VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE · 128/2010 che definiscono le specifiche per...

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Regione Friuli Venezia-Giulia COMUNE DI PASIANO DI PORDENONE Prov. di Pordenone VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE V A R I AN T E 12 VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A V.A.S. Ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 128/2010 e dell’art. 4 della L.R. 16/2008 (agg. L.R. 13/2009) Il TECNICO Dott. Pianif. Michele MARANGONI - Arch. Francesco DONATO Pasiano di Pordenone, settembre 2013

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Regione Friuli Venezia-Giulia

COMUNE DI PASIANO DI PORDENONE

Prov. di Pordenone

VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE

V A R I AN T E

12

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A V.A.S.

Ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 128/2010 e dell’art. 4 della L.R. 16/2008 (agg. L.R. 13/2009) Il TECNICO Dott. Pianif. Michele MARANGONI - Arch. Francesco DONATO

Pasiano di Pordenone, settembre 2013

Sommario

. Premessa:

. legislazione di riferimento:

. Procedura operativa:

. Caratteristiche ambientali dell'area vasta:

. Caratteristiche del Piano:

. Caratteristiche degli eventuali impatti:

. Conclusioni:

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ AL PROCEDIMENTO DI

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) Relativi alla variante N. 12 del vigente P.R.G.C.

Premessa: La proposta di variante al piano riguarda una modesta porzione di territorio agricolo, attualmente ricadente in zona “E4” di interesse agricolo-paesaggistico, del vigente strumento urbanistico, da adeguare in termini di zonizzazione ad una restante porzione classificata come zona “E6” di interesse agricolo. Individuazione catastale:

- foglio di mappa n. 18 particelle nn. 40-44 di proprietà del Signor MIOTTO Claudio;

- superficie complessiva degli appezzamenti ricadenti in zona E4 ed E6, Ha. 4.42.50;

- superficie ricadente in zona “E4” di interesse agricolo-paesaggistico e oggetto di variante circa mq. 16.485.

La variante al piano ha l’obiettivo di riqualificare l’area in “adeguamento allo stato dei luoghi” così come previsto dai limiti di flessibilità di piano (2%), delle attuali N.T.A. del P.R.G.C. La breve descrizione di cui sopra consente al meglio di contestualizzare la forma di valutazione prevista dal D.Lgs. 152/2006 ovvero la “Valutazione Ambientale Strategica” (V.A.S.). 1. Normativa di riferimento

comunitaria La valutazione ambientale strategica è stata introdotta nella comunità europea dalla direttiva 2001/42/CE [1], entrata in vigore il 21 luglio 2001, che rappresenta un importante passo avanti nel contesto del diritto ambientale europeo.

nazionale A livello nazionale la direttiva 2001/42/CE è stata recepita con la parte seconda del d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152 successivamente modificato, dal d.lgs 04/2008 e dal d.lgs. 128/2010 [2].

Ulteriori specifiche sul processo di VAS vengono date dall’art.16 della legge urbanistica nazionale (l.1150/1942), così come modificata dall’art.5, comma 8 del d.l. 70/2011.

regionale Il d.lgs 04/2008, entrato in vigore il 13 febbraio 2008, dava un anno di tempo alle regioni per adeguare il proprio ordinamento. Scaduto tale termine, il 13 febbraio 2009, trovano diretta applicazione le disposizioni del decreto stesso, ovvero le disposizioni regionali vigenti in quanto compatibili.

Nelle more dell’adozione di una propria e specifica regolamentazione, la Regione applica pertanto la normativa comunitaria e statale.

La valutazione ambientale strategica applicata agli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, è stata normata per alcuni aspetti particolari, dall’articolo

4 della l.r. 5 dicembre 2008, n. 16, modificato ed integrato dalla l.r. 13/2009 (di seguito l.r. 16/2008 s.m.i.).

Note:

[1] direttiva 2001/42/ce del parlamento europeo e del consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. [2] norme in materia ambientale "codice dell'ambiente".

