Valutazione degli effetti prodotti sul Sistema Lavoro ... · A Pistoia si è realizzato un momento...

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V alutazione degli eetti prodotti sul Sistema Lavoro, Formazione e Istruzione dalla Programmazione Provinciale integrata delle Politiche del Lavoro, Formazione e Istruzione del P.O.R. OB. 2 FSE 2007 – 2013 Il Rapporto completo è ancora disponibile a questo indirizzo: http://old.provincia.pistoia.it/LAVORO/EVIDENZA/ VALUTAZIONE_PROGRAMMA_RAPPORTO%20FINALE_2015.pdf SINTESI 1

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Valutazione degli effetti prodotti sul Sistema Lavoro, Formazione

e Istruzione dalla Programmazione Provinciale integrata delle Politiche del Lavoro, Formazione e Istruzione del

P.O.R. OB. 2 FSE 2007 – 2013

Il Rapporto completo è ancora disponibile a questo indirizzo:http://old.provincia.pistoia.it/LAVORO/EVIDENZA/

VALUTAZIONE_PROGRAMMA_RAPPORTO%20FINALE_2015.pdf

SINTESI

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1.SintesiLasceltadianteporrealRapporto0inalelasuaSintesinascedall’ideadirenderesubitodisponibili,allettore,ilquadrod’insieme,irisultatipiùeclatanti,lelineedirettricidellavoro,inmododacostituireunaprimaguidaallalettura.Illettorefrettolosoepocointeressatosipotràaccontentarediquesterapidesuggestionimentrequellopiùinteressatosaprà,inquestomodo,dovedirigerelasuaattenzione.QuestoespedienteèsemprestatopropostoconfacilitàneiRapportiintermedi,dovelaquantitàdiinformazionieraabbastanzalimitata,mariesceabbastanzapiùdif0icileinquestoRapporto0inalecheraccogliein0inetuttoillavorofatto.Unlavorocomplessoeabbastanzainusualepervalutazionidiquestogenere,duratounannointero,curatodaunadecinadiprofessionistidiprofessionalitàdiversa,realizzatocontantiapproccidiversi.Sintetizzarelacomplessitànonèsemplice.Abbiamosceltoquindidiconcentrarelanostrascritturasulmetodo,sugliobiettivi,sulleragionidialcunescelte,indicandosolosommariamenteiprincipalirisultati.PreferiamochequestaSintesisiapiùunaguidaallaletturacheunriassunto;perspeci0iciriassuntidellevariepartirinviamoalleSintesidiciascuncapitolo.

1.1.Leragionidellavalutazione

Dobbiamopartiredaqui.Perchésivaluta?Perchéun’AmministrazionePubblicadovrebbedesiderarediesseregiudicatadaunEnteterzoepubblicizzarepoitalegiudizio?Seneipaesianglosassonilerispostesonopiuttostoscontate,quidanoi,inItalia,rimanespessoabbastanzamisteriosalavalutazionenonrituale,nonancillare,nonconseguenteaunobbligoamministrativo.InItaliaspessosifafaticaacomprenderecomelavalutazionesia,sì,ungiudizio,mainteressatoall’apprendimentoorganizzativoenonalogichedipremio/punizione.Lavalutazioneèargomentazione.Analisi,ricerca,approfondimentoequindiargomentazione.L’argomentazione–adifferenzadegliasserti–haunalogica,habasiinformativeasostegnoedèdisponibile,naturalmente,aunacontro-argomentazione.Edèinquestoprocessodialogicochelavalutazionesicostituiscecomebuonaprassi,comeapprendimentoecapacitazione;lavalutazionemostra(cercadimostrare)imeccanismichehannoconsentitoaunprogrammadifunzionarebene,benino,cosìcosì…senzanecessariamentedipanarelamatassadiunaVeritàultimaeindiscutibile.Neiprocessisociali,organizzativi,decisionalinonc’èmaiunaVeritàultimaelasuaricercaforniscecarburanteperlacattivavalutazione,utileperlaretoricapoliticademagogica.Unabuonavalutazionefornisceargomentiealimentasemmaianchequalchedubbio;mostrarisultatimaanchepossibilità.APistoiasièrealizzatounmomentoabbastanzararoinquestosenso:un’Amministrazionecherealmentevolevaquestoeungruppodilavoroarticolatodesiderosodidarglielo.Questevolontàpositivesisonoincontratefacilmenteinunmetodoilpiùpossibilepartecipato,comesiconvieneaprocessivalutativicapacidicostituirsicomeapprendimento;ilpiùpossibilemulti-metodo,pernonsclerotizzarel’indagineinpochietradizionalipercorsitecnici;ilpiùpossibilediscussoconl’Amministrazione,eanchecambiatoincorsod’operainalcuneparti,comesiconvieneaunpercorsodiricerca(‘ricerca’,quindiscoperta,quindiri0lessioninuovechenasconoincorsod’opera).Ilsensodiquest’avventura,chesiconcludecolpresenteRapporto,vienerestituitonelprossimocap.2.

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1.2.Ilmetododellavalutazione

Abbiamoaccennatoaunapprocciomulti-metodo.Questoèunelementochegiudichiamopreziosoecaratterizzanteedesideriamospiegarlomeglio.Lavalutazione,insintesi,èricerca.Unaricercasocialecheindagasullefonti,cercadati,raccoglietestimonianzeasupportodiun’argomentazionecapacediesprimeregiudizi.Seèricercasigni0icaquindichesimettonoincampotecnicheeprocedure,quelleritenuteidoneeperraccogliereidatieleinformazioninecessari.Senzaannoiareinostrilettoricondiscussionitroppoaccademicheappariràcomunquefacilmentecomprensibilequantosegue:• letecnichenonsononeutrali;• ciascunatecnicaèmaggiormenteidoneaadesploraredeterminatielementienon

altri;• letecnichequalitativeequellequantitativeproduconoinformazionidinatura

profondamentediversa.Chipossiedeunabuonapadronanzadelletecnichesabenechenonsipuòaffrontareunprocessocomplessoconpochetecnichesemplici;eunapoliticaprovincialedellavoroedellaformazionenonèuntemasemplice:èlunganeglianni,coinvolgeunagrandequantitàeterogeneadiattori,assorbediscretequantitàeconomiche,hasvariatericadutesulterritorio…Incontestitematicidiquestogenereèdif0icilescegliereunaopochetecniche.Intervistaregliattoriprincipali,sì,macome?Rilevare0lussiedati,certo,maquali?Glielementipassibilidiun’attentaanalisisonomolteplici,eincerticasidif0icilidaraccogliere(peresempioleopinionidigiovaniinposizionimarginalinelmercatodellavoro,comevedremoalcap.6).Nelnostrocaso,inaccordoconlaProvincia,abbiamocercatodicompendiarediversefraletecnicheegliapproccimiglioridisponibilinellaletteraturavalutativa,idoneiperraggiungereobiettivicognitividiversi:

1. conoscerel’opinioneinformatadiespertilocali,elementopreliminareperindirizzaremoltedellenostreri0lessioni(cap.3);

2. comprendereglieffettinettidellepolitichedellavoroedellaformazionepistoiesi(cap.4);

3. sentireilpareredialcunibene0iciatidiquestepolitiche,gliimprenditori(cap.5)eigiovani(cap.6);

4. costruireunoscenarioprospettico,ipotetico,sulfuturodellepolitichelocalidellavoroedellaformazione(cap.7).

Questedirettricicostituisconounpiccolocampionariometodologico,perl’usodiversi0icatodimolteplicistrumenticheverrannodettagliatamentedescrittientrociascuncapitolospeci0ico.

1.3.Irisulta7dellavalutazione

UnaletturaintegrataetrasversaledeiprincipalirisultatisaràoggettoprecipuodelleConclusioni.Quicilimitiamoadalcunibrevissimiaccenniairisultati,capitolopercapitolo(dal3al7,cheriguardanoappuntolediversedirettricidiricerca).• L’analisipreliminarecondottacongruppidiesperti(cap.3)mostrasenzaombradi

dubbioilgiudiziopositivochediversecategoriediattorisociali(imprenditori,partisociali,operatorideiservizietc.)hannodellepolitichedellavoroedellaformazioneinProvinciadiPistoia,speciegrazieallasvoltasegnataapartiredal2012;ilgiudizioèindubbiamenteatuttotondoperquantoriguardalaformazione,mentreperil

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modelloorganizzativodeiCPIsimanifestaunoscartofral’apprezzamentodelmodelloealcunielementiorganizzativieimplementativicherisultanoavolteimperfetti(peresempionellacapacitàdirispostadeidiversioperatori)ononancoracompiuti(peresempionellaformazioneeaccompagnamentoalnuovomodelloerogativodeiservizi).Occorresegnalarechelecritichespeci0ichenonriguardanomaiilmodello,echesonomaggiormentepropostedaglioperatorianzichédagliutenti.Alcunedelleragionidiquestadiversitàdiopinioni(ripetiamo:soloperalcunielementipratici)riguardano,anostroavviso,lacomunicazioneinternaedesternadellaProvincia;sutaleipotesirinviamoalpar.11.3(nelleConclusioni);

• l’analisicontrofattuale(cap.4)riguardalaricercadeglieffettinettidiunapolitica,valeadirequantolescelteprogrammatichesianostateef0icaciedef0icientialnettodialtrifattoriintervenienti(comelacrisieconomica,perfaresolounesempio).L’analisi–sostanzialmentedinaturastatistica–hariguardatoilconfrontoconaltriambititerritorialidelledifferenzeosservatesulfenomenodell’occupazioneneiperioditemporaliprecedenteesuccessivol’applicazionedellapolitica.Lasceltadelfenomenodaanalizzareèdovutaallelimitatebasididatidisponibiliemostraunquadromoderatamentepositivo.IltrenddeglioccupatiinProvinciadiPistoia,alnettodellacrisi,hadelleperformancemediedecrescenticomeingeneraleintuttaItalia,maperledonneelefascedietàpiùgiovanimostradegliandamentimiglioriaquellidialtreProvincedelCentroItalia.QuestirisultatitrovanoconfermaneidatipresentinellabasedatiIDOL(prossimopunto)el’analisisicon0iguracomunquecomeunesempiodicomeun’opportunaanalisiquantitativasirendasemprenecessariaai0inidiungiudizioequilibratoecompleto;

• lanecessitàdivalutareecapire,sullebasediunacorrettabasedimisura,siscontrasoventeconunacertacarenzadidati.Inrealtàesisteunabaseinformativaricchissimaeallostatoattualenonancoraperfettamentevalorizzata:IDOL,ilsistemagestionalechesupportagranpartedelleattivitàdeicentriperl’impiego.IlsottoutilizzodiIDOLèdovutoadunaseriediragionicheinterpellanosial’aspettotecnologicochequellodellaorganizzazionedellavoro.Ilpotenziamentodelsuoutilizzopuòessereannoveratotraipiùurgentiobiettivievolutividelservizio.

• Ilpareredegliimprenditori(cap.5)edeigiovani(cap.6)èdiparticolareinteresseancheperconfermareunadellenostreipotesisulladif0icoltàcomunicativadellepolitiche(comegiàdettoneriparleremonelleConclusioni)esullestereotipiecheimpedisconounabuonaegeneralizzatarelazionefraProvinciaesuoiutenti.Appareabbastanzachiarochefragliimprenditorichiconosce,chièproattivo,chiècapacediavvicinarsialleoffertedellaProvincianehaingenereun’opinionepositiva,mentrechinonhaavutetaliesperienzesibasaspessosuclichéestereotipinegativi.Anchenelcasodeigiovani,inoltre,lepersonechepiùappaionoavereadisposizionerisorse(personali,culturali,familiari)sembranofruiredipiùemegliodeiservizi,mentrechiperparadossoneavrebbeforsepiùbisognoapparepiùdif0iciledaintercettare;

• l’AnalisiDelphi,in0ine(cap.7),oltreaconfermareilgiudiziopositivoversolepoliticheprovincialirivelalafortepreoccupazioneperl’allontanamentoditalipolitichedalterritorio.All’epocadellanostraindagineilruolodelleProvinceeragiàstatoride0initomentreerainveceancoraincertoildestinodellepoliticheedeiCPI(poistabilitidaldecretodiGiugno);inognicasoeraevidentecheserviziepolitichesarebberostatidecisialtrove,einostriinterlocutorihannobenspiegatocheciòavrebbepotutosigni0icareunadispersionedellebuonepraticheedelleinnovazionicheaPistoiasi

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eranosperimentate,oltreaunacessazione–almenoinquellaforma–dellepratichepartecipativelocali.

1.4.Undoppiolascitovaluta7vo

Ilprecedenteparagrafohariassuntoirisultatispeci0icidiricercadellanostravalutazione,cheperòhaprodottoanchealtro.Inparticolare–inaccordoconlaProvincia–ilgruppoAccordiaharealizzateduedistinteoperazionicheconsentonodilasciareall’Amministrazionestrumentidimiglioramentoorganizzativochepotrannoessereutilizzatiautonomamenteancheinfuturo:• ilprimostrumentoriguardaun’approfonditaanalisidellabasedidatidisponibile,

degliindicatorinecessariperunamiglioreanalisidellepolitiche.Sitrattadiunsistemachedocumentagliindicatoriecheintendesupportareunutentenontecniconellasceltaenellaletturadellamisurapiùadeguataalleproprienecessitàinformative.Questosistemadocumentalesiconcentraanchesullade0inizioneeprecisazionedeiconcettimisurati,nellaconvinzionechenonsipossarealmentevalutaresenonsifondaunlinguaggiocondivisoperladescrizionedeiproblemidellavoro(cap.8);

• ilsecondolascitoèinvecerelativoaunostrumentocostruitoinformapartecipata,replicabile,autogestito(cap.9)chehatrovatoilsuomaggioresigni0icatoproprionelprocessorealizzativo,nelladiscussionedigruppo,nellari0lessionesugliindicatoridametterealcentrodell’analisi.Lostrumentoèstatoancheapplicatounaprimavolta,aconclusionediunpercorsodiempowermentchehacondottoilgruppoaungiudiziomediano,equilibrato,ericcodiindicazioniperl’Amministrazione.

