Verbale Consiglio Comunale 30-09-2014

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1 / 51 Comune di Palau Provincia di Olbia-Tempio VERBALE N.4 OGGETTO: VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2014. L’anno 2014 addì 30 del mese di settembre alle ore 09.05 in Palau, nella sala delle adunanze della Sede Municipale. Convocato per determinazioni del Sindaco con avvisi in iscritto contenenti l’elenco degli oggetti da trattare, spediti dal Sindaco e notificati ai singoli Consiglieri, come risulta da dichiarazione in atti, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Straordinaria ed in seduta Pubblica di Prima convocazione, con l’intervento dei Signori Consiglieri: Consiglieri Presente Altana Paolo Mario Aresu Mauro Si Fraccarollo Fiorella Si Fresi Roberto Si Occhioni Alessandro Si Pala Paola Natalina Si Sanna Rachele Si Serra Fausto Si Cuccu Pietro Si Aresu Giulio Si Fresu Luca Si Inzaina Sabrina Si Constatata la legalità dell’adunanza per il numero degli intervenuti, assume la presidenza Francesco Pala, nella sua qualità di Sindaco, con l’assistenza del Segretario Generale Mariuccia Cossu.

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Verbale Consiglio Comunale del 30-09-2014

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Comune di Palau Provincia di Olbia-Tempio

VERBALE N.4 OGGETTO: VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2014.

L’anno 2014 addì 30 del mese di settembre alle ore 09.05 in Palau, nella sala delle adunanze della Sede

Municipale.

Convocato per determinazioni del Sindaco con avvisi in iscritto contenenti l’elenco degli oggetti da trattare,

spediti dal Sindaco e notificati ai singoli Consiglieri, come risulta da dichiarazione in atti, si è riunito il

Consiglio Comunale in sessione Straordinaria ed in seduta Pubblica di Prima convocazione, con l’intervento

dei Signori Consiglieri:

Consiglieri Presente

Altana Paolo Mario Sì Aresu Mauro Si Fraccarollo Fiorella Si Fresi Roberto Si Occhioni Alessandro Si Pala Paola Natalina Si Sanna Rachele Si Serra Fausto Si Cuccu Pietro Si Aresu Giulio Si Fresu Luca Si Inzaina Sabrina Si

Constatata la legalità dell’adunanza per il numero degli intervenuti, assume la presidenza Francesco Pala,

nella sua qualità di Sindaco, con l’assistenza del Segretario Generale Mariuccia Cossu.

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CONSIGLIO COMUNALE

DEL 30/09/2014

Punti all’Ordine del Giorno:

1. RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E VERIFICA EGLI EQULIBRI DI BILANCIO - ANNO 2014 (ART. 193 T.U. 267/00). 2. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 7 DEL 08.04.2014 - SCUOLA CIVICA DI MUSICA INTERCOMUNALE GALLURA. RETTIFICA ED APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO D'INTESA E DELLO STATUTO-REGOLAMENTO. 3. VERTENZA MERIDIANA.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, possiamo iniziare con l’appello, la parola

alla Segretaria.

Si procede con l’appello nominale.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, abbiamo il numero legale, quindi

possiamo iniziare questo Consiglio. Buongiorno a tutti. Sì, grazie, iniziamo subito con alcune

comunicazioni che devo dare riguardo, appunto, alcuni atti che sono stati fatti come decreti

del Sindaco. Il decreto numero 9 del 2 Settembre 2014 col quale ho revocato le deleghe al

Consigliere Paolo Altana, relative allo sport e al turismo, le subdeleghe che per il momento

rimangono in capo al ViceSindaco Maria Piera Pes, e il decreto numero 10 col quale c’è stata

una riattribuzione di deleghe, fatta in data 3 Settembre 2014, dove appunto ho apportato

alcune modifiche ai compiti delegati ai Consiglieri, in quanto ho assegnato al Consigliere

Robertino Fresi le manutenzioni e al Consigliere Fausto Sanna i lavori pubblici, mentre al

Consigliere Mauro Aresu rimane il compito relativo al Demanio. Bene, detto questo possiamo

iniziare con i punti all’ordine de giorno.

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1° punto all’ordine del giorno: “Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e verifica degli

equilibri di bilancio anno 2014".

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Invito l’Assessore Abeltino ad illustrare il

punto.

ASSESSORE ABELTINO - Buongiorno a tutti. Per iniziare andiamo oggi a compiere uno di

quegli adempimenti, che la norma, insomma, in un certo qual senso, ci impone, un po’

particolari per quelle che sono le tempistiche che ultimamente stanno interessando il lato

dell’approvazione dei documenti finanziari, ma comunque, insomma, in un certo qual senso,

in linea con quelle che sono le disposizioni dell’articolo 193, che ci ricorda che il Consiglio

Comunale, almeno una volta, se non definito con i regolamenti in qualche altra data, ento il 30

Settembre deve dare atto che, di fatto, non sussistano debiti fuori bilancio, che gli equilibri,

rispetto a quelle che sono le previsoni di bilancio, vengano rispettate e che quindi di fatto la

siuazione organica di quello che è il sistema di gestione, risulta essere conforme al dettame

normativo. Si esclude, così come d’altronde lo stesso responsabile di settore, sulla base di

quelle che sono le relazioni dei singoli responsabili d’ufficio, che esistano le condizioni,

diciamo, dell’articolo 194, quindi non sussistono condizioni di debito fuori bilancio in

nessuno dei singoli uffici e quindi possiamo andare, di fatto, organicamente a dire che

dall’analisi di quelle che sono le entrate e le spese, si può certamente attestare che il bilancio

del Comune di Palau è in equilibrio, nel senso che non sussistono problemi di eccessi in

termini di spese su quelle che sono le entrate, si stanno, diciamo, mantenendo anche

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operative quelle che sono le operazioni di monitoraggio nella gestione e quindi di quelli che

sono appunto gli spazi disposti dal patto di stabilità. Mi fermo un attimino a osservare due

aspetti fondamentali di quelli che sono i documenti che avrete già avuto modo di analizzare,

l’uno che deriva dall’osservazione che il revisore dei conti fa, dove a conclusione esprime il

parere favorevole su quello che è lo stato di fatto e quindi su quello che è l’equilibrio e quindi

su quella che è la verifica, appunto, degli stessi. Il revisore richiama, mi sento di doverlo dire

perché probabilmente è necessario fare una precisazione, richiama, nella terza pagina,

evidenziando una crescita sugli accertamenti in entrata nel titolo quarto e d’impegno nel titolo

secondo rispetto a quanto ovviamente stabilito; quindi il revisore invita i singoli responsabili

a verificare le condizione di reperibilità delle risorse programmate ed in caso di esito negativo,

di condurre, entro i termini di assestamento di bilancio, le previsioni di entrata e di uscita ai

principi attendibili di veridicità. E’ un richiamo, ve lo dico sinceramente, di scula quello che lei

fa perché lei deve andare ad osservare quelle che sono le percentuali di accertamento e le

percentuali di impegno, che però nulla ha a che vedere con quella che può essere la bontà di

quello che è il documento contabile. Perché, di fatto, il titolo quarto d’entrata è un titolo che

mediamente ha quelli che sono gli accertamenti, quindi le entrate vincolate a quella che può

essere l’opera, quindi l’opera si compie solo se si hanno le risorse, se non si hanno le risorse,

di fatto, diventa una mera operazione, diciamo, contabile che quindi non incide su quelli che

sono gli equilibri. Quindi ripeto, è un un’osservazione che ha ovviamente nel ruolo l’obbligo

dell’essere richiamata, perché poi alla fine il revisore deve andare ovviamente a puntalizzare

quelli che sono anche gli elementi contabili matematici ed in quelle che sono le sue

osservazioni, ma non ha ovviamente valenza in termini contabili. Importante è invece

riconoscere che stiamo portando avanti, in quello che può essere il procedineto delle attività,

anche un’azione continua dei pagamenti di quelli che sono ovviamente anche le condizioni

pregresse, insomma compatibilmente con quelli che sono gli spazi finanziari che il patto di

stabilità ci impone, perche sappiamo che da un paio d’anni il Comune di Palau è soggetto al

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patto di stabilità. Questo cuneo fiscale che ovviamente il patto di stabilità ci impone, in alcune

circostanze, ci obbliga a dover rimandare o a dover sospendere quelle che possono essere

alcune attività da portare avanti, perché la risorsa finanziaria non può essere spesa perché

altrimenti si andrebbe appunto ad intaccare quello che può essere il cuneo di margine che ci è

concesso. Concludo quindi questa mia breve presentazione riconoscendo, sulla base di

quelle che sono le relazioni dei singoli capi ufficio, di quella che è la relazione del

caposervizio del settore ragioneria e l’attestazione del parere, quindi, del revisore dei conti,

riconoscendo in assoluto quella che è la bontà dello stato del bilancio del Comune di Palau,

sottolineando che siamo nella condizione di monitorare e di rispettare quelli che sono i

parametri del patto di stabilità, quindi invito il Consiglio, dopo la discussione, a voler votare

quella che è la riconosciuta persistenza degli equilibri di bilancio.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Assessore. Iniziamo con gli interventi,

parola al Consigliere Cuccu.

CONSIGLIERE CUCCU - Grazie, buongiorno. Io volevo fare alcune riflessioni, prima magari

soffermandomi sulle cose che ci ha detto l’Assessore. Parto dalla tempistica, ovviamente, che

la ricognizione e lo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio

avesse la scadenza del 30 Settembre, credo che fosse ovviamente nota. Noi più volte abbiamo

fatto richiesta di avere atti per avere un tempo più accettabile per vedere la documentazione,

evidentemente questo non è possibile, non riusciamo a capirne il motivo perché poi ci si

affanna. Io sono stato chiamato per tre volte, il venerdì per consegnarmi atti che che non mi

potevano essere consegnati, perche non ero in sede, diventa quasi un comportamento, credo,

abbastanza incomprensibile, perché riteniamo che non sia necessario ricorrere a queste cose,

basterebbe forse avere un attimo più di elasticità che servirebbe, credo, a tutti quanti.

Avevamo fatto una richiesta in Consiglio, alcune sedute fa, non l’ho fatta né io né Luca che

siamo considerati, evidentemente, insomma delle pecore nere o delle persone da non

ascoltare, l’ha fatta Giulio Aresu che è persona di grandissima correttezza e di grandissima

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stima da parte di tutti. Aveva chiesto la cortesia di fare un orario più decente per il Consiglio

Comunale che servisse non tanto o non solo a noi, che abbiamo attività ovviamente

lavorative, ma abbiamo questo impegno, ma per dare la possibilità alla cittadinanza, insomma,

ma chi più avrebbe piacere a partecipare alle discussioni di Consiglio che servono per capire.

Evidentemente, quella forma di collaborazione, cosa tanto richiesta, non è, ovviamente, una

priorità di quest’amministrazione. Mi dispiace, soprattutto per la richiesta che aveva fatto

Giulio al quale va la mia solidarietà per il fatto di non essere stato minimamente ascoltato.

Fatta questa premessa, Nando ha fatto alcuni riferimenti oltre alla tempistica del bilancio, e ha

fatto riferimento a quanto scritto dal revisore dei conti, che fa notare, al titolo quarto, come su

stanziamenti pari a 12.512.000 euro previsti nel bilancio di previsione, praticamente ci siano

stati accertamenti per il 4%. Capisco perfettamente l’analisi che fa l’Assessore, la domanda io

la metterei in questi termini, per capire, forse magari non tutti sanno cosa s’intende, s’intende

finanziamenti che vengono, in qualche maniera attribuiti al Comune di Palau. Vorrei capire, o

almeno io lo capisco, ma credo lo capiscano tutti, che a parte il concetto legittimo

dell’Assessore, forse va fatto un altro ragionamento, che è quello di capire quanta

progettazione e quanta richiesta di finanziamenti è stata fatta da questa amministrazione, per

ottenere queste risorse. Questo credo che sia un concetto abbastanza importante, perché

nelle amministrazioni attuali, credo che sia sempre più importante la progettualità, la capacità

di riuscire a individuare tipologie d’intervento, che possono essere finanziate dalla Regione e

soprattutto dall’Europa. Avevamo sollecitato un piano triennale, un’analisi che in qualche

maniera indicasse un intervento di quest’amministrazione, non ne abbiamo mai visto e forse

quel 4% di accertato va visto anche in questo senso. Sui pagamenti, sulla sospensione dei

pagamenti, anche qua avevamo fatto una richiesta di fare attenzione sulla priorità delle spese

da sostenere, cosa che ovviamente non è stata fatta. Oggi ci troviamo difronte ad un Comune

che parla di difficoltà nei pagamenti, quando probabilmente invece, nei 10 mesi o quei mesi

che ci sono, forse 9, quelli che sono, forse non si è capito che il patto di stabilità esisteva già

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e che quindi bisognava programmare le spese in funzione di quelle che erano le priorità. Ecco

che quando siamo andati a dire che forse certe spese erano inutili o erano superflue, forse un

significato lo aveva in questo senso. Sulle riflessioni invece che vorrei fare, a volte ho come

l’impressione, o meglio, abbiamo l’impressione, che è una specie di forma di masochismo di

quest’amministrazione, dove l’obbiettivo sembra quello di voler cambiare a tutti i costi, e

cambiare anche quelle cose che in qualche maniera funzionano, e con questa idea si vanno a

fare delle cose che francamente, forse perché noi non siamo obbiettivi, vediamo le cose dal

lato dell’opposizione, ma che francamente non riusciamo a capire. Io faccio un esempio

legato alla mia professione, alla mia passione, ho visto, abbiamo visto tutti, il paese in

condizioni penose, da un punto di vista della gestione degli spazi pubblici e del verde

pubblico, dove si arrivava a tagliare i prati delle aiuole regolarmente con 20, 30 giorni di

ritardo, quindi, vedendo quelle spigature incredibili, all’ingresso del paese. E il 12 o il 13 di

