Valutazione della qualità dell'aria nel Comune di Bracciano (2010)
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Assessorato alle Politiche della Tutela Ambientale
Servizio Tutela Aria ed Energia
Valutazione della qualità dell’aria
nel Comune di Bracciano
A cura di:
Prignani P.1 – Persiani D.
2 – Dina D.
2 – Leonardi V.
1 –Rossini A.
1
1Provincia di Roma, Dip. IV “Servizi di Tutela Ambientale”, Serv. 3 “Tutela Aria ed Energia”, Ufficio Monitoraggi
2Capitale Lavoro S.p.A.
Roma, febbraio 2010
PROVINCIA
DI ROMA
2
INDICE
INTRODUZIONE 3
1 – Inquadramento territoriale 4
2 – Inquadramento climatico 11
3 – Stima della criticità ambientale 13
4 – Piano di indagine della campagna di monitoraggio 15
5 – Inquinanti atmosferici monitorati 17
6 – Aspetti normativi 19
7 – Risultati campagna di monitoraggio 21
7.1 – Tabelle riepilogative dei dati misurati 21
7.2 – Dati meteo 22
7.3 – Biossido di azoto (NO2), Monossido di azoto (NO), Benzene e Toluene 23
7.4 – Ozono 27
7.5 – PM10 e PM2,5 28
8 – Confronto con i dati delle centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma 29
8.1 – Analisi valori del Benzene 30
8.2 – Analisi valori del biossido di azoto NO2 31
8.3 – Analisi valori del PM10 33
CONCLUSIONI 36
3
INTRODUZIONE Il Servizio Tutela Aria ed Energia della Provincia di Roma (Dip. IV, Serv. 3) svolge un’attività di
monitoraggio e di studio dell’inquinamento atmosferico nel territorio provinciale in siti ad elevata
densità industriale ed in aree di specifico interesse ambientale, ad integrazione dei dati che vengono
rilevati dalla rete regionale gestita dall’Arpa Lazio.
Sulla base del programma di monitoraggio redatto per gli anni 2009-2011, è stata effettuata una
campagna di monitoraggio presso il Comune di Bracciano, il quale aveva espresso formalmente il
proprio interesse ad intraprendere un monitoraggio della qualità dell’aria nel proprio territorio
(richiesta dell’11/11/2008, prot. n° 46007) a causa dell’assenza di centraline fisse di monitoraggio
dell’Arpa Lazio e sulla base della classificazione del D.G.R. 767/2003 che inserisce il Comune di
Bracciano tra quelli in cui è obbligatorio effettuare il monitoraggio della qualità dell’aria.
Su richiesta esplicita dei responsabili del Comune di Bracciano e dopo accurato sopralluogo, è stato
scelto come sito di monitoraggio quello di Piazza Dante. Tale piazza si trova in pieno centro
cittadino, in prossimità della scuola elementare T. Tittoni e a poca distanza dal passaggio a livello
della linea ferroviaria FR3 Roma – Viterbo che, a causa della frequenza del passaggio dei treni,
spesso congestiona il traffico cittadino. In vista della possibile chiusura di questo passaggio a livello
con il raddoppio della linea ferroviaria, il monitoraggio della qualità dell’aria presso Piazza Dante
rappresenta anche un valido ausilio per gli studi di viabilità che il Comune di Bracciano sta
conducendo per migliorare la circolazione sulle strade cittadine del centro storico.
La campagna di monitoraggio è stata condotta a partire dal mese di giugno fino al mese di
novembre con un’unità mobile della Provincia di Roma dotata della strumentazione per la misura in
continuo degli inquinanti atmosferici (NOx, NO2, NO, Benzene, PM10, PM2,5 e O3).
Le concentrazioni medie orarie e giornaliere degli inquinanti sono state elaborate secondo i criteri
della normativa per confrontarle con i rispettivi valori limite, mentre l’interpretazione degli
andamenti giornalieri dei vari inquinanti è stata effettuata in relazione alle condizioni
meteorologiche e ai flussi emissivi delle principali sorgenti di inquinamento presenti nelle aree
sottoposte ad analisi ed è stato eseguito anche un confronto con i valori registrati negli stessi periodi
dalle centraline di monitoraggio Arpa Lazio nel Comune di Roma.
4
1 – Inquadramento territoriale Bracciano è un Comune di 18159 abitanti
1 della Provincia di Roma, situato a circa 40 km a nord
della Capitale, in posizione dominante sull’omonimo lago, su cui insistono anche i Comuni di
Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.
Figura 1.1 – Il Comune di Bracciano all’interno della Provincia di Roma.
Il territorio, secondo la definizione delle zone altimetriche dell’ISTAT, è prevalentemente di tipo
collinare ed ha una superficie di 142,44 km2 (valore del 2004). I dati principali del Comune di
Bracciano sono riassunti nella Tabella 1.1, mentre nelle Figure 1.2 e 1.3 sono riportati alcuni grafici
relativi agli andamenti demografici nel periodo 2002-2008. A titolo di confronto sono stati inseriti
anche i dati dei Comuni di Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.
SUPERFICIE
TERRITORIALE 2004 (km2) COMUNI CONFINANTI
BRACCIANO 142,44
Anguillara Sabazia, Bassano Romano (VT),
Cerveteri, Manziana, Oriolo Romano (VT),
Sutri (VT), Tolfa, Trevignano Romano
ANGUILLARA SABAZIA
64,99 Campagnano di Roma, Bracciano,
Cerveteri, Roma
TREVIGNANO ROMANO
36,39 Campagnano di Roma, Roma, Monterosi
(VT), Sutri (VT), Bracciano
Tabella 1.1 – Dati territoriali del Comune di Bracciano. (fonte ISTAT)
1 Popolazione residente al 31 dicembre 2008, dato ISTAT.
5
Figura 1.2 – Numero di famiglie nel Comune di Bracciano, periodo 2002-2008. (fonte ISTAT)
Figura 1.3 – Popolazione residente al 31 dicembre nel Comune di Bracciano, periodo 2002-2008. (fonte
ISTAT)
Nella Tabella 1.2 è riportato l’incremento demografico registrato nel Comune di Bracciano nel
periodo 2002-2008, mentre nella Tabella 1.3 è riportata la popolazione residente nelle varie frazioni
del Comune di Bracciano.
Popolazione residente al 31 dicembre
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Variazione di
popolazione
2002-2008
(valore assoluto)
Variazione di
popolazione
2002-2008
(valore %)
Bracciano 14195 14983 15509 16039 16635 17474 18159 +3964 +27,9
Anguillara
Sabazia 14777 15848 16273 16807 17102 17512 18256 +3479 +23,5
Trevignano
Romano 4787 4923 5078 5310 5363 5701 5862 +1075 +22,5
Tabella 1.2 – Variazione di popolazione registrata nel Comune di Bracciano, periodo 2002-2008. (fonte
ISTAT)
6
Comune e località abitate Altitudine Popolazione residente
BRACCIANO 125/530 13436 BRACCIANO* 280 9626
CASTEL GIULIANO 228 180
LUNGOLAGO 165 84
PISCIARELLI 270 227
RINASCENTE 240 416
VIGNA DI VALLE 250 510
Cappuccini 245 47
Molare 270 48
Monte Franco 270 103
Poggio 304 114
Quarto del Lago 242 34
Sambuco 248 37
Case sparse - 2010
Lago di Bracciano 164 0
(*=località abitata ove è situata la casa comunale)
Tabella 1.3 – Popolazione residente, anno 2001 (dettaglio località abitate). (fonte ISTAT)
Per quanto riguarda la situazione abitativa, si riportano di seguito due tabelle riepilogative relative
all’epoca di costruzione delle abitazioni (Tabella 1.4) e alla disponibilità dei servizi (Tabella 1.5).