1.5.Unadiscussionetrasversale

Vogliamoin0inesegnalareunulterioresforzodelgruppoAccordia,relativoallaletturatrasversale,alpossibiledialogofratecniche,aunapossibileformadiintegrazionefraelementiqualitativiequantitativi,comeancheanticipatosopra.Occorrechiarirecomeilmandatovalutativoinsensostrettosiaconclusoconlepartidocumentateprecedentemente.Irisultatisonostatiprodottiedocumentati,maanostroavvisoènecessariofareunpassoavanti,tentarealmenodiguidareillettoreversounacomprensionepiùsistematica.PerquestoivalutatoriAccordiahannoredattouncapitoloadhoc(il10)dovesisonoconfrontatiinunadiscussionesugliindicatori(untemafondamentaletrattandodivalutazionedellepolitiche)chegettassepontifraquellisemantico-deduttividescrittialcap.8equellipragmatico-induttiviriportatialcap.9.Irisultati,siapureparziali,consegnanoallettoreunmessaggiofondamentalesullanecessitàdiintegrazionimultidisciplinariinvalutazione.

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2.Introduzione

2.2.Ilconfrontodelleideeconlarealtàopera7va

Lebuoneintenzionideiparagra0iprecedentisisonoconfrontateconunarealtàoperativaprevalentementefavorevoleeconalcunielementichehannocausatodeterminatedif0icoltà.Ciòènormale,appartieneallapraticavalutativaedellaricercaingenere,perchéillavorod’indaginehaachefarecondatichepossonoesserepiùomenoaccessibili,interlocutorichepossonoesserepiùomenodisponibilieviadiscorrendo.Maognielementodidif0icoltà,nellaricercasocialeevalutativa,diventainséunelementodiconoscenza,puòessereutilmentecollocatoinunquadrodicomprensionedelcontesto,suggeriremodi0icheall’impiantooriginariodeldisegnochepuòmostrareunanuovaemaggioreef0icacia.Glielementiproblematici,nelnostrolavoro,sonostatiessenzialmentetre:ladisponibilitàdegliinterlocutoriacollaborare;ladisponibilitàdidati;icambiamentiincorsosull’assettoistituzionaleesullepolitichedellavoro.

2.2.1.LacollaborazionedegliinterlocutoriQuestoèovviamenteunelementocrucialeintuttelericerchesocialievalutative;lerichiestedicollaborazionepresentateadattorisocialirilevanti,spessooberatidalavoroeresponsabilitàenoninfrequentementerichiestiperanaloghecollaborazioni,rischianoavoltediesseredisattese;mentrequellerivolteasoggettisenzaruolisocialiparticolarisidevonoconfrontareconunanonsemprechiaracomprensionediproblemietematicheinusuali.Lanostraindaginehafattomoltoricorsoainterviste(singoleodigruppo)presentandoproblemispeci0ici,generalmenteabbastanzalieviesoloatrattipiùacuti:• lapartecipazioneaigruppidiespertiiniziali(cap.3)èstatamoltobuonaperleparti

sociali,entiattuatorieoperatorideiservizieunpo’menoperimprenditorieconsulentidellavoro.ComesegnaliamoancheinaltrepartidiquestoRapportoèchiarissimoquiildiversoatteggiamentodihafrequentazionipiùabitualiconlaProvincia,oconleIstituzioniingenere,echièpiùlontanodaquestomondo;iprimisonoproattivi,attenti,desiderosianchedicomunicareeinteragirementrefraisecondiallignanostereotipio,neicasimigliori,disinteresse;

• leintervisteaigiovani(cap.6)sonostateabbastanzaproblematicheperquantoriguardailcoinvolgimentodellepersone.Daunlatoèapparsocomplessoidenti0icarelostrumentocomunicativomigliore,dunquesièsceltodiutilizzarnediversi(e-mail,piùtelefonate,piùincontriinpresenzaaJobMarch,piùpresentazioninell'ambitodipercorsiformativi).Dall'altrolatosembrache,anchetrovatolostrumentocomunicativoutilearintracciarelapersona,nonsiasemprefacileperigiovanidedicareunpaiod'oredellorotempoperesprimereun'opinioneeraccontarelapropriastoria.Soloil10%dellepersonecontattatesièeffettivamentepresentataperrealizzarel'intervista;

• lapartecipazioneall’analisiDelphi(cap.7)èstatamoltobuonanell’insiemeconpochedefezioni(espertiinclusinelgruppochepoinonhannofornitorisposte)cheabbiamoattribuitoallafasestoricamoltoparticolare,conpiùincertoruolodellaProvincia;inquestocasosièprocedutopreventivamenteconunpiùfortecoinvolgimentodeipartecipantiinfasedireclutamentoiniziale.

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Questielementipossonoessereconsiderati“frizionali”;valeadirecheinqualunquericercapuòesserepiùdif0icoltosocoinvolgereattorisocialidiruolorilevante,spiegareiltipodicollaborazionerichiestaaintervistatipocoavvezziaquestistrumentiecosìvia.Interminigenerali,allordodelle(piccole)dif0icoltàsopramenzionate,valelapenasegnalarecheabbiamocoinvoltimoltisoggetti:piùdiunatrentinainseiincontripreliminariinstilefocus;diciassettenell’analisiDelphi;unaquarantinadiimprenditoriintervistati,oltreadaltri120chehannorispostoalquestionarioweb;unaventinadigiovaniintervistatiinprofondità;diversialtriattoricoinvoltidurantelaConferenzaTripartitadiGiugnoenellacostruzionedellostrumentovalutativopartecipato.Strumentidiversi,attoridifferenti,tematichevariechehannocostellatotuttoilnostroannodiattivitàrestituendociun’ampiaquantitàdiinformazioni.

2.2.2.Ladisponibilitàdeida7I focus, le interviste biogra0iche, le interviste agli imprenditori e la raccolta delle diversenarrazione hanno permesso di tratteggiare il linguaggio, il modello dei problemi e deiconcettidausarepercostruireilsistemainformativoperlavalutazione:l’ideaeraquelladipredisporre un quadro di misure quantitative documentate per rafforzare il quadroconoscitivo.Si èpuntatoa costruireun sistemadi fonti in gradodi tradurrea livellodi archivioquellacomplessitàdiprocessi,diruoli,distati,dibiogra0ieneltempochesonolacifracaratteristicadelsistemadellavoroecheeranoemersenellafasedianalisiqualitativa.Cisièmossinelquadrodelriusostatisticodellefontiamministrative:ilimitiedivantaggidiquestoapprocciosononoti.Illoropuntodiforzastanelfattocheraccolgonodatichesisonosedimentati lungo i processi amministrativi e che quindi sono estremamente pertinenti edettagliati. Il limite è che le fonti di origine gestionale, se riutilizzate a 0ini decisionali,possono essere soggette a effetti di selezione della informazione legate alle norme chedisciplinano l’accesso ai servizi di cui si tiene memoria.: sul fronte della qualità e dellepossibilità di accesso a queste fonti si è , in effetti, concentrato ilmassimo dello sforzo dilavoroediadattamento.Le fonti amministrative a cui ci riferiremo per costruire l’archivio statisticomeritano unari0lessione approfondita, caratterizzate come sono da grande ricchezza descrittiva epotenzialifragilitàquandoutilizzatea0iniconoscitiviedecisionali

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La0iguraseguentemostra,gra0icamente,lacostellazionediriferimentiarchivisticidicuisièfattousonelcorsodiquestolavoro.

Lefon7deida7

LefontiamministrativeusatefannocapoadIDOL,aidatidelFondoSocialeEuropeo,aidatideiTirociniFormativieaidatidellaCartaILAe,difatto,intercettanotuttiiprocessidicuisièdiscussonegliincontricongliinterlocutoriAl momento del riuso, sono emersi alcuni problemi di effettiva praticabilità, come spessosuccedequando si decidedi sfruttare, a 0ini valutativi e decisionali, archivi che erano statipredisposti per la gestione amministrativa: sono emerse aree non ancora pienamentevalorizzate o gestite in modo da non assicurare più la piena pulizia dei dati. L’impiantorimaneaf0idabilesesitrattadigestireiprocessimarischiadinonesserlopiùquandoinvecesideveriusareidatipereffettuaremisurestatistiche.A livello operativo, quando si è trattato di riuni0icare questa pluralità di archivi, talvoltasconnessi,inunsistemaintegrato,siètradotto,alivellotecnologico,quellocheèunassuntofondantedelserviziolavoro:lacentralitàdellapersonabene0iciariadiservizi,accoglienzaepolitiche.L’operazionetecnicacheèstatadunquefattaèstataquelladitrasferiretuttiidatiinundatabaserelazionaleincuielementodilinkagecomunefosseilcodice0iscaledellapersona.Ivantaggichesièintesoconseguireconquestariorganizzazionedeidatifannoriferimentoaquestipunti:

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• nonridondanzadeidati,chepossonoessereripetutinellediversevisteearchivimache, nella nuova modalità viene 0isicamente archiviato una sola volta e vieneindirizzatoincondivisioneintuttelemodalitàdiutilizzodiinteresse.

• capacitàevolutivedelsistema.Idativengonofornitiairesponsabilidellacostituzionedelsistemainformativostatistico,amanoamanochevengonoindividuatie/ocreati.Conunaorganizzazionerelazionale ildatabaseevolve insiemeai suoidatieai suoiutenti. Se si decide di utilizzare una nuova concettualizzazione o se si decide diutilizzareunafonteulterioresitratteràsemplicementediaggiungereepopolaredellenuovetabelle.

• capacitàdisupportareunapluralitàdiprotocollidiinterrogazione,conunparticolareriferimentoaquellimiratiacollaudarelatenutainformativadelsistemaelaricercadierrori nelle fonti. Con un approccio relazionale l’utente è in grado di produrreinterrogazioni che coinvolgano in maniera integrata tutti gli archivi cheprecedentementevenivanosfruttatiinmodoindipendente.Inquestomodoèpossibiletrovare inconsistenze e contraddizioni. Questo approccio è stato sfruttato anche inquestolavoroagaranziadellaqualitàdelleinformazionistatisticheprodotte.

2.2.3.Unperiodostoricopar1colareUnultimaquestionevasegnalata:ilnostrolavoroèstatorealizzatofraGennaioeNovembre2015,inunmomentostoricoincuinonsoloilruolodelleProvinceèprofondamentecambiatomaanchelepolitichedellavorosonostateride0initealivellonazionalecolJobsActecoldecretodell’11Giugno2015cheistituiscel’ANPAL,segnandounnuovopercorsoperiCentriperl’Impiego.Evidentementeciòhain0luitonelledisponibilitàdegliinterlocutori,nellelorosensibilitàenellelorodichiarazioni;siconsideri,peresempio,chel’analisiDelphi(cap.7)èstatarealizzatafraAprileeGiugno2015,eilterzoeultimoquestionarioèstatospeditoecompilatoprimaditaledecreto.Inquelperiodoinostriinterlocutorieranomaggiormentecoinvoltinell’aspettativadiquestodestinodellepolitichedellavoroemanifestavanopreoccupazioniintalproposito;diversisarebberostatiinostriquestionari,elelororisposte,dueannifa;ofradueanni.

2.2.4.LaforzadellapluralitàdellesoluzionitecnicheIlnostrodisegnovalutativo,comevistoneiparagra0iinizialidiquestocapitolo,eracomunqueampio,diversi0icatoesostenutodaproposteritenutemoltosolideinletteratura.Ilveropuntodiforza,pernoi,èstatoladiversi0icazionechecihaconsentitodicompensareognieventualecarenzadovutaafattoriesterniconaltriapprocci.Abbiamosondatoeanalizzatoidatidisponibili;abbiamointervistatoconmolteplicistrumenti(intervistebiogra0iche,telefoniche,web,focusgroup),abbiamolavoratopartecipativamenteinognioccasionepossibile.Riteniamochelosforzocompiutoabbiacondottoaun’analisiarticolatacheillettoreèinvitatoapercorrereintuttelesuetappepercogliere,daciascuncapitolo,unaparteimportantedelquadrocomplessivorilevato.

