Vezzani premio nobile x edizione
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TRIESTE, 26 SETTEMBRE 2014
AREA SCIENCE PARK
IL BREVETTO E LA TUTELA DI VALORI
EMERGENTI NELLA COMUNITÀ
INTERNAZIONALE
SIMONE VEZZANI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
I ED.
PREMIO
NOBILE
2004
PUBBLICAZIONI SU TEMI ATTINENTI AI
BREVETTI
S. Vezzani, ‹‹Conoscenze tradizionali e attività inventiva: due recenti decisioni del Board of Appeal dell’Ufficio europeo dei brevetti riaccendono il dibattito sulla “biopirateria”›› , in Rivista di diritto internazionale, 2005, pp. 773-777;
S. Vezzani, ‹‹Normative brevettuali e accesso alle risorse biologiche e genetiche: ripartizione giusta ed equa dei vantaggi o “biorazzia”?›› , in Bioetica e biotecnologie nel diritto internazionale e comunitario. Questioni generali e tutela della proprietà intellettuale (a cura di N. BOSCHIERO), Giappichelli Editore, Torino, 2006, pp. 261-281;
S. Vezzani, ‹‹ Protocollo I alla Convenzione europea dei diritti umani e tutela della proprietà intellettuale di popoli indigeni e comunità locali››, in Diritti umani e diritto internazionale, 2007, pp. 305-342;
S. Vezzani, ‹‹Sciamani e “cacciatori di geni”: proprietà intellettuale e diritti dei popoli indigeni››, in Atti del V incontro di studio dei giovani cultori delle materie internazionalistiche (a cura di I. PAPANICOLOPULU), Giuffré Editore, Milano, 2008, pp. 85-123.
S. Vezzani, ‹‹Bioprospecting nelle Ande. Considerazioni in merito alle decisioni 391/1996 e 486/2000 della Comunità andina››, in Atti del Convegno internazionale sull’identità dei popoli indigeni: aspetti giuridici, antropologici e linguistici (eds. A. L. PALMISANO and P. PUSTORINO), Roma, 2008, pp. 63-76;
(SEGUE)
S. Vezzani, ‹‹Preliminary Remarks on the Envisaged WHO Pandemic Influenza Preparedness Framework for the Sharing of Viruses and Access to Vaccines and Other Benefits››, in The Journal of World Intellectual Property, vol. 13, n. 6, 675-696 (2010);
S. Vezzani, ‹‹Invenzioni biotecnologiche e tutela dell’ordine pubblico e della morale nel diritto europeo dei brevetti: il caso Brüstle, in Diritti umani e diritto internazionale, 2012, pp. 447-453;
S. Vezzani, ‹‹I saperi tradizionali e le culture popolari alla luce del paradigma dei “beni comuni”››, in Oltre il pubblico e il privato. Per un diritto dei beni comuni (ed. M. R. MARELLA; preface by S. RODOTÀ), Ombre Corte, Verona, 2012, pp. 149-160;
S. Vezzani, ‹‹Il progetto di Dichiarazione sui diritti degli agricoltori: nuovi diritti germogliano?››, in Diritti umani e diritto internazionale, 2013, pp. 211-216;
S. Vezzani, ‹‹Le risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura nel dibattito sui global commons››, in Rivista critica del diritto privato, 2013, pp. 433-464.
LE RISORSE FITOGENETICHE PER
L’ALIMENTAZIONE E L’AGRICOLTURA
E IL DIRITTO AL CIBO
«nessun privilegio protegge le semenze elette di
frumento,le nuove varietà di fiori, gli incroci di volatili;
eppure rari ingegni applicano lavoro non piccolo e non
ordinario alla invenzione di nuovi prodotti agricoli o di
nuovi sistemi di coltivazione, con vantaggio grande
della produzione della terra»
(L. Einaudi, Rileggendo Ferrara - a proposito di
critiche recenti alla proprietà letteraria ed industriale,
in «Riv. storia econ.», 1940, p. 237)
“PATENT TROLLS” ED “ECONOMIA
DELL’INGORGO”
80% del genoma dell’Arabidopsis thaliana, la pianta modello della genetica vegetale, è stato brevettato o è in procinto di esserlo (Berlan).