Il presente fascicolo costituisce elaborato ai fini della Verifica di Assoggettabilità a VAS della proposta di variante N. 12 al Piano Regolatore Comunale (PRGC) del Comune di Pasiano di Pordenone. La verifica ha lo scopo di valutare in modo esaustivo le caratteristiche della variante al piano, considerando le peculiarità degli impatti ambientali derivanti dalla sua attuazione e delle aree potenzialmente coinvolte da essi. La VAS, Valutazione Ambientale Strategica, prevista a livello europeo, recepita e regolamentata a livello nazionale e regionale, è un processo di precauzione basato sul concetto di sviluppo sostenibile e atto alla valutazione dei possibili effetti sull’ambiente derivanti dall’adozione e dall’attuazione di piani e programmi. La proposta di variante viene sottoposta a procedura di Valutazione Ambientale in base alla Direttiva comunitaria 2001/42/CE del 27 giugno 2001 in materia di V.A.S., recepita a livello nazionale dal D.Lgs. 128/2010, correttivo al Testo Unico Ambiente, D.Lgs.152/2006, che all’art. 6 specifica i piani da sottoporre a VAS, e all’art. 12 norma la verifica di assoggettabilità a VAS, detta anche fase di screening. In base a quanto specificato nel D.Lgs 152/2006, la VAS riguarda tutti i piani e programmi (P/P) di intervento sul territorio ed è preordinata a garantire che gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti P/P siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione (art. 4). I P/P soggetti alla VAS sono quelli di cui all’art. 6 (oggetto della disciplina), che riguardano i settori agricolo, forestale, energetico, della pesca, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale e della destinazione dei suoli e che costituiscano quadro di riferimento per la realizzazione di interventi soggetti alla VIA. Per altri P/P o in caso di modifiche non sostanziali di quelli soprannominati, si deve condurre una fase di verifica preventiva per stabilire la necessità o meno di sottoposizione a VAS del P/P in esame. La VAS si esplica prima dell’approvazione del P/P e si conclude con un giudizio di compatibilità ambientale emesso dall’autorità competente per la valutazione. Si ricorda come, in assenza di specifiche norme regionali, il sopraccitato Decreto 152/2006, come agg. dal 128/2010, abbia completamente sostituito le precedenti norme in materia di VAS indicate dalla L.R. 11/2005 “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Regione Friuli Venezia Giulia derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee”. Come contributo al Decreto nazionale, l’art 4 della Legge Regionale 16/2008 del Friuli Venezia Giulia “Omnibus” al comma 3 stabilisce che “l’autorità competente (la Giunta comunale) valuta, sulla base della presente relazione allegata al piano con i contenuti di cui all’allegato I della parte II del decreto legislativo 152/2006, se le previsioni derivanti dall’approvazione del piano possono avere effetti significativi sull’ambiente”, come da modifiche dall’art. 35 della L.R. 13/2009 e dall’art. 3 comma 25 della L.R. 72/2009 (Legge finanziaria 2010).

2. Procedura operativa Riferimento per la stesura del presente elaborato sono state le indicazioni contenute nella Direttiva e nel Decreto di recepimento, e nei rispettivi allegati, nello specifico l’Allegato II della direttiva 2001/42/CE e l’Allegato I del D.Lgs. 128/2010 che definiscono le specifiche per l’elaborazione del Documento di Sintesi (ovvero Verifica di Assoggettabilità) della proposta di variante N. 12 al PRGC del comune di Pasiano di Pordenone. Per gli aspetti metodologici di analisi e valutazione, si è fatto riferimento alle principali linee guida in materia di VAS emerse a livello regionale, nazionale ed internazionale, sia precedenti all’approvazione della Direttiva CE/42/2001, sia successive, ovvero, in via indicativa e non esaustiva:

- Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi strutturali dell’Unione europea, Commissione europea, DG XI, 1998;

- Linee guida per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Fondi strutturali 2000-2006, Allegato 2 al Supplemento al mensile del Ministero dell’Ambiente “L’ambiente informa” n. 9, 1999;

- Attuazione della Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati Piani e Programmi sull’ambiente, Studio DG Ambiente CE, 2004;

Come indicato dall’allegato I del D.Lgs. 128/2010, i contenuti della Verifica di

Assoggettabilità, o fase di screening, vertono solo sulle componenti ambientali

effettivamente interessate dalle modifiche introdotte dalla variante al Piano.

Vengono al contrario escluse dalla Verifica le analisi delle caratteristiche del

territorio che sono oggettivamente non interessate dalle modifiche introdotte

dalla variante (tab. 1).

