Vi segnaliamo: L’accoltellator e Matera 2019...al largo delle coste del Ke-rala e cercherà in...

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971 69309, fax 0971 601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835 256440, fax 0835 256466 www.ilquotidianodellabasilicata.it Mercoledì 18 settembre 2013 Il Consiglio regionale della Basilicata, in collaborazione con i quotidiani La Gazzetta del Mezzogiorno, La Nuova del Sud e Il Quotidiano della Basilicata, porterà nelle scuole lucane l’informazione.: per capire il mondo, per fare cultura, per costruire il futuro. Vi segnaliamo: Matera 2019 Paolo Verri: «Così ho messo d’accordo tutti» Paolo Verri ANTONELLO GRASSI a pagina 25 Matera Tour tra i rifiuti della città CIERVO a pagina 28 Rifiuti a Matera Potenza La protesta Notte insonne nell’atrio del comune MARTINO a pagina 18 I lavoratori in protesta StiglianoPassionale Con l’accetta contro il rivale CORRADO a pagina 30 La conferenza stampa dei Cc La cronaca delle primarie L’accoltellatore L’agguato di Pignola per una resa di conti sembra la metafora della guerra Pd tra endorsement più o meno ufficiali, equilibrismi e accordi sottobanco. Scontiamo oggi la mancanza di linearità del passato. Ma è questa la Basilicata che ci meritiamo? Intanto il Gup convoca gli imputati di rimborsopoli dopo le elezioni AMATO, CIERVO, LABANCA, LORUSSO e SANTORO da pagina 6 a pagina 13 L’aspirante governatore: all’alba in azienda e poi in giro tra imprenditori e agricoltori. Il camper? “E’ troppo lento” L’UTOPIA DELL’ETICA DELLA POLITICA di LUCIA SERINO Sarà l'utopia e non un ipad a salvarci. Lo scriveva me- ravigliosamente ieri Francesco Cormino sul Corriere del Mezzogiorno a proposito della scuola. Pensiamo veramente che l'uso di un kindle sane- rà il recupero delle buone letture? Pensiamo che co- municare la politica sia fa- re una buona politica? L'u- topia è uno scatto di cuore che ci consente di cammi- nare e non fermarci. La inseguiamo ed essa si allontana, come l'orizzon- te. Eppure solo inseguen- dola riusciamo ad andare avanti. E' il motivo per cui ho amaramente riflettuto sui risultati del nostro mi- nisondaggio on line sui desideri dei lucani, sulle priorità da chie- dere al futuro presi- dente della regione. Reddito minimo, chiedono. Soldi per vivere. L'i- struzione dei fi- gli? Viene dopo. segue a pagina 11 BUFERA SUI FISCHIETTI REGIONALI Arbitri lucani nel caos: indagine a Bernalda Denunciato il presidente Faraldi per dubbia gestione. Interviene Nicchi: «Presto sapremo» PECORARO a pagina 33 Potenza Il 28 e 29 al Palabasento il recital “Credo” Salvarsi da ogni dipendenza Con il teatro ora è possibile ANTONELLA GIACUMMO a pagina 19 Lo spettacolo “Credo” Pasquale Marino, arrestato per la lite di Pignola Marcello Nicchi Matera, una donna per la Regione/L’intervista Angela Calia (M5s) primo candidato rosa alla presidenza In viaggio con il candidato: Benedetto Il personaggio: Michele Cannizzaro «Io in corsa? Se ci sono le condizioni, non lo escludo» Nicola Benedetto ANNO 12 - N. 257e 1,20 in abbinata obbligatoria con Italia Oggi 9 771128 022007 30918 E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971 69309, fax 0971 601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835 256440, fax 0835 256466

www.ilquotidianodellabasilicata.itMercoledì 18 settembre 2013

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Vi segnaliamo:

Matera 2019

Paolo Verri: «Cosìho messo

d’accordo tutti»

Paolo Verri

ANTONELLO GRASSI a pagina 25

Matera

To u rtra i rifiutidella città

CIERVO a pagina 28Rifiutia Matera

Potenza La protesta

Notte insonnenell’atrio

del comuneMARTINO a pagina 18

I lavoratoriin protesta

StiglianoPassionale

Con l’accettacontr oil rivale

CORRADO a pagina 30La conferenzastampa dei Cc

La cronaca delle primarie

L’accoltellator eL’agguato di Pignola per una resa di conti sembrala metafora della guerra Pd tra endorsementpiù o meno ufficiali, equilibrismi e accordisottobanco. Scontiamo oggi la mancanzadi linearità del passato. Ma è questa la Basilicatache ci meritiamo? Intanto il Gup convocagli imputati di rimborsopoli dopo le elezioni

AMATO, CIERVO, LABANCA, LORUSSO e SANTORO da pagina 6 a pagina 13

L’aspirante governatore: all’albain azienda e poi in girotra imprenditori e agricoltori.Il camper? “E’ troppo lento”

L’UTOPIADELL’ETICA

DELLAPOLITICA

di LUCIA SERINO

Sarà l'utopia e non un ipada salvarci. Lo scriveva me-ravigliosamente ieriFrancesco Cormino sulCorriere del Mezzogiornoa proposito della scuola.

Pensiamo veramenteche l'uso di un kindle sane-rà il recupero delle buoneletture? Pensiamo che co-municare la politicasia fa-re una buona politica? L'u-topia è uno scatto di cuoreche ci consente di cammi-nare e non fermarci.

La inseguiamo ed essa siallontana, come l'orizzon-te. Eppure solo inseguen-dola riusciamo ad andareavanti.

E' il motivo per cui hoamaramente riflettuto sui

risultati del nostro mi-nisondaggio on linesui desideri dei lucani,sulle priorità da chie-dere al futuro presi-dente della regione.Reddito minimo,chiedono. Soldiper vivere. L'i-struzione dei fi-gli? Viene dopo.

seguea pagina 11

BUFERA SUI FISCHIETTI REGIONALI

Arbitri lucani nel caos: indagine a BernaldaDenunciato il presidente Faraldi per dubbia gestione. Interviene Nicchi: «Presto sapremo»

PECORARO a pagina 33

Potenza Il 28 e 29 al Palabasento il recital “Cr edo”

Salvarsi da ogni dipendenzaCon il teatro ora è possibile

ANTONELLA GIACUMMO a pagina 19

Lo spettacolo “Credo”

Pasquale Marino, arrestatoper la lite di Pignola

Marcello Nicchi

Matera, una donna per la Regione/L’intervista

Angela Calia (M5s) primo candidato rosa alla presidenza

In viaggio con il candidato: Benedetto

Il personaggio: Michele Cannizzaro

«Io in corsa? Se ci sono le condizioni, non lo escludo»

Nicola Benedetto

ANNO 12 - N. 257e 1,20in abbinata obbligatoria con Italia Oggi

9 771128 022007

30918

E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati.

2 Mercoledì 18 settembre 2013

Controlli all’ingresso di Navy Yard

Wa s h i n g t o n . Aaron Alexis, 34 anni, ha ucciso 12 marine prima di essere abbattuto

Navy Yard, mistero sulla presenza del killerNEW YORK-Il NavyYarddellaMa-rina degli Stati Uniti a Washingtonieri era in gran parte ‘off limits’, an-cheper colorocheci lavorano. E’an -cora a tutti gli effetti una ‘scena delcrimine attiva’, con squadre di agen-ti dell’Fbi e di varie agenzie federaliimpegnate a far luce sucome AaronAlexis, un uomo che aveva disturbimentali e che aveva avuto problemicon la giustizia, vi sia potuto entra-re, armato, per massacrare 12 per-soneeingaggiare unlungoeviolen-toscontrofuococon lapolizia,cheloha infine ucciso.

«E’ davvero difficile credere chequalcuno con dei dati così contro-versicomequelli diquest’uomo pos-sa plausibilmente ottenere l’autoriz -

zazione» per entrare in un’installa -zione militarecome ilNavy Yard,haaffermato il sindaco di Washington,Vincent Gray; che ha fugato anchegli ultimi dubbisulla possibilità cheil killer avesse uno o più complici. Haagito da solo, ha confermato.

Ma in effetti, anche se non c’è statoalcun complotto, il passato di AaronAlexis, 34 anni, afroamericano,avrebbe dovuto far suonare comun-que molti campanelli d’allarme.

Dairegistridella poliziadelTexasè emerso che nel 2010 fu arrestatoper aver sparato all’interno dellasua casa,verso il soffitto.Agli agen-ti arrivati sul posto, dopo essere statichiamati dalla sua vicina del pianodi sopra, avevaraccontato che stava

pulendo l’arma e gli era partito acci-dentalmente un colpo. La vicina ave-va raccontato che invece si era trat-tato di un colpo intenzionale, manon fu incriminato.

E ancora, nel 2004, fu arrestato aSeattle perchè aveva sparato allegomme di un’auto in un parcheg-gio,dopo unalite incui,aveva poiaf-fermato, era stato apostrofato contoni razzisti. Alla polizia che inquell’occasione lo interrogò,suo pa-dre disse che Aaron aveva partecipa-to «attivamente nei tentativi di sal-vataggio l’11 settembre 2001», el’esperienza lo aveva disturbato,creandogli problemi di collera, sfo-ciati in disturbi da stress post-trau-matico. Anche nella sua vita all’in -

terno della US Navy Alexis avevaavuto problemi. Era stato indagatouna decina di volte per cattiva con-dotta, ma ciò nonostante, alla fine,era stato congedato con onore, susua richiesta.

Stefano de Paolis

Berlino, Merkelverso il pareggio

BERLINO - Si ‘incattivi -sce’ la campagna per le le-gislative in Germania didomenica: un nuovo son-daggio fotografa una si-tuazione di parità fra go-verno e opposizione. A po-chi metri dal traguardo, ècaccia all’ultimo voto, inuno scenario di tutti con-tro tutti con all’orizzontela prospettiva sempre piùconcreta di Grosse Koali-tion tra Merkel (nella foto)e socialdemocratici.

Caracas, rivoltain carcere: 16 mortiCARACAS - Almeno 16persone sono rimaste uc-cise in una rivolta in unaprigione venezuelana nel-lo stato settentrionale diMaracaibo. Lo riferisceHumberto Prado, diretto-re della Ong, Osservato-rio sulle carceri venezue-lane.

Acapulco devastatada due tempesteCITTA’ DEL MESSICO -Acapulco, da oltre mezzosecolo la località turisticapiù nota della costa pacifi-ca del Messico, è diventatail simbolo del caos e la di-struzione disseminati sutre quarti della superficiedel paese dall’impattocontemporaneo e senzaprecedenti di due fortitempeste tropicali: Mi-guel sulla costa occiden-tale e Ingrid su quellaorientale, che hanno fattogià registrate almeno 52morti. Un numero, quelloufficiale delle vittime dif-fuso finora, che potrebbesalire alla luce dei tanti di-spersi.

Marò, i tempisi allungano

NEW DELHI - Il governoindiano potrebbe rivol-gersi alla Corte Supremain merito al rifiuto deglialtri quattro marò italianidi comparire davanti allaNia che indaga sui due fu-cilieri della Marina accu-sati della morte di due pe-scatori. Lo riferisce l’Eco -nomic Times nella giorna-ta in cui è tornato e NewDelhi l’inviato italianoStaffan De Mistura (nellafoto). Un passo che potreb-be ritardare ulteriormen-te la chiusura delle inda-gini su Massimiliano La-torre e Salvatore Girone.Il Nia considera impor-tante la testimonianza de-gli altri quattro fucilieripresenti sulla Enrica Le-xie al momento dell’inci -dente, il 15 febbraio 2012al largo delle coste del Ke-rala e cercherà in tutti imodi di ottenerla.

Brevi

In Italia e nel Mondo

Austria. Poi si è rinchiuso nella sua grande fattoria assediata dalla polizia

Bracconiere uccide 4 personeL’uomo di 55 anni non si è fermato a un posto di blocco e ha sparato

Silvia Gobbato aveva 28 anni. E’ stata accoltellata dieci volte all’addome e al dorso

Udine, avvocatessa uccisa mentre fa jogging

Poliziotti sul luogo della sparatoria

BOLZANO - E’ stata la passioneper le armi e per la caccia a spin-gere un autotrasportatore au-striaco - Alois H. di 55 anni - auna sanguinosa e folle fuga conun ostaggio, durante la qualeha ucciso tre agenti di polizia eun infermiere volontario dellaCroce rossa.

L’Austria ierisera era sottoshock. Da tempola polizia stavaindagando su numerosi casi dibracconaggio registrati ad An-naberg,unazona boschivaepo-co abitata nel sudovest dellaBassaAustria. Lascorsa notteèarrivata una segnalazione e cosìuna pattuglia dei reparti specia-li ‘Cobra’ ha istituito nelle vici-nanze un posto di blocco. Veden-do i poliziotti, il bracconiere haperso la testa e ha aperto subitoil fuoco, perpoi nascondersi nelbosco. Dopo circa 50 minuti,quando un’ambulanza è inter-venuta sul posto per soccorrerei poliziotti, il bracconiere ha spa-rato anche ai soccorritori, ucci-dendo l’autista dell’ambulanza,un volontario della Croce rossadi 70 anni. Uno dei due poliziottiferiti è morto poco dopo il ricove-ro in ospedale.

Il killer ha poi proseguito lasua fuga a piedi. Dopo alcunichilometri ha incrociato un’al -tra pattuglia e ha sparato dinuovo, uccidendo con un colpoalla testa un altro agente. L’uo -mo ha poi preso in ostaggio il se-condo poliziotto ed è fuggito conl’auto della polizia verso la suafattoria, che si trova a Gros-spriel,nei pressidiMelk, acirca70 chilometri di distanza. Du-rante il viaggio, oppure appenaarrivato sul suo proprietà, l’uo -mo haucciso anche ilsuo ostag-gio e nascosto il cadavere e l’au -to nel fienile.

Dall’alba un centinaio di uo-mini dei reparti speciali di poli-zia hanno circondato il maso,senza però essere riusciti a sta-bilireun contatto.Dalla suaabi-tazione il killer ha più volte spa-rato sugli agenti che circonda-vano il podere. L’uomo sarebbein possesso di un vero e proprioarsenale d’armi. Nel pomerig-gio di ieri gli agenti del ‘Cobra’hanno trovato l’auto e la salmadel lorocollega. Aquesto puntoè statorevocato ancheil silenziostampa che era stato impostoper non mettere arischio la vitadell’ostaggio.

Nel frattempo sono trapelatele prime informazioni sull’ag -gressore. Alois H. è un autotra-sportatore di 55 anni che vive dasolo nella sua grande, vecchiafattoria. Dalla sua fattoria, du-

rante l’assedio, il killer ha chia-mato al telefono un amico. «Miha detto di essere il bracconieredi Annaberg», ha racconta l’uo -mo al quotidiano Kronen Zei-tung. Avrebbe anche detto di es-sere stato ferito all’addome dal-la polizia: «Ma questo ormai nonimporta piùnulla, tantonon miprenderanno», avrebbe ag-giunto Alois H., confessando diaver già ucciso il suo cane ‘Bur -gi’, un pastore tedesco. Nel po-meriggio di ieri è stato sentitounsingolocolpo diarmadafuo-co, poi più nulla. E quando or-mai era sera inoltrata, decine diuomini delle unitàspeciali sonopenetrati nella fattoria e hannoiniziato a perlustrare ogni sin-golo vano delle numerose co-struzioni del podere.

Stefan Wallisch

UDINE-Colpita dauna decinadi coltel-late, all’addome e al dorso, in pieno gior-no, mentre faceva jogging lungo l’ippo -via del Cormor, una strada sterrata checosteggia il corso del fiume, molto fre-quentata dagli appassionati di corsa.Silvia Gobbato, 28 anni, praticante av-vocato in un noto studio di Udine, origi-naria di San Vito al Tagliamento (Por-denone) e residente a San Michele (Ve-nezia), è stata uccisa così nella tardamattinata di ieri. A scoprire il corpo e alanciare l’allarme è stato un passante.

Secondo quanto ricostruito finoradagli inquirenti, la ragazza era andataa correre come spesso faceva con unamico, il figlio dell’avvocato Gianni Or-tis, ex candidato sindaco di Udine, nel

cui studio legale aveva ultimato da pocola pratica forense. Era stato lui a tra-smetterle la passione per la corsa. En-trambi facevanoparte delgruppo mar-ciatori udinesi.

L’amico, conpasso piùlungo, l’avevadistanziata. Era arrivato fin sulla stra-da provinciale, all’imbocco del percor-so, distante oltre 400 metri dal luogodove la ragazza è stata ritrovata. Lì siera fermato ad aspettarla. Non era laprima volta che i due partivano insiemema poi differenziavano i percorsi. Nonvedendola arrivare, il giovane stavatornando indietro a cercarla quando haincontrato un altro corridore che halanciato l’allarme.

L’uomo ha notato il cellulare della

giovanea terra,inmezzoal sentiero,vi-cino a delle macchie di sangue. Il suosguardo è stato poi attirato dal cadave-re della ragazza, trascinata per sette-ot-to metri, ai margini dello sterrato, inuna zona di campo circondata da alcunialberi.

L’uomo e l’amico dellavittima hannolanciato l’allarme intorno alle 14.00.Entrambi sono stati a lungo sentiti daicarabinieri del nucleo investigativo diUdine, che si stanno occupando delleindagini insieme ai colleghi della sta-zione di Feletto Umberto, coordinati dalpm Marco Panzeri. I militari hanno alungocercato sulpostol’arma deldelit-to che però non è stata ancora ritrova-ta.

Siria, Onu in difficoltàsulla risoluzione anti-Damasco

La “compagna” Roussef fcancella la visita alla Casa Bianca

NEW YORK - Sono ore di consulta-zioni frenetiche al palazzo di Vetrodell’Onu, dove i rappresentanti del-le grandi potenze lavorano per met-tere a punto una risoluzione che re-cepisca l’accordo sul disarmo chimi-co in Siria raggiuntoda Stati Uniti eRussia a Ginevra. Compito non faci-le, visto che Washington - insieme aLondrae Parigi - continua a insiste-re sulla necessità di inserire nel te-stoOnu il ‘capitolo 7’della Cartadel-le NazioniUnite, quelloche prevedecome ultima ratio l’uso della forza incaso di inadempienza.

A sostegno di questa ipotesi è in-tervenuto anche il segretario gene-rale dell’Onu, Ban Ki-moon, spie-gando come il ricorso alla contro-versa norma sull’eventuale uso del-la forza sarebbe lostrumento piùef-ficace per continuare a mettere pres-sione al governo siriano, costrin-gendolo a mantenere l’impegno sul

fronte dell’arsenale chimico che do-vrà essere posto in tempi brevi sottoil controllo della comunità interna-zionale, con l’obiettivo della sua di-struzione entro la metà del 2014.

Ma dal ministro degli Esteri rus-so, Serghiei Lavrov,è arrivata anco-ra una volta una netta chiusura: diintrodurre il ‘capitolo 7’nella risolu-zione non se ne parla. Anche perché -sostiene Mosca - nonostante il rap-porto degli ispettori Onu confermil’uso in Siria di gas sarin su largascala, restano ancora molti interro-gativi suchi siano davvero i respon-sabili.

Nessun dubbio, invece, per StatiUniti, Regno Unito e Francia: a com-piere i crimini di guerra denunciatidalle Nazioni Unite è stato il regimedi Assad. Così come sostiene l’orga -nizzazione per i diritti umani Hu-man Rights Watch, che continua aparlare di prove inconfutabili.

RIO DE JANEIRO - E’ calato il gelo,tra Brasile e Stati Uniti, dopo che lapresidente del gigante sudamerica-no, Dilma Rousseff, ha cancellato ierila sua visita di Stato a Washington,prevista per il prossimo 23 ottobre.Motivo della cancellazione, la rivela-zione, da parte di Edward Snowden,la “talpa” del Datagate, che gli StatiUnitihannospiato leemaildellapre-sidente e della compagnia statalebrasiliana del petrolio, Petrobras.L’annuncio ufficiale è stato divulga-to ieri in serata, dopo che i media loca-li avevano già anticipato la decisio-ne.

«I due presidenti (Obama e Rous-seff, ndr) hanno deciso di rinviare lavisita di Stato - è specificato in una no-ta della Presidenza della Repubblicadi Brasilia - perchè i risultati di que-sta visita non devono essere condizio-nati da un tema la cui soluzione sod-disfacente peril Brasilenon èancora

stata raggiunta».Fonti giornalistiche sostengono

che la ‘presidenta’sia rimasta «moltoirritata» a causa delle ultime denun-ce di spionaggio da parte Usa ai dan-ni suoi e di Petrobras, come emersodalle più recenti rivelazioni di Ed-ward Snowden.

Il capodi Stato, inoltre, avrebbeac-colto con «insoddisfazione» le spie-gazioni nel frattempo fornite dallaCasa Bianca enon avrebbe giudicatoconvincente neppurela telefonatari-cevuta proprio da Barack Obama lanotte scorsa. Nell’occasione, anzi, lapresidente avrebbe detto direttamen-te al collega americano di aver diffi-coltàaconfermare ilviaggio.Lacrisidiplomatica - fanno notare gli anali-sti politici - è la peggiore da quando (apartire dal 2003) a Brasilia è al potereil ‘Partido dos trabalhadores’ (Pt, disinistra), fondato dall’ex capo di Sta-to, Luiz Inacio Lula da Silva.

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Mercoledì 18 settembre 2013 3

Il pattugliatore Sirio durante i soccorsi

Soccorse 945 persone in gran parte siriane. Una donna è partorita durante la traversata

Il Canale di Sicilia “pieno” di barconiCaserta, il pizzo

chiesto ai venditorie agli acquirenti

CASERTA - Si era infiltratoanchenel mercatoortofrutti-colo di Aversa (Caserta) ilclan dei casalesi che, attra-verso un suo affiliato, impo-neva il pizzo sia ai grossistiche vendevano la merce, sia aicommercianti che l’acquista -vano. In sostanzauna doppiafonte di guadagno per le cas-sedellacosca diCasaldiPrin-cipe. I carabinieri di Aversahanno notificato ieri undiciprovvedimenti ad altrettantipresunti affiliati alla fazioneSchiavonedel clandeicasale-si accusati di associazionemafiosa edestorsione aggra-vata dal metodo mafioso.

PALERMO- Su uno dei cinque barco-ni che hanno portato in Sicilia quasimille migranti, soccorsiin poche orea partire dalla serata di lunedì, c’erauna donna incinta che ha partoritolungo la traversata, prima che unanave battente bandiera liberiana, la“Bux Sailor“, la soccorresse insiemeagli altri 270 migranti (neonatocompreso). Ilnatante erastatointer-cettato a 60 miglia da Lampedusa,dopo una richiesta di soccorso arri-vata in nottata alla sala operativa daparte del sacerdote eritreo don MosèZerai, a sua volta contattato dai pro-fughi mentre si trovavano in acquedi competenza maltese. Adesso laBux Sailor si sta dirigendo versoLampedusa, dopole laborioseopera-

In Italia e nel Mondo

zioni di trasbordo rese difficile dallenon buone condizioni meteo marine.

Complessivamente, i migrantitratti in salvo nelCanale di Sicilia, inbuona parte siriani, sono 945, soc-corsi dalla Guardia costiera, dallaMarina militare e da alcuni mercan-tili in transito che li hanno trasbor-dati per condurli sulla terraferma.

Il primo allarme è scattato lunedìalle15.30,quando laCentraleopera-tiva della Guardia costiera di Romaha ricevuto una segnalazione dellaCroce rossa italiana che aveva rac-colto un Sos lanciato da alcuni mi-granti in difficoltà, fornendo una po-sizione (180 miglia dalle coste sicilia-ne, in acque maltesi) e un numero ditelefono satellitare. Dopo aver con-

tattato La Valletta, la nostra Capita-neria ha inviato un proprio aereo nel-la zona eha dirottato sul puntola na-ve “N. Loire”, che ha preso a bordo133persone tra lequali diversedon-ne e 43 minori, facendo rotta su Cata-nia.

Due ore dopo, alle 17.30, la stessaCentrale operativa ha ricevuto unarichiesta di soccorso veniva da unbarcone in difficoltà a 53 miglia asud-ovest di Lampedusa, in area Sar(ricerca e soccorso) di competenzamaltese. Nelle operazioni è statacoinvolta la nave Sirio della Marinamilitare, in servizio di pattuglia-mento nella zona, che ha messo insalvo223migranti - tra loro tredon-ne incinta - per poi dirigersi verso

Pozzallo (Ragusa), dove sono giuntiieri in serata.

Nella seratadi lunedìun terzobar-cone indifficoltà con210 è stato soc-corso a 75 miglia a sud di Lampedusadalpattugliatore “Corsi”della Guar-dia costiera, che hacondotto i profu-ghi a Porto Empedocle.

Civitanova Marche. Aveva 66 anni. Arrestato l’assassino

Agguato all’ex moglieLa donna uccisa a coltellate

Graziano Palestini, l’assassino mentre è portato via dai carabinieri

Ber gamo. Il militare dopo l’incidente fruga in una borsa incustodita. Sospeso dal servizio

Dottoressa uccisa, il carabiniere ruba un bancomat

CIVITANOVA MARCHE (MACERATA)-Unodioprofondo per l’ex moglie, dallaquale pretendeva220 milaeuro, risarci-mento per una vita di lavoro insiemenell’azienda ittica difamiglia. Una men-te forse sconvolta da una serie di ische-mie che costringevano l’uomo a spostar-si con un bastone. Ieri mattina poco dopole3GrazianoPalestini, 76anni,haatte-so l’exconsorte Maria Pia Bigoni,66 an-ni, sotto casa di lei, in via Mameli a Civita-nova Marche: appena la donna è uscitaper andare al lavoro,al mercato ittico, inbicicletta l’ha scaraventata per terra aforza di pugni e poi l’ha colpita con ungrosso coltello da cucina comprato po-chigiornifa:una seriedifendentialvol-to, alla gola e al torace, e l’anziana è crol-lataesanimeaterra, mentreil fratellodileie ivicini,richiamatidalle grida,chia-mavano il 118 e i carabinieri.

Maria Pia è morta poco dopo in ospeda-le, l’ex marito ha atteso come inebetito,conil coltellosporco disangue inmano,che i carabinieri lo portassero in caser-ma. Muto davanti al magistrato, è statoarrestato per omicidio volontario ag-gravato dalla premeditazione. «Un omi-cidio annunciato» dicono alcuni cono-scenti della vittima, mentre uno dei trefigli dellacoppia, Catia, 48anni, difendeil genitore: «questo non è un caso di fem-minicidio - spiega ai giornalisti - è un ca-so di disperazione. Mio padre era dispe-rato, eravessato damia madre,che seneera andata di casa» e, sembra di capire,l’avevalasciatosenza soldi.Ilpescherec-cio intestatoai dueex coniugiera ormaiaffidato al figlio Giuseppe, 44 anni, co-mandante, e a Graziano restava una pen-sionemodestissima.Il 18giugnoscorsogli era stato imposto il divieto di avvici-narsi alla ex compagna, che in passatoavevaminacciato dimorte («dammi220mila euro o ti ammazzo»), picchiato conun bastone fra i banchetti del mercatodel pesce, dove andava a controllare iconti, e tentato di strangolare a mani nu-de. Fra luglio e agosto l’anziano avevaviolato la disposizione per tre volte: i ca-

rabinieri avevano informato il magi-strato, che tuttavia non aveva ritenuto diinasprire le misure a carico dello stal-ker.

Ieri, dopo la tragedia, il procuratorecapo di Macerata Giovanni Giorgio, chenei mesi scorsi ha costituito un pool an-tiviolenza sulle donne, ha chiesto una re-lazione al pm, per valutare se vi siano sta-te omissioni o leggerezze nel trattare lavicenda. Negli anni scorsi anche l’uxori -cida aveva denunciato la ex moglie permaltrattamentie percosse.La lorosepa-razione, formalizzata un anno e mezzofa, era costellata diquerele e contro que-rele: sette faldoni di accuse reciprocheaccatastati negli uffici del Tribunale, ingran parte già archiviate. Una ‘guerra’coniugale che aveva diviso anche i figlidella coppia,Catia, Giulianae Giuseppe,con il padre rimastoa vivere nel vecchioalloggio e la madre tornata nella palazzi-na in cui abita il fratello. Questi è statofra iprimi ascendere instrada tentando

di fermare la furia di Palestini, ma ormaiera troppo tardi. Giovedì l’udienza diconvalida dell’arresto (c’è una testimoneoculare del delitto), dopo la quale il difen-sore dell’ indagato, l’avv.Luca Pascucci,valuterà se chiedere una perizia psichia-trica. L’inchiesta è condotta dal sostitu-to Cristina Polenzani.

Da gennaio ad oggi sono 11 le denunceper stalking presentate nella procuramaceratese, quasi tutte da donne:un’escalation che ha indotto la Prefettu-ra a convocare per il 19 settembre un ta-volo sull’emergenza femminicidioe vio-lenza sulle donne. «Il tessuto sociale sistasfaldando» chiosaGiorgio.E nonso-lo nelle Marche. Il bollettino dei femmi-nicidi ieri ha registrato un altro delitto aSan Michele alTagliamento (Udine), do-ve un’avvocatessa di 28 anni è stata ac-coltellata anche lei per strada, mentre fa-ceva jogging. Ancora sconosciuto l’as -sassino.

Letizia Bianco

BERGAMO- Luigi Cantamessa, fratello di Eleo-nora, la definisce «un pugno amaro, una bas-sezza esecrabile». Arriva proprio nel giorno incui laRegione haconferitouna targa per ‘il ge-sto eroico’ai genitori della dottoressa bergama-sca la notizia della denuncia di un carabiniere diSeriate accusatodi averrubato laborsa dall’au -to di una delle donne chesi erano fermate a pre-stare soccorso, l’altra domenica a Chiuduno,nel luogo in cui hanno perso la vita EleonoraCantamessa e l’indiano che stava soccorrendo,Baldev Kumar, entrambi investiti dall’autoguidata dal fratello di quest’ultimo, Vicky Vic-ky, ora in carcere con l’accusa di omicidio.

Incurante della presenza di due cadaveri aterra e di ben otto feriti, il carabiniere - D. T., di35 anni, da una decina in servizio a Seriate - ha

prelevato una borsa abbandonata dall’Audi A2della baristaromena Joana MariaBusucic. Conil bancomat trovato all’interno del portafogli,dove c’era anche il codice pin, il carabiniere hapoispeso 100e200 euroallevideolottery diduesale slot di Dalmine, nei due giorni successivialla tragedia.

A indagare sul furto e a scoprire l’autore sonostati i suoi colleghi di Bergamo e Grumello, chelunedì hanno anche perquisito la caserma di Se-riate: in questi giorni il militare è in ferie (pro-grammate da tempo) nel Sud Italia e proprio lìgli è stato notificato che a suo carico c’è un’inda -gine per furto e indebito utilizzo di carte di cre-dito. Il suocompagno dipattuglia, puresentitodai colleghi, è caduto dalle nuvole: non sapevache il trentacinquenne avesse portato via la bor-

sa.Le immagini delle telecamere interne alle due

sale slot parlano chiaro e mostrano proprio ilmilitare che utilizza il bancomat rubato. La ba-rista aveva appreso dal suo letto d’ospedale chequalcuno stava utilizzando la sua tessera e hadenunciato l’accaduto ai carabinieri. Immedia-ti gli accertamenti. Il carabiniere, tra l’altro ri-sultato essere un frequentatore abituale dellasala slot, è stato subito sospeso dal servizio.

«Quellanotte eravamosu quelluogo diguer-ra, perchè tale era - sottolinea Luigi Cantames-sa-,eci riesceancorapiùincomprensibilecomein un momento così drammatico e in un luogocosì disordinato dalla violenza uno possa com-piere una bassezza di questo genere. Un attoesecrabile per il luogo e per il momento».

I topi invadono Copenaghencercasi un pifferaio magico

Con le canzoni di Stingfacile imparare a nuotare

CON i brani di Sting lo stile li-bero in piscina pare si possaapprendere con facilità. Ilsound dei Level 42 si adattameglio ad imparare i movi-menti della rana. Invece i mo-stri sacri del jazz Miles Davis,Charlie Parker, Dizzy Gille-spie e Bill Evans vanno beneper tutte le nuotate ma per ildelfino i loro ritmi rendono ilmovimento più fluido ed effi-cace. E’ un metodo davverosingolare, lo “Swim ‘n Swing»,un sistema per insegnare ilnuoto e far superare la pauradell’acqua anche a chi ha pocadimestichezza con il mare e lepiscine. E imparare a coordi-nare gli arti in acqua che ven-gono sollecitati, come per lamusica, ad effettuare contem-

poraneamente movimenti di-versi. Lo ha ideato Dario Masa-la, 37anni, diOzieri (Sassari),bassista del gruppo Getsema-ni. Ha scoperto che i ritmi deljazz, funk e swing facilitanol’apprendimento del nuoto eha messo in pratica il metodoinsegnandolo a Sassari e aQuartu Sant’Elena (Cagliari).

CI vorrebbero il pifferaiomagico di Hamelin o i “ratexterminator” americani,oppure bisognerebbe rimet-tere a nuovo le fogne e smet-terla di costruire forsenna-tamente: sono questi i termi-ni del “dibattito” che infiam-ma in questi giorni i dispera-ti abitanti di Copenaghen al-le prese con una vera a pro-pria invasione di topi. Il gri-do d’allarme è stato lanciatodal dipartimento del comu-ne della capitale danese chesi occupa dei lavori pubblici,che al giornale Politiken harivelato che solo a luglio so-no giunte oltre 700 richiestedi intervento contro i fasti-diosi roditori e che dall’annoscorso c’è stato un incre-

mento del 26% di ‘denunce’.«E’ un aumento impressio-nante, che va affrontato mol-to seriamente, perchè i rattisono uno dei più sicuri veico-li di infezione», ha detto algiornale Morten AotkjaerThune, del dipartimento la-vori pubblici del Comune chesi occupa della questione.

BARI 11 61 75 16 38CAGLIARI 15 7 80 17 52FIRENZE 13 76 37 88 87GENOVA 53 68 82 89 72MILANO 48 54 29 7 40NAPOLI 58 84 7 6 20PALERMO 70 48 27 64 81ROMA 86 7 48 19 56TORINO 24 62 80 52 20VENEZIA 60 11 32 63 8NAZIONALE 80 86 28 85 66

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4 Mercoledì 18 settembre 2013

La nave è di nuovo in piediDopo 19 ore di lavoro le sirene hanno annunciato il successo della titanica operazione

Concordia L’annuncio all’alba dal responsabile della Protezionecivile, Gabrielli, e dai responsabili di Costa Crociere

Primo piano

di GIAMPAOLO GRASSI

ISOLA DEL GIGLIO (GROS-SETO) - La Concordia è dinuovo in piedi. Ci sono volute19 ore, ma alle quattro delmattino di ieri il direttoredell’operazione, Nick Sloa-ne, dalla control room ap-poggiata su una chiatta da-vanti al relitto, ha potuto co-municare la fine dei lavori.Le navi di appoggio, là attor-no,hanno azionato le sirene.E al Giglio tutti hanno capi-to.

Sull’isola avevano speratodi andare a letto vedendo laConcordia già in piedi. Inve-ce hanno dovuto svegliarsinel cuore dellanotte. Ma nonci hanno messo troppo tempoa perdonare il ritardo. Ancheperchè l’operaè statadi quel-le mai viste prima al mondo.«Ci abbiamo messo un po’ dipiù, ma i risultati sono statimigliori», ha spiegato Sloa-ne davanti alle telecamere dimezzo pianeta: «E’bellissimopotervi dire che la Concordiaè in posizione verticale».

L’annuncio, quello ufficia-le delle quattro, era spettatoal capo della protezione civi-le, Franco Gabrielli, e ai re-sponsabili del progetto di ri-mozione per la Costa, FrancoPorcellacchia, e per la Mico-peri, Sergio Girotto. Magarianche un po’ per scaraman-zia, due ore prima avevanosalutato lasciando intendereche si sarebbe andati avantifino all’alba. Ma da lì in poi èstato chiaro che i tempi sa-rebbero stati brevi, che l’in -clinazione della Concordiastava diminuendo a vistad’occhio, o quasi.