EPOCA di COSTRUZIONE
COMUNE prima del
1919
dal 1919 al
1945
dal 1946
al 1961
dal 1962
al 1971
dal 1972
al 1981
dal 1982
al 1991
dopo il
1991 Totale
Bracciano 673 278 929 951 949 978 1218 5976
Anguillara
Sabazia 437 98 332 816 1193 1608 1270 5754
Trevignano
Romano 436 150 207 172 503 629 530 2627
Tabella 1.4 – Epoca di costruzione delle abitazioni, anno 2001. (fonte ISTAT)
DISPONIBILITA’ di SERVIZI Dispone di impianti di riscaldamento Dispone di acqua calda
Totale
di cui:
impianto
centralizzato
ad uso di più
abitazioni
di cui:
impianto
fisso
autonomo
ad uso
esclusivo
delle
abitazioni
di cui:
apparecchi
singoli fissi che
riscaldano tutta
o la maggior
parte
dell’abitazione
di cui:
apparecchi
singoli fissi che
riscaldano solo
alcune parti
dell’abitazione
Totale
di cui: con
impianto
comune con
quello del
riscaldamento
Bracciano 5075 934 3661 423 526 5154 3150
Anguillara Sabazia
5030 452 4177 406 799 5060 3038
Trevignano Romano
1940 198 1416 264 379 1963 1020
Tabella 1.5 – Abitazioni occupate da persone residenti per disponibilità di servizi, anno 2001. (fonte ISTAT)
7
Figura 1.4 – Epoca di costruzione delle abitazioni, anno 2001. (fonte ISTAT)
Dalla Tabella 1.4 e dalla Figura 1.4 si evince che la maggior parte delle abitazioni del Comune di
Bracciano sono state costruite dopo il 1991; dal momento che l’ultimo censimento ISTAT risale
all’anno 2001, rientrano solo parzialmente in questi conteggi le nuove zone abitative di Bracciano
che sono costituite da tre insediamenti principali: Ciao Italia Village (Bracciano 2), Cinquilla e
Montebello.
Nella Tabella 1.6 sono riportati gli spostamenti della popolazione entro e fuori dal Comune
nell’anno 2001; i dati vengono confrontati anche con quelli del Comune di Roma e dell’intero
territorio provinciale. Nel 2001 la percentuale dei movimenti a Bracciano risulta essere leggermente
inferiore a quella della Provincia di Roma.
LUOGO DI DESTINAZIONE
COMUNE nello
stesso
Comune di
dimora
fuori dal
Comune
movimenti
totali
giornalieri
% DEI MOVIMENTI
RISPETTO ALLA
POPOLAZIONE
Bracciano 3948 2348 6296 46%
Anguillara Sabazia 3234 4045 7279 51%
Trevignano Romano 958 959 1917 40%
Roma 1228538 46309 1274847 50%
Provincia RM 1511143 318696 1829839 49%
Tabella 1.6 – Popolazione residente che si sposta giornalmente, anno 2001. (fonte ISTAT)
Nella Tabella 1.7 sono riportati i dati relativi alle unità locali e addetti per settore di attività
economica riferiti sempre all’anno 2001. A titolo di confronto sono stati inseriti, anche in questo
caso, i dati dei Comuni di Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.
8
UNITA’ LOCALI DELLE IMPRESE
INDUSTRIA COMMERCIO ALTRI
SERVIZI
DELLE ISTITUZIONI
TOTALE COMUNE
numero addetti numero addetti numero addetti numero addetti numero addetti
Bracciano 24 171 325 616 420 1009 36 1947 805 3743
Anguillara Sabazia
39 117 247 509 363 734 59 545 707 1905
Trevignano Romano
38 74 111 208 92 24 10 124 251 646
Tabella 1.7 – Unità locali e addetti per settore di attività economica per Comune, anno 2001. (fonte ISTAT)
Per quanto riguarda il settore agricolo, visto che buona parte della superficie del Comune di
Bracciano risulta destinata all’uso agricolo e alla pastorizia, seguono una serie di tabelle
riepilogative riguardanti la superficie agricola utilizzata (Tabella 1.8), le aziende con le principali
coltivazioni praticate (Tabella 1.9), le aziende con coltivazioni legnose (Tabella 1.10) e le aziende
che si occupano di allevamento di animali (Tabella 1.11 e 1.12).
COMUNE TOTALE (ettari)
Bracciano 7171,23
Anguillara Sabazia 2293,34
Trevignano Romano 505,47
Roma 37042,15
Tabella 1.8 – Superficie agricola utilizzata (SAU), anno 2000. (fonte ISTAT)
CEREALI
Totale Frumento
COLTIVAZIONI
ORTIVE
COLTIVAZIONI
FORAGGERE
AVVICENDATE COMUNE
Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie
Bracciano 82 1329,57 64 828,5 17 9,55 49 1300,88
Anguillara
Sabazia 74 902,44 59 723,43 33 221,16 66 870,75
Trevignano
Romano 13 126,14 11 97,39 43 21,28 17 107,58
Roma 599 12745,17 505 10926,80 423 684,33 649 10216,92
Tabella 1.9 – Aziende con seminativi e relativa superficie per le principali coltivazioni praticate per Comune
(superficie in ettari), anno 2000. (fonte ISTAT)
VITE OLIVO AGRUMI FRUTTIFERI COMUNE
Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie Aziende Superficie
Bracciano 49 27,01 210 254,86 10 0,57 72 257,31
Anguillara
Sabazia 8 2,56 27 18,24 2 0,17 4 4,06
Trevignano
Romano 35 49,4 65 34,21 3 0,5 20 16,83
Roma 499 653,82 757 843,14 4 1,46 123 238,3
Tabella 1.10 – Aziende con coltivazioni legnose agrarie e relativa superficie per le principali coltivazioni
praticate per Comune (superfici in ettari), anno 2000. (fonte ISTAT)
9
BOVINI BUFALINI SUINI CAPI CAPI
COMUNE Aziende
Totale Di cui
vacche
Aziende Totale
Di cui
bufale
Aziende CAPI
Bracciano 44 2766 1089 - - - 40 114
Anguillara
Sabazia 40 2266 1015 - - - 19 6566
Trevignano
Romano 6 59 18 - - - 3 6
Roma 199 16599 8069 2 3 1 91 2679
Tabella 1.11 – Aziende con bovini, bufalini, suini e relativo numero di capi per Comune, anno 2000. (fonte
ISTAT)
OVINI CAPRINI EQUINI ALLEVAMENTI
AVICOLI COMUNE
Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi
Bracciano 44 4136 3 18 47 243 88 2174
Anguillara
Sabazia 23 2785 - - 18 54 12 320
Trevignano
Romano 11 1295 - - 5 30 11 279
Roma 151 46963 27 1381 81 708 332 61341
Tabella 1.12 – Aziende con ovini, caprini, equini, allevamenti avicoli e relativo numero di capi per Comune,
anno 2000. (fonte (ISTAT)
Infine nella Tabella 1.13 sono riportate le variazioni percentuali del parco veicolare di Bracciano
per categoria di veicolo nel periodo 2002-2008; le statistiche relative al parco veicolare al 31
dicembre, così come riportato dall’ACI,2 sono state calcolate in base alle risultanze sullo stato
giuridico dei veicoli, tratte dal Pubblico Registro Automobilistico.
CATEGORIA VEICOLO
ANNO Autobus
Autocarri,
motocarri,
quadricicli
Autovetture Motocicli
Autoveicoli,
motoveicoli e
quadricicli
speciali/specifici
Rimorchi e
semirimorchi
Trattori
stradali,
motrici
Totale
2008 4 768 9924 1304 110 113 7 12230
2007 4 746 9543 1180 105 111 8 11697
2006 5 722 9134 1098 94 113 8 11174
2005 6 664 8810 968 87 110 8 10653
2004 7 619 8320 832 70 113 8 9969
2003 7 617 8317 795 61 135 11 9943
2002 9 577 7922 723 54 131 9 9425
Variazione % (2002-
2008)
-56% 33% 25% 80% 104% -14% -22% 30%
Tabella 1.13 – Parco veicolare per categoria del Comune di Bracciano, anni 2002-2008. (fonte ACI)
2Tabelle visionabili all’indirizzo http://www.aci.it/index.php?id=54 .
10
Nella Figura 1.5 è riportato il grafico a torta relativo alle varie tipologie di veicoli utilizzati
nell’anno 2008. Emerge la netta prevalenza delle autovetture (81%), seguita dai motocicli (11%) e
dagli autocarri (6%); i valori sono simili a quelli registrati per l’intera regione Lazio.
Figura 1.5 – Percentuale parco veicolare del Comune di Bracciano, anno 2008. (fonte ACI)
Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità dei governi nei confronti delle tematiche ambientali; in
particolare le norme comunitarie Euro 1, 2, 3, 4 hanno imposto limiti alle emissioni dei veicoli.
Nella Tabella 1.14 è riportata la suddivisione per categoria delle autovetture e dei motocicli del
Comune di Bracciano, relativa agli anni 2007 e 2008 (dati ACI).