Tabella 1. Corrispondenza tra i contenuti della Verifica e i criteri dell’Allegato I del D.Lgs 128/2010. Criteri Allegato 1 (D. Lgs. 128/2010) Contenuti della Verifica di Assoggettabilità Criteri Allegato 1 (D.Lgs. 128/2010)

Contenuti della verifica di assoggettabilità

CARATTERISTICHE DEL PIANO tenendo conto, in particolare, di:

in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati

Il Comune di Pasiano di Pordenone è dotato di Piano Regolatore Generale Comunale, adeguato alla Legge 52/91

problemi ambientali pertinenti al piano o al programma

Esclusi già in fase preliminare

la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente

Esclusi già in fase preliminare

CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI e DELLE AREE INTERESSATE tenendo conto, in particolare, di:

probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti

carattere cumulativo degli impatti

Esclusi già in fase preliminare

Natura transfrontaliera degli impatti

Esclusi già in fase preliminare.

rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti)

Esclusi già in fase preliminare

entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate)

Viene individuata l’area di influenza della variante al PRGC, ricadente nel solo Comune di Pasiano di Pordenone

valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: - delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, - del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo

Esclusi già in fase preliminare

impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

Esclusi già in fase preliminare

2.1 Iter procedurale

In riferimento alle leggi sopraindicate le fasi della procedura di VAS sono:

1. incarico per la predisposizione del documento di sintesi e individuazione

figura competente per la redazione della VAS;

2. individuazione del proponente: il Signori MIOTTO Claudio, che ha proposto la

variante al piano urbanistico ovvero avvalendosi per gli aspetti tecnici dello

Studio di Architettura eco-sostenibile del Dott. Pianif. Michele MARANGONI di

Pasiano di Pordenone e dell’Arch. Francesco DONATO.

Autorità procedente: Consiglio Comunale;

Autorità competente: la Giunta Comunale di Pasiano di Pordenone.

3. definizione dello schema operativo, individuazione dei soggetti interessati e

definizione delle modalità di informazione e comunicazione;

4. elaborazione della Verifica di Assoggettabilità a VAS;

5. informazione circa la decisione e le conclusioni adottate: invio copie al

Comune e in allegato ai documenti di relazione agli organi preposti alla

valutazione urbanistica del Piano:

Regione FVG, oltre alle A.C.A., se individuate.

3. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL'AREA VASTA L’area in oggetto si trova in via Bosco di Cecchini, posta tra la strada comunale

(a ovest), un insediamento residenziale singolo a nord/nord-ovest, consistente

area a vigneti a nord/nord-est e successiva zona industriale di Cecchini, a sud-

est con una modesta zona antropizzata di tipo residenziale, a sud con un

terreno a vigneto ed altri appezzamenti di terreni con colture di tipo estensivo.

Ha una forma irregolare con allineamenti sui fronti nord, ovest e sud.

All’interno del mappale n. 44 vi è un fabbricato ex rurale (mappale n. 45) ora

destinato a residenze (stessa proprietà MIOTTO Claudio).

Figura 1. Ortofoto del territorio del comune di Pasiano di Pordenone e aree limitrofe

Ortofoto con delimitazione della proprietà

Estratto dal vigente P.R.G.C.

Nuova zonizzazione in variante

4. Definizione della “Facies Litologica”: Secondo la Convenzione di ricerca per la redazione della mappa del rischio sismico regionale ai fini della Protezione Civile – RELAZIONE DELLA I FASE DELLA RICERCA redatta dall’Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine, conclusasi nel luglio 1999, il terreno in oggetto è stato classificato di tipo “soffice” ovvero i punti in cui i primi 30 metri di sottosuolo sono costituiti prevalentemente la litotipi appartenenti nel dettaglio alle seguenti classi: C6 Marne molto argillose, argille marnose, argille molto consolidate e

consolidate 5%

C7 Argille dure, sedimenti sabbioso-ghiaiosi,limosi, densi, sedimenti sabbiosi grossolani

45%

C8 Sedimenti sabbioso-ghiaiosi con limo, densi, con presenza locale di lenti o strati limo-argillosi di limitata potenza con ciotole inclusi grossolani, sedimenti sabbioso-limosi mediamente densi, argille dure

45%

C10 Sedimenti sabbioso-argilosi con frazioni ghiaiose, molto sciolti con lenti limose od orizzonti argillosi plastici o soffici, sedimenti sabbioso fini, omogenei, riporti detricici recenti

5%

Tutto il territorio comunale è classificato in zona sismica di categoria 3, zona a rischio basso.

