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Pag. 1 Comune di Poggibonsi Verbale seduta Consiglio Comunale del 11 ottobre 2016 Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica Invito i Consiglieri a prendere posto, e diamo inizio ai lavori di questo Consiglio Comunale, dando la parola al Segretario Generale la dottoressa Eleonora Coppola che fa l’appello. La Segretaria Comunale Eleonora Coppola procede con l’appello.

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Comune di Poggibonsi

Verbale seduta Consiglio Comunale del

11 ottobre 2016

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

Invito i Consiglieri a prendere posto, e diamo inizio ai lavori di questo Consiglio Comunale, dando la parola al Segretario Generale la dottoressa Eleonora Coppola che fa l’appello. La Segretaria Comunale Eleonora Coppola procede con l’appello.

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PUNTO 2 ODG – COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

Il Sindaco non ha comunicazioni, per quanto invece, mi riguarda, vista l’impossibilità di presenziare a questo Consiglio del capo gruppo Ticci, le interrogazioni e le mozioni presentate dal gruppo Forza Italia Poggibonsi vengono ritirate e successivamente ripresentate. Pertanto verranno tolti all’ordine del giorno i punti 3 e 4, 6 e 7. Andiamo avanti, quindi, per l’interrogazioni al punto 5.

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PUNTO 5 ODG – INTERROGAZIONE - SITUAZIONE DEGLI IMMIGRATI NEL

TERRITORIO COMUNALE – GRUPPO CONSILIARE “INSIEME POGGIBONSI” –

PROT. NUM. 24255

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola al Capogruppo Michelotti. Prende la parola il Consigliere Comunale Michelotti Francesco Capogruppo Gruppo

Consiliare “Insieme Poggibonsi”

Si, grazie Presidente. L’interrogazione che darei per letta, mi permetto soltanto di illustrare i punti, che riguardano appunto le domande, è un interrogazione che abbiamo presentato dopo le enormi e numerose sollecitazioni che sono provenute dai cittadini per capire come, soprattutto, l’amministrazione intende regolare e come si approccia l’amministrazione nei confronti di questo fenomeno che ormai è un fenomeno rispetto al quale dobbiamo fare i conti e quindi serve di capire e sapere come l’amministrazione intende governare questo fenomeno, preannuncia anche che torneremo sul tema nel prossimo Consiglio Comunale con una mozione per impegnare il Consiglio su determinati temi che sono afferenti rispetto a quello, per il momento vogliamo sapere soprattutto, se, quanti e quali sono le strutture del territorio comunale che ospitano gli immigrati e soprattutto le questioni che riguardano l’abitabilità, le condizioni igienico sanitarie, e soprattutto il Comune cosa fa giornalmente o settimanalmente per controllare questa situazione. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale

Grazie Michelotti, la parola all’Assessore Convertito. Prego. Pigia. Vai. Interviene l’Assessore Convertito Filomena

Grazie, Presidente. Allora quest’estate non c’è stato nessun allargamento e ampliamento delle strutture di accoglienza a Poggibonsi. Quindi non c’è stata nessuna comunicazione da fare, le mancate comunicazioni da parte dell’Amministrazione Comunale con il conseguente rammarico della Lista Civica si risolvono da sole. Secondo una comunicazione di Gabinetto della Prefettura di qualche settimana fa, sono circa 900 i profughi attualmente accolti su tutto l territorio provinciale. Come avevo già indicato in occasione di altra risposta in un’interrogazione sui profughi a Poggibonsi accogliamo complessivamente sino a un massimo di 24 profughi, di cui 11 con il progetto “Sprato”, che è un sistema di protezione integrata per i rifugiati e i richiedenti asilo politico, e 13 con il sistema di accoglienza di emergenza prefettizia. Quindi è 24 il numero ad oggi, il numero massimo di beneficiari di progetti di accoglienza. Ad oggi, poi in realtà ci sono due posti vuoti, quindi attualmente sono 22 gli ospiti a Poggibonsi, perché ci sono due posti vuoti in attesa di copertura con nuovi ingressi. Questo per il naturale turnover degli accolti che o completano il percorso di accoglienza o abbandonano volontariamente il progetto (com’è capitato spesso) giacché considerano l’Italia solo un luogo di passaggio verso altre Nazioni. Il numero dei

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rifugiati che sono stati accolti, quindi, per rispondere più direttamente, sono sicuramente più di 24 dal 2014 ad oggi. Però è 24, a oggi, dal 2015 al 2016, e 24 il numero massimo. L’accoglienza a Poggibonsi viene gestita in 4 appartamenti, che secondo il modello toscano diffuso di accoglienza son distribuiti sul territorio cittadino, e attrezzati perché i profughi vivano in autonomia, alla Gruccia, in Via del Colombaio, in Via Pieraccini e in Località Palagetto. Costi e gestione dell’accoglienza sono a carico del Ministero degli Interni e delle Prefetture, che individuano attraverso i bandi i soggetti gestori, a Poggibonsi è l’Arci Provinciale, Regionale e territoriale, approva i progetti, sottoscrive le relative convenzioni, verifica le strutture e quindi provvede alla copertura dei costi sostenuti. Attualmente abbiamo ospiti del Pakistan, Senegal, Gambia, Egitto, Mali, Ghana e Costa D’Avorio. Vi ricordo che all’arrivo dei profughi viene immediatamente attivato il protocollo sanitario da parte della USL 7, per tutti gli opportuni controlli e le verifiche sanitarie a tutela della salute non solo dei profughi, ma anche dei cittadini, dei sanitari, degli operatori delle associazioni che si occupano dell’accoglienza. Ad ogni beneficiario viene garantita anche l’assistenza per il disbrigo delle pratiche burocratiche, orientamento dei servizi sul territorio, assistenza nelle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato o di un livello di protezione, servizi di mediazione linguistica e culturale per agevolare i vari percorsi d’integrazione. Di recente alcuni di questi ospiti hanno partecipato all’evento del 9 Settembre scorso, organizzato dalle associazioni di Poggibonsi e patrocinato dal Comune, “Un’amatriciana in piazza”, proprio allo scopo di raccogliere fondi per le popolazioni del centro Italia vittime del terremoto del 22 Agosto. Alcuni di questi profughi hanno collaborato nell’allestimento, montaggio e smontaggio degli stand, ma hanno partecipato anche al servizio durante la cena. Quanto al numero dei futuri ingressi in Italia, in Toscana e anche a Poggibonsi è evidente che dipende dalle politiche che attuerà la Prefettura su indicazione del Ministero. Al summit recensissimo di Settembre sui rifugiati migranti tenuto a New York dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, è stato proprio chiesto ai capi di stato e di governo una riflessione sui grandi movimenti di rifugiati e migranti con l’obiettivo di riunire i Paesi sotto un approccio più umano e coordinato. Il Ministro Alfano sta disegnando un nuovo modello di governance del fenomeno migratorio attraverso un piano nazionale di programmazione di flussi e di ripartizione dei richiedenti asilo ai rifugiati in tutti i comuni italiani. Obiettivo di questo piano è quello di strutturare un sistema di accoglienza di migranti diffuso sull’intero territorio nazionale che garantisca una ripartizione equilibrata dei costi per l’ospitalità dei richiedenti asilo e rifugiati sia per il livello regionale e provinciale, sia per quello comunale. Al momento però non sono ancora pervenute circolari esplicative o comunicazioni ufficiali relative alla modalità distributive a rapporto di accoglienza rispetto al numero di abitanti per città. In generale nella gestione dell’accoglienza, il ruolo dell’Amministrazione Comunale ha quella di offrire una collaborazione continua con la Prefettura, il Ministero e gli enti gestori. Un costante monitoraggio dello sviluppo del progetto sia attraverso il supporto dei servizi sociali, sia attraverso attività periodiche di raccordo con il territorio e degli altri enti coinvolti, quindi l’Azienda Sanitaria, il CPA, il centro per l’impiego. Sfuggono invece, alcuni riferimenti che si leggono nell’interrogazione, in merito al crescente numero di reati, anche gravi,

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inseriti nelle premesse a una serie di domande che hanno per oggetto i profughi e la gestione dell’accoglienza. Possiamo solo ipotizzare che si tratti di refusi, diversamente, se gi interroganti sono a conoscenza di collegamenti fra reati e profughi accolti a Poggibonsi sarebbe meglio fornissero altre informazioni in merito. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie all’Assessore Convertito. La parola al capogruppo Michelotti. Prende di nuovo la parola il Consigliere Comunale Michelotti Francesco –

Capogruppo – Gruppo Consiliare “Insieme Poggibonsi”

Si, soddisfatto della risposta nel merito, tolta la parte finale, se gli interroganti fossero a conoscenza di questa connessione informerebbero la Procura della Repubblica, evidentemente. Per quanto riguarda il resto, soddisfatto, anche perché apprendo che la Giunta ha negato che ci sia stata la disponibilità per accogliere 70 profughi sul territorio, che qui abbiamo riportato fra le premesse. Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al capo gruppo Michelotti, andiamo avanti e passiamo alle mozioni.