Agosto nella rotatoria del parcheggio multipiano. Uno pensa, ci sono delle priorità, quindi la

priorità più grossa cos’è? Faccio un esempio, spero di farmi capire, c’è l’aiuola del multipiano

su via Capo D’Orso, con l’erba alta, cosa si fa? Si interviene e si potano il 12 di Agosto

esemplari di ulivi, che credo sia la cosa più insensata che uno possa fare in termini di

gestione di questo spazio pubblico. Con tutto quello che c’è da fare, io vado in qualche modo

a fare un intervento che crea solo del danno. Ovviamente, non bisogna essere certamente

degli specialisti per sapere che gli ulivi, e quelli sono esemplari, in modo particolare, di rara

bellezza, vengono martoriati da queste potature. Faccio questo esempio per riportarmi ai fatti

ovviamente, che per alcuni... arrivo agli esempi più concreti che forse interessano di più. Noi

abbiamo fatto una polemica enorme, ci saranno sicuramente altri capitoli. Funziona il centro

di documentazione in maniera bellissima, chi ha visto le mostre, chi ha visto i concerti, chi ha

visto l’utilizzo di questo spazio, ritiene che quello spazio abbia la stessa valenza di quegli

olivastri, deve essere conservato, deve essere utilizzato, invece come sappiamo, c’è la volontà

di distruggere quello spazio e trasformarlo in una biblioteca che già esiste, funziona ed è

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molto apprezzata. Però torniamo alla questione di oggi, cioè torniamo alla questione degli

equilibri di bilancio; servono 70.000 euro, cioè, finalmente c’è una prima risposta che viene

fuori quando noi nel Consiglio del 29 di Aprile, avevamo chiesto, ma quanto costa spostare

quella biblioteca al centro di documentazione e creare problemi alla saletta di palazzo Fresi,

alla biblioteca e al centro di documentazione. Non c’era stata data risposta, oggi quella

risposta la troviamo nella parte finale della relazione dei lavori pubblici, dove al costo delle

manutenzioni straordinarie, sono previste 69.000 e 400 euro di spese per l’adeguamento

tecnologico di quella struttura, senza entrare nel merito di quelli che sono tutti gli altri costi

che dovranno essere sostenuti. Allora torno al discorso delle priorità e al discorso di quello

che serve a questa comunità, oggi che si dice, non siamo in condizioni per il patto di stabilità,

di pagare determinate somme. E allora è una priorità quella di distruggere una cosa che già

esiste, destinando cifre ingenti, enormi, a fare una cosa che funziona, che è apprezzata da

parte di tutti, o è meglio magari destinare a pagare quei lavori già fatti, che non vengono

pagati. Allora, ecco che quel masochismo a cui noi facciamo riferimento, credo che in questo

concetto abbia un senso molto approfondito. Il Sindaco ha parlato delle deleghe, che ha

revocato a Paolo e quelle che ha ridistribuito a Moreno e a Robertino, magari di questo, nel

passaggio delle relazioni, troveremo magari qualche spunto per approfondire anche questo.

Ma non ha parlato di una delibera di giunta, dove il Sindaco, dà mandato alla Segretaria di

rivedere la struttura amministrativa del Comune. Allora io qui ci vedo, anche su questo, quel

masochismo tipico di quest’amministrazione, c’è qualcosa che funziona in questo Comune?

Sì, ci sono tante cose che funzionano in questo Comune, le prime cose che funzionano, sono

proprio tutti i responsabili, tutte le persone che oggi sono state invitate, probabilmente

avrebbero avuto altro di meglio da fare, comunque, fa piacere che loro siano presenti, e

quindi c’è una prevista, di cui ovviamente tutti sono a conoscenza, una riorganizzazione della

struttura amministrativa del Comune di Palau, che era necessaria ovviamente. Perché era

necessaria? Partiamo dal primo settore, quello dei tributi e delle politiche economiche e

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finanziarie, c’era una struttura che negli anni, cito solo qualche numero, negli anni ha portato

un recupero dell’evasione fiscale di 8.755.000 euro. C’è l’ufficio tributi e strutture economiche

e finanziarie, che ha portato le entrate dal ’98 al 2012 da 2.395.000 a 6.400.000 euro, un

patrimonio immobiliare che è cresciuto di otto volte, si pagava l’IMU della prima casa al 2 per

mille, la seconda al 7,6 per mille, non c’era addizionale IRPEF, non c’era addizionale ENEL, è

stato considerato dal 2005 comune virtuoso da un punto di vista economico e finanziario.

Grazie a queste politiche economiche e finanziarie, non ci sono debiti contratti con mutui

importanti, sono stati anticipati finanziamenti per le strade, per le rotatorie, sono stati

anticipati finanziamenti che torneranno nelle casse comunali per l’acquisto dei lotti delle aree

artigianali. E quindi tutto questo cosa vuol dire? Faccio una premessa, lo vedevamo con gli

occhi nostri, dopodiché è subentrato un Commissario Straordinario che non ha avuto,

nell’anno di tempo che ha amministrato, altro che parole di elogio per la condizione di questi

uffici. Oggi, al settore economico e finanziario vengono sottratte delle competenze, a dir poco

incredibili, come della gestione del patrimonio comunale, che fa parte del bilancio e quindi

non si riesce a capire come si possa togliere una competenza del genere, vengono sottratti gli

affari economici del personale, quindi le buste paga devono essere firmate da altri

responsabili. Io qua, poi, andando a leggere nelle cose, uno dice, c’è la legge antimafia e si

ritiene necessaria a detta della delibera, appunto di procedere al riassetto organizzativo, per

adeguare le strutture agli obbiettivi stabiliti dalle linee programmatiche. Vediamo cosa

possono essere, e dice: ridefinizione dell’attuale macrostruttura per garantire e sviluppare le

necessarie sinergie al fine di conseguire un maggiore livello di efficienza, efficacia,

economicità dell’azione amministrativa, un miglioramento della qualità dei servizi erogati. Io

faccio una domanda al delegato al commercio al commercio e alle attività produttive, oggi ci

viene proposto, che la firma, la competenza, la responsabilità del settore, del commercio, del

SUAP, del mercatino, vada all’ambiente, cioè, io ritorno a quell’olivastro, che gli vengono

tagliate le braccia. Allora chiedo a Robertino, ma che efficienza ci può essere dal togliere la

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competenza che ha un dirigente, che credo sia molto apprezzato da questa amministrazione, e

darne la responsabilità ad una dirigente che è bravissima, intelligentissima ed è meglio che

non dica molto, se no magari le creano qualche problema, e diranno delle competenze, di cui

per formazione professionale e credo, per attitudine, quale efficienza può dare a questo

Comune, cioè quale contributo può dare? Allora chiedo a Robertino, quale razionalità ci può

essere nel migliorare con questi passaggi che sono allucinanti, credo, quando se ne

discuterà, ma siccome fanno parte di quello che sono la funzionalità e l’efficienza di questo

Comune, a noi preoccupano molto. Ci preoccupano molto, perché li potremmo vedere non

come delle scelte, che sono legittime ovviamente dalla parte della maggioranza, cercare di

fare delle modifiche per migliorare le cose, ma ci deve essere spiegato, ma non a noi, alla

cittadinanza, come si pensa che la competenza per i piani di insediamento produttivo che ha

portato alla costruzione del progetto, al finanziamento del progetto, oggi vengono sottratte a

chi ha fatto tutto quel percorso con capacità, competenza, e vengono attribuite ad un altro

settore. È chiaro che poi il pensiero che viene a tutti, non solo a noi... il passaggio è che fino

ad oggi delle attività produttive, quindi, per quello che riguarda la progettazione, il perseguire

l’obbiettivo che nasce tempo fa e che era quello di trovare un’area artigianale

“infrastrutturata”, con la presenza di lotti da poter attribuire alle nuove aziende, ha fatto tutto

un percorso, oggi quella competenza non è più del settore lavori pubblici, ma è

dell’urbanistica. Allora, in tutto questo, credo che vada fatta... allora, piani d’insediamento

produttivo, negli allegati che avete fatto voi, sono all’urbanistica, edilizia privata, portualità e

sicurezza. Chiaro adesso? Così come l’edilizia residenziale pubblica, tutto questo ovviamente,

ha una spiegazione, io voglio vedere Celeste che si occupa di mercatini, auguri per le nuove

competenza. Dopo di che la faccio breve, perché il Sindaco mi sta già sgridando, faccio

semplicemente ancora alcuni passaggi, poi immagino che ci sia qualcun altro che debba

intervenire. Ci sono alcune cose che hanno funzionato ovviamente; una di queste, nelle

relazioni dei responsabili, parla della primavera palaese e dell’autunno palaese. Abbiamo

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provato un po’ di sana invidia, come capita alle minoranze, è una cosa che effettivamente ha

funzionato. Dopodiché vediamo che questa commissione viene cambiata, allora magari, forse,

la commissione allo sport che viene cambiata dopo che era l’unica cosa che aveva, in qualche

modo, creato una novità all’interno del paese, credo che vada spiegata alla cittadinanza. Ho

ancora qualche domanda da fare a cui spero mi vengano date risposte. Vorremmo sapere che

cosa si sta facendo per dar seguito ai progetti sull’impianto di depurazione e al sistema di

riciclo. C’è un dato, un’altra cosa a proposito di priorità, faccio riferimento alla relazione del

Dottor Tiveddu, dove c’è un passaggio molto importante sempre in termini di priorità. Si parla

d’illuminazione pubblica di Via Nazionale, ovviamente tutti vedono in che condizioni è, e a

seguito della verifica, dice il Dottor Tiveddu, dell’impianto della via Nazionale, sono state

accertate numerose criticità che impongono interventi di risanamento di notevole entità, con

le problematiche riscontrate non si è in grado di garantire il regolare funzionamento

dell’impianto con la sola manutenzione ordinaria. Vogliamo capire che seguito è stato dato a

questa indicazione, quindi se è stato quantificato e se è stato previsto di finanziare qualcosa

che si sarebbe già dovuto fare, ovviamente, prima della stagione estiva, per non presentare

anche l’illuminazione nella forma in cui è stata presentata. L’ultima cosa per quanto mi

riguarda, il settore urbanistica, io non ho trovato nulla sul PUC, che mi si dice ovviamente,

che sarebbe dovuto essere presentato a Dicembre, ora fonti così... parlano di Settembre.

Quello che è strano è che in questi 10 mesi non ci sia stato un passaggio, un minimo

passaggio che abbia portato il responsabile a dire la situazione del PUC è in questi termini,

cioè il PUC si sta adeguando, si sta rispondendo alla Regione, si sta cambiando, si sta

stravolgendo, non c’è stato nessun incontro pubblico che debba, in qualche maniera, se

cambiato, ovviamente, rappresentare le novità, e quindi coinvolgere i commercianti, insomma,

tutti quelli che in qualche maniera, gli imprenditori, tutti quelli che sono interessati a questo

strumento così importante, e quindi, forse sarebbe il caso che anche su questo ci fosse una

risposta. Vogliamo capire nel settore socioculturale cosa si è fatto e chi sta gestendo il teatro,

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dopo che, così come c’è nella relazione, è scaduto l’appalto il 30 di Aprile. Cosa si vuol fare

dell’asilo nido dove mi pare che sia scaduta la durata, cioè, sia scaduto il comodato d’uso da

parte della cooperativa, vorremmo... se c’è qualche informazione sul... è stata mandata una

lettera agli assegnatari degli alloggi comunali, se anche in questo caso, ci sono delle novità.

Chiudo facendo una riflessione amara su questo concetto di... lo faccio con un esempio

concreto, su questo concetto non ci sono soldi, che risuona in questa amministrazione...

sono andato a trovare una persona molto cara alla casa di riposo, cara a tutti, e si è avvicinato

un signore che non mi conosce e che io non conosco, e chiesto come stava, mi ha detto che

stava bene, che stavano benissimo nella casa di riposo, l’unica cosa, ha detto: peccato c’è

una tapparella che non funziona da mesi, però il Comune ci ha detto che non ci sono soldi.

Questo ovviamente è la classica risposta che molti si sentono dire, è ovviamente un

paradosso quello che è stato detto, però forse quelle priorità che sono sintetizzate nei tagli di

quegli olivastri, credo che siano proprio emblematiche in questi passaggi che ci sono stati. Io

ho finito.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Consigliere Cuccu, c’è qualche altro

intervento? Consigliere Fresu, Prego.

CONSIGLIERE FRESU - Io volevo…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Chiedo di attenerci alla tempistica, gentilmente,

Consigliere, d’accordo? Grazie.