AUTOVETTURE E MOTOCICLI DISTINTI PER CATEGORIA, ANNI 2007 – 2008
Anno EURO
0
EURO
1
EURO
2
EURO
3
EURO
4
EURO
5
Non
identificato TOTALE
2007 1261 1081 2437 2516 2245 - 3 9543 Autovetture
2008 1178 978 2352 2526 2887 3 9924
2007 433 296 312 139 - - - 1180 Motocicli
2008 447 316 321 220 - - - 1304
Tabella 1.14 – Autovetture e motocicli distinti per categoria, Comune di Bracciano, anni 2007 – 2008. (fonte
ACI)
11
2 – Inquadramento climatico L’interpretazione dei processi di inquinamento atmosferico è di notevole complessità per la
presenza contemporanea di più flussi emissivi, di trasformazioni chimiche degli inquinanti primari e
secondari e per la presenza di fenomeni di trasporto e diffusione dovuti a diverse condizioni di
stabilità o instabilità atmosferica. Il complicato movimento dell’aria attorno alla superficie terrestre
è un fattore fondamentale nella creazione e dispersione dei fenomeni di inquinamento atmosferico.
In condizioni di stabilità atmosferica, alta pressione ed assenza di vento si può avere stagnazione
dell’aria con un aumento degli inquinanti atmosferici in regioni localizzate;3 invece nei periodi di
instabilità atmosferica, l’atmosfera risulta ben mescolata e quindi gli inquinanti si disperdono
oppure vengono trasportati a lunga distanza dalla sorgente di emissione.
Durante la campagna di monitoraggio sono state rilevate, mediante la centralina meteorologica
installata sull’unità mobile, i seguenti parametri: temperatura, pioggia, direzione e velocità del
vento. Tali dati sono stati poi studiati per comprendere meglio l’evoluzione temporale delle
concentrazioni degli inquinanti. Per caratterizzare dal punto di vista climatico il territorio del
Comune di Bracciano, nelle Tabelle 2.1 e 2.2 e nella Figura 2.1 sono riportati i valori medi mensili
della temperatura media giornaliera e delle precipitazioni relativi al periodo 2004-2009 misurati
presso la stazione di Prato Pianciano (località Castel Giuliano) (dati ARSIAL, Agenzia Regionale
per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio).4
VALORI MEDI MENSILI DELLA TEMPERATURA MEDIA GIORNALIERA (°C) MESE
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Gennaio 6,2 5,8 5,6 8,8 8,0 6,2
Febbraio 8,2 4,9 7,2 9,1 7,6 5,7
Marzo 8,8 9,0 8,8 10,1 9,3 9,0
Aprile 12,1 11,8 13,5 14,5 12,5 12,5
Maggio 15,1 18,3 17,3 17,1 16,8 18,0
Giugno 20,8 22,0 20,8 20,7 21,1 19,7
Luglio 23,9 24,1 25,9 23,6 23,5 23,3
Agosto 23,5 22,0 22,6 23,1 24,0 24,5
Settembre 20,7 20,0 21,0 18,6 19,0 20,0
Ottobre 17,5 15,2 17,4 15,2 16,1 13,9
Novembre 11,4 10,9 11,9 9,9 11,3 10,9
Dicembre 9,3 6,7 9,3 6,8 6,9 7,1
Tabella 2.1 – Valori medi mensili della temperatura media giornaliera, Stazione di Prato Pianciano,
Bracciano, periodo 2004-09. (Fonte ARSIAL)
3 Tale situazione meteorologica si può protrarre anche per più di 5 giorni ed è caratterizzata da condizioni atmosferiche
che limitano il trasporto e la diluizione degli inquinanti favorendone così l’accumulo; per maggiori dettagli: S. Palmieri,
A.M. Siani, G.R. Casale, Le situazioni di stagnazione atmosferica a Roma, Atti Dei Convegni Lincei n. 227: 65-78,
2006. 4 I dati sono disponibili nel sito web: http://www.arsial.it/portalearsial/agrometeo/index.asp.
12
VALORI MEDI MENSILI DELLE PRECIPITAZIONI (mm) MESE
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Gennaio 103,0 76,8 43,2 48,8 98,2 129
Febbraio 135,0 83,6 112,6 128,4 39,2 77,8
Marzo 77,6 79,2 119,8 90,4 157,0 73,4
Aprile 101,8 89,2 69,6 22,0 61,4 65,4
Maggio 148,0 21,4 22,6 66,8 115,8 8,2
Giugno 29,4 46,4 18,0 18,8 9,8 78,2
Luglio 40,4 1,6 18,2 2,6 2,2 1,0
Agosto 34,2 71,8 14,6 11,6 7,0 3,0
Settembre 15,4 137,2 165,0 10,4 53,4 97,2
Ottobre 131,2 206,6 46,6 76,4 118,8 64,0
Novembre 140,2 240,4 58,4 56,8 171,0 94,2
Dicembre 344,0 183,0 49,2 44,6 314,8 222,4
Totale 1300,2 1237,2 737,8 577,6 1148,6 913,8
Tabella 2.2 – Valori medi mensili delle precipitazioni, Stazione di Prato Pianciano, Bracciano, periodo
2004-09. (Fonte ARSIAL)
Figura 2.1 – Valori medi mensili della temperatura media giornaliera (a sinistra) e pioggia cumulata (a
destra), Stazione di Prato Pianciano, Bracciano, periodo 2004-09. (Fonte ARSIAL)
Dall’analisi dei dati pluviometrici emerge nettamente l’aumento della piovosità dell’anno 2008
rispetto al triennio 2005-2007.
13
3 – Stima della criticità ambientale Ai sensi del D. Lgs. 351 del 04/08/1999, la Regione Lazio ha effettuato una valutazione preliminare
della qualità dell’aria classificando il territorio regionale in zone omogenee sotto il profilo della
qualità dell’aria; scopo di tale classificazione è la pianificazione degli interventi di risanamento da
assumere affinché i livelli degli inquinanti rientrino nei valori limite e nei termini stabiliti dalla
legge (delibera della G.R. 767 del 1° agosto 2003).
Le zone sono state individuate analizzando le condizioni dei territori comunali rispetto ai singoli
inquinanti atmosferici secondo i seguenti parametri:
- popolazione residente derivata dal censimento ISTAT 2001;
- estensione del territorio comunale;
- carta dell’uso del suolo (data base CORINE);
- carte delle aree urbane;
- censimento delle emissioni per sorgenti tipo diffuso e puntuali;
- carta della stima dell’indice meteorologico della capacità dispersiva e diffusiva
dell’atmosfera;
- dati della rete di rilevamento dell’inquinamento atmosferico dell’ultimo quinquennio.
Le classi proposte per i singoli inquinanti sono:5
� Classe A: comuni nei quali la concentrazione dello specifico inquinante è minore del
margine inferiore di valutazione;
� Classe B: comuni nei quali la concentrazione dello specifico inquinante è compreso tra il
margine inferiore di valutazione ed il margine superiore di valutazione;
� Classe C: comuni nei quali la concentrazione dello specifico inquinante è compreso tra il
margine superiore di valutazione e il limite previsto dalla normativa;
� Classe D: comuni nei quali la concentrazione dello specifico inquinante è compreso tra il
limite previsto dalla normativa e il suddetto limite aumentato del margine di tolleranza;
� Classe E: comuni in cui lo specifico inquinante è superiore al limite previsto dalla
normativa aumentato del margine di tolleranza.
Il territorio regionale è stato infine suddiviso in 4 classi sulla base di un’analisi statistica condotta
mediante un processo di “cluster analysis” sull’insieme dei comuni così come sono stati classificati
per ogni inquinante.
Nella Tabella 3.1 viene riportata la classificazione del Comune di Bracciano per biossido di zolfo
SO2, biossido di azoto NO2, benzene, particolato fine PM10 e ossido di carbonio CO (Allegato A del
D.G.R. 767/03).
5 Per la definizione di margine inferiore di valutazione e margine superiore di valutazione si veda il D.Lgs. 351/99.
14
Comune NO2 PM10 Benzene CO SO2
Bracciano B C B A A Tabella 3.1 – Classificazione del Comune di Bracciano relativa ad ogni singolo inquinante (D.G.R. 767/03).
Il Comune di Bracciano, così com’è riportato nell’Allegato B del D.G.R. 767/03, si trova nella
classe dei comuni nei quali i valori degli inquinanti sono compresi tra i margini superiori di
valutazione e i limiti previsti dalla normativa e per i quali è pertanto obbligatorio effettuare il
monitoraggio della qualità dell’aria.