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3.L’analisipreliminarecongliattoririlevanti

3.1.Sintesi

Questocapitoloproponeirisultatidiintervistedigrupporealizzatecomeprimomomentovalutativoaspeci0ichecategoriediattorisociali(imprenditori,partisocialietc.)chehannodiscussoitemidellaqualitàdeiservizioffertidaiCentriperl’Impiegoedelsistemaformativoprovinciale.Sulprimotemaemergechiaramenteetrasversalmenteilnotevoleapprezzamentoversoilnuovosistemaerogativodeiserviziconunaparticolaresottolineaturasull’introduzionedelconsulentepersonaleelacapacità,ritenutaabbastanzageneralizzata,difarsicaricodeiproblemiedarerispostecompetentiedef0icaci.Fralecriticheemerse:ladiversitàfraoperatoreeoperatore,cheavolteportaaconfrontarsiconpersonegiudicatemenopreparate,eilproblemageneraledella“burocrazia”,valeadiredeitempiedellemodalitàdigestionedeiprobleminonsemprepienamentecompresidalleaziende;inalcunicasicisièlamentatidelfattocheiCVinviati(pertirocinioassunzioni)nonfosseropienamenterispondentiallenecessitàaziendali.Anchedaglioperatori(soggettiattividiunodeigruppirealizzati)emergeunapprezzamentogeneraledelmodelloerogativoedellariorganizzazionedeiCPI,afronteperòdiunamaggiorfaticacausatadallaconcomitantecrisieunaformazioneeaccompagnamentodelpersonalegiudicatinonancorasuf0icienti.Sulsecondotema(formazione)ipartecipantiainostrigruppihannoespressoinmanierapiùmarcataunageneralesoddisfazionereputandobuonalaformazioneerogatamaspecialmentemoltointeressantelasua0lessibilità,lepossibilitàdiadattamentoallediversecondizionierichiesteelaqualitàdell’interazioneconglioperatori.Questoapprofondimentohaconsentitodiidenti0icareunproblematrasversalerilevante,checompareancheinaltrefasidellavoroeverràripresoanchenelleConclusioni:quellodellacomunicazioneinternaedesterna(inquestocap.sivedainparticolareilpar.3.3.6).

3.2.Metodo

3.2.1.Ildisegnodellaricercael’approcciopartecipatoLanostrapropostavalutativahafattoesplicitoriferimentoaduestrategiefortementeintegrate:l’approcciopartecipatoeperciò“capacitante”,elanecessitàdicoglierela“logicadelprogramma”congliattorisocialirilevantial0inedide0inireoadeguareledomandevalutative.Questeduestrategiehannotrovatocon0luenzanell’inizialerealizzazionediseidistintiincontrineiqualigruppiomogeneidiattorihannopotutodiscuteredelmodelloerogativodeiCentriperl’Impiegoedellasuaef0icacia(primiquattroincontri)edelsistemaformativo(ulterioridueincontri)al0inediveri0icarneelementidiforzaedebolezza.Lade0inizioneditalielementidiforzaedebolezza(conunapprocciochedescriveremomeglioalprossimoparagrafo)rappresentaappuntounapartesigni0icativadiciòcheinvalutazionesichiamalogicadelprogramma;sitrattadelpuntodivista(informato,esperto)deimeccanismisottesialfunzionamentodeiCPIedellaformazione,ciòchenevienecoltodaidiversipuntidivistaingioco.Iprogrammifunzionano(omeno)asecondadicomesonointesi,compresi,accettati

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equindiagiti.Nonsorprendequindicheidiversigruppiabbianofornitopuntidivistadiversi,ciascunotemperatodallediversesensibilitàenecessità.Questoeraattesoederaprecipuamenteloscopodiquestafasedellavalutazione.Elementiaggiuntiviepuntidivistaconclusiviedisintesisonostatiraccolti,sempreinformapartecipata,nell’ambitodiunincontroconlaCommissioneTripartitaallargataapersonaledelCPIil12Giugno.

3.2.2.LasceltadellaSwotrelazionaleIseiincontrisonostatigestiticonunapproccioparticolarebasatosuunaprimaparteinstilefocusgroup,ovverodidiscussioneliberaincuiipartecipantisisonoespressiliberamentesucosa–aloroavviso–abbiafunzionatoecosamenosulmodelloerogativodeiCPIesulsistemaintegratodellaformazione.InquattrodiquestiseiincontrisièpoisomministrataunatecnicachiamataSwotrelazionaleincuituttiglielementidiforzaedebolezzainterniediopportunitàeminacceesterne(cometipicodelletecnicheSwot)sonostatimessiinrelazionetramiteunconfrontoacoppiealloscopodiindividuareilvalorenettodelgiudizioespresso(‘netto’,cioècapaceditrovareunpuntodiequilibriofraelementipositivienegativi).Al0inedicomprenderemeglioquestatecnicanediamounadescrizionepiùparticolareggiata.LaSwotRelazionaleèun’ideapiuttostosemplice:realizzareunconfrontoacoppiefraglinelementiindividuatinellaSwot,prescindendodallacategoriadiappartenenza.Unapossibileproceduraèlaseguente:

1. realizzareunaSwotconungruppodiattorisigni0icativi(comeabbiamofattonoi)individuandouncertonumerodielementidiforza,didebolezza,diopportunitàediminaccia;

2. ricondurretuttiglinelementiindividuatiinunamatricequadratacomeesempli0icatain0igura1;

3. condurreconlostessogruppoilconfrontoacoppiecomparandociascunelementodirigaconciascunelementodicolonna,unoallavolta;ilgruppoesprimelapropriaopinionesullasinergiapositivaonegativa,ovverosullareciprocaestraneità,fraidueelementiconfrontatie,dopoeventualediscussione(pergiungerepossibilmenteaungiudiziocondiviso)esprimeilparerecomevalore,p.es.inquestomodo:

- 2 = l’elemento di riga è fortemente ostacolato, o addirittura annullato, da quello di colonna

-1=l’elementodirigaèostacolatodaquellodicolonna,mariescetuttaviaasviluppareiproprieffetti,siapureinformaridotta

0[zero]=idueelementisonoindipendenti+1=l’elementodirigavedeincrementareiproprieffettiacausadellasinergia

realizzatadall’elementodicolonna+2=l’elementodirigarealizzaunnotevolissimoincrementoacausa

dell’elementodicolonna4. elementoperelementosiproponeilconfronto;seilgruppocondivideilgiudiziosi

passaall’elementosuccessivo;seilgiudiziononècondivisoilgruppodevediscutere,conlaregiadelvalutatoreinvestedifacilitatore.Comeperaltretecnichedigruppochemiranoalconsenso,occorreprevederestrategiediuscitanelcasodimancatoaccordo(p.es.registrareilvalorepropostodallamaggioranzadelgruppo,sottolineandonellamatricechequelvalorenonècondiviso).

La0ig.1mostraunesempioastrattodimatriceperilconfrontoacoppie,nell’ipotesicheprecedentementesisianoindividuatiquestielementi:

• Puntidiforza:A,B• Puntididebolezza:C,D

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• Opportunità:E,F• Minacce:G,H

FIG.1–ESEMPIODIMATRICEPERILCONFRONTOACOPPIE

� Diversamentedallematriciutilizzateinaltritipidiconfrontoacoppie,inquestocasoèquadrata,ovverol’elementodiriga‘A’siconfrontainizialmentecon–poniamo–l’elementodicolonna‘D’,esuccessivamentel’elementodiriga‘D’siconfronteràconl’elementodicolonna‘A’.Inquestocaso,infatti,larelazionenonèunidirezionaleenonsitratterebbediunainutileduplicazione.E’importanteconsiderarequestoaspetto.Quandori0lettiamosucomeglielementidirigasianoin0luenzatiomenodaquellidicolonna,assegniamoaidueelementiduevalenzediverse,cheperanalogiapotremmode0inirecome‘variabiledipendente’l’uno(ognielementodirigacheprendiamocomefattoreesistenteesoggettoainterferenzeein0luenzedapartedeglielementidicolonna)e‘variabileindipendente’l’altro(ognielementodicolonnachevieneutilizzatopercapirequantointeragiscacoiprecedenti).Poichécerchiamodellerelazionifratuttiglielementi,ciascunoèsiaelementoin0luenzato(quandoèelementodiriga)siaelementoin0luenzante(quandoèelementodicolonna),equindiiconfrontivannofattiperentrambeleduemetàdellamatrice.Occorrein0inefareattenzioneaunelementocontrointuitivo:unelementonegativo(puntodidebolezzaominaccia)riceveunpunteggio+1o+2sevedeaumentatoilpropriopotenzialenegativoacausadell’elementodicolonna;quindi,maggiorenegativitàdelfattore,mapunteggiopositivonellamatrice.Qualèl’utilizzodiquestoprocedimento?Aconclusionedellavoroilvalutatoredeveanalizzarelamatriceinduemodidiversiecomplementari,inanalogiaaiduefascidivettoridescrittipocosopra:innanzituttopuòosservareglinelementicompiendounasemplicesommaaritmetica(estremacolonnadidestranella0ig.1)evedendoqualisianoveramentepreminentiequalisecondari.InquestomodosipuòosservareseglielementidiforzadelProgrammaeleopportunitàdelcontestosianoneiprimipiazzamentidellaclassi0ica(casoideale)oppuresealcunidiessi,purcorrettamenteindividuati,sonorelegatiinfondo,semmaiconpuntegginegativiaindicarechenonpossonodispiegareilloroeffetto(Fig.2).

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FIG.2–L’ANALISIPERRIGA

� Mapoisipuòfareun’analogaanalisipercolonna,osservandocosìqualisianoglielementicheconpiùfrequenzaeconpiùforzainteragiscono(positivamenteonegativamente)suglialtri,eindividuandoquindiifattoripiùcapacidiin0luenzareimeccanismisociali.Inquestocasoèdapreferireunasommaalgebrica(ovverosenzaconsideraresesitrattadivaloripositivionegativi).Questasecondaanalisièindispensabilepercorreggere–sedelcaso–ilProgramma,proponendosoluzionialternativerispettoaimoderatorindividuati,inmododavalorizzareelementidiforzaedopportunitàchenellaprecedenteanalisiperrigasonoscivolate–perlorocausa–troppoinbasso(Fig.3).

FIG.3–L’ANALISIPERCOLONNA

� Questasecondaèl’analisiprincipale,oquantomenoessenzialeinaggiuntaallaprecedente;èquestoilmodoperrilevareelementiche–indipendentementedallalorocollocazionecomevettoridiriga–0inisconocoll’intervenirepesantementeediffusamentesuglialtri.E’evidentecomeinfasediprogettazione(disponendoinquestafasedeirisultati)questeindicazionipossanoessereimportanti;piùrealisticamenteinsedevalutativa,perun’analisidellecauseedeglieffetti,deglielementiditrasferibilitàesostenibilitàdiunprogramma,ecosìvia,questeindicazionipossonoesserediimportanzastrategica.

3.2.3.Suggerimen7perapprofondireletecnicheu7lizzateApprofondimentisullatecnicadelfocusgrouppossonoesserelettiqui:https://bezzicante.0iles.wordpress.com/2014/05/inarrestabile-fortuna-focus-riv-43-44-2009.pdf

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mentrelatecnicaSwotrelazionaleèdescrittaqui:https://bezzicante.0iles.wordpress.com/2014/05/Swot-dinamica-o-relazionale-2006.pdf.

3.3.Irisulta7emersi

3.3.1.Iseiincontricona@oriqualifica1PerrisponderealledomandevalutativesotteseaquestosegmentodianalisiilgruppodilavoroAccordiasièimpegnatoaveri0icareilpareredegliespertiattraversoseisessioniinstilefocusgroupincuiapplicarelostrumentodenominato“Swotrelazionale”(giàdescrittoalparagrafoprecedente).Irisultatidellaprimapartedelleriunioni(liberadiscussioneinstilefocus),oltreacostituirematerialedipersésuf0icienteaidenti0icareareeproblematicheeveri0icareilgiudiziosuglieffettidellepoliticheprovinciali,sonostatelabaseperl’identi0icazionecontestualedeinodicriticieproblematici(oppurecondivisieapprezzati)espressidaciascungruppo,peresseresottopostiaSwotrelazionalenellostessogruppo.Occorresegnalareche,perragionispiegateneiparagra0ispeci0ici,indueincontrinonèstatopossibilesomministrarelaSwot.Ilvalorediquestiincontririmaneinalteratonelleopinioniespressedalgruppo.

(Omissis)

Isuccessividueincontrihannoavutocomefocuslaformazioneelaprogrammazioneintegratadellepolitichedellavoro.Ilconduttorehatenutopresentele“lineestrategicheprovinciali”,discusseeconcordateconl’Amm.neProv.le,cosìsintetizzabili:• Competitivitàdelsistemadelleimpreseattraversolacrescitadelcapitaleumano:laformazionediimprenditorieaddettièindirizzatainmododaaggregareimpresedisettoridiversisuobiettivitematicistrategici(innovazione,internazionalizzazione,ecc.).

• Formediincentivoall’assunzionedipersonaleformato.• Attenzioneallapromozionediformediequilibriotravitalavorativaevitaprivataelaparitàtraigeneriinogniattivitàprogrammata.

• Migliorarel’ef0icaciasistemicadelleagenzieformativeinvestendosullarelazionetralaformazioneelepoliticheattivedellavorodaunaparteelestrategieeisettoridisviluppodall’altra.

• RuolocentraledeiCentriperl’impiegonell’attuazionedituttigliinterventidiformazioneepoliticheattiveingeneraleelorosostegno/potenziamentopuntandosulleprofessionalitàinterne.

• Approcciointegratotralepolitichedellavoro,dellaformazioneedell’istruzioneadottatodapartedeilivellipoliticietecnicidellaProvincia.

• Sfruttamentodellecomplementarietàconazioniregionali(Giovanisì,GaranziaGiovani)nell’erogazionedeiserviziallavorodeiCentriperl’Impiegoperampliarelepoliticheattiveperiltargetgiovanile.

• Strategiaorganicadimarketing,nell'analisideibisognienellapercezionedell'utenza,perunaef0icacecomunicazioneepromozionedeiservizi.

