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Verbale di Seduta COMUNE DI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA PG N. 23603 L'anno duemilanove addì 19-diciannove- del mese di ottobre alle ore 16:15 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio Comuna- le. All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri DELRIO Graziano No OLIVO Antonio ALESSANDRI ANGELO PARENTI ANDREA BACCARINI CATIA PIERFEDERICI ROBERTO BALLARINI Ivano PRANDI Marco No BARBIERI MILES No RINALDI Nando BASSI CLAUDIO RIVA Matteo CAMPIOLI GIORGIO RODOLFI MORENO CAPELLI ANDREA No SALSI Roberto CARBOGNANI LUISA SCARPINO Salvatore CASELLI EMANUELA SPAGGIARI ANTONELLA CATALIOTTI LIBORIO No TERENZIANI ANNAMARIA CATTANI LUCA VECCHI Luca CAVATORTI Rossana VENTURINI GIGLIOLA CIGARINI ANGELO VINCI GIANLUCA DAMIAN LUCA ----- Assessori ----- D'ANDREA Ernesto No BARBATI LIANA DE LUCIA Carmine DEL BUE MAURO No EBOLI Marco SASSI Iuna No FILIPPI FABIO No FERRARI Ugo No GIOVANNINI Giacomo CATELLANI Giovanni GUALTIERI ROCCO No CORRADINI Franco No IOTTI MATTEO SPADONI Uberto Mimmo No IRALI ZEFFERINO GANDOLFI Paolo MONTANARI FEDERICO GRASSELLI GRAZIANO MONTANARI Valeria MARAMOTTI NATALIA No NASUTI PIERINO SASSI MATTEO No OLIVIERI MATTEO Consiglieri presenti: 33 Presiede: CASELLI EMANUELA Segretario: REBUTTATO Domenico

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Verbale di Seduta COMUNE DI DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA REGGIO EMILIA

PG N. 23603

L'anno duemilanove addì 19-diciannove- del mese di ottobre alle ore 16:15 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio Comuna-le. All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri

DELRIO Graziano No OLIVO Antonio Sì ALESSANDRI ANGELO Sì PARENTI ANDREA Sì BACCARINI CATIA Sì PIERFEDERICI ROBERTO Sì BALLARINI Ivano Sì PRANDI Marco No BARBIERI MILES No RINALDI Nando Sì BASSI CLAUDIO Sì RIVA Matteo Sì CAMPIOLI GIORGIO Sì RODOLFI MORENO Sì CAPELLI ANDREA No SALSI Roberto Sì CARBOGNANI LUISA Sì SCARPINO Salvatore Sì CASELLI EMANUELA Sì SPAGGIARI ANTONELLA Sì CATALIOTTI LIBORIO No TERENZIANI ANNAMARIA Sì CATTANI LUCA Sì VECCHI Luca Sì CAVATORTI Rossana Sì VENTURINI GIGLIOLA Sì CIGARINI ANGELO Sì VINCI GIANLUCA Sì DAMIAN LUCA Sì ----- Assessori ----- D'ANDREA Ernesto No BARBATI LIANA Sì DE LUCIA Carmine Sì DEL BUE MAURO No EBOLI Marco Sì SASSI Iuna No FILIPPI FABIO No FERRARI Ugo No GIOVANNINI Giacomo Sì CATELLANI Giovanni Sì GUALTIERI ROCCO No CORRADINI Franco No IOTTI MATTEO Sì SPADONI Uberto Mimmo No IRALI ZEFFERINO Sì GANDOLFI Paolo Sì MONTANARI FEDERICO Sì GRASSELLI GRAZIANO Sì MONTANARI Valeria Sì MARAMOTTI NATALIA No NASUTI PIERINO Sì SASSI MATTEO No OLIVIERI MATTEO Sì

Consiglieri presenti: 33

Presiede: CASELLI EMANUELA Segretario: REBUTTATO Domenico

INDICE INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE FABIO FILIPPI IN ORDINE ALLA PREDISPOSIZIONE DI CONTROLLI SANITARI ED AD AZIONI PREVENTIVE DELLA TUBERCOLOSI (I.D. 177) Pag. 3 INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE ROBERTO PIERFEDERICI IN ORDINE AL-L'APPLICAZIONE DELL'ALIQUOTA ICI PER LE CASE IN COMODATO GRATUITO A PARENTI ED AFFINI OD A DISABILI (I.D. 178) Pag. 5 INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE GIACOMO GIOVANNINI IN ORDINE AI PROBLEMI DELLA VIABILITA' SU VIA INGHILTERRA IN ZONA CANALINA (I.D. 179) Pag. 8 INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE MARCO EBOLI IN ORDINE ALLA MANCATA SBOBINATURA E TRASCRIZIONE DELLE SEDUTE DELLE COMMISSIONI CONSILIARI ED ALLE SPESE SOSTENUTE DAL COMUNE PER TRASCRIZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI (I.D. 180) Pag. 12 APPROVAZIONE DI UNA CONVENZIONE AI SENSI DELL'ART. 30 DEL D.LGS 18/08/2000 N. 267/2000, PER LA NEGOZIAZIONE UNITARIA DELLE CONDIZIONI DI EMISSIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI E PER ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE ASSOCIATA DEL RICORSO ALL'INDEBITAMENTO (I.D. 181) Pag. 15 MOZIONE DEI CONSIGLIERI MARCO EBOLI, LIBORIO CATALIOTTI, FABIO FILIPPI E CLAUDIO BASSI IN ORDINE ALLA PREVISIONE DI INIZIATIVE CELEBRATIVE DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO (I.D. 182) Pag. 19

Ù

VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 19.10.2009 Alle ore 15:20 sono presenti i Consiglieri Caselli, Filippi, Iotti, Piefederici. Sono inoltre presenti gli Assessori Barbati e Sassi Matteo. Viene introdotto in discussione il punto numero 27 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza del Consigliere Fabio Filippi in ordine alla predisposizione di controlli sanitari ed ad azioni preventive della tubercolosi” (I.D. 177)

INTERPELLANZA

Premesso

− Che a Reggio Emilia, alla scuola elementare Carducci, è stato segnalato un caso di tubercolosi;

− Che l'Ausl ha avviato le procedure per individuare i contatti a rischio; − Che il bambino colpito dalla TBC è monitorato dalle strutture sanitarie reg-

giane, le sue condizioni non sono gravi; − Che si credeva, in occidente, di avere completamente debellato le infezioni

tubercolari;

Considerato

− Che la tubercolosi attacca comunemente i polmoni, ma può anche interessa-re il sistema nervoso centrale, il sistema linfatico, l'apparato circolatorio, l'apparato genito-urinario, le ossa, le articolazioni e persino la pelle;

− Che un terzo della popolazione mondiale attuale, nei paesi poveri, è infettata dalla TBC, e nuove infezioni avvengono alla velocità di una per secondo;

− Che non tutte le persone infette sviluppano la malattia completa, infezioni a-sintomatiche latenti sono molto comuni. Nonostante questo, circa una su dieci diventerà malattia attiva, che, se non trattata, uccide più della metà del-le sue vittime;

− Che la prevenzione e controllo della TBC ha due approcci paralleli. Nel pri-mo, le persone con la TBC e le persone a loro vicine vengono identificate e trattate. Nel secondo approccio, i bambini vengono vaccinati per proteggerli dalla TBC. Sfortunatamente nessun vaccino disponibile provvede una prote-zione affidabile per gli adulti;

Interpella la Giunta per sapere

− Se l'Ausl di Reggio Emilia ed il Comune di Reggio Emilia abbiano predispo-

sto l'attuazione dei controlli sanitari necessari e quali; − Se siano state individuate azioni preventive volte a tutelare i contatti a ri-

schio e quali; − I motivi scatenanti dei casi di TBC a Reggio Emilia; − Se siano state predisposte dall'Ausl e dal Comune adeguate comunicazioni

alle famiglie coinvolte ed in generale alla cittadinanza.

Fabio Filippi

Intervengono nell'ordine: Consigliere Fabio Filippi

Grazie Presidente e grazie Assessore. A Reggio Emilia, dopo anni ed anni, abbiamo vi-sto ricomparire alcuni casi di tubercolosi; già in aprile di quest'anno, alla scuola media Russel di Guastalla, si segnalava un primo caso poi in luglio abbiamo avuto un'altra se-gnalazione che è oggetto della mia Interpellanza alla scuola elementare Carducci dove è stato segnalato un altro caso di tubercolosi e mi pare che anche all'inizio di questo mese nella scuola media Amedeo d'Aosta siano stati segnalati problemi casi con sintomi simili a quelli della tubercolosi. Pare che il problema non sia un problema tanto trascurabile e pare che a Reggio Emilia, dopo anni ed anni durante i quali non si è vista questa malat-tia, sia tornata. Io chiedo all'Assessore cosa abbia predisposto il Comune di Reggio Emi-lia come controlli sanitari e cosa intenda fare, quali azioni intenda perseguire, secondo voi quali sono i motivi che hanno scatenato questi casi di TBC a Reggio Emilia e se le famiglie vengono adeguatamente informate con comunicazioni ed altre informazioni. Grazie. Assessore Matteo Sassi Grazie Presidente e signori Consiglieri. Per rispondere ad un'Interpellanza dal contenuto tecnico e medico specifico ci siamo rivolti, come ci invitava a fare anche il Consigliere, al-l'Azienda Sanitaria Locale e siamo arrivati a sottoscrivere alcune note in risposta alla sua Interpellanza. Innanzitutto lei chiede se l'Ausl ed il Comune di Reggio Emilia abbiano predisposto dei controlli sanitari necessari e quali ed io posso risponderle che in data 10 luglio 2009 il Servizio di Igiene Pubblica dell'Ausl di Reggio Emilia ha ricevuto dall'Azien-da Ospedaliera di Parma la segnalazione di un caso di tubercolosi a potenziale contagio-sità che ha interessato un bambino frequentante una collettività scolastica; in collabora-zione con la pediatria di comunità è stato valutato il caso ed è stato impostato il pro-gramma di interventi seguendo le indicazioni contenute nel documento di linee guida per il controllo della malattia tubercolare pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 18 feb-braio 1999 quindi si è preso contatto con la direzione della scuola per individuare i contat-ti scolastici stretti cioè chi trascorre numerose ore quotidianamente in ambienti chiusi con il soggetto ammalato ed è stato individuato l'ultimo possibile contatto a rischio cioè l'ulti-mo giorno di frequenza scolastica del bambino ammalato in questo caso ed a questi con-tatti stretti è stato proposto un controllo essendo trascorso un intervallo di tempo suffi-cientemente lungo per documentare un'eventuale avvenuta infezione. E' stata altresì al-lertata la Direzione Sanitaria dell'Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia, sede di iniziale ricovero del caso cioè del caso che veniva segnalato da Parma per individuare anche in quella collettività i possibili contatti stretti da sottoporre a controllo. Lei ci chiede inoltre se siano state individuate azioni preventive atte a tutelare contatti a rischio e quali e la rispo-sta è che sono stati sottoposti a screening con intradermoreazione di Mantoux i contatti per evidenziare eventuali avvenute infezioni; essendo il prodotto mancante per cessata produzione da parte della ditta si è richiesta la fornitura delle dosi necessarie alla Regio-ne Emilia Romagna e, su richiesta appunto dei servizi di Igiene Pubblica, si provvede ad importare il prodotto da altri paesi della Comunità Europea, in questo caso la Francia qualora avvengano casi di tubercolosi in collettività e quindi scuole o ospedali. Sono stati contattati telefonicamente tutti i soggetti individuati dando brevi informazioni sul caso ed invitandoli a presentarsi presso il Servizio di Igiene Pubblica dell'Ausl per l'esecuzione della prova tubercolinica che è stata eseguita in data 28 luglio 2009; ai soggetti con esito positivo alla prova tubercolinica verranno in seguito proposti ulteriori approfondimenti diagnostici tra cui un RX torace, una visita specialistica in pneumologia e qualora si ri-scontrasse positività al test in questi contatti stretti lo screening sarà esteso ai contatti co-siddetti regolari secondo il principio di procedere per cerchi concentrici attorno al caso. Lei poi chiede quali siano i motivi scatenanti i casi di TBC a Reggio Emilia ed io le posso rispondere che nella provincia di Reggio Emilia il numero annuale dei casi di tubercolosi si è mantenuto costante negli ultimi dieci anni almeno attestandosi su circa 70 casi all'an-no comprensivi anche di forme non contagiose e l'incidenza è sovrapponibile a quella re-gionale. Di questi casi il numero maggiore si verifica nella popolazione straniera prove-