Al Giglio è scoppiata unafesta arrangiata, come puòesserlo organizzandolaall’improvviso e alle quattrodel mattino: al porto si è for-mato un gruppo di isolani inattesa di Sloane e del suoteam. Al loro arrivo, acco-glienzada star, applausi, ab-bracci, perfino uno spuman-testappato lìperlì. Sloanehapreferitouna birra,bevutaalbar là di fronte, assieme aicolleghi.

«Tutta la parte ingegneri-stica dell’operazione di recu-pero della Concordia è orgo-gliosamente italiana», ha ri-vendicato Gabrielli, che si èpure tolto qualche sassolinodalla scarpa. «Su questa vi-cenda della rotazione - ha det-to-hosentito dituttoedipiù.Colgo uno nel mazzo, chi hadetto che l’ipotesi miglioreera lo sversamento di liqua-mi di una città di non so quan-tiabitanti, conunasicumerache mi hasempre scoraggia-to. Nella vita non sempre si èl’incudine».Anche itimoriditipo ambientale sembranosuperati. Si temeva che dalrelitto uscissero 80 mila me-tri cubi di acqua, invece, leanalisi al momento rientra-no nei parametri.

«L’intervento ha quasi az-zerato l’impatto sul contestoambientale - ha detto il mini-stro dell’Ambiente, AndreaOrlando - La qualità delle ac-que è rimasta immutata».

La rotazione è solo la primafase di un progetto che poiprevede la messa in sicurezzadella nave, il rigalleggia-mento e infine la rimozione.Dal Giglio il relitto sarà por-tato altrove - è già guerra fra iporti che dovranno acco-glierlo - per smantellarlo,non prima di primavera.

Il recupero della Concor-

diaègià costato“600 milionidi euro, ma l’importo aumen-terà ancora“, ha detto l’Ad diCosta, Michael Thamm, sot-tolineando che parte dellespese sarà copertadalle assi-curazioni. In ogni caso, haaggiunto, «non cipreoccupal’aspetto finanziario quantoil ripristino dell’ambiente: ilnostro impegno è riportarel’isola a come era primadell’incidente. E fidatevi, lofaremo sicuramente». Perl’ad di Costa, Pier Luigi Fo-schi, con la riuscita del pro-getto si coglie «il frutto diunlavoro ben fatto» che è un«esempio di collaborazionepubblico-privato».

Per 48 ore sul relitto nonpotrà salire nessuno, perchèsarebbe troppo pericoloso.Poi inizierà la ricercadei duedispersi, Russel Revelli e Ma-ria Grazia Tricarichi.

TOKYO - Per la rimozio-ne della Costa Concordiadall’isola del Giglio po-trebbe spuntarla l’opzio -ne ‘Vanguard’, ovvero iltrasporto del relitto agrande distanza, in paesidove lo smantellamentocosta meno, con una me-ga-nave costruita in Co-rea del Sud e di proprietàdi una compagnia olan-dese. Nei cantieri navali“Hyundai Heavy Indu-stries” di Ulsan, in Coreadel Sud, è ormeggiata la“Vanguard”, la più gran-de e la più avanzata naveper il sollevamento pe-sante finora mai concepi-ta. Del valore di 250 mi-lioni di dollari, è in servi-zio da quasi un anno e faparte della flotta del co-losso olandese Dockwise,il ‘marine contractor’ as -sociato alle missioni im-possibili. La nave è unasorta di ‘chiatta-schele -tro’ di 275 metri di lun-ghezza (290 quelli dellaConcordia) e 70 di lar-ghezza (doppi rispetto al-la nave naufragataall’isola del Giglio). E’ ca -pace di sollevare fino aquasi 120.000 tonnellate(la Concordia ne pesa114.000) e di viaggiarenegli oceani alla velocitàdi 14 nodi. Può imbraga-re, sollevare, trasportaree poi rilasciare in marepiattaforme petrolifere onavi di grande stazza,grazie al suo assetto se-mi-sommergibile.

La nave in posizione orizzontale. Ha dell’incredibile. E’ la prima volta al mondo

| LE TAPPE |

La testimonianza. L’esperienza di Raimondo Porcelli, maresciallo della Capitaneria di porto di Crotone

«Un susseguirsi di emozioni e di tensioni»

Trenta cassoni per farla galleggiareSloane: «C’è ancora molto lavoro. Spero di finire a primavera prossima»

di MARINA VINCELLI

CROTONE - Il maresciallo crotoneseRaimondo Porcelli, 40enne della Ca-pitaneria diporto diCrotone, hafattoparte del team ristretto che ha seguitole operazioni di raddrizzamento dellaConcordia. L’abbiamo sentito ieri se-raedera felicedellaconclusioneposi-tiva delle operazioni, terinate all’albadi ieri mattina.

«Un’operazione riuscita» è stato ilsuo commento a caldo. «Un susse-guirsi di emozioni –ha aggiunto - Unmisto di tensione, nervosismo e poianche calma».

«Le operazioni di recupero – haspiegato il maresciallo – stavano an-dando avanti da molti mesi. Ma que-sta fase era piùdifficoltosa. Una veraimpresa».

In tutto sono stati impiegati 500 uo-mini, sei uominidella Guardia costie-ra. Con 53 distacchi della Marina. Ilmaresciallo di Crotone è stato distac-cato al Giglio solo per questa missio-ne. «Non si è eroi –ha sottolineato - masolo uomini che compiono il loro do-vere». «Un momento difficile – ha poiraccontato - è quando si è scatenatoun uragano alle sei di mattina di lune-dì. Ritardando le operazioni di qual-

che ora.Poi nelle prime oredel pome-riggio qualche altro piccolo proble-ma». «Lo Stato – ha commentato - hacercatocon questaoperazione didareuna preciso segnale positivo».

C’erano giornalisti di tutto il mon-do ed erano rappresentate 700 testa-te. Migliaia di persone ad osservare leoperazioni e «naturalmente tanta si-curezza, con cordoni di protezione aterra ed in mare». «Adesso –ha ancora

proseguito - si è conclusa laprima fa-se del raddrizzamento dellanave. Poiinizierà una seconda fase, quella del-la stabilizzazione della nave. Dopo, cisarà la terza fase, con tutti gli accorgi-menti tecnici per riparare alcune par-ti dello scafo. Il tutto si dovrebbe con-cludere per la prossimaestate». Tuttiin questi giorni hanno assistito, conuno strano senso di apprensione e sol-lievo, al recupero ed alla lenta rotazio-

ne dello scafo su sé stesso. Si trattadella nave passeggeri di maggiortonnellaggio mai naufragata nellastoria, lunga 300 metri e pesante 114mila tonnellate. Ed ancora negli oc-chi e nel cuore c’è la tragedia di quelleterribili ore, vissute in diretta, tra-smesse datutte letelevisioni delmon-do. Le immagini dei salvataggi, le fasiconcitate dei recuperi, la solidarietàdegli isolani, le lacrime, gli abbracci,le coperte per asciugare le personeche arrivavano inzuppate a bordo deicanotti, sulla spiaggia del Giglio. Epoi quelle delle persone in fila che sisalvavano sul dorso dellanave già in-clinata. E ancora, la voce di Schettino.Con un triste bilancio di cinquantapersonemorte edue dispersi,così sièconclusa la tragedia del Giglio. Salpa-ta dal porto di Civitavecchia con 4.229persone a bordo, avrebbe dovuto suc-cessivamente toccare i porti di Savo-na, Marsiglia, Barcellona, Palma diMaiorca, Cagliari, Palermo, per poifar ritorno a Civitavecchia. Nelle ac-quedell'Isola delGiglio lanave hape-rò urtato uno scoglio riportando l'a-pertura di una falla lunga circa 70metri sul lato sinistro, nella tragicanotte dell'inchino, il 13 gennaio2012.

Il marescialloRaimondoPorcelli

Una meganave

Dalla Coreapr onta

per il trainola Vanguard

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO)- La rotazione per riportare la Con-cordia in posizione verticale eraun passaggio centrale di tutto ilprogetto di recupero della nave

naufragata al Giglio:ma ci vorranno almenoaltri sei mesi di lavoriprima che il relitto pos-sa lasciare l’isola. E tan-ti soldi: l’Ad di Costa Mi-chael Thaam ha dettoche sono stati già spesioltre 600 milioni di eu-ro e che ne servirannoaltri. «Pagheremo quelche c’è da pagare», haribadito.

Il timing dei prossimigiorni e dei prossimi

mesi prevede innanzitutto, appe-na arriverà l’autorizzazione dellamagistratura, la ricerca dei cada-veri delle due vittime che ancora

mancano all’appello, Russel Re-belli e Maria Grazia Tricarichi. Poivi saranno una serie di fasi che im-pegneranno gli uomini della Ti-tan Micoperi per tutto l’inverno ela primavera successiva: verificadel relitto e installazione dei casso-ni sul lato di dritta; rigalleggia-mento; rimozione; ripristino am-bientale. «Non abbiamo ancora fi-nito - dice non a caso Nick Sloane -abbiamo un sacco di lavoro da faree secondo me la Concordia nonverrà rimossa prima della prossi-ma primavera».

Già da oggi, dunque, si comince-rà a lavorare attivamente alla fase2 del progetto. Per prima cosa ver-rà fatta una verifica delle condi-zioni del relitto, per valutarne lostato complessivo e, soprattutto,quello del lato di dritta: solo dopoquesti esami sarà possibile proce-dere agli interventi di ripristino

della struttura e stabilire conmaggiore certezza i tempi della fa-se successiva, quella del rigalleg-giamento. A verifiche effettuate,inoltre, si procederà all’installa -zione dei cassoni sul lato di dritta:15 sono già costruiti e fermi neglistabilimenti di Fincantieri, in at-tesa di essere trasferiti al Giglio.«Tutti i cassoni dal lato di terra an-dranno attaccati alle 56 catene chepassano sotto lo scafo - ha spiegatoSloane - E laddove la fiancata èdanneggiata, bisognerà riempireil vuoto. Per questo i cassoniavranno la possibilità di muover-si.”

Al termine di questa fase la Con-cordia sarà imbrigliata da 30 cas-soni. Con un sistema pneumatico icontenitori verranno svuotatidall’acqua e forniranno la spintanecessaria per riportare a galla ilrelitto.

Costaha speso600 milionie altrine serviranno

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Mercoledì 18 settembre 2013 5

Lodo, condannata la FininvestLa Cassazione conferma la sentenza e Berlusconi è imputabile per corruzione

Lo scontro politico De Benedetti: «Subito uno scippo». MarinaBerlusconi: »Esproprio senza fondamento»

Primo piano

di MARGHERITA NANETTI

ROMA -Venticinque anni fala Fininvest di Silvio Berlu-sconi si assicurò il controllodella casa editrice Mondado-ri - nella “guerra di Segrat”con la Cir di Carlo De Bene-detti - mediante la corruzio-ne del giudice romano Vitto-rio Metta realizzata dall’av -vocato CesarePreviti «intra-neo« al gruppo del Biscione edelegato tra l’altro proprioad «acquistare» a suon dimazzette le sentenze favore-voli. E’ la conclusione allaquale è arrivata la Cassazio-ne nelle 185 pagine che con-tengono il verdetto sul Lodoe che sono state depositateieri, dopo l’udienza svoltasilo scorso 27 giugno. I 15 mo-tivi di ricorso presentati alPalazzaccio dalla Fininvestsono stati tutti respinti, adeccezione del tredicesimomotivo che ha segnato unpiccolo successo per la socie-tà del Biscione, che ha otte-nuto una decurtazione di 46miliardi di vecchie lire suldovuto: uno “sconto” che as-sottiglia fino a 494 milioni dieuro i 564,2 milioni di risar-cimento liquidati dalla Cor-te di Appello di Milano e chela Cir ha congelato in un fon-do nel 2011.

Si tratta della seconda pro-nuncia della Suprema Corte- dopo quella penale del pri-mo agosto sulla frode fiscaledel processo Mediaset - chemette in luce vicende illecitenella gestione delle societàdel Cavaliere, per il quale siavvicina il voto sulla deca-denza.

«Prendo atto con soddisfa-zione - ha commentato DeBenedetti, che ha passato aifigli il controllo del grupposocietario - che dopo più di20 anni viene definitiva-mente acclarata la gravitàdello scippo che la Cir subì aseguito della accertata cor-ruzione di un giudice da par-te della Fininvest di Berlu-sconi, il quale, a quel tempo,era ancora ben lontanodall’impegnarsi in politica.»Nonostante la vittoria giudi-ziaria - grazie alla quale il ti-tolo è volato in borsa del6,8% - resta all’ingegnere «lagrande amarezza di esserestato impedito, attraverso lacorruzione, di svilupparequel grande gruppo edito-riale che avevo progettato erealizzato.»

Di «esproprio senza fon-damento» ha parlato inveceMarina Berlusconi, presi-dente di Mondadori, defi-nendo la decisione della Cas-sazione come «un altroschiaffo alla giustizia» che«rappresenta la conferma diun accanimento sempre piùevidente» la cui gravità «la-scia sgomenti.»

Il titolo di Segrate non haavuto, tuttavia, ripercussio-ni rimanendo stabile.

Contro il verdetto è insor-to il Pdl: per il vicepremierAngelino Alfano è «una sen-tenza spropositata nella suadimensione. Penso chel’azienda ricorrerà nelle piùalte sedi, anche internazio-nali.»

Secondo l’amazzone AnnaMaria Bernini è in corsol’«assedio finale all’avversa -rio politico Silvio Berlusco-ni: prima la limitazione dellalibertà personale, ora l’as -salto al patrimonio.»

La decisione degli «ermel-linì, scritta dal relatore Gia-

ROMA- Nuovo scontro nelgruppo del M5S al Senato,dove scoppia il “caso Mes-sora.” Sul banco degli im-putati ancora una volta fi-nisce il responsabile comu-nicazione “cinque stelle”diPalazzo Madama. Ma ilfronte dei “contestatori” siallarga, mentre si avvicinal’elezione del nuovo capo-gruppo in sostituzionedell’uscente Nicola Morra.

Il senatore Lorenzo Bat-tista chiede «il licenzia-mento» di Claudio Messo-ra per quel post in cui ilblogger invitava i parla-mentari a «non giocare aipiccoli onorevoli.» A Batti-sta si aggiunge un altroparlamentare “dialogan -te”, Luis Alberto Orellana,che, invece, accusa l’uomocomunicazione di «supe-rare la soglia dei 5.000 eu-ro lordi stabilita dal codicedi comportamento, vistoche prende 6.000 euro, acui si aggiungono casa eviaggi pagati.» Insomma,l’uomo della comunicazio-ne guadagnerebbe «più de-gli stessi senatori.» Il tutto- aggiunge Orellana - inpieno «conflitto di interes-si», in quanto Messora ge-stisce «un blog con il qualeguadagna anche dallapubblicità.» L’attacco aMessora, in realtà, sembracolpire ben più in alto. AGenovao, piùprecisamen-te, a Milano. Il capo-ufficiostampa del M5S al Senato,infatti, è stato scelto diret-tamente da Casaleggio .

Silvio Berlusconi

| LA DECADENZA |

Ore frenetiche nel Partito Democratico, si cerca un’intesa sulle regole per il congresso

Veltroni sta con Renzi, Letta va a pranzo con Epifani

Severino: «Applicare la legge»Stasera la giunta per le Immunità decide con il voto palese

di ALESSANDRA CHINI

ROMA - A chi loaccusa di vestire più ipanni del candidato a Palazzo Chigichealla segreteriaDem MatteoRenzireplica, di fatto, parlando della suaidea di partito. L’occasione, d’altraparte, è quella giusta: la presentazio-ne di un libro (di Enrico Morando eGiorgioTonini) insiemea WalterVel-troni anche grazie al quale “confessa”di essersi avvicinato alla politica. Edell’ex segretario (che “sigilla” il pro-prio sostegno alla corsa di Renzi) ilsindaco mette in chiaro di condivide-re quella vocazione maggioritaria na-ta al Lingotto («un punto di riferimen-to», dice il sindaco) alla quale ilPd de-ve ambire. E’ anche in questa chiave,spiega Renzi, che va letta lasua tantocriticata uscita sull’ “asfaltare”il Pdl.

«Nel 2008 - dice a chiare lettere il“rottamatore” - quando alle elezionidicevamo «votiamo il Pd», nessuno ciprendeva in giro, c’era l’idea di farequalcosa di cool. Dobbiamo tornare adare alla nostra comunità l’immagi -nechenonsiamo interapiadigruppoma persone consapevoli, orgogliosedi esserci.» Nel partito che «va cam-biato per cambiare l’Italia», va ripor-tata la«passione» (altro leitmotiv vel-

troniano).E’ con questo spirito che il “rotta -

matore” guarda al congresso sulletappe del quale la discussione nel par-tito è ancora aperta. Guglielmo Epifa-ni, che ieri ha pranzato a Palazzo Chi-giconilpremier EnricoLetta,hacon-vocato per oggi una riunione dellacommissione congresso per provarea chiudere in vista dell’assemblea divenerdì. Le posizioni sono ancora di-

stanti ma sono in cor-so febbrili trattative.Sul nodo ancoraaperto della data dielezione dei segretariregionali sul piatto cisarebbe una media-zione avanzata daAreadem. L’ipotesi -raccontano - sarebbequella di tenere i con-gressi regionali neiquali ci sarebbe giàun’intesa su un can-didato contestual-mente alle primarienazionali, mentrequelli nei quali nonc’è un’intesa si terreb-bero entro tre mesidal congresso.

Un’ipotesi tecnicamente complicatama sulla quale si starebbe lavorando eche in ogni caso, viene fatto notare, te-stimonia il fatto che la “forchetta” trale due parti non è del tutto incolmabi-le.

Un’intesa dimassima cisarebbe poisulla questione dell’automatismo se-gretario-candidato premier (anche seVeltroni ha invitato Renzi a non mol-lare sul punto). In assemblea si an-

drebbe a modificare, dunque, solol’articolo 18 per consentire anche adaltri oltre al segretario (che resta - daarticolo 3 - proposto dal partito per lacorsa a Palazzo Chigi) di correre per lapremiership in caso di primarie. Vapoi trovata un’intesa sulla data con irenziani che insistono sul 24 novem-bre ma alla fine potrebbero “cedere”auna tabella di marcia che portasse achiudere tutto entro l’8 dicembre (co-munque non oltre il 15).

Intanto continuano i “posiziona -menti”con Veltroni, appunto, a soste-gno di Renzi e Bersani che ha ormaisciolto la riserva su Gianni Cuperlo.Intanto anche nell’area lettiana si ra-giona sul da farsi. Fermo restando illavoro del premier (che non si schiere-rà) - infatti - alcuni esponenti a lui vici-ni spiegano che è iniziato un ragiona-mento in vista del congresso dal qua-le, di fatto, dipende il Dna del Pd deiprossimi 4 anni. In questa chiave e inattesa di conoscere le regole del con-tendere, se qualcuno si sente già piùvicino a Gianni Cuperlo e altri vedonoin Renzi la possibilità di appoggiareunacandidatura cheha-si spiega-al-cune caratteristiche del Letta del2007 c’èchi non esclude chepossa, al-la fine, uscire un terzo nome.

Matteo Renzi e Walter Veltroni

Morra al capolinea

M5s, nuovoscontr o

nel gruppoal Senato

di ANNA LAURA BUSSA

ROMA - Stasera la Giunta per le Im-munità del Senatodovrà pronunciar-si con voto palese sulla relazione di

Andrea Augello (Pdl) nel-la quale si dice «no» alladecadenza dal mandato diparlamentare di Berlu-sconi nonostante questosia stato colpito da con-danna definitiva a 4 annidi reclusione e all’interdi -zione dai pubblici ufficiper la vicenda Mediaset.

Ma in quello che secon-do la legge cosiddetta Se-verino sarebbe dovuto es-sere quasi un “automati -smo”, cioè la deliberazio-

ne sulladecadenza incaso dicondan-na, arriva un nuovo piccolo colpo discena che però, come si assicura inGiunta, «non avrà alcuna influenza

sui lavori»dell’organismo parlamen-tare presieduto da Dario Stefano (Sel).Due avvocati (coordinati da MicaelaBiancofiore (Pdl)) Daniele Morelli eMaurizio Benedettini, presentano alPg della Cassazione un ricorso nelquale si chiede di annullare la senten-za di condanna per un difetto di com-posizione del collegio. Tra i cinquemagistrati che ne facevanoparte, è laloro motivazione, 4 erano penali e unocivile, Giuseppe De Marzo. E questo,sostengono i legali, sarebbe in viola-zione dell’articolo67 dell’ordinamen -to giudiziario e degli articoli 25 e 3 del-la Costituzione che tutelano i principidel diritto al giudice naturale e diuguaglianza davanti alla legge. Tuttiimagistrati,si osserva,sarebberodo-vuti esserepenali. «Abbiamopoi deci-so di presentare il ricorso in Giunta -spiegaBenedettini -perchè sisospen-dessero i lavori e non si arrivasse alvoto sulCavaliere prima chela Cassa-

zione decidesse sul nostro ricorso».L’iniziativa, dalla quale Palazzo

Grazioli prende subito le distanze(«non èstata autorizzatada Berlusco-nì»), nonè l’unica novità.E per la pri-ma volta dalla condanna del Cav, in-terviene l’ex Guardasigilli Paola Se-verino che ricorda come la legge (cheormai porta il suo nome nonostantesia stata firmata anche da PatroniGriffi e Cancellieri) era stata «condivi-sa datutte le forze politiche»e pertan-to ora «deve essere applicata dal Par-lamento». Mentre, il M5S presenta lasua proposta per cambiare il regola-mento del Senato e abolire definitiva-mente il voto segreto. «Visto che gli al-tri partiti hanno dubbi su come si vo-terà in Aula in caso di voto segretotentando sin da ora di dare a noi le“colpe” - spiega il capogruppo NicolaMorra - noi eliminiamo il problema al-la radice prevedendo solo voti pale-si».

Parlamentariavvocatipr esentanonuovoricorso

como Travaglino e firmatadal presidente della Terzasezione civileFrancesco Tri-fone, promuove la sentenzadella Corte di Appello del no-ve luglio2011 cheha l’unica“pecca”di spiegare tutto «fintroppo analiticamente.» Isupremi giudici escludonoanche che in favore della Cir,per effetto del risarcimento,ci sia stata «overcompensa-tion» o «ingiusto arricchi-mento.»

Oltre al ruolo di CesarePreviti in veste di avvocato«strutturalmente organico»alla Fininvest, la Cassazionerileva come la valutazionedelle prove raccolte, «con-dotta ai soli fini civilistici diricondurre alla società Fi-ninvest la responsabilità delfatto corruttivo imputabileanche al dott. Berlusconi»,risulti correttamente moti-

vata.»La Suprema Corte inoltre

condivide la sentenza d’ap -pello laddove afferma che«sarebbe risultato assoluta-mente fuori dell’ordine de-gli accadimenti umani cheun bonifico di circa tre mi-liardi di lire fosse stato di-sposto ed eseguito, per le di-mostrate finalità corruttive,senza che il ‘dominus’ dellasocietà, dai cui conti il boni-fico proveniva,ne risultassea conoscenza e lo accettas-se.»

Quanto alla Fininvest,nella “guerra di Segrate” hascelto di percorrere «il sen-tiero dell’inganno» e si è «so-prattutto attestata sulla so-glia della corruzione del giu-dice Metta al fine di ottenereuna sentenza ingiustamen-te favorevole ai propri inte-ressi.»

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6 Mercoledì 18 settembre 2013

di SARA LORUSSO

POTENZA - «I renziani non voglio-no essere una corrente all’internodel Pd». Punto. Ci provano, almeno.

Dopo diverse settimane di contra-sti, in cui sono bastate alcune notepubbliche a far emergere posizio-namenti differenti nell’area, eccoche i renziani provano a serrare lefila e a proporre un’indicazione uni-taria. E lo fanno mantenendo uncertosino equilibrio.

Nè con l’uno, né con l’altro. Nonscelgono nessuno dei due candidatidemocraticiin corsaalruolo dican-didato governatore del centrotrosi-nistra. Nè con Marcello Pittella, nécon Piero Lacorazza. Non in modoesplicito. «Vogliamo essere unaproposta di innovazione e cambia-mento del Pd, nei metodi e nei conte-nuti, riafferma l’unità del movi-mento a livello regionale», scrivononel documento diffuso ieri sera. Trale righe, intenti, richiami eun pocovelato equilibrismo.

«La sfida politica lanciata ai duecandidati del Pd rappresenta, permerito e metodo, lo strumento checonsente di cogliere la differenzatra chi intende davvero perseguireil rinnovamento della classe diri-gente e chi invece, sventolando labandiera del nuovo, in verità ha ilcompito di garantire la conserva-zione di un pezzo del potere che devedifendere se stessa dal pericolo del-la mancata ricandidatura alle re-gionali».

Non hanno candidato nessuno.«Purse inmanierasofferta - scri-

vono - abbiamo condiviso la scelta dinon presentare candidati perchéper il movimento non conta esserci

o misurarsi ma conta cambiare dav-vero le cose».

Da cosa passa il cambiamento lohanno detto più volte. Ma tant’è. Co-sì ribadiscono - dopo averli appro-fonditi, limati, resi inequivocabili -cinque punti fondamentali. Sonoqueste le condizioni «imprescindi-bili per garantire il proprio soste-gno a uno dei due candidati del Pdalle primarie».

Sono condizioni a cui hanno lavo-rato per ricondurre, tra mille sfu-mature esistenti, tutto il gruppo,senza dover prendere ufficialmen-te posizione. Ma è da quelle condi-zioni che l’elettorato renziano do-vrà trovare in modo “naturale”le in-dicazioni di sostegno. L’invito è atutti i «i renziani a cogliere quei se-gnali incoraggianti provenienti dachi non solo ha saputo tempestiva-mente cogliere le proposte avanzatedal movimento per un vero rinno-vamento, manelle ultime oreha af-frontato con coraggio e decisioneanche temi di merito, che presup-pongono una capacità di elabora-zione di una proposta di program-ma che dovrà essere all’altezza dellesfide che attendono la Basilicata».

UNO: RINNOVAMENTOServe, dicono, un «rinnovamentototale nelle liste del Pd alle prossimeregionali, pergarantire il ricambiodipersone, idee eprogrammi,dopoil fallimento che la stessa classe di-rigenteha acclarato, con la finean-ticipata della legislatura regiona-le». Solo così si recuperano «finalitàe spirito che lo stesso Pd ha sostenu-to nell’approvare la regola del dop-pio mandato come limite per le ri-candidature e che invece viene di-

A pochi giorni dalle primariesi ricompattano i rottamatori

Politica lucana

Primo piano

satteso».

DUE: NESSUN ACCORDOPOSTUMO

Chiedono «il rifiuto esplicitato sinda subito da parte del vincitore delleprimarie a stringere accordi con ilperdente, comeimpegno agaranti-re lo spirito stesso della competizio-ne».

TRE: NUOVA LEGGEELETTORALE

Un’aspettativa è molto forte, quellasulla legge elettorale regionale«pergarantire larappresentativitàdi tutte le aree della Regione, affin-ché a ogni territorio corrispondauneletto; la forzadeigrandinume-ri e la logica perversa dei resti eletto-rali - scrivono - non può e non deveprevalicare il giustodiritto delle co-munità lucane ad essere tutte rap-

presentate in consiglio».

QUATTRO: RIDUZIONE ENTISUB-REGIONALI

È urgente, ribadiscono, «la riduzio-ne di enti e agenzie sub regionali,applicando compiutamente la ri-partizione di funzioni e responsabi-lità tra struttura amministrativaregionale». Ma va cambiata anchela prassi nellanomina dei «dirigen-ti edirettori generali:non con la lo-gica dell’appartenenza ma del meri-to e della competenza».

CINQUE: ROYALTIESPER INVESTIMENTI

A proposito di petrolio: «I fondi de-rivanti dallo sfruttamento delle ri-sorse naturali quali petrolio e ac-qua vadano alla spesa diretta agliinvestimenti e non per finanziare laspesa corrente».

* Rinnovamentonelle liste del Pd

alle regionali*Rifiuto di accordi

con chi perdele primarie

* Nuova leggeelettorale tarata

sulle aree*Riduzione di enti

e agenziesub regionali*Le royalties

destinateagli investimenti

e non allaspesa corrente

L’equilibrismodei renzianiDocumento unitario per ritrovare una posizione comuneNon si schierano esplicitamente e rincarano sulle condizioni In basso Marcello Pittella e Piero

Lacorazza

La risposta ai cinque punti: «Ecco che cosa credo sia ilQuesti erano i cinque punti posti dairenziani ai candidati alle primarie.Durante un’assemblea hanno deciso dinon schierarsi tra i due democratici incorsa, Pittella o Lacorazza, ma arrivare asostenere chi si fosse impegnato arispettare tutti e cinque i punti.Punto 1. Rinnovamento totale del Consiglioregionale. Non per questioni giudiziarie mapolitiche: “Hanno fallito”.Punto 2. Chi vince le Primarie delcentrosinistra non deve premiare glisconfitti. Nemmeno il secondo.Punto 3. Riforma elettorale nella prossimaconsiliatura: a ogni territorio devecorrispondere un eletto.Punto 4. Ridurre gli enti regionali; la nominadei direttori non deve rispondere allapolitica ma si devono fare i concorsi.Punto 5. Sfruttare le risorse provenienti dalpetrolio in maniera virtuosa: non finanziarela spesa corrente ma investire».

«Esiste un canovaccio preciso di quelliche sono i temi e le priorità della miaagenda e che ritengo incarnino posizio-ni molto avanzate su una nuova conce-zione di politica». Così Marcello Pittellaraccoglie l’appello dei renziani. E rilan-cia.

Anche l’assessore al-le Attività produttiveha deciso di rispondereai cinque punti posti daisostenitori del sindacodi Firenze. In qualchemodo, spiegava il docu-mento diffuso alcunigiorni fa, i renziani nonhanno fatto subito unascelta generale e nettatra i due candidati de-mocratici.Prima di sce-gliere tra Pittella e Piero Lacorazza,aspettavano di vedere - questo il sensodella richiesta - gli impegni rispetto adalcuni temi fondamentali (vedi box). Do-po l’adesione di Lacorazza, anche Pittellasi fa avanti. E in una lettera analizza ri-

chieste e prospettive.Il suoprogramma, spiega,non hacer-

to «pretese di esaustività, ma traccia«con il contributo di molti, una linea suquello che intendo realizzare, sulle meto-dologie da applicare per rendere innova-tivo, moderno e allo stesso tempo credibi-

le ed efficiente il nuovo ci-clo amministrativo».

La differenza con l’av -versario, dice, sta nel me-todo: «È unaproposta chesarà tanto aderente alle ri-chieste provenienti dallasocietà civile quanto piùsarà forte il vostro appor-to». Persino «più avanza-ta» rispetto alle richiesteesplicitate dal sindaco diLatronico fausto De Ma-

ria.«In riferimento a queste vorrei spiega-

re ancora una volta il mio pensiero: va be-ne parlare di fallimento politico, ma lecause vanno ricercate molto più a fondoed hanno riguardatoun’intera classe di-

rigente, parlamentari e segretari. Eccoperché sono convinto non si possa crede-re di incarnare il rinnovamento e l’inno -vazione - concetti tanto cari al sindaco diFirenze –quandosi ègarantidiunsiste-ma vecchio e intrappolati in metodi cheostacolano proprio quell’innovazionepredicata e non praticata».

Sul secondo punto: «Penso sia chiaroche chi vince detterà le linee, non gli or-dini, ma al contempo non si può non te-ner conto della rappresentanza espressadai cittadini. Non vorremmo trovarci da-vanti a nuovi “decreti di epurazione”. Piùvicina alla visione renziana di fare politi-ca è chiedere e vivere primarie libere, nondi certo imporre diktat e impedire ai cit-tadini una scelta di vera libertà. (Consi-derazione essenziale che purtroppo mipare non rientri in questi 5 punti)». Eccola spinta.

«Ancora, in merito ai dirigenti, dicoche servirà coniugare procedure con-corsuali che garantiscano merito e com-petenza come da standard curricolarieuropei ad un’anagrafica al ribasso».

SOLLECITAZIONI/1

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Mercoledì 18 settembre 2013 7Il sindaco diFirenze MatteoRenzi; a destraCannizzaro

| CANNIZZARO SULLE REGIONALI |«La mia candidatura?Non è una prioritàma non la escludo»

POTENZA - La candidatura perle prossime elezioni regionali dinovembre, «non è una mia priori-tà», eaggiunge: «Non c’ènulla incampo per il momento. Ma nem-meno mi sento di escluderlo».Parla ildottor MicheleCannizza-ro. Le Primarie del centrosini-stra non lo riguardano. La politi-ca invece sì. Ha le due idee e con-vinzioni. E non si na-sconde: «Viviamo unmarasma. Miauguroche i lucani apranogli occhi».

Michele Cannizza-ro è stato capolista alsenatoalle scorseele-zioni politiche con iPopolari uniti. Maprecisa: «Sono un uo-mo libero. Non ho in-carichi nelle istitu-zioni. Non ho incarichi di parti-to».

Insomma oggi Cannizzaro èun medico. Questo è certo. Il re-sto stanelle condizioni chesi ver-ranno creare. In quel caso l’ex di-rettore generale del San Carlo po-trebbe essere della partita.

Con chi e come è veramenteprematuro parlarne. tanto piùche lo stesso Cannizzaro non siattarda a parlare dei contenitorie degli scenari futuribili quantoipotetici. Spiega piuttosto: «Io re-sto dell’idea che la Basilicata va-

da cambiata. E va cambiata laclasse dirigente che governa daoltre 20 anni».

E quindi che sia o non sia can-didato, si augura «che nelle pros-sime elezioni i lucani diano un se-gnale che sonostanchi di questostato di cose. Gli scarsi risultatiottenuti sono davantui agli occhidi tutti. Non lo dico io. Ci sono gli

indicatori che foto-grafano la situazionedell’economia, delladisoccupazione ...».

E parla l’ex dg peresperienza persona-le: «Io damedico ognigiorno ascolto tantagente che mi trasferi-sce il proprio disagio.Ascolto. E offro il mioaiuto come medico.Dapolitico invece,di-

co che è necessaria una svolta».Equindi lachiusura trarecen-

te passato e presente: «Mi sonocandidato con idee chiare per cer-care di cambiare le cose con tra-sparenza. Latrasparenza checo-noscono tutti e che ho dimostratoanche daDirettore delSan Carlo.Nonhomai avutopadrini.Ecer-cavo soluzioni per le emergenzedella gente, non per dare risposteai politici».

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AREA CATTOLICA

«Il contributo di un’intera area

dimenticato anche a Matera»

POTENZA - In consiglio comunale, ieri, a Potenza,c’era da discutere dell’intitolazione di una piazza. Da lìl’annuncio del sindaco Santarsiero: presto uno spazio

cittadino sarà intitolatoanche al senatore a vitaEmilio Colombo, scom-parso a giugno scorso. Ilcoordinatore dei gruppidi opposizione, Giusep-pe Molinari, ha approfit-tato del richiamo perporre un tema. «Ho lettoalcuni riferimenti allacandidatura di Matera acapitale della cultura2019. Con stupore hoscoperto che in diversicontesti si fa riferimentoa nomi illustri che hannoavuto impatto sulla città,da Scotellaro a Levi, co-me tanti contemporanei.Ma si dimenticano com-pletamente tre nomi che

alla città dei Sassi hanno dato contributo rilevante». Siriferiesce proprio a Colombo, ma soprattutto a De Ga-speri (che volle la legge speciale sui Sassi). Dice chenon è scelta saggia trascurare Vincenzo Viti, ex asses-sore, che in anni più recenti ha spinto per il rifinanzia-mento di quella norma. «Praticamente - dice Molinari -si mette da parte un’intera area». Quella cattolica.