CONSIGLIERE FRESU - Si, no tanto è presto, ce la facciamo. Io volevo ritornare alla

comunicazione che ha fatto lei all’inizio del Consiglio, sulla revoca delle deleghe, perché c’è

un punto fondamentale che riguarda la comunicazione democratica dell’amministrazione

comunale nei confronti dei cittadini. Perché non è un atto di poco conto, è un atto

estremamente importante, perché la comunicazione deve essere precisa e doverosa nei

confronti della cittadinanza, qui oggi abbiamo un Consigliere a cui vengono sottratte le

deleghe, e lo è per tutte le amministrazioni, ma lo dovrebbe essere a maggior ragione per

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quest’Amministrazione, dove noi non dobbiamo mai dimenticarci che questa è

un’amministrazione che ha fatto entrare nei banchi della maggioranza dei Consiglieri che non

sono stati eletti democraticamente. Noi abbiamo qua delle persone che non sono state votate,

l’ha deciso lei e la sua giunta, la sua Amministrazione, attraverso un doppio salto mortale

all’indietro e ha fatto entrare delle persone non democraticamente elette. Oggi lei toglie delle

deleghe ad una persona che invece è stata democraticamente eletta, lei toglie oggi delle

deleghe ad una persona che ha consentito a lei di diventare Sindaco. Quindi noi vorremmo

capire che cosa è successo, perché è un atto estremamente grave che va spiegato, non con

una comunicazione, come dire, ho deciso di togliere le deleghe, e no! Perché lei questa

risposta non la deve dare solo al Consigliere Altana, la deve dare a tutti quei cittadini che

hanno votato il Consigliere Altana e che quindi hanno delegato il Consigliere Altana a

rappresentarli all’interno del Consiglio Comunale, dove oggi, ripeto, noi abbiamo delle

persone che invece non sono state elette. Quindi, questa amministrazione, in questo contesto

ancora di più, ha il dovere di dare delle spiegazioni alla cittadinanza, lui è lì perché delle

persone l’hanno evidentemente messo, lei è lì perché lui è là, grosso modo. Quindi, non si

può risolvere tutta la comunicazione, lei ha il dovere e non lo deve fare, ormai qui va di moda

Face book e non so come si chiama, la stampa gli articoletti, i fatti più o meno bene, più o

meno precisi. Qua sta venendo a mancare il ruolo e dell’amministrazione e soprattutto delle

sedi istituzionali, dove queste cose vanno discusse; questa stanza non è stata fatta per

sedersi, dirsi due cosettine e andare via, questa stanza esiste perché lei ha il dovere di dare le

giuste comunicazioni. Va be’, comunque, questo è il mio pensiero, lei può anche non

rispondere, tanto ci siamo abituati. Io immagino e spero anche che Paolo, perché lo deve nei

confronti di chi l’ha mandato li, dica chiaramente come sono andate le cose; anche perché c’è

stato un momento di scambio di opinioni, che non è stato un momento di grande livello

culturale per il nostro paese, cioè, un paese dove la politica non c’è più, perché non c’è più, la

vostra caratteristica è proprio quella di non fare politica, di fare altro. invece ci si affida…

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almeno usate Twitter che sembra un pochino più corretto, evita certe cose dalle quali esce

perdente il livello culturale di questo paese. Basta leggersi quello che vi siete scritti c’è da

veramente…di fronte al nulla, perché oggi qui abbiamo visto il nulla, e adesso guardiamo il

nulla. Perché poi io quando leggo questo, lo leggo bene perché io sto ancora aspettando il

nuovo, io questo nuovo non l’ho dimenticato, quindi vado a vedere il nuovo. Dovevamo

pulirci le spiagge d’inverno, quindi vado a vedere le spiagge d’inverno e vado a vedere quello

che c’è scritto in ambiente e demanio, perché poi sa, voi state zitti, però poi sulla stampa

viene fuori la vostra grande azione politica, che poi scava, scava non c’è. Perché se io vado a

vedere il programma sull’ambiente, quanto realizzato per l’ambiente, non c’è mezza parola,

non c’è mezza virgola, non c’è niente che sia diverso da ciò che è stato fatto, e questo già

sarebbe, come dire, un buon punto di partenza, perché state facendo quello che avevano fatto

gli altri. Purtroppo non è così, perché rispetto a quello che noi vi abbiamo lasciato, non è

stato fatto niente in più, quelli erano dei percorsi in una fase iniziale; non erano lì, bandiera

blu… boom, ferma, quanti metri di passerella abbiamo? E abbiamo 10 metri di passerella,

benissimo, non abbiamo aumentato mezzo metro di passerella. Quelli sono dei progetti che

dovevano avere un’evoluzione nel tempo, che a leggere magari il vostro programma, saremmo

arrivati probabilmente ad Arzachena con le passerelle, e invece siamo fremi a due, tre anni fa.

La differenza tra bandiera blu e passerella la conosci! No, dico ma la differenza tra una

passerella… ma vogliamo parlare della bandiera blu? Parliamo anche della bandiera blu. E sto

finendo, sto andando avanti. Non c’è niente, lo sa perché? Perché voi avete una Ferrari, che è

là, che è quella che ha contribuito con noi a costruire un settore che è stato staccato dai

lavori pubblici perché qualche scemo pensava che le politiche ambientali dovessero avere

priorità, in un paese in cui ci si riempie la bocca di turismo, dove la risorsa ambiente

dovrebbe essere, quindi di pari passo, la più importante. Oggi vediamo che questa roba qua

andrà a finire dove andrà a finire, se io fossi stato il delegato all’ambiente, mi sarei opposto,

sì, mi sarei opposto, perché significherà... voglio dire, voi state dando oggi un incarico ad una

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persona che con tutta quella pappardella là, non centra proprio niente, ma di cosa stiamo

parlando, di quale professionalità. Cioè diamo ad una laureata in scienze naturali, che ha una

visione delle politiche ambientali ampia e ne ha dato dimostrazione, perché quello che è stato

fatto l’ha fatto lei, non l’ha fatto... la parte politica gli dava le indicazioni, poi chi faceva ere lei;

e oggi le diamo il commercio, ma veramente? Dateglielo pure! Ma è anche normale che

vogliate… perché tanto della situazione ambientale, evidentemente, cioè, non ve ne frega

granché. Perché questo è il risultato, perché se io mi leggo questa roba qua e anche delle

bandiere blu 2014, il progetto Litus e le passerelle del Progetto Litus, non credo che le abbiate

fatte voi, probabilmente il Litus non sapevate neanche che cosa fosse e probabilmente non lo

sapete neanche adesso. Quindi questa è la verità, questa roba qua è ferma perché l’ufficio

non viene messo nelle condizioni di lavorare, perché manca la parte politica che supporta,

non solo la supporta, oggi gli va contro con un affidamento d’incarico, che poi lì c’è un

passaggio fantastico, io sono estremamente ignorante su queste cose, mi piacerebbe capire

cosa diavolo c’entra il federalismo fiscale. Cioè voi avete dato il commercio a Celeste Meloni

perché vista... sul federalismo... cosa c’è, cos’è il federalismo, cioè, perché viene citato il

federalismo fiscale? Se mi vuole rispondere, magari lei lo sa, io no! Il federalismo fiscale, ho

visto quella nota là, mi sono chiesto che cosa diavolo c’entra il federalismo fiscale. Qua c’è un

altro problema, qua non è che voi state cambiando le carte, qua c’è un problema dove

evidentemente qualcuno di voi immagina che quelle persone sedute lì, siano persone poco

serie, siano persone delle quali non ci si può fidare, questa è la verità. Perché voi avete in

testa, e di questo vi state occupando, solo di questo vi state occupando, infatti il paese è

come è. Voi avete una scarsa considerazione della professionalità, ma soprattutto, come dire,

dell’onestà della serietà di queste persone. Questo è quello che ho potuto leggere io, in quella

pappardella di articoli e di normative che... bisognerebbe avere il coraggio di dire quello che

si sta facendo. Troppo facile fare la bella faccia, la persona brava, si siamo tutti bravi, però poi

questi sono atti pesantissimi dal punto di vista... e lei dovrebbe dare una risposta su questo,

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perché lei che ha incaricato la Dottoressa a riorganizzare, evidentemente è lei che ha sentito

l’esigenza e quindi, non si può venire qua e in due minuti liquidare la cosa così, bisogna dare

le risposte alla gente. Quindi dovete dire perché sta succedendo questa roba qua, e ditelo

chiaramente, non con il federalismo fiscale perché né Maroni... quella è un’altra roba, ne

possiamo parlare ma non c’entra niente, su questa roba qua.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Perfetto, grazie Consigliere Fresu. Ci sono altri

interventi? Prego Consigliere Altana.

CONSIGLIERE ALTANA - Salve a tutti. A me sembrava giusto fare un chiarimento che è stato

fatto sulla stampa, giustamente questa è la sede adatta. Quello che posso dire io è quello che

ho detto, poi i toni sulla stampa, giustamente, si accendono e mi scuso anche di come,

veramente, c’è stata una mancanza di rispetto verso i cittadini. La questione è questa, io, il 6

Maggio per l’esattezza, avevo deciso di restituire le deleghe, il 9 Maggio alle 7 e mezza di

mattina incontro il Sindaco, glielo comunico e rimaniamo in attesa di nuove comunicazioni

fino al famoso 2 Settembre. Questa è l’unica cosa che posso dire, motivazione, per quanto mi

riguarda, una mancanza in rapporto di fiducia reciproca, senza nessun tipo di polemica

ulteriore da volere mettere in campo. Stop.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi?

CONSIGLIERE CUCCU - Posso solo dire una cosa… sull’incarico a Moreno sui lavori

pubblici, però forse con il delegato non è la stessa cosa. Noi abbiamo avuto un momento

molto simile, dove il nostro delegato era il Geometra Frascone, era venuta fuori una

pubblicazione da parte dell’albo dei geometri che impediva che i geometri ricoprissero gli

incarichi dei lavori pubblici, non solo dell’urbanistica… lo dico semplicemente perché noi,

questa cosa c’era capitata ed avevamo preso, aveva preso il geometra, la decisione di

rinunciare all’incarico, alla delega dei lavori pubblici per questo motivo, quindi non so se la

cosa è giusta o è per dare un’informazione.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi? Prego Serra.

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CONSIGLIERE SERRA - Allora, volevo rispondere ad alcuni quesiti che ha fatto Piero. Allora,

in riferimento a quanto riguarda le aiuole, potevi fare un altro esempio, perché hai menzionato

quello che è il parcheggio multipiano, l’aiuola del parcheggio multipiano, che non so se lo sai,

ma non la cura il Comune, ma la cura appunto chi gestisce il parcheggio, fermo restando che

poi siamo dovuti intervenire noi. Quindi non so se tecnicamente viene fatta bene le potature

dell’olivastro o meno, comunque, questo è, quindi potevi fare forse un altro esempio in

riferimento alle aiuole… fammi terminare, e poi rispondi! Ti ho interrotto io? Ti sto dicendo la

verità…

CONSIGLIERE FRESU - Ma devi dire la verità.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Luca per cortesia, Consigliere Fresu per

cortesia.

CONSIGLIERE SERRA - Ti sto dicendo la verità. Per quanto riguarda invece i lavori pubblici,

tutti i lavori che vengono spesi sugli edifici pubblici, stiamo cercando di mettere a norma, non

so se sai, che esiste un documento che si chiama certificato di agibilità e usabilità dei

fabbricati, allora te lo dico io, praticamente molti di questi edifici non ce l’hanno, quindi così

come un edificio privato, cioè una casa di civile abitazione è anche un edificio pubblico, deve

avere questo certificato. Il fatto che poi venga usato, non vuol dire che questo certificato ci

sia, quindi, palazzetto dello sport, palazzo Fresi non ce l’hanno, quindi determinati costi sono

dovuti anche alla messa in sicurezza di quelli che sono gli impianti, impianto antincendio e

quant’alto. Questa è la puntualizzazione che volevo fare.

CONSIGLIERE CUCCU - Posso un attimo, velocissimamente, perché so benissimo che

l’aiuola era curata dalla ditta, so benissimo che era stata presa in carico dal Comune, forse il

Comune avrebbe dovuto avere un po’ di accortezza nei tempi, visto che poi quell’aiuola è

stata abbandonata per un sacco di tempo ed è il Comune di Palau che è intervenuto ad

Agosto a fare lo scempio sugli olivi. Ho detto questo, non mi sembra che abbia detto niente di

diverso, niente di sbagliato ed io ho fatto riferimento ad aiuole abbandonate comprese quelle

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all’ingresso del paese e una potatura degli olivastri fatta dal Comune di Palau nel momento in

cui ha preso quelle aiuole, ritardandone... sul fatto che vengano create le agibilità agli edifici

pubblici, io non ho contestano niente, io ho contestato 70 mila euro che vengono dati per,

invece il cambio di destinazione d’uso del centro di documentazione, che è tutt’altra cosa.

CONSIGLIERE FRESU - Perché qui i documenti, ve l’ho già detto una volta, leggeteli, non

sapevate neanche che la 167 l’avevate data all’urbanistica! Cioè, leggetevele le cose,

leggetevele. Ce lo siamo inventato, l’avete scritto voi, e lui non lo sa, ditegli di leggere... ma sì

sono il vecchio, e allora fai altro.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - No, per cortesia, abbassiamo un attimino il

volume e i toni gentilmente grazie. Luca e Moreno, per cortesia silenzio!

CONSIGLIERE FRESU - Bisogna avere il coraggio delle vostre azioni, di avere il coraggio

delle proprie azioni.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consiglieri, per cortesia! Moderiamo i toni.

CONSIGLIERE FRESU - Non sai neanche chi li ha tagliati gli olivi!

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consiglieri.

CONSIGLIERE FRESU - Li hai portati indietro.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consiglieri Fresu e Serra, per cortesia, vi

richiamo all’ordine!

CONSIGLIERE FRESU - Li hai portati indietro! A studiare…. sì sfogati.

CONSIGLIERE CUCCU - Signor Sindaco, solo un…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego Cuccu.

CONSIGLIERE CUCCU - Perché così rimaniamo proprio sull’atto. Allora, stato di attuazione

dei programmi anno 2014 Comune di Palau provincia di Olbia-Tempio settore lavori pubblici e

manutenzione. Interventi di ristrutturazione e messa a norma immobili comunali, al punto A:

cambio di destinazione d’uso e adeguamento tecnologico del centro di documentazione

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culturale di Palau per un importo di spesa si 69.406, 09 mi ero sbagliato, non avevo messo lo

09.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Moreno, Moreno!

