VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E...

29
VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E ASPETTI NORMATIVI NELLE PISCINE AD USO NATATORIO E PER IL BENESSERE ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ - ROMA Polo Natatorio del Foro Italico 19 - 20 ottobre 2017 PRINCIPALI NORMATIVE E REQUISITI MINIMI PER L’AGIBILITA’ DI UN IMPIANTO NATATORIO Relatore: ING. MARCO PASCOLI

Transcript of VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E...

Page 1: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO-SANITARI E ASPETTI NORMATIVI NELLE PISCINE

AD USO NATATORIO E PER IL BENESSERE

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ - ROMA

Polo Natatorio del Foro Italico 19 - 20 ottobre 2017

PRINCIPALI NORMATIVE E REQUISITI MINIMI PER L’AGIBILITA’ DI UN IMPIANTO NATATORIO

Relatore: ING. MARCO PASCOLI

Page 2: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

L’articolo 67 del DPR 380/2001 cita:

Comma 1: «il collaudo statico è necessario per tutte le costruzioni di cui all’art. 53,

comma 1 (opere in c.a. , c.a. precompresso e a struttura metallica), la

cui sicurezza possa interessare la pubblica incolumità»

Comma 8: «Per il rilascio della licenza d’uso o di agibilità,....... occorre

presentare all’amministrazione comunale una copia del certificato di

collaudo.»

1 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

CERTIFICATO DI COLLAUDO STATICO

Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380

Page 3: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

2 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

CERTIFICATO DI IDONEITA’ STATICA

Riferimento: D.M. 18 marzo 1996

L’art. 3, per gli impianti di nuova costruzione o in caso di modifiche di quelli

esistenti,

e l’art. 21, per gli impianti sportivi esistenti, prevedono che:

«Su specifica richiesta della commissione provinciale di vigilanza, e comunque ogni

10 anni a far data dal certificato di collaudo statico, deve essere prodotto alla

Prefettura competente per territorio, ed al comune, un certificato di idoneità statica

dell’impianto, rilasciato da tecnico abilitato.»

Page 4: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

Le ordinanze del P.C.M. n. 3274/03, n. 3316/03 e n. 3431/05 hanno introdotto l’obbligo di

procedere alla valutazione di sicurezza sismica.

In particolare l’art. 2 comma 3 dell’Ordinanza n. 3274/03 cita:

“È fatto obbligo di procedere a verifica, da effettuarsi a cura dei rispettivi proprietari, ai sensi

delle norme di cui ai suddetti allegati, sia degli edifici di interesse strategico e delle opere

infrastrutturali la cui funzionalità durante gli interventi sismici assume rilievo fondamentale per le

finalità di protezione civile, sia degli edifici e delle opere infrastrutturali che possono assumere

rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso.

Le verifiche di cui al presente comma dovranno essere effettuate entro cinque anni dalla data

della presente ordinanza e riguardare in via prioritaria edifici ed opere ubicate nelle zone

sismiche 1 e 2.”

3 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

VALUTAZIONE SICUREZZA SISMICA

Riferimento: Ordinanze P.C.M. n°3274/03 e n° 3316/03D.P.C.M. 21/10/2003

Page 5: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

Secondo l’O.P.C.M. n. 3274 / 2003 le verifiche dovevano essere eseguite entro 5 anni dalla

pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della suddetta, pertanto entro l’anno 2008.

Dopo diverse proroghe accordate nel tempo il termine è stato definito con la Legge di Stabilità

2013 ( art. 421 Legge 24-12-2012 n. 228, G.U. del 29-12-2012) ed è scaduto il 31 marzo 2013.

Quindi:

- la valutazione di sicurezza sismica,

- il progetto di adeguamento sismico,

- i lavori,

sono necessari per produrre il Certificato di Idoneità statica.

4 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

VALUTAZIONE SICUREZZA SISMICA

Page 6: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

La definizione di quali siano gli edifici e le opere strategiche e quali siano quelle rilevanti è

presente nel D.P.C.M. 21 ottobre 2003, precisamente negli elenchi A e B contenuti nell’allegato 1

di tale norma.

In particolare l’elenco B al comma 1.1 definisce quali siano gli edifici di tipo rilevante :

“Edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell’ambito

dei quali siano presenti comunità di dimensioni significative, nonché edifici e strutture aperti al

pubblico suscettibili di grande affollamento, il cui collasso può comportare gravi

conseguenze in termini di perdite di vite umane”.

