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Responsabilità d’impresa valori e comportamenti Responsabilità d’impresa valori e comportamenti Società per Azioni · Piazzale Enrico Mattei 1 - 00144 Roma · Tel +39.0659821 · Fax +39.0659822141 · www.eni.it

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Responsabilità d’impresavalori e comportamenti

Responsabilità d’impresa valori e com

portamentiSocietà per Azioni · Piazzale Enrico Mattei 1 - 00144 Roma · Tel +39.0659821 · Fax +39.0659822141 · www.eni.it

COVER CSR 8-07-2004 17:44 Pagina 1

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Responsabilità d’impresavalori e comportamenti

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50 anni di storia: fare business in maniera responsabile

10 Verso un valore sostenibile

Principi valori e regole11 Principi Eni12 Addendum al Codice Eni14 Global Compact15 Evoluzione del mondo finanziario

Risorse umane19 Eni International Resources Limited20 Diversità21 Eni e il mondo accademico22 Eni e la formazione

Standard di lavoro23 Occupazione 2000-200324 Composizione dipendenti

Eni 2000-200324 Assunzioni 2001-200324 Il Premio di Partecipazione in Italia25 Un progetto pilota per favorire

il dialogo interculturale27 L’esperienza Lasmo

Salute28 Linee guida HSE dell’Eni29 Il Modello di Sistema di Gestione30 Spesa per la salute30 Composizione della spesa

per la salute 200330 Esempi di sorveglianza sanitaria31 La collaborazione con la Lega Italiana

per la Lotta contro i Tumori31 Libia - specializzazione

in cardiochirurgia pediatrica32 Sviluppo della telemedicina a

supporto della salute dei dipendenti Eni33 SARS - la risposta della Saipem33 Distribuzione della malaria 200334 La politica di attenzione sul tema

dell’AIDS34 I numeri dell’AIDS

Sicurezza35 Riferimento a norme

internazionali36 Spesa per la sicurezza36 Composizione della spesa

per la sicurezza 200336 EniTecnologie e sicurezza - un esempio

di approccio preventivo37 Formazione HSE37 Ore di formazione HSE

in Italia 1999-200337 Partecipazioni HSE in Italia 1999-200338 Andamento degli indici38 Indice di frequenza infortuni

- dipendenti Eni 1999-200338 Indice di gravità infortuni

- dipendenti Eni 1999-2003

Responsabilità nei comportamenti

42 Oleodotto BTC44 I rapporti con le comunità

nel Delta del Niger46 Tre approcci diversi: Pakistan,

Nigeria e Venezuela47 Kazakhstan, Ecuador e Nigeria47 La responsabilità in Basilicata

Contributo allo sviluppo locale48 Spesa per le comunità -

tipologie di intervento48 Evoluzione interventi per tipologia

2001-200349 Sviluppo delle comunità:

evoluzione spesa 2001-200349 Sviluppo delle comunità 2003:

ripartizione tra settori49 Criteri di selezione dei progetti50 L’impegno dell’Eni nella lotta all’AIDS51 Persone che convivono con l’HIV/AIDS

1999-200351 Adulti e bambini che convivono

con l’HIV/AIDS nel 200351 Diffusione della malaria in Africa52 Infrastrutture sociali in Kazakhstan52 Il Green River Project52 Il Delta del Niger e le aree interessate

dal progetto54 L’impegno Eni a favore delle

comunità in Venezuela56 Sponsorizzazioni e sedi operative

Eni in Italia

Tutela dell’ambiente57 Spesa per la tutela ambientale57 Composizione della spesa

ambientale 200358 Dichiarazione Ambientale

della Raffineria di Venezia59 Emissioni totali di GHG1999-2003 59 Emissioni atmosferiche 200359 Scarichi idrici - COD 1999-200360 Progetti per la gestione dell’acqua60 Rifiuti pericolosi da attività produttiva

Italia 2003: destinazioni finali60 Rifiuti non pericolosi da attività

produttiva 2003: destinazioni finali61 Programmi di bonifica61 Spesa per la tutela del suolo 200362 I progetti BioAgri e BioMare63 Prodotti trasportati 200363 Modalità di trasporto63 Il Progetto Prestige

Sviluppi di un sistema energetico sostenibile

65 Programmi Zero Gas Flaring66 Il sistema di contabilizzazione

delle emissioni GHG66 Trasporto combustibili67 Il Progetto CCP68 Le principali linee di ricerca 69 Il Premio Italgas70 EniTecnologie71 Metano per autotrazione:

una scelta innovativa

Rapporto con clienti e fornitori72 Distribuzione e commercializzazione

di prodotti petroliferi, gas ed elettricità73 Agip Truck Point

per una clientela diversificata73 Programmi di formazione per gestori74 Agip Multienergy

per una mobilità eco-compatibile74 Business GPL - rinnovo certificazione

del Sistema di Gestione della Qualità75 Il mercato del gas e la tutela

del cliente76 Qualità del servizio gas a Torino76 Italgas Più - riconoscimenti

all’impegno per la qualità77 Diritti del lavoro nel processo

di qualifica e nei contratti 78 Processo di qualifica integrata

approfondimenti, tabelle e grafici

Company description 5

Il percorso distintivo dell’Eni 7

Globalizzazione, energia e sviluppo sostenibile 8

50 anni di storia: fare business in maniera responsabile 9

Principi, valori e regole 11Codice di comportamento 12

Modello di governance 13Adesione a standard

e linee guida internazionali 13Riconoscimenti da parte

del mercato 14

RISPETTO E SVILUPPO DELL’INDIVIDUO

Premessa 17

Risorse umane 18Sfide e principi 18

Gestione e sviluppo 18Processo di internazionalizzazione 19

Ciclo della conoscenza 20Pianificazione e sviluppo

delle professionalità critiche 20Sistema di gestione della conoscenza 20

Eni Corporate University 21La comunicazione interna 22

Standard di lavoro 23Principi 23

La dimensione occupazionale 23Il modello di relazioni

industriali 24In Italia 24

In Europa 25A livello transnazionale 26

Iniziative a favore dei dipendenti in Italia 26

Pari opportunità 26Acquisizioni e processi

di integrazione 27

Sviluppo di un sistema energetico sostenibile 64

Strategie e linee di interventoin risposta al Cambiamento Climatico 64

L’implementazionedel Protocollo di Kyoto 64

Partecipazione al Piano d’azione nazionale 64Utilizzo dei Meccanismi Flessibili 65

Partecipazione al Sistema Europeo di Emissions Trading 65

Contabilità e certificazione delle emissioni 65Sviluppo gas naturale 66

Progetti 67Impianti a ciclo combinato – Cogenerazione 67

Prospettive di sviluppo: energia sostenibile e idrogeno 67

Ricerca e sviluppo tecnologico 68Principi e linee di intervento 68

Nuove tecnologie 68I prodotti 71

Rapporto con clienti e fornitori 72La clientela 72

Prodotti petroliferi 73Gas ed elettricità 74

I fornitori 77Principi e linee guida 78

Selezione fornitori 78Scouting, sviluppo e formazione

di fornitori e contrattisti 79

Principali dati e indicatori 81

Salute 28Principi e obiettivi 28

La sorveglianza sanitaria 30La formazione 31

La tutela della salute all’estero 31I presidi sanitari 32

Gestione delle emergenze sanitarie 32Lotta alle malattie endemiche

ed epidemiche 33

Sicurezza 35Strategie e linee di intervento 35

Identificazione e valutazione dei rischi 36La formazione 37

Indici di infortunistica 38Gestione delle emergenze 38

Il percorso comune con il sindacato 39

RISPETTO E SVILUPPO DEL TERRITORIO

Premessa 41

Responsabilità nei comportamenti 42

Aree sensibili 42Diritti umani 43

Diritti umani e security 43La necessità di un quadro di

riferimento più certo 44Trasparenza nei pagamenti 45

Gli stakeholder locali 46Valutazione dell’impatto delle attività 46

Contributo allo sviluppo locale 48Linee e tipologie di intervento 48Impegno complessivo a favore

delle comunità 49I progetti 49

Sanità 49Sviluppo sociale 51

Istruzione e formazione 53Salvaguardia dell’ambiente 54

Promozione della cultura e delle arti 55

Tutela dell’ambiente 57Principi e obiettivi 57

La formazione 58Consumi energetici 58

Aria 59Acqua 59Rifiuti 60

Tutela del suolo 60Bonifiche 60

Ricerca e Sviluppo 60Ripristini ambientali 61

Biodiversità 61Biomarker 62

Progetti sulla biodiversità 62Trasporto dei prodotti 63

Sistema antinquinamento marino 63

indice

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Opera in 70 paesi del mondo e impiega oltre 76 mila persone.

Nel 2003 la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1,56milioni di barili di olio equivalente (boe) con un incremento del

6,1% rispetto al 2002. Le riserve certe al 31 dicembre hanno raggiuntoi 7,27 miliardi di boe, con una vita utile residua di 12,7 anni.

Nel 2003 Eni ha registrato ricavi consolidati pari a 51,5 miliardi di euro, ha conseguito un utile netto di 5,6 miliardi di euro ed un ritorno sul capitale investito (ROACE) del 15,6%.

Eni’s Way

Divisioni

Italgas S.p.A.Snam Rete Gas S.p.A. Saipem S.p.A. (*) Snamprogetti S.p.A.(*)EniPower S.p.A.

Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing

Le società sono attive rispettivamente nei settori di costruzioni e ingegneria per l'industria petrolifera.

Controllate

Missione

L’Eni è una delle società energetiche integrate più importanti del mondo; opera nelle attività

del petrolio e del gas naturale, della generazionedi energia elettrica, della petrolchimica

e dell’ingegneria e costruzioni, in cui vantacompetenze di eccellenza e forti posizioni

di mercato a livello internazionale.

Obiettivo dell’Eni è la creazione di nuovo valore in grado di soddisfare le attese

degli azionisti; ciò si realizza mediante il continuo miglioramento della posizione

di costo e della qualità dei prodotti e dei serviziper i propri clienti, nonché mediante

l’attenzione per le esigenze dei dipendenti e, ingenerale, per il perseguimento di un modello

di crescita sostenibile, anche con l’attentavalutazione degli impatti ambientali

delle proprie attività e lo sviluppo di nuovee più efficienti tecnologie.

Per conseguire questi obiettivi l’Eni punta sul grande patrimonio di competenze

manageriali e tecniche delle proprie risorseumane e sulla loro continua valorizzazione

mediante un’organizzazione sempre più snella e imprenditoriale

L’Eni opera nei seguenti 70 paesi

EUROPAAustria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca,

Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi,

Polonia, Portogallo, Regno Unito, RepubblicaCeca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia,

Spagna, Svizzera, Turchia, Ungheria

CSIAzerbaigian, Georgia, Kazakhstan, Russia

AFRICAAlgeria, Angola, Camerun, Congo, Egitto,Gabon,

Guinea Bissau, Libia, Marocco, Mauritania, Nigeria,Senegal, Somalia, Sud Africa, Sudan, Tunisia

MEDIO ORIENTEArabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,

Iran, Kuwait, Oman, Qatar

ASIA CENTRALEIndia, Pakistan

ASIA SUD-ORIENTALE E OCEANIAAustralia, Cina, Indonesia, Malaysia,

Papua-Nuova Guinea, Singapore, Taiwan,Thailandia

AMERICHEArgentina, Brasile, Canada, Ecuador,

Messico,Perù, Stati Uniti, Trinidad & Tobago, Venezuela

(*)

di energia elettrica.Nel 2003 le vendite di gasnaturale in Italia e nel restod’Europa sono state di oltre71 miliardi di metri cubi,compresi i volumi per autoconsumo, e la produzione venduta di energia elettrica è stata di 5,55 terawattora.

REFINING & MARKETINGEni opera nella raffinazione e commercializzazione dei prodotti petroliferiprincipalmente in Italia,Europa e America Latina. Nel 2003 le vendite di

prodotti petroliferi sono statedi circa 50 milioni di tonnellate;al 31 dicembre 2003 la capacità di raffinazionedelle raffinerie di proprietàera di 504 mila barili/giorno.

INGEGNERIA E COSTRUZIONIEni è uno dei maggiorioperatori mondiali nella realizzazione di grandiprogetti offshore perl’industria petrolifera ed è leader nella posa di condotte sottomarine e di piattaforme di produzione.Possiede mezzi navalitecnologicamente avanzati

in grado di perforare pozzifino a 10 mila metri a unaprofondità d’acqua di oltre 3 mila metri e di posarecondotte su fondali conprofondità fino a 3 mila metri.

Eni è tra i maggiori operatori internazionali nel campo dell’ingegneria e del contracting e vantacompetenze e tecnologied’avanguardia nellarealizzazione di impianti per l’industria petrolifera e petrolchimica e nellacostruzione di sistemi di trasporto di idrocarburi.

EXPLORATION & PRODUCTIONEni ricerca e produceidrocarburi in Italia, AfricaSettentrionale e Occidentale,Mare del Nord, Golfo delMessico, Australia e in aree adelevato potenziale, quali il MarCaspio, il Medio ed EstremoOriente e l’America Latina.

GAS & POWEREni operanell’approvvigionamento,trasporto, distribuzione e vendita di gas naturale in Italia e all’estero, nonchénella generazione e nellacommercializzazione

Eni ha attuato negli ultimi anni un programma di crescita che non ha precedenti nella sua storia; oggi è una delle maggiori compagnie internazionali, protagonista in tutte le nuove frontiere dell’industria petroliferamondiale: nella ricerca di idrocarburi in acque profonde, nello sviluppo di giacimenti giganti nella regione caspica e nella costruzione di grandi infrastrutture per il trasporto del gas naturale.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

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Il percorso distintivo dell’Eni

Il concetto di sviluppo sostenibile occupa un ruolo centrale nel dibattito sugli scenari e nella defini-zione dei modelli di crescita per i prossimi decenni. L’evoluzione della nostra società, degli stili di vita e dei com-portamenti individuali deve considerare una serie di tematiche – la tutela dell’ambiente, la formazione e conser-vazione della ricchezza, l’equità sociale – in un’ottica che includa e integri anche i diritti delle generazioni future. Nel mondo dell’economia globale tutti i principali rappresentanti della società civile, governi, istituzioni, comu-nità, imprese, sono chiamati a impegnarsi in uno sforzo comune, pur con le necessarie ed evidenti differenze diidentità, di ruoli e di finalità specifiche di ciascun soggetto. In questo contesto, le imprese, sottoposte in misurasempre più ampia alla valutazione di mercati, istituzioni e società civile, devono orientare i loro comportamentisecondo un percorso di sostenibilità.

Per Eni, che per la natura intrinseca del suo business si trova a dover gestire responsabilità rilevanti, ciòsignifica continuare a soddisfare la domanda di energia attraverso una strategia operativa e una condotta di busi-ness volte a minimizzare l’impatto delle attività estrattive sul territorio, aumentare l’efficienza energetica, porrecrescente attenzione alla salute dei dipendenti e della popolazione, sviluppare prodotti e processi sempre piùcompatibili con l’ambiente.

In questo ambito, con l’obiettivo di perpetuare il successo dell’impresa, assicurare la licenza di opera-re e alimentare la sostenibilità del valore prodotto, oltre a un chiaro orientamento strategico, è necessario un for-te impegno nel promuovere e definire linee guida e standard in materia di sostenibilità e di responsabilità d’im-presa, e nell’elaborare, applicare e gestire una politica integrata in tal senso.

Eni è pienamente coinvolta in questo processo, nella convinzione che un’impresa orientata allo svi-luppo sostenibile sulla base di una visione di lungo termine e una cultura e valori condivisi, acquisisca una mag-giore potenzialità di innovare e di gestire il cambiamento, una più elevata coesione interna e una crescente capa-cità di attrarre e conservare giovani talenti e risorse umane qualificate.

Sono concetti che hanno da sempre costituito un elemento integrante del nostro modo di essereimpresa e di operare. Nel corso degli anni, Eni ha sempre condotto il proprio business in maniera responsabile pre-stando la massima attenzione alle esigenze e alle aspettative della società e dimostrando capacità di integrazionecon culture e realtà diverse.

L’insieme di tali elementi distintivi rappresenta per la nostra Compagnia un fondamentale vantaggiocompetitivo in termini di contenimento dei costi, riduzione del rischio, maggiore possibilità di accesso ai finan-ziamenti, creazione e difesa della reputazione e consente di perseguire obiettivi di crescita e redditività sostenibili.

Eni, sulla base del proprio patrimonio di valori e delle esperienze acquisite, continua a promuovere eattuare politiche di responsabilità sociale orientate al confronto e al dialogo con i suoi numerosi interlocutori, inun’ottica di impegno e di miglioramento costanti. I risultati raggiunti e i riconoscimenti ottenuti confermano lavalidità di questo modello e la sua sostenibilità negli anni futuri.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

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Globalizzazione, energia e sviluppo sostenibile

50 anni di storia: fare business in maniera responsabile

Nel 2003 Eni ha celebrato il cinquantesimo anniversa-rio. Sin dalla sua costituzione, il 10 febbraio 1953, laCompagnia ha avuto nel suo patrimonio genetico laconsapevolezza di ricoprire una funzione certamentedi tipo imprenditoriale, ma anche attenta alle aspetta-tive di crescita e benessere della collettività.Ad accompagnare la ricerca di opportunità di businessvi è sempre stata una grande attenzione al modo in cuile stesse erano perseguite. La profonda consapevolezza del legame tra energia,sviluppo, ambiente e una visione del mondo apertaalle ragioni degli altri, hanno posto Eni all’avanguar-dia nella riflessione sulle grandi sfide che accompa-gnano la nostra società e la sostenibilità del suo model-lo di sviluppo e che riguardano in primo luogo il per-seguimento di una condotta di business socialmenteresponsabile.La visione strategica dell’Eni è da sempre imperniatasulla centralità dell’individuo e sull’importanza delcapitale umano, sull’innovazione, sul miglioramentocontinuo del proprio modo di operare e sulla collabo-razione di lungo termine con i Paesi produttori, oltreche sul pieno rispetto del territorio e dei contestiambientali e sociali nei quali la Società opera, qualefattore determinante di sviluppo e di sostenibilità.

I cambiamenti che Eni ha sperimentato nell’ultimodecennio, unitamente ai mutamenti verificatisi nelsistema economico globale, hanno condotto l’aziendaverso differenti e più ampi livelli di autonomia eresponsabilità istituzionali legati ad una nuova ragio-ne sociale e – al pari di altre major petrolifere – versoun’esposizione sempre più forte alla concorrenzainternazionale, allo scrutinio dei mercati e a una mag-giore interrelazione con la società civile: opinionepubblica, organismi, istituzioni, media e comunità.

