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COMUNE DI COLOGNOLA AI COLLI Provincia di Verona ORIGINALE N. 9 Reg. Delib. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Adunanza STRAORDINARIA PRIMA Convocazione Seduta PUBBLICA OGGETTO: URBANISTICA: Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione del Piano de- gli Interventi.- L’anno DUEMILADIECI addì DODICI del mese di APRILE alle ore 18,00 nella residenza municipale. Con inviti diramati in data utile si è riunito il Consiglio Comunale.- Eseguito l’appello risultano: P. A. MARTELLETTO Alberto si CHIAMENTI Roberto si ZUMERLE Gianpaolo si NOGARA Andrea si PIUBELLO Giovanna si VERZINI Giovanni si MARTINELLI Donato si TREGNAGHI Tiziano si CASANOVA Bruno si VELLI Giuseppe si MIGLIORINI Giovanni si TOSADORI Alessandro si DAL DOSSO Maria in Dal Dosso si MARINELLO Nicola si ZIGIOTTO Marisa ved. Petterlini si DAVOLI Rosario si ZECCHIN Sandro si Partecipa all’adunanza il Segretario Generale AMADORI dott.ssa Maria Cristina, che cura la verbalizzazio- ne avvalendosi della collaborazione del personale degli uffici.- Il Sig. MARTELLETTO ALBERTO, nella sua veste di Sindaco, constatato legale il numero degli intervenu- ti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, compre- so nell’odierna adunanza.-

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COMUNE DI COLOGNOLA AI COLLIProvincia di Verona

ORIGINALE

N. 9 Reg. Delib.

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Adunanza STRAORDINARIA PRIMA Convocazione Seduta PUBBLICA

OGGETTO: URBANISTICA: Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione del Piano de-gli Interventi.-

L’anno DUEMILADIECI addì DODICI del mese di APRILE alle ore 18,00 nella residenza municipale. Con

inviti diramati in data utile si è riunito il Consiglio Comunale.-

Eseguito l’appello risultano:

P. A.

MARTELLETTO Alberto si

CHIAMENTI Roberto si

ZUMERLE Gianpaolo si

NOGARA Andrea si

PIUBELLO Giovanna si

VERZINI Giovanni si

MARTINELLI Donato si

TREGNAGHI Tiziano si

CASANOVA Bruno si

VELLI Giuseppe si

MIGLIORINI Giovanni si

TOSADORI Alessandro si

DAL DOSSO Maria in Dal Dosso si

MARINELLO Nicola si

ZIGIOTTO Marisa ved. Petterlini si

DAVOLI Rosario si

ZECCHIN Sandro si

Partecipa all’adunanza il Segretario Generale AMADORI dott.ssa Maria Cristina, che cura la verbalizzazio-

ne avvalendosi della collaborazione del personale degli uffici.-

Il Sig. MARTELLETTO ALBERTO, nella sua veste di Sindaco, constatato legale il numero degli intervenu-

ti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, compre-

so nell’odierna adunanza.-

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Oggetto: URBANISTICA: Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione del Piano degli Interventi.-

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PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA EX ART. 49 D.Lgs. 18/08/2000, n. 267

Visto, si esprime parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica.-

Lì 12/04/2010

IL RESPONSABILE SETTORE SERVIZI TECNICI

EDILIZIA PRIVATA

f.to geom. Giancarlo Zenaro

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Proposta di delibera di iniziativa del Sindaco ALBERTO MARTELLETTO.-

Premesso che:- il Comune di Colognola ai Colli è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con deli-

berazione della Giunta Regionale Veneto n. 7196 del 16/12/1991 in vigore dal 29/02/1992 a cui sono seguite successive varianti parziali redatte ai sensi degli artt. 42 e 50 della L.R. 27/06/1985, n. 61;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 5 del 28/03/2007, esecutiva ai sensi di legge, è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.), ai sensi dell’art. 15, comma 5 della L.R. n. 11/2004, successivamente approvato dalla Conferenza di Servizi in data 06/12/2007 ai sensi dell’art. 15, comma 6 della L.R. n. 11/2004 e ratificato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 4152 del 18/12/2007 (B.U.R. n. 7 del 22/01/2008);

- al fine di concretizzare le scelte strategiche del Piano di Assetto del Territorio, si è ritenuto opportuno dotare il Comune di un nuovo strumento urbanistico operativo, procedendo alla redazione del Piano degli Interventi con forme e contenuti adeguati alla L.R. 23/04/2004, n. 11;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 29 del 30/07/2008, esecutiva ai sensi di legge, sono state approvate le “Linee guida e criteri generali” da applicarsi agli accordi pubblico/privato in attuazione dell’art. 6 della L.R. n. 11/2004 e dell’art. 16 delle Norme Tecniche del P.A.T.I.;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 56 del 29/12/2008, esecutiva ai sensi di legge, è stato preso atto dell’avvenuta illustrazione del “Documento del Sindaco” per il Piano degli Interventi;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 42 del 30/11/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato preso atto dell’avvenuta illustrazione dell’integrazione al “Documento del Sindaco” per il Piano degli Interventi;

- con l’elaborazione delle linee guida e criteri generali succitati, l’attività amministrativa pro-pedeutica all’elaborazione e stipulazione degli accordi di cui all’art. 6 della L.R. n. 11/2004, ha dato riscontro all’art. 11 della legge n. 241/1990 che recita “…a garanzia dell’imparziali-tà e del buon andamento dell’azione amministrativa, in tutti i casi in cui una pubblica ammi-nistrazione conclude accordi nelle ipotesi previste al comma 1, la stipulazione dell’accordo

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è preceduta da una determinazione dell’organo che sarebbe competente per l’adozione del provvedimento”;

- dopo la presentazione del Documento Preliminare Programmatico, con cui è stato dato av-vio al procedimento partecipativo sul nuovo strumento urbanistico, è stato posto in essere un percorso di pubblicizzazione con consultazioni per la costruzione del Piano, con associa-zioni economiche e sociali portatrici di interessi diffusi, con la cittadinanza e con i tecnici operanti sul territorio (come da testo-convocazioni sub b) nonché con gli Enti pubblici coin-volti nei processi di governo del territorio (come da testo-convocazione sub c) e che pertan-to risulta ottemperato a quanto disposto dall’art. 5 e dall’art. 18, comma 2 della L.R. n. 11/2004;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 104 del 13/07/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato espresso il parere preliminare circa le proposte di accordo pubblico/privato ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 11/2004;

- con l’avviso di deposito sono stati fissati i termini di deposito e di osservazioni prot. n. 10450 del 31/07/2009 delle proposte di accordo pubblico/privato ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 11/2004 con il quale;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 130 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato preso atto della mancanza di osservazioni e sono stati confermati i pareri negativi ri-spetto alle proposte pervenute da parte delle ditte:o Stevanella Saverio e Francescoo Prando Giuseppe e Zoppi Maria Teresao Pace Luigio Fasoli Augusta – Laita Sorelleo Società M.I.A. s.a.s.

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 131 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, si è stata valutata l’osservazione prodotta dalla ditta Ferro Giancarlo e Ferro Giovanna in data 2/08/2009 prot. n. 11493, controdeducendola e confermando il parere negativo;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 132 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, non si è ritenuto di accogliere la proposta della ditta Glisenti Giovanni e Gino e, contempo-raneamente, è stato rigettato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 133 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 134 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della ditta Giusti Rossana e Gugole Rino ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 135 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della ditta Girardi Luigi e Baltieri Carlina ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 136 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della ditta Baldo Michele ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Giunta Comunale n. 137 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della ditta Scuola Apostolica Bertoni degli Stimmatini ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

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- con deliberazione di Giunta Comunale n. 138 del 05/10/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stata accolta la proposta della ditta Ferro Carlo, Riboni Carla, Ferro Giuseppe Massimo, Ferro Marco, Ferro Giovanni, Ferro Camilla e Ferro Matteo ed è stato approvato lo schema di accordo predisposto;

- con deliberazione di Consiglio Comunale n. 47 del 29/12/2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato adottato il Piano degli Interventi, costituito dagli elaborati progettuali predisposti:a) dall’arch. Valentino Gomitolo di Verona incaricato per la parte urbanisticab) dallo Studio Geologia e Tecnica Ambientale di Verona incaricato per la parte geologica

e di compatibilità ambientalec) dallo Studio Benincà di San Martino Buon Albergo incaricato per l’analisi agronomica

e la predisposizione del prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambien-tale

d) dallo Studio Daniel Mantovani per la formazione del quadro conoscitivoprodotti rispettivamente in data 22/12/2009 prot. n. 17394, in data 18/12/2009 prot. n. 17296, in data 21/12/2009 prot. n. 17363 ed in data 22/12/2009 prot. n. 17391 costituiti da: Tavola 1 Intero Territorio Comunale (scala 1:5000) Tavola 2 Dimensionamento Tavola 3.1 Zone Significative: Capoluogo (scala 1:2000) Tavola 3.2 Zone Significative: Sud-Ovest (scala 1:2000) Tavola 3.3 Zone Significative: Sud-Est (scala 1:2000) Tavola 3.4 Zone Significative: San Vittore (scala 1:2000) Tavola 3.5 Zone Significative: Monte Casteggioni Tavola 4.1 Centro Storico – Pieve: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.1P Centro Storico – Pieve: progetto (scala 1:1000) Tavola 4.2 Centro Storico – San Zeno: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.2P Centro Storico – San Zeno: progetto (scala 1:1000) Tavola 4.3 Centro Storico – Villa: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.3P Centro Storico – Villa: progetto (scala 1:1000) Tavola 4.4 Centro Storico – Monte: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.4P Centro Storico – Monte: progetto (scala 1:1000) Tavola 4.5 Centro Storico – Strà: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.5P Centro Storico – Strà: progetto (scala 1:1000) Tavola 4.6 Centro Storico – San Vittore: analisi (scala 1:1000) Tavola 4.6P Centro Storico – San Vittore: progetto (scala 1:1000) Tavola 5 Beni Culturali Tavola 6 Fabbricati non più funzionali al fondo agricolo Tavola 7 Individuazione degli allevamenti intensivi e delle fasce di rispetto Tavola 8 SAU – Consumo SAU corrispondente alle azioni del PI Tavola 9 Vincolo Forestale L.R. n. 52/78 – Aggiornamento aree boscate Tavola 10 Rete ecologica Tavola 11 Carta della compatibilità idraulica Norme Tecniche Operative Repertorio Normativo Glossario delle definizioni e dei parametri urbanistici ed edilizi Registro dei crediti edilizi Relazione programmatica Allegato A Individuazione delle aree a rischio archeologico Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale Relazione tecnico-agronomica Relazione di compatibilità geologica Valutazione di compatibilità idraulica

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Banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente l’aggiornamento del quadro conosciti-vo di riferimento nonché le informazioni contenute nelle tavole grafiche, nelle norme tecniche e nella relazione programmatica;

Tutto ciò premesso;

Considerato che ai sensi dell’art. 18, comma 3 della L.R. 23/04/2004, n. 11 il Piano è stato pub-blicato mediante deposito, unitamene al provvedimento di adozione, presso la Segreteria del Comune a partire dalla data del 05/01/2010 e fino al 05/02/2010. Il termine per la presentazione delle osservazioni scadeva il giorno 07/03/2010;

Dato atto che di tale deposito è stata data ampia divulgazione tramite:- pubblicazione all’albo pretorio- pubblicazione presso locali pubblici comunali- pubblicazione sul quotidiano “L’Arena” in data 17/01/2010- pubblicazione sul quotidiano “Il Giornale di Vicenza” in data 17/01/2010- pubblicazione sul sito internet appositamente dedicato del Comune

Precisato che ad oggi sono pervenute le seguenti osservazioni:

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

1 Cavestro Eugenio 11/02/2010 1862

2 Impresa Edile Lucchi Rino & C. s.n.c. 20/02/2010 2345

3 Zoppi Angelo 22/02/2010 2430

4 Prando Giuseppe Zoppi Maria Teresa 02/03/2010 2835

5 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2873

6 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2874

7 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2875

8 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2876

9 Golo Rita Ghezzer Ettore Tolu Rossella 04/03/2010 2947

10 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2949

11 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2950

12 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2952

13 Gianese Nello 04/03/2010 2953

14 Cavallini Marco 04/03/2010 2954

15 Cavallini Marco 04/03/2010 2955

16 Brocato Antonio 04/03/2010 2956

17 Brocato Antonio 04/03/2010 2957

18 Grisi Paolo 04/03/2010 2972

19 Perobelli Tiziano 04/03/2010 2981

20 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3086

21 Luciani Paolo 05/03/2010 3088

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N. RICHIEDENTE DATA PROT.

22 Ufficio Tecnico Comunale 05/03/2010 3113

23 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3255

Considerato che il Responsabile del Settore Servizi Tecnici – Edilizia Privata con nota prot. n. 3113 del 05/03/2010 depositava alcune osservazioni d’ufficio relative all’adottato Piano degli Interventi;

Precisato che con nota prot. n. 1175 del 10/03/2010, pervenuta al prot. n. 3757 in data 11/03/2010 dal parte del Consorzio di Bonifica “Alta Piana Veneta” è stato inoltrato il parere di compatibilità idraulica il quale recita:“Relativamente alla nuova proposta del Comune di Colognola ai Colli, vengono di seguito ri-portate le principali caratteristiche integrate via mail in data 04/03/2010, che si allegano alla presente (le misure compensative proposte dai Professionisti sono puntualmente riepilogate nella tabella elaborata come “estratto” della relazione tecnica anch’essa allegata al presente documento)

AREASUPERFICIE

TERRTORIALE(ettari)

VOLUMESPECIFICOD’INVASO

(m3 per ettaro di ambi-

to di lottizzazione)

VOLUMED’INVASO

(m3)

PORTATA SPECIFI-CA

IN USCITA(1/s per ettaro di ambito

di lottizzazione)

N. 1 1,885 448 845 5

N. 2 1,785 471 841 10

N. 3 0,443 476 211 10

N. 4 1,568 469 736 10

N. 5 1,979 364 721 10

N. 6 3 529 1.587 10

N. 7 0,949 503 478 10

N. 8 0,18 430 78 10

N. 9 1,28 471 603 10

N. 10 0,68 428 291 10

N. 11 0,60 494 297 10

N. 13 0,11 430 48 10

N. 14 0,6 494 297 10

N. 15 0,32 430 138 10

N. 16 0,23 430 99 10

Tutto ciò premesso, con la presente si esprime

PARERE FAVOREVOLE

Allo studio della Valutazione di Compatibilità idraulica a firma del Dr. Geol. Romano Rizzotto e dell’Ing. Sara Pozzerle, relativo al Piano degli Interventi in oggetto.

Vengono tuttavia indicate le seguenti prescrizioni:

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a) relativamente alla scelta di sistemi di filtrazione si richiama quanto stabilito ai sensi della D.G.R. n. 2948 del 6 ottobre 2009, con particolare riferimento alla seguente indicazione: almeno il 50% del volume di mitigazione deve essere accumulato su invasi superficiali;

b) a base del dimensionamento di eventuali trincee e/o vespai, l’indica efficace dei vuoti non potrà superare il valore pari al 25% del volume complessivo del dispositivo adottato, valo-re che comunque dovrà essere verificato mediante prove in sito, da allegare agli elaborati tecnici da sottoporre, in fase esecutiva, al parere dello scrivente;

c) ove consentito dalla presenza di un materasso alluvionale permeabile, potranno essere pro-posti particolari dispositivi di collegamento con la falda sottostante, previa specifica valu-tazione geologica da sottoporre allo scrivente consorzio; qualora si prevedano bacini di la-minazione con percolazione in falda del volume invasato, il dimensionamento dell’opera dovrà essere fondata su uno specifico studio geologico, anche in relazione alle massime escursioni del livello freatico;

d) per tutte le aree soggette a trasformazione, dovranno essere preventivamente sottoposte al-l’approvazione dello scrivente Consorzio gli elaborati tecnici esecutivi delle misure di com-pensazione idraulica col dimensionamento ed i particolari costruttivi;

e) per le lottizzazioni che utilizzano vie d’acqua pubbliche o private per lo scarico differito nel tempo dei volumi invasati, dovrà essere predisposta specifica relazione ed elaborato grafi-co, ove siano riportati lo stato di fatto e gli interventi previsti;

f) tutte le aree a parcheggio dovranno essere realizzate con pavimentazione poggiante su ve-spaio in materiale arido permeabile, dello spessore minimo di 0,50 m e condotte drenanti di diametro Ø 200mm alloggiate sul suo interno, collegate alla superficie pavimentata me-diante un sistema di caditoie;

g) nel computo dei volumi da destinare all’accumulo provvisorio delle acque meteoriche, non potranno essere considerate eventuali “vasche di prima pioggia”; queste infatti svolgono la funzione di trattenere acqua nella fase iniziale dell’onda (anticipatamente al colmo di piena) e si troveranno quindi già invasate nella fase di massima portata della piena;

h) in presenza di scarichi in corsi d’acqua demaniali, prima dell’esecuzione dei lavori, è ne-cessaria l’acquisizione della specifica concessione idraulica.”;

Considerato che con nota del 18/03/2010 prot. n. 153540, pervenuta al prot. n. 4001 del 20/03/2010 l’Unità Periferica del Genio Civile di Verona ha espresso la seguente Valutazione do Compatibilità Idraulica:

“…si esprime parere favorevole

all’adozione delle soluzioni e misure compensative individuate per le aree di intervento dalla n. 1 alla n. 16 subordinatamente all’osservanza delle prescrizioni elencate nel citato parere del Consorzio. Si precisa altresì che il progetto definitivo delle misure compensative da svilupparsi in fase attuativa delle previsioni di piano, dovrà essere valutato dal Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta (ex Zerpano Adige Guà).