niente chiaramente da aree ad alta endemia tubercolare (più del 70% di questi casi) quindi vuol dire che c'è un'incidenza della contagiosità della malattia assolutamente con-tenuta e controllata mentre circa il 30% dei casi coinvolge soggetti italiani prevalentemen-te anziani nei quali si tratta di sequele di infezioni contratte in giovane età quando la ma-lattia era endemica anche in Italia. Per quanto possiamo capire c'è una sorta di riattiva-zione di una condizione latente di patologia. Non vi è comunque evidenza di ripercussioni dei casi registrati negli stranieri su quelli verificatisi nei cittadini italiani per quello che so-stanzialmente dicevo prima, perché non vi è una contagiosità della malattia di fondo. Si ricorda che diversi fattori influenzano lo sviluppo della malattia tubercolare come ad e-sempio la povertà, il disagio sociale, patologie o condizioni favorenti come il diabete, la malnutrizione, terapie immunosoppressive, eccetera. Infine lei chiede se siano state pre-disposte dall'Ausl e dal Comune adeguate comunicazioni alle famiglie coinvolte ed in ge-nerale a tutta la cittadinanza e le posso dire che le famiglie della classe interessata cioè quella del primo bambino di cui abbiamo discusso, il caso segnalato da Parma, sono state tutte singolarmente informate in occasione del contatto telefonico per l'invito all'esecuzione del test ed il giorno stesso dell'esecuzione del test è stato tenuto dalla pe-diatra di comunità e dal servizio di pediatria di comunità, unitamente a quello di igiene pubblica, un breve incontro con i famigliari dei bambini con il personale scolastico pre-sente per fornire informazioni e rispondere ad eventuali domande; in quell'occasione è stato distribuito un volantino informativo sulla malattia. In data 21 luglio 2009 l'azienda Ausl ha diffuso un comunicato stampa per informare la cittadinanza di quanto avvenuto ed ha delegato un proprio medico a rispondere alle successive richieste della stampa; nel comunicato stampa sono stati indicati i numeri telefonici dei servizi Ausl individuati a ri-spondere ad eventuali richieste. Questa è la nota congiunta con la quale l'Amministrazio-ne Comunale e l'Ausl di Reggio Emilia rispondono al testo della sua Interpellanza. Consigliere Fabio Filippi Grazie Presidente e grazie Assessore. Io le ponevo quattro domande e lei ha risposto a tutte quattro, lei ha risposto che il Comune si è interessato, l'Ausl si è interessata, le fa-miglie sono state informate ed io volevo solo che fossero informate le famiglie, che il caso fosse preso in considerazione e mi pare che sia stato fatto quindi dichiaro la mia soddi-sfazione alla sua risposta. Grazie. Viene introdotto in discussione il punto numero 31 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza del Consigliere Roberto Pierfederici in ordine all'applicazione dell'ali-quota I.C.I. per le case in comodato gratuito a parenti ed affini o a disabili” (I.D. 178)

INTERPELLANZA

In relazione anche al fatto che, a differenza di quanto già giustamente stabilito in tutti gli altri capoluoghi di provincia dell'Emilia Romagna ed in quasi tutti gli altri comuni della nostra Provincia, nel Comune di Reggio Emilia non è stata decisa l'e-senzione dell'I.C.I. per le abitazioni date in comodato d'uso gratuito a parenti ed af-fini, il Consigliere Comunale Roberto Pierfederici

Interpella la Giunta Comunale

per sapere se non ritenga giusto e necessario creare in sede di regolamento co-munale, una specifica voce che preveda l'applicazione di un'aliquota I.C.I. significa-tivamente ridotta per le case date in comodato gratuito a parenti ed affini o a disa-bili.

Questo in attesa di un'auspicabile riapertura dei termini dell'equiparazione del-l'I.C.I. prima casa alle abitazioni concesse in comodato d'uso gratuito a parenti ed affini o a disabili, come già tempestivamente deciso da tanti altri comuni della no-stra Provincia e Regione.

Consigliere Comunale Roberto Pierfederici

Intervengono nell'ordine: Consigliere Roberto Pierfederici Presidente, Assessore. In relazione anche al fatto che a differenza di quanto già giusta-mente stabilito in tutti gli altri capoluoghi di provincia dell'Emilia Romagna ed in quasi tutti gli altri comuni della nostra provincia nel comune di Reggio Emilia non è stata decisa l'e-senzione dell'I.C.I. per le abitazioni date in comodato d'uso gratuito a parenti ed affini. Pertanto ho interpellato ed interpello la Giunta per sapere se la Giunta stessa non ritenga giusto e necessario creare in sede di regolamento comunale una specifica voce che pre-veda l'applicazione di un'aliquota I.C.I. significativamente ridotta per le case date in co-modato gratuito a parenti ed affini e disabili; questo in attesa di un auspicabile riapertura dei termini di equiparazione dell'I.C.I. prima casa alle abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti ed affini come già tempestivamente deciso da tanti altri comuni della nostra provincia e regione. Credo che sia significativo anche citare i capoluoghi di provin-cia a noi vicini in cui l'I.C.I. per case date in comodato d'uso gratuito a parenti è già stata assimilata all'I.C.I.; è già stata assimilata a Bologna, a Modena, a Parma, a Piacenza, a Ferrara, a Forlì ed a Ravenna quindi in pratica in tutti gli altri comuni capoluoghi di pro-vincia della nostra regione ed in 31 comuni sui 45 della nostra provincia e più precisa-mente nei comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Busana, Cadelbosco Sopra, Campagnola, Campegine, Canossa, Carpineti, Casalgrande, Casina, Castenovo Monti, Castelnovo di Sotto, Cavriago, Collagna, Correggio, Fabbrico, Gattatico, Gualtieri, Gua-stalla, Ligonchio, Poviglio, Ramiseto, Reggiolo, Rio Saliceto, San Martino in Rio, San Po-lo d'Enza, Sant'Ilario d'Enza, Scandiano, Vetto d'Enza e Villa Minozzo. Quindi anche alla luce di questa equiparazione che è stata effettuata in quasi tutti gli altri comuni della pro-vincia ed in tutti gli altri capoluoghi di provincia ribadisco questa richiesta di prevedere l'applicazione di un'aliquota I.C.I. significativamente ridotta per le case date in comodato gratuito a parenti, affini e disabili anche nel nostro comune. Grazie. Esce il Consigliere Filippi. Consiglieri presenti n. 3. Consigliere Liana Barbati Per parlare del problema I.C.I. e del comodato gratuito bisognerebbe fare anche la storia rispetto a come è nata e di come è stata gestita negli anni la applicazione dell'Imposta Comunale perché il Comune di Reggio si è sempre posto, anche negli anni passati ed anche prima che arrivassi io, il problema se equiparare o meno all'abitazione principale la concessione a titolo gratuito della disponibilità di un immobile ad un soggetto in genere identificato come parente stretto, quello che viene chiamato comodato gratuito, come lei ha citato. Allora l'equiparazione non venne fatta perché venne fatta una scelta diversa mentre invece venne ampliato il ventaglio delle agevolazioni che avrebbe dovuto tradursi in un aumento delle aliquote; il non equiparare il ventaglio delle agevolazioni ha altresì permesso di introdurre aiuti per categorie più svantaggiate e cioè gli anziani a basso red-dito, le persone portatrici di handicap, le famiglie numerose o le famiglie che hanno figli con handicap e diciamo che il gradimento su questa operazione era stato abbastanza buono. Con il Governo Berlusconi che ha introdotto come primo atto legislativo l'abolizio-ne totale dell'I.C.I. prima casa è successo che questo provvedimento ha creato delle spe-requazioni fortissime fra i comuni di entrambi gli schieramenti politici perché quei comuni

che avevano già nel proprio regolamento il comodato gratuito assimilato all'abitazione principale sono stati agevolati perché lo Stato ha formalmente permesso un rimborso in-tegrale di quanto non incassato per questa forma mentre altri comuni, compreso il comu-ne di Reggio, che avevano optato per altri tipi di agevolazioni si sono praticamente visti precludere la possibilità di introdurre questa agevolazione, anche volendolo, se non so-stenendo internamente il costo; allora, in questo momento in cui noi sappiamo come la crisi e come il Patto di Stabilità sta influendo sui bilanci dei Comuni introdurre questa co-sa significherebbe non portare al Comune un bilancio di circa 2 milioni di euro quindi la cifra è molto pesante. Un'agevolazione di questo tipo, visto che non sappiamo nemmeno chi sarebbero e quanti sarebbero i beneficiari, può crearci dei problemi perché le agevo-lazioni vanno fatte per i casi di effettiva necessità quindi introdurre un'agevolazione solo per un comodato d'uso gratuito per un parente non ha molto significato perché la realtà è che se un padre ha solo un figlio ben venga, è un aiuto, ma questa cosa applicata tout court significherebbe che anch'io se ho tre o quattro appartamenti ho un agevolazione. Non è che non siamo consapevoli che esistono Comuni che l'hanno fatto e che quindi non hanno il problema nostro, che era quello che le citavo all'inizio, ma noi siamo consa-pevoli della sperequazione che si è creata ed in questo momento a noi è quasi preclusa la possibilità di ampliare la gamma delle agevolazioni se non sostenendone completa-mente il costo, cosa che per gli altri Comuni, se lei si informa, non è così. Le ripeto che il danno di 2 milioni di euro in questo momento non sarebbe sostenibile tuttavia in questo discorso del comodato gratuito esiste un'unica vera situazione svantaggiata ed è preci-samente quella dello scambio genitori – figli perché spesso accade che un genitore ha in proprietà un appartamento ed il figlio acquista, quando si sposa, un appartamento da u-n'altra parte magari di modeste dimensioni ed allora succede che se il padre e la madre invecchiano e magari hanno bisogno di meno spazio mentre invece la famiglia del figlio può aumentare; in questo caso, per queste famiglie il passaggio di proprietà nel caso di uno scambio, cioè appartamento piccolo con appartamento più grosso magari del genito-re, bisognerebbe farlo da un notaio e sarebbe molto oneroso ma in questa situazione nessuno dei due proprietari ha delle agevolazioni abitando ciascun nucleo famigliare in un appartamento di proprietà dell'altro quindi questi devono pagare l'aliquota del 7 per mille anche se entrambi possiedono l'abitazione. Io sono intenzionata ad introdurre, solo per questo caso di scambio e solo se entrambi i soggetti possiedono quell'unica unità abi-tativa e non altre e dopo la presentazione di un'apposita dichiarazione di sussistenza di tali requisiti presso i nostri uffici, la stessa aliquota degli affitti concordati cioè il 5 per mil-le; sono certa che in questo modo possiamo dare un segnale positivo nei confronti della cittadinanza limitando però il beneficio a coloro che non possedendo altro al di fuori del-l'abitazione data al famigliare sono maggiormente meritevoli di aiuto. Cominceremo quin-di a conoscere quantitativamente il fenomeno poiché essendo un'agevolazione mai intro-dotta è evidente che non sappiamo materialmente quanti possono essere quelli che chiederanno di essere beneficiati da questa riduzione; questo lo faremo senz'altro nel 2010 e poi è mia intenzione portare la proposta in Consiglio Comunale perché non c'è bi-sogno di fare una modifica del Regolamento Comunale quindi porterò la proposta in Consiglio Comunale e se il Consiglio Comunale me l'approverà questa sarebbe la mia in-tenzione. Nel 2011, se il bilancio dell'ente lo consentirà e se il numero dei richiedenti sarà “contenuto”, si potrebbe pensare anche di conservare o migliorare l'agevolazione con-cessa o addirittura di introdurre per questi casi anche una modifica al regolamento del-l'I.C.I. cioè un'assimilazione all'abitazione principale con esenzione totale perché in que-sto caso la realtà è questa e sarebbe comunque un'abitazione principale sia per il padre che per il figlio. Da più parti spesso sui giornali ci vengono rivolte le richieste più disparate quindi vorrei dire che l'introduzione di esenzioni o agevolazioni senza limiti di reddito o numero di proprietà ha un unico risultato cioè quello di dare al ricco e togliere al povero perché tutti i soldi che ogni Comune incamera per l'I.C.I. ovviamente non servono, servo-no in questo momento per dare sostegno alle nostre famiglie ed ai nostri servizi quindi non è nostra intenzione rincorrere questa pubblicità sul giornale ma fare delle cose serie

e quindi non distoglieremo risorse preziose da altri tipi di aiuto o di investimento a favore delle fasce più deboli della popolazione per darli a chi magari ne ha realmente bisogno. Entra il Consigliere Bassi. Consiglieri presenti n. 4 Entra l'Assessore Gandolfi. Consigliere Roberto Pierfederici A fronte della risposta data dall'Assessore mi devo dichiarare solo parzialmente soddi-sfatto nel senso che colgo questa disponibilità, questa possibilità di vedere questa agevo-lazione per i genitori che danno in comodato gratuito le case ai figli. Complessivamente però mi pare che sia un po' poco anche come dato iniziale, come segnale iniziale su que-sto terreno alla luce della sperequazione, che di fatto non è colpa né mia né sua, che si è creata tra i Comuni che hanno equiparato l'I.C.I. prima casa, l'I.C.I. data in comodato gratuito e quelli no. Cogliendo da un lato positivamente questa prima disponibilità auspico un supplemento di riflessione e di discussione in sede di preparazione del bilancio pre-ventivo 2010 in modo tale che si possano trovare gli spazi per una prima, più corposa e significativa riduzione per l'I.C.I. delle case date in comodato gratuito a parenti o a disabili unitamente naturalmente ad una forte azione nei confronti del Governo per riaprire i ter-mini dell'equiparazione dell'I.C.I. prima casa a quelle per le abitazioni date in comodato gratuito a parenti e disabili. Nonostante la situazione della finanza locale che conosciamo tutti credo che si possa pensare ad una prima iniziativa un tantino più corposa su questo aspetto che comunque ha tutte le caratteristiche di socialità e di giustizia che certamente meritano di essere seguite. Grazie. Entrano i Consiglieri Cavatorti e Montanari Federico. Consiglieri presenti n. 6. Alle ore 15:47 il Presidente sospende la seduta in attesa degli interpellanti. Viene introdotto in discussione il punto numero 32 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza del Consigliere Giacomo Giovannini in ordine ai problemi della viabilità su via Inghilterra in zona Canalina” (I.D. 179)

