VERTICAL GREEN · che, tra quadri vegetali e giardini verticali, coniuga la filosofia di un gruppo...

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VERTICAL GREEN Testo Novella B. Cappelletti In questa pagina, in alto e in basso: la parete verde di Ristò Milano Portello.

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VERTICAL GREENTesto Novella B. Cappelletti

In questa pagina, in alto e in basso: laparete verde di Ristò Milano Portello.

Tutto è paesaggio… e ogni paesaggio èuna forma di civilizzazione, un’unione dinatura e di cultura. Ogni luogo influenza ilnostro essere e agire nel mondo, lerelazioni con gli altri, e nel continuosperimentare e mutare a nostra volta,agiamo modificando i luoghi… Il cibo,prima ancora di essere recepito dal corpo,viene scelto dal cervello, in un rapportostretto e complesso con le nostre emozionie con il luogo nel quale ci troviamo. Eticaed estetica sembrano, quindi, trovare unpunto d’incontro nell’atto di fiducia che siinstaura tra chi offre e chi prende il cibo.Molte di queste premesse sono alla basedel profondo restyling del gruppo Ristòche, tra quadri vegetali e giardini verticali,coniuga la filosofia di un gruppo che harivoluzionato l’idea della ristorazione neicentri commerciali.

Everything is landscape… and everylandscape is a form of civilization, aunion of the natural and cultural. Everyplace we go influences us and how wemove in the world, even our relationshipswith others, and in our continuousexperimentation and change, we modifyplaces. Food, before being consumed andnourishing the body, is selected by thebrain, in a close and complex rapportwith our emotions and with where we findourselves. Ethics and aesthetics seem,therefore, to find a meeting point in thetrust established between giver and takerof food. Many of these presuppositionsare at the base of a complete restyling atthe Ristò group headquarters. The squareplanting beds and vertical gardens arelinked to the philosophy of the companythat revolutionized food service incommercial centers.

In questa pagina, in alto e in basso:i quadri vegetali di Ristò Arese.

Anche la catena Ristò si rinnova e, negli ultimi ristoranti, de-clina alcuni temi forti della nuova immagine: freschezza,genuinità e territorio diventano così i protagonisti. Il nuovoformat si pone infatti l’obiettivo di offrire agli ospiti una rin-novata esperienza del gusto, in linea con il profondo cam-biamento della società e degli stili di consumo. La rivisita-zione si avvia con il Ristò di Arese dove la palette dei co-lori e dei materiali che rievocano le colorazioni naturali delbosco si uniscono ai grandi quadri vegetali appesi alle pa-reti che segnano l’esordio del tema. Proprio come in unagalleria d’arte ogni quadro differisce dall’altro per colori,

composizione e volumi dellepiante. Al suggestivo arredodel ristorante di Arese fa se-guito la ristrutturazione del ri-storante del Centro Commer-

PARETE VEGETALE: DETTAGLI TECNICI

All’interno del punto di ristorazione di Ristò di piazza Portello è stato realizzatoun significativo green wall con il sistema Floravip SPX, un pannello modulare a15 o 12 tasche realizzato in feltro marrone scuro di poliestere e polipropilene do-tato di sistema di irrigazione in ogni tasca. Resistente alla luce (raggi UV), agliagenti atmosferici e alle principali sostanze chimiche presenti nei fertilizzanti.Non marcisce e non rilascia nessuna sostanza nell’acqua e nel terreno. I pannellibase possono avere diverse possibilità di applicazione a parete attraverso spe-cifici supporti inox pensati e realizzati per permettere l’applicazione modulare a

parete dei pannelli. Questi ultimi sono dotati di 4 distanziali posteriori da 2 cmper permettere una corretta circolazione d’aria e limitare ulteriormente la possi-bilità di passaggio di umidità alla parete di sostegno.Composizione specifica Il feltro è in poliestere per l’80% e polipropilene al 20%.Il pannello di supporto è in polipropilene alveolare di colore nero e stabilizzatoai raggi UV, mentre gli anelli di fissaggio sono in ottone imbrunito. Inoltre Flora-vip è caratterizzata da cuciture in filo di nylon stabilizzato, sacchetti di conteni-mento per le piante in TNT di polipropilene. Il tubo principale per l’irrigazione èin PEHD (polietilene ad alta densità molecolare), microtubi in gomma, gocciola-tori autocompensanti sempre in PEHD e gomma.

