è più alto della chiesa! THOMAS:
io vedo Via Roma, che è una strada, serve per le macchine, il pullman, i camion, le
moto� ALICE E IUSTINIAN: e per i trattori! THOMAS:� è dritta, di qua c’è una curva�
ALICE: c’è una finestra sopra di tutto sul campanile� IUSTINIAN: la finestra è a forma
di “serpente”� ALICE: � ha la “punta arrotondata”�e sotto ce ne sono altre due,
ancora a “punta arrotondata”, dentro c’è una campana. THOMAS: due! Perché ci sono
due uomini che le suonano, perché ho visto io, quando sono andato a piedi!!! Servono
per suonare il “mezzogiorno”� anche le ore: “che ore sono”: quando sono le 5 suonano
5 colpi! FILIPPO: vedo una casa! ERZA: è un palazzo! FILIPPO: � e da “questa parte”
si entra al parco! RITA: “Nuove Gemme”! AURORA U.: c’è “una righetta” che si tira e
suonano le campane. NICOLO’: è una corda! THOMAS: no! Non si tira: si dondola per
dondolare le campane! RITA: io abito dall’altro lato, di qua. IUSTINIAN: la chiesa è
antica, si capisce dalla forma!
RITA: per me “antica nuova” perché è bella, non è rovinata!
con�una FOTO
ANTICA CHE
RAPPRESENTA
LO STESSO
TRATTO DI
STRADA�
Quando i miei nonni
erano piccoli c’era il
filobus, lo dice la foto
vecchia! Non c’era
l’autobus arancione e
le tante macchine,
c’erano anche le
biciclette, come
adesso �
CONVERSAZIONE MENTRE I BAMBINI OSSERVANO LA FOTO ANTICA
RITA: la foto è “bianco e nero” e mi fa capire che è antica! AURORA C: perché non
c’erano i colori sulla foto!
LUCILLA: a me sembra “il posto” di prima! LUCILLA: vedo anche delle persone �
AURORA C: io vedo “il filo per far correre” il tram! JOELE: anch’io! AURORA C:
perché corre con l’elettricità! JOELE: ora non c’è il tram, ci sono tante macchine e
l’autobus! NICOLO’: però si vede poco il filo e poco tutto! GIOVANNI: Sì!
XHEVIT: la chiesa la vedo qualche volta, quando vado in bici con la mamma, in Via
Roma.
ALESSANDRO: secondo me la chiesa è cambiata, non è uguale: la forma! NICOLO’:
secondo me la chiesa di oggi è uguale a quella della foto antica! THOMAS: anche
secondo me! E anche il campanile!
IUSTINIAN: la strada di oggi non è come la strada della foto antica perché non c’è
più il filobus: c’è le macchine! AURORA U: nella foto c’è tanta gente “in piedi”
IUSTINIAN: andavano con la bici o a piedi� NICOLO’: � oppure con il filobus!
FILIPPO e RITA: la chiesa è uguale di forma!
AURORA C: non ci sono i semafori nella foto antica perché c’erano pochissime
macchine e non serve con poche macchine! LUCILLA: là (nella foto) ci sono i nonni
piccoli, già nati!
FILIPPO: i semafori servono per non scontrarsi e là (foto) non ci sono macchine: non
servono!
Il filobus per correre
prendeva l’energia dai fili
in alto� si attaccava�
l’autobus invece non
funziona così! Ha il
motore e lo scarico con il
fumo dietro!”
CONCLUSIONI:
Questo progetto è stato seguito con interesse da tutti i bambini.
Di fondamentale importanza è stato:
• conoscere e scoprire il proprio ambiente di vita,
• riconoscere gli elementi naturali e antropici che lo caratterizzano per rafforzare
e consolidare i propri punti di riferimento,
• saper mettere in relazione gli elementi del passato con quelli del presente
ponendosi domande sulle trasformazioni avvenute,
• riconoscere, rispettare e sentirsi parte dell’ambiente in cui si vive permetterà ai
cittadini di domani di vivere la propria Città con maggiore responsabilità e
partecipazione.