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VERBALE SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN DATA 15.01.2018 Pagina volume N. Ver. 9.6 Foglio 1 di 1 COMUNE DI PERUGIA ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE ANNO 2018 ADUNANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE ORDINARIA SEDUTA DEL 15.01.2018 L'anno DUEMILADICIOTTO il giorno QUINDICI del mese di GENNAIO, alle ore 15,45, nell’apposita sala del Palazzo dei Priori si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ORDINARIA, previa convocazione nelle forme e nei termini di legge, per la trattazione degli oggetti elencati nell’ordine del giorno ed in quelli suppletivi. Eseguito l’appello nominale risultano presenti i Consiglieri Signori: Accertato che il numero dei presenti è legale per la validità dell’adunanza in PRIMA convocazione, il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO dichiara aperta la seduta alla quale assiste il SEGRETARIO GENERALE Dr.ssa FRANCESCA VICHI. Indi chiama a disimpegnare le funzioni di scrutatore i Consiglieri Signori . La seduta è PUBBLICA. Il presente verbale è redatto sulla base delle registrazioni fonografiche della seduta e della trascrizione della stessa ef- fettuata dalla ditta incaricata del servizio. SEDUT Pres. Ass. Pres. Ass. ROMIZI ANDREA (Sindaco) 1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA 2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO 3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO 4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA 5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA 6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO 7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA 8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA 9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO 10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO 11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH 12 MARCACCI MARIA GRAZIA 28 MENCARONI DIEGO 13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO 14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE

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COMUNE DI PERUGIA ATTI DEL CONSIGLIO COMUNALE

ANNO 2018

ADUNANZA DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SESSIONE ORDINARIA

SEDUTA DEL 15.01.2018 L'anno DUEMILADICIOTTO il giorno QUINDICI del mese di GENNAIO, alle ore 15,45, nell’apposita sala del Palazzo dei Priori si è riunito il Consiglio Comunale in sessione ORDINARIA, previa convocazione nelle forme e nei termini di legge, per la trattazione degli oggetti elencati nell’ordine del giorno ed in quelli suppletivi.

Eseguito l’appello nominale risultano presenti i Consiglieri Signori:

Accertato che il numero dei presenti è legale per la validità dell’adunanza in PRIMA convocazione, il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO dichiara aperta la seduta alla quale assiste il SEGRETARIO GENERALE Dr.ssa FRANCESCA VICHI. Indi chiama a disimpegnare le funzioni di scrutatore i Consiglieri Signori . La seduta è PUBBLICA. Il presente verbale è redatto sulla base delle registrazioni fonografiche della seduta e della trascrizione della stessa ef-fettuata dalla ditta incaricata del servizio.

SEDUT

Pres. Ass. Pres. Ass.

ROMIZI ANDREA (Sindaco) 1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA 2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO 3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO 4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA 5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA 6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO 7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA 8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA 9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO 10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO 11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH 12 MARCACCI MARIA GRAZIA 28 MENCARONI DIEGO 13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO 14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE

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PRESIDENTE VARASANO Consiglieri buonasera, come sapete è una Seduta di Question Time, quindi non è necessario il numero legale,

è necessario che ci siano interroganti e Assessori che rispondono. In questa ottica giustifico le assenze degli

assessori Bertinelli e Prisco, consigliere Bistocchi, è insieme a Bori per la prima. Prego. Credevo che volesse

dire qualcosa altro. La parola al consigliere Bistocchi.

CONSIGLIERE BISTOCCHI Grazie Presidente, prima che indovini i miei pensieri. In virtù della delegazione della L.A.V. Lega Anti Vivise-

zione che immagino siano qui oggi per sentir discutere dell’interrogazione a firma mia sugli scoiattoli grigi, è

vero che non è in fondo tra le interrogazioni perché è un po’ datata, immagino che al Vice Sindaco cambi po-

co, sarei a chiedere se magari fosse possibile poterlo trattare magari un po’ prima rispetto all’ordine che ab-

biamo qui, senza aspettare diciamo l’ordine temporale qui descritto.

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Istanza n.61/17 su: PERDITE DELLA RETE IDRICA DI UMBRIA ACQUE PRESIDENTE VARASANO Sì, è sesta, quindi penso che si potrebbe fare tra le prime due o tre, però iniziamo con quella relativa alle per-

dite della rete idrica di Umbria Acque. Non so chi espone, il consigliere Bistocchi sempre o il consigliere Bori?

Comunque risponde il Vice Sindaco Barelli. L’oggetto è: perdite della rete idrica di Umbria Acque. Per favore

silenzio. La parola al presentatore, al consigliere Bori intanto. Prego.

CONSIGLIERE BORI Grazie Presidente. Come sapete, l’acqua è un bene comune, è un bene primario irrinunciabile e come viene anche

definita patrimonio dell’umanità, ognuno di noi ne è responsabile. In questo senso quello che è accaduto da quando

noi abbiamo presentato l’interrogazione che era questa estate, fino a oggi ci preoccupa molto sia per lo stato generale

dei nostri acquedotti che purtroppo per far arrivare dieci litri di acqua a destinazione, ne perdono quattro per strada,

quindi un dato quantomeno preoccupante, in secondo luogo oltre a queste ingenti perdite idriche che si inseriscono in

una situazione di difficoltà delle falde acquifere che noi conosciamo bene, come amministratori e che in particolare

hanno colpito la nostra Città in questa estate che è stata praticamente priva di piogge; oltre a questo, quindi a una si-

tuazione complessa e preoccupante, si aggiunge il fatto che questa estate noi siamo stati testimoni e i cittadini ci han-

no fortemente sollecitato, rispetto alle continue rotture, i guasti, le esplosioni di tubature che si sono verificate, chiun-

que di voi lo può andare a vedere, visto le foto che noi abbiamo messo in allegato, visto i video che si trovano sui so-

cial network, che hanno portato a un danno ulteriore, a una perdita d’acqua ingente, ricordiamo via Settevalli trasfor-

mata in un torrente, come tante altre piccole esplosioni di tubature e perdite che ognuno di noi ha vissuto e ha visto ri-

spetto ai propri spostamenti quotidiani nella Città. Quindi già la situazione è difficile, le perdite dell’acquedotto sono

notevoli, le manutenzioni carenti e in più c’è il tema di una carenza d’acqua generalizzata, in questo senso lo scoppio

delle tubature e la trasformazione di intere strade in torrenti, ci preoccupa e balza ancora più agli occhi.

A questo si unisce un altro tema che è il tema lamentato notevolmente da chiunque cerchi di o aprire una nuova attivi-

tà o farsi allacciare la propria casa, quindi attività commerciali o case private, sottolineo notevoli, disservizi che porta

Umbra Acque. Chiunque di voi è stato a contatto con un’attività commerciale, una persona che ha cercato di allacciar-

si al servizio idrico, sa che ci sono voluti mesi, fino al paradosso di sei mesi per i nuovi allacci, quindi data questa si-

tuazione, noi abbiamo presentato un’interrogazione perché ci sembra che non sia più sostenibile, che per il futuro non

sia più accettabile la situazione che abbiamo sottolineato ora.

PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Bori. La parola al Vice Sindaco Barelli, per la risposta.

VICE SINDACO Grazie Presidente. Ho una risposta lunga e noiosa e una corta e forse più efficace, scelgano i Consiglieri. La risposta

scritta ovviamente sono qui per consegnarla, è la risposta di Umbria Acque, poi ce n’è una invece che posso riferire

per aver partecipato direttamente a un incontro recente con l’amministratore delegato di Acea, che può essere utile

anche per fare il quadro sintetico ovviamente, sulla situazione di Umbria Acque, posto che le risposte hanno il tempo

dei cinque minuti. Ditemi voi quale delle due preferite.

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PRESIDENTE VARASANO Proporrei quella breve e di consegnare manualmente quella lunga, così è completo.

VICE SINDACO Anche io sarei di questo avviso, se i Consiglieri ritengono.

PRESIDENTE VARASANO Ok.

VICE SINDACO Giovedì scorso c’è stata questa visita gradita dell’amministratore delegato di Acea, sapete Acea è un colosso nel set-

tore delle multi utility, è una delle cinque società quotate in borsa e Acea possiede il 40% di Umbria Acque, il restante

è diviso tra i Comuni e il Comune di Perugia ha il 33%, quindi ha un ruolo importante. Cosa è emerso da questo incon-

tro? È emerso innanzitutto un dato che non può che confortarci come Comune di Perugia, cioè l’intenzione di Acea di

essere presente in modo importante, con investimenti da non caricare in tariffa, adesso per essere sintetici ed efficaci

e quindi loro vogliono essere presenti a Perugia, in Umbria, la loro presenza su Roma è un’esperienza importante per

le cose che poi dirò in relazione alle perdite dell’acquedotto, però la loro presenza, per espressa dichiarazione

dell’amministratore delegato, nominato nel maggio dello scorso anno dalla Giunta Raggi come sapete, questa espe-

rienza non vogliono farla diventare presenza di maggioranza in Umbria Acque, cioè il loro 40% va bene, quindi questo

significa, come poi ho detto nell’incontro successivo, perché c’è stato prima un incontro con i Sindaci presso la Sala

dei Sindaci, insomma i Sindaci del territorio interessato dai servizi di Umbria Acque, poi c’è stato l’incontro con una

parte dei dipendenti che abbiamo fatto alla Sala della Vaccara e in questa sede l’amministratore delegato ha ribadito il

loro interesse al territorio, la loro volontà di non salire oltre il 40%, quindi non hanno intenzione di assumere posizioni

dominanti e la loro volontà di investire e di valorizzare il territorio. L’amministratore delegato ha anche fatto riferimento

al piano industriale che prevede investimenti importanti, tutto il gruppo ovviamente, ma investimenti significativi tanto

da affrontare e in parte risolvere il problema delle perdite. Per loro sono un valore le risorse umane, quindi c’è stata

una condivisione su un percorso che vede valorizzare la realtà di Umbria Acque in termini di realtà societaria cittadina

importante, con un numero di dipendenti significativo e dall’altro valorizzare il servizio, per venire alla questione delle

perdite. A un certo punto sono state illustrate delle slide da parte della dirigenza di Umbria Acque e in queste slide

compariva il problema della perdita dell’acquedotto nella dimensione che voi avete descritto e una serie di investimenti

per i quali si prevedeva in base a quelle slide, di risolvere il problema in cinquant’anni. Questa è Umbria Acque, la di-

chiarazione di Umbria Acque. A quel punto l’amministratore delegato li ha interrotti, dicendo però che a lui sembrava

eccessivo questo tempo richiesto per risolvere o comunque gestire in modo adeguato il problema delle perdite e ha

fatto l’esempio di Roma, del quale noi prendiamo atto favorevolmente, cioè che dopo il suo insediamento a Roma c’è

stata una crisi idrica che in parte permane, la crisi idrica c’è un po’ in tutta Italia, insomma il problema della carenza di

pioggia, adesso ovviamente è gennaio, quindi si poteva prevedere come sta accadendo che ci fossero più piogge, pe-

rò permane la crisi idrica, anche se è stata attenuata. A Roma la crisi idrica si è manifestata come tutti avete visto con

il problema del lago di Bracciano. Questo problema è stato affrontato e in gran parte risolto da quello che riferisce

l’amministratore delegato di Acea Donnarumma, è stato risolto affrontando il tema delle perdite. Quello che non si riu-

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sciva o non si è più voluto prelevare dal lago di Bracciano per problemi anche ambientali di quel lago, lo si è gestito in

un periodo di tre mesi tra luglio e settembre, lui ci racconta, con la riduzione significativa delle perdite, quindi

l’intervento ni Donnarumma è stato quello di dire quando ha visto la slide dei cinquanta anni: “Badate, si può far di

meglio e si può fare più in fretta”. Ho preso con favore insomma questa osservazione e questa segnalazione

dell’amministratore delegato e la condivisione del problema significa che anche a Perugia vedremo di lavorare nella

direzione che a Roma sembra sia stata significativa.

Ho una risposta scritta che vi consegno e questa risposta che forse è più soddisfacente, immagino, perché immagina

una soluzione del problema più a breve termine. Adesso i tempi stretti non ce li siamo dati, non li ha dati lui, però

l’esempio di Roma può essere utile per dire che forse il problema della perdite delle acque, del nostro acquedotto, si

può risolvere in tempi ragionevoli.

PRESIDENTE VARASANO Grazie Vice Sindaco. La replica e poi dopo quella successiva, non essendoci il consigliere Mori, è proprio quella sugli

scoiattoli, perché la seconda è primo firmatario Miccioni, giusto? Quindi la illustrerà lui se viene. Perfetto. Prego consi-

glieri Bori.

CONSIGLIERE BORI Grazie Presidente. Prendo atto della risposta. Analizzeremo il fascicolo fornito da Umbria Acque. Ho visto anche io

con preoccupazione la crisi idrica di Roma e spero che i destini siano differenti. La soluzione ci convince no alle tem-

pistiche, evidentemente riparare le perdite, gli acquedotti, fare una manutenzione adeguata è la strategia giusta. Farlo

in cinquanta anni, sembra più complesso, quindi sposteremo il problema analizzando il dossier che ci fornirà il Vice

Sindaco e lo sposteremo nella commissione competente, in modo tale da poterne ragionare insieme, ricordando sem-

pre che c’è la questione della crisi idrica, c’è la questione della manutenzione delle riparazioni, c’è anche il tema che

non è normale che per dei periodi non si mandino le bollette, quindi per interi mesi non arrivi alcun tipo di bolletta, poi

tutto insieme, sei – sette mesi di bollette in un’unica soluzione e non è normale nemmeno che le nuove attività o le

persone che hanno bisogno di un allaccio nuovo, debbano aspettare sei mesi, sette mesi. Lo dico perché abbiamo

esperienza diretta di persone per la casa privata, oppure di nuove attività tipo agriturismi che hanno dovuto attendere

sei mesi per l’allaccio e per il contatore. Per cui porteremo in commissione, in moto tale da non essere vincolati ai cin-

que minuti di risposta il tema Umbria Acque che ci preoccupa molto.

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Entrano in aula i Consiglieri Mirabassi, Borghesi, Luciani, Vignaroli, Mencaroni. I presenti sono 17.

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Istanza n. 80/17 su: GESTIONE ATTIVA DELLA POPOLAZIONE DI SCOIATTOLO GRIGIO PRESIDENTE VARASANO A questo punto avrei l’interrogazione del consigliere Bistocchi, proprio sulla gestione attiva della popolazione di scoiat-

tolo grigio, poi mi dite come fare della seconda, se aspettiamo Miccioni o meno. Intanto do la parola a lei. Prego con-

sigliere Bistocchi. Risponde sempre l’assessore Barelli.