INTERPELLANZA

Premesso che il problema della viabilità su via Inghilterra e della Canalina, venne sollevato dal nostro Gruppo consiliare nel settembre 2004 allorquando proponemmo il raddop-pio dell'asse attrezzato, un provvedimento previsto anche nel progetto preliminare del Prg del 1994 e che oggi vede di fatto un asse di grande viabilità trasformato in strada di quartiere a causa della politica cementificatrice del PD: un primo colle-gamento con via Inghilterra è stato infatti autorizzato nel febbraio 2006 per il trami-te di una rotonda, laddove sorgerà la nuova sede della Croce Verde ed un secondo è stato autorizzato poco distante laddove sorgerà il nuovo centro commerciale; l'odierno stato dell'arte non risolve i problemi legati alla messa in sicurezza ed al carico viabilistico determinato dall'avvenuto allacciamento alla via in oggetto della variante alla S.A. 63 ed all'asse attrezzato “sud-est”; nonostante le molteplici sollecitazioni sino ad oggi la Giunta non ha fatto nulla, co-sicché via Inghilterra continua a rimanere una strada a rischio mentre la crescita dei quartieri su via Dimitrov rende caotica la viabilità su via della Canalina tanto

che ad una specifica interpellanza del 2 luglio 2007 l'Assessore Gandolfi rispose che il nuovo ponte sul Crostolo “permetterà la chiusura dell'anello di circonvalla-zione a sud della città e quindi la possibilità di inviare parte del traffico verso quel ponte” e che “c'è la necessità di risolvere il nodo dell'acquedotto”; a tutt'oggi non si riscontrano benefici dall'apertura del summenzionato ponte, men-tre lo studio sul rondò dell'acquedotto non è stato ancora reso noto nonostante lo stesso Gandolfi, rispondendo ad una nostra interpellanza del novembre 2008 so-steneva che per quegli interventi erano stanziati 550 mila euro, ed i lavori sarebbe-ro stati realizzati “presumibilmente nell'estate 2009”; infine non si riscontra alcuna previsione progettuale per la terza rotonda annuncia-ta su via Inghilterra, utile a scaricare su quella strada il traffico derivante dall'urba-nizzazione di via Dimitrov; Interpella la Giunta per sapere se i progetti relativi all'intero asse attrezzato siano stati rassegnati ed in caso af-fermativo in cosa si concretizzano e se si intenda presentarli quanto prima alla Commissione consiliare competente; se si intende prendere in considerazione l'idea di adeguare via Inghilterra alla fun-zione propria di asse attrezzato così come la sua naturale prosecuzione in via Chopin e quali soluzioni siano state individuate per sgravare il traffico improprio di attraversamento su via Canalina e Martiri della Bettola determinato in buona parte dalle nuove urbanizzazioni di via Dimitrov; quanto siano costati i lavori recentemente effettuati sulla rotonda del casale di Ri-valta, aperta ri chiusa nonostante il precedente negativo di una simile posta in viale del Partigiano e se si possa considerare definitivo lo stato attuale.

Giacomo Giovannini – Capogruppo

Intervengono nell'ordine: Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Questa interpellanza, signore Assessore, è già intervenuta pronta-mente in una Commissione Consiliare nei giorni scorsi durante la quale finalmente i pro-getti che erano nei vostri cassetti già da aprile di quest'anno ne sono usciti, sono stati presentati alla città e mi riferisco alla revisione del sistema della nuova viabilità della zona ovest della città sull'asse Via Inghilterra – Hiroshima - Chopin. Io non perderei tanto tem-po rispetto agli eventi che ci hanno preceduto nei giorni scorsi e non per ribadirle, signor Assessore, che crediamo utile approfondire un confronto rispetto al progetto che ci ha presentato, rispetto alla necessità effettiva di realizzare quel sistema di modifiche che proponete in termini di risparmio per l'Amministrazione e in termini di efficienza. Restano però alcune domande e in particolare quelle relative, che sono contenute in questa Inter-pellanza, alle iniziative, alle idee che intendete adottare per sgravare del traffico che si creerà, se non si è già creato in buona parte, su via Dimitrov e quindi sul, in ultima analisi, collegamento di quest'ultima e via Inghilterra un po' perché era stata manifestato prece-dentemente qualche tipologia, qualche soluzione però non s'è mai addivenuti nella prati-ca d'una proposta concreta. E' nostro interesse rispetto a questa Interpellanza sapere co-sa pensa la Giunta rispetto a questa problematica e infine, 1'altra domanda a cui rimane da rispondere, è quella relativa alla rotonda, il cosiddetto scacchetto del Casale di Rivalta cioè sapere quanto siano costati lavori effettuati sulla rotonda allorché è stata inaugurata

una nuova tangenziale di Canali, rotonda che è stata aperta e richiusa in breve tempo perché probabilmente si è visto che la rottura dello scacchetto, mi passi questo termine, la creazione dell'apertura di due piccole rotonde non era efficiente così come non si di-mostrò efficiente la stessa soluzione tecnica che venne adottata diversi anni fa all'incro-cio tra via del Partigiano e via Terrachini e via Papa Giovanni. Grazie Presidente. Escono i Consiglieri Pierfederici, Iotti, Montanari Federico, Cavatorti e Bassi. Entra il Consigliere Pierfederici. Consiglieri presenti n. 3 Assessore Paolo Gandolfi Grazie Presidente, grazie Consigliere Giovannini. Ritengo la prima parte dell'Interpellan-za assolta con l’ammissione che i progetti sono stati presentati. Per quanto riguarda il confronto lo faremo nei modi che insieme riterremo opportuni. Per quanto riguarda la se-conda, quindi la prima delle questioni poste nell'Interpellanza di oggi, su via Dimitrov, il collegamento fra via Dimitrov e via della Canalina è a giudizio mobilità e quindi come tale anche mio, necessario un collegamento che permetta la possibilità di scegliere la direzio-ne centro o comunque la direzione ovest da parte del comparto di via Dimitrov, vecchi e nuovi residenti, senza dover utilizzare via della Canalina che è una strada già abbastanza caricata di traffico e dove sono insediate sei scuole oltre che altre funzioni pubbliche im-portanti. C'è questa esigenza molto forte che l'Assessorato alla Mobilità ha raccolto dalle valutazioni tecniche fatte dal servizio della mobilità e che io come Assessore ho girato al-l'Assessorato Urbanistica in quanto venga risolta all'interno della gestione dei Piani Parti-colareggiati. Le darò quindi qualche dettaglio in più. Per quanto riguarda la possibilità di uscire su Via Inghilterra è stato detto che deve essere possibile dare una uscita da via Dimitrov su via Inghilterra però collocata in una posizione e con delle connessioni che non creino by-pass fra via della Canalina e via Inghilterra stessa perché non si creino de-gli indebiti attraversamenti est-ovest, diciamo, del comparto da parte del traffico di attra-versamento. Per questa ragione, sostanzialmente, noi riteniamo che la rotatoria vada col-locata sì lungo via Dimitrov ma possibilmente abbastanza in alto quindi nella parte un po-chino più verso sud e non nell'ultima parte terminale di via Dimitrov. In più riteniamo che non vadano fatti collegamenti diretti con la Canalina, siano essi da via Dimitrov cosa per fortuna oggi non più possibile in quanto l'area è già destinata a verde ma nemmeno da via Assalini o da altre vie che vengono direttamente alla Canalina. Questo perché, ribadi-sco, la finalità è quella di scaricare il traffico vecchio e nuovo di via Dimitrov e permettergli di scegliere due direttrici diverse di accesso al centro, una rispetto alla Canalina, se que-sto è necessario, ma anche rispetto a via Inghilterra, se fosse migliore. Naturalmente a nostro giudizio parte anche una revisione forse di valutazioni che erano state fatte in pas-sato però questa tiene anche un po' agli studi che già da tempo erano stati impostati sul-l'area che questa rotatoria vada comunque realizzata nell'ambito degli interventi nuovi; già la condizione esistente ne prevedeva, ne esigeva una realizzazione e gli interventi nuovi la rendono indisputabile quindi è stato chiesto all'urbanistica di ricontrattare le ope-re di urbanizzazione perché la rotatoria sia realizzata a carico di coloro che intervengono sull'area senza modificazioni di indici o senza che questo comporti nuovi insediamenti o nuove cose ma semplicemente sulla base dell'utilizzo di ciò che è stato assegnato dal Piano Regolatore del '99 poi confermato nell'autorizzazione di presentazione dei Piani Particolareggiati, la rotatoria si è realizzata in maniera da rendere più corretto l'uso dell'a-rea. Questo, quindi, è lo stato dell'arte e io sto svolgendo questo ruolo ovviamente con-sapevole del fatto che esistono già degli accordi precedenti in cui non era è stata presen-tata la rotatoria relativamente all'autorizzazione e alla presentazione del piano ma fatte molte riunioni e ritenuto da tutti, attuatori compresi, che forse la cosa si rende necessaria. Aggiungo che questa rotatoria non dovrebbe influenzare più di tanto i temi già affrontati anche in Commissione di fluidità dell'asse attrezzato perché si verrebbe a collocare nella parte non eccessivamente caricata dell'asse attrezzato e comunque con condizioni che

abbiamo valutato essere accettabili e non vanno influire sulla capacità di traffico dell'as-se. Per quanto riguarda, invece, la rotatoria all'incrocio della nuova bretella sud-est e cioè il collegamento tra la variante Canali e l'asse attrezzato in quel luogo l'intervento, voglio solo correggerla parzialmente su due aspetti nella sua introduzione, uno non ha dimo-strato di non essere capace cioè non ha avuto problemi di carico, lei ha citato la rotatoria di via del partigiano io non ricordo che quella sia mai stata aperta però su quella c'erano, effettivamente, forse dei dubbi di capacità di carico del sistema della doppia rotatoria di assorbire i flussi di traffico. Nei pochi giorni in cui è rimasta aperta non ha avuto problemi di capacità di traffico cioè la doppia rotatoria era la soluzione pensata fino dall'inizio e la ragione per cui venne fatto il cosiddetto scacchetto e si dimostrò abbastanza efficace an-zi noi lo ritenevamo necessario per far funzionare bene il passaggio est-ovest dalla va-riante Canali verso via Inghilterra. Non si è dimostrato, invece, sicuro nel senso che chi veniva da Rivalta abituato ormai da alcuni anni non considerare la seconda parte del lotto una rotatoria a se stante ha, per tutti i primi giorni, continuato a non dare la precedenza pur dovendola dare, non dando la precedenza quindi al flusso veicolare e venendo da via Inghilterra andava verso Canali e abbiamo avuto alcuni incidenti a quel punto che va-lutazione è stata fatta? Siccome noi elimineremo la seconda delle due rotatorie nel senso che tutta l'area produttiva alle spalle del Mobilificio Gualtieri avrà accesso dalla rotatoria nuova che è stata realizzata poco dopo in via Inghilterra quindi non ci sarà più bisogno dell'uscita sulla seconda rotatoria dove verrà mantenuta solo un'uscita e una entrata in destra, quindi la rotatoria, quella che abbiamo aperto inizialmente e poi abbiamo chiuso temporaneamente, tornerà a funzionare come una rotatoria semplice. Detto questo, l'im-porto lavori per trasformare la rotatoria da come era prima e quindi fatta forma di otto a doppia rotatoria è stato di 23 mila euro quindi questo è stato il costo della trasformazione della rotatoria e ribadisco che però è funzionale all'assetto definitivo che noi pensiamo, è stato programmato quindi il fatto che lì vi rotatoria ce ne sia solo una e non due. Entrano i Consiglieri Eboli, Terenziani, Filippi, Salsi, Olivo, Spaggiari, Cigarini, Rodolfi. Consiglieri presenti n. 11 Entra l'Assessore Grasselli. Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore della puntuale e completa risposta per la quale mi ritengo, sostanzialmente, soddisfatto in particolare per quanto attiene la soluzione di collegamento tra via Inghilterra e via Dimitrov. Se posso permettermi di ricordarle un a-spetto, visto che si parlava di di rinegoziare con i costruttori alcuni oneri per poter fare ri-manere a loro carico edificazioni di questo incrocio-rotatoria, ricordo che alcuni comparti che insistono sulla prima parte di via Dimitrov dove ci sono i campi da calcio di Reggio-Calcio avrebbero dovuto realizzare a loro spese il verde, cosa che non è avvenuta per-ché in quell'area verde sono stati costruiti due campi da calcio provvisori e quindi quello potrebbe essere, lo do come indicazione se già non ne avete notizia, potrebbe essere già un campo dove attingere risorse. Sono d'accordo sul fatto che non vi sono collegamenti diretti con la Canalina né tanto meno con via Assalini perché si rischierebbe di portare problemi laddove non esistono e perché via della Canalina ha la necessità di essere sca-ricata. Mi dispiace solo, rispetto alla rotonda di Casale di Rivalta, perché ancora una volta ci si trova di fronte ad un errore progettuale. Si è pensato, si pensò allora di progettare un sistema a due rotonde che tanto li che in via del partigiano non funziona, vuoi per il carico ma soprattutto per motivi di sicurezza, perché anche in viale del Partigiano quando venne aperta, nei brevi giorni in cui è rimasta aperta, il problema non era tanto il carico quanto alla sicurezza del sistema che non poteva funzionare proprio per l'ambito ristretto in cui si colloca cioè sono due piccole rotonde quindi gli ambiti di svolta sono molto ristretti. Quin-di ci troveremo da qui a poco, e condivido il fatto, che ci rimanga una sola rotonda in via Inghilterra con la sud-est perché si deve dare la priorità al sistema tangenziali di Canali-via Inghilterra se pensiamo che nel futuro dovremo collegare la tangenziale di Canali alla