Marcello Pittella

Primo piano

NEL CENTRODESTRA

L’Altra Basilicata al Pdl

«Non è solo urgenza elettorale»

«Una parte del centrodestra lucano forse non ha bencapito, o forse, non vuole capirlo, che in gioco, alle pros-sime consultazioni regionali, c'è il futuro della Basilicata.Una terra martoriata da vent'anni di governo della sini-

stra e del Pd in partico-lare«. Gianni Rosa eGianfranco Blasi, se-gretari di Fratelli d’Italiae di Grande Sud (ade-renti al cartello elettora-le “Un’altra Basilicata),scrivono: «È evidenteche non deve esserechiaro quello che staaccadendo se il massi-mo che si riesce a com-binare è convocareuna riunione a porte fin-tamente chiuse. I par-lamentari del Pdl, strettianche dalle difficoltà edalle divisioni interne,convocano i sodali.

Sarebbe stato ne-cessario, invece, gia’

dalle scorse settimane, dare vita ad un tavolo politicopermanente, dove discutere di questioni nodali, comead esempio quella morale, per non parlare di quella pro-grammatica. Bisognava aprire un nuovo percorso fattodiprogrammi eazioni concrete.Unpercorso destinatoadurare nel tempo e non solo fino al voto di novembre».

«Spero chei lucani

si sveglinoper il loro bene»

L’appello ai sindaci e i territori

SOLLECITAZIONI/2

Non dimentica gli altri temi. «Sulla ri-forma elettorale regionale si sfonda unaporta aperta, io sono totalmente d’accor -do ad una ricomposizione dei collegi a li-vello regionale che garantisca una ade-guata rappresentanza territoriale. Sulpetrolio ho già detto che gli accordi van-no ricontrattati e ripensati assieme allecomunità locali. Ci vorranno controlli ri-gidi e imparziali a garanzia della salute edell’ambiente e saremo aperti a conside-rare le idee più interessanti in materiafin da subito, ascoltando cittadini e am-ministratori locali senza strumentaliz-zazioni o demagogie».

A conti fatti: «Non ci vogliono slogan,solo concretezza e ricorso alle strategiemigliori che verranno anche da espertiinternazionale del settore. Sintetizzan-do, quello che occorre per potersi giocaredavvero una partita ad armi pari con lealtre regioni italiane e con l’Europa, èuna rivoluzione che dia slancio alla nuo-va gestione amministrativa della Basili-cata. Una rivoluzione delle stesse abitu-dini, che parta innanzitutto da noi».

Amici sindaci, è a voi che mi rivolgo a pocheore da queste nostreprimarie da me vissu-te come primarie di libertà.

Questi ultimi momenti saranno pur-troppo segnatida chi prova alavorare nontanto sulla condivisione di idee e program-mi, mapiù spessosulla realizzazionedi ac-cordi e pressioni. Penso che nessuno dovràprovare a oltraggiare la vostra integrità eautonomia di scelta e, se pure qualcuno ab-bia già messo in atto tentativi in questosenso, mi conforta la certezza che sapretevalutare con coscienza e assoluta morali-tà.

Veri baluardi di resistenza sui territori,rappresentanti delle istanze primarie del-lecomunità cheamministratecon nonpo-chedifficoltà e,nonostante le risorse sem-pre più esigue a vostra disposizione, sietel’esempio quotidiano di cui questa Basili-cata ha bisogno. Come c’è assoluto bisognodi recuperare compattezza e unità dei ter-ritori che chiedono sviluppo e lavoro, obiet-tivi che non possono prescindere, in unaRegione così piccola ma anche così com-plessa dal punto di vista territoriale, dalla

ideazione di un progetto unitario che sap-pia guardare al futuro, di idee ambiziose econdivise, di collaborazione e rete con i co-muni vicini per ottimizzare i servizi.

Vi chiedo, dunque, di sostenere e avviareinsieme un approccio nuovo rispetto aquello che tutti noi per troppo tempo abbia-mo ritenuto fosse quello giusto per i citta-dini. Non è più un contributo estempora-neo o una promessa strappata in queste ul-time ore che potrà restituire il giusto pesoalle comunità cittadine. Occorre, al contra-rio, una proposta organica che tenga contodelle necessità,che esalti ledifferenze, chegiustifichi agli occhi dell’Italia e dell’Euro -pa un progetto di sviluppo complessivo.L'invito è quindi a valutare il programma ele proposte e a contribuire a scrivere unapagina comune per una nuova Basilicata.Non tanti uno ma un solo molti.

Marcello Pittella

rinnovamento»

Gianni RosaPeppinoMolinari

C’È L’ACCORDO

Gitti e Speranza

si stringono

la mano:

Pd e Sc insiemeROMA - Colpo di scena. IlPartito democratico e Scel-ta civica insieme per leprossime regionali. Non èun’ipotesi da verificare. E’la nota diffusa dai livelli na-zionali dopo l’incontro chesi è svolto nella capitale trail capogruppo del Pd allacamera dei deputati, il lu-cano Roberto SperanzaPd e il responsabile nazio-nale enti locali del partito diMonti, Gregorio Gitti.

Nella nota ufficiale silegge: «Scelta civica e Pdsono d’accordo sulla ne-cessità di avviare in Basili-cata un nuovo ciclo politico,valorizzando nuove ener-gie», con «un rinnovato im-pegno programmatico».

Questa posizione è sta-ta appunto concordata daGitti e Speranza. Ora ci so-no da “convincere” i livellilocali. «Per verificare preci-se e solide garanzie in talsenso», Gitti ha informatoSperanza di voler affidaretale compito «a propri dele-gati e al coordinatore regio-nale, Domenico Bronzi-no».

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8 Mercoledì 18 settembre 2013

LA CANDIDATA

«Spazzeremo viapartecipatee società miste»

Politica lucana

Parla la materana Calia, in possibile corsa per la presidenza

«Scopriremo gli scheletrinegli armadi della Regione»

POTENZA - Il senatore delMovimento 5 Stelle scendein campo. Sui contenuti. Eil primo puntosu cui sceglie diannunciarebattaglia sonosocietà parteci-pate e mistopubblico priva-te. «Come M5S,alla guida dellaRegione Basili-cata - è il suogrido di batta-glia - spazzere-mo via le SpApubbliche, pri-ma di asfaltarela Basilicata didemocrazia etrasparenza».Il motivo è sem-plice: «Fintroppo comodo dividere idebiti con i lucani e spartirei profitti con pochi amici».E’ un tema caldo quello del-le società, che attraversaprogrammi elettorali diquesta e quell’altra partepolitica. Con chi annunciauna riorganizzazione e chiinvece parla di una vera epropria “pulizia” degli entiinutili: carrozzoni in gradodi moltiplicare la spesapubblica, senza generarecrescita, in genere stru-mentali alla spartizione dipoltrone, funzionale almantenimento del consen-so. Ma il senatore materanosi sposta su una posizioneancora più estrema tantoda inserire dentro al calde-rone delle società da spaz-zare via anche la Tecnopar-co della Valbasento. An-ch’essa nata con formulasocietaria mista pubblicoprivata ha come socio dimaggioranza la famigliaSomma, altre società locali,il Consorzio industriale diMatera (a sua volta societàpubblico/privata) per il 40per cento e ancora altrepar-tecipazione in quote minoridi altre società locali, comeCraco energia, Pisticcienergia e Società mediter-ranea energia ambiente.Proprio dall’ultimo bilan-cio della Spa che gestisce irifiuti del petrolio - e que-sto, secondo Petrocelli, «èl’emblema della sudditanzaeconomica che il Pd e il Pdllocali hanno sottoscritto inbarba agli interessi dei lu-cani - arriverebbe l’esempiocalzante di quanto sia facileaffari adottando la formu-la: socializziamo parteci-piamo i debiti e privatizzia-mo i profitti. Ovvero, «il mo-dello più utilizzato e sfrut-tato da chi, più che faremercato, vuole fare specu-

lazione o economia garanti-ta per sé e non certamenteper la collettività».

Ed ecco i numeri: Tecno-parco per l’anno 2012 hafatto un utile netto di 3 mi-lioni e 691,718 mila euro.Un utile netto «entrato tut-to nelle tasche dei soci». So-lo che il piano di ristruttu-razione della società «è sta-to sostenuto con un finan-ziamento regionale di 1 mi-lione e 300 mila euro, fina-lizzato all’ammoderna -mento delle infrastrutture(copertura vasche)». Quin-di, Petrocelli incalza: «Se c’èun utile netto di 3 milioni e691,718 mila euro, perchéil piano di ristrutturazioneè pagatodalla Regione?Fa-cile fare affari in questo mo-do. Privilegi e dividendi peri solitinoti, mentre lagentedi Basilicata o emigra o viveai minimi della decenza so-ciale».

Ma la tecnica «è vecchia eben consolidate in Basilica-ta». Il senatore va avanticon gli esempi. Come quelloche arriva dalla Metapun-tum Agrobios, ormai in li-quidazione. Società di pro-prietà regionale, ma a ge-stione privata, che ha vissu-to per anni con le commis-sioni da 6 milioni di eurogarantite da viale Verra-stro. Commesse che perònon hanno salvato l’Agro -bios dal fallimento e e chehanno avuto anche il dop-pio compito politico di to-gliere finanziamenti e com-petenze all’Arpa di Basili-cata, l’agenzia pubblica de-putata al monitoraggio am-bientale.

Per chiudere con il casoemblematico del Consorzioindustriale di Potenza, a cuidi recente l’assessore Pittel-la ha garantito un ulteriorefinanziamento da cinque

milioni di euro per tre an-ni.

«Un carrozzone costatogià diversi milioni di euro -attacca Petrocelli - dove i de-biti sono stati ad esempio ri-pagati con l’acquisto dellasede di Tito del Consorzio econ la proposta dell’asses -sore di raddoppiare il fondo

annuale, da 1 a 2 milioni dieuro. Mentre il Consorzio,ha invece ripagato i cittadi-ni di Potenza con stipendid’oro, consulenze costosis-sime, assunzioni senzaconcorso, danni ambientalie, appunto, debiti».

[email protected]@luedi.it

L’affondo di Petrocelli (M5S) controcarrozzoni, enti inutili e pubblico private

Primo piano

Il casoTe c n o p a rc o :«Socializzano

i costie privatizzano

gli utili. Fintroppo facile

fare affari così» Tecnoparco in Valbasento

E’ attivista dall’epoca delMeetup 2007 di BeppeGrillo e con il Movimentocondivide la convinzioneche la politica ospiti ormaitroppi “furbetti” del quar-tierino.

Grazie alla sua laurea inlingue Angela Calia hasempre viaggiato molto,ma ora ha deciso: è il mo-mento di restare nella suaterra e contribuire al suocambiamento e per farlo èpronta anche ad occuparelo scranno più alto, quellodi presidente della Regio-ne con BAsilicata 5 Stelle.

Sa che “rischia” di en-trare nella storia comeprima presidente-donnain Basilicata?

«Me lo auguro, non per-chè sono una donna maperchè penso di rappre-sentare buona parte deilucani che è stata costrettaad andare via, e ora vuol ri-tornare a casa, in una re-

gione in cui ci sono cosemeravigliose da fare chefinora sono state impeditedalla casta, dal regime,dal malaffare. Ogni voltache tornavo daiviaggi perlavoro, vedevo solo squal-lore. In Francia, Spagna,Polonia, la stessa Croaziache si è ripresa dalla guer-ra civile, vivono di turi-smo. Noi abbiamo cosemeravigliose e le stiamodistruggendo».

Ildifettodei lucanièdinon avere coraggio o ècolpa della politica sba-gliata?

«I lucani sono buoni cit-tadini ma a volte si fannotrascinare. In altre regio-ni sono molto più intra-prendenti anche a livelloimprenditoriale. I lucani,da troppo tempo, sono co-me anestetizzati e nonhanno sufficiente sensodell’appartenenza. Il cam-panilismo delle altre re-

gioni italiane, qui manca.La Basilicata è una delleregioni più ricche, in ter-mini di risorse naturali,ma siamo i più poveri».

Due volti della politicaal femminile: DeboraSerracchiani e RenataPolverini, quest’ultimacon un esito catastrofico.Come le giudica?

«Non giudico, ma so chese dovessi essere eletta,non deciderò da sola ma lofarà il Movimento. Io comepersona risponderò ad al-cune situazioni, ma a li-vello politico non sarò soloio a decidere».

Parole chiave della Re-gione a 5 stelle?

«No ai privilegi, temache ci ha già visti impe-gnati con la raccolta fir-me, energie alternativecome il miniecolico e lasvolta dell’agricoltura edel turismo, i due stru-menti economici della Ba-

silicata. Non possiamo piùpensare che la Basilicata fac-cia industria, non ha sen-so».

Cosa mancaa Materaperil salto di qualità nel turi-smo?

«La professionalità, in-nanzitutto nelle strutture ri-cettive. Nell’80% dei casi ilpersonale non sa parlare in-glese; ma questo serve anchenei supermercati o in un ne-gozio di abbigliamento.L’unica cosa che sanno farein questa città è far pagareun conto caro ai turisti chenon torneranno mai più».

I mal di pancia dopo il vo-to di questi giorni, come sicurano?

«C’è stato un po’ di amaroin bocca ma questo accade inqualsiasi aggregazione c’èchi vuole arrampicarsi, chipensa di avere diritti. Ovvia-mente questo vale in genera-le,ma ilMovimentoè fattodipersone così intelligenti e

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Mercoledì 18 settembre 2013 9

PRIMARIE, COME E DOVE

Il segretario Murante: «Ipotesi di alleanza? La partita è aperta»

Sel apre al Pd sui programmi«Ma con Pittella non ci stiamo»

La segretaria della Sel, Maria Murante

Primo piano

L’intervista

capaci che alla fine il me-glio emerge. La voglia dicambiamento appartienea tutti noi ed è così in tuttala Basilicata. Ciò che è ac-caduto a Tramutola è bel-lissimo».

Se dovesse essere elet-ta, governerà con i parti-ti protagonisti di Rim-borsopoli e di tanti scan-dali. Come farà?

« Seguiremo la linea cheil Movimento ha voluto da-re a livello nazionale. Laprima cosa che faremo sa-rà aprire tutti i faldoni escoprire cosa c’è dentro do-po tanti anni di monopar-tito. Capiremo quali schel-tri ci sono nell’armadio».

Antonella [email protected]

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Angela Calia, possibile candidata del Movimento Cinque Stelleper la corsa da governatore

Il comitato organizzatore spiega in quali seggi si potrà votare

Anche chiostri e scale mobili aperteDAL chiostro di un convento allescale mobili, dal garage alla scuolamaterna, dal circolo al comitato diquartiere. Sono i luoghi in cui si vo-terà il prossimo 22 settembre perscegliere il candidato presidentedella Regione della coalizione di cen-trosinistra "Basilicata Bene Comu-ne". Per la grande partecipazioneche ci si aspetta alla consultazione, ilcomitato organizzatore ha cercatodi rispondere con un gran numerodi seggi elettorali.

Praticamente sarà possibile vota-re il candidatoin tutti i centri lucani(l'elenco completo verrà diffuso ve-

nerdì quando anche gli ultimi nodisaranno stai sciolti) e nei centri mag-giori sarannoanche allestitepiùse-zioni. E per far fronte alla necessitàdi locali, e, ove richiesto, individuare'campi neutri' tra le diverse forze im-pegnate nella competizione, eccoche i volontari hannodato sfogo allafantasia. Per quanto inconsueto, èoramai un'abitudine, per Potenza,poter esprimere le primarie nellescale mobili, dove sarà allestito unodei seggi cittadini. Due, invece, i ri-corsi a conventi, a Tolve, dove si vote-rà nel chiostro dell'Annunziata, e aEpiscopia (convento di Sant'Anto-

nio). L'indisponibilita di altre solu-zioni ha invece portato alla scelta diun prefabbricato nel quartiere Bu-caletto di Potenza. A Matera invece siè scelta una sede unica per gli 8 seg-gi, la palestra dello stadio di via XXSettembre. Per icentri maggiori, glielettori dovranno recarsi nei seggicorrispondenti alle proprie sezionielettorali, secondo abbinamenti chesaranno resi noti attraverso il sitowww.basilicatabenecomune.it e dif-fusi alla stampa.

I seggi rimarranno aperti dalleore 8 alle ore 20 di domenica 22 set-tembre.

di MARIATERESA LABANCA

POTENZA - Si erano lasciati,sabato scorso, con il neo se-gretario del Pd lucano, Vitode Filippo, che aveva messosul tavolo del centrosinistrala proposta di una ritrovataunità basata sui contenutiprogrammatici, dopo la rot-turaconle forzechenonhan-no voluto sottoscrivere la car-ta d’intenti e che quindi nonparteciperanno alle prima-rie. A distanza di qualchegiorno la giovane segretarialucana di Sinistra, ecologia elibertà, Maria Murante, sem-bra aprire a questa possibili-tà.

Segretario, Sel non ha ot-tenuto le garanzie che ave-va posto al Pd, ovvero di fare“pulizia”rispetto ai nomi daproporre alle primarie. Madopo il 22 settembre ci sa-ranno ancora possibilitàper un’alleanza con il Pd?Partiamo da un dato di fatto:da una parte crediamo ferma-mente in un progetto che pos-sa far nascere un nuovo cen-trosinistra. Dall’altra siamoconsapevoli della necessitàper la Basilicata di un piano dirinascita chedovrebbe esserebasato sulla più larga condi-visione possibile tra le forze diquest’area. Ed è in tale otticache vogliamo continuare a la-vorare per valutare la possibi-lità di un’alleanza fondata suicontenuti. Insomma, per noila partita è ancora aperta.Quindi un dietrofront ri-spetto alla posizioneespressa il 5 settembrescorso, quando siete uscitifuori dalle primarie di coali-zione?

No, io non lo considero così.In quella occasione siamo sta-ti chiari: abbiamo scelto dinon partecipare alle primarieperché non abbiamo sotto-scritto quella carta di intenticarente delle richieste da noiavanzate. Detto questo,nell’ultima riunionecon ilse-gretario De Filippo è emersaun’apertura rispetto ai meto-di di composizione delle listeche ci conforta. Oltre al fatto,come ho già detto prima, chec’è tutta l’intenzione di lavo-rare a un nuovo centrosini-stra.

Dunque, rinunciate uffi-cialmente alla possibilitàdi arrivare a novembre conun vostro candidato, così co-mepaventato qualchesetti-mana fa?

No. Questa possibilità nonè esclusa in maniera definiti-va. Stiamo lavorando anchein questa direzione insiemealle forze che hanno condivi-so la nostra linea, come Verdia Rifondazione,oltre atenerein piedi il dialogo con associa-

zione e movimenti. L’alleanzacon ilPd non èaffatto sconta-ta e non avverrà a tutte le con-dizioni.

E voi quali ponete?L’ho dettoprima: vogliamo

lavorare sui contenuti e suprogrammi. Voltinuovi, cer-to, ma questo non può bastarea garantire un buon progettoper la Basilicata.

E la cosiddetta questionemorale, poi ribattezzataquestione politica, è defini-tivamente archiviata?

No, è chiaroche ci aspettia-mo ancora che il Pd facciaproprio il principionelle scel-te da compiere per la composi-zionedelle liste.Lariteniamotutt’ora una priorità.

Mettiamola così: se a vin-cere leprimarie dovessees-sere Marcello Pittella lapossibilitàdi un’allenza re-sterebbe in piedi?

Presumo di no. A nostro av-viso non sarebbe garanzia di

quella discontinuità di cui ilnuovo ciclo politico necessi-ta.

Il presidente Vendolaaveva dato il via libera allacandidatura di GianpaoloD’Andrea, quando l’ipotesidel professore candidatounico del Pd era ancora inpiedi. Può confermarlo?

Sì, è così. L’ex sottosegreta-rio poteva rappresentare unnome di garanzia rispetto al-le lotte intestine che tengonobanco all’interno del partito,essendo in una posizione dinon ricattabilità da parte diquesto o quell’altro pezzo.

Senta, veniamo ai conte-nuti sui quali cercate unconfronto aperto con il par-tito democratico. Da doveintendete partire?

In questi giorni di campa-gna elettorale si sente parlaremolto di petrolio,ma sincera-mente non mi pare che ci sia-no molte proposte.

E la vostra qual è?Sel innanzitutto ribadisce

la propria contrarietà a nuo-ve estrazioni e ricerche sulterritorio. Sul petrolio giàestratto e rispetto alle com-pensazioni riteniamo che sianecessario un nuovo piano,visto che la scommessaparti-ta degli anni ‘90 oggi si è di-mostrata fallimentare. Pre-messo che le attività petrolife-re in Basilicata possono avve-nire solo in condizioni di sicu-rezzaper lasalutedei lucaniedell’ambiente, stiamo lavo-rando proprio in questi gior-ni a livello nazionale a unaproposta di legge che assur-ge il petrolio a risorsa strate-gica da collegare a projectbond. Royalty e risorse, aquesto punto, dovrebbero es-sere riprogrammate per so-stenere la realizzazionedi unpolo verde che punti sulle rin-novabili per consentire unariconversione ecologica dellaregione. Così come altra pro-posta potrebbe essere l’utiliz -zo di una parte delle compen-sazioni economiche per so-stenereFiat inpiano diricon-versioni delle proprie produ-zioni in mobilità sostenibile.Una parte delle risorse an-drebbe utilizzata per finan-ziare l’inserimento di un red-dito minimo garantito e peraltre misure di welfare. L’an -no scorso abbiamo già pre-sentato una proposta di leggesostenuta da ben 5.000 firmedi cui non abbiamo avuto piùnotizia. Come si vede il temadel petrolio per la Basilicataresta nodale e tiene insiemegrandi questioni come occu-pazione, salute pubblica, am-bienteed energia.E’tutto col-legato. Ed ecco perché, a no-stro avviso, serve un nuovopiano sulle attività estrattive.Ma questo è solo l’inizio. Uni-versità, agroalimentare, for-mazione e forestazione: sia-mo pronti a confrontarci pertrovare risposte in grado dirimettere la Basilicata sulpercorso della crescita.

E se il Pd si dovesse mo-strare forze dialogante sa-rete pronti a convergere sulcandidato democratico?

Innanzitutto aspettiamodivedere chi sarà il candidatogovernatore. E’ chiaro chenon vogliamo essere solo unorpello. Ogni forza dovrà por-tare il proprio “peso” all’in -terno della coalizione.

Segretario, l’ultima cu-riosità: c’è da aspettarsi chequalcuno dei vostri voti do-menica?

L’indicazione è stata chiaraed è questa: non avendo sotto-scritto la cartadi intenti,nonparteciperemo alle primarie,in nessuna forma.

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I TRE PUNTI DEI GIOVANI SOCIALISTI

Free Internet, free work, free peopleFree internet, Free work, Free people: sono questi i 3 punti principalidella campagna politica lanciata dai giovani socialisti, come si leggein una nota stampa. «L'obiettivo - si legge - e' mettere al primo posto iproblemi dei lucani, poichéil duello sui nomi rischia di oscurare le pro-poste politiche. Ecco perché lanciamo tre visioni programmatiche, sucui ci aspettiamo che qualcuno batta un colpo», scrive il segretariotantone. Fornire a tutti i cittadini internet ad un prezzo sociale, una ri-forma del mercato del lavoro regionale ispirata alla flex security ed almodello Ichino e una una Legislatura Costituente, per rinnovare il pat-to fra le istituzioni ed i cittadini, nell'ottica della condivisione delle gran -di scelte sull'utilizzo dei beni pubblici ed energetici e delle risorse eco-nomiche, oltre che sul controllo popolare circa la trasparenza della lo-ro allocazione. Su questi tre punti i giovani socialisti chiamano a con-fronto i candidati delle primarie del centrosinistra.

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10 Mercoledì 18 settembre 2013

In viaggio con i candidati:Nicola Benedetto

Politica lucana

Il camper?«Troppo lento»Sveglia all’alba per controllare la propria aziendae poi inizia il “tour de force” in giro per la Basilicata

di SALVATORE SANTORO

POTENZA-La svegliasuonaalle6 perilcandi-dato alle primarie del centrosinistra, NicolaBenedetto. All’albainsomma. Aprelafinestra.Respira e subito comincia il proprio “tour deforce” da candidato alle Primarie senza trala-sciare gli altri ruoli. E’ l’assessore alle Attivitàproduttive. E soprattutto imprenditore di suc-cesso e non dimentica mai di ricordare: «La miaazienda non ha subito nessuna crisi. Siamo inattivoe abbiamosfruttatolacrisi perriposizio-narci sul mercato con esiti più che positivi».

E prima di immergersi nel ruolo di politicopassa, sono da poco passate le 6 e 30, propriodall’azienda di cui è titolare. Si ferma fino alle 8.Quando fa colazione. Due ore dopo la svegliacon un caffè espresso. Non rinuncia alla siga-retta.

Vederlo in azione tra una cosa e l’altra rendequesto senso: una macchina; concentrato e lu-cido. Arriva in aziendada timoniere: «Control-lo la produzione del giorno prima e il portafo-glio degli ordini del giorno in corso».

Poi arrivano a prenderlo con la macchina:«Non perchè non mi piaccia guidare. Ma cosìho il tempodi stare al telefono conamici e colla-boratori tra un trasferimentoe l’altro». Si divi-de tra assessore e candidato alle Primarie delcentrosinistra.

Ieri in tour elettorale prima di andare alla Re-gione ha fatto il giro di alcune aziende del setto-re agroalimentaredel Metapontino.Ha apertoil giro arrivando all’azienda ortofrutticola deRuggieri di Policoro: «Stanno raccogliendo leprugne per le industrie manufatturiere». Siferma a parlare con imprenditori e lavoratori.Guarda in faccia tutti. Stringe mani, e asscolta.I problemisono tanti. Lui fa mente locale, pen-sa e risposta. Ma senza promesse.

«Nonserve anulladarefalse speranzee illu-dere la gente. I problemi oramai li conosconotutti. Le promesse non servono, sono inutili». Equindi? Nicola Benedetto non fa sconti: «Io sec’è dadire che lecose nonvanno bene eche ma-gari la situazione non si sbloccherà fino a di-cembre o gennaio lo dico. Meglio che le personesappiano come stanno realmente le cose. Nonvoglio prendere in giro nessuno».

E a guardare la reazione sembra la stradagiusta:gli operai, i cittadiniapprezzano ilmo-dofrancodichidice lecoseinfacciacomestan-no.Questo nonsolo nelleaziendeche visitamaanche con chi lo avvicina in Regione e o perstrada. Il giro riprende. Nicola benedetto risalesulla propria auto, una Audi A5 grigia. E scat-ta ladomanda: Perchèleinonha seguitoglial-tri candidati e la modadel momento e preso uncamper per girare in tour?

La rispostaè seccaseppur accompagnatadaun sorriso: «Il Camper è lento. Ho bisogno di fa-re tante cose e devoraggiungere più posti pos-sibili». Il giro per le azie nde del Metapontinoprosegue. Entro nello stabilimento di VittotioManolio a Policoro: «Raccoglie meloni gialli».Una mezzoretta e si presegue. Arriva a Montal-banoJonico nell’aziendsFortunato«che èunodeipiù grossiproduttori diKiwi dell’Italia me-ridionale». I temi sono gli stessi dappertutto:«Problemi del lavoro, dell’agricoltura in gene-rale, di liquidità, dellacommercializzazione».Le risposte sono semprepragmatichee pacate.Siriparte cambiando regi-stro. Sono passate le 13.Non c’è tempo per unpranzo. Benedetto man-gia in macchinaun pò ditarallini. Da bere acqua.Un passaggio istituzio-nale. E si riparte. Pocoprima delle 17 Benedetto arriva a Pomarico. In-contra la banda musicale e la squadra di calcio

che milita nel campionato di Eccellenza. Cam-biano gli scenari e gli interlocutori ma lo stile è

semplice e diretto. Sen-za fronzoli. In fondoBenedetto dal primomomento della pro-pria candidaturava ri-petendo: «Per gover-nare la Regione nonserve un grande stati-sta politico. Serve unpadre di famiglia che sioccupi dei lucani conamore cercando solu-

zioni semplici e pragmatiche. Stando attentialle spese superflue e ottimizzando tutto».

E ripete il concetto mentre una folla gli si faattorno: «La Basilicata habisogno di cambiaremarcia. Io sesarò elet-to presidente sicura-mente lo potrò faredauomo libero. Non so sechi fa parte della no-menclatura e deve as-secondare lobbies equant’altro lo può fa-re davvero».

Risale in macchinaper andare a visitarealtre aziende. Incon-tra altri lavoratori. Dell’azienda agricola diFrancesco Camardo nell’agro di Montesca-

glioso. Ci sono anche esponenti della Copagriad attenderlo. In serata passa dove ci sono fe-

ste. Si informae par-la con la gente. Infi-ne si arriva a cena.La sala è affollata. Sicena “tradizionale”con la pastorale (pe-cora bollita) annaf-fiato da vino locale,«perchè la mattinabisogna svegliarsipresto e non va benebere roba chimica».

La notte finisce tardi. E’ l’unapassata quan-do si avvia per casa di solito. In totale Nicola Be-

VERSO IL VOTO DI DOMENICA

Centro democratico rinuncia alle sedi elettoriali di Bernalda e Pisticci«per evitare le strumentalizzazioni del Partito democratico»

POTENZA - Il candidato alle Primarie del centrosinistra -che si svolgeranno domenica prossima in tutti e 131 comu-ni della Basilicata - Nicola Benedetto, «per evitare stru-mentalizzazioni messe in atto da esponenti ed ambienti lo-cali del Pd, nonostante le sezioni elettorali per le Primariesiano per la grande maggioranza in sezioni del Pd, comeconcordato al tavolo dei partiti del centrosinistra», ha de-ciso «di rinunciare alle sedi del Centro democratico di Pi-sticci e Bernalda messe a disposizione per le operazioni divoto di domenica 22 settembre».

Lo ha comunicato lo stesso Nicola Benedetto che quindiha spiegato: «Pertanto a Bernalda si voterà presso la SalaIncontro di via Cairoli e a Pisticci solamente presso la SalaConsiliare del Municipio».

«Ciò per testimoniare - sottolinea l’assessore regionale ecandidate alle Primarie - la volontà della massima traspa-renza e correttezza nelle operazioni di voto e dunque pernon vanificare democrazia epartecipazione popolare». Ni-cola Benedetto infine chiede al Partito democratico «di Ba-silicata di non utilizzare per le Primarie sedi private». L’assessore alle Attività produttive di Centro democratico,

Nicola Benedetto

Primo piano

Benedetto in giro per la Basilicata con operatori del settore agroalimentare lucano.Al centro è in compagnia dei Briganti lucani

«Io parlo alla gente in facciae non li illudo con false

speranze. So che i lucanipreferiscono la verità»

A pranzo tarallini mangiatia volo nella propria auto.

In serata a cena con la Copagri:«Pastorale e vino locale»

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Mercoledì 18 settembre 2013 11

L’EDITORIALE

di LUCIA SERINO

segue dalla prima

Anzi sono talmente pochi ad aver sceltoquesta opzione che neppure compaiononella percentuale sopra lo zero. Il dannovero che abbiamo subito in questi anni èstata la disillusione, la percezione chenulla potrà cambiare. La colpa? Ci diconoche è di chi non innova, di chi non riesce atrasfor

marsi in piccoli Einstein. Ci avviamo auna società di ignoranti istruiti, incapacidi leggere oltre il recinto delle specializ-zazioni. Fossi io un candidato Pd alleprossime primarie, avrei messo tra i pri-mi obiettivi un reddito minimo sì, ma permandare via i giovani, di corsa, a studiarelontano dalla Basilicata. Un patto con l'U-niversità lucana perscambiare flussi, in-tersecare esperienze, far fluire rapporti.Attraversare il mondo in fondo è un'abi-tudine medievale.

La Basilicata soffre di troppe chiusuree dimentica di avere nella sua storia i pic-coli arpisti di Viggiano,come mi ricorda-va l'altra sera Vittorio Cappelli parlandodell'emigrazione lucana. Ma la storia è unmistero buffo. Da Viggiano partivano enon sapevano di avere l'oro sotto i loropiedi. E ora che abbiamo le pepite ci accor-giamo che non siano diventati ricchi.Questa storia tutta lucana merita di esse-re raccontata, perchè essa spiega quantosia difficile direzionare le risorse, averebuone idee con le quali spiegare a queigiovani diTramutola ea tutti i lorocoeta-nei che il petrolio non è una rendita paras-sitaria ma che chi aveva l'obbligo di tra-sformarlo in occasione l'ha concepitospesso come welfare di supplenza. Qualemerito c'è ad avere qualche conto più inordinese ci arrivaun'eredità che cimettea posto con le banche?

Insomma cosa ce ne facciamo delle pe-pite se tutto attorno è melma di speranza?Per mia necessità mentale sono una cheresetta continuamente, faccio pulizia ce-rebrale, ricomincio daccapo, ogni gior-no. Credo sia il modo migliore per liberar-si dalle angosce e guardare avanti. Que-sta è la mia personale utopia. Anche pra-tica, se volete, perchè si evitano processiche spesso hanno il sapore della vendetta.Liberiamoci dai dottor Sottutto, comescrive Cormino. L'apice della parola futu-ro non può fermasi all'esito della disfidadi Barletta, tra Lacorazza e Pittella. Ep-pure questa disfida oggi si nutre di veleniche sono il frutto della malapolitica diquesti anni. Ieri Poynter..org, la rivistaufficiale dell'istituto di giornalismo dellaFlorida, ha pubblicato un pezzo dal titolosignificativo: è eticamente più importan-te essere trasparenti piuttosto che indi-pendenti.

Si riferiva all'informazione ma lo stes-so principio è applicabile anche alla poli-tica. Questi ultimi giorni di campagnaelettorale ci stanno facendo respirare l'a-ria dei sospetti e dei trasversalismi disempre. Era abbastanza prevedibile percome siamo arrivati a queste primarie.Certo fa specie che debba essere un sinda-co che col Pd non ha nulla a che vedere,D'Amelio da Ferrandina, a fare l'endorse-ment per uno dei due candidati (Pittella).Anche perchè il regolamento delle prima-rie prevede che chi va a votare debba sot-toscrivere di votare centrosinistra. Ep-pure tutta la storia politica lucana è unlungo percorso di consociativismo di po-tere.E ipittelianiavrebbero facile giocoarispondere che fu così anche per le prima-rie che vinse Speranza nel 2009. Conser-viamo ancora la foto di Alessandro Galel-la (oggi Fratelli d'Italia) in fila al seggio.

Il vero problema del Pd, in questi anni, èstato quello di non avere un'opposizioneall'altezza di questo nome. Viceconteavrebbe potuto facilmente approfittaredelle crepe di un partito diviso, ma non loha fatto mai e non lo fa. E sembra che tuttiattendano di sapere come andrà a finiretra gli sfidanti democratici per fare i pro-pri passi. Magari tramando di nascosto.Questo è l'aspetto eticamente più inquie-tante.

Essere trasparenti, prima ancora cheindipendenti. Se ancora ricordo che ilQuotidiano ha dovuto ricorrere alla pre-sidenza del Consiglio per accedere agli at-ti delle spese di rappresentanza dei consi-glieri regionali, mi viene da pensare chechiedere trasparenza altro che utopia, èuna chimera, nel senso mitologico, unmostro fattodi parti di piùanimali, quin-di un' idea senza fondamento, sogno va-no, fantasticheria strana.

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nedetto dorme 5 ore «se va bene. Ma sono soddi-sfatto così».

La frase di chiusura èa spot: «Il prossimo go-vernatore deve essereun uomo libero anche dapressioni troppo estre-me di partito. Al centrodelle attenzioni ci deveessere solo la gente diBasilicata. Nient’altro».

Insomma una gior-nata da stakonivista.Che riprende subito perun’altrotour dellaBasilicata dafareal voloperincontrare quanta più gentepossibile. In mac-

china. E con un’altradifferenza: «Non mi piac-ciono le kermesse con tanta gente. Io preferi-

sco incontrare le per-sone a piccoli gruppiper guardarli negli oc-chi e parlarci diretta-mente». L’unica ecce-zionesarà venerdiconla visita del leader na-zionale Bruno Tabaccia Matera. ma manca-no molte ore ancora ec’è da macinare chilo-metri.