15
4 – Piano di indagine della campagna di monitoraggio La campagna di monitoraggio nel Comune di Bracciano è stata effettuata nel sito di Piazza Dante
secondo il calendario riportato nella Tabella 4.1. Come si evince dalla tabella, per valutare i
fenomeni di inquinamento in funzione delle diverse condizioni meteorologiche, la campagna di
monitoraggio è stata programmata in modo da poter osservare l’area sia in un periodo
autunnale/invernale che primaverile/estivo.
POSTAZIONE LABORATORIO INIZIO
CAMPAGNA FINE
CAMPAGNA
GIORNI DATI
VALIDI
Piazza Dante
18 giugno
2009
30 novembre
2009 159
Tabella 4.1 – Calendario della campagna di monitoraggio condotta nel Comune di Bracciano.
Piazza Dante rappresenta un sito strategico nel Comune di Bracciano, perché si trova nel pieno
centro cittadino, di fronte all’ingresso della scuola elementare Tommaso Tittoni (ripresa attività
scolastica: 14 settembre 2009), a poca distanza dal passaggio a livello della linea ferroviaria Roma –
Viterbo (mediamente chiuso 4 volte all’ora) ed è costeggiata dalla via principale (Via Principe di
Napoli).
Figura 4.1 – Ubicazione del sito di monitoraggio presso P.za Dante nel centro cittadino di Bracciano. (fonte
Google Earth)
16
Figura 4.2 – Ubicazione del sito di monitoraggio presso P.za Dante con l’indicazione delle principali strade
del centro cittadino di Bracciano. (fonte Comune di Bracciano)6
I rilevamenti sono stati effettuati con l’unità mobile Roma3 dotata delle seguenti apparecchiature:
• analizzatore per NOx, NO e NO2,
• analizzatore per BTX (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xileni),7
• analizzatore per PM10 e PM2,5,
• analizzatore per O3,
• sensori meteo (temperatura, pioggia, pressione atmosferica, radiazione solare,
velocità e direzione vento).
6 Cartina scaricabile all’indirizzo http://www.comune.bracciano.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/79
7 Analizzatore attivo dall’11 luglio 2009.
17
5 – Inquinanti atmosferici monitorati Secondo il D. Lgs 152/2006 si definisce inquinamento atmosferico “ogni modificazione dell’aria
atmosferica dovuta all’introduzione nella stessa di una o più sostanze in quantità e con
caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità
dell’ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell’ambiente”.
Tali sostanze vengono definite “inquinanti”. Gli inquinanti atmosferici possono essere classificati
sulla base di due principi: secondo la loro origine o secondo la tipologia di sorgente che li ha
prodotti. Vengono definiti inquinanti primari quelli direttamente emessi nell’atmosfera a seguito del
processo che li ha originati; secondari quelli che si originano nell’aria a seguito di trasformazioni
chimiche degli inquinanti primari. Gli inquinanti si suddividono anche in inquinanti di origine
antropica se sono stati prodotti da attività umane e inquinanti di origine naturale se sono stati
prodotti da fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche. I principali inquinanti primari sono
quelli emessi dai processi di combustione di qualunque natura; alcuni esempi sono gli idrocarburi
incombusti, il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto (principalmente sotto forma di monossido)
ed il materiale particellare. Nel caso in cui i combustibili contengano zolfo, si ha inoltre anche
emissione di anidride solforosa. Fra i processi di formazione di inquinanti secondari, particolare
importanza è assunta dalla serie di reazioni che avvengono fra gli ossidi di azoto e gli idrocarburi in
presenza di luce solare che portano alla formazione dell’ozono troposferico O3 e di altre specie
chimiche come la formaldeide e i perossiacetilnitrati (PAN). Nella Tabella 5.1 sono riportate le
principali caratteristiche degli inquinanti monitorati.8
Inquinante Sorgenti naturali ed antropiche Effetti dannosi
Ossidi di azoto
NOx (NO+NO2)
� Decomposizioni organiche anaerobiche,
fulmini, incendi e emissioni vulcaniche.
� Traffico autoveicolare, centrali termiche,
inceneritori urbani, discariche, fabbriche
che producono esplosivi, fertilizzanti
azotati e acido nitrico per ossidazione
dell’ammoniaca.
-contribuiscono alla formazione dello smog
fotochimico (sono precursori per la sintesi dell’ozono
troposferico e di una serie di altri inquinanti
secondari molto pericolosi come i perossiacetilnitrati
PAN) e alla formazione delle piogge acide.
-NO2 risulta essere circa quattro volte più tossico
dell’NO e può provocare riduzione della capacità
respiratoria, emicranie, faringiti, laringiti, irritazione
ad occhi, naso e gola, edema polmonare.
Benzene
� Emissioni vulcaniche e incendi boschivi.
� Sottoprodotto della combustione; la
composizione delle benzine associata al
numero di veicoli circolanti rende il
traffico la principale sorgente
dell’inquinamento da benzene; emissioni
industriali.
Può essere assorbito per inalazione, contatto cutaneo
o ingestione ed è stato classificato dall’IARC
(International Agency for Research on Cancer) tra le
sostanze per le quali esiste un’evidenza accertata di
induzione di tumori nell’uomo (gruppo 1).
Esposizioni ripetute a concentrazioni di benzene di
qualche ppm per diverse decine di anni possono
portare alla leucemia mieloide o altre forme di
cancro. L’esposizione è stata anche collegata a danno
ai cromosomi e agli organi riproduttivi.
8 Per maggiori informazioni è possibile consultare il volume “Inquinamento atmosferico e salute umana” pubblicato
come supplemento di Epidemiologia & Prevenzione nell’ambito del progetto EpiAir, all’indirizzo http://www.ccm-
network.it/node/845.
18
Ozono O3
Inquinante secondario nella troposfera
che si forma tramite una serie di reazioni
tra gli ossidi di azoto e i composti
organici volatili (COV) in presenza della
luce solare.
Concentrazioni elevate causano irritazioni
all’apparato respiratorio, tosse ed un senso di
oppressione al torace che rende difficoltosa la
respirazione. I soggetti più sensibili, come gli
asmatici, i bambini e gli anziani possono essere
soggetti ad attacchi di asma anche a basse
concentrazioni. L’ozono provoca anche una riduzione
nella crescita delle piante e, a maggior
concentrazione, clorosi e necrosi delle foglie,
determinandone un prematuro invecchiamento.
Causa anche ingenti danni ai materiali e ai
monumenti.
Particolato PM
PM10: particolato
costituito da
particelle aventi
diametro ≤ 10 µm.
PM2,5: particolato
fine con diametro
≤ 2,5 µm.
� Piante che producono pollini, spore e
residui vegetali, erosione delle rocce,
incendi boschivi, eruzioni vulcaniche,
spray marino ecc.
� Processi di combustione (produzione di
energia, riscaldamento domestico),
autoveicoli (che contribuiscono anche
con l’usura del manto stradale, dei freni
e delle gomme), vari processi industriali
(cementifici, operazioni minerarie),
lavorazioni agricole, smaltimento dei
rifiuti (inceneritori), ecc.
Il sistema maggiormente attaccato dal particolato è
quello respiratorio e il fattore di maggior rilievo per
lo studio degli effetti è la dimensione delle particelle
in quanto da essa dipende la capacità di penetrazione
nelle vie respiratorie: a prescindere dalla tossicità, si
può infatti affermare che tanto più le dimensioni delle
particelle sono ridotte, tanto più possono penetrare
all’interno del sistema respiratorio e tanto più
producono effetti negativi sulla salute.
In tal senso si possono distinguere tre frazioni:
• PM10 (polvere inalabile): include tutte le
particelle che penetrano nel tratto
respiratorio superiore (naso, faringe e
laringe);
• PM2,5 (particolato fine): comprende le
particelle in grado di penetrare nel tratto
tracheobronchiale (trachea, bronchi,
bronchioli);
• PM0,1 (particolato ultrafine): include le
particelle sufficientemente piccole da
riuscire a raggiungere la regione alveolare.
Tabella 5.1 – Sorgenti emissive e principali effetti dannosi degli inquinanti monitorati.
19
6 – Aspetti normativi Si riportano una serie di Tabelle riepilogative riguardanti i valori limite e i margini di tolleranza
stabiliti dalla normativa italiana vigente per gli inquinanti monitorati.