5 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

VALUTAZIONE SICUREZZA SISMICA

Page 7: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

Gli edifici rilevanti dovrebbero essere individuati dalla Protezione Civile in ambito regionale,

tuttavia alcune tipologie di strutture sono generalmente individuate come tali, in particolare gli

edifici in tutto o in parte destinati ad attività di:

- Scuole di ogni ordine e grado, siano esse pubbliche o private;

- Stadi, palazzetti dello sport, palestre, strutture sportive in generale;

- Strutture ricreative in generale;

- Edifici ad uso pubblico per spettacoli, convegni e manifestazioni con capienza superiore a

100 unità;

- Edifici ad uso pubblico di dimensioni significative e soggette a grande affollamento.

QUINDI TUTTI GLI IMPIANTI NATATORI SONO SOGGETTI ALL’OBBLIGO DEL

CERTIFICATO DI IDONEITA’ STATICA ED ALL’ADEGUAMENTO SISMICO.

6 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

VALUTAZIONE SICUREZZA SISMICA

Page 8: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

Per titolare dell’impianto deve intendersi il proprietario, salvo che la gestione sia affidata

ad altro soggetto in base ad un titolo giuridico di concessione d’uso.

In particolare il titolare dell’impianto deve:

1- assolvere agli adempimenti di sicurezza ed igiene sul lavoro se ha lavoratori subordinati o

equiparati;

2- risarcire i danni causati a terzi frequentanti l’impianto da condizioni di pericolo degli ambienti

dell’impianto ai sensi degli articoli 2043 e 2050 del Codice Civile;

3- dare attuazione agli obblighi connessi con la sicurezza degli impianti tecnici di cui al D.M.

37/2008;

4- predisporre un piano di sicurezza dell’impianto con capacità superiore a 100 persone ai sensi

dell’art. 19 del D.M. 18 marzo 1996.

Da ciò scaturisce che se un impianto natatorio non è sismicamente a norma, in caso di

incidente le assicurazioni non risarciscono e la responsabilità è a carico del gestore.

7 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

VALUTAZIONE SICUREZZA SISMICA

Page 9: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

La circolare cita:

« Non vi è dubbio, infatti, che le piscine natatorie devono essere assoggettate al controllo

preventivo della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo,

ed alla relativa disciplina configurata dalla ricordata circolare n. 16 del 15.2.1951 e dell'art. 20 del

D.M. 25.8.1989, soltanto quando esse possano essere qualificate come luogo pubblico o

aperto al pubblico.

Devono considerarsi tali gli impianti ai quali può accedere una pluralità indistinta di

persone (da intendersi sia il nuotatore che lo spettatore) previo pagamento o meno del prezzo

di un biglietto»

8 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

COMMISSIONE PROVINCIALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO – C.P.V.L.P.S.

Riferimento: Circolare n. 559/C del 12 gennaio 1995 , Ministero dell’Interno Dipartimento Pubblica Sicurezza, ex art. 80 T.U.L.P.S.

Page 10: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

9 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

COMMISSIONE PROVINCIALE DI VIGILANZA SUI LOCALI DI PUBBLICO SPETTACOLO – C.P.V.L.P.S.

ITER PROCEDURALE – ART. 3 D.M. 18 marzo 1996

1) il comune sottopone, durante l’iter di rilascio del PdC od approvazione se trattasi di opera

pubblica, il progetto alla Commissione Provinciale di Vigilanza;

2) la commissione redige un verbale di verifica della conformità del progetto;

3) a conclusione dei lavori il verbale di cui al punto 2) precedente deve essere allegato alla

documentazione da presentare per la richiesta di visita di constatazione da parte della

Commissione Provinciale di Vigilanza;

4) la commissione esegue la visita e rilascia un apposito verbale esprimendo il parere di

competenza;

5) tale verbale viene trasmesso al Sindaco ai fini del rilascio del Certificato di Agibilità.

Page 11: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

10 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

PARERE IN LINEA TECNICO SPORTIVA DEL C.O.N.I.Riferimento: R.D.L. del 2 febbraio 1939 n. 302

D.M. 18 marzo 1996

La necessità del parere tecnico del C.O.N.I. è stato introdotto con il Regio Decreto Legislativo n.

302 del 1939 ed era previsto per i campi sportivi con i loro impianti accessori e per le palestre e

piscine annesse agli edifici scolastici.