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Primo piano

«La Basilicata ha bisognodi cambiare marcia. Non serveuno statista ma una personalibera con idee pragmatiche»

Da sinistra in senso orario, ilcandidato Benedetto nellapropria azienda, mentre fabenzina e su un camioncinomentre fa visita ad allevatori

L'UTOPIA DELL'ETICADELLA POLITICA

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12 Mercoledì 18 settembre 2013

Prima le urne poi il processoAppuntamento dal gup il 21 novembre per i 34 consiglieri imputati per falso e peculato

Inchiesta rimborsi Le spese pazze del parlamentino lucanoFissato l’inizio dell’ udienza preliminare

Primo piano

di LEO AMATO

POTENZA - La scelta è ricaduta sul-la prima udienza utile dopo le ele-zioni del prossimo 17-18 novembreper il rinnovo del Consiglio regio-nale. Ora nessuno nei corridoi delPalazzodigiustizia diPotenzaèdi-sposto a dirlo ad alta voce, ma èchiaro che il pensiero delle possibilistrumentalizzazioni ha contato - enon poco - su questa decisione.

Dovranno comparire davanti algup Tiziana Petrocelli il prossimo21 novembre i 40 imputati nell’in -chiesta sulla gestione dei rimborsiper le spese di segreteria e rappre-sentanza dei membri del parlamen-tino lucano e quelliper l’attività deigruppi consiliari. Forse il più gros-so scandalopolitico-amministrati-vo che la Basilicata ricordi, tant’èche ad aprile ha spinto il presidenteVito De Filippo alle dimissioni e al-loscioglimento anticipatodelCon-siglio. Lo avrebbe stabilito- a quan-to si è appresoda fonti giudiziarie -lo stesso magistrato che dovrà va-lutare le richieste di rinvioagiudi-zio avanzate a luglio dai due pm ti-tolari dell’inchiesta Sergio Marot-ta e Francesco Basentini.

A doversi difendersidalle accusedi falso e peculato saranno 22 con-siglieri in carica, tra cui l’intero uf-ficio di presidenza del Consiglio e lagiunta regionale con l’aggiuntadell’unico assessore esterno. Gli al-tri hanno già lasciato le stanze divia Verrastroal terminedella scor-sa legislatura, o più di recente comenel caso di Rosa Mastrosimone(Idv)eVincenzo Viti(Pd),dimissio-nari subito dopo gli arresti di mar-zo disposti proprio nell’ambitodell’inchiesta sui rimborsi dal gipLuigi Spina. Con loro era finito aidomiciliari anche l’allora capo-gruppo Pdl Nicola Pagliuca, percui il gip in un secondo momentoavrebbe optato per un più blandoobbligo di dimora lontano dal capo-luogo di regione. Stessa misura,quest’ultima, adottata anche neiconfronti di Antonio Autilio (Idv),Paolo Castelluccio (Pdl), AgatinoMancusi (Udc), Alessandro Singet-ta (Misto), Mario Pici (Pdl) - il soloper cuilo stesso Spinaavrebbe avu-to un ripensamento sull’esistenzadei gravi indizi di colpevolezza - ,Mario Venezia (FdI) e Rocco Vita(Psi), più un ex come VincenzoRuggiero (Udc). Mentre per Fran-co Mollica (Udc) e altri quattro con-siglieri della scorsa legislatura,Antonio Flovilla (Udc), InnocenzoLoguercio (Psi), Antonio Potenza(Pu) eAntonio Tisci (Pdl) è stato di-sposto il sequestro sui conti cor-rente delle somme contestate.

Oltre ai 16 destinatari dell’ordi -nanza di misure cautelari, chiestesoltanto per chi è accusato di di es-sersi intascato inmaniera indebitaoltre 5mila euro, ci sono quelli a cuivengono contestate somme infe-riori come il presidente della giun-ta regionale Vito De Filippo (Pd) egli assessori Nicola Benedetto(Idv), Luca Braia (Pd), Roberto Fa-lotico(Udc),Marcello Pittella(Pd)el’“esterno”Attilio Martorano. O an-cora il presidente del ConsiglioVincenzo Santochirico (Pd), e i con-siglieri Giuseppe Dalessandro(Pd), Antonio Di Sanza (Pd), FrancoMattia (Pdl), Michele Napoli (Pdl),

Pasquale Robortella (Pd), LuigiScaglione (Pu) e Gennaro Straziu-so (Pd). Infine gli ex onorevoli luca-ni: Pasquale Di Lorenzo (Fli), l’at -tua - le presidente dell’Ater di Mate-ra Innocenzo Loguercio (Psi), l’exassessore Vilma Mazzocco (Cd),Giacomo Nardiello (Pdci), l’attualepresidente dell’Asi di Potenza Do-natoSalvatore(Psi) eAntonioTisci(Pdl).

Tra gli esempi di malcostumepresi di mira dagli investigatori dicarabinieri, finanza e polizia c’èunavarietàdi spesepersonali rim-borsate con i fondi di segreteria erappresentanza a disposizione dei

consiglierie quelliper l’attività po-litica dei gruppi: circa 2.600 euro almese, più altri 1.200 per ogni com-ponentedel gruppodarendiconta-re a posteriori depositando scontri-ni e fatture. Si va dall’orsetto di pe-luche ai cd musicali acquistati inautogrill, passando per il singolocaffè, le caramelleeprodotti dafor-nodi ognitipo,ilnoleggio diunau-to in Costa Smeralda in altissimastagione, soggiorni a Ponza, setti-mane bianche, pernottamenti in al-bergo conaccompagnatrici impre-cisate,pranzi in CostaAzzurraoinoccasione di ricorrenze familiari ti-po il compleanno del coniuge, la fi-

nitura e la levigatura del parquet inalcuni locali privati, i mignon di do-menica, il cenone di capodanno e ilpranzo di ferragosto. Poi ci sono icollaboratori “fantasma” che han-no smentito di aver ricevuto le som-me dichiarate nei contratti deposi-tati, o di aver mai lavorato per ilconsigliere in questione, oppure -in un caso - hanno ammesso di aver-lo fatto ma all’insaputa del maritochediquel dubbiorapportodilavo-ro non sapeva nulla, né avrebbe do-vuto saperlo. Quindi una monta-gna di fatture e scontrini ritoccaticon l’aggiuntadi unnumero apen-naadestra oasinistradell’importooriginale: a volte aggiungendo300euro, eavoltesoltanto 2.Sche-debenzina “gonfiate”, fatture foto-copiate e rimborsate più volte, altreper spese già rimborsate con le in-dennità di missione, altre perspuntini in varie parti d’Italia allostesso momento e altre ancora perfrancobolli disconosciute da chidovrebbe averle emesse.

In totale si tratta di circa 200milaeuro, ma i numeri nelle prossimesettimane sono destinati a essererivisti. Restano infatti da sommaregli esiti delle ultime verifiche sullacontabilità dei gruppi e da giugno aoggi l’elenco degli indagati si sa-rebbe già allungato per ricompren-dere l’attuale presidente di Acque-dotto lucano spa, Rosa Gentile, acausa di un pranzo per gli auguri diNatale con funzionari e impiegatidel dipartimento Infrastrutturedella Regione,rendicontato perin-tero come «spesa per l’esercizio delmandato senza vincolo di manda-to» nonostante ci fosse chi avevapagato per sé. D’altra parte gli inve-stigatori avrebbero già integrato iloro calcoli in considerazione di chiha depositato più fatture di quellerimborsate, come evidenziato in al-cune memorie difensive depositateall’indomani della chiusura delleindagini.

Assieme ai 34 politici è stato chie-sto il rinvio a giudizio anche di seipersone per reati collegati: il com-mercialista Ascanio EmanueleTurco, l’albergatrice Donata San-toro, i ristoratori Antonio Sanroc-co e Rosa Amoroso, e i tabaccai Se-rena e Francesco Marino. Inoltrerisulta iscritto nel registro degliindagati ancheuno strettocollabo-ratore di De Filippo, Nicola Bren-na, che era stato indicato come il re-sponsabile dell’acquisto “sospetto”di francobolli contestato al gover-natore dimissionario.

Nei prossimi giorni dovrebberopartire le notifiche con l’avviso difissazione dell’udienzaper tuttigliinteressati.

| C A S E R TA : S C O P E R TA MAXI-FRODE FISCALE |

Arrestati i re dei giocattoli di Mister ToysCASERTA - Con l’accusa di averfrodato allo Stato 114 milioni dieuro ieri mattina sono finiti agliarresti domiciliari Mauro e LuigiCataneo, titolari del noto marchio

“Mister Toys” checommercializzagiocattoli.

Secondo la Guar-dia di Finanza, ave-vano escogitato emesso in piedi unmeccanismo in baseal quale importava-no i giocattoli dallaCina senza passare

perla Dogana.Lo strumentodellatruffa erano una serie di societàcreate ad hoc in diversi Paesi euro-pei e che poi venivano fatte fallire,

diventando delle scatole vuote.Amici, parentie un“esercito”di

prestanome sono risultati coin-volti nelle indagini coordinate dal-la Procura di Santa Maria CapuaVetere,e dallaGuardia diFinanzadi Capua.Con iCataneo aidomici-liari sono finiti altri due parenti,Francesco Chianese, di 43 anni, eGiovanni Bagno, di 50. Obblighidi dimora per altri quattro indaga-ti, tra cui un nipote dei due im-prenditori. In totale nell’inchiestarisultano indagate 45 persone.

Le indagini hanno consentito diaccertare l’emissione e l’utilizza -zione di fatture per operazioni ine-sistenti per un valore di oltre 79milioni di euro, l’importazionedall’estero, mediante l’impiego di

“missing trader”per la successivaimmissione sul mercato naziona-le per complessivi 12 milioni di eu-ro, il contrabbando di beni prove-nienti dalla Cina attraverso socie-tà rappresentate da prestanomeper 13 milioni e 800 mila euro eun’evasione totale accertata di 10milioni di euro.

Secondo gli investigatori il si-stema andava avanti da un perio-do di gran lunga precedente aquello di inizio indagini, ovvero il2011. Stando all’accusa, gli im-prenditori di Grumo Nevano han-no creato ben 37 società intestate aprestanomi con sede in Slovenia,Germania, Austria, Gran Breta-gna e Belgio. Aziende create adhoc per figurare come importatori

di giocattoli dalla Cina; in tal modoifratelli Cataneoacquisivanopro-dotti da queste ditte e, trattandosidi acquisti infracomunitari, nonpagavano l’Iva ma accumulavanocomunque un credito con l’Erario.Soldi, secondo l’accusa, rispar-miati e trasformati in provvistesempre disponibili con cui com-prare continuamente giocattolidalla Cina rivendendolia prezzi dimercato inferiore, e in questo mo-do attuando anche una forma diconcorrenza sleale. Le società ve-nivano poi fatte fallire e sostituitenuovamente; anche molti docu-menti sono stati fatti sparire ma ifinanzieri sono riusciti comun-que a sequestrare rilevante docu-mentazione.

Altro canale illecito era quellodel contrabbando deigiocattoli ci-nesi, alimentato - sempresecondola Procura - con documenti falsiche attestavano l’arrivo dei pro-dotti al porto di Ca-podistria presso lasede di una delle 37società fittizie; i be-ni invece arrivava-no direttamente aNapoli senza passa-re per alcuna doga-na. A scoprire il re-munerativo traffi-co, pari a quasi 14milioni di euro, sono stati i finan-zieri di Trieste che hanno seque-strato un carico proveniente vianave dalla Cina.

«Importavanosenza passare

la dogana»

Nascostiallo Stato114 milioni

L’ingresso del Palazzo di giustizia diPotenza

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Mercoledì 18 settembre 2013 13Primo piano

La quinta mafia Sgarro o regolamento di conti?Si decide sulla convalida del fermo

Marino in aula dal gipAncora incerto il movente del gesto del 40enne considerato un esponente del clan Riviezzi

di LEO AMATO

POTENZA - Sarà in aulaquesta mattina PasqualeMarino, e a quanto annun-cia il suo legale RosannaAgatiello ha tutta l’inten -zione di spiegare le ragionidel suo gesto su cui comun-que proseguono le indagi-ni dei carabinieri.

Si saprà oggi stesso se re-sterà in carcere o sarà ri-messo in libertà il 40ennedi Pignola considerato unesponente del clan Riviez-zi, fermato nelle prime oredi lunedì con l’accusa ditentato omicidio. A mezzo-giorno, nel Palazzo di giu-stizia di Potenza, è infattiprevista l’udienza sulla ri-chiesta di convalida del fer-mo effettuato dai militaridell’Arma che l’hannobraccato e scovato nei bo-schi vicino al suo paese do-ve si era rifugiato dopo la li-te esplosa qualche ora pri-ma davatia al Bar Roxi nel-la centralissima via Marco-ni.

A testimoniare l’accadu -to sarebbero stati diversiavventori del locale presen-ti mentre Marino ha inizia-to a discutere con la vitti-ma, Angelo Luongo, anchelui 40enne e di Pignola, conprecedenti penali di pococonto. Poi Marino avrebbeestratto dalla tasca un col-tello a serramanico di 12centimetri di lunghezzacolpendo Luongo all’addo -me per fortuna senza tocca-re alcun organo vitale. Unacasualità, secondo gli inve-stigatori, convinti che unalama del genere, avrebbepotuto fare danni ben peg-giori se fosse andata a se-gno soltanto a qualche cen-timetro di distanza.

Resta quindi il misterosul movente di un gesto si-mile: una reazione d’impe -to a uno “sgarro” subito;oppure un regolamento diconti tra persone legate dainteressi ancora da chiari-re? Gli investigatoridell’Arma sembrano pro-pendere per la seconda, inparticolare per la “caratu -ra” criminale riconosciutaa Marino, condannato a 9anni di reclusione a lugliodell’anno scorso per asso-ciazione mafiosa.

Di professione boscaiolo,Marino avrebbe fatto partedel clan di Saverio Riviezzi,ex pugile e boscaiolo a suavolta, considerato l’ultimoboss potentino dei vecchibasilischi, assieme al fra-tello di Riviezzi e altre duepersone. Stando alle di-chiarazioni di diversi colla-boratori digiustizia inpas-sato avrebbe trafficato dro-ga e armi per conto della“famiglia”, e all’occasionesi sarebbe messo a disposi-zione anche per portaresoldi al boss detenuto. Inol-tre avrebbe condiviso sem-pre con Riviezzi anche unperiodo di latitanza all’epo -ca del blitz della prima in-chiesta contro la “quintamafia”. Insomma un uomodi fiducia del boss, forsel’ultimo rimasto in libertàdopo gli arresti dell’opera -zione double face, a feb-braio del 2010, poi confer-mati dal Riesame e dallasentenza di primo grado diluglio del 2012. Qui peròcominciano i dubbi degliinvestigatori.

Se le cose stanno davvero

così com’è possibile che Ma-rino si sia fatto trascinarein una discussione al puntoda impugnare un coltello ecolpire davanti a tanti testi-moni un personaggio se-mi-sconosciuto agli inve-stigatori, senza fissa occu-pazione e problemucci conla giustizia solo per que-stioni private.

In ospedale la prognosiper Luongo è stata soltantodi 20 giorni ed è da vederese l’accusa di tentato omici-dio reggerà anche davantial Tribunale. Ma in caso po-sitivo rischia una condan-na molto pesante, e il prece-dente per l’agguato a unbuttafuori della discotecapotentina Gogo di tre annifa ne è la dimostrazione.All’epocaa impugnareunalama nel buio sarebbe statoun altro personaggio con-siderato vicino al clan di Sa-verio Riviezzi, il 34enneMaurizio Pesce, e anche se igiudici non hanno ricono-sciuto l’aggravante del me-todo mafioso in appello 7anni e sei mesi.

| TUTTE LE BUGIE D E L L’EX PENTITO/2 |

Gomorra: a Casal di Principe un collaboratore di giustizia guida i vigili del fuoco sulle discariche dei clan

Fusti di rifiuti industriali interrati a 9 metri di profondità

Gino Cosentino

PasqualeMarino,a destrail luogodove si sonosvolti i fattia Pignola

CASALDI PRINCIPE- Fanghigliaso-spetta, a nove metri di profondità, acinque dalla falda acquifera, e poiframmenti di fusti, sbriciolati, di me-dia grandezza: li hanno trovati ieri iVigili del fuoco,doposetteore di lavo-ro, a scavare con due ruspe, in un ter-reno a poche decine dimetri da una lu-doteca perbambini evicino almercatoortofrutticolo di Casal di Principe,area tristemente nota come terra di ca-morra.

E lì, in quei fanghi e in quei fram-menti di fusti, c’è la conferma delle ri-velazioni di un collaboratore di giusti-zia cheha indicatoagli inquirentidel-la Direzione distrettualeAntimafia diNapoli la presenza di veleni interratidalla camorra a Casal di Principe.

Solo le analisi forniranno certezzesulla natura di quel materiale sicura-mente non radioattivo ma, verosimil-mente, assimilabile a scarti di un siste-madi depurazioneindustriale.Secon-do quanto riferito dal pentito ai pm,quel terreno avrebbe ingoiato velenipari al contenuto di venti camion. Manon ha saputo dire da dove siano giun-ti, mentre era lui a guidare la pala mec-canica che ha preparato quella terra.

In passato il pentito ha lavorato perla fazioneSchiavone della coscadiCa-sal di Principe: fu arrestato per estor-sionimesseasegno insiemeaifiglidel

boss Francesco Schiavone, detto San-dokan. L’uomo ha rivelato agli inve-stigatori di aver svolto per conto delclan l’attivitàdi scavo eche i rifiuti sa-rebbero stati interrati nei primi anni‘90.

Le ricerche e lo scavo di oggi sonostati disposti dalprocuratore aggiun-to Francesco Greco. Sul posto si sonorecati i carabinieri del nucleo operati-vo di Casal di Principe, i vigili del fuo-co, con il nucleo NBCR, e i tecnicidell’Arpac.

Di recente, Carmine Schiavone, cu-gino di Sandokan, in alcune intervisteaveva parlato dei veleni interrati dai

clan in quella fetta di territorio campa-nochesiestende tralaprovinciadiCa-serta e Napoli, la cosiddetta “terra deifuochi”. Scarti industriali provenien-ti da Nord e non solo. Dichiarazionisconcertanti di un dramma che neigiorni scorsi ha visto scendere in cam-po anche il Presidente della Camera,Laura Boldrini, a unire la propria voceaquella dichichiedeche vengarimos-so il segreto su queste dichiarazioni.

Stamani, in via Sondrio a Casal diPrincipe, sul luogo degli scavi, c'eraanche don Patriciello, parroco di Cai-vano, uno dei comuni della Terra deiFuochi. «Quest’area- hadettoil“prete

simbolo” della lotta della gente chevuole tutelare la propria salute - è l’em -blema di questa terra, in cui l’immon -dizia gettata da persone anche perbe-ne, si unisce ai rifiuti sotterrati dallacamorra». Quella di don Patriciello,con le45.000 cartoline inviatea parti-re da ierial Papa e aNapolitano, con lefoto delle mamme campane e dei figlimorti di cancro, non è una voce isolata.Al suo fianco c’è il vescovo di Aversa,monsignor Angelo Spinillo, vicepre-sidente della Conferenza episcopaleitaliana, che proprio oggi ha affidato ilsuo grido d’allarme a una lettera ai“suoi” sacerdoti. «Tanto scempio - hascritto - è stato causato dalla prepoten-za affarista di alcuni,ma anche dal si-lenzio di tanti» e «il silenzio non è solo ilsegno di un comprensibile atteggia-mento di paura. E’molto di più. Il silen-zio è spesso l’espressione di un viverenell’indifferenza, nel disinteresse pertutto ciòche non ciappartiene diretta-mente,pertuttociò cheèpubblico,pertutto ciò che è il bene comune».

Un allarme che trova eco anche nellacomunità scientifica. Nel luglio del2012, l’istituto per i tumori di Napoliha pubblicato un rapporto sui casi dimorte verificatisi dal 1998 a causa del-le neoplasiecon undato sconcertante:le neoplasie - secondotale stima - sonoaumentate fino al 47%.

Vigilidelfuocoal lavorosulterreno

POTENZA - Una motivazione «oltremo-do pretestuosa e strumentale all’ammis -sione al programma di protezione».

E’così che i militari del Reparto opera-tivo dei carabinieri liquidavano nel2009 le ragionidellascelta di collabora-re con la giustizia dichiarate da Gino Co-sentino, più noto comeil fondatore della“quinta mafia”. Ma sono occorsi quasi 4anni perché il programma di protezionegli fosse revocato e il Tribunale acquisis-se la nota in cui gli investigatori hannosmascherato tutte le sue bugie e le suecontraddizioni nel processo d’appellosulla “guerra fredda” tra i reduci dellavecchia “famiglia basilisca”.

Quanto ai timori per la sua incolumitài militari denunciano l’«inverosimi -glianza» del racconto dell’attentato su-bito. «Ci si chiede - scrivono - perché Co-sentino e Rosa (la compagna, ndr)nell’immediatezza decisero di sporgere

una denuncia a carico di ignoti, distor-cendo totalmente - persinonei futili det-tagli- i fatti occorsi?»

Impossibile poi non cogliere l’ironiaquanto invece alla seconda ragione del-la scelta di collaborare con la giustiziamanifestata agli inquirenti «e cioè allametamorfosi etica asseritamente so-pravvenuta (...) dal momento in cui ave-va “cominciato ad amare i gatti”», cosache lo avrebbe spinto a ripensare ancheai«ragazzi che lo vedevanocomeunmi-to». Una motivazione «che puta caso sor-ge nel collaboratore dopo essere statoestromesso da tutti i maggiorenti delleorganizzazioni criminali potentine alleporte della sentenza basilischi», dunquestumentale e pretestuosa. Con buonapace deigatti e deiragazzi, inrealtà «so-lo pochi sprovveduti», capaci di estorce-re soldi ai genitori e nulla più.

2/continua

«Cambio vita per amore dei gatti»I dubbi dei Cc: «Ragioni pretestuose per ottenere il programma di protezione»

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14 Mercoledì 18 settembre 2013

L’AZIONE DI NAPOLITANOTRA FORZA

E DEBOLEZZAdi FRANCESCO BOCHICCHIO

NAPOLITANO è diventato l’elemento centrale del siste-ma politico e istituzionale italiano, investito di un ruolocheva benaldilà diquellodi“influenza edipersuasione”riconosciutogli dalla Costituzione. Il ruolo acquisito èquello di un garante non solo della Costituzione e degliequilibri politici ma addirittura del sistema. Il passo perdiventare un sovrano come nel Presidenzialismo è troppobreve: la tutela del sistema è così vitale che la Costituzionee la legalità possono a volte consentire docili addomesti-camenti, senza ancora arrivare ad un’alterazione del si-stema,versocui lobloccalasua sensibilitàpersonale,macon un blocco che è per l’appunto solo nominale. Egli hapienamente inteso detto suo ruolo e lo ha esercitato conforza, molta forza, a volte troppa forza. Ha fatto interventipesanti in modo da creare infondati limiti alle indaginidella Magistratura sulla trattativa con la mafia, ha creatoostacoli infondati all’accordo tra Pd e Grillo ed ha favoritoin tutti i modi le larghe intese per il Governo Letta, sottol’egida della necessità della responsabilità che vale pertutti tranne che per Berlusconi che ha continuato come senullafosse afarela guerrapoliticaalla Magistraturapertentare di sottrarsi a indagini e provvedimenti sgraditiper problemi personali. Ha concesso la grazia ad espo-nente dei servizi segreti americani coinvolto con il nostroPollari per il sequestro di esponente islamico, in una logi-cadi rapporti internazionali adanno della legalità inter-na, e ha dato l’avallo per bloccare il dibattito internaziona-le sugliF35 privilegiandogli accordimilitari internazio-nalia dannodei meccanismidecisionali interni. Hatute-lato il sistema, che vuol dire formare larghe intese anco-rate al centro per rendere l’Italia credibile nell’Occidente,eha rafforzato il legame dell’Italia con l’America e infineha posto la ragion di Stato al di sopra della legalità.

Di fronte all’esplodere della vicenda Berlusconi consentenza di condanna passata in giudicato, ha “tenutobotta”di fronte alleeversiverichiestedi Berlusconiedhaevidenziato che la grazia può essere concessa solo per lacondanna principale ma non per l’interdizione dai pub-blici uffici, e la sentenza di condanna non può esser resainoperante e messa in discussione. Pur con qualche for-zatura anche qui - mancano i presupposti della grazia, va-le a dire le ragioni umanitarie, visto che Berlusconi nonpuò andare in galera - ha però evitato di cedere di fronte al-le richieste eversive di Berlusconi. Non ha ceduto ed haimpedito l’alterazione irrimediabile dello Stato costitu-zionale. Ma di fronte a Berlusconi che ha posto in attocomportamenti eversivi con minacce e ricatti sugli Orga-ni Costituzionali, tenendo sotto tiro Governo e Parlamen-toesottoostaggioil Paese,Napolitanosembralimitarsiastare sulla difensiva rifiutandosidi ottemperare a richie-ste eversive, ma senza ammonirlo e senza intimargli dicessare i comportamenti anticostituzionali e senza ri-chiamarlo a quelsenso di responsabilità chesta alla basedelle larghe intese, a pena di un accordo “ad tempus” traPdeGrillopermodificare la leggeelettorale e farepochemisure necessarie, come pur richiede l’incostituzionalitàdell’atteggiamento del centro-destra.

Nei confronti di Berlusconi Napolitano usa sin troppedelicatezze e fa di tutto pernon spezzare i rapporti, senzaribattere, limitandosi arespingeredoverosamente lesuerichiese ma senza ammonirlo a cessare. Queste delicatez-ze non sono casuali: Napolitano non vuole assumere at-teggiamentiduri neiconfronti delcentro-destra pernonsquilibrare gli assetti politici e per impedire una rottura equindi per consentire allo stesso centro-destra di rimane-re in un’ottica almeno apparente di sistema: fatto sta cheun “magistrato di persuasione e d’influenza” non può inalcun modo esimersi dal rimarcare un atteggiamentoinammissibile ed incostituzionale di una delle due princi-pali forze di governo. Napolitano ogni tanto eccede edognitantosiastiene. Ilsuo puntodiriferimentoè ilsiste-ma e infatti grazie aNapolitano la fiduciadegli ambientieuropei ed americani si è rivelata decisiva per proteggerciin momenti di crisi fortissima e di mancanza di politicaeconomica interna. Quindi, la tutela del sistema da partedi Napolitano è effettiva: e le sue mancanze di esercizio deisuoicompiti nonarriveranno aconsentire l’eversione co-stituzionale e l’inoperatività della sentenza. Ma il cedi-mento nei confronti del centro-destra porta a renderel’equilibrio politico fittizio ed a privare il sistema di basisolide.Le larghe intesesonotraballanti inquanto incen-tratesu unaforza anticostituzionaleesu un’altra remis-siva e timida. Le stesse basi di un’alternanza effettiva so-nominate allaradice.Certo Napolitanovuole fare inmo-doche il centro-destraelimini gli aspettidi anomaliaediincostituzionalità con un suo atterraggio e rientro mor-bido, ma ciò, paradossalmente, incentiva lo stesso centro-destra, chesa dinon incorrere in conseguenzenegative,al massimo ricevendo un rifiuto, a continuare in tali com-portamenti. In definitiva, i punti che devono essere in evi-denza sonotre: in primoluogo, Napolitanosta alterandol’assetto istituzionale, da un puntodi vista sia costituzio-nale sia politico, spingendo per un grande centro e per ilbloccodi ognisvolta asinistra; in secondoluogo, ciòren-de evidente la necessità di impedire ogni introduzione diformediPresidenzialismoche nient’altro sono che mezziper depoliticizzare l’indirizzo di governo facendo ruotareil tutto intorno al Presidente provvisto di poteri che diven-tano alla fine inarrestabili, privo di quei limiti pur tenuiche adesso sussistono; in terzo luogo, il tutto presupponeche alla fine Berlusconi ceda, come è altamente probabile,altrimenti si forma una rottura rovinosa e impazzita, conun’abnorme radicalizzazione dello scontro politico.

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IL PAESE E’ FERMOATTENDENDO BERLUSCONI

di OTTAVIO ROSSANI

BISOGNEREBBE USARE DI MENOIL VOTO SEGRETO IN PARLAMENTO

di MARIO PULIMANTI

La Tribuna

E ancora una volta dobbiamo parlaredi Silvio Berlusconi. La discussioneaperta nella Giunta delle elezioni in vi-sta di una decisione sulla sua decaden-za da senatore, in applicazione dellaleggeSeverino,votata anchedalPdL,sta tenendo l’Italia in sospensione. Inattesa diconoscere il destinodi Berlu-sconi, il Paese è fermo. La Spagna starecuperando il livello dello spread, eha superato anche l’Italia nel processodirecupero inquesta materia.Quindil’Italia sta soffrendo per la minaccia diinstabilità politica, legata al voto inCommissione. L’Europa valuta che iconti italiani non sono ancora a posto,e il Presidente del Consiglio EnricoLetta distribuisce ottimismo, o meglioserenità. “Il Governo va avanti, conti-nuiamo a lavorare, rispetteremo il 3per cento del debito pubblico”.

Sono frasi checercano di rassicura-re i mercati, ma infondo non ci riesco-no.Tutti dichiaranoche nonvoglionole elezioni,ma si respiraaria elettora-le. I consigli chevengono dati a Berlu-sconi dal suo entourage più stretto,compresi forsei figli, èdi allontanarsidall’Italia finché è in tempo, “come hafatto Craxi”.Ma Berlusconinonvuoleandarsene. Vuole difendersi. Ma co-me si deve fare? Non sono bastati i tan-ti avvocati fin qui impiegati nei variprocessi e soprattutto nell’ultimo,quello arrivato a sentenza definitivaper frode fiscale, a scagionarlo. In ot-tobre ci sarà la nuova sentenza dellaCorte d’Appello di Milano che decideràl’equità dell’interdizione dei pubbliciuffici, dopoche laCortediCassazioneha deciso che questa pena accessoriadeve essere ricalcolata. Insomma, lasentenza va applicata. Il problema èche il compromesso che il PdL reclamae si aspetta dalla Giunta delle elezioniquasi certamente non è praticabile. Si-gnificherebbe che un leader di partito,confortato daun buon numerodi voti,è al di sopra della legge. Come si può fa-re, se passasse la disapplicazione dellaSeverino, poi ad applicarla ad altri?

Per qualcuno la legge non sarebbeuguale. Da questo intoppo non se neesce.Se simette sottoipiedi unprinci-pio fondamentale della democrazia,

non si sa che cosa accadrebbe dopo. Ese invece la legge venisse disattesa, co-me potrebbe funzionare bene poi il si-stema democratico, visto che un lea-der diventa automaticamenteal di so-pra della legge? Una questione che ap-pare irrisolvibile. L’unica soluzionelogica sarebbe quella che Berlusconiaccettasse lasentenza, visto chenon èeludibile,e continuassedaidomicilia-ri oppure dai servizi sociali (appenaun anno, a conti fatti) a fare il leader co-munque. Nessuno lo obbligherebbe anon occuparsi di politicae del suo par-tito, tranne il fatto che non potrebbeandare in Senato. Ma non frequentan-do il Senato, non vuol dire che non pos-sa fare politica.

Se volgiamol’occhio aGrillo, ciren-diamo conto che anche fuori dal Parla-mento un leader ha le sue chances dagiocare. Ma Berlusconi queste cose lesa benissimo. È che lui vorrebbe farpassare il concetto che un capo partitoche ottieneil consenso didieci milionidi elettori in fondo è al di sopra degli al-tri, cioè della legge. Ed è questo pen-siero anticostituzionaleche strideda-vanti alla realtà delle cose in una de-mocrazia come l’Italia, pure fragile,ma ancora rispettosa dei principi di le-galità. I figli di Berlusconi hanno giàpronta la richiesta di grazia al Presi-dente della Repubblica, Napolitano,che certamente non gliela neghereb-be, visto chepresentare la richiestadigrazia al Quirinale significa l’accetta -zione della condanna e il riconosci-mento del reato commesso. Come neusciremo? Nessuno per ora può ipo-tizzare. Ma quello che è giusto è che bi-sognerebbe uscirne decorosamente,in modo che l’accenno di ripresa eco-nomica l’Italia possa recepirlo e proce-dere verso il miglioramento della si-tuazione generale.

Il presidente della Repubblica Na-politano ha nominato Giuliano Ama-to giudice costituzionale. L’esperien -zadiAmato è fuoridiscussione:costi-tuzionalista, ex presidente del Consi-glio in uno dei momenti più difficilidella Repubblica (1992,dopo Tangen-topoli), ex ministro, in predicato allaPresidenza della Repubblica prima

che fosse rieletto Napolitano, il qualepoi avrebbe voluto incaricarlo di for-mareil Governo,chepoi invece èstatofatto da Letta. Anche in questo caso ladecisione di Napolitano è stata com-mentata negativamente da alcuniesponentidel PdL.Masitratta diposi-zioni ideologiche pregiudiziali, cosìcome è accaduto anche per le nominedei nuovi quattro senatori a vita. Ma ledecisioni di Napolitano non solo sonolegittime, ma in questa situazione so-no anche appropriate. Purtroppo re-stiamosempre ilPaese diguelfi eghi-bellini.

Sabato è morto Giorgio Santerini,per 6 anni abile e deciso segretario del-la Federazione Nazionale della Stam-pa Italiana, negli anni dal 1992 al1998. Riuscì durante il suo mandato aricompattare il sindacato dei giornali-sti, siglando la tregua tra le correntimaggioritarie e recuperando l’unitàdel sindacato.

Certo, non è che tutti possono essereconcordi nella valutazione della suapolitica sindacale. Quello che però vamessoin evidenzaè chesi ècomporta-to con correttezza e ha perseguitosempre il miglioramento delle condi-zioni professionali della categoria. Iodi solito non parlo delle questioni cheriguardanoigiornalisti. MadiSante-rini ho sentito il bisogno di scriverequesto breve ricordo, perché lo meri-ta, avendo accettato il “testimone”allaguida dell’Associazione Lombardadei Giornalisti per ben dodici anni, do-po l’assassinio di Walter Tobagi(1980), che l’aveva preceduto, in unmomento storico pieno di rischi e di in-certezze. Santerini ha affrontato il suomandato, e poi anche quello alla testadella Fnsi, con un segno distintivo:correttezza e determinazione. Abbia-mo partecipato insiemea molte batta-glie per la categoria e indirettamenteper la democrazia del nostro Paese. Hapubblicato diversi libri: l’ultimo Fred-docuore (ES edizioni,2012), romanzoambientato negli anni di Tangentopo-li. Lunedì a Milano si celebreranno ifunerali nella basilica di San Marco.Era anche mio amico. Anche questo èimportante.

RITENGO opportuna una drasticariduzione dell’uso del voto segretodei parlamentari, prevedendo la vo-tazione nominale e palese per moltevotazioni. In tal modo l'elettore sa-prebbe cosa ha votato il suo eletto ene condividerebbe o meno i proget-ti.

Sarebbe infatti auspicabile il defi-nitivo superamento della doppia vo-tazione dell'articolo unico dei pro-getti di legge, nonché una diversadisciplina della votazione finale nel

regolamento della Camera. Fra l'al-tro l'eliminazione dell'obbligatorie-tà del voto segreto consentirebbe ilsuperamento della questione deldoppio voto, non essendo più appli-cabile, nella fattispecie, l'ultima par-te dell’ articolo 116 del regolamentodella Camera, che prevede la doppiavotazione (palese e segreta) dei pro-getti di legge consistenti in un soloarticolo, su cui il Governo abbia po-sto la questione di fiducia. In ognicaso, allo scrutinio segreto non si de-

ve ricorrere per approvare ogni equalunque legge.

Vi sono molte leggi che non hannogrande importanza, o non sollevanodivergenze; e possono benissimo es-sere votate per alzata e seduta, perdivisione, per quello che sia, senzapromuovere la macchina enorme-mente ritardatrice dello scrutiniosegreto. Saranno una semplificazio-ne ed un acceleramento dei lavoridelle Camere.