Si definisce:
-valore limite (VL): concentrazione di un inquinante fissata sulla base delle conoscenze scientifiche
al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti dannosi sulla salute umana o per l’ambiente; deve
essere raggiunto entro un dato termine e in seguito non superato;
- soglia di allarme: il valore di concentrazione oltre il quale vi è un rischio per la salute umana in
caso di esposizione di breve durata e raggiunto il quale si deve immediatamente intervenire;
-margine di tolleranza (MDT): la percentuale del valore limite nella cui misura tale valore può
essere superato;9
-valore bersaglio: concentrazione fissata di un inquinante al fine di evitare a lungo termine effetti
nocivi sulla salute umana e sull’ambiente nel suo complesso, da conseguirsi per quanto possibile
entro un dato periodo di tempo;
-soglia di informazione: concentrazione di un inquinante oltre la quale vi è un rischio per la salute
umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della
popolazione e raggiunta la quale devono essere adottate le misure previste dalla normativa.
Il D.M. 60/02, recepimento della Direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999
concernente i valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto,
gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della Direttiva 2000/69/CE, relativa ai valori limite di
qualità dell’aria ambiente per il benzene e il monossido di carbonio, stabilisce in particolare i VL e i
MDT per SO2, NO2, PM10, Benzene e CO che sono riportati nella Tabella 6.1.
INQUINANTE PERIODO di
MEDIAZIONE VL
(µµµµg/m3) VL+MDT2009
(µµµµg/m3)
N° SUPERAMENTI
CONSENTITI per
ANNO CIVILE
1 ora 200(1) 210 18 NO2
Anno civile 40(1) 42 --
Benzene Anno civile 5(1) 6 --
24 ore 50 -- 35 PM10
Anno civile 40 -- -- Tabella 6.1 – Quadro riassuntivo dei valori limite per la protezione della salute umana e dei valori limite più
margine di tolleranza degli inquinanti monitorati secondo il D.M. 60/02. (1) dal 1 gennaio 2010.
9 Il margine di tolleranza, più precisamente, rappresenta un incremento del valore limite, fissato secondo una
percentuale del valore limite stesso, decrescente in modo continuo anno dopo anno, fino al raggiungimento del valore
limite.
20
I valori limiti per l’ozono, stabiliti nel D.Lgs 183/04, sono riportati nella Tabella 6.2.
PERIODO DI
MEDIAZIONE LIMITE (µµµµg/m3)
Valore bersaglio per la
protezione della salute umana
Media su 8 ore
massima giornaliera
120 (da non superare più di 25
giorni per anno civile come
media su 3 anni)(1)
Soglia di informazione Media oraria 180
Soglia di allarme Media oraria 240
Tabella 6.2 – Valori limite per l’ozono stabili dal D. Lgs 183/04. (1)
Da conseguire, per quanto possibile, a partire dal 2010 (Art. 3).
Infine si riassumono brevemente i metodi su cui si basano gli strumenti del laboratorio mobile
Roma3 per la misura della concentrazione dei vari inquinanti:
1. Ossidi di azoto: viene misurata l’intensità della radiazione emessa per chemiluminescenza dal
monossido di azoto convertito in biossido di azoto tramite la seguente reazione:
NO + O3 → O2 + NO2* → NO2 + λ(1100 nm)
L’intensità della radiazione emessa è proporzionale alla concentrazione di NO; prima dell’analisi,
per valutare gli ossidi di azoto totali NOx, l’NO2 viene convertito ad NO su un convertitore termico
al molibdeno a 375 °C, secondo la reazione:
3NO2 + Mo → 3NO + MoO3
La differenza fra la concentrazione degli NOx e quella dell’NO equivale alla concentrazione
dell’NO2.
2. BTX: Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni vengono rilevati tramite separazione
gascromatografica accoppiata con un sistema di rivelazione a ionizzazione di fiamma (FID).10
3. PM10 e PM2,5: vengono misurati tramite un analizzatore dotato di due linee di prelievo
indipendenti con associata misura di massa, secondo il metodo ad attenuazione di raggi beta;
all’inizio di ogni ciclo e dopo 24 ore di campionamento, il rivelatore determina l’assorbimento dei
raggi beta emessi da una sorgente radioattiva C 14 da parte della polvere depositata sul filtro.11
4. Ozono: la misura della concentrazione di O3 si basa sull’assorbimento caratteristico della
radiazione UV a 254 nm delle molecole di ozono. L’analizzatore usa una lampada a mercurio
realizzata in modo tale che la maggior parte della luce emessa sia alla lunghezza d’onda di 254 nm.
Dall’alternanza delle misure con e senza ozono, l’analizzatore ne determina la concentrazione
nell’aria applicando la legge di Lambert-Beer.
10
L’analizzatore è stato certificato equivalente al metodo di riferimento dal CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico
nel 1996 in conformità a quanto indicato dal Decreto del Ministro dell’Ambiente del 25/11/1994. 11
L’analizzatore è stato certificato equivalente al metodo di riferimento dal CNR – Istituto Inquinamento Atmosferico
nel 2007 in conformità a quanto indicato dal D.M. 60/02.
21
7 – Risultati campagna di monitoraggio In questo capitolo sono riportati e analizzati i dati degli inquinanti atmosferici misurati mediante
l’unità mobile Roma3 presso Piazza Dante durante il periodo di monitoraggio 24 giugno – 29
novembre 2009. I dati sono stati elaborati secondo i criteri della normativa vigente al fine di
verificare il rispetto dei valori limite orari e giornalieri. Dopo una breve analisi dei parametri
meteorologici, necessaria per una corretta interpretazione degli andamenti degli inquinanti, sono
stati esaminati i risultati per ogni inquinante in relazione non solo alle condizioni meteorologiche,
ma anche ai flussi emissivi delle principali sorgenti inquinanti.
E’ da notare che i dati fanno sempre riferimento all’ora solare.
7.1 – Tabelle riepilogative dei dati misurati Nelle Tabelle 7.1 e 7.2 sono riassunte le concentrazioni orarie/giornaliere massime, medie, minime
e il numero dei superamenti dei rispettivi valori limite previsti dalla normativa per NO2, Benzene,
Ozono, PM10 e PM2,5.
Piazza Dante (24/06-29/11/09)
NO2 (µg/m3) BENZENE (µg/m
3) O3 (µg/m
3)
Massimo orario 285 (ore 19 del 19/11/2009)
20,3 (ore 18 del 20/11/2009)
163 (ore 19 del 23/08/2009)
Minimo orario 2 0,1 3
Media periodo 38 1,0 69
N° superamenti VLo (*)
11 -- 0 Tabella 7.1 – Valore orario massimo, minimo e media periodo per Benzene, O3 e NO2, P.za Dante, 24giu –
29nov 09. (*) Valore Limite Orario (NO2) VLo+MDT2009=200+10 µg/m
3; O3: Soglia Informazione (oraria)=180 µg/m
3.
Piazza Dante (24/06-29/11/09)
PM10 (µg/m3) PM2,5 (µg/m
3)
Massimo giornaliero 94 (18/11/09) 60 (18/11/09)
Minimo giornaliero 11 7
Media periodo 35 22
N° superamenti VLg (PM10) 50 µg/m3 16 --
Tabella 7.2 – Valore giornaliero massimo, minimo e media periodo per PM10 e PM2,5, P.za Dante, 24giu –
29nov 09.
Dalle tabelle di sintesi si evince che, durante il periodo di monitoraggio di 159 giorni, sono stati
registrati superamenti del limite di legge per il biossido di azoto NO2 e il PM10: 11 superamenti del
valore limite orario per NO2 e 16 superamenti del valore limite giornaliero del PM10. La normativa
vigente prevede per anno civile un massimo numero di superamenti di 35 giornalieri per il PM10 e
di 18 orari per NO2. Nella Tabella 7.3 sono riportati i valori numerici di tali superamenti.
22
Superamenti del VLo + MDT2009
NO2 (210 µµµµg/m3)
Superamenti del VLg
PM10 (50 µµµµg/m3)
data ora valore data valore
8:00 226 5/09/2009 51 18/11/2009
20:00 220 28/09/2009 51
9:00 235 29/09/2009 55
17:00 264 30/09/2009 55
18:00 246 1/10/2009 60
19:00 285 12/11/2009 55
20:00 252 13/11/2009 52
19/11/2009
21:00 224 14/11/2009 59
18:00 245 17/11/2009 58
19:00 239 18/11/2009 94
20/11/2009
20:00 216 20/11/2009 90
21/11/2009 74
22/11/2009 67
23/11/2009 66
24/11/2009 54
28/11/2009 51 Tabella 7.3 – Valori numerici dei superamenti dei valori limite registrati per NO2 e PM10, P.za Dante, 24giu
– 29nov 09.