• Monitoraggioeanalisidelterritorioallabasedellaprogrammazionedellepolitichedellavoro,formazioneedistruzione(interventiinrispostaaibisogniedaiproblemicheemergonodalterritorio)eruolostrategicodell’OsservatorioMercatodelLavoro.

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• Miglioramentodelgovernodelsistemaeducationlavoroedell’erogazionediservizicheapplicanolepoliticheintegratetramitespeci0icistrumenti(certi0icazionediqualità,certi0icazionedellecompetenze,ecc.).

AquestiincontrioccorreaggiungereladiscussioneavvenutainsedediCommissioneprovincialetripartitail12Giugno2015ealcunicomunicazioniscrittemandatespontaneamentedaalcuniattorisociali.

3.3.2.Ilmodelloeroga1vodeiCPIIprimiquattrofocushannoavutocomeoggettodianalisiilmodelloerogativodeiCPI.

(Omissis)

3.3.3.Sintesideifocussulmodelloeroga1vodeiCPI

(Omissis)

Conlamappaconcettualesivuolesuggerirequantosegue:1. ilmodellosembraavereunasuaattrattivitàpertuttiigruppiincontratichene

apprezzanovisibilmentealcunedellecomponentiprincipali;

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2. lamessainoperadelmodellopresentaanchedeiproblemicollegatiproprioaglistessielementiapprezzati;valeadirechesenericonoscelabontàesenevedonoglieffettipositivimaalcontempotalieffettipositivihannodeilimiti,giudicatiavoltesigni0icativi;

3. glielementichesembranoaveredeterminatotalilimitisonosostanzialmentedue:lacrisicolconseguenteaumentodelcaricodilavoro,elanecessitàdiunamaggioreformazioneeaccompagnamentocheconsentanoaglioperatoriun’adeguatapreparazione;

4. comeconseguenzaalmancatoaccompagnamentoall’implementazionedelmodellosegueun’insiemedielementidiimportanzadiversa(diverserispostedeglioperatori,modestaef0icaciadellarelazioneconleimprese,etc.)tuttiriconducibilialtemadellaformazioneeleadership,peraltroresipiùproblematiciperlacomplessivaposizioneprofessionaledimoltioperatori;

5. unadiversaconseguenzariguardalacomunicazionealleimpreseeaiprofessionisti,cheapparebuonasolo“amacchiedileopardo”;ciòriguardaanchelapossibilitàdiunaReteSPIef0icace.

Unari0lessioneulteriore,chemodi0icheràinparteilsensodiquesta0igura,alpar.3.3.6.

3.3.4.LaprogrammazioneintegratainProv.diPistoiaSuquestotemasonostatirealizzatidueincontri.

(Omissis)

3.3.6.Un’interpretazionegeneraleAllalucedeidueprecedentiparagra0iedelleinformazionisuccessive(commissionetripartitaecomunicazionipersonalidialcuniattorisociali)ilvalutatoresièconvintodell’esistenzadiunproblematrasversale,emersoindiversiincontriinmanieraparzialeononcompiutamentecomprensibilenellasuaimportanzagenerale:quellodellacomunicazione(cheriprenderemoanchenelleConclusionidiquestoRapporto).Intendiamolacomunicazioneorganizzativarelativamenteaduedistintecoppie:

1. pubblico!"privato(valeadirelaProvinciadaunaparteetuttiisuoiutentidall’altra);

2. operatoridifrontof0ice(insensoampio)!"backof0ice.Questeduecoppieinqualchemodoantagonisteincludonocategoriediattorisocialidiverseesempli0icate(inmanieranonesaustiva)dallaprossima0igura:

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Unprimo(enotoancheinletteratura)problemacomunicativo,ilprincipale,ètralatodestroelatosinistrodelquadrante:ilprivatoesprimebisognisempreurgenti,semprenecessitatidirisposteconcreteedef0icaci,ignorandoquasisemprechelaburocrazia(eiconseguentitempiemodiperprocessarelarichiesta)èunvaloredidemocraziaetrasparenzaedequità(ovviamentealnettodiesasperazionidelsistemanoninfrequentiinItalia,solitamentenonimputabiliagliaddettimaalleleggiealla“macchina”);questoelementocompareanchenelleintervisteagliimprenditorisintetizzatealcap.5.D’altrolatoilpubblicohaimparato–nelnostroPaese–adif0idaredelprivatovistospessocomericercatorediespedientipereluderetalunidoveri.Questereciprochestereotipiesifondanosuquantitàdicasiesemplarieaneddotichesonodiregola“adattati”inconsciamenteaglischemimentalieaglistereotipi;valeadirecheiltemponecessariopersbrigareunadeterminatapratica–peresempio–èvistadallaparteprivatacomeunaulterioreprovadelfattochelaburocraziaèunostacolo,indipendentementedalfattochequeitempisianostationolostrettonecessario,enonunaconseguenzadilassismoepressapochismo.Sull’altrofrontelerichiesteditirocini–sempreperfareunesempiopertinente–sonospessosospettateditentativodiacquisiremanod’operagratuitaaggirandolaleggeesipongonoconseguentemente(avolte)ostacolisospettosi.Ilsecondoproblemaèfraillatoaltodelquadranteequellobasso;nelpubblicol’operatorediprimalinea(sostanzialmentequellodeiCPI)soffredelledirettivericevutecheritienenonsempredettatedaunacomprensionedei“problemiveri”,eancheilprivatononèesentedianaloghecritichefraiduelivelli.

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FortunatamenteinProvinciadiPistoiacisonostatimoltimomentipartecipativifrail2011eil2012,chehannocontribuitofortemente(comeèstatodamoltitestimoniatoindiverseoccasioni)all’avvicinamentodelleposizionieallacomprensionereciprocamasvariatifattorihannointerrotto,oalmenolimitato,questoprocessoel’ef0icaciadelsuoesitonaturale.Purinuncontestocomplessivamente“amichevole”eimprontatoaunbuonclimafraidiversiattori,permangonodif0icoltà:• fraglioperatorideiCPIarecepire0inoinfondoeinmanierageneralizzatailnuovo

modello;• fragliimprenditoriacomprenderelelogichepubbliche;• fralepartisocialiacondividerelavisioneprovincialenelsuopercorsoinitinere,dopo

averecondivisounavisionecomplessivaexante;• eccetera.

La0iguradelparagrafo3.3.3potrebbepertantoessereinparterivistainseguitoaquestari0lessione,eledif0icoltàdiconnessionefralapartealtadella0iguraequellabassaesserereinterpretatainquestomodo:

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4.Analisicontrofattualeeulterioreanalisistatisticarealizzata

4.1.Sintesi

Nellaprimaparteilpresentedocumentoesponel’analisideglieffe@ne@prodo@dagliintervenAprevisA nella “Programmazione Provinciale integrata delle PoliAche del Lavoro, Formazione eIstruzione del P.O.R. OB. 2 FSE 2007 – 2013” oOenuta aOraverso un approccio controfaOuale.L’analisi è stata faOa considerando i tassi di occupazione della Provincia di Pistoia prodo@dall’ISTATevalutandonel’andamentorispeOoaquellidellealtreProvincedelleRegionidelcentroItalia.Nellasecondapartedellavorosiapprofondisceunadellepistedilavorocheaseguitodellarealizzazione dell’analisi controfaOuale (vedi specifico Report) l’Amministrazione ha deciso dipercorrere,percercaredicomprenderemegliogliesiAdell’analisistessa.NellasecondapartesipresentanoirisultaAdell’approfondimentofocalizzatoaindividuareconnessionitraservizierogaAdaiCentriper l’Impiegoeassunzioni,nelperiodo interessatodall’introduzionedella riformadelmodelloerogaAvodeiServiziperillavorodellaProvinciadiPistoia.Dall’analisi controfaOuale siosservache i tassidioccupazione rispecchino ilperiododi crisidellavoro mostrando una generale decrescita dall’analisi emerge che i tassi di occupazione dellaProvinciadiPistoiaosservaAtrail2010eil2014(preepostintervento)hannounandamentoalneOo del trend migliore rispeOo a quelli osservaA nelle altre Province. Questo nonostante irisultaAdell’analisicontrofaOualesvoltaa livellodipopolazionetotalenonmostrinoevidenzadieffe@posiAvidellapoliAca,sesiapprofondiscel’analisisiindividuanodeigruppichepresentanorisultaAdiversi:

- Valutando gli Impa@ α al neOo del trend per sesso si osserva un andamento migliore del tasso di

occupazionedellaProvinciadiPistoianellefemminein14confronA(73%circa)rispeOoaunosoloosservato

neimaschi(Tabella2).

- Dall’osservazionedeldatoperfasced’etàsullefemmineirisultaAsonofavorevoliperlaProvinciadiPistoia

nel56%circadeiconfronAfa@enel80%circasesiconsideranolefascedietà15-24,25-34e54-65,valea

diresesiconsideralapopolazionepiùgiovaneequellapiùanziana(Tabella3).

- Dall’osservazionedeldatoperfasced’etàsuimaschiirisultaAsonofavorevoliperlaProvinciadiPistoianel32%circadeiconfronAfa@enel43%circasesiconsideranolefascedietà15-24,25-34.L’analisiperfasce

d’etàsuimaschinonconfermairisultaAavuAperlefemminenellafasciad’età54-65(Tabella5).

- Dall’osservazionedeldatoperfasced’etàsullapopolazionetotaleirisultaAsonofavorevoliperlaProvincia

diPistoianel47%circadei confronA fa@enel70%circa se si considerano le fascedietà15-24,25-34e

54-65, vale a dire la popolazione più giovane e quella più anziana come osservato per la popolazione

femminile(Tabella4).

L’approfondimento a questa analisi ha riguardato il tentaAvo di capire gli aspe@ osservaA studiando il fenomeno

dell’utenzaaiCentriperl’ImpiegonellaProvinciadiPistoiaelecomunicazioniobbligatorie(COB)nelperiododal2009

al2015(primi3mesi),ricercandolecaraOerisAchechehannoportatoaidiversiandamenAdeltassodioccupazione

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sulle Femmine rispeOo aiMaschi e sulla popolazione giovane (fasce di età 15-24, 25-34) rispeOo a quella di età

adulta. Con questo approfondimento, come aOeso dato il periodo di crisi del lavoro, si è rivelato un andamento

crescente negli anni della prevalenza di popolazione che si rivolge ai Centri per l’Impiego e un andamento

decrescentedelleCOB.SesistudianolecaraOerisAchedell’utenzasinotacomecisiaunamaggioreproporzionedi

donneegiovani.

4.2.Metodo

InquestocapitolosiprecisanolespecificheeirisultaAdell’analisideglieffe@ne@prodo@dagli intervenAprevisA

nella“ProgrammazioneProvincialeintegratadellePoliAchedelLavoro,FormazioneeIstruzionedelP.O.R.OB.2FSE

2007 – 2013” (d’ora in avanA ‘PoliAca Provinciale’) oOenuta aOraverso un approccio controfaOuale e quelli

dell’approfondimentosvoltoaparAredaidaAdell’utenzadeiCPIedalleCOBseguendoundoppiopianoesposiAvo:

unopiùdivulgaAvoeunospecialisAcoconiriferimenAteoricidelmetodo(inAppendiceA–Metodologia)eirisultaA

dituOeleanalisisvolte(inAppendiceB–TabelleControfaOuale,AppendiceC–TabelleApprofondimento).

L’analisi controfaOuale si propone di capire se i risultaA osservaA di un determinato fenomenosiano interamente imputabili alla poliAca (qui con ‘poliAca’ va intesa la poliAca pubblica, la‘policy’)enon–almenoinparte–afaOoriterzi:“Sel’effeOodiunapoliAcaèladifferenzatraciòcheèsuccessoeciòchesarebbesuccessoinsuaassenza,l’effeOononsaràmaiosservabileelavalutazionedell’effeOodellapoliAcasaràarigoreimpossibile.C’èunelementodiveritàinquestaconclusioneparadossale:nonsaremomaiassolutamentecerAdiqualeeffeOounapoliAcaabbiaavuto. TuOavia non è la certezza assoluta che sAamo perseguendo: ci accontenAamo di unaragionevoleecredibileapprossimazione.Etaleapprossimazionedell’effeOodiunapoliAcapotràessereoOenuta“ricostruendo”ilvalorecontrofaOualecondaAchesianoosservabilieallostessotempo approssimino, nel modo più credibile possibile, ciò che sarebbe successo ai sogge@esposAallapoliAcasenonlofosserostaA(MarAnieSisA,2009,142).”Il gruppo di lavoro, dopo un’aOenta analisi dello stato dell’arte e della disponibilità di daAnecessari per costruire e/o reperire gli elemenA conosciAvi non solo nella Provincia di Pistoia(situazionefaOuale,soggeOaad ‘intervento’dellapoliAca)maanche inaltreProvinceeRegioni(situazioni controfaOuale, non soggeOa ad ‘intervento’ della poliAca) e tenendo presente lagenericitàdeidaAdisponibilieillimitechequestacomportahaindividuatoida%sull’occupazioneprodo1dall’ISTATeprecisamenteitassidioccupazionecomevariabilesucuisvolgerel’analisi.Nella valutazione si uAlizza, quindi, come ‘situazione controfaOuale’ la situazione osservata inambiA(inquestocasoterritoriali)noninteressaAdallapoliAcachesivuolevalutare.