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Mercoledì 18 settembre 2013 15

NESSUNAILLUSIONE

PER IL BRASILEdi ANGELO SASSO

TRA poco più di due mesi siconosceranno tutte le ven-tiquattro nazionali che par-teciperanno al mondiale dicalcio che si giocherà inBrasile nella prossimaestate.

La nostra nazionale hagià ottenuto la qualificazio-ne al mondiale con largoanticipo. Ma onestamentevedo più difetti che pregi inquesta nazionale.

Gli avversari del gironedi qualificazione si sono di-mostrati molto più scarsi diquello che era preannun-ciato.

Molte volte, in passato, lanostra nazionale si è com-plicata la vita da sola.

Fortunatamente abbia-mo ottenuto il lasciapassa-re con anticipo. Ed è questoquello che conta.

Ma non mi dite che le av-versarie ci hanno impen-sierito più del dovuto. Sicu-ramente un aspetto negati-vo è dovuto al fatto che lanostra nazionale non hamai dimostrato una nettasuperiorità realizzativa infatto di gol. Una goleada,con un gioco spettacolareed avvolgente, si poteva pu-re ottenere.

Lo stesso Cesare Prandel-li e Gigi Buffon sono consa-pevoli di ritrovare al mon-diale almeno quattro o cin-que nazionali superiori epiù forti della nostra squa-dra azzurra.

Non sempre vincono i piùforti ed i più bravi ma di cer-to la nostra nazionale hagià messo le mani avanti e(come si suol dire) le pezzeal sedere. I giovani comeVerratti, El Shaarawy, De-stro, De Sciglio, Insigne (aproposito che fine hannofatto i vari Davide Santon eFlorenzi?) non riescono afarsi le ossa e non riesconoa crescere sotto il profilodella personalità in nazio-nale perché non trovanospazio nemmeno nelle lororispettive squadre di club.Siamo sulle spalle di duevecchietti (Buffon e Pirlo) edi un presuntuosetto delcavolo (tale Mario Balotel-li).

Se i primi due giocano innazionale ormai ad inter-mittenza dal punto di vistaagonistico (una partitabuona con tre partite suc-cessive sottotono), l'attac-cante colored brescianonon si può vantare di certonell'aver vinto qualcosa diconcreto e di determinan-te.

Ed è per questo che inBrasile non faremo tantastrada. La mia preoccupa-zione è quella di ripetere ilmondiale in Sud-Africa.Non facciamoci illusioni,perchè non siamo al livellodelle più forti.

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IN CERTE CONDIZIONISI FINISCE SEMPRE PER PAGARE

di ENZO BATTAGLIA

La Tribuna

L’EUROPA E LE RADICICRISTIANE

di DON ALDO VIVIANO

GIUSTIZIA, GLI SPRECHISONO BEN ALTRI

di VINCENZO CESARANO*

ANCORA una volta grazie adalcuni episodi il popolodell’Area del Vulture Melfeseha avuto la possibilità di cono-scere personalità politiche eamministratori locali di que-sta area, in passato si definiva-no anche difensori della pro-pria città e area stessa.

Oggi abbiamo avuto modo diconstatare quanto sono attac-cati alla propria area e al pro-prio paese. Complimentarsicon le associazioni che hannomanifestato contro la chiusu-ra del tribunale di Melfi è il mi-nimo che si possa fare.

Melfi e tutta l’area del Vultu-re Melfese certamente non sipoteva aspettare quei perso-naggi politici Lucani che han-no voluto che il tribunale diMelfi chiudesse.

Dov’è l’orgoglio dei consi-glieri provinciali di questaarea, in modo particolare gliimmeritevoli consiglieri mefli-tani? Gli aspiranti candidati al-le prossime Regionali dove era-no? Onestamente qualcuno si èpresentato, non ne poteva farea meno.

Ulteriore caso vergognosol’assenza totale del Sindacato,per difendere gli sfaticati stra-namente sono presenti e com-battivi. Quei parlamentari mo-derni dell’area del Vulture Mel-fese eletti alle ultime politicheche si ritengono i politici vicinoal popolo dove sono?

La cosa più assurda si è veri-ficata giorni fa quando in unincontro organizzato nella se-zione del Partito Democraticodi Melfi venne una grossa per-sonalità politica, nonché capo-gruppo alla Camera e segreta-rio regionale dello stesso Pd,che con una significativa sfac-ciataggine disse “il tribunaledi Melfi non si tocca”. Adessodove è questa persona ? Gliiscritti al partito, nonché citta-dini di Melfi hanno avuto ohanno il coraggio di dirgli : seiun falso, a chi pensi di poterprendere in giro?

La gente deve sapere tutto, leassociazioni promotrici dellaprotesta contro la chiusuradeltribunale di Melfi sono statepersino minacciate da qualcheindegno amministratore, tan-to in tutti questi giorni di pro-testa nonostante il suo interes-se professionale non è maicomparsa.

La cosa giusta da fare e la re-

voca dell’incarico datogli. Gen-te indegna. La cosa più giustache dovevano fare mesi fa quel-le personalità che rivestonoruoli istituzionali, se avesseroavuto rispetto della propria cit-tà e degli elettori, sarebbe statopresenare le dimissioni.

In un incontro avvenuto aRionero in Vulture il 28 giu-gno 2012 i nobili sindacidell’area del Vulture MelfeseAlto Bradano assunsero unimpegno che se non si salvavail tribunale diMelfi, si sarebbe-ro dimessi tutti, purtroppo al-cuni, rivelatisi indegni, suc-cessivamente si sono rifiutati.Non potevano mettersi controchi vuole la distruzione di que-sta.

E’ da prima dell’insediamen -to della Fiat che i governanti diquesta Regione remano controquesta area. Non hanno maigradito che la FIAT scegliesseS. Nicola di Melfi.

Preciso l’impegno assuntodai sindaci e non mantenuto èstato pubblicato dalla stamparegionale, senza nessunasmentita.

Quello che si è verificato inquesta area è la vera dimostra-zione della vergognosa politi-ca che governa e distrugge unameravigliosa regione. Grazie atanti amministratori locali chesi vendono. Mi auguro che alleprossime regionali i cittadinidel Vulture Melfese Alto Bra-dano trattino alcuni personag-gi politici come meritano, ba-sta sottomissioni con chi vuoleil nostro male.

Un messaggio è giusto man-dare al Ministro della giusti-zia, se conosce la carta geogra-fica dell’Italia dovrebbe ren-dersi conto del danno recato,rimuovere il tribunale che da150 anni è in vita. Caro Mini-stro la cosa da vedere è l’opera -to di alcuni dipendenti dellagiustizia, che si sono rivelatiincontrollabili. Questo dovreb-be essere il vero controllo delsuo ministero non rimuoveretribunali in un’area strategicadella nostra Italia, quella chelei Ministro sicuramente nonconosce.

Caro Ministro gli sprechi so-no altri, che non può pagare ilpopolo dell’area del VultureMelfese Alto Bradano.

* presidenteAssociazione L’Avvenire

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IL problema tuttora agitato trasociologi e pure economisti sulleradici cristiane dell'Europa, chenon è soltanto moneta e spread,richiama al saggio del filosofo estoricista napoletano BenedettoCroce,il qualenel lontanoottobre1942 pubblicò il famoso pampletsul "Perchè non possiamo nondirci cristiani" desta tuttora stu-pore. La scoperta crociana che siinterroga volutamente sulle radi-ci ideologiche e culturali del vec-chio e più antico continente delglobo terrestre resta piuttoso diurgente attualità. Le voci chechiedono l'inserimento delleidentità peculiari della nuova eu-ropa sollecitano una revisionedella Costituzione del nuovo sog-getto socio-politico che non puònon fare a meno della componen-te religiosa di ogni singolo popo-lodi appartenenza,dai paesi nor-dici a quelli del mediterraneo. E'l'eredità cristiana che domina lastessa visione politica dei poteriforti. La storia èstoria, prima del-l'umanità, valoriale e entità vivainsieme, identitaria, e poi econo-mica e organizzativa.

Scrive Croce, già all'inizio delsaggio: "Il cristianesimo è stata lapiù grande rivoluzione che l'u-manità abbia mai compiuto: cosìgrande, così compensiva e pro-fonda, così feconda, così fecondadi conseguenze, così inaspettata eirresistibile nel suo attuarsi chenon meraviglia che sia apparsa opossa ancora rivoluzionare dal-l'alto un diretto intervento di Dionelle cose umane,cheda Luihan-no ricevuto legge e indirizzo af-fatto nuovo".

Di tuttociò non vi èalcuna trac-cia nella costituzione, come puremanca il concetto di persona chevive di amore, di giustizia, di gioia,di dolore:elementi chehannoradici profondamente cristiane.Croce, al contrario, dei nuovi"maestri" europei, aveva intuitotutto il prezioso scrigno di valorietici civili religiosi del cristianesi-mo. Croce avrebbe sicuramentesottoscritto queste parole. Egli,infatti, chiude così la sua opera:"E' serbare e riaccendere, alimen-tare il sentimento cristiano il no-stro sempre ricorrente bisogno,oggi più che non mai pungente etormentoso, tra dolore e speran-za. E Iddio cristiano è ancora il no-stro e le nostre affinate filosofie.Lo chiamano lo Spirito, che sem-pre ci supera e sempre è noi stessi.E senoi stessi lo adoriamopiù co-me mistero è perchè sappiamoche sempre esso sarà mistero al-l'occhio della logica, immeritata-mente creduta esignificata comelogicaumana, mache limpidave-rità esso è all'occhio della logicaconcreta, intendendola nel sensocristiano come quella alla qualel'uomo di continuo si eleva,e chedi continuo, congiungendo a Dio,lo fa veramente uomo". E' sull'a-more di Dio verso gli uomini, concommovente senso di pietà cri-stiana, che si auspica la revisionediunacarta scrittaall'iniziodellaneonata Europa, perchè il conti-nente, patriadi numerosi popoli,il più grande della storia e dei tem-pi, possa mostrare il suo vero vol-to, e non soltanto quello delle im-magini dell'euro.

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E’ inutile tentare di dissentire! Esiste un’in -discutibile categoria di persone quasi “obbli -gata”, in tanti frangenti e a parità di situazio-ni, a pagare un certo pedaggio rispetto al re-sto della gente.

E quando si dice “pagare”, lo si intendenell’accezione più ampia del termine. Si po-trà opinare: “ma si tratta di probabili incapa-ci, di pasticcioni, forse di sciocchi”. In alcunicasi, sarà di sicuro così!

Nell’ambito della individuata categoria,tuttavia, esiste una buona fascia di gente ilcui tipo di “indennizzo” dovuto dipende dacause di natura effettivamente diversa.

Non si tratta, naturalmente, dell’imbrana -to di turno che non riesce, il più delle volte, acombinarne una giusta o a sapersi gettareconvenientemente nella… mischia! I timidi,ad esempio, potenzialmente capaci di grandislanci, di autorevoli interventi, scontano

spesso questa loro particolare peculiarità inuna sorta di autoemarginazione che li pena-lizza abbastanza!

Anche i soggetti un po’ introversi, coloro iquali rivelano alcune difficoltà relazionali,per eguali ragioni, rischiano di rimanere aimargini dei vari contesti pagando, così, unevidente dazio.

Difficoltà e disagi che, proprio a causa diquella particolare “distanza”, spesso mante-nuta rispetto ai cardini contestuali, espon-gono verso consistenti scotti e tributi di variogenere! Ma non è affatto…finita!

Sempre nella stessa categoria ma per con-dizioni ancora più particolari, altri soggettisubiscono avvilenti ritorsioni. Paradossal-mente, stiamo parlando di alcune personeoneste, di altre sincere e di altre ancora par-ticolarmente…corrette.

Già, proprio così! Dovrebbe essere inusua-

le anzi inesistente un riscontro del genere!Eppure, oggigiorno, in non poche circostan-ze, ad essere leali, previdenti o veri galantuo-mini si rivela abbastanza abbordabile riscuo-tere rispondenze non sempre soddisfacenti.

Ad essere più precisi, in taluni casi, pro-prio il rispetto delle regole, l’aspirazione a vo-ler percorrere strade corrette, pare poter di-ventare qualcosa di anacronistico, di enormecondizione di fastidio o, addirittura, di mo-menti di pura derisione.

E’ pur vero che si sta parlando di occasioniin cui l’intelligenza, l’educazione o la stessasensibilità d’animo di alcuni interlocutori,sembrano essere davvero fattori totalmente“squagliati” come di solito avviene per la ne-ve esposta al…calore!

Resta la convinzione, tuttavia, che la vitatalvolta si dimostra particolarmente strana.

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16 Mercoledì 18 settembre 2013

A2a 0,7135 0,56% 0,715 0,703Ansaldo Sts 6,995 1,38% 7,015 6,84Atlantia 15,12 0,47% 15,18 14,99Autogrill 11,86 -0,42% 11,96 11,83Azimut Holding 16,31 -0,43% 16,45 16,26Banca Monte Paschi Siena 0,208 0,34% 0,2086 0,2035Banca Pop Emilia Romagna 5,66 0,44% 5,69 5,53Banca Popolare Milano 0,425 -0,42% 0,4295 0,416Banco Popolare 1,141 1,51% 1,148 1,107Buzzi Unicem 11,33 -1,22% 11,47 11,29Campari 6,635 0,53% 6,68 6,565Diasorin 32,4 1,82% 32,88 32Enel 2,824 0,50% 2,826 2,784Enel Green Power 1,687 0,66% 1,687 1,66Eni 17,53 -0,17% 17,59 17,42Exor 28,09 0,64% 28,17 27,63Fiat 6,15 0,24% 6,17 6,04Fiat Industrial 9,4 0 9,43 9,29Finmeccanica 4,43 0,82% 4,448 4,322Fondiaria - Sai 1,635 -0,18% 1,644 1,607Generali 15,06 0 15,1 14,92Gtech 22,1 0,45% 22,2 21,92Intesa Sanpaolo 1,623 -0,43% 1,631 1,603Luxottica Group 40,5 0 40,58 39,2Mediaset 3,382 -0,59% 3,474 3,352Mediobanca 5,115 1,89% 5,24 4,97Mediolanum 5,515 -0,09% 5,545 5,47Parmalat 2,462 -0,16% 2,47 2,456Pirelli & C 9,53 -0,94% 9,585 9,385Prysmian 17,42 -0,40% 17,58 17,37Saipem 16,75 1,89% 16,79 16,32Salvatore Ferragamo 25,2 -0,36% 25,32 24,94Snam 3,616 0,61% 3,622 3,584Stmicroelectronics 6,995 -1,20% 7,09 6,96Telecom Italia 0,5965 -0,91% 0,6035 0,5935Tenaris 17,73 0 17,75 17,59Terna 3,292 0,67% 3,296 3,252Tod's 137,7 -1,57% 140,1 137,5Ubi Banca 3,86 1,37% 3,898 3,742Unicredit 4,774 0,38% 4,784 4,706

Titolo Ultimo Variazione Max Min Prezzo

LaBorsa

Mediobanca 5,115 +1,89Saipem 16,75 +1,89Diasorin 32,40 +1,82Banco Popolare 1,141 +1,51Ansaldo Sts 6,995 +1,38

Nome Valore Var %

MaggioriRialzi

MIB 17.751,65 +0,11Italia All-Share 18.809,30 +0,13Italia Mid Cap 22.766,06 +0,50Italia Small Cap 14.058,00 +0,03Italia Micro Cap 18.655,63 +0,09Italia STAR 14.636,80 +0,65

FTSE/Nome Valore Var %Indici

Tod'S 137,70 -1,57Buzzi Unicem 11,33 -1,22Stmicroelectronics 6,995 -1,20Pirelli & C 9,53 -0,94Telecom Italia 0,5965 -0,91

MaggioriRibassiNome Valore Var %

NASDAQ 100 3.189,74 +0,66Dow Jones 15.532,93 +0,25FTSE 100 6.570,17 -0,80DAX 30 8.596,95 -0,19Eurostoxx 50 2.890,95 -0,13

MercatiEsteriIndice Valore Var. %

Euro/Dollaro 1,3356 1,3357Euro/Sterlina 0,8399 0,8406Euro/Franco Svizzero 1,2376 1,2383Euro/Yen 132,41 132,51

CambiNome Acquisto Vendita

PetrolioOroArgento

$ 105.09$ 1308.4$ 21.79

Barile (158,987 Litri)100 Troy Oz. (3,110 Kg)5000 Oz. (155,517 Kg)

MateriePrimeNome Valore Unità di misura

* ore 21

aggiornato ore 21

Economia Italia / Mondo

Bruxelles preoccupata delle coperture ipotizza correttivi se queste non saranno sufficienti

Imu, Rehn vuole vederci chiaroIl commissario Ue in visita a Roma esprime dubbi sull’abolizione della tassa

di DOMENICO CONTI

ROMA - L’abolizionedell’Imu sulla prima casa«preoccupa» l’Ue, che vuoleverificare le coperture e ipo-tizza «correttivi» se questenon saranno sufficienti. Mail ministro dell’Economia Fa-brizio Saccomanni rassicurailnumero duedellaCommis-sione Ue Olli Rehn: nella notadi aggiornamento al Def enella Legge di stabilità 2014«sarà ribadito l’impegnodell’Italia a contenere il defi-cit nel limite del 3% del Pil».

A Roma per un giro d’in -contri e un’audizione allacommissione Bilancio dellaCamera, Rehn chiede chia-rezza sulle scelte in tema di fi-sco. Il governo Letta da mesilavora al tagliodelle imposte suproprietà immo-biliari (Imu) econsumi (Iva),una inversione‘ad U’ rispettoall’esecutivoMonti e l’esattocontrario diquanto chiedonoda anni Ue, Bce eFondo monetario interna-zionale che invece voglionouna riduzione delle tasse suiredditi e sulle imprese.Rehn, politicodi lungocorsoormai esperto nei complessinegoziati e scambi politiciche avvengono a Bruxelles,nella sua visita a Roma di-spiega tutto il suopragmati-smo. Il debito dell’Italia «deveessere messo in un percorsodiscendente», dice, anche seil 132,2% ora atteso per il2014 (contro il 129% previ-sto in precedenza) «è grossomodo in linea con le nostrestime». Nulla da dire anchesull’allentamento alla stret-ta anti-deficit prevista dal2014 grazie all’uscita dalla‘messa in mora’ europea: be-ne il pareggio strutturale.

Ma l’abolizione dell’Imusulla prima casa, circondatada punti interrogativi sia perla copertura della seconda

rata sia perchè per il centro-destra è un’abolizione ‘toutcourt’ mentre i tecnici lavo-rano a come sostituirla con la‘service tax’dal 2014, èun ta-sto sensibile anche per Rehn,dopo che la Commissione hapiù volte chiesto di spostarela tassazione dal lavoro agliimmobili e ai consumi. Per-ché la Ue ha appena chiuso laprocedura di deficit eccessi-vo sull’Italiagrazie agli sfor-zi che hanno contenuto il de-ficit sul 2012. E perché - comeha appena evidenziato laBanca centrale europea - è a«rischio» l’obiettivo di un de-ficit contenuto al 3% que-st’anno, soglia oltre la qualescatta detta procedura, nel2013. E così nella sua audi-zione alla Camera Rehn va

subito al nodo del-le politiche fisca-li: fiduciasul rag-giungimento diun deficit al 3%quest’anno, mal’abolizionedell’Imu «ha su-scitato e suscitapreoccupazioni»,sarà «dovere» diBruxelles verifi-

care e «se la service tax saràconfigurata bene, potrebbe,dico potrebbe, essere coeren-te con le raccomandazionidel consiglio». Con sullosfondo l’ipotesi teorica (masarebbe uno smacco per tut-ti) che la procedura per defi-cit eccessivo appena chiusasi riapra: «l’Italia - dice Rehn -dovràessere all’altezza degliimpegni assunti».

Con Saccomanni - spiegauna nota di Via XX settembre- si è anche parlato di crescita,unaspettosul qualeRehnhasottolineato l’effetto frenan-te dato dall’incertezza politi-ca italiana ed «espresso ap-prezzamento per gli sforzicompiuti dal governo italia-no», anche se lo stesso Rehngiudica tali sforzi non anco-ra sufficienti: come la Ferra-ri, l’Italia ha bisogno di un«motore più competitivo»: iltalento da solo non basta.

Il capogruppo Pdl: «Strano, si preoccupano dei meno abbienti»

Scettici anche gli industrialiBrunetta: «Davvero stupefatto»

Il ministro Giovannini

«Pensioniregolar menteindicizzate»

ROMA- Nel 2014 non ci saràalcun blocco delle indicizza-zioni rispetto alle pensioniper i redditipensionistici in-feriori a 6 volte il minimo(2.886 euro lordi al mese).L’assicurazione è arrivatadal ministro del Lavoro,Enrico Giovannini che ha ri-sposto alle preoccupazioniespresse dalla Cgil sulla pos-sibile proroga del bloccoMonti Fornero del recuperodell’inflazione (sui redditida pensione superiori a trevolte il minimo per il 2012-2012, ndr) spiegando di«non avere nessuna inten-zione»di interveniresotto lasoglia delle sei volte il mini-mo già definita dal Parla-mento per il prossimo anno.E’ possibile invece che si in-tervenga con il blocco delleindicizzazione o con unqualche contributo di soli-darietà per le pensioni supe-riori ai 2.886 euro al mese,anche se si tratta di un nu-mero di assegni abbastanzaesiguo (poco più di 600.000su 23,4 milioni di assegnicomplessivi). L’assicurazio -ne del ministro è arrivata ie-ri in un convegno sulla pre-videnza della Fiom.

Partite le raccomandate

Redditometr o35.000 controlli

Assopetroli ritiene che l’abolizione possa provocareun aumento delle accise e, quindi, dei carburanti

«Siete bravima il talento

da solonon basta»

ROMA - Non piace per niente la can-cellazione della prima rata dell’Imu enon solo all’Europa. Non piace agliindustriali che trovano la scelta diesentare tutte le prime case «iniqua ecostosa», mentre meglio sarebbe sta-to conservare risorse per tagliare ilcuneo fiscale. Ma non piace nemme-no ai petrolieri, che paventano il ri-schio dell’ennesimo aumento delleaccise sulla benzina (almeno di 2,1cent al litro se scatta la clausola disalvaguardia), viste le coperture‘ballerine’ in particolare sull’Iva daidebiti P.A. e sulla risoluzione delcontenzioso sui giochi. E nemmeno

leassicurazionivedono confavore ilprovvedimento, che non è ‘tax free’visto che con il taglio delle detrazioniperle polizzevitaarriva unaumentodelle imposte, oltre a un disincentivoa formedi protezionealternative perle fasce «socialmente più vulnerabi-li».

Se le critiche diAssopetroli eAniasi concentrano però sulle ‘copertur -de’, che li riguardano direttamente,l’affondo più incisivo arriva da Con-findustria che, chiedendo anche diintrodurre la deducibilità per i ‘ca -pannoni’ (come anche Rete Impre-se), di fattoboccia l’impostazione ge-

nerale dell’interven -to, che andava invece«mirato» alle fascemeno abbienti. In-somma, per il gover-nosi trattadi una«oc-casione mancata perdare un segnale chia-ro e coerente nella di-rezione di una ridu-zione del prelievo sulavoroe imprese».Pa-role che «lasciano stu-pefatti», commenta acaldo Renato Brunet-ta, e che fanno anche«sorridere» visto chearriva «proprio dagliindustriali» il mes-saggio di «fare paga-re i ricchi».

Quanto all’aumen -to delle accise sullabenzina (previste daldl Imu come clausoladi salvaguardia se leentrate previste nondovessero essere suf-

ficienti) sempre Brunetta avverte ilgoverno chequella non èuna stradapercorribile per evitare l’aumento diun punto dell’Iva. Basta con «i gover-ni della benzina», attacca il capo-gruppo del Pdl. «Se Saccomanni pen-sa di fare il ministro della benzinapenso che abbia sbagliato mestiere.Lui,Zanonato, olostesso Letta».PerBrunetta le risorse vanno trovate tragli «800 miliardi di spesa pubblica».

«Gli immobili strumentali devonoessere esentati dall’Imu. Nel frat-tempo, vanno resededucibili le som-me già pagate». E’ la richiesta pre-sentata daRete imprese Italia, inoc-casione delle audizioni sul decretolegge, che si tengono nelle commis-sioni Finanze e Bilancio della Came-ra. «Non avere escluso dall’Imu ca-pannoni, laboratori, negozi e alber-ghi, per quest’anno ancora equipa-rati alle abitazioni di lusso, è un gros-soerrore che,nella situazioneattua-le, rendele impresepiù vulnerabili»,affermailportavoce diRete impreseItalia, Sergio Silvestrini. Pagheran-no, infatti, «oltre 9 miliardi con il ri-schio di superare il non invidiabiletraguardo del 68% di imposizionesulle imprese».

Rete Imprese Italia ritiene «inac-cettabile che si continui a tassare inmaniera così pesante gli immobilistrumentali e ne chiede quindil’esenzione dall’Imu». Dà atto al go-verno, però, di aver mantenuto l’im -pegno diabolire l’Imusugli immobi-li invenduti. Anche le modalità perrifinanziare gli ammortizzatori inderoga, secondo Silvestrini, «ap-paiono non condivisibili. Ancorauna volta sono le imprese, attraversoil prelievodelle risorsedestinate alladecontribuzione del costo del lavoro,a sostenere una prestazione che do-vrebbe gravare sulla fiscalità gene-rale».

Renato Brunetta

ROMA - Una data già fissataper il primo appuntamentocon l’Agenzia delle Entrate.Il fiscoaccorcia i tempienel-le 35mila lettere ai contri-buenti selezionati con il Red-ditometro indica subito ladata del primo appuntamen-to in cui il soggetto interes-sato dovrà dare le primespiegazioni sullo scosta-mento che emerge tra spesefatte e reddito percepito. Inogni caso il contribuente, seper qualsiasimotivo nonpo-tesse rispettare la data indi-cata nella lettera, avrà tem-po quindici giorni dalla rice-zione della comunicazioneper recarsi agli ufficidell’Agenzia delle Entrate.

Le lettere sono in arrivo edè confermato al momento ilnumero dei controlli di que-st’anno, indicato in 35.000nel Piano dell’Agenzia per il2013.

Le raccomandate arrive-ranno soltanto a contri-buenti per i quali emergeuno scostamento, tra reddi-to dichiarato e spese effet-tuate, superiore almeno del20%.

L’accertamento sinteticoavverrà in due tappe: la pri

Primo ok in Commissio-ne, novità da lotta a evasio-ne

Intanto la riforma del ca-tasto marcia ad ampie falca-te nella commissione Finan-ze della Camera, premessaindispensabile alla trasfor-mazione dell’Imu in “servicetax”: la Commissione ha in-fatti votato gli emendamentiai primi quattro articoli del-la delega fiscale, tra cui il se-condo, che contiene appuntola riforma del catasto. Lamaggior novità riguarda ilpassaggio dai vani ai metriquadrati, nel calcolo del va-lore dell’immobile, e l’alli -neamento ai valori di merca-to. Cosa che si dovrebbe tra-durre in una diminuzionedelle imposte per la maggiorparte dei proprietari di case.La Commissione concluderàil voto entro venerdì dato cheil testo è atteso in aula lunedìprossimo.

La speditezza dell’esamedipende dal «clima di ampiacondivisione» del testo, co-me ha detto Daniele Capez-zone (Pdl), relatore e presi-dente della Commissione,che ha parlato anche di «pic-colo miracolo».

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Mercoledì 18 settembre 2013 17

In breve

Tribunale di Melfi. Cgil, Cisl e Uil chiedono “una riforma che generi efficienza”

Giustizia nel caos organizzativoI sindacati pensano alla mobilitazione: “si parla di risparmi fittizi”

La sede diAcquedottoLucano

Vi a b i l i t à

Variante di Brienza, sì dell’AnasIL CONSIGLIO DI amministrazione dell’Anas ha ap-provato il “progetto definitivo”di completamento del-la strada che escluderà l’abitato di Brienza dalla stra-da statale numero 95, attualmente attraversato - condisagi anche per i cittadini - dagli autoveicoli che lapercorrono. L’annuncio è arrivato durante una riu-nione svoltasi in prefettura, presieduta dal prefetto,AntonioNunziante, allaqualehanno partecipatoan-che il sindaco e il capo compartimento della viabilitàdell’Anas. Il progetto, che secondo la Regione Basili-cata ha “assoluta priorità”, sarà trasmesso ai Mini-steri dello Sviluppo economico e della Infrastrutture:subito dopo sono previsti l’“accordo programma qua-dro” e il bando per l’appalto, che potrebbe essere pub-blicato “entro la fine del 2013”.

Banca Popolare di Puglia e Basilicata

Truffava risparmiatori: arrestatoBARI - Si è reso responsabile dei reati di abusivismo fi-nanziario, truffa continuata aggravata e falsità inscrittura privata: Francesco Boffoli, 40 anni, resi-dente a Cassano Murge ma di fatto domiciliato a Gra-vina in Puglia, è stato sottoposto agli arresti domici-liari dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria diBari. E’ emerso che 19 risparmiatori, rassicurati dalfatto che Boffoli fosse conosciuto come promotore fi-nanziario della Banca Popolare di Puglia e Basilicata,avevano affidato a lui i propri risparmi, per circa700.000 euro, con la promessa di ottenere cospicuirendimenti (dal 4 al 20% mese). A garanzia dei valoriottenuti, l’uomo rilasciava falsi contratti di investi-mento, contimbri e loghi riconducibilialla BancaPo-polarediPuglia eBasilicata, senzaperò che icontrat-ti fossero poi effettivamente presi in carico dall’Istitu -to Bancario, che non ne conosceva l’esistenza.

Consorzi di bonifica: Nardiello (Uila)

«Da 4 mesi senza stipendi»IL SEGRETARIO DELLA Uila - Uil di Basilicata, Ge-rardo Nardiello, denuncia la situazione di grande cri-ticitàche sta interessando i lavoratoridei ConsorzidiBonifica che ormai da quattro mesi non percepisconoalcuna retribuzione. “Solo il grande senso di respon-sabilità dei lavoratori –sottolinea in una nota Nardiel-lo - sta garantendo la continuità di un servizio di pri-maria importanza per l’economia regionale e la col-lettività. La politica lucana farebbe bene a mettere daparte la logicadelle parolee sostituirlacon azionichepossano dare risposte ai lavoratori, ai cittadini e allefamiglie della nostra. Tutta la macchina politico-am-ministrativa non funziona. Questa situazione non èpiùtollerabile. I dirittidei lavoratori,primi fra tutti ilsalario, devono essere rigorosamente garantiti”.

Bonus carburante

Cantisani: «Serve un’azione forte»“DI FRONTE AL persistere dei ritardi nell’erogazio -ne del bonus idrocarburi 2013 per molti aventi dirittoe del mancato accredito relativo di 140,21 euro dellacosiddetta seconda tranche, serve un’azione più forteper modificare le attuali modalità di erogazione delbonus”. Lo ha affermato il commissario regionale diIdV Basilicata Gaetano Cantisaniche ricorda come alnord sono in pieno svolgimento campagne di scontiad opera della grande distribuzione che danno dirittoad uno sconto carburante di 10 euro utilizzabile finoal 13 ottobre, a fronte di un rifornimento minimo di40 euro, presso stazioni di carburante aderenti all'i-niziativa, per un periodo di oltre 6 settimane”.

Tradizionale appuntamento: a Castelmezzano le onorificenze per il 2013

La festa dei maestri del lavoro lucaniSI È SVOLTA A CASTELMEZZANOl’annuale “Giornata del Maestro delLavoro 2013”.

Come da consuetudine, la Giornataè iniziata con una Santa Messa, offi-ciata dal Reverendissimo Parroco,nella suggestiva Chiesa Madre, pre-senti oltre cento fra Maestre e Mae-stri, e numerosi familiari; nell’omeliaincentrata sul Vangelo di Luca, il sa-cerdote ha “esortato i fedeli a non fa-re, come il fratello buono della Para-bola del Figliol Prodigo, a sentirsi mi-gliore dell’altro fratello dissipatoredei benipaterni, maguardare questoche pentitosi torna dal padre”.

Occasione, inoltre, per recitare tut-ti insieme, anche con un folto gruppodi Scout, la “Preghiera del Maestro”.

Si è proseguito, quindi, presso l’Ho -tel Dolomitidi Castelmezzanoalla ce-rimonia vera e propria della Giorna-ta, che è coincisa con la consegna deiPremi in ricordo dei Maestri del Lavo-ro Adinolfi e Campochiaro, quest’an -no andati rispettivamente ai Maestri

del Lavoro GiuseppeLotito , Domeni-co Miroballi e Domenico Priore, non-ché alMdL PapaleoAntonio, allapre-senza delle Autorità Istituzionali, tracui il Sindaco di Casatelmezzano Do-menico Cavuoti, il Presidente del Par-co delle Dolomiti Lucane Gallipoli-Cognato Rocco Lombardi e dell’As -sessore Provinciale di Potenza NicolaValluzzi, che hanno portato il loro sa-luto.

Giornata resa ancora più solenneper la consegna dei Brevetti ai neo-in-signiti di “Stella al merito del lavoro2013”, consegnati dal Vice Prefettodi Potenza S.E. Maugieri.

Per i Maestri del Lavoro il saluto èstato portato dal Console RegionaleMaestro del Lavoro Antonio Papaleoche si è soffermato sulla particolaresituazione socio-economica della Re-gione Basilicata, non mancando di ri-cordare l’impegno dei Maestri, egre-giamente rappresentati, attraverso iConsolati Provinciali dai rispettiviConsoli di Potenza, MdL Lorenzo Be-

rardino e di Matera MdL Antonio Sal-vatore.

Una relazione non di semplice de-nuncia pe le difficoltà e le carenze pre-senti sul territorio, il cui risultato ne-gativo è dato dalla mancanza di lavo-ro che si ripercuote sulla economiadella regione, acuendo le difficoltàdei cittadini, ma anche a non poterben sperarecirca la possibilitàdi ave-re per il futuronuovi Maestri per rin-foltire la schiera dei decorati.

Anche per questo è stata annuncia-ta la prossima attività della Feder-maestri di Basilicata con l’istituzionedel Gruppo da impegnare in iniziati-ve Scuola-Lavoro.

Una Giornata vissuta all’insegnadella passione, della solidarietà e delrispetto, rifuggendo da inutili no-stalgie, ma occasione per rinnovarereciprocamente quell’impegno postoa base del vissuto di valori, di cui ogniMaestro dovrà continuare a testimo-niare.

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Nellagiornata incuidavanti al sot-tosegretarioalla GiustiziaBerretta

si reca il governato-re De Filippo e unafolta delegazione diamministratori lo-cali, assieme ai par-lamentari lucani,per chiedere un rav-vedimento del prov-vedimento relativoalla chiusuradel tri-bunale di Melfi nel-l'ambito dalla rifor-ma della geografiagiudiziaria nazio-nale, Cgil Cisl e Uil diPotenza dichiaranoche

“La riforma ri-schia, di gettare lagiustizia nel caos or-ganizzativo. E lachiusura del Tribu-

nale di Melfi avrà gravi ripercussio-ni negative non solo sui lavoratorima anche sulla nostra comunità”. Ilpiano del Ministro non può funzio-nare così com'è. Per fare una rifor-ma seria non serve chiudere tribu-nali, non bastano le deroghe e i

provvedimenti improvvisati efran-camente incomprensibili”. A pare-re delle organizzazioni sindacali“bisogna mettere mano a una rior-ganizzazione vera, in grado di ge-nerare efficienza e conseguenti be-nefici per l'economia”. “I risparmi –scrivono Cgil Cisl e Uil - che deriva-no dalla chiusura di una sede im-portante come quella di Melfi sonofittizi, sono un'operazionedi puroe

semplice ridimensionamento cheallontana lo Stato dal nostro territo-rio, dai cittadini e dalle imprese.

“Per questo ora passiamo alla mo-bilitazione: per dire no alla chiusu-ra del Tribunale di Melfi e all'enne-sima penalizzazione per lavoratorie cittadini, e dire sì ad una riorga-nizzazione vera della giustizia cherenda anche il nostro territorio piùpiù capace di generare sviluppo”.