Per le rimanenti aree dalla n. 17 alla n. 29

si prende atto delle asseverazioni

dalle quali emerge che gli interventi previsti non comportano variazioni che possano modifica-re significativamente il regime idraulico del territorio.”;

Dato atto che con specifico avviso di partecipazione alla pianificazione (prot. n. 312 del 12/01/2010) sono stati invitati gli Enti territorialmente competenti nell’ambito della formazione del Piano degli Interventi a far pervenire le proprie osservazioni;

Considerato che alla data odierna nessuno degli Enti ha fatto pervenire osservazioni;

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Visto l’art. 18, comma 4 della L.R. n. 11/2004, il quale dispone che il Consiglio Comunale, nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, de-cide sulle stesse ed approva il piano;

Ritenuto di procedere all’esame e decisione in ordine alle osservazioni pervenuto per ogni sin-gola osservazione;

Dato atto che:- l’art. 78, commi 2 e 4, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone:

2. Gli amministratori di cui all’art. 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o af-fini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correla-zione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’am-ministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.4. Nel caso di piani urbanistici, ove la correlazione immediata e diretta di cui al comma 2 sia stata accertata con sentenza passata in giudicato, le parti di strumento urbanistico che costituivano oggetto della correlazione sono annullate e sostituite mediante nuova variante urbanistica parziale. Nelle more dell’accertamento di tale stato di correlazione immediata e diretta tra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini è sospesa la validità delle relative disposizioni del piano urbanistico.;

- pertanto, occorre procedere a votazione separata e frazionata su singole componenti del Pia-no degli Interventi in oggetto senza la presenza di quei Consiglieri che possano di volta in volta ritenersi interessati, soluzione ritenuta ragionevole e legittima dalla giurisprudenza a fronte della disciplina di cui all’art. 78 del D.Lgs. n. 267/2000;

- la votazione e l’approvazione del piano urbanistico comunale, vista l’unitarietà del suo con-tenuto, deve necessariamente comprendere una votazione conclusiva con la partecipazione di tutti i Consiglieri Comunali (anche di coloro che non si siano espressi sui singoli punti del disegno pianificatorio, a causa di interessi specifici rispetto agli stessi) e deve avere ad oggetto l’intero documento pianificatorio (in questo senso si veda la sentenza del T.A.R. Veneto – Sezione I, n. 4159 del 06/08/2003);

Ritenuto pertanto necessario procedere a discussione e votazione separata e frazionata per sin-gole osservazioni pervenute per consentire ai Consiglieri Comunali di volta in volta interessati, ai sensi dell’art. 78 del D.Lgs. n. 267/2000, di non partecipare alla discussione e votazione e di procedere successivamente alla votazione conclusiva sull’intero Piano degli Interventi in ogget-to, alla quale prendano parte anche i Consiglieri Comunali che non si siano espressi sulle singo-le osservazioni pervenute;

Visto l’allegato parere del progettista arch. Valentino Gomitolo, in ordine alle osservazioni pre-sentate (allegato sub b) alla presente delibera a farne parte integrante e sostanziale);

Considerato che il Presidente dispone che si proceda con le controdeduzioni alle osservazioni pervenute, invitando l’arch. Valentino Gomitolo, incaricato alla redazione urbanistica del Piano degli Interventi, ad intervenire come relatore;

Il Sindaco, preliminarmente, evidenzia che si tratta di uno strumento urbanistico importante ed innovativo che è stato redatto in modo prudenziale anche per il rispetto del nostro territorio tan-to è vero che è stato utilizzato solo il 18% del potenziale edificatorio previsto nel PATI. Si di-spiace che qualcuno abbia percorso strade destinate a dare informazioni diverse e non corrette in questo senso parlando di “boom del mattone a Colognola o di un’edificazione in zone dove ad-dirittura non abbiamo aggiunto nulla attraverso il piano degli interventi”, invitando ad attenersi alla realtà dei fatti.-

Illustra le modalità di trattazione della delibera: illustrazione, discussione e votazione di ogni singola osservazione ed a conclusione la discussione generale e la votazione finale.-

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Entra in aula il Consigliere Casanova Bruno (presenti n. 13).-

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OSSERVAZIONE N. 1

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

1 Cavestro Eugenio 11/02/2010 1862

L’osservazione pervenuta rileva:che a seguito di un controllo del Nuovo Piano degli Interventi ai sensi della L.R. 11/2004 e dopo un colloquio con l’U.T. del suddetto Comune, è stato verificato che all’interno delle Norme Tecniche Operative, più precisamente nella zona territoriale “E2/A” Pedecollinare, non è stato inserito il seguente intervento fra quelli ammissibili: «..la realizzazione di strutture agricolo/pro-duttive così come definite con provvedimento della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 50 com-ma 1° lettera d) LR n. 11/2004 e sue eventuali modifiche ed integrazioni...»; diversamente nelle altre zone territoriali agricole di pianura e di collina (Ei lA, Ei /B, E2/B), il sopraccitato inter-vento viene indicato tra quelli ammissibili.Detto questo, con la presente comunicazione il sottoscritto

CHIEDEche la sopradescritta norma venga adottata anche per la zona territoriale “E2/A” Pedecollinare.

CONTRODEDUZIONE

In riferimento al territorio agricolo il PI nelle proprie NTO conferma e fa propria la normativa previgente.Lo Studio Benincà ha contribuito a redarre tali norme in adeguamento e in allineamento agli artt. 43-45 della LR 11/04 in attesa di una trattazione tematica delle zone agricole. In tale fase solamente nella zona agricola E2/A Pedecollinare non è stato inserito tra gli interventi ammissi-bili la realizzazione di strutture agricolo/produttive così come definite con provvedimento della Giunta Regionale ai sensi dell’art.50 comma 1° lettera d) LR 11/2004 e sue eventuali modifiche ed integrazioni. Si tratta di un refuso in quanto già la normativa previgente ammetteva tale inter-vento.Pertanto l’osservazione viene accolta e si provvede ad integrare le NTO in riferimento alla zona agricola E2/A Pedecollinare.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione e della controdeduzione.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 1 Ditta Cavestro Eugenio prot. 1862 in data 11/02/2010;

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Martinelli, Migliorini, Dal Dosso, Davoli (Presenti n. 13)

Con: voti favorevoli n. 10 espressi con alzata di manoastenuti n. 3 espressi con alzata di mano (Marinello, Zigiotto, Zecchin)

su n. 13 Consiglieri presenti, n. 10 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di accogliere l’osservazione n. 1.-

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OSSERVAZIONE N. 2

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

2 Impresa Edile Lucchi Rino & C. s.n.c. 20/02/2010 2345

GZ/es pag. n. 9

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L’osservazione pervenuta rileva:Il terreno sopraccitato, della superficie complessiva pari a metri quadrati 589, è individuato dal Piano degli Interventi del Comune di Colognola ai Colli, in zona “F3” (zona adibita a spazi aperti pubblici attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e lo sport, i parchi urbani, le aree boscate pubbliche, gli spazi aperti di libera fruizione per usi collettivi e relativi servizi).Si precisa che in passato, l’area suddetta era dapprima individuata dal P.R.G. come porzione di una zona “C” più vasta, di espansione residenziale, poi divenuta soggetta a piano di lottizzazio-ne, avente come soggetto attuatore e ditta esecutrice delle opere, l’impresa edile Lucchi Rino & C. snc. In tale contesto, sono stati ceduti al Comune tutti gli standard di urbanizzazione primaria e secondaria previsti, incluse perciò le superfici destinate all’allargamento stradale di Via Ison-zo, il parcheggio pubblico, le aree a marciapiede destinate al traffico pedonale. il verde pubbli-co.Con le costruzioni destinate ai lotti del P.d.L. sopraccitato, si è dovuto mantenere la distanza mi-nima di metri 10, misurata a partire dai muri dei capannoni, situati proprio sui confine est, della proprietà intestata alla Premiata Forneria Veneta s.r.l., in Via Trieste. Si è ritenuto perciò di mantenere una fascia di terreno, avente larghezza pari a metri 5, privata di cubatura in tutta tra-sferita sui lotti edificabili del P.d.L., ad uso verde privato, in proprietà all’impresa edile Lucchi Rino e C. snc, a ridosso dei suddetti capannoni.Dal piano degli interventi risulta invece che tale area è ora adibita a zona “F3”.Con la presente, si chiede pertanto che tale area sia inserita all’interno del perimetro che rac-chiude la zona identificata dal Piano degli interventi come “RU/6”, (zona di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica).Così facendo, si darebbe più spazio, adibito a verde privato, alle future costruzioni residenziali previste dal Piano di recupero, a miglioramento della qualità urbana ed ambientale del futuro in-tervento previsto nella zona adibita a riqualificazione e ristrutturazione urbanistica “RU/6”, e delle zone limitrofe.Un’eventuale previsione volta a creare una zona da adibire a verde pubblico, potrebbe comun-que essere realizzata direttamente dal soggetto attuatore del Piano di Recupero. attraverso la cessione degli standard primari e secondari, peraltro obbligatoria, con una conformazione tale da favorire maggiormente, rispetto alla forma stretta ed allungata dell’attuale zona “F3”, la de-stinazione a spazi aperti pubblici attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e io sport..In tal modo, il Comune sarebbe totalmente esonerato dall’accollarsi eventuali i:en spese ed one-ri relativi, necessari all’eventuale esproprio dell’area di nostra proprietà. Attualmente ricadente in zona “F3”.

CONTRODEDUZIONE

Da una verifica si è riscontrato che nella stesura della Variante n. 1 al PRG previgente la zona oggetto dell’osservazione è stata erroneamente classificata come zona F di PUA e classificata attualmente nel PI come F3/46 zona adibita a spazi aperti pubblici attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e lo sport, i parchi urbani, le aree boscate pubbliche, gli spazi aperti di libera fruizione per usi collettivi e relativi servizi.In realtà tale area è ad uso verde privato della zona residenziale adiacente classificata come B14/2.Ciò premesso l’osservazione viene accolta parzialmente, in quanto l’area passa da zona F3/46 a verde privato e non viene, però, ricompresa nella zona di riqualificazione e ristrutturazione ur-banistica adiacente su confine occidentale (RU/6), come richiesto nell’osservazione.

Il Sindaco illustra l’osservazione precisando che si tratta di un’area inserita tra una lottizzazione ed un immobile classificato, nel PATI, come fabbricato incongruo il quale è soggetto ad un pia-no di ristrutturazione urbanistica pertanto la ditta chiede la possibilità di uniformare l’area in esame applicando le norme previste per la ristrutturazione urbanistico. Precisa che si propone di accogliere parzialmente l’osservazione.GZ/es pag. n. 10

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Interviene l’arch. Gomitolo il quale aggiunge che l’area viene riclassificata “verde privato” trat-tandosi di un mero errore la precedente classificazione in zona F.-

Entra in aula il Consigliere Dal Dosso Maria (Presenti n. 14).-

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 2 Ditta Impresa Edile Lucchi Rino & C. s.n.c. prot. n. 2345 del 20/02/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Martinelli, Migliorin, Davoli (Presenti n. 14)

Con: voti favorevoli n. 10 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 14 Consiglieri presenti, n. 10 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di accogliere parzialmente l’osservazione n. 2.-

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OSSERVAZIONE N. 3

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

3 Zoppi Angelo 22/02/2010 2430

L’osservazione pervenuta rileva:- parte del terreno di proprietà per circa mq 1020 è stato inserito nel piano interventi con ter-

reno di altra proprietà nella Z.T.O. C1.5/1. La zona gode dei seguenti parametri urbanistici, max mc 800, rapporto di copertura 35%, altezza ml. 7, ed altri parametri riguardanti le di-stanze.

- Dalle visure catastali la superficie fondiaria di altra proprietà inserita nella Z.T.O. C1.5/1, risulta essere di mq 1411 che sommata alla superficie di mia proprietà dà una superficie fondiaria di mq 2431, dal calcolo analitico risulta il seguente il seguente parametro urbani-stico riferito all'intero comparto mc su mq 0,32. Il volume spettante alla mia proprietà risul-terebbe essere pari a mq 1020 x 0,32 = mc 326,40 volume appena sufficiente alla costruzio-ne di una casa unifamiliare, su di un unico piano di circa 110 mq lordi.

- Faccio infine notare che tutti i fabbricati esistenti su Via Molini, sono su due piani, e la co-struzione di una casa su di un unico piano non risulterebbe di certo inseribile nell'attuale contesto paesaggistico.

Chiedo, con la presente, di poter aumentare la cubatura fino a mc 800, sul mio terreno inserito nella ZTO C1.5/1, per poter costruire una casa su due piani.

CONTRODEDUZIONE

Non si ritiene opportuno aumentare il carico volumetrico insediativo nell’area oggetto dell’os-servazione rispetto a quello già indicato nel Repertorio Normativo - Zona C1.5/1.Inoltre si precisa che tutti gli interventi previsti dal PI sono valutati per la pianificazione del ter-ritorio comunale alla scala urbanistica senza tener conto delle proprietà catastali di ciascun sin-golo cittadino.L’osservazione, pertanto, non può essere accolta.

Il Sindaco illustra l’osservazione evidenziando che viene richiesto l’aumento della volumetria su parte di un mappale. Fa presente che la zona presenta già diverse difficoltà data la vicinanza con un incrocio.

Interviene l’arch. Gomitolo per precisare che nel piano regolatore l’area, a seguito di variante, era stata classificata come residenziale C1 però l’attribuzione del volume non riguardava esatta-mente questa area ma quelle limitrofe.-

GZ/es pag. n. 11

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Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 3 Ditta Zoppi Angelo prot. n. 2430 del 22/02/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Martinelli, Casanova, Migliorini, Davoli (Presenti n. 13)

Con: voti favorevoli n. 9 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 13 Consiglieri presenti, n. 9 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 3.-

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OSSERVAZIONE N. 4

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

4 Prando Giuseppe Zoppi Maria Teresa 02/03/2010 2835

L’osservazione pervenuta rileva:Vista questa opportunità, i sottoscritti siamo proprietari di un immobile sito in Comune di Colo-gnola ai Colli in via Strà individuato in Catasto sul Foglio no 19 Mappali no 1377 e 1392. at-tualmente individuato nell’attuale P.R.G. in Zona VP(verde Privato), confinante a SUD e a EST con l’altra nostra proprietà mappalen° 177,

CHIEDONOQualora si possibile la variazione dell’attuale area da Zona VP a Zona residenziale di completa-mento o Zona “B” o Zona “Ci” con un indice diedificabilità pari a 1.2 mc./mg. per permettere la possibilità di edificare dei fabbricati per i fi2li (ne abbiamo due) o permettere un’edificabilità con inserimento di un bollino pari a me. 800; per guanto riguarda l’area dei fabbricati esistenti chiedo se possibile escludere dalla zona “A” contro storico i fabbricati dove ho l’attività dell’of-ficina ed esposizione auto.

CONTRODEDUZIONE

Le richieste formulate nell’osservazione non si prefigurano come osservazioni al PI adottato ma sono richieste che dovevano essere presentate prima della redazione del PI durante la fase delle richieste attivata dall’Amministrazione Comunale, in quanto prevedono una trasformazione ur-banistica del territorio che deve essere valutata e programmata non certo in questa fase di osser-vazione al PI.Inoltre, in riferimento alla richiesta di stralciare alcuni fabbricati dal Centro Storico, si precisa che tale valutazione potrà essere considerata in un successivo PI di trattazione tematica del Cen-tro Storico.L’osservazione non può essere accolta perché non pertinente.

Il Sindaco illustra l’osservazione evidenziando che viene richiesto che un’area a verde privato, non di proprietà dei richiedenti, venga trasformata in edificabile. Precisa che si è in presenza di una zona ad alta densità abitativa e che l’osservazione non è pertinente. Ritiene che la richiesta avrebbe dovuto essere, eventualmente, presentata in sede di stesura del piano.

Interviene il Consigliere Zecchin il quale evidenzia che, se non ricorda male, dovrebbe esserci stato un accordo pubblico/privato.

Il Sindaco precisa che l’accordo pubblico/privato non si è concretizzato in quanto i richiedenti non avevano la proprietà dell’area.-

GZ/es pag. n. 12

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Il Consigliere Zecchin chiede se l’Amministrazione è a conoscenza di cosa intende realizzare il privato.

Il Sindaco evidenzia che la zona sicuramente avrà dei problemi soprattutto di manutenzione, at-tualmente l’area è in edificabile e, qualora il proprietario fosse disponibile, si potrebbe valutare l’opportunità di ampliare spazi verdi o parcheggi.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 4 Ditta Prando Giuseppe Zoppi Maria Teresa prot. n. 2835 del 02/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Martinelli, Migliorini, Davoli (Presenti n. 14)

Con: voti favorevoli n. 10 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 14 Consiglieri presenti, n. 10 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 4.-

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OSSERVAZIONE N. 5

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

5 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2873

L’osservazione pervenuta rileva:il Piano Interventi individua tra via XXIV Maggio e via Cavour un ambito interessato da accor-do pubblico-privato (scheda di piano norma n.1) denominato “LA GROPPA”

osservache attualmente l’incrocio posto in via XXIV Maggio, tra il tratto di competenza provinciale e il ramo di via XXIV Maggio inserito nella scheda di piano 1, è pericoloso. Pericolosità dovuta: alla presenza di un muro .di cinta che rende cieca la visibilità per gli autoveicoli che dal ramo di via XXIV Maggio si immettono in direzione est nel tratto di competenza provinciale, dalla ri-strettezza della strada, dallo spazio minimo di manovra e dalla velocità degli autoveicoli transi-tanti via XXIV Maggio nel tratto di competenza provincialeche il progetto denominato La Groppa comporterebbe l’apertura della connessione tra via Ca-vour con via XXIV Maggio insistendo sul soprascritto incrocioche il progetto denominato la Groppa prevede un aumento teorico di 60 abitanti, con un aumen-to dei veicoli circolantiche il progetto denominato La Groppa prevede un percorso ciclo-pedonabile che ridurrebbe la sede stradale transitabile rendendo di fatto più complesso l’incrocio soprascritto

chiededi prevedere la progettazione di una nuova organizzazione dell’incrocio che renda meno perico-loso il collegamento tra Via XXIV Maggio per il tratto di competenza provinciale e Via XXIV Maggio nel ramo inserito nella scheda di piano norma n. 1.