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O N G

La globalizzazione ha modificato in maniera significativail panorama dell’economia mondiale. Gli anni ’90 hannocoinciso con un periodo di espansione per le nazioni e perle imprese che sono riuscite a trarre vantaggio dai suoifattori distintivi: liberalizzazione dei commerci e dei mer-cati dei capitali, privatizzazioni e deregolamentazionedelle attività economiche, rapida diffusione delle nuovetecnologie dell’informazione e della comunicazione.Non tutti hanno però condiviso i benefici di questo pro-cesso. Anche se i Paesi in via di sviluppo, complessiva-mente, hanno sperimentato una crescita più rapida, rag-giunto standard di vita più elevati e usufruito di nuoveopportunità, oltre un miliardo di persone – in particolarein Africa – vive ancora in condizioni di estrema povertà. Il modello di sviluppo economico fino ad oggi adottato haanche imposto al pianeta e alle sue risorse un costo elevato;un costo che potrebbe non essere più sostenibile nel futu-ro, soprattutto se si considerano le prospettive di crescitadei paesi in via di sviluppo e gli attuali livelli di produzionee consumo, in particolare nei paesi industrializzati.Nei prossimi anni la domanda energetica nelle regioniindustrializzate è prevista crescere di un ulteriore 30%fino al 2020, anche in presenza di interventi volti all’effi-cienza e al risparmio, mentre per i consumi nei Paesi invia di sviluppo, in particolare in Asia, viene stimato unaumento ancora più sensibile, con un conseguenteincremento delle emissioni di anidride carbonica dialmeno il 50% nello stesso periodo.I combustibili fossili, che rappresentano circa il 90% dell’at-tuale consumo energetico mondiale, saranno determinan-ti nell’approvvigionamento energetico ancora per moltianni. Cambierà il mix della domanda, con il gas destinatoprogressivamente a ricoprire, specialmente in Europa, unruolo crescente anche nella produzione di energia elettri-

ca, mentre il carbone continuerà ad essere utilizzato inmodo intensivo nei paesi che ne sono ricchi, come Cina eIndia. Allo stesso tempo proseguiranno gli sforzi per pro-muovere lo sviluppo di fonti energetiche alternative, anchese, ancora per alcuni decenni, il loro impatto sulla doman-da energetica non sarà particolarmente significativo.La sfida che si presenta dunque alla comunità interna-zionale consiste nel trovare l'equilibrio tra esigenze dicrescita economica, aumento dei consumi, migliora-mento delle condizioni di vita e possibilità di sviluppoanche per le popolazioni più povere e disagiate, rispettodel territorio e qualità dell'ambiente. In un processoorientato alla crescita sostenibile l'industria petrolifera èchiamata a ricoprire un ruolo di primo piano e dovrà svi-luppare soluzioni tecnologiche sempre più innovativeper rendere accessibili e disponibili fonti di energia aminor impatto ambientale. La globalizzazione delle economie e dei mercati, nonchégli squilibri spesso ad essi associati, la crescente compe-tizione a livello internazionale, la rapidità dei processi diinnovazione tecnologica, le problematiche sociali eambientali, richiedono all’industria petrolifera una sem-pre maggiore capacità di dialogo e di coinvolgimentocon i soggetti coinvolti dalle sue attività: gli stakeholder.L’industria energetica fornisce l’energia che consente losviluppo economico e anche la possibilità di migliorare lecondizioni di vita di miliardi di persone. La ricchezza gene-rata da un equilibrato sfruttamento delle risorse energeti-che può offrire alle popolazioni e ai paesi detentori di idro-carburi enormi potenzialità di crescita e le compagniepetrolifere possono – attraverso una condotta di businessresponsabile nel rispetto delle leggi e dei diritti dellepopolazioni – svolgere un ruolo positivo dando il propriocontributo al miglioramento della qualità della vita.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

PRINCIPI, VALORI E REGOLE

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La responsabilità sociale d’impresa è parte integrantedel modo di operare dell'Eni. L’obiettivo della Compa-gnia è sempre stato quello di coniugare competitivitàcon sostenibilità. È un impegno volto a perseguire cre-scita, innovazione e risultati, prestando sempre gran-de attenzione alla qualità della vita, ai diritti umani eallo sviluppo eco-compatibile.È un impegno che si ritrova nei principi, nelle politiche e

Ciò comporta un allargamento del concetto di valore,che includa anche maggiore impegno e azioni versoun processo di sviluppo sostenibile, in grado di inte-grare tutela dell’ambiente, crescita economica e benes-sere sociale, e dunque salvaguardia dei diritti dellefuture generazioni.In questa prospettiva, la possibilità di creare un valoreduraturo richiede la capacità di combinare le esigenzedi flessibilità e razionalizzazione dei costi con l’assun-zione di responsabilità sociali.Nello svolgimento di questo compito Eni adotta com-portamenti e pratiche ispirati a un sistema di princi-pi e valori profondamente condivisi e integrati nelsuo modo di operare: la centralità dell’individuo e lasua valorizzazione professionale, la disponibilità aldialogo e il rispetto reciproco, l’attenzione ai diritti eai fabbisogni delle comunità di riferimento, la soste-nibilità socio-ambientale delle attività operative sulterritorio.

Nel 2002 è stata creata all’Eni la funzione Corporate SocialResponsibility (CSR), che,partendo da un patrimonio di responsabilità sociale ben radicato, valorizza e amplia l’esperienzamaturata dall’azienda nei vari settori di attività. Il suo duplice ruolo è quellodi garantire, da una parte, il presidio aziendale di tematiche “trasversali”, quali la trasparenza, i dirittiumani, l’impatto locale delle attività industriali e il coinvolgimento degli stakeholder sul territorio e, dall’altra, di promuovere lasostenibilità del business inaree aziendali già presidiate(Risorse Umane, Security,Salute Sicurezza Ambiente,Rapporti con Clienti e Fornitori).L’obiettivo è una sempre

maggiore consapevolezza e integrazione dei principi e valori in materia di sostenibilità e di responsabilità socialed’impresa all’interno del Gruppo Eni al fine di valorizzare quegli assetimmateriali che distinguonola Compagnia dai competitor,attraverso politiche eprocessi aziendali di gestionee comunicazione dellasostenibilità del business, e la promozione di undialogo strutturato con i suoistakeholder di riferimento.Nel corso di questi anni è stato attivato un processodi consultazione interno

volto a individuare le azioniprioritarie per conseguirel’integrazione degli aspetti diCSR nelle strategie aziendali.In questo quadro sono statianche attivati momenti di confronto e verifica con lestrutture operative presentisul territorio per migliorare –nell’ambito dei processi diconsultazione – le capacità di risposta alle aspettative dei principali stakeholderinternazionali e locali,nonché attuare forme piùefficaci di dialogo improntate a una sempre maggioretrasparenza, con l’obiettivo di accrescere la credibilità e la reputazione e dunqueanche la competitività della Compagnia.Al fine di sostenere emigliorare il proprioposizionamento nei profili di sostenibilità, è stato inoltreconsolidato il rapporto

Verso un valore sostenibile

con le principali agenzie di rating specializzate sui temi della responsabilitàsociale d’impresa.Infine, in un’ottica di una più efficacevalorizzazione e maggiorevisibilità delle azioniintraprese, i temi dellasostenibilità sono statiprogressivamente inseriti neidiversi strumenti e prodotti di comunicazione; in particolare creandoun’area dedicata all’internodel nuovo portale Eni e assegnando all’interno del bilancio di esercizio unasezione che illustra le azioni e gli interventi posti in essere.

Principi, valori e regole

Etica degli affariTutte le attività Eni, ovunque nelmondo, devono essere svolte in un quadro di onestà, integritàe osservanza delle leggi.

Rispetto degli stakeholderEni intende rispettare tutti gli stakeholder (dipendenti,shareholder, clienti, fornitori,comunità, partner commercialie finanziari, istituzioni,organizzazioni civiche,associazioni di categoria,rappresentanze sindacali, ecc.)con cui interagisce nellosvolgimento delle proprieattività di business, nellaconvinzione che essirappresentino un assetimportante della Compagnia.

Tutela dei lavoratori e pari opportunitàEni rispetta i principi del dirittodel lavoro universalmenteaccettati e i "core labour

standards" contemplati nelleConvenzioni Fondamentalidell'ILO (OrganizzazioneInternazionale del Lavoro);garantisce pertanto, la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazionecollettiva, ripudia ogni forma di lavoro forzato, di lavorominorile e di discriminazione. Eni, inoltre, assicura a tutti ilavoratori le medesimeopportunità di impiego eprofessione e un trattamentoequo basato su criteri di merito.

Valorizzazione delle capacità professionaliEni riconosce e promuove losviluppo delle capacità e dellecompetenze di ciascundipendente e il lavoro disquadra in modo che l'energia e la creatività dei singoli trovipiena espressione per larealizzazione del propriopotenziale.

Rispetto delle diversitàEni ispira i suoicomportamentiimprenditoriali al rispettodelle culture, religioni,tradizioni, diversità etniche edelle comunità in cui opera ed è impegnata a preservare le identitàbiologiche, ambientali,socioculturali edeconomiche.

Rispetto dei diritti umaniEni si impegna ovunque,nell'ambito della propria sferadi competenza, a sostenere e rispettare i principi della"Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" delle Nazioni Unite.

CooperazioneÈ impegno dell'Eni contribuirefattivamente alla promozionedella qualità della vita e allosviluppo socioeconomico

delle comunità in cui il Gruppo è presente.

Tutela della salute e della sicurezzaEni assicura standard semprepiù elevati di salute e di sicurezza a favore deidipendenti e delle comunità,in tutte le aree del mondodove il Gruppo opera.

Difesa dell'ambienteEni intende prestare la massima attenzione verso l'ambiente e l'ecosistema interessati dalle proprie operazioni di business e si ispira agli obiettivi indicati dalleconvenzioni internazionalisullo sviluppo sostenibile cui l'Italia aderisce.

Principi Eni

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

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nei comportamenti manageriali che caratterizzano l’o-perato dell’azienda, e che sono tesi a promuovere una"cultura della sostenibilità" e a rafforzare la fiducia nell’E-ni da parte di tutti i suoi principali stakeholder: azionisti,dipendenti, clienti, fornitori, partner commerciali efinanziari, istituzioni, organizzazioni non governative ele numerose comunità con le quali il Gruppo interagisce.I principi Eni derivano dai valori che hanno caratterizza-

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

PRINCIPI, VALORI E REGOLE

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di Comportamento, nel quale vengono ribadite ledichiarazioni di principio in materia di etica del busi-ness e di responsabilità a cui fa riferimento e che trag-gono ispirazione dal sistema di valori sancito dallaDichiarazione Universale dei Diritti Umani delleNazioni Unite, dalle Convenzioni fondamentali del-l’ILO e dalle Linee Guida per le Imprese Multinazio-nali fissate dall’OCSE.

Modello di governance

Per garantire integrità, trasparenza e correttezza deicomportamenti nei confronti degli stakeholder, in par-ticolare degli azionisti, e assicurare coerenza nell’ado-zione di una condotta in linea con una cultura e unavisione aziendale della sostenibilità, Eni ha adottato unsistema di corporate governance tra i più innovativi eavanzati in Italia e in Europa, con adeguate ripartizionidi responsabilità e poteri e un corretto equilibrio tragestione e controllo. L’implementazione di un sistema di norme interneorientato alla creazione di valore per gli azionisti e pie-namente allineato ai principi raccomandati dal Codicedi Autodisciplina della Borsa italiana, nonché, più ingenerale, alla best practice internazionale, garantisce chetutte le attività del Gruppo, oltre che nell’osservanzadelle leggi vigenti nei Paesi di presenza operativa, sianosvolte con onestà, integrità e correttezza in un quadrodi concorrenza leale, che rispetta gli interessi legittimidi tutti gli stakeholder. Organo centrale nel sistema di corporate governancedell’Eni è il CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE, al quale spettala responsabilità di definire, applicare e aggiornare leregole del governo societario, di stabilire le linee stra-tegiche del Gruppo e verificarne l’esecuzione.In conformità con gli indirizzi di governance maggior-mente seguiti a livello internazionale, il Consiglio hacostituito al suo interno tre comitati con funzioni con-sultive e propositive: il Comitato per il controllo inter-no e il Compensation Committee, composti intera-mente da amministratori non esecutivi indipendenti, el’Oil & Gas Committee, cui partecipa l’AmministratoreDelegato. Il COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO svolge nei confrontidel Consiglio funzioni consultive e propositive in mate-ria di vigilanza sul generale andamento della gestione.Il COMPENSATION COMMITTEE è incaricato di proporre alConsiglio sistemi di incentivazione manageriale, la

remunerazione annua del Presidente e dell’Ammini-stratore Delegato, nonché di esaminare i criteri di retri-buzione del Gruppo.L’OIL & GAS COMMITTEE ha il compito di monitorare l’an-damento dei mercati petroliferi e approfondirne idiversi aspetti.La scelta degli amministratori della Società viene effet-tuata in assemblea sulla base di liste presentate dagliazionisti, i quali provvedono alla selezione preventivadei candidati e verificano il possesso dei requisiti dionorabilità e professionalità richiesti a livello norma-tivo e statutario. Nel 2002, conformemente alle disposizioni contenutenel Regolamento della Borsa italiana, il Consigliod’Amministrazione ha approvato una “Procedura dicomunicazione al mercato di documenti e informa-zioni riguardanti le attività del Gruppo” e un “Codicesull’Internal Dealing”, che contiene la disciplina degliobblighi informativi e individua i limiti all’esecuzionedi operazioni sugli strumenti finanziari emessi dall’E-ni e dalle Società controllate, effettuate per conto pro-prio dalle persone rilevanti.Eni, inoltre, in adempimento al Decreto Legislativo231/2001, che recepisce le direttive OCSE in materia diresponsabilità amministrativa delle società per reaticommessi o tentati da parte di dipendenti e ammini-stratori a vantaggio o nell’interesse delle società stesse,ha adottato uno specifico modello di organizzazione,gestione e controllo in grado di tutelare la propriaposizione in tale ambito.Questi provvedimenti, nel loro complesso, hannocontribuito a garantire maggiore chiarezza e indi-pendenza nei comportamenti dei vertici aziendali,una più efficace vigilanza sull’andamento dellagestione delle attività societarie e trasparenza negliaspetti relativi alla comunicazione e informazionefinanziaria verso terzi.

Adesione a standard e linee guidainternazionali

Ovunque operi, Eni, come peraltro richiamato nelsuo Codice di Comportamento, svolge la propria atti-vità nel pieno rispetto delle normative esistenti e nelriconoscimento delle principali convenzioni inter-nazionali in materia di diritti umani, standard dilavoro e protezione ambientale, ispirandosi a princi-pi di lealtà, correttezza, trasparenza ed efficienza.

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mando che “tutte le attività dell’Eni devono essere svolte,nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenzaleale con onestà, integrità, correttezza e buona fede, nelrispetto degli interessi legittimi dei clienti, dipendenti, azio-nisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività incui l'Eni è presente con le proprie azioni.”Attraverso il Codice, aggiornato nel 1998, sono sta-ti definiti principi etici e linee guida cui il perso-nale dell’azienda si deve attenere nello svolgimen-to delle attività. Nel corso degli anni il Codice diComportamento ha avuto una funzione di indiriz-zo della condotta della Compagnia in una serie diaree nevralgiche: etica degli affari, trasparenza erigore contabile, relazioni con il personale, salva-guardia della salute, della sicurezza e dell’ambien-te, rapporti con l’esterno e con le comunità di rife-rimento.Recentemente, anche a seguito delle raccomanda-zioni formulate da parte di istituzioni internazio-nali in tema di responsabilità d’impresa e del dialo-go instaurato con organizzazioni e associazioniimpegnate sui temi dei diritti umani e della soste-nibilità, Eni ha deciso di riaffermare i valori e i prin-cipi di responsabilità sociale cui si ispira nello svol-gimento delle sue attività. Nel luglio 2003, il Consiglio di Amministrazionedella Società ha approvato un addendum al Codice

to l’attività della Compagnia sin dai primi anni e che tro-vano un preciso riferimento nel Codice di Comporta-mento aziendale, nei più rigorosi standard adottati inmateria di Corporate Governance, nel pieno rispetto del-le leggi nazionali e delle convenzioni e linee guida inter-nazionali. Tali principi si estrinsecano nella ricerca dinuove sfide tecnologiche, nell'adozione di sistemi digestione e procedure operative di settore, nel costanteimpegno teso a promuovere e valorizzare le capacità pro-fessionali dei dipendenti, nel rispetto dei diritti umani edegli standard di lavoro, nell'attenzione prestata alla cul-tura e alle tradizioni dei popoli e delle comunità con cuil’azienda interagisce, nella tutela dell’ambiente e nellaricerca di soluzioni energetiche sempre più sostenibili.È un percorso di sostenibilità distintivo, basato sulpatrimonio di valori e esperienze della Compagniache, come richiamato anche nella sua mission, puntasul continuo rafforzamento del capitale strutturale esullo sviluppo di quello umano, relazionale e socialequale investimento in competitività e longevità.

Codice di Comportamento

Eni si è dotata di un Codice di Comportamento sin dal1994. È stata una delle prime, tra le grandi imprese inEuropa, a darsi norme di autoregolamentazione affer-

“Nello sviluppo delle proprieattività di impresainternazionale, l’Eni si ispiraalla tutela dei diritti umani,del lavoro, e della sicurezza,dell’ambiente, nonché alsistema di valori e principi in materia di trasparenza eprobità, efficienza energetica,sviluppo sostenibile, così come affermati dalleIstituzioni e dalle ConvenzioniInternazionali.Al riguardo l’Eni opera nel riconfermato quadro di riferimento dellaDichiarazione Universale deiDiritti Umani delle Nazioni

Unite, delle Convenzionifondamentali dell’ILO -International LaborOrganization - e delle LineeGuida dell’OCSE per leImprese Multinazionali, nei particolari temi dellatutela dei diritti del lavoro,delle libertà sindacali, del ripudio di ogni sorta didiscriminazioni, del ripudiodel lavoro forzato e del lavorominorile, di ogni forma dicorruzione, della salvaguardiadella dignità, della salute,della sicurezza negli ambitioperativi, del rispetto dellebiodiversità naturali e della

tutela ambientale.Inoltre è impegno dell’Eni dicontribuire fattivamente allapromozione della qualitàdella vita e allo svilupposocio-economico dellecomunità in cui il Gruppo è presente e alla formazionedi capitale umano e capacitàlocali, svolgendo allo stessotempo le proprie attività dibusiness, nei mercati internied esteri, secondo modalitàcompatibili con una sanapratica commerciale.Tutte le attività dell’Eni sonosvolte nella consapevolezzadella Responsabilità Sociale

Addendum al Codice Eniapprovato dal Consiglio di Amministrazione Eni nella seduta del 31 luglio 2003

che il Gruppo ha nei confrontidi tutti i suoi stakeholder(dipendenti, azionisti, clienti,fornitori, comunità, partnercommerciali e finanziari,istituzioni, associazioni dicategoria, rappresentanzesindacali…), nella convinzioneche le capacità di dialogo e di interazione con la societàcivile rappresentino un assetimportante dell’azienda.Pertanto, l’Eni si impegna a diffondere la conoscenza deivalori e dei principi aziendaliall’interno e all’esterno delGruppo e a istituire adeguateprocedure di controllo”.

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bal elaborati da E. Capital Partners, e nell’indice ASPIEurozone (Advanced Sustainable Performance Indices) del-l’agenzia europea di rating Vigeo, che valuta secondocriteri di sostenibilità e di CSR la performance delle120 società europee quotate nel Dow Jones EuroSTOXX. Inoltre, dal 2000 è inserita dalla società di con-sulenza Déminor, tra le grandi aziende italiane chemeglio hanno saputo interpretare e applicare le nor-me sulla corporate governance.Nel 2003, Eni ha ottenuto, per il secondo anno conse-cutivo, il migliore rating etico tra le aziende quotatealla Borsa italiana rispetto all’impegno nei confrontidi una serie di principi etici fissati dalle Nazioni Unite,OCSE, ILO e Unione Europea nella classifica stilata dal-l’Agenzia Europea degli Investimenti. Nello stessoanno, l’agenzia di rating Oekom Research, sulla base diuna indagine sulla sostenibilità sociale e ambientaledel settore oil & gas, ha indicato Eni tra le compagnieche maggiormente si sono distinte nel mettere in pra-tica l’impegno per un modello di crescita sostenibile.Sempre nel 2003, all’Eni è stato assegnato l’Oscar diBilancio da parte di una giuria presieduta dal Rettoredell’Università Bocconi di Milano. Fra le motivazionidel premio, istituito nel 1954, veniva sottolineata l’en-fasi data nella pubblicazione ai temi della governance,della responsabilità d’impresa e della sostenibilità. Infine, Avanzi SRI Research – partner italiano per l’a-genzia di rating sociale e ambientale SiRi Company – ha

assegnato all’Eni il massimo punteggio con un voto di9,3 su 10, con riferimento alla sua performance inmateria di corporate governance, nell’ambito delmonitoraggio delle principali società italiane quotatein borsa in merito alla responsabilità sociale d’impresa.

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Europea, l’OCSE, la Banca Mondiale e dalle associazionidi categoria (quali Oil and Gas Producers, IPIECA, CSREurope), per promuovere buone pratiche aziendali,favorire politiche e contribuire a definire un quadro diregole e di linee guida in grado di consentire lo svilup-po del business e processi di crescita equi e duraturi.