Ambiente idrico Nella zona sono presenti due corsi d'acqua naturali principali iscritti nell’elenco ai sensi dell’art. 142, comma 1, lett. c, del Regio Decreto 11 dicembre 1933 n. 1775; uno è il Meduna che si sviluppa nei margini territoriali ad ovest, l’altro è il fiume Fiume, con posizione est-sud. L’altro corso d’acqua di minore importanza è lo scolo “Fossatiella” che scende da nord verso sud per poi piegare a est passando a circa ml. 180 dalla zona interessata dalla variante. Gli altri corsi d’acqua invece risultano essere ad una distanza notevolmente maggiore. Relazione con il P.AI.L.: l’intera proprietà ricade all’interno dello studio complessivo dell’Autorita’ di Bacino del fiume Livenza, ed in particolare nella zona P1 (area di pericolosità idraulica limitata).

Figura 2. Estratto del territorio con indicazione dell’area interessata 5. Caratteristiche del Piano Il piano regolatore generale comunale di Pasiano di Pordenone è adeguato alla legge regionale 52/1991 (seconda legge urbanistica regionale) e al decreto regionale 126/1995 (revisione degli standards urbanistici regionali). La variante N. 12 prevede di uniformare l’attuale zona “E4” di interesse agricolo paesaggistico in zona “E6” di interesse agricolo, mantenendo inalterate le medesime N.T.A. relative alle zone “E6”. 5a. Caratteristiche degli eventuali impatti Come da linee guida si procede alla valutazione dei singoli impatti previsti dall’attuazione delle previsioni della variante N. 12, in modo da considerare l’impatto ambientale di tutte le modifiche.

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI Interferenze della variante con l’ambiente: La realizzazione di questa variante comporta una minima variazione delle caratteristiche ambientali della zona interessata, che si traduce però in effetti positivi. Sostanzialmente, la presenza di una leggera depressione del terreno (di circa 2-300 mq) vincola le lavorazioni costringendo di fatto a lasciare incolta una parte di terreno; con le attuali norme di piano non risulta possibile effettuare alcun intervento di bonifica e questo limita di fatto l’esercizio della coltivazione sull’intero appezzamento. Con la variante, potrà essere sistemata la depressione del terreno e ricalibrato il fosso a est al fine di permettere un regolare scolo delle acque meteoriche a beneficio di un miglior assetto idrogeologico. Nel presente paragrafo sono discusse le interferenze ambientali relative alla lavorazione di detti terreni sulle componenti ambientali riportate sulla successiva Tabella A. Atmosfera Le interferenze ambientali potenziali possono essere connesse a: considerato che attualmente quasi tutto l’appezzamento viene lavorato, le emissioni da macchine operatrici e da mezzi di trasporto. Possono considerarsi invariati quindi non significative. Potrà eventualmente esserci un maggior carico nell’unico momento di sistemazione dei terreni. Anche in questo caso l'interferenza non appare significativa; infatti: - anche stimando un numero di mezzi di trasporto pesante di n. 3 (valore da considerare sovrastimato), tale valore non risulta di per sé importante, in particolare considerando che questi mezzi saranno utilizzati solamente per un brevissimo periodo; - allo stesso modo non risulta critico il numero di mezzi pesanti in movimento; infatti tutto il materiale che eventualmente dovesse essere movimentato, verrebbe riutilizzato in loco, quindi il numero massimo di camion o mezzi pesanti circolanti non è certamente critico per quanto riguarda le emissioni di inquinanti. Ambiente idrico Non si prevede nessuna interferenza potenziale né con l'ambiente idrico sotterraneo né con quello superficiale, ad esclusione della pulizia e ricalibratura del fossato posto a est che porterà tra l’altro effetti positivi per un migliore scolo delle acque meteoriche. Rumore Durante la fase delle sistemazioni agrarie sopra descritte, si richiede l'utilizzo di macchine operatrici che determinano emissione di rumore nei luoghi nell'intorno dell'area interessata, ma scarsamente insediata. L'interferenza, anche se significativa, ha carattere temporaneo; per quanto riguarda le normali fasi di lavoro, nulla cambierà rispetto a quanto accade oggi.