CONTRODEDUZIONE

L’osservazione fa riferimento all’accordo pubblico-privato art. 6 LR 11/04 tra la Scuola Aposto-lica Bertoni degli Stimmatini e l’Amministrazione Comunale approvato con DGC n.137 del 05/10/2009 e recepito nel PI con scheda di Piano Norma n. 1.La viabilità prevista all’interno di tale ambito risulta essere idonea al tipo di intervento previsto.Si fa presente che l’intervento consegue un miglioramento sulla viabilità esistente nella frazione di Pieve, in quanto permette una connessione alternativa tra Pieve “alta” e Pieve “bassa”, senza

GZ/es pag. n. 13

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gravare ulteriormente su Via Calcinese, prevedendo anche un percorso pedonale alternativo alla mobilità in generale.L’innesto con Via XXIV Maggio sarà trattato secondo le caratteristiche previste dal codice della strada, al fine di renderlo razionale e funzionale, secondo i criteri e le direttive contenute nel Ti-tolo VI – Sistema della Mobilità delle NTO del PI a livello di definizione attuativa.L’osservazione, pertanto, non è accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione evidenziando che è stato approvato l’accordo con la Scuola Apostolica Bertoni degli Stimmatini proprio per le migliorie che apporta alla frazione di Pieve che, da anni, versa in condizioni difficili. Precisa che attraverso gli interventi che si stan-no realizzando è stato previsto che il parcheggio della lottizzazione San Marco sia complemen-tare all’area che sarà ceduta dalla Scuola Bertoni per parcheggi e parco attrezzato. Ritiene che la strada dovrebbe avere una diminuzione del traffico, che viene deviato su altra via, e viene rea-lizzato un percorso pedonale alternativo alla mobilità generale. Fa presente che la definizione dei livelli di mobilità e viabilità vanno definiti sul piano attuativo e non sul piano degli interven-ti.

Interviene il Consigliere Marinello il quale ritiene che la strada che collega la parte nord a quel-la sud è a doppio senso di marcia e con un percorso pedonale è molto stretta. Evidenzia che l’os-servazione mette in rilievo la difficoltà della viabilità della zona.

Il Sindaco dichiara che, oltre alla viabilità, l’Amministrazione ha a cuore anche la pedonalizza-zione tanto è vero che, prossimamente, inizieranno i lavori in Via XXIV Maggio e Via Carroz-za.

Entra il Consigliere Davoli Rosario (Presenti n. 15)

Interviene il Consigliere Dal Dosso il quale rileva che, anche per altre osservazioni (vedi la n. 9), si risponde che il problema della viabilità verrà demandato al piano attuativo però ritiene non sia marginale capire se il tratto di strada che va dalla fine della lottizzazione a Via XXIV Mag-gio sarà a senso unico verso nord o verso sud perché, in tal caso, viene a gravare su Via Cavour con la conseguenza che non ci sarà uno snellimento del traffico. Propone, come riportato nel-l’osservazione n. 9, “si potrebbe pensare di spostare la rotonda in altra posizione visto che c’è già una strada di lottizzazione a sud degli ultimi due lotti che poi potrebbe andare a congiunger-si con quella capezzagna che attualmente è già esistente e va verso Via Calcinese”. Ritiene non sia fuori dal contesto poter pensare ad una soluzione viabilistica già in questa sede.

Il Sindaco ribadisce che un ragionamento si può fare ma, in sede di Piano degli Interventi, l’a-spetto viabilistico è fuori dalla trattazione.

L’arch. Gomitolo precisa che il Piano degli Interventi definisce l’impostazione generale della viabilità non entrando nel dettaglio (incroci, sensi unici etc.). Rileva che la parte di osservazione che entra nel merito di questi dettagli non è pertinente in quanto si sta approvando uno strumen-to urbanistico generale. Per quanto riguarda l’intervento del Consigliere Dal Dosso evidenzia che lo stesso riguarda una fase progettuale nel senso di valutare la possibilità di un sistema via-bilistico diverso arretrando la rotonda e mettere in connessione questa viabilità con Via Calcine-se. Dichiara che lo spirito del progetto era quello di evitare un aumento di traffico in Via Calci-nese.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 5 Ditta Tosi Se-bastiano prot. n. 2873 del 03/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Martinelli, Migliorini (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 10 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 15 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

GZ/es pag. n. 14

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SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 5.-

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OSSERVAZIONE N. 6

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

6 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2874

L’osservazione pervenuta rileva:il Piano interventi individua tra via monte Baldo e l’autostrada Serenissima, un area perequata con accordo pubblico — privato denominato “Nuova viabilità di via Naronchi“ (scheda di piano norma n. 5)

osservache l’area prevede 1’ edificazione di edifici residenziali per un volume max ammissibile di 11.195 mc e un insediamento teorico di 75 ah., aumentando presumibilmente il traffico di veico-li nella zona, sia durante 1’ edificazione che successivamenteche l’allacciamento tra via Naronchi e via Monte Baldo è costituito da una curva pericolosa; tale curva è cieca sia per gli autoveicoli provenienti da via Monte Baldo che per quelli provenienti da via Naronchiche in tale allacciamento sì inserisce Via Montello da cui è estremamente difficoltoso visualiz-zare i pedoni e i veicoli provenienti da Via Monte Baldoche per i veicoli provenienti da via Naronchi è molto pericoloso immettersi in via Montello data l’estrema brevità tra 1’inizio di via Montello (posta alla fine della curva pericolosa) e la sede stradale comunemente usata dai veicoli che svoltano in via Montello stessache 1’ opzione di rendere via Colli Berici, collegata a via Montello, a senso unico provochereb-be non pochi disagi, soprattutto durante la stagione invernale, in cui la sede stradale iniziale di Via Colli Berici è frequentemente ghiacciata ed è estremamente ripidache la predetta opzione sposterebbe di fatto il problema dall’incrocio in osservazione all’incro-cio tra via Colli Berici e Via Naronchi

chiededi prevedere la progettazione di una nuova organizzazione della connessione che renda più ra-zionale e meno pericoloso il collegamento tra Via Naronchi, Via Monte Baldo e Via Montello.

CONTRODEDUZIONE

L’osservazione non risulta pertinente, in quanto esterna all’ambito dell’accordo pubblico-priva-to art. 6 LR 11/04 tra i Sig.ri Girardi Luigi e Baltieri Carlina e l’Amministrazione Comunale approvato con DGC n. 135 del 05/10/2009 e recepito nel PI con scheda di Piano Norma n. 5.Si precisa che le azioni puntuali atte a riqualificare e razionalizzare la viabilità urbana esistente con le relative intersezioni dovranno essere sviluppate con piani di settore (PUT, piani di mobi-lità, progetti di opere pubbliche) e con progetti puntuali della pubblica amministrazione secondo i criteri definiti nelle NTO del PI all’interno del Titolo VI – Sistema della Mobilità.L’intervento, comunque, contribuisce a migliorare la situazione viabilistica esistente con l’allar-gamento stradale e la dotazione di un percorso pedonale in Via Monte Baldo e con la realizza-zione di un percorso ciclopedonale in condizione di massima sicurezza, che si collega con il si-stema della rete dei percorsi esistente. L’intervento previsto, pertanto, è un’occasione per cominciare il processo di riqualificazione dell’intera zona che con altri progetti esterni all’area di tale accordo pubblico-privato potrà esse-re ottimizzato.Si precisa, infine, che l’affermazione di rendere Via Colli Berici a senso unico non è pertinente, in quanto non risulta dichiarato in alcun atto formale del PI.Ciò premesso l’osservazione non è accolta.

GZ/es pag. n. 15

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Il Sindaco dà lettura dell’osservazione. Precisa che si tratta di situazioni che non sono ricompre-se nell’ambito di intervento e pertanto non sono pertinenti.

Interviene il Consigliere Zecchin il quale chiede se la strada di cui si parla nell’osservazione si immette in una curva pericolosa o se si è sempre “di fronte ad un disegno che non è confermato e che è tutto da vedere”.-

L’arch. Gomitolo precisa che l’assetto viabilistico in generale è compreso nel Piano degli Inter-venti ma non i dettagli che dovranno essere studiati su una scala diversa. Ribadisce che i proble-mi legati agli incroci, ai sensi unici etc. dovranno essere risolti con progetti specifici. Ribadisce che queste problematiche non vengono affrontate a livello di Piano degli Interventi se non quale enunciazione di direttive per i successivi piani.

Il Consigliere Zecchin dichiara che “si poteva pensare di andare a prendere un’altra porzione del primo lotto vicino alla curva per fare una rotonda però mi ha già confermato che è una cosa che si può vedere anche successivamente senza bisogno di fare espropri. – (Manca registrazione) – l’osservazione che facevo io era perché vedevo il primo lotto che andava a occupare una zona dove si poteva fare una nuovo rotonda, adesso mi ha già dato una spiegazione sufficiente e la ringrazio”.

Il Sindaco fa presente che la zona era edificabile già nel piano regolatore, non si tratta di un nuovo inserimento, si è cercato di dare alla zona l’opportunità di connettere tutte le piste ciclo-pedonali, avere dei percorsi per il tempo libero. Ritiene che il problema della curva pericolosa vada sicuramente affrontato e risolto.

Entra in aula il Consigliere Martinelli Donato (Presenti n. 16)

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 6 Ditta Tosi Se-bastiano prot. n. 2874 del 03/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manoastenuti n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 11 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 6.-

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OSSERVAZIONE N. 7

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

7 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2875

L’osservazione pervenuta rileva:il Piano interventi individua tra via monte Baldo e l’autostrada Serenissima, un area perequata con accordo pubblico — privato con realizzazione e cessione di area a verde attrezzato di mq 2235 in prossimità dell’autostrada sopracitata

osservache è ormai prassi comune degli operatori immobiliari europei individuare le aree di espansione residenziali, e naturalmente parchi giochi frequentati da bambini e ragazzi in età di sviluppo e maggiormente soggetti a patologie respiratorie allergiche, lontane dal fregio autostradale, onde ridurre il particolare inquinamento acustico e atmosferico (polveri sottili)

GZ/es pag. n. 16

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che l’attuale amministrazione ha collocato già due parchi giochi a ridosso dell’autostrada sere-nissima (f3/57 sito tra via Venezia e l’autostrada e f3161 sito tra via della Vittoria e l’autostra-da)che nelle linee guida per gli accordi pubblico-privato, approvate con delibera del Consiglio Co-munale n 29 del 30 Luglio 2008, è previsto nei criteri generali che [...la realizzazione delle eventuali opere di interesse pubblico potranno essere individuate anche fuori dall’area in og-getto di intervento e/o in ATO diversa da quella in cui le aree si trovano

chiedeche venga individuata un area diversa per la realizzazione di area verde attrezzata in una zona che tuteli maggiormente la salute dei bambini di Colognola. Ai Colli

CONTRODEDUZIONE

L’osservazione riguarda l’accordo pubblico-privato art.6 LR 11/04 tra i Sig.ri Girardi Luigi e Baltieri Carlina e l’Amministrazione Comunale approvato con DGC n.135 del 05/10/2009 e re-cepito nel PI con Scheda di Piano Norma n. 5.L’area a verde pubblico individuata nella scheda, standard che supera i minimi di legge, si prefi-gura come una fascia tampone boscata per un’efficace azione di filtro per l’impatto visivo, acu-stico e da polveri legato all’infrastruttura stradale; peraltro tale area verrà studiata, come previ-sto nella Scheda di Piano Norma n. 5, con particolare cura attraverso la redazione di un progetto di sistemazione e piantumazione delle aree esterne a verde e degli spazi scoperti, prevedendo in particolar modo l’impiego preferenziale di specie vegetali autoctone.Si precisa, infine, che la Zona F all’estremità orientale dell’ambito da cedere all’Amministrazio-ne Comunale è destinata a verde e/o parcheggi pubblici; in questa fase non è stata dichiarata né la percentuale, né in che misura tale area verrà ripartita, lasciando la possibilità di stabilire l’uti-lizzo specifico della zona in un secondo tempo, attraverso un apposito progetto comunale, in base alle reali esigenze della popolazione residente.Ciò premesso l’osservazione non è accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione presentata. Evidenzia che si tratta di una situazione pree-sistente e che il PATI ha dovuto prenderne atto in quanto ci sono dei diritti acquisiti. Evidenzia che si è cercato di creare una zona parcheggio, che potrà essere a beneficio della zona San Pie-tro che, attualmente, è carente.

Il Consigliere Marinello ritiene che l’osservazione debba essere presa in considerazione soprat-tutto per l’insediamento di nuovi parchi giochi. Rileva che sono stati creati parchi per i bambini nelle vicinanze di strade particolarmente trafficate e quindi particolarmente inquinate pertanto invita l’Amministrazione a prendere in considerazione anche altre zone.

Il Sindaco si dichiara d’accordo con quanto espresso dal Consigliere Marinello evidenziando, tuttavia, che l’Amministrazione ha dovuto prendere atto di situazioni preesistenti.

L’arch. Gomitolo sottolinea che la zona prevista nel piano è una “fascia tampone boscata per un’efficace azione di filtro per l’impatto visivo, acustico e da polveri legato all’infrastruttura stradale”. Dichiara che il Piano prevede la cosiddetta “compensazione ambientale” ossia per ogni intervento di urbanizzazione del territorio, con conseguente aumento dell’inquinamento, deve essere compensato con la creazione di zone boscate o fasce tampone.

Il Consigliere Marinello rileva che di questa fascia i bambini potrebbero usufruirne.

L’arch. Gomitolo precisa che non ci saranno divieti specifici però va considerato che nelle adia-cenze della fascia ci sono i parchi giochi e le piantate alberate che andranno a schermare la miti-gazione attenueranno gli impatti.

Il Consigliere Dal Dosso chiede “dove è il vantaggio per l’Amministrazione Pubblica nel fatto che il privato ceda questa area che, sostanzialmente, è inedificabile? Non sarebbe stato più op-portuno, come poi viene credo sottolineato anche in un’altra osservazione, che quella fosse

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d’obbligo, la tamponatura in quella zona, e la cessione nella parte più a nord e quindi più van-taggiosa anche per l’Amministrazione?”.

L’arch. Gomitolo risponde che gli standard minimi di legge questi sono eccedenti e “nella posi-zione verso oriente, dell’ambito di intervento, c’è un’altra zona, di colore verde più scuro, al-l’interno della quale non è ancora stato precisato quanto sarà parcheggio e quanto sarà verde che si aggiunge allo standard richiesto della fascia tampone per creare ulteriori spazi verdi per il Co-mune o per eventuali parcheggi”.

Il Sindaco aggiunge che lungo l’asse stradale di Via Montello viene ceduta l’area necessaria per l’allargamento della strada, che diventerà a due corsie regolari, oltre ad ulteriori mt. 2,5 per la corsia ciclo-pedonale.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 7 Ditta Tosi Se-bastiano prot. n. 2875 del 03/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 7.-

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OSSERVAZIONE N. 8

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

8 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2876

L’osservazione pervenuta rileva:il Piano Interventi non prevede, in tutto il territorio comunale, l’edificazione di immobili o aree destinati a edilizia residenziale sociale

osservache l’edilizia abitativa sociale costituisce un servizio di interesse generale finalizzato al raggiun-gimento degli obiettivi di integrazione e coesione sociale e di qualità funzionale dei tessuti urba-ni;che l’edilizia abitativa sociale ha come scopo di ridurre gli svantaggi di individui o gruppi nel-l’accesso ad una abitazione funzionale, salubre, sicura, dignitosa e dai ridotti consumi energeti-ci;che tale servizio può essere frutto di meccanismi compensativi, perequativi e negoziali o di altri accordi istituiti tra settore pubblico e settore privato (legge 244/07 art. 1 comma 258)

chiededi prevedere nelle zone descritte nelle schede di piano norma 2, 3, 4, 5; delle unità immobiliari destinate a edilizia abitativa sociale o l’eventuale fornitura di alloggi a canone calmierato, con-cordato e sociale.

CONTRODEDUZIONE

Le Schede di Piano Norma nn. 2, 3, 4 e 5 contenute nel Repertorio Normativo derivano da ac-cordi pubblico-privato art. 6 LR 11/04 già stipulati ed approvati dalla Giunta Comunale in data 05/10/2009, che hanno privilegiato l’acquisizione del beneficio pubblico in dotazione e cessione di aree pubbliche.L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale, come peraltro illustrato anche nel Documento del Sindaco, con lo strumento degli accordi pubblico-privato è quello di ottenere l’incremento di GZ/es pag. n. 18

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porzioni di Città Pubblica, al fine di ottenere un miglioramento complessivo della qualità urbana senza gravare sul bilancio comunale.L’azione di poter prevedere nell’ambito degli accordi pubblico-privato già approvati delle unità immobiliari destinate a edilizia abitativa sociale o alloggi a canone calmierato, non rientra nelle scelte prioritarie di politica urbanistica dell’Amministrazione Comunale che caratterizzano gli obiettivi del primo PI enunciati nel Documento del Sindaco illustrato in CC e successivamente concertato.Pertanto l’osservazione non è accoglibile.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione. Precisa che nell’estensione del Piano si è voluto essere prudenti proprio per non incrementare una cementificazione del territorio che si è voluto conte-nere il più possibile. Ritiene che realizzare insediamenti di edilizia economico-popolare richieda una concentrazione abitativa. Sottolinea che, come riportato anche nel Documento del Sindaco, l’obiettivo dell’Amministrazione era di migliorare la cosiddetta “città pubblica” avendo un mi-glioramento complessivo della qualità urbana senza gravare sul bilancio comunale. Ribadisce che la realizzazione di insediamenti per edilizia economico-popolare ha delle ricadute sul bilan-cio di previsione e sul programma triennale dei lavori pubblici. Dichiara che, in fasi successive, potrà essere presa in considerazione anche l’ipotesi di realizzare case popolari. Rileva che l’os-servazione andava formulata in occasione della presentazione del Documento del Sindaco.