CONSIGLIERE BISTOCCHI Grazie Presidente. Buongiorno Vice Sindaco, buongiorno a tutti. Dunque il tema è già stato trattato due volte, anzi due

volte in Commissione, tra l’altro insomma ricordo una commissione con un’audizione particolarmente corposa e poi in

Consiglio Comunale, in cui l’ordine del giorno è stato approvato con un’ampia maggioranza, quindi è un tema su cui

c’è convergenza e non solo in seno al Consiglio Comunale, ma anche in seno alla Giunta stessa, poi insomma ci dirà

il Vice Sindaco. Il punto è questo, il nostro territorio vede, ospita due specie di scoiattoli, una specie che è quella au-

toctona, che è lo scoiattolo rosso e poi una specie alloctona, quindi come dire importata, che è lo scoiattolo grigio,

quello non Americano. Il punto, come dire, la convivenza tra queste due specie è un po’ complicata, è un po’ difficolto-

sa, non a caso queste due specie non sono nate, non sono cresciute, non si sono sviluppate nello stesso territorio, ma

in due territori, perfino in due continenti diversi; tanto per fare un esempio, ma giusto per capirci, siccome siamo tra di

noi, magari non tutti masticano no evidentemente questi temi. Lo scoiattolo grigio è più veloce di quello rosso. Essen-

do più veloce, è più veloce per esempio anche nel reperimento del cibo per esempio è più veloce, quindi questo è evi-

dente che crea qualche difficoltà. Non voglio usare parole forti, però lo scoiattolo grigio può potenzialmente costituire

una minaccia per lo scoiattolo rosso, anche se poi capiamoci che l’unica minaccia poi in realtà è quella che può costi-

tuire eventualmente l’uomo quando ci si mette, però insomma la convivenza è complicata. Da qui la scelta

dell’eradicazione degli scoiattoli grigi e questa non è stata un’iniziativa privata di quattro cacciatori, no, si tratta di un

progetto europeo di cui il Comune di Perugia è partner, seppure in minima parte, il progetto europeo si chiama Life U-

Savereds ed è diretto alla conservazione dello scoiattolo comune europeo in Umbria e della biodiversità negli ecosi-

stemi degli Appennini. Quindi come dire? Tutto bene. Il problema è come, come viene salvaguardato uno scoiattolo, a

danno dell’altro, questo è il punto, cioè tramite la cattura e l’eradicazione da parte dell’uomo, delle popolazioni invasive

di scoiattoli grigi, ovviamente in conformità alle leggi del benessere degli animali, adesso non scendo ovviamente in

dettagli particolari , però il problema è che le leggi sul benessere degli animali consentono e quindi prevedono in que-

sto caso che gli scoiattoli vengano catturati, intubati, gli viene somministrata anidride carbonica ed evidentemente in-

somma vengono soppressi in questo modo. A onor del vero, per fare chiarezza, ma anche perché questo è il punto

dell’ordine del giorno e dell’interrogazione, il progetto non prevede soltanto la rimozione diretta, ma anche quella indi-

retta, cioè prevede per il 90% che è una percentuale molto corposa, lo capite da soli, prevede la rimozione diretta, che

significa soppressione, per evidentemente il rimanente 10% c’è una rimozione indiretta, cioè la sterilizzazione. È evi-

dente che questo 10% per noi non è il punto di arrivo, è il punto di partenza, cioè non è la conclusione, la fine di un di-

scorso, per noi è l’inizio, è l’apertura di un discorso, di un ragionamento, di un ripensamento, da qui l’ordine del giorno

presentato a maggio se non sbaglio dell’anno scorso, in cui il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza

di rivedere le proporzioni e cioè di ridurre la rimozione diretta e quindi la soppressione a favore invece di una maggiore

rimozione indiretta, cioè a favore di più sterilizzazioni. Ricordo anche un intervento di un Vice Sindaco particolarmente

determinato, con le idee molto chiare in quel contesto, nell’occasione dell’audizione che abbiamo fatto in Commissio-

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ne, in cui aveva preso le distanze rispetto al progetto, poi magari lo ridirà lui, evidentemente non gli sto qui a suggerire

gli interventi, ma ricordo insomma che aveva detto che il progetto evidentemente se l’era trovato, non era di sua pa-

ternità, non era di sua maternità e quindi in qualche modo ne ha preso le distanze. Vado al nocciolo della questione,

poi ascolterò con interesse l’intervento del Vice Sindaco. Era maggio, siamo arrivati a gennaio. Vorremmo capire se è

stato dato seguito a un ordine del giorno che dietro a tutti gli atti, dietro a qualsiasi interrogazione, ordine del giorno,

c’è un lavoro che è innanzitutto di studio, di apprendimento, ma almeno in questo caso anche di collaborazione con i

cittadini e con le associazioni, quindi mi sembra giusto che rientri in un garbo istituzionale dare risposte se è stato dato

seguito all’ordine del giorno o meno, soprattutto con quali tempistiche, in quali termini, con quali modalità è stato se-

guito, si è proceduto, se si è proceduto, ma soprattutto e insisto sull’ultimo punto perché è il cuore dell’ordine del gior-

no prima e dell’interrogazione oggi, vorrei che il Vice Sindaco desse conto di quanti esemplari di scoiattolo grigio a

oggi siano stati soppressi e quanti invece sono stati sterilizzati. Insisto sul numero, insisto sulla percentuale, perché

guardate è tutto lì, è tutto sui numeri, c’erano delle percentuali da rivedere, sono state riviste? Sulla carta sì, eviden-

temente sulla carta sì e anche come dire a larga maggioranza è utile oggi, è importante dare un segnale alla città, a

chi sta fuori, a chi non è d’accordo con le gabbie, a chi le va a togliere quelle gabbie, a chi le va ad aprire quelle gab-

bie, informare i cittadini ed evidentemente anche il Consiglio Comunale sullo stato di questo ordine del giorno, che lo

ripeto e chiudo, chiedeva una rivisitazione delle percentuali meno rimozione diretta, meno soppressione, più sterilizza-

zioni, più rimozione indiretta. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Bistocchi. La parola al Vice Sindaco Barelli.

VICE SINDACO Grazie Presidente. Abbiamo affrontato questo argomento in Commissione, con una Commissione lunga e partecipata,

dove in verità la mia posizione era, mi piace pensare equilibrata, ma è un mio pensiero. La prima cosa che c’è da ri-

cordare, forse diamo a Cesare quel che è di Cesare. Insomma ogni volta che parliamo di interventi per esempio nel

centro storico, si parla del mercato coperto, si parla del Turreno, si parla di altri interventi importanti, il gruppo del PD

rivendita se stesso il merito di aver partorito quei progetti e far partire quei progetti. Adesso ricordiamo che questo

progetto è partito con la precedente Amministrazione, quindi ricordiamo anche in questa occasione.

La domanda che state rivolgendo a me, forse andava rivolta a chi questo progetto a suo tempo l’ha approvato e l’ha

partorito. Detto questo, per evitare equivoci, leggo questa volta la risposta che gli uffici mi hanno preparato, poi mi ri-

servo un commento finale. Innanzitutto la ricostruzione ultima delle vicende e cioè che connota del 5 giugno 2017: “I

nostri uffici hanno segnalato a Ispra: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che il Consiglio Co-

munale con deliberazione numero 57 quindi è stata segnalata, ricordiamo che il progetto nasce da Ispra insomma in

particolare, quindi c’è una garanzia di supervisione tecnica fatta dal soggetto che in Italia è riconosciuto come deposi-

tario delle qualità e delle esperienze in materia ambientale. Abbiamo scritto ad Ispra, riportando quello che il Consiglio

Comunale aveva deliberato, cioè che ridurre la rimozione diretta tramite cattura e uccisione degli scoiattoli grigi, anche

a fronte del numero elevato di soppressioni possono essere a oggi, quello che conosciamo. Con la stessa lettera si è

invitato lo stesso Istituto, sempre l’Ispra, nella qualità di soggetto capofila del Life, a valutare con la massima attenzio-

ne quanto raccomandato, cercando di procedere nella direzione auspicata, nonché a coinvolgere nelle decisioni ne-

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cessarie anche tutti i partner coinvolti nel progetto di che trattasi. Si è proceduto poi con la nota successiva del 21 giu-

gno 2017 a reiterare la richiesta già inoltrata, giacché non riscontrata”. Quindi abbiamo scritto una prima volta, non ci

hanno risposto, abbiamo scritto una seconda volta. “Poi Ispra ha risposto replicando e dicendo che il progetto prevede

innanzitutto l’obiettivo della salvaguardia dello scoiattolo comune europeo in Umbria e più in generale in centro Italia.

La principale minaccia per la conservazione della specie, è rappresentata dalla presenza dello scoiattolo grigio nord

Americano alloctono invasivo per l’Italia e in generale per l’Europa”. Questo è quello che ci scrive Ispra. Io sto leggen-

do quello che scrive Ispra. “Si proseguiva poi richiamandosi anche alle disposizioni normative di rango europeo, evi-

denziando che l’adozione di un piano di eradicazione come implementato nell’ambito del progetto Life, appare quindi

necessaria e non più procrastinabile. Si specificava sempre nella stessa lettera della proposta progettuale approvata

dalla Commissione Europeo, quindi ricordiamo i soggetti che sono in campo, cioè Ispra, il soggetto a livello nazionale

che ha competenze in materia ambientali ed esperienze importanti e la Commissione Europea. Prevede la rimozione

indiretta del 10% degli individui presenti nell’aria e si rilevava che – cito sempre la risposta Ispra – “La tecnica di rimo-

zione indiretta non risulta applicabile a tutta la popolazione di scoiattolo grigio”. Si andava poi avanti rilevando gli ele-

menti di criticità per l’adozione della sterilizzazione come metodica esclusiva di rimozione. Tra essi si indicava innanzi-

tutto il nuovo regolamento Unione Europea 1143/2014, che vieta il trasporto e il rilascio delle specie di cui al regola-

mento di esecuzione Unione Europea 2016/1141, non sarebbe infatti coerente con tale norma una traslocazione degli

individui in zone al di fuori delle aree ora oggetto di gestione. In queste ultime il rilascio degli animali andrebbe invece

a interferire con la cattura degli individui non ancora sterilizzati, entrerebbero comunque in competizione con la specie

autoctona. Si asseriva poi sempre nella stessa comunicazione che pertanto il tasso di prelievo applicabile tramite que-

sto protocollo non è compatibile con obiettivo eradicativo della specie del territorio del Comune di Perugia e conside-

rando le metodologie attualmente applicabili, la rimozione indiretta può essere adottata soltanto per un numero limitato

di individui e nella misura in cui risultino disponibili all’interno dell’area di presenza attuale della specie, zone idonee

per il rilascio degli animali sterilizzati, in cui non siano in corso di attività di rimozione, in cui non siano presenti scoiat-

toli rossi. Aggiungendo comunque che a seguito di un’attenta valutazione tecnica di tutte le aree disponibili, il progetto

Life ha individuato due zone in grado di soddisfare tutti i requisiti per il rilascio degli animali sterilizzati, coincidenti con i

parchi urbani della Pescaia e Sant’Anna”. Questo scrive l’Ispra. Proseguiva poi sopra la stessa comunicazione, che ri-

peto alla quale loro rispondono dopo che noi abbiamo segnalato la decisione del Consiglio Comunale, quindi della

Commissione, abbiamo dato seguito alle vostre indicazioni, prosegue la lettera dicendo: “Si attestava poi che alla luce

dell’analisi del quadro normativo e delle considerazioni tecniche sopra sintetizzate, questo Istituto – Ispra – non… ri-

tiene praticabile la rimozione indiretta di un numero di individui superiore al 10% della popolazione stimata, in quanto

considerando le metodologie attualmente applicabili per la sterilizzazione, un’eventuale scelta di procrastinare gli in-

terventi di gestione, di incrementare la percentuale di individui da sterilizzare, rispetto a quelli massimi indicati, non

permetterebbe di applicare tassi di prelievo tali da compensare l’incremento della popolazione e in ultima analisi de-

terminerebbe un significativo aumento degli animali oggetto di controllo. In conclusione si avvertiva Ispra che tuttavia

al fine di recepire le istanze di riduzione della quota di animali rimossi direttamente, questo Istituto sta attivamente va-

lutando soluzioni alternative quali l’applicazione di altre metodologie di sterilizzazione, anche in collaborazione con en-

ti e istituti di ricerca a livello internazionale. Questa collaborazione ha permesso a esempio una prima valutazione

sull’utilizzo di vaccini immuno-contraccettivi. Allo stato attuale, la ricerca non ha dimostrato l’applicabilità ed efficacia

sul lungo periodo di tali vaccini, ma lo sviluppo dei programmi di ricerca sulla tematica, potrebbe aprire nuove prospet-

tive, che questo Istituto si impegna a valutare con attenzione al fine di poter incrementare la percentuale di animali,

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rimossi in modo indiretto”. Fine della lettera: “Preso atto della sopra menzionata nota, lo scrivente ufficio – cioè i nostri

uffici – con ulteriore missiva del 17 agosto 2017, sottolineando che sembra abbastanza promettente la possibilità da

voi rappresentata a intervenire mediante l’applicazione di altre metodologie di sterilizzazioni, quale l’utilizzo di vaccini

immuno-contraccettivi ha domandato – il nostro ufficio – di sospendere la cattura di nuovi scoiattoli grigi in attesa di

valutare insieme agli altri partner, la possibilità di applicare i predetti vaccini sulla popolazione di grigi presenti nel terri-

torio Perugino. A tale ulteriore richiesta del Comune di Perugia, l’Ispra commissiva acquisita al protocollo del Comune

di Perugia il 28 settembre 2017, innanzitutto ricordava che il progetto Life ha come principale obiettivo la salvaguardia

dello scoiattolo comune europeo, le cui popolazioni locali sono gravemente minacciate dalla presenza dello scoiattolo

grigio nord Americano, incluso nella lista delle specie invasive di rilevanza unionale e che – aggiunge sempre Ispra –

la rimozione degli individui è coerente con il quadro normativo vigente a livello internazionale, regolamento Ue del Par-

lamento Europeo e nazionale, quanto alle metodologie adottate per la rimozione degli scoiattoli grigi si evidenziava

che esse devono essere individuate con l’obiettivo di garantire l’efficacia degli interventi di controllo, risparmiando al

contempo agli animali dolore, angoscia o sofferenza evitabili come esplicitamente richiesto dall’Articolo 19 del Rego-

lamento dell’Unione Europea 2014/1143 e che a riguardo Ispra, già condotta un’approfondita valutazione delle poten-

zialità applicative dell’immuno-contraccezione nell’ambito del progetto Life, esprimendosi in tal senso tramite una nota

tecnica predisposta con il supporto dell’Animal on planet eld (?) ad agency York Regno Unico che in Europa coordina i

progetti che utilizzano il vaccino immuno-contraccettivo con una con, per il controllo di fertilità della fauna selvatica.