E’ da notare che i superamenti riscontrati per NO2 sono stati registrati in un periodo caratterizzato
da una forte stabilità atmosferica che ha favorito il ristagno degli inquinanti. Come si vedrà nei
paragrafi successivi, durante la settimana 16 - 22 novembre sono stati registrati forti aumenti di tutti
gli inquinanti non solo a Bracciano, ma anche nelle centraline Arpa Lazio ubicate nel Comune di
Roma (Capitolo 8).
Infine nella Tabella 7.4 sono riportate le percentuali di dati validi rispetto a quelli attesi.
Piazza Dante: 24/06 – 29/11/09 (159g, 3816h)
NO2 BENZENE O3 PM10 PM2,5
% dati validi 96% 95% 99% 96% 96%
% dati validi complessiva*
97%
Tabella 7.4 – Percentuale dati validi per gli inquinanti normati monitorati, P.za Dante, 24giu – 29nov 09. *La percentuale dati validi complessiva tiene conto di tutti i parametri misurati, compresi i parametri meteo.
7.2 – Dati meteo
Nelle Figure seguenti sono riepilogati i dati meteo registrati durante la campagna di monitoraggio
condotta presso Piazza Dante. In particolare sono riportati i valori massimi, medi e minimi della
temperatura e della velocità del vento e i dati pluviometrici. Inoltre nella Tabella 7.5 è riportata la
rosa dei venti e il numero di occorrenze della direzione del vento globale. Si nota che i venti
provengono prevalentemente dal settore ESE con 670 occorrenze e N con 578 occorrenze.
23
Figura 7.1 – Temperatura (°C, a sinistra) e pioggia cumulata giornaliera (mm, a destra), P.za Dante, 24giu –
29nov 09.
Figura 7.2 – Velocità del vento prevalente (m/s), P.za Dante, 24giu – 29nov 09.
Occorrenze
N 578
NNE 335
NE 349
ENE 327
E 440
ESE 670
SE 132
SSE 24
S 21
SSO 39
SO 65
OSO 95
O 78
ONO 81
NO 115
NNO 442 Tabella 7.5 – Rosa dei venti, P.za Dante, 24giu – 29nov 09.
7.3 – Biossido di azoto (NO2), Monossido di azoto (NO), Benzene e Toluene Nella Figura 7.3 sono mostrati gli andamenti orari di NO2 e NO per l’intero periodo di misura
24giu-29nov09; si nota, come già riportato nella Tabella 7.1, che la concentrazione oraria di NO2 ha
superato il VLo+MDT2009 pari a 200+10 µg/m3 nei giorni 18-20 novembre.
24
Figura 7.3 – Andamento orario di NO2 (a sinistra) e di NO (a destra), µg/m
3, P.za Dante, 24giu – 29nov 09.
E’ evidenziato in rosso il VLo+MDT2009 dell’NO2.
Per meglio evidenziare i giorni critici dei superamenti del VLo+MDT2009 dell’NO2 nella Figura 7.4
è riportato un focus relativo al mese di novembre.
Figura 7.4 – Andamento orario di NO2 e di NO (µg/m
3), P.za Dante, 1-29nov 09.
Nella Figura 7.5 sono riportati gli andamenti orari medi dell’NO2 e dell’NO per giorni tipo feriali
(dal lunedì al venerdì), sabato e domenica. L’analisi è stata effettuata suddividendo il periodo di
monitoraggio in: 24giu – 31ago (periodo estivo) e 1set – 29nov (periodo autunnale).
Figura 7.5 – Andamento orario di NO (sinistra) e NO2 (destra) per giorno feriale medio, sabato medio e
domenica medio (µg/m3), P.za Dante, 1set-29nov09 (linea continua) e 24giu-31ago09 (linea tratteggiata).
25
Si può notare, nel caso dell’NO, che gli andamenti autunnali mostrano due picchi molto marcati
nella prima mattinata con massimo alle ore 8.00 e l’altro nel secondo pomeriggio con massimo alle
19.00 nei giorni feriali e sabato medio. Tali orari sono tipicamente da traffico; inoltre va considerato
che dirimpetto alla postazione di monitoraggio si trova l’ingresso della scuola elementare T. Tittoni:
al traffico mattutino si aggiunge quello dovuto all’ingresso degli alunni nella scuola, sebbene P.za
Dante e parte di via Garibaldi siano chiuse al traffico locale negli orari di entrata e uscita dalle
scuole per permettere il passaggio degli scuola bus che vengono parcheggiati a P.za Dante come
riportato nella Figura 7.6. Il picco mattutino è assente la domenica. Inoltre si nota sempre nei giorni
feriali e sabato medio un piccolo picco alle ore 12-13 riconducibile all’uscita degli alunni dalla
scuola.
Figura 7.6 – Piazza Dante all’uscita degli alunni dalla scuola elementare T. Tittoni. Le frecce rosse indicano
la posizione del laboratorio mobile.
Si può notare, inoltre, che i valori misurati nel periodo invernale risultano essere maggiori di quelli
misurati nel periodo primaverile. Il periodo più critico per l’inquinamento atmosferico, risulta
essere infatti l’inverno perché, in tale stagione, alle emissioni dovute alle attività produttive e al
traffico (in genere più sostenuto) si aggiungono quelle dovute agli impianti di riscaldamento; inoltre
si possono verificare le condizioni che provocano il fenomeno dell’inversione termica12
che
rappresenta la situazione più favorevole all’accumulo di sostanze inquinanti in prossimità dei centri
urbani. Tale differenza tra i valori invernali e primaverili risulta essere molto meno marcata nel caso
dell’NO2. Una situazione molto simile a quella riscontrata per i giorni medi dell’NO è stata misurata
per il Benzene, come riportato nella Figura 7.7. Il picco mattutino risulta essere molto meno
marcato rispetto a quello del pomeriggio; netta è inoltre la differenza tra gli andamenti estivi e
autunnali.
12
Normalmente la temperatura dell'aria tende a diminuire con la quota; tuttavia può accadere che anziché diminuire,
tenda ad aumentare, cioè si “inverte” producendo uno strato di aria fredda e densa vicino al suolo ed uno strato di aria
più calda e leggera in quota. I due strati di aria non si rimescolano e gli inquinanti vengono trattenuti a lungo vicino al
suolo, intrappolati nella cappa di aria fredda e pesante (inversione termica al suolo).
26
Figura 7.7 – Andamento orario del Benzene per giorno feriale medio, sabato medio e domenica medio
(µg/m3), P.za Dante, 1set-29nov09 (linea continua) e 11lug-31ago09 (linea tratteggiata).
Tale differenza emerge anche dalla Figura 7.8 dove è riportato l’andamento settimanale misurato
per il Benzene; si nota in tale grafico un picco nella settimana critica 16 – 22 novembre dove, anche
a causa delle condizioni atmosferiche favorevoli per l’accumulo degli inquinanti, sono stati misurati
i valori massimi di tutti gli inquinanti, compreso il Benzene (come riportato nella Tabella 7.1).
Figura 7.8 – Andamento settimanale del Benzene (µg/m
3), P.za Dante, 13lug-29nov09.
Infine nella Figura 7.9 è riportato un confronto tra gli andamenti orari del Benzene e del Toluene,
relativo al periodo 1 – 29 novembre 2009; il buon accordo degli andamenti dei due inquinanti
conferma che il traffico veicolare ne è la principale sorgente. Si nota soltanto un scostamento degli
andamenti a partire da sabato 21 novembre. Come comunicato dal Comando Polizia Locale del
Comune di Bracciano con nota del 25 novembre 2009, il giorno 21 novembre sono stati eseguiti dei
lavori di verniciatura del manto stradale nelle vie limitrofe alla postazione di monitoraggio (picco
del Toluene di bassa entità), mentre nella mattinata del 22 novembre tali lavori sono stati eseguiti a
via Garibaldi fino in prossimità del mezzo mobile e infatti sono stati registrati i picchi più elevati
del Toluene con punte di 216 µg/m3. Si ricorda che il Toluene è un idrocarburo aromatico usato
27
come solvente in sostituzione del ben più tossico Benzene; è contenuto anche nella benzina ed è un
componente delle vernici.