Riconoscimenti da parte del mercato

Il percorso intrapreso da Eni in materia di Responsabi-lità Sociale d’Impresa e l’impegno dimostrato nel defi-nire e implementare strategie in questo ambito, non-ché il dialogo instaurato con le agenzie che annovera-no il titolo della Compagnia nei loro rating di sosteni-bilità, si sono tradotti in questi anni in importantiapprezzamenti da parte dei mercati finanziari.Eni è stata infatti inserita per il terzo anno consecuti-vo negli indici Ethical Index Euro ed Ethical Index Glo-

Poiché per la natura del suo business è spesso presentein paesi che possono presentare situazioni di forte cri-ticità a livello politico, sociale ed ambientale, Eni si con-fronta e collabora con associazioni e organizzazioniimpegnate a promuovere la tutela dei diritti umani e illoro rispetto da parte dei governi. L’obiettivo è quello diindividuare elementi e atteggiamenti comuni sui temidello sviluppo sostenibile e della responsabilità d’im-presa. Ha aderito, prima tra le imprese italiane, all'ini-ziativa delle Nazioni Unite Global Compact e ai suoinove principi fondamentali che mirano a promuoveretra i membri della società civile, e in particolare nelleimprese, una maggiore consapevolezza nel campo deidiritti umani, degli standard di lavoro e della tutela del-l'ambiente; al riguardo Eni si è espressa favorevolmen-te sulla proposta di integrare i principi esistenti con undecimo principio specifico sulla corruzione.Sempre su questi temi la Compagnia dialoga attiva-mente con diverse associazioni partecipando, al con-tempo, alle iniziative promosse dalla Commissione

Con l’iniziativa GlobalCompact l’ONU si propone di promuovere un patto con il mondo delle imprese,i governi e la società civile

per garantire la sostenibilitàcomplessiva dei processi di crescita economica econtribuire a creare unmercato globale più equoattraverso il riconoscimento e il rispetto di 9 principi in materia di diritti umani,standard di lavoro eambiente. Si tratta di principicondivisi universalmente inquanto derivati dallaDichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Dichiarazionedell'OrganizzazioneInternazionale del Lavoro sui Principi e i Dirittifondamentali nel Lavoro e dalla Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo.

Principi Diritti umani1. sostenere e rispettare

i diritti umani nell’ambitodelle rispettive sfere di influenza

2. assicurarsi di non essere,seppur indirettamente,complici negli abusi dei diritti umani

Lavoro3. garantire libertà di

associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto allacontrattazione collettiva

4. assicurarsi di nonimpiegare lavoro forzato e obbligatorio

5. astenersi dall’impiegarelavoro minorile

6. eliminare ogni forma di discriminazione nellepolitiche di assunzione e licenziamento

Ambiente7. avere un approccio

Global Compact

preventivo rispetto alle sfide ambientali

8. promuovere iniziative peruna maggioreresponsabilità ambientale

9. incoraggiare lo sviluppo ela diffusione di tecnologieche non dannegginol’ambiente

Global Compact chiede alleimprese di integrare i noveprincipi nelle loro operazionie di impegnarsi in progetti einiziative che sostengano iprincipi e i più ampi obiettividelle Nazioni Unite(Millennium DevelopmentGoals). L’iniziativa delleNazioni Unite rappresenta unimportante passo in avanti sulpercorso di una maggioreconsapevolezza del concetto di partnership tra imprese,istituzioni, cittadini, lavoratoriper la tutela dei diritti umanie la promozione di un nuovo

concetto di responsabilitàsociale dell'impresa. Ad oggisono più di 1200 le grandiimprese in tutto il mondo chehanno aderito e partecipanoall’iniziativa. Attraversol’adesione all’iniziativa, Eni siriconosce pienamente neiprincipi promossi dall’ONU eriafferma il proprio impegnoa garantirne il rispetto in tuttii settori di attivitàpromuovendone la diffusionenell’ambito della propria sferadi influenza. Tra icomportamenti aziendalivolti a promuovere unacondotta di businessresponsabile nei diversiambiti operativi, laCompagnia ha attuato, comeverrà illustrato nei capitoliche seguono, numerosiinterventi concreti perpromuovere l’applicazione di tali principi.

La crescente consapevolezzain merito all’importanza deitemi legati alla sostenibilitàha determinato una maggioreattenzione anche da parte del mondo finanziario nella valutazione deicomportamenti delleimprese, nell’ottica di una piùpuntuale e accurata analisidel rischio di investimento.Di fatto, il mondo finanziariotende sempre più apremiare le società che,oltre a raggiungere i miglioririsultati economico-finanziari, hanno un sistema

di governance efficace,operano nel pieno rispettodelle leggi e hanno unacondotta di business in lineacon i migliori standard etici,sociali e ambientaliinternazionali.Nel corso degli ultimi annisono quindi nate, e si stannomoltiplicando, società di rating etici e indici di sostenibilità (quali il DowJones Sustainability GroupIndex, FTSE4Good, EthicalIndex Euro/Global) che rappresentano oggi uno strumento importante

Evoluzione del mondo finanziario

di valutazione dellaperformance complessivadelle società quotate in borsa e un riferimento per i gestori dei grandi fondipensione internazionali e fondi di investimento etici.Il mercato degli investimentietici o del Socially ResponsibleInvesting, ha superato nel 2003solo negli Stati Uniti i 2.000miliardi di dollari (oltre il 10%degli investimenti complessivi)e ha avuto un tasso di crescitapari al 7% rispetto al 2001,mentre nello stesso periodo il resto del capitale investito ha

registrato una contrazione del4%. In Europa invece, anche acausa della tendenza al ribassodei mercati finanziari, si è attestato su valori intornoai 12 miliardi di euro, dopo che il capitale gestito dai fondiresponsabili era cresciuto del 30% tra il 1999 e il 2001,superando i 14 miliardi. Ormaisono diversi gli Stati europeinei quali viene richiesto ai fondipensione di rendere noti i criteri di carattere etico, sociale e ambientale adottati nel definire le loro scelte di investimento.

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Eni pone grande cura nel creare un ambientedi lavoro improntato al rispetto e alla fiduciareciproci tra dipendenti e tra dipendente e azienda, investe nel miglioramentocontinuo delle condizioni e degli standard di lavoro, è impegnata a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, detiene un rapporto aperto e un dialogocostruttivo con i rappresentanti dei lavoratori, promuove l’assunzione di responsabilità e la crescita professionale dei singoli, favorisce lo spirito di gruppo, la comunicazione interculturale e lo sviluppo di una cultura omogenea

in grado di sostenere una forte Corporate Identity.

Rispetto e sviluppodell’individuo

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estendere le “best practice” interne al Gruppo, conl’unificazione di regole, strumenti e metodologie digestione e sviluppo utilizzati nelle diverse aree dibusiness. La realizzazione di tale processo ha avuto come presup-posto la crescita di una cultura integrata e di un linguag-gio comune in grado di promuovere una forte identità eil più ampio coinvolgimento delle persone verso gliobiettivi dell’azienda e, di conseguenza, nei confronti del-la sua reputazione. A tal fine è stato potenziato l’investi-mento sulla motivazione delle risorse umane e, parallela-mente, sul riconoscimento delle capacità, delle compe-tenze e del contributo individuale. Per fornire risposte adeguate, il sistema di gestione e svi-luppo delle risorse umane è stato articolato secondo iseguenti principi:• PIANIFICAZIONE, per individuare tempestivamente le

azioni di gestione e sviluppo più opportune rispettoagli obiettivi di business;

• DECENTRAMENTO della gestione e sviluppo dei collabo-ratori ai Responsabili di linea secondo linee guida diGruppo;

• MARKETING INTERNO, basato sull’analisi e segmenta-zione del personale (prestazioni, professionalità,bisogni e aspettative), differenziazione degli stru-menti e delle opportunità retributive e di sviluppoprofessionale, dialogo tra responsabile e collaborato-ri sulla valutazione delle prestazioni, impegno dellerisorse nell’autosviluppo professionale;

• CONTROLLO, necessario per il governo di un sistemacomplesso e decentrato, dell’attuazione di piani, nor-mative, metodologie e del raggiungimento di specifi-ci obiettivi di efficacia (attrazione e retention dellerisorse, sviluppo manageriale e professionale ecc.).

Processo di internazionalizzazione

Il mutato contesto competitivo dei mercati su scala glo-bale pone nuove e continue sfide: ingresso in nuovearee, spesso di frontiera; acquisizione di attività porta-trici di culture diverse; internazionalizzazione del mer-cato del lavoro. L’insieme di opportunità di sviluppo edi problematiche sul piano dell’integrazione, derivan-te da questi processi, richiede una ridefinizione di iden-tità, strategie, organizzazione, gestione e sviluppo dellerisorse umane. La capacità di gestire questo cambia-mento, orientato alla formazione di una cultura trans-nazionale, costituisce per Eni, come per ogni impresa,un fattore chiave di vantaggio competitivo. Con l’obiettivo di favorire una maggiore efficacia eomogeneità delle azioni intraprese a livello internazio-nale, Eni ha esteso all’estero il complesso di normativee le metodologie su cui è basato il suo sistema di gestio-ne e sviluppo delle risorse umane. A fronte della speci-ficità dei mercati internazionali e del rafforzamentodella sua presenza nel mondo, è stato necessario adot-tare alcune iniziative complementari: la definizione dinuove normative per la gestione del personale in asse-gnazione internazionale; l’introduzione di forme con-trattuali e schemi di compensation innovativi e coeren-ti con le caratteristiche del mercato del lavoro dei paesinei quali il Gruppo opera; la creazione di ENI INTERNA-

TIONAL RESOURCES LIMITED (EIRL), centro di eccellenzaper il reperimento, la selezione e la gestione di risorseinternazionali con elevate skill manageriali e profes-sionali; l’istituzione di una struttura centrale di coordi-namento per assicurare una maggiore integrazionedelle iniziative di gestione del personale all’estero delleDivisioni e Società dell’Eni.

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presuppone una cultura che, alle tradizionali capacitàdi realizzazione e scelta strategica, sappia affiancare l’a-bilità di operare in modo integrato e trasversale rispet-to ai singoli settori operativi, di gestire business semprepiù complessi e competitivi, di interpretare le dinami-che del mercato e dei sistemi regolatori e normativi neipaesi in cui il Gruppo è presente.

Gestione e sviluppo

Il processo di trasformazione dell’Eni in compagniaoperativa integrata, secondo un modello divisionale, hacomportato il riassetto delle attività di business, unaprofonda ridefinizione dell’organizzazione, dei proces-si decisionali, dei meccanismi operativi, del quadro dideleghe e responsabilità, dei sistemi di pianificazione econtrollo, con la costituzione di società operative di ser-vizio a supporto dei business. Gli interventi realizzati hanno richiesto una comple-ta revisione del sistema di gestione e sviluppo dellerisorse umane, viste come fattore strategico per larealizzazione degli obiettivi che il Gruppo si è dato. Èstato adottato un modello in grado di valorizzare ed

Sfide e principi

Gli elementi distintivi di un settore in cui ha particola-re rilevanza il vantaggio competitivo rappresentatodalle conoscenze, competenze ed esperienze , sono sta-ti amplificati alla fine degli anni ‘90 da mutamenti pro-fondi. Tali mutamenti hanno interessato sia lo scena-rio italiano, per effetto della regolamentazione e aper-tura del mercato del gas naturale, sia la nuova situa-zione di competitività a livello mondiale, a seguito del-le grandi fusioni nel settore petrolifero, che prospetta-va la progressiva scomparsa degli operatori intermedi. In un contesto di accentuata discontinuità rispetto alpassato, Eni si è trovata ad affrontare numerose sfide, intermini sia di efficienza e di efficacia (tempestività deiprocessi decisionali, rapidità nelle fasi operative, siner-gie interne), sia di sviluppo (individuazione delle pro-fessionalità critiche per il business, tutela e sviluppodel know-how, internazionalizzazione, valorizzazionedelle persone).In risposta a tali sfide, per massimizzare i risultati ope-rativi e sostenere il processo di crescita del Gruppo alivello internazionale, Eni ha focalizzato il proprioobiettivo sul core business dell’oil & gas. Tale strategia

Risorse umane

La centralità della persona e la sua valorizzazione sono un valore fondamentale del patrimonio dell’Eni e costituiscono un impegno primario nella sua dimensione di impresa globale. Il potenziamento delle conoscenze e delle competenze, il rafforzamento della motivazionee del coinvolgimento delle risorse umane, la formazione di nuove figure professionali, lo sviluppo dei giovani più preparati, la gestione delle differenze interculturali, sono elementi chiave della strategia di crescita della Compagnia e della creazione di valore di lungo termine del suo business.

Nel 2003 è stata costituita aLondra Eni InternationalResources Limited (EIRL),nuovo punto di riferimentodel Gruppo per la selezione,l’inserimento e lo sviluppodelle risorse internazionali ad elevata qualificazione nelmanagement e nelle diversearee di business e tappaulteriore verso l’adozione

Eni International Resources Limiteddi sistemi unitari di gestione e sviluppo delle risorseumane. EIRL offre opportunità globali a professionisti di alto profilo e giovani, con una laurea o un titolosuperiore in un’istituzionericonosciutainternazionalmente, e che si siano laureatinell’ultimo triennio.

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sione delle idee e della conoscenza tra risorse umane cheoperano in queste aree e individuare strumenti comuniper la formazione, lo sviluppo e la mobilità delle risorse;

• realizzazione di progetti pilota nelle Divisioni pervalutare operativamente la capacità di migliorare laredditività delle operazioni e permettere l’affinamen-to degli strumenti e delle metodologie per un succes-sivo utilizzo generalizzato nel Gruppo;

• sviluppo di sistemi tecnologici a supporto del know-ledge management: portale intranet (MyEni) e por-tali tecnico-scientifici di business.

Eni Corporate UniversityCon l’evoluzione e la diffusione in campo manage-riale e organizzativo del concetto di Corporate Uni-versity, anche in Eni si è affermata l’idea di creare unastruttura interna in grado di garantire il miglioreallineamento tra strategie aziendali e sviluppo dellecompetenze. Eni Corporate University (ECU) si ispi-ra a tre principi fondamentali:• coinvolgimento esteso, oltre che ai dipendenti, a tutte

le parti che concorrono a creare valore per l’azienda• formazione in aula integrata da attività di network-

ing condotta a distanza• utilizzo degli strumenti dell’Information & Commun-

ication Technology in un’ottica di “learning ondemand”.

Eni ha voluto però assegnare alla propria corporate uni-versity caratteri distintivi, conferendole anche la gestionedei processi di ricerca, selezione e formazione di giovanitalenti per tutte le aree di business. In tale contesto unruolo importante viene svolto dall’istituto dello stage.Al riguardo, Eni Corporate University ha lanciato nel mag-gio 2003 la fase pilota del "Progetto Stage", con l'obiettivo

di finalizzare gli stage ad una successiva assunzione. Nel-l'ambito del progetto, si è avvalsa delle Convenzioni inessere con i 25 maggiori Atenei italiani. Alla fase pilota,conclusa nei primi mesi del 2004, fa seguito il "Nuovo Pro-getto Stage" che conferma gli obiettivi e i contenuti defi-niti in precedenza.Il percorso dello stage prevede una selezione effettua-ta con la stessa metodologia utilizzata per le assunzio-ni, l’istituzione di una figura di tutor aziendale chesegue lo stagista durante l'intero periodo, e l’effettua-zione di valutazioni di monitoraggio dopo 3 e 6 mesi.ECU assolve quindi il compito fondamentale di inte-grare tutte le attività relative al “ciclo della conoscen-za” e di sviluppare, valorizzare e condividere il sistemadi conoscenze manageriali e professionali del Gruppo.All’interno di ECU si inserisce l’attività della Scuola Mat-tei, che dal 1957 svolge attività di formazione e di ricercapost-universitaria nei campi dell’economia, dell’energiae dell’ambiente. L’Istituto ha formato nel corso deglianni, in particolare con il Master MEDEA (Managemented Economia dell’Energia e dell’Ambiente), oltre 2.300giovani, di cui il 55% stranieri provenienti da 100 paesi,trasmettendo, oltre a competenze tecnico-professionali,il più ampio sistema di valori a cui si ispira Eni.Nell’ambito del dialogo con il mondo accademico e dell’in-terazione con il mercato del lavoro qualificato, si inserisco-no altre iniziative, quali l’organizzazione, in collegamentocon gli Atenei, di eventi dedicati al Gruppo Eni (Eni’s day), diworkshop e meeting mirati con laureandi e neolaureati, lapartecipazione alle manifestazioni nazionali e internazio-nali più qualificate nel settore (career day) e la pubblicazio-ne di inserti informativi nei principali career book.ECU è all’avanguardia in Europa nel campo della respon-sabilità d’impresa, avendo inserito nel Master MEDEA

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cato alla qualità delle proprie risorse attenzionecostante e distintiva, è oggi confermato dalla presenzaal suo interno di un originale sistema di gestione dellaconoscenza che consente una efficace sinergia tra iprocessi di pianificazione e sviluppo delle professio-nalità critiche per il business e i processi di knowledgemanagement.

Pianificazione e sviluppo delle professionalità criticheIl processo di pianificazione maggiormente legato allespecificità del business oil & gas e ai tempi lunghi delciclo di business è quello di pianificazione strategicadelle professionalità, che prevede:1. l’identificazione in ciascuna area di business dell’e-

lenco dei ruoli “di interesse”, ossia di particolare rile-vanza per il perseguimento degli indirizzi strategici;

2. l’individuazione dei fabbisogni di risorse per i ruoli“di interesse” e delle disponibilità di risorse che pos-sano ricoprire tali ruoli con riferimento al medio e allungo termine;

3. la pianificazione, per i ruoli che presentano un piùalto tasso di criticità, delle iniziative di reperimento,formazione, mobilità, sviluppo, compensation ecomunicazione interna utili ad attrarre, trattenere esviluppare risorse idonee.

Sistema di gestione della conoscenzaEni ha individuato nel “sistema di gestione della cono-scenza”, il knowledge management, la leva per raccoglie-re la sfida di migliorare la performance complessiva delGruppo e competere in un business complesso inserito inun mercato dinamico.Il sistema Eni di gestione della conoscenza intende trasfe-rire la conoscenza a tutti i livelli operativi, superando ivecchi modelli che la consideravano un bene ”di proprie-tà”. È quindi uno strumento di supporto ai processi dibusiness ed è finalizzato a migliorarne affidabilità ed effi-cienza attraverso la trasformazione della conoscenzaindividuale in conoscenza organizzativa, con una mag-giore rapidità nei processi di maturazione professionale. Per realizzare tale sistema, Eni opera sulla cultura azien-dale, nell’ambito sia dei processi di lavoro che delle infra-strutture tecnologiche.Sul tema, sono in corso diverse iniziative:• elaborazione dei modelli professionali di riferimento

nelle aree di staff e di business (HSE, Amministrazione eControllo, Approvvigionamenti, Finanza, ICT, Personalee Organizzazione, Giacimenti, Drilling, Raffinazione,ecc.), con l’obiettivo di rafforzare e strutturare la condivi-

Ciclo della conoscenza

Per una compagnia petrolifera, anche in considerazio-ne dei cicli lunghi di business e dei tempi necessari allamaturazione delle professionalità, l’utilizzo della cono-scenza come fattore competitivo di successo ha un valo-re strategico e richiede iniziative volte a sviluppare lecapacità e le conoscenze tecnico-professionali anchelungo un orizzonte temporale di medio-lungo termine.L’impegno di Eni, che nel corso della sua storia ha dedi-

I processi diinternazionalizzazionerichiedono alle imprese globalidi ripensare la propria culturaorganizzativa secondo unmodello multicentrico, nelquale decisioni e responsabilitàsono affidate a gruppi di lavorosempre più multinazionali.Acquistano pertantoimportanza strategicacrescente la comprensione e lagestione della diversità, intesacome base dell’identitàindividuale nel suo significatopiù ampio, che comprende siagli aspetti esterni ed esplicitidella persona - nazionalità,origine etnica, sesso, età - sial’insieme delle sue componentiimplicite: valori, cultura, normesociali, comportamenti. Eni, con il 45% dei dipendenti di nazionalità straniera su untotale di oltre 76.000 addetti, è la società più internazionaledell’industria italiana e considera da sempre ladiversità come un elementoche genera valore e la capacità

Diversitàdi gestirla un importantefattore della propriasostenibilità. In tutti i paesiove opera, Eni promuove losviluppo delle competenzedelle risorse umane locali, ne favorisce la crescitaprofessionale e l’inserimentonelle posizioni chiave. Eni dedica costante impegnoad armonizzare i diversicontesti culturali presenti al suo interno in un sistemache sia in grado di produrresinergie proficue per costruire,attraverso la sintesi tra valoriglobali e valori specifici, una cultura comune condivisa e un ambiente di lavoro aperto e inclusivo. A sostegno di questo sforzo,accentuato negli ultimi anni a seguito dell’acquisizione disocietà estere, Eni promuovetra l’altro numerose iniziativedi formazione orientate allacomprensione delle diversitàinterculturali, allacomunicazione interculturale,al multicultural teamwork.