Oggi davanti alsottosegretario Berrettail governatoree una delegazionedi amministratorilocali, assieme aiparlamentari lucaniper chiedere unravvedimentodella chiusura

Imprese non pagate e in difficoltà con i dipendenti

Crediti che cresconoLa Confapi a sostegno

di chi lavora con AlIL MANCATO pagamentodei lavori di manutenzionee di pronto intervento e ilcrescente maturare di cre-diti per milioni di euro nonè più sostenibile per le pic-cole e medie imprese luca-ne che hanno svolto lavoriper conto di Acquedotto lu-cano.

Constatando la difficoltàdelle imprese a garantire lapropria sopravvivenza inun periodo già ampliamen-te compromesso dalla per-durante crisi economica,l’Associazione rileva la ne-cessità, non più prorogabi-le, di provvedere al soddi-sfacimento integrale deicrediti contrattuali che leimprese operatrici vanta-no nei confronti dell’Ac -quedotto Lucano, le quali

hanno ottenuto nel corsodegli anni soltanto dei mo-desti acconti, già amplia-mente assorbiti da nuovilavori.

La sospensione dei lavo-ri, a cui le imprese sarebbe-ro obbligate loro malgradoper il perdurare della situa-zione in essere, sarebbecausa di insostenibili disa-gi anche per la popolazionelucana, a rischio di unanon regolare erogazionedel servizio idrico.

Per ottenere rapide ri-sposte, la Confapi Potenzaintende contribuire al con-fronto sul tema, sollecitan-do urgentemente l’inter -vento del Presidente dellaGiunta Regionale Vito DeFilippo, nonché dei Prefettidi Potenza e Matera, per

tutte le implicanze e com-plicazioni di carattere eco-nomico e sociale che sonogià maturate e che rischia-no ulteriormente di ampli-ficarsi.

La Confapi Potenza assi-cura il suo totale impegnoaffinché vengano garanti-

te le legittime spettanzematurate dalle aziende edal tempo stesso definiti per-corsi che possano portareall’assicurazione di un ser-vizio essenziale, qualequello della fornitura di ac-qua.

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Un presidio davanti al tribunale di Melfi

PROVINCIA DI POTENZAAVVISO DI DEPOSITO

DEL PIANO STRUTTURALE PROVINCIALE DELLA PROVINCIA DI POTENZAAI SENSI DELLA L.R. N. 23/1999

Vista la Legge Regionale 11 agosto 1999, n. 23 “Tutela, governo ed uso del territorio”;si rende noto

che con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 38 del 11.09.2013 è stato adottato ilPiano Strutturale Provinciale della Provincia di Potenza.Il Piano Strutturale, è depositato presso l’Ufficio Pianificazione Territoriale e ProtezioneCivile, sito in Potenza alla Piazza Mario Pagano n.1 (Piano Terra), per 30 giorni in liberavisione dal 12.09.2013 al 11.10.2013. Il testo integrale dell’Avviso di deposito è pubblica-to sul sito istituzionale della Provincia di Potenza: www.provincia.potenza.itPotenza, lì 12.09.2013

Il DirigenteUfficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile Il Presidente

(ing. Alessandro Attolico) (Piero Lacorazza)

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Mercoledì 18 settembre 2013 18

Notte nell’atrio del Comune per 11 ex lavoratori dell’inceneritore di san Luca Branca

Un’attesa lunga sette anniPoi si sono incatenati davanti al Palazzo di Città. Oggi incontro con il sindaco

Alcuni degli ex lavoratori dell’inceneritore all’interno del Palzzo di città. In basso incatenati per protesta (foto Mattiacci)

VERTENZA ALLA “R O N D A”

Contratti di solidarietà solo per 100 dipendentiFisascat Cisl: «Un trattamento ingiusto»

HANNO dormito un’interanotte nell’atrio del Comune.Poi, ieri mattina, si sono nuo-vamente incatenati davantial Palazzo di Città, con allespalle uno striscione che ri-vendica il proprio diritto allavoro. Sono gli ex operaidell’inceneritore di San LucaBranca. Undici padri di fa-miglia, 11 disoccupati in mo-bilità in deroga che aspetta-no di tornare a lavorare daben 7 anni da quando, cioè,l’inceneritore è stato chiuso.Nella mattinata di oggi l’en -nesimo incontro tra il sinda-co Vito Santarsiero e il sinda-cato UilTucs, chesta portan-do avanti la vertenza. Si spe-ra di trovare una soluzionedefinitiva insieme a un’alter -nativa che faccia da ponte neltempo che dovrà necessaria-mente intercorrere affinchèla burocrazia e la politica fac-ciano il loro corso. Gli 11 ope-rai sono abituati ad attende-re. E’da un anno che il primocittadino rinnova di tanto intanto, tra incontri più o me-no formali, la propria volon-tà a trovare loro una sistema-zione. Ieri mattina li ha infat-ti ricevuti ancora una volta.«L’idea –ha dettoRocco Della Lu-na, della Uil –è direintegrali at-traverso dei pro-getti speciali adhoc da concor-dare con l’Acta onel piano di ri-fiuti del porta aporta che do-vrebbe partire abreve. L’unicoostacolo, secon-do quanto di-chiarato da San-tarsiero, è eco-nomico. Occor-rerebbero i 6 mi-lioni di euro diche la RegioneBasilicata do-vrebbe trasferi-re alla città di Po-tenza». Si allun-gherebbe così lalista dei tanti di-soccupati poten-tini la cuivitadi-penderebbe daquesti fondi regionali. Lostesso,infatti,è statodettoai21 ex dipendenti Cotrab, li-cenziati dall’azienda peraver denunciati i continuicontratti interinali. Oltre al-la questione finanziaria, pe-rò, nel caso dell’ex inceneri-

tore peserebbero anche lesorti dello stabilimento. L’in -ceneritore, infatti, secondo ipiani dell’amministrazionecomunale verrà riconvertitoin stazione di stoccaggio,nella quale andrebbero a la-vorare proprio gli 11 operaidell’inceneritore. «L’unico

problema , però, – precisaDella Luna – è che la Veolia,l’azienda che gestiva l’im -pianto, ha avviato al proce-dura fallimentare per cui èdifficile dire quando concre-tamentepotrà avvenire lari-conversione». Gli operai con-tinuano pertanto a rimanere

appesi a un filo. La speranzaè che davvero l’incontro dioggi sia risolutivo. «Quei370 eurodi mobilità–dicono– che non sono nemmenomensili, non ci permettonodi vivere dignitosamente».

Anna Martino©RIPRODUZIONE RISERVATA

PROGETTO DI LEGAMBIENTE

A Macchia Romana i primi 15

Inclusione socialeAnche gli orti

sono degli strumenti

ANCHE a Potenza “spun -teranno” gli orti sociali,ovvero “pezzi” di città chepotranno essere coltivatida tutti, in base a un ban-do del ministero del Lavo-ro realizzato da Legam-biente.

E sarà Macchia Roma-na a ospitare il primo or-to, acui seguiràunacolti-vazione nel carcere di Po-tenza.

L’iniziativa è stata illu-strata dal presidente delcircolo Legambiente diPotenza, Alessandro Fer-ri, dal sindaco di Potenza,Vito Santarsiero, dal pre-sidente regionale dell’Au -ser, Sara Ulivi, e dal diret-tore del carcere, MicheleFerrandina.

L’associazione ambien-talistaha giàsperimenta-to questa attività, in chia-ve didattica, nell’istituto“Don Lorenzo Milani”.

A Macchia Romana, ac-canto al parco “ElisaClaps”, gli spazi (15 lotti,di proprietà del Comune,per un totale di circa tre-mila metri quadrati) sa-ranno invece affidati, laprossima primavera, aicittadini.

In zona sono già pre-senti alcuni orticelli «chesaranno uniti al progetto,

predisposto tra l’autunnoe l’inverno - hadetto Ferri- in modo da avere tuttopronto per la prossimaprimavera».

I nuovi “agricoltori” sa -ranno scelti attraversoun bando, con criteri direddito e anagrafici.

La seconda parte delprogetto riguarda i dete-nuti, che seguiranno deicorsi di formazione sulletecniche agricole, e poicureranno l’orto all’inter -no della struttura. C’è poiil coinvolgimento dellescuole cittadine con gliorti didattici, anche perl’approfondimento dellequestioni ambientali edenergetiche legate allecoltivazioni.

«Si tratta di un’iniziati -va importante - ha detto ilsindaco Vito Santarsiero -in un più ampio progettosociale per mettere a di-sposizione terreni a chinon se li può permette-re».

E così il sito di MacchiaRomana sarà attrezzatoin modo tale «da avviare almeglio - ha concluso il pri-mo cittadino - questaesperienza, portata avan-ti da un gruppo di espertiche seguiranno i “nuoviagricoltori”».

Santarsiero con Ferri e Ferrandina (foto Mattiacci)

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

DA ieri, all’Istituto di vigilanza“La Ronda”, sono entrati in vigo-re i contratti di solidarietà e tra idipendenti c’’ un profondo e cre-scente stato di malessere.

«Già nei mesi scorsi - affermaAurora Blanca, segretario dellaFisascat Cisl Basilicata - aveva-mo già definito quella dei con-tratti di solidarietà una soluzio-ne pasticciata, iniqua e poco tra-sparente». Da ieri la soluzione«pasticciata» sta causando in-quietudine tra le guardie giura-te.

La FisascatCisl Basilicata,purnon contestando in linea di prin-cipio il ricorso ai contratti di soli-darietà, finalizzati a evitare ridu-zioni di personale occupato, ritie-

ne, però, «difficile la coesistenzatra tale forma di flessibilità pro-posta e la prestazione di ore sup-plementari, oltre alla mancatafruizione delle ferie maturatenell’anno 2012, da parte di alcunidipendenti».

I contratti di solidarietà, tral’altro, «non dovrebbero avere aoggettosoltanto alcuni lavorato-ri ma dovrebbero interessare tut-to il personale in forza». Dove c’è«un problema, infatti, bisogne-

rebbe fronteggiarlo tutti insiemee non addossarlo solo su alcunilavoratori creando, tra l’altro,delle condizioni di disparità ditrattamento».

I contratti di solidarietà, infat-ti, riguardano solo 100 dipen-denti su un organico di 274 unitàe questa è «una strana interpre-tazione - ha aggiunto il segreta-rio della Fisascat Cisl - del concet-to di solidarietà».

Inoltre, contrariamente al det-

tato normativo, i criteri per lascelta di coloro che dovrebberosolidarizzare per fronteggiare lamomentanea carenza di com-messe, sono stati operati solo dal-la proprietà e da alcune Rsa.

«Nell’interesse di tutti i criterivanno individuati e discussi conle organizzazioni sindacali fir-matarie del contartto nazionaledi settore, al fine di garantire latrasparenza e l'oggettività di unascelta responsabile che comporta

comunque un sacrificio da partedi alcuni per il bene comune».

Insomma gli ammortizzatorisociali «devono esser usato perfronteggiare una problematicaeconomica e non come strumen-to di selezione».

Insomma alla luce di tutto que-sto la Fisascat richiede la riaper-tura immediata del tavolo perde-finire la vertenza, in caso contra-rio, «metteremo in campo - haconcluso il segretario - tutti glistrumenti previsti dalla leggeper difendere i lavoratori dan-neggiati da uno strumento uti-lizzato in modo discriminante ediniquo, tanto da creare disparitàdi trattamento tra le maestran-ze».

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Mercoledì 18 settembre 2013 19

di ANTONELLA GIACUMMO

POTENZA – Le loro sono le storie di chi cel’ha fatta, di chi attraverso la fede ha ritrova-to una speranza, una luce. Non erano piùnulla per la società, la tossicodipendenzaaveva fagocitato le loro vite, la loro dignità,la possibilità di salvezza.

Poi la luce. Quella del Cenacolo. Una pic-cola comunità che in trent’anni è diventatauna grande realtà, con sedi in tutto il mon-do. “E a creare tutto –spiega Anna Pace, pre-sidente dell’associazione mariana “TotusTuus Regina della pace” di Potenza – è unasuora piccola così”. Suor Elvira Petrozzi èpartitadalnulla.Era unasuoradiSaluzzo,inprovinciadi Cuneo,vivevatranquillanelsuoconvento. Mapoiper stradaincontravaquesti giovani, perduti e senza più niente incui sperare. Chi crede davvero non può re-starecon lemaniinmano, nonpuòguarda-re dall’altra parte. E così inizia una stradafatta di sofferenza ma anche di salvezza. E’il1983: il Comune le dà in gestione una casaabbandonata nella periferia di Saluzzo e lì intanti tornano a essere giovani, tornano a es-sere donne e uomini. Che ora lavorano,qualcuno è diventato sacerdote, altri hannouna famiglia e una vita fatta di dignità eamore.

Ma quella rinascita resta un punto fermo.Concui salvareanchealtrevite, anchealtriragazzi. E non solo dalla droga, ma ancheda altre dipendenze. “Proprio qualche setti-mana fa nella sededi Medjugorje è arrivatoun uomo con dipendenza da gioco”. Cambia

la sostanza, ma i dram-mi sono gli stessi. E perquesto i giovani del Ce-nacolo, hanno deciso diraccontare e salvare.

E lo fanno anche at-traverso un musical bi-blico, “Credo”, che saba-to 28 e domenica 29 set-tembre farà tappa a Po-tenza. Lo spettacolo an-drà in scena all’internodel palazzetto dellosport “Pala Basento”, incontrada Lavangone edè la terza tappa del touritaliano 2013che si con-cluderà a Milano.

Dietro lequinte lafon-damentale collaborazio-ne tra l’associazione ma-riana “Totus Tuus Regi-na della pace”di Potenzae la Comunità Cenacolo.Perchése èveroche i ra-gazzi del musical faran-no praticamente tutto,dagli attori ai montatoridi scene, dai costumistiai tecnici delle luci, è al-trettantovero chesenzala buona volontà e l’asso -

luto impegno dei membri dell’associazionemariana di Potenza, molte cose non sarebbestato possibile farle. “Ogni giorno –raccon -tanocisentiamoe facciamoilbilancio:que-sto l’abbiamo fatto, questo è a posto. E con-cludiamo sempre: “E’ la Madonna che ci haaiutato, è lei che ha messo sul nostro percor-so le persone giuste”.

Il recital sarà portato in scena da circa set-tanta attori e narra la storia della salvezza,ripercorrendone alcuni momenti partico-lari: la creazione, il peccato, la nascita di Ge-sù, alcuni suoi miracoli, la sua morte e re-surrezione,il suodiscendere agliinferi eri-salire con l’umanità in Cristo.

“Lo scopo dell’iniziativa è di promuoverela devozione alla Beata Vergine Maria Regi-na della Pace, attraverso la preghiera e le te-stimonianze di fede”.

Ed è per questo che per le due giornate èprevisto non solo lo spettacolo, ma ancheuna celebrazione eucaristica, l’Adorazionee, poi, le testimonianze dei ragazzi del Cena-colo. “Ovviamente nonobblighiamo nessu-noa veniregiàdalpomeriggio, mailnostroscopo è anche quello di pregare tutti insie-me. Vorremmo, usando leparole dei ragaz-zi, condividere con tutti questa esperienzadi vita”.

Alle 21, infine, lo spettacolo.Un ulteriore appuntamento è previsto

per la mattina di venerdì 27, ma sarà dedica-ta alle scuole, per sensibilizzare gli studen-ti, attraverso la “testimonianza viva” di chiha vissuto il dramma della dipendenza eprevenire l’uso dellesostanzestupefacenti.E in queste ore febbrili di preparazioneall’evento, si sta cercando di coinvolgerequanti più ragazzi possibile: dovranno es-sere loro ad ascoltare la testimonianza dichi ha vissuto tra le tenebre, ma ha ritrovatoanche la luce che le ha sconfitte, “permet -tendoci di ritornare a credere che davveronulla è impossibile a Dio”.

Suor Elvira Petrozzi e la locandina dell’evento

Trenta anni fa suor Elvirafondò la comunità a Saluzzo

Un piccolo gruppo di preghiera che oggi conta 180 persone nel capoluogo

Medjugorje, l'anello di congiunzione«Lì avverti la presenza della Madonna»Un luogo che attira migliaia di persone, anche atei. Continue partenze

NEL LUGLIO 1983, in una casa abban-donata sulla collina di Saluzzo, suor El-vira Petrozzi fonda la Comunità Cena-colo. Inizia senza sicurezze materiali,ma con l'unica grande certezza della fe-deltà di Dio Padre. Cominciano a bussa-

re alla porta delCenacolo giova-ni smarriti, so-li, disperati,drogati, chechiedono unaiuto per rina-scere. Con loroarrivano anchei primi aiuticoncreti dellaProvvidenza:cibo, attrezzi dalavoro...è il se-gno che Dio ècon noi! E' l'ini-

zio di una storia meravigliosa che con-tinua a stupirci ancora oggi. Il piccoloseme nato a Saluzzo in questi anni è cre-sciuto e si è moltiplicato, prima in Italiae poi nel mondo (Croazia, Bosnia Erze-govina, Slovenia, Slovacchia, Francia,Spagna, Portogallo, Austria, Polonia,Irlanda, Inghilterra, Florida, Brasile,Messico, Argentina, Perù, Africa). At-tualmente le fraternità della Comunitàsono più di 60 e accolgono migliaia digiovani e di bambini che provengonodal mondo del disagio e della strada. Laproposta della Comunità è la vita cri-stiana vissuta in modo semplice, fami-liare: la riscoperta della forza della pre-ghiera, il lavoro vissuto come dono, l'a-micizia vera, il sacrificio, la gioia di do-narsi. I Recital sono nati dal desideriodei ragazzi della Comunità di portare atutti una testimonianza di speranza e dirisurrezione.

GLI APPUNTAMENTI

Il programmadella due giorni

“CREDO” narra la storia della sal-vezza, ripercorrendone alcuni mo-menti particolari: la creazione, ilpeccato, la nascita di Gesù, alcunisuoi miracoli, la sua morte e risurre-zione, il suo discendere agli inferi erisalire con l’umanità in Cristo...

E’ solo un breve accenno della sto-ria che sarà messa in scena e che ve-drà nei giorni 28 e 29 settembre il se-guente programma

ore 16 accoglienzaore 17 santa messaore 18 adorazione eucaristicaore 19 pausaore 19,30 testimonianzaore 21.00 recital Credo

Un momento del recital

Il 28 e 29 al Pala Basento il recital "Credo", con l'associazione “Totus Tuus Regina della pace”

Dalle tenebre alla luceI ragazzi della Comunità Il Cenacolo inscenano la loro salvezza da ogni dipendenza

POTENZA- Se arrivi a Medjugorjenon è per caso. “E’ perché hai rispostoa una chiamata. E, infatti, la Madonnanei suoi messaggi dice sempre: “Gra -zie per aver risposto”. Anna Pace, re-sponsabile dell’associazione potenti-na “Totus tuus Regina della Pace”, èuna delle persone che ha risposto aquella chiamata. Di più: è diventata,insieme agli altri membri dell’associa -zione e ai tantissimi fedeli che li seguo-no, un ponte tra Potenza e Medjugor-je.

Una chiamata e tante risposte, che simoltiplicano sempre più. Ma perchéMedjugorje? Perché da qualche annoa questa parte quella piccola e remotacittadina dell’ex Jugoslavia è diventa-ta meta di pellegrinaggi continui? Eperché chi torna si dice cambiato persempre? “Perché in altri luoghi, comemagariLourdes eFatima laMadonnac’è stata. Ma a Medjugorje c’è, avvertila sua presenza ovunque, in ogni an-golo.Enon sono imiracoli,non è il so-le che ruota, che pure tutti abbiamo vi-sto. E’quel senso di pace che si respira,quella incredibile comunione con laMadonna che ti fa tornare indietro co-me se non fossi più tu. Profondamentemutato”.

L’associazione mariana di Potenza ènata prima come gruppo di preghie-ra: “Volevamo semplicemente mette-re in pratica tutto quello che la Madon-na chiede nei suoi messaggi: il digiu-no il mercoledì e il venerdì, il rosariotutti i giorni, la confessione. Inizial-

mente eravamo un piccolo gruppo, ciincontravamo una volta al mese in unlocale messo a disposizione dai sale-siani. Poi però la partecipazione è cre-sciuta a tal punto che abbiamo dovutocostituirci in associazione. Ora ci in-contriamo al Seminario e il nostrogruppo conta ogni volta dai 120 alle180 persone. E sono tante per Poten-za”.

L’associazione non organizza sologruppi di preghiera, ma anche viaggiverso quella piccola cittadina ora cosìcelebre. “Non è semplicemente unviaggio. Quando parti devi avere unaguida spirituale, è fondamentale”.

“Sì – spiega un’altra testimone diquel cambiamento – perché quandoarrivi lì ci sono cose che non capisci eche possono anche spaventarti. Io cisono arrivata da atea, così all’improv -viso. Stavo organizzando la festa per ilCapodanno, ma sentivo che non c’eranulla da festeggiare. Qualche meseprima era morto in un incidente il fi-glio giovanissimo di alcuni amici. Misentivo a pezzi, non c’era proprio nullaper cui essere allegri. E così all’im -provviso ho deciso che dovevo partiree dovevo andare a Medjugorje. Così hochiamato un amico che mi ha dato del-la pazza. Ma io sono partita. PerchéMedjugorje? La Madonna mi ha chia-mato evidentemente. E io in quel mo-mento sono riuscita ad ascoltare e a ri-sponderle. E di cose strane, inspiega-bili ne potrei raccontare tante. Per ipiù sono impossibili da credere. Ma ci

sono tante altrepersone che dopodi me si sono mes-se in viaggio. E’co -me una catena”.

A Medjugorjeesiste una delletanti sedi del Cena-colo, la comunità che ha restituito allavita tanti giovani in molte parti delmondo. Ed è Medjugorje l’anello dicongiunzione: “perché il Cenacolo èuna tappe del pellegrinaggio”. Ed è lìche avviene l’incontro tra due realtà.Un incontro che ha permesso di porta-re a Potenza il musical “Credo” equell’esperienza di salvezza. “E’ la Ma-donna”, concludono le due donne. Co-sì come il Cenacolo va avanti senza sol-di pubblici, ma solo “con il sostegnodella provvidenza”, anche i responsa-bili dell’associazione potentina si av-valgono solo della loro fede: “non ab-biamo sponsor né patrocini di alcun ti-po.Perquesto saremocostretti a chie-dere alle persone che verranno al mu-sical un contributo minimo di 5 euro.Per le scuole no,per i ragazzi sarà tut-to gratis. Ma ai due spettacoli del 28 e29 dovremo chiedere questo piccoloaiuto”. Che poi è un contributo per per-mettere a questi ragazzi di continuarea testimoniare della loro salvezza. Chepuò portare alla salvezza di tanti altriragazzi. Come una catena, quella cheli ha portati da Medjugorje fino a Po-tenza.

a.g.

Anna Paceresponsabileass. Totustuus Reginadella pace

Potenza

I protagonisti

I ragazzidel musicalfaranno tutto,dagli attoriai montatoridi scene,dai costumistiai tecnici delle luci

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22 Mercoledì 18 settembre 2013

Genzano. Presentato il progetto ambientale “Earth Alto Bradano”

Qual è il futuro della terraUna raccolta dati per fare il punto sullo stato dell’inquinamento

Genzano. Iniziativa organizzata dalla Pro loco

Le quattro ruotee il fascino

che supera i tempiLA varietà è questa la cartavincente del raduno delle au-to d’epoca organizzato dallaPro loco di Genzano di Luca-nia, in collaborazione con il“Lucania ancient motorsclub”, il “Lambretta storyclub” di Potenza e il VespaClub “Il mito scooter Poten-za”. Il presidente, GabrielePatrizio Venturini, del “Lu -cania ancient motors club”,ha illustrato con disinvoltu-ra auto storiche che vannodal 1935 ai giorni nostri.Dall’auto più vecchia - l'Au-stin 10/4 two seater del1935, reduce del secondoconflitto mondiale - all'autopiù giovane - la Ferrari 360Spider (risalente al 2001) -c’è un abisso, superato dallapassione per la guida che ac-comuna i collezionisti. Ben135 partecipanti, tra cui 65auto d’epoca, 70 tra moto, ve-spee lambrettehannoaderi-to alla manifestazione nonsolo dalla Basilicata, ma an-che dalla Puglia e dalla Cam-pania. Allo start, dato alle 11dal parcocomunale, i veicolistorici hanno sfrecciato lun-gocorso VittorioEmanuele,piazza Roma, corso Garibal-di e viale XXIV Maggio,riempiendo di entusiasmogli spettatori.

All’unanimità il titolo diauto più simpatica è statoaggiudicato alla Fiat 500Modello D, soprannomina-ta, con estro “Toys car” daibambini genzanesi. Non so-no mancate neanche le auto

vip: una Fiat 500 c risalenteal 1953 che vanta come pri-mo proprietario, la Palmoli-ve Spa. Tra le curiosità e leauto di lusso i cittadini si so-no sbizzarriti. Lo spiritod’aggregazione è sempreanimato dalle manifestazio-ni organizzate dalla Pro lo-co, il cui scopo è far conosce-re le bellezze paesaggisti-che, etno-culturali nonchéculinarie di Genzano. Sottoquest’auspicio si annunciala prima edizione della “Sa -gra dell’uva” che si terrà il rprossimo 26 ottobre nel cen-tro storico di Genzano.

Angela Menchise©RIPRODUZIONE RISERVATA

I primi a donare il sangue alcuni agenti della Guardia di Finanza. A destra il sindaco Santarsiero e il comandante Zago In basso Lacorazza e accanto la foto di gruppo (f.M.)

I relatori del convegno nel corso del quale è stato presentato il progetto

«DIVENTARE sacerdotidella donazione». È questa lamissione da compiere, se-condo il Comandante dellaGuardia di finanza lucana,Valerio Zago, durante lagiornata promossa dalleFiamme gialle in collabora-zione con l’Avis regionale.

«Donare ilsangue èunge-sto di estrema solidarietà enoidobbiamo farcipromoto-ri di questo atto - ha aggiun-to Zago – ed è per questo mo-tivo che abbiamo voluto coin-volgere anche le istituzionipresenti sul territorio. Per-ché si facciano portavoce digesti e di valori che possanosensibilizzare e contribuiread un ulteriore aumento del-le donazioni. L’atmosfera in-formale che si respira in que-ste occasioni è proprio un in-vito a partecipare alla dona-zione, magari anche per chinon ha ancora vissuto que-sta esperienza».

Il coinvolgimento delleistituzioni si è concretizzatocon la presenza del presiden-te della Provincia, Piero La-corazza, e del sindaco dellacittà di Potenza, Vito Santar-siero, che hanno partecipatoalla donazione in compa-gnia dei militari della Guar-dia di finanza, testimonian-do con l’esempio concreto lapropria vicinanza alla co-munità che rappresentano.

Per Lacorazza «le istitu-zioni devono pensare e farele cose». La «mia prima do-nazione - ha detto - risale aquando avevo 18 anni. Oggi,spero, che il mio esempiopossa essere una spinta an-che per i cittadini. Il concettodi donazione racchiude in séunvaloreben piùampio,cheva oltre l’idea dell’atto in sè.Donare vuol dire rendereuna comunità più unita e più

coesa».Anche per Santarsiero la

donazione rappresenta unfatto di civiltà: «occorre raf-forzare la cultura della do-nazione per rinsaldare an-che il capitale umano e socia-le –ha spiegato - Lagiornatadi oggi è stata anche l’occa -

sione per rendermi contopersonalmente della qualitàassoluta dell’Avis regionale,che si attua attraverso laprofessionalità degli opera-tori, dei medici e di tutta l’or -ganizzazione».

Il presidente dell’Avis re-gionale, Nicola Todisco, dal

suo canto ha sottolineatoche il legame con la Guardiadi finanza si sta intensifi-cando sempre di più. Dopoaver ricevuto in dono un de-fibrillatore, qualche mese fa,le Fiamme gialle continuanoinfatti a essere ambasciatoridi messaggi positivi, sempre

orientati a costruire una cul-tura della prevenzione e del-la solidarietà, avendo a cuo-re il bene della cittadinanza.

«La presenza delle istitu-zioni, oggi, testimonia unimpegno concreto e dimo-stra che non si tratta di unacollaborazione sporadica,

ma periodica e continuati-va». Allo «stesso tempo – haconcluso Todisco – ribadia -mo il nostro impegno a pro-seguire la raccolta di sanguein maniera programmata emirata, affinchè si procedaad un utilizzo ottimale delsangue raccolto».

Prosegue il sodalizio tra Guardia di Finanza e Avis per promuovere la cultura delle donazioni

Un patto siglato con il sangueOltre agli uomini delle Fiamme gialle anche Lacorazza e Santarsiero

Potenza e provincia

Auto in corteo

PROGETTO “Earth AltoBradano – Punto zero dellanostra terra”: una iniziativafinanziata da “Palazzo Ita-lia” (impresa italiana con se-de in Romania). E, con l’ag -giunta del sottotitolo “Dalladiscarica alla sorgente”, an-che il tema di un convegno te-nutosi nell’auditorium delcentro Informagiovani diGenzano.

Stavolta non si è trattatodel solito miscuglio di tecni-che retoriche, fatto perché“si deve fare”. Un vero reso-conto, invece, dello stato delnostro territorio, unito alladivulgazione di un progettoche mira a raccogliere e ren-dere disponibili quelli che so-no i parametri significativiper la valutazione della “qua -lità” dell’ambiente in cui vi-viamo, e dal quale, dunque,attingiamo aria, cibo erisor-se. Per poter dire, quandofosse necessario: “Così, era-vamo. Ogni deturpazione èun reato (ovviamente, sareb-be meglio impedirlo già sulnascere) che va punito”.Adesso bisogna esigere cheanche l’Arpab dica ufficial-mente la “sua” e utilizzare ladeterminazione non per es-sere sempre contrari “a prio-ri” quanto piuttosto per pre-tendere che chi è deputato afare poi faccia; e vigilare cheagisca con tutte le accortezzedel caso, accettando il con-fronto con analisi indipen-denti di verifica.

La raccolta dei dati neces-

sari, per quel che riguarda ilterritorio di Genzano, è giàiniziata. Si estenderà prestoa tutto l’Alto Bradano. E, sel’entusiasmo seguiràl’anda -mento esponenzialeche glièconsono, all’intera regione.

L’idea è partita da Giusep-pe Di Bello (già noto ai più peril suocostante impegnoal ri-guardo) e da Silvana Baldan-toni, ingegnere per l’am -biente e il territorio, nonchéconsigliere comunale conincarico, appunto,alle tema-tiche ambientali. Vi hannoaderito Piernicola Pedicini(fisico medico), Nicola Ab-biuso (presidente di un comi-tato per il diritto alla salute) e

tante altre persone convinteche rimanere passivi di fron-te alle decisioniche vengonodall’alto, ovvero privarsi deldiritto democratico alla ‘ve -rifica’, rappresenti l’iniziodella fine per il nostro terri-torio.

Questo è invece un veroinizio, di quelli che fannobattere il cuore.

Silvana Baldantoni, ma-dre di due bambini (non è undettaglio privo di significa-to, questo) ha esordito spie-gando nei dettagli le varie fa-si del progetto. Sono seguiti isaluti e gli auguri del vice-sindaco Viviana Cervellino,ed è intervenuto Alessandro

Filippetti, assessorealla via-bilità. È un gruppo di giova-ni coeso e motivato, quello in-sediatosi alla guida del pae-se. Ma altrettanto merito, sequesta iniziativa riuscirà adandare avanti, avranno (ed ilverbo può già coniugarsi altempo presente) i consiglierid’opposizione etanti altrira-gazzi le cui idee politiche nonhannonullaa chevedereconquelle standard, anzi…, mache su un tema così impor-tante non hanno lesinatotempo, denaro ed entusia-smo per collaborare al pro-getto di Silvana e Giuseppe.

È toccato proprio a Di Bel-lo, denunciare «fatti e mi-sfatti» perpetrati su questaregione che ha piccoli occhisuidue mari.E loha fattoan-che Nicola Abbiuso, dimo-strandocome unaattentavi-gilanza possa di fatto riusci-re a far emergere gli abusi e afar tornare le cose a posto.

Tutti si sono avvalsi di da-ti, documentazione video-cartacea e fonti verificabili.

Pedicini, in tal senso, hafatto ancora di più.I suoi nu-meri hanno prestosvelato laloro reale natura: quella diconfine fra salutee malattia,fra vita e morte.

“Cos’è allora il benesse-re?”, ci si è chiesti, fra rela-zioni, interventi mirati, eun’attenzione che non è pertutti i convegni che duranotre ore e passa.

Gianrocco Guerriero©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Venosa. Il movimento “E-Polis” e l’Udc affiancheranno il Commissario prefettizio

Tares, si lavora al regolamentoSi punta a non fare pagare la tassa ai locali accessori alle abitazioni

VENOSA - Il movimento “E-Polis” e l’Udc di Venosa sa-ranno coinvolte nella stesu-ra del regolamento della Ta-res per verificare i costi deiservizi e stabilire di concer-to la misura dell’onere dapagare.

A dare la notizia agli or-gani di stampa è FrancescoCastelgrande, coordinato-re di “E-Polis” della cittadi-na orazianai.

L’intesa è stata raggiuntanel corso dell’incontro cheE-Polis e Udc di Venosahanno tenuto aPalazzo Cal-vini con il Commissarioprefettizio , Rosa Correale,per discutere dei problemilegati alla Taresed alla Tar-su. Al centro dell’attenzio -ne dell’incontro le proble-matiche inerenti la tassa-zione e, in particolare, lepertinenze riguardanti laTarsu.

Il Commissario prefetti-zio ha annunciato che l’ar -gomento sarà affrontato inmaniera organica entro ilmese di novembre, in fase dipredisposizione del Regola-mento della Tares.

«Insieme all’Udc abbiamopreso atto della disponibili-tà ad ascoltarci e a collabo-rare dimostrata dal Com-missario e dagli uffici com-

petenti - dice Franco Castel-grande - Per questo abbia-mo augurato un proficuolavoro alla Correale, confer-mandole la nostra disponi-bilità a collaborare per ap-portare contributi positivinell’azione intrapresa permigliorare la gestione delComune».

Come si ricorderà, tra ipunti qualificanti dell’azio -ne promossa questa estatefin dai primi passi del movi-mento E-Polis di Venosa, labattaglia per sgravare le

abitazioni dalla tassa ri-guardante i locali accesso-ri.

Con volantini e con pub-bliche assemblee il movi-mento, rifacendosi ad ana-loga decisione assunta dalsindaco del comune di Bel-lante ha sostenuto che latassa sui rifiuti solidi urba-ni non è dovuta per locali ac-cessori alle abitazioni, comegarage, sottotetti e locali disgombero non denunciati.

Giuseppe Orlando©RIPRODUZIONE RISERVATA

Un momento dell’incontro organizzato da “E-Polis” sulla Tares

Atella. Troppi gli alberi abbattuti dall’amministrazione comunale

Verde pubblico trascurato

Quello che rimane del viale alberato del cimitero

ATELLA - Merita più attenzione la ge-stione e la cura del verde pubblico soprat-tutto alla luce delle innumerevoli segna-lazioni di lettori e cittadini. Ai quali non èsfuggito la sciatteria che l’amministra -zione comunale riservaal verde pubblicoatellano.

Cominciamo questa carrellata di os-servazioni dalla Fontana Grande di vialeAnnunziata dove pini mediterranei e se-colari sono stati abbattuti per decisionedell’amministrazione.

Al riguardo non si può certo dimenti-care che circa mezzo secolo fa, l’ex sinda-co Antonino Pace, dovendo procedereall’ampliamento del cimitero, fece abbat-tere oltre trenta pini mediterranei che fa-cevano parte della storica pineta che cir-condava il camposanto. Pineta voluta,nel 1904, dal suo predecessore MicheleSaraceno.

Così come fece l’ex sindaco Pace oggista facendo il primo cittadino Nicola Te-lesca. Eppure il nuovo sindaco atellano,particolarmente adusoalla programma-zione territoriale, è forse tra i pochi a ca-pire il valore dei programmi basati sullosviluppo delle risorse disponibili.