variante della statale 63 quindi è giusto che ci sia un ordine di priorità che privilegia que-sto asse piuttosto che chi dovrà provenire, una volta fatta la variante alla 63, da Rivalta che dovrà dare giustamente la precedenza. L'unico motivo di insoddisfazione è questo, il fatto che si debba andare a smontare e a demolire un pezzo di opera e quindi immagino che vi sarà e dovranno essere a bilancio del Comune altri 50 o 100 mila euro, 50 forse visto le stime di altre situazioni consimili, per demolire un'opera che evidentemente non è stata progettata nella maniera dovuta. Grazie Presidente. Entrano i Consiglieri Carbognani, Rinaldi, Baccarini, Parenti, Irali, Ballarini, Capelli, De Lucia, Vecchi, Montanari Valeria, Scarpino, Campioli, Alessandri. Consiglieri presenti n. 24. Presidente Emanuela Caselli Grazie Consigliere. Chiedo ai Consiglieri presenti la disponibilità per la trattazione dell’ultima Interpellanza visto che vediamo in aula l’arrivo del Consigliere Eboli che aveva preannunciato il suo ritardo. Se è disponibile, Consigliere, cominceremo subito con la sua trattazione della Interpellanza 24 in ordine alla mancata sbobinatura. Prego la parola al Consigliere. Viene introdotto in discussione il punto numero 24 dell'Ordine del Giorno, relativo a “In-terpellanza del Consigliere Marco Eboli in ordine alla mancata sbobinatura e tra-scrizione delle sedute delle commissioni consiliari ed alle spese sostenute dal Comune per trascrizione dei verbali delle sedute consiliari” (I.D. 180)

INTERPELLANZA

Il sottoscritto consigliere del gruppo PDL, premesso:

− Che l'ex Presidente della IV Commissione Marco Eboli ha richiesto la sbobi-natura e la trascrizione delle riunioni della Commissione in oggetto, relati-vamente alle audizioni con i rappresentanti delle forze dell'ordine e dei Co-mitati cittadini, per le sedute che hanno trattato il tema della sicurezza;

− che in data 12 novembre 2008 il Dirigente del Servizio Decentramento Parte-cipazione e Processi Deliberativi ha comunicato via e-mail alla segretaria della commissione IV ed alla segreteria dell'ufficio di Presidenza, che non era possibile procedere alla sbobinatura ed alla trascrizione dei verbali delle sedute richieste dal Presidente Eboli perché il budget del Comune non con-sente di sbobinare le sedute delle commissioni consiliari;

− che purtroppo è già accaduto, nei mesi scorsi, che anche per i verbali del Consiglio Comunale, sia saltato l'impianto per la registrazione delle sedute e si siano persi interi dibattiti;

− che risulta paradossale che il Comune di Reggio Emilia che spende annual-mente centinaia di migliaia di euro per consulenze inutili, pubblicazioni inuti-li, pranzi facili organizzati dalla Giunta in ristoranti della provincia, e che ha un bilancio annuale di spesa pari a 368 milioni di Euro, non riesca a destina-re qualche decina di migliaia di euro per servizi essenziali quali quelli della documentazione dei lavori delle Commissioni consiliari, che sono i luoghi ove i temi amministrativi vengono affrontati con particolare cura.

Interpella la Giunta per sapere:

1) quanto spende annualmente il Comune per la trascrizione dei verbali delle sedute del Consiglio Comunale;

2) perché tra le spese dedicate ai servizi amministrativi non è contemplata la sbobinatura e trascrizione dei verbali delle sedute delle commissioni consi-

liari, particolarmente utili ai consiglieri ed ai cittadini per conservare la me-moria di quanto viene detto dalla Giunta in quelle riunioni, ed in taluni casi anche per far valere le proprie ragioni in sede giudiziaria qualora si verifi-cassero situazioni spiacevoli che prevedano la consumazione di reati (diffa-mazione, ingiurie, ecc.);

3) se non ritenga necessario nel bilancio di previsione 2009 prevedere una a-deguata somma da destinare alla sbobinatura e trascrizione delle sedute del-le Commissioni consiliari e perché ciò non sia stato fatto sino ad oggi.

Marco Eboli – Consigliere Gruppo PDL

Intervengono nell'ordine: Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Si tratta di un'Interpellanza che riguarda fatti avvenuti nella preceden-te consigliatura ma che ho ritenuto utile ripresentare all'inizio di questa perché è un tema che spero non si ripresenti in futuro. Molto sinteticamente, nella passata consigliatura, da Presidente della IV Commissione, avevo richiesto la sbobinatura della trascrizione delle riunioni delle Commissioni relative alle audizioni dei rappresentanti delle forze dell'ordine dei comitati cittadini per quanto riguardava il tema trattato in più sedute sulla sicurezza. In data 12 novembre 2008 il Dirigente del Servizio Decentramento Partecipazione e Pro-cessi Deliberativi mi comunicava via mail, lo comunicava alla mia segretaria alla segrete-ria dell'ufficio di presidenza, che non era possibile procedere alla sbobinatura e alla tra-scrizione dei verbali delle sedute perché il budget del Comune non consentiva di sbobi-nare i verbali delle commissioni, le registrazioni delle Commissioni Consiliari. Purtroppo era già accaduto nei mesi precedenti che anche i verbali del Consiglio Comunale non fossero stati trascritti e quindi erano saltati interi dibattiti e intere registrazioni dei Consigli Comunali e ritengo e ritenevo, allora, paradossale che il Comune spenda annualmente centinaia di migliaia di euro per consulenze inutili, per pubblicazioni inutili ed episodi ac-caduti nella passata consigliatura anche per pranzi di Giunta camuffati presso ristoranti della provincia come seminari di lavoro e con un bilancio annuale di 368 milioni di euro non si riusciva, e spero che adesso la situazione possa cambiare in vista anche del bi-lancio del 2010, destinare qualche decina di migliaia di euro per servizi essenziali quali quelli della documentazione dei lavori nelle Commissioni Consiliari che sono i luoghi ove i temi amministrativi vengono affrontati con particolare cura. Ci sono verbali di commissioni che credo meritino il rispetto del Consiglio Comunale perché gli argomenti trattati diffu-samente in quella sede consentono di capire meglio e di avere una maggiore traccia di quanto viene proposto dall'Amministrazione e del dibattito che ne deriva. Fatte queste considerazioni interpello la Giunta per sapere quanto spende annualmente il Comune per la trascrizione dei verbali delle sedute del Consiglio Comunale e perché fra le spese de-dicate ai servizi amministrativi non è contemplata la sbobinatura e la trascrizione dei ver-bali anche delle sedute delle Commissioni Consiliari particolarmente utile ai Consiglieri e ai cittadini per conservare la memoria di quanto viene detto dalla Giunta in quelle riunioni e in taluni casi anche per fare valere le proprie ragioni in sede giudiziaria qualora si verifi-cassero situazioni spiacevoli che prevedono la consumazione di reati. Non è una que-stione di lana caprina perché purtroppo in Commissione a volte taluni hanno alzato ve-ramente i toni della discussione arrivando, come avviene anche in Consiglio Comunale purtroppo delle volte, a diffamare e ingiuriare i colleghi. Chiedo se non ritenga necessa-rio, a questo punto la domanda è ovviamente per il bilancio di previsione del 2010, pre-vedere un'adeguata somma da destinare alla sbobinatura e alla trascrizione delle sedute delle Commissioni Consiliari e chiedo anche per quale motivo non si sia pensato prima di dedicare un apposito capitolo o un sotto-capitolo rispetto ai lavori che vengono previsti per il Consiglio Comunale anche per le Commissioni. Grazie.

Entrano i Consiglieri Bassi, Damian e Venturini. Esce il Consigliere Venturini. Consiglieri presenti n. 26 Assessore Paolo Gandolfi Grazie Presidente, grazie Consigliere Eboli. La prima domanda era quanto costano le sbobinature del Consiglio Comunale; il Comune di Reggio Emilia spende circa 30 mila euro all'anno per la trascrizione delle sedute consiliari ed in particolare nel 2007 sono sta-ti spesi 30.907 euro, nel 2008 26.998 euro e nel 2009, fino ad aprile, ho il dato fino ad a-prile, 8.066 euro. La trascrizione del Consiglio Comunale si riferisce ad un numero medio di 40 o 45 sedute della durata di circa quattro o cinque ore l'una. Questo costo è finanzia-to, era finanziato come del resto anche lei ... Le Commissioni Consiliari e le Conferenze di Capogruppo si riuniscono mediamente 150 o 160 volte all'anno per una durata quasi mai inferiore alle due ore, comunque diciamo di media due ore e mezza. Il costo della trascrizione delle Commissioni è di circa 50 o 60 mila euro all'anno. La scelta che venne fatta già a partire dal bilancio di previsione del 2008 è quello di non prevedere questa ci-fra, non era prevista quindi nel 2008 e non è prevista nel 2009. Le difficoltà che lei citava relativamente al riferimento dei testi sono, forse in parte, ovviate dal fatto che le registra-zioni avvengono su digitale e sono immediatamente restituibili a chiunque ne faccia ri-chiesta in versione audio, in CD o in qualsiasi altra versione in cui uno lo possa richiede-re. Questo per quanto riguarda le informazioni a lei dovute sulla Interpellanza. Riguardo alle sue valutazioni, io le posso dire che la formazione del bilancio è materia del prossimo futuro su cui, tra parentesi, ha competenza esclusiva il Consiglio fatto salvo l'onere della proposta che può essere e che può venire anche da parte nostra. Mi impegno, avendo ricevuto questa Interpellanza, come competenza di verificare se ci siano delle soluzioni possibili eventualmente per recuperare le esigenze che lei pone. Forse sarebbe opportu-no distinguerle, è un mio giudizio personale che mi sono formato semplicemente oggi nell'ascoltarla e nel valutare i dati che le ho appena descritto, distinguere se abbiamo del-le necessità di avere sbobinature parziali di alcuni tratti o di alcune Commissioni in ragio-ne della importanza o di ciò che avviene o se ripristinare l'intera cifra, cosa che forse oggi può non essere ritenuta opportuna. Grazie. Entrano i Consiglieri Riva, Cattani e Olivieri. Consiglieri presenti n. 29 Entra l'Assessore Catellani Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Mi permetto di insistere, Assessore, perché lei non ha competenza in bilancio però è tramite nella risposta a questa Interpellanza e credo che la memoria di ciò che avviene in modo ufficiale non nelle riunioni del Bar dello Sport ma nelle riunioni con-siliari o nella capigruppo sia essenziale. Allora, se per quanto riguarda la capigruppo il problema è superabile ed io infatti parlavo genericamente di Commissioni perché vi è una Segretaria, vi è un Funzionario addetto che funge da segretario e in tempo reale, in tem-po due giorni, un succinto verbale di quanto viene deciso e viene appunto dichiarato vie-ne rassegnato via mail a tutti i Consiglieri e quindi direi che li è un problema che non esi-ste. Allora potremmo, mi permetto di consigliare, se non siete nelle condizioni, ma mi pa-re veramente risibile che il Comune di Reggio Emilia con 368 milioni di euro di bilancio non possa investire 50 o 60 mila euro annui per consentire ai Consiglieri di avere traccia dei lavori che fanno in Commissione, qualora questo non fosse possibile non so se il co-sto sarà minore ma se voi delegate la Segretaria di ciascuna Commissione Consiliare e questo potrebbe essere una cosa che possono fare Presidenti di Commissione, credo che abbiano autorevolezza e l'autorità per poterlo fare, delegare i loro Segretari di Com-missione di riascoltare le registrazioni e di redigere un sintetico verbale al pari di quello che fa il Segretario della Commissione dei Capigruppo potrebbe essere una soluzione.