Eni, attraverso Eni CorporateUniversity (ECU), opera indialogo costante con le principaliistituzioni accademiche italianeed internazionali per valorizzarel’attrattività del Gruppo nelmercato del lavoro e contribuirealla fidelizzazione dei miglioritalenti. La Compagnia vanta unalunga tradizione di impegnonella formazione universitaria e post-universitaria, e dicollaborazione con le istituzioni

Eni e il mondo accademicoeducative nel campodell’energia, dell’economia edell’ambiente. Nel corso deglianni, nel quadro di questorapporto, ha istituito, insieme a università italiane e straniere,numerosi corsi di laurea e diplomi nelle disciplinescientifico-tecniche ed economico-gestionali. Tra le principali collaborazioni si ricordano il rapporto con laSCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA,

con il corso di specializzazionebiennale in “Scienza degliidrocarburi” attivato anche perl’anno accademico 2003-2004, e con il POLITECNICO DI MILANO,prima con l’”OrientamentoEnergetico-Idrocarburi”all’interno dei corsi di laurea in ingegneria chimica e di ingegneria meccanica e, a partire dal 2003, a seguitodella Riforma Universitaria, con una Laurea Specialistica

nella stessa disciplina. Sempre in quest’ottica, nel 2003, ECU ha promosso e attivato un programma triennale per quattro Master Universitaridi secondo livello nell’areaingegneristica con l’Universitàdegli Studi di Bologna e il Politecnico di Torino, e nell’area della governance con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università di Roma Tre.

Composizione geografica dipendenti Eni 2003numero dipendenti 76.521

Oceania 0,3 %Europa 15,7%

Asia 9,2 %America Latina e Caraibi 9,4%America del Nord 0,8 %Africa 9,4 %

Italia 55,2 %

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STANDARD DI LAVORO

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RISORSE UMANE

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scambio di informazioni, documenti e conoscenze – etra responsabile e collaboratore, che trova punti istitu-zionali su temi quali performance e percorsi di carriera,si affianca la COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE. Quest’ultima èimperniata sulla rivista aziendale “personæ”, bimestra-le a carattere monografico per la diffusione ed il consoli-damento della cultura Eni, su altre iniziative editoriali adhoc, su convention e workshop dedicati a particolari seg-menti di popolazione, identificati sulla base delle speci-fiche esigenze comunicative, e su iniziative mirate, chefanno parte di piani integrati di change management, qua-lora la complessità del tema lo richieda, per supportare iprocessi di cambiamento interni. A questi si aggiunge il portale intranet MyEni, realizzatoper migliorare l’integrazione tra le diverse aree aziendali,per supportare la comunicazione interna di natura istitu-zionale, la condivisione e valorizzazione del know-how, lanormale operatività aziendale, nonché per favorire ulte-riormente lo sviluppo di una comune identità di Gruppo.

diversi corsi sui temi di etica degli affari e responsabilitàsociale d’impresa, sviluppo sostenibile, economia e poli-tica dell’ambiente, valutazione d’impatto ambientale,ecc. Al riguardo ECU aderisce al progetto European Aca-demy of Business in Society, promosso da CSR Europe evolto a creare una rete di business school e imprese perpromuovere la formazione di nuove competenze mana-geriali sui temi della responsabilità d’impresa.

La comunicazione interna

La comunicazione interna contribuisce alla diffusione econdivisione dei valori, delle conoscenze e delle infor-mazioni su strategie, politiche e attività del Gruppo, conla finalità di supportare la persona e sostenerne la moti-vazione durante il suo percorso professionale, attraver-so l’ottimizzazione dei mezzi tradizionali già a disposi-zione e l’utilizzo di nuove tecnologie. Al PROCESSO DI COMUNICAZIONE tra colleghi di lavoro –

Attraverso Eni CorporateUniversity (ECU), Eni assicurala definizione e larealizzazione di un modellodi formazione in grado di garantire la coerenza del sistema delle conoscenzedelle persone che lavoranonel Gruppo con gli obiettividi impresa e con le strategiedi sviluppo istituzionale. Alla formazione tradizionale,si affiancano nuove formuledi auto apprendimento (e-Learning) e diapprendimento misto, che integrano la formazionea distanza con quella in aula.Le attività di formazione,svolte nelle diverse sediistituzionali del Gruppo(San Donato Milanese,

Castelgandolfo, Roma e

Eni e la formazioneCortemaggiore), vengonorealizzate sia attraversoun’offerta di corsi a catalogo,sia grazie ad iniziativespecifiche per le singolesocietà, e comprendonotematiche nelle areeECONOMICO-GESTIONALE

(comportamenti e capacità manageriali,economia d’impresa, project management,comunicazione,interculturalità, negoziazionee marketing, gestione e sviluppo risorse umane,organizzazione ed informatica) e TECNICO-

SCIENTIFICA (salute, sicurezza,ambiente e qualità, ricercapetrolifera e produzione emanutenzione, attività del downstream petrolifero).

Particolare attenzione viene dedicata ai dirigenti e quadri con significativeresponsabilità. Al riguardo, ECU proponeiniziative di formazione in risposta alle esigenze che provengono da unarealtà aziendale sempre più dinamica e complessa e come strumento diperfezionamento costantedella professionalità,competenza e sapere a tutti i livelli dell’organizzazione.Analoga attenzione vienededicata al coinvolgimentodel crescente numerodi risorse internazionali,

utilizzando la formazione pertrasmettere e condividerevalori, cultura e saperespecifico del Gruppo Eni.

Per i giovani laureati, nei primi 2 – 3 anni di azienda,Eni prevede un pianoformativo mirato che favoriscauna concreta ed efficaceacquisizione delle conoscenze ed abilitànecessarie, in coerenza con le aspettative, motivazioni e caratteristichepersonali e professionali della risorsa.I NUMERI DELLA FORMAZIONE ALL’ENI

Nel corso del 2003 sono state effettuate oltre1.250.000 ore di formazione,con un aumento di quasi39.500ore rispetto all’annoprecedente (+3,3%). Il 92% delle ore è statodedicato alla formazionetecnico-professionale e l’8% a quella manageriale.

care nel 2003 quasi il 45% del totale, contribuendo così ad arricchire la dimensione internazionale e il baga-glio di conoscenze della Compagnia, a migliorare lasua competitività sui mercati internazionali e la capa-cità di affrontare le nuove sfide globali.

Complessivamente, l'occupazione relativa alle impre-se consolidate dell'Eni al 31.12.2003 è di 76.521 dipen-denti.Nel dettaglio, i dipendenti assunti in Italia sono 42.235(55,2% dell’occupazione di Gruppo) di cui 39.863 ope-ranti in territorio nazionale, 2.178 operanti all'estero e194 marittimi, mentre il numero dei dipendentiassunti ed operanti all'estero è pari a 34.286 (44,8 % del-l’occupazione di Gruppo). Il processo di miglioramen-to dell’efficienza in atto nel Gruppo e la ricerca di nuo-ve competenze e know-how è proseguito in questi ulti-

Principi

Nel rapporto con i dipendenti, Eni promuove il rispet-to dei diritti fondamentali e degli standard di lavororiconosciuti a livello internazionale, nelle Convenzio-ni dell’ILO, orientamento già contenuto nei Principi enel Codice di Comportamento della Società e ribaditocon l’adesione ai nove principi del Global Compact. Anche sulla base di tali premesse e al fine di realizzareuna efficace gestione dei processi di cambiamento col-legati alla fase di internazionalizzazione e al suo effettopropulsivo sulle strutture organizzative, Eni ha conso-lidato un modello di relazioni industriali partecipati-vo, orientato al riconoscimento delle competenze e del-le responsabilità reciproche, attraverso un flusso conti-nuo di informazioni, un programma di consultazionee un sistema di valutazione e analisi congiunta delletematiche più rilevanti per l’impresa e i lavoratori.

La dimensione occupazionale

Negli ultimi anni, a seguito di una serie di importantiacquisizioni internazionali, il numero dei dipendentiEni non italiani è notevolmente aumentato, fino a toc-

Standard di lavoro

Obiettivo primario dell’Eni è la creazione di un ambiente di lavoro basato sulrispetto e la fiducia reciproci, sulla partecipazione,

la valorizzazione e la crescita degli individui, sulla condivisione da parte di tutti i dipendenti

dei valori aziendali e dei principi di responsabilità sociale dell’impresa.

Occupazione 2000 - 2003

% Dipendenti 2000 2001 2002 2003

Italia 69,6 62,6 54,2 55,2

Estero 30,4 37,4 45,8 44,8

Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

STANDARD DI LAVORO

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mi anni con l’attuazione di una politica volta a investi-re in una forza lavoro stabile e altamente qualificata ea migliorare il mix qualitativo delle risorse umaneimpiegate nelle unità operative. Le assunzioni hannoriguardato prevalentemente personale laureato ediplomato.

Il modello di relazioniindustriali

Il modello di relazioni industriali Eni si ispira a uncomplesso di valori condivisi e di regole di riferi-mento certe ed è intesa a governare il sistema e agestire e prevenire i conflitti attraverso un dialogoaperto, trasparente e costruttivo con le organizza-zioni sindacali. Il percorso per il rafforzamento del sistema di relazio-ni industriali, orientato alla partecipazione e alla con-certazione, si è evoluto parallelamente al processo ditrasformazione dell’Eni da holding in società operati-va e ha consentito di realizzare anche in questo ambi-to specifico uno strumento per la gestione efficace delcambiamento.Il rapporto di dialogo e confronto con le organizzazio-ni dei lavoratori ha ricevuto impulso da alcuni recentiaccordi sindacali, attraverso i quali è stato costruito unsistema strutturato e innovativo in termini di traspa-renza e tempestività delle informazioni.

In ItaliaNel giugno 2001 è stato sottoscritto con le organizzazionisindacali nazionali di categoria un PROTOCOLLO SULLE RELA-

ZIONI INDUSTRIALI basato su informazione preventiva, con-sultazione e sperimentazione di nuovi modelli partecipa-

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

STANDARD DI LAVORO

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Il Premio di Partecipazione in Italia

L’attuale organizzazione Enimeno gerarchica, più flessibile e organizzata per processi,assegna al lavoratore un ruolopiù centrale rispetto al passato.Nell’ambito della politica digestione delle risorse umane, Eniintende coinvolgere i lavoratorinegli obiettivi fissati dai pianiaziendali e nei risultati operativi,dando particolare rilevanza al ruolo attivo ed al contributo di ognuno nel conseguimento di finalità comuni. Il Premio di Partecipazione, istituito nel1994 a seguito del Protocollo traGoverno e Parti Sociali del luglio1993, rappresenta lo strumentoche in maniera più significativastabilisce un rapporto diretto

tra il risultato aziendalecomplessivo, collegato alle dinamiche del mercato e al rischio imprenditoriale, ed il sistema retributivo, secondo una logica, condivisa con le Organizzazioni sindacali, che rafforza il legame tral’azienda e i suoi lavoratori.Il Premio assume una valenzaeconomica tanto per i lavoratoriche per le imprese. Per i primi, si configura come una occasionedi distribuzione della ricchezzaprodotta dall’azienda, tanto piùsignificativa in quanto distintadal ruolo del ContrattoCollettivo Nazionale di Lavoro,che ha invece una specificafunzione di salvaguardia del

potere d’acquisto delleretribuzioni. Per l’aziendarappresenta un vantaggiocompetitivo poter disporre di sistemi retributivi adattabiliall’andamento dei risultatieconomici e produttivi.Il Premio, inoltre, favorisce la trasparenza nelle relazioniindustriali in quanto consentealle organizzazioni sindacali lapossibilità di accedere ai risultatidell’azienda in un modo semprepiù partecipato e consapevole.L’attuale impianto metodologicodel Premio assicura, in generale,una correlazione tra erogazioneeconomica e risultati di comparto/area di business e, nel contempo, garantisce

attraverso meccanismi di solidarietà (redditività di Gruppo, indicatori trasversalitra i Comparti nell’ambito dellestesse aree di business) eventualiquote di Premio nondirettamente collegate airisultati dello stabilimento/sito. Il Premio di Partecipazione ha interessato nel Gruppo circa36.000 lavoratori, 23.000 nel Comparto Energia e 13.000 nel Comparto Chimico. La serie storica degli importierogati evidenzia unasignificativa variabilitàdell’incidenza percentuale del premio sulla retribuzioneannua lorda, con un trendcrescente nel corso degli anni.

peo è informato e consultato su una serie di temi di natu-ra trasversale, quali in particolare: la situazione econo-mico-finanziaria, i programmi di attività e gli investi-menti, lo stato e le prospettive dell’occupazione, le dina-miche organizzative di Gruppo, la formazione, l’intro-duzione di nuove metodologie di lavoro e di nuovi pro-cessi produttivi, gli aspetti sanitari e della sicurezza.Sempre a livello comunitario, nel 1996 è stato istituitol’Osservatorio Europeo per la Sicurezza e la Salute deiLavoratori, primo organismo europeo di confronto conil sindacato su tali tematiche.Nel 2001 l’accordo sul CAE, rivisto e attualizzato in fun-zione della nuova realtà aziendale, è stato integratocon l’istituzione di un Comitato ristretto, che si incon-tra con l’azienda con le stesse cadenze del Comitato diRelazioni Industriali Eni per rendere più efficace e con-tinua l’informazione e la consultazione del CAE. Sul portale Eni è stata creata una pagina web per diffonde-re ai lavoratori del Gruppo i contenuti dell’attività delComitato e facilitare lo scambio di informazioni e i contat-ti tra i dipendenti dei diversi paesi e i loro rappresentanti.Nel giugno 2004, l’accordo sul CAE è stato rinnovato perun ulteriore triennio (2004 - 2007) tenendo conto delletrasformazioni organizzative intervenute all’interno diEni e del nuovo assetto dell’Unione Europea conse-guente al suo recente allargamento. È stato inoltre rin-novato l’accordo sull’Osservatorio Europeo per la Sicu-rezza e la Salute e dei Lavoratori, con l’obiettivo di raf-forzare e consolidare, anche attraverso nuove iniziative,il ruolo e le competenze di tale organismo.

tivi. Per il raggiungimento degli obiettivi sono stati costi-tuiti comitati paritetici di relazioni industriali a livellonazionale e di divisione/società con scadenze periodichedi incontro, allineate con i momenti fondamentali delladefinizione delle strategie aziendali (presentazione deiconsuntivi e dei piani di investimento, dello scenario eco-nomico, energetico e normativo e del piano strategicoquadriennale), per consentire ai sindacati di essere pre-ventivamente informati sulle scelte della Società.Il processo di crescente coinvolgimento del sindacatonella vita dell’impresa ha consentito di raggiungereimportanti risultati anche sul versante della riorganizza-zione che un sistema complesso come quello dell’Eni hadovuto realizzare in risposta ai processi di globalizzazio-ne in atto e alla liberalizzazione dei mercati energetici. Su queste premesse, nel dicembre 2003 è stato tra l’al-tro possibile sottoscrivere, ancor prima della natura-le scadenza, gli accordi di rinnovo biennale della par-te economica dei CCNL Energia e Petrolio e dell’Indu-stria Chimica che interessano circa l’80% dei dipen-denti italiani del Gruppo.

In EuropaCoerentemente con il proprio processo di espansioneinternazionale e anticipando il recepimento nell’ordi-namento nazionale della Direttiva europea 94/45/CE sul-l’informazione e consultazione dei lavoratori nelleimprese di dimensioni comunitarie, Eni ha istituito nel1995 il COMITATO AZIENDALE EUROPEO (CAE). L’organismo dirappresentanza dei lavoratori del Gruppo a livello euro-

Nel luglio 2002 Eni e lerappresentanze sindacalieuropee hanno raggiunto a Monaco un accordo per avviare unasperimentazione di formazione continua a livello europeo. La Compagnia, con EniCorporate University, e incollaborazione con il CAE, ha quindi elaborato unarticolato piano formativofinalizzato ad armonizzare

Un progetto pilota per favorire il dialogo interculturale

comportamenti e valori di riferimento e a favorire la comunicazione el’integrazione interculturaleall’interno e all’esternodell’organizzazioneaziendale.La formazione è orientata a promuovere lacomprensione del ruolosvolto dalle varie culture,l’accettazione delle relativecaratteristiche e lavalorizzazione delle

differenze e intende favorirela crescita delle capacità, da parte dell’individuo, di assumere comportamentiidonei nell’ambito di un’organizzazionemulticulturale e, da partedell’azienda, di crearel’ambiente e le condizioniadeguate a supportare talicomportamenti. Il progetto pilota è rivolto a140 persone di 9 Consociatedell’Europa centro-orientale

operanti nel downstreampetrolifero in Austria,Benelux, Germania, Svizzera,Repubblica Ceca, Slovacchia,Slovenia, Ungheria,Romania, la cuiorganizzazione a matricerappresenta un importantecontesto per promuoverel’integrazione e il lavoro di gruppo in ambientiorganizzativi interculturalicaratterizzati da fortieterogeneità.

Assunzioni 2001 - 2003

2001 2002 2003

Tempo indeterminato 852 1.203 1.283di cui laureati 410 599 678

(in ingegneria) 264 356 405diplomati 380 487 562

Tempo determinato 748 936 772

Totale 1.600 2.139 2.055

Estero

Italia

Composizione dipendenti Eni 2000-2003

2000 2001 2002 2003

80.000

60.000

40.000

20.000

10.000

70.000

30.000

50.000

num

ero

dipe

nden

ti

48.690

21.279

45.336

27.069

43.682

36.973

42.235

34.286

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

STANDARD DI LAVORO

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A livello transnazionaleIl quadro di relazioni industriali è stato completato nelnovembre 2002 con L’ACCORDO SULLE RELAZIONI INDUSTRIA-

LI A LIVELLO TRANSNAZIONALE E SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE

D’IMPRESA, che estende a livello globale il dialogo con irappresentanti dei lavoratori. L’accordo, firmato dal-l’Eni e dalle organizzazioni sindacali di categoria alivello nazionale e internazionale, si inserisce nel pro-cesso di crescente internazionalizzazione della Com-pagnia, in seguito al quale nei prossimi anni si ridurràulteriormente il divario tra il numero di occupati all’e-stero e quello dei dipendenti italiani.Eni è tra le poche aziende del suo settore, a livello mon-diale, ad aver sottoscritto con i rappresentanti dei lavo-ratori un documento di questo tipo. Finalità dell’inte-sa è di promuovere le “buone pratiche” di lavoro e raf-forzare le modalità di informazione e di consultazionesindacale nelle molteplici realtà in cui Eni opera, spes-so anche caratterizzate da criticità socio-ambientale.L’accordo, con il quale Eni ribadisce il proprio impegno arispettare i Principi e le Convenzioni internazionali inmateria di Diritti Umani e di standard di lavoro, contri-buisce a realizzare un modello di crescita sostenibile, inquanto prevede forme di monitoraggio e di intervento sueventuali violazioni dei principi e fornisce occasioni divalorizzazione e diffusione delle best practice di lavoro.In base all’accordo, azienda e sindacati si incontranoannualmente per fare il punto su:• temi economici e finanziari relativi all’evoluzione di

Eni e all’andamento delle attività operative; • evoluzione delle relazioni industriali nei diversi pae-

si in cui Eni è presente;• realizzazione dei programmi in materia di Corporate

Social Responsibility e di sicurezza del lavoro.Nel corso del primo incontro annuale, svoltosi nelluglio 2003, sono state tracciate le linee guida per unaefficace implementazione dell’intesa in una logica dipartnership con i sindacati.

Iniziative a favore dei dipendenti in Italia

I principali contratti utilizzati nel Gruppo Eni (Energiae Petrolio, Industria Chimica, Gas-Acqua) prevedonocontributi aziendali che garantiscono coperture assi-curative aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie perinfortuni sul lavoro ed extraprofessionali. Includonoinoltre polizze sanitarie e fondi pensione integrativi,

iniziative di medicina preventiva, accesso agevolato alcredito e solidarietà.Tutti i principali contratti, come riconoscimento deldiritto allo studio, prevedono agevolazioni sotto for-ma di permessi retribuiti per i lavoratori studenti.Eni applica tutte le disposizioni che tutelano le lavora-trici madri, secondo quanto prescritto dalla legge8.3.2000. Inoltre, come sostegno alla maternità, i prin-cipali contratti di lavoro utilizzati nel Gruppo Eni sta-biliscono, per i periodi di maternità obbligatoria,un'integrazione a totale carico aziendale che permettealle lavoratrici di percepire la piena retribuzione inluogo dell'80 % garantito per legge.