Figura 7.9 – Confronto andamento orario tra Toluene e Benzene (µg/m
3), P.za Dante, 1-29nov09.
7.4 – Ozono Nella Figura 7.10 è mostrato l’andamento orario di O3 registrato durante il periodo 24giu-29nov09.
Come riportato anche nella Tabella 7.1, non è mai stato superato il valore orario della soglia di
informazione pari a 180 µg/m3.
Figura 7.10 – Andamento orario dell’Ozono (µg/m
3), P.za Dante, 24giu-29nov09.
Nella Figura 7.11 sono riportati gli andamenti orari medi dell’O3 per giorni tipo feriali (dal lunedì al
venerdì), sabato e domenica. Analogamente agli altri inquinanti, l’analisi è stata effettuata
suddividendo il periodo di monitoraggio in: 24giu – 31ago (periodo estivo) e 1set – 29nov (periodo
autunnale). Si nota, a differenza degli altri inquinanti, che gli andamenti sono del tutto simili tra
loro e che i valori massimi sono stati registrati durante il periodo estivo e alle ore più calde della
giornata. Infatti l’Ozono è un inquinante secondario tipicamente estivo, la cui formazione è
correlata alle emissioni degli ossidi di azoto, dei composti organici volatili e all’insolazione.
28
Figura 7.11 – Andamento orario dell’Ozono per giorno feriale medio, sabato medio e domenica medio
(µg/m3), P.za Dante, 1set-29nov09 (linea continua) e 24giu-31ago09 (linea tratteggiata).
7.5 – PM10 e PM2,5 Nella Figura 7.12 è riportato l’andamento giornaliero del PM10 e del PM2,5 registrato a P.za Dante
durante il periodo di monitoraggio 24giu-29nov09. Nel grafico è evidenziato il valore limite
giornaliero del PM10 pari a 50 µg/m3. Si nota che i 16 superamenti sono stati registrati tutti durante
il periodo autunnale con i massimi nella settimana 16 – 22 novembre (Figura 7.13).
Figura 7.12 – Andamento giornaliero del PM10 e del PM2,5 (µg/m
3), P.za Dante, 24giu-31ago09 (a sinistra) e
1set-29nov09 (a destra).
Figura 7.13 – Andamento settimanale del PM10, P.za Dante, 24giu-29nov09.
29
8 – Confronto con i dati delle centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma
L’Arpa Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio, è un ente pubblico che
svolge diverse attività in materia ambientale. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, si occupa di
vigilare e controllare le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti da parte di impianti industriali
e gestisce e organizza l’intera rete regionale delle centraline di monitoraggio. Parallelamente alla
gestione della rete, effettua anche campagne di monitoraggio mirate sul territorio, mediante
laboratori mobili o sistemi di prelievo portatili. La rete di monitoraggio è costituita da più di 30
stazioni di rilevamento distribuite sul territorio connesse, via rete, a 5 centri provinciali di
elaborazione e validazione dati e ad un centro regionale di archiviazione delle informazioni a livello
regionale. Ogni dato misurato viene pertanto archiviato e organizzato dal sistema di elaborazione, al
fine di garantire una costante e immediata informazione dello stato della qualità dell’aria al
cittadino. In particolare l’Arpa Lazio dispone nella Provincia di Roma di 19 centraline di
monitoraggio, 12 delle quali nel Comune di Roma; la localizzazione di tali centraline rispetto al sito
di P.za Dante monitorato nel Comune di Bracciano è mostrata nella Figura 8.1.
Figura 8.1 – Localizzazione delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria Arpa Lazio nel Comune
di Roma rispetto al sito monitorato nel Comune di Bracciano. (elaborazione Google Earth)
Nella Tabella 8.1 sono riportate le stazioni di monitoraggio Arpa Lazio ubicate nel Comune di
Roma con l’elenco della strumentazione disponibile.
1=Castel di Guido 2=Fermi 3=Magna Grecia 4=Arenula 5=Cipro 6=Francia 7=Ada 8=Bufalotta 9=Tiburtina 10=Preneste 11=Cinecittà 12=Tenuta del Cavaliere
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STAZIONE STRUMENTAZIONE TIPO
Ada CO - NOX - SO2 - O3 - BTX - PM10 - PM2.5 Fondo Urbano
Arenula NOX – O3 – PM10 - PM2.5 Residenziale - ZTL
Bufalotta NOX - SO2 - O3 - BTX - PM10 Fondo Urbano Residenziale
Castel di Guido NOX - O3 Fondo Rurale
Tenuta del Cavaliere NOX - O3 Fondo Urbano/Suburbano
Cinecittà NOX - CO - O3 - BTX - PM10 Fondo Residenziale
Cipro CO - NOX - O3 - PM10 - PM2.5 Fondo Urbano Residenziale
Fermi CO - NOX - BTX - PM10 Traffico
Francia CO - NOX - BTX - PM10 - PM2.5 Traffico
Magna Grecia CO - NOX - BTX - PM10 Traffico
Preneste NOX - O3 – BTX(1) - PM10 Fondo Urbano Residenziale
Tiburtina NOX - CO - BTX - PM10 Traffico
Tabella 8.1 – Elenco strumentazione disponibile nelle stazioni di monitoraggio Arpa Lazio nel Comune di
Roma.13 (1) BTX inattivo dal 18 novembre 2009.
Nei paragrafi successivi è riportato un confronto tra la situazione di inquinamento atmosferico
riscontrata nel Comune di Roma con quella registrata a P.za Dante nel Comune di Bracciano. Il
confronto è limitato agli inquinanti: Benzene, NO2 e PM10 ed è stato effettuato suddividendo il
periodo di monitoraggio di 159 giorni in 24giu – 31ago (periodo estivo, 69 giorni) e 1set – 29nov
(periodo autunnale, 90 giorni).
8.1 – Analisi valori del Benzene Si riportano di seguito dei grafici e delle tabelle riepilogative relative al valore medio del Benzene e
al numero di dati orari non disponibili (n.d.) calcolati per P.za Dante e per le centraline Arpa Lazio
nel Comune di Roma dotate di analizzatore BTX.
Valore medio N° dati orari n.d. Benzene (µµµµg/m3)
11lug-31ago09 1set-29nov09 11lug-31ago09 1set-29nov09
Dante 0,4 1,6 16/1248 189/2160
Preneste 0,8 1,8(*) 22/1248 83/1883
Francia 2,2 3,6 136/1248 85/2160
M. Grecia 1,9 2,8 0/1248 105/2160
Cinecittà 0,6 2,0 130/1248 148/2160
Ada 1,0 1,6 67/1248 62/2160
Fermi 1,8 3,8 152/1248 123/2160
Bufalotta 1,5 2,5 5/1248 86/2160
Tiburtina 2,1 3,5 13/1248 153/2160
Tabella 8.2 – Media del Benzene (µg/m3) calcolata per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma e per
P.za Dante (Bracciano), 11lug-29nov09. (*)
BTX inattivo dal 18 novembre 2009.
13
Per approfondimenti consultare il sito Arpa Lazio all’indirizzo: http://www.arpalazio.net/main/aria/.
31
Figura 8.2 – Media del Benzene (µg/m
3) calcolata per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma e per
P.za Dante (Bracciano), 11lug-29nov09.
La Tabella 8.2 e la Figura 8.2 evidenziano che le concentrazioni di Benzene misurate a P.za Dante
durante il periodo 11lug-29nov09 risultano essere inferiori a quelle misurate nelle centraline Arpa
Lazio ubicate nel Comune di Roma. Tuttavia, come evidenziato negli andamenti settimanali
riportati in Figura 8.3, la settimana 16 - 22 novembre è stata critica per l’inquinamento atmosferico
sia a Bracciano che a Roma.
Figura 8.3 – Andamento settimanale del Benzene (µg/m
3) per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma
e per P.za Dante (Bracciano), 13lug-29nov09.
8.2 – Analisi valori del biossido di azoto NO2 Si riportano di seguito dei grafici e delle tabelle riepilogative relative al valore medio dell’NO2 e al
numero di superamenti del VLo+MDT2009 dell’NO2 (pari a 210 µg/m3 per l’anno 2009) calcolati per
Piazza Dante e per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma dotate di analizzatore NOx.