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PUNTO 8 ODG – MOZIONE PER IMPEGNARE L’AMMINISTRAZIONE

COMUNALE A RICONOSCERE I PRIMI 50 LITRI DI ACQUA COME DIRITTO

FONDAMENTALE – “POGGIBONSI 5 STELLE” – PROT. N. 30827

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola al capogruppo Mircoli. Il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi

5Stelle” dà lettura del testo della mozione

Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al capo gruppo Mircoli, la parola al capo gruppo PD, Burresi. Interviene il Consigliere Comunale Burresi Mauro – Capogruppo Gruppo Consiliare

“Partito Democratico”

Io però bisogna che al Consigliere Mircoli gli faccia una domanda. Io quando l’ho letta questa mozione ho detto, va bhe… sono andato a vedere la legge nazionale, la legge 221 del 2015, e ho detto, beh… la legge nazionale si riferisce evidentemente a casi di particolare indigenza, cioè a quando una persona non può pagare l’acqua, il Comune o il gestore idrico s’impegna a mantenere quel minimo di sopravvivenza per l’utilizzo dell’acqua. Poi però leggo qui, non ci sono riferimenti, e mi pare di capire che è di tipo universale questo ragionamento. Allora a questo punto mi sono detto, bah… a questo punto le motivazioni per cui gli si dice no sono varie ed evidenti: uno perché io credo che l’acqua, a questo punto diventerebbe, come si dice… sarebbe giusto a questo punto che sarebbe inserita fra le finalità in cui la fiscalità generale interviene e l’acqua non la paga più nessuno, perché a questo punto, 50 litri d’acqua al giorno a persona nella famiglie, il 90% delle famiglie l’acqua non la pagherebbe, o comunque starebbe attento a non pagarla, e quindi di fatto, se la legge nazionale dice che si riferisce alle persone particolarmente indigenti in cui il gestore è praticamente poi obbligato a fornire l’acqua è anche poi obbligato a trovare le risorse per cui questo… quindi quel 30% di persone che hanno la possibilità… pagherebbero una cifra esorbitante. Io non credo che sia possibile. Poi c’è un altro problema, che secondo me… per fare una cosa del genere ci vuole un altro tipo di gestione, ci vuole una gestione unitaria per famiglia, poi ci vorrebbe una gestione di tipo singolo, cioè ogni famiglia dovrebbe esporre quante persone sono, vedere uno storico per cui quante persone hanno pagato e diventerebbe una cosa assai complicata. Comunque, secondo me, siccome l’acqua, è vero che è un bene universale e va distribuito, però è anche vero che è un bene che ha una necessità di lavorazione non indifferente, come l’energia elettrica, i rifiuti, tutti i servizi che vengono erogati dagli enti pubblici o da privati. Quindi credo che non ci sia spazio per nessun tipo di… mi piacerebbe che fosse così, che di fatto poi l’acqua non la pagasse più nessuno però così non è possibile. Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al capo gruppo Burresi, la parola al capo gruppo Mircoli.

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Replica il Consigliere Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi

5Stelle”

Grazie. Premesso che questa cosa, come detto, la quantità minima giornaliera per soddisfare i bisogni essenziali di un essere umano è stata definita dall’ONU, non è che me la sono inventata io, questa è la cosa… poi per me logicamente io non ne consumo 50 litri di acqua al giorno quindi a me tornerebbe molto vantaggioso come a tanti altri. Anche io sono per evitare gli sprechi, però logicamente bisogna considerare che il discorso dell’acqua, viste anche le prese di posizione del comune di Poggibonsi per quanto riguarda il calcolo della tariffa che già si era predisposto in maniera positiva, di fatto sul discorso dell’interrogazione che si diceva l’altra volta, in riferimento al referendum del 2011, si è detto che il contratto è troppo oneroso per tornare indietro o adesso che non c’è la scadenza al 2026, è stato riportato anche in questi giorni l’aumento della tariffa dell’acqua, dico io. Questa sarebbe intanto una mossa da attivarsi, non credo che ci si arriverà, però farsi sentire nelle sedi opportune, in Toscana e via dicendo, poi se si sarà deciso che la quantità minima (non che l’ho deciso io) fosse 20 litri di acqua giornalieri rispetto ai 50 a me va bene lo stesso. Il discorso che bene o male bisognerebbe cercarsi di impegnare effettivamente per far tornare, o cercare in sede opportuna di far capire quello che i comuni vogliono che è quello che è stato votato anche nel referendum del 2011, siamo tutti per un ritorno all’acqua pubblica e quindi garantire un diritto minimo a tutti e di usufruire di una quantità, che poi se fosse a livello europeo anche una quantità più bassa non penso ci siano problemi, noi ci siamo soltanto adeguati a quello che è stato definito dall’ONU e quindi accettato, tra l’altro votato anche dal Parlamento Europeo alla fine dell’anno scorso. Non è una cosa che mi sono inventato io. Penso sia un diritto e non si possa negare a nessuno. Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al capo gruppo Mircoli, capo gruppo Burresi, prego Interviene di nuovo il Consigliere Burresi Mauro Capogruppo Gruppo Consiliare

“Partito Democratico”

Si, una breve risposta. Allora le faccio presente che il referendum sull’acqua aveva due temi particolari, uno era la remunerazione del 7% per la parte di gestione dei privati, e poi c’era quest’idea dell’acqua pubblica, che io sono d’accordo sull’acqua pubblica, nel senso che l’acqua è un bene su cui non può mettere le mani chiunque e farla pagare come se fosse una proprietà sua, però è anche vero che la distribuzione dell’acqua, la dosabilizzazione dell’acqua ha dei costi che non sono così banali come potrebbe sembrare. Ora questo ragionamento, che pur essendo con intenzioni del tutto lodevoli; certo, quando si stabilisce che non si paga più una cosa io dico che è anche vero che la messa in opera di queste cose qui è talmente complicata, soprattutto talmente onerosa, che poi alla fine secondo me conviene cercare di abbassare le tariffe, di efficientare il sistema, conviene farla pagare meno, ma comunque farla pagare, per noi. Tant’è vero che ricordo che in questo ufficio comunale alla passata legislatura nel 2010 disse che l’acqua è un bene che aveva delle caratteristiche di tipo industriale e non era semplicemente una fornitura di mettere

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un tubo nell’acquedotto e portarlo a casa di qualcheduno; è un sistema complesso, che costa, perché secondo me quando è fatto bene ha dei vantaggi anche pur pagando quello che si consuma. Questa è la nostra visione. Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie, Burresi. Mircoli, prego. Replica nuovamente il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo

Consiliare “Poggibonsi 5Stelle”

Si, grazie Presidente. Niente, volevo tornare a dire che comunque per quanto riguarda l’acqua ci torneremo sopra in quanto abbiamo depositato un’altra mozione. Questo tanto si andrà… Il Presidente del Consiglio Comunale.