Interviene il Consigliere Marinello il quale chiede se è possibile avere i dati relativi alla presen-tazione delle domande di contributo per affitti e l’eventuale incremento rispetto all’anno prece-dente.

L’Assessore Piubello dichiara che le domande sono in aumento. Precisa che il Comune ha prov-veduto a finanziare le domande escluse dal contributo regionale per un importo complessivo di € 6.000,00.=.

Il Consigliere Marinello precisa di aver posto la domanda per verificare se, effettivamente, c’è l’esigenza di case popolari.

Il Sindaco evidenzia che le necessità ci sono soprattutto da parte dei cittadini stranieri che, in questi anni, accedono al fondo affitti sia regionale che comunale. Dichiara che l’osservazione non viene accolta non per insensibilità da parte dell’Amministrazione ma perché verrà affronta-ta in tempi successivi.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 8 Ditta Tosi Se-bastiano prot. n. 2876 del 03/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davoli)astenuti n. 1 espressi con alzata di mano (Zecchin)

su n. 16 Consiglieri presenti, n. 15 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 8.-

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OSSERVAZIONE N. 9

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

9 Golo Rita Ghezzer Ettore Tolu Rossella 04/03/2010 2947

L’osservazione pervenuta rileva:

GZ/es pag. n. 19

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Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda A TO 4B “LA GROPPA” area mista servizi e residenza, nella quale è previsto l’insediamento di 60 abitanti teorici. In realtà gli abitanti reali potranno arrivare anche ad un numero di 70/80.Si osserva che 11 nuovo insediamento andrà a gravare ulteriormente sulla già pesante situazione del traffico della Via Cavour.Oltre a ciò si osserva che l’area prevista per i parcheggi è a malapena sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei nuovi abitanti che si andranno ad insediare senza tener conto del reale e dram-matico fabbisogno di parcheggi per la popolazione già residente.Questo accordo pubblico privato dovrà essere rivisto per la necessità di prevedere una idonea soluzione viabilistica, oltre che per la necessità almeno di raddoppiare l’area da destinare a par-cheggi pubblici. Sarebbe inoltre opportuno prevedere di realizzare il tratto di strada trasversale (posta a SUD degli ultimi due lotti) in corrispondenza dell’esistente capezzagna e portarla alle stesse dimensioni della strada comunale Nord — Sud già prevista. La rotonda dovrebbe essere spostata all’incrocio delle due strade di lottizzazione citate.

CONTRODEDUZIONE

L’osservazione fa riferimento all’accordo pubblico-privato art. 6 LR 11/04 tra la Scuola Aposto-lica Bertoni degli Stimmatini e l’Amministrazione Comunale approvato con DGC n.137 del 05/10/2009 e recepito nel PI con Scheda di Piano Norma n. 1.L’osservazione denota una lettura poco attenta e parziale dell’intervento previsto, in quanto le dotazioni minime di aree per servizi come previsto dalla LR 11/04 sono pari a 1.980 mq, come evidenziato nella tabella degli standard urbanistici, mentre il progetto prevede la realizzazione di un’area pubblica destinata a parcheggio e parco urbano nella misura complessiva di 4.200 mq ca., corrispondente a più del doppio dei minimi di legge. Ciò denota che l’area a standard è a servizio sia del nuovo sistema insediativo previsto e sia della città esistente della frazione di Pie-ve attualmente carente di tali servizi.I percorsi ciclabili previsti favoriscono, peraltro, la fruizione di tali aree pubbliche volutamente ed opportunamente, come già detto, sovradimensionate.Ciò premesso l’osservazione non è accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione. Evidenzia che, all’incrocio delle due strada citate, “pro-babilmente la rotonda non ci sta perché c’è bisogno di un determinato diametro”. Fa presente che “a fronte della lamentale riguardo la carenza di parcheggi, io dico: finalmente tra Via Ca-vour e Via XXIV Maggio si fa qualcosa”. Ritiene che l’area parcheggi della lottizzazione San Marco, l’area ceduta dalla lottizzazione per parcheggi e parco giochi siano una risposta idonea alle esigenze della zona considerato che si tratta del doppio degli standard urbanistici previsti dalla legge.

Interviene il Consigliere Dal Dosso per precisare che sicuramente gli standard urbanistici sono superiori a quelli previsti dalla legge ma l’osservazione, in realtà, sottolinea le difficoltà della zona. Evidenzia che, con questo nuovo inserimento, aumenta il numero degli abitanti in modo significativo, con tutte le problematiche che ne derivano. Ritiene si debba affrontare anche la si-tuazione in corrispondenza della scuola elementare per vedere come intervenire in modo defini-tivo.

Il Sindaco risponde che la lottizzazione è di complessivi mq: 11.500 di cui 4.200 verranno cedu-ti al Comune e la proprietà ha avuto notevoli titubanze nel firmare l’accordo in quanto “è stata messa a dura prova la convenienza economica dal punto di vista del privato”. Fa presente che l’area ceduta va sommata a quella destinata a parcheggio per la lottizzazione San Marco, rite-nendo che, i parcheggi, saranno sicuramente sufficienti. Precisa che l’Amministrazione ha volu-to un’area più ampia in quanto oggi a Pieve non vi sono spazi per organizzare manifestazioni. Ribadisce che, quando vi sono le possibilità, l’Amministrazione interviene e non in maniera marginale.

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Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 9 Ditta Golo Rita Ghezzer Ettore Tolu Rossella prot. n. 2947 del 04/03/2010.

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 9.-

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OSSERVAZIONE N. 10

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

10 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2949

L’osservazione pervenuta rileva:Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda “Attività Produttiva in Zona Impropria da Con-fermare” relativa alle ditte Soloder s.r.l., Zanfer di Zanutto Roberto ed in fine alla ditta Ciurcina Jhon.Nella predetta scheda si sostiene che “l’attività è presente all’interno del territorio comunale ri-spettivamente dall’anno 2004 la ditta Soloder s.r.l., dall’anno 2002 la ditta Zanfer di Zanutto Roberto, ed infine dall’anno 2005 la ditta Ciurcina Jhon.Non si precisa se la presenza ditali ditte sia sempre stata ubicata nel sito attuale o se le stesse ditte fossero presenti in altra posizione.Posto che i fabbricati siano stati edificati precedentemente e conformemente alla zona agricola, quindi come annessi rustici funzionali all’attività dell’imprenditore agricolo, l’esercizio delle at-tività suddette all’interno di fabbricati aventi destinazione agricola è stato oggetto, in periodi precedenti, a schedature specifiche per le attività fuori zona secondo le leggi regionali vigenti e quindi, in qualche modo ha ricevuto una qualche forma di legittimazione da parte dell’Ammini-strazione attuale e/o dalle Amministrazioni precedenti?Le stesse attività hanno avuto modo di usufruire de/l’ultimo condono edilizio per opere eseguite antecedentemente al 31 Marzo 2003?Altrimenti ci troviamo di fronte ad opere e destinazioni d’uso ABUSIVE E SOGGETTE AI PROVVEDIMENTI SANZIONA TORI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE, O, IN CARENZA DI CIÒ, TALI DA ESPORRE I RESPONSABILI ALL’OMISSIONE DEGLI ATTI D’UFFICIO.Si ritiene comunque che oltre ad essere illegittimo apportare una così sostanziale variazione alla destinazione agricola di quella porzione di territorio sul semplice assunto che esiste l’attività, ciò in fonda nei cittadini la convinzione che si può fare ciò che si ritiene utile e conveniente per-ché comunque poi l’Amministrazione regolarizza quanto eseguito.

CONTRODEDUZIONE

La normativa della Regione Veneto si è occupata della trattazione inerente le attività produttive esistenti in zona impropria con la LR n.11/1987. In sostanza il Legislatore ha trattato le varie at-tività produttive esistenti che nella ns. Regione sono sorte spontaneamente in zone e/o su aree non precisamente destinate a tali attività negli strumenti urbanistici generali. La disciplina prevede il censimento diretto di tali attività, anche attraverso schede puntuali con una classificazione preliminare che consiste nel determinare se le attività produttive siano da trasferire, nel caso in cui la loro presenza crei conflittualità nei confronti del contesto di zona in cui sono inserite, oppure se possano essere confermate. In quest’ultimo caso vengono puntual-

GZ/es pag. n. 21

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mente normate con interventi che prevedono, altresì, la riqualificazione urbanistica, l’adegua-mento alle normative vigenti (sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, etc.) e con la possibilità di prevedere, anche, eventuali ampliamenti da assoggettare a convenzione con l’Amministrazio-ne Comunale.Successivamente l’attuale LR 11/2004 demanda al PI la trattazione di tale tema (art. 17 lett. i individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli even-tuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di even-tuali compensazioni di cui all'articolo 37).Lo Strumento Urbanistico Generale del Comune di Colognola ai Colli previgente al PATI indi-viduava già alcune attività da trasferire e attività da confermare.Quindi il PI si è occupato delle attività produttive esistenti in zona impropria non precedente-mente trattate, come previsto dalla direttive del PATI e come riportato nel Documento del Sin-daco illustrato in CC e successivamente concertato (pag.15 …L’Amministrazione Comunale continua nel processo di regolamentazione delle attività produttive in zona impropria e con il 1° PI individua delle realtà poste a nord della SR11, che vengono disciplinate e regolamenta-te per la loro conferma in loco, secondo le direttive del PATI...)I rilievi di schedatura puntuali si riferiscono ad analisi effettuate con sopralluoghi diretti in rife-rimento allo stato dei luoghi e delle attività riscontrati. Sono stati anche prodotti i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio.Nell’ambito della trattazione non viene mutata la destinazione d’uso delle aree, che rimangono invariate, ma vengono puntualmente regolamentate in riferimento alle attività esistenti.La trattazione di tali zone, pertanto, è stata eseguita valutando la situazione di fatto ad oggi rile-vabile, in riferimento alla disciplina urbanistica vigente ed in coerenza con le indicazioni e diret-tive del PATI.Il riferimento nell’osservazione sulla illegittimità dell’azione contenuta nella scheda è palese-mente errato.Altre considerazioni riportate non sono pertinenti ai contenuti di tipo urbanistico propri del PI.L’osservazione, pertanto, non viene accolta, in quanto priva di riferimento alla disciplina urba-nistica regionale e in parte non pertinente.

Il Sindaco, considerato che le osservazioni 10, 11 e 12 sono dello stesso tenore e le controdedu-zioni sono uguali, propone di discuterle congiuntamente. Dà lettura dell’osservazione. Dichiara che l’Amministrazione non intende fare alcuna sanatoria però la legge regionale prevede la re-golarizzazione di alcune situazioni e quindi non si tratta di illegittimità ed a tal fine da lettura art. 17 lett. i) nel testo seguente “individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di eventuali compensazioni di cui all'articolo 37”. Precisa che nel Documento del Sindaco era stata individuata questa attività, d’altra parte la regolarizzazione consente di avere sicurezza sul luogo di lavoro, la conformità dal punto di vista delle norme igienico-sanitarie e la possibilità di crescita lavorativa. Ribadisce che sono aziende iscritte alla Camera di Commercio e chiede quali alternative ci sono. Fa presente che sistemare la situazione non vuol dire andare a configurare, secondo la loro richiesta, una zona, vuol dire dare un assetto regolamentare a que-ste situazione. Ribadisce che se qualcuno è al corrente di abusi l’Amministrazione interverrà laddove verranno evidenziati in modo puntuale.

Interviene il Consigliere Dal Dosso evidenziando che la controdeduzione parte dalla L.R. n. 11/1987, successivamente abrogata dalla L.R. n. 11/2004, che consentiva di sanare situazioni fino al 1993. Fa presente che l’art. 18 lett. i) della L.R. n. 11/2004, riportato nella controdedu-zione, non ha lettere pertanto ritiene che l’articolo corretto sia il 17 il quale individua e discipli-na le attività produttive da confermare nelle zone improprie e gli eventuali ampliamenti. Chiede, quindi, se la L.R. può, con un colpo di spugna, cancellare eventuali abusi, evidenziando che il Sindaco ha dichiarato “ma ci saranno stati i condoni” però non viene indicato niente in tal senso.

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Chiede, inoltre, se la normativa regionale può “andare contro quella che è la legge nazionale – Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia dove si dice qua-li sono gli abusi”. Ribadisce che se sulla zona interessata sono state rilasciati permessi di co-struire per attività di tipo agricolo e adesso ci sono attività commerciali o artigianali viene da supporre che siano state fatte delle variazioni di destinazione d’uso. Dichiara “tutto mi lascereb-be pensare che qui con un colpo di spugna si cancellano gli abusi e si mette a posto tutto e si fa una sanatoria. Io spero che i colleghi che voteranno questa cosa siano consapevoli di questo”.-

L’arch. Gomitolo evidenzia che effettivamente il riferimento alla legge regionale è l’art. 17 e non 18. Dichiara che nella controdeduzione si è fatto cenno alla L.R. n. 11/1987 per evidenziare che da molti anni la Regione Veneto ha legiferato su tale materia e, attraverso la compilazione di una scheda sulla situazione reale, ha dato delle indicazioni per la riqualificazione di questi ambiti. Rileva che l’art. 17 lett. i) della L.R. n. 11/2004 stabilisce che il Piano degli Interventi deve individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli even-tuali ampliamenti pertanto non si tratta di un provvedimento illegittimo bensì previsto dalla leg-ge. Precisa che lo strumento urbanistico previgente ne prevedeva altre, alcune da confermare e alcune da trasferire. Sottolinea che anche nel Documento del Sindaco, a pag. 15, si riporta che “L’Amministrazione Comunale continua nel processo di regolamentazione delle attività produt-tive in zona impropria e con il 1° PI individua delle realtà poste a nord della SR11, che vengono disciplinate e regolamentate per la loro conferma in loco, secondo le direttive del PATI...)”. Ri-corda che non viene cambiata la destinazione d’uso dell’area ma viene, in realtà, “premiata l’a-zienda produttiva esistente, viene confermata ed in alcuni casi può anche essere dato un amplia-mento con apposita convenzione” con la quale il titolare si impegna a non cedere l’attività in quanto lo spirito della legge era di premiare un’azienda esistente ma non a fini speculativi. Di-chiara che, per fruire dei benefici di legge, è necessario che la proprietà dimostri i titoli abilitati-vi degli edifici mentre, per gli eventuali abusi precedenti, sottolinea che non sono pertinenti al Piano degli Interventi che è uno strumento urbanistico che applica legittimante quanto previsto nella legge regionale.

Il Sindaco sottolinea che è necessaria la dimostrazione dell’idoneità dei titoli edilizi e quindi, se ci sono situazioni di abuso o irregolari, non è possibile usufruire dell’intervento così come si tratta di aziende che hanno già dei titoli per poter esercitare l’attività e, proprio per escludere la possibilità di speculazioni, la convenzione impone il diviene a non cedere l’azienda per dieci anni.

Il Consigliere Zecchin sottolinea che non tutta l’osservazione presentata esuli dall’argomento in quanto quando si confermano queste attività in zona impropria “abbiamo parlato di abusi, per-chè una volta che viene confermata gli abusi vengono sanati in un certo senso quindi è legittimo parlare anche di abusi se ci siano stati”. Con riferimento alla n. 3 precisa che già in fase di ri-chiesta di concessione edilizia “si parlava che veniva poi cambiata la destinazione d’uso, non so se lei è al corrente di questo e se le mie informazioni sono esatte, però voglio dire anche l’Am-ministrazione precedente non ha mai voluto fare, confermare queste attività in zona impropria, vuol dire che qualcosa che non va in questa faccenda ci dovrebbe essere”.

Il Sindaco precisa che non c’era lo strumento per farlo.

Il Consigliere Zecchin, sempre con riferimento alla n. 3, evidenzia che, come riportato nell’os-servazione, si ha la convinzione che chiunque possa fare quello che vuole perché, comunque, poi l’Amministrazione regolarizza quanto eseguito. Ritiene che questo possa indurre i cittadini a non rispettare la legge e propone, pertanto, di trovare una forma sanzionatoria che scoraggi gli eventuali trasgressori.

Il Sindaco evidenzia che non si parla necessariamente di attività abusive in quanto se le aziende sono regolarmente iscritte alla Camera di Commercio ed hanno una concessione edilizia data su un immobile il problema è la destinazione urbanistica dell’area su cui insiste l’immobile stesso. Chiede alla minoranza cosa dovrebbe fare l’Amministrazione pur concordando con il Consiglie-

GZ/es pag. n. 23

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re Zecchin che quando si va a sanare una situazione questo vuol dire che, probabilmente, all’ori-gine “è nata in modo difforme”.

Il Consigliere Zecchin chiede se verranno pagati gli oneri di urbanizzazione.

L’arch. Gomitolo precisa che verranno pagati gli oneri di urbanizzazione e, in merito alla sche-da n. 3, dovranno essere vincolate ad uso pubblico le aree a verde e parcheggio oltre alla presen-tazione di una fideiussione a garanzia degli impegni assunti.