Pari opportunità

Nel rispetto delle leggi nazionali e in armonia con laraccomandazioni dell’Unione Europea a tutela delladignità delle persone, Eni, d’intesa con la parti sociali,è impegnata a promuovere azioni volte a individuare erimuovere eventuali situazioni di ostacolo ad unaeffettiva parità di opportunità nell’accesso al lavoro enei percorsi di carriera. A tal fine ha istituito una Com-missione paritetica nazionale sul tema della condizio-ne del lavoro femminile e della realizzazione delle pariopportunità nel settore energia e petrolio. La Commissione, formata da 6 membri – di cui 3 dinomina sindacale e 3 di nomina aziendale – promuo-ve iniziative volte a creare effettiva pari dignità dellepersone, soprattutto per prevenire fenomeni di mole-stie sessuali e lesioni della libertà personale dei singo-li lavoratori, secondo quanto previsto in materia dallarisoluzione del Parlamento Europeo dell’11.2.1994. Alriguardo, Eni e i sindacati sono impegnati ad attuareuna politica di prevenzione e informazione nei con-fronti di ogni forma di discriminazione e molestia ses-suale per garantire il diritto di tutti i lavoratori a vive-re in un ambiente di lavoro sicuro e favorevole allerelazioni umane.Nell'ambito di una corretta politica nel campo dellepari opportunità, Eni applica tutte le disposizioni dilegge che tutelano il personale disabile e altre cate-gorie dello svantaggio sociale e promuove iniziativeper favorirne l'inserimento mirato nel contestoaziendale.Realizza inoltre attività di formazione per agevolare ilreinserimento delle lavoratrici al termine del periododi astensione facoltativa per maternità.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

STANDARD DI LAVORO

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priorità di intervento e aree critiche, tali programmihanno previsto l’integrazione delle risorse, la defini-zione delle attività, delle competenze e degli obiettividi efficienza e, quindi, il monitoraggio e la verifica deirisultati ottenuti.Con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca, com-prendere i rispettivi punti di forza e di debolezza, rica-vare opportunità dalle differenze, i team preposti all’in-tegrazione hanno assegnato ampio spazio alla valoriz-zazione delle diversità di cultura e di identità. Nel cam-po delle risorse umane e dell’organizzazione, in partico-lare, le azioni sono state orientate a utilizzare, integraree sviluppare al meglio le professionalità e ottimizzare ilsistema di gestione delle competenze. A supporto delleazioni svolte, sono state effettuate efficaci iniziative dicomunicazione presso tutti i dipendenti.

Acquisizioni e processi di integrazione

Negli ultimi anni, un aspetto distintivo della strategiadi fondo della nostra Compagnia è costituito da unacrescita perseguita attraverso acquisizioni mirate, chehanno consentito di raggiungere in anticipo gli obiet-tivi di sviluppo: le società inglesi British Borneo nel2000 e Lasmo PLC nel 2001, la compagnia petroliferanorvegese Fortum Petroleum AS e la società spagnolaUnion Fenosa Gas, entrambe nel 2002. Sempre nel2002, Saipem ha acquisito Bouygues Offshore dallafrancese Bouygues Construction.Tutti i processi di acquisizione hanno comportato ade-guati programmi di integrazione delle varie società inEni. Dopo una fase preliminare di identificazione di

L’acquisizione da partedell’Eni degli asset e dellestrutture operative di Lasmo,oltre a determinare sinergieimportanti a livello di business, ha portato alla creazione di un teamstrettamente integrato.Dopo il passaggio nelfebbraio 2001, le attività e il personale nei paesi di presenza operativa –Venezuela, Algeria, LibiaTurkmenistan – sono statitrasferiti nelle organizzazionidelle relative AreeGeografiche della DivisioneE&P di Eni. Le attività di Lasmonel Regno Unito e Olandasono state integrate conquelle di Eni UK e a Londra

L’esperienza Lasmo

è stata creata una unità pergestire le operazioni nel Maredel Nord e il passaggio diLasmo Indonesia e LasmoPakistan nella Società. In parallelo conl’organizzazione regionale, a Londra è stato costituitoun Centro Attività Tecnicheper inserire una partesignificativa delleconoscenze tecniche diesplorazione e produzionedi Lasmo, che sono stateriunite nel gruppo “ServiziE&P Londra” formato daLondon Technical Exchange -LTE, personale dell’areasottosuolo; specialisti di HSE; personale di ITregionale.

Per favorire l’integrazione e consentire una migliore e più rapida comprensionedell’Eni, il gruppo creato a Londra è stato rinforzatocon personale della sedecentrale o proveniente dalleUnità Geografiche dellaDivisione E&P, inserito a tuttii livelli dell’organizzazione.Le competenze chiave e l’esperienza maturate da Lasmo nelle areegeologia, geofisica e reservoir engineering sonostate inserite e valorizzatenel sistema Eni. Il team di integrazione di Milano ha condotto un assessmentiniziale anche sul sistema diICT Lasmo, riconoscendone

la validità, e ha avviato unprocesso per l’introduzionedi nuove soluzionitecnologiche in questa parte dell’organizzazione,basato su un rapporto di stretta collaborazione tra il gruppo IT regionale e la struttura di sede.I gruppi di lavoro eranocostituiti da personale Eni ed ex-Lasmo, ciascunocon differenti idee ecompetenze. Tali diversità e la volontà di riconoscere e utilizzare i punti di forzadegli altri è stato il principale fattore di successo per quello che è diventato un teamstrettamente integrato.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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principi sono: assistenza e sorveglianza sanitaria, for-mazione e informazione. L’impegno della Compagnia nei confronti della saluteva oltre l’ambito prettamente operativo. Nel corsodegli anni, infatti, oltre a realizzare interventi per tute-lare la salute dei propri dipendenti, contrattisti e clien-ti, ha promosso numerose iniziative e progetti specifi-ci volti a migliorare le condizioni igienico-sanitarie e arafforzare i sistemi sanitari locali delle comunità e deipaesi nei quali è presente (vedi capitolo Contributoallo sviluppo locale pag. 50). È un impegno derivantedalla consapevolezza che il miglioramento della saluterappresenta una condizione indispensabile per unprocesso di sviluppo sostenibile e, dunque, anche dicrescita industriale e creazione di valore per l’impresa.La gestione delle attività di tutela della salute fa riferi-

mento alle Linee guida HSE di Gruppo e rientra all’in-terno del Modello di Sistema di Gestione (MSG) inmateria di salute, sicurezza e ambiente, integrato daun audit di sistema che ne verifica l’efficacia degliaspetti gestionali nelle aree di business.IN ITALIA, negli impianti industriali e nelle attività pro-duttive, la tutela della salute è assicurata attraverso unsistema capillare di presidi e la programmazione dicampagne di monitoraggio sui principali agenti dirischio fisici, chimici e biologici, nell’ambito dei siste-mi di gestione della salute adottati dai siti produttivi.All’ESTERO per la gestione dell’assistenza sanitaria aidipendenti, la Compagnia si avvale sia di proprie strut-ture che di accordi internazionali finalizzati a migliora-re qualità, efficienza ed efficacia dei servizi.Nel 2003 Eni ha intensificato la protezione sanitaria

Linee guida HSE dell’Eni Nell’ambito delle proprieattività, Eni S.p.A. Corporate e le Società controllateperseguono l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, dellepopolazioni, dei contrattisti e dei clienti, la salvaguardiadell’ambiente e la tuteladell’incolumità pubblicaattraverso i seguenti principi:• gestione delle attivitàindustriali e commerciali nel pieno rispetto

della normativa vigente e secondo specifiche politichee procedure operative di settore;• adozione dei principi, degli standard e delle soluzioni che costituiscono le “best practice”internazionali di business per la tutela della salute, della sicurezza, dell’ambiente edell’incolumità pubblica; a tale fine le Società attuanoprocessi sistematici

di "benchmarking"; • informazione della gestioneoperativa a criteri avanzati di salvaguardia ambientale e di efficienza energetica e perseguimento del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza secondo contenutie modalità concordati anchecon le organizzazioni sindacali;• verifica costante dellagestione mediante audit di settore;

• finalizzazione della ricerca e dell’innovazione tecnologica alla promozione di prodotti e processi sempre più compatibilicon l’ambiente e caratterizzati da una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei clienti e dei dipendenti; • formazione del personale e scambio di esperienze e conoscenze,considerati strumenti fondamentaliper il raggiungimento degli obiettividi salute, sicurezza e ambiente, inun’ottica di miglioramento continuo

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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dizioni di salute secondo contenuti e modalità concor-date anche con le organizzazioni sindacali. L’attività dell’Eni nel campo della salute è fondata sutre principi guida:• prevenzione• protezione• promozioneGli strumenti utilizzati per l’applicazione di questi

Principi e obiettivi

Eni adotta i principi, gli standard e le soluzioni che costi-tuiscono le migliori pratiche internazionali per la tute-la della salute. Al riguardo, elabora e aggiorna le proprieprocedure in materia in relazione alle specifiche esigen-ze operative di business e alle situazioni sanitarie deipaesi in cui opera e persegue il miglioramento delle con-

Salute

Eni è fortemente impegnata nel promuovere e garantire la tutela della salute dei propri dipendenti, delle persone e delle comunità che vivono in prossimità dei suoi impianti e di tutti coloro che entrano in contatto con i diversi momenti delle attività di produzione, distribuzione e commercializzazione svolte dalla Compagnia. Nel condurre le sue attività la Società fa leva sulla sua comprovata competenza tecnica e l’orientamento al dialogo, che promuove su questi temicon i principali stakeholder interni ed esterni, con l’obiettivo di individuare e minimizzare eventualiimpatti negativi sulla salute della collettività.

Il Modello di Sistema di Gestione

IL MODELLO DI SISTEMA DI GESTIONE

(MSG) Il completamento dellastruttura multidivisionale dell’Eni ha comportato il riesamedell’intera organizzazione della Salute Sicurezza e Ambiente (HSE), volto adarmonizzare i sistemi e le procedure di gestione. A tal fine, in armonia con le Linee Guida Salute SicurezzaAmbiente Eni, è stato definito il Modello di Sistema di Gestione (MSG) che individua irequisiti fondamentali

per rendere la gestione HSEdelle differenti aree di business–, indipendentemente dal tipo di attività e dai contesti operativi– omogenea, coordinata e ispirata ai principi disostenibilità. Il MSG, orientato al miglioramento continuo, è basato su un ciclo gestionaleche comprende lapianificazione, l’attuazione, il controllo e le azioni correttive, il riesame della direzione e la definizionedei nuovi obiettivi. È stato

inoltre predisposto un protocollo di audit di sistema (Eni HSE EvaluationSystem) per verificare lacompletezza, la funzionalità e l’omogeneità dei sistemi di gestione delle unità di business, e in particolare la loro coerenza con il MSG. Nel 2003 le aree di business hanno avviato il processo di adeguamento dei propri sistemi di gestione al MSG e, in parallelo, sono stati avviati

i primi audit di sistema. LE CERTIFICAZIONI

Eni è impegnata nellacertificazione dei sistemi di gestione operativa secondo i più avanzati standardinternazionali (quali ISO 14001,EMAS, OHSAS), dando priorità alle unità operative e ai sitiproduttivi più esposti ai rischiper la salute, la sicurezza,l’ambiente e l’incolumitàpubblica. Nel 2003, Il numero di certificazioni ottenute èsalito a 110, con un incrementodel 29% rispetto al 2002.GLI AUDIT TECNICI

La Società realizza attività di audit per valutare la funzionalità e l’efficacia dei propri sistemi di gestione. Da parte delle aree di businessvi è un costante impegno di verifica della conformitàdelle attività svolte dalle unitàoperative con le politiche e le procedure HSE e con le norme e le miglioripratiche di settore. Nel 2003sono stati effettuati 2.089interventi di audit, utilizzandoauditor sia interni che esterni.

della prevenzione e protezione; • partecipazione dei dipendenti,nell’ambito delle loro mansioni, al processo di salvaguardia e tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente,nei confronti di sé stessi, dei colleghi e della comunità; • informazione periodica ai dipendenti, alle organizzazionisindacali, alle Autorità e alpubblico sui risultati conseguitisul fronte della tutelaambientale, della salute e

della sicurezza;• contributo attivo, nelle sediscientifico-tecniche e nelleassociazioni di imprese, allapromozione di sviluppiscientifici e tecnologici volti alla protezione ambientale e alla salvaguardia delle risorse; • collaborazione, quandorichiesto, con le Autoritàcompetenti nella elaborazionedi norme tecniche e linee guida in materia di salute,sicurezza e ambiente;

• revisione continua dei principisopra riportati e controlliperiodici sulla loro applicazione. Oltre a considerare laprotezione della salute, dellasicurezza e dell’ambienteobiettivi aziendali prioritari, le Società sono impegnate a contribuire con le rispettivecapacità tecnologiche e competenze professionali al benessere e al miglioramentodella qualità della vita delle comunità in cui operano.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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La formazione

La formazione sui temi della salute riguarda la for-mazione a distanza dei medici all’estero, attraversoprocessi di e-learning, l’organizzazione di stage spe-cialistici e convegni presso strutture ospedaliere ouniversitarie, la formazione specialistica finalizzataal conseguimento dell’abilitazione internazionaleall’esercizio di attività di medicina d’urgenza (“Advan-ced Trauma Life Support”). Sono state attivate, inoltre,campagne specifiche volte alla diffusione delle infor-

mazioni per promuovere fra i dipendenti comporta-menti funzionali al mantenimento del benessere(conoscenze in materia nutrizionale, no smokingpolicy, diagnosi precoce).L’impegno della Compagnia si concretizza anche nelpromuovere l’addestramento e la specializzazione dimedici e paramedici dei vari paesi dove opera, attra-verso attività di formazione organizzate in loco, for-mazione a distanza e corsi di approfondimento e spe-cializzazione (per un quadro complessivo dell’impe-gno Eni sulla formazione HSE vedi pag. 37).

La tutela della salute all’estero

La tutela della salute nelle attività all’estero presentaproblemi specifici, legati alla situazione locale, e siavvale del supporto medico di Eni Corporate, delleDivisioni e delle Società operative. Essa è organizzata alfine di assicurare la salute e la sicurezza dei dipenden-ti, dei loro familiari, dei contrattisti, dei clienti e dellecomunità di riferimento attraverso:• l’informazione del personale che si reca in trasferta o

svolge la propria attività lavorativa all’estero per lun-ghi periodi;

• una rete capillare di presidi e strutture a livello locale,nonché convenzioni con centri ospedaliere e sanitari;

La divisione E&P esegueindagini di rischio per la salute che prevedono IL MONITORAGGIO DELL’ESPOSIZIONE

AI VAPORI DI IDROCARBURI

(benzene, idrocarburipoliciclici aromatici e sostanze organiche volatili), a sostanze cancerogene e al rumore.La divisione R&Msi avvale del SISTEMA

INFORMATICO SMIL (Sistema di Medicina e Igiene di Lavoro) che permette la raccolta e l’elaborazione di tutti i dati relativi alla sorveglianza sanitaria e ai monitoraggi ambientali.

Esempi di sorveglianza sanitaria Le indagini ambientalivalutano l’esposizione adagenti di rischio chimici, fisicie biologici. In particolare si stanno sviluppando nuovemetodiche di indagine basatesu indicatori biologicispecifici per il monitoraggiodell’esposizione ad alcuniagenti chimici, quali ildosaggio dell’acido trans-muconico come indicatore di esposizione al benzene.La divisione G&P monitoraL’ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI,

a radiazioni ionizzanti e a polveri e fumi di saldatura.Al riguardo, è stato

completato il censimentodelle sostanze e dei preparatipericolosi presenti nel cicloproduttivo.Il settore della Petrolchimicaprovvede all’aggiornamentocontinuo dei METODI DI

CAMPIONAMENTO E DI ANALISI

degli agenti chimici e dellelinee guida sul monitoraggio dei rischi biologici e realizzastudi, in collaborazione con istituti universitari di eccellenza, per lavalutazione degli effetti nocivisull’uomo dell’esposizione a sostanze chimiche. In particolare si indagano

gli indicatori biologici specificidell’esposizione a basse dosi di sostanze chimiche come il butadiene, il benzene, etc.La Saipem ha ulteriormentesviluppato il sistema di gestione informatica delle prestazioni sanitarieindividuali (GIPSI) collegato al PROGRAMMA STRATEGICO

SANITARIO (PSS) per ilrilevamento dei costi diretti e indiretti dell’area medica. Nel 2003 il sistema è statoampliato con un programma di controllo di qualità delle attività sanitarieaziendali.

La collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i TumoriIn collaborazione con la LegaItaliana per la Lotta contro i Tumori, Eni ha avviato UN

PROGRAMMA DI DIAGNOSI PRECOCE

per i propri dipendenti, miratoalla prevenzione secondaria dialcuni tra i più frequentitumori. Il Piano, avviato nelsettembre 2002 a Milano,Roma e Napoli, verràgradualmente esteso in tuttaItalia, coinvolgendo tutti i dipendenti che intendonoaderire all’iniziativa e offrendo la possibilità di sottoporsi alle visite pressogli ambulatori gestiti

dalla Lega Italiana, dislocati su tutto il territorio nazionale.Sempre in collaborazione conla Lega, la Compagnia inoltreha varato nel 2002 una NO SMOKING POLICY per ilGruppo, e adottato una serie di iniziative per sensibilizzare i dipendenti, qualiconferenze, campagneinformative sui mezzi dicomunicazione interni,nonché specifiche attività di counseling - su richiesta - a supporto di coloro interessati a smettere di fumare.

Il progetto di cooperazione nel campo della formazionemedica specialistica edell’assistenza sanitaria di alta specializzazione tra il CNR di Pisa e l’Ospedale Centrale di Tripoli è stato avviato nel1999 con l’obiettivo di creare unlegame per offrire formazionemedica e assistenza specialisticanel campo della cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. Il progetto ha consentito

la specializzazione di medicilibici, il ricovero e cura di 120bambini libici sofferenti di gravimalformazioni cardiache pressoil centro di cardiochirurgiainfantile di Massa e, a partire dal2003, la presenza all’Ospedale di Tripoli di un’intera equipeitaliana di cardiochirurgiainfantile del centro di Massa che ha potuto operare con l’ausilio dei colleghi libiciprecedentemente formati.

Libia – specializzazione in cardiochirurgia pediatrica

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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La sorveglianza sanitaria

Per garantire la tutela della salute dei propri dipen-denti, Eni investe in maniera prioritaria nell’attività diprevenzione, che è fondata su: identificazione e valu-tazione dei rischi al fine di definire gli interventi dimitigazione; informazione e partecipazione attiva econsapevole dei sindacati e dei singoli lavoratori;indagini ambientali, svolte per valutare l’esposizionedel personale sui luoghi di lavoro ad agenti di rischiofisici, chimici e biologici; stretta integrazione fra ilmonitoraggio continuo degli ambienti di lavoro e lasorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti al rischio;potenziamento delle strutture sanitarie, in termini dicompetenze mediche e di sistemi di monitoraggio.L’attività di prevenzione è particolarmente curatanelle realtà operative più critiche dal punto di vistadell’esposizione ai rischi (raffinerie, impianti petrol-chimici, depositi, inceneritori, ecc.) e prevede il ricor-so a tecniche analitiche avanzate e ad alto potere riso-lutivo, al fine di disporre di test di diagnosi precoce.

del personale dipendente, sia in Italia che all’estero. Inmolti casi, i presidi Eni all’estero prestano assistenzamedica alle comunità locali, contribuendo in tal modoa elevarne gli standard sanitari.

Spesa per la saluteMentre la spesa per la tuteladella salute è stata più o meno costante nel 2001 e 2002 (intorno ai 26 milioni di euro), nel 2003 è aumentata del 23,4 %raggiungendo i 32 milioni di euro; valore cherappresenta il 3,4% circa del totale degli investimenti e spese per l’HSE che Enisostiene ogni anno.La parte più consistente (29,8 milioni) è statasostenuta per spese correnti

quali la gestione della salute e igiene industriale e dei controlli sanitari. La spesa media procapite per il 2003 è stata di circa 418 euro a dipendente, in sensibile aumento rispettoall’anno precedente (310 euro). A livello di settoreindustriale, le differenze di spesa sono determinatedalla tipologia di attività e dalle condizionisocioeconomiche nelle qualiviene svolta.