(Omissis)

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5.Intervisteagliimprenditori(webetelefoniche)

5.1.Sintesi

Le interviste telefoniche, integrate con le interviste ricavate dal questionario Web, mostrano un gruppo di aziende che fruisce di una molteplicità di servizi, dichiarando apprezzamento soprattutto per la disponibilità del personale dei Centri per l’Impiego, pur non conoscendo realmente le modalità erogative e le logiche complessive del cambiamento messo in atto dalla Provincia L’impressione generale che si ricava è che, escludendo naturalmente un piccolo numero di aziende più attente e competenti, per la grande maggioranza il rapporto col pubblico è strutturalmente orientato a un pragmatismo molto operativo rivolto al soddisfacimento di bisogni immediati e, per il resto, a una scarsa pratica di interlocuzione e scambio capace di costruire strategie di medio-lungo termine.

Inoltre, dall’elaborazione delle interviste emerge che gli scenari da esse delineati possono trovare in molti casi anche una descrizione quantitativa a partire dalle informazioni contenute nelle basi dati amministrative; si ritiene quindi utile cogliere gli spunti che arrivano dalla lettura dei risultati della indagine per individuare un protocollo di lavoro sugli archivi che, su base corrente, fornisca per tutte le imprese che hanno interagito con i servizi un quadro della loro attività.

5.2.Metodo

Le interviste agli imprenditori sono state realizzate mediante due modalità: - Interviste telefoniche

- Questionario via Web

Entrambe le modalità di intervista utilizzano lo stesso questionario. Il primo sfrutta l’interlocuzione personale, l’altro lo strumento web: analizzando i dati separatamente, per le domande in cui gli intervistati non dovevano esprimere giudizi non si riscontrano differenze sostanziali, mentre per le domande in cui si chiedeva di esprimere un giudizio personale si nota in quelle telefoniche, come era prevedibile, una minore dispersione nella scelta delle varie modalità di risposta. In totale si sono realizzate 162 interviste di cui 42 realizzate telefonicamente e le restanti 120 via Web. Il lavoro ha consentito ha consentito:

- integrazione tra questionari Web e questionari telefonici che erano caratterizzati da una numerosità bassa; - parziale riduzione del bias dovuto all’autoselezione degli imprenditori disposti a rispondere via Web; - la possibilità di agire – attraverso l’intervista telefonica - un ascolto maggiore dei punti di vista espressi, al fine di ottenere anche una

riflessione qualitativa utile all’interpretazione di tutti i questionari, anche quelli compilati via Web.

Leinterviste,siadalpuntodivistadivistadell’impiantochedeirisultatisonopienamenteintegratenell’insiemedelleinformazioniquali-quantitativechecostituisceunpreciso0ilonedell’analisivalutativa.

5.3.Risulta7

(Omissis)

! 21

6.LeintervisteaiGiovani

6.1.Sintesi

Le interviste biogra0iche sono state realizzate con l’obiettivo di indagare le opinioni deigiovani e delle persone escluse dal sistema di formazione e lavoro (NEET). Sono stateintervistate18persone,perdueterzimaschi,trai18edi31anni.Ilnumerodipersoneintervistaterisultadunquepiuttostoesiguo:siètrattatodiun'analisiinprofonditàdelle loro esperienze epercezioni, chehaunvalorenon statistico equindinongeneralizzabile all'intera popolazione Provinciale, ma di raccolta e individuazione diri0lessioni utili per de0inire modalità di ulteriore sviluppo del sistema di erogazione deiServizi.

Perquantoriguardal’utilitàdeiServiziperillavoroperquestospeci0icotarget,sembracheiCentriperl’ImpiegoProvincialisianounodeicanaliperricercarelavorooformazione:moltorilevanti, oltre a questo canale, sono le agenzie per il lavoro prevalentemente contattateonline,esoprattuttoilpassaparola.Laviainformalesembrauncanaleprivilegiatodiricercalavoro in questo contesto, spesso unita alla presentazione di persona presso le imprese,ancheinassenzadiunappuntamentoperuncolloquio.Unaltrocanalemoltousatoèquellodeiquotidiani.NelterritorioPistoiesesonoperorapocoutilizzatiinvece,perquantoemergedalleinterviste,isocialnetworkcomeLinkedIneFacebook.Per quanto riguarda la valutazione di ef0icacia dei Servizi pubblici, i giovani intervistati,dunquesemprenell'ambitodi18incontriinprofondità,sembranoapprezzareinparticolarela gentilezza degli operatori e la rilevanza deimomenti di incontro di persona (come JobMatch).Presentanopiùproblematichenella comprensionedel funzionamentodei Servizi –non per tutti è chiara la procedura e quindi “cosa aspettarsi” dai Servizi. Tale scarsaconoscenzadellemodalitàdi funzionamentodeiServizivaconsiderata, insiemeall'esiguitàdeinumeri,comeunelementodisfondoutileperinterpretareirisultatiemersi:nonsitrattadivalutazioniinformateedobiettive,madiinterpretazioniepercezionipersonali.ÈutileinognicasoconsiderarelascarsaconoscenzadelfunzionamentodeiServizicomeunelementosucuièpossibileavviareazionialivelloProvinciale.

Inoltre,molte problematiche segnalate dagli intervistati riguardano le caratteristiche delleoffertedi lavoro, sullequali il Serviziopubblicohamenomarginedi azione: sono reputatetroppo selettive, rivolte solo apersone conesperienzae/o formazioneo al contrario,per ilaureati,focalizzatesolosulavorimanuali.Daquestopuntodivistasarebbeutilecondividereancheconigiovanialcunidatirispettoalmercatodellavorolocale,inmodocheabbianounarappresentazionepiùrealisticadelladomandadilavoroinProvincia.

6.2.Metodo

L’opinionedegli attoripermettedi intercettare le esperienze, le aspettative, le visionidegliattori, e consente inquesto sensodiprodurre ri0lessioni rispettoaquali strategiepossonoessere messe in campo da parte della Provincia per intervenire sugli eventuali aspetti

! 22

problematici.Le interviste inprofonditàpermettonodianalizzare lestrategie individuali intemadilavoro,lapercezionedell’ef0icaciadelServizio,leaspettative.In fase progettuale si immaginavano interviste a singoli individui appartenenti a quattrodiversitarget:

→ donne:ilcoinvolgimentodiquestotargeterapensatoperraccogliereleprospettivediunapopolazionecheinmateriadilavoroeServiziperl’occupabilitàesprimeesigenzemolto speci0iche e garantire l’analisi degli effetti delle politiche del lavoro anche interminidiparitàdigenere(impiegandoilcosiddettomainstreamingdigenere);

→ giovani: quella dei giovani è ormai riconosciuta a livello europeo ed internazionalecome una categoria per la quale è urgente attivare interventi per l’occupabilità. Inquestosenso in faseprogettualeèsembratorilevanteconsiderare igiovanicomeuninterlocutore;

→ over-45: anche in questo caso, si tratta di una categoria tipicamente coinvolta invalutazionicheriguardanolepolitichedellavoro,siaperprospettarenuoviapprocci(comeèstatopergliinterventivoltiall’Activeageing)chepervalutareleinnovazioniintrodotteneisistemi;

→ NEET(NeitherinEmployment,EducationandTraining):lepersonechesitrovanoincondizionedinonavereunlavoroeallostessotempononesserecoinvoltiinprocessidiapprendimentopresentanounelevatorischiodiinattività:laprioritàcostituitadaquesto target era stata segnala in Provincia di Pistoia già nel Documento diProgrammazioneintegrata2011-2013esièconfermatavalidainfaseprogettualeedirealizzazionedelleattività.

Come indicato nel progetto, i target citati costituivano una proposta da veri0icare econcordare nello speci0ico con l’Amministrazione Provinciale. A valle del confronto conl’Amministrazione,iltargetèstatoineffettiulteriormenteselezionato.In particolare,è stato scelto come targetdelle intervistequello compostodapersonegiovanie/oNEET, interpretandochemoltospesso leduepopolazionisi sovrappongano,equindichelepersonepiùgiovanisianospessodispersedalsistemadiistruzione,formazioneelavoro.

6.2.1.Ilmetodoperlaselezionedeltarget

Per quanto riguarda la selezionedel target, si è stabilito in accordo con l’AmministrazioneProvinciale di coinvolgere persone giovani e/o NEET, rintracciandole prevalentemente tracoloro iquali sierano iscrittialportaledelprogettoGaranziaGiovani . Ilprogetto infattiè1

rivoltoagiovanitra15edi29annichenonstudiano,nonlavoranoenonsonoimpegnatiinnessunpercorsoformativo(NEET),epresentaquindiunabuonasovrapposizionedeltargetrispettoaquelloprevistoperleinterviste.TuttiiPaesieuropei,einviaprioritariaquelliconun tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%, ricevono 0inanziamenti per

Cfr. progetto Youth Guarantee: Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 aprile 2013; 1

Proposta di Accordo di Partenariato, trasmesso in data 10 dicembre 2013, che individua il Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani” tra i Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE; Programma Operativo Nazionale italiano per l'implementazione dell'iniziativa per l'occupazione giovanile approvato dalla Commissione europea in data 11/07/2014; D.G.R. n. 346 del 28/04/2014 ed allegato: Piano esecutivo Regionale Regione Toscana.

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l’attuazionedipoliticheattivediistruzione,formazioneeinserimentonelmondodellavoroafavoredeigiovani.Come indicato al sito governativo Clicklavoro: “Il Piano attuativo italiano (di GaranziaGiovani,n.d.a)prevedecheigiovanitrai15ei29anni,residentiinItalia-cittadinicomunitario stranieri extra UE, regolarmente soggiornanti - possano usufruire delle opportunità diorientamento, inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, Servizio civile, sostegnoall'autoimprenditorialità, formazione mirata all'inserimento lavorativo e al reinserimento digiovanifuoridalsistemadiistruzioneeformazione,mobilitàprofessionaleinItaliaoall’estero”.GaranziaGiovaniprevedecheognigiovaneperaccederealProgrammaeaiServizirelativisiregistrisuunportalededicato.Aseguitodellaregistrazione,cheprevedeanchel’indicazionedelCentroperl’Impiegopressoilqualesièdispostiarealizzareilcolloquio,lapersonavienecontattatadalCPIperincontrareunconsulentepersonale.Per le intervistebiogra0iche sonodunque state selezionate lepersone che avevano fatto laregistrazione sul portale di Garanzia Giovani, ed erano state contattate per realizzare ilcolloquioindividuale,manonsieranomaipresentateatalecolloquio.Idatieranodisponibilisubaseterritoriale,perCPIdiappartenenzaepercittàdidomicilio.Comemegliodettagliatonei risultati, il target effettivo ha in parte coinciso con questa scelta iniziale, mentre perun’altrapartesiètrattatodipersonecheavevanoseguitopercorsidifferenti.Inparticolare,susuggerimentodell’AmministrazioneProvinciale,sièdecisodicoinvolgereigiovanipartecipantiauncorsodiformazioneperNEETorganizzatodall’AssociazioneSaperiAperti,edipromuovelarealizzazionedelleintervistedivalutazionepressoilJobMatch,unevento organizzato dalla Provincia di Pistoia per favorire l’incontro domanda-offerta dilavoro.

Aseguireunbreveriepilogodellaproceduracheèstatautilizzatapercoinvolgereigiovani:ilcontattoconigiovanielaricercadeinominativielafasedicoinvolgimentohannocostituitoinfatti un’attività preliminare a se stante, che viene brevemente tracciata nel paragrafoseguente, poiché fornisce informazioni rispetto alla facilità (scarsa) di relazione tra l’Entepubblicoequestaspeci0icacategoriadiutenzaopotenzialeutenza.

Perrealizzare40interviste,sièipotizzatodicoinvolgere80-100personetramitee-maildellaProvinciaesuccessivocontattotelefonico.

Sonostatieffettivamentecontattati170giovanicosìdistribuiti:- 64iscrittialCPIdiPistoiaedomiciliatinellostessocomune: le intervistesonostate

realizzatepressolasededellaProvinciainviaTripoli19;- 32 iscritti al CPI di Pistoia e domiciliati in comuni limitro0i: le interviste sono state

realizzatepressolasededellaProvinciainviaTripoli19;- 32iscrittialCPIdiMonsummanoedomiciliatinelcomunediMontecatiniTermeenel

comunediMonsummano:leintervistesonostaterealizzatepressolasededelCPIdiMonsummanoinviaLama;

- 27 sono stati intercettati nell’ambito dell’eventoProvinciale JobMatch: le intervistesonostaterealizzatepressolasededellaProvinciainviaTripoli19;

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- 15 sono stati intercettati grazie alla presentazione delle interviste di valutazionenell’ambito di un percorso destinato a persone NEET e realizzato dall’associazioneSaperiAperti: le intervistesonostaterealizzatepresso lasededellaProvincia inviaTripoli19.

IgiovanisonostaticontattatiattraversounamailinviatadapartedellaProvincia,easeguirela telefonatadirettadelle consulentidiAccordia.Per idue terzidellepersone,dopo l’inviodellamaileprimadelcontattodirettodapartedelleconsulenti,èstatarealizzataancheunatelefonatadapartedellaProvincia.Lamailèstatainviataaigiovaniperiqualinonèandataabuon0ineladomandapresentataalprogrammaGaranziaGiovaniperleseguentimotivazioni:

• Chiusurapermancatoappuntamento;• Mancata0irmadelpattodiattivazione;• Annullamentoperripensamentodelgiovane;• Ri0iutodapartedelgiovanedellapoliticaattiva.