Tutto ciò è stato ribadito con:

- Legge n. 526 del 2 aprile 1968;

- D.P.R. n. 616 del 24 luglio 1977 all’art. 56, comma 2;

- Legge n. 65 del 6 marzo 1987 all’art. 2-bis, comma 3;

- D.M. 18 marzo 1996 all’art. 3.

Page 12: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

In caso di nuova costruzione di un impianto sportivo, oppure ampliamento o variazione delle

caratteristiche distributive e funzionali di quelli esistenti è necessario acquisire il parere in linea

tecnico sportiva da parte del C.O.N.I.-.

In particolare:

1) per un importo dei lavori fino ad Euro 1.032.913,80 è necessario il parere del Presidente del

Comitato Regionale del C.O.N.I.;

2) per un importo dei lavori maggiore di Euro 1.032.913,80 è necessario il parere della

Commissione Impianti Sportivi del C.O.N.I. di Roma.

Si vuole evidenziare che il parere C.O.N.I. è necessario ai fini dell’agibilità.

Infatti un membro C.O.N.I. fa parte della commissione provinciale di vigilanza il cui parere

è obbligatorio ai fini dell’agibilità.

11 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

PARERE IN LINEA TECNICO SPORTIVA DEL C.O.N.I.

Page 13: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

12 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

PARERE IGIENICO SANITARIORiferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380

L’art. 5, comma 3, lettera a) cita:

«Ai fini del rilascio del permesso di costruire, lo sportello unico per l’edilizia acquisisce…. gli atti

di assenso… necessari ai fini della realizzazione dell’intervento.

Nel novero di tali atti di assenso rientrano, in particolare:

a) il parere della Azienda Sanitaria Locale (ASL), nel caso in cui non possa essere sostituita

da una dichiarazione ai sensi dell’art. 20, comma 1;»

Page 14: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

13 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DICHIARAZIONI DI CONFORMITA’ DEGLI IMPIANTIRiferimento: Legge 46/90 , D.M. 22 gennaio 2008 n. 37

La Legge 46/90, ormai quasi completamente abrogata, all’art 11 prescriveva per il

rilascio del certificato di agibilità, l’acquisizione delle dichiarazioni di conformità.

Il D.M. 37 / 2008, che sostituisce la legge 46/90, riprende tale obbligo all’ art. 9 che

cita:

«Il certificato di agibilità è rilasciato….. previa acquisizione della dichiarazione di

conformità di cui all’art. 7....»

Page 15: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

15

14 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA Riferimento: Legge 9 gennaio 1991 n.10

A) Titolo II, art. 25, comma 1:

«Sono regolati dalle norme del presente titolo i consumi di energia negli edifici pubblici e

privati, qualunque sia la destinazione d’uso, ...... «

B) Titolo II, art. 28, comma 1:

«Il proprietario dell’edificio, o chi ne ha titolo, deve depositare in comune,.... insieme alla

denuncia di inizio dei lavori relativi alle opere di cui agli articoli 25 e 26, il progetto delle opere

stesse corredate da una relazione tecnica,..... che ne attesti la rispondenza alle

prescrizioni della presente legge.»

Page 16: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

15 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA

Tali prescrizioni sono state assorbite dal DPR 6 giugno 2001 n. 380 (Testo Unico in materia

edilizia) nella Parte II , Capo VI in particolare gli articoli dal 122 al 125.

L’art. 24, comma 1 del DPR 6 giugno 2001 n. 380 afferma che:

« il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di ........ risparmio energetico degli

edifici e degli impianti negli stessi installati,.....»

Inoltre l’art. 25 comma 1 del DPR 6 giugno 2001 n. 380 afferma che al momento della richiesta di

rilascio del certificato di agibilità è necessario presentare una « dichiarazione dell’impresa

installatrice che attesta la conformità degli impianti ...... alle prescrizioni di cui ....

all’articolo 1 della Legge 9 gennaio 1991 n.10»

Page 17: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

16 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICARiferimento: D.Lgs 19 agosto 2005 n.192

Art. 6, comma 1:

«A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione,

l'attestato di prestazione energetica degli edifici è rilasciato per edifici o le

unità immobiliari costruiti, venduti o locati ad un nuovo locatario e per gli

edifici indicati al comma 6.

Gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni

importanti, sono dotati di un attestato di prestazione energetica prima

del rilascio del certificato di agibilità.