Composizionedella spesa per la Salute 2003

Adeguamento normativa 0,5%

Formazione 1,4%

Controlli sanitari 24,4%

Gestione salute e igiene 43,8%

Indagini ambientali 7,4%

Impianti e attrezzature 8,9%

Altro 13,6%

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Lotta alle malattie endemiche ed epidemiche

Malattie come l’AIDS, la TBC e la malaria, e più ingenerale le condizioni igienico-sanitarie inadeguatee la carenza di servizi sanitari di base, incidono pesan-temente non solo sulle prospettive di crescita e di sta-bilità dei singoli paesi in via di sviluppo, ma anche sul

risultato economico delle aziende che operano inqueste realtà.Negli ultimi anni, la maggior parte delle compagniepetrolifere ha incominciato ad adottare misure di veri-fica, prevenzione e controllo e a promuovere politichee azioni per affrontare efficacemente la diffusione diqueste malattie, collaborando anche con le autoritàsanitarie locali, agenzie internazionali preposte eorganizzazioni umanitarie per contribuire a migliora-re l’efficienza del settore pubblico locale e le condizio-ni sanitarie e, dunque, la qualità della vita delle popo-lazioni nei paesi nei quali operano.Eni ha sempre prestato una particolare attenzione alleproblematiche sanitarie e al controllo della diffusionedelle malattie infettive nei paesi dove è presente. Nelcorso degli anni la Compagnia ha attuato interventivolti a promuovere una maggiore tutela dei propridipendenti, delle loro famiglie e delle stesse popola-zioni con le quali interagisce. Un recente esempio è ilMalaria Control Program attivato dalla Saipem che nel2003 è stato esteso al 90% del personale a rischio pre-sente nelle aree di endemia malarica.Analogamente, si è adoperata a sostenere gli sforzidella Comunità internazionale per combattere alcu-

Nel 2003 Saipem ha operatonei Paesi affetti dall’epidemiadi Sars, come Cina, Hong Kong e Tailandia. Per far fronte all’emergenza,la Società ha predisposto il SARS PREVENTION PROGRAM,estendendolo a tutti i sitiesposti all’epidemia e approntando un’attentasorveglianza e accurati esami

SARS - la risposta della Saipem

Nel 1998 Eni, incollaborazione con il Consorzio CEFRIEL del Politecnico di Milano, ha avviato il PROGETTO DI

TELEMEDICINA INCAS (INteractiveteleConsultation network for worldwide healthcAreService), che è diventato, nel corso di questi anni, uno dei sistemi più efficaci per il supporto e l’assistenzasanitaria a distanza, in particolare nelle realtàremote o disagiate che sono sprovviste di servizisanitari adeguati.

Attraverso il collegamento dei centri medici Eni all’esterocon strutture universitarie e ospedaliere italiane(Ospedale Sacco di Milano, Ospedale E. Mattei di Matelica, Ospedale diAncona), il sistema consentedi fornire al medico untempestivo aiuto nelle attivitàdi diagnosi e cura di routine,garantire un’elevata qualità di assistenza medica nei sitidisagiati ai dipendenti e alleloro famiglie, sperimentare un nuovo modo di gestireproblematiche di emergenza

e contribuire anche al miglioramento dellecondizioni sanitarie delle comunità di riferimento.Nel 2003, il sistema INCAS è stato sostituito da MEDFORGE, un nuovo e più potente software di telemedicina. Il nuovo sistema permetterà la realizzazione di corsi di formazione permanente edi specializzazione a distanza per il personale medico e paramedico dellaCompagnia, con l’obiettivo diuniformare in un’ottica di

miglioramento continuo la qualità dei servizi sanitarinei paesi dove Eni è presente.Ad oggi sono operativi dueterminali di telemedicina, uno a Port Harcourt in Nigeriae l’altro presso il CentroMedico Eni di Pointe Noirenella Repubblica del Congo, che sono diventati punti di riferimento per effettuarediagnosi e terapia a distanza,anche per le popolazioni e i medici locali. L’ulterioreestensione di MEDFORGEriguarderà la Libia, il Kazakhstan e il Pakistan.

Sviluppo della telemedicina a supporto della salute dei dipendenti Eni

per i lavoratori residenti otransitanti nei paesi colpiti. Attraverso il programmasono state fornite le informazioni sull’agentevirale che causa la malattia, le metodologie di trasmissione, i sistemi di protezione non specifici, le profilassi e i trattamentiopportuni.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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nate o da presidi gestiti da altre compagnie petrolifere. In tutte le aree in cui la Società opera è stato sviluppatoun Medical Emergency Response Plan per garantire ade-guati standard di supporto medico e gestire l’emergen-za sanitaria e il trasferimento del paziente nella strut-tura medica più adeguata.

Gestione delle emergenze sanitarieEni ha elaborato una strategia per la gestione dellegrandi crisi sanitarie dovute a epidemie, contamina-zione biologica, avvelenamento. La strategia prevedeazioni di prevenzione e protezione per emergenze cro-niche (ad esempio HIV/AIDS, TBC, malaria, ecc.) e peremergenze acute (quali Ebola e Sars).È una strategia che ha visto la Compagnia definire, tral’altro, una serie di procedure interne per facilitarel’accesso ai farmaci essenziali, alle terapie, alle profi-lassi, alle cliniche e ai servizi sanitari convenzionati;potenziare le reti e i sistemi di telecomunicazioneintegrati con le tecnologie informatiche a supportodei programmi aziendali di tutela della salute e dellasicurezza e attuare una costante verifica delle proce-dure di coordinamento delle evacuazioni e dei rimpa-tri per motivi sanitari.

• programmi di formazione e aggiornamento permanen-te per il personale sanitario Eni e sostegno ad iniziativedi addestramento e specializzazione per medici locali;

• l’allestimento di strutture permanenti per fornirerisposte pronte ed efficaci alle nuove emergenzesanitarie mondiali, quali la Sars;

• la lotta alle malattie endemo/epidemiche di più gra-ve impatto sociale, come la malaria, l’Aids e la tuber-colosi, anche attraverso collaborazioni con organi-smi internazionali.

I presidi sanitariLa medicina all’estero garantisce l’assistenza sanitariain Africa settentrionale e occidentale, nel Mare delNord, nel Golfo del Messico e in alcune aree in AmericaLatina, Mar Caspio, Australia, Medio ed Estremo Orien-te, e viene assicurata a oltre 20.000 persone, di cui il 90%è costituito da dipendenti locali e relative famiglie e ilrestante da espatriati e famiglie al seguito.In 13 paesi Eni ha realizzato 75 presidi medici, gestitida personale espatriato e locale (92 medici e 141 para-medici nel 2003), che rispondono alle esigenze sanita-rie dei dipendenti. In altre aree geografiche le presta-zioni vengono fornite dalle strutture locali convenzio-

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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Distribuzione della malaria 2003

Aree ad elevata endemia malarica

Aree a bassa endemia malarica

Aree esenti da malaria

Fonte: WHO, 2003

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SICUREZZA

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SALUTE

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La lotta a qualunque forma di discriminazione nei luoghidi lavoro, inclusa quella legataallo stato di salute del singolodipendente, è un impegnocostante di Eni soprattutto in quei contesti in cui diritti del malato e tutela della privacy nongodono delle protezionilegislative previste nei paesi industrializzati.La Compagnia, che operaall’estero in paesi dove è massima la diffusionedell’infezione HIV/AIDS, è impegnata nell’attivazionedi politiche aziendali volte alla lotta alla malattiaattraverso la prevenzione, la formazione el’informazione e nel costanterispetto dei diritti umani. Le iniziative promosseall’estero, attraverso le Società consociate e partecipate del Gruppo,includono: attivazione di campagne di educazione e sensibilizzazione, diffusionedi sistemi di diagnosi rapida e di protocolli per iltrattamento precoce delle malattie sessualmentetrasmissibili, distribuzione di profilattici, programmi di prevenzione dellatrasmissione materno-fetaledell’infezione HIV, fornitura e somministrazione deifarmaci antiretroviralisecondo gli schemi

terapeutici più avanzati.Tra le iniziative piùsignificative si segnalano:- in Congo, oltre apromuovere programmi di sensibilizzazione einformazione della comunità(con particolare riferimentoalla componente femminile,la più colpita dal virus)tramite corsi, conferenze e pubblicazioni, distribuzionedi anticoncezionali nei luoghidi lavoro e incontri con idipendenti, Eni ha iniziato ad attuare fin dal 1988 MISURE EFFETTIVE PER LA LOTTA

ALL’AIDS, quali: test diagnosticiper lo studio epidemiologicodella diffusione dell’infezionenella popolazione locale;protocolli diagnostico-terapeutici per il controllodelle malattie correlateall’HIV; fornitura gratuita dei farmaci essenziali per la loro cura.- Saipem ha sviluppato unPROGRAMMA DI PREVENZIONE

DELLE PATOLOGIE A TRASMISSIONE

SESSUALE (Sexually TransmittedDiseases – STD), indirizzato ai

lavoratori e volto a migliorarele capacità individuali nellagestione di informazioni,motivazioni e comportamenticome momentofondamentale dellaprevenzione di patologielegate essenzialmente allostile di vita. Nello sviluppo eimplementazione delprogramma viene utilizzato ilmetodo dell’ Approccio alleAbilità Comportamentali (LifeSkills Approach), tecnica disupporto psicologico cheinsegna ad adattare il propriocomportamento alle esigenzee alle sfide della vita e aindividuare le soluzioni piùefficaci, evitando icomportamenti a rischio.- In Nigeria, in collaborazionecon organismi internazionalivengono realizzati PROGRAMMI

DI INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE

SULLE PROBLEMATICHE IGIENICO-

SANITARIE a fini preventivi e di addestramento delpersonale medico e sono rese disponibili strutture e servizi sanitari per analisi di laboratorio. - Agip Kazakhstan Caspian Operation (KCO), ha realizzato in Kazakhstanuna CAMPAGNA INFORMATIVA

SUI TEMI DELL’HIV/AIDS

imperniata sull’attività disensibilizzazione, producendoe distribuendo guide bilingue a tutti i dipendenti e alle loro famiglie.

La politica di attenzione sul tema dell’AIDS

Al riguardo la Compagnia è impegnata a migliorare lecondizioni dei luoghi di lavoro attraverso programmidi prevenzione e protezione, finalizzati alla riduzioneprogressiva del numero di infortuni ai dipendenti e aicontrattisti e, più in generale, alla tutela della salute edell’incolumità del pubblico.Dopo aver costituito nel 2002 la Direzione Salute,Sicurezza e Ambiente, con l’obiettivo di organizzareuna gestione HSE coerente con la sua nuova struttu-ra divisionalizzata, Eni ha definito e reso operativoun Modello di Sistema di Gestione che serve da rife-rimento per tutte le unità di business e permette dielaborare in tempi rapidi piani di risposta alle prin-

Strategie e linee di intervento

Eni persegue l’obiettivo di sviluppare e applicaremetodologie e tecniche comparabili alle best practiceinternazionali indirizzate a rafforzare la gestione dellaSicurezza, della Prevenzione e dell'Igiene del Lavoronei suoi aspetti fondamentali e in primo luogo:• l’individuazione, la valutazione e la mitigazione dei

rischi connessi a tutte le attività produttive; • lo sviluppo e l’implementazione delle metodologie

di monitoraggio delle prestazioni; • la pianificazione puntuale degli interventi di gestio-

ne delle eventuali situazioni di emergenza.

Sicurezza

La sostenibilità del business e la sicurezza delle attivitàoperative rappresentano un obiettivo strategico per Eni. È un impegno che la Compagnia prende in primo luogo con i propri dipendenti, ma anche con tutti coloro che sono coinvolti dalle proprie attività operative; un impegno che si traduce nell’adozione di metodologie più avanzate e di strumenti sofisticati per garantire la gestione consapevole del rischio, attivando al riguardosistemi di gestione e verifica tesi a minimizzarlo, conducendoaudit tecnici, applicando procedure rigorose ed efficaci,prendendo tutte le misure e iniziative per minimizzareeventuali esposizioni dei lavoratori.

I dati dell’OrganizzazioneMondiale del Lavoro (ILO) mostrano che gli incidenti e le malattie collegati al lavorocostituiscono un problema seriosia nei paesi sviluppati sia inquelli in via di sviluppo, dal momento che ogni anno i lavoratori sono vittime di 250 milioni di incidenti che provocano almeno

335.000 decessi. L’azione dell’ILO in materia di sicurezza e salute nel lavorosegue un duplice approccio: la creazione di alleanze epartenariati con il lancio di attività pilota che possonoessere utilizzati da governi, partisociali e Ong e azioni a livellonazionale attraverso l’assistenzatecnica diretta, focalizzata in

particolare sulle occupazionipericolose. L’azione dell’UnioneEuropea è costituita invece,soprattutto dall’emanazione di direttive che devono essererecepite a livello nazionale. Il programma per la salute esicurezza sul luogo del lavoro èstato recentemente al centro diun nuovo dibattito soprattuttoin relazione ai nuovi paesi entrati

nel maggio 2004, e alla sempremaggiore concorrenza da partedi imprese extracomunitarie. La Commissione è impegnata a semplificare entro il 2005l’intera legislazione in materia di sicurezza e ambiente, con l’obiettivo di creare unquadro regolamentare chiaro e semplice in grado di coniugarela sicurezza con la flessibilità.

Riferimento a norme internazionali

ne di queste malattie, come testimonia il sostegnodato a Roll Back Malaria, Unicef e al Global Fund toFight AIDS, Tuberculosis and Malaria per la realizza-zione di progetti di prevenzione e controllo dellamalaria (Azerbaigian e Nigeria) e di prevenzione del-

la trasmissione del virus HIV da madre a bambino,ampliamento dell’accesso a programmi antiretrovi-rali e potenziamento delle campagne di informazio-ne della popolazione (in Nigeria e Repubblica delCongo vedi pag. 50).

I numeri dell’AIDS

numero di personeche convivono con l’AIDS Totale 40 milioni (34-46 milioni)

Adulti 37 milioni (31-43 milioni)bambini sotto i 15 anni 2.5 milioni (2.1-2.9 milioni)

persone infettatecon HIV nel 2003 Totale 5 milioni (4.2-5.8 milioni)

Adulti 4.2 milioni (3.6-4.8 milioni)bambini sotto i 15 anni 700.000 (590.000-810.000)

morti per AIDS Totale 3 milioni (2.5-3.5 milioni)Adulti 2.5 milioni (2.1-2.9 milioni)

bambini sotto i 15 anni 500.000 (420.000-580.000)

Fonte: UNAIDS/WHO - AIDS Epidemic Update: December 2003

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La spesa per la sicurezza dipendeprevalentemente dal rischiointrinseco delle attivitàproduttive e dalle conseguentiazioni di prevenzione e protezione.Nel 2003 la spesa per lasicurezza è stata di 288,7 milionidi euro, di cui il 54% per spesecorrenti. L’ammontarerappresenta il 31,2% del totaledegli investimenti e spese per la HSE. Come per la salute el’ambiente, anche per lasicurezza si è registrato un incremento rispetto all’annoprecedente (+6,7%). La prevenzione e il controllo dei rischi hanno un effettodiretto sia sugli investimenti che sulle attività di gestione.Oltre il 74% delle spese riguardal’implementazione dei sistemi

R&S 8,3 %Formazione 1,7%

Comunicazione 0,2 %Impianti e attrezzature 33,2 %Adeguamento normativo 1,5 %Gestione Sicurezza 41,1 %

Dispositivi di protezione individuale 5,1 %

Altro 3,8 %Assicurazioni 5,1 %

Composizionedella spesa per la Sicurezza 2003

Spesa per la sicurezza

di gestione di sicurezza (118,4 milioni di euro) e gli investimenti per impianti e attrezzature di sicurezza(95,8 milioni di euro).

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SICUREZZA

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cipali sfide di sostenibilità (per maggiori dettaglivedi box a pag. 29).Tre sono gli approcci che vengono perseguiti per gesti-re il problema della salute e della sicurezza in azienda: • l’approccio TECNICO inizia a monte nella scelta di solu-

zioni ingegneristiche e di processi affidabili e proseguedurante la progettazione, dove occorre utilizzare lemigliori metodologie di risk analysis per verificare chegli impianti siano quanto più sicuri possibile compati-bilmente con il rischio insito nelle attività industriali;

• l’approccio NORMATIVO, per cui la sicurezza è l’esito dileggi e regolamenti da applicare;

• l’approccio CULTURALE, secondo il quale la sicurezza èfrutto di un atteggiamento mentale improntato sulrispetto per sé e per gli altri.

La formazione

La cultura della sicurezza va affiancata e rafforzata da unaadeguata ed efficace politica di formazione. Questo costi-tuisce l’elemento cardine e il tratto unificante del processodi crescita del sistema di conoscenze direttamente collega-to alla qualità competitiva e quindi alle performance Eni.L’obiettivo è quello di diffondere la cultura HSE,andando a formare persone che operano in ambitianche complementari rispetto a quelli operativi inmodo da innescare un processo che porti a conside-rare la salvaguardia e la tutela della persona sul postodi lavoro e quella del territorio come un patrimonioda salvaguardare, migliorare ed arricchire.La formazione sui temi della sicurezza affronta argo-

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SICUREZZA

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Eni è fortemente impegnatanell’adottare un approcciopreventivo alla sicurezza perridurre le probabilità diaccadimento di incidenti e degli effetti connessi e nel corso degli anni hainvestito nell’individuazione,analisi e valutazione di tutte leproblematiche di sicurezza fin dalle fasi preliminari di progettazione di unimpianto. Al riguardo, a partiredal 2000, EniTecnologie haincrementato la propriacapacità di simulazionefluidodinamica di eventiincidentali tramite il CODICE KAMELEON FIRE EX. Ciò ha permesso di creare un nucleo di competenze ingrado di investigare leconseguenze di taluni eventi

incidentali (ad es. il blow-out di pozzi petroliferi) nelle diverse condizionimeteorologiche, in impianti industriali e piattaforme offshore. Le applicazioni messe in attofinora riguardano la piattaformadel progetto West Libya e gliimpianti di trattamento olio egas in Kashagan. La Compagnia,inoltre, sempre con l’obiettivo di ridurre i rischi connessiall’attività industriale, harealizzato le sonde SOIL ALERTper il monitoraggio dei suoli in ambienti con pericolo di esplosione, che sono stateinstallate nel deposito carburanti di Ortona per il controllo di 4 serbatoi fuoriterra contenenti benzina e gasolio.

EniTecnologie e sicurezza - un esempio di approccio preventivo

Il Progetto Formazione HSE,gestito da Eni CorporateUniversity, mira a diffondere e integrare la cultura HSE nelle strategie aziendali,estendendola anche ad ambitie figure professionali nondirettamente coinvolti , ma lecui attività possono influire sulleperformance HSE di Gruppo.Tale formazione è articolata perfigure professionali e tende adarricchirne le competenze e adaffinarne la visione sistemicasugli aspetti ambientali, sanitari e di sicurezza delle attivitàproduttive e del loro impattosugli ambienti in cui Eni opera.Per sostenere e facilitare lacondivisione delle conoscenze èstato avviato il Portale HSENet,accessibile attraverso il sitointranet di Gruppo.

La formazione HSE si basa su programmi di knowledgemanagement con il coinvolgimento di tuttal’organizzazione Eni e la collaborazione di centri di ricerca nazionali e internazionali (Politecnico di Milano, Università di Genova,Fondazione Mattei, BathUniversity). Tra gli elementi di innovazione sono previsteanche metodologie per il monitoraggio dell’efficaciadelle attività formative.Nel 2003 sono state realizzateoltre 479.000 ore di formazionecon circa 75.000 partecipazioni.In ITALIA la formazione HSE è stata complessivamente di quasi 282.000 ore e ha riguardato, per l’88%, la sicurezza, che costituisce

il 22,5% della formazione totaleEni. Le ore di formazione HSEhanno registrato un incremento del 6%, che è ancora piùsignificativo se si considera cheil personale in Italia si è ridottodi oltre 1.000 unità. Le partecipazioni ai corsi HSEsono state oltre 72.000, il 64%sul totale del Gruppo. La formazione viene svoltaprevalentemente in aula; il 30% è realizzato on the job e riguarda la prevenzione degli infortuni, le operazioniantincendio e il primo soccorsoin cui è richiesta una conoscenzaspecifica del luogo di lavoro.Altrettanto significativo è l’impegno formativoall’ESTERO. Nel 2003 sono stateerogate circa 198.000 ore diformazione HSE, realizzate per

l’88% dal settore ingegneria e costruzioni. In queste attivitàformative, effettuate presso i siti operativi, sono stati coinvoltioltre 2.500 partecipanti.Sui contenuti, i moduli formativiapprofondiscono sia tematiche trasversali (quali prevenzione e salvaguardiaHSE, studio delle normative,reporting e comunicazione siainterna che esterna, preparazionealla conduzione di audit dei sistemi di gestione HSE,approfondimento della conoscenza per gliapprovvigionatori e icommerciali delle clausolecontrattuali che comportinol’esecuzione di analisi di rischio, sicurezza e ambientale) sia temi specificiper i singoli settori.