Certo non può essere una soluzione l'assenza totale di verbalizzazione e quindi la dispo-nibilità da parte dei Consiglieri della traccia di quanto si è discusso e di quanto si è affer-mato. Per ora io mi dichiaro insoddisfatto, rassegno a lei questa mia ulteriore richiesta e spero che nelle pieghe del bilancio 2010 la Giunta trovi soluzione a questo problema. Grazie. Entra il Consigliere Vinci. Consiglieri presenti n. 30. Il Presidente sospende la seduta in attesa delle ore 16:00, ora in cui si terrà l'appello. Alle ore 16:15, su invito del Presidente, il Segretario Generale procede all’appello nomi-nale al fine di verificare l’esistenza del numero legale per poter validamente deliberare ai sensi dell’art. 6, comma 1, del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale. Risultano presenti n. 33 Consiglieri pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida. Scrutatori: Cigarini, Riva, Olivieri. Viene introdotto in discussione il punto numero 3 dell'Ordine del Giorno, relativo a “Ap-provazione di una convenzione ai sensi dell'art. 30 del D.LGS 18/08/2000 n. 267/2000, per la negoziazione unitaria delle condizioni di emissione dei prestiti ob-bligazionari e per altre operazioni di gestione associata del ricorso all'indebitamen-to” (I.D. 181) Assessore Liana Barbati Grazie Presidente. Come abbiamo anche detto in Commissione Consiliare è un rinnovo, il rinnovo di una convenzione per la negoziazione unitaria delle condizioni di emissione dei prestiti obbligazionari e per altre operazioni di gestione associata nel ricorso all'indebi-tamento. Il Comune di Reggio Emilia è stato il primo ente a livello nazionale a promuove-re nel 2001 una convenzione per la negoziazione unitaria delle forme di indebitamento. È un'esperienza importante che è stata presentata anche a Reggio, si chiama Cesfel, è un nome complesso ma è un centro che ha sede a Reggio e che serve anche da infor-mazione, da sostegno a molti comuni, addirittura sono una cinquantina, ed anche ad al-cune province; all'interno di questo Cesfel noi forniamo servizi di consulenza agli enti che ce lo richiedono. Questa convenzione, però, non riguarda tanto questi enti ma riguarda i comuni minori. Quest'esperienza è stata comunque anche già rinnovata nel 2005 e ab-biamo una convenzione che scadrà in data 31 dicembre 2009. Vi dicevo che sono molti gli enti che hanno chiesto l'adesione e vi cito i più importanti: la Provincia di Parma, la Provincia di Modena, la Provincia di Bologna, la Provincia di Ferrara e Ravenna. Questo per dire i comuni più grandi. Lo scopo della convenzione è quello di diventare più forti ri-spetto alle banche per ottenere le migliori condizioni sul mercato dei capitali nonché con-sentire anche l'accesso a comuni medio-piccoli che difficilmente potrebbero avere una forza nei confronti delle banche e quindi difficilmente possono mettere in essere procedu-re complesse e di importi interessanti per gli istituti di credito mentre invece, con il vec-chio detto "l'unione fa la forza", in questo modo la convenzione assume infatti una natura prevista dall'articolo 30 del decreto legislativo 267 del 2000, di cui si tratta della delega di funzioni conferite dagli enti aderenti al Comune di Reggio Emilia che pertanto può proce-dere a porre in essere le procedure negoziali e l'aggiudicazione anche a nome e per con-to degli enti deleganti. Ora in considerazione degli importanti risultati raggiunti dal 2001 ad oggi il Comune di Reggio ha quindi inviato agli enti attualmente aderenti alla conven-zione una richiesta finalizzata a verificare la volontà di proseguire questa collaborazione ed oltre 40 enti hanno già comunicato il proprio interesse. Si ritiene pertanto utile prose-

guire questa esperienza approvando una nuova convenzione per il periodo 2010-2013, migliorando e semplificando ulteriormente le funzioni e le forme di collaborazioni ivi previ-ste. In particolare gli enti che aderiscono con questa convenzione si impegnano a versare annualmente al Comune di Reggio Emilia, che ha la qualità di ente capofila, una quota di adesione pari a 0,15 euro per abitante a rimborso delle spese generali di funzionamento. Tale quota potrà anche essere ridotta del 50%, e quindi quota minima, negli anni in cui i comuni che hanno aderito alla convenzione non partecipino, per problemi loro di bilancio o di scelte amministrative, alla gara congiunta. In questo caso gli enti si limiteranno ad usufruire dei servizi di assistenza e supporto forniti a richiesta al Comune di Reggio Emi-lia in materia di gestione dell'indebitamento e di fonti di finanziamento degli investimenti. Ora, i risultati positivi che sono stati ottenuti in questi anni hanno consentito agli enti ade-renti, questo perché sappiamo anche di che cifre parliamo, di ottenere tassi inferiori ri-spetto a quelli che avrebbero ottenuto negoziando singolarmente le condizioni di indebi-tamento o ricorrendo ai tradizionali mutui con la cassa depositi e prestiti. Tali risultati so-no stati anche il frutto di gare in forma congiunta che vengono effettuati annualmente dal Comune di Reggio Emilia anche a nome e per conto degli enti convenzionati ed anche in collaborazione con quegli enti aderenti al Cespel di cui parlavamo prima che sono per la maggior parte Comuni sopra i 30 mila abitanti e delle Province del Emilia-Romagna di cui il Comune di Reggio Emilia è stato sempre comunque il capofila della operazione. A titolo indicativo l'ultima gara è stata effettuata nel primo semestre del 2008 ed ha consentito di ottenere uno spread pari a 0,136 punti percentuali annui per emissioni obbligazionarie da effettuare nel periodo maggio 2008 - dicembre 2009. Ora, non ci vogliono dei geni del-l'alta finanza per capire che uno spread di questo tipo è molto buono. Le motivazioni per le quali si ritiene quindi opportuno e conveniente procedere all'approvazione di questo rinnovo di convenzione si possono così sintetizzare ... guardavo lei Giovannini perché lei è l'unico, grazie, tengo atto della sua attenzione e la ringrazio ... Se vogliamo sintetizzare per non tenerla troppo lunga, visto l'attenzione della sala, avere maggiore potere contrat-tuale nei confronti degli istituti di credito e ottenere di conseguenza condizioni di tasso vantaggioso, realizzare economie di scala nei costi e nelle procedure di negoziazione; confermare il ruolo del Comune di Reggio Emilia come ente capofila mantenendo una struttura professionale specializzata ed esperta nella gestione di indebitamento in grado di offrire servizi di assistenza e supporto anche agli enti medio piccoli della Regione e per ultimo realizzare risparmi di spesa in termini di minore interessi pagati sul debito nonché realizzare entrate per il Comune di Reggio Emilia stimabile in oltre 50 mila euro all'anno derivanti da quelle quote associative di cui parlavo prima. Nel proporre l'adozione di que-sta convenzione io volevo però sottolineare, perché ci tengo, siccome gli enti aderenti sono comuni di varia provenienza con varie maggioranze, non necessariamente di cen-tro-sinistra, che questa convenzione ha ricevuto importanti riconoscimenti sia dal Ministe-ro della Funzione Pubblica perché è rientrata tra le prime 100 storie di buona Pubblica Amministrazione del Ministro Brunetta e sia da cittadinanza attiva in quell'ambito del premio buone pratiche dei servizi di pubblica utilità e vari enti locali italiani ed europei stanno cercando ora di replicare questo tipo di esperienza. In questi giorni proprio la città di Varsavia ha invitato un funzionario del Comune di Reggio Emilia a illustrare la conven-zione di negoziazione unitaria delle forme di indebitamento e quindi il nostro funzionario probabilmente, se gli do il permesso, si recherà a Varsavia per potere partecipare a que-sto gruppo di municipalità europee insieme a realtà come Barcellona, Vienna, Goteborg, Mosca e Riga. Propongo anche oggi l'Immediata Eseguibilità della Delibera al fine di po-tere permettere agli enti interessati all'adesione di sottoporre la proposta nei loro Consigli Comunali entro il 14 novembre 2009 che è il tempo previsto. Grazie per l'attenzione. Entrano i Consiglieri Barbieri, Gualtieri, Cataliotti. Consiglieri presenti n. 35 Consigliere Giacomo Giovannini

Grazie Presidente, grazie Assessore anche per avere illustrato la Delibera nel totale di-sinteresse dell'aula. Io non ho molte cose da dire rispetto alla sua relazione se non il fatto che il nostro gruppo voterà a favore di questa convenzione che riteniamo utile soprattutto per il livello di contrattazione e di negoziazione che è stato raggiunto. Non riteniamo il ca-so di proporre alcun Ordine del Giorno ma le lasciamo come raccomandazione quanto avevamo detto in Commissione ossia di valutare la possibilità di ampliare il numero di enti coinvolti in questa convenzione in modo che si possano anche negoziare condizioni mi-gliori, se possibile, così come anche nel caso di Cesfel di riuscire a integrare la nostra esperienza con altre, eventuali, presenti sul territorio di regioni a noi contermini in modo da riuscire a dare un servizio ancora migliore al sistema dei Comuni e degli Enti Locali che possano trarre giovamento anche dalle nostre esperienze. Grazie Presidente. Entra il Consigliere Capelli. Consiglieri presenti n. 37 Esce l'Assessore Gandolfi Consigliere Annamaria Terenziani Grazie Presidente. Da subito premetto che la Delibera oggetto del dibattito odierno vedrà l'approvazione del gruppo del PDL infatti abbiamo verificato che attraverso la convenzio-ne de quo sono stati ottenuti significativi risultati tra i quali un maggiore potere contrattua-le degli enti nei confronti degli istituti di credito, la possibilità di diversificare le forme di fi-nanziamento, ottenere importi negoziabili maggiori, una riduzione dei costi, procedure negoziali meno onerose, condizioni di tasso competitive, un maggiore accesso alle infor-mazioni di mercato. Qui a Reggio si è poi creata una struttura tecnica specializzata che rappresenta anche agli occhi delle altre amministrazioni, come si legge dai documenti da queste pubblicate, un centro di eccellenza con professionisti che hanno ottenuto ricono-scimenti anche dal Ministro Brunetta. Da tutto ciò deriva l'auspicio che l'Amministrazione Comunale sappia fornire a questi professionisti l'opportunità per accrescere le proprie capacità; non avremo bisogno di consulenze esterne se sapremo valorizzare il patrimonio umano che il servizio finanziario dimostra oggi di possedere. Allo stesso tempo questo caso ci dimostra che sono le persone a fare di un servizio un servizio efficiente e quindi sulle persone occorre lavorare anche negli altri uffici dell'ente se vorremo dare una mag-giore qualità ai servizi che offriamo ai cittadini. Grazie. Esce il Consigliere De Lucia. Consiglieri presenti n. 36 Consigliere Luca Vecchi Grazie Presidente. Solo per dire due cose anche perché io condivido i contenuti di merito dei due interventi che mi hanno preceduto. Devo dire che mi fa anche piacere constatare queste considerazioni, credo che siamo di fronte a uno di quegli esempi in cui quando a-gli enti locali viene riconosciuta un'autonomia e al tempo stesso una responsabilità per tentare anche di dare il meglio di sé nella capacità anche di innovazione e di gestione di certi processi credo che questo, al di là della città di Reggio Emilia, sia comunque un e-sempio di passaggio virtuoso, di un passaggio di qualità in questo senso. La Consigliera Terenziani credo che con molta precisione abbia ricordato quali sono stati quei risultati che anche nel corso degli anni più recenti si sono potuti conseguire grazie alla capacità di mettere a sistema una serie di competenze, peraltro guidata dal Comune di Reggio Emi-lia nella gestione di una funzione particolarmente delicata che peraltro la storia recente dei comuni italiani ci testimonia essere andata, in alcune circostanze, anche in una dire-zione diametralmente opposta quindi con risultati, invece, decisamente più preoccupanti e quindi non condivisibili. Quindi è il nostro un voto, naturalmente, favorevole ed è un vo-to che ha in sé anche l'auspicio che azioni virtuose come questa unanimemente ricono-sciuta all'esterno possono trovare modo di estendersi anche ad altri aspetti della gestione

dell'ente locale e mi auguro possano trovare anche da parte del governo centrale una necessaria valorizzazione e la necessaria capacità di essere adeguatamente asseconda-ti. Grazie. Esce la Consigliera Spaggiari. Consiglieri presenti n. 35 Assessore Liana Barbati Non posso altro che ringraziare, soprattutto le forze del centro-destra, e credo che dav-vero alla base di tutto questo ci sia la volontà di valorizzare i nostri dirigenti; è una cosa in cui credo molto un po' per ragioni politiche del partito cui appartengo ma comunque que-sto è una presa d'atto anche che all'interno degli enti esistono anche persone che ci pos-sono invidiare da altre parti e adesso addirittura da Varsavia. Quindi ringrazio tutti per aver dato un parere favorevole, anche a nome dei miei dirigenti che hanno lavorato in questi anni su questi temi. Grazie. Entra il Consigliere Prandi. Consiglieri presenti n. 36 Il Presidente mette in votazione la Delibera n. 3 (Approvazione di una convenzione ai sensi dell'art. 30 del D.LGS 18/08/2000 n. 267/2000, per la negoziazione unitaria del-le condizioni di emissione dei prestiti obbligazionari e per altre operazioni di ge-stione associata del ricorso all'indebitamento e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 36 ASTENUTI: 0 VOTANTI: 36 FAVOREVOLI : 36 Riva (I.D.V.) - Alessandri, Barbieri, Giovannini, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P. Democr.) – Bassi, Cataliotti, Eboli, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 0 Il Consiglio approva all'unanimità. Entra la Consigliera Spaggiari. Esce il Consigliere Giovannini. Consiglieri presenti n. 36 Il Presidente mette in votazione la Immediata Esecutività della Delibera n. 3 e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 36