Inparticolare:- perciòcheriguarda igiovani iscrittialCPIdiPistoia, laProvinciahaprovvedutoad

inviare lorounae-mailche li informavabrevementedegliobiettividell’interventodivalutazioneeanticipavalorochesarebberostaticontattatidalleconsulentiincaricateper0issare,nelcasodilorodisponibilità,un’intervista;

- per ciò che invece riguarda gli iscritti al CPI di Pistoia ma domiciliati in comunilimitro0iegliiscrittialCPIdiMonsummano,sièdecisodiaggiungere,oltreallae-maildella Provincia, anche una telefonata effettuata sempre dalla sede Provinciale perraccogliereomenoladisponibilitàasvolgerel’intervista,inominatividegliinteressatisono poi passati alle consulenti che hanno provveduto a richiamarli per 0issarel’appuntamento. In questa seconda fase si è scelto di inserire la telefonata da partedellaProvincianella speranzadimotivare e incoraggiare i giovani aprenderepartealleinterviste;

- perciòcheinveceriguardailJobMatcheilcorsodiSaperiAperti,unaconsulentesièrecata personalmente all’evento e al corso raccogliendo, dopo una brevepresentazionedell’interventovalutativoedelleintervisteinparticolare,nominativiecontattitelefonicidellepersonedisponibiliall’intervista.

Tutti i giovani che non hanno risposto alla prima telefonata delle consulenti sono statirichiamati da un minimo di 3 a un massimo di 5 volte; inoltre tutti, una volta 0issatol’appuntamento, sono stati ri-contattati due giorni primadella realizzazionedell’intervista,perconferma.

(Omissis)

Sièveri0icatounsensibilecalodellepersonedisponibiliarealizzareleintervistedalprimocontattoall’ultimo;peresempio,relativamentealCPIdiMonsummano,sonostatecontattatedapartedellaProvinciatramitee-mail32persone:

a) di queste 32, in 13 hanno dato disponibilità a fare l'intervista, chiamate

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dall’AmministrazioneProvinciale(conilsupportodelleconsulentidiAccordia);b) diqueste13,in9hannopresoappuntamento,richiamatedalleconsulentidiAccordia;c) di questi 9, in 6 hanno confermato l'appuntamento quando sono state ricontattate

dalle consulenti di Accordia due giorni prima della data di realizzazionedell’intervista;

d) diqueste6,solo2sisonoeffettivamentepresentate.Circail6%dellepersonecontattatesièdunquepresentatoperrealizzarel’intervista.

Leintervisteeffettivamenterealizzatesonostate18,neimesidiaprileemaggio2015,pressoduesedi:laProvinciadiPistoiaelasededelCPIdiMonsummano.

6.2.2.Ilmetododell’intervistabiografica

L’intervista biogra0ica, comeanticipato in fasedi progettazione, è un tipodi intervistanondirettiva e non standardizzata, volta a cogliere elementi inintenzionali negli intervistati, al0inedicostruiremodelliinterpretativi.È “il racconto – quanto più onesto e completo possibile, fatto da una persona a un/unaricercatore/tricecheguidal’intervista–diunsegmentodellapropriaesperienzaodell’interopercorsodellapropriavita.E’costituitadaciòchelapersonascegliediraccontare,ricordaevuolecheglialtriconoscano”(trattoda:ClaudioBezzi,Glossariodellaricercavalutativa).

Nelprogettovalutativo,ilmetododelleintervistebiogra0icheèstatoutilizzatoperanalizzarelerappresentazionieivaloridiungruppobende0initodipersone.Unobiettivoprimarioerarealizzare un approfondimento con persone che ad oggi hanno avuto uno scarso, o nullo,contattoconiServizipercomprendereleragioniditalescarsoomancantecontatto.Sipresentaaseguirelatracciacheèstatautilizzataperrealizzareleinterviste:ciòchevieneindicatononsonodomandedidettaglio,maambitirispettoaiqualisièreputatoimportantesviluppareuna ri0lessione congli intervistati.Questamodalità rispondealle caratteristichestesse dello strumento prescelto: una tipologia di intervista che indaga un periodo di vitadellapersona,lesuerappresentazionidiunasituazione,ilsistemadivalori(nonsitrattadiun'intervistastrutturataconsingoliitemcuidarerisposta).L'intervistabiogra0ica,infatti,nonha indagato l'intero percorso di vita della persona, ma alcune “porzioni” di essa ritenuterilevantiai0inidellavalutazione.

Ambitidiapprofondimentodelleintervistebiogra<iche

IlpercorsoscolasticoesuccessivoObiettivo: comprendere se c’è stata ricerca di lavoro o formazione e/o un periodo dioccupazione,oppureselapersonafuoriuscitadalpercorsodiistruzioneèstata“dispersa”dalsistema.

IlprocessodiricercadiformazioneolavoroObiettivo:comprenderesenelprocessodiricercadilavorooformazionevisiastatocontattocon la rete dei Servizi per il lavoro, e se sì, se questo è avvenuto prima di marzo 2012 -momento di implementazione del nuovo sistema-, dopo, o entrambe. In questa area èpossibileindagarelaconoscenzadeiServizielapercezionedief0icacia.

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Daquipotevanodipanarsiinbasealraccontoindividualealcunepistediapprofondimento:PersonechehannoavutocontattoconiServizi: inquestocasoeradiinteresseindagare

quali Servizi sono stati fruiti per risalire alla percezione di ef0icacia dei Servizi perquanto riguarda l'occupabilità. In caso di persone che abbiano fruito di Servizi siaprima del 2012 che dopo, è stato possibile approfondire anche la percezione didifferenza nelle modalità di fruizione e nell'ef0icacia. Laddove si è valutatointeressante ai 0ini dell’azione valutativa, per persone iscritte ai CPI dopo il marzo2012sonostateindagateletipologiediServizipropostielapercezionedief0icaciainrelazionealpro0ilodirischio.

Persone che hanno avuto contatto con i Servizi solo per le attività inerenti a GaranziaGiovani(lepersonechesonoentrateeprestouscitedalprogramma,comede0initoinfasedi identi0icazionedel target): inquestocasoeradi interesse indagare leragionidella fuoriuscita, vissuto della persona in termini di rappresentazione del Serviziopubblicoingenerale,predisposizioneomenoafruireinfuturodiServiziperillavoro.

Persone che non hanno avuto contatto con i Servizi: in questo caso era di interesseindagarelaragionedelmancatocontatto(ilnucleoproblematicoèlacomunicazionedellepossibilitàchesioffrono?Lapercezionedief0icacia?LaconnotazioneattribuitaalfattodifruireditaliServizi?Altro...).

(Omissis)

Per approfondire il metodo dell’intervista biogra0ica si può accedere alla presentazione,molto breve e divulgativa, reperibile all’indirizzo: https://nuovadidattica.wordpress.com/agire-valutativo/12-metodi-quantitativo-sperimentali-qualitativo-ermeneutici-e-misti-nella-valutazione-educativa-e-nella-ricerca-valutativa/intervista-biogra0ica oppure allapresentazione più approfondita reperibile all’indirizzo: http://www.docsity.com/it-docs/L_intervista_biogra0ica-_Rita_Bichi.

6.3.Risulta7

(Omissis)

Cap.7–L’analisiDelphisullepolitichedellavoroedellaformazioneaPistoia

7.1.Sintesi

L’AnalisiDelphi(utileperlacostruzionediscenaridibreveemedioperiodochedescrivanoiprincipalipossibilisviluppidellepoliticheoggettodell’indagine)èstatarealizzatacontresuccessiviquestionariinviatifraAprileeGiugno2015adiciassetteespertilocalidipolitiche

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dellavoroedellaformazione.Gliespertihannogiudicatopositivamentelescelteprovincialirinnovatesiapartiredal2012apprezzandonelacorniceelalogicagenerale,siapureconalcuneindicazionicritiche.Moltointeressantileopinionicircailfuturoditalipoliticheeservizierogatiche–almomentodellanostraindagine–eraancoraignoto;rispettoalleipotesimesseincampo(regionalizzazioneostatalizzazione)gliinterlocutorihannopaventatolaperditadiquell’attenzionealterritorioecapacitàdiinterlocuzionecongliattorisocialilocalichedifattoèstatalacifradell’esperienzapistoiese,una“buonaprassi”chesichiededitenereinaltaconsiderazioneanchealdilàdell’esperienzaprovinciale.

7.2.Metodo

7.2.1.Cos’èl’AnalisiDelphiUn’AnalisiDelphièsostanzialmentel’interrogazioneadistanzaeripetutadiungruppodiespertiche–pursapendodiesserepartediunpanel–ignorachinesianoimembri.Loscopoprincipaleèlacostruzionediscenariipoteticidibreveemedioperiodo.Dopolenecessariefasidireclutamento,cheincludonol’informazionegeneralesucomefunzioniquestoprocedimento,imembriricevonounprimoquestionariocuidevonorispondereindividualmente.EvitandoditrattarequilevariedifferenzefradiverseDelphidiciamocheinquellapiùusualeilprimoquestionariopuòcontenere3-5domande(indicativamente)dicarattereabbastanzageneraleepreliminare,ditipoaperto;ipartecipantiquindidevonorispondereperiscrittorinviandoilquestionario–neitempistabiliti–alconduttore.Saràquestialeggerelevarierisposteeorganizzarleinunasintesichespediràdinuovoatuttoilgruppoassiemeaunsecondoquestionario,piùspeci0ico,semmaicondomandediapprofondimentorispettoalprimoeancoraunavoltatutteoinbuonaparteaperte.Ipartecipantialpanelpossonoquindileggerelasintesi,esemmaianchestralcidirispostealtrui(masempreinformaanonima)equindifarsiun’ideasucomestiaargomentandoilgruppo,sulleeventualicontrapposizioniinterne,manonpuòimputarelediverseposizioniaspeci0ichepersone.Ciòcontribuisceadevitareilprincipaleeffettoperversodeigruppiincompresenza,ovverolacontrapposizionepersonale,ilpartitopreso,l’argomentazionefondatasuvecchierugginipersonali.AbenvederequindianchenellaDelphic’èinterazione,macompletamentemediatadalconduttore.Generalmentesipropongonotreround,manullavietadifarnesolodueodiarrivareaquattroscontando,inquestocaso,unapossibileperditadipartecipantistanchidirispondere.Comunquesia,inquestotipodiDelphil’ultimoquestionariochiudecondomandespeci0iche,costruzionediscenari,eventualerichiestadiquanti0icarefenomeni(peresempio:“Inpercentuale[olungounascala]quantoritieneprobabilechequestofenomenosiveri0ichineiprossimidueanni?”),lasciandoquindianchespazioadomandearispostachiusa.Alla0inedell’ultimoroundilconduttoreinvialasintesiatuttiipartecipantirivelandol’elencocompletodeimembridelgruppo.

7.2.2.LaDelphirealizzatadanoieilreclutamentodeipartecipan1Nelcasospeci0icoquipresentatolaDelphihaaffrontatoinizialmenteilproblemadelpanel;iltemacentraledell’indaginerichiedeovviamentecompetenzeeconoscenzespeci0iche(leparticolarisoluzionitecnicheedoperativeadottatedallaProvinciadiPistoia)diffuseentrounristrettogruppodiattorisociali.Purconsiderandoidiversiambitiincuitaliattoriagiscono(pubblicoeprivato;operatori,politici,sindacalistieprofessionisti;etc.)sièalla0ine

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concordementesceltodicontattaresoloventiesperti,cercandodilimitareilproblemadellecadutecurandoalmassimol’interventodirettodellaProvinciainfasedireclutamento,avvenutoinformediretteepersonalipergarantireunimpegnodicontinuità.Acontifattisipuòdirechelescelteadottatesianorisultateampiamentesoddisfacenti;deiventicontattatisolotrehannorinunciatoarispondereadalmenounodeitrequestionarisuccessivamentespediti.Questol’elenco0inaledeipartecipanti(almenounquestionario):

(Omissis)

7.2.3.Itreques1onariLanostraDelphihaavutounaclassicaprogressione“aimbuto”:• primoquestionario(metàAprile):domandeintroduttivesullasituazione

occupazionalenelterritoriodellaProvinciadiPistoiainseguitoallacrisieruolosvoltodallaProvincia;

• secondoquestionario(metàMaggio):prospettivedellepolitichedellavorodibreveemediotermine;

• terzoquestionario(inizioGiugno):domandespeci0ichesull’ef0icaciadeidiversiscenariipotizzatiedomandasullaformazione.

ItrequestionarisonoconsultabiliinAppendicealcapitolo.Ogniquestionarioèstatofornitoconunasintesidelprecedenteeconunadomandaintroduttivacherendevapossibileungiudiziosutalesintesi.

7.2.4.Unproblemapar1colaredellapresenteDelphiÈevidentecheladiscussioneentroilgruppodiespertiselezionatièstatacondizionatadaldibattitosulfuturodelleProvinceesullanuovacollocazionedeiservizialmomentodaesseerogati,undibattitochenonsièpotutoavvaleredelledecisionidelGovernoarrivatepocodopolaconclusionedell’analisi.