Il Consigliere Zecchin ritiene che, per disincentivare i cittadini a non rispettare le regole creando situazioni come quelle di cui si sta discutendo, sarebbe opportuno applicare una sanzione.

Il Sindaco si dichiara d’accordo con quanto affermato dal Consigliere Zecchin, rilevando che non si è intervenuti prima in quanto non vi erano gli strumenti per farlo, oggi c’è una legge che prevede cosa può fare il Comune. Dichiara che il Comune non può applicare delle sanzioni non previste per legge.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 10 Ditta Dal Dosso Maria Zecchin Sandro prot. n. 2949 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 10.-

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OSSERVAZIONE N. 11

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

11 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2950

L’osservazione pervenuta rileva:Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda “Attività Produttiva in Zona Impropria da Con-fermare» relativa alla ditta denominata Lavabiancheria M. di Carcereri De Prati Angiola.Nella predetta scheda si sostiene che “l’attività è presente all’interno del territorio comunale dal-l’anno 2000”.Non si precisa se la presenza ditale ditta sia sempre stata ubicata nel sito attuale o in altra posi-zione.Posto che 11 fabbricato sia stato edificato precedentemente e conformemente alla zona agricola, quindi come annesso rustico funzionale all’attività dell’imprenditore agricolo, l’esercizio del-l’attività suddetta all’interno di un fabbricato a destinazione agricola è stato oggetto, in periodi precedenti a schedature specifiche per le attività fuori zona secondo le leggi regionali vigenti e quindi, in qualche modo, ha ricevuto una qualche forma di legittimazione da parte dell’Ammini-strazione attuale e/o dalle Amministrazioni precedenti?Le stesse attività hanno avuto modo di usufruire dell’ultimo condono edilizio per opere e abusi eseguiti antecedentemente al 31 Marzo 2003?Altrimenti ci troviamo di fronte ad opere e destinazioni d’uso ABUSIVE E SOGGETTE AI PROVVEDIMENTI SANZIONA TORI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE O, IN CARENZA DI CIÒ, TALI DA ESPORRE I RESPONSABILI ALL’OMISSIONE DEGLI ATTI D’UFFICIO.Si ritiene comunque che oltre ad essere illegittimo apportare una così sostanziale variazione alla destinazione agricola di quella porzione di terrItorio sul semplice assunto che esiste l’attività, GZ/es pag. n. 24

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ciò in fonda nei cittadini la convinzione che si può fare ciò che si ritiene utile e conveniente per-ché comunque poi l’Amministrazione regolarizza quanto eseguito.

CONTRODEDUZIONE

La normativa della Regione Veneto si è occupata della trattazione inerente le attività produttive esistenti in zona impropria con la LR n.11/1987. In sostanza il Legislatore ha trattato le varie at-tività produttive esistenti che nella ns. Regione sono sorte spontaneamente in zone e/o su aree non precisamente destinate a tali attività negli strumenti urbanistici generali. La disciplina prevede il censimento diretto di tali attività, anche attraverso schede puntuali con una classificazione preliminare che consiste nel determinare se le attività produttive siano da trasferire, nel caso in cui la loro presenza crei conflittualità nei confronti del contesto di zona in cui sono inserite, oppure se possano essere confermate. In quest’ultimo caso vengono puntual-mente normate con interventi che prevedono, altresì, la riqualificazione urbanistica, l’adegua-mento alle normative vigenti (sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, etc.) e con la possibilità di prevedere, anche, eventuali ampliamenti da assoggettare a convenzione con l’Amministrazio-ne Comunale.Successivamente l’attuale LR 11/2004 demanda al PI la trattazione di tale tema (art. 17 lett. i individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli even-tuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di even-tuali compensazioni di cui all'articolo 37).Lo Strumento Urbanistico Generale del Comune di Colognola ai Colli previgente al PATI indi-viduava già alcune attività da trasferire e attività da confermare.Quindi il PI si è occupato delle attività produttive esistenti in zona impropria non precedente-mente trattate, come previsto dalla direttive del PATI e come riportato nel Documento del Sin-daco illustrato in CC e successivamente concertato (pag.15 …L’Amministrazione Comunale continua nel processo di regolamentazione delle attività produttive in zona impropria e con il 1° PI individua delle realtà poste a nord della SR11, che vengono disciplinate e regolamenta-te per la loro conferma in loco, secondo le direttive del PATI...)I rilievi di schedatura puntuali si riferiscono ad analisi effettuate con sopralluoghi diretti in rife-rimento allo stato dei luoghi e delle attività riscontrati. Sono stati anche prodotti i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio.Nell’ambito della trattazione non viene mutata la destinazione d’uso delle aree, che rimangono invariate, ma vengono puntualmente regolamentate in riferimento alle attività esistenti.La trattazione di tali zone, pertanto, è stata eseguita valutando la situazione di fatto ad oggi rile-vabile, in riferimento alla disciplina urbanistica vigente ed in coerenza con le indicazioni e diret-tive del PATI.Il riferimento nell’osservazione sulla illegittimità dell’azione contenuta nella scheda è palese-mente errato.Altre considerazioni riportate non sono pertinenti ai contenuti di tipo urbanistico propri del PI.L’osservazione, pertanto, non viene accolta, in quanto priva di riferimento alla disciplina urba-nistica regionale e in parte non pertinente.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 11 Ditta Dal Dosso Maria Zecchin Sandro prot. n. 2950 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 11.-GZ/es pag. n. 25

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OSSERVAZIONE N. 12

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

12 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2952

L’osservazione pervenuta rileva:Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda “Attività Produttiva In Zona Impropria da Con-fermare” relativa alla ditta DB AUTO s.r.l. Nella predetta scheda si sostiene che “l’attività è presente all’interno del territorio comunale dal 2005”. Non si precisa se la presenza di tale atti-vità sia riferita all’ubicazione nel sito attuale o in altra posizione.Posto che il fabbricato sia stato edificato precedentemente e conformemente alla zona agricola, quindi residenza per l’imprenditore agricolo e annesso rustico funzionale all’attività agricola, l’esercizio dell’attività, da informazioni disponibili risulta essere successivo e privo di titolo abi-litativo. TRATTASI QUINDI Dl ESERCIZIO ABUSIVO E SOGGETTO AI PROVVEDI-MENTI SANZIONA TORI PREVISTI DALLA NORMATIVA VIGENTE O IN CARENZA Dl CIÒ TALE DA ESPORRE I RESPONSABILI ALL’OMISSIONE DEGLI ATTI D’UFFI-CIO?Si ritiene comunque che oltre ad essere illegittimo apportare una così sostanziale variazione alla destinazione agricola di quella porzione di territorio sul semplice assunto che esiste l’attività, sia inaccettabile approvarne un ulteriore ampliamento.

CONTRODEDUZIONE

La normativa della Regione Veneto si è occupata della trattazione inerente le attività produttive esistenti in zona impropria con la LR n.11/1987. In sostanza il Legislatore ha trattato le varie at-tività produttive esistenti che nella ns. Regione sono sorte spontaneamente in zone e/o su aree non precisamente destinate a tali attività negli strumenti urbanistici generali. La disciplina prevede il censimento diretto di tali attività, anche attraverso schede puntuali con una classificazione preliminare che consiste nel determinare se le attività produttive siano da trasferire, nel caso in cui la loro presenza crei conflittualità nei confronti del contesto di zona in cui sono inserite, oppure se possano essere confermate. In quest’ultimo caso vengono puntual-mente normate con interventi che prevedono, altresì, la riqualificazione urbanistica, l’adegua-mento alle normative vigenti (sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, etc.) e con la possibilità di prevedere, anche, eventuali ampliamenti da assoggettare a convenzione con l’Amministrazio-ne Comunale.Successivamente l’attuale LR 11/2004 demanda al PI la trattazione di tale tema (art. 17 lett. i individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli even-tuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l'eventuale riconoscimento di crediti edilizi di cui all'articolo 36 e l'utilizzo di even-tuali compensazioni di cui all'articolo 37).Lo Strumento Urbanistico Generale del Comune di Colognola ai Colli previgente al PATI indi-viduava già alcune attività da trasferire e attività da confermare.Quindi il PI si è occupato delle attività produttive esistenti in zona impropria non precedente-mente trattate, come previsto dalla direttive del PATI e come riportato nel Documento del Sin-daco illustrato in CC e successivamente concertato (pag.15 …L’Amministrazione Comunale continua nel processo di regolamentazione delle attività produttive in zona impropria e con il 1° PI individua delle realtà poste a nord della SR11, che vengono disciplinate e regolamenta-te per la loro conferma in loco, secondo le direttive del PATI...)I rilievi di schedatura puntuali si riferiscono ad analisi effettuate con sopralluoghi diretti in rife-rimento allo stato dei luoghi e delle attività riscontrati. Sono stati anche prodotti i certificati di iscrizione alla Camera di Commercio.Nell’ambito della trattazione non viene mutata la destinazione d’uso delle aree, che rimangono invariate, ma vengono puntualmente regolamentate in riferimento alle attività esistenti.GZ/es pag. n. 26

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La trattazione di tali zone, pertanto, è stata eseguita valutando la situazione di fatto ad oggi rile-vabile, in riferimento alla disciplina urbanistica vigente ed in coerenza con le indicazioni e diret-tive del PATI.Il riferimento nell’osservazione sulla illegittimità dell’azione contenuta nella scheda è palese-mente errato.Altre considerazioni riportate non sono pertinenti ai contenuti di tipo urbanistico propri del PI.L’osservazione, pertanto, non viene accolta, in quanto priva di riferimento alla disciplina urba-nistica regionale e in parte non pertinente.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 12 Ditta Dal Dosso Maria Zecchin Sandro prot. n. 2952 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 12.-

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OSSERVAZIONE N. 13

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

13 Gianese Nello 04/03/2010 2953

L’osservazione pervenuta rileva:La zona omogenea C2/12 inserita in fregio alla via San Nicolò ed a lato di via Marangoni, va ad inserirsi in un’area nella quale la viabilità costituisce già adesso un grosso problema.Dei due interventi precedenti, il primo, che è già ultimato, ha dato origine alla via Alessandra Marangoni cattivo esempio di viabilità a senso unico in un’area di nuova espansione; il secondo, contraddistinto con 11 numero C2/30 nelle tavole di piano, in corso di realizzazione, scarica 11 carico di traffico per i nuovi insediamenti sulla strada comunale di via Pescheria, e quindi nuo-vamente su via San Nicolò.Con queste premesse è opportuno, prima di inserire nuove zone di espansione, tentare di proget-tare una viabilità alternativa (vedi dichiarazioni, sulla viabilità, nel PATI) oppure evitare nuovi insediamenti che vanno a peggiorare una situazione già grave.

CONTRODEDUZIONE

Le aree oggetto dell’osservazione non derivano da azioni del PI ma sono aree soggette a Piano Urbanistico Attuativo, peraltro una già in fase di attuazione, che derivano dalla pianificazione previgente.Il PATI, così come conseguentemente il PI, ha confermato tali zone residenziali di espansione.Si precisa che essendo aree soggette a PUA la viabilità della lottizzazione, così come la connes-sione con la viabilità comunale, va studiata non tanto a livello di Strumento Urbanistico Genera-le ma a livello di Strumento Urbanistico Attuativo.Tali PUA, comunque, in particolare quelli ancora da realizzare, dovranno rapportarsi alle diretti-ve previste dal PATI e dal PI inerenti alla riqualificazione, alla razionalizzazione e al potenzia-mento della viabilità comunale con, ovviamente, un livello di definizione di piano attuativo.Tale osservazione, pertanto, non è da prendere in considerazione e non si configura neanche come vera e propria osservazione al PI.

GZ/es pag. n. 27

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Il Sindaco evidenzia che l’osservazione non è pertinente in quanto non è oggetto del Piano degli Interventi.

Il Consigliere Zecchin chiede che venga illustrata comunque.

L’arch. Gomitolo precisa che l’osservazione riguarda due aree di espansione una delle quali già in fase di piano urbanistico attuativo non derivanti da azioni del piano degli interventi ma dallo strumento urbanistico previgente.

Il Sindaco evidenzia che il Piano degli interventi da una parte recepisce quanto previsto nel pia-no regolatore dall’altra inserisce nuove aree, nel caso specifico si tratta di un diritto acquisito con il precedente piano regolatore. Ritiene bisognerebbe chiedere a chi era presente all’epoca “il Consigliere Dal Dosso immagino, l’avrà anche votata in quel tempo”.

Il Consigliere Dal Dosso dichiara che “ce ne sono qua di Consiglieri che l’hanno votato, non mi risulta di essere stata né Sindaco né Assessore all’Urbanistica e penso che tutti sappiano che spesso si vota, quando si è in maggioranza, anche le cose che non si digeriscono, penso che toc-chi anche a qualcuno dei suoi far questo, del resto la mia storia lei la conosce bene perché penso che da dietro le quinte l’abbia anche un po’ pilotata per cui è inutile che stiamo a…Io mi alzo e vado via se lei continua ancora su questo tono perché lei è stato Consigliere di minoranza, poi è stato a fianco del precedente Sindaco, adesso si dichiara la continuazione però le responsabilità sono di chi adesso è in minoranza. Credo che sia ora che la finisca altrimenti la finisco io e me ne vado”.

Il Sindaco dichiara che non era nelle sue intenzioni provocare la reazione avuta dal Consigliere Dal Dosso però è pur vero che questa Amministrazione non può essere consapevole di tutte le varianti apportate allo strumento urbanistico nel corso degli anni.

Il Consigliere Dal Dosso ribadisce che “quando lei non sa come cavarsela non trova di meglio da dire che prima c’era la signora Dal Dosso, come se fosse stata il Sindaco la signora Dal Dos-so”.

Il Sindaco dichiara “era un membro di diverse Amministrazioni probabilmente perché anche lei ha pilotato le cose perché è stata anche Presidente del Movimento e quindi digerito o non digeri-to certe cose le ha anche condivise, le ha votate e adesso ci vota contro a quello che ha votato pro magari qualche anno fa. Se vuole ce le spartiamo le cose”.

L’arch. Gomitolo precisa che con il P.A.T.I. la città esistente viene definita “città consolidata” e quindi l’area in oggetto è stata confermata anche perché su una delle aree c’è un piano di lottiz-zazione in corso già convenzionato.

Il Consigliere Zecchin chiede “se il Piano degli Interventi conferma quanto c’era nel vecchio piano regolatore o nel P.A.T.I., le osservazioni che i cittadini fanno vanno fatte solo sulle cose nuove o si fa su tutto il Piano degli Interventi? Perché sennò è inutile che stiamo qua a discute-re”.

L’arch. Gomitolo evidenzia che anche conservare è una responsabilità ed il piano regolatore co-munale (P.A.T.I. e Piano degli Interventi) ha confermato sostanzialmente la “città esistente”. Ri-leva che per non confermare la città esistente sono necessarie motivazioni o vincoli o fragilità connesse all’aspetto geologico, ambientale, naturalistico. Sottolinea che il Piano degli Interventi da una parte conferma l’esistente, dall’altro fa delle nuove azioni.

Il Sindaco precisa che le azioni adottate ed approvate nel precedente strumento urbanistico sono chiuse e non sono oggetto di osservazione.

Il Consigliere Zecchin dichiara che se il Piano degli Interventi conferma tutto significa che il cittadino può presentare le osservazioni su qualsiasi intervento anche se approvato in sede di piano regolatore o di P.A.T.I. Dichiara, nel caso specifico, che vi sono due lottizzazioni per le quali si potrebbe migliorare la viabilità.

GZ/es pag. n. 28

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L’arch. Gomitolo precisa che il Piano degli Interventi deriva dal P.A.T.I. e deve essere redatto in modo coerente con le previsioni di questo. Nel caso specifico evidenzia che il P.A.T.I. ha confermato questa porzione di città esistente con la dizione di “area urbana consolidata” e quel-lo che si intende precisare è che non deriva da nuove azioni del Piano degli Interventi ma si trat-ta di un’eredità dello strumento urbanistico previgente che il P.A.T.I. ha confermato. Per quanto riguarda le problematiche legate alla viabilità dichiara che si rimanda ad un piano specifico.

Il Consigliere Dal Dosso evidenzia che il P.A.T.I. ha confermato la “città pubblica” derivante dal precedente piano regolatore però il Piano degli Interventi ne ha confermato una superficie pari al 18%.

L’arch. Gomitolo dichiara che il P.A.T.I. ha confermato la “città esistente” ed inoltre ha previ-sto, per il prossimo decennio, un certo sviluppo del sistema residenziale ed il Piano degli Inter-venti dà attuazione al 18% del totale previsto.

Il Consigliere Dal Dosso rileva quindi che ci sono le aree che sono state oggetto di trattativa pubblico/privato, quelle confermate e quello di nuovo inserimento.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 13 Ditta Gianese Nello prot. n. 2953 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 13.-

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OSSERVAZIONE N. 14

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

14 Cavallini Marco 04/03/2010 2954

L’osservazione pervenuta rileva:Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda di piano norma 5 A TO 8B area mista servizi e residenza, nella quale è previsto l’insediamento di 75 abitanti teorici.Nella descrizione dell’intervento si precisa che viene previsto l’allargamento della strada comu-nale via Monte Baldo e la cessione gratuita all’Amministrazione comunale di un’area da desti-nare a verde e/o parcheggi con viabilità e percorso ciclopedonale che si collega con quello esi-stente su via Naronchi.Si osserva che l’area destinata a verde pubblico e ceduta all’Amministrazione è in realtà un’area inedificabile in quanto fascia di rispetto autostradale, di conseguenza non costituisce reale ac-quisizione di pubblico interesse.Si ritiene sarebbe opportuno che almeno parte di quest’area rimanesse di proprietà dei privati e all’Amministrazione Comunale fosse ceduta per verde e parcheggi corrispondente parte di area lungo la strada comunale di Via Monte Baldo.Sarebbe cioè soluzione più equa che l’area di rispetto fosse almeno ripartita in parti uguali tra tutti e non riservata esclusivamente all’Amministrazione comunale.