ASTENUTI: 0 VOTANTI: 36 FAVOREVOLI : 36 Spaggiari (C.A.) - Riva (I.D.V.) - Alessandri, Barbieri, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Prandi, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P. Democr.) – Bassi, Cataliotti, Eboli, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 0 Il Consiglio approva all'unanimità. Viene introdotto in discussione il punto numero 6 dell'Ordine del Giorno, relativo a “Mo-zione dei Consiglieri Marco Eboli, Liborio Cataliotti, Fabio Filippi e Claudio Bassi in ordine alla previsione di iniziative celebrative della caduta del Muro di Berlino” (I.D. 182)

MOZIONE (Autoemendata)

Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia

premesso che

il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra i due blocchi, concreta rappresentazione di quella “Cortina di fer-ro” che materialmente divideva in due una città, ma che in realtà separava l'Europa da se stessa;

considerato che

il Muro di Berlino venne eretto in una sola notte il 13 agosto 1961 per ordine dell'U-nione Sovietica di Nikita Kruscev: una barriera di fili spinato alta 4 metri, che se-guiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri. Presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calce-struzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitra-gliatrici con le bocche puntate verso l'Ovest della città; i soldati della Germania Orientale che presidiavano il confine sparavano su chiun-que tentasse di oltrepassare la barriera di filo spinato al punto che oltre passare il confine era un'impresa impossibile; nonostante ciò i tentativi di fuga erano all'ordine del giorno e più di 260 persone morirono dal 1961 al 1989 sotto il fuoco dei Vopos, i “Poliziotti del Popolo”, per a-ver tentato di passare al di là del Muro in cerca della libertà; finalmente negli anni '80 le manifestazioni popolari sorte in maniera spontanea nei paesi satelliti dell'U.R.S.S. Spinsero migliaia di giovani a sfidare i manganelli e le pallottole della temuta polizia politica; il 9 novembre del 1989 si sbriciolava il Muro di Berlino e dopo ventotto lunghi anni finiva l'incubo di Berlino e dell'Europa;

rilevato che:

la Legge 15 aprile 2005 n. 61 ha finalmente riconosciuto il 9 novembre “Giorno del-la Libertà”, quale ricorrenza dell'abbattimento del Muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tut-tora soggette al totalitarismo; in occasione del “Giorno della libertà”, l'art. 2 della Legge 15 aprile 2005 n. 61 pre-vede che vengano annualmente organizzate “cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti”;

impegna la Giunta

a ricordare il 9 novembre 1989, nell'ambito delle predette iniziative, organizzando celebrazioni ufficiali e momenti di approfondimento negli istituti scolastici di com-petenza comunale al fine di sensibilizzare le giovani generazioni sul significato del “Muro di Berlino” quale simbolo di intolleranza ed oppressione, con il fine di ricor-dare una pagina della storia d'Europa e con l'auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli; ad intitolare un giardino, una via o una piazza cittadina “Via 9 novembre 1989 – Giorno della Libertà”

Marco Eboli – Gruppo Consiliare PDL

Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Il gruppo del PDL ha inteso presentare questa Mozione per ricordare un evento che ha segnato la storia di interi popoli e soprattutto la storia d'Europa e an-che, direi, del mondo. Il 9 novembre del 1989, ossia venti anni, fa cadeva il Muro di Berli-no, segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni che vi erano state dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi tra i due blocchi, quello sovietico e quello della Nato. Il Muro di Berlino è stata la concreta rappresentazione di quella Cortina di ferro che mate-rialmente divideva in due la città ma in realtà divideva in due l'Europa stessa non dando-gli la possibilità di essere, oltre che un grande mercato, anche una grande nazione o co-munque ambire ad avere una politica comune, come si sta cercando di definire oggi sia in campo di difesa che in campo economico, e direi, dal punto di vista anche della rap-presentazione dei diritti ossia quindi sul fronte della giustizia e quindi potere parlare ve-ramente di una Europa-nazione. Considerato che il Muro di Berlino venne eretto in una sola notte il 13 agosto del 1961 per ordine di Nikita Kruščёv che allora era il capo dell’Unione Sovietica, era il Presidente della Repubblica Socialista Sovietica, una bandie-ra di filo spinato, all'inizio, alta quattro metri che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case, cimiteri, tutto ciò che era la vita civile di una intera città. Presto però questo reticolato fu fortificato e lasciò il posto a chilometri di blocchi di blocchi calcestruzzi sono costellati da torre di avvistamento e centinaia di postazioni di mitragliatrici con le loro bocche puntate tutte verso la parte ovest della città. I soldati della Germania orientale che presidiavano il confine sparavano su chiunque ten-tasse di oltrepassare la barriera di filo spinato al punto che oltrepassare il confine era u-n'impresa impossibile; nonostante questo enorme pericolo i tentativi di fuga erano all'or-dine del giorno e più di 260 persone morirono dal 1961 al 1989 sotto il fuoco di quelli che tristemente sono passate alla storia come i Vopos cioè i poliziotti del popolo, così si chiamavano nella Germania dell'est socialista, per il semplice fatto di avere tentato di passare di là del muro in cerca di libertà e in fuga dal comunismo. Finalmente negli anni '80 le manifestazioni popolare sorti in maniera spontanea nei paesi satelliti dell'Urss spin-

sero migliaia di giovani spinsero a sfidare i manganelli e le pallottole della temuta polizia politica ed aggiungo io anche l'azione, non dimenticata e anzi direi fondamentale, che svolse papa Wojtyla nel cercare di dare il suo contributo all'unificazione dei cattolici cri-stiani dell'estero e nell'abbattimento dei regimi totalitari. Il 9 novembre dell'89, quindi, ca-deva il muro di Berlino e dopo 28 lunghi anni finiva l'incubo per Berlino e per l'Europa. Ri-levato che la Legge 15 aprile del 2005 numero 61 ha finalmente riconosciuto la data del 9 novembre quale Giorno della libertà e quale ricorrenza dell'abbattimento del Muro di Ber-lino, evento simbolo per la liberazione di paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggetti al totalitarismo, in occasione di questo giorno, del Giorno del-la libertà, l'articolo 2 della legge 15 aprile 2005 n. 61 prevede che vengano annualmente organizzate cerimonie commemorative e ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti del totalitarismo, di tutti i totalitarismi passati e presenti. Fatta questa lun-ga, ma credo anche doverosa, premessa ciò che il gruppo del PDL chiede al Consiglio Comunale è di ricordare il 9 novembre 1989 nell'ambito di iniziative previste dalla legge sopra citata. Organizzando celebrazioni ufficiali o comunque momenti di approfondimento rivolti soprattutto ai giovani negli istituti scolastici o sensibilizzando, visto che gli istituti superiori non sono oggetto di competenza della Amministrazione Comunale, sensibiliz-zando anche la Provincia su questo tema al fine di sensibilizzare le giovani generazioni su ciò che ha rappresentato il Muro di Berlino, quale simbolo di intolleranza e repressio-ne, allo scopo di ricordare una pagina della storia d'Europa e con l'auspicio che non vi sia più bisogno di erigere dei muri tra i popoli. Noi chiediamo quindi di intitolare un giardino, una via, una piazza, originariamente avevamo indicato, dico all'Assessore Catellani, la dizione "9 novembre 89" - Giorno della libertà” ma mi permetto di dire che forse questa dizione potrebbe andare meglio per un parco per quanto riguarda invece una via che speriamo possa essere già deliberata oggi noi proponiamo via "Caduti Muro di Berlino", dico "caduti" non "caduta" per una ragione molto semplice cioè "caduta” del Muro di Ber-lino riguarda l'evento storico in se e il motivo per il quale avevo presentato questa Mozio-ne è che vorremmo che tutti conoscessero e ricordassero, però se noi intitolassimo una via "caduta Muro di Berlino" dimenticheremmo i 260 morti dal 1961 al 1989. La dizione via "caduti del Muro di Berlino" è, a nostro giudizio, invece una dizione che consente di ricordare le persone fisiche che hanno perso la vita in cerca della libertà e al tempo stes-so è il simbolo dell'oppressione del totalitarismo che ha rappresentato il Muro di Berlino. Grazie. Entra il Consigliere Giovannini. Consiglieri presenti n. 37 Consigliere Matteo Olivieri Grazie Presidente. Solo per dire che, evidentemente, proposta del Consigliere Eboli va appoggiata in quanto un evento di tale portata comunque merita, per il fatto che ha cam-biato diversi equilibri nel mondo, di essere in qualche modo ricordata e poi si vedrà quale sarà la misura migliore. Ricordo solo che nell'ambito della commemorazione dovremmo, secondo me, ricordarci del fatto che tanti cittadini che appartenevano a quel blocco ex-sovietico, o comunque dell'est, oggi vivono qua da noi e quindi sarebbe interessante po-terli coinvolgere non solo nella commemorazione ma comunque in un percorso, un even-to o più eventi, un percorso culturale che porti a condividere la loro esperienza. Esperien-za molto complessa. Pensiamo ad esempio a quello che riguarda la Moldavia; la Molda-via fino a prima della caduta del Muro di Berlino era un grande negozio alimentare a cielo aperto per tutta la ex unione sovietica, forniva delle percentuali altissime di alcool, zuc-chero, grano e olio, era veramente una regione ricca, molto ricca, che nel momento in cui c'è stata la disgregazione del blocco si è trovata, sostanzialmente, in una crisi economica senza precedenti. Oggi in Moldavia sono rimasti solo i bambini e gli anziani; sappiamo bene che tanti giovani o comunque persone di mezza età nel pieno delle loro forze lavo-

rative vivono da noi, si incontrano spesso al parcheggio del Foro Boario il sabato quando ci sono questi camioncini che portano avanti indietro le merci, quindi è una realtà che ha avuto delle conseguenze ancora vive e molto vicine a noi. Questo io credo che vada an-che ricordato nell'ambito di questa commemorazione. Grazie. Entra il Consigliere De Lucia. Consiglieri presenti n. 38 Consigliere Nando Rinaldi Grazie Presidente. Come sapete e come ha già ricordato il Consigliere Eboli, tra pochi giorni noi ricorderemo il ventennale della caduta del Muro di Berlino che indubbiamente ha segnato la nostra storia e la storia della contemporaneità non fosse altro che all'indo-mani di quella caduta anche alcuni storici sentenziarono, come ricorderete, la fine della storia. La storia però non è finita nel senso che la storia continua con le sue grandi con-traddizioni e il Muro di Berlino non è altro che una di queste contraddizioni, una di queste forti testimonianze di quanto anche la storia può produrre delle barriere e può dividere addirittura una stessa città, addirittura gli abitanti della stessa comunità perché quel muro divideva settori che allora erano, al seguito degli accordi di Yalta, divisi tra vincitori della guerra per cui i francesi, inglesi e americani e Unione Sovietica. Per l'appunto la città di Berlino era diviso in quattro settori e il più importante di questi settori era quello sovietico e proprio all'indomani degli accordi di Yalta si produsse questa forte divisione. Noi sap-piamo che il Muro di Berlino fu costruito nel 1961, si ricorda che fu costruito in una notte, inizialmente furono innalzati dei fili spinati successivamente poi fu costruito il modello se-zionale che addirittura prevedeva due muri ed in mezzo per l'appunto vi era la strada do-ve i Vopos, i poliziotti del popolo, controllavano in maniera sistemica l'impossibilità di passare da una parte all'altra della città. Io credo che la scelta fatta, quella di cambiare, con " Caduti del Muro di Berlino" sia una scelta che vada sostenuta in quanto innanzitutto le vittime di quella politica furono i cittadini berlinesi, qui ricordare i caduti del Muro di Ber-lino è giusto più che la caduta di un muro. Il muro, diciamo, di per sé non rappresenta nulla ma la scelta di fare un muro è la scelta di dividere le persone, noi crediamo che è la scelta sbagliata. Si vogliono difendere delle idee anche se possono essere idee nelle quali non entriamo perché oggi non è chiesta di fare una valutazione storica delle scelte fatte in quel periodo ma credo che non bisogna mai dimenticare che le idee si difendono con la libertà, non con l'oppressione o con l'impedimento di passare ad una libertà ed an-che ad altre forme di democrazia. Per cui noi, come aveva ricordato anche Giovanni Pao-lo II, non abbiamo bisogno di muri ma di ponti, abbiamo bisogno di unire delle realtà, ab-biamo bisogno di ricordare. Sono stato recentemente a Berlino proprio nel periodo feb-braio-marzo del 2009 e ho avuto modo di vedere quanto la città era divisa e ho avuto modo anche di vedere come in realtà questo muro produsse delle divisioni profonde addi-rittura tra famiglie, tra nuclei familiari, alcuni che si trovavano in un quartiere della città fu-rono, ad un certo punto, completamente divisi e si produsse per l'appunto questa forte di-cotomia. Io credo che l'Amministrazione Comunale da questo punto di vista, anche solle-citati dalla Opposizione, abbia riprodotto una serie di iniziative, penso a iniziative legate al giorno del ricordo non solo dunque al ricordo delle foibe piuttosto che al giorno della me-moria in ricordo della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau, 27 gennaio del 1945, quest'Amministrazione abbia prodotto una serie amministrative e sia giusto continuare a sviluppare questa memoria perché è una memoria che interroga la nostra contemporaneità senza la quale non riusciremo a capire le ragioni della costruzio-ne dell'Europa, della sua unità e delle ragioni che poi hanno spinto la Germania a unifi-carsi. Da questo punto di vista noi appoggiamo la proposta, interpretando anche il pen-siero, e spero di interpretarlo, del gruppo del PD, appoggiamo la proposta di questa Mo-zione invitiamo l'Amministrazione, che so essere molto sensibile da questo punto di vista, a produrre iniziative, a coinvolgere gli studenti, a parlare di questa storia che, ripeto, parla di noi, parla anche delle nostre divergenze, delle nostre diversità, parla dell'Europa che