CONSIGLIERE FRESU - L’avete scritto voi!

ASSESSORE ABELTINO - Io volevo iniziare a dare qualche risposta ad alcune osservazioni

che sono state fatte dalla minoranza. Allora, per iniziare, la dicitura appunto, che riguarda il

centro di documentazione, che va letta, ma va letta tutta, è vero che c’è nella parte del

progetto la definizione cambi e destinazioni d’uso, che è un elemento che probabilmente a

livello economico, ha un’incidenza minimale. L’elemento diciamo, che va letto con più

attenzione, questo è quello che per altro mi ha anche precisato proprio ieri lo stesso

responsabile del servizio Giovanni Tiveddu, è proprio il fatto che gran parte, dico gran parte

di quelli che sono gli edifici di proprietà comunale, mancano di una serie di accorgimenti, che

richiedono necessariamente gli investimenti strutturali, il porto turistico, il palazzetto dello

sport, palazzo Fresi, il parcheggio multipiano, il centro documentazione, sono tutti elementi

questi che ho enunciato, che mancano di quelle che sono le certificazioni, perché? Perché

manca l’impianto antincendio, perché l’impianto antincendio non è più a norma, perché

l’impianto elettrico non è più a norma, perché non è più confacente con le esigenze del

momento, perché l’impianto è stato mantenuto in cattiva manutenzione, quindi richiede tutta

una serie di interventi, che sono cose che ritengo siano, comunque, nell’ordinarietà di quello

che può essere un patrimonio. Io non voglio dire che ci dobbiamo lamentare del fatto che va

fatto, va fatto perché abbiamo trovato questo, abbiamo rilevato sulla base di indagini tecniche

che vanno fatte, si fa, ma non starei a polemizzare il fatto che è sul cambio di destinazione

d’uso si fanno queste tipo di iniziative, perché il cambio di destinazione d’uso di per se non

ha un costo, diciamo, importante, il costo importante è legato appunto all’adeguamento di

quelle che sono le normative su quello che è lo stabile. Poi voglio dire, è chiaro che devono

essere fatti a step questi interventi, abbiamo fatto un primo intervento sul palazzetto dello

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sport, abbiamo fatto il primo adeguamento, perché c’erano esigenze anche contingenti,

perché abbiamo una squadra di pallavolo, che ce l'ha chiesto, visto che sta iniziando un

campionato dove sono esigenti le federazioni, per far si che determinati tipi di strutture

abbiano determinati tipi di categorie, di certificazioni. Comunque, ripeto, non ritengo sia

elemento che debba far animare la nostra discussione, anzi, è un elemento che secondo me

deve riconoscere come in ogni singola attività, la necessità di riportare, come dire, o

comunque condurre in quelle che sono le condizioni di normalità gli edifici comunali, come

gli edifici, diciamo, di uso privato. Questo per quanto riguarda il primo punto, mi piace invece

soffermarmi un attimo sui secondi e terzi elementi di discussione, che ha portato avanti Piero,

che sono quelli che riguardano, devo dire stiamo un po‘ fuoriuscendo da quello che è

l’oggetto all’ordine del giorno, ma comunque quello che riguarda la delibera sulla

macrostruttura. La delibera sulla macrostruttura, che sembra faccia rizzare un po’ i capelli, è

una delibera che se la andiamo a guardare è di equilibrio perché, come tutte le cose, se

andiamo a prendere un tappeto nero, prendiamo un puntino blu, ce ne accorgiamo subito che

c’è la voglia di dire c’è un puntino blu, però se le osserviamo nel dettaglio, noi avevamo ad

origine... partiamo forse con un anno in più, noi avevamo un ufficio che era costituito dal

SUAP e dal porto turistico che era gestito da un tecnico, da Teresa Di Giorgio, ed era questo

un incarico, che era stato dato dalla precedente Amministrazione; poi il Commissario ha

riportato Teresa Di Giorgio all’urbanistica e quindi il SUAP è stato accorpato agli affari

generali. Quindi, difficile pensare che un tecnico non abbia competenze in quello che può

essere un settore tecnico, perché il settore comunque commercio, è un settore tecnico, cioè,

se andiamo a vedere quello che è la collocazione degli uffici SUAP nei singoli comuni

limitrofi, ci rendiamo conto che la stragrande maggioranza ce l’ha nell’aria tecnica, ma noi

devo dire che a Palau abbiamo anche un ulteriore fortuna, perché per capacità, per puntualità,

abbiamo una persona che gestisce il SUAP e gestisce solo il SUAP, che lo fa con grande

attenzione, che è Davide Sperini. Davide Sperini è una persona che l’ufficio SUAP, se

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vogliamo, se lo gestisce in autonomia, e che ricorre a quella che è l’attività del capoufficio,

solo nel momento in cui necessitano determinati tipi di decisione, che sono ovviamente, per

altro legati a tanti piccoli vincoli, non ultimo, magari quello d’indirizzo politico. Quindi, il

concetto del vedere, diciamo, con grossa preoccupazione il passaggio del SUAP all’ambiente,

devo dire, mi sembra più un’analisi, diciamo, dell’aspetto esterno che non dell’aspetto

interno. Perché se l’andiamo a vedere, l’ufficio ambiente sino a ieri aveva il porto turistico,

che forse è anche meno attinente, è più dirompente per quello che può essere un’attività che

l’ufficio di suo porta avanti, perché le problematiche legate al porto turistico sono

decisamente più complesse, ed è anche questa una scelta che nasceva in una logica della

venuta del Commissario, che voleva mettere in chiaro quella che era una situazione

pregressa, quella appunto che abbiamo detto di Teresa Di Giorgio all’ufficio SUAP e porto

turistico, quindi, nella logica di riequilibrare le condizioni. Quindi, la scelta SUAP demanio,

ambiente, patrimonio, non è una scelta così, spregiudicata, perché noi abbiamo di fatto

all’ufficio ambiente demanio patrimonio, non è una scelta così spregiudicata, perché noi

abbiamo, di fatto, al demanio, all’ufficio ambiente, demanio e patrimonio, come dire, sottratto

quella che era un’incombenza anche importante, quella del porto turistico. Abbiamo, però,

dovuto riassestare anche tutti gli alti uffici, perché nell’area affari generali, forse vi è sfuggito,

abbiamo inserito un ufficio che non c’era, l’URP , che è un ufficio che la legge ci impone di

avere già da alcuni anni, e quindi, caricare così come abbiamo, anche per una questione di

collocazione più razionale, individuato l’ufficio personale, negli affari generali. Se voi andate a

vedervi quello che è l’organizzazione di quelli che sono i comuni, ripeto, prendiamone venti a

caso, avrete che normalmente l’ufficio si chiama affari generali e personali, perché il

personale è proprio in quello che può essere l’habitat strutturale dell’ente, che normalmente è

affidato agli affari generali. Gli affari generali stabiliscono quello che può essere la struttura,

tant’è che appunto la stessa macrostruttura, normalmente è proprio fatta dall’ufficio affari

generali, che poi in questo caso ha visto la Segretaria come incaricata, però è proprio una

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logica organica dell’evento, quindi, anche lo spostamento del personale e gli affari generali

non lo vedo una cosa così stravolgente da un punto di vista organizzativo. Poi, mi riferisco, e

faccio un salto anche agli altri punti che avete messo in evidenza leggendo quelle che sono le

relazioni, il problema della tapparella alla casa di riposo, però devo dire probabilmente, una di

quelle segnalazioni che ovunque tu vai, probabilmente ne troverai di migliaia, e di migliaia

stiamo cercando anche di mettere in... sì, ma io ti dico, che quando esco in giro,

puntualmente, come tu sai no, il netturbino che ti dice: guarda che qui c’è da cambiare una

tavola, quell’altro che vai alla scuola e ti dice: ci sono le finestre che sono le punte metteteci…

e sono tutte cose, che stiamo piano piano andando a fare, perché non è che ti alzi la mattina,

sai tutto, riesci a risolvere tutto, riesci a definire tutto. Così come, ne approfitto per dirti,

stiamo cercando di andare a risolvere il problema dell’illuminazione, perché l’illuminazione

pubblica, purtroppo, in un momento come quello in cui stiamo vivendo, dove hai la necessità

di doverti necessariamente appellare ad una ditta esterna, perché non hai le competenze, non

hai le risorse umane, non hai nulla che ti consente di poter affrontare il problema

organicamente, e stiamo al vaglio perché ormai dovremo avere i tempi per poter iniziare

probabilmente a bandire un progetto organico, per poter gestire in maniera generale quella

che è tutta la parte illuminazione risorse energetiche, perché così, io mi rendo conto con

quelli che sono tutta la serie di vincoli, tutta una serie d’impedimenti che ha il Comune al

giorno d’oggi e più andiamo avanti e più ce ne saranno, perché già l’anno prossimo si parla di

non poter avere più i cantieri, cioè, tutta una serie di piccoli impedimenti, ti rendi conto che

probabilmente dovrai, per diritto o per rovescio, arrivare ad esternalizzarli questi tipi di servizi.

L’asilo nido, e chiudo, perché questi mi sembrano i punti che ho messo in evidenza, l’asilo

nido è un argomento nostro all’ordine del giorno, con Angelo, perché stiamo appunto

valutando, sulla base di tutte le risultanze che sono state portate in termini economici e di

servizio, da parte di chi sino ad oggi lo ha gestito, non è una cooperativa, è una società che fa

capo ad una ragazza di Palau, vanno prese delle decisioni che stiamo per prendere, insomma.

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Quindi, oggi abbiamo, appunto, un punto di analisi per poter ripartire, gli è stato, come tu sai,

prorogato il servizio nelle more di queste attività che stiamo svolgendo, per poter andare

avanti. Stiamo cercando comunque anche di rilanciare gli altri servizi, che sono quelli del

centro di aggregazione, perché dobbiamo dargli una natura un pochettino più completa, e

quelle che sono, ovviamente, anche altre attività, diciamo, cercando in coabitazione con la

scuola, di poter rivalutare anche quelli che sono alcuni servizi che stiamo prestando alla

scuola, che sono i servizi di assistenza alle problematiche, diciamo, che possono venire dai

bambini nella scuola, per poter rendere elementi propri della classe, anche gli educatori e i

professionisti che assistono quella che può essere la problematica classe. Stiamo in un certo

qual senso, rivedendo un attimino una serie di servizi per poterli cercare un pochettino di

rendere più conformi, a quelli che sono dei risultati, che ad oggi sono scarni, ed in un certo

qual senso, vorremo cercare di renderli un pochettino più completi. Non so se ho risposto a

tutto, se dovessi aver mancato in qualche cosa, magari, dimmelo pure.

CONSIGLIERE CUCCU - Allora, posso? Sì, ci mancano delle risposte, poi vediamo se ci

verranno date. I concetti che ha portato Nando, sono tutti assolutamente condivisibili, io sono

d’accordo su tutto quello che tu hai detto. Patrimonio comunale, è un patrimonio

importantissimo, è vero che forse manca l’agibilità di… però in questi ultimi anni sappiamo

che è stato realizzato un asilo nido, è stato realizzata una casa di riposo, il palazzetto che

manca di agibilità è stato realizzato, quindi sono stati realizzati tutta una serie di edifici

pubblici, che sono proprio quel numero che ho riportato prima, di 36 milioni… non l’ho

riportato, lo riporto adesso, 36 milioni a fronte di 8 milioni di euro che era il patrimonio

comunale. Quindi, sono state realizzate tutte queste strutture, di cui si ha il torto di non aver

fatto l’agibilità e che condivido assolutamente quello che dice Moreno e quello che dice

Nando, sono cose che devono essere fatte. Benissimo, noi di questo siamo assolutamente

d’accordo, come devono essere fatte? Con una cosa, con un passaggio. Sapete qual è il

passaggio per fare queste cose? Destinando dei soldi. Allora, il passaggio per fare queste

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cose, legittimo, a cui noi avevamo auspicato, era quello di destinare dei fondi, perché si è

capito che in questi anni si è lavorato molto per realizzare le strutture, a queste strutture,

giustamente, deve essere fatta una corretta manutenzione, devono essere adeguate

correttamente, perfettamente legittimo. Allora uno cosa si aspetta, che quando si fanno le

variazioni di bilancio il 2013 si spostano 340.000 euro, ci si immagina, che si arrivi a destinare

delle somme a queste cose; quando si fa un bilancio di previsione del 2014 ci si aspetta che ci

siano dei fondi da destinare a questa cosa. Ora è chiaro che dà fastidio, ci diamo fastidio

anche noi a ripetere le ennesime… ma torniamo a quel concetto fondamentale, che c’era

prima, che è quello della priorità, che ha qualsiasi buon padre di famiglia, dove dice servono

queste… è vero, servono queste cose e voi le avete dette bene, l’unico nodo piccolissimo, su

cui non siamo d’accordo, che su queste cose non sono stati destinati dei fondi, è lì, forse che

non riusciamo a trovare quell’intesa, che forse è necessaria. Allora servono più risorse,

risorse servono forse per quello… l’esempio della tapparella, ovviamente, non era legata al

fatto che bisogna riparare… è legata al fatto che un’amministrazione si deve dare delle

priorità. Questo è il concetto che, forse non ci intendiamo. Volutamente credo, non è stata

data risposta del perché a una logica che il commercio e i mercatini siano al settore ambiente,

c’è ancora la richiesta di avere ancora qualche informazione sul… adesso che c’è anche

Teresa, sullo stato del Piano Urbanistico Comunale, non c’è stata data la risposta del…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Eh, ancora non sono terminati gli interventi.