«Le enormi potenzialità economiche edoccupazionali della comunità angioina –hanno dichiarato il sindaco e l’assessore

comunale all’Agricoltura - vanno svilup-pate senza alcun ulteriore indugio. Adesempio, quelle della buona tenuta delverde pubblico e privato». Dichiarazioniche contrastano, però, con la realtà. E co-sì se da una parte ci sono molti elementi(anche vistosi) di modernità urbanistica,bendegnidi un“capoluogo”quale Atellaè per la Valle di Vitalba, dall’altra ci sono,anche, numerosi altri elementi, dai qualisi può largamente desumere quanto po-co si faccia per la cura del verde pubbli-co.

Bendetto Carlucci©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Pertusillo inquinato Prinzi dopo i rilevamenti dell’Arpab

«Accelerare i programmi di tutela del lago»

Il consigliere Vittorio Prinzi. In alto pesci mortinel Pertusillo inquinato

La guerra del tribunale Dopo le proteste il sindaco campano consegna le chiavi

La resa di Sala sull’inno di MameliTrasferiti i primi fascicoli tra le lacrime e la bandiera tricolore

LAGONEGRO –Ancora ba-garre ieri a Sala Consilinadove c’è ancora molta resi-stenza al trasferimento deifascicoli al tribunale di La-gonegro, così come previ-sto dalla legge di riordino,a partire dal primo cittadi-no, Gaetano Ferrari.

«Non permetteremo iltrasloco dei fascicoli e sia-mo pronti a tutto - spieganoi responsabili del comitatopro tribunale della cittadi-na campana - Il nostro tri-bunale non può essere tra-sferito in una sede inido-nea e priva dei previsti re-quisiti tecnico-ammini-strativi.

La nostra lotta continue-rà ad oltranza». E’un murocontro muro iniziato saba-to che sta continuando inquesti giorni tra il sindacodi Sala ed il presidente deltribunale di Lagonegro,Claudio Matteo Zarrella,per la mancata consegnadelle chiavi del palazzo digiustizia salese per con-sentire le operazioni di tra-sloco.

Come deciso nella gior-nata di lunedì sono giuntiieri a Sala due furgoni delladitta lagonegrese “Dil Mo-bili Arredamenti srl”, peròbloccati con la motivazioneche i due mezzi sarebbero

stati non idonei al traspor-to dei fascicoli privati, inquanto atti sottoposti alvincolo della privacy sareb-bero stati così visionabilida parte dei quattro ope-rai.

Lo stato di agitazione da-vanti al presidio giudizia-rio continua con un mo-mento di alta tensione

all’arrivo dei Vigili del Fuo-co i quali, muniti di idoneomateriale e attrezzature,hanno oltrepassato i can-celli d’ingresso posti sul la-to anteriore del Palazzo. Unatto interpretato dalla po-polazione come l’ennesimosopruso considerato che, ilsindaco di Sala Consilina,Gaetano Ferrari, aveva già

consegnato in mattinata lechiavi del Palazzo al luogo-tenente Cono Cimino dellaCompagnia dei Carabinieridi Sala Consilina.

I dipendenti del foro sale-se, accorpati a quelli di La-gonegro, giunti sul nuovoposto di lavoro hanno tro-vato un gran trambusto. Difatto sono ancora in corso ilavori di ristrutturazione,operai a lavoro ed ufficinon ancora arredati.

Il sindaco di Lagonegro,Domenico Mitidieri, diceche le proteste «hanno unaloro valenza ma che forseandavano fatte prima». Se-condo il sindaco lucano ora«siamo di fronte a una leg-ge che è in vigore e come ta-le va rispettata».

A Sala Consilina legali ecittadini in lacrime e quan-do hanno visto portare via iprimi fascicoli hanno into-nato l’inno di Mameli. Poisull’asfalto hanno posizio-nato una grande bandieratricolore.

Il sindaco di Sala Consili-na, dopo le vibrate protestedei giorni scorsi, ha decisodi consegnare le chiavi delTribunale per consentire leoperazioni di trasferimen-to materiale dei fascicoligiudiziari.

Emilia Manco

La protesta a difesa del Tribunale di Sala Consilina

Tramutola, palazzo Terzellarivive attraverso l’arte e la storia

In scena a Viggianelloil meeting di arrampicata sportiva

TRAMUTOLA - Oggi si terrà a Tramutolaun evento speciale per ridare vita per ungiorno al bellissimo Palazzo Terzella, unodei simboli di prestigio storico e architetto-nico della cittadina, ora ac-quisito dal Comune e sulquale si sta sviluppando unprogetto condiviso per il suoutilizzo a favore della vitaculturale e sociale della co-munità.

L’idea – sostengono gli or-ganizzatori - è quella di co-minciare daPalazzo Terzellaper fare di Tramutola unesempio di sviluppo sosteni-bile votato a ospitare artisti epersone interessate a speri-mentare l’Italian Life Stylevalorizzando il fluire delle fa-mose acque ed energie tramutolesi, e percostruire una rete condivisa in cui conver-gano gli interessi di residenti, ospiti, asso-ciazioni, commercianti, imprenditori e

amministrazione pubblica, tutto il paeseviene coinvolto nella definizione di obietti-vi futuri testando la propria capacità di col-laborazione attraverso l’organizzazione di

una giornata che possa ser-vire per visualizzare insiemeil possibile futuro del Centrodi Arte Comunitaria. Diver-se le iniziative previste chepartiranno alle ore 10,nell’atrio di Palazzo Terzellacon l’apertura dell’ Installa -zione Artistica “Vita a Palaz-zo”, con suggestioni ed evo-cazione del legame emotivodegli abitanti con PalazzoTerzella e con il temadell’Emigrazione. La conclu-sione è prevista alle 24 conFine dell’incantesimo: “si

chiudono le portedipalazzoTerzella – con -clude la nota - ma si aprono cuori e attivanomani e cervelli per trasformare il sogno inrealtà”

L’intervento

Qualche considerazionesulle contestazioni di TramutolaSAREBBE facileper noidelCsail-Indignati Lucani af-fermare, senza possibilitàalcuna di smentita, che lacontestazione dei giovani diTramutola al segretario DeFilippo era nell'aria da trop-po tempo e dunque che l'ave-vamo prevista. Abbiamomesso in guardia non solo ilpresidentema tuttiipoliticiche stanno tornando in Vald'Agri per le Primarie e invista delle elezioni:prima diprogetti eprogrammi futu-ri, se avete la faccia, parlatedi cosa avete fatto per il "po-polo del petrolio". E soprat-tutto fate autocritica per itanti anni, le tante occasio-ni ed opportunità sprecate.Prendiamo attoche qualcu-no, come il vice presidentedella Giunta Marcello Pit-tella, ha fatto tesoro dei no-stri consigli, presentandosiin Val d'Agri con l'approc-cio giusto, sia chiaro nell'in-teresse della democrazia.Sarebbe infatti un gioco daragazzi oggi "sparare sullaCroce Rossa", vale a dire

contestare l'operato diot-toanni digovernatorato, ti-randofuori argomentieda-ti incontestabili e non giudi-zi sommari. Siamo però se-riamente preoccupati per latenuta democratica e la con-vivenza civile delle nostrecomunità e per questo ciadoperiamo, non da oggi,per persuadere i giovani,ma anche tantissimi padridi famiglia che hanno persoil lavoro o che non l'hannomai conosciuto, a teneresempre un livello civile diprotesta (evitando uovamarce e pomodori). Non soallora sequesta volta la pre-senza a Tramutola del Pre-sidente sia stata una "provo-cazione". Diamo però pub-blicamenteatto alui diesse-re tornato dopo la contesta-zione per tentare almeno dispiegare, di illustrare la suaattività fallimentare. Noipensiamo che faccia bene afarsi da parte e a non farsivedere in giro in Val d'Agri.

Filippo MassaroComitato Csail

VIGGIANELLO - Successo per il I meeting diarrampicata sportiva, “Pietrelisce ClimbingFestival” chesi èsvolto aViggianello il14ed il15 Settembre. La falesia pietrelisce, in contra-da santa Rosalia, a Viggianello,è stato teatro di questo primomeeting di arrampicata sporti-va organizzato da Pro Loco diViggianello e l’associazione“Volta la Carta”. Manifestazio-ne volta sia ad appassionati delfree Climbing sia a tutti coloroche per la prima volta hanno vo-luto avvicinarsi a questa prati-ca sportiva. Il meeting, orga-nizzato da esperti del settoreche hanno messo a disposizionel’esperienza e l’attrezzatura ne-cessaria affinché la pratica sisvolgesse in totale sicurezza,ha riscontrato la partecipazione di molti ap-passionati che hanno sostato a Viggianello pertutto il week end, avendo l’opportunità di ar-rampicarsi, tra l’altro gratuitamente. Quindi

tanta partecipazione e tanto divertimento. Ol-tre agliappassionati accorsi datutto il sud Ita-lia e non solo, hanno partecipato alla manife-stazione anche i turisti presenti sul territorio

Viggianellese, che non si sonofatti sfuggire l’occasione di po-ter arrampicare straordinariepareti, con più di 20 vie d’ar -rampicata, raggiungibili conmezzo di trasportoe molto frui-bili. Quindi un altro attrattoreper Viggianello, riconosciutotra i borghi più belli d’Italia, chepunta fortemente sulle attivitàoutdoor per aumentare le pre-senze turistiche nel cuore delParco Nazionale del Pollino.«Questa iniziativa ha avuto unrisultato straordinario – affer -ma ilpresidente dellaPro Loco,

Antonio Rizzo - forse anche inaspettato. Sonoaccorsi climbers da varie regioni italiane, inmolti hanno sostato con tende proprio sotto lepareti».

«LA presenza nel lago del Pertusillo diazoto e fosforo, sia pure non ancoraquantificabile, oltre che di tracce diidrocarburi, accertate da parte dei tec-nici dell’Arpab, è unanuova puntata diquella che è diventata, purtroppo, unatristissima telenovela che non sembraaver mai fine e che impone una svoltanella programmazione delle azioni ditutela».

E’quanto sostiene in una nota il con-sigliere provinciale Vittorio Prinzi peril quale «senza interventi efficaci laproliferazione di alghe può assumereaspetti definitivi e devastanti sull’habi -tat del lago. Sempre l’Arpab ha indivi-duato sul fondo del Pertusillo - conti-nua il consigliere provinciale - tracce dipetrolio e di metalli pesanti che non am-mettono dubbi sulle cause di inquina-mento.

Si tratta perciò – dice ancora – di ac-

celerare l’attuazione di quei program-mi messi a punto da tempo, tra i qualiquello definito dall'Ente Parco, di inte-sa con il dipartimento Ambiente dellaRegione, finalizzato alla salvaguardiae alla protezione della fauna ittica pre-senti nel lago».

Per Prinzi «studi, indagini, rapportiscientifici, anche se non ancora in ma-niera esaustiva, hanno da tempo ipotiz-zato le cause di inquinamento del Per-tusillo. Quando ho sollecitato una ri-modulazione del Pov (ProgrammaOperativo Val d'Agri) e un rifinanzia-mento dello stesso –aggiunge –ho indi-cato un progetto di lavori di ammoder-namento e rifacimento della rete fo-gnaria dei comuni e delle contrade ru-rali della valle da finanziare proprio at-traverso le royalties. La tutela del lago -conclude - è ovviamente la condizioneimprescindibile».

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Mercoledì 18 settembre 2013 25

Paolo Verri (Comitato Matera 2019): «Il sì unanime del Comune, il segno che la città è cambiata»

«Così ho messo d’accordo tutti»«Buccico? Gli dobbiamo molto, ma parla di un mondo che non esiste più»

Nessuna iniziativa di promozione a scuola

Come ti raccontola sfida europea

Silenzio tra i banchiCHIEDO aFrancesca, 18anni studentessadelIV anno del liceo scientifico cosa sa di Matera2019. «Poco. Quello che ho letto su qualchegiornale o sentito in tv - mi spiega». Parlantinaveloce, voce cristallina, si capisce subito cheappartiene alla generazione che si informa, èconsapevole di ciò che accade intorno a se’. Suomalgrado, però, nell’istituto che frequenta, fi-nora, non è stata promossa alcuna iniziativache servisse ad approfondire questo impor-tante temaper la città o il senso delconcetto diEuropa aigiorni nostri. La rispostadi Cinzia,16 anni, studentessa del IV anno all’istitutoOlivetti, non è diversa. «Solo il servizio di qual-che telegiornale.Niente di più». Anchein que-stocaso larisposta è immediata, pratica,velo-ce come solo i ragazzi e i loro ragionamentisanno essere. Guardo le immagini del consi-glio comunale che ha approvato all’unanimitàil dossier di candidatura a capitale europeadella Cultura e la cittadinanza onoraria aFrancesco Rosi. L’applauso unanime, finale,lascia un’eco sconsolata perchè si rifrange conla platea per il pubblico desolatamente vuota.Ecco dov’èlavoragine cheilComitatodevean-cora colmare: quella con la pancia della città,con i ragazzi, con la scuola, con gli anziani, leassociazioni, le parrocchie. La voce della cittàche si leva se c’è troppo traffico, se il lavoromanca ei prezziaumentano, seil cementocre-sce e il verde no.Ogni giorno, ogni minuto de-ve essere riservato a loro magari togliendoloagli eventi di respiro internazionale che pureservono ma che vengono animati proprio gra-zie a questa comunità. Quando si parla di sfi-da, occorre che l’entusiasmo della vittoria siapalpabile ma soprattutto comprensibile. Per-chè è utile cheMatera diventi capitale europeadella cultura? A chi e a che cosa servirà?

Se qualcuno si impegnerà a spiegarlo, an-che Francesca e Cinzia saranno in prima filaad ascoltare.

Antonella [email protected]

©RIPRODUZIONE RISERVATA

di ANTONELLO GRASSI

Paolo Verri, tutto il Consigliocomunale è che con lei: prontoad assecondare gli ulterioripassi che dovranno essere fattiin direzione di Matera 2019. Sel'aspettava?Guardi che quel che è accaduto ie-ri in aula può segnare uno spar-tiacque nella storia di questa cit-tà. Mentre ringraziavo il Consi-glio per il plebiscito al dossier conil quale presentiamo la nostracandidaturami sonocommosso,davvero. Ho compreso che i con-siglieri avevano capito. Mica ac-cade tutti i giorni che un'assem-blea cittadina aderisca compattaa un programma che riguarda ilfuturo di tutti. Ho visto tante cittàin gara per ospitare eventi anchedi grande livello internazionale.Ma non ho maiassistito a un con-senso così massiccio, così solido.Come se lo spiega?Questa è una candidatura diver-sa dalle altre. Ciò che è in gioco,come ha detto molto opportuna-mente un consigliere dell'oppo-sizione, è qualcosa che va al di làdegli schieramenti di partito.Viene prima la città, ha detto.Giusto. Questa delibera segnauna traccia, diventa un vincoloperché ognuno si assuma la pro-pria parte di responsabilità in unpercorso che ha per traguardo lacrescita ditutta la città. Forsesi ècompreso che anteponendo l'in-teresse collettivo aquello dei sin-goli si fa anche il bene di questi ul-timi. Non era scontato.Insomma, una piccola rivolu-zione...Non lo dico io, questa città è moltocambiata negli ultimi anni. Lacandidatura a capitale europeadella cultura doveva servire pro-prio a questo: a cambiare noi stes-si e a promuovere la diffusione diuna nuova mentalità. E' quelloche sta accadendo. La città harealizzato che si sta giocando unapartita forse decisiva per il suofuturo. Ieri, alla conferenzastampa di presentazione di Mate-

radio c'erano 40 associazioni, sirende conto?Lavoreranno insie-me per il varo di questa manife-stazione. “Insieme”: a Materasembrava una paro-la tabù. Emerge unmodello culturale esociale completa-mente nuovo. Que-sta è la vera rivolu-zione messa in motodalla candidatura:mettere d'accordo lepersone sul fare lecose.Beh, insomma, cisono anche voci fuo-ri del coro. Buccico,per esempio...Ho letto l'intervistadata al Quotidiano.Buccico, più che al-tro, pone un proble-ma di città e di classidirigenti. Per quanto riguarda lacandidatura glidobbiamo molto.Se esiste Matera 2019 è grazie aBuccico, è perché lui avuto la ca-pacità di guardare lontano.Sì,maBuccico ce l'haancheconcoloro che hanno un ruolo-gui-da per la città. Come risponde?Cheha torto.Sbaglia l'analisi so-ciologica dei fenomeni urbani incorso. Non soltanto a Matera maovunque manca ormai una bor-ghesia trainante.Glielo diceuno

che per lavoro è sempre in giroper il mondo. Ormai lo sviluppoviene interpretato da una tipolo-gia di cittadini molto diversi da

quelli che ha inmente Buccico.Giovanissimi, di-namici, sono sog-getti chescommet-tono sul cambia-mento, nel qualesono immersi co-me pesci nell'ac-qua. Sanno che ilmondo è in conti-nuo e rapidissimomovimento e nonc'è tempo di aspet-tare le istituzioni.Per loro è indiffe-rente stare a Ma-tera o a Seattle,vanno nelle cittàdove ci sono cam-

biamenti in atto...Tra quelli che mugugnano suMatera 2019, però, ce ne sonoanche a sinistra: i ragazzi delleassociazioni che si muovono,per così dire, dal basso. Conquel mondo in che rapporti sie-te?Ma vede, io sto qua da appena dueanni, ne ho incontrati tanti. Nontutti certo. E mi dispiace. Vorreiconoscerli meglio. Ma ci saràtempo.

Insomma non chiude la porta anessuno?La verità è che qua non abbiamoneanche cominciato. Saremo uf-ficialmente candidati tra qualchegiorno. Da quel momento entre-remo in una nuova fase. Per oraabbiamo messo deipaletti, segna-to il campo. Con alcune associa-zioni, molto attive nella regione,già stiamo lavorando. Capiscoche qualcuno vorrebbe avere unruolopiù attivo.Maripeto, ilverolavoro deve ancora cominciare.Fin qui abbiamo intrecciato rap-porti, diciamo così, a campione,simbolici; abbiamo puntato acreare le condizioni per poter la-vorare. La verapartita, però, deveancora cominciare...Quali sono le prossime tappe?Domani presentiamo il dossierper la candidatura a Roma. Entrofebbraio sapremo se siamo tra lecittà preselezionate (ce ne sonoben diciotto in corsa). A quel pun-tosi tratteràdiintegrare leinfor-mazioni contenute nel Dossier.Dovremo presentare il program-ma culturale completo (con tantodi slogan); illustrare la campa-gna di comunicazione; dare assi-curazioni sul budget e sulla suagestione. Insomma abbiamomolti esami ancora da fare...Senta Verri, facciamo scongiu-ri,malei nontemeche , se leco-se andassero storte, l’avrebbevinta unacerto diffusoscettici-smo materano?Lo scetticismo di una parte dellacittà è naturale. A Torino, quan-do si trattò di candidarsi per leOlimpiadi invernali, ce n’eranoche si lamentavano e dicevano:“Ma a che ci servono?”. Quandopoi la scommessa fu vinta e queicittadini sividero sugiornali etgdi tutto il mondo, cambiaronoidea anche loro. Lo stesso acca-drà qui. E le aggiungo: che si vin-caomeno, nonè importante. Im-portante è il modocon cui si arri-va al risultato. Se avremo fatto be-ne il nostro lavoro la città se negioverà comunque. Perché ilcambiamento sarà stato avviato.

LA REGIONE

De Filippo: «Sosteniamo candidatura e Dossier»LA REGIONE sostiene la candidatura di Matera capitale europea della Cul-tura e approva il dossier del Comitato “per l'alto valore programmatico, pro-mozionale, economico-sociale e d’innovazione culturale”. E' quanto si affer-ma nella delibera varata ieri con urgenza (in vista della scadenza del 20 set-tembre, data di presentazione delle candidature alla fase di preselezione).“Le risorse per sostenere la candidatura saranno individuate nell'ambito del -la nuova programmazione Fesr 2014-2020 e con il Fondo per lo Sviluppo e laCoesione”. Nel 2011150 mila euro stanziati nel 2011 e agli 1,8 milioni di eurodel 2012. Per il Governatore Vito De Filippo, che parla di “un esempio di con-certazione tra le istituzioni regionali”, Matera Capitale europea della Culturapotrà generare ricadute durature in termini di benessere collettivo, di miglio -ramento della qualità urbana e di sviluppo economico e culturale".

Il Consiglio regionale della Basilicata, in collaborazione con i quotidiani La Gazzetta del Mezzogiorno, La Nuova del Sud e Il Quotidiano della Basilicata, porterà nelle scuole lucane l’informazione: per capire il mondo, per fare cultura, per costruire il futuro.

Per conoscere i dettagli del progetto e le scuole interessate collegati alla nostra pagina facebook “giovaninformati” o twittaci @CRBasilicata utilizzando l’hashtag #giovaninformati.

Paolo Verri

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

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28 Mercoledì 18 settembre 2013

«A breve comincerà la campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata»

«Non è soltanto colpa nostra»Tour fra i rifiuti con l’assessore all’Igiene Rocco Rivelli, fra sorprese e conferme

Dal 10 ottobre il Balloon festival: escursioni in mongolfiera

I Sassi? Vedeteli dal cieloIn attesa dell’evento happening e animazione nelle piazze

Arriva Materadio, ed è già show

Matera

COMUNE DI POLICOROPROVINCIA DI MATERA

AVVISO DI VENDITAIMMOBILIARE

E’ indetta nuova proceduraaperta per la vendita di n. 14 lotticon il criterio del miglior prezzoin aumento sul prezzo a base divendita, di cui all’art.1 del bandodi vendita, pubblicato all’albo on-line e sul sito del Comune diPolicoro (www.policoro.gov.it)SCADENZA PRESENTAZIO-NE OFFERTE ORE 12:00 DEL21/10/2013INIZIO PROCEDURE DIGARA ORE 10:00 DEL23/10/2013IL RESPONSABILEDEL SETTORE TECNICO Ing. Salvatore P. DEMARCO

SA bene che si può migliorare-ma spiega, con unametafora,che se in una catena un soloanello non va, allora non simuove nulla. E uno degli anel-li chiamati in causa è la città.L’assessore comunaleall’Igiene Rocco Rivelli per-corre in auto con il Quotidia-noalcune dellearee dellacittàper comprendere dove il rap-porto fra l’amministrazionecomunale, i suoi strumenti ela città si interrompe brusca-mente. Lo scopre,ad esempio,in via Venadove un muratoreincurante delle luci del giornoha appena scaricato materialeedile. «Stiamo pagando vicen-de che hanno pesato sul no-stro lavoro, ma non ci siamofermati - spiega - Una leggen-dachevasfatata -aggiunge-èquella che riguarda la raccol-ta indiscriminata di materialidiversi nello stesso mezzo. E’una scusa che usa qualcunoper giustificare l’indisciplinadei cittadini. Il camion che ri-tira i cassonetti dell’indiffe -renziata non può caricare glialtri tipi di contenitori». Ilviaggio prosegue: via Dante,via Gravina, quartiere Acqua-rium, via Nino Rota. E’ quiche, nascostodietro adalcunicassonetti di un’isola ecologi-ca,scopriamo ilportellonepo-steriore di un’auto. La raccol-ta speciale, che avviene, ungiorno alla settimana, si pre-nota usando un numero ver-de. Ma nessuno lo fa. Non sisottrae al meaculpa che toccaall’amministratore pubblico:«Scarsità del servizio di spaz-zamento, abbiamo solo duemezzi e ne servirebbe almenoun’altrodausare per il centroe i borghi. Bisogna sostituire icassonetti che sono vecchi einadeguati». E i Sassi? «Biso-gna insistere sulla sensibiliz-zazione alla differenziata. Ilprogetto Conai per 4 milionidi euro ci consentirà di andarearegime conil “porta aporta”in tutta la città, a cominciareappunto dai Sassi dove regi-striamo una discreta raccoltadifferenziata. Il modello mi-sto nonfunziona perchèla cit-tà è la stessa e non ci possonoche essere regole univoche. IlComune spende 3,5 milionicon soli 50 dipendenti in atti-vo. E questi sono limiti strut-turali che supereremo con ilnuovo appalto». Via Casal-nuovo ci accoglie con un ra-gazzo al centro della carreg-giata e un altro su una scalina-ta. Liberano la strada dalle er-baccee il resto deiSassi dai ri-

fiuti. Sono due le cooperativesociali che Rivelli ha coinvoltodi nuovo per garantire occu-pazione. Ad ottobre avviere-mo una grande campagna disensibilizzazione checoinvol-gerà scuole, organizzazioni,professionali che durerà unannoe mezzo.Poi contiamodiestendere in via sperimentaleil porta a porta in altri rioni co-me Agna o Piccianello. Perquesto contiamo di imple-mentare entro la fine dell’an -no altre 10unità». Una signo-ra porta a spasso il suo cane enon si può non pensare allearee disguinzagliamento chein città vogliono dire, in ogniluogo libero. Rivelli chiarisce:«Abbiamo tre zone di sguinza-gliamento. Ilparco dei4 evan-gelisti,ParcoIV novembreeilcastello e ne vogliamo realiz-zare altre». Buste dei rifiutiabbandonate vicino ad un cas-sonetto vuoto. L’assessorenon resiste e va a controllare.

La discarica è l’altra notadolente ma l’assessore ag-giorna conulteriori elementi:«Siamoinfasedi Aiacheèsca-duta. Abbiamo chiesto alla Re-gione l’aumento di volume-trie per sanare i due abbanchisotto sequestro, colmare laparte centrale e profilare il Vsettore autorizzando maggio-ri volumi per circa 60mila me-tri cubi, ovvero un’autonomiadi due anni per consentirel’entrata in vigore del nuovopiano provinciale dei rifiuticon la chiusura della discari-ca e la stazione di trasferen-za».

Antonella [email protected]

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IL FILM

Escursioni ad alta quota in mongol-fiera e un variegato programma dianimazione a terra, con eventi cultu-rali, sportivi egastronomici, caratte-rizzeranno la prima edizione del “Ma -tera balloon festival”, che si svolgeràa Matera da giovedì 10 a domenica 13ottobre a sostegno della candidaturaa capitale europea della cultura per il2019.

La manifestazione, promossadall’Associazione “Murgiamadre”con il supporto organizzativo dellaBalloon team, è stata illustrata ieri aMatera nel corso di una conferenzastampa a cui hanno partecipato ilpresidente di “Matera Balloon festi-val”, Francesco Ruggieri, gli asses-sori al turismo del Comune di Mate-ra, Alberto Giordamono, e della Pro-vincia Nicola Buonanova, il direttoredel comitatoMatera 2019,Paolo Ver-ri e il campione italiano di mongolfie-re Guido Montemurro.

L’evento, che vedrà la partecipazio-ne di 20 equipaggi di mongolfiereprovenienti da tutta Europa, si

preannuncia come la più grande ini-ziativa a “impatto zero” del Mezzo-giorno in relazione al progetto Life-Gate per la riduzione delle emissionie alle azioni di sensibilizzazione chesaranno effettuate a terra.

Per l’occasione saranno attivate vi-site guidate, concorsi fotografici, de-gustazioni e due voli al giorno inmongolfiera con partenza alle ore 7 ealle 17 da Murgia Timone nel parcodella Murgia.

Ci si può prenotare sul sito attra-verso il sito www.materaballoonfe-stival.it. per i voli, della durata com-plessiva di un’ora, e al costo a personadi 99 euro per le giornate di giovedì evenerdì, di 119 euro il sabato e alla do-menica.

Il costo scende a 90 euro per le comi-tive di almeno dieci persone che sce-glieranno di volare giovedì e venerdì.Tra i piloti c'è il lucano Guido Monte-murro di Grassano (Matera), che par-teciperà in Brasile nel 2014 ai cam-pionati mondiali.

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Tanta creatività e animazione di strade e piazze:così unvariegato cartello diassociazioni (riunitenelcomitato promotoredella FondazioneCrescoin Basilicata) contribuisce alla candidatura diMatera a capitaleeuropea della cul-tura per il 2019, in occasione dellacollaudata manifestazione di RaiRadiotre “Materadio”, in program-ma dal 20 al 22 settembre. Le 15realtà della Fondazione Cresco uti-lizzeranno nella giornata clou didomani lo slogan “Un salto nellaMatera che saremo”per compiere efar compiere a cittadini e visitatoriun “Passaggio nel 2019”, attraver-so tre passi concreti.Il primo preve-de animazioni artistiche e incursio-ni a sorpresa di “Guerrilla Art”; ilpasso dueè all’insegnadello slogan“Il futuro è ora” (e prevede incontrigiocosi e check up sullo stato di sa-lute, l’esorcismo ermetico e la sfida di Plexodusper provare agovernare il silenzio ela musica). Ilterzo passo, in piazza San Pietro Caveoso, consi-ste in una festa propiziatoria con la drammatiz-zazionedeitemidiMatera 2019econcerti.Glior-ganizzatori hanno previsto anche “azioni collate-

rali”, incontri ravvicinati con gli abitanti del fu-turo, e un docu-reality sketch up su curiosità efatti che spesso i materani ignorano. Al lavorouna troupe televisiva di strada, pronta a rispon-

deresuqualsiasi temaanchecon l’aiu -to del web. E poi c’è “Materadio” contanti ospiti per una informazioneall’insegna della cultura. Se ne è parla-to nelcorso della conferenzastampa dipresentazione con il presidente dellaFondazione Cresco, Andrea Santanto-nio, con il direttore della Lucana FilmCommission, Paride Leporace (che haevidenziato l’importanza della promo-zione di film nelle sale cinematografi-che: come, domani e venerdì, la proie-zione gratuita dei film di Francesco Ro-si), con il presidente della FondazioneOrchestra Lucana, Franco Lisanti, cheha annunciato il concerto di domenica22 al Comunale, con l’assessore alla

Cultura Alberto Giordano, conil direttore del Co-mitato Matera 2019 Paolo Verri e con il sindacoSalvatore Adduce che ha sottolineato come lacandidatura di Matera 2019 sia sempre più ilfrutto di una collaborazione tra tante realtà.

m.l.

Un momento dellaconferenza stampa

Cassonetti vuoti ma sacchettilasciati all’esterno. E’ una dellecontraddizioni della città. Accanto,Rivelli con uno dei giovani dellacoop che si occupa della pulizia

Immagini tratte dal tourmattutino con l’assessorecomunale all’igiene Rivelli.Tra i rifiuti a via Rota ancheil portellone di un’auto

Isola ecologica pulita in via La Martella nell’areadove si stanno effettuando i lavori della corsiacentrale (tutte le foto sono di C. Martemucci)

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Angelo Buono

Il sindaco Buono entusiasta: «Grazie a privati e associazioni, valorizzeremo di più il castello»

Tanti eventi pagati dai cittadiniIl segreto del programma di successo “SeRestate” nell’agosto di MiglionicoMIGLIONICO - Si è chiuso,con l’ultima giornata d’ago -sto, “SeRestate a Miglioni-co”.

n cartellone estivo ricco dieventi, che l’amministrazio -ne comunale ha allestito peril quinto anno consecutivo,con l’obiettivo di allietarel’estate dei propri concitta-dini e far conoscere le bellez-ze paesaggistiche, architet-toniche e culinarie del borgocollinare, dalla cui cima do-mina la vallata, il maestosocastello del Malconsiglio.Un ventaglio di eventi di suc-cesso, spalmati nei 31 giornidi agosto, che hanno portatoa Miglionico tanta gente.Basti ricordare il pienone re-gistrato il 12, data del con-certo gratuito in piazza Ca-stello dei Tiromancino orga-nizzato dall’amministrazio -ne guidata dal sindaco An-gelo Buono (Pd) e dalla Co-serplast, società locale cheopera nella produzione diserramenti ed infissi.

Di successo anche la IIIedizione della Rievocazione

storica della Congiura, quel-la tenutasi nel 1485 controre Ferrante e che fece guada-gnare al Castello, a causa delsuo tristemente noto epilo-go, la morte violenta diquanti presero parte, l’ap -pellativo del Malconsiglio.

Una miriade, gli eventi chehanno animato le serate eche hanno fatto distinguereMiglionico per il loro nume-ro e per la loro qualità. Qual èil segreto dellabuonariusci-ta e quali sono le risorse de-stinate all’estate miglioni-chese? Lo abbiamo chiestoespressamente al primo cit-tadino.

«Alla base del successodelle nostre serate –esordi -sce Buono- c’è sicuramenteun grande impegno da partemia e di tutta l’amministra -zione anche nel lavoro diret-to, quello della logistica piùspicciola che consente di ri-sparmiare risorse da inve-stire magari per migliorareed arricchire le manifesta-zioni. Il nostro impegno èstato da sempre finalizzatonon solo al divertimento, maportare a Miglionico inizia-tive culturali in grado di farconoscere ed apprezzare lenostre risorse sparse sul ter-ritorio.

Dopo il restauro del castel-lo abbiamo lavorato alacre-

mente per riempirlo di con-tenuti ed elementi che possa-no facilitarne la fruibilità.L’evento della Rievocazionedella Congiura, realizzatograzie ai fondi Piot Matera, èin crescita e grazie all’impe -gno di centinaia di figurantie attori, con allestimenti cheinteressano tutto il centrostorico, ambisce ad entrarefra i più importanti della Ba-silicata. Un percorso inte-rattivo, cui mancano pochis-simi dettagli, e che rendepossibile rivivere la Congiu-ra dal vivo proprio nellestanze in cui i Baroni si riu-nirono con il Re Ferrante nel1485 riascoltando voci suo-ni immersi in unascenogra-fia suggestiva ed emozio-nante, renderà particolareogni visita a Castello».

Sul tema delle risorse uti-lizzate e del loro reperimen-to, il sindaco ha precisato:«Non impegniamo risorsedel bilancio comunale per larealizzazione del SeRestate,ma ci adoperiamo per favori-re il più possibile erogazioni

liberali da parte di aziende eprivati cittadini, anche emi-granti e distanti. Per farfronte agli impegni econo-mici, indispensabili per glisvolgimenti delle serate, ol-tre ad utilizzare le risorseper il turismo messe a dispo-sizione dal Gal Bradanica,incrementiamo con una sot-toscrizione a premi, cui par-tecipano di cuore tanti citta-dini per darci una mano.Coinvolgiamo e rendiamopartecipi tutte le associazio-ni di volontariato presentisul territorio, anche quellesui territori vicini per l’orga -nizzazione di serate a tema,anche dall’alto profilo socia-le».

E sempre il sindaco ci hatenuto a concludere con unringraziamento particolarea quanti hanno, in qualun-que maniera, contribuito al-la buona riuscita del cartel-lone estivo costruito con im-pegno e passione.

Antonio [email protected]

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Pisticci. Ladri a S. Pietro Ficagnole

Ancora furtinelle campagnePISTICCI - Continuano ifurti nelle campagne pi-sticcesi. Dopo diversi col-pi portati a segno in que-ste ultime settimane, an-cora un volta è toccato aduna casa sita presso con-trada SanPietro Ficagno-le, popolosa zona residen-ziale già più volte oggettodi furti, subire una “visi -ta” indesiderata.

Il fatto è avvenuto saba-to pomeriggio, quando iproprietari hanno lascia-to incustodita l’abitazio -ne per giunta munita diallarme. Al rientro, i pro-prietari hanno trovato isegni evidenti del disordi-ne lasciato dai ladri.

Ormai nella zona traSan Leonardo e Caporo-tondo, in pratica, si posso-no contare più facilmente

le case che non hanno su-bito furti che quelle chesono state svaligiate.

I ladri sembra conosca-no molto bene la zona e leabitudini dei residenti,pare studino meticolosa-mente i loro movimenti inquanto molti casi risulta-no simili nelle dinamiche.Con queste premesse è lo-gico che aumenti la preoc-cupazione delle persone e,sebbene nel caso dell’ulti -mo episodio il sistema diallarme non sia stato effi-cace come deterrente, intanti iniziano a correre airipari ed a munire le abi-tazioni, anche nei centriabitati, di sistemi anti-in-trusione. Un problema se-rio che riguarda tantipaesi della zona.