7.2.5.Suggerimen1perapprofondirelatecnicau1lizzataPersapernedipiùsullatecnicaDelphisipuòleggerequestodocumentoestremamentesintetico: https://bezzicante.0iles.wordpress.com/2014/05/l_indagine-delphi.pdf,oppurequestounpo’piùspeci0ico:https://bezzicante.0iles.wordpress.com/2014/06/la-gestione-dell_analisi-delphi.pdf.UnatrattazionecompletanelvolumediClaudioBezzi,Farericercaconigruppi.Guidaall’utilizzodifocusgroup,brainstorming,Delphiealtretecniche,FrancoAngeli,Milano2013.

7.3.Risulta7

LacosamigliorepercomprendereilpuntodivistadeipartecipantiallaDelphièriassumereinnanzituttolerispostediciascunquestionario,facendoancheampiousodistralcitrattidallelorodichiarazioni.Riserveremoalleconclusionidelcapitolo(par.7.3.4)unnostropareretrasversale.Nellepaginecheseguonosonoriportateingrassettoledomandeoriginariedeiquestionarieincaratterepiùpiccoloerientratolecitazionistralciate;notareche–perlagaranziadianonimatoaccennatasopra–glistralcinonsonoattribuitisenontramiteunasigla.

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7.3.1.Ilprimoturno1)InnanzituttovorremmoconoscereilsuopareresulmercatodellavoroinProvinciadiPistoiarispettoadaltridisuaconoscenza;leiritienecheaPistoiaabbiaavutocaratteristichespeci<iche?Quali?Èandatomeglioopeggiodialtrove?Perché?

(Omissis)

2)Qualisonostatiinquestiultimianniifattorichepiùhannopenalizzatoimpreseelavoratoriinprovincia?Eifattoricheinvecehannoaiutatoaresistere?

(Omissis)

3)Allalucedelquadrocheleihaappenadescritto,comehannoreagitolepolitichedellavorolocali,inProvinciadiPistoia?

(Omissis)

4)RelativamenteallepolitichedellavoroedellaformazioneinProvinciadiPistoia,leièaconoscenzadell’impegnodirinnovamentoeriorganizzazioneavvenutonegliultimianniconlanuovaprogrammazione?Seneèaconoscenzaqualegiudizionedà?

(Omissis)

5)LeisacheilfuturodelleProvincesaràdiversodaquelloattualeperquantoriguardal’erogazionedeiserviziperillavoro.Indipendentementedalsuoauspicio,comecredecherealisticamentesaràrisoltalaquestione?

(Omissis)

Conclusionialprimoturnodelconduttoredell’analisiDelphiInquestoprimoquestionarioabbiamoaffrontatoelementiintroduttiviediscenariocheciservonoperentrarenellospeci0icocolsecondoturno(sivedailsecondoquestionarioallegato).Insostanzaipareriampiamentediffusisonoiseguenti:• gravitàdellacrisiinProvinciadiPistoia(aldilàdivalutazionidifferentisucauseeragioniquestogiudizioèampiamenteprevalente);

• ruoloattivoepropositivodellaProvincia(parereassolutamentemaggioritario)conunabuonapropostasullaformazioneeun’interessanteriorganizzazionedeiCPI;quest’ultima,generalmenteapprezzata,scontadialcunilimitiveniali;

• apprezzatodadiversiinterlocutoril’aspettopartecipativochehapermeatolariorganizzazione,anchesegiudicatodaalcuniincompletoefaticoso;

• preoccupazioniperilfuturo:diversiimmaginanounaregionalizzazionedellepolitichedellavoroattualmenteincapoalleProvincementrealtrineprevedonol’accentramentoalivellostatale.Generalmentelamaggioranzatemecomunquechel’allontanamentodellepolitichedellavorodalterritoriopossaridurnel’ef0icacia.

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7.3.2.SecondoturnoOccorrepremetterecheipartecipantialsecondoturnodellaDelphi,oltrenaturalmenteadarerispostearticolateecomplesse,hannooscillatofraipotesiprevisive(“iltrasferimentodellepolitichecomporteràquestoequest’altro”)eauspici(“iltrasferimentodovrebbetenercontodiquestoequest’altro);qui,persemplicità,litratteremocomeindicazionianaloghe.

Inlineadimassimaglispuntipropostisonoinmaggioranzacriticiversoqualunquetrasferimento(pochelesottolineaturefavorevoli)mainparticolareversounostatale.Siapurecondubbietimoril’ipotesideltrasferimentoversolaRegioneincludepiùspessoelementidipositivitào,quantomeno,diminorenegatività,rispettoall’altraipotesi.Inalcunicasisidistinguonoidiversiruolichedovrebberoavereiduelivelli:

La proposta avanzata dalle Regioni di riforma dell'organizzazione dei servizi per il lavoro, incentrata sul Sistema nazionale del lavoro e su una rete di agenzie regionali, deputate alla gestione sul territorio degli interventi di politica attiva si basa sulla necessità di un quadro di riferimento comune a livello nazionale che può essere declinato a livello territoriale, nel rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni che devono valere, senza discriminazioni, su tutto il territorio nazionale. Ma al contempo devono essere salvaguardati e valorizzati i sistemi regionali che hanno costruito sistemi efficienti, e deve essere comunque mantenuto un forte radicamento dei servizi sul territorio. Una volta definiti a livello nazionale gli standard e gli obiettivi da perseguire, le funzioni di programmazione e attuazione degli interventi inerenti il mercato del lavoro e l'occupazione dovrebbero restare appannaggio delle Regioni, in modo da renderli coerenti con le caratteristiche dei sistemi produttivi locali e le dinamiche domanda-offerta di lavoro territoriali [H].

2)QualoralepolitichedellavoroattualmenteincapoalleProvincevenisserotrasferitealleRegioni,qualiconseguenzeimmagina(inpositivoeinnegativo)sulmercatodellavorolocalenelbreveperiodo(entro1-2anni)?Perleimprese?Perilavoratori?

(Omissis)

3)QualoralepolitichedellavoroattualmenteincapoalleProvincevenisserotrasferitealleRegioni,qualiconseguenzeimmagina(inpositivoeinnegativo)sulmercatodellavorolocalenelmedioperiodo(entro3-5anni)?Perleimprese?Perilavoratori?

(Omissis)

4)QualoralepolitichedellavoroattualmenteincapoalleProvincevenisserotrasferitealloStato,qualiconseguenzeimmagina(inpositivoeinnegativo)sulmercatodellavorolocalenelbreveperiodo(entro1-2anni)?Perleimprese?Perilavoratori?

(Omissis)

5)QualoralepolitichedellavoroattualmenteincapoalleProvincevenisserotrasferitealloStato,qualiconseguenzeimmagina(inpositivoeinnegativo)sulmercatodellavorolocalenelmedioperiodo(entro3-5anni)?Perleimprese?Perilavoratori?

(Omissis)

Conclusionialsecondoturnodelconduttoredell’analisiDelphi

L’insiemedeiprimiduequestionari,checiintrodurràalterzoeultimo,portaaquestesinteticheconclusioni:

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• gravitàdellacrisiinProvinciadiPistoia;• ruoloattivoepropositivodellaProvinciadiPistoiaconunabuonapropostasullaformazioneeun’interessanteriorganizzazionedeiCPI;apprezzamentodellapartecipazionecomemetodoutilizzatointaleriorganizzazione;

• qualunquesialasoluzionefutura,l’allontanamentodellepolitichedellavoroedellaformazionedaiterritoririschiadidisperdereesperienzepositive,allontanarelaprogrammazioneegliinterventidaibisognirealilocali,crearedisparità(oltreascontareunperiododiconfusioneeinef0icienza);

• dovendosicomunqueoperarelariorganizzazionedellepolitichedellavoro,l’auspicionettamenteprevalenteècheavvengaafavoredellaRegione,conun’eventualeAgenzianazionaleconfunzionidiindirizzopercolmareilgapesistentefraRegioni.

ConaccentuazionidiverseancheinragionedeidiversiruoliistituzionalideipartecipantiallaDelphi,leri0lessioniproposteappaionoprevalentemente“difensive”:ilpercorsodell’abolizionedelleProvinceèundato;lanecessitàdiunnuovodisegnoistituzionaleperiservizidellavoroèunaconseguenzainevitabile.Comeognicambiamentorilevanteanchequestovienetemutoperpossibiliconseguenzenonpoicosìdif0icilidaimmaginare,mentreanchechisisforzaragionevolmentedivederelesoluzionipraticabili–anchemigliorative–nonèscevrodaperplessitàcircaeffettiterziprovocatoridipotenzialiinef0icienze.

7.3.3.Terzoeul1moturnoLenostredomandesulpossibiledestinodellepolitichedellavoroprovinciali,einparticolaremododeiCentriperl’Impiego,nonpotevanonaturalmentetenerecontodeldecretodell’11Giugnou.s.cheistituiscel’ANPAL(AgenziaNazionaleperlePoliticheAttivedelLavoro)chepurincludendolestruttureregionalisicon0iguracomeunacentralizzazionedellivellopolitico-programmatorioedigestionedellepoliticheattivedellavoro.

Indipendentementedaquantoipotizzato,abbiamocomunquechiestoqualeeventualecambiamentosisarebberiscontrato,nellaqualitàdeiserviziresi,inentrambeleipotesi;questiirisultati.ConuntrasferimentoalleRegioni:• perilavoratori:

o 1miglioriservizi;o 7serviziinlineaconquelliattualio 5servizipeggiori(leggermenteogravemente).

• Perleimprese:o 2migliori;o 5inlineaconquelliattuali;o 6peggiori.

Escludendoipochicheimmaginanounmiglioramentodeiserviziilgrupposidivideametàfrachiimmaginaugualiserviziechineimmaginadipeggiori.Malasituazionecambiamoltonell’ipotesideltrasferimentodellecompetenzeaunorganismocentrale(comedifattoèavvenuto):(Omissis)

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7.3.4.ConclusioniPercomprendereilsensodellenostreconclusionioccorrericordarebrevementechel’AnalisiDelphisicostruisceattraversoilparerediattorisocialiparticolarmenteespertideltematrattato.InostriinterlocutorisonoquindistatiselezionatiperesseremoltoviciniallepolitichedellavoroedellaformazionedellaProvinciadiPistoia,vuoicomeattoridellemedesimeocomelorofruitoriocomunquecomesoggettichehannopartecipatoneglianniafasipolitico-istituzionalidiinterlocuzione.Illorogiudizioèquindiparticolarmenteinformatoecompetente(peresempio:quasituttisonoaconoscenzadellariorganizzazionedel2012)manongeneralizzabile(abbiamovistoinaltrefasidellanostraricerca–peresempiocoifocusgroupdelcap.3oconleintervistetelefonichedelcap.5–chei“normali”fruitoridiservizidellavoroedellaformazioneprovincialesoloraramenteconoscono,espessoinformaframmentaria,taleriorganizzazione).Inquantoinformatoricompetentiilorogiudizisonoquindisostanzialmentepiùconsapevolideglisforziprovincialiperresistereallacrisielecritiche–chepurenonmancano–riguardanoelementioperativispeci0icienonilquadroconcettualecomplessivo,comeabbiamogiàvisto.ElementodifortedisturboallosvolgimentodellanostraDelphièstatonaturalmentel’incertodestinodelleProvince(edeiloroserviziperillavoro)chehaaccompagnatospecieleprimetornatementreledecisionigovernativesonostateannunciateincorsod’opera,propriodopolaconsegnadelterzoeultimoquestionarioche–inmancanza,all’epoca,dinotiziecerte–sollecitavaparerisuentrambeleipotesiincampo:regionalizzazioneoricollocazioneinambitonazionale.Indipendentementedacomesonoandateeffettivamentelecosesièvisto(rispostealterzoquestionario)comeitimorideinostriinterlocutorisianostatiabbastanzageneraliperentrambeleipotesima,specialmente,perquellaeffettivamenteconcretizzata,eneabbiamogiàspiegateleragioni.Laletturacomplessivadelpercorso,inconclusione,portaadosservarecomel’apprezzamentoinizialmentevistofosseconcentrato,oltrechesullesoluzioniorganizzativeeistituzionaliinsé,sull’approcciopartecipatoesull’interlocuzionecongliattoridelterritorio,elementicheriprenderemonelleConclusionialRapporto,conunapossibilitàdiletturapiùconcretadiquellichesonoiproblemilocali,echeèquestaperditachesipaventasianell’ipotesidiunaregionalizzazionedellepolitichedellavoro(chepoinonèavvenuta)siaespecialmenteperlacentralizzazionenazionale;l’idea–fortementesostenutadainostriinterlocutori–direcuperareeriutilizzarelebuonepraticherealizzateinToscana,indicanochel’esperienzapistoiese(assiemeaeventualialtre)nondeveesseredispersa.

8.Lamodellizzazionedelleintervisteefocuselariflessionesullabasedeidati

(Omissis)

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9.Lostrumentovalutativopartecipato

9.1.Sintesi

A Ottobre 2015 è stato realizzato, da un gruppo di operatori della Provincia coordinati dal valutatore Accordia, uno strumento valutativo con le seguenti caratteristiche:

• la costruzione dello strumento è avvenuta in forma partecipata; • gli indicatori emersi – e poi operati – hanno avuto carattere pragmatico-induttivo, lasciando emergere le

conoscenze tacite e le culture professionali; • lo strumento è idoneo a ripetute successive applicazioni da parte dello stesso gruppo; • la valutazione ha carattere autoriflessivo, autoreferenziale, e ha valore come strumento di apprendimento

organizzativo; non ne è opportuno l’uso verso terzi con funzioni dimostrative della qualità dei CPI (oggetto dell’esercizio);

• l’applicazione dello strumento consente agli operatori coinvolti di segnalare all’Amministrazione elementi critici e possibili percorsi per una loro positiva soluzione.