CONSIGLIERE CUCCU - Sì, scusi. Giusto per vedere se c’è qualche altra... del teatro forse,

per quello che riguarda Nando.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ci sono altri interventi? Prego Robertino.

CONSIGLIERE FRESI - Sollecitava la mia risposta, ma credo che abbia anticipato quello che

avrei comunque detto anche io, nonostante , anche personalmente, io abbia fatto queste

considerazioni. Credo che la figura professionale di Celeste Meloni sia certificata e apprezzata

da tutti, e considero anche e soprattutto, in questo periodo, io mi sono confrontato spesso e

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volentieri, è facilmente dimostrabile, con il funzionario dell’ufficio SUAP, con il quale ho un

ottimo rapporto di collaborazione e trasferisco attraverso quello che è il mio impegno

quotidiano, sotto questo aspetto qui, nel cercare di trasferire quelle che sono le nozioni e la

competenza che ho, attraverso quella che è una vita dedicata all’attività di commercio, e allo

stesso tempo ritengo opportuno, che una squadra la si crea, e soprattutto la si forma,

cercando anche attraverso il dialogo, di costruirla, no? Io credo, che il funzionario che

precedentemente si è occupato e quindi faceva, come punto di riferimento, quello che è il

ruolo che aveva il Dottor Piga, nello specifico, possa essere tranquillamente, visto che non

siamo separati in famiglia, ma è una squadra, e la squadra credo abbia la possibilità di poter

interagire fra di loro, i funzionari credo che debbano far questo in questo contesto qui, perché

poi dopo il bene è sempre quello comune. E ritengo che la professionalità di Celeste Meloni

non verrà sicuramente oscurata e considero, oltretutto, non c’è una mancanza di rispetto nei

suoi confronti, nei confronti di nessuno, ma come ha detto l’Assessore, sono delle scelte, che

sono state ritenute da noi necessarie, per poter pianificare e per poter meglio programmare

questo tipo di lavoro. Credo, che ultimamente si stia dando seguito a quelle che sono, per

quanto mi compete, e per la delega che ricopro e che sto cercando di portare avanti, cercando

anche di dare forte attenzione a quella che è la criticità nel comparto, e logicamente

cercheremo di dare delle risposte sul campo. Ripeto, in tempi non sospetti, e questo è la

domanda che rivolgo adesso, a te Piero e a te Luca, proprio a riguardo della professionalità,

se non ricordo male, anche voi avevate fatto un’azione di questo genere qua a suo tempo,

quindi delegando una persona non competente, con una laurea nello specifico, non legate a

politiche marinare o marinaresche, e quindi credo che non abbiamo avuto, perlomeno io,

niente da opinare, oppure anche io avrei fatto le stesse considerazioni Luca, quindi, non vedo

che… credo che abbia espletato il suo lavoro degnamente, in quanto era una scelta vostra,

quindi… Prego.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Consiglieri… Robertino, non c’è bisogno

di rispondere però.

CONSIGLIERE FRESU - No, c’è bisogno...

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Pare che sia un Consiglio… sta diventando...

CONSIGLIERE FRESU - Ma lei ha voglia di fare il Consiglio? Se non ne ha voglia ce ne

andiamo. Lo dica subito!

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ne ho perfettamente voglia, Consigliere Fresu,

per cortesia! Stiamo parlando di…

CONSIGLIERE FRESU - Scusi, ci ha chiesto una cosa…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Iniziamo ad impostare così la situazione, d’ora

in avanti, tenuto conto di…

CONSIGLIERE FRESU - Ah? Non la capisco, non lo so!

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Chiuda un attimo il microfono. Allora facciamo

una cosa Consigliere Fresu, d’ora in avanti iniziamo a portare in Consiglio e mettere nero su

bianco sull’ordine del giorno, quelli che sono gli argomenti di cui vogliamo trattare.

CONSIGLIERE FRESU - Ci sono già!

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - No, qua ci stiamo allargando adesso, stiamo

partendo dal 2013 e stiamo arrivando a quest’anno. Stavo rispondendo a quello che in

qualche modo avrebbe…

CONSIGLIERE FRESI - Scusi, ha detto una cosa… no, non stava rispondendo, ha chiesto

una cosa…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Fresu, ascolti un attimino, poi

vediamo un pochettino come si comporta.

CONSIGLIERE FRESI - Sì.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora, d’ora in avanti, facciamo una cosa,

portiamo all’ordine del giorno, quelli che sono gli argomenti che vogliamo trattare.

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CONSIGLIERE FRESU - Va bene.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Se no, qua sta diventando un caos generale.

Stiamo portando…

CONSIGLIERE FRESU - No, guardi l’unico caos che c’è, è la mancata risposta vostra, quello

è un gran caos.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Perfetto, allora tenuto appunto conto che, non

la faccio intervenire, perché intervengo io e chiudiamo, d’accordo?

CONSIGLIERE FRESU - No, io voglio intervenire.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ma io non la faccio intervenire.

CONSIGLIERE FRESU - Ed io intervengo lo stesso.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Io dico che non interviene.

CONSIGLIERE FRESU - Invece io intervengo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Eh, Consigliere Fresu.

CONSIGLIERE FRESU - Eh, caro Sindaco, è una questione di democrazia.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Forza Luca.

CONSIGLIERE FRESU - Eh, hai visto, ce l’abbiamo fatta. È vero…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Semplicemente…

CONSIGLIERE FRESU - E’ vero. La differenza infatti, tra quell’atto ed il vostro atto, lo sai qual

è Robertino? Che uno deve avere il coraggio politico di dire perché ha fatto quella scelta. Che

a suo tempo, l’Ingegner Di Giorgio è stata rimossa e portata al porto, non c’era nessuna

motivazione tecnica, era una motivazione politica, perché evidentemente c’era una volontà

politica di affidare quell’incarico che non aveva dato i risultati che l’amministrazione si

aspettava, ad un altro professionista di pari grado, però con una differenza, che aveva le

competenze tecniche per sostituire la Di Giorgio che era il Dottor Tiveddu. Questa differenza

molto importante, noi mica abbiamo dato l’urbanistica a, che ne so, al Dottor Giua, no,

abbiamo fatto un passaggio politico, che è stato un passaggio sofferto, prima di arrivare a

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quel passaggio sono stati fatti tutta una serie di atti a partire dal personale messo a

disposizione, ma non c’era mica vergogna a dirlo, eh! Perché la differenza sta proprio in

questo, il coraggio di ammettere le proprie scelte politiche. Punto, finito, cosa che invece voi

non avete fatto. Certo, non l’avete fatto, perché se Nando dice che il SUAP funzionava

benissimo, perché Sperini se lo gestisce da solo. La domanda che potrebbe fare una qualsiasi

persona, logica, allora perché l’avete spostato? Cioè, se uno è bravo, era lì, faceva il suo

lavoro, è bravissimo e lo sposti perché... chiuso, non ha avuto… probabilmente avrà altro da

fare. Mi scusi se le ho rubato tempo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Consigliere. Perfetto, d’ora in avanti

cercheremo di portare... Consigliere Fresu i tempi sono stati rispettati, secondo quella

tempistica, tant’è vero che dovevo andare… e allora si legga un attimino i regolamenti e veda

un attimino… andava bene prima il regolamento, non vedo per quale motivo non va bene

adesso.

CONSIGLIERE FRESU - Che questo è un momento di crescita anche per lei, lo prenda come

un momento di crescita.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Fresu!

CONSIGLIERE FRESU - Sindaco, qua stiamo cercando di fare un qualcosa che possa

interessare ai cittadini, lo prenda come un momento di crescita, visto che qui, insomma c’è il

silenzio assoluto.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Fresu, lei sta mettendo in dubbio il

fatto sono state rispettate le tempistiche. Non è assolutamente vero.

CONSIGLIERE FRESU - Vuole che facciamo i Consigli con Face book? Non lo facciamo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Consigliere Fresu, non è assolutamente vero

quello che sta dicendo, perché le tempistiche sono state rispettate. Ad ogni modo…

ASSESSORE ABELTINO - No, io volevo precisare, Luca, ma solo un attimo, che la delibera di

giunta che è stata letta, è una delibera che non identifica quelli che sono i capi servizio, ma

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questo, diciamo, è perché nell’ordine della macrostruttura, e poi soprattutto non riesco a

trovare un elemento anche ragionevole che mi dica che un servizio debba essere

necessariamente svolto da una persona più che un’altra, rispetto a quella che può essere la

professionalità, cioè, nel senso che stiamo parlando in questo momento, secondo me di

elementi personali più che di elementi giuridici. Cioè, direi allora, non lo so, qualsiasi altro

capo servizio, che attinenza ha con quella tipologia di servizio. Cioè, fermo restando che per

altro nella macrostruttura non si fanno, non si definiscono, non si identificano quelli che sono

i nomi, quindi, l’intuizione è legata a quello che è lo stato attuale, e secondo me, invece ciò

che bisogna leggere è il riequilibrio di quelle che sono le forze, di quelle che sono le

competenze, necessitava di alcuni spostamenti di servizi, poi chi li svolgerà li vedremo poi

con la microstruttura.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Nando per questa precisazione. Allora,

Luca... se non ci sono altri interventi… perfetto. Vorrei appunto rispondere ad alcuni di quei

quesiti che sono stati posti dalla minoranza. Allora, partendo dal primo quesito che è stato

posto, riguardo al fatto dell’orario con cui si inizia normalmente questo Consiglio, non è che

non abbiamo dato seguito a quella che è stata la richiesta del Consigliere Aresu, ma

semplicemente, dopo aver fatto una verifica in maggioranza, ci siamo resi conto che

purtroppo, per tutta una serie di necessità, lavorative, di famiglia e quant’altro, era l’orario più

indicato per poter, in qualche modo, convocare il Consiglio, quindi questo ci tenevo a

precisarlo. Piero, poco fa hai fatto presente un passaggio molto importante che era quello

relativo a notizie sul PUC. Allora il PUC, come è già stato detto altre volte, è un argomento

particolarmente importante, che interessa questa amministrazione, tant’è vero che ci si è

attivati da subito a portare, in qualche modo, a compimento questo percorso. Percorso che è

iniziato da subito, per quanto riguarda il lavoro fatto da questa amministrazione, tant’è vero

che, dal momento in cui ci siamo insediati, abbiamo cercato di mettere in pratica, in piedi un

rapporto costante e continuo con gli uffici regionali, affinché si potesse in qualche modo

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pianificare assieme quelle che sono state appunto, le modifiche in qualche modo richieste dal

CTRU e in questa direzione si è andati. Tutto questo tempo in cui, ad oggi, ancora non si è

riusciti a chiudere il PUC, è semplicemente perché durante tutte le fasi di confronto, ci siamo

confrontati, appunto, con gli uffici regionali e abbiamo cercato di evitare ulteriori sbagli, per

quanto riguarda la presentazione di questo PUC, nel senso che abbiamo evitato che fosse un

PUC a senso unico, voluto solamente dalle nostre necessità, da quelli che sono i nostri

obbiettivi, anche per evitare appunto che in qualche modo, andassimo a scontrarci con quelle

che sono appunto poi, in qualche modo, le letture che si danno a Cagliari delle nostre

iniziative qua a livello locale. Per cui, si è perso tempo perché c’è stato un lungo confronto

con gli uffici regionali, per far sì appunto che, in qualche modo, tutte le modifiche fatte, in

relazione a quelle che sono le richieste, fossero in qualche modo concordate con la Regione,

allora siamo quasi arrivati alle battute finali, a breve andremo a firmare la copianificazione e

mi auguro appunto che a breve, se non ci sono altri intoppi, si riesca a portarlo all’attenzione

di questo Consiglio e della collettività, per cui stiamo cercando di andare avanti spediti, tra

virgolette, in base a quelle che sono, appunto, le tempistiche necessarie ad affrontare queste

problematiche. Problematiche molto delicate come ben sapete, ma che, insomma in qualche

modo ci devono far arrivare quanto prima alla presentazione all’interno di quest’assise, di

quello che è il lavoro che è stato fatto, che, tenete presente non è un lavoro di stravolgimento

del PUC; anche perché si sta andando appunto fondamentalmente a modificare quelle che

sono state la richieste della Regione, per cui non ci sarà uno stravolgimento del PUC,

semplicemente si sta cercando di adeguarlo a quelle che sono state le richieste della Regione,

per cui non avremo grandissime differenze, tra virgolette, rispetto al passato, solo e

unicamente in quelle che sono state le richieste fatte dalla Regione. Io mi auguro che a

breve… continui rinvii che sono stati fatti, un po’ per cause derivanti da… non di nostra

volontà ma a causa, appunto, di salute da parte di chi, in qualche modo, opera a Cagliari nel

settore col quale ci confrontiamo, a causa di un incidente stradale il dirigente col quale, in

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qualche modo, stiamo confrontandoci è stato investito, quindi è stato diverso tempo

inabilitato al lavoro, in buona sostanza, e questo ha rinviato per un po’ di tempo quella che è

praticamente la conclusione di questo iter, con Cagliari per lo meno, poi naturalmente ci sono

tutti quanti i passaggi di rito. Per cui siamo, tra virgolette, ritengo, a buon punto per quanto

riguarda il primo passaggio qua in Consiglio, anche perché dovremo fare necessariamente

poi tutti i passaggi di rito, in buona sostanza. Riguardo la problematica che è stata in qualche

modo sollecitata da Luca e anche da Piero, appunto, riguardo la problematica, chiamiamola

così, il fatto di avere in qualche modo revocato le deleghe al Consigliere Altana. Vedete, mi

sento molto sereno e tranquillo per quello che è stato fatto in questa vicenda, anche perché si

è arrivati a questa decisione, a questa soluzione, in qualche modo, presa dopo diverso tempo,

all’interno del quale appunto si è discusso all’interno della maggioranza, e si è cercato di

trovare una soluzione a questa sorta di incomprensione, così come l’ha definita il Consigliere

Altana, all’interno della maggioranza. E’ vero, Paolo all’inizio dell’estate aveva fatto presente

che aveva intenzione, in qualche modo, di rimettere le deleghe. Però Paolo, quello che voglio

dirti, le deleghe sono state notificate a mezzo di un decreto, un documento ufficiale, non si

annunciano, si danno le dimissioni, cosa che non è stata fatta e che in qualche modo

abbiamo cercato di capire, anche perché ti veniva chiesto costantemente la presenza in

maggioranza per discutere questi problemi. Non si è trattato di una settimana o due, ma si è

trattato di diversi mesi attraverso i quali appunto, non avendo partecipato ai lavori di questa

maggioranza, mi sono sentito in dovere, in qualche modo, di ritirarti queste deleghe, né più e

né meno. La maggioranza ha, in qualche modo… abbiamo discusso... e tutti quanti assieme,

dal primo all’ultimo, si è deciso di agire in questo modo, per cui non lo prendere come un atto

personale ma come un atto dovuto, politico in base a quella che è stata la nostra, e la mia in

questo caso, valutazione di quello che è stato il tuo operato in seno alla maggioranza. Anche

perché, la politica e l’Amministrazione comunale non si fa, come qualcuno ha detto, tramite

Face book, sui social network o nei bar; per quanto mi riguarda, va fatta in queste stanze,

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cosa che dal mio punto di vista, ripeto, non hai adempiuto a quella che è stata la fiducia che

io ho riposto nei tuoi confronti, per cui mi è sembrato un atto lecito, giusto, dovuto e

necessario affinché potessimo ripristinare un pochettino questi livelli all’interno della

maggioranza. Per cui, prego Paolo.