CONTRODEDUZIONE

GZ/es pag. n. 29

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L’osservazione riguarda l’accordo pubblico-privato art.6 LR 11/04 tra i Sig.ri Girardi Luigi e Baltieri Carlina e l’Amministrazione Comunale approvato con DGC n.135 del 05/10/2009 e re-cepito nel PI con Scheda di Piano Norma n. 5.È ormai consuetudine nella disciplina urbanistica realizzare concentrazioni di aree a standard con un certo peso specifico senza che le stesse vengano frastagliate e frazionate in più zone di limitate dimensioni, rendendole di fatto poco fruibili. Il verde pubblico progettato lungo la fascia di rispetto autostradale permette di ottenere una fa-scia tampone boscata per un’efficace azione di filtro per l’impatto visivo, acustico e da polveri legato all’infrastruttura stradale; peraltro tale area verrà studiata, come previsto nella Scheda di Piano Norma n.5, con particolare cura attraverso la redazione di un progetto di sistemazione e piantumazione delle aree esterne a verde e degli spazi scoperti, prevedendo in particolar modo l’impiego preferenziale di specie vegetali autoctone.Inoltre la Zona F all’estremità orientale dell’ambito da cedere all’Amministrazione Comunale destinata a verde e/o parcheggi pubblici sarà servita dalla strada di lottizzazione interna e da un percorso ciclopedonale in condizione di massima sicurezza.Ciò premesso l’osservazione non è accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione rilevando che, di fatto, c’è una cessione di aree.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 14 Ditta Cavalli-ni Marco prot. n. 2954 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini (Presenti n. 16)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 5 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto, Davo-

li, Zecchin)su n. 16 Consiglieri presenti, n. 16 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 14.-

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OSSERVAZIONE N. 15

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

15 Cavallini Marco 04/03/2010 2955

L’osservazione pervenuta rileva:Esiste una sostanziale discordanza tra quanto previsto nelle tavole del PATI e quanto contenuto nelle tavole del PI relative alla parte EST della Cantina Sociale di Colognola ai Colli e precisa-mente:Sul PA TI tale zona è contrassegnata con una “F” su fondo azzurro per definire “una importante area a servizi pubblici”, mentre il PI contraddistingue tutta l’area della Cantina con la sigla “DI. 2/1”, quale area Industriale - Artigianale di Completamento comprendendo in essa anche la Zona indicata come Zona F dal PA TI.Si osserva che questa sostanziale differenza tra le due previsioni impone all’Amministrazione Comunale, prima di procedere all’approvazione del PI, di eseguire una specifica variante per la modifica del PA TI oppure di adeguare il PI a quanto stabilito dal PA TI (inserendo la zona F nel PI).Sia l’Art. 17 della Legge Regionale n° 11 del 23.04.2004 comma 2 che L ‘Art. 2 comma 1 delle Norme Tecniche Operative affermano che il PI deve essere fatto in coerenza ed in attuazione del PA TI; addirittura l’Art. 2 comma 2 delle stesse Norme Tecniche Operative così recita: “il PI è il piano operativo che attua quanto previsto dal PA TI. NeI caso di discordanza prevale la norma del PATI ed 11 PI dovrà essere oggetto di specifica variante.

GZ/es pag. n. 30

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CONTRODEDUZIONE

Il PATI è un piano strategico di indirizzo che ha previsioni decennali e validità a tempo indeter-minato, mentre il PI è un piano operativo comunale in coerenza con il PATI con previsioni quinquennali e validità di cinque anni.Tale piano operativo comunale deve essere rapportato anche al bilancio comunale pluriennale e al programma triennale delle opere pubbliche.Il primo PI redatto si configura come primo step di pianificazione urbanistica con l’obiettivo prioritario di trasformare il territorio acquisendo parti di Città Pubblica senza gravare sul bilan-cio comunale.Si demanda a successivi PI lo sviluppo del territorio per temi specifici e secondo un programma organico delle opere pubbliche.In particolare nel PI si inseriscono solo le opere pubbliche che verranno realizzate nel quinquen-nio di validità del PI e che hanno già la copertura finanziaria, onde conseguire la certezza dell’a-zione amministrativa programmata.Ciò premesso l’Amministrazione Comunale ha privilegiato altri interventi pubblici che non ri-guardano l’area a servizi adiacente alla Cantina Sociale di Colognola ai Colli prevista dal PATI nella Tavola 4B Carta della Trasformabilità e nella disciplina locale dell’ATO 8B – Strà.Ciò non significa che tale obiettivo sia stato cancellato ma è stato solamente demandato ad un successivo PI, stante che nel primo PI non possono essere ovviamente inserite tutte le azioni del PATI.Infatti, ad esempio, rispetto al dimensionamento teorico in termini di sviluppo residenziale è sta-ta inserita nel primo PI una potenzialità edificatoria corrispondente al 18% di quella prevista dal PATI.Pertanto le scelte operate dall’Amministrazione Comunale nel primo PI sono coerenti con il PATI e con gli obiettivi prioritari enunciati nel Documento del Sindaco illustrato nel CC e con-certato.Quanto riportato nell’osservazione denota una lettura ed una interpretazione errata della disci-plina urbanistica generale regionale e del PATI approvato e, pertanto, non può essere accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione. Rileva che il Piano degli Interventi non riporta integral-mente le previsioni del P.A.T.I. e questo deriva da una scelta dell’Amministrazione che vuole dare una risposta al concetto di città pubblica privilegiando quelle azioni che rientrano in questo contesto. Per quanto la zona in oggetto rileva che sulla stessa dovrebbe esserci una controversia tra privati.

L’arch. Gomitolo evidenzia che il Piano degli Interventi ha durata quinquennale mentre il P.A.T.I. decennale ed anche le opere pubbliche previste devono essere quelle indicate nel pro-gramma triennale dei lavori pubblici o quelle derivanti dagli accordi di cui all’art. 6. Dichiara che le previsioni del P.A.T.I. verranno esaurite con diversi Piani degli Interventi.

Il Consigliere Zecchin è d’accordo con quanto dichiarato dall’arch. Gomitolo però rileva che nella controdeduzione si riporta che “denota una lettura ed una interpretazione errata della disci-plina urbanistica generale regionale e del PATI. Aggiungerei che si denota anche una errata let-tura dell’osservazione di Cavallini Marco perché non si fa nessun riferimento alla differenza che c’è fra il P.AT.I. ed il Piano degli Interventi, si parla solo del fatto che non può essere inserita l’area F nel Piano degli Interventi, non può essere inserita, non ci sono i soldi quindi lo faremo in futuro però nel Piano degli Interventi questa area F, di fatto, viene denominata zona D1 ad espansione di attività produttiva e non viene spiegato niente sulla controdeduzione del perchè questa area sia andata a finire come zona D1”.

L’arch. Gomitolo evidenzia che il piano regolatore generale non esiste più e viene sostituito dal Piano Regolatore Comunale formato dal P.A.T. e dal P.I. Dichiara che la zona in esame è zona F nel P.A.T.I. e tale rimane anche se non è riportata nel Piano degli Interventi.

Il Consigliere Zecchin rileva che l’area è colorata di viola.

GZ/es pag. n. 31

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L’arch. Gomitolo dichiara che la colorazione è viola in quanto area urbana consolidata e “il P.A.T.I. prevede questa zona come area urbana consolidata. Il P.A.T.I. graficamente individua una zona F e nella disciplina locale dice che lì dovrà essere fatta una zona F. Quello è un vinco-lo, esiste, quando lei guarda una carta vede una carta parziale del P.R.C., vede il P.I. però il P.R.C. è dato dal P.A.T. più il P.I. quindi anche il Comune, quando rilascia i certificati di desti-nazione urbanistica, deve andare a guardare le previsione del P.I. e quello che prevede il P.A.T. perché quello che il P.I. non ha messo in questo fase, in questo primo P.I., è comunque vincola-to dal P.AT., non lo attua in questo primo step però è previsto, è vincolato e quindi verrà fatto, vuol dire solo che non lo faremo in questo momento, verrà fatto in un momento successivo”.

Il Consigliere Zecchin ribadisce che “lei continua a dirmi che non c’è la zona F perché non è prevista sul Piano degli Interventi e su questo sono perfettamente d’accordo Quello che sto di-cendo io è che questa area dove ci dovrebbe essere la zona F che il Piano degli Interventi non prevede niente non si capisce perché è zona di espansione di attività produttiva, non ci dovrebbe essere D1 in questa area dove ci dovrebbe essere F”.

L’arch. Gomitolo spiega che il C.D.U. della zona riporta sia quanto previsto nel Piano degli In-terventi che nel P.A.T.I.

Il Sindaco aggiunge che il Piano degli Interventi ha sì validità annuale ma nulla vieta che fra un anno o due possa essere modificato.

Il Consigliere Zecchin dichiara di aver rilevato questa discordanza tra il Piano degli Interventi ed il P.A.T.I. e ritiene fosse doveroso capirne le motivazioni.

Il Sindaco risponde che, se il Piano degli Interventi avesse previsto la zona F, il programma triennale dei lavori pubblici avrebbe dovuto reperire le relative risorse.

Il Consigliere Zecchin ribadisce “non ho mai detto che bisognava mettere zona F dico semplice-mente che si poteva evitare di colorare di viola quest’area “.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 15 Ditta Cavalli-ni Marco prot. n. 2955 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 15 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 15.-

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OSSERVAZIONE N. 16

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

16 Brocato Antonio 04/03/2010 2956

L’osservazione pervenuta rileva:Nel Repertorio Normativo, è presente la scheda di piano norma 2 A TO 8B area mista servizi e residenza, nella quale è previsto l’insediamento di 86 abitanti teorici mentre la scheda di piano norma 3 ATO 8B è previsto l’insediamento di 23 abitanti teorici.Nella descrizione dell’intervento viene citato il compendio di pregevole valore architettonico di “Posta Vecia “ con attività di ristorazione e alberghiera senza poi prevedere alcuna azione di “tutela visiva”.

GZ/es pag. n. 32

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Prima di procedere all’approvazione definitiva è opportune posizionare i coni visuali al fine di garantire la fruibilità visiva, da parte del pubblico, anche sulle parti retrostanti ed a lato della “Posta Vecia”.

CONTRODEDUZIONE

Pensare in modo astratto ai coni visuali senza valutare realmente i punti di vista significativi che favoriscono la percezione visiva del bene di pregevole valore architettonico o ambientale, risulta un esercizio del tutto inutile, limitativo ed insufficiente per la tutela attiva del contesto figurati-vo del complesso denominato “Posta Vecia”.Il compendio “Posta Vecia”, come si evidenzia già nella Carta Militare Austriaca “Von Zach” 1797-1805, si è sempre storicamente e culturalmente rapportato con la viabilità est-ovest, oggi denominata SR11 – Padana Superiore.L’insieme degli edifici del compendio si apre e si articola in funzione della connessione con tale viabilità e le caratteristiche architettonico-formali degli stessi sono connotate dalla specifica funzione “storica” ricettiva e di ristoro.Gli interventi previsti dal PI all’interno dei Piani Norma 2 e 3, a nord verso l’autostrada, non pongono limitazioni alla percezione del contesto figurativo dai predetti punti di vista significati-vi di apprezzamento dalla viabilità regionale alla quale storicamente il compendio “Posta Vecia” è legato.Le azioni di mitigazione ambientale, previste dal PI attraverso le Schede di Piano Norma, con piantate arboree ad alto fusto andranno a costituire una quinta naturale di fondo a nord del con-testo figurativo, mentre l’effetto scenico percettivo dello stesso dai punti di vista “storici”, corri-spondenti alla viabilità est-ovest, rimarrà inalterato.Ciò premesso l’osservazione non è accolta.

Il Sindaco dà lettura dell’osservazione evidenziando che già nella Carta Militare Austriaca “Von Zach” 1797-1805, si è sempre storicamente e culturalmente rapportato con la viabilità est-ovest, oggi denominata SR11.

L’arch. Gomitolo precisa che il compendio Posta Vecia, riportato nella Carta Militare Austriaca “Von Zach”, aveva la funzione ricettiva e del cambio dei cavalli legato alla viabilità. Dichiara che parlare del punto di vista a 360° ha poco senso ed infatti si parla di “punti di vista significa-tivi” cioè quelli che hanno una visuale di avvicinamento storica da est, da ovest e da sud mentre a nord, verso l’autostrada, il punto di vista perde il suo significato, anzi gli interventi posti a nord prevedono una mitigazione visiva e ambientale con piantate arboree ad alto fusto che van-no a migliorare la visione dei punti di vista storici est/ovest e sud.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 16 Ditta Brocato Antonio prot. n. 2956 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 3 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto)astenuti n. 1 espressi con alzata di mano (Zecchin)

su n. 15 Consiglieri presenti, n. 14 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 16.-

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OSSERVAZIONE N. 17

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

17 Brocato Antonio 04/03/2010 2957

GZ/es pag. n. 33

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L’osservazione pervenuta rileva:- Nelle Norme Tecniche Operative del P I. all’Art. 48 (CONI VISUALI) si riporta “Aspetti del paesaggio, talvolta caratterizzati anche da elementi peculiari e rilevanti, possono assumere ed offrire una particolare vista di bellezza ed armonia allo sguardo di chi passa per il territorio, in una determinata zona. La percezione di questi aspetti del paesaggio costituisce una visuale si-gnificativa, che si deve tutelare e valorizzare quale contributo all’integrità e all’identità dei luo-ghi.” eccetera eccetera.- Nelle Norme Tecniche del P.A.T.I. Approvate con la conferenza dei servizi AIl’Art. 8.3.4. (pag. 44) Aree di pregio paesaggistico si parla di...” emergenze vegetali o architettoniche che rappresentano punti di riferimento visivo, nuclei storici, edifici e manufatti dì interesse storico, eccetera.”- AIl’Art. 9.3 (pag.47) Coni visuali “Eventuali interventi preservano e valorizzano la percezione visiva di elementi singolari, paesaggi, ambienti costruiti, articolando opportunamente i volumi, limitando le altezze delle recinzioni,...”.CON QUESTE PREMESSE Si vuole evidenziare che mentre nel PATI le aree di pregio paesag-gistico, punti di riferimento visivo, comprendono anche gli edifici e/o nuclei edilizi storici, ville venete, nel P. I. Tutto questo viene dimenticato, o volutamente omesso e addirittura viene am-messa anche l’edificazione di fabbricati ad uso ed in funzione del fondo agricolo, da parte degli imprenditori agricoli, fabbricati che andrebbero a nascondere alla vista i fabbricati di pregio e/o le ville venete.TUTTO CIO’ PREMESSOL’ari. 48, a detta dello scrivente, dovrà essere integrato e/o modificato con l’inserimento di que-sto testo: I coni visuali delimitano delle aree in cui è assolutamente vietata redificazione al fine di non danneggiare la prospettiva di complessi urbani o rurali di pregio ambientale, di edifici di importanza storica o di aree di particolare pregio ambientale. Le superfici di tale zone concorro-no alla determinazione della volumetria ammessa per le zone limitrofe secondo i relativi indici di densità edilizia. In tali aree è ammessa solamente la realizzazione di opere di urbanizzazione che non comportino l’edificazione di manufatti sopra il livello del suoloDopo aver completato l’Art. 48 delle Norme tecniche operativa è opportuno che gli stessi coni visuali vengano studiati e posizionati a tutela anche dell’ambiente costruito (ville venete, edifici storici, corti rurali di antica origine, ecc.) e quindi andare a modificare le zone di espansione previste nel Piano degli interventi.

CONTRODEDUZIONE

Quanto affermato nell’osservazione non corrisponde al vero ma deriva da una lettura ed una in-terpretazione errata e non sistematica degli elaborati del piano.Infatti negli elaborati del PI a scala 1:2000 sono stati inseriti dei coni visuali, con relativa norma di tutela – art. 48, anche in corrispondenza di Ville Venete e di edifici e/o nuclei edilizi storici, come ad esempio Villa Maffei-Faccioli e gli edifici all’interno del Centro Storico di Villa, Villa Vanzetti e gli edifici all’interno del Bene Culturale n. 2.Inoltre il PI individua e tutela anche i contesti figurativi e pertinenze scoperte dei principali complessi storico-monumentali, in quanto concorrono a determinare l’immagine storica e quella dell’immaginario collettivo dei manufatti di cui sono pertinenza (art. 35 NTO e relative tavole grafiche).Gli artt. 35 e 48 delle NTO prevedono già una tutela degli ambiti dei contesti figurativi dei prin-cipali complessi storico-monumentali e dei coni visuali, al fine di non compromettere l’integrità della percezione degli aspetti del paesaggio, ormai consolidata nel tempo e nel territorio.Per quanto, inoltre, si riesca a capire dall’ultimo capoverso, si precisa che non vi sono azioni del PI che pregiudicano la percezione di particolari apprezzamenti del paesaggio dal punto di vista architettonico ed ambientale.Tale osservazione, pertanto, non può essere accolta in quanto priva di fondamento.