Nella prima somministrazione dello strumento, a conclusione del ciclo di incontri coordinati dal valutatore Accordia, il punteggio complessivo stabilito in gruppo sulla qualità dei CPI in provincia di Pistoia è stato fissato in 48,4/100, che deve essere considerato un risultato molto equilibrato e sostanzialmente mediano, non negativo. Oltre al punteggio generale ha comunque molta più importanza il punteggio conseguito da ciascun indicatore, le ragioni espresse per argomentare tale punteggio e le proposte del gruppo per il suo miglioramento; per queste parti essenziali si rinvia ai prossimi paragrafi.

9.2.Metodo

9.2.1.UnmetodofortementepartecipatoLa costruzione e uso dello strumento valutativo aveva tre distinti obiettivi, discussi esplicitamente coi partecipanti all’esperienza:

1. costruire uno strumento in forma partecipata realizzando così un momento di formazione in azione, di empowerment degli operatori coinvolti, di diffusione di una cultura valutativa;

2. utilizzare lo strumento, sempre in forma partecipata, per proseguire il percorso di empowerment con un momento – ripetibile in futuro – di auto-valutazione, riflessione e apprendimento organizzativo;

3. valutare infine concretamente un aspetto rilevante dei CPI nell’ambito delle azioni valutative previste da Capitolato e Offerta Tecnica.

Va precisato che l’obiettivo principale è il secondo (il primo ne è solo necessaria premessa) e che l’elemento specificatamente valutativo (punto 3) ha un significato minore e accessorio. Lo scopo dell’azione era consegnare uno strumento abbastanza semplice e pienamente condiviso al fine di consentire all’Amministrazione provinciale, attraverso gli operatori coinvolti, un periodico confronto con le tematiche valutative, la possibilità di utilizzare ripetutamente uno strumento del quale si possedevano interamente le chiavi (da qui il forte accento partecipativo e formativo). Una (auto-) valutazione di questo genere ha indiscutibilmente scarso valore dimostrativo, non essendoci terzietà o – per utilizzare un termine abbastanza comune in valutazione – non è accounting. Gli obiettivi dimostrativi, rendicontativi, “terzi”, sono stati perseguiti in tutte le numerose altre azioni messe in atto da Accordia, mentre il valore intrinseco di questa esperienza risiede nella partecipazione e nell’autoriflessione.La costruzione dello strumento è stata condotta attraverso tre incontri con una selezione di operatori della Provincia di Pistoia coinvolti nelle politiche del lavoro (a livello centrale o nei CPI); l’oggetto specifico dell’intervento ha riguardato la qualità del servizio erogato nei CPI.

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9.2.2.LacostruzionepartecipatadellostrumentoNel corso del primo incontro, tramite un brainstorming valutativo (più avanti alcune indicazioni bibliografiche per approfondimenti sulle tecniche), il gruppo ha identificato (attraverso un percorso pragmatico-induttivo) 13 indicatori della qualità dei CPI della Provincia. Durante il secondo incontro lo stesso gruppo ha valorizzato i 13 indicatori lungo due dimensioni di efficacia ed efficienza (come più avanti definite) con una tecnica chiamata Scala delle Priorità Obbligate (SPO): con tale tecnica si gerarchizzano gli indicatori ordinandoli lungo una scala. Il doppio ordinamento (ogni indicatore è stato ordinato gerarchicamente secondo il grado di efficacia e di efficienza indicata) ha consentito di collocare gli indicatori su un piano cartesiano formando una mappa concettuale indispensabile per vedere quali di essi fossero da considerare determinanti (perché portatori di una forte parte indicante sia di efficacia ed efficienza) e quali meno. Un terzo incontro ha consentito di attribuire pesi (= moltiplicatori) diversi ai vari quadranti della mappa concettuale e validare lo strumento risultante. Tale strumento, somministrato nel quarto e ultimo incontro, è basato semplicemente su 13 scale 1-5 (una scala per ciascun indicatore) opportunamente operativizzate in seguito (i valore valutativi 1-5 devono essere moltiplicati per il peso attribuito; i diversi valori devono essere sommati e poi normalizzati; tutto questo verrà meglio chiarito più avanti).

9.2.3.Suggerimen1perapprofondireletecnicheu1lizzatePer chiarimenti metodologici sulle tecniche utilizzate e sul procedimento adottato si consiglia la lettura di Claudio Bezzi e Ilaria Baldini, Il brainstorming, pratica e teoria, Franco Angeli, Milano 2006 (1^ ristampa 2010); oppure Claudio Bezzi, Fare ricerca con i gruppi. Guida all’utilizzo di focus group, brainstorming, Delphi e altre tecniche, Franco Angeli, Milano 2013. Materiali divulgativi e casi di studio basati su queste tecniche possono essere rinvenuti sul sito https://bezzicante.wordpress.com.

9.3.Risulta7

Occorre premettere che in questa azione valutativa i risultati non devono essere limitati semplicemente al punteggio finale attribuito con questo strumento; essendo l’empowerment e l’autoriflessione gli obiettivi principali, ciò che più occorre sottolineare è proprio il processo di costruzione dello strumento e il suo utilizzo. Nei prossimi paragrafi ci dilungheremo pertanto su questo processo.

9.3.1. Le dimensioni della valutazione Dopo aver definito i 13 indicatori attraverso il brainstorming valutativo il gruppo li ha ordinati (con la tecnica chiamata Scala delle Priorità Obbligate) secondo due dimensioni, efficacia ed efficienza, così definite dal gruppo stesso:

Efficacia = La massima risposta possibile all’utente (cittadini e imprese) – nei limiti del contesto dato – in termini di orientamento, politiche attive, incontro domanda-offerta, adempimenti alle procedure amministrative richieste e tenuta della banca dati.

Efficienza = economicità delle risorse, incluse energie, emozioni e tempo di operatori e utenti, per conseguire il massimo risultato in termini di efficacia.

9.3.2. I 13 indicatori e i loro valori nelle due dimensioni Sulla base delle precedenti definizioni il gruppo ha definito il doppio ordinamento che ha dato i seguenti risultati:

9.3.3. La mappa concettuale Con il doppio ordinamento è possibile collocare ciascun indicatore su un piano cartesiano che consente di individuare dei quadranti omogenei; gli indicatori di ciascun quadrante riceveranno lo stesso “peso” (= moltiplicatore, vedi più

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avanti) deciso sempre in gruppo.

Legenda: • Quadrante ‘1’: la sfera emozionale degli operatori e gli utenti: sono indicatori che contribuiscono meno ad

efficacia ed efficienza dei servizi e valgono 1; • Quadrante ‘2’: elementi dati o comunque strutturali: influenzano principalmente l’efficienza e valgono 1,7; • Quadrante ‘3’: il modello erogativo e gli strumenti eterodiretti influenzano particolarmente l’efficacia e valgono

2,4; • Quadrante ‘4’: professionalità, erogazione e indicatori che riguardano specificatamente i CPI e il personale

valgono 3.

9.3.4. Lo strumento A questo punto lo strumento è fatto: ogni indicatore ha un peso (moltiplicatore) e riceverà un punteggio valutativo dal gruppo lungo una scala 1-5. Moltiplicando peso e valore valutativo si ottiene il punteggio totale di ciascun indicatore.

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9.3.5. La normalizzazione del punteggio I valori complessivi (il totale dei valori moltiplicati per i pesi, penultima riga della tabella precedente) possono andare da un minimo di 25,9 (se tutti gi indicatori ricevono un giudizio pari a “1”) a un massimo di 129,5 (se tutti gli indicatori ricevono un giudizio pari a “5”). I valori effettivamente risultanti possono quindi essere male interpretati, essendo basati su una scala non decimale o centesimale. Per ovviare a questo inconveniente si può normalizzare il risultato, vale a dire trasformarlo in un punteggio centesimale, di immediata comprensione, con la seguente formula:

! Ovvero: Il “Punteggio normalizzato” PN (in centesimi) è uguale al punteggio calcolato con lo strumento riportato sopra, meno 25,9, diviso 103,6 (differenza fra 129,5 e 25,9), moltiplicato 100.

9.3.6. I risultati della prima valutazione partecipata

(Omissis)

9.3.7. Suggerimenti conclusivi per l’uso dello strumento Quanto riportato fin qui descrive sostanzialmente la costruzione di uno strumento e il suo uso. Anche la prima applicazione, al di là dei risultati, deve essere letta come conclusione di un percorso partecipato e formativo, e saranno necessarie un paio di altre applicazioni affinché il gruppo sia adeguatamente addestrato. A conclusione rammentiamo, per punti, le modalità d’uso dello strumento.

• Questo strumento deve essere usato dallo stesso gruppo che l’ha costruito e sperimentato; per ragioni inerenti le tecniche utilizzate non è possibile estenderne l’uso a gruppi diversi; eventuali ingressi di nuovi operatori nel gruppo deve essere graduale, per consentire a ciascuno di compenetrarsi con le logiche interne dello strumento;

• lo strumento dovrebbe essere utilizzato ogni 6-8 mesi, e non oltre i 12; un intervallo troppo lungo farebbe facilmente disimparare il gruppo disperdendo la validità delle valutazioni;

• sarebbe opportuno che una settimana o dieci giorni prima della valutazione ciascun componente del gruppo si prenda in carico due o tre indicatori per istruirne un mini-dossier, anche informale, con informazioni raccolte ad hoc (pareri di colleghi; documenti ufficiali; dati…); lo scopo è solo quello di fornire al gruppo un supplemento di informazioni, comunque discusse dal gruppo che arriverà a conclusioni (e punteggi) corali, indipendentemente da chi ha fornito i materiali iniziali;

• ogni sessione di valutazione deve prevedere una trascrizione sintetica di quanto emerso (senza indicare nominalmente chi ha detto cosa), il punteggio definito dal gruppo e una sommaria indicazione di “cosa fare per migliorare le cose” nel caso di punteggi pari a 3 o meno; questo materiale, condiviso entro il gruppo, deve poi essere consegnato ai responsabili e dirigenti che hanno richiesto la valutazione;

• ogni successiva valutazione può tenere in conto il fatto di avere fornito, precedentemente, delle indicazioni: se esse sono state accolte oppure no, se hanno funzionato in termini migliorativi o no, etc., diventa un elemento, fra gli altri, per esprimere il giudizio;

• a partire dalla seconda valutazione, e più ancora dopo ulteriori applicazioni dello strumento, la serie storica che si viene a costituire potrebbe essere rappresentata anche graficamente e fornire ulteriori elementi di riflessione: indicatori stabilmente negativi (o positivi); indicatori che risalgono la scala, o che la discendono… si tratta, assai più del punteggio totale, di osservare il movimento dei singoli indicatori, specie ovviamente quelli del quadrante ‘4’, che rappresentano la massima criticità qualora negativi.

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Come modificare lo strumento. Dopo un certo numero di applicazioni il gruppo – divenuto esperto – potrebbe ricredersi su alcuni giudizi emersi durante la costruzione. Anche senza rifare tutto il percorso che ha portato al nostro attuale strumento le operatrici potrebbero:

• dare pesi diversi ai quadranti per proporzionare meglio il valore degli indicatori a successivi esami di realtà, considerazioni, definizioni di obiettivi; si raccomanda di mantenere il valore 1 al quadrante ‘1’ e di limitare il quadrante ‘4’ a un valore massimo non superiore a 4 (valore comunque molto alto); il cambiamento può essere fatto liberamente in qualunque momento. Per mantenere una continuità del dato si raccomanda di ricalcolare, coi nuovi valori, anche le precedenti valutazioni;

• dare pesi diversi agli indicatori (posizioni diverse sulla mappa concettuale): è un po’ più complesso perché si tratta di valori ordinali e non cardinali e quindi, per eseguire perfettamente il lavoro, ogni cambiamento presuppone un riassesto dei valori di tutti gli indicatori; l’operazione migliore è quindi quella di riordinarli tutti, prima rispetto all’efficacia e poi rispetto all’efficienza; se ciò non fosse possibile è accettabile cambiare il valore (la posizione ordinale) di due, massimo tre indicatori, senza modificare gli altri, purché in ogni quadrante rimangano almeno due indicatori. Anche in questo caso è opportuno ricalcolare i valori delle precedenti valutazioni;

• abolire indicatori ritenuti superflui: se si tratta di un solo indicatore procedere ridisegnando la mappa (che non avrà più 13x13 celle bensì 12x12); toglierne due può già diventare problematico; sconsigliatissimo toglierne 3 o più. In questo caso sarebbe opportuno rifare tutto il lavoro a partire dal brainstorming valutativo (seguito da Scala delle Priorità Obbligate) che ha prodotto l’insieme degli indicatori (ricordarsi comunque di ricalcolare le precedenti valutazioni);

• aggiungere indicatori: qui siamo su un terreno ancora più complesso; è possibile con molti azzardi aggiungerne uno o due ma il quadro concettuale sarebbe abbastanza compromesso; per operazioni di questo genere sarebbe opportuno rifare il brainstorming valutativo seguito da Scala delle Priorità Obbligate.

I primi cambiamenti menzionati si possono realizzare senza procedere a un’intera revisione (senza cioè rifare brainstorming e SPO) mentre gli ultimi sono più problematici e si raccomanda, se del caso, di procedere con cambiamenti minimi.

10.Unasintesisugliindicatori

(Omissis)

11.Conclusioni

(Omissis)

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