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N° superamenti VLo+MDT2009 Valore medio NO2 (µµµµg/m3)
24giu-31ago09 1set-29nov09 24giu-31ago09 1set-29nov09 media
Dante 11
(Tab. 7.3) 32 45 38
Preneste 1
(223 µg/m3 ore 20 del 20/11)
34 62 48
Francia 0 77 87 82
M. Grecia 0 57 80 69
Cinecittà 0 35 54 45
Ada 0 28 39 34
Guido 0 13 21 17
Cavaliere 0 29 33 31
Fermi
5 (219 µg/m
3 ore 20 del 28/10
214 µg/m3 ore 19 del 13/11
219 µg/m3 ore 19 del 19/11
222 µg/m3 ore 21 del 21/11
220 µg/m3 ore 19 del 28/11)
64 83 74
Bufalotta 0 33 52 43
Cipro 0 27 58 43
Tiburtina
3 (252 µg/m
3 ore 19 del 19/11
227 µg/m3 ore 19 del 20/11
212 µg/m3 ore 19 del 28/11)
59 70 65
Arenula
0
0 55 67 61
Tabella 8.3 – Media del NO2 (µg/m3) e N° superamenti del VLo+MDT2009 calcolati per le centraline Arpa
Lazio nel Comune di Roma e per P.za Dante (Bracciano), 24giu-29nov09.
Figura 8.4 – Media dell’NO2 (µg/m
3) calcolata per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma e per P.za
Dante (Bracciano), 24giu-29nov09.
La Tabella 8.3 e la Figura 8.3 evidenziano, come nel caso del Benzene, che il valore medio
calcolato per l’NO2 di Piazza Dante, periodo 24giu-29nov09, risulta essere inferiore ai valori medi
calcolati per le centraline Arpa Lazio di Roma, ad esclusione delle centraline di fondo Ada, Guido e
Cavaliere. Per quanto riguarda i superamenti del valore limite orario VLo, va notato che mentre
33
quelli registrati a P.za Dante si concentrano nella settimana critica 16 – 22 novembre (in cui sono
stati registrati i valori medi settimanali più alti anche a Roma, come evidenziato nella Figura 8.5),
quelli registrati a Roma sono più sparpagliati. Probabilmente ciò è dovuto anche alla particolare
conformazione del sito di P.za Dante che favorisce ulteriormente l’accumulo degli inquinanti.
Figura 8.5 – Andamento settimanale dell’NO2 (µg/m
3) per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma e
per P.za Dante (Bracciano), 24giu-29nov09.
A titolo di esempio nella Figura 8.6 sono riportati gli andamenti orari dell’NO2 misurati a P.za
Dante e in tre centraline Arpa Lazio situate nel Comune di Roma: Fermi (tipologia Traffico), Cipro
(tipologia Fondo Residenziale) e Ada (Fondo Urbano) durante i mesi di luglio e di novembre 2009.
Figura 8.6 – Confronto andamenti orari dell’NO2 (µg/m
3) registrati a P.za Dante e nelle centraline Arpa
Lazio nel Comune di Roma Ada, Fermi e Cipro, luglio (sinistra) e novembre 2009 (destra).
8.3 – Analisi valori del PM10 Nella tabella seguente è riportato un quadro riassuntivo dei dati significativi del PM10 registrati a
Piazza Dante e nelle centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma. In particolare sono stati indicati i
valori medi del periodo e il numero di superamenti del VLg del PM10 (pari a 50 µg/m3 che non deve
essere superato più di 35 volte l’anno). Per un confronto più diretto sono stati graficati nelle Figure
8.7 e 8.8.
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Valore medio N° superamenti VLg (50µµµµg/m3) N° dati n.d. PM10 (µµµµg/m3)
24giu-
31ago09
1set-
29nov09 Media
24giu-
31ago09
1set-
29nov09 Totale
24giu-
29nov09
Dante 33 37 35 0 16 16 7
Preneste 29 37 33 0 18 18 1
Francia 35 43 39 1 26 27 0
M. Grecia 34 41 38 0 23 23 13
Cinecittà 30 39 35 0 19 19 3
Ada 26 30 28 0 6 6 17
Fermi 33 41 37 0 22 22 15
Bufalotta 25 30 28 0 8 8 11
Cipro 27 33 30 0 13 13 3
Tiburtina 31 40 36 1 22 23 8
Arenula 34 37 36 0 15 15 27
Tabella 8.4 – Media del PM10 (µg/m3) e N° superamenti del VLg per le centraline Arpa Lazio nel Comune di
Roma e per P.za Dante (Bracciano), 24giu-29nov09.
Figura 8.7 – Media del PM10 (µg/m
3) calcolata per le centraline Arpa Lazio nel Comune di Roma e per P.za
Dante, 24giu-29nov09.
Figura 8.8 – N° superamenti del valore limite giornaliero del PM10 registrati nelle centraline Arpa Lazio nel
Comune di Roma e a P.za Dante (Bracciano), 24giu-29nov09.
35
Il quadro che emerge dall’analisi della Tabella 8.4 e dai relativi grafici evidenzia, coerentemente
con la classificazione regionale del D.G.R. 767/03, una situazione più critica per il PM10. Per quanto
riguarda i valori medi, non si riscontrano grosse differenze con la situazione registrata a Roma,
dove le medie del PM10 sono maggiori per le centraline da Traffico (Francia, Fermi, Magna Grecia)
e minori nelle centraline di Fondo Urbano Residenziale (Bufalotta, Cipro) e Fondo Urbano (Ada).
Una situazione simile è stata registrata per il numero di superamenti del valore limite giornaliero
VLg 50 µg/m3: presso le centraline da Traffico Francia, Tiburtina, Magna Grecia e Fermi è stato
registrato, infatti, il numero maggiore di superamenti. Nella Figura 8.9 è riportato il grafico degli
andamenti giornalieri del PM10: sono state scelte una centralina Arpa Lazio di riferimento per ogni
tipologia di stazione di monitoraggio (Francia per le centraline da Traffico, Cipro per le centraline
da Fondo Residenziale e Arenula centralina Residenziale ZTL). E’ possibile notare come gli
andamenti siano del tutto simili tra loro e che il maggior numero di superamenti del VLg è
concentrato nel mese di novembre.
Figura 8.9 – Andamenti giornalieri del PM10 per P.za Dante (Bracciano) e per le centraline Arpa Lazio nel
Comune di Roma Francia, Cipro e Arenula, 24giu-29nov09.
36
CONCLUSIONI
Dall’analisi dei dati misurati presso il sito di Piazza Dante emerge, coerentemente con la
classificazione del Comune di Bracciano (D.G.R. 767/03), che l’inquinante più critico risulta essere
il PM10. Sono stati registrati infatti diversi superamenti del valore limite giornaliero VLg pari a 50
µg/m3, come è riassunto nella Tabella seguente:
PM10
Piazza Dante (24 giugno – 29 novembre 2009)
Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Totale Media periodo (µg/m
3) 33 35 36 29 47 35
N° superamenti VLg 0 0 4 1 11 16
Tabella riassuntiva del numero di superamenti del valore limite giornaliero VLg di 50 µg/m3 e dei valori
medi in µg/m3 per il PM10, per la postazione di monitoraggio Piazza Dante nel Comune di Bracciano.
I superamenti sono comunque concentrati in uno dei mesi più critici per l’inquinamento
atmosferico, novembre. In tale mese infatti, non solo sono stati registrati il maggior numero di
superamenti del VLg del PM10, ma anche gli 11 superamenti del valore limite orario VLo dell’NO2
pari a 210 µg/m3. Come riportato nella Tabella 7.3, i superamenti del VLo dell’NO2 sono stati
misurati nella settimana 16 – 22 novembre, settimana in cui sono stati riscontrati forti aumenti di
tutti gli inquinanti monitorati sia Bracciano che a Roma, come è stato evidenziato nel Capitolo 8.
Ha contribuito in maniera rilevante a questa situazione la forte stabilità atmosferica del periodo che
ha favorito l’accumulo degli inquinanti e quindi i superamenti dei valori limiti.
Durante il monitoraggio estivo, invece, non sono riscontrati superamenti degli inquinanti
monitorati; in particolare l’ozono si è sempre tenuto al di sotto della soglia di informazione, 180
µg/m3.
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Si ringraziano per la collaborazione:
• l’Arpa Lazio che ha fornito i dati rilevati dalle centraline di monitoraggio del Comune di
Roma;
• le società Project Automation / IGEAM che hanno fornito il supporto tecnico per il
funzionamento e la gestione dei laboratori mobili;
• i referenti del Comune di Bracciano che hanno supportato l’Ufficio Monitoraggi nel corso di
tutta la campagna.