Si, verrà messa nel prossimo Consiglio Comunale. Interviene di nuovo il Consigliere Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare

“Poggibonsi 5Stelle”

Si benissimo. Volevo dire solo un piccolo appunto, che forse non so se tutti ce ne siamo accorti, ma in Toscana si paga le tariffe dell’acqua più care di tutta Italia. Questo magari è bene sottolinearlo, farsi sentire anche all’assemblea dell’autorità idrica Toscana, forse prendere una posizione, magari anche di astensione, di non approvare, non so… i prossimi provvedimenti di aumento delle tariffe. Grazie. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Mircoli. Se non ci sono altri interventi passerei alla votazione della mozione. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… La mozione non è stata accolta. Ha votato favorevole il gruppo “Poggibonsi 5 stelle” e “Insieme Poggibonsi”. Ha votato contrario tutto il gruppo del PD. Andiamo avanti con le delibere e proposte del Consiglio.

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PUNTO 9 ODG – REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA:

APPROVAZIONE

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola al Vicesindaco Becattelli. Illustra il punto il Vice Sindaco Becattelli Silvano.

Buonasera e grazie Presidente. Il regolamento comunale di Polizia Mortuaria che andiamo oggi ad approvare disciplina le attività e i servizi in ambito comunale di Polizia Mortuaria in tutti i cimiteri presenti nel territorio comunale. Ricordo che nel comune di Poggibonsi ci sono 11 cimiteri comunali e 2 cimiteri a gestione particolare, quello della Misericordia, che è situato in adiacenza al cimitero comunale di Poggibonsi e quello della Pubblica Assistenza posto in adiacenza al cimitero comunale di Megognano. Gran parte della materia del settore è regolata rigidamente dalle norme di legge nazionali e regionali, per cui il lavoro di revisione del precedente regolamento risalente al 1996 è consentito di riportare le disposizioni all’attualità e aggiornarle alle norme vigenti, peraltro in parte già applicate. Date le norme regolamentari devono comunque sottostare a quelle di rango superiore. In particolare si è fatto riferimento alle disposizioni di legge nazionali, la n. 285 del 90 e alle varie circolari del Ministero della Sanità emanate dal 1998 al 2003. Oltre alle Leggi Regionali della Toscana 29 del 2004 e 18 del 2007, vengono pertanto in esso, cioè nel regolamento presi in esame tutti i servizi di Polizia Mortuaria e stabilite le regole e norme ad essi relative a cui attenersi. Per cui appare chiaro trattasi di un regolamento molto tecnico e specifico nel settore. Preliminarmente faccio osservare che il testo approvato in bozza dalla Giunta è stato sottoposto anche ad una valutazione delle due associazioni che gestiscono i due cimiteri particolari, cioè la Misericordia e la Pubblica Assistenza di Poggibonsi che ne hanno condiviso il testo senza osservazioni, salvo precisare i cimiteri di loro competenza, devono essere definiti “particolari” e non “speciali” com’era indicato nel precedente testo approvato. Questa modifica è stata recepita nel testo di approvazione, al commissione conciliare a già avuto volta a suo modo di valutare il regolamento ed anche in quella sede non vi sono stati rilievi. Di seguito espongo alcuni degli aspetti più rilevanti delle nuove disposizioni introdotte nel rispetto delle norme di legge: validità delle norme per tutti i cimiteri (quindi inclusi quelli particolari, specificando di volta in volta quelli che invece sono da riferire solo a quelli comunali); modifica della durata delle concessioni cimiteriali che passa da 50 a 40 anni per tutti i cimiteri, oltre ad alcune disposizioni sulla modalità per il passaggio da forme di concessione perpetua in novantanovennale alla nuova durata e in particolare, il titolare di una concessione perpetua a 99 anni potrà chiedere se trascorsi i 50 anni le estumulazioni a sue spese e l’attivazione di tale procedura da diritto agli eredi di esercitare il diritto di prelazione per una nuova concessione su quel forno, con la modalità di prenotazione. Le concessioni perpetue novanta novennali per cui sono trascorsi i 50 anni possono essere revocate dal Comune qualora vi siano esigenze di pubblico interesse e carenze di loculi nel cimitero. In questi casi la estumulazione sarà a spese dell’amministrazione e si potranno provvedere forme d’indennizzo; tariffe cimiteriali saranno estese a tutti i servizi incluse le inumazioni a terra in adeguamento

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a norme di legge. Le tariffe verranno definite e quantificate attraverso determinazione della Giunta Comunale in occasione della formazione del bilancio. Infine, cremazione e affidamento e dispersione delle ceneri; essendo ormai da tempo consentita e sempre più usata la pratica funeraria della cremazione e della dispersione delle ceneri, che ovviamente è disciplinata dalla normativa sia nazionale che regionale (in particolare la Legge Regionale 29 del 2004) si è ritenuta opportuna in termini di regolamento comunale e di Polizia Mortuaria regolare anche questa materia in modo organico al fine di fronteggiare eventuali esigenze in merito che possono manifestare i nostri concittadini. Infine codice di comportamento delle ditte esterne, come ultimo punto segnalo il regolamento che deduce un semplice adempimento che riguarda le imprese che accedono alle aree cimiteriali comunali per eseguire i lavori per conto di privati. Viene istituito presso l’ufficio Custodia, il registro nel quale dovranno iscriversi obbligatoriamente le imprese la prima volta che effettueranno servizi o lavori prevedendo inoltre che gli addetti delle stesse indossino un tesserino con le indicazioni e il numero di iscrizione. Concludendo, questo regolamento comunale di Polizia Mortuaria sottoponiamo l’approvazione del Consiglio Comunale di oggi è da considerarsi nell’intento di questa Giunta come primo necessario passo per affrontare in modo organico nel prossimo futuro il problema della gestione dei nostri cimiteri comunali, che costruiti in temi molti diversi e lontani fra loro soffrono di evidenti carenze strutturali, per esempio loculi di ridotte dimensioni, difficoltà di accesso, coperture inadeguate, problemi strutturali veri e propri, ecc. ecc., a cui fanno seguito difficoltà manutentive correlate anche alla cronica mancanza di risorse utilizzabili. Ne consegue che per risolvere il decadimento ormai storico dei nostri cimiteri e per rispondere in modo organico alla domanda e anche ai cambiamenti in atto della stessa; mi riferisco, ovviamente, alla tipologia di sepoltura maggiormente richiesta, il problema dei nostri cimiteri va affrontato in modo organico e radicale programmando negli anni la soluzione dei vari problemi che gli affliggono. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al Vicesindaco Becattelli, la parola al Consigliere Bussagli. Interviene il Consigliere Comunale Bussagli Andrea – Gruppo Consiliare “Partito

Democratico”

Si, grazie Presidente. Semplicemente per ringraziare l’architetto Bartoli che in commissione statuto dei regolamenti, come ricordava il Vicesindaco Becattelli, è venuto ad esporre nel merito quello di cui trattava il regolamento stesso. Poi semplicemente per dire che il gruppo del Partito Democratico voterà a favore per l’approvazione del regolamento. Grazie. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Consigliere Bussagli. Se non ci sono interventi sul punto passerei alla votazione. Chi è d’accordo sul punto 9 alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene…

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Approvato con i voti favorevoli del gruppo del PD, si sono astenuti “Poggibonsi 5 stelle” e “Insieme Poggibonsi”. Andiamo avanti.

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PUNTO 10 ODG – PIANO TRIENNALE DELLE ALIENAZIONI E

VALORIZZAZIONI – ANNI 2016/17/18 – VARIAZIONE

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola al Sindaco. Illustra il punto il Sindaco David Bussagli

Grazie Presidente. La delibera che sottoponiamo alla discussione e alla successiva approvazione del Consiglio e la variazione del piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni e costituisce uno degli allegati del bilancio. In modo particolare la variazione che proponiamo è l’inserimento fra le aree sottoposte a valorizzazione di un’area individuata dal foglio 37, particella 547, su una superficie di 3200 metri quadrati, siamo nella zona del Bernino. Quest’area sarà concessa in diritto di superficie della durata, così come esplicitata nella delibera, sarà sottoposta al diritto di superficie con una durata massima trentennale a una società sportiva per realizzare strutture sportive. Naturalmente la scelta sarà fatta con un meccanismo di evidenza pubblica presupposto per procedere con il bando e l’inserimento di quest’area nel piano di valorizzazione. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Sindaco. Se non ci sono interventi sul punto, passerei alla votazione del punto 10. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Sul punto ha votato favorevole il gruppo del PD. Si sono astenuti “Poggibonsi 5 stelle” e “Insieme Poggibonsi”. Sul punto 10 abbiamo anche l’immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… La votazione è come la precedente. Andiamo avanti.