GZ/es pag. n. 34

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Il Sindaco illustra l’osservazione nella quale si riporta che i coni visuali, indicati nel P.A.T.I. non sono riportati nel Piano degli Interventi mentre in realtà lo sono come è riportato nella con-trodeduzione.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 17 Ditta Brocato Antonio prot. n. 2957 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manovoti contrari n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 15 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 17.-

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OSSERVAZIONE N. 18

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

18 Grisi Paolo 04/03/2010 2972

L’osservazione pervenuta rileva:- visto che la normativa vigente attuale di zona E/4, contempla tutte le attività agricole esi-

stenti ed insistenti in tali aree con caratteristiche volte alla attività agricola, subirà variazio-ne individuandola come zona C1.6;

- Con la presente si inoltra osservazioni alla variazione in quanto la nuova destinazione di zona penalizza gli stati attuali di attività agricole esistenti e radicate nel tempo; la normativa stessa è un po’ difficoltosa nella sua vera interpretazione, riporta poi cenni di rapporti volu-metrici di mc 800 per abitazioni che derivano dalla normativa E14;

- inoltre si puntualizza che cartograficamente la zona non è ben definita e nemmeno numera-ta, relativamente all’espansione territoriale.

La azienda agricola oltre che praticare coltura viticola specializzata, è sede di una cantina vini-cola che esercita la lavorazione in proprio del prodotto del fondo stesso.Ritengo utile anche rendere noto a codesta Amm. Comunale , di prendere visione e di tenere in debita valutazione tutto il sito dei fabbricati esistenti nonché la possibilità di interventi di recu-pero e di ristrutturazione od ampliamenti che in futuro, per esigenze intrinseche dell’attività agricola esistente, si manifestassero necessarie per un buon sviluppo operativo ed economico.Si dovrà tenere presente che gli interventi sui fabbricati possano riguardare sia alla attività agri-cola, che fabbricati di vecchia costruzione un tempo abitazioni rurali ,il tutto volto ad un recupe-ro anche ai fini residenziale, o secondo il caso specifico.

CONTRODEDUZIONE

La nuova normativa regionale non prevede le sottozone agricole E4 Nuclei rurali.Il PI, pertanto, in adeguamento alla LR 11/04 ha riclassificato tali zone in aree residenziali C1.6 – zone parzialmente edificate e consolidate connesse al sistema insediativo esistente che rientra-no in parte nell’area urbana consolidata del PATI e in parte nell’edificazione diffusa del PATI.Tali ambiti all’interno dell’edificazione diffusa, anche se hanno una connotazione prevalente-mente più residenziale che agricola, comprendono in alcuni casi anche fabbricati esistenti ad uso agricolo.Nel riconoscere la prevalenza residenziale della destinazione d’uso di tali aree, si intende, co-munque, riconoscere la presenza di funzioni agricole esistenti prima della data di adozione del PI nelle aree di edificazione diffusa previste dal PATI.

GZ/es pag. n. 35

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L’osservazione viene accolta e conseguentemente si apporta la modifica nel Repertorio Norma-tivo riguardante la Zona C1.6 ricadente solamente nelle aree di edificazione diffusa previste dal PATI.

Il Sindaco illustra l’osservazione nella quale si evidenzia che con la riclassificazione della zona non sarebbe possibile esercitare l’attività agricola esistente. Rileva che nella controdeduzione si condivide l’osservazione e si propone quindi di accoglierla.

L’arch. Gomitolo precisa che si tratta di una “sottozona E4”, così classificata dalla precedente normativa, non più prevista dalla legge urbanistica e riclassificata come zona C1 ossia residen-ziale. Specifica che, trattandosi di un’attività agricola esistente alla data di adozione del Piano degli Interventi, si è ritenuto di accogliere l’osservazione.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 18 Ditta Grisi Paolo prot. 2972 in data 04/03/2010;

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini, Zigiotto e Davoli (Presenti n. 14)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manoastenuti n. 3 espressi con alzata di mano

su n. 14 Consiglieri presenti, n. 11 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di accogliere l’osservazione n. 18.-

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OSSERVAZIONE N. 19

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

19 Perobelli Tiziano 04/03/2010 2981

L’osservazione pervenuta rileva:A seguito della presa visione del Piano degli interventi citato in oggetto e più precisamente della Tav. 3/1, si ravvisa quanto segue: Sono stati perimetrati, definendoli come RU-4 (ristrutturazione urbanistica), i terreni distinti

al N.C.T.: Comune di Colognola ai Colli; foglio 3; mapp. 401, 402, 403. Non è stato compreso nell’area definita come RU-4 il terreno distinto al N.C.T. : Comune di

Colognola ai Colli ; foglio 3 ; mapp. 869.Recepita la volontà di adivenire alla ristrutturazione urbanistica dell’area in oggetto, si ritiene pertinente l’inserimento nell’area definita come RU-4, anche del terreno limitrofo, di superficie mq 1134, distinto al N.C.T.: Comune di Colognola ai Colli; foglio 3; mapp. 869, come da ri-chiesta ed allegato grafico prodotti in data 14.02.2008 con prot. n. 2232, per le seguenti motiva-zioni.Dato che sui mapp. 401 e 403 insistono due fabbricati già ad uso residenziale, ampliando la su-perficie dell’area definita come RU-4, si darà la opportunità per una più funzionale proposta planivolumetrica degli edifici residenziali da erigersi a seguito della demolizione del capannone (segnalato nel P.R.G. come attività produttiva da dismettere) che all’oggi insiste sul mapp. 402.Se queste osservazioni venissero recepite, detto terreno (mapp. 869) diverrebbe edificabile uti-lizzando parte del volume derivato dal mapp. 402, secondo il principio della perequazione urba-nistica e senza alcun aggravio per il carico urbanistico di zona.

CONTRODEDUZIONE

Il PI assoggetta tale area ad un processo di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica RU/4, finalizzato a costituire un sistema insediativo organico integrato alle zone residenziali limitrofe, con la demolizione di un edificio produttivo esistente e la ricostruzione con riconversione in re-sidenza nei limiti di una potenzialità edificatoria massima ammessa pari a 3000 mc.GZ/es pag. n. 36

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La richiesta di ampliamento dell’area di circa 1100 mq non appare motivata e non risulta acco-glibile, in quanto il processo sistematico degli interventi di ristrutturazione urbanistica può av-venire all’interno dell’ambito individuato dal PI.Si precisa, inoltre, che l’ampliamento dell’area di intervento sul fronte orientale, in corrispon-denza di terreno di proprietà dei richiedenti, andrebbe a costituire un disegno disarticolato, im-prontato a spontaneità e casualità nel limite di separazione tra la città costruita e il territorio aperto.L’osservazione non è accolta.

Il Sindaco illustra la proposta evidenziando che il richiedente propone di ampliare la superficie dell’intervento edilizio autorizzato. Ritiene che la richiesta andrebbe a sconfigurare il fronte del-la zona urbana esistente pertanto si propone di non accogliere la proposta.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 19 Ditta Pero-belli Tiziano prot. n. 2981 del 04/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 11 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 19.-

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OSSERVAZIONE N. 20

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

20 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3086

L’osservazione pervenuta rileva:l’area di cui sopra descritta è inserita nel Piano di Intervento adottata dal Consiglio comunale con Delibera n. 47 del 29.12.2009 come area di espansione artigianale industriale.La sottoscritta ditta è inoltre proprietaria di un’area contigua individuata al C.T. al foglio 25° mappali 29 (p)-403 (p)-35-36-37-72-455-456-457-471 di complessivi mq. 33.080.Tale area è il naturale ampliamento dell’area gia’ inserita all’interno del Piano degli Interventi di cui all’oggetto.L’area gia’ inserita nel Piano degli Interventi prevede la realizzazione di opere di urbanizzazio-ne a carico della proponente come regolamentato dall’Accordo ai sensi dell’art. 6 della L.R. 11/2004, approvato con Delibera di Giunta n. 133 del 05.10.2009. Tali opere di urbanizzazione prevedono un notevole esborso economico da parte della ditta proponente e con inserimento in zona edificabile dell’ampliamento oggetto della presente richiesta andrebbero ad ammortizzarsi in maniera economicamente piu’equilibrata.Per quanto sopra esposto visto:- che l’area oggetto di richiesta è il naturale ampliamento dell’area gia’ inserita nel Piano degli Interventi;- che le opere di urbanizzazione gia’ previste sono dimensionate e adeguate all’inserimento del-la nuova area;- che con tale inserimento le opere di urbanizzazione andrebbero ad ammortizzarsi in maniera piu’ adeguata anche a seguito dell’attuale congiuntura economica.Per quanto sopra la Sottoscritta Soc. Semplice Molinarolo Angelo

chiede

GZ/es pag. n. 37

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che l’area di proprieta’ individuata al C.T. Foglio 25° mappali 29 (p)-403 (p)-35-36-37-72-455-456-457-471 di complessivi mq. 33.080 come meglio individuata nell’allegata planimetria, sia inserita nell’ambito di una variazione del PAT e del P.I. come area industriale e commerciale di espansione con le possibilita’ di insediamento di attivita’ commerciali di media e grande distri-buzione.

CONTRODEDUZIONE

La richiesta riguarda l’ampliamento in corrispondenza del fronte orientale di un’area produttiva esistente oggetto di accordo pubblico-privato art. 6 LR 11/04, approvato con delibera di GC n. 133 del 05/10/09 e recepito dal PI con apposita scheda di Piano Norma n. 6 ATO 11B.Tale richiesta non può essere oggetto di trattazione del PI, in quanto non coerente e conforme al PATI.Risulterebbe necessario, infatti, che l’Amministrazione Comunale procedesse ad una apposita Variante al PATI con incremento del dimensionamento del sistema produttivo corrispondente alla superficie oggetto della richiesta e successivo inserimento nel PI.Si precisa, inoltre, che il PATI vigente non prevede l’inserimento nel territorio comunale di nuove aree per attività economiche di tipo commerciale destinate alla grande distribuzione.L’osservazione, pertanto, non può essere presa in considerazione.

Il Sindaco illustra l’osservazione rilevando che il richiedente chiede di ampliare di oltre 33.000 mq. la destinazione ai un’area produttiva oggetto di accordo pubblico/privato.

L’arch. Gomitolo dichiara che la richiesta non è accoglibile non solo perché non coerente con il Piano degli Interventi ma neanche con il P.A.T.I. in quanto superiore alle potenzialità del siste-ma produttivo previsto.

Il Consigliere Dal Dosso chiede se la richiesta è relativa ad un’area confinante con quella ogget-to di accordo pubblico/privato ed il Sindaco risponde affermativamente.

L’arch. Gomitolo evidenzia che il richiedente ha sottoscritto un accordo pubblico/privato coe-rente con P.A.T.I., con l’osservazione chiede di estendere l’area di altri 33.000 mq.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 20 Ditta Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo prot. n. 3086 del 05/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Zumerle, Migliorini e Davoli (Presenti n. 14)

Con: voti favorevoli n. 14 espressi con alzata di manosu n. 14 Consiglieri presenti, n. 14 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 20.-

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OSSERVAZIONE N. 21

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

21 Luciani Paolo 05/03/2010 3088

L’osservazione pervenuta rileva:Nel piano degli interventi approvato con delibera del consiglio comunale n° 47 del 29/12/2009, parte dell’area oggetto della presente osservazione è classificata F4/40 “Aree per parcheggi ad uso pubblico destinate alla sosta degli autoveicoli, quali le aree a parcheggio e/o autorimesse”.

OSSERVAZIONELa destinazione d’uso adottata, a parere dello scrivente è in contrasto con le norme del Codice della Strada e dell’art. 44-46 del D.P.R. 16/12/92 no 495; in particolare del comma 2 dell’art. 46 che recita “ Il passo carrabile deve essere realizzato osservando le seguenti condizioni: a) deve GZ/es pag. n. 38

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essere distante almeno 12 metri dalle intersezioni e, in ogni caso, deve essere visibile da una di-stanza pari allo spazio di frenata risultante dalla velocità massima consentita nella strada mede-sima”.Si fa inoltre presente che l’area a parcheggio si trova all’intersezione di quattro strade, caratte-rizzata dalla presenza sull’angolo nord tra via V. Emanuele e via Molini, dalla presenza di un fabbricato di notevole dimensioni che impedirebbe, per chi proviene da nord lungo via Molini, di avere una adeguata visibilità sull’uscita del parcheggio con immaginabili conseguenze.

PROPOSTAConsiderato che nelle immediate vicinanza è presente un capitello votivo presso il quale gli abi-tanti del luogo sono soliti ritrovarsi, si propone di cambiare la destinazione d’uso da F4 in F3 “spazi aperti pubblici attrezzati a verde per il gioco, la ricreazione, il tempo libero e lo sport…” che preveda la realizzazione di un area attrezzata a verde con l’inserimento di panchine e gio-strine per bambini.

CONTRODEDUZIONE

La zona F4/40 inserita nel PI nella frazione di San Vittore come aree per parcheggi ad uso pub-blico destinate alla sosta degli autoveicoli..…….., come previsto nel Repertorio Normativo, deve essere realizzata e convenzionata assieme all’area residenziale C1.5/1.Pertanto l’area a parcheggio è in funzione soprattutto di tale sistema insediativo residenziale e l’accessibilità può essere prevista preferibilmente da una strada di accesso interna e non diretta-mente dalla strada comunale.Si fa presente, inoltre, che l’accesso carrabile all’area con destinazione ad uso pubblico è valuta-bile alla scala edilizia in sede di fase istruttoria del progetto e non alla scala urbanistica del PI.L’osservazione, pertanto, non è accoglibile perché non pertinente con il PI.

Il Sindaco illustra l’osservazione nella quale si propone, in Via Molini, di cambiare la destina-zione d’uso di un’area da F4 in F3 “spazi aperti pubblici attrezzati a verde per il gioco, la ricrea-zione, il tempo libero e lo sport” che preveda la realizzazione di un area attrezzata a verde con l’inserimento di panchine e giostrine per bambini.

L’arch. Gomitolo dichiara che sull’area oggetto dell’osservazione è prevista la realizzazione di un parcheggio.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 21 Ditta Luciani Paolo prot. n. 3088 del 05/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Casanova, Migliorini e Davoli (Presenti n. 14)

Con: voti favorevoli n. 10 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 14 Consiglieri presenti, n. 10 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 21.-

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OSSERVAZIONE N. 22

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

22 Ufficio Tecnico Comunale 05/03/2010 3113

L’osservazione pervenuta rileva:Nell’ambito del periodo di deposito dell’adottato Piano degli Interventi, ho avuto modo di rile-vare alcune specifiche situazioni urbanistico-edilizie, che a giudizio del sottoscritto, meritano ulteriore approfondimento con il tecnico urbanista e, se del caso, opportuna variazione.GZ/es pag. n. 39

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Più precisamente:1. Repertorio Normativo: per una maggiore semplicità di immediata consultazione e d’uso

corrente (quale stampe, fotocopie, etc.), sarebbe opportuna l’editazione con il sistema di stampa a sola “fronte”, in luogo del sistema “fronte-retro”;

2. Tav. 3.4: Zone Significative San Vittore: inserimento nelle tavole del P.I. delle previsioni contenute nella variante al P.R.G.n. 26 approvata inglobando nell'ambito del P.U.A. anche la zona F 42 di P.R.G. Previgente. Si evidenzia che anche il Repertorio Normativo riporta la dicitura “A19”(zonizzazione precedente la 19^ variante al P.R.G.), che si ritiene corretto adeguare alla nuova classificazione di zona;

3. Tav. 3.1 - Zone significative Capoluogo: si rileva la non corretta grafia della Z.T.O. RU 2 “Zona di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica /P.U.A. convenzionato vigente”. In realtà si tratta di zona correttamente inserita nelle Norme Tecniche Operative all’art. 113 “Piani Urbanistici Attuativi convenzionati vigenti”;

4. Tav.1: Intero Territorio Comunale e Tav. 3.3 Zone significative: SUD – EST. Si tratta di un errore derivante dalla non corretta stesura della variante n. 1 al P.R.G. interessante la zona produttiva D1.4/1. In particolare non risulta edificabile la porzione ad Ovest della prevista rotonda;

5. Si richiede di aggiornare i riferimenti normativi contenuti nelle tavole grafiche del “Centro Storico” secondo quelli delle NTO del PI;

6. Si richiede di inserire l’estratto della tavola del P.I. sc. 1:2000 nella tavola 3.5 Zone Significative Monte Casteggioni, con riferimenti propri del P.I.;

7. Norme Tecniche Operative: si richiede la soppressione di parte dell’art. 98 “Parcheggi Privati”, limitatamente alla “schermatura di posti auto all’aperto”, in quanto la loro realizzazione potrebbe far insorgere gravoso contenzioso tra confinati, con relativa implicazione dell’A.C. Se ciò non fosse possibile, si raccomanda l’esclusione di tale applicabilità relativamente ai “Centri Storici” ed ai “Beni Culturali”;

8. Norme Tecniche Operative: si osserva che nei contenuti del Titolo V – IL PAESAGGIO URBANO: SISTEMA INSEDIATIVO DELLA CITTA’ CONSOLIDATA E DELLA CITTA’ PUBBLICA – LA CITTA’ DELLA TRASFORMAZIONE, non viene trattata la possibilità di realizzazione dell’attività commerciale e direzionale. Si tratta probabilmente di un refuso, essendo fino ad oggi ammissibili entrambe le attività sia in ZTO D1 che in ZTO D2;

9. Tav. 3.2 Zone Significative Sud-Ovest: la redazione del presente P.I. ha trattato dell’allargamento territoriale dell’ambito C2.22 senza ulteriore previsione volumetrica rispetto a quella in vigore (cfr. Tav. 2 IL DIMENSIONAMENTO). Si richiede la variazione della relativa scheda contenuta nel REPERTORIO NORMATIVO, limitatamente all’indice di edificabilità territoriale, attribuendo l’attuale dotazione di volume vigente.