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Pomarico. Pantone (Adiconsum) chiede la revoca dell’ordinanza sindacale

Quel senso unico è inutileLa Polstrada ha certificato che corso Garibaldi è abbastanza largoPOMARICO - Svolta positiva a Pomaricoin merito al caso dell’ordinanza di sensounico di circolazione su corso Garibaldi,un provvedimento emesso dal sindaco,Giuseppe Casolaro (Pdl) solo e soltantoper crearedisagio a tutta la popolazione.Almeno secondo l’Adiconsum, chehain-gaggiato un’autentica battaglia di prin-cipio.

Dopo il sopralluogo effettuato nellesettimane scorse dal sostituto commis-sario, responsabile del 1° e 2° settore edall’Assistente Capo, entrambi della Po-liziadi Stato inserviziopresso la sezionePoliziastradaledi Matera,èstataredattauna relazione di servizio, inviata al diri-gente la sezionePoliziaStradale diMate-ra che a sua volta l’ha inviata al Prefetto.

Nella relazione di servizio si segnalache “il tratto di strada di corso Garibaldirisulta di una lunghezza di appena 200metri (lo ricordiamo, i cittadini per usci-re fuori dall’abitato di Pomarico, sono co-stretti a sobbarcarsi 2 percorsi alternati-vi, il primodi quasi1km el’altro diquasi2 km ndr ) e di una larghezza di metri

6,75, con 2 banchine laterali di metri0,60 a dx e metri 2 a sx. A parere degliscriventi, il breve tratto di strada in que-stione, data la sua larghezza,permette iltransito a doppio senso di circolazione.”

Il segretariocittadino Adiconsum,Vi-to Pantone commenta: «Il nostro sinda-co, nei giorni successivi all’emissionedell’ordinanza, investito dall’allora Pre-fetto di Matera sulla questione, motivòl’adozione del provvedimento in questitermini: “Alriguardo, sicomunica che ilcomune di Pomarico ha istituito, in fasesperimentale, il senso unicodi marcia incorso Garibaldi in relazione alle caratte-ristiche strutturalidella sedestradale edalle esigenze della circolazione stradale,al fine di decongestionare il traffico par-ticolarmente rilevante dell’arteria inquestione, nel rispetto delle norme del vi-genteCodice dellaStradae dellasicurez-za pubblica”». Il Prefetto l’ha inviataall’Adiconsum. «Quindi -prosegue Pan-tone- dalla relazione di servizio, si evinceilparere tecnicodellaPolizia Stradalesucorso Garibaldi completamente difforme

da quello espresso dal sindaco. Questavolta il nostro sindacosi è superato, dopoaver raccontato balle a noi cittadini suidati del traffico e i dati di inquinamento(inesistenti) su corso Garibaldi, si è per-messo il lusso di prendere in giro propriola Prefettura sulle motivazioni dell’ordi -nanza. Come fa un Sindaco ad emettereun parere tecnico,presumibilmente sen-za alcuna competenza in materia? E’a co-noscenza il prefetto che l’ordinanza disensounicoè sprovvistadiallegatitecni-ci contenenti i pareri dei responsabili deisettori Urbanistica e Vigilanza? Che ilsindaco ha affermato che i citati parerinon sono stati tradotti in scrittura priva-ta e né verbalizzati, che quindi non si pos-sono acquisire?». L’Adiconsum, avendoacquisito il parere tecnico della Poliziastradale, ha effettuato un’ulteriore co-municazione al sindaco, alprefetto, al di-rigente laPolizia Stradaledi Matera,allaProcura della Repubblica presso il Tribu-nale di Matera, chiedendo l’immediatarevoca dell’ordinanza.

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Parte oggi presso il Centro ricerche “Agr obios” dell’Alsia

Corso per assaggiatori di olioSARA’avviato a partire da og-gi, presso la Sala Paneldell’Alsia - Centro RicercheMetapontum Agrobios, il cor-so di II livello per assaggiatoried esperti degli oli di oliva ver-gini.

Le sedute di assaggio, pro-grammate ogni mercoledìmattina dalle 10 alle 12, sa-ranno realizzate acura di Ste-fania D'Alessandro e Giovan-ni Lacertosa, mentre la segre-teria organizzativa dell’ini -ziativa è a cura dell’AssoprolBasilicata.

Per diventare tecnici edesperti assaggiatori degli olidi oliva vergine occorre parte-cipare ai corsi di formazione,superando i test di valutazio-ne delle capacità sensoriali in-

dividuali e partecipando alleSedute di Assaggio, al fine diriconoscere eventuali difetti evalutare le caratteristiche diqualità degli oli di diverseprovenienze, con individua-zione delle caratteristiche ti-piche.Possono iscriversi epartecipare ad una delle Se-dute di Assaggio program-mate solo i tecnici in possessodell’attestato di Idoneità Fi-siologica, ovvero coloro chehanno partecipato al corso di Ilivello. Successivamente, do-po aver partecipato ad almeno20 sedute, da tenersi in gior-nate diverse ma entro dodicimesi, l’assaggiatore profes-sionale potrà presentare do-manda di iscrizione all’Elen -co nazionale di tecnici e di

esperti degli oli di olivavergi-ni.

La valutazione della qualitàdegli oli vergini di oliva si ba-sa sul risultato di esami chi-mici affiancati dall’analisidelle caratteristiche senso-riali, ovvero la valutazione or-ganolettica effettuata in labo-ratori di assaggio riconosciu-ti dal Ministero delle PoliticheAgricole Alimentari e Fore-stali.

Il Comitato di Assaggio del-la Metapontum Agrobios èstato riconoscimento dal Mi-paaf quale comitato profes-sionale incaricato dell’accer -tamento delle caratteristicheorganolettiche degli oli di oli-va vergini.

[email protected] I tecnici del Centro Metapontum Agrobios

VERTENZA POLITEX

Non si licenziaPISTICCI SCALO - Scongiuratii licenziamenti alla Politex di Pi-sticci Scalo.

Lo hanno comunicato nellaserata di ieri Francesco Carelladella Femca Cisl, Michele An-driulli della Filctem Cgil e Fran-cesco Laviero della Uiltec altermine del tavolo di confrontoche si è tenuto a NovedrateCo).

Il prossimo passo sarà la ve-rifica presso il ministero del La-voro della possibilità di attivareun periodo di Cassa integrazio-ne straordinaria per ristruttura-zione, mentre la mobilità saràsolo su base volontaria.

Una buona notizia per i lavo-ratori dell’azienda valbasenta-na, a beneficio dei quali si eragià mobilitato il Comune di Pi-sticci.

Si tratta di persone tutted’età giovane, che sarebberorimaste senza lavoro.

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Stigliano. Un 25enne denunciato per stalking: lontano 100 metri dalla donna

Massacra il rivale con l’accettaLa furia di un 38enne contro il 63enne convivente della sua giovane amante

Da sinistra il capitano Pietro Mennone e il maresciallo Vincenzo Indelli

Stigliano. Fermati due minorenni

Ladri in azionenelle auto in sosta

La protesta dell’Ugl: «Comune e Al stanno facendo spallucce»

Tanfo di fogna a San MauroDa due settimane il centro storico è diventato invivibile

SAN MAURO FORTE- «Tra-scorsa oramai oltre una set-timana dalle prime segnala-zioni, i cittadini di S. MauroForte sono oramai esaustitrovandosi a fare i conti conun forte ed acre tanfo di fo-gna. Considerato che secon-do i predisposti ai controlli, icittadini sono numeri, dariempire schede dell’UfficioAnagrafe dei Comuni, perl’Ugl non è certamente così,per tanto gradiremmo sape-re di chi è la competenza allarisoluzione urgente al pro-blema prima di iniziare conun esposto denuncia alle au-torità competenti».

Lo dichiara il segretarioprovinciale dell’Ugl ambien-te di Matera, Casimiro San-tarcangelo secondo il quale,«non siamo i soli a renderepubblico il disagio che stan-no vivendo i cittadini di SanMauro, esaustidopo unaset-timana di inferno che giusta-mente rivendicano il dirittodi essere liberati da questapuzza di fogna. Come l’Ugl–continua il sindacalista–anche un noto giornale onli-ne, Basilicata24, ha denun-ciato tale trauma che coin-

volge il paese del Materano.Contattato l'Acquedotto lu-cano, se n'è lavato le mani di-cendo che doveva interveni-re il Comune. Allertato il Co-mune, si è mosso come unPaese neutrale in tempi diguerra.Mobilitata l'Asmperuna verifica sanitaria, l'A-zienda ha fatto sapere che“gli addetti al servizio sono

in ferie e tornavano al lavorolunedì, 16 settembre”.E cosìtrascorsa oltre una settima-na;ad oggiaSan MauroFor-te, in pieno centro storico,non c'è pace. I tanti anzianiche ancora ci abitano, si tro-vano a fare i conti con un in-confondibile tanfo di fognadoveènotoa tutti che lapuz-za non sipuò fotografare, né

filmare: non si respira. Nes-suna delle autorità fin’ora in-terpellate e messe al corren-te,è riuscitaaoffrire nésolu-zioni, nérisposte convincen-ti. Acquedotto lucano scari-ca le responsabilità affer-mando che non dipende dallefogne madalla “grata comu-nale”. Sarebbe una questionedi acque piovane e riguarde-rebbe quindi il Comune. Ilcattivo odore, però, portereb-be in ben altra direzione.

Ad ogni modo sia l’Asmche il Comune, a cui la que-stione è nota, finora fannospallucce non dando alcunsegnale di vita. E allora neldelizioso paese lucano, SanMauro Forte, di mattina nonè l'odore del ragù a deliziarel'olfatto, ma una sgradevolepuzzache rendedifficileper-sino la permanenza in casa.Domanda: prima che qual-cuno intervenga, dove devo-no scappare i malcapitatiabitanti, ormai nauseati dauna settimana di puzze in-fernali? Forse –conclude ilsegretario Ugl, Santarcan-gelo– giustamente come Eu-genio Bonanata afferma, è ilcasocheAl eComuneinizinoa parlarsi e a individuare ilproblema. Già, perchéi citta-dini non sono sudditi daprendere in considerazionesolo quando devono andare avotare o saldare tasse e bal-zelli vari».

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Corso di lingua italianaper gli stranieri di Irsina

Una vedutadi san Mauroe CasimiroSantarcangelodell’Ugl

ERANO alcuni giorni, chein una zona precisa di Sti-gliano si ripetevano furtiall'interno delle auto po-steggiate, il più delle voltecon la complicità della sba-dataggine dei proprietari,che le lasciavano puntual-mente aperte e con borseed effetti personali all'in-terno. Era questa, infatti,la refurtiva preferita dauna banda di ladruncoli,due i fermati tutti mino-renni. Rubavano soldi, cel-lulari ed effetti personalicon un certo valore. Le de-nunce sono scattate imme-diatamente, così come leindagini dei carabinieriagli ordini del maresciallo

capo Indelli. In pochi gior-ni hanno identificato e fer-mato due giovanissimi delposto di 14 e 16 anni, en-trambi figli di famiglie be-nestanti, che si erano datial furto.

Sono stati colti in fla-granza e denunciati perfurto aggravato, con la se-gnalazione dei loro nomisia al tribunale minorile diPotenza, che ai servizi so-ciali del Comune. Ora ilquartiere preso di mira,può dormire sonni tran-quilli, anche se è semprepreferibile chiudere l'autoe non lasciare borse in vi-sta sui sedili.

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Stigliano

STIGLIANO – C'è una storia boccaccescadi corna e passione, dietro il grave fatto disangue, verificatosi la sera di mercoledì 4settembre in una stradina di Stigliano,dove un giovane di 38 anni ha massacratoa colpi di accetta un 63enne rivale in amo-re.

Al centro c'è laloro amante, una donnadi 35 anni, che convive da tempo con il piùanziano, ma si trastulla anche con il piùgiovane, tanto da sucitarne la gelosiasfrenata.In più,parecheda qualchetem-po la coppia vivesse un momento di fortifrizioni, forse anche a causa della trescadi cui il 63enne era venuto a conoscenza;attritichevenivano poiriportatialgiova-ne amante, il quale evidentemente ha ma-turato un certo risentimento. Così, ha“pensato bene”di pedinare l'anziano riva-le lungo la strada verso l'abitazione checondivideva con la ragazza. Intorno alle23, ilgiovane è scesodalla sua autoed haaggredito il rivale in amore, utilizzandoun'accetta; la vittima ha cercato dispera-tamente di proteggersi dai colpi alla te-sta, rimediando una ferita lacero-contu-sa con frattura dell'ulna al braccio, oltrealle ferite gravi al torace ed all'addome.

Il 38enne si è poi allontanato, lasciandola vittima in una pozza di sangue. Imme-diatamente sono scattati i soccorsi, l'uo-mo è stato ricoverato all'ospedale di Poli-coro, dove hanno ricomposto la frattura emedicato le ferite conuna prognosi supe-riore ai 30 giorni. Ma il 63enne ha raccon-tato ai sanitari di essersi ferito acciden-talmente, senza riferire ciò che era real-mente accaduto, forse per paura del suoaggressore. Il caso ha voluto che nel cor-ridoio dell'ospedale ci fosse un marescial-lodeicarabinieri, che hafiutato labufalasegnalando il caso al maresciallo capoVincenzo Indelli, comandante della Sta-zionedi Stigliano.Sonopartite le indagi-ni, rese difficili dall'omertà serpeggiantein paese.

In pochigiorni i militarihanno indivi-duato un testimone oculare, che ha rac-

contato tutto, poi si sono recati dalla vitti-ma e lo hanno invitato a riferire la veritàdei fatti. In poche ore è stato identificatoed arrestato l'aggressore, un operaio delposto, fermato su disposizione del GipRosa Bia, per tentato omicidio premedi-tato.

Un episodio pruriginoso disesso e cor-na, che avrebbe potuto avere ulteriorigravissimi risvolti, se imilitari non aves-sero deciso di procedere d'ufficio in as-senza di denuncia. E' noto, infatti, comeconfermano i tantissimi casi a livello na-zionale,che lagelosia puòportareacom-mettere gesti tragici di cui poi ci si pente,ma può essere troppo tardi.

Un altro caso simileriguardi un giova-ne, ha pedinato e perseguitato la sua ex fi-danzata con telefonate ed sms a tutte leore, appostandosi persino sotto la suaabitazione finoa renderlela vitaimpossi-

bile. Il 25enne del posto è stato denuncia-to dai carabinieri di Stigliano per stal-king ai danni della sua ex, una donna di42anni. Laprimadenunciarisale algen-naio scorso, quando sarebbero iniziati icomportamenti persecutori del giovaneex amante e sono andati avanti per circanove mesi, finchè lunedì scorso è scattatala morsa delle forze dell'ordine, che già dasettimane lo tenevano d'occhio. Ora il25enne non potrà avvicinarsi a meno dicento metrialla ragazza,che viveda sola,e gli è stato fatto divietoassoluto diaverecontatti telefonici sia con la donna checon la sua famiglia. I risultati delle opera-zioni sono stati illustrati ieri in conferen-za stampa dal maresciallo Indelli e dal co-mandante della Compagnia di Pisticci, ilcapitano Pietro Mennone.

Antonio Corrado©RIPRODUZIONE RISERVATA

IRSINA- Lalinguaitalianasi studia con la cultura. Par-tirà il 28 settembre, a Irsi-na, il corso di lingua italia-naper stranieriche sichiu-derà il 6 di ottobre. La pre-sentazione delcorso, ideatoerealizzato dallacooperati-va irsinese Arenacea, rendeperfettamente il motivo del-lo stesso: «“Irsina in Lin-gua” è un corso di linguaitaliana diretto a realizzareuna “immersione”non solonella lingua italiana ma an-che nella cultura della re-gione Basilicata attraversoattività extra scolasticheorganizzate per la cono-scenza dellacittà di Irsina edel territorio e per permet-tere ai partecipanti di sco-prire alcune delle bellezzeartistiche e culturali dellaregione»; s'apprende, in-fatti, dallo spazio telemati-co del proponente. I parteci-panti al percorso avrannoalloggio, tra l'altro, in pic-cole case del centro storicod'Irsina, «interagendo conil paese e la sua gente», dun-que.Sono previstiduelivel-li d'insegnamento: uno ri-volto a chi è in grado di com-

prendere espressioni sem-plici e di uso comune e leg-gere testi molto elementari,l'altro a chi è in grado di in-teragire in una conversa-zione con madrelingua ita-liani e leggere testi com-plessi. Anche il program-ma è molto allettante. Per-ché se il primo giorno pre-vede la sola accoglienza,con tanto di cena sociale,già dal secondo comincianolezioni e, inoltre, le escur-sioni; a partire dalla scoper-ta dell'antico suolo cittadi-no di Montepeloso; per nonparlare dell'approccio mol-to pratico, dell'insegna-mento: traspesa almercatoe corsodi cucina.Passandoper la visitaguidata alla cit-tà dei Sassi. E focus su ta-glio e raccolto dell'uva, pi-giatura, degustazione delmosto ecc. Dove le tradizio-ni sono annesse al correredel presente. I costi sono ab-bordabili. Perché includo-no alloggio, trasferte e ce-ne. Con uno sconto dedicatoagli stranieri d'origine maresidenti a Irsina.

Nunzio Festa©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Craco. I cittadini in protesta chiedono almeno il ripristino di un passaggio per mezzi leggeri

Sp 176, i tempi non sono breviIncontro tecnico in Provincia, indispensabili permessi e perizie sui tre pontiCRACO - La sensazione è che,in ogni caso, ci vorrà moltotempo prima di tornare a tran-sitare sulla Sp 176 nel marto-riato tratto Craco – Pisticci,adesso chiuso per il crollo delponte dello scorso febbraio,per l’impossibilità di sfruttareuna stradella alternativa po-sta sotto sequestro dopo avermietuto una vittima e per idubbi, tutti postumi rispettoalla tragedia del mese scorso,sull’affidabilità di altri treponti.

D’altra parte, un’altra stra-da, sostanzialmente, non esi-ste. Per evitare tutti i disagiconseguenti all’interruzioneoccorreva prendere il malatoper tempo, invecedi essere in-seguiti dalle emergenze, con ilrischio di sbagliare due volte:prima per eccessiva superfi-cialità e poi per estremo zelo.Ci potrebbero essere solo pic-cole soluzioni alternative che,al massimo, potrebbero per-mettere di veicolare il trafficoleggero. E’ quello che hannochiesto i cittadini di Craco, inprotesta permanente, al ter-mine dell’incontro con i rap-presentanti istituzionali diRegione, Provincia, Comuni

di Pisticci eCraco, nonché coni tecnici dell’Università di Ba-silicata ed i vertici della Prefet-tura. Nel corso del summittecnico, tenutosi ieri mattinain Provincia,alla presenzadelpresidente Stella, dei suoi as-sessori Garbellano, Tauro eRondinone, dell’assessore re-gionale Braia, dei sindaci DiTrani e Lacicerchia accompa-gnati dai rispettivi tecnici edei docenti universitari Man-freda eLaterza, si è potutoap-prendere che, innanzitutto,occorrerà disporre appositi

lavori di bonifica degli alveidel Cavone e degli altri fossi at-traversati dai tre pontiche oc-corre ancora ispezionare lun-go la ex Ss 176: per questa ope-razione tocca acquisire tutti ipareri necessari e poi procede-re all’appalto. Ammesso che labonifica venga completatacon relativa rapidità, i profes-sori dell’Unibas hanno spie-gato che occorreranno duemesi per presentare le periziecomplete relativamente alponte sul Cavone ed alte duesettimane a testa per ciascuno

dei due ponti piccoli presentilungo il tragitto, in territoriodi Pisticci. Solo a questo pun-to, a perizie acquisite, le istitu-zioni potranno decidere su dafarsi. Qualorai pontinon pre-sentassero particolari critici-tà, potrebbe avere un sensobypassare quello già crollatoa febbraio scorso con unastruttura di tipo Bailey, cosìda recuperare tempo rispettoai lavori di rifacimento vero eproprio del tratto che potreb-bero andare in appalto già adottobre. Nel caso in cui, inve-

ce, anche gli altri ponti avesse-ro delleproblematiche diordi-ne statico, occorrerebbe con-durre anche su di essi dei lavo-ri specifici, con ulteriore al-lungamento della tempisticae vanificazione dell’ipotesiBailey. La questione attiene,pertanto, ai tempi che si an-nunciano quanto mai lunghied incerti tra sopralluoghi daeffettuare, valutazioni tecni-che, perizie e relazioni, reperi-mento di risorse finanziarie,pubblicazione di bandied affi-damento dei lavori, al netto di

eventualiricorsi edintoppidaburocrazia ed anche in consi-derazione dell’arrivo di unastagioneche perquestionicli-matiche può determinare al-tri imprevisti e slittamenti.

I contenuti dell’incontromaterano sono stati ribaditi aicittadini in protesta a Craco,in un apposito incontro tenu-tonel pomeriggioallapresen-za del presidente Stella e di di-versi rappresentanti istitu-zionali dei comuni limitrofi. Ipresidianti chiedono rigoresui tempi ed una più appro-fondita valutazione dell’ipote -si di sbloccare quantomeno iltraffico leggero sul ponte delCavone. Per andare dove? For-se a quel punto occorrerebbeanche riaprire la stradella del-la Madonna della Grazie che,quantomeno, andrebbe asfal-tata. Potrebbe essere l’unicasoluzione tampone, oltre aicollegamenti via bus assicu-ratialle 6.55del mattinodallaProvincia con destinazioneMarconia e successivo smista-mento in altri centri attraver-so una rete di coincidenze.

Roberto D’[email protected]

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Assemblea di ieri pomeriggio tra istituzioni e cittadini di Craco

Fu ordinato sacerdote nel 1968 con una vicenda personale molto appassionante

I 45 anni insieme a don GiovanniLo storico parroco di Colobraro ha festeggiato con famiglia e fedeli

La Mangiatoia di Rotondella

Rotondella. Osterie d’Italia

Slow Food premiala Mangiatoia

con la Chiocciola

ROTONDELLA - Nuova chiocciola diSlow foodper il Ristorante la Mangiatoia.L’ormaistorico locale diRotondellahaot-tenuto il riconoscimento per la quarta vol-ta consecutiva.

Il premio è conferito a poco più di 200 ri-storanti tra i circa 1.700 locali presentisulla guida "Osterie d'Italia". L'attestatoverrà consegnato il 23 settembre a Bra(Cn). I ristoranti selezionati, in Italia, si ri-conoscono con dei simboli ormai familia-ri: la Chiocciola per le osterie selezionateper ambiente, cucina, accoglienza, asse-gnata quest’anno a 231 locali (tra cui, ap-punto, La Mangiatoia); la Bottiglia, per leosterie con le cantine più fornite e rappre-sentative della regione; e il Formaggio,per i locali che presentano la migliore se-lezione di caci.

Segnalazione particolare è riservata ailocali accessibili ai disabili e a quelli cheaderiscono al progetto AlimentazioneFuori Casa dell’Associazione Italiana Ce-liachia.

La Mangiatoia è l’unico locale selezio-nato per la provincia di Matera. Quattro,invece, per la provincia di Potenza: Al Bec-co della Civetta di Castelmezzano; Valsiri-no di Lagonegro; da Peppe di Rotonda;Luna Rossa di Terranova di Pollino. Laconferma, negli anni, è sempre una ga-ranzia.

Pino [email protected]

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COLOBRARO – Don GiovanniLippolis ha festeggiato sabatoscorso i45 annidi sacerdozio.Lamessa di ringraziamento è statacelebrata nella Chiesa Matrice diSan Nicola, situata accanto alvecchio castello dei Donnaperna,a Colobraro.

E’unachiesa antichissimacherisale al1200 ed èstata restaura-ta di recente. Era presente il fra-tello Giuseppe e la cognata Rosa.A celebrare la messa, oltre a donGiovanni anche donGiovanni LoPinto. Dopo la messa e gli auguri,c’è stato il buffet allestito nellacappella accanto, dove c’è unastatua di San Biagio, restauratanel 1956 dall’ avvocato Virgilio.Don Lippolis è stato un buon pa-store per tutti. Elogi sono venutidai suoi parrocchiani, da FrancoD’Onofrio insegnante di religio-ne e suo collaboratore e dai rap-presentanti della Casa Famiglia,con i quali il parroco ha sempreavuto un buon rapporto.

Don Giovanni è stato ordinatosacerdote nella cattedraledi Tur-si il 14 settembre del 1968, assie-me a don Vincenzo Sozzo, damons. Giacomo Palombella arci-vescovo di Matera e amministra-tore apostolico della diocesi diAnglona – Tursi. «La chiamata–ha raccontato lui- è arrivataquando andavo al catechismo perla prima comunione e l’insegnan -te era Anglona Schettino giovanesuora laica, chemi suggerì l’ideadi farsiprete». Dopo laquinta ele-mentare, un giorno di luglio il ra-gazzino Lippolis, si recò in cano-nica da don Antonio Conte, arci-prete della cattedrale,e gli comu-nicò il desiderio di andare in se-minario. Andò a Potenza e un an-no dopo in estate, ritornò a casa,vestito da seminarista, con la to-naca nera e cappello nero. Quan-do arrivò a Tursi, accompagnatodal padre Giacomo,tutte le mam-me del vicinato (lui abitava “IntoU Vallone” il rione alle spalle divia Roma) vollero salutare e ab-bracciare “U previticchio” . Don

Giovanni dopo è andato a Salernoper gli studi di Teologia. Compa-gni di seminario diventati sacer-doti come lui, sono stati il com-pianto don Vincenzo Mazzei edon Antonio Cavallo oggi ottan-tenne, che vive a Roseto in Cala-bria. Don Giovanni ha esercitatoil suo ministero con umiltà e ama-bilità a Tursi, Anglona, Spinoso,

Rivello,Agromontee dadiecian-ni aColobraro. Quandofestegge-rà i cinquant’anni dall’essere sta-to “sacerdote per sempre al mododi Melchisedek” potrà dire con leparole di San Paolo: «Ho combat-tuto la buona battaglia, ho con-servato la fede». Adesso vive nellacomunità sacerdotale di Tursi,con don Giovanni Lo Pinto, don

Battista diSanto e il neosacerdo-te don Giovanni Messuti. I quat-tro don Giovanni, come li ha chia-mati il vescovo mons. FrancescoNolé, si prenderanno cura delleparrocchie di Tursi, Colobraro eCaprarico.

Salvatore [email protected]

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Le immagini della festa e della messa per don Giovanni Lippolis

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Mercoledì 18 settembre 2013

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Policoro. Messo in sicurezza anche il Percorso Vita e l’area della pineta circostante

Partita la pulizia di via CatoneIl Comune ha impiegato i lavoratori del progetto provinciale “Ivam”

Policoro, per 30 anni è stato presidente cittadino della Coldiretti

Addio al caro Cosimo Stigliano

Policoro. «Nessuna propaganda, il Comune pulisca sempre»

«Per le scuole si fa poco»Lo sfogo della mamma Giovanna Bellizzi sul degrado

La zona di via Catone a Policoro prima e dopo la pulizia

Le immagini della signora Bellizzi sul degrado alla Media di via Puglia

POLICORO - I cittadini imbratta-no, il Comune corre ai ripari, pu-lendo con i soldi di tutti, anche dicoloro che rispettano (giustamen-te) l’ambiente in cui vivono.

Accade a Policoro, dove da annisi registra il grave problema dellasporcizia su via Catone al lido, do-ve ieri è iniziata l’ennesima campa-gna di pulizia.

«Sono iniziati i lavoridi bonificae recupero dell’area di via Catone,ormai abbandonata al degrado dacirca 30 anni, e di gran parte dellapineta della zona Lido della Città diPolicoro». Ad annunciarlo, il pri-mo cittadino, Rocco Leone, chenella mattinata, insieme ad altriamministratori e tecnici comuna-li, ha effettuato un sopralluogonelle aree interessate da un’inten -sa operazione di pulizia e riqualifi-cazione ad opera dei lavoratori delProgetto Ivam della Provincia.

«Dopo innumerevoli sollecita-zioni durate quasi un anno –di -chiara Leone- siamo riusciti a farammettere a finanziamento con ilProgetto Ivam della Provincia diMatera, la pineta di Policoro ed inparticolare l’area interessata divia Catone, per rendere fruibilequesto pezzo di pineta particolareche ricorda le meravigliose distese

del Nord Europa. Un lavoro siner-gico lungo e serrato –prosegue ilsindaco della città jonica– che haportato agli esiti prefissati sindall’inizio di questa battaglia, ov-vero ridare dignità e decoro ad unodei patrimoni naturalistici dimaggior pregio della nostra co-munità, preda in passato di opereabusive e pericolose, come un re-

cinto approssimativo di materialeferroso effettuato negli anni pas-sati e rimosso proprio in questeore.

Anche i Percorsi Vita che colle-gano l’area centrale del lido conl’idrovora da un lato e Torre Mozzadall’altro –continua Leone– stan -no per essere ripuliti e riportati insituazione decorosa. Invito i citta-

dini tutti –conclude Leone– a visi-tare la nostra pineta in queste oreper verificare che tipo di pulizia sista effettuando, con la speranzache il buon senso della collettivitàprevalga sempre sulle disattenzio-ni di alcuni cittadini che non ten-gono a cuore il decoro dellanostracittà».

[email protected]

NOVA SIRI - FIACCOLATA

Per Salvatore e MattiaNOVA SIRI – E’ passato un mese dallamorte di Salvatore e Mattia Rubolino, pa-dre e figlio di 32 e 7 anni, rimasti vittima diun tragico incidente sulla Provinciale 104,che collega la Marina al centro storico diNova Siri.

Stasera, in occasione del trigesimo,amici e familiari hanno organizzato unafiaccolata, a cui parteciperà tutta la citta-dinanza per commemorare i due sfortu-nati. La partenza è prevista intorno alle 18presso la Chiesa Madre di Santa MariaAssunta di Nova Siri centro, percorrendoil breve tragitto verso via Europa e via Ro-ma, fermandosi in piazza Plebiscito. Inprima fila nel corteo ci saranno i bambini,amici e compagni di scuola di Mattia, chegià in occasione dei funerali manifestaro-no tutto il loro dolore ed affetto per il bam-bino.

Un fatto che ha gettato nello sconfortol’intera comunità, stretta sulla famigliaRubolino per la gravissima perdita, tantoche il sindaco Giuseppe Santarcangeloha ritenuto opportuno proclamare il luttocittadino in occasione delle esequie. Oggisarà il giorno del ricordo affettuoso.

ant.corr.

POLICORO - «Sono a dir pocodelusa dalle dichiarazionidel sindaco di Policoro, cheparla di scuole linde e puli-te».

E’lo sfogo di Giovanna Bel-lizzi, in rappresentanza ditante mamme policoresi, se-condole quali«qualchelavo-ro è stato fatto, ma si tratta diinterventi approssimativi eparziali. Falciare l’erba e tin-teggiare qualche aula nonsignifica aver risolto il pro-blema. -spiega Bellizzi inunanota-Non èpossibilene-gare il degrado, ad esempio,della scuola media di via Pu-glia essendo visibile dal piaz-zale del municipio, ed è an-che assurdo sentir parlare distrumentalizzazione e pro-paganda.

Ma potremmo parlare escrivere fiumi diparole -pro-segue- con i genitori che evi-denzianouna scuolaimbrat-tata e deturpata, e un’ammi -nistrazione che nega addi-rittura l’evidenza.

Allora facciamo parlare leimmaginie vediamosequel-loche èsottogliocchi di tuttie tutti i giorni, ossia le condi-zioni della scuola media divia Puglia, può essere defini-tascuola pulita.Se, però,no-nostante l’evidenza delle im-magini per il sindaco Leoneil problema non esiste, siamoproprio nei guai perché ciòsignifica che ha un’idea dipulizia delle strade e dellescuole completamente di-versa, da quella dei cittadini.

Nessuna risposta è statadata anche al problema deimarciapiedi tutti rotti dalleradici degli alberi -affondaBellizzi- ai graffiti e scara-bocchi che deturpano lascuola e che forse per l’ammi -nistrazione comunale di Po-licoro sono espressioni dellacreativitàdei giovanivanda-li. Ad ogni modo il genitoreche le scrive e che si rivolge

alla politica, non rinuncia enon si tira indietro e Le ricor-da, caro sindaco, che la puli-zia non può essere straordi-naria e quindi evento ecce-zionale, maimpegno costan-te nel tempo e durante tuttol’anno scolastico.

Caro sindaco -concludeBellizzi- Lei risponde al mioappello parlando di propa-ganda e strumentalizzazio-ne. Ma propaganda di che co-sa? Ma slogan di che tipo? eche significa confondere lecose? Cosa c’entra chiuderecon talifrasi, chenon cidico-no nulla, un comunicato?

E’proprio Lei, però, a cade-re in strumentalizzazionie aconfondere le idee quandoparla di città sporca, tanto è

vero che la ditta Tradeco èinadempiente (cito testual-mente le sue parole).

Peccato, però, che fatti so-no che il contratto è stato ri-solto consensualmente esenza addebiti alla società

inadempiente. Ad ogni mo-do, La invito a ritornare suisuoi passi, a vedere le imma-gini della scuola dei nostri fi-gli e a non continuare a nega-re l’esistenza di un problemadi decoro e pulizia. Ma se an-

che di fronte all’evidenza èpossibile tergiversare, Leconfermo che io non rinun-cio e non mi tiro indietro pernessunmotivo. Edi certoan-che inquesto casopotràdiree usare tutti i termini tipici

del linguaggio politichese:potrà parlaredi propaganda(??) e di strumentalizzazio-ne, non importa, perché a noigenitori le chiacchiere noninteressano».

[email protected]

POLICORO – Si è spento nei giorniscorsi all’età di 71 anni Cosimo Sti-gliano, stroncato da un infarto,presso il nosocomio locale “Giovan -ni Paolo II”, dove era ricoverato. Per35 anni è stato il presidente della se-zione della Coldiretti di Policoro epunto di riferimento del mondoagricolo. Quel mondo nel quale era

nato e cresciuto e per il quale avevacondotto tantissime battaglie. Nel-la sua attività di sindacalista, nonlesinava certamente critiche agliamministratori di vari livelli suiproblemi che attanagliavano ilcomparto primario dell’economiaregionale: contributiprevidenziali,scarsi controlli sulle qualità delle

derrate agricole, eccessiva tassa-zione, carenza di infrastrutture,ecc. Per Stigliano la Coldiretti erauna seconda famiglia. Nonostantetutti i problemi del settore, egli nonperdeva l’ottimismo che qualcosadoveva e poteva cambiare. Durantealcune manifestazioni, tipo laStraHerakleia, era presente conuno stand dei prodotti tipici del po-sto, così come per alcuni anni ful’ideatore della “Giornata del rin-graziamento” verso i Signore perl’attenzione, nonostante le calamitànaturali, al comparto agricolo. Ne-gli ultimi anni aveva lasciato il po-sto all’attuale presidente Padula,che lo ricorda così: «Era una perso-na squisita, che tanti risultati haportato all’agricoltura e al sindaca-to che ha rappresentato degnamen-te per tanti anni». I funerali si sonosvolti ieri.

Gabriele [email protected]

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NOVA SIRI

Weekend a ritmo di SalsaNOVA SIRI – Nel weekend presso il villag-gio turistico “Giardini d’Oriente” si balla e sicanta a ritmo di “Salsa Lucana Congress2013”. Tre giornate, a partire da venerdì,full-Immersion di musica con annesso sta-ge in una location esclusiva dove tradizio-ni, cultura, musica e artisti daranno vita aduna tre giorni emozionante ed un eventounico nel suo genere. Infatti, il Salsa Luca-na Congress si presenta alla sua prima edi-zione, come uno degli appuntamenti cultu-rali più importanti del Sud Italia, egrazie al-la sua direzione artistica è riuscito a coin-volgereartisti di fama internazionale tracuii cinque volte campioni del mondo: Adrian yAnita, la neo campionessa 2013 JessicaQuiles, i pluripremiati Tropical Gem, l'ener-gia dirompente di Seo Fernandes y Ales-sia, Juan Matos y Amneris Martineze altri.

ga.el.

CosimoStiglianomorto al 71anni per uninfarto

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