ancora dobbiamo, in parte, costruire e che vorremmo fosse unita insieme ad un mondo più giusto, più solidale in cui ci sia un'unica umanità. Per cui questo era il mio pensiero. Grazie. Consigliere Matteo Iotti Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei fare un ringraziamento agli amici del PDL che con questa Mozione hanno posto l'accento su un tema che di questi periodi viene lasciato un po' sottotraccia, un po' sottobanco. Stiamo parlando, anche come periodo storico, della storia recente che arriva fino a pochi anni da noi e la maggior parte delle persone che si sono sedute qua hanno quanto meno vissuto o potuto vivere il periodo in cui c'era il Muro di Berlino. La caduta del Muro di Berlino era un po' la caduta di un simbolo, di un simbolo che rappresenta la guerra fredda, di un simbolo che rappresenta uno scontro, uno scon-tro che dapprima era tra due totalitarismi e poi diventa uno scontro che contrappone da una parte una concezione occidentale di libertà, dall'altra una visione totalitarista che ha portato a fenomeni drammatici per l'umanità. Io ringrazio il PDL perché mi danno l'oppor-tunità di rapportare e di sottoporre a quest'aula una riflessione di un percorso che perso-nalmente ho fatto e che invito a fare; ci sono paesi come la Polonia, come l'Estonia, la Lettonia, la Lituania che hanno avuto una grossa sfortuna perché questi paesi hanno vi-sto da vicino e sono stati toccati direttamente sia dal nazismo che dal comunismo ma non quello raccontato dai libri, quello spesso incentivato e spesso osannato da esterni attori ma l'hanno vissuto sulla loro pelle e io vi invito ed invito con il cuore ad andare a Riga e ad andare a visitare il museo dell'occupazione, vi invito ad andare a vedere queste im-magini, questi filmati, questi reperti, questi documenti che danno l'idea di quello che è successo e che ti mettono a contatto direttamente con quelli che sono crimini, che sono stati i figli dei totalitarismi di destra o di sinistra comunque totalitarismi, comunque negati-vi e questo ha fatto sì che ci siano dei paesi che a tutt'oggi sono in grosse difficoltà so-prattutto economiche, paesi che difendono fino allo stremo la loro libertà, non sanno co-me mangiare ma sono convinti che la libertà è l'unico strumento che li possa far crescere e l'unica cosa che può dare una speranza ai loro figli e questo è il dono che l'Italia ha e noi abbiamo perché per fortuna abbiamo avuto una tradizione democratica molto forte e che ci ha permesso di fare in modo che il sistema democratico sia il sistema di gestione del nostro Stato. Quindi non dovremo mai dimenticarci di questo. La libertà e la democra-zia sono un po' come la salute, ce ne rendiamo conto quando queste ci mancano, è co-me l'aria che respiriamo e di questo ce ne dobbiamo rendere conto. Va ricordato una co-sa, visto che qui in Italia diamo per scontato, la libertà è qualcosa di scontato, ci siamo abituati, abbiamo fatto l'abitudine alla libertà; stavo per dire che la libertà si conquista e non si regala e vedo che mi leggi nel pensiero mi fa piacere ma mi fa piacere anche che questo sia condiviso perché era la frase successiva e vorrei che passasse, anche ai no-stri studenti, anche i nostri giovani, alle persone che vivono nelle nostre città, dovrebbe passare questo concetto, la libertà non è piovuto dal cielo, la libertà è frutto di sacrifici. I nostri nonni, i nostri padri se li sono guadagnati, se li sono sudati, c'è chi è morto per la libertà e non possiamo permetterci di svendere le nostre terre, la nostra libertà, la nostra nazione, non possiamo permetterci di svenderla. Noi, nel fare le nostre riflessioni, dob-biamo avere il massimo rispetto di chi ha fatto anche il sacrificio massimo della vita per questi valori ed è questo che dobbiamo trasmettere ai nostri figli, dobbiamo trasmettere il fatto che non è automatico avere la libertà, non è automatico come accendere la lampa-dina. Io ricordo nel 1995 dove sentivo parlare persone che venivano dalla Russia e questi erano sorpresi del fatto che in Italia avessimo l'acqua corrente nei bagni, nel 1995 io ave-vo poco più di diciott'anni e per noi era una cosa automatica, per loro non lo era e sem-bravamo persone nate e vissute in mondi diversi mentre invece il mondo era il medesimo, il mondo era vicino, poche migliaia di chilometri ci distanziavano gli uni dagli altri e per lo-ro queste cose non erano assolutamente la norma. Allora dovremmo imparare, imparare dalle persone che hanno avuto una storia recente, un passato diverso, un passato più duro, un passato di difficoltà e che vivono tutt'oggi un periodo di grosse difficoltà, do-

vremmo imparare a difendere le nostre radici, a difendere quello che siamo, dovremmo imparare ad avere quella cattiveria agonistica che ci permette di tutelare le nostre idee, il nostro pensiero e la nostra amata libertà nella maniera migliore e anche se mi rendo con-to che l'intitolazione di una strada o di una piazza è ben poca cosa, la celebrazione della giornata contro i totalitarismi è ben poca cosa, è comunque un inizio e spero che sia il pretesto e la scusa di approfondire certe riflessioni, il pretesto e la scusa per conoscere quello che c'è stato e quindi uscire da una visione tipicamente italiana, tipicamente di una diatriba che verte ancora su chi ha vinto o perso l'ultima guerra. Il mondo non è circoscrit-to solo a quello, anche quello ci vuole anche quello deve essere oggetto di riflessione ma non ci deve essere solo quello, ci deve essere anche altro visto che con il mondo moder-no, con le nuove tecnologie, il mondo si è rimpicciolito, si è accorciato, è tutto più como-do, è tutto più piccolo, tutto più raggiungibile e allora io vorrei chiudere ringraziando il Consiglio per l'attenzione che mi ha dato dicendo che ben vengano iniziative che tendono alla consapevolezza e al rispetto di chi per la libertà è morto e vorrei soffermarmi sul fatto che la libertà non è qualcosa che ci piove dal cielo, non è un dono che ci fanno a Natale perché siamo stati bravi, è un dono che ci siamo conquistati, che si sono conquistati i no-stri predecessori e credo che tutti quanti abbiamo l'onere quantomeno morale di difender-la strenuamente. Grazie Presidente Presidente Emanuela Caselli Non risultano iscritti altri Consiglieri al dibattito. Volevo segnalare ai Consiglieri che il Consigliere Eboli durante la presentazione della sua Mozione ha di fatto emendato la sua Mozione quindi nella parte finale le ultime parole della Mozione che avete agli atti di inti-tolare ad un giardino, una via, una piazza cittadina “Caduti del Muro di Berlino” invece di quanto indicato fra virgolette quanto avete fra le mani. La parola all’Assessore Catellani. Assessore Giovanni Catellani Grazie Presidente, grazie Consiglieri. Condivido lo spirito della Mozione e non può esse-re altrimenti. Chiedo, soprattutto al Consigliere Iotti, un attimo di attenzione perché vorrei ricordare che questa intitolazione, che auspico, non è solo un punto d'inizio ma è un ap-prodo di una serie di iniziative che questa comunità, questa Amministrazione Comunale ha messo in campo da lontano dicembre 2004. Abbiamo dedicato cinque iniziative impor-tantissime all'ex mondo dell'est a partire proprio dalla caduta del Muro di Berlino. La pri-ma iniziativa che io ho fatto in città è stata dedicata interamente a Berlino e si chiamava "Tra le città di Europa" con un appuntamento clou l'8 gennaio del 2005 sull'esperienza del Folk Palace di Berlino che era la sede, era il palazzo della Repubblica della DDR comple-tamente riutilizzato come tanti spazi della ex Berlino dell'est a fini culturali e simbolo della rinascita della città attraverso i nuovi spazi dopo la caduta del Muro di Berlino. L'anno successivo abbiamo fatto un'unica attiva importante che si chiamava " Il nostro oriente" interamente dedicato all'ex est Europa o meglio al nostro oriente con diversi interventi, sia tedeschi che polacchi, e in particolare ospitando il grande letterato jugoslavo ... che ha scritto una serie di libri proprio sul mondo ex proprio a testimonianza di come fossimo attenti a questo tema. Successivamente l'anno dopo abbiamo, in collaborazione con altre realtà della città, inaugurato il progetto “Corridoio 5” rispetto al mondo del Ucraina e da questo punto di vista non posso che sottolineare la giustezza della visione del Consigliere Olivieri che dice che a partire dalla caduta del Muro di Berlino l'attenzione su tutto un mondo dell'est Europa che da quella caduta ha tratto conseguenze politiche concrete e ben precise. Ebbene questa attenzione l'abbiamo sempre avuta, abbiamo concluso con due iniziative la più importante proprio sul finire della scorsa legislatura dedicata alla ex Jugoslavia e in particolare alla città di Sarajevo che è un'altra città simbolo di quello che è successo dopo la caduta del Muro di Berlino anche perché quella zona, a seguito proprio degli sconvolgimenti politici dovuti alla caduta del Muro di Berlino, ha vissuto l'ultima grande guerra civile europea. Ecco perché non posso che essere d'accordo con lo spirito della Mozione e con quanto richiesto; posso dire che nel nostro piccolo, da piccola città

del nord Italia abbiamo anticipato anche lo spirito della legge che ha istituito le celebra-zioni del muro, dobbiamo andare contro, però, allo spirito delle celebrazioni individuando anche il momento istituzionale. Stiamo inseguendo Di Lorenzo, un italiano che da alcuni anni è il direttore di un importantissimo giornale tedesco …, perché ci venga a raccontare cosa è significato è cosa significa ancora oggi la caduta del Muro di Berlino. Quest'anno rivolgeremo soprattutto al cinema tramite “Rosebud” le attività legate alla caduta del Muro di Berlino e devo dire che da quando sono Assessore non abbiamo mai mancato di chiamare nelle diverse iniziative, perché la questione della caduta del muro di Berlino è talmente importante che è trasversale poi a tante altre iniziative, non abbiamo mai man-cato di chiamare artisti dell'Europa dell'est e in particolare proprio della città di Berlino per capire come la cultura permetta a una nazione, a una città di rinascere sulle macerie, in questo caso anche fisiche, di un muro. Quindi per celebrare nel migliore dei modi questo momento sarà nostra cura sottolineare anche con le scuole questo momento. Sono d'ac-cordo personalmente, avrei preferito forse "Caduta del Muro di Berlino" perché simboleg-gia di più la questione propria della caduta fisica del muro ma sono d'accordo nel modifi-care nel senso stabilito e deciso da Marco Eboli la Mozione e quindi il deliberato; come Amministrazione per quello che abbiamo fatto e per quello che continueremo a fare sia-mo assolutamente d'accordo con lo spirito della Mozione. Consigliere Matteo Olivieri Grazie Presidente. Solo alcuni istanti, ovviamente, per ringraziare tutti i colleghi per avere contribuito in maniera così organica a condividere questa proposta che è ampiamente condivisa e devo dire con una serie di immagini che passano proprio relative anche alla recente cinematografia che ha affrontato raccontando delle vicende oppure facendo ciò che assomigliava più a un documentario, ciò che succedeva. Il paradosso è che l'accet-tazione della Germania dell'Est sul panorama internazionale è aumentata ma proporzio-nalmente aumentava il controllo interno, erano arrivati addirittura ad avere fondamental-mente un agente o comunque un informatore ogni 20 persone, erano un regime informa-tivo quale non è mai esistito sulla faccia della terra e qualcuno addirittura diceva che tutto il blocco sovietico lavorava perché nella Germania dell'Est tutte le persone fossero con-trollate. Quindi è un periodo che bene o male è finito, un periodo nel quale si controllava ogni spostamento, ogni acquisto, ogni persona con cui si parlava, si controllava ogni fase della vita, si controllavano anche il colore dei calzini. Grazie. Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Credo che spetti anche a me a nome del gruppo del PDL, in primo luogo, ringraziare i colleghi che sono intervenuti di tutti gruppi il collega Rinaldi, il collega Iotti, il collega Olivieri e non da ultimo l'Assessore Catellani che ha voluto dare il suo con-tributo a questo dibattito, un contributo da parte di tutti non formale. È un piccolo fatto sto-rico e io sono orgoglioso, insieme ai miei colleghi, che si possa realizzare nella piena u-nanimità quello che è un riconoscimento che il collega Iotti diceva “piccolo fatto”, no è un “grande fatto” perché quando si intitola una via o un luogo pubblico dove la vita civile si svolge, dove le persone vivono ad un evento così tragico, un momento storico così tragi-co che nella nostra Mozione abbiamo voluto ricordare, deve servire anche da monito per cercare di abbattere i totalitarismi ancora presenti non dimentichiamolo. È caduto il Muro di Berlino, è finita una epoca storica ma i totalitarismi non sono stati sconfitti. Credo che sia un grande fatto, un grande fatto di civiltà, un grande grande fatto politico, un grande fatto culturale e ha fatto bene l'Assessore Catellani a ricordare iniziative che lui svolge; io gli do volentieri atto in merito al fatto che su queste questioni, sulle questioni storiche, sul-le fratture che la storia ha prodotto nella vita dei popoli la sua sensibilità vi è sempre sta-ta. Sono oltre tre anni che l' Assessore Catellani su invito, allora del gruppo di A.N., a-desso spero quest'anno su invito del Pdl e di tutti gli altri gruppi, organizza iniziative invi-tandomi anche a dargli suggerimenti e fornirgli indicazioni per reperire il materiale sul “giorno del ricordo” ossia il 10 febbraio, il giorno delle foibe, un dramma italiano, un