SCHEDA TECNICAProgetto Parete verde Luogo Ristò Milano PortelloCommittente Vera S.r.l.Cronologia installazione, agosto 2017Dati dimensionali 8 x 3,5 m Progettista consulente immagine Claudio Ramonda (Designer)Parete verticale design di Giuseppe Scarpellini Sistema Floravip SPX di Tutor International(Reggio Emilia) Impresa esecutrice opere a verde e forniturapiante Scarpellini Vivai (Sala di Cesenatico –FC)Costo dell’opera 18.000 euroMaterialiILLUMINAZIONE temperatura di colore

3000°K, resa cromatica CRI > 85 con ot-tica edge – Imoon S.r.l. (Milano)IMPIANTO DI IRRIGAZIONE impianto di ir-rigazione mediante gocciolatore autocom-pensante per ogni tasca MATERIALE VEGETALE Parete da internoClorophitum spp., Ficus pumila, varietà diHedera, varietà di Photos, varietà di Trade-scanthia, Chamadorea spp., Croton spp.,varietà di Ficus benjamin, Spathiphillumspp, Anthurium spp., Sanseveria spp., Za-mioculcas spp., varietà di Peperomia,Asparagus spp., Enjoi, Tinlansia spp., Be-gonia rex, Asplenium spp., Dieffembachiaspp., Dracaena spp.

In questa pagina: ancora diversee suggestive immagini fotografi-che della grande parete verde diRistò Milano Portello e la sua rigo-gliosa vegetazione.

Nella pagina accanto: i quadriverdi vivento a Ristò di Arese checonservano la vitalità e il fascinodella natura inscritta nella “cor-nice” di un vero e proprio quadrocome fosse un’opera d’arte.

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ciale di Portello a Milano, sempre più basato sulle eccel-lenze enogastronomiche e sulla ricerca di prodotti in gradodi esprimere al meglio la tipicità del territorio, verso una rin-novata attenzione alla freschezza e alle esigenze degliospiti. Il nuovo Ristò di Piazza Portello, viene inaugurato l’8novembre e questa volta, ad accogliere i clienti, tavoli piùinformali diversi tra loro posizionati all’ombra di una rigo-gliosa parete vegetale la cui palette cromatica sorprendeper varietà e tridimensionalità in un’atmosfera che, a que-sto punto, si fa ad alto contenuto di design. Abbiamo in-contrato Mauro Ornelli, Direttore Generale di Vera Ristora-zione per farci raccontare questa nuova idea di “natur-gla-mour very unconventional”. “Rimanendo fedeli ai nostriprincipi originari – spiega – il nostro format è in costanteaggiornamento per rispondere alle esigenze di velocità,leggerezza e salubrità che nel tempo si sono evolute. Ristònasce da un’illuminata idea imprenditoriale del Dott. Mar-co Brunelli e rappresenta una delle prime formule di risto-razione a libero servizio che si sviluppa all’interno dei cen-tri commerciali e si distingue nel panorama della ristora-zione commerciale per la proposta di un assortimento tuttoprodotto a vista all’interno del ristorante; la formula si basasull’uso di soli prodotti freschi e di stagione, sullo sviluppodi ricette della tradizione e sull’utilizzo di ingredienti di ec-cellenza, ma soprattutto per la sua forte filosofia valoriale,con la quale continuamente cerca di coniugare Etica edEconomia, filosofia che nel tempo si è mantenuta intatta nel-la sua autenticità, riuscendo, attraverso le azioni del quoti-diano, a declinarsi in forme, sapori e colori diversi, anchenel design. Il nuovo Ristò di Piazza Portello a Milano, è l’e-sempio del progetto di restyling dei ristoranti Ristò iniziato

SCHEDA TECNICAProgetto galleria di quadri verdi Luogo Ristò AreseCommittente Vera S.r.l.Cronologia installazione, aprile 2016Dati dimensionali giardino verticale articolato in tre quadri vi-venti 2,5 x 1,5 m, cornici incluse, per un totale di circa 10 m2

Progettista consulente immagine Claudio Ramonda (Designer)Progetto quadro vegetale Paolo Pignataro (Dottore Agronomo)DIVOMI’ (Design Vivo Milano) Sistema DIVOMI’ (Design Vivo Milano) con strati tecnici di tes-suto, impianto di fertirrigazione a ciclo aperto, centralizzato perla distribuzione di soluzione fertirrigante ai tre quadriImpresa esecutrice dell’opera DIVOMI’ (Design Vivo Milano)Costo dell’opera 8.000 euro complessivi per i tre quadri chiaviin manoMateriali struttura dei tre quadri e delle canaline in acciaio inox,con cornici estetiche di rivestimento verniciate a fuocoILLUMINAZIONE per ogni quadro sono stati dedicati 3 farettiled da 30 W, 2944 lm, fascio di luce 29°, temperatura di colore3000°K, CRI >90, Mosaico Easy - IOS Reggiani.IMPIANTO DI IRRIGAZIONE gruppo di partenza con dosatoredel fertilizzante Mixrite 1-4%, che preleva dalla cisterna di stoc-caggio della soluzione madre; disribuzione alle piante mediantegocciolatori autocompensanti a portata notaMATERIALE VEGETALE Piante da interno Philodendron erube-scens “Imperial red”, Philodendron scandens (var. verde e “Bra-zil” variegato), Anthurium andreanum, Nephrolepis exaltata,Ficus repens (var. verde e “Sunny” variegato), Clorophytum co-mosum, Scindapsus aureus, Dracaena deremensis “Lemon lime”,Phlebodium aureum “Blue Star”, Schefflera arboricola “Janine”,Codiaeum variegatum (var. “Mammy”, “Blush on fire”, “Petra”),Pteris cretica “Albolineata”, Spathyphyllum walisii, Stomanthesanguinea “Triostar”