CONSIGLIERE ALTANA - E’ un diverso punto di vista, per me quello che un Consigliere

Comunale, un delegato deve fare è portare avanti il programma. Io, se qualsiasi persona legge

il programma, ho cercato di portarlo avanti poi avrò sbagliato in molte cose. Volevo capire,

però alcune altre cose che sinceramente non mi sono chiare, perché mi è giunta notizia di

qualcun altro che aveva restituito le deleghe in maniera diciamo informale, non

protocollandola. Vorrei avere notizia se è vera questa cosa, qualcuno di voi ha chiesto di

restituire le deleghe?

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Si è parlato di qualcuno appunto che voleva

restituire le deleghe…

CONSIGLIERE ALTANA - No, chi? Se c’è qualcuno che lo vuole dire lo dica.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - …a causa delle problematiche che nascevano

proprio dal tuo problema, Paolo, esattamente.

CONSIGLIERE ALTANA - Ah, va bene.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - A causa di quelle che sono state la mia

reticenza nel voler affrontare il tuo problema, Paolo.

CONSIGLIERE ALTANA - Semplicemente questo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Tutto lì, né più e né meno. Tant’è vero che

qualcuno veramente me le ha consegnate, le ha firmate e le ho io in mano.

CONSIGLIERE ALTANA - Quindi le ha firmate, quindi non erano normali.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - A causa, appunto, della mancata risoluzione

della tua problematica. Per cui come vedi appunto qualcuno lo ha fatto e lo ha dimostrato

con i fatti.

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CONSIGLIERE ALTANA - Parlavi a nome del gruppo, cioè parlavi come gruppo? E come

definivi il gruppo tu... come lo definivi il gruppo? Come lo definivi in questa lettera di

dimissioni?

ASSESSORE ABELTINO - No, la lettera non prevedeva la definizione del gruppo, la lettera,

era una lettera di…

CONSIGLIERE ALTANA - Io purtroppo ho questa notizia, probabilmente non… sono come te,

non ricevo le mail, devo avere la mail intasata.

ASSESSORE ABELTINO - Credo che queste forse sono argomentazioni che non interessano

il Consiglio, però ti posso dire che…

CONSIGLIERE ALTANA - No, interessa e interessa molto, penso che interessi a tutti questo.

ASSESSORE ABELTINO - Che sinceramente io ritengo la maturità politica di un Consigliere

Comunale sia giustamente quella di dover dare risposte di fronte a quelli che sono gli impegni

che si è preso con chi lo ha votato.

CONSIGLIERE ALTANA - Sì, è quello che ho fatto.

ASSESSORE ABELTINO - Se chi ti ha votato ti porta ad entrare in un gruppo, perché vota te

perché sei dentro un gruppo, vota te perché c’è un progetto.

CONSIGLIERE ALTANA - No, vota me perché ha votato me.

ASSESSORE ABELTINO - Vota te perché c’è un insieme di elementi che portano a votare te.

CONSIGLIERE ALTANA - Te non ti hanno votato, pensa un po’ che non ti hanno votato

neanche.

ASSESSORE ABELTINO - Come?

CONSIGLIERE ALTANA - Te non sei stato neanche votato.

ASSESSORE ABELTINO - No, io non sono stato votato, infatti io ti sto dicendo, io parto dal

presupposto che sono un tecnico affidato…

CONSIGLIERE ALTANA - Pensa un po’ che logica di gruppo, e grazie a me che ho votato, sei

entrato. Guarda che logica di gruppo.

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ASSESSORE ABELTINO - Vabbè Paolo, senti se dobbiamo…

CONSIGLIERE ALTANA - No, niente di personale, stiamo facendo...

ASSESSORE ABELTINO - …affrontare la discussione con questi elementi, non è il caso

neppure di proseguirla.

CONSIGLIERE ALTANA - Meglio sempre stare in silenzio.

ASSESSORE ABELTINO - Io ritengo, che la maturità di chi prende una decisione sia di

portarla sino a fondo. Avere il coraggio di parlare di quello che può essere il problema ed

andare a risolverlo…

CONSIGLIERE ALTANA - Portata avanti fino infondo.

ASSESSORE ABELTINO - Poi, tu puoi affrontarlo in modo diverso, in modo sinceramente

contrario alla mia, quindi è giusto che tu seguiti in quello che è il tuo modo.

CONSIGLIERE ALTANA - Assolutamente.

ASSESSORE ABELTINO - Ed io probabilmente seguito nel mio. Grazie Paolo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, grazie. Arrivati a questo punto,

possiamo… bene, concludiamo questa serie di interventi e poniamo a votazione il punto

all’ordine del giorno, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli

equilibri di bilancio. Chi vota a favore? Vi prego di alzare le mani. 8 favorevoli. Chi si astiene?

5 astenuti. grazie. Passiamo al punto successivo.

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2° punto all’ordine del giorno: “Deliberazione del Consiglio Comunale numero 7 del 08/04/2014, scuola

civica di musica intercomunale Gallura. Rettifica ed approvazione del protocollo d’intesa e dello statuto

regolamento.”

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Rinvito l’Assessore Abeltino ad illustrare il

punto all’ordine del giorno.

ASSESSORE ABELTINO - Allora, qui che cosa stiamo andando a deliberare, stiamo andando

a deliberare una cosa imprecisa che era stata inserita ad origine nella costituzione della

scuola civica di musica, perché è successo che San Teodoro all’istante in cui erano state

chieste le adesioni, aveva dato adesione alla scuola civica di musica, senonché, a seguito di

quelle che sono le adesioni, poi devono seguire gli atti. Gli atti per quanto riguarda i Comuni

di Telti, Luras, Golfo Aranci e Palau con Comune Calangianus capofila, sono stati

integralmente portati, diciamo, in tutto il loro iter, e quindi hanno, di fatto, compiuto la

formazione di questo gruppo di comuni che aveva Comune Calangianus capofila e istituendi

la scuola civica di musica. San Teodoro, purtroppo non ha dato atto a quelli che erano gli

impegni formali inizialmente presi, e quindi, quelle operazioni che prima erano stare svolte,

quello dell’approvazione dello statuto e della convenzione ad origine collegati appunto alla

disponibilità dei comuni, adesso devono essere riviste e deve essere depennato il comune di

San Teodoro, proprio perché di fatto, non avendo dato atto a quelli che erano l’iter

documentale che era richiesto, è stato escluso da quello che è il gruppo facente parte della

scuola di musica. Quindi, quello che noi andremo a deliberare oggi, è proprio la correzione,

diciamo, a quelli che erano il protocollo d’intesa e lo statuto, come dire, abrogando il Comune

di San Teodoro da quello che era la dicitura nei due atti. Quindi si chiede, di fatto, come

d’altronde mette in evidenza anche la delibera, di procedere alla revisione di quelli che erano i

documenti appunto allegati, perché bisogna depennare da quelli che sono i documenti stessi

il comune si San Teodoro.

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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Grazie Assessore. Ci sono interventi? Bene, se

non ci sono interventi, andiamo subito alle votazioni. Chi vota

a favore? Prego di alzare le mani. All’unanimità dei presenti, manca in questo momento alla

votazione la Consigliera Inzaina, che si è assentata. Bene. grazie. Passiamo al punto

successivo.

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3° punto all’ordine del giorno: “Vertenza Meridiana”.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora, questo è un punto che si è deciso di

inserire all’ordine del giorno, facendo seguito ad una richiesta rappresentata dal Presidente

del Consiglio Comunale di Olbia, Dottor Vanni Sanna. Col quale appunto, ci è stato chiesto di

deliberare in merito alla vertenza Meridiana appunto, che è stata discussa nei giorni scorsi,

per esattezza lunedì 22 Settembre, in un Consiglio aperto dove appunto erano presenti… qua

io ho solamente la copia, ma vediamo un pochettino se è il caso, adesso ve la leggo, poi

vediamo se è il caso di fare un documento. No, questo è un documento che mi è stato

consegnato dalla… però vediamo un pochettino se è il caso si fare un documento nostro,

oppure come è stato fatto già in altri comuni portare avanti quello che è l’ordine del giorno

approvato dal Consiglio, che poi ne darò lettura tra l’altro. Il Consiglio, appunto, era un

Consiglio aperto, a cui sono state invitate tutte le forze politiche sia a livello territoriale,

Sindaci, Consiglieri Regionali, Onorevoli e quant’altro... e naturalmente le forze sindacali e i

dipendenti Meridiana naturalmente. Era presente anche il nostro Comune con due

rappresentanti durante il dibattito in Consiglio. Prima di iniziare, quella che può essere tutta

una serie di interventi, da parte, insomma, di chi vorrà intervenire, consentitemi di leggervi

quello che è stato l’ordine del giorno approvato all’unanimità da parte dei Consiglio

Comunale di Olbia: Ordine del giorno del Consiglio Comunale numero 1 del 22/09/2014.

Oggetto vertenza Meridiana. Determinazioni. Premesso che la crisi che interessa la società

Meridiana Fly S.p.a. e Meridiana Maintenance S.p.a. e le loro prospettive di riorganizzazione

a brevissimo termine, coinvolge il futuro di circa 1.600 lavoratori e delle relative famiglie, con

gravissime ripercussioni occupazionali, sociali ed economiche per la città di Olbia,

coinvolgendo il comparto trasportistico e particolarmente la primaria filiera turistica. Che i

lavoratori residenti ad Olbia, coinvolti nella riorganizzazione, sono oltre 600, mentre gli altri

risiedono prevalentemente in diversi Comuni della Gallura, ma perfino dell’intera Sardegna.

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Alla presenza del Presidente della Regione, l’azienda, le organizzazioni sindacali e le

associazioni professionali riferivano sui temi esaminati degli incontri avviati già dal Febbraio

2011, per la composizione dei problemi, in particolare quelli legati all’occupazione, emersi per

l’attuazione del piano di ristrutturazione della compagnia. Relativamente all’incontro, è stato

redatto e sottoscritto apposito verbale di riunione, in data 15 Giugno 2011. Nell’occasione,

circa gli esuberi del personale di volo e di terra, fu riconfermato al Presidente della Regione,

l’impegno successivamente assunto da parte del Governo Nazionale, già espresso in diverse

occasioni, quale la riunione del 09/03/2011 presso il Ministero dello sviluppo economico, che

per la gestione degli esuberi ha ammesso l’azienda al trattamento previsto dalla legge

291/2004 e dal D.L. 134/2008 convertito in legge numero 166/2008. L’impegno del Governo

Nazionale si è tradotto sostanzialmente nell’accompagnamento al pensionamento di diverse

decine di lavoratori e nella copertura della cassa integrazione per la restante parte. Preso atto

che in data 23/06/2011 è stato siglato l’accordo tra l’associazione sindacale e l’associazione

piloti presso il Ministero del lavoro, da parte del Governo Nazionale, che prevedeva e prevede

il ricorso ad ammortizzatori sociali per il personale di volo e di terra, quattro anni di cassa

integrazione straordinaria. La Regione autonoma della Sardegna, condividendo

sostanzialmente l’auspicio espresso dalle associazioni sindacali e associazioni piloti, aveva

però richiesto all’azienda precise garanzie occupazionali con la definizione di un nuovo piano

industriale, e soprattutto il mantenimento e l’espansione delle sue capacità produttive ed

occupazionali in Sardegna e nel servizio di trasporto a vantaggio della comunità sarda. Della

disponibilità manifestata a suo tempo in aula dall’A.D. di Meridiana Fly, dal Sindaco di Olbia e

dall’allora Presidente della Provincia di Olbia-Tempio, dalle organizzazioni sindacali

confederali, territoriali, e da tutti i Parlamentari del territorio, volta a partecipare ad un tavolo

permanente di crisi, composto dagli stessi, fino alla sua positiva definizione. Considerato che

l’azienda Meridiana nel suo complesso, da parte sua, si impegnò formalmente a presentare, al