Abbiate pazienza, ma questo c’è scritto, io questo vi leggo. Ricordando poi che i contenuti di questa ultima nota - ripe-

to questa è la nota Ispra – perdonate, ma lo scambio di comunicazione è essenziale, perché non dipende da noi que-

sto progetto, quindi noi abbiamo chiesto all’ente preposto che è Ispra, di fare le cose che il Consiglio Comunale ci ha

chiesto di sottoporre loro. Questo noi abbiamo fatto e noi vi stiamo leggendo le risposte che ci sono arrivate dai sog-

getti titolari del progetto. “Ricordando poi i contenuti di questa ultima nota tecnica trasmessa con la medesima comu-

nicazione, si asseriva che: a seguito di una valutazione oggettiva, basata su criteri standardizzati e su dati supportati

da specifiche sperimentazioni, l’attuale formulazione del Gona con TM – ve la leggo come è scritta e non so cosa sia –

non è importabile nel nostro paese, in quanto non è a oggi stata autorizzata dal Ministero della Salute. Non è al mo-

mento tecnicamente applicabile per l’eradicazione della specie e non può essere considerata in interventi di controllo

su popolazioni naturalizzate su ampie porzioni di territorio”. Presidente, capisco che ho sforato, chiedo un po’ di pa-

zienza perché adesso finirò e darò conto dell’attività svolta nel suo complesso, poi dopo il commento finale lo lasciamo

ai Consiglieri che hanno proposto l’interrogazione. “In quanto non è a oggi stata autorizzata dal Ministero della Salute,

non è al momento tecnicamente applicabile per l’eradicazione della specie non può essere considerata in interventi di

controllo su popolazioni naturalizzate su ampie porzioni di territorio. Si aggiungeva poi che la rimozione indiretta trami-

te utilizzo di vaccini immuno-contraccettivi presenta alcune criticità analoghe a quelle riportate nella nota Ispra del giu-

gno – che vi ho letto prima – per la rimozione tramite sterilizzazione chirurgica, quali le tempistiche di implementazione

estremamente dilatate e l’impossibilità di rilasciare gli individui sterilizzati sia in zone al di fuori dell’area di presenza

già accertata, sia nelle aree attualmente oggetto di gestione. Il tasso di prelievo applicabile tramite la sterilizzazione

degli animali non risulta efficace ai fini dell’eradicazione della specie e la rimozione indiretta sia tramite sterilizzazione

chirurgica, sia tramite immuno-contraccezione, può essere adottata soltanto per un limitato numero di individui nella

misura in cui risultino disponibili all’interno dell’area di presenza attuale della specie, zone idonee per il rilascio degli

animali sterilizzati in cui non siano in corso attività di rimozione, in cui non siano presenti scoiattoli rossi. Si concludeva

quindi asserendo che alla luce di queste considerazioni tecniche e normative, questo Istituto Ispra, ripeto a livello na-

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zionale soggetto che ha capacità tecnica, esperienza di eccellenza per il nostro paese, quindi Ispra, non ritiene allo

stato attuale fattibile né coerente con il quadro normativo vigente, l’utilizzo di vaccini immuno-contraccettivi, come al-

ternativa alla rimozione diretta degli scoiattoli grigi presenti in Umbria e comunque assicurando al contempo l’impegno

dello stesso Istituto a seguire con la massima attenzione la materia, anche aggiornando le proprie valutazioni, qualora

emergano progressi tecnologici in questo ambito”. Mi avvio a concludere veramente: “Per ciò che attiene il numero

degli esemplari, alla data del 31 ottobre 2017 è il seguente: 854 gli individui eutanizzati, 20 gli individui sterilizzati. Per

quanto riguarda la percentuale di animali da sottoporre a sterilizzazione, il Comune di Perugia ha ottenuto l’impegno di

tutti i partner del progetto a garantire che la percentuale del 10% di esemplari sterilizzati sul totale, fatto salvo comun-

que l’eventuale ricorso ad altre modalità o emergano nuovi e diversi processi tecnologici in proposito come appunto

indicato da Ispra, sia almeno rispettata mensilmente. La circostanza che attualmente la predetta percentuale risulti in-

feriori, può essere spiegata con il fatto che le sterilizzazioni sono iniziate successivamente sul piano di controllo della

specie”. Qui chiude la nota informativa degli uffici. Chiudo ribadendo: 1) Che il progetto è della precedente Ammini-

strazione. 2) Che il titolare del progetto è Ispra. 3) Che il progetto è finanziato dall’Unione Europea e quindi ci sono le

garanzie giuridiche e le garanzie tecnico – veterinarie che il progetto è coerente con la normativa e con le migliori pra-

tiche possibili sul territorio. Chiudo veramente, invitando a considerare anche non solo, come ho detto in Commissio-

ne, l’esistenza dello scoiattolo grigio, ma anche il povero destino dello scoiattolo rosso. Cerchiamo di essere equilibra-

ti. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO Grazie Vice Sindaco. La parola al consigliere Bistocchi per la risposta.

CONSIGLIERE BISTOCCHI Eravamo partiti bene Vice Sindaco, con l’interrogazione precedente, sobrio nei toni, perfino al di là delle tempistiche,

perfino al di là delle tempistiche, perfino condivisibile nei contenuti, dopodiché non posso non notare la qualità del con-

fronto è subito scaduta e non credo per mio demerito. Intanto io informo il Vice Sindaco Barelli che forse è un po’ dor-

miente, che da tre anni e mezzo io faccio il Consigliere Comunale d’opposizione per mia sfortuna, non avrei voluto,

ma faccio il Consigliere Comunale da tre anni e mezzo, non prima, non dopo, né più né meno. Vorrei che lei mettesse

lo stesso impegno anche nelle risposte che dà, anziché leggere temini lunghissimi in cui non ci si capisce niente, poi

suona il telefono e poi va beh, ma lasciamo stare. Siccome mi reputo una persona libera, nonostante faccio politica da

molti anni, mi reputo libera di dire questo progetto che è stato firmato, siglato dalla mia stessa parte politica, dal mio

stesso partito politico, dal mio ex Sindaco, a me non piace e vorrei che il Comune di cui io ora suo malgrado faccio

parte, potesse fare un passo indietro, dallo stesso lasso di tempo, dallo stesso termine di tempo, sempre tre anni e

mezzo, lei è Vice Sindaco e anche qui non a caso, perché lei si è candidato a fare il Sindaco, non ci è riuscito, fa il Vi-

ce Sindaco, non è stato eletto a caso come qualcuno tra i banchi della maggioranza, perché capita, capitava al di là

diciamo degli orientamenti politici. Non fa il Vice Sindaco a caso. Mi chiedo, lei come me è libero comunque di dire ciò

che pensa e ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità? Perché io ho la libertà di dire: “Questo progetto non

mi piace”, al di là del colore politico ce l’ho. Lei ce l’ha la libertà per dire: “Questo progetto non mi piace, io faccio un

passo indietro”? No perché è una questione di responsabilità. È una questione di coraggio. Queste perché qui, i mili-

tanti, i rappresentanti della L.A. V.: Lega Anti Vivisezione forse perfino di più, però le loro responsabilità se le prendo-

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no, vanno là, aprono le gabbie, tolgono gli scoiattoli, forse anche di più di quello che dovrebbero, però le loro respon-

sabilità se le prendono. A me dispiace vedere che un’Amministrazione, un Vice Sindaco in questo caso che è anche il

mio Vice Sindaco, perché lei è anche il mio Vice Sindaco, che le piaccia, oppure no, non riesca ad assumersi le pro-

prie responsabilità e a dire: “Questo progetto non mi piace” e io come Comune faccio un passo indietro, ma qual è il

problema? Il progetto non vi piace? Non vi convince? Noi siamo partner in questo progetto. Se non ci convince, è pos-

sibile fare un passo indietro, che non mi sembra di aver sentito. Vi piace? Ci stiamo dentro. Non vi piace? Facciamo

un passo indietro. Però ecco è una questione di responsabilità, è una questione di assumersi le proprie responsabilità,

non è che a forza di evitare i problemi, a forza di scansarli, i problemi si eliminano, no, non vengono autodistrutti tra

tre, due, uno. No, non funziona così. I problemi o si gestiscono o si affrontano, oppure non vengono risolti da soli. Non

ho chiesto oggi il parere di Ispra, che conosco, non gliel’ho chiesto perché lo conosco, peraltro conosco anche qual-

che suo rappresentante, non ho chiesto il parere del Governo Centrale, non ho chiesto il parere della Regione, ho

chiesto il parere del Comune perché è il livello evidentemente amministrativo nel quale io posso incidere, perché fac-

cio parte di questa Assise e reputo di avere con lei un rapporto istituzionale e quindi in qualche modo privilegiato ri-

spetto al semplice cittadino. Oggi lei ha dato risposte? Reputa di aver dato risposte? Come Comune intendo. Non cre-

do. Eh no, allora pensa male, mi permetto di dirle. Queste persone oggi vanno a casa, adesso tra cinque minuti vanni

a casa. Con quali risposte in tasca? Con quali risposte in testa? Credo nessuna. Non è mai particolarmente educato e

su questo ha ragione, però poi non si stupisca del brusio del mal contento, delle proteste, della bandiera, non si stupi-

sca, perché questo è frutto delle sue scelte, delle sue risposte, che in questo caso sono state non risposte.

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Entrano in aula i Consiglieri Pittola, Mori, Perari, Scarponi, Tracchegiani, Miccioni. I presenti sono 23.

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Istanza n. 62/17 , su: MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEL PERCORSO CICLOPEDONALE DEL TEVERE E RIPRISTINO DEL PONTE DI LEGNO IN CORRISPONDENZA DELL’ANSA DEGLI ORNARI PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Bistocchi. Procediamo andando indietro con l’interrogazione a nome di tutto il gruppo del PD, sulla

manutenzione ordinaria e straordinaria del percorso ciclopedonale del Tevere e ripristino del ponte di legno in corri-

spondenza dell’Ansa degli Ornari. Chi illustra è il consigliere Mencaroni. Per favore signora, rispetti i lavori del Consi-

glio Comunale. La parola al consigliere Mencaroni per illustrare. Per favore signora! Per favore signora! Per favore,

non può intervenire. Grazie. Per favore, per favore, la parola al consigliere Mencaroni. Risponde il Vice Sindaco Barel-

li. Prego la parola al consigliere Mencaroni. Prego, prego. Prego consigliere Mencaroni, prego.

CONSIGLIERE MENCARONI Grazie. Questa è la seconda interrogazione sull’argomento.

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PRESIDENTE VARASANO Per favore signora. Prego consigliere Mencaroni, prego.

CONSIGLIERE MENCARONI È la seconda interrogazione che riguarda il ponte di legno che si trova in località Ansa degli Ornari, è un’interrogazione

che riguarda il percorso ciclopedonale del fiume Tevere nel tratto di competenza del Comune di Perugia, quello che va

da località La Bruna fino a Ponte San Giovanni. Noi sappiamo che esiste questo percorso ciclopedonale e che è uti-

lizzato sia per attività ricreative, sportive, ma anche per attività di mobilità alternativa. Molte persone nel corso degli

anni hanno usato questo percorso per spostarsi lungo l’asse del Tevere come Ponte Valleceppi e Ponte San Giovanni

a esempio e anche per raggiungere una zona commerciale molto importante. Nel corso degli anni abbiamo assistito a

una mancanza di manutenzione e a una continua caduta di alberi lungo il percorso, nonché alla totale assenza di puli-

zia dei cestini proprio lungo il percorso e questo ha determinato anche proprio una sporcizia lungo il percorso stesso,

la manutenzione quindi ordinaria è assente, per non parlare di quella straordinaria. Inoltre in seguito a una relazione

dei tecnici delle risorse ambientali del Comune di Perugia, si apprende che il legno del ponte che collegava e che su-

perava il cosiddetto Fosso d’Arna proprio alla sua confluenza sul Fiume Tevere, veniva chiuso, poiché il legno risulta-

va in pessimo stato di manutenzione e in corrispondenza degli appoggi, le travi risultano ammalorate, le restanti parti

risultano aggredite da funghi e muffe. Quindi la struttura è stata rimossa, è stata rimossa ormai da quasi due anni e

possiamo vederlo dalle foto, quindi per quasi due anni quel percorso non è più fruibile, ma non è solo più fruibile per i

cittadini di Perugia, ma anche per tutta una serie di potenziale turismo che abbiamo visto nel corso di questi ultimi anni

andarsi a sviluppare il turismo delle camminate, il turismo in mountain bike, non da ultimo sono state pubblicate una

serie di guide, proprio per un turismo ecosostenibile, quale io mi appello molto alla sensibilità ecologista del Vice Sin-

daco, una serie di percorsi che avrebbero potuto in un certo senso lanciare il Comune di Perugia in quello che è un

progetto nazionale di percorsi ciclopedonali. Nel febbraio 2017, quindi quasi un anno fa, abbiamo chiesto proprio in

una seduta di Question Time, quali erano le tempistiche, come il Comune intendeva provvedere per il ripristino

dell’attraversamento di questo ponte di legno che era sito lungo il percorso ciclopedonale. Ovviamente il Vice Sindaco

ha convenuto sulla necessità di progettare una nuova struttura, ma non ha dato ulteriori elementi, cosa che avremmo

poi aspettato. Il percorso come sappiamo bene, come abbiamo detto è una risorsa e sappiamo anche bene che la

Giunta Regionale ha approvato nel luglio circa 2.000.000 di euro da riservare a interventi di valorizzazione di diverse

aree di attrazione naturale e rilevanza strategica per la Città di Perugia. Tra questi noi ci aspettiamo che venga inserito

questo ponte. La nostra interrogazione chiede di sapere quali sono le tempistiche di esecuzione della delibera 319 del

settembre 2016, chiarire i tempi di realizzazione necessari e le risorse destinate alla ricostruzione del ponte in legno,

in corrispondenza dell’Ansa degli Ornari, anche perché è necessario che questa venga ristabilita in tempi brevi e ci

auspichiamo entro l’inizio della primavera, a questo punto a primavera 2018. Sappiamo che è un manufatto di dimen-

sioni contenute, di portata limitata. Sappiamo anche che il Comune volendo avrebbe potuto attingere alle proprie ri-

sorse per andare a ristabilire il ponte di legno sopra citato. Inoltre ricordiamo che è importante la funzione sociale,

sportiva, ricreativa e turistica di un manufatto del genere. Ci auguriamo che in seguito a questa risposta, il Vice Sinda-

co ci possa fornire elementi di un intervento celere, che come abbiamo detto possa far sì che il ponte di legno venga

ripristinato entro la primavera. Grazie.

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PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Mencaroni per il rispetto dei tempi. La parola al Vice Sindaco Barelli.

VICE SINDACO Grazie Presidente. Cercherò anche io di rispettare i tempi. La questione del percorso ciclopedonale del Tevere, è uno

dei progetti più importanti che riguarda il settore del verde, perché ha un valore di 2.000.000 di euro ed è stato finan-

ziato dalla Regione con delibera della Giunta Regionale del 12 giugno 2017. Questo progetto prevede tre tronconi, tre

fasi, che sono tre lotti funzionali tecnicamente che sono il percorso da Villa Pitignano a Ponte Valleceppi, il percor-

so da Ponte Valleceppi a Ponte San Giovanni e la passerella sul Tevere, la famosa passerella oggetto

dell’interrogazione. Voi sapete per chi frequenta quelle zone molto più spesso che per sport che per mobilità alternati-

va, perché la caratteristica del sentiero non è tale da poterlo pensare come mobilità alternativa, però nel progetto,

l’ambizione del progetto vuole essere proprio quella e cioè di costituire una mobilità diversa tra gli abitati lungo il Teve-

re, in particolare tra quelli più vicini. Non necessariamente uno deve partire da Villa Pitignano, arrivare a Ponte San

Giovanni, ma insomma basta pensare ai percorsi più brevi che possono essere quelli Ponte San Giovanni, Ponte Val-

leceppi, oppure Villa Pitignano, Ponte Felcino, per capire come effettivamente questo percorso possa costituire

un’alternativa alla mobilità ordinaria. Detto questo, le condizioni di quel percorso erano condizioni che chi lo frequenta

lo sa, erano condizioni che erano peggiorate negli anni, in particolare per il cedimento delle sponde. Sappiamo il Teve-

re si alza e si abbassa, ci sono stati degli anni nei quali le sponde sono state consumate dall’alzarsi delle acque del

Tevere e in alcuni punti ci sono stati dei crolli. Chi lo frequenta saprà che ci sono delle deviazioni, in alcuni punti pas-

savano anche attraverso i campi coltivati. Adesso si sono consolidati poi anche percorsi alternativi, quindi è un proget-

to importante sul quale abbiamo puntato e per il quale la Giunta Comunale ha approvato l’8 novembre scorso il pro-

getto preliminare che ha le caratteristiche che vi ho detto, il valore complessivo sono 2.000.000, sono tre stralci con

queste caratteristiche, quindi noi a breve andremo a completare quel percorso che ci consente poi di immaginare una

viabilità ciclopedonale alternativa che in prospettiva si dovrebbe collegare anche alla pista ciclabile del Trasimeno e si

dovrebbe collegare alla posta ciclabile del Chiascio. Venendo in modo specifico al ponte, noi siamo consapevoli che

quel ponte costituisca una criticità, il ponte era precario, era fatto in doghe di legno incurvate, alcune di queste doghe

erano saltate e quindi non poteva essere garantita l’incolumità pubblica. Abbiamo ragionato anche con le associazioni

sul territorio di questa criticità e si sono fatti avanti anche dei privati e la notizia è che questo ponticello sul Rio Piccolo,

per questo stiamo predisponendo un progetto specifico di rifacimento per un valore di circa 30.000 euro che dovrebbe

essere finanziato da privati. A tal fine nei prossimi giorni gli uffici incontreranno per definire il prosieguo delle attività.