Page 18: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

17 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA

Art. 6, comma 6:

«Nel caso di edifici utilizzati da pubbliche amministrazioni e aperti al

pubblico con superficie utile totale superiore a 500 mq, ove l'edificio non ne

sia già dotato, è fatto obbligo al proprietario o al soggetto responsabile

della gestione, di produrre l'attestato di prestazione energetica entro

centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e di

affiggere l'attestato di prestazione energetica con evidenza all'ingresso

dell'edificio stesso o in altro luogo chiaramente visibile al pubblico.

A partire dal 9 luglio 2015, la soglia di 500 mq di cui sopra, è abbassata a

250 mq.»

Page 19: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

18 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE

Riferimento: DPR 24 luglio 1996 n.503DPR 6 giugno 2001 n. 380

Con la Legge 104/92 all’art. 24, veniva prescitto per gli edifici pubblici e privati aperti al

pubblico:

1) la necessità della progettazione conforme alla Legge 13/1989 e DM 236/1989 sulle barriere

architettoniche,

2) la presentazione della documentazione grafica e della dichiarazione di conformità alla

normativa da parte del progettista,

3) la possibilità, per il sindaco, nel rilasciare il certificato di agibilità di richiedere una

dichiarazione resa da un tecnico abilitato.

Tali prescrizioni sono state riprese successivamente dall’art.21 del DPR 503/1996 per quanto

riguarda la fase di progettazione di cui ai punti 1 e 2 precedenti.

Page 20: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

19 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE

Inoltre il DPR 380/2001 all’art. 82, comma 1 prescrive, per quanto riguarda la progettazione, che

« Tutte le opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati aperti al pubblico sono eseguite

in conformità.... al regolamento approvato con DPR 24 luglio 1996 n.503...... e al DM 14 giugno

1989 n. 236.»

Al comma 3 cita« alle comunicazioni allo sportello unico dei progetti di esecuzione dei lavori

riguardanti edifici pubblici e aperti al pubblico, di cui al comma 1, sono allegate una

documentazione grafica..... e una dichiarazione di conformità alla normativa vigente in

materia di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche... .»

Quindi già in fase di progettazione deve essere presente tale dichiarazione

Altrimenti il comune non può verificare la conformità del progetto alla normativa specifica.

Page 21: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

20 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE

Per quanto riguarda l’agibilità all’art.82, comma 4 è prescritto che:

«il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, nel rilasciare il certificato di

agibilità per le opere di cui al comma 1, .... a tal fine può richiedere al proprietario dell’immobile

o all’interessato del permesso di costruire una dichiarazione resa sotto forma di perizia

giurata redatta da un tecnico abilitato.»

Infine l’art. 25, comma 3 del DPR 380/2001, riguardante il procedimento di agibilità, ribadisce che

per il rilascio del certificato di agibilità sia allegata la dichiarazione di conformità delle opere

realizzate alla normativa vigente in materia di accessibilità e superamento delle barriere

architettoniche di cui ....... all’articolo 82.

Page 22: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

21 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

In un impianto natatorio sono presenti varie attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai

sensi del DPR 151/2011:

- attività 49 – gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria ed impianti di

cogenerazione;

- attività 65 – locali di spettacolo e trattenimento in genere;

- attività 74 – impianto per la produzione di calore;

Con l’entrata in vigore del DPR 151/2011 il CPI viene rilasciato solo per le attività di Tipo C a

seguito della visita tecnica dei VV.F come previsto dall’art. 4, comma 3.

CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI - CPIRiferimento: DPR 1 agosto 2011 n.151

Page 23: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

E’ quindi obbligatorio per le attività di tipo:

- 49 / 3 / C e cioè per: «Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria.... ed impianti di

cogenerazione di potenza oltre i 700 KW.»

- 65 / 2 / C e cioè per: «Locali di spettacolo e di intrattenimento in genere, impianti e centri

sportivi, palestre, sia di carattere pubblico che privato, con

capienza superiore a 200 persone, ovvero di superficie lorda in

pianta al chiuso superiore a 200 mq.»

Quindi tutti gli impianti natatori.

- 74 / 3 / C e cioè per : «Impianti per la produzione di calore con potenzialità superiore a 700

KW»

Il CPI va rinnovato ogni 5 anni ai sensi dell’art. 5 comma 1.