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PUNTO 11 ODG – FASCIA DI TERRENO ADIACENTE AL TRACCIATO DI VIA

SAN GIMIGNANO - ACQUISIZIONE

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola al Sindaco. Illustra il punto il Sindaco David Bussagli

Si, grazie Presidente. Come avete visto nella proposta di delibera c’è pervenuta nell’ambito di un progetto di recupero di un immobile situato in Via San Gimignano la proposta di acquisizione gratuita patrimonio di una fascia di terreno lungo, appunto, Via San Gimignano dell’ampiezza di 2,5 metri. C’è sembrata un opzione da cogliere in vista anche del lavoro che stiamo facendo di ridefinizione di tutta l’area di Via San Gimignano che è l’area in cui insistono ancora gli opifici in parte dismessi, in parte ancora attivi e che sarà area da sottoporre a particolare attenzione nell’ambito della definizione del piano operativo. Ci è sembrata interessante cogliere questa opportunità e proporre al Consiglio di acquisire a patrimonio questa fascia di terreno onde poter poi sviluppare anche progetti di mobilità ciclopedonale di fatto su quell’area, che conosco bene perché ci abito, sono quasi del tutto assenti. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Sindaco. Se non ci sono interventi sul punto 11, passerei alla votazione. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Il Presidente del Consiglio Comunale.

Punto 11 all’ordine del giorno ha votato favorevole il gruppo del PD, ha votato contrario “Insieme Poggibonsi”, si è astenuto “Poggibonsi 5 stelle”. Sul punto abbiamo l’immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Come la precedente. Andiamo avanti.

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PUNTO 12 ODG – REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA

VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO COMUNALE – MODIFICHE

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola all’Assessore Salvadori. Illustra il punto l’Assessore Salvadori Susanna

Buonasera, dunque come vi ricorderete abbiamo preceduto a fare un‘ acquisizione in termini di impianti di videosorveglianza per una cifra di circa 33.000€ anche, nelle variazioni del bilancio di Luglio. Il Comune ha acquistato questi attrezzi assolutamente tecnologici e ha dotato in questo senso il comando di Polizia Municipale, in particolare riferimento a quello di dispositivi elettronici per la rilevazione di violazioni al Codice della Strada e alle fotocamere per il controllo delle aree impiegate nelle discariche di materiale di sostanze pericolose e del rispetto delle disposizioni che riguardano la modalità, la tipologia e l’orario di deposito dei rifiuti. Fatti questi acquisti avevamo, come dire, un passaggio normativo necessario da effettuare che è quello che facciamo, appunto questo pomeriggio. Infatti acquisizione di queste strutture ha reso opportuno e necessario attualizzare e aggiornare il regolamento della videosorveglianza, che abbiamo questo pomeriggio al Consiglio Comunale alla vostra attenzione. Il Consiglio… scusate, il regolamento per la disciplina era stato precedentemente approvato 9 anni fa, nel 2007. Quindi in questo senso per procedere all’aggiornamento sono stati introdotti nell’impianto normativo esistente tutta una serie di articolati che sono stati dedicati alle novità e che riguardano anche modalità ulteriori di tutela anche della raccolta dei dati che vengono prodotti dalle strumentazioni tecnologiche che vengono utilizzate. Allora, tenuto conto delle competenze, appunto, che vengono attribuite ai Comuni, in questa opera di revisione dello strumento normativo che vi sottoponiamo è stata integrata e arricchita la descrizione puntuale delle finalità istituzionali e appunto gli obiettivi per le quali è consentito l’utilizzo di strumenti di videosorveglianza che attengono per fare proprio sintesi estrema a 4 ambiti generali che sono: la protezione della incolumità e della sicurezza dei cittadini, in particolare ai profili di sicurezza urbana e secondo la definizione rilevabile dal Decreto del Ministero degli Interni del 5 Agosto 2008; poi altro contesto di applicazione la protezione e tutela della proprietà dell’ente; la rilevazione e la prevenzione del controllo delle infrazioni e quindi le funzioni svolte da soggetti nel quadro delle competenze ad essi attribuite dalla legge a cui vanno evidenziate, tra l’altro, le attribuzioni in materia di Codice della Strada e di controllo sull’utilizzo abusivo di aree impegnate come discarica di materiale di sostanza pericolose, nonché, per il rispetto delle norme in materia di conferimento, smaltimento, abbandono e deposito incontrollato dei rifiuti sul suolo, nel territorio; ultimo elemento di contesto di applicazione l’acquisizione di fonti di prova. In questo senso, se voi avete letto il regolamento, negli ambiti sopra illustrati si possono leggere l’art. 3 nonché l’art. 4, comma 3 e 7, che appunto fanno una descrizione puntuale degli ambiti di applicazione aggiornando il regolamento del 2008. Come dicevo già in premessa, sono state incrementate e rafforzate nell’attuale proposta di regolamento le norme in materia di sicurezza degli impianti con l’obiettivo di estendere ed

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espandere il sistema di garanzie sull’utilizzo della strumentazione, mentre estendiamo l’applicazione, in sostanza estendiamo anche le tutele. Chiaramente questo per andare a tutelare la sfera privata dei cittadini e definendo con maggiore precisione e incisività le regole del corretto impiego di tutti questi sistemi, anche in riferimento alle modalità di accesso alle immagini, alla conservazione dei dati, nonché ad altri aspetti che riguardano la sicurezza, la trasparenza, le competenze. Tutto questo in ossequia a quelle che sono le indicazioni del garante della privacy nel 2010. In questo senso all’interno del regolamento si possono evidenziare l’art. 4 comma 1 e 5, l’art. 4 bis, l’art. 4 ter, l’art. 7, l’art. 10, in particolare il comma 3, l’art. 12, l’art. 13 comma 5 e l’art. 14, se volete si vanno anche a leggere, ma li darei per letti. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie all’Assessore Salvadori. La parola al Consigliere Bussagli. Interviene il Consigliere Bussagli Andrea – Gruppo Consiliare “Partito

Democratico”

Grazie Presidente. Anche in questo caso vorrei ringraziare la dottoressa Valentina Pappalardo per la completa ed esaustiva esposizione che ha fatto nella commissione Statuto e Regolamenti fatta giovedì scorso, e per dire che il gruppo del Partito Democratico voterà favorevolmente. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al Consigliere Bussagli. La parola al Consigliere De Santi. Interviene il Consigliere Comunale De Santi Simone – Gruppo Consiliare “Insieme

Poggibonsi”

Grazie, Presidente. Ma su questo regolamento che riguarda per la maggior parte delle modifiche di adeguamenti di legge abbiamo avuto un confronto in commissione dove abbiamo avuto modo di scambiarci delle opinioni e una visione diversa rispetto, in particolar modo ad un punto, e mi riferisco all’art. 10 che riguarda la parte dell’individuazione delle aree dove andare poi a collocare le telecamere e quindi la videosorveglianza. Do resoconto della discussione che abbiamo affrontato in commissione ed era sul metodo e sulle competenze di chi doveva decidere dove, come, quando e perché andare a fare delle installazioni di videosorveglianza che la dottoressa Pappalardo ricordava proprio in commissione per la maggior parte appartengono a ragioni di ordine pubblico, e l’opinione sulla quale ci siamo confrontati, se l’individuazione di queste zone dovesse o meno passare dalla decisione del Consiglio Comunale e sulla formulazione dell’articolo se risultasse chiaro, qualora non passasse dalle decisioni del Consiglio Comunale, fosse fatto comunque con un atto di indirizzo politico e quindi una delibera da parte della Giunta. Qual’era il motivo della discussione? Il motivo della discussione sta nella formulazione di questo articolo laddove si legge che: “L’indicazione allo scopo della… (incomprensibile)l’amministrazione comunale mediante appositi atti d’indirizzo e gestionale provvederà inoltre ad aggiornare l’elenco delle aree d’interesse senza necessità di ulteriore approvazione da parte del Consiglio Comunale”. Allora premesso

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che l’articolo così come scritto ha delle contraddizioni in termini riguardo a quelle, a nostro avviso naturalmente, che sono le competenze del Consiglio e le competenze della Giunta; perché non si può dire che il Consiglio Comunale non si può esprimere su un atto d’indirizzo perché attiene proprio al Consiglio Comunale esprimersi sugli atti d’indirizzo. Quindi dalla lettura di questo regolamento sembrerebbe che la Giunta con un atto d’indirizzo generico demandasse alla dirigenza della Polizia Municipale la decisione su dove installare la videosorveglianza. Molti membri della commissione, ed in particolar modo anche la dottoressa, facevano notare come l’individuazione delle aree da sottoporre a videosorveglianza avesse degli aspetti di estrema delicatezza. Non soltanto perché la norma che gli disciplina è una norma comunque complessa, è una norma che attiene a vari interessi anche personali della tutela della privacy e della sicurezza personale, ma soprattutto perché è chiaramente una decisione discernente andare ad individuare una parte della città da sottoporre a una videosorveglianza, quindi ad una tutela sulla prevenzione anche della criminalità, rispetto a un’altra. È un atto d’indirizzo, è un atto importante. È un atto che deve, a nostro avviso, passare necessariamente a una valutazione che deve essere quella del Consiglio Comunale, il quale da degli indirizzi e dice che secondo il Consiglio Comunale le sensibilità maggiori rispetto a determinati oggetti si manifesta ad una zona rispetto ad un’altra. Questa è la nostra visione. Detto questo avevamo fatto una compiuta distinzione anche per gli strumenti che venivano installati e quindi una netta distinzione fra le postazioni fisse e le postazioni mobile. Evidentemente sulle postazioni mobile noi troviamo nella formulazione che debba passare diciamo, da una procedura più snella sia più corretta, e il dirigente del servizio spiegava molto bene su quello che viene definito il nomadismo del cassonetto dove vengono buttati dei rifiuti in maniera non corretta, ed evidentemente se metti le telecamere da una parte è possibile che questo avvenga da altre parti. Quindi è necessario per la Polizia Municipale, per la dirigenza, avere un’elasticità che gli consenta in maniera rapida e veloce senza passare dal Consiglio Comunale di andare a spostarle. Ma è una cosa diversa quella della quale noi stiamo discutendo e attiene invece all’individuazione di zone precise dove sottoporre la città a videosorveglianza. C’è stata data una spiegazione che è assolutamente non riteniamo convincente, e ritroviamo anche all’interno della delibera che andiamo ad approvare una contraddizione, perché ci viene detto che comunque questa competenza in qualche modo nell’interpretazione che ci viene data non è di stretta competenza del Consiglio Comunale, tuttavia in questa delibera come allegato si fa votare al Consiglio Comunale quali sono le aree sottoposte a videosorveglianza. Quindi per quello che è stato il passato si prende atto di quelle che sono, con procedure che sono state adottate a suo tempo, si prende atto di quelle che sono le aree soggette a videosorveglianza però per il futuro questo non deve passare dal Consiglio Comunale. La, come dire… la spiegazione che attiene al fatto che non si può aspettare il Consiglio Comunale per individuare un’area da sottoporre a videosorveglianza non è assolutamente in alcun modo una spiegazione convincente, in quanto le aree e le installazioni che vengono fatte, vengono fatte negli anni, e non nei mesi, e io non capisco quale sia il problema di affrontare serenamente una discussione all’interno del Consiglio Comunale se una zona debba essere o non debba essere sottoposta a videosorveglianza. Ci sembra che sia una cosa di assoluta attualità, dove c’è una sensibilità molto elevata anche da parte della

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cittadinanza dove è chiaro che si debbano andare a fare delle scelte perché queste scelte attengano anche al fatto che la videosorveglianza che veramente ha dei costi e quindi essendo le risorse, come sempre limitate e non infinite, bisogna fare delle scelte. Noi riteniamo che queste scelte debbano essere fatte alla luce del sole, non che ci si debba nascondere sul fatto che gli uffici hanno deciso in un determinato modo, piuttosto che in un determinato altro, oppure che ci si ritrova a un’area sottoposta a videosorveglianza quando non c’è stata una discussione, si tratta di individuare delle priorità, si tratta di prendere delle responsabilità che sono politiche, che sono amministrative, nei confronti dei cittadini. Quindi non c’è alcun motivo per cui non si debba far passare questa cosa per il Consiglio Comunale. Dopo di che abbiamo fatto questa richiesta in commissione è stato detto che sarebbe stata affrontata una discussione all’interno dei gruppi di maggioranza, come già comunicato all’inizio del Consiglio, che la discussione è stata fatta non so con quale giustificazione si è deciso di lasciare comunque inalterato il testo così com’era. Testo, che notiziamo a coloro che non erano presenti in commissione, noi abbiamo chiesto comunque, qualora ci fosse stato un diniego da parte del gruppo di maggioranza (inspiegabile a nostro avviso) da passare con chiarezza e limpidezza e trasparenza di questo tipo di decisione del Consiglio Comunale che comunque si andasse a intervenire nell’annunciazione di questo articolo specificando bene che comunque se non passa dal Consiglio Comunale ci deve essere un atto della Giunta, una delibera di Giunta, chiamandola per così com’è, non un atto d’indirizzo. Un atto d’indirizzo è una cosa generica, sotto atto d’indirizzo può dire mettetela dove c’è bisogno, mettetela dove vi pare, poi alla fine gli uffici interpretando fanno e prendono delle decisioni. Così ci sembra non sia stato fatto. Quindi noi rinnoviamo con forza la nostra richiesta, chiediamo che venga posto il Consiglio Comunale nella condizione di discutere e decidere quali sono le aree da sottoporre a videosorveglianza nel nostro Comune, perché è un tema sensibile, perché è un tema che attiene alla libertà e alla sicurezza di tutti i cittadini ed è giusto che ci sia un confronto chiaro, aperto e partecipato all’interno dell’istituzione principe che è il Consiglio Comunale. Il subordine, qualora questa richiesta non venisse accettata, chiediamo che questo articolo venga riformulato in maniera più precisa e si specifichi per bene che se non viene fatto con un atto del Consiglio Comunale c’è un atto di governo della Giunta che con una delibera impegna gli uffici a porre la videosorveglianza in una strada rispetto ad un’altra. Quindi se è possibile passare dal Consiglio Comunale, se anche questo ritenete non sia possibile, una formulazione più chiara e più semplice e più netta dell’articolo in questione. Grazie. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie al Consigliere De Santi. Non ci sono altri interventi… prego, Consigliere Guma.

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Replica il Consigliere Comunale Guma Francesco – Gruppo Consiliare “Partito

Democratico”

No, io ero tra quelli che non era in commissione, quindi sono stato notiziato ora, ma ho trovato anche velocemente qualche cosa che potrebbe essere utile e dirimere un po’ la discussione che non capisco se di merito o se una discussione politica. Perché se la questione è politica credo che una cosa non possa escludere l’altra, perché noi potremo in qualsiasi momento chiedere la possibilità di poter discutere all’interno di un Consiglio Comunale quale potrebbe essere una programmazione anche prospettica di largo raggio e capire quali possano essere delle aree da individuare. Quindi secondo me questo non potrebbe essere un problema. Per quanto attiene la parte più specificamente tecnica e di merito, io qui leggo: “provvedimento in materia di videosorveglianza” dalla Gazzetta Ufficiale 99 del 29 Aprile 2010, quindi ha sorpassato già il 2007 che citava prima l’ Assessore… Il Presidente del Consiglio Comunale.

Salvadori. Interviene di nuovo il Consigliere Comunale Guma Francesco – Gruppo Consiliare

“Partito Democratico”

Scusa, mi dimentico sempre il cognome dell’Assessore. Comunque, dice così che l’art. 5 al punto 5.1 in materia di sicurezza urbana: “recanti predisposizioni legislative in materia di sicurezza, hanno attribuito ai Sindaci il compito di sovraintendere la vigilanza e…” lo leggo “…all’adozione di atti che sono a loro attribuiti dalla legge e da regolamenti in materia di ordine, sicurezza pubblica, nonché allo svolgimento delle funzione affidate ad esse dalla legge in materia di sicurezza di polizia giudiziaria”. Quindi evidentemente, forse ci sarà stato un refuso, forse sarà stato un errore scrivere atto d’indirizzo piuttosto che delibera di Giunta, non lo so, io questo… non ero lì, però mi fido di quello che mi dice l’Assessore Salvadori. Credo che il regolamento sia stato fatto bene perché se queste materie sono affidate direttamente ai Sindaci non capisco perché tutte le volte bisogna ritornare in atto indirizzo e cercare di farlo e decidere quali possano essere le aree soggette a controllo, qualora ci fosse anche un’esigenza emergenziale, e tornare in Consiglio, convocare il Consiglio, decidere se va bene, se quell’emergenza può essere considerata emergenza o no. Questa è una discussione che noi possiamo fare in modo preliminare e nessuno esclude che si possa fare. Qui per ragionare insieme, è fatto apposta il Consiglio per ragionare, quindi provando a ragionar con lei, non capisco qual è la difficoltà di voler convocare e chiedere al Consiglio di poter ragionare su questo tema e capire insieme quali possano essere aree destinate. Però credo che anche… ora non per superficialità e per velocizzare le questioni e per essere semplicisti, però credo anche che la possibilità che la Giunta (mi sembra che sia scritto così sull’art. 10) abbia la possibilità di decidere come e dove utilizzare questi impianti di videosorveglianza. Quindi la Giunta, qui la legge dice il Sindaco, però se ampliato alla Giunta qualcuno potrebbe anche non essere d’accordo dove il Sindaco decide. Quindi c’è una discussione già interna, è c’è una discussione la quale tutti potremo fidarci che le emergenze, generalmente e le priorità, se la Polizia Municipale ce le indica pensiamo che possano essere quelle vere.

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Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Consigliere Guma. La parola al Consigliere De Santi. Interviene di nuovo il Consigliere Comunale De Santi Simone - Gruppo Consiliare

“Insieme Poggibonsi”

Si, solo per chiarire, perché il collega dice di non aver capito quindi io provo a spiegarmi meglio. Sono entrambe le cose. C’è una visione politica, e c’è un problema di coordine del nostro avviso tecnico. Quello politico è un tema che non si supera con il suo suggerimento perché non è questo e così come la legge stabilisce che il Sindaco abbia determinate responsabilità, tuttavia la legge non vieta che il Consiglio Comunale stabilisca o passi dalla sensibilità del Consiglio Comunale, dove vi erano manifestazioni di orientamenti anche diversi, una discussione sull’individuazione dell’area. Io provo assolutamente priva di fondamento quella scusa che dice “senza bisogno di farlo passare dal Consiglio Comunale”. Se voi andate a vedere in che tempistica sono state fatte le installazioni precedenti, vi accorgerete che non è una roba che riguarda un mese si e un mese no. Quando viene fatta un’installazione, e qui si parla d’installazioni fisse, non è che poi dopo viene spostata un mese dopo a seconda delle esigenze che vengano individuate dalla Polizia Municipale. Si tratta di individuare delle zone che a sensibilità, ma anche a ragionamento, vengano individuate come priorità da sottoporre a videosorveglianza rispetto ad altre e non sono indicate come prioritarie. Quindi l’atto di discussione all’interno del Consiglio Comunale non c’entra nulla. Tu non puoi richiamare successivamente una prerogativa che hai dato ad altri, perché al momento in cui la Giunta si riunisce e decide di mettere una videosorveglianza nella zona di una città rispetto ad un’altra la delibera viene fatta e le telecamere vengono messe. Noi non abbiamo bisogno di questo. Perché come portare all’attenzione del Consiglio Comunale l’esigenza di sicurezza di una zona di una città rispetto a un’altra, non abbiamo bisogno della Giunta, ne di consultare il Partito Democratico, facciamo una mozione, la portiamo in Consiglio e ne discutiamo. Non si tratta di questo, si tratta di avere o non avere su certi temi una sensibilità o meno. Io non sto dicendo che non c’è da fidarsi di quelle che sono le valutazioni degli uffici preposti alla Pubblica Sicurezza, in questo caso i nostri, io non sto parlando di questo, sto parlando di responsabilità, su indicazione della Polizia Municipale che chiaramente ha degli strumenti maggiori rispetto ai nostri per fare delle valutazioni su quali sono le aree di rischio maggiore della città. Poi però si deve fare una riflessione perché magari ce n’è due di aree di rischio e non hai le telecamere per metterle in due aree di rischio e devi prendere una decisione e questa decisione noi chiediamo che venga presa alla luce del sole. Non so se sono riuscito a essere stato sufficientemente chiaro. Io quando parlo e mi ascolto riesco a capirmi bene, però magari tante volte non riesco a esprimere bene quello che voglio dire. INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

(incomprensibile)

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Replica nuovamente il Consigliere Comunale De Santi Simone – Gruppo Consiliare

“Insieme Poggibonsi” Consigliere De Santi Simone

Può essere però io credo di essere sufficientemente chiaro e di parlare mediamente anche abbastanza bene, quindi credo di essermi spiegato sufficientemente bene. Dopo di che sull’art. 10 la Giunta non viene proprio rammentata. È un articolo che viene formulato in maniera molto generica, si parla dell’Amministrazione Comunale mediante appositi atti in diritto e gestionali, l’Amministrazione Comunale, non si parla della Giunta, non si parla delle competenze del Sindaco, non si parla in esclusiva di cosa fa il Consiglio o cosa fa la Giunta, è scritto in maniera molto labile. Allora quando si fa un regolamento si deve prescindere da chi poi il regolamento lo interpreta, perché noi possiamo avere oggi un settore validissimo della Polizia Municipale e magari domani possiamo ritrovarci con delle persone che non sono altrettanto valide. Oggi abbiamo un Sindaco che probabilmente ragiona in un determinato modo, magari domani potrebbe esserci anche un Sindaco che decide, così damblè, di mettere sotto videosorveglianza tutta la città e non si passa da una discussione che venga fatto in un organo democraticamente eletto. È questo il punto, perché così com’è scritto il regolamento i poteri vengano attribuiti e portati fuori da quest’aula. Quindi quest’aula non potrà decidere su quali sono le priorità in termini di sicurezza. Poi capisco che la nostra è una richiesta da questo punto di vista politico, quindi soggetta a valutazione e possono essere anche diverse a seconda delle sensibilità, perché qui nessuno vieta al Partito Democratico di esprimersi dicendo: “no, noi preferiamo si passi dalla Giunta”, non è una giustificazione valida quella di dire che il Consiglio Comunale la ingesserebbe. Questa è una stupidaggine perché non è vero, non è così. Queste installazioni vengono fatte così di rado, e non è che i nostri Consigli Comunali sono così frequenti, così pieni di cose che all’interno di esse non si potrebbe provare lo spazio per prendere le decisioni su dove fare le installazioni fisse. Le installazioni mobili, invece, riguardano tutta un’altra cosa che abbiamo espresso il nostro parere favorevole in quel senso. Così come sulla formulazione dell’articolo ci sembra se venisse esplicitato meglio invece dell’Amministrazione Comunale così vaga che con un atto d’indirizzo dice agli uffici dove mettere “l’occhio del grande fratello”, se venisse esplicitato che dev’essere una decisione adottata da una delibera di Giunta credo che non farebbe male a questo regolamento. Semplicemente. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Consigliere De Santi. Non ci sono altri interventi su questo punto all’ordine del giorno, quindi dire i di passare alla votazione del punto 12 dell’ordine del giorno. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… È stata approvata con i voti favorevoli del gruppo del PD, ha votato contrario “Insieme Poggibonsi” e “Poggibonsi 5 stelle”. Sul punto abbiamo anche l’immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… La votazione è come la precedente.

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Andiamo avanti.

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PUNTO 13 ODG – DELIBERAZIONE ADOTTATA IN VIA D’URGENZA DALLA

GIUNTA COMUNALE - RATIFICA

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola all’Assessore Salvadori. Illustra il punto l’Assessore Salvadori Susanna

Allora, come abbiamo illustrato ieri durante la commissione, questa è una delibera assunta dalla Giunta in via d’urgenza a fine Agosto e abbiamo visto e vedremo anche stasera i motivi per cui abbiamo assunto questa decisione, appunto, in via d’urgenza. Come sapete variazioni al bilancio possono essere assunte per motivazioni d’urgenza dalla Giunta e poi devono essere ratificate, quindi vengono reillustrate al Consiglio Comunale. Allora, alla fine di Agosto, noi avevamo questo quadro, sostanzialmente, che ci portava a fare delle variazioni al bilancio. Innanzitutto avevamo la Delibera Regionale del Luglio del 2016, in cui appunto si assegnavano risorse nell’ambito del PIU al Comune di Poggibonsi e Colle Val D’Elsa e ne conseguiva la necessità di ricorrere con urgenza all’affidamento di incarichi professionali. Avevamo bisogno sostanzialmente di fare spostamenti di fondi assegnati a capitoli diversi all’interno del settore Lavori Pubblici. Quindi in questo caso non c’è una variazione di entrata/uscita, ma c’è una variazione tutta interna ad uno specifico settore. Non solo, invece, a fine Luglio, anzi Agosto, abbiamo avuto anche la comunicazione della Regione di un bando a cui abbiamo partecipato come capofila al Comune di Poggibonsi, insieme a San Gimignano, aggiudicandoci 15.000€ per lo svolgimento di attività con le scuole. Sono 15.000€ sul progetto “Felice contemporanea” che abbiamo anche recentemente illustrato nelle scuole, l’ultimo appuntamento di presentazione è stato Lunedì scorso all’HB, e poi le attività sono a vario titolo già iniziate. In questo caso registravamo una variazione in entrata sul settore cultura e istruzione. Nello stesso tempo preso atto, appunto, dell’esito di un incarico professionale che è andato a verificare lo stato delle caldaie di alcune strutture pubbliche, in particolare di due scuole, “Il Picchio Verde” in Via Borgaccio e la scuola in Via Ticci a “Staggia Senese”, nonché l’impianto del palazzo civico in Piazza Cavour, abbiamo constato la possibilità di procedere ad un rinnovo, quindi ad interventi con l’impiego di risorse che derivavano dal ribasso d’asta relativamente ai lavori svolti su due scuole durante l’estate. Vi ricorderete i lavori svolti a Sangallo durante l’estate, sul tetto di Sangallo della scuola materna e dell’asilo, e i lavori svolti a Vittorio Veneto. Oltre 88.000€ del ribasso sono state utilizzate, appunto, per l’impiego delle due scuole che citavi precedentemente, ovvero “Picchio Verde” e la scuole di “Staggia” per rinnovare le caldaie. Invece 77.000€, cioè l’importo necessario per il rinnovo del palazzo comunale è stato finanziato mediante l’applicazione di un avanzo di amministrazione. Avevamo ancora uno spazio all’interno dell’equilibrio che ha permesso di fare questo. Tenuto conto dell’equilibrio che rimane che rimane tale con un avanzo a fine Agosto con un avanzo di amministrazione di circa 1.530.000€. perché l’urgenza? Si capisce, lo dicevamo anche ieri sera in commissione, è facilmente intuibile che il rinnovo di caldaia abbia la necessità di un periodo di tempo per poter procedere a gara e che la dove le risorse finanziarie si siano presentate a fine Agosto è giusto che la Giunta abbia assunto e preso questa decisione per poi

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avere tutto il tempo di procedere alla gara e fare le sostituzioni prima che l’inverno abbia inizio. Che è già poi iniziato. Il Presidente del Consiglio Comunale

Grazie all’Assessore Salvadori.

Escono i Consiglieri Comunali del Gruppo “Insieme Poggibonsi” Michelotti Francesco e De Santi Simone e si dà atto che i Consiglieri Comunali presenti in aula sono n.14.

Il Presidente del Consiglio Comunale.

Sul punto non mi pare che ci siano interventi. Quindi passerei alla votazione del punto 13 dell’ordine del giorno. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Approvato con… e sono usciti. Approvato con i voti favorevoli del gruppo del PD, si è astenuto “Poggibonsi 5 stelle”. Sul punto abbiamo l’immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Come la precedente.

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PUNTO 14 ODG – BILANCIO DI PREVISIONE 2016/2018: VARIAZIONI

Il Presidente del Consiglio Comunale Borgianni Enrica

La parola all’Assessore Salvadori. Illustra il punto l’Assessore Salvadori Susanna

Ce l’abbiamo fatta. Allora, in questo caso non è una variazione assunta dalla Giunta, ma una variazione che presentiamo al Consiglio e riguarda variazioni in entrata e in uscita che si sono presentate nel mese di Settembre sostanzialmente. E in questo caso, dunque, le vado a illustrare. Anche in questo caso ne abbiamo fatto una lunga illustrazione ieri sera in commissione, però ripeterò brevemente quanto già ci siamo detti ieri sera. Allora in questo caso noi abbiamo registrato e registriamo con questa delibera 148.160€ in entrata come maggiore entrata, quindi entrata straordinaria in riferimento ad una voce che è quella dell’indennità di disagio ambientale riferita ad anni precedenti, le registriamo quest’anno. Come abbiamo spiegato ieri sera, sono state fatte in fase di bilancio previsionale delle valutazioni attente relativamente a quello che era la situazione di IMU che l’ATO ci doveva e ci deve appunto durante il 2016. Quindi sono cifre che erano all’attenzione dell’amministrazione di cui aspettavamo però l’evoluzione di alcune procedure per poterle poi registrare all’interno del bilancio. Quindi al momento in cui poi c’è stato l’atto ufficiale abbiamo preceduto alla registrazione e stasera le presentiamo all’interno di questa delibera. Poi invece registriamo 215.000€ in più riferite alle missioni di accertamenti per imposte di pubblicità. Anche questo lo spiegavamo ieri sera, sono variazioni del tutto normali quando si procede a fare dei recuperi. Considerando che il bilancio del Comune di Poggibonsi è intorno ai 24/25.000.000€ è del tutto normale che ci possano essere degli scostamenti e in questo caso sono positivi. Per un totale di 3.168€ se consideriamo l’IDA 148 e 215 il riferimento agli accertamenti per le imposte di pubblicità. Invece abbiamo registrato 100.000€ in meno, quindi di minori entrate rispetto al recupero dell’IMU. Quindi 363 meno 100, il totale è 263. Di questi 263.000€ abbiamo ritenuto che 200.000€ di poterli impiegare e destinare a piccoli e grandi investimenti. Dico piccoli perché i valori non sono enormi, però sono grandi per quello che è il valore che ricoprono, perché questa cifra verrà sostanzialmente suddivisa tra acquisizioni e acquisti di giochi per le scuole, quindi nelle scuole materne sostanzialmente, nelle scuole dell’infanzia; e giochi per i parchi pubblici, quindi altalene, casine di legno, e similari, come già abbiamo fatto lo scorso anno. Una parte, invece, di questi 200.000€ vanno ad asfaltature, quindi scuole e strade, che è poi un po’ la tematica o comunque investimenti nella viabilità, nel miglioramento urbano, che e poi la tematica guida dell’amministrazione che sono i grandi settori su cui quest’amministrazione si sta impegnando. Nello stesso tempo 63.000€ aggiunti a 41.000€ circa, che derivano dai risparmi ottenuti dall’amministrazione per ribassi di gare relativi a determinati servizi, ecc. noi li utilizziamo per poter andare a implementare il fondo di crediti di dubbia esigibilità. Anche in questo caso, chiaramente tutto sta all’interno dell’equilibrio che viene riaccertato. L’avanzo di amministrazione si conferma intorno al 1.530.291€, abbiamo proceduto anche a cedere una parte di patto di equilibrio, quello che era il vecchio patto di stabilità, avevamo

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fatto richiesta alla Regione per 150.000€, viste invece, le richieste ingenti presenti in Regione Toscana di cessione invece che di acquisizione di spazi finanziari, le richieste sono state accettate al 50% del valore proposto e quindi a noi hanno accettato 75.000€ che appunto ci costituiscono la possibilità di avere maggiori spazi in futuro maggiori. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie all’Assessore Salvadori. La parola al capo gruppo Mircoli. Rientra il Consigliere Comunale De Santi Simone e si dà atto che i Consiglieri

presenti in aula sono n.15.

Interviene il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare

“Poggibonsi 5Stelle”

Grazie Presidente, solo per dire, che ovviamente come 5 Stelle voteremo contrariamente per quanto riguarda il discorso dei contributi per il disagio ambientale. Si vede che ci sono 100.000€ d’insoluto sull’IMU e bene o male si sta tranquilli perché si è fatta la differenza… INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

Non sono stati riscossi… Replica il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare

“Poggibonsi 5Stelle”

Non sono stati riscossi? INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

(incomprensibile) Replica il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare

“Poggibonsi 5Stelle”

Ma non riguarda sull’IMU non riscosso per quanto riguarda l’inceneritore, li penso che si parla di una cosa generica di questi 100.000€ che mancano. No no, infatti capivo bene, però bene o male si sta tranquilli perché tanto ci sarà sempre questo contributo perché ci sarà l’inceneritore. Ma dico io, se non ci fosse l’inceneritore come si muoverebbe allora? Se ci mancassero questi 100.000€. ora si sta tranquilli, perché bene o male si può compensare con il contributo che ci viene dal disagio ambientale. Però siccome non siamo, diciamo… INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

(incomprensibile) Replica di nuovo il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo

Consiliare “Poggibonsi 5Stelle”

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No no, non è riferito… Assessore… non è riferito all’IMU sull’inceneritore. Che quella è stata chiarita da… INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

(incomprensibile) Il Presidente del Consiglio Comunale.

No però… Consigliere Mircoli Simone

(incomprensibile)… interrompere loro… Il Presidente del Consiglio Comunale.

No no no, e ci mancherebbe Mircoli. Parli lei. Interviene nuovamente il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo

Gruppo Consiliare “Poggibonsi 5Stelle”

No, il discorso è questo qui. Bene o male si sta sempre parati. Si dice ah va bhe non si riscuotono da questa parte… perché bene o male si recepisce questo contributo di disagio ambientale. La nostra posizione è per ovviare a un piano di dismissione dell’inceneritore e quindi un domani magari mi preoccuperei di riscuotere tutto quello che c’è da riscuotere senza averci questo contributo esterno, che ci tiene tranquilli, ma io preferisco non monetizzare per la salute dei cittadini con quelle che sono le esigenze del Comune. Grazie. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Bene. Grazie al capo gruppo Mircoli. La parola al Consigliere Pianigiani. Interviene il Consigliere Comunale Pianigiani Alessio – Gruppo Consiliare “Partito

Democratico”

Si, grazie Presidente. No, Mircoli, io ho capito. Cioè nel senso che il problema che noi dovremmo chiudere l’inceneritore. Quindi la sintesi è questa. La dismissione vale… no no è una domanda precisa, perché l’unica cosa è quella. Basta. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Mircoli, prego. Il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo Consiliare “Poggibonsi

5Stelle”

Bisogna creare un percorso per la chiusura dell’inceneritore. Replica il Consigliere Pianigiani Alessio – Gruppo Consiliare “Partito Democratico”

Infatti…

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Replica nuovamente il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruppo Gruppo

Consiliare “Poggibonsi 5Stelle”

No, non è che si dice che domani si chiude e chiude veramente, ma sappiamo che è una cosa che ci vorrà del tempo anche per prendere quella strada. Magari se si riuscirà a convincere l’amministrazione a seguire questa strada ci proveremo comunque. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie, Mircoli. INTERVENTO NON RICONOSCIUTO

(incomprensibile) Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie. Non parlate fuori microfono. L’Assessore Salvadori, prego. Replica l’Assessore Salvadori Susanna

Ecco, precisamente, per un chiarimento. Velocissimamente perché questo per farle notare questo. Allora innanzitutto nei recuperi, per quando si fa recupero, si fanno delle stime può accadere durante l’anno che ci possano essere delle variazioni, però indipendentemente dal disagio ambientale, fatto salvo del disagio ambientale e delle mille problematiche che dicevamo ieri sera, abbiamo avuto 215.000€ in più rispetto agli accertamenti per le imposte pubblicitarie. Quindi sostanzialmente anche senza il disagio ambientale abbiamo comunque avuto un entrata positiva, e questo frutto di una gestione equilibrata del bilancio e delle valutazioni che vengono fatte durante l’anno, ecco. Questo per chiarire. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Assessore. La parola al Sindaco. Interviene il Sindaco Bussagli David

Devo dire che non avrei voluto intervenire, però con tutte le motivazioni che un Consigliere può addurre per giustificare una valutazione negativa alla variazione del bilancio, francamente, dichiararsi contrario per non recepire un trasferimento per cui il Comune a titolo, è già stato incassato, la trovo assolutamente bizzarra. Qui non c’entra niente la compensazioni e l’accertamento per cui siamo sottoposti per obbligo e anche per dovere morale nei confronti di chi non paga, del Comune, di tutte le amministrazioni comunali, ma tutta l’amministrazione dello Stato che perseguono e non si comportano correttamente. L’indennità di disagio ambientale deriva da una serie di atti ed è un’entrata straordinaria che non tutti i Comuni hanno, ma che hanno i Comuni che ospitano impianti che recuperano, perché il termovalorizzatore è un impianto di recupero dei rifiuti e poi sono a disposizione del bilancio. Avrei più facilmente compreso la discussione su come spendere queste risorse aggiuntive che abbiamo a disposizione, le investiamo nelle opere di manutenzione più piccole e nel completamento dell’opera di rinnovamento degli arredi scolastici come giustamente

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richiesto dalle dirigenze scolastiche. Su questo mi sarei aspettato una discussione, francamente e una considerazione positiva o negativa sul fatto che c’è un contributo, lo si recepisce mi pare bizzarra. Ecco, tutto qui. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie Sindaco. Mircoli, prego. Interviene di nuovo il Consigliere Comunale Mircoli Simone – Capogruupo Gruppo

Consiliare “Poggibonsi 5Stelle”

Non è molto bizzarra, in quanto torno a dire, allora le motivazione sono state spiegate ieri, fra l’altro, in commissione e nessuno ha nulla da dire su dove verranno investiti finché si parla di ripristino delle strade, delle scuole e via dicendo quello va benissimo. Però siccome si preme sempre su questa voce che io sinceramente, come Movimento, ne faremo volentieri a meno, magari quel discorso viene compensato da questa mancanza in un altro modo. Anche se i dati fossero sempre positivi però la vedo una ragione valida ritirare sempre l’attenzione su queste cose. Grazie. Il Presidente del Consiglio Comunale.

Grazie capo gruppo Mircoli. Se non ci sono altri interventi sul punto passerei alla votazione del punto 14. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… Approvato con i voti favorevoli del gruppo del PD, hanno votato contrari “Poggibonsi 5 stelle” e “Insieme Poggibonsi”. Sul punto abbiamo l’immediata eseguibilità. Chi è d’accordo alzi la mano… Chi è contrario… Chi si astiene… La votazione è come la precedente. Il Consiglio Comunale si è concluso. Buona serata a tutti. Arrivederci. Alle ore 19,51 il Presidente Borgianni dichiara chiusa la seduta.