Formazione HSE

Ambiente

Sicurezza

Ore di formazione HSE in Italia

1999 2000 2001 20032002

ore350.000

280.000

210.000

140.000

70.000Ambiente

Sicurezza

Partecipazioni HSE in Italia

1999 2000 2001 20032002

numero80.000

60.000

40.000

20.000

Identificazione e valutazione dei rischi

La gestione della sicurezza è attuata attraverso l’indivi-duazione, valutazione e mitigazione dei rischi connes-si agli impianti, ai trasporti e ai prodotti. È un proces-so continuo che inizia nella fase di progettazione e rea-lizzazione degli impianti e termina con il decommis-sioning degli stessi.Per fare ciò la Compagnia effettua delle analisi dirischio HSE che vengono documentate e periodica-mente revisionate al fine di tenere conto delle espe-rienze accumulate e delle nuove conoscenze scientifi-che. Tali analisi consentono di individuare i possibilieventi incidentali e di definire, per ciascuno di essi, ilpiano di risposta conforme alle migliori pratiche.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SICUREZZA

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nua del personale coinvolto, si eseguono periodicheesercitazioni. I piani di risposta che possono richiede-re l’intervento di forze di pubblico soccorso vengonocondivisi con queste ultime, per stabilire l’organizza-zione degli interventi anche attraverso simulazioni edesercitazioni congiunte. Per le emergenze di maggiorgravità – le cosiddette emergenze di livello 3 – vienecoinvolta anche la sede Eni.

Il percorso comune con il sindacato

Informazione preventiva, partecipazione, traspa-renza dei processi decisionali e dei risultati e pro-gettazione congiunta di specifiche iniziative in par-ticolare in ambito formativo, giocano un ruolo fon-damentale per raggiungere obiettivi HSE comuni econdivisi dal sindacato. L’attuale sistema di relazio-ni industriali in ambito Eni è frutto di un percorsocomune, caratterizzato negli anni da un rapportocontinuo e proficuo con le rappresentanze sindaca-li, testimoniato dal PROTOCOLLO SULLE RELAZIONI INDU-

STRIALI del 2001 e dai numerosi accordi in tema HSEsiglati a vari livelli. Il livello aziedale/territoriale è il luogo decisivo per larealizzazione di una fattiva politica e si caratterizza peruna forte interazione informativa e partecipativa tra

direzioni aziendali, responsabili dei servizi di preven-zione e protezione, Rappresentanti dei Lavoratori perla Sicurezza e l’Ambiente (RLSA) e Rappresentanze Sin-dacali locali.Proprio attraverso il Protocollo sono stati concordati imetodi di analisi e di valutazione dei rischi industrialiadottati nella progettazione, gestione degli impianti enella predisposizione dei piani di emergenza perridurre i rischi d’area e le relative conseguenze sul ter-ritorio e viene posta particolare attenzione sull’im-portanza della sicurezza del personale terzo attraversouna serie di interventi, quali: informazione dei rischigenerici e specifici per area di attività, inserimento neicontratti di appalto di clausole riguardanti l’impegnodel rispetto della normativa vigente e la predisposizio-ne di procedure di verifica sulla corretta applicazionedelle norme di sicurezza.A livello europeo e transnazionale, attraverso L’OSSER-

VATORIO EUROPEO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATO-

RI, costituito nell’ambito del Comitato AziendaleEuropeo nel 1996, e l’ACCORDO SULLE RELAZIONI INDU-

STRIALI A LIVELLO TRANSNAZIONALE E SULLA RESPONSABILITÀ

SOCIALE D’IMPRESA del 2002, sono stati definiti gli ambitinei quali Compagnia e rappresentanti dei lavoratoripossono confrontarsi sui temi della prevenzione e sulmiglioramento delle condizioni di sicurezza e salutenei luoghi di lavoro.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SICUREZZA

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L’indice di frequenza, dato dal rapporto tra numero di infortuni con assenzasuperiore a un giorno emilioni di ore lavorate, è stato nel 2003 pari a 3,71,con una riduzione del 22%rispetto all’anno precedente.L’indice di gravità, definitocome il rapporto tra i giorni di assenza dovuti a infortuni e migliaia di orelavorate, è stato pari a 0,09, con una diminuzione del 22%rispetto al 2002.Il miglioramento delleperformance è avvenuto in tutti i settori produttivi,pur permanendo tra essidifferenze che riflettono il

diverso livello di pericolosità intrinsecodelle attività svolte. Per quanto riguarda i contrattisti, gli indiciinfortunistici – indice di frequenza pari a 4,12 (4,71 nel 2002) e indice di gravità pari a 0,07 (0,08 nel 2002) – rilevanouna buona gestione della sicurezza anche nelle società terze. Nonostante il grandeimpegno di prevenzione e protezione, nel 2003 si sono registrati 8 incidentimortali a dipendenti Eni (2 nel 2002) e 22 acontrattisti (12 nel 2002).

Andamento degli indiciIndice di frequenza infortuni - Dipendenti Eni

10

8

4

6

2

1999 2000 2001 2002 2003

Indice di gravità infortuni - Dipendenti Eni

0,25

0,20

0,10

0,15

0,05

1999 2000 2001 2002 2003

menti quali l’efficacia comunicativa nelle attività diauditing, la vision sottostante ai sistemi di gestione,l’identificazione e il rafforzamento delle sinergiesafety/security, la predisposizione, presso enti qualifica-ti, di corsi di guida sicura indirizzati a figure profes-sionali che utilizzano intensivamente l’automobile.Una parte della formazione è destinata anche ai CON-

TRATTISTI, a conferma del fatto che la sicurezza è il pro-dotto di un processo complesso e di una serie di com-portamenti tra loro collegati. Altrettanto significativa è l’attività di formazionerivolta ai RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICU-

REZZA E L’AMBIENTE (RLSA), la cui realizzazione vienedefinita con le Organizzazioni sindacali (nel 2003 èstata realizzata la formazione base o di aggiornamen-to per 56 RLSA).

Indici di infortunistica

La tipologia delle attività svolte, la sede di lavoro e lamansione determinano il livello di pericolositàintrinseco dell’attività svolta. I risultati conseguiti daisingoli settori sono strettamente determinati da talifattori e riflettono le differenti esposizioni al rischio.La costante attenzione alla sicurezza nello svolgimentodelle attività produttive ha prodotto il raggiungimento

di risultati soddisfacenti, attraverso miglioramentiprogressivi e sensibili nel corso degli ultimi anni.A fronte di queste attività, nel 2003 è continuato iltrend di miglioramento dei risultati conseguiti nellagestione della sicurezza. Gli indici di frequenza e di gra-vità degli infortuni relativi ai dipendenti dell’Eni nelmondo sono ulteriormente migliorati, come anchequelli relativi ai contrattisti. In questo ambito l’attivitàdi formazione ha giocato un ruolo fondamentale.

Gestione delle emergenze

Eni ha definito una normativa di Gruppo per lagestione di emergenze rilevanti, che include, a livel-lo corporate, una unità di crisi con sala emergenze suRoma e Milano, da attivarsi in funzione delle dimen-sioni e della natura dell’incidente, che collabora conle unità di business nel contenere i danni all’am-biente, alla salute e alla sicurezza delle persone.Le unità di business gestiscono le emergenze a livellodi sito, con una propria organizzazione, e definiscono,per ciascuna possibile emergenza, il piano di rispostache individua e preordina le azioni da attivare perlimitare i danni nonché le posizioni responsabili.Per mantenere un elevato livello di preparazione per larisposta alle emergenze, oltre alla formazione conti-

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Rispetto e sviluppodel territorioEni svolge la propria attività in Italia e nel mondo, rispettando ovunque i dirittiumani, sociali e culturali delle popolazioni, i loro territori e l’ambiente e impegnandosi a promuovere i fattorifondamentali dello sviluppo sostenibile a livello locale e globale. A tal fine trasferisceconoscenze e know-how, coopera con le comunità di riferimento, promuove la ricerca e lo sviluppo di tecnologieinnovative, adotta soluzioni energetiche e prodotti a minor impatto ambientale e conduce le attività commerciali adottandocomportamenti improntati alla lealtà,correttezza e trasparenza dei rapporti.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RESPONSABILITÀ NEI COMPORTAMENTI

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costruzione, ormai completata, dell’oleodotto OCP inEcuador, come pure nel progetto che riguarda l’oleodot-to Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC), Eni si adopera costante-mente perché vengano adottate tutte le misure per lagestione responsabile delle opere.

Diritti umani

Se la responsabilità nel garantire la certezza del qua-dro normativo e la tutela di diritti fondamentali risie-de in primo luogo nei governi e nelle istituzioni inter-nazionali competenti, le imprese certamente hannol’obbligo di condurre le proprie attività nel pienorispetto delle leggi esistenti e nel riconoscimento del-le principali convenzioni internazionali in materia didiritti umani, standard di lavoro e protezione ambien-tale, ispirandosi a principi di correttezza, trasparenzaed efficienza.Un quadro normativo di riferimento il più certo pos-sibile e condizioni di stabilità e garanzia sociale epolitica sono nell’interesse delle stesse imprese. Ciòè ancora più rilevante per l’industria energetica che,per la natura del suo business, non può prescindereda vincoli geografici e territoriali in base alla localiz-zazione dei giacimenti di idrocarburi e si caratteriz-za per investimenti notevoli e operatività di lungotermine.L’impresa petrolifera pertanto, in particolare quandosi trova ad operare in situazioni di criticità a livellopolitico, sociale e ambientale, deve perseguire un per-corso di crescita che integri il rispetto dei diritti uma-ni nella loro accezione più ampia, secondo una visioneche riconosce i temi della sostenibilità e del rispettodella persona come interdipendenti e complementari. Nello svolgimento della propria attività, Eni, come

peraltro richiamato nel suo Codice di Comportamento,fa riferimento al sistema di valori sancito dalla Dichia-razione dei Diritti Umani dell’ONU, dalle ConvenzioniFondamentali dell’ILO, dalle Linee Guida per le Impre-se Multinazionali fissate dall’OCSE e si impegna a pro-muoverne la condivisione e l’adozione presso i suoiprincipali stakeholder: dai dipendenti alle istituzioni eamministrazioni locali, dalle associazioni ai fornitori eclienti, ai partner commerciali e finanziari.Anche quando si trova ad operare in paesi dove latutela dei diritti fondamentali – umani e sociali – deicittadini appare più debole, Eni si impegna a fornirealle comunità di riferimento concrete prospettive disviluppo sostenibile, in termini di opportunità dilavoro, incremento di reddito, miglioramento dellecondizioni di vita, disponibilità di infrastrutture, dienergia e acqua potabile. Eni, condividendo alriguardo i principi espressi dall’ONU, porta avantiquesto impegno nella convinzione che per miliardidi persone nel mondo il tema dei diritti umaniinclude inevitabilmente, e in misura prioritaria, ildiritto allo sviluppo e alla soddisfazione dei fabbi-sogni di base.

Diritti umani e securityUno degli aspetti più rilevanti tra i temi dei dirittiumani è indubbiamente quello della security.La necessità e l’obbligo di proteggere le risorse umane,i beni aziendali, le informazioni e il know-how costi-tuiscono un elemento fondamentale nella strategiadel Gruppo Eni, anche a fronte dell’aumento dellatensione internazionale e dei conflitti politici e socia-li a livello locale.A tal fine, la nostra Compagnia si è dotata di un sistemaglobale di security, espressione di un consapevoleimpegno ad evitare e prevenire i rischi, nel totalerispetto delle leggi e dei diritti fondamentali dellepopolazioni. Allo scopo di promuovere e diffondereuna cultura d’impresa responsabile su questi temi,vengono organizzate attività di informazione-forma-zione e di responsabilizzazione dei dipendenti, ancheattraverso specifici incontri focalizzati sulle tematicheinerenti alla security. Eni ritiene che la componente essenziale di una cor-retta policy di security sia la promozione e il consoli-damento di un rapporto con le comunità di riferimen-to basato sulla trasparenza e sulla consultazione, eanche in caso di situazioni critiche, persegue gli obiet-tivi attraverso un costante dialogo, condotto nell’am-

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tare, delle aspettative crescenti degli stakeholder. Comecompagnia petrolifera multinazionale e come impresaresponsabile, ritiene tuttavia di poter svolgere anchenelle realtà più difficili un ruolo positivo fornendo allepopolazioni concrete prospettive di sviluppo sostenibi-le nel rispetto dei loro diritti a livello globale.L’impegno in questa direzione si riscontra nello svolgi-mento e nella gestione di tutte le attività operative con-dotte direttamente dall’Eni, ma anche nell’ambito dellasua partecipazione, in qualità di partner non operatore,a Joint Venture o consorzi. Così, per esempio, nella

Aree sensibili

L’industria energetica si trova spesso a svolgere le pro-prie attività in paesi che, nonostante l’ingente disponi-bilità di risorse naturali, non sono riusciti ad avviare unprocesso di crescita soddisfacente e possono pertantopresentare una serie di problematiche: povertà diffusa,conflitti armati, presenza di profughi, scarsa tutela deidiritti fondamentali dei cittadini. Eni è pienamente consapevole della complessità degliscenari, dell’entità dei problemi e dei compiti da affron-

Responsabilità nei comportamenti

Eni si impegna a stabilire rapporti reciprocamente vantaggiosi con i paesi produttori, a trasferire conoscenze, a rispettare i diritti globali delle popolazioni indigene, a tutelare l’ambiente, a cooperare con le comunità di riferimento affinché valorizzino nel tempo capacità autonome e specifici vantaggi competitivi. Si tratta naturalmente di un percorso in evoluzione, che richiede sforzo e impegno costanti, anche in considerazione degli impatti che le attività di buisness svolte da Eni possono avere sul territorio. A tal fine, la Compagnia agisce con tempestività e rigore per verificare e correggere eventualidisfunzioni nei sistemi di management aziendali e, anche in situazioni critiche, si comporta con responsabilità e correttezza, cooperando con le autorità competenti e mantenendo costanteapertura al dialogo nei confronti delle comunità e dei principali stakeholder.

Il progetto creerà un sistema di trasporto con una capacità di1 milione boe/g dal giacimentooffshore BP di Azeri ChiragGuneshli, vicino a Baku in Azerbaigian e, attraverso la Georgia e la Turchia, fino alterminale di Ceyhan sulla costaturca del Mediterraneo. Ilcontesto legale di riferimento è

quello previsto per i progetti diinfrastrutture che attraversanopiù paesi. Nella conduzionedelle attività i gestori delprogetto sono impegnati adassicurare le migliori praticheper minimizzare gli impattisociali e ambientali. Ciò è statofinora realizzato attraversol’adozione di vari strumenti (tra

Oleodotto BTCquesti, studi di impatto, piani diemergenza , attività dimonitoraggio e mitigazione) e l’attivazione di un ampioprocesso di consultazione con i principali stakeholder per illustrare i programmi di sviluppo per le comunità. Eni è entrata nel consorzio BTCa negoziazione completata e,

pur non avendo responsabilitànella costruzione e gestionedell’oleodotto né propriopersonale impegnato nelprogetto, quale partner sensibile,si impegna perché venga dedicataattenzione ad alcuni aspetti diparticolare delicatezza e rilevanzae sia mantenuta la massimaapertura alla consultazione

nei confronti di tutti gli stakeholder. Nel 2003 l’operatore BP e i tregoverni interessati, proprio perrispondere a una serie diperplessità avanzate daassociazioni umanitarie eambientaliste, hanno siglatouno “joint statement” cheribadisce l’impegno a rispettare

i codici di condottainternazionali e i più elevatistandard in materia diambiente e condizioni dilavoro. Parallelamente, è statoavviato un positivo processo diconsultazione e di dialogo conAmnesty International inmerito a una serie di aspetticritici indicati da quest’ultima.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RESPONSABILITÀ NEI COMPORTAMENTI

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Trasparenza nei pagamenti

La gestione trasparente dei flussi finanziari derivantidagli introiti petroliferi e, parallelamente, la lotta allacorruzione in tutte le sue forme sono aspetti che han-no un forte riflesso sulle potenzialità di sviluppo soste-nibile dei paesi produttori.Nel suo Codice di Comportamento Eni vieta espres-samente non solo le pratiche di corruzione, maanche i favori illegittimi e i comportamenti collusividi qualunque tipo, e tra i Principi di Sostenibilità neha inserito uno sull’etica di impresa, secondo il qua-le “tutte le attività in Italia e all’estero devono essere con-dotte in modo onesto, con correttezza e in conformità con leleggi vigenti”.Nel 2003, in adempimento al Decreto Legislativo231/2001 che recepisce le direttive OCSE in materia diresponsabilità civile delle società in merito a unaserie di reati commessi o tentati da parte dei propridipendenti e amministratori, Eni ha adottato unmodello organizzativo e un sistema di gestione e con-trollo e ha nominato un organo di vigilanza per tute-lare la propria situazione a questo riguardo.

Nell’ambito del processo di consultazione avviato dalGlobal Compact tra le compagnie aderenti per l’inseri-mento di un decimo principio specifico sulla corruzio-ne, Eni ha espresso parere favorevole all’iniziativa, cheritiene coerente con i suoi principi e comportamenti.In merito al rapporto tra utilizzo dei proventi petroli-feri da parte dei paesi produttori e il loro svilupposostenibile, Eni partecipa, sia direttamente sia attra-verso le associazioni di categoria, all’Extractive Indus-tries Transparency Initiative (EITI), avviata nel 2003 dalGoverno britannico a seguito di impegni presi al“World Summit on Sustainable Development” diJohannesburg. L’iniziativa istituisce tra i soggetti interessati – gover-ni, imprese, Ong, istituzioni internazionali – una con-sultazione multistakeholder volta a predisporre, attra-verso l’analisi di tutti gli aspetti giuridici e contrat-tuali della trasparenza, forme di divulgazione dei daticoncernenti le entrate petrolifere, per poterne verifi-care l’effettivo impiego a fini di sviluppo per le popo-lazioni.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RESPONSABILITÀ NEI COMPORTAMENTI

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Per questo motivo la nostra Compagnia ha accolto coninteresse e favore il progetto ONU di Norme sullaResponsabilità delle Imprese Transnazionali in mate-ria di Diritti Umani, che considera un riferimentoimportante per il business, ma anche uno stimolo pergli Stati, cui spetta in primo luogo il compito di assicu-rare il rispetto dei diritti fondamentali, a dotarsi delquadro normativo necessario. Come impresa responsabile, che già al suo interno hasviluppato un percorso su questi temi, Eni ha espres-so pubblicamente la propria disponibilità al con-fronto e al dialogo orientati al miglioramento conti-nuo del quadro di riferimento. In tale ambito, auspi-ca che i meccanismi di implementazione e controllo,previsti dalle Norme e in via di definizione, venganoattuati tenendo conto delle specificità operative del-le imprese e che i rapporti di queste ultime con gliorgani preposti al monitoraggio del loro operato sia-no improntati a uno spirito di collaborazione volto alraggiungimento di obiettivi condivisi. Inoltre, suquesto tema, Eni partecipa attivamente a un’appro-fondita discussione all’interno delle associazioni dibusiness.

bito degli accordi di sviluppo e cooperazione sotto-scritti con le comunità stesse.Eni si impegna inoltre a gestire una relazione traspa-rente con le forze di sicurezza, private e statali, prestagrande attenzione alla formazione dei propri addetti,proibisce ogni forma di corruzione, evita rapporti chepossano creare rivalità tra le comunità.

La necessità di un quadro di riferimento più certoAl di là delle responsabilità industriali nelle aree ope-rative, Eni intrattiene rapporti di consultazione e scam-bio di informazioni con le principali associazioni ita-liane e internazionali che operano nel campo della dife-sa dei diritti civili e della tutela dell’ambiente, nonchécon organismi internazionali e le associazioni di cate-goria cui aderisce. Tale condotta scaturisce dalla con-vinzione che solo un processo di consultazione multi-stakeholder possa generare iniziative e politiche peraffrontare in modo efficace alcuni degli aspetti più cri-tici del contesto operativo: violazioni dei diritti fonda-mentali della persona, incertezza del quadro normati-vo, episodi e pratiche di corruzione, insufficiente tra-sparenza nella conduzione di transazioni commerciali.