«Corsa» alla brevettazione dei geni, anche prima che ne
siano state individuate chiaramente le funzioni (brevetto di
sbarramento).
In una situazione di «ingorgo» come questa, il raggiungimento di un accordo con tutti i detentori di brevetti su geni, linee proteiche e enabling technologies può rivelarsi molto lungo, faticoso e incerto, soprattutto se si rendono necessarie licenze obbligatorie.
Mentre sono all’esame dell’EPO molte domande relative a piante di interesse per l’alimentazione umana (broccoli, cipolla, lattuga, ecc.), lo stesso Parlamento europeo ha lanciato un allarme contro il crescente rilascio di brevetti su piante ottenute attraverso metodi tradizionali di incrocio e selezione (2012/2623(RSP)).
UNA TRAGEDIA DEGLI ANTICOMMONS?
Flusso internazionale di germoplasma necessario per garantire una sufficiente biodiversità agricola, ovvero capacità di resistere ad agenti patogeni e mutamento ambientale, e dunque la sicurezza alimentare globale
La lezione della carestia
irlandese (1845-1852)
Moltiplicazione dei brevetti
Ostacolo alla ricerca scientifica
Applicata all’agricoltura
IL TRATTATO DELLA FAO SULLE RISORSE
FITOGENETICHE SULL’ALIMENTAZIONE E
L’AGRICOLTURA (ROMA, 2001)
firmato a Roma nel 2001, da 116 Stati (eccezione: Stati Uniti e Giappone) entrato in vigore nel 2004) come risposta all’enclosure delle risorse genetiche
Gli Stati si impegnano a garantire un accesso facilitato a 64 specie vegetali essenziali per l’alimentazione umana e l’agricoltura (riso, mais, fagioli, mele, banane, sorgo…..)
Gli Stati si impegnano a rendere accessibili gratuitamente le risorse fitogenetiche incluse nel Sistema multilaterale alle persone fisiche e giuridiche sottoposte alla giurisdizione della altre Parti contraenti.
L’accesso e la condivisione dei benefici sono garantiti attraverso la sottoscrizione di un accordo di trasferimento di materiale (MTA), che incorpora un modello contrattuale approvato dal Governing Body (Standard Material Transfer Agreement)
(SEGUE)
In base allo SMTA, il soggetto che acceda al materiale
incluso nel Sistema multilaterale non dovrà ottenere
brevetti o altre privative che ostacolino l’accesso alle
risorse genetiche così ottenute
Nel caso in cui (tramite tecniche tradizionali di
incrocio e selezione o utilizzando moderne tecniche
biotecnologiche) ottenga brevetti o alter privative su
prodotti che pongano restrizioni all’utilizzo di altri
soggetti per fini di ricerca e selezione, dovranno
corrispondere ad un Conto fiduciario (Trust Fund) una
quota dei benefici derivanti dalla commercializzazione
di detti prodotti
Il Pandemic Influenza Framework dell’OMS
Il Trattato FAO come modello per l’istituzione di un altro meccanismo, gestito da una organizzazione della famiglia delle Nazioni Unite (OMS), per la gestione di un global common
Nel 2007 il rifiuto dell’Indonesia di mettere a disposizione campioni biologici contenenti il virus dell’influenza “aviaria”, facendo valere la propria sovranità sulle risorse genetiche del proprio territorio, dà origine al negoziato per la creazione di un sistema multilaterale gestito dall’OMS per il trasferimento dei virus e la condivisione dei benefici derivanti dalla produzione di vaccini
Le imprese farmaceutiche ottengono i campioni inclusi nel sistema multilaterale attraverso la conclusione di un contratto sul trasferimento dei materiali (SMTA). In base a questi contratti, esse possono ottenere dei brevetti sui vaccini nei Paesi ricchi. Si impegnano, però: i) a donare parte dei vaccini prodotti ai PVS e destinarne una quota all’acquisto da parte dell’OMS; e ii) a concedere all’OMS una licenza trasferibile e senza royalties.
Il Direttore generale dell’OMS dovrà valutare quando trasferire la licenza ad un Paese in via di sviluppo, valutando in base a criteri oggettivi la situazione economica e sanitaria dello stesso.
LA RICERCA DOCUMENTALE (IN MATERIA
BREVETTUALE) NELLE SCIENZE
GIURIDICHE
Grazie per l’attenzione!