SENZA C.P.I. L’EDIFICIO NON E’ AGIBILE

22 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI - CPI

Page 24: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

23 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

NOMINA DEL TERZO RESPONSABILE

Riferimento: DPR 16 aprile 2013 n.74D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152

L’art. 6 del DPR 74/2013 cita:

« L'esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione dell'impianto termico e il

rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica sono affidati al

responsabile dell'impianto, che può delegarle ad un terzo».

L’art 287 del D.Lgs 152/2006 cita:

«Il terzo responsabile, ai sensi dell’art. 287 del D.Lgs 152/2010, per impianti termici

della potenza superiore a 232 KW deve essere munito di un patentino di abilitazione».

Page 25: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

24 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DENUNCIA DI INSTALLAZIONI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHEATMOSFERICHE, DI DISPOSITIVI DI MESSA A TERRA DI IMPIANTI ELETTRICI E DIIMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSIRiferimento: D.P.R. 22 ottobre 2001 n. 462

- Art. 2, comma 1:

«La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione

contro le scariche atmosferiche non può essere effettuata prima della verifica eseguita

dall’installatore che rilascia la dichiarazione di conformità..... che equivale ..... ad

omologazione dell’impianto»

- Art. 2, comma 2:

«Entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro invia la

dichiarazione di conformità all’ISPESL ed all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti»

Ai sensi dell’art. 4, comma 1 la verifica periodica è OGNI CINQUE ANNI.

Page 26: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

25 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DENUNCIA I.N.A.I.L. ( EX I.S.P.E.S.L.) GENERATORI DI CALORERiferimento: D.M. 1 dicembre 1975

Circolare INAIL 28 febbraio 2011 A00-09/0001448/2011

In sintesi l’art. 18 prevede che l’installatore, per ogni impianto di potenzialità superiore a 35

KW e prima che si inizi la costruzione o la modifica, deve presentare una denuncia

all’Associazione nazionale per il controllo della combustione (ora I.N.A.I.L.) nei seguenti casi:

- nuova installazione

- modifiche che interessano i dispositivi di sicurezza e di protezione dei generatori

- sostituzione o modifica dei generatori comportante un aumento della potenzialità nominale o

una variazione della pressione di targa

Con la denuncia deve allegare il progetto firmato da ingegnere o tecnico abilitato.

Il progetto verrà esaminato comunicando il risultato al richiedente.

Page 27: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

26 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

DENUNCIA I.N.A.I.L. ( EX I.S.P.E.S.L.) GENERATORI DI CALORE

Se non è stato designato l’installatore la denuncia può essere presentata dall’utente.

L’art. 20 prevede che, successivamente alla conclusione dei lavori, debba essere richiesto il

sopralluogo per l’accertamento di conformità al progetto approvato.

Page 28: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

27 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICORiferimento: D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152

L’art. 124 del D.Lgs 152/2006 prevede che:

- tutti gli scarichi siano preventivamente autorizzati;

- l’autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio;

- Nel momento in cui si modifica la destinazione d’uso, si realizza un ampliamento o una

ristrutturazione tali da modificare qualitativamente e quantitativamente le caratteristiche dello

scarico si deve procedere con una nuova autorizzazione allo scarico.

Page 29: VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI IGIENICO- SANITARI E …old.iss.it/binary/mvaw/cont/16._Pascoli_Principali... · 2017-11-14 · Riferimento: D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 L’art.

28 – NORMATIVE PRINCIPALI DI RIFERIMENTO

REQUISITI TERMOIGROMETRICI E DI VENTILAZIONERiferimento: Conferenza Stato-Regioni del 16 gennaio 2003

ALLEGATO 1, punto 1.5:

«Per le piscine coperte, nella sezione delle attività natatorie e di balneazione, la temperatura

dell’aria dovrà risultare non inferiore alla temperatura dell’acqua in vasca.

L’umidità relativa dell’aria non dovrà superare in nessun caso il valore limite del 70%.

La velocità dell’aria in corrispondenza delle zone utilizzate dai frequentatori non dovrà risultare

superiore a 0,10 m/s e dovrà assicurarsi un ricambio di aria esterna di almeno 20 m 3 /h per

metro quadrato di vasca.

Nelle altre zone destinate ai frequentatori (spogliatoi, servizi igienici, pronto soccorso) il

ricambio dell’aria dovrà risultare non inferiore a 4 volumi/h, la temperatura dell’aria dovrà

risultare non inferiore a 20 ° C.»