Tabella A -Identificazione delle interferenze significative potenziali Attività Atmosfera Ambiente

idrico Suolo e sottosuolo

Rifiuti Rumore

Emungimento acque

N N N “*” Marginale e controllato

N

Movimento di terreno

“t” Polverosità temporanea

N N “t”

Emissioni in atmosfera

N

LEGENDA: “t” = impatto temporaneo N = impatto nullo “*” = impatto non significativo Effetti sull’aria e sul clima: nessun effetto andrà ad incidere su detti fattori Effetti sulla risorsa idrica e sul sistema approvvigionamento-smaltimento: nessun effetto andrà ad incidere su detti fattori Effetti sul sistema suolo: L’area è già quasi completamente oggetto di lavorazioni per fini agricoli pertanto la sua sistemazione otterrà solamente effetti positivi. Effetti sul clima acustico: nessun effetto andrà ad incidere su detto fattore se non nelle uniche fasi di sistemazione agraria. Effetti su flora e fauna: Allo stato attuale non vi sono elementi tali da valorizzare queste componenti quindi, per la trasformazione proposta in variante non emergono punti di criticità. Effetti sul sistema energetico: Nessun effetto andrà ad incidere su detto fattore. Effetti sul sistema rifiuti: Dal punto di vista di un eventuale incremento della produzione di rifiuti, và considerato che trattasi dell’esercizio dell’agricoltura mediante l’utilizzo anche di rifiuti speciali (comunque normati da specifiche leggi di settore) ma che nella fattispecie producono sul posto una piccola quantità che per la tipologia di merce trattata, si ritiene che l’effetto abbia impatto non significativo. Effetti sul paesaggio: Nulla viene a cambiare sotto il profilo paesaggistico se non per un futuro livellamento della depressione di quella piccola porzione di terreno sopra citato. Effetti sulla salute: Dal punto di vista della salute gli interventi previsti non producono alcun effetto significativo.

Fattibilità dell’intervento previsto (aspetto geomorfologico, idraulico e sismico) L’area è inclusa nel “Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del fiume Livenza) dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Livenza, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione con pericolosità idraulica P1 per la quale non si prevedono prescrizioni particolari ed in pericolosità sismica 3 (bassa) per la quale non sono prescritte indagini di approfondimento da condursi ai sensi della normativa tecnica vigente nel caso di interventi agricoli diretti. Considerazioni conclusive Visti gli elaborati di variante N. 12, redatti da STAUARCHITETTI - Arch. Francesco DONATO via F.lli Bandiera n. 40 Pordenone, predisponendo il presente documento di screening di V.A.S., ovvero di Verifica di Assoggettabilità, previsto dalla normativa europea, nazionale e regionale, che, tra le altre, specifica che:

- le modifiche introdotte non rientrano tra le categorie di opere assoggettabili a prescindere a procedura di V.I.A. definite dal D.lgs 152/2006 s.m.i. – allegati II, III e IV;

- l’entità delle pressioni e degli impatti ambientali attesi dall’attuazione della variante vengono considerati sostenibili da questa verifica, considerando tutti i conseguenti impatti ambientali, a breve e a lungo termine;

- l’area di influenza delle modifiche portate dalla variante è limitata a scala locale;

- gli impatti ambientali di cui ai punti precedenti non ricadono in aree vincolate quali SIC, ZPS, ARIA o biotopi naturali;

- la variante rientra nella normale e consueta gestione delle esigenze urbanistiche da parte dell’Amministrazione Comunale di Pasiano di Pordenone e che è intenzione dell’Amministrazione comunale stessa rendere operative;

- la variante rientra nei limiti di flessibilità (2%) del piano regolatore vigente;

- le N.T.A. del P.R.G.C. del Comune di Pasiano di Pordenone prevedono la riduzione delle zone “E4” nei limiti complessivi del 2% per “adeguamento a stato dei luoghi”;

Adottando il presente elaborato di screening di V.A.S., l’autorità competente in materia, ossia la Giunta Comunale di Pasiano di Pordenone conclude che, nel suo complesso, la variante N. 12 al PRGC del comune di Pasiano di Pordenone non debba essere assoggettata a procedura di Valutazione Ambientale Strategica.

Pasiano di Pordenone, settembre 2013

Dott. Pianif. Michele MARANGONI Arch. Francesco DONATO