VE «Ha giocato una schedina da 2 euro» Vince cinque...

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Corriere del Veneto Mercoledì 4 Febbraio 2015 REGIONE ATTUALITÀ VE 9 L’iniziativa Ca’ Foscari, studenti e dipendenti a lezione di risata contro lo stress Tre mesi di corso per affrontare esami e discussioni. E ora tocca agli impiegati Maltempo in arrivo «Scontro» tra due venti opposti A Venezia rischio acqua alta a 130 cm VENEZIA L’acqua alta non dà tregua a Venezia, anzi, nelle prossime ore il maltempo è destinato a peggiorare con una punta massima di un metro e venti giovedì alle 11 e di un metro e trenta poco dopo la mezzanotte di venerdì. Ieri mattina alle 9.50 la marea ha raggiunto i 105 centimetri e ieri sera alle 23.15 ha fatto il bis. Oggi invece l’acqua sarà più alta, 115 centimetri alle 10.30 ma scende a un metro alle 23.40. Se nelle prossime ore non cambiano le previsioni, il Centro maree ha però previsto un ulteriore peggioramento per dopodomani con un picco di 120 centimetri alle 11 di mattina. L’ondata di gelo prevista lungo tutto lo Stivale toccherà infatti anche la laguna e i meteorologi anticipano un’intera giornata di pioggia mista a neve per tutta la giornata di giovedì. «L’Adriatico meridionale rimane sollecitato dalla bassa pressione - spiega il Centro maree - le sue acque non defluiscono nel Mediterraneo e si provoca un effetto di “tappo”». Ieri sera, la situazione si è inasprita con l’arrivo di una nuova perturbazione dal Tirreno e che farà soffiare, oltre alla bora, lo scirocco. Tra i campi e le calli ci saranno probabilmente temperature più miti ma aumenterà la marea. Il fenomeno si chiama «scontratura» e cioè due venti di segno opposto, la fredda bora e il tiepido scirocco vanno a scontrarsi ed è per questo che la città si allaga. A San Marco si supereranno i 25 centimetri, con disagi per il Carnevale. (g.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Risate collettive Una lezione dello psicologo Terenzio Traisci a cui si è affidata Ca’ Foscari Vince cinque milioni al Superenalotto «Ha giocato una schedina da 2 euro» Il «6» premia San Biagio (Treviso), nel giorno del patrono. «Usi quei soldi per fare del bene ai suoi cari» SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO) A volte capita. Comperi una schedina del Supernalotto, sce- gli sei numeri e poi, senza nep- pure crederci per davvero, in una sera fredda e quasi nevosa di inizio febbraio ti piovono in casa milioni di euro. A volte ca- pita: la Dea Bendata nel giorno di San Biagio ha deciso di ba- ciare un piccolo Comune del Trevigiano, Olmi. Frazione di San Biagio di Callalta, appunto. Ci ha pensato il Santo Patrono ha benedire un cittadino del Comune che porta il suo nome. Che sia fatalità, destino o Spiri- to Santo, ieri sera alle ore 20 precise è squillato il telefono alla caffetteria Re Sole. Un bar di paese, inginocchiato di fron- te ad una frequentatissima sta- tale, la Postumia Ovest. Un bar di passaggio, il tempo di un apostrofo tra il caffè e la sche- dina. Ieri sera chiamava la Signora Sisal da Roma. «Avete fatto sei, avete vinto cinque milioni di euro». Ad essere pignoli, il nu- mero è un altro, e ha il colore di una spiaggia ai tropici: 4.858.953,03 euro grazie alla combinazione 12-29-43-56-60- 75. Tamara Feletto, la titolare, non sapeva più come stare fer- ma. «Speriamo sia la schedina di un operaio, un pensionato, uno del paese, e che quei soldi gli servano davvero», ripeteva ipnotica ai curiosi mentre, spazzolone alla mano, puliva il locale. «Sa, chiudiamo alle 8. Ma dopo quella telefonata è esploso il caos». La madre è in disparte, le braccia conserte, osserva a me- tà tra l’imbronciato e il diverti- to: «Vincessi io, chiuderei tut- to». Ovviamente, nulla si sa sul giocatore. Il fratello di Tamara, Stefano: «Siamo un bar di pas- saggio e solo domani (oggi, ndr) ci diranno quando è stata giocata la schedina e di che va- lore era. Non so proprio imma- ginare chi possa essere il fortu- nato». Morale: stamattina sarà un continuo bere prosecchi. «Faremo una festicciola, questo è sicuro, e stapperemo qualche bottiglia», ride Stefa- no. «E se posso dare un consi- glio al vincitore, divida questi soldi con le persone a lui care, è la cosa più bella che può fare». Peraltro, la ricevitoria di Ol- mi rischia di diventare meta di pellegrinaggio da parte dei cac- ciatori della fortuna. I precedenti sono notevoli: qualche mese fa erano stati vinti sessantamila euro, sem- pre al Superenalotto. Ma la vin- cita leggendaria fu quella del San Valentino di quattro anni fa. Quaterna secca al lotto: 250mila euro. «Quell’operaio si chiuse il mutuo, si pagò la ca- sa», si emoziona ancora oggi Tamara. Il resto della fiaba so- no i numeri, diffusi ieri sera dall’Agipro, l’Agenzia di stam- pa giochi e scommesse. Il «6» realizzato a Treviso è il 113esimo nella storia del Supe- renalotto, il settimo in Veneto. E adesso toccherà anche al nuovo vincitore l’ansia di dover pensare a come spendere i suoi milioni. La burocrazia è snoc- ciolata dal personale Sisal: «Serve inoltrare entro novanta giorni la ricevuta di gioco vin- cente ai nostri uffici – spiegano – e il pagamento arriverà entro 31 giorni dalla scadenza del ter- mine previsto per la presenta- zione dei reclami». Non è fini- ta, ovviamente: «I soldi arriva- no dopo la verifica che la docu- mentazione prodotta identifichi correttamente il vincitore, secondo i dati ana- grafici presenti presso i sistemi del concessionario dei giochi». Saranno inezie, di fronte ad una nuova vita con cinque mi- lioni in più nel conto corrente e l’unico pensiero di saperli ge- stire al meglio. A volte capita. Alberto Beltrame Mauro Pigozzo © RIPRODUZIONE RISERVATA 113 Il «6» di Treviso è il 113mo nella storia del Superenalotto, nato nel 1997 Un brindisi Il titolari della tabaccheria ricevitoria Sole di Olmi, a San Biagio di Callalta, festeggiano la vincita da quasi cinque milioni di euro avvenuta ieri sera nel loro locale La vicenda Da Catanzaro a Treviso A meno di un mese dall’ultimo «6» realizzato a Catanzaro, il Superenalotto ha regalato ieri in provincia di Treviso una nuova vincita da 4,9 milioni di euro Milioni a pioggia Dal 1997 a oggi solamente i «6» hanno distribuito premi per 2,92 miliardi di euro, cifra che supera i 4,3 miliardi se si considerano anche i “5+”, Per il Veneto è il 7mo «6» della storia VENEZIA Il professore all’esame vi inquieta? Sorridete. Il vostro capo vi stressa? Respirate a fon- do e.. sorridete di nuovo. Prima l’hanno fatto con gli studenti, per insegnar loro a calmarsi prima di un esame o della di- scussione della tesi di laurea. E ora tocca anche ai lavoratori. All’università Ca’ Foscari lo stress si «cura» con una risata. Stressati? Sì, ma «felicemen- te». Lo slogan scelto da Teren- zio Traisci, psicologo della ri- sata e trainer del buonumore (come ama definirsi lui) dice già tutto: nelle sue sedute pro- grammate a partire da domani pomeriggio insegnerà ai lavo- ratori di Ca’ Foscari a gestire lo stress con un sorriso. «Quando siamo più rilassati e sorridia- mo abbiamo più ossigeno in circolo e siamo più efficaci nel relazionarci con le persone, nel trovare soluzioni e nell’affron- tare gli eventi stressanti che ci accadono – dice Traisci – ci so- no esercizi pratici che possono cambiare l’umore utilizzando la postura e il respiro. In che senso? Se io mi muovo in un certo modo sottolineo uno sta- to d’animo che non sempre è positivo. Quante volte, in mo- menti difficoltà e tensione, un sorriso interrompe uno stato d’animo negativo? Succede. E allora proviamoci consapevol- mente». Agli studenti che l’hanno frequentato nei mesi scorsi il corso è piaciuto moltissimo. E hanno visto risultati nella ge- stione dello stress prima degli esami e perfino della scelta la- vorativa. In molti hanno scritto report soddisfatti dalla lezione e altrettanti hanno chiesto al- l’università che l’esperienza fosse ripetuta. «Una curiosità? Mi hanno pure detto che sono migliorati i voti all’esame- dice Traisci - assumere il controllo del proprio umore consapevol- mente, attraverso l’uso del cor- po e del linguaggio può diven- tare uno strumento indispen- sabile per infrangere alcuni schemi mentali che spesso si oppongono e bloccano il rag- giungimento dei nostri obietti- vi». E ora toccherà anche ai la- voratori. In particolare a quelli che si relazionano con il pub- blico e con i ragazzi. Tutor, ad- detti al placement e all’orienta- mento o agli stage. Per loro il focus sarà proprio quello, la re- lazione con chi hanno davanti. «L’obiettivo? - spiega Traisci – portare i partecipanti verso la consapevolezza che possono guidare stato d’animo ed emo- zioni». Un corso insomma per imparare gestire gli alti livelli di tensione psico-fisica a cui, quotidianamente, siamo sotto- posti senza però perdere il con- trollo. Si faranno esercizi di po- stura ma anche di respiro, di gestione dell’ansia ma anche di «dialogo con se stessi». «Un esempio? Se la giornata è pe- sante nella mia testa mi dirò “che giornata terribile” e maga- ri lo scriverò pure su facebook provocando una reazione ne- gativa – dice Traisci – nel corso impariamo come usare il lin- guaggio in modo che il dialogo interno sia più produttivo. Per esempio dicendo “domani è una giornata sfidante, impe- gnativa”. Ogni parola lascia un’impressione nella nostra mente e dobbiamo imparare a tenerne conto». Il corso è un connubio fra riflessioni di In- telligenza Emotiva (David Go- leman), programmazione neu- rolinguistica (PNL), Psicologia Positiva (Shawn Achor), Comi- co Terapia e Yoga della Risata (Madan Kataria). L’incontro ri- prende il titolo del libro di cui Traisci è co-autore con Iacopo Casadei (Felicemente stressati. Vincere lo stress imparando a riderne edizioni La Meridiana). «Motion Creates Emotion, il movimento crea emozione» è il motto alla base del corso, che ha l’obiettivo di guidare i parte- cipanti verso la consapevolezza di sé. «Dopo questa seduta? Speriamo si riparta – dice Trai- sci – gli studenti hanno chiesto a gran voce che duri di più». Alice D’Este © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere del Veneto Mercoledì 4 Febbraio 2015 REGIONE ATTUALITÀ VE9

L’iniziativa Ca’ Foscari, studenti e dipendentia lezione di risata contro lo stressTre mesi di corso per affrontare esami e discussioni. E ora tocca agli impiegati

Maltempo in arrivo

«Scontro» tra due venti oppostiA Venezia rischio acqua alta a 130 cmVENEZIA L’acqua alta non dà tregua a Venezia, anzi, nelle prossime ore il maltempo è destinato a peggiorare con una punta massima di un metro e venti giovedì alle 11 e di un metro e trenta poco dopo la mezzanotte di venerdì. Ieri mattina alle 9.50 la marea ha raggiunto i 105 centimetri e ieri sera alle 23.15 ha fatto il bis. Oggi invece l’acqua sarà più alta, 115 centimetri alle 10.30 ma scende a un metro alle 23.40. Se nelle prossime ore non cambiano le previsioni, il Centro maree ha però previsto un ulteriore peggioramento per dopodomani con un picco di 120 centimetri alle 11 di mattina.L’ondata di gelo prevista lungo tutto lo Stivale toccherà infatti anche la laguna e i meteorologi anticipano un’intera giornata di pioggia

mista a neve per tutta la giornata di giovedì. «L’Adriatico meridionale rimane sollecitato dalla bassa pressione - spiega il Centro maree - le sue acque non defluiscono nel Mediterraneo e si provoca un effetto di “tappo”». Ieri sera, la situazione si è inasprita con l’arrivo di una nuova perturbazione dal Tirreno e che farà soffiare, oltre alla bora, lo scirocco. Tra i campi e le calli ci saranno probabilmente temperature più miti ma aumenterà la marea. Il fenomeno si chiama «scontratura» e cioè due venti di segno opposto, la fredda bora e il tiepido scirocco vanno a scontrarsi ed è per questo che la città si allaga. A San Marco si supereranno i 25 centimetri, con disagi per il Carnevale. (g.b.)

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Risate collettiveUna lezione dello psicologo Terenzio Traisci a cui si è affidata Ca’ Foscari

Vince cinque milioni al Superenalotto«Ha giocato una schedina da 2 euro»Il «6» premia San Biagio (Treviso), nel giorno del patrono. «Usi quei soldi per fare del bene ai suoi cari»

SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO)A volte capita. Comperi unaschedina del Supernalotto, sce-gli sei numeri e poi, senza nep-pure crederci per davvero, inuna sera fredda e quasi nevosadi inizio febbraio ti piovono incasa milioni di euro. A volte ca-pita: la Dea Bendata nel giornodi San Biagio ha deciso di ba-ciare un piccolo Comune delTrevigiano, Olmi. Frazione diSan Biagio di Callalta, appunto.Ci ha pensato il Santo Patronoha benedire un cittadino delComune che porta il suo nome.Che sia fatalità, destino o Spiri-to Santo, ieri sera alle ore 20precise è squillato il telefonoalla caffetteria Re Sole. Un bardi paese, inginocchiato di fron-te ad una frequentatissima sta-tale, la Postumia Ovest. Un bardi passaggio, il tempo di unapostrofo tra il caffè e la sche-dina.

Ieri sera chiamava la SignoraSisal da Roma. «Avete fatto sei,avete vinto cinque milioni dieuro». Ad essere pignoli, il nu-mero è un altro, e ha il colore diu n a s p i a g g i a a i t r o p i c i :4.858.953,03 euro grazie allacombinazione 12-29-43-56-60-75.

Tamara Feletto, la titolare,non sapeva più come stare fer-ma. «Speriamo sia la schedinadi un operaio, un pensionato,uno del paese, e che quei soldi

gli servano davvero», ripetevaipnotica ai curiosi mentre,spazzolone alla mano, puliva illocale. «Sa, chiudiamo alle 8.Ma dopo quella telefonata èesploso il caos».

La madre è in disparte, lebraccia conserte, osserva a me-tà tra l’imbronciato e il diverti-to: «Vincessi io, chiuderei tut-to».

Ovviamente, nulla si sa sul

giocatore. Il fratello di Tamara,Stefano: «Siamo un bar di pas-saggio e solo domani (oggi,ndr) ci diranno quando è statagiocata la schedina e di che va-lore era. Non so proprio imma-ginare chi possa essere il fortu-nato». Morale: stamattina saràun continuo bere prosecchi.

«Faremo una festicciola,questo è sicuro, e stapperemoqualche bottiglia», ride Stefa-

no. «E se posso dare un consi-glio al vincitore, divida questisoldi con le persone a lui care, èla cosa più bella che può fare».

Peraltro, la ricevitoria di Ol-mi rischia di diventare meta dipellegrinaggio da parte dei cac-ciatori della fortuna.

I precedenti sono notevoli:qualche mese fa erano stativinti sessantamila euro, sem-pre al Superenalotto. Ma la vin-

cita leggendaria fu quella delSan Valentino di quattro annifa. Quaterna secca al lotto:250mila euro. «Quell’operaio sichiuse il mutuo, si pagò la ca-sa», si emoziona ancora oggiTamara. Il resto della fiaba so-no i numeri, diffusi ieri seradall’Agipro, l’Agenzia di stam-pa giochi e scommesse. Il «6»r e a l i z z a to a T r e v i s o è i l113esimo nella storia del Supe-renalotto, il settimo in Veneto.E adesso toccherà anche alnuovo vincitore l’ansia di doverpensare a come spendere i suoimilioni. La burocrazia è snoc-ciolata dal personale Sisal:«Serve inoltrare entro novantagiorni la ricevuta di gioco vin-cente ai nostri uffici – spiegano– e il pagamento arriverà entro31 giorni dalla scadenza del ter-mine previsto per la presenta-zione dei reclami». Non è fini-ta, ovviamente: «I soldi arriva-no dopo la verifica che la docu-m e n t a z i o n e p r o d o t t aidentifichi correttamente ilvincitore, secondo i dati ana-grafici presenti presso i sistemidel concessionario dei giochi».

Saranno inezie, di fronte aduna nuova vita con cinque mi-lioni in più nel conto corrente el’unico pensiero di saperli ge-stire al meglio. A volte capita.

Alberto BeltrameMauro Pigozzo© RIPRODUZIONE RISERVATA

113Il «6» di Treviso è il 113mo nella storia del Superenalotto, nato nel 1997

Un brindisiIl titolari della tabaccheria ricevitoria Sole di Olmi, a San Biagio di Callalta, festeggiano la vincita da quasi cinque milioni di euro avvenuta ieri sera nel loro locale

La vicenda

Da Catanzaro a Treviso A meno di un mese dall’ultimo «6» realizzato a Catanzaro, il Superenalotto ha regalato ieri in provincia di Treviso una nuova vincita da 4,9 milioni di euro

Milioni a pioggia Dal 1997 a oggi solamente i «6» hanno distribuito premi per 2,92 miliardi di euro, cifra che supera i 4,3 miliardi se si considerano anche i “5+”, Per il Veneto è il 7mo «6» della storia

VENEZIA Il professore all’esamevi inquieta? Sorridete. Il vostrocapo vi stressa? Respirate a fon-do e.. sorridete di nuovo. Primal’hanno fatto con gli studenti,per insegnar loro a calmarsiprima di un esame o della di-scussione della tesi di laurea. Eora tocca anche ai lavoratori.All’università Ca’ Foscari lostress si «cura» con una risata.Stressati? Sì, ma «felicemen-te». Lo slogan scelto da Teren-zio Traisci, psicologo della ri-sata e trainer del buonumore(come ama definirsi lui) dicegià tutto: nelle sue sedute pro-grammate a partire da domanipomeriggio insegnerà ai lavo-ratori di Ca’ Foscari a gestire lostress con un sorriso. «Quandosiamo più rilassati e sorridia-mo abbiamo più ossigeno incircolo e siamo più efficaci nelrelazionarci con le persone, neltrovare soluzioni e nell’affron-tare gli eventi stressanti che ciaccadono – dice Traisci – ci so-no esercizi pratici che possonocambiare l’umore utilizzandola postura e il respiro. In chesenso? Se io mi muovo in uncerto modo sottolineo uno sta-to d’animo che non sempre èpositivo. Quante volte, in mo-menti difficoltà e tensione, unsorriso interrompe uno statod’animo negativo? Succede. Eallora proviamoci consapevol-mente».

Agli studenti che l’hannofrequentato nei mesi scorsi ilcorso è piaciuto moltissimo. Ehanno visto risultati nella ge-

stione dello stress prima degliesami e perfino della scelta la-vorativa. In molti hanno scrittoreport soddisfatti dalla lezionee altrettanti hanno chiesto al-l’università che l’esperienzafosse ripetuta. «Una curiosità?Mi hanno pure detto che sono

migliorati i voti all’esame- diceTraisci - assumere il controllodel proprio umore consapevol-mente, attraverso l’uso del cor-po e del linguaggio può diven-tare uno strumento indispen-sabile per infrangere alcunischemi mentali che spesso si

oppongono e bloccano il rag-giungimento dei nostri obietti-vi». E ora toccherà anche ai la-voratori. In particolare a quelli

che si relazionano con il pub-blico e con i ragazzi. Tutor, ad-detti al placement e all’orienta-mento o agli stage. Per loro ilfocus sarà proprio quello, la re-lazione con chi hanno davanti.«L’obiettivo? - spiega Traisci –portare i partecipanti verso laconsapevolezza che possonoguidare stato d’animo ed emo-zioni». Un corso insomma perimparare gestire gli alti livellidi tensione psico-fisica a cui,quotidianamente, siamo sotto-posti senza però perdere il con-trollo. Si faranno esercizi di po-stura ma anche di respiro, digestione dell’ansia ma anche di«dialogo con se stessi». «Unesempio? Se la giornata è pe-sante nella mia testa mi dirò“che giornata terribile” e maga-ri lo scriverò pure su facebookprovocando una reazione ne-gativa – dice Traisci – nel corsoimpariamo come usare il lin-guaggio in modo che il dialogointerno sia più produttivo. Peresempio dicendo “domani èuna giornata sfidante, impe-gnativa”. Ogni parola lasciaun’impressione nella nostramente e dobbiamo imparare atenerne conto». Il corso è unconnubio fra riflessioni di In-telligenza Emotiva (David Go-leman), programmazione neu-rolinguistica (PNL), PsicologiaPositiva (Shawn Achor), Comi-co Terapia e Yoga della Risata(Madan Kataria). L’incontro ri-prende il titolo del libro di cuiTraisci è co-autore con IacopoCasadei (Felicemente stressati.Vincere lo stress imparando ariderne edizioni La Meridiana).«Motion Creates Emotion, ilmovimento crea emozione» èil motto alla base del corso, cheha l’obiettivo di guidare i parte-cipanti verso la consapevolezzadi sé. «Dopo questa seduta?Speriamo si riparta – dice Trai-sci – gli studenti hanno chiestoa gran voce che duri di più».

Alice D’Este© RIPRODUZIONE RISERVATA