Presidente della Regione, il piano industriale di sviluppo aziendale, così come necessario, che

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l’azienda Meridiana invece, a tutt’oggi non ha presentato all’attenzione delle istituzioni e delle

associazioni confederali, territoriali, il piano industriale richiesto e promesso. Che i diversi

livelli d’impegni dei lavoratori, istituzionale e locale, Comune di Olbia e Sindaci dei Comuni

dell’intera Gallura oggi presenti, sia da parte delle organizzazioni sindacali, di categoria che di

associazioni piloti, valutata negativamente la mancanza del piano industriale e l’assoluta

delicatezza della materia, concordano unitariamente su una linea d’azione ferma e precisa,

atta all’immediato coinvolgimento della Regione Sardegna e del Governo Nazionale

accompagnato dalla vigilanza ed il costante monitoraggio da parte delle istituzioni locali. Che

in data 23/06/2011, il Consiglio Comunale di Olbia ha deliberato di dare mandato al Sindaco di

Olbia, Onorevole Gianni Giovannelli, mandato qui reiterato, nella sua qualità di referente

territoriale, laddove maggiormente si riflette negativamente l’impatto economico,

occupazionale e sociale, per convocare e partecipare al tavolo di crisi, qualvolta necessario

presso il Comune di Olbia e/o presso le sedi più idonee ed opportune. Ciò premesso e

considerato, il Consiglio Comunale di Olbia conferisce mandato unanimemente al Sindaco di

Olbia per chiedere al Presidente del Consiglio Regionale, Onorevole Ganao, presente

all’incontro consiliare, con gli Assessori Regionali Deiana e Morandi, affinché promuova

un’urgente mozione del Consiglio Regionale, che impegni la giunta Regionale per richiedere

all’azienda il ritiro dell’ attuale procedura, verificandone la liceità e la presentazione del

necessario piano industriale. Per richiedere al Presidente della Regione, Onorevole Pigliaru,

altresì un immediato intervento per favorire un incontro con il maggior azionista dell’azienda,

Sua Altezza il Principe Aga Khan, alla presenza dei rappresentanti del Consiglio Comunale del

territorio, dei rappresentanti di associazione di categoria regionali e territoriali, al fine di

concordare un percorso che accompagni l’azienda per i prossimi anni. Per richiedere al

Governo Nazionale l’immediata costituzione di un tavolo interministeriale, che garantisca alla

vertenza Meridiana, la stessa attenzione, ricerca di soluzioni, riservate alla vertenza CAI Etihad

e che per quel che concerne gli ammortizzatori sociali, il ricorso ad ulteriori due anni di cassa

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integrazione per riorganizzazione. Per vigilare affinché, la Regione Sardegna ed il Governo

Nazionale, per il tramite dei livelli ministeriali competenti, al pari di quanto già fatto da questi

ultimi con la vertenza Alitalia, governi un immediato processo di partnership con efficienti

vetture di levatura internazionale, garantendo ad un tempo, l’identità e l’autonomia del vettore

sardo ed il consolidamento e sviluppo di tutte le attività attualmente in essere ad Olbia. Per

vigilare affinché nel solco della continuità aziendale e nelle more della concretizzazione degli

anzi detti intendimenti ed accordi, siano garantiti gli attuali livelli occupativi territoriali, tanto

nella società Meridiana Fly S.p.a. e Meridiana Maintenance S.p.a. che nelle attività

sussidiarie. Il Consiglio Comunale di Olbia impegna infine il Presidente del Consiglio a

trasmettere per opportuna conoscenza il presente ordine del giorno esitato all’unanimità, ai

Ministeri del lavoro, dello sviluppo economico, al Ministero dei trasporti, al Presidente della

Regione, al Presidente del Consiglio Regionale, all’Assessore Regionale dei Trasporti, ai

capigruppo del Consiglio Regionale, ai Consiglieri Regionali espressi dal territorio, al

Commissario della Provincia Olbia-Tempio, ai Parlamentari Nazionali del territorio, alle forze

sociali, ai Sindaci dei comuni della Gallura, affinché deliberino formalmente in tal senso, così

come anche da loro espressamente richiesto durante la seduta consiliare. Allora, questo di

cui do lettura, è l’ordine del giorno che in qualche modo è stato esitato dal Consiglio

Comunale di Olbia. Come avete avuto modo di sentire, è una vicenda che parte da lontano, in

una crisi che sta, in qualche modo affrontando l’Italia e la Sardegna in particolar modo, sta

arrivando a colpire tutti i settori della nostra economia. E badate bene, che non è solo il

settore dell’economia aerei e traghetti, di cui ultimamente ci stiamo occupando, anzi è di

stamattina proprio, la notizia, era sull’Unione riportata, che la compagnia che fa la traversata

da Palau a La Maddalena, la Delcomar per l’esattezza, da stasera sino al 31 Marzo, verranno

sospesi i collegamenti da Palau verso La Maddalena e viceversa. Per cui insomma, son tutte

problematiche che, al di là di quello che stiamo trattando oggi sarà, mi auguro oggetto di

discussione, ed anche di interessamento da parte di tutti quanti noi, in qualche modo portare

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all’attenzione di chi di dovere, questi problemi. Tutti concorderemo sul fatto che non è una

questione politica questa, qua non c’è alcun colore politico, siamo tutti interessati in relazione

a quelle che sono le nostre capacità e possibilità, insomma a dare il nostro piccolo contributo

a dare qualche consiglio in merito alla risoluzione di questo problema; anche se non abbiamo

competenze specifiche nel portare avanti queste problematiche, però ci corre l’obbligo in

qualche modo di, per così dire, fare da cassa di risonanza a quelle che sono appunto queste

tematiche. Come dicevo, appunto affinché il nostro piccolo, grande contributo possa, in

qualche modo essere utile a chi di dovere, diciamo così. Come avete sentito nella premessa

del documento, il momento non è sicuramente, un momento facile per nessuno, ma in modo

particolare per chi si sta occupando di portare avanti il lavoro all’interno di Meridiana. Si parla

di 1.600 esuberi, come stiamo dicendo. Stiamo parlando di numeri altissimi, che se dovessero

essere confermati, in un certo qual modo, creerebbero un problema occupazionale non di

poco conto, in un mercato del lavoro che già in questa regione e in particolare nella provincia

di Olbia-Tempio, è tra i più alti a livello Regionale, per cui bisogna essere molto attenti, anche

perché c’è una grande preoccupazione su tutto quanto il territorio. Un’azienda importante

come la Meridiana, ha una storia importante nel nostro territorio, che ha contribuito, in un

certo qual modo, allo sviluppo del territorio stesso, a internazionalizzarlo, e a farlo conoscere

praticamente in tutto il mondo. Se vogliamo, è anche una storia bella da raccontare, se

partiamo appunto dal presupposto che è frutto di un piano strategico, voluto da un giovane,

una persona illuminata, la definirei io, ecco, la persona dell’Aga Khan, che ha voluto anche in

qualche modo, che aveva delle ambizioni a modo suo, e che in qualche modo, voleva lasciare

un segnale ben preciso, grazie anche probabilmente alla possibilità di avere delle

disponibilità economiche di un certo tipo. E comunque ha voluto fare un qualcosa che

rimanesse e lasciasse un segno nel tempo, e dal mio punto di vista, c’è riuscito perfettamente

in questo intento, anche perché è una storia che dura ormai da oltre 50anni. I primi passi,

sono stati fatti nel 1963, 51 anni per l’esattezza, come un’iniziativa, appunto, che ben vi

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ricordate, per i più giovani, appunto, si chiamava Alisarda, e che in qualche modo veniva

vissuta un pochettino, già dal nome come noi galluresi, come noi sardi, come una sorta di

compagnia di bandiera, ma che poi a tutti gli effetti non lo era, però è grazie a questa

compagnia, che in qualche modo abbiamo avuto la possibilità di avere collegamenti con il

resto del mondo, per così dire, che ci ha tolto dall’isolamento, se così possiamo definire,

ecco. E che in un certo qual modo a fatto sì che il nostro territorio fosse conosciuto anche

all’esterno. È stata un’operazione, dal punto di vista imprenditoriale, che era sicuramente un

ritorno economico da parte di chi evidentemente l’ha fatta. Ma per noi sardi, ritengo che sia

stata appunto una grande opportunità, per toglierci dall’isolamento e poterci agganciare a

quelle che sono le grandi potenzialità, che potevano darci appunto, questo sistema collegato.

Il tutto naturalmente, senza contare con il grande impulso che ha dato a livello occupazionale,

che ha dato a tutto il territorio della Sardegna, con particolare riferimento naturalmente, a

quello gallurese. Non vi è dubbio, che in qualsiasi famiglia dei comuni della Gallura, non ci

sia almeno una famiglia che non sia impegnata a lavorare all’interno di questa compagnia e

Palau stesso ne è la conferma, qua abbiamo diversi componenti che in qualche modo

lavorano per conto della compagnia. Abbiamo degli Stewart, abbiamo dei piloti, abbiamo

diversa gente, che comunque fa capo qua a Palau, residente a Palau e che è anche nata a

Palau, tra l’alto. In tutti questi anni, la compagnia ha affrontato diverse vicende, per così dire,

nel passaggio da Alisarda a Meridiana, l’acquisto di Eurofly e l’altro acquisto appunto di Air

Italy, che è stato appunto uno degli acquisti, che in qualche modo hanno contribuito a

determinare lo stato, la situazione in cui ci troviamo adesso. Non ultima, quella che è stata la

scissione tra Meridiana Fly e Meridiana S.p.a.. Tutti passaggi, che hanno in un certo qual

modo, delimitato una sorta di affanno della compagnia e che sostanzialmente hanno portato

alla situazione che stiamo vivendo in questo momento. Ora vi dico questo perché, in un certo

qual modo, io ho vissuto, a partire dal 2010, al 2011, quella che è stata un pochettino, tutta la

situazione che si è venuta a creare all’interno di Meridiana; un po’ perché diversi componenti

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del Consiglio Provinciale, erano dipendenti della Meridiana, per cui spesso e volentieri si è

parlato di questa problematica, un po’ perché, anche la terza commissione, la commissione

trasporti, in diverse occasioni, ha avuto modo di confrontarsi e udire quelli che sono stati

appunto tutti gli attori principali di questa vicenda, ovverosia, le organizzazioni sindacali, le

organizzazioni dei piloti, i dirigenti Meridiana, e naturalmente, anche i lavoratori. In questo

caso appunto, è stato possibile capire quali sono state le problematiche, evidenziate da una

parte e dall’altra, perché da una parte c’era praticamente l’A.D. di Meridiana che allora era

Gentile, in quel periodo, in qualche modo manifestava le perplessità, da parte del Principe

Aga Khan nel non voler continuare a ripianare tutta la serie di debiti che puntualmente,

annualmente si manifestavano alla fine dell’anno commerciale, chiamiamolo così, per quanto

riguarda i bilanci. Per cui, appunto, si era stancato di stare continuamente a versare questi

ripianamenti dei debiti e dall’altra giustamente, i lavoratori, mi sembra più che giusto,

rivendicavano il loro diritto al lavoro. Dopo tutta una serie di interventi, e di incontri fatti nelle

commissioni, appunto, si arrivò, anche in Provincia, ad un consiglio aperto sulla falsa riga di

quello che è stato fatto ad Olbia appunto, dove la presenza di tutto il territorio, tutti quanti i

soggetti, che potevano in qualche modo potevano mettere bocca in questa problematica, si

arrivò anche là alla definizione di una sorta di ordine del giorno, che prevedeva, appunto,

l’invito in qualche modo... qua è stato definito... si dava mandato al Sindaco di Olbia, in quel

caso, appunto, si diede l’incarico al Presidente della Provincia, l’allora Senatore Sanciu,

appunto di occuparsi di coinvolgere tutte le organizzazioni in questo tavolo, che sarebbe

servito in qualche modo, per allertare e per far sì che a partire dalla Regione, a livello

nazionale, appunto si prendessero dei provvedimenti in merito a questa vicenda. Ora, qualche

provvedimento è stato adottato, lo dimostra il fatto stesso che, in qualche modo, sia stata

aperta la cassa integrazione straordinaria della durata di quattro anni, già da quel momento.

Però come ci rendiamo conto, adesso, si parlava oltretutto di un esubero di sole 900 persone

nel 2011, mentre adesso, come potete vedere, si parla di 1600 persone. Naturalmente, non

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distribuite solo in Sardegna, ma in tutto l’indotto, che la Meridiana affronta a livello nazionale.

Però ciò non toglie che una grande fetta riguardi proprio il territorio sardo. Come dicevo,

appunto, è stato fatto qualcosa ma non è stato fatto abbastanza, evidentemente, se no non ci

troveremmo oggi qua a dibattere questa problematica, per cui è con questo spirito che in un

certo qual modo noi, io personalmente per lo meno, mi sento, appunto, di manifestare la mia

solidarietà nei confronti di tutto quello che sta succedendo ai dipendenti Meridiana e a tutto

l’indotto Meridiana. Sono, appunto, del parere che anche noi dovremmo portare avanti, o un

discorso di condividere quello che è stato, in un certo qual modo, l’ordine del giorno

presentato e approvato all’unanimità nel Consiglio di Olbia, oppure creare un documento

nostro che rafforzi, in qualche modo, quanto già portato avanti dal Comune di Olbia, ecco

questo poi sarà il dibattito, qua interno, che si svilupperà e decideremo assieme come

comportarci di conseguenza. Per cui iniziamo pure il dibattito, chi vuole intervenire?

CONSIGLIERE CUCCU - Io non riesco a… ovviamente tutti sappiamo…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Prego, Piero.