Nel caso in cui dovesse essere confermata la volontà dei privati di finanziare l’opera, la stessa opera verrà realizzata

in primavera. Quindi se c’è questa disponibilità, in primavera come auspicava il consigliere Mencaroni, potremmo ave-

re il nuovo ponte sul Rio Piccolo e sono state esattamente nei tempi.

PRESIDENTE VARASANO Grazie Vice Sindaco, impeccabile. La replica. Prego, consigliere Miccioni, a lei la parola.

CONSIGLIERE MICCIONI

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Esprimo tutta la delusione per la risposta del Vice Sindaco. Vice Sindaco, lei la risposta del febbraio 2017, alla situa-

zione appunto di disagio che si era creata sul ponte, lei ci narra che questo è parte di un progetto europeo in attesa

che questo venga approvato, un progetto complessivo di oltre 2.000.000 che lei ci ha ricordato l’importanza, una sen-

tieristica che fa parte diciamo dei percorsi fluviali e ci dice che all’interno di quei 2.200.000 euro finanziati con il fondo

appunto comunitari, in quell’importante finanziamento è ricompresa anche la progettualità per il rifacimento del ponti-

cello sul Rio Piccolo. Esprimo soddisfazione perché è già stata considerata la fonte di finanziamento ed è stata realiz-

zata la progettualità, chiediamo appunto che venga data priorità. La scorsa primavera, anzi mi sembra in estate viene

approvato questo importante finanziamento, noi infatti non abbiamo ripresentato un ordine del giorno per sollecitare

l’intervento, ma presentiamo un’interrogazione perché venga dato seguito a quanto lei ha affermato nel Question Time

e quanto di fatto approvato con quella delibera. Oggi lei ci dice che avete un accordo ipotetico perché è ancora tutto

da verificare, con dei privati, perché questo venga realizzato da finanziamenti privati. Ora le cose sono due o che non

avete la più vaga idea di quando lo realizzerete o che d’improvviso decidete che quei 30.000 euro che sono all’interno

di 2.200.000 euro richiesti dal finanziamento europeo, gli cambiate destinazione, perché non sapete quando partiran-

no e che quindi date priorità al rifacimento di quel ponticello, attraverso un altro finanziamento, perché di fatto con il fi-

nanziamento europeo di cui lei ci ha risposto a febbraio, a oggi non c’è nessuna attuazione. Questo reputo insoddisfa-

cente, per questi motivi perché a oggi a distanza di un anno e mezzo, di diciotto mesi dal momento in cui è stato chiu-

so quel ponte, non abbiamo risposta di quando verrà data esecuzione a questo progetto. Questa è una cosa che mi

preoccupa perché se in diciotto mesi in siamo stati in grado individuare una fonte di finanziamento certa, significa non

so per quanti altri mesi, non avremo noi quel ponte realizzato. Questa è la cosa che più mi preoccupa. Per quanto ri-

guarda le cose che lei ha detto, che il percorso può essere fatto per altri tratti, non per la sua interezza, per il collega-

mento con il Tevere Chiascio, le ricordo innanzitutto che il percorso Tevere Chiascio è già stato realizzato, lì con il

contributo delle associazioni che lei conosce, che sono le associazioni del territorio d’Arna e con un finanziamento

comunitario pari a 45.000 euro, che aiutarono nella realizzazione di quel progetto, che il percorso è vero che uno non

lo attraversa tutto, ma è anche vero, che chi abbia voglia di percorrerlo nella sua interezza o per i residenti di Ponte

Valleceppi o di Ponte San Giovanni, nel tratto appunto che va da Ponte Valleceppi, arriva dietro l’Ipercoop e arriva

Ponte San Giovanni, non lo può percorrere perché è interrotto, non solo, ma il fatto che attualmente è interrotto, ha

fatto venir meno anche alla manutenzione, la cura, di fatto in questa estate era un percorso diciamo che rispetto al re-

sto del percorso, era un pochino meno manutenuto, denotando un’incuria. Noi ribadiamo la necessità e l’urgenza di in-

tervenire, ma che venga individuato da un finanziamento certo, non che prima c’è un finanziamento comunitario, poi

diventi un finanziamento privato, perché abbiamo l’impressione e temiamo che neanche per la prossima primavera

quel ponte sarà riaperto. Quindi sollecitiamo signor Vice Sindaco ancora la massima attenzione sulla priorità per quel

territorio. Grazie.

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Istanza n. 67/17, su: STATO DEGRADO IN ZONA CONSERVONI (SAN MARCO) PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Miccioni. Procediamo ora con l’interrogazione del consigliere Mori, su stato di degrado in zona

Conservoni a San Marco. Il consigliere Mori ritirato invece l’interrogazione successiva, relativa agli interventi di pulizia

dei marciapiedi di via Ponzani. Risponde il Vice Sindaco Barelli. Espone il consigliere Mori. Prego a lei la parola.

CONSIGLIERE MORI Grazie signor Presidente. Con questa interrogazione, ho raccolto le comprensibili proteste di numerosi cittadini resi-

denti a San Marco, la situazione in cui versa il percorso che lungo la strada del Conservoni conduce al Museo delle

Acque, è desolante e oserei dire anche preoccupante. Come sapete il Museo delle Acque è stato inaugurato nel 2008

e sorge nei pressi degli antichi Conservoni di Monte Pacciano, il primo acquedotto in cui veniva raccolta l’acqua della

Città di Perugia, fin dal 1255, in piccola casa, in una chiesetta per proteggerle e dove si insediarono degli eremiti che

ne furono indicati come custodi. Ancora oggi costituiscono una riserva di acqua nei periodi di grande siccità. Il museo

è situato quindi in questo suggestivo scenario naturale, alle pendici del Monte Tezio, ma per raggiungerlo occorre fare

un percorso di circa due minuti a piedi, attraverso un sentiero nel bosco. Purtroppo questo percorso negli ultimi tempi

si trova a essere in una grave situazione di degrado, se opportunamente valorizzato, rappresenterebbe un’altra possi-

bilità di arricchimento dell’offerta turistica sia per i cittadini, che per i visitatori, attraverso una passeggiata gradevole

all’interno del bosco. Come tra l’altro ho allegato all’interrogazione numerose foto, lungo il percorso in questione, l’area

picnic che un tempo era fruibile, è ormai diventata abbandonata e con il rimaneo di gran parte delle staccionate, sono

danneggiati, gli alberi sono caduti, sono rimasti nel bel mezzo del percorso pedonale, panchine in legno rovesciate o

addirittura divelte, sono presenti rifiuti di diverso genere in questa area e infine parte dei cartelloni appaiono nascosti

dai rovi e quindi non visibili. Con questa interrogazione, perciò chiedo all’Amministrazione se è in programma di effet-

tuare un intervento di bonifica, di manutenzione dell’area verde in questione e la tempistica, al fine di renderla nuova-

mente fruibile per i cittadini, eliminando tutti i potenziali pericoli che derivano dall’incuria e purtroppo ahimè da anche

gli atti vandalici. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO Grazie consigliere Mori. La parola al Vice Sindaco.

VICE SINDACO Grazie Presidente. La situazione di Conservoni ce l’abbiamo ben presente perché amiamo quei luoghi, un luogo im-

portante per la città, un luogo significativo anche sotto il profilo storico, ne parlavamo anche con l’amministratore dele-

gato Donnarumma insomma di questa sintonia tra Acea e Umbria Acque e questo possibile abbinamento del Brand

Acea con Umbria Acque e con Perugia, anche per la storia dell’acqua nella città insomma. I Conservoni sono il luogo

dal quale poi partiva il vecchio acquedotto e quindi conserva la memoria di quell’opera importante che ha fatto gridare

al miracolo a chi vedeva apparire l’acqua dalla fontana maggiore e dicevano l’acqua va in salita, insomma quindi ab-

biamo una storia, una identità e che è conservata in quel museo. È vero, la situazione nella zona circostante ha que-

ste caratteristiche, era stata dotata di panchine, di arredo per il verde, che negli anni essendo realizzato il legno, subi-

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sce il passare degli anni e quindi tende a soffrire della carenza di manutenzione, come molte aree verdi della città, an-

che lì il verde, gli arredi del verde sono invecchiati e mostrano palesemente l’assenza di manutenzione più che de-

cennale e quindi la necessità, noi siamo arrivati da tre anni, di metter mani anche a quella zona che è un luogo dove è

stato alloggiato il Museo delle Acque, ma anche un luogo di ristoro, di ricovero, un rifugio per le torride – direbbe qual-

cuno – giornate estive. Con i pochi mezzi a disposizione, soprattutto della mia area, insomma che è l’area che si oc-

cupa di raccattare i rifiuti e di tagliare l’erba insomma, come spesso oso dire e mi lamento anche in Giunta, insomma

noi abbiamo fatto il progetto futuro nel verde, che molti di voi conoscono e qualcuno di voi ha affrontato in una Com-

missione della settimana scorsa e che quindi non vi sto ancora a raccontare i contenuti, però dentro futuro nel verde,

noi abbiamo individuato, sollecitato le vocazioni dei territori e sollecitato progettualità. Posso dire oggi che questa dei

Conservoni, mi associo alla richiesta della consigliera Mori. Un minimo di attenzione, grazie. In questo caso possiamo

dire che è la conferma della bontà progetto futuro nel verde, perché noi abbiamo detto con quel progetto di individuare

le vocazioni, individuare una progettualità e poi darci da fare insieme tra volontariato e Comune, per trovare finanzia-

menti per migliorare i territori che hanno aderito a futuro nel verde. Ricordo che il numero delle associazioni che hanno

aderito al progetto futuro nel verde, è il numero complessivo delle associazioni che gestiscono il verde, poco prima di

Natale sono arrivati al numero di 100, abbiamo fatto il numero tondo 100. Queste 100 associazioni gestiscono circa

104 aree verdi, quindi è evidente il risultato importante che abbiamo ottenuto. Abbiamo presentato il progetto sulla va-

lorizzazione delle acque dei Conservoni, l’abbiamo presentato al Gal e abbiamo avuto un finanziamento per quel pro-

getto che si aggiunge ad altri che abbiamo inserito in un progetto che abbiamo chiamato collegali con il Gal che sta al

centro di questo collegali, che riguarda i Conservoni, riguarda Fontignano, riguarda anche una progettualità di turismo

mirato, come dice. Ho quasi finito il tempo, non vi annoio, però la buona notizia è che il Gal ha approvato questo pro-

getto di miglioramento, di valorizzazione del Museo delle Acque e a breve noi lavoreremo per redigere un progetto

preliminare e dare seguito alla volontà di migliorare la zona dei Conservoni. Esattamente cinque minuti. Grazie.

PRESIDENTE VARASANO Perfetto. Grazie Vice Sindaco. La replica per il consigliere Mori. Prego consigliere Mori.

CONSIGLIERE MORI Grazie Presidente. Ringrazio l’Assessore intanto per la sua risposta, però mi stavano dicendo colleghi Consiglieri che

in una Commissione, la settimana scorsa della quale non faccio parte tra l’altro, questa delibera riguardo futuro nel

verde è stata annullata, cioè è stata cassata dalla commissione. Non lo so signor Presidente.

PRESIDENTE VARASANO Intervengo io. Il voto in Commissione, come dire è un voto propedeutico al Consiglio Comunale, quindi di per sé, no?

Politicamente ha un valore. Prego proceda.

CONSIGLIERE MORI Se annulliamo anche il lavoro delle Commissioni, Presidente allora a questo punto.

PRESIDENTE VARASANO

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No, però come dire sapete che il voto preponderante è quello del Consiglio Comunale.

CONSIGLIERE MORI Non so se l’Assessore voleva replicare su questa cosa.

VICE SINDACO Voglio solo precisare che nel nostro ordinamento, il potere di annullamento delle delibere della Giunta Comunale, ce

l’ha solo il Tar, non ce l’ha né la Commissione e né il Consiglio Comunale.

PRESIDENTE VARASANO È chiaro, è chiaro, questione d’indirizzo politico che c’è stato in Commissione. Prosegua consigliere Mori. Perfetto.

CONSIGLIERE MORI Democraticamente noi rappresentiamo la Città, quindi.

PRESIDENTE VARASANO Prego consigliere Mori, per favore consigliere Mori concluda.

CONSIGLIERE MORI C’è poco da replicare perché comunque adesso vedremo come andrà avanti il progetto futuro nel verde, perché in

ogni caso una Commissione, un indirizzo politico lo dà, quindi molte volte viene rispettato quello che comunque poi

viene fatto in Consiglio. Al di là di tutto, mi auguro che la situazione possa migliorare, perché appunto per come ab-

biamo detto in precedenza, si tratta di un luogo bello, pittoresco, ricco di storia, quindi come Consigliere della Città, mi

auguro appunto che verranno trovate presto le risorse per poter risolvere la situazione e bonificare questo sentiero,

questo parco. Grazie.

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Esce dall’aula il Presidente Varasano lo sostituisce il Vice Presidente Pittola

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Istanza n. 69/17 , su: MANUTENZIONE BORDI STRADALI E PULIZIA DELLA VEGETAZIONE INFESTANTE IN ZONA MONTEBAGNOLO – SAN MARINO MONTELAGUARDIA VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie consigliere Mori. Ora di nuovo la parola al consigliere Mori per l’interrogazione su manutenzione bordi stradali

e pulizia della vegetazione infestante in zona Montebagnolo, San Marino, zona di Montelaguardia, la parola al consi-

gliere Mori. Risponde il Vice Sindaco Barelli. Per favore silenzio.

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CONSIGLIERE MORI Come Consigliere avrà pazienza l’Assessore, ma insomma sono attenta alle aree verdi, anche perché ricevo quotidia-

namente sollecitazioni da parte dei cittadini, ovviamente. Prima ho ritirato un’altra interrogazione che sempre era sulla

questione, che comunque era stata parzialmente risolta, mentre mi duole insistere su questa interrogazione che ri-

guarda la manutenzione dei bordi stradali e la pulizia della vegetazione infestante in zona Montebagnolo – San Marino

Montelaguardia. La linea programmatica numero 11 del Sindaco, diciamo recitava: “Benvenuti nella Perugia capoluo-

go del cuore verde d’Italia” e attribuisce quindi grande importanza ai temi del verde e dell’arredo urbano, tra le azioni

da perseguire c’è appunto il mantenimento di una città pulita e ordinata e la cura del verde urbano. Anche un’altra li-

nea programmatica, la numero 6: “Benvenuti nella Perugia della cultura e del sapere”, pone l’accento al tema del de-

coro urbano, affermando che sia auspicabile come primo elemento di orgoglio cittadino e di accoglienza al turista, mi-

gliorare l’impatto attraverso la cura, la manutenzione e l’arredo urbano, compresa la segnaletica e il verde pubblico.

Anche in questa interrogazione avevo presentato una serie di foto, documenti fotografici per illustrare appunto che

quello che stavo dicendo era confermato dai fatti, nonostante tutti questi buoni propositi, la realtà dei fatti è ben diver-

sa. Presidente, mi scusi, è un brusio fastidioso.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Scusate un attimo. Oggi la Seduta è di Question Time, per cui non c’è l’obbligo del numero legale. Chi non è interes-

sato, può anche uscire, non è che è obbligatorio stare qui, però chi ci sta, per cortesia che mantenga un contegno,

che dia modo sia a chi interroga, sia a chi rispondere di capirsi anche un attimo. Grazie. Prego consigliere.

CONSIGLIERE MORI Grazie Presidente. La realtà dei fatti, nonostante tutti questi buoni propositi, è bene diversa, in molte frazioni infatti Pe-

rugine, come quella appunto di Montelaguardia, in particolare della zona di Montebagnolo – San Marino, molti cittadini

hanno segnalato una situazione che purtroppo si ripete da diverso tempo e che nonostante le numerose segnalazioni,

purtroppo ancora è rimasta lettera morta, la presenza di marciapiedi diventati impraticabili, a causa di vegetazione in-

festante, che ha preso il sopravvento, tanto da impedire perfino di vedere il piccolo tratto di marciapiede esistente, una

situazione pericolosa per gli utenti della strada, soprattutto per i pedoni che si recano a capolinea dell’autobus, che si

trova troppo a Montelaguardia. Chiedo se sono stati programmati nel breve termine, ma comunque questa è

un’interrogazione del 24 agosto 2017, insomma mi auguro come è sollecitato dai residenti degli interventi volti a effet-

tuare il taglio della vegetazione ai bordi stradali, anche in questa zona, per ridurre i disagi per i cittadini e ripristinare la

normale percorribilità dei marciapiedi a beneficio di tutti, ma soprattutto di coloro che hanno difficoltà motoria, dei quali

purtroppo molto spesso ci dimentichiamo. Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. La parola al Vice Sindaco. Grazie.

VICE SINDACO Grazie Presidente. Come sapete gli interventi vengono programmati d’accordo con l’Agenzia Forestale e quindi que-

sto intervento risultava da fare tra il 16 settembre e il 30 settembre, quindi Montebagnolo, Casamanza, Strada Monte-

bagnolo da incrocio con Strada Monte Pacciano a incrocio Strada Montelaguardia, quindi non siamo distanti dai Con-

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servoni dei quali parlavamo prima, poi era previsto Pieve San Sebastiano e Casamanza. L’intervento è stato quindi

fatto, quindi gli uffici mi dicono che è stato eseguito e che quindi il problema è stato risolto.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Vice Sindaco. Prego Consigliere.

CONSIGLIERE MORI Grazie Presidente. L’intervento è stato fatto, fortunatamente sono passati sei mesi, però mi dicono che è stata coperta

qualche buca qua e là con un po’ di catrame, quindi le riferisco quello che mi dicono i residenti, poi dopo sarà lei a fare

le verifiche presso gli uffici e quello che le dicono, quindi qualche buchetta è stata chiusa e poi le erbacce ci ha pensa-

to una stagione abbastanza asciutta e secca, si sono seccate, però se non viene fatto un intervento comunque pro-

grammato e in qualche modo determinante, incisivo, in primavera si riproporrà appena incominciano le piogge, quindi

la stagione a riprendere l’attività della vegetazione, temo che purtroppo la situazione si riverificherà, quindi le chiedo

cortesemente magari un po’ più di attenzione anche a queste zone. Grazie.

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Entrano in aula i Consiglieri Giaffreda, Camicia, Mignini, Sorcini, Pastorelli. I presenti sono 28.

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Istanza n. 70/17 , su: INTERVENTO DI PULIZIA DEL MARCIAPIEDI DI VIA PONZANI (ZONA SODALIZIO DI SAN MARTINO RITIRATA Istanza n. 84/17 , su: RIFIUTI – CAOS IMPIANTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Passiamo all’interrogazione Rosetti, rifiuti – caos impianti e raccolta differenziata. Risponderà

sempre il Vice Sindaco. Prego Consigliere.

CONSIGLIERE ROSETTI Grazie Presidente. Questa interrogazione sul problema del caos rifiuti e impianti, è stata presentata il 6 no-

vembre 2017, era chiaramente un’interrogazione urgente, in quanto il 7 ottobre del 2017 Gesenu comuni-

cava a Gest, che a sua volta informava tutti i Comuni del sub ambito dei lati due che a seguito della forte

limitazione di conferimento della frazione organica da selezione meccanica dei rifiuti indifferenziati, quindi

parliamo della Forsu, prodotti dall’impianto di Ponte Rio, riscontrava presso gli impianti di destino il fatto che

avesse bloccato sostanzialmente alcuni impianti, l’impossibilità sostanzialmente di contenere tutti i rifiuti in-

differenziati corrispondenti al fabbisogno sul sub ambito, sostanzialmente contenerli a Ponte Rio per poi

appunto portarli in discarica, dopo il trattamento. Di fatto Gest comunicava che per questo e quindi per i li-

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miti che chiaramente l’impianto di Ponte Rio ha, non era possibile effettuare nella settimana a partire dal 9

ottobre 2017 il ritiro dei rifiuti indifferenziati, quindi noi abbiamo vissuto un periodo seppure diciamo breve,

dove il ritiro dei rifiuti non veniva effettuato, emergeva anche a quell’epoca da notizie di stampa locale che

dal blocco della discarica di Borgogiglione del bioreattore per il trattamento della Forsu non avessero pro-

grammato i Comuni alcuni alternativa rispetto a questo blocco impiantistico che ormai almeno in parte è

destinato a diventare, crediamo noi, definitivo, si leggeva all’epoca, poi gli accordi sono stati conclusi di in-

tese tra la Regione Umbria e la Regione Marche, che prevedono oggi il conferimento quindi della Forsu,

l’attività di smaltimento quindi in impianti extraregionali. Poi vedremo questi rifiuti, se magari lei può essere

più preciso, che tipo di giro hanno, se vanno lì per essere stabilizzati, se vengono poi anche lì smaltiti, vor-

remmo insomma avere notizie più precise. Sempre all’epoca da notizie di stampa locale, si apprendeva al-

tresì che in sede di Auri tra i Comuni dell’area del Trasimeno e il Comune di Perugia, nella persona sua del

suo assessorato, vi sarebbe stato uno scontro in atto, questo si leggeva sui giornali, in quanto si sarebbe

teso a negare le responsabilità in materia impiantistica del gestore degli impianti con conseguente pericolo

di ricaduta degli extra costi di fatto sulle tariffe. Capisco la posizione scomoda del Comune di Perugia, dice

questi extra costi se sono stati effettivamente sostenuti, chi li deve sostenere? Li deve sostenere il gestore

degli impianti che non ha gestito nella maniera corretta soprattutto a livello di manutenzioni, gli impianti o

deve risponderne diciamo…

VICE PRESIDENTE PITTOLA Scusi Consigliere, scusi un attimo. Scusate, cinque minuti fa ho detto che questa è una Seduta di Question Time, an-

che per rispetto di chi parla, per cortesia.

CONSIGLIERE ROSETTI Devono invece risponderne i cittadini e quindi dobbiamo scaricare gli extra costi della tariffa? Oggi più o

meno un quadro ce lo abbiamo. Si tenta diciamo di contenere gli aumenti, ma in parte i cittadini pagheran-

no sicuramente gli extra costi che sono stati accumulati. Quell’occasione, cioè il non ritiro dei rifiuti e quindi

la maggiore attenzione dei cittadini rispetto anche al contenuto dei cassonetti, ha dato anche modo di veri-

ficare che in realtà nell’ambito dei cumuli di rifiuto indifferenziato, la stragrande maggioranza del materiale

era materiale differenziabile ed è a tutt’oggi presente nei cassonetti. Ci sono foto che ormai i cittadini po-

stano in maniera quotidiano nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati e non solo, sono presenti materiali diffe-

renziabili. Noi siamo in una situazione di cortocircuito perché spendiamo tantissimo per il servizio e anche

per la raccolta differenziata, ma dall’altra parte non avendo in alcun modo riorganizzato il servizio nel resto

della città, dove dobbiamo portare il porta a porta, lasciando i cassonetti stradali e non andando a fare san-

zioni a coloro che meritano le sanzioni, perché quando i cittadini sono stati bene istruiti e solo allora, allora

vuol dire che c’è il dolo, c’è la volontà di fare male, si danneggia doppiamente il sistema, si danneggia per-

ché? Perché poi anche chi fa bene sarà portato a dire: “Ma chi me lo fa fare?” Ora non risulta da oggi, que-

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sto mi viene confermato sempre e non solo dalle notizie di stampa, ma anche dagli atti ufficiali e l’Auri che

non c’è nessun tipo di contestazione sostanziosa e sostanziale oggi nei confronti del gestore degli impianti,

quando la Corte dei Conti sta agendo per un risarcimento di 20.000.000 di euro, noi abbiamo battuto ciglio.

L’anno scorso questo Consiglio Comunale ha adottato il Pef, il Comune ha deciso di non fare nulla. L’Auri

ha sostanzialmente deciso la stessa cosa. Alla luce di questa situazione, della situazione di caso impianti-

stico che a tutt’oggi in realtà esiste, persiste, con problematiche di Ponte Rio, che noi andremo a questo

punto a verificare, perché bisogna verificare quotidianamente se Ponte Rio raccoglie più rifiuti, cioè contie-

ne al suo interno più rifiuti di quanto l’Aia ne consenta, perché questo è molto importante anche per i lavo-

ratori, non solo per i cittadini che sentono l’odore dei rifiuti, ma anche per i lavoratori, quindi con questa in-

terrogazione, interroghiamo il Sindaco e la Giunta nella sua persona per sapere quali disservizi specifici,

cioè se il Comune ha fatto i controlli per verificare quali sono i disservizi che hanno interessato la gestione

del servizio rifiuti in questa settimana di riduzione dei conferimenti e quali sono stati a questo punto i tempi

di risoluzione e quali accordi interregionali sono stati conclusi, quello che ci interessa è sapere qual è la

scadenza e sapere le specifiche tariffe che noi dovremo pagare, il Comune di Perugia ha scorporate. Nel

caso a oggi, predetti accordi non fossero stati conclusi, sappiamo che sono stati conclusi, quali sono co-

munque le soluzioni impiantistiche, perché quell’accordo ha una durata determinata; presso quali impianti

viene effettuata oggi e verrà in futuro conferito il rifiuto indifferenziato, in quali quantità il rapporto al fabbi-

sogno, quindi quanto ne posso diciamo reperire rispetto al fabbisogno, con quale costo.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Consigliere, concluda.

CONSIGLIERE ROSETTI Sia complessivo che per il Comune di Perugia e vorremmo evidenziati gli extra costi per noi, perché questi extra costi

non si riescono mai a capire, presso quali impianti verrà trattata la Forsu, se vi sono state verifiche, contestazioni sugli

inadempimenti contrattuali, perché le foto dei giornali Vice Sindaco parlavano chiaro, che c’erano degli inadempimenti.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Consigliere, scusi, siamo oltre.

CONSIGLIERE ROSETTI Ma sto concludendo, per cortesia.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Allora stringa.

CONSIGLIERE ROSETTI

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Eh, ma basta. Il Vice Sindaco ha parlato giustamente senza proteste, dieci minuti in più perché occorreva. Non è pro-

prio una cosa che io posso esplicitare in un secondo, basta. Quali progetti impiantistici, è l’ultima domanda, se lei se-

gue il testo delle interrogazioni, si rende conto.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Consigliere, lei ha cinque minuti a disposizione.

CONSIGLIERE ROSETTI Basta, per cortesia.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Si attrezzi per il tempo che ha.

CONSIGLIERE ROSETTI Tutti ci abbiamo il tempo a disposizione che è uguale, perché non ha protestato quando il Vice Sindaco ha parlato die-

ci minuti in più, mi perdoni. Come mai?

VICE PRESIDENTE PITTOLA Non lo so, non c’ero. Non lo i dieci minuti.

CONSIGLIERE ROSETTI Dov’era? Vice Presidente, dove era? Non si accorge dei tempi … (parole non chiare per sovrapposizione di voci)… Va

bene?

VICE PRESIDENTE PITTOLA Vuole concludere? Oppure passo alle risposte?

CONSIGLIERE ROSETTI Deve farmi fare il mio lavoro. Ultimo quesito, quali progetti impiantistici e con quali tempistiche il Comune di Perugia al

di là delle politiche di Auri, cioè cosa stiamo portando in quel contesto sotto il profilo impiantistico, il Comune di Peru-

gia sta sviluppando per superare il blocco ormai oggettivo degli impianti, perché anche Pietramelina che ha riaperto,

può avere conferimenti limitati e vorrei capire che tipo di conferimenti, visto che noi con la nostra qualità merceologica

non possiamo conferire.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Prego Vice Sindaco.

VICE SINDACO

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Grazie Presidente, non riuscirò a rispondere in cinque minuti, però mi atterrò ai cinque minuti che stabilisce il regola-

mento. Ho fatto una deroga in precedenza perché essendo presente un pubblico particolarmente interessato

all’argomento, mi sembrava giusto dar conto non solo ai Consiglieri Comunali che hanno proposto l’interrogazione, ma

anche al pubblico presente che insomma il Comune non si disinteressa di quei problemi, quindi ho chiesto il consenso

a poter sforare i cinque minuti previsti dal regolamento, però la Democrazia è fatta di regole. Se i cinque minuti ci

stanno stretti, cambiamo il regolamento, altrimenti – come dire – stiamo nel regolamento, a questo mi atterrò. Ho già

detto che non riuscirò a rispondere in cinque minuti. Mi fa piacere che la Consigliera mi riprenda, non vengo molto be-

ne, mi dica se possa aiutarla in queste riprese. Non è un problema. La trasparenza come dire se vogliamo riprendere

di tutto e di più, sono d’accordo, non ho nulla da nascondere, nulla da temere. Se la Città conosce e condivide questi

problemi, è solo un vantaggio.

Non so da dove incominciare in verità. Mi limito al punto centrale sottoposto dalla consigliera Rosetti. Ecco inquadria-

mo il consigliere Perari che viene meglio. Mi limito a narrare, poi mi auguro, anzi auspico che ci siano altre occasioni

per riflettere di questo problema che è un problema serio, i temi che solleva la consigliera Rosetti, sono problemi im-

portanti per la Città e per la Regione. Quando ci sarà il tempo giusto, molto volentieri li affronterò nella loro complessi-

tà. L’emergenza segnalata dalla consigliera Rosetti di novembre, bene, come avete letto sui giornali, ci sono stati dei

cassonetti che si sono riempiti più del dovuto, quell’emergenza è stata superata, però poi prima di arrivare

all’autorizzazione a portare i rifiuti nelle Marche, ad Ascoli Piceno, c’è stato uno scambio di lettere con la Giunta Re-

gionale, perché? Perché la richiesta di Gest Gesenu di portare i rifiuti fuori in attesa di risolvere il problema impiantisti-

co derivante da Pietramelina bloccata e Borgogiglione fermo, giaceva da mesi sul tavolo della Giunta Regionale e

quando dopo quell’emergenza segnalata dalla consigliera Rosetti, il problema si è riproposto per le settimane succes-

sive, c’è stato uno scambio di corrispondenza con il quale l’Assessore Regionale Cecchini scriveva a Gest, scriveva

ad Auri, al Comune di Perugia, al Prefetto di Perugia, chiedendo a Gest un cronoprogramma degli investimenti e degli

interventi volti a superare l’attuale situazione di criticità nel flusso dei rifiuti e cioè diceva in sostanza: “Vi do

l’autorizzazione quando voi mi dite qual è il vostro programma di gestione dei rifiuti”. È noto a chi si occupa di rifiuti,

che questo non è il compito del gestore, il gestore ha molte responsabilità e molte colpe, ma il gestore ha per contratto

il compito di raccogliere l’immondizia e di portarla dove dice il Piano Regionale sui Rifiuti e dove dice il Piano d’Ambito.

Essendo un settore quello dei rifiuti regolato non a libero mercato, per cui io prendo rifiuti, li porto dove mi pare, ma

regolato da una disciplina pubblicistica, è evidente che il blocco di alcuni impianti fa scattare la necessità del soggetto

regolatore di trovare la soluzione che riesca a tamponare il blocco di quegli impianti. Questo è un compito della Giunta

Regionale, è un compito dell’Auri, per cui dopo questa lettera dell’assessore Cecchini del 6 dicembre, mi sono visto

costretto a replicare dicendo che appunto la competenza era innanzitutto della Giunta Regionale e la competenza era

anche dell’Auri. Questa lettera è del 15 dicembre, quindi invitavo la Giunta Regionale a sottoscrivere quanto prima

l’accordo con le Marche, proprio per evitare quell’emergenza rifiuti che stava già manifestandosi e che avrebbe condi-

zionato anche il periodo natalizio. Quindi vi do questa dimensione della criticità di quel periodo. Quella mia lettera è

stato il frutto della preoccupazione della nostra Amministrazione, di vedere i cassonetti dei rifiuti più pieni del dovuto,

soprattutto nel periodo natalizio, quando come abbiamo visto su Roma, questi rifiuti si accumulano più facilmente. Ab-

biamo voluto anticipare e devo dire con soddisfazione e sto già sforando e quindi concludo, devo dire con soddisfa-

zione che tre giorni dopo, la mia lettera è del 15 dicembre, l’accordo con le Marche è stato firmato quattro giorni dopo:

il 19 dicembre. Quell’emergenza rifiuti è rientrata, non abbiamo avuto i rifiuti per la strada, non abbiamo avuto i casso-

netti pieni, stiamo ancora gestendoli nella forma dell’emergenza con Ascoli Piceno, abbiamo un’autorizzazione che sa-

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rà semestrale e nell’arco di questi sei mesi – e qui chiudo non avendo altro tempo, sennò sforo, poi dopo la consigliera

Rosetti mi rimprovera – avendo questi sei mesi di tempi, in questi sei mesi di tempo, l’Auri sta lavorando per rientrare

nella normalità ed evitare che i rifiuti vengano portati fuori regione. Avrei tante altre cose da dire, ma il tempo l’ho

esaurito.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Vice Sindaco. Se vuol replicare il consigliere Rosetti.

CONSIGLIERE ROSETTI Vice Sindaco, lei ha fatto esattamente quello che ha fatto a proposito degli scoiattoli grigi, cioè per lei ha sempre colpa

qualcun altro, per lei decide sempre qualcun altro. A questo punto direi che i Comuni li chiudiamo, visto che non han-

no voce in capitolo su nulla e forse dovrebbe spiegare ai cittadini, visto che ci tiene, che quando vengono diciamo nu-

merosi a contestarla, dia delle spiegazioni, dovrebbe spiegare ai cittadini che cosa sta facendo in seno ad Auri, quali

politiche sta portando avanti, quali soluzioni impiantistiche il Comune di Perugia pensa di adottare, perché quando io

ho fatto l’interrogazione urgente, non ho solo chiesto quali inadempimenti contrattuali voi avete contestato per il blocco

della raccolta determinato dal blocco degli impianti in particolare di Ponte Rio, ma le ho chiesto anche con precisione

di sapere per esempio se lei fa delle contestazioni o ha fatto delle contestazioni degli inadempimenti contrattuali. I

cassonetti le ho detto sono pieni di rifiuti che tra l’altro con tipologie di rifiuto che nell’indifferenziato non ci dovrebbero

stare, ci sono le prove provate del blocco della raccolta, vorrei capire se voi avete fatto delle contestazioni contrattuali,

perché voi rinunciate sempre e comunque a fare contestazioni, come se il contratto non esistesse. Lei sa benissimo

che i cittadini di Perugia dovranno pagare di più, perché la Gesenu ha presentato come gestore la Gest, un piano fi-

nanziario di più 8.000.000, evidentemente dalle ultime notizie uscite, visto che l’Auri ritiene e dobbiamo contenere

l’aumento delle tariffe, azzererete il 10% di riduzione che avevate però realizzato con il taglio dei servizi che i cittadini

sanno benissimo, perché lo standard della pulizia delle strade non è esattamente quello che dovrebbe essere, perché

sono stati ridotti gli svuotamenti e così avete fatto annullamento del 10%, dopodiché ci ridarete un altro 10% e poi dei

prossimi anni avremo ulteriori aumenti. Mi fa specie Vice Sindaco e chiudo, perché sennò la Vice Presidente si allerta,

che lei oggi non abbia detto una parola sulle soluzioni impiantistiche per questa Regione. Le analizzeremo, le delibere

in parte già le conosco, vorrei capire che cosa lei va a dire e a fare in seno all’Auri. L’unica cosa ed è una notizia bel-

lissima che ci ha dato oggi, ma già era normativa entrata in vigore, che dal prossimo anno avremo come per il servizio

idrico un’Autority nazionale sui trasporti, allora la vedo dura a nascondere nelle pieghe dei piani finanziari con il vostro

benestare dei costi che sono certamente occulti. Indagheremo sulle contestazioni contrattuali, perché la non contesta-

zione contrattuale a fonte di una prova evidente che c’è stato un inadempimento, è un’omissione che secondo me è di

particolare gravità. Non l’avrei comunque interrotta caro Vice Sindaco, se lei avesse voluto rispondere, ma lei ha utiliz-

zato il tempo, di non sforare il tempo, semplicemente perché non vuole rispondere sui rifiuti.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere.

CONSIGLIERE ROSETTI

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Perché per lei i rifiuti sono una partita difficilissima.

Istanza n. 91/17,su: VERIFICA OTTEMPERANZA DELLA DIFFIDA E CONTESTUALE SOSPENSIONE DI ATTIVITA’ AD AGRI FLOR S.R.L. EX DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 10541 DEL 13.10.2017 DELLA REGIONE UMBRIA VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Passiamo all’interrogazione dei consiglieri Borghesi, Mirabassi: verifica ottemperanza della diffida

e contestuale sospensione di attività ad Agri Flor ex determinazione dirigenziale 10541 del 13 ottobre 2017 della Re-

gione Umbria. Risponderà il Vice Sindaco. Prego consigliere Borghesi.

CONSIGLIERE BORGHESI Grazie Presidente. Ho presentato questa interrogazione appunto insieme al collega Alvaro Mirabassi, circa la sussi-

stenza del seguente fatto, la società Agri Flor gestisce un impianto adibito alla produzione di fertilizzanti organici me-

diante processo di trattamento biologici dei rifiuti biodegradabili e altri materiali. Sappiamo benissimo che il caso Agri

Flor è da tempo oggetto di approfondimenti da parte delle competenti autorità e la società è da lungo tempo anche at-

tenzionata a causa delle emissioni odorifiche che creano una serie di criticità e che impediscono anche la vivibilità non

soltanto ovviamente per i residenti di Villa Pitignano, ma anche per le frazioni limitrofe. Sappiamo benissimo che que-

sta anche criticità è stata anche per lungo tempo attenzionata dalla commissione controllo e garanzia e sulla questio-

ne appunto è stata anche votata da questo Consiglio Comunale anche quella specifica appunto relazione, con deter-

mina dirigenziale 10541 del 13 ottobre 2017, la Regione Umbria ha tra l’altro determinato di diffidare il gestore di Agri

Flor ai sensi dell’Articolo 29 comma 9 lettera E e successive modificazioni e integrazione, uno al completo adegua-

mento degli impianti e delle attività quanto previsto dalle Bat di settore, entro il termine di 120 giorni decorrenti dalla

notificazione del presente atto ed entro 30 giorni decorrenti sempre dalla notificazione dell’atto, alla presentazione di

una relazione tecnica indicante la tipologia degli interventi che intende realizzare e del relativo cronoprogramma. Inol-

tre dispone la sospensione dell’attività di conferimento dei rifiuti entro un termine di 30 giorni e per un periodo di 90

giorni decorrenti dalla notificazione dell’atto. Nonostante appunto tale disposizione ufficiale, i cittadini di Villa Pitignano

sono molto preoccupati perché a oggi appunto ci hanno anche segnalato il transito di autocarri, ovviamente verso

l’Agri Flor, che non si è interrotto e il passaggio dei mezzi avviene così – ci dicono – quotidianamente soprattutto nelle

prime ore del mattino. La presente di fine sospensione della Regione Umbria, è stata ovviamente trasmessa anche al

Comune di Perugia, all’A.S.L. Umbria 1, all’Arpa, ai fini dell’attività di controllo. Noi con questa interrogazione chiedia-

mo al Sindaco e la Giunta se il Comune di Perugia si è attivato presso le competenti Autorità al fine di verificare il ri-

spetto della determina dirigenziale della Regione Umbria, soprattutto per quanto concerne la sospensione dell’attività

di conferimento dei rifiuti. Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Prego Vice Sindaco.

VICE SINDACO

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Grazie Presidente. Argomento Agri Flor è un argomento importante, problema ultra decennale, quindi ab-

bondantemente conosciuto immagino anche dai banchi dell’opposizione, non è una novità e noi abbiamo

lavorato affinché sul tema Agri Flor ci fosse maggiore chiarezza e abbiamo anche fatto, forse tra le prime in

Italia insomma un’ordinanza in base alle nuove disposizioni del Decreto Legislativo14 del 2017,

un’ordinanza che consente al Sindaco di emanare provvedimenti urgenti a tutela dell’incolumità delle co-

munità locali. Abbiamo non solo attenzionato Agri Flor, il problema che da decenni si va a constatare in

quella zona, ma anche l’utilizzo di strumenti particolarmente nuovi e incisivi, salvo a dire che poi è stato im-

pugnato al Tar e quindi noi siamo per l’assoluto e rigoroso rispetto della legalità. Su Agri Flor stiamo lavo-

rando così come su altre criticità, come sono quelle della distilleria, come sono i criteri che usiamo anche

quando per tornare ai rifiuti andiamo all’Auri, abbiamo questa stella polare: la legalità e posso dire che in

questa prospettiva mi aiuta il fatto di svolgere la professione di Avvocato. Devo dire che in questa vicenda

difficile di amministrare i Comuni in tempo di crisi, con poche risorse e tante responsabilità, l’essere Avvo-

cato è un elemento di conforto. Agri Flor, assoluta legalità. Quello che c’è da fare, va fatto, l’ordinanza è

stata fatta. Adesso stiamo lavorando per verificare in sede di conferenza di servizi e di nuova autorizzazio-

ne, che siano rispettate le regole innanzitutto nel rigoroso rispetto della salute pubblica del territorio e nel ri-

goroso rispetto della normativa che prevede anche la tutela di quella zona, essendo vicina al fiume Tevere.

Abbiamo fatto questa ordinanza che è del 31 agosto del 2017 e sono in corso le verifiche in sede di confe-

renza di servizi a livello regionale per verificare se poi l’autorizzazione può essere concessa e rinnovata o

se invece si debba procedere per ulteriori accertamenti e procedere per verificare se è compatibile a livello

di autorizzazione regionale quell’attività in quella zona in base alla normativa regionale. La nostra indica-

zione agli uffici che partecipano alla conferenza dei servizi, è quella di assoluto e rigoroso rispetto della le-

galità.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Vice Sindaco. La replica al consigliere Borghesi.

CONSIGLIERE BORGHESI Premesso Vice Sindaco che siamo tutti ovviamente per il rispetto della legalità, ci mancherebbe altro, la nostra inter-

rogazione chiedeva altro, dopo l’ordinanza sindacale che come appunto lei ha ricordato è del 31 di agosto. La deter-

mina dirigenziale invece ovviamente fatta dalla Regione Umbria è successiva, perché è del 13 di ottobre 2017. Nella

determina dirigenziale, si specificano dei termini ben precisi e si dice praticamente che viene sospeso il conferimento

dei rifiuti. Siccome appunto la vicenda di Agri Flor, lei l’ha detto è ovviamente una vicenda che va avanti da tanto tem-

po, la conosciamo benissimo, l’ho ripetuto prima, c’è stata la Quinta Commissione che ci ha fatto un grosso lavoro,

che è stata ovviamente fatta anche una relazione, votate, solo che persiste una forte preoccupazione, mi sembra an-

che legittima, da parte ovviamente dei cittadini di Villa Pitignano e non solo, quindi anche insomma questa preoccupa-

zione rappresentata dal Comitato e ci dicono appunto che ovviamente questa è un’interrogazione fatta il 30 di novem-

bre, adesso siamo a gennaio, che comunque i cittadini continuavano a vedere appunto il transito dei mezzi, capire se

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effettivamente questa sospensione che la determina dirigenziale della Regione aveva prescritto, cioè il non conferi-

mento dei rifiuti era stata applicata da Agri Flor. Con questa interrogazione abbiamo appunto chiesto se il Comune di

Perugia si era attivato presso le competenti Autorità proprio per vigilare sul rispetto di questa determina dirigenziale.

Avevamo praticamente chiesto questo. Ovviamente sappiamo benissimo che c’è conferenza di servizi, sappiamo be-

nissimo che c’è da procedere, deciderete voi, la Regione, perché non c’è una conformità appunto urbanistica, ma

chiedevamo una fattispecie ben specifica che era appunto il rispetto della determina dirigenziale prodotta dalla Regio-

ne Umbria. Sottolineo che siamo tutti ovviamente per il rispetto e soprattutto appunto per la legalità e per la tutela an-

che della pubblica incolumità anche dei cittadini e per assicurare loro ovviamente una vivibilità.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Una veloce replica del Vice Sindaco.

VICE SINDACO Giustamente la consigliera Borghesi fa riferimento alle verifiche fatte sul rispetto di quella determinazione dirigenziale

della Regione Umbria. Gli uffici mi comunicano che il 15 novembre è stato richiesto ai Vigili di verificare l’afflusso di

automezzi e verificare il possibile conferimento di rifiuti. Dai controlli effettuati è emerso che su 14 autocarri fermati

nella fascia oraria 09:00 – 17:30, nessuno di essi trasportava merci per conto o alla suddetta ditta. Sono stati sentiti al-

tresì alcuni abitanti della zona, i quali hanno riferito che il transito degli autocarri è diminuito rispetto al periodo estivo,

a seguito dell’interrogazione, dalla vostra interrogazione, abbiamo rinnovato la richiesta il 13 dicembre e abbiamo

chiesto sempre ai Vigili Urbani di fare ulteriori verifiche e siamo in attesa delle ulteriori risposte. Questo per dimostrare

che l’ufficio si è attivato, i Vigili si sono attivati ed è sotto controllo e monitoraggio il traffico nella zona.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Vice Sindaco. Passiamo ora all’interrogazione del consigliere Mori: situazione di degrado del parco Chico

Mendez.