CONTRODEDUZIONE

L’osservazione riguarda un elenco di modifiche derivanti dall’integrazione e dal rifacimento della cartografia e delle Norme Tecniche nel passaggio dal “vecchio PRG” al PI in allineamento al PATI.Si provvede, pertanto, alle correzioni e agli aggiornamenti necessari e precisamente:1. Stampa a sola “fronte” del Repertorio Normativo;2. Modifica Tavv. 1 Intero Territorio Comunale e 3.4 Zone Significative San Vittore e

Repertorio Normativo Zona RU/10 in riferimento alla Variante Parziale al PRG previgente n.26 Zona San Vittore, inglobando nell’ambito di PUA anche la Zona F;

3. Modifica Tavv. 1 Intero Territorio Comunale e 3.1 Zone Significative Capoluogo della grafia della RU/2;

4. Modifica Tavv. 1 Intero Territorio Comunale e 3.3 Zone Significative Sud-Est in riferimento alla Zona D1.4/1.

5. Modifica dei riferimenti normativi con quelli propri del PI all’interno delle tavole grafiche del Centro Storico – da Tavola 4.1 a Tavola 4.6P;

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6. Modifica dei riferimenti normativi con quelli propri del PI della Tav. 3.5 Zone Significative Monte Casteggioni;

7. Soppressione di parte dell’art. 98 delle NTO limitatamente alla schermatura di posti auto all’aperto;

8. Inserimento nelle NTO all’interno del Titolo V della Città Consolidata economico-produttiva e della Città della Trasformazione economico-produttiva della possibilità di funzioni commerciali e direzionali, così come previsto da PRG previgente;

9. Modifica Repertorio Normativo Scheda di Zona C2/22 limitatamente all’indice di edificabilità territoriale.

Il Sindaco illustra l’osservazione presentata dall’Ufficio Tecnico Comunale.

L’arch. Gomitolo evidenzia che si tratta di refusi, degli errata corrige quindi non si tratta di mo-difiche al piano ma solo di correzioni.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 22 Ditta Ufficio Tecnico Comunale prot. n. 3113 del 05/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 11 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di accogliere l’osservazione n. 22.-

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

OSSERVAZIONE N. 23

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

23 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3255

L’osservazione pervenuta rileva:Le norme Tecniche inerenti la zona “la città consolidata economica-produttiva” di cui all’art. 100 prevedono che nella zona territoriale omogenea D sono ammessi edifici a destinazione d’u-so produttiva, artiginale e industriale e oltre alle attività produttive tradizionali sono ammesse anche attività che operano in settori innovativi quali:o attività produttive ad alto contenuto tecnologico;o vivaio di aziende inteso come strutture destinate ad imprese di nuova formazione che opera-

no in settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico;o sedi per la ricerca e la produzione avanzata;o logistica ed attività connesse;o mostre permanenti e/o temporanee.La Città Consolidata economica – produttiva può prevedere Centri Integrati di Servizio, intesi come l’insieme di servizi all’impresa e all’uomo, organizzati in apposite ed idonee strutture. I centri Integrati si Servizio possono accogliere:o uffici di consulenza commerciale, finanziaria, legale, marketing, tecnica, studi professionali

etc.;o incubatori (incubator) dedicati alle aziende all’inizio delle loro attività (start up) con pro-

grammi atti ad accelerare lo sviluppo delle stesse attraverso risorse di sostegno;o attività di formazione e specializzazione professionale;o direzionale, come uffici, sportelli bancari e servizi pubblici ed amministrativi, etc.;o centro congressi;

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o attrezzature ricettive;o attrezzature di ristoro;o attrezzature socio-sanitarie come poliambulatori, centri di riabilitazione e di benessere;o mostre permanenti e/o temporanee ed attrezzature per sedi rappresentative ed istituzionali;o attrezzature per il tempo libero, lo sport e lo spettacolo.La Città Consolidata economica – produttiva ammette anche destinazioni d’uso quali:o residenza per il proprietario o il personale di custodia delle attività insediate;o autorimesse di uso pubblico o privato;o stazioni di servizio per carburanti.Tali destinazione d’uso ammissibili non prevedono la possibilità di insediamento di attività di media e grande distribuzione commerciali.Attualmente a causa della congiuntura economica per poter valorizzare il bene e per essere in grado di rispondere agli impegni assunti con la Pubblica Amministrazione, inerente le opere di urbanizzazione l’area dovrebbe contenere la possibilità di insediamento di attività economiche plurivalenti di cui la destinazione commerciale di media e grande distribuzione.L’area presenta delle caratteristiche urbanistiche adeguate per l’inserimento di tale attività in quanto è ben asservita da una viabilità adeguata di collegamento con la S.R. n. 11 (rotonda di accesso) ed inoltre visto il lungo fronte su la S.R. n. 11 e l’asse autostradale, presenta la possibi-lità di insediamento di notevoli aree a parcheggio e un’ottima visibilità sotto l’aspetto commer-ciale dei futuri immobili.Per quanto sopra esposto la sottoscritta SOC. SEMPLICE MOLINAROLO ANGELO

chiedeche per l’area in oggetto sia inserita la possibilità di insediamento di attività economiche di tipo commerciale per la media e grande distribuzione.

CONTRODEDUZIONE

Con Delibera n. 133 del 05/10/09 la Giunta Comunale di Colognola ai Colli ha approvato la proposta di accordo pubblico-privato formulata dal firmatario dell’osservazione.Il Piano degli Interventi ha recepito tale accordo e ne ha riportato i contenuti nell’apposita sche-da di Piano Norma n. 6 ATO 11B al fine di renderlo efficace ed operativo.Non appare accoglibile la richiesta di prevedere l’inserimento nell’area oggetto della presente osservazione di attività economiche di tipo commerciale per la grande distribuzione, in quanto il PATI non le prevede.

Il Sindaco illustra l’osservazione con la quale si chiede di aggiungere tra le attività possibili nel-la zona produttiva le medie e grandi strutture commerciali. Precisa che l’osservazione non appa-re accoglibile la richiesta di prevedere l’inserimento nell’area oggetto della presente osservazio-ne di attività economiche di tipo commerciale per la grande distribuzione, in quanto il PATI non le prevede.

Il Sindaco pone in votazione l’esame della controdeduzione all’osservazione n. 23 Ditta Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo prot. n. 3255 del 05/03/2010

Risultano assenti i Consiglieri Comunali Migliorini e Davoli (Presenti n. 15)

Con: voti favorevoli n. 15 espressi con alzata di manosu n. 15 Consiglieri presenti, n. 15 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

SI PROPONE

di non accogliere l’osservazione n. 23.-

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Ritenuto necessario far inserire nel Piano degli Interventi un ulteriore elaborato normativo che recepisca le prescrizioni di carattere idraulico espresse con nota prot. n. 1175 del 10/03/2010 dal

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Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta denominato “ALLEGATO B” – Prescrizioni di compatibilità idraulica (Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e Genio Civile di Verona)

Considerato che, per effetto delle osservazioni accolte, non risultano modificati i canoni guida ed i criteri posti alla base del Piano degli Interventi adottato, ma che si rende necessario l’ade-guamento degli elaborati di sola natura urbanistica oltre al Quadro Conoscitivo;

Dato atto che in data 01/04/2010 prot. n. 4706 il tecnico incaricato arch. Valentino Gomitolo ha prodotto i seguenti elaborati, in adeguamento alle osservazioni pervenute ed accolte:Marzo 2010 – Adeguamento osservazioni Tavola 1 Intero Territorio Comunale

(scala 1:5000); Tavola 2 Dimensionamento; Tavola 3.1 Zone Significative: Capoluogo

(scala 1:2000); Tavola 3.2 Zone Significative: Sud-Ovest

(scala 1:2000); Tavola 3.3 Zone Significative: Sud-Est

(scala 1:2000); Tavola 3.4 Zone Significative: San Vittore

(scala 1:2000); Tavola 3.5 Zone Significative: Monte Casteg-

gioni; Tavola 4.1 Centro Storico – Pieve: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.1P Centro Storico – Pieve: progetto

(scala 1:1000); Tavola 4.2 Centro Storico – San Zeno: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.2P Centro Storico – San Zeno: progetto

(scala 1:1000); Tavola 4.3 Centro Storico – Villa: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.3P Centro Storico – Villa: progetto

(scala 1:1000); Tavola 4.4 Centro Storico – Monte: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.4P Centro Storico – Monte: progetto

(scala 1:1000); Tavola 4.5 Centro Storico – Strà: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.5P Centro Storico – Strà: progetto

(scala 1:1000); Tavola 4.6 Centro Storico – San Vittore: analisi

(scala 1:1000); Tavola 4.6P Centro Storico – San Vittore: pro-

getto (scala 1:1000); Tavola 5 Beni Culturali (Corti rurali, colmel-

le); Tavola 6 Fabbricati non più funzionali al fon-

do agricolo; Norme Tecniche Operative; Repertorio Normativo;

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Glossario delle definizioni e dei parametri urbanistici ed edilizi; Registro dei crediti edilizi; Relazione programmatica; Allegato A Individuazione delle aree a rischio archeologico; Allegato B Prescrizioni di Compatibilità idraulica (Consorzio di Bonifica Alta Pianura Ve-

neta e Genio Civile di Verona); Banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente l'aggiornamento del quadro conoscitivo di

riferimento nonché le informazioni contenute nelle tavole grafiche, nelle norme tecniche e nella relazione programmatica.

Ritenuto,, pertanto, sulla base dell’accoglimento delle osservazioni presentate, di procedere al-l’approvazione del Piano degli Interventi, ai sensi dell’art. 18, comma 4 della L.R. n. 11/2004;

Dato atto che le previsioni urbanistiche contenute negli accordi pubblico/privato sottoscritti ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 11/2004 recepiti nel Piano degli Interventi adottato, rientrano tra le scelte strategiche di governo del territorio e che pertanto vengono confermate;

Udito il Sindaco, il quale, a questo punto, ultimato l’esame e le votazioni sulle singole osserva-zioni., pone in discussione l’approvazione del piano degli interventi nel suo complesso e quindi la proposta di deliberazione complessiva;

Vista la L.R. 23/04/2004, n. 11;

Visti gli atti di indirizzo ai sensi dell’art. 50 della L.R. 23/04/2004, n. 11 approvati con delibera-zione della Giunta Regionale n. 3178 in data 08/10/2004;

Visto il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale ratificato dalla Giunta Regionale con deli-berazione n. 4152 del 18/12/2007;

Visto il sopra riportato parere di regolarità tecnica a norma dell’art. 49 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

SI PROPONE

1) di accogliere le seguenti osservazioni al Piano degli interventi:

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

1 Cavestro Eugenio 11/02/2010 1862

18 Grisi Paolo 04/03/2010 2972

22 Ufficio Tecnico Comunale 05/03/2010 3113

2) di accogliere parzialmente le seguenti osservazioni al Piano degli interventi:

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

2 Impresa Edile Lucchi Rino & C. s.n.c. 20/02/2010 2345

3) di non accogliere le seguenti osservazioni al Piano degli interventi:

N. RICHIEDENTE DATA PROT.

3 Zoppi Angelo 22/02/2010 2430

4 Prando Giuseppe Zoppi Maria Teresa 02/03/2010 2835

5 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2873

6 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2874

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7 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2875

8 Tosi Sebastiano 03/03/2010 2876

9 Golo Rita Ghezzer Ettore Tolu Rossella 04/03/2010 2947

10 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2949

11 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2950

12 Dal Dosso Maria Zecchin Sandro 04/03/2010 2952

13 Gianese Nello 04/03/2010 2953

14 Cavallini Marco 04/03/2010 2954

15 Cavallini Marco 04/03/2010 2955

16 Brocato Antonio 04/03/2010 2956

17 Brocato Antonio 04/03/2010 2957

19 Perobelli Tiziano 04/03/2010 2981

20 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3086

21 Luciani Paolo 05/03/2010 3088

23 Società Semplice Agricola Molinarolo Angelo 05/03/2010 3255

4) di approvare il Piano degli Interventi ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/04/2004, n. 11 com-posto dagli elaborati progettuali predisposti dall’arch. Valentino Gomitolo di Verona incari-cato per la parte urbanistica, dallo Studio Geologia e Tecnica Ambientale di Verona incari-cato per la parte geologica e di compatibilità ambientale, dallo Studio Benincà di San Marti-no Buon Albergo incaricato per l’analisi agronomica e la predisposizione del prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale, dallo Studio Daniel Mantovani per la formazione del quadro conoscitivo costituiti da: Tavola 1 Intero Terri-

torio Comunale – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:5000) Tavola 2 Dimensio-

namento – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Tavola 3.1 Zone Signi-

ficative: Capoluogo – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:2000) Tavola 3.2 Zone Signi-

ficative: Sud-Ovest – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:2000) Tavola 3.3 Zone Signi-

ficative: Sud-Est – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:2000) Tavola 3.4 Zone Signi-

ficative: San Vittore – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:2000) Tavola 3.5 Zone Signi-

ficative: Monte Casteggioni – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Tavola 4.1 Centro Sto-

rico – Pieve: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.1P Centro Sto-

rico – Pieve: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.2 Centro Sto-

rico – San Zeno: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv.(sc. 1:1000)

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Tavola 4.2P Centro Sto-rico – San Zeno: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv.

(sc. 1:1000) Tavola 4.3 Centro Sto-

rico – Villa: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.3P Centro Sto-

rico – Villa: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.4 Centro Sto-

rico – Monte: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.4P Centro Sto-

rico – Monte: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv.(sc. 1:1000) Tavola 4.5 Centro Sto-

rico – Strà: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.5P Centro Sto-

rico – Strà: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv. (sc. 1:1000) Tavola 4.6 Centro Sto-

rico – San Vittore: analisi – Marzo 2010 Adeg. Osserv.(sc. 1:1000)

Tavola 4.6P Centro Sto-rico – San Vittore: progetto – Marzo 2010 Adeg. Osserv.

(sc. 1:1000) Tavola 5 Beni Culturali – Marzo

2010 Adeg. Osserv. Tavola 6 Fabbricati non più funzio-

nali al fondo agricolo – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Tavola 7 Individuazione degli alle-

vamenti intensivi e delle fasce di rispetto Tavola 8 SAU – Consumo SAU

corrispondente alle azioni del PI Tavola 9 Vincolo Forestale L.R. n.

52/78 – Aggiornamento aree boscate Tavola 10 Rete ecologica Tavola 11 Carta della compatibilità

idraulica Norme Tecniche Operative – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Repertorio Normativo – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Glossario delle definizioni e dei parametri urbanistici ed edilizi – Marzo 2010 Adeg.

Osserv. Registro dei crediti edilizi – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Relazione programmatica – Marzo 2010 Adeg. Osserv. Allegato A Individuazione delle aree a rischio archeologico – Marzo 2010 Adeg. Os-

serv. Allegato B Prescrizioni di Compatibilità idraulica (Consorzio di Bonifica Alta Pianura

Veneta e Genio Civile di Verona) Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale Relazione tecnico-agronomica Relazione di compatibilità geologica Valutazione di compatibilità idraulica Banca dati alfa-numerica e vettoriale contenente l’aggiornamento del quadro conosciti-

vo di riferimento nonché le informazioni contenute nelle tavole grafiche, nelle norme tecniche e nella relazione programmatica – Marzo 2010 Adeg. Osserv.

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5) di incaricare il Responsabile del Settore Servizi Tecnici – Edilizia Privata a provvedere agli adempimenti conseguenti previsti dalla L.R. n. 11/2004.-

FIRMA DEL PROPONENTE

f.to Alberto Martelletto

Il Presidente pone in trattazione la proposta di delibera sopra riportata;

Il Consigliere Dal Dosso chiede al Segretario Generale a cosa si riferisce la votazione comples-siva finale.

Il Segretario risponde che è per dare validità nel suo complesso alla delibera, l’importante è che, quando ci sono degli interessi specifici, il Consigliere, come è stato fatto per alcune votazioni, esca dall’aula.

Il Consigliere Dal Dosso evidenzia che nelle singole votazioni la minoranza si è espressa in vari modi (favorevole, contrario, astenuto) chiede, pertanto, se è una conferma della votazioni prece-denti.

Il Segretario risponde che è una conferma dell’atto.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Udita la relazione del Sindaco;

Vista la proposta di deliberazione riguardante: “URBANISTICA: Controdeduzioni alle osser-vazioni presentate ed approvazione del Piano degli Interventi” corredata dei prescritti pareri a norma dell’art. 49 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

Preso atto della discussione e degli interventi;

Considerata la proposta meritevole di approvazione per le motivazioni in essa indicate, che si recepiscono nel presente provvedimento;

Ritenuta la propria competenza ai sensi del combinato disposto degli artt. 42 e 48 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;

Preso atto della proclamazione della votazione verificata dagli scrutatori già scelti in preceden-za, sigg.ri:- Velli Giuseppe (maggioranza)- Zumerle Gianpaolo (maggioranza)- Zecchin Sandro (minoranza)

Con: voti favorevoli n. 11 espressi con alzata di manoastenuti n. 4 espressi con alzata di mano (Dal Dosso, Marinello, Zigiotto,

Zecchin)su n. 15 Consiglieri presenti, n. 11 Consiglieri votanti e n. 17 assegnati ed in carica;

D E L I B E R A

di approvare integralmente la proposta di cui in premessa che viene inserita nel presente atto come parte costitutiva del medesimo.-

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Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

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N……………. Reg. Pubbl.

Copia della presente deliberazione viene pubblicata mediante affissione all’Albo Pretorio comu-

nale per la durata di 15 giorni consecutivi da oggi.-

Lì.............................................

IL SEGRETARIO GENERALE

...................................................

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

La presente deliberazione è divenuta esecutiva il ………………………… dopo il decimo gior-

no dalla sua pubblicazione ai sensi dell’art. 134, comma 3, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267.-

Lì.............................................

IL SEGRETARIO GENERALE

....................................................