I rapporti con le comunità nel Delta del NigerEni è presente in Nigeria dal1962, attraverso la consociataNigerian Agip Oil CompanyLtd (NAOC), nella regione delDelta che, nonostante legrandi ricchezze naturali,presenta un quadro di minoresviluppo socioeconomicorispetto al resto del paese. La scoperta del petrolio hacreato nella popolazioneaspettative di crescita solo in parte soddisfatte e, quindi,determinato la richiesta di una più equa ripartizionedei benefici derivanti dalleattività estrattive. La nostra Compagnia hasempre cercato di contribuireal miglioramento dellecondizioni di vita dellepopolazioni. Ciò ha portato

nel corso degli anni allacreazione di un proficuorapporto di cooperazione conle quasi 300 comunità dellaregione e alla realizzazione di centinaia di progetti di sviluppo. Tuttavia, a causadelle criticità esposte e di un contesto sociale-etnicocomplesso, nei confrontidell’Eni come di altrecompagnie, si sono verificatinel corso degli anni sabotaggiai danni di impianti e sitiproduttivi, che non hannocomunque pregiudicato la volontà di dialogo della nostra Società né la sua

azione costante finalizzata a consolidare i rapporti con i vari stakeholder locali.Nell’ambito degli accordi di cooperazione vengonostabiliti criteri e modalità per la risoluzione di eventualidivergenze, che includono la costituzione di unospecifico comitato e la programmazioneregolare degli incontrifinalizzati ad ampliare il processo di consultazionedelle comunità.La NAOC è sempreattivamente impegnata a rafforzare il dialogo con le popolazioni del Delta,a evitare il coinvolgimento in conflitti locali, a garantire,anche attraverso una accorta

ed efficace gestione degliaspetti di sicurezza, che lapresenza operativa noncontribuisca ad alimentaretensioni e a determinare ,anche indirettamente,violazioni dei diritti umani. Nel 2004 la Società haemanato una propria Policy di Security e le relative lineeguida, i cui contenuti si ispirano ai principi e criteriapplicativi della normativagenerale sulla security di Gruppo, al Codice diComportamento aziendale e ai principi di CSR Eni. Il documento richiama

l’obbligo di coniugarel’efficacia degli interventi conil rispetto delle leggi locali,degli standard internazionaliin materia di diritti umani e delle consuetudini dellecomunità. Sottolinea inoltrela necessità di gestire il rischio in manieraresponsabile, attraverso la diffusione interna di unadeguato livello diconsapevolezza, specificheattività di prevenzione, laformazione del personale edestende l’insieme di principi e norme di comportamentoaziendali alle forze disicurezza che svolgonoattività di tutela deidipendenti e del patrimoniodella Società.

Evidenza particolare vieneassegnata alla gestione di potenziali situazioni ditensione attraverso il dialogocostante con le autorità, lecomunità e le associazionilocali e all’obbligo di ripristinare condizioni di sicurezza, in caso di crisi,operando comunque nel completo rispetto dei diritti umani. I principi e i criteri applicatividella policy verranno inseritiin tutti i contratti, di forniturae di servizio, stipulati dalla NAOC, amplificandonequindi gli effetti.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RESPONSABILITÀ NEI COMPORTAMENTI

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RESPONSABILITÀ NEI COMPORTAMENTI

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L’attenzione dedicata allo sviluppo e al consolidamen-to di forti legami con le comunità di riferimento testi-monia l’impegno per migliorarne le condizioni di vitae le prospettive di crescita, evidenziato dai numerosiprogrammi di sviluppo abitualmente realizzati con ilcoinvolgimento dei beneficiari, delle autorità e delleassociazioni locali.Altrettanta attenzione viene pre-stata alla valutazione dell’impatto che le attività ope-rative possono avere sul territorio e, dunque, ai rap-porti da promuovere e sviluppare con l’insieme deglistakeholder locali in merito alla definizione delle ini-ziative di business in tutte le diverse fasi. I termini incui vengono realizzati i singoli progetti industrialisono anche il risultato di un sistematico e spesso este-so processo di consultazione che la Compagnia pro-muove coinvolgendo i diversi portatori di interesse.

Valutazione dell’impatto delle attività

Con l’obiettivo di favorire nei paesi in cui opera un siste-ma energetico e un processo di sviluppo socio-econo-mico improntati alla sostenibilità, Eni adotta una seriedi misure per valutare l’impatto complessivo delle pro-prie attività a livello locale. Parallelamente, sostiene ini-ziative volte a promuovere il rispetto e l’adozione distandard e linee guida internazionali e partecipa ai pro-cessi attivati nell’ambito delle associazioni industrialiper definire e diffondere politiche e best practice relativea comportamenti socialmente responsabili. Eni contribuisce alla protezione dell’ambiente durantel’intero ciclo energetico adottando soluzioni tecnicheinnovative orientate allo sviluppo sostenibile. Con le suetecnologie e competenze professionali promuove pro-grammi rivolti alla salvaguardia del delicato equilibriotra i bisogni attuali della società e il dovere di conservarel’ambiente per il futuro. Ovunque operi, esegue progettiavanzati per la riduzione dell'impatto ambientale, ridu-cendo al minimo il disboscamento e ripristinando in ognicaso il patrimonio forestale originario. In particolare,quando si trova ad operare in ecosistemi complessi e vul-nerabili, adotta soluzioni idonee per garantire il massimorispetto dell’equilibrio esistente e della biodiversità. In aree particolarmente sensibili, effettua normal-mente studi specifici di più ampio respiro, volti aidentificare e analizzare tutti gli impatti, positivi enegativi, delle proprie attività dal punto di vistasociale, economico e ambientale, con l’obiettivo dimassimizzare i benefici per tutti gli stakeholder.

Gli stakeholder locali

Nel condurre le proprie attività operative, Eni si è sem-pre adoperata a mantenere un atteggiamento aperto etrasparente con le popolazioni e le autorità locali, a pro-muovere la comprensione reciproca ed evitare conflit-ti, a stabilire aree di cooperazione proficua e duratura.

Tre approcci diversi: Pakistan, Nigeria e Venezuela

Con l’obiettivo di attivareun’autonoma capacità dicrescita e di sviluppo, agendocoerentemente con iprogrammi nazionali e incollaborazione con le autoritàlocali, Eni attribuisce alle comunità un ruolofondamentale che si articola in un processo di dialogo,confronto, proposta eattuazione di iniziativeconcrete. Il rapporto varia in funzionedella cultura, degli usi e delleabitudini locali e assumediverse modalità operative:dalla sottoscrizione di accordicon le comunità, allapromozione di nuove forme di rappresentanza locale, qualii comitati per lo sviluppo, allacollaborazione con le Ongpresenti sul territorio. In Nigeria, dove la presenzadell’Eni è ormai consolidata, il coinvolgimento e lapartecipazione diretta dellecomunità e degli stakeholdernella definizione ed esecuzione dei progettiavviene attraverso la sottoscrizione di Accordi(Memorandum ofUnderstanding) con le diversecomunità e autorità locali. Di norma tali accordicomprendono la creazione di un comitato di controllocomposto da rappresentantidelle comunità,

la costituzione di un comitatoper la risoluzione dei conflitti,nell’ambito del quale i rappresentanti dellecomunità possono entrare in contatto diretto con i funzionari dell'azienda perdiscutere problemi specifici, la programmazione regolaredelle riunioni per promuovereun processo di più ampiaconsultazione con le comunità. In Pakistan, nella regione di Kirthar, Eni promuovecomitati locali di sviluppoattraverso l’assistenza di unaOng locale. I componenti di questi comitati, dopo aver ricevuto attività di formazione e supportospecialistico, diventanoattivatori di un processo di sviluppo che coinvolgel’intera comunità,evidenziando potenziali areedi intervento e partecipandoattivamente a tutte le fasi di realizzazione dei programmi definiti.Anche in Venezuela l’obiettivoè sempre stato orientato alpieno coinvolgimento dellecomunità locali in modo taleda poter agire con la massimaefficacia e concretezza, anchese ciò avvieneprevalentemente attraverso la collaborazione con Ongsoprattutto locali, ciascunacompetente per una specificaattività (vedi pag 54).

Kazakhstan, Ecuador e Nigeria

La responsabilità in Basilicata

In Kazakhstan, nell’ambitodel progetto di esplorazione e produzione del campooffshore di Kashagan, nel Caspio settentrionale,dove Eni è operatore unico,l’impiego delle tecnologie più avanzate viene affiancatoda una metodologia che consente di valutare le interazioni e le potenzialitàstrategiche della nostrapresenza, dal punto di vistaeconomico, sociale ed ambientale. I risultati sono finalizzati a sviluppareadeguate misure tese a mitigare gli impatti epredisporre un piano d'azionesulla base di consultazionicon i principali stakeholder. In Ecuador, nella regione di Oriente, nell’ambito del contratto di servizio in essere con Petroecuadorper lo sfruttamento di CampoVillano, Eni svolge attività di ricerca e produzioneponendo la massimaattenzione alla tutela

dell’ambiente, attraversospecifiche misure volte a ridurre gli impatti delleattività, quali la riduzionedella deforestazione, la gestione dei trasporti con elicotteri per evitare lacostruzione di nuove strade, il costante monitoraggio delterritorio e dei corsi d’acqua.La conduzione delleoperazioni è stataripetutamente sottopostadalle autorità ecuadoriane a

audit ambientale, ancheattraverso il coinvolgimentodi consulenti esterni, semprecon risultati positivi. In Nigeria, nella regione del Delta del Niger, l’impegnonella tutela dell’ambiente edello sviluppo umano è parteintegrante delle attività di business. In campoambientale, oltre a condurrele attività operative nel pienorispetto delle norme vigenti e dei più elevati standardinternazionali e promovendointerventi per ridurrel'impatto delle attività stesse(come il Programma Zero Gas Flaring), Eni conducespecifiche iniziative perridurre i rischi ambientali per le comunità locali, quale

il Piano di gestione integratodei rifiuti solidi urbani per la città di Port Harcourt e il Programma di protezionecostiera della città di Brass. La valutazione dell’impattooperativo e la definizione di programmi di svilupposociale vengono svolte, comegià evidenziato, sulla base di consultazioni sistematichecon gli stakeholder e di analisiorientate a evidenziare i principali fabbisogni delle comunità di riferimento,anche al fine di promuovereun più sereno confronto su eventuali problematiche.

Eni si impegna, attraversol’impiego delle tecnologiepiù avanzate, affinché tutte le attività operative in Val D’Agri si svolgano nel massimo rispettodell’ambiente econtribuiscano a generarevalore per l’economia locale. Oltre a promuovereoccupazione nell’areanell’indotto legato all’attivitàpetrolifera, ha sottoscritto unProtocollo di Intenti con laRegione Basilicata. L’accordoinclude: la realizzazione di

interventi di recupero,ripristino e rimboschimentonelle aree interessate dalle operazioni estrattive; la creazione di una rete di monitoraggio delle attivitàpetrolifere, supportata da un Osservatorio Ambientaleistituito dalla Regione; la concessione di uncontributo finanziario per larealizzazione del programmaregionale di completamentodella rete di distribuzione delmetano; l’istituzione di borsedi studio da parte

dell’Università di Potenza sutemi di economia, ambiente,gestione delle risorse,energia e nuove tecnologie.È stato inoltre avviato,sempre in collaborazione con la Regione, uno studiosulla biodiversità dell’area,che coinvolgerà importantiistituti di ricercainternazionali e l’Universitàdegli Studi della Basilicata(vedi pag. 62). Il progetto consentirà unaconoscenza approfondita del territorio per orientare

e migliorare le azioni dimitigazione e promuovere la conservazione delle specievegetali e della fauna locali, il loro patrimonio genetico,gli habitat in cui vivono e gliecosistemi. Con l’obiettivo difavorire l’approfondimento elo studio del territorio, Eni harealizzato nelle scuole dellaVal d’Agri specifiche iniziative,orientate anche apromuovere il dialogo traclassi e istituti attraversol’utilizzo di nuovi strumentiinformatici.

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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ISTRUZIONE E FORMAZIONE: per contribuire allo svilup-po formativo dei giovani sostenendo l’istruzione dibase e l’addestramento tecnico-scientifico, economicogestionale.AMBIENTE: per contribuire alla salvaguardia dell’am-biente adottando soluzioni energetiche innovative epromuovendo interventi volti a conservare e proteg-gere gli ecosistemi.CULTURA: per favorire gli scambi culturali e la valoriz-zazione del patrimonio artistico locale sostenendo leprincipali istituzioni e manifestazioni del settore.

Impegno complessivo a favore delle comunità

L’impegno dell’Eni a favore delle comunità locali hacomportato negli ultimi anni una spesa complessivache va dai 47,5 milioni di euro del 2001 agli oltre 50milioni di euro del 2003. Valore che riflette anche losviluppo delle attività di business e l’acquisizione dinuove aree operative di questi ultimi anni e che rap-presenta mediamente lo 0,8% dell’utile netto conse-guito dalla Compagnia (il London Benchmarking Group,organismo internazionale di riferimento per l’analisicomparativa della performance sociale d’impresa, col-loca il rapporto ideale tra lo 0,5 e l’1%).A livello di settore, nel 2003, la spesa è stata ripartita per il63% in SVILUPPO SOCIALE, il 19% nella SALVAGUARDIA DELL’AM-

BIENTE, l’11% nella PROMOZIONE DELLA CULTURA, il 5% nell’I-STRUZIONE E FORMAZIONE e per il 2% in INTERVENTI SANITARI.Dati che evidenziano il maggiore impegno a favore di ini-ziative volte a promuovere sia processi di sostenibilità –in particolare attraverso la realizzazione di opere infra-strutturali, in ragione del fatto che molti dei paesi doveopera Eni sono caratterizzati da gravi carenze in questocampo – sia la valorizzazione del patrimonio culturale.Gli interventi in campo sanitario hanno riguardato pre-valentemente progetti operativi, come il sostegno allalotta contro gravi malattie, quali l’AIDS e la malaria.

I progetti

SanitàNella consapevolezza dell’importanza di migliorare lecondizioni di salute delle comunità con le quali inte-ragisce, Eni si impegna costantemente per il rafforza-mento dei sistemi sanitari, la fornitura di assistenza dibase, il miglioramento delle condizioni igienico-sani-

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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mi e il sostegno a iniziative nell’ambito delle seguentidirettrici:SANITÀ: per rafforzare i sistemi sanitari, fornire assi-stenza di base, infrastrutture e formazione e fronteg-giare la diffusione di gravi patologie.SVILUPPO SOCIALE: per realizzare infrastrutture sociali epromuovere progetti in grado di svilupparsi in modoautonomo e di integrarsi nel contesto socio-culturaledi riferimento.

Linee e tipologie di intervento

Gli interventi promossi dall’Eni vengono realizzati incollaborazione con i governi e le amministrazionilocali, con Ong locali, nazionali e internazionali e conla partecipazione attiva delle comunità beneficiarie,che svolgono un ruolo chiave nelle iniziative.Nella propria strategia di intervento a favore dellecomunità, Eni privilegia la realizzazione di program-

Contributo allo sviluppo locale

La partecipazione dell’Eni al processo di crescita sostenibile delle comunità con l’obiettivo di contribuire a creare le condizioni per una loro maggiore autosufficienza, si basa sull’impegnocostante alla rimozione degli ostacoli alle aspirazioni locali, sullo scambio di know-how tecnico e scientifico, sul supporto alle iniziative autonome.È un impegno che, nel rispetto dei bisogni reali delle popolazioni, è teso a soddisfare aspettative moltodifferenti, secondo il diverso livello di sviluppo dei paesi nei quali Eni è presente. Si tratta di un processo in continua evoluzione che fa perno su un costante dialogo con tutti gli stakeholder, volto ad alimentare un clima di fiducia nei confronti della Compagnia.

Eni suddivide i suoi interventisecondo tre tipologie:Interventi a favore delle comunità – supportofinanziario e/o in natura(attraverso la messa adisposizione di know-how,strutture, attrezzature) di progetti sociali rivolti alle comunità;Sostegni istituzionali -collaborazioni o contributifinanziari a favore

di istituzioni nazionali o internazionali quali Ong,Agenzie delle Nazioni Unite,ecc., con le quali si vuoleinstaurare un rapportocontinuativo in relazione a temi di grande interesse a livello globale; Donazioni – erogazioni in denaro o in natura inrisposta a richieste occasionalidi piccola entità da parte diassociazioni e istituzioni locali.

2001 2002 2003

30.000

20.000

10.000

40.000

50.000

(k e

uro)

Criteri di selezione dei progetti La maggior parte delleiniziative nasce a livello locale a seguito di processi di consultazione con le comunità. La prima analisi delleproposte viene quindieffettuata dalle strutture della Compagnia presenti sulterritorio per accertarne la coerenza con i fabbisognidelle realtà locali. Le propostesono quindi inoltrate alla sedeper una valutazionecomplessiva che deve tenereconto della disponibilità di budget. Nel valutare le richieste viene posta particolareattenzione, tra gli altri, ai seguenti aspetti:• attinenza del progetto con

la mission aziendale dell’Enie con le sue priorità diimpegno con le comunità;

• capacità del progetto e/oorganizzazione di contribuireconcretamente al benesseregenerale della comunità in risposta a specificheesigenze;

• sostenibilità del progetto in termini di sviluppo emiglioramento dellecompetenze locali necessariea portare avanti le attività in modo autonomo;

• valutazione dei risultati già raggiunti dal proponente e di eventuali riconoscimentiottenuti;

• integrazione del progetto con iniziative di altreorganizzazioni o agenzie al fine di evitare duplicazioni o sovrapposizioni;

• misurabilità dei risultati attesi;

• eventuale disponibilità di fonti finanziarie aggiuntive.

Sanità 2%

Formazione 5%

Cultura 11%

Ambiente 19%

Sociale 63%

ppSviluppo delle comunità 2003

Sviluppo delle comunità Evoluzione spesa 2001-2003

Spesa per le comunità - tipologie di intervento

ripartizione tra settori

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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nazionali in una più efficace lotta alla malaria e rispon-dere adeguatamente alle problematiche delle fascepiù povere delle popolazioni colpite. Attraverso lacreazione di una rete tra governi, agenzie per lo svilup-po, organizzazioni non governative e settore privato, ilprogramma si propone di dimezzare l’incidenza dellamalattia entro il 2010. In tale contesto si inseriscono sia il progetto per il con-trollo della malaria realizzato dall’Eni in AZERBAIGIAN

(1999-2001), grazie al quale sono stati sensibilmenteridotti numero dei casi e area di diffusione dellamalattia, sia quello attualmente di fase di esecuzionein NIGERIA. Nella regione del Delta del Niger Eni, nel-l’ambito del piano nazionale di lotta alla malaria lan-ciato dal Governo Federale, partecipa con le propriestrutture sanitarie e il proprio know-how al program-ma di prevenzione e controllo nello Stato del Bayelsa,nella comunità Ologoama, dove la malaria rappresen-ta una delle principali cause di mortalità. L’iniziativaha portato al completamento di un centro sanitario,alla fornitura di una barca ambulanza, alla distribu-zione di medicinali e zanzariere trattate secondo glistandard dell’OMS, alla realizzazione di campagne disensibilizzazione e alla ristrutturazione del sistemaidrico di Ologoama. Il progetto, che nel 2003 ha coin-volto circa 4.000 persone, sarà successivamenteampliato, con particolare attenzione ai gruppi piùvulnerabili della popolazione.

Sviluppo socialeLe iniziative a favore dello sviluppo sociale che Eni intra-prende all’interno delle comunità con le quali interagi-sce prevedono diverse tipologie di progetti: la realizza-zione di infrastrutture, la promozione di progetti di svi-luppo rurale, l’attivazione di piccole attività imprendi-toriali anche attraverso l’erogazione di micro-crediti.

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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Award” dal Presidente della Repubblica dell’Indonesia.In ITALIA, Eni ha contribuito alla nascita e all’espansio-ne delle attività della FONDAZIONE THÉODORA, un’associa-zione internazionale che organizza in Italia e altri pae-si europei spettacoli e intrattenimento per i bambiniricoverati nei reparti pediatrici. I piccoli pazientiincontrano ogni settimana i cosiddetti "dottor Sogni",clown selezionati ed addestrati al lavoro in ambitoospedaliero. Grazie al contributo Eni, la FondazioneThéodora organizza da alcuni anni spettacoli gratuitipresso alcune realtà ospedaliere, quali per esempio l’I-stituto Gaslini di Genova.La Compagnia, inoltre, è fortemente impegnata inquesti anni a sostenere lo sforzo della comunità inter-nazionale nel combattere, nelle aree meno sviluppatedel mondo, la diffusione di gravi malattie, che rappre-sentano anche un ostacolo alle prospettive di sviluppoe benessere delle popolazioni. Al riguardo, come partedel costante interesse ad attivare collaborazioni conistituti di ricerca e a sostenere iniziative avviate daorganismi internazionali, Eni aderisce ad una serie diprogrammi, a livello globