Variazioni dell’assetto posturale attraverso l’utilizzo della TM Therapy

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Variazioni dell’assetto posturale attraverso l’utilizzo della TM Therapy. Monitoraggio con Pedana Stabilometrica Computerizzata. Lavoro Originale Poliambulatorio Gemini - Bergamo Dott. Mario Turani Dott. Mario Fusco Ing. Simone Turani Dr.ssa Alessandra Vangeri Gemini Lab. - Ricerca e Sviluppo Poliambulatorio Gemini - Bergamo Introduzione Dal Sett. ’09 al Sett ’10 è stato eseguito uno studio statistico su una popolazione di 102 campioni (equamente distribuita per genere ed età) al fine di rilevare in “posizione eretta statica” le possibili variazioni posturali indotte dall’applicazione dei magneti prevista dalla TMT-Therapy. Tali variazioni posturali si sono misurate attraverso alcuni parametri determinabili con l’ausilio di una pedana stabilometrica computerizzata (ad appoggio dei piedi separato). Tra i vari parametri possibili ne sono stati scelti 4 considerati più significativi per l’approccio posturale. 1) Differenza del peso sui singoli appoggi (sx e dx) 2) Area gomitolo dell’appoggio dx 3) Area gomitolo dell’appoggio sx 4) Rapporto di forma generale * *Questo parametro indica il rapporto tra le oscillazioni latero- laterali e quelle antero-posteriore;

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Campi Magnetici

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Variazioni dell’assetto posturale attraverso l’utilizzo della TM Therapy.

Monitoraggio con Pedana Stabilometrica Computerizzata.

Lavoro Originale Poliambulatorio Gemini - Bergamo

Dott. Mario TuraniDott. Mario FuscoIng. Simone TuraniDr.ssa Alessandra Vangeri

Gemini Lab. - Ricerca e SviluppoPoliambulatorio Gemini - Bergamo

Introduzione

Dal Sett. ’09 al Sett ’10 è stato eseguito uno studio statistico su una popolazione di 102 campioni (equamente distribuita per genere ed età) al fine di rilevare in “posizione eretta statica” le possibili variazioni posturali indotte dall’applicazione dei magneti prevista dalla TMT-Therapy. Tali variazioni posturali si sono misurate attraverso alcuni parametri determinabili con l’ausilio di una pedana stabilometrica computerizzata (ad appoggio dei piedi separato).Tra i vari parametri possibili ne sono stati scelti 4 considerati più significativi per l’approccio posturale.

1) Differenza del peso sui singoli appoggi (sx e dx)2) Area gomitolo dell’appoggio dx3) Area gomitolo dell’appoggio sx4) Rapporto di forma generale *

*Questo parametro indica il rapporto tra le oscillazioni latero-laterali e quelle antero-posteriore;

Per ogni parametro è stata monitorata la situazione da neutro, denominata “PRE” (vale a dire prima dell’applicazione dei magneti TMT) e dopo l’applicazione dei magneti, denominata “POST”.Andando a misurare la variazione del parametro tra “PRE” e “POST” si è potuto ottenere una maggiore oggettività del dato e precisione della misura, in quanto:

Si sono considerate solo variazioni maggiori di una determinata soglia, indipendentemente dai valori nominali degli stessi parametri

Si sono esclusi eventuali errori di misurazione o fenomeni di deriva dell’apparecchiatura Si sono esclusi possibili effetti “soggettivi” dovuti alla percezione del dolore o alla

stanchezza del paziente **

** La prova consisteva nel far salire sulla pedana il campione senza magneti (“PRE”) acquisire i dati per circa 60’’, quindi, completata l’acquisizione “PRE” applicare i magneti secondo le indicazioni TMT ed effettuare immediatamente, senza che il paziente scendesse dalla pedana, la seconda acquisizione (“POST”) per ulteriori 60’’ circa. I magneti sono stati applicati a tutti i pazienti nel medesimo modo, seguendo il protocollo TMT previsto per la modalità “trazione spalle”:

Fig.1: Posizionamento dei magneti in modalità trazione spalle secondo protocollo TMT-Therapy

Trazione spalle

Analisi dei parametri significativi

y = 0,8865x

-40,00

-30,00

-20,00

-10,00

0,00

10,00

20,00

-40,00 -30,00 -20,00 -10,00 0,00 10,00 20,00

Post

-kg

Pre - kg

Spostamento del carico sul singolo appoggio (>1.5 kg) prima vs dopo TMT

Totale

Tendenza

55/102=54%

Graf. 1: Rappresentazione schematica dello spostamento del carico sul singolo appoggio (sx/dx) dei 102 pazienti sottoposti ad esame.

Questo grafico rappresenta lo spostamento del carico sui singoli appoggi prima e dopo l’applicazione dei magneti. Le coordinate cartesiane di ogni punto rappresentano infatti la differenza di peso in kg tra i due appoggi (sx-dx) rispettivamente prima o PRE (asse X) e dopo o POST (asse Y) l’applicazione dei magneti.

Ogni singolo quadratino avrà quindi una coordinata X che indica la differenza di peso sui singoli appoggi prima della TMT, e una coordinata Y che indica la medesima grandezza dopo l’applicazione dei magneti.In pratica un paziente su cui non si ha alcun fenomeno di spostamento di peso da un appoggio all’altro, tende ad essere identificato da un punto con coordinate X e Y coincidenti, ossia appartenente alla retta Y=X (retta rossa).Per questo studio si è ritenuto opportuno considerare significativa una variazione tra PRE e POST di almeno 1,5 kg (soglia), avendo la bilancia una precisione di 0,1 kg.

Su 102 pazienti si è visto che 55 hanno mostrato una variazione sopra la soglia di 1,5 kg, corrispondente al 54 % della popolazione, tale percentuale tende ad aumentare riducendo il valore soglia arrivando a 86% (88 pz) per un valore soglia di 0,5 kg.

Si nota inoltre che la tendenza (espressa come interpolazione lineare) è quella di andare verso valori di differenza di carico minori della situazione iniziale (PRE), i punti campionati cioè tendono a stare maggiormente sulla retta Y=0,886 X (retta nera) dove per una differenza di carico senza magneti (coord. X) ne corrisponde una con i magneti tendenzialmente minore (coord. Y).Si vedrà infatti che, sempre per una soglia di 1,5 kg, 33 pazienti su 55 tenderanno a ridurre la differenza di carico sui singoli appoggi con l’applicazione dei magneti.

y = 0,83x

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Post

-m

m2

Pre - mm2

Area gomitolo piede sinistro (>15 mm^2) "Pre" vs "Post" TMT

Totale

Lineare (Totale)

50/102=49%

Graf. 2: Rappresentazione schematica della variazione dell’area gomitolo sul solo appoggio sx dei 102 pazienti sottoposti ad esame.

y = 0,89x

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Post

-m

m2

Pre - mm2

Area gomitolo piede destro (>15 mm^2) "Pre" vs "Post" TMT

Totale

Lineare (Totale)

39/102=38%

Graf. 3: Rappresentazione schematica della variazione dell’area gomitolo sul solo appoggio dx dei 102 pazienti sottoposti ad esame.

In questi due grafici viene invece rappresentata la variazione dell’area del gomitolo d’appoggio sui rispettivi piedi sx e dx.Anche in questo caso per una più rapida e immediata visualizzazione si è messa, per ogni appoggio, la situazione PRE sulla scala delle ascisse (x) e quella POST dopo l’applicazione dei magneti sulle ordinate (y).La modalità interpretativa è pertanto la stessa del grafico 1, vale a dire che ogni punto che non è posizionato sulla retta rossa (y=x) ha modificato la propria area gomitolo (relativamente al singolo appoggio) con l’applicazione dei magneti.Con un valore di soglia di 15 mm^2 si nota che il 49% (per il piede sx) e il 38% (per il dx) della popolazione (vale a dire rispettivamente 50 e 39 pazienti su 102) ha variato l’area gomitolo di una quantità superiore del valore soglia.Inoltre dalla pendenza della retta di tendenza (Y=0,83x per sx e Y=0,87x per dx) si evince che l’effetto dell’applicazione dei magneti va prevalentemente nella direzione di una riduzione dell’area gomitolo (in quanto il coefficiente angolare è minore di 1).La riduzione dell’area gomitolo è verosimilmente associabile ad una migliore stabilità.

y = 0,85x

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

0,90

1,00

0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80 0,90 1,00

Post

-#

Pre - #

Rapporto di forma (>0,155) "Pre" vs "Post" TMT

Totale

Lineare (Totale)

46/102=45%

Graf. 4: Rappresentazione schematica della variazione del rapporto di forma dei 102 pazienti sottoposti ad esame.

Il grafico 4 rappresenta infine l’ultimo dei 4 parametri presi in considerazione in questo studio, esso è costituito dal rapporto tra le oscillazioni in direzione latero-laterale e quelle in direzione antero-posteriore.Come per i grafici 1-3 anche in questo caso la rappresentazione visualizza la situazione PRE sulle ascisse (x) e quella POST sulle ordinate (y).I valori del rapporto di forma sono tendenzialmente inferiori a 1 e centrati sul valore di 0,5, tuttavia da un’analisi più accurata emerge che anche in questo l’effetto dei magneti non è trascurabile.Circa il 45% della popolazione infatti (46 pazienti su 102) mostra variazioni del parametro di forma superiori al valore soglia (0,155) con tendenza ad una riduzione del parametro stesso (Y=0,85x).Valori bassi del parametro considerato indicano un maggiore numero di oscillazioni ant-post rispetto a quelle lat-lat, il che è in accordo con una migliorata stabilità.Infatti la fisiologica anatomia del piede tende a favorire una maggiore stabilità/controllo in direzione antero-posteriore.Per cui a pari oscillazioni in quella direzione, il paziente avrà una maggiore stabilità se sarà in grado di ridurre le oscillazioni latero-laterali riducendo cioè il rapporto di forma.

Risultati

Dall’analisi dei parametri utilizzati emerge un effetto evidentemente significativo, indotto dall’applicazione dei magneti, sull’assetto postura dei pazienti esaminati.Tale effetto, vale la pena sottolinearlo, è immediato in quanto misurato esattamente dopo l’applicazione dei magneti stessi senza alcuna modifica delle condizioni al contorno (il paziente rimane sulla pedana con i piedi posizionati esattamente nello stesso modo e senza alcun possibile effetto dovuto alla stanchezza vista l’esiguità del tempo di acquisizione).Ogni singolo parametro è variato, in maniera significativa, tra il 40 % e il 55% dei pazienti (Tab.1).Se si considerano invece pazienti che hanno avuto almeno 1 variazione significativa (tra le 4 considerate) la percentuale sale al 90% (Tab.2).Da quanto detto emerge dunque che nel 90% dei casi l’applicazione dei magneti genera una variazione non trascurabile in almeno uno dei parametri strettamente collegabile all’assetto posturale.Occorre ricordare che fra le finalità di questo lavoro di ricerca non rientra considerare un eventuale effetto migliorativo della TMT a livello posturale.Quello che si è voluto cercare di dimostrare è l’effetto immediato, tangibile e ben misurabile dei magneti sulla postura di una persona.In ultima analisi una variazione spaziale tridimensionale del soggetto in conseguenza di applicazione di TMT.Se comunque si volesse andare oltre ci si potrebbe tuttavia spingere in considerazioni più profonde che, in virtù della bontà e degli effetti migliorativi posturali ottenuti, potrebbero divenire fonte e stimolo per un successivo lavoro di indagine.Dall’analisi dei parametri considerati infatti ci si potrebbe soffermare su quelle variazioni che effettivamente portano ad una situazione migliorativa e cioè, considerando i parametri valutati:

1) una riduzione della differenza di peso sui singoli appoggi;2) una riduzione dell’area gomitolo sui singoli appoggi;

il punto 1 indica sostanzialmente il passaggio ad una situazione di maggior equilibrio (peso) mentre il punto 2 afferisce ad una maggiore stabilità (oscillazioni), si è tralasciato invece l’interpretazione del parametro del rapporto di forma in quanto di non chiara e sicura individuazione. Alla luce dei punti 1 e 2 si evince pertanto che più della metà dei campioni che hanno evidenziato variazioni sopra la soglia hanno effettivamente avuto una riduzione di tale parametro andando verso situazioni o di maggior equilibrio o di maggiore stabilità (Tab.3).

Conclusioni

Tutti i dati raccolti in questo studio riguardano una popolazione che per quanto limitata al numero di 102 campioni è comunque significativa per una situazione normale.I campioni analizzati, oltre ad essere equamente distribuiti per sesso e per età, hanno infatti un grado di problematicità che va dal completamente trascurabile al cronico.In quest’ottica lo studio statistico è assolutamente completo non essendo viziato da limiti sulla popolazione.Alla luce dei tests eseguiti e dei risultati ottenuti possiamo affermare che l’applicazione dei magneti in modalità “trazione spalle”, secondo il protocollo TMT scelto per questo studio, influisce in maniera sensibile sulla postura del campione per almeno il 90% dei casi considerati.Per influenza posturale intendiamo una evidente variazione spaziale tridimensionale misurata a livello della pedana stabilometrica e conseguente (in questo caso) all’applicazione dei sensori al neodimio (magneti utilizzati nella TMT).Il parametro che più sembra sensibile all’azione dei magneti sembra essere la distribuzione di peso sui singoli appoggi, sx e dx, parametro che nel 55% della popolazione è variato in maniera significativa a seguito dell’applicazione della TMT.Con i concetti sopra esposti si ritiene dimostrabile e dimostrato l’effetto fisico-meccanico dei campi magnetici utilizzati.Tale risultante appare in grado di interagire, condizionandolo e modificandolo, con un sistema dinamico complesso come quello posturale umano.Molte domande e molte ipotesi scaturiscono in maniera esponenziale quando ci si addentra nel percorso della ricerca creando, apparentemente, quasi più incomprensione e confusione del momento iniziale.In realtà tale è l’essenza stessa della conoscenza, intesa come sapere ed apprendimento.Ci si propone, in un auspicabile ricerca futura, di chiarire ed interpretare in maniera soddisfacente quegli intimi e complessi schemi funzionali che hanno portato a questi interessanti risultati riguardanti la postura umana.Si conclude affermando, a sostegno di quanto esposto, che i risultati ottenuti in questa ricerca appaiono perfettamente in linea con la clinica, intesa come esperienza quotidiana sul campo, del nostro Poliambulatorio Gemini in circa un decennio di TMT e quindi di campi magnetici.Tali risultati sono pertanto, per noi, una conferma e non una novità.

Tabelle

Num.%

variazioni di differenza di peso tra PRE e POST intese in senso assoluto, per cui sia diminuzioni che

aumenti

variazioni di area gomitolo tra PRE e POST intese in senso assoluto, per cui sia

diminuzioni che aumenti

variazioni di area gomitolo tra PRE e POST intese in senso assoluto, per cui sia

diminuzioni che aumenti

Differenza dei parametri fondamentali tra la situazione PRE e quella POST TMT misurata su pedana stabilometrica

3938,24%

4645,10%

Campioni sopra la soglia

5553,92%

5049,02%

fattore di soglia : DArea> 15 mm2 fattore di soglia: DR>0,155

rapporto di formaR=S oscilaz. Lat-Lat/S oscillaz. Ant-Post

area gomitolo piede dx

variazioni del rapporto di forma tra PRE e POST intese in senso assoluto, per cui sia diminuzioni che aumenti

fattore di soglia : DP> 1,5 kg fattore di soglia : DArea> 15 mm2

area gomitolo piede sx|peso piede Sx- peso piede Dx|

Tab.1: Riepilogo delle variazioni dei parametri ritenuti significativi.

Num.

%

8

90,20% 59,80% 28,43% 7,84%

Variazioni significative dei

parametri

92 61 29

almeno 1 parametro più di 1 parametro tutti e 4 parametri più di 2 parametri

Ripartizione dei singoli parametri sulla popolazione ossia presenza simultanea di una o più variazioni significative

Tab.2: Ripartizione dei singoli parametri sulla popolazione esaminata.

Num.

%

Parametro non considerato

33 28 19fattore di soglia : DP> 1,5 kg fattore di soglia : DArea> 15 mm2 fattore di soglia : DArea> 15 mm2

Campioni sopra la soglia

variazioni di differenza di peso tra PRE e POST intese solo come diminuzioni

variazioni di area gomitolo tra PRE e POST intese solo come diminuzioni

variazioni di area gomitolo tra PRE e POST intese solo come diminuzioni

32,35% 27,45% 18,63%

(peso piede Sx- peso piede Dx) area gomitolo piede sx area gomitolo piede dx rapporto di formaR=S oscilaz. Lat-Lat/S oscillaz. Ant-Post

Variazioni considerate indicative di un miglioramento posturale

Tab.3: Variazioni considerate indicative di un miglioramento posturale.

Foto

Foto 1: esempio di prova con pedana stabilometrica.

BIBLIOGRAFIA

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Come gira la testa - Sport e Medicina 5/2000