Istanza n. 12/17 , su: GRAVE SITUAZIONE DI DISSESTO DELLE STRADE CITTADINE VICE PRESIDENTE PITTOLA Per lasciare un attimo di pausa al Vice Sindaco, passiamo all’interrogazione sempre della consigliera Mori: grave si-

tuazione di dissesto delle strade cittadine, che risponde l’assessore Calabrese. Prego Consigliere.

CONSIGLIERE MORI A scuola dicevano: “Lavora, però potrebbe fare di più”. Sono interrogazioni in effetti un po’ datate, questa è di un anno

fa, è 10 febbraio 2017. Lei prende la macchina? Perché se va a piedi è la stessa cosa, quindi. La situazione di quasi

tutte le arterie cittadine appare seriamente compromessa, ciò sotto gli occhi di tutti: buche grandi come crateri che con

il maltempo rendono ancora più rischioso percorrere le nostre strade, non solo nella viabilità secondaria, ma anche

sulla maggior parte delle tratte stradali principali e più trafficate. Occorre considerare poi numerosi incidenti stradali

con richiesta di risarcimento danni all’Amministrazione Comunale, purtroppo all’ordine del giorno in costante aumento.

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La linea programmatica numero 1 del Sindaco, diceva: “Benvenuti nella Perugia ultra digitale, bella, sicura, efficiente e

competitiva”. Riportava come lo stato delle infrastrutture stradali cittadine all’inizio del mandato amministrativo fosse in

precaria se non in gravi condizioni, veniva rilevato come fossero necessari gli interventi non più veramente manutenti-

vi. È un’interrogazione come ho detto datata 10 febbraio, ma posso dire che comunque a distanza di un anno o poco

meno, alcuni tratti stradali sono stati asfaltati, in altri sono stati fatti delle toppe. Sollecito l’ilarità dell’Assessore Waguè.

Al di là di dichiarazioni più o meno ufficiali, si chiede di riferire in merito alle azioni concrete che l’Amministrazione

Comunale intende porre in essere, ha posto in essere e che soprattutto porrà in essere, visto che allo stato attuale

tranne dei tratti che possono essere 100 metri da una parte, 50 metri dall’altra, comunque ci sono delle strade che so-

no tutta una buca ancora. Era una promessa fatta ai cittadini, quindi chiedo conto di questo, grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. La parola all’assessore Calabrese. Per cortesia un pochino di silenzio, grazie.

ASSESSORE CALABRESE Grazie Presidente. Ho cinque minuti, ma ne bastano anche tre perché ho chiesto alla consigliera Mori se considerava

ancora attuale questa interrogazione, che non vuol dire che sono stati risolti i problemi delle strade a Perugia, però

comprendo che il 13 febbraio del 2017, quando fu presentata, c’era un contesto che penso possiamo riconoscere, un

po’ differente da quello attuale. Noi lavorammo a lungo con Andrea Romizi che poi diventa Sindaco, nell’elaborazione

di un programma elettorale che titolammo “Basta chiacchiere”, perché per noi quel programma al quale lavorammo

con grande attenzione nell’analisi e con serietà d’impegno di ciò che poi arrivammo a scrivere, però è Vangelo. Quello

che c’è scritto è ciò che ci siamo proposti seriamente dopo tanti approfondimenti e discussioni di realizzare, quindi non

una cosa virtuale, quella di cui siamo abituati – c’è il programma -, quindi l’impegno di metter mano in maniera seria al

risanamento delle strade Perugine è un impegno sul quale ci siamo impegnati appena insediati. Le devo rifare la sto-

ria, dovrebbe essere nota, per la quale questa Amministrazione appena insediata già con il primo bilancio di previsio-

ne 2015 ha stanziato il primo milione e mezzo, destinato proprio al risanamento delle strade. Non si ha memoria nel

nostro bilancio comunale di stanziamenti, magari sul previsionale sì, ma poi al consultivo mai finanziati quel po’ che si

metteva a bilancio e ci siamo mossi con un criterio della programmazione per i mesi destinati a tutte le analisi che ser-

vivano per determinare le priorità obiettive che emergevano nelle strade Perugine, cosiddetto, famoso ormai Piano

Ricci, stanziamento annuale di 1.500.000 stanziato per il 2015, stanziato per il 2016, stanziato per il 2017 e stanzie-

remo anche per il 2018. Abbiamo mantenuto costantemente questo impegno con tutti i sacrifici che si possono imma-

ginare perché insomma ricavare 1.500.000 dal bilancio comunale per risanare le strade, è impresa che si può com-

prendere non particolarmente agevole, ma l’abbiamo mantenuto l’impegno di rendere prioritario il tema delle strade ri-

spetto agli obiettivi di questa Amministrazione. Il primo anno abbiamo realizzato quei primi interventi, finanziato appun-

to questo 1.500.000, il secondo anno, il 2016 è noto che dovemmo rallentare questa programmazione perché i lavori

sul raccordo avevano creato problemi seri nella circolazione all’interno della città per cui cercammo di alleggerire il più

possibile anche il cantiere all’interno della città e quindi a un certo punto ci fermammo sulle strade, così come nel

2016 c’è un evento invece eccezionale che è quello della fibra, sul quale non torno, ma in qualche modo i cantieri fi-

bra, 50 – 60 cantieri in contemporanea in giro per la città, due effetti, uno anche per i lavori del raccordo noi dovevamo

fermare la nostra attività di risanamento e di ripristino, dall’altro è chiaro che i cantieri della fibra hanno in un qualche

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modo determinato anche un impatto visivo sulle nostre strade piuttosto importante. Riesco persino a rispettarlo, lo dico

alla consigliera Mori, che il 13 febbraio del 2017 ci fosse una condizione di disagio diffuso che lei ha interpretato con

questa interrogazione, ma che va in qualche modo contestualizzata con quel periodo nel quale la nostra programma-

zione si è dovuta fermare proprio per le ragioni che ho detto e dall’altro c’era poi l’aggravio visibile di tutti i cantieri del-

la fibra. I cantieri della fibra, anche questo è noto, ci sono fideiussioni che danno la cifra dei ripristini dovuti, solo in

parte come dire realizzati, devo dire anche in piccola parte ancora perché in primavera ci sarà il grosso, per un valore

superiore ai 10.000.000 di euro, questo per assicurare che le mini trincee che ancora si vedono in circolazione e che

non si è fatto ancora l’intervento di ripristino definitivo, sono destinati a scomparire. Nei prossimi mesi le mini trincee in

giro per Perugia non si vedranno più, qualunque sia poi il ripristino, le mini trincee non si vedranno più. Quello che lei

ha minimizzato perché un conto è febbraio 2017, un conto è gennaio 2018, nel 2017 lo si può definire, sottolineare

come l’anno record degli interventi sulle strade Perugine. Non si ha memoria, questa non è una mia descrizione, ma

una obiettiva constatazione che ciascun Perugino può far da se, ma che gli uffici raccontano, per la quale solo pen-

sando agli interventi più importanti, no 100 metri, interventi su viabilità fondamentale, principale, di chilometri stimati in

circa 40 complessivi stimabili, oltre 50 interventi sulle vie più importanti del nostro territorio comunale, che sono tra

l’altro il frutto neanche come si è detto di ripristino di fibra perché ho appena detto che si è fatto soltanto una piccola

parte, quanto invece della nostra programmazione di una intelligente, efficiente combinazione di ripristini di vari opera-

tori, in parte fibra, ma acqua, gas, Enel elettricità, allora straordinari i nostri uffici che sono riusciti nel 2017 a organiz-

zare e coordinare la nostra programmazione con i vari ripristini, perché accadeva per esempio che in una determinata

via c’era da fare il ripristino dell’acqua, ma lì aveva lavorato anche la fibra, piuttosto che il gas; per cui nel combinare e

coordinare queste anche sovrapposizioni dei vari ripristini dovuti, questo l’hanno visto i Perugini, l’effetto è stato che in

questo terzo anno di programmazione, con questa combinazione e questo coordinamento del quale va dato grande

merito e ringraziamento ai tecnici che ci hanno lavorato con grande impegno quotidiano, proprio per coordinare queste

sovrapposizioni, per cui si può definire nel 2017 che l’ha minimizzato con qualche intervento da 100 metri, come

l’anno record di interventi realizzati nelle strade di Perugia, che vuol dire non che i problemi sono risolti. Ci siamo do-

vuti fermati con l’arrivo del freddo, Ponte San Giovanni negli ultimi interventi, anche questa è una combinazione tra la

nostra programmazione e ripristini, via Bixio, via della Scuola, via Benucci. Con Ponte San Giovanni ci siamo fermati

perché la temperatura non consentiva più interventi, quindi ci sono tutta una serie di interventi già programmati e che

sono pronti a essere realizzati, sulla viabilità è importante che riguarda Perugia, sempre programmazione nostra piut-

tosto che ripristini e che riprenderemo subito a primavera 2018, quindi se il 2017 è stato l’anno record, 2018 dobbiamo

fare persino meglio e lo posso dire perché conosco la programmazione già predisposta, quella che andrà ulteriormen-

te composta, con l’obiettivo che entro la fine del mandato, questa Città non avrà definitivamente risolto tutti i problemi

sulla viabilità, ma sarà tornata a essere generalmente normale, almeno la sua viabilità principale.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Assessore.

ASSESSORE CALABRESE Concludo.

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VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie.

ASSESSORE CALABRESE Febbraio 2017 aveva un senso, per questo mi ero permesso di chiedere se era ancora attuale questa interrogazione,

perché ciascun Perugino comprende non che i problemi sono risolti, ma che c’è in grande movimento una program-

mazione che nel 2018 renderà ancor più visibile gli effetti e che ripeto entro la fine del mandato, mantenendo costante

quegli investimenti del bilancio comunale e grande rigore nell’applicare il regolamento scavi nei ripristini dovuti sulle

strade comunali con quell’attività di coordinamento, organizzazione, entro la fine del mandato Perugia tornerà a esse-

re generalmente normale nella sua viabilità. Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Assessore. Prego consigliere Mori.

CONSIGLIERE MORI Ringrazio per la risposta l’assessore Calabrese. Le abbiamo viste in Commissione controllo e garanzia che erano au-

mentati i sinistri, comunque.

ASSESSORE CALABRESE A oggi sono pressoché azzerati.

CONSIGLIERE MORI Li vorrei vedere. Ha i dati? Se lei ha dati, se me li fornisce.

ASSESSORE CALABRESE Ve li fornirò. Il marciapiede è un altro tema.

CONSIGLIERE MORI Il marciapiede è un altro grosso tema importante. Lei diceva: “Basta chiacchiere”. Basta chiacchiere lo diciamo anche

noi, perché a questo punto i proclami elettorali sono finiti, adesso ricominceranno probabilmente tra un po’ di punto,

però appunto basta chiacchiere, è il caso di fare i fatti, Assessore, no? L’interrogazione è datata, però credo che a og-

gi: 15 gennaio 2018, ci sono ancora tante cose da fare. Ok? Perché ci sono delle vie, per esempio vi viene in mente

ferro di cavallo via Col di Tenda, che ha il nome di un valico alpino e che sembra un valico alpino; piazzale Anna

Frank, lei capisce che il compito mio da Consigliera è quello di vigilare su quello che sta facendo l’Amministrazione e

un po’ da animaletto che la controlla. Le chiacchiere stanno a zero a questo punto. Me lo auguro, anche perché parla-

re di ripristini ok, va bene, però grazie a Umbria Acque, grazie a Enel, vediamo appunto il Comune quello che sarà in

grado di fare. Ho detto 100 metri, perché comunque via Sette Valli è stato fatto una parte.

ASSESSORE CALABRESE

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Quello è un ripristino.

CONSIGLIERE MORI È ripristino, però sono stati fatti appunto poche centinaia di metri, via Sette Valli, io adesso di preciso non so quanto

sia lunga, però ci vuole un carro armato per poterci passare. È una zona ad alta intensità di traffico, soprattutto nell’ora

di punta, mi auguro che la sua attenzione rimarrà sempre costante, la mia ci può scommettere. Grazie.

Istanza n.32/17 su: FUTURO DEL TUNNEL DEGLI EX ASCENSORI DELLA GALLERIA KENNEDY VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Passiamo all’interrogazione successiva del consigliere Mencaroni: futuro del tunnel degli ex

ascensori della galleria Kennedy. Risponderà l’Assessore Calabrese. Preso Consigliere.

CONSIGLIERE MENCARONI Si tratta di una cosa che è evidente, lampante a tutti i cittadini di Perugia quando passano davanti alla galleria Kenne-

dy, a quello che in tempo era il tunnel che conduceva all’ascensore della galleria Kennedy che è stato chiuso giusta-

mente perché si è provveduto a un nuovo ascensore, che sicuramente non aveva e non avrà mai l’importanza del

precedente, però sarà anche meglio, ovviamente per il tempo, l’interrogazione non è su questa materia, non voglio di-

vagare. 50 – 60 metri per poi fare quantomeno un dislivello molto più ampio di 3 metri da adesso insomma.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Per cortesia un attimo di silenzio. I Consiglieri che non sono tenuti a intervenire. Intanto stia lì al posto del Consigliere.

Prego.

CONSIGLIERE MENCARONI L’interrogazione è molto semplice, visto la cavità, visto il tunnel pedonale preesistente, quello che si chiede a questa

Amministrazione, qual è l’utilizzo, quali sono le forme e i modi di messa in sicurezza di quello spazio che rischia di

passare al degrado, rischia di essere uno spazio degradato e anche d’impatto visivo, Assessore diciamoci la verità

non è il massimo, anche se adesso è stato coperto con dei pannelli di truciolato, credo, di legno.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Prego assessore Calabrese.

ASSESSORE CALABRESE Grazie Presidente. Intanto come annotazione personale, come l’ha fatta al consigliere Sorcini adesso, questo periodo

che non guidavo, mi facevo lasciare lì sotto a questi ascensori, che sembra una cosa banale, lo sbarco è breve, però

in realtà arrivare lì, prendere gli ascensori e riconnettersi con i sistemi di mobilità nella mini metrò, è veramente un bel

percorso, di grande qualità. L’ho apprezzato molto questo, tant’è che l’ho privilegiato rispetto ad altri, ricordandoci che

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i vecchi ascensori erano precedenti al nuovo assetto di scale mobili del mini metrò, no? Quindi la logica era che lo

prendevi da lì e arrivavi sino Pincetto, per cui era logico che nel dover superare quelle altezze, avendo disponibili già

le belle scale mobili del Pincetto, il progetto dei nuovi ascensori che tra l’altro non è un progetto nostro, consigliere

Mencaroni, sto apprezzando una progettazione, programmazione che riguarda la precedente Amministrazione. Quan-

do si è arrivati alla conclusione del faticoso cantiere dei nuovi ascensori alla Kennedy, ce lo siamo posti subito il tema

dello spazio che si andava a liberare e a quel punto inutilizzato che appunto quella galleria verso i vecchi ascensori; lì

per lì colti anche da qualche idea coltivata lì, comunque è un volume interessante, perché lì siamo in un passaggio

strategico e quindi con delle potenzialità d’uso a prima lettura, a prima vista anche importanti. In realtà al netto della

parte più distante da quell’ingresso dove ci sono infiltrazioni d’acqua e che vanno convogliate, va ripristinato anche di-

ciamo un convogliamento che è stato utilizzato in questi anni, la parte prospicente quello slargo può avere anche delle

funzionalità utili sulle quali però bisogna verificare con grande attenzione fra tutti i ragionamenti e approfondimenti che

servono, perché i requisiti o presupposti igienico sanitari per insediare lì una qualsiasi attività, sono tutti da verificare.

È una riflessione, sono gli approfondimenti che sono attualmente in corso, nel frattempo rispetto anche a questa inter-

rogazione, ha dato atto adesso che abbiamo chiuso per evitare segnali di degrado perché in effetti qualche giorno che

era rimasta aperta la cancellata, ci buttano dentro di tutto, per cui abbiamo ripulito, abbiamo chiuso e non si deve ve-

dere e quindi è rimasto pulito. Dopodiché quello che dobbiamo evitare diciamo in prospettiva è di lasciarlo perché

qualcuno ha anche ipotizzato di lasciarlo come spazio coperto di riparo possibile in quella zona, no? Che però si can-

diderebbe subito essere zona di degrado perché laddove ci sono luoghi di queste caratteristiche… mi hanno racconta-

to che gli Arconi, professori, che erano stati chiusi con delle tavole e quindi inaccessibili insomma, teoricamente alla

nostra vista erano accessibili, in realtà quando è iniziato il cantiere degli Arconi, proprio perché il luogo si prestava di-

ciamo a essere luogo di riparo, riparato, hanno trovato di tutto come giacigli e piccole abitazioni, evidentemente orga-

nizzate da chi ha avuto come dire la capacità di scavalcare e ha realizzato lì il proprio ricovero. Luoghi del genere non

bisogna lasciarli aperti, semmai va verificata possibilità che ci sia un uso effettivo, reale, ma possibile, perché comun-

que i presupposti, requisiti igienico sanitari sono un tema non banale, tanto più all’uscita diciamo di una galleria. Sono

verifiche che stiamo facendo, nel frattempo abbiamo evitato che si possano formare situazioni di degrado con rifiuti o

sporcizia, dopodiché a un certo punto certamente andrà fatto il punto della situazione per capire se lo utilizziamo e al-

lora a quel punto procederemo in quella direzione, oppure se il luogo non si presta a essere effettivamente utilizzato e

a quel punto soluzioni più gradevoli dal punto di vista estetico, rispetto alla condizione attuale, saranno approntate per

rendere compatibile diciamo quel bello spazio di Perugia, ormai a è un bel posto, rispetto anche a questa ulteriore si-

tuazione.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Assessore. Prego consigliere Mencaroni.

CONSIGLIERE MENCARONI Prendo atto che nulla è stato fatto se non questo tamponamento. Mi auguro che da oggi si proceda innanzitutto a una

verifica di un’analisi di quello che si può fare e concordo con l’Assessore, non è facile andare a insediare qualsiasi co-

sa in un luogo del genere o addirittura pensare di creare una situazione di ricovero di spazio, anche perché potrebbe

essere un invito come diceva lei al degrado. Proprio parlando di degrado, la cosa più importante è che comunque sia

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quello spazio possa avere anche un impatto visivo, un cosiddetto decoro urbano, decente, perché le tavole ora messe

sì sono provvisorie a lungo andare, però rappresenterebbero un’immagine di degrado visivo, visuale, un impatto che

sicuramente non è degno di quella zona. Assessore mi auguro che vengano studiate soluzioni a quello che le stavo

dicendo e che magari che vi possano essere delle condivisioni perché non è detto che uno spazio con quel tipo di

umidità, con quel tipo di microclima non possa essere adatto a una serie di iniziative che non sono io in questa sede a

poter pensare, ma magari anche una collaborazione con degli istituti come universitari potrebbe essere importante.

Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Le prossime interrogazioni erano sempre del consigliere Mori, che vedo che si è allontanato. Per

cortesia un attimo di silenzio però. C’è l’interrogazione biblioteca multimediale degli Arconi.

Istanza n.34/17 su: A CHE PUNTO SIAMO CON L’AUDITORIUM SAN FRANCESCO AL PRATO VICE PRESIDENTE PITTOLA L’ultima interrogazione. Consigliere Mori, l’interrogazione a che punto siamo con l’Auditorium San Francesco al Prato?

Risponderà l’assessore Calabrese. Prego Consigliere.

CONSIGLIERE MORI Raramente purtroppo viene fatto il Question Time e ancora più raramente troviamo presenti gli Assessori, quelli che

devono rispondere. Oggi sono felice che ci sia l’assessore Calabrese, così spero di avere un po’ di risposte. Progetto

dell’Auditorium San Francesco al Prato, per un progetto articolato, per restituire alla Città di Perugia il complesso di

San Francesco edificato dai frati Francescani nel 1230, che ospita al suo interno le tombe appartenenti anche a per-

sonaggi illustri quali Braccio Fortebraccio da Sassoferrato, Ascanio della Corgna e importanti famiglie nobili Perugine.

È un monumento, è un luogo simbolo del capoluogo, fa le più belle cartoline da visita che il turismo possa spendere,

un percorso di ristrutturazione incominciato negli Anni Ottanta e che nella sua versione definitiva è stato presentato

nel luglio 2013, grazie a finanziamento della Cassa di Risparmio di Perugia, Direzione Regionale per i beni culturali e

paesaggistici dell’Umbria, bando tac 2 e un ulteriore finanziamento regionale che lascia al Comune di Perugia solo

l’impegno della realizzazione delle opere, con una riqualificazione che mira a mettere in evidenza nuove potenzialità

funzionali del complesso, con la creazione di uno spazio sociale e culturale al servizio della città. A febbraio del 2017,

anno scorso, l’Amministrazione Comunale aveva diramato una nota in cui veniva precisato il contenuto del progetto

che riguardava la creazione dell’Auditorium, 600 posti, c’è una platea da 400 posti rimovibili e altri 200 ai lati del tran-

setto per ospitare eventi non solo di natura spettacolare, ma anche congressuale ed espositiva, una quota unica per il

pavimento, spazio libero da arredi fissi che permetterà di rispondere alle varie, diverse esigenze di allestimento, una

nuova centrale tecnologica ai lati del transetto per riscaldare l’intero complesso, compresi i locali dell’Accademia con

riscaldamento a pavimento, specifici interventi come quelli del posizionamento di new age ligne (?), al posto delle pale

motorizzate nel progetto iniziale, quali riflettenti acustici, volti a ottimizzare l’acustica, specialmente al fine di delimitare

l’enorme volumetria, vista anche l’altezza raggiunta la navata centrale e infine un’implementazione del sistema fonico

e illumino tecnico, un’interrogazione con la quale chiedevo e chiedo all’Assessore riconoscere lo stato d’avanzamento

del progetto, anche in considerazione del fatto che la data di consegna alla città era stata più volte prorogata e che i

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lavori sarebbero dovuti terminare alla fine del 2017, una scadenza obbligatoria, vista la presenza di fondi comunitari,

di specificare inoltre se il progetto iniziale ha subito delle modifiche o variazioni di qualsiasi natura e come sono state

eventualmente utilizzate le risorse che erano state assegnate alla realizzazione del progetto e infine considerato che il

progetto definitivo era di 7.200.000 euro e il progetto definitivo relativo al primo stralcio funzionario è pari a 4.310.000,

necessario per portare a termine l’Auditorium, chiedo come si intende programmare gli ulteriori stralci successivi per

realizzare il previsto centro congressuale. Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Consigliere. Prego Assessore.

ASSESSORE CALABRESE Grazie Presidente. Stavo leggendo anche qui la data 10 maggio 2017 e stavo pensando che a questa interrogazione

ho già risposto, consigliera Mori. Mi ha interrotto, ma stavo spiegando perché in occasione del Consiglio aperto ho

concentrato il mio intervento su questa straordinaria occasione che ha la Città di Perugia, ma non solo la Città di Pe-

rugia nel riaprire i portoni di San Francesco al Prato. Posso contenere le risposte ripensando a quel mio intervento, se

ha avuto modo di seguirlo perché sennò mi dilungo, perché una roba del genere insomma mi piacerebbe anche par-

larne a lungo, proprio perché è straordinaria l’opportunità che si realizza e che ci consente di riaprire quei portoni. Par-

to dalla fine della sua interrogazione, quando dà conto che il progetto complessivo generale che riguarda appunto tut-

to l’edificio, ha un valore stimato di 7.200.000 euro, di cui il primo stralcio funzionario di 4.300.000 è il cantiere in cor-

so. L’altra parte, quindi se andiamo per differenza, si può fare anche un agevole calcolo, intorno ai 3.000.000, riguardo

al piano sottostante, piano Ipogeo della chiesa che all’epoca, non ricordo a quando risale il progetto, è stato pensato

come spazio per convegnistica. Questo l’ho già detto in occasione di questo Consiglio, che con i progetti in corso,

penso per esempio a Turreno, ma lo stesso San Francesco al Prato perché Auditorium è un Auditorium che si presta

comunque anche alla convegnistica nel piano che si sta recuperando, un luogo di quella straordinaria portata storica

del Perugia, lo ridico per titoli, questa è la chiesa che è stata costruita in tempo pressoché coincidente con la Basilica

di Assisi, il Papa che va a inaugurare la prima pietra, va ad apporre la prima pietra ad Assisi, poi viene a Perugia. Pe-

rugia perché c’è Beato Egidio che nella compagnia di Francesco è quello di maggior riferimento, considerato l’unico

beato di quella compagnia, considerato santo già all’epoca della popolazione, viene a Perugia, quindi nasce San

Francesco al Prato in qualche modo. Un luogo di questa straordinaria portata per Perugia che dopo il Beato Egidio,

redatto all’interrogazione, fa diventare questo luogo il Pantheon Perugino perché tutte le più importanti famiglie del Pe-

rugino hanno trovato lì sepoltura con le loro cappello, luogo di questa straordinaria portata simbolica per la storia di

Perugia, anche per il Francescanesimo, noi dobbiamo pensare e accontentarci di farci una sala convegni di sotto è un

peccato. Quello che ho detto in occasione di quel Consiglio aperto, tanto più tra l’altro è un investimento di circa

3.000.000 che è una cifra importantissima, mentre l’Ipogeo sotto è un posto tanto bello già adesso così a vederlo, che

quasi ci farei il meno possibile, sto parlando del professor Nucciarelli, è un tema aperto che non ha suscitato tanti con-

tributi sino ad adesso, però è un ragionamento da rivedere per evitarci le sale convegni da valore di 3.000.000 di euro

e immaginare invece una vocazione, una destinazione coerente con la storia di questo posto e magari coordinata con

il piano che è in questo momento in fase di recupero, è un tema aperto, noi lo stiamo facendo qualche approfondimen-

to, penso che meriti una riflessione come sia possibile spenderci un po’ meno, recuperare le risorse, avendo un’idea in

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qualche modo coerente con lo straordinario prestigio, importanza storico culturale di questo posto. L’ho detto in quella

occasione, l’occasione di questo recupero, deve essere anche di far pace con la nostra storia, perché nell’ultimo seco-

lo queste tombe illustri non sono state trattate benissimo dai Perugini, per cui l’idea che stiamo confrontando con la

Soprintendenza che ormai deve viaggiare spedita, è quella di riassumere la Cappella degli Oddi che non è compresa

nel progetto di recupero dell’Auditorium, il racconto, la testimonianza di questo Pantheon Perugino, cioè di chi è pas-

sato lì attraverso le sue sepolture e quindi un racconto ben costruito, ben calibrato, ben ragionato e ormai bisogna es-

sere operativi in questa direzione per ricollocare lì la testimonianza di questi secoli di storia che è passata lì, ci è sem-

brata diciamo persino dovuto alla memoria di chi aveva realizzato delle cappelle, non lo volevo neanche dire, anche

ricomponendo le spoglie che sono rimaste un po’ in circolazione in cantine e via dicendo e dargli degna, dovuta sepol-

tura, recuperando la testimonianza di quel passaggio. Questo è un tema.

L’altro tema, sono ragionamenti e ipotesi sulle quali stiamo lavorando, però diciamo che l’occasione di essere buona

per fare una riflessione, la più puntuale possibile su come per lo meno riprogettare il Piano Ipogeo, per lo meno ripro-

gettare. Rispetto a questo elenco di interventi, poi concludo, ma rapidamente anche perché mi riporto a ciò che ho già

detto in occasione dell’altro Consiglio, è tutto giusto, c’è una variante che è stata concordata con la nuova Soprinten-

denza, dico nuova perché le prescrizioni della precedente avevano un po’ irrigidito alcuni elementi di questo progetto e

l’elemento più qualificante è che la parte terminale della platea, la seconda parte, sia recuperato un progetto originario

che la vedeva un po’ degradante, un po’ in risalita, adesso uso termini inappropriati, per rendere maggiormente fruibi-

le, visibile anche nel secondo blocco dei posti a sedere la visione del palco. La precedente Soprintendenza aveva po-

sto – come dire – il vincolo del tutto in piano, però si può capire come funzionalità di un Auditorium con queste caratte-

ristiche, il secondo blocco diventava pressoché molto complicato diciamo poter godere e fruire di ciò che il proscenio

poteva rappresentare. Si è riaperto un ragionamento che ha preso la forma di una variante al progetto, con alcuni par-

ticolari dettagli, ma la cosa più qualificante è che questo secondo blocco in raccordo, in accordo con la Soprintenden-

za ha recuperato il progetto originale che lo rialza leggermente insomma senza negare le caratteristiche storiche di

questo luogo, ma in qualche modo consentendone anche una fluidità effettiva, perché un Auditorium deve essere non

soltanto bello, ma anche fruibile. Questa variante ha comportato approfondimenti, verifiche, concerti con la Soprinten-

denza, qualche mese in più rispetto all’obiettivo della fine 2017 ne è venuto fuori, quindi io confido che riusciamo entro

giugno, vorrei riuscire entro giugno. Gli uffici sono un po’ più prudenti, danno qualche settimana in più come tempo en-

tro il quale si potrà aprire questo luogo, comunque certamente nei prossimi mesi San Francesco al Prato che sta pro-

cedendo speditamente tutto sommato come cantiere, i Perugini avranno come dire l’orgoglio, il piacere, l’onere di po-

terlo riaprire. Grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Grazie Assessore. Prego Consigliere, se vuole replicare.

CONSIGLIERE MORI Grazie Assessore. Mi auguro che tempo giugno – luglio di assistere all’inaugurazione dell’Auditorium, altrimenti sarà

paziente, un’altra interrogazione ce l’avremo pronta. Poi diceva di riprogettare l’Ipogeo. Mi auguro, adesso non gliela

faccio la domanda perché i tempi stringono, però mi auguro appunto che in questa idea di riprogettare la parte sotto-

stante dell’Auditorium, magari facendo un Pantheon o comunque un Ipogeo, che venga coinvolta la città, come è giu-

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sto che sia, cioè non cose fatte, vi presentiamo il progetto. Questa è l’idea dell’Amministrazione, parliamone insieme

insomma ecco. Va bene, grazie.

VICE PRESIDENTE PITTOLA Bene, grazie. Con questa interrogazione, la Seduta è tolta.

VICE PRESIDENTE PITTOLA chiude i lavori alle 18,10.

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La seduta è tolta. Sono le ore 18,10 del 15.01.2018.

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL VICE PRESIDENTE

LEONARDO VARASANO LORENA PITTOLA

IL SEGRETARIO

Segretario Generale FRANCESCA VICHI

Collazionato

Istruttore Amministrativo CARMELA PUTRONE