CONSIGLIERE CUCCU - Scusa. Ovviamente tutti siamo preoccupati per la situazione, l’unica

cosa che non capisco, perché non è stato preparato un documento da votare in Consiglio

Comunale, così come ci chiede il Consiglio Comunale di Olbia, altrimenti oggi facciamo una

riunione che poi alla fine non ha nessun riscontro tecnico, quindi penso che era forse più...

intanto, voglio dire, non credo che ci sia molto da aggiungere a quella che è la bozza della

delibera del Comune di Olbia, forse andava adattata e portata direttamente in Consiglio per

votarla e non dover tornare in Consiglio, altrimenti non rimane traccia del passaggio che

abbiamo fatto in Consiglio.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ho fatto presente che già in atri comuni è stata

adottata anche dai Consigli questa delibera qua. Possiamo sempre, comunque sospendere i

lavori e in qualche modo… c’è già una bozza di ordine del giorno che abbiamo preparato e, se

la vogliamo discutere, interrompiamo un attimo i lavori e vediamo un attimino come

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comportarci eventualmente, ma non penso che... ha chiesto di intervenire il Consigliere

Altana, prego.

CONSIGLIERE ALTANA - Ma io condivido il tuo ragionamento, sicuramente con i cenni

storici anche toccanti. Quello che mi sembra ancor più assurdo è che io ho partecipato sia

alla prima riunione, fatto quando c’era Scaramella, quando il problema non era ancora così

grave, e anche a quella dell’altro giorno e lei no c’era; quindi lei, signor Sindaco, non c’era,

era assente a queste riunioni. Vorrei capire se c’è una motivazione per queste assenze e

soprattutto perché in vertenze così importanti il Sindaco in persona, nella sua persona, non

interviene e da un contributo fattivo della questione, invece di arrivare adesso magari,

probabilmente contribuendo direttamente lì a Olbia non c’era bisogno di arrivare qua, perché

ho visto gli interventi di tutti quanti i Sindaci del territorio, e nessuno… il Comune di Palau

non c’era; cioè c’era Varello non ha aperto bocca, quindi, ho avuto piacere di vederlo

perché…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Io capisco…

CONSIGLIERE ALTANA - …Il Comune di Palau insieme… a lui e qualche altro, come dice lei,

steward che, infatti, era abbastanza infastidito dal non vederla direttamente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Allora, capisco la sua rimostranza in questi

confronti ma non mi sembra appunto, che il Comune di Palau abbia mancato l’appuntamento,

anche perché… mi lasci parlare, per cortesia si rimanga in silenzio, anche perché il Comune di

Palau era presente, perché è stato un Assessore delegato che è stato invitato a partecipare,

silenzio... per cui non vedo per quale motivo... il Sindaco era impegnato da altre parti e

purtroppo non era presente, per cui ha delegato un Assessore a partecipare, non vedo il

motivo di tutta questa meraviglia. Poi per quanto riguarda il discorso di oggi, oggi lo stiamo

facendo perché siamo stati invitati a farlo da parte del Presidente del Consiglio, forse le è

sfuggito questo passaggio, non ha ascoltato attentamente quanto è stato detto, per cui non

vedo il motivo di questa sua rimostranza, per cui... io ero impegnato in altri impegni

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precedentemente presi. Perfetto, nessuno sta levando o togliendo altre scuse, semplicemente

sto rispondendo a lei. Prego Fresu.

CONSIGLIERE FRESU - Chiarisco subito la mia posizione rispetto a questo ipotetico

documento che si vuole fare e portare avanti come Consiglio Comunale. Se si tratta di dare,

come dire, la solidarietà ai dipendenti Meridiana, è chiaro che la solidarietà c’è tutta, ma dal

punto di vista politico uso anche un termine un po’ forte, queste robe mi fanno venire un po’

la nausea, perché in realtà lei ha detto: non è una questione, come dire, di colore politico. No,

no, è una questione politica, e se non è una questione politica questa, cos’è? Cioè, io penso

alla Meridiana oggi perché oggi abbiamo i 1.600, ma penso alla Carbosulcis, penso al tessile

di Ottana, penso alla petrolchimica di Porto Torres, cioè, qua è mancata proprio la politica,

che poi si riduce a fare, a proporre questi documenti che non servono a niente. Cioè noi oggi

mandiamo un attestato di solidarietà per metterci a posto la coscienza, come politici locali o

come un qualcuno che a suo tempo ha delegato, in Regione o addirittura al Governo centrale,

a prendere delle decisioni sulla pelle dei sardi, che da sempre sono stati trattai come italiani

di serie B, per quanto riguarda il discorso dei trasporti e della comunicazione col continente o

con l’estero, e lo viviamo oggi. Quindi questi elogi sulla compagnia Meridiana , che per carità,

avrà tutti i suoi meriti come azienda privata, ma è pur sempre un’azienda che ha operato in

Sardegna, e dalla Sardegna qualcosa l’avrà pur presa, che non sempre gli è stata restituita poi

ai sardi. Perché, ti faccio un esempio, quando io studiavo a Trieste, quando prendevi l’aereo,

a Pasqua e d’estate, la Meridiana ti toglieva gli sconti. Quindi, questo elogio della compagnia

di bandiera non c’è, è una compagnia privata che ha fatto i suoi affari, oggi dice se io non

taglio queste persone sono fuori dal mercato e lo fa tranquillamente perché è mancata la

politica sarda, perché abbiamo mandato i servi, sempre, di Roma a fare gli interessi non dei

sardi ma degli altri, e siamo tutti colpevoli di questa cosa. Quindi oggi, fare un documento del

genere è una roba che è fuori luogo, politicamente io mi vergognerei, se diciamo noi siamo

solidali con queste persone, lo si firma subito, come nei confronti di tutti, ma cosa stiamo

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firmando, ma cosa pensiamo, veramente che di fronte ad un’emergenza del genere dove

quello ti ha già detto qui i conti non tornano, punto. Non è che è successo oggi, sono anni

che va avanti così, ce ne siamo, come dire, sbattuti tutti, ecco perché a volte sarebbe bello

fare politica anche noi fuori dai confini amministrativi di Palau, esprimere prima, non oggi,

oggi è una demagogia, oggi fare questo è demagogia politica; quindi io non firmo proprio

nulla. Noi abbiamo eletto un Governatore sardo, che si chiama Pigliaru, è entrato a governare

la Sardegna, sapeva di questa situazione, come sa di tutto il resto, che lei ha citato, della

Sardegna; si rimbocchi le maniche e dimostri di fare gli interessi della Sardegna, lo deve fare

lui non noi, perché io ho mandato lui e la sua squadra. A me di questi documenti

sinceramente… anche perché non servono a nulla, anche perché, voglio dire, oggi è

Meridiana ma da anni abbiamo i poveri disgraziati del Sulcis, che sono accampati da anni

davanti alla Regione, anni, e noi qui siamo espressione politica di chi era dentro quei palazzi,

cioè, non è che ce ne laviamo le mani, perché o facciamo politica oppure no. Abbiamo mai

fatto qualcosa per questi? Mai. Oggi perché si tocca la Costa Smeralda, ma chi se ne frega! Il

problema è sardo, il problema è che la Regione deve fare una politica sui trasporti che sia a

servizio dei sardi, non della Meridiana o di Aga Khan, o di chi verrà, si deve mettere come

Regione all’interno di quello che è il mercato internazionale, aprirsi e fare le proprie offerte,

punto, e mettere delle regole, punto. Tutte queste robe qua, adesso si svegliano preoccupati

perché ci sono gli steward e certo, certo che siamo preoccupati, ci dispiace, ma cosa ci

chiede, ci chiede di dire cosa? Non lo sapevano che stava succedendo questo, qualcuno ha

fatto qualche cosa? Aspettiamo cinque anni e vediamo che lì si siederà di nuovo qualcuno,

come è successo mesi fa e dirà che lui... io per i trasporti porterò avanti... e poi rifaremo un

documento come questo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Silenzio per cortesia, silenzio. Abeltino, prego.

ASSESSORE ABELTINO - Luca, devo dire che condivido appieno quella che è la tua

osservazione, cioè la politica deve sapersi muovere nei momenti giusti. Non è, purtroppo,

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politica quella che vediamo a nessuno dei livelli, né regionali, né provinciali, né nazionali.

Ormai credo che si sia persa di vista la parola politica, però ritengo, nelle more di quello che

tu hai detto, che ripeto sposo appieno, sono convinto che le cose si debbano vedere prima,

non si debbano vedere dopo, perché se le vedi dopo ti devi limitare a seppellire il morto e non

a curare il malato. Come hai detto bene tu il caso Sulcis, il caso Eurallumina, il caso Porto

Torres più che il centro di Ottana e così via, sono una rappresentazione di una cattiva politica

che però era cattiva anche all’origine, perché chi ha investito in questo modo in Sardegna, ha

investito in modo disgustoso, se vogliamo vedere quello che è il nostro territorio.

Probabilmente, però, ti chiedo un passo indietro in questa vertenza, ma non perché questa

vertenza o perché può essere un’altra vertenza, perché qui alla fine della vertenza, se hai

modo di leggerlo, stiamo chiedendo proprio a quella politica che non c’è, di iniziare a

rimboccarsi le maniche e trovare gli accordi, dove è possibile trovarli, dove non è possibile

trovarli vincerà come sempre quella che è la logica del guadagno. E’ chiaro che se tu vieni a

dire a me rinuncia a tot per avere nulla, ti dico non ci rinuncio, quindi è logico che ci deve

essere una mediazione; se questa mediazione se, come sembra si possa riuscire ad avere,

può anche salvare un posto di lavoro probabilmente è una mediazione che a questo stato dei

fatti, perché a questo stato siamo arrivati, potrebbe essere utile, potrebbe essere intesa

utilmente. Sono d’accordo poi su tutta quella che è la linea della politica che è troppo lontana

da quella che è la logica dei trasporti, dello sviluppo economico, della valutazione e

rivalutazione del territorio, perché tu stai dimenticando quali sono poi dopo, oltre che gli

aspetti, diciamo di natura prettamente economica, quelli che sono gli elementi che riguardano

le servitù militari e tutto il resto, che secondo me sono anche di maggior conto rispetto a

quelli che sono gli aspetti puramente economici, perché lì abbiamo ceduto, per volontà dello

Stato, una quota parte del nostro territorio per poterlo deturpare in modo osceno. Quindi,

convinto come te che è tardivo il provvedimento, però se riusciamo allo stato attuale, col

provvedimento, a svegliare gli animi dicendo anche noi vi diciamo prendete atto, cercate di

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salvare il salvabile, probabilmente può essere un documento che vuole essere non tanto per

salvare le nostre coscienze quanto per svegliare che abbiamo messo a governarci.

PRESIDENTE DEL CONSIGLI COMUNALE - Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri

interventi direi di sospendere 10 minuti il Consiglio, per vedere un attimino di formulare, i due

capigruppo, una sorta di ordine, vediamo un attimino assieme, un secondo. Sospendiamo per

5 minuti.

Sospensione del Consiglio Comunale.

CONSIGLIERE FRESU - No, no, è una dichiarazione formale, no, no, vabbè, tanto è una cosa

tra di noi, cioè, non ce n’è bisogno però lo dico anche a me stesso. Voglio dire, io lo vivo così

il discorso del confronto qua, quello che secondo me io devo imparare per primo, è che una

volta che si esce fuori da qua, cioè la mia stima come persona per Moreno non viene messa

minimamente in discussione, soprattutto dal punto di vista umano. Cioè quindi, una volta che

si esce da qua... no vabbè, lo sto dicendo per tutti… ci si confronta, poi voglio dire non sono

attacchi personali, sono confronti, ci stanno, voglio dire… vabbè, lo sto dicendo a me a voce

alta, mi fa bene per quando esco di qua, esatto, basta, era solo questo... voglio dire, è come

parlare di calcio, adesso sto un po’ scendendo in basso, però voglio dire ci sta e finisce lì e

deve finire lì, è un confronto politico. D’altro canto, avete visto... guarda, io di questo te ne do

atto, e te ne ho sempre dato pubblicamente, voglio dire, ed è bello ed è giusto che sia così,

basta.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Bene, riprendiamo con i lavori. Allora, assieme

ai capigruppo, si è elaborato questo documento. Allora, ve lo leggo, ve ne do lettura: Comune

di Palau, il Consiglio Comunale di Palau, visto l’ordine del giorno del Consiglio Comune di

Olbia, numero 1 del 22/09/2014, tenute presenti le considerazioni svolte e le determinazioni

assunte dal predetto organo, in ordine la crisi che interessa la società Meridiana Fly S.p.a. e

Meridiana Maintenace S.p.a., confermando le richieste già espressamente formulate da questo

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Comune in ordine alla soluzione della crisi predetta. Delibera di approvare all’unanimità le

determinazioni approvate dal Consiglio Comunale di Olbia, così come esposte e formulate nel

sopraindicato ordine del giorno. Documento semplicissimo, dove stiamo dando atto, appunto,

in qualche modo stiamo dando forza, da un certo punto di vista, al documento di Olbia, nella

speranza, che possa essere di aiuto, anche questo nostro passaggio odierno, qua in

Consiglio. Per cui propongo di metterlo in votazione.

Si procede alla votazione per alzata di mano.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Voti favorevoli, c’è l’unanimità dei presenti. Vi

ringrazio tutti per oggi, e grazie anche a chi ha partecipato. Buona giornata a tutti.

IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE

Certifico che questo verbale é affisso oggi all’albo pretorio comunale con il n.

_________ del registro delle pubblicazioni (art. 124, D.Lgs. n. 267/2000) e vi rimarrà

per quindici giorni consecutivi fino al

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Palau, Il Messo Comunale