dramma di italiani ebbene l'Assessore Catellani ha allestito mostre in luoghi prestigiosi come i “Chiostri e stalloni” cioè la sede dell'Assessorato alla Cultura, ha predisposto con-ferenze, vi sono stati dibattiti interessanti anche contraddittori, ricordo un paio di anni fa, il dibattito Marcello Veneziani con un esponente slavo, un docente dell'università jugoslava. Tutte queste cose, quindi, credo contribuiscano veramente a creare quella memoria con-divisa e superare antiche divisioni che nella storia e nell'attualità consentono di mantene-re in piedi in quanto finalmente, caduto il Muro di Berlino, si sono anche un pochino chiu-se alcune di illusioni e su un punto ormai tutte le forze politiche in Italia ma in gran parte d'Europa convergono ossia sul riconoscimento che la libertà e la democrazia sono dei patrimoni da difendere da parte di tutti. Intitolare oggi questa via, poi se vorrà in futuro a discrezione dell'Assessore Catellani perché è evidente che questa era una Mozione che può essere una Mozione pluriuso nel senso che se vorrà successivamente intitolare an-che un parco alla data specifica "9 novembre 1989" con la dizione casomai anche più in piccolo "Caduta del Muro di Berlino" potrà essere a sua discrezione ma oggi se il Consi-glio Comunale delibera di intitolare questa via, una via i caduti, ripeto, caduti del Muro di Berlino inglobando in questo atto di memoria le persone fisiche che hanno perso la vita per la libertà e ricordando il simbolo negativo che il muro ha rappresentato per tanti anni dico che è un ottimo successo e noi ce ne rallegriamo e ringraziamo tutti i gruppi per il contributo e per il voto che vorranno dare. Consigliere Gigliola Venturini Grazie Presidente. Mettere in contrapposizione i caduti con la caduta francamente non sarebbe ragionevole né serio. Le motivazioni che ha portato il Consigliere Rinaldi dicono chiaramente che cosa significa per noi sacrificio individuale delle persone, aspirazioni in-dividuali di ciascuno alla libertà personale e quindi onore al merito e sicuramente massi-mo riconoscimento tutte le vittime del Muro di Berlino e, permettetemi di aggiungere, a tutte le vittime di tutti i muri che ancora esistono sulla faccia della terra. Noi pertanto non abbiamo motivi, non avremmo motivi per la votare contro questa Mozione, come abbiamo già detto, permettetemi però di dire anche qualcos'altro. Non si tratta solo, abbiamo fatto una richiesta, quella di cambiare in "caduta" del Muro di Berlino e non "caduti", non era una richiesta, come dire, da piccolo cabotaggio ma c'è un'idea dietro e ve la consegna così da insegnante quale sono. Il 1989, ormai nelle scuole, Iotti parlava di trasmettere ai nostri figli il senso della storia vera, rappresenta la vera fine del secondo conflitto mondia-le questo rappresenta, io vi posso garantire che non c'è esame di terza media dove non venga chiesto che cosa è accaduto in Europa e a Berlino nel 1989. Allora chiedere che si parlasse di caduta del Muro di Berlino come del resto si è parlato per tutto il tempo in questa aula, si è parlato di iniziative, si è parlato di rapporti con la città di Berlino, abbia-mo parlato di tutto ciò che possiamo fare per consolidare l'idea di un grande fatto storico che ha cambiato la storia dell'Europa appunto "la caduta" del Muro di Berlino e dentro di sé si porta la memoria di tutti i caduti che l'hanno preceduto. Volevo stigmatizzare questa cosa perché non era una richiestina, come dire, di aggiustamento di piccolo calibro ma era una richiesta forte basata sull'idea che trasmettere e mettere nero su bianco questa data storica accanto alle altre grandi date storiche che hanno segnato l'evoluzione del mondo verso una possibilità di libertà e di pace che secondo me è un po' un'occasione perduta nulla togliendo ai "caduti" del Muro di Berlino che sicuramente meritano tutto il nostro rispetto quindi io non so, non posso fare altro e vi confesso che ho anche valutato la possibilità di fare la dichiarazione in dissenso e di astenermi ma francamente, come di-cevo prima, non ho motivi per non votare a favore dei “caduti” del Muro di Berlino però vi consegno questa cosa, sappiate che il 1989 per le giovani generazioni è destinato ad es-sere molto molto importante, più importante di tante altre che ancora si studiano a memo-ria ma che forse ormai hanno perso di significato e quindi, mi fermo qui, noi voteremo a favore, però ci tenevo a motivare questa mia richiesta. Entra il Consigliere Filippi.

Consiglieri presenti n. 39. Consigliere Angelo Alessandri Grazie Presidente. Esprimo il voto favorevole del gruppo Lega Nord ma volevo aggiunge-re un paio di riflessioni. E' stata fatta molta retorica ma mi associo anch'io. Retorica per-ché penso che un momento di riflessione una data come questa la debba anche portare al di là del ricordo storico. Nel 1989 è caduto un muro che da qualche anno si stava sgre-tolando, con Gorbaciov qualcosina si era mosso anche prima ed è un muro che ha diviso l'intera Europa in una guerra fredda che ci ha portato prendere posizioni anche pesanti. La città di Reggio Emilia è imperniata di intitolazioni che si riferiscono a quegli anni, noi abbiamo un sacco di vie che portano riferimenti di una divisione della guerra fredda co-me via Unione Sovietica, via Stalin, via Lenin qualcuno diceva "via" qualcun altro diceva invece "venite". Siamo veramente divisi Don Camillo e Peppone in qualche modo traspor-tato anche nelle intitolazioni. Noi abbiamo un bellissimo retaggio storico, pensate al Pa-lazzo Ducale che però per motivi di quel momento fu chiamato Palazzo Allende perché c'era la politica che ci divideva. Noi oggi dobbiamo andare a riscoprire un po' di cose e ci sarà a breve, mi auguro, anche la discussione in merito a una proposta della Lega per in-titolare un parco a Fantini, ci sono anche cose che ci riguardano personalmente, riguar-dano la nostra storia locale, chi ha costruito qualcosa già a Reggio esiste. I muri sono sempre esistiti per dividere nel momento in cui non si affrontavano per tempo i problemi dal vallo di Adriano alla muraglia cinese, arriviamo fino ai giorni nostri con muri che anco-ra esistono e penso ai muri ed ai recinti del popolo Sarawi in Marocco piuttosto che al muro della confine della dogana tibetana. Ci sono, i muri esistono e spesso nella comple-ta ignoranza da parte nostra, parliamo di cose alte e poi ci dimentichiamo di chi soffre tutti i giorni. È anche vero che i muri continueranno ad essere costruiti per essere dopo demo-liti. Costruiti perché l'incapacità spesso politica ti porta di fronte al fatto che non può pre-vedere invasioni se non hai preparato il terreno prima e l'unica soluzione diventa … ma questo perché qualcuno non ha fatto il suo lavoro prima; spesso di fronte al discorso che tutto è ineluttabile non si preparano gli strumenti giusti. Guardate che quello che succede Luzzara in questi giorni è l'incapacità di sapere prevedere ciò che vent'anni fa era preve-dibilissimo poi a quel punto di mettere un muro e quel muro lo costruisci finché la politica non riesce dare una soluzione ed allora il muro lo devi demolire. Abbiamo demolito a Ber-lino, lo abbiamo demolito da altre parti e io mi auguro di demolire anche quelli che ho ci-tato ma perché noi siamo, incapaci di fare previsioni politiche serie come forse qualcuno in passato è stato in grado di fare; noi oggi siamo veramente di fronte ad una classe poli-tica che ha perso la capacità di analizzare il futuro, di prendere decisioni spesso oculate. Ora di fronte a noi ci sono un sacco di sfide, io ne vedo almeno una cinquantina, oramai tra i convegni che sto facendo e che ci stanno riguardando, che presuppongono di dover fare scelte importanti, mettere in chiaro che ci sono dei paletti importanti e costruire un fu-turo con dei valori che siano condivisi. Mi sembra che da parte della classe politica oggi questo non ci sia. Nel 2005 si discusse della stessa cosa in Parlamento e il centro-sinistra votò contrario sui "Caduti del muro di Berlino", oggi ci troviamo a fare la stessa discussione, quattro anni dopo, con un'apertura mentale diversa ma che forse non c'è fat-to capire l'importanza di quella data. Io andai in Russia qualche anno prima della pere-strojka e mi ricordo quanto difficile fosse parlare di queste cose. A me sembra che tutto quello che è avvenuto negli ultimi vent'anni in questo paese, sono vent'anni esatti, non abbia insegnato niente. Ancora oggi stiamo dividendo, spesso e volentieri su questioni ideologiche quando l'ideologia è sparita ma il retaggio è troppo forte per essere superato a me sembra in tutto e per tutto, in questo paese, si faccia prima a scavalcare i muri che abbatterli. Sarebbe forse opportuno, visto quello che sta succedendo in questi giorni, con un clima violento, violento perché passando da facebook, alle minacce di morte, all'isti-gazione da parte di un segretario anche conosciuto da quel ragazzo di Vignola, arrivando fino alle minacce delle Brigate rosse che in questi giorni, o quanto meno stella cinque punte, mi sembra che ci siano ancora troppi cattivi maestri in giro per questo paese che

creano muri, cercano l'odio, cercano lo scontro a tutti i costi e voi sapete bene, gli inse-gnanti lo sanno meglio di me, che i cattivi maestri generano pessimi alunni. Dopo quello che è avvenuto con Biagi, nell'indifferenza totale a Bologna ancora oggi, è quasi un fasti-dio celebrare Biagi ricordando quello che è avvenuto; a me fa pensare che non si è capi-to assolutamente niente. Allora proprio quando non si capisce niente, ed è questa la mia preoccupazione, ricordiamoci vent'anni fa che cos'è successo intitolando anche qualcosa che lo ricordi alle generazioni future, ma la mia paura è che ci saremmo costretti non pre-vedendo quello che sta accadendo o ignorando i segnali che stanno arrivando e di altri muri provvisori ne dovremo costruire ancora per riuscire ad abbatterli successivamente. Io mi auguro che questa comprensione che certi passaggi vanno superati ci coinvolga tutti e non solo nella retorica di oggi perché altrimenti non sarebbe servito a niente. Escono i Consiglieri Riva, Giovannini, Prandi. Consiglieri presenti n. 36 Presidente Emanuela Caselli Grazie Consigliere. Non risultano iscritti altri interventi per la dichiarazione di voto. Dichia-ro perciò aperta la votazione in merito alla Mozione numero 6 relativamente alle iniziative celebrative del Muro di Berlino. Come giustamente mi ricordava per la correzione con la dicitura di intitolare un giardino, una via, una piazza cittadina ai “Caduti del Muro di Berli-no” come emendata dal Consigliere Eboli stesso in precedenza. Dichiaro aperta la vota-zione. Il Presidente mette in votazione la Mozione n. 6 in ordine alla previsione di iniziative celebrative della caduta del Muro di Berlino e ne

Proclama  

il seguente esito  

PRESENTI : 36 ASTENUTI: 0 VOTANTI: 36 FAVOREVOLI : 36 Spaggiari (C.A.) - Alessandri, Barbieri, Iotti, Irali, Parenti, Vinci (L.N.P.) - Baccarini, Ballarini, Campioli, Capelli, Carbognani, Caselli, Cattani, Cavatorti, Cigarini, De Lucia, Montanari Federico, Montanari Valeria, Olivo, Pierfederici, Rinaldi, Rodolfi, Salsi, Scarpino, Vecchi, Venturini (P. Democr.) – Bassi, Cataliotti, Eboli, Filippi, Gualtieri, Terenziani (P.d.L.) - Olivieri (Re 5 Ste) – Nasuti (Sin. E Ve.) - Damian (U.D.C.) CONTRARI : 0 Il Consiglio approva all'unanimità. Presidente Emanuela Caselli Do comunicazione ai Consiglieri che la Mozione numero 13 presentata dal Consigliere Iotti Matteo come primo firmatario è stata ritirata. In virtù di ciò posso dichiarare chiuso questo Consiglio Comunale e auguro a tutti una buona serata. La seduta termina alle ore 17:27

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE F.to CASELLI EMANUELA IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO GENERALE F.to VECCHI F.to REBUTTATO

CERTIFICATO DI PUBLICAZIONE Si certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo Pretorio il giorno 22/02/2010 e che vi resterà sino a 09/03/2010, a norma dell’art. 124 del Dlgs. n. 267/2000.

Dalla Residenza Municipale, li 22/02/2010 IL MESSO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE F.toSANTINI F.to REBUTTATO Il presente verbale è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 15/02/2010 con atto n. 2390/48.