con la sperimentazione fatta nel 2015 sulristorante di Savignano sul Rubicone, poirealizzata anche ad Arese e Grandate eche coinvolgerà tutti i ristoranti della catena.L’assortimento si è ampliato con propostevegetariane e vegane, con la griglia su bra-ci di legna e produzioni fresche all’internodello stesso ristorante. Ad accogliere i clien-ti ci sono tavoli più informali, diversi traloro, posizionati all’ombra delle installazio-ni verticali, per una pausa dal fascino natu-rale ma non scontata o convenzionale. Ilconcept alla base del progetto è finalizzatoa far vivere un’esperienza, ridisegnando lospazio e rivoluzionando la percezione de-gli utenti all’interno dell’area del centrocommerciale e, in un’ottica di continua evo-luzione che tende sempre al miglioramento,Vera Ristorazione desidera regalare ai suoiclienti un momento sociale ed esperienzialecompleto, finalizzato al benessere come nu-trimento di corpo e spirito, sia attraverso iprodotti sia attraverso il clima che si respi-ra, entrambi parti integranti della filosofiaRistò. Il progetto di restyling va quindi nelladirezione di uscire dalla logica del centrocommerciale come ‘non luogo’, in cui il ritodel pasto spesso è semplificato e alle volteimpoverito dalla modalità mordi e fuggi e,per questo, Vera ha sposato le proposte diPaolo Pignataro (sul ristorante di Arese) eGiuseppe Scarpellini (sui ristoranti di Savi-gnano e del Portello) che hanno collabora-to a trasferire sui ristoranti dal punto di vistadell’arredo verde i valori legati alla fre-schezza naturale e alla stagionalità. Il nuo-vo format si pone infatti l’obiettivo di offrire agli ospiti unarinnovata esperienza del gusto, in linea con il profondocambiamento della società e degli stili di consumo. Rima-nendo fedeli ai nostri principi originari – spiega ancora ilDott. Ornelli – il nostro format, nato nel 1982, è in co-stante aggiornamento per rispondere alle esigenze di ve-locità, leggerezza e salubrità che nel tempo si sono evo-lute. Alla valorizzazione della tradizione locale, alla qua-lità e della genuinità degli alimenti, da sempre patrimoniodella formula Ristò, si aggiungono nuovemodalità di servizio, nuovi spazi e un nuo-vo design. La nuova immagine di Ristò èsentita come un’iniziativa necessaria percreare un contesto coerente con quei valo-ri aziendali, rigenerati quotidianamente inun concept che, rinnovando l’atto di fiduciadi offrire e ricevere cibo, instaura una nuo-va relazione tra operatore e cliente”.

BibliografiaConvenzione Europea del Paesaggio – Ciacci,G., Allegri, F., Kessenich, D., Rossi, M., Senes, V.,Il Buono come a Mensa, Edizioni Luì, 2016

I QUADRI VEGETALI RISTÒ DI ARESEA cura di Paolo Pignataro

Il “quadro verde vivente” per la prima volta realiz-zato nel 2007 da DIVOMI’ (Design Vivo Milano),nasce da un progetto di sviluppo e ricerca attraver-so il quale viene realizzata una porzione di pareteverticale miniaturizzata nella dimensione, ma checonserva la vitalità e il fascino della natura inscrittanella “cornice” di un vero e proprio quadro comefosse un’opera d’arte, in questo caso “vivente”. Nelvasto ambiente rialzato del Ristò di Arese, si è de-clinata la collezione di tre grandi quadri (2,5 x 1,5m), con il tema comune della selva tropicale. Comeavviene in diversi punti della foresta, la vegetazioneva cambiando di quadro in quadro, con diversi vo-lumi e palette di colori: uno con l’accento dei fiorirossi dell’Anthurium, un secondo con le variazioni difelci e Dracena e un terzo con lo spettacolare con-trasto dei grandi Philodendron imperial “Red” e ilgiallo brillante di Scindapsus “Lemon”. L’impiantocentralizzato di fertirrigazione, riduce al massimol’intervento umano e le necessità manutentive, con-sentendo alle piante di sviluppare nuove foglie emantenere la perfetta copertura del quadro. L’illumi-nazione dedicata proietta la luce necessaria per lasalute delle piante creando l’effetto scenico, che va-lorizza cromatismi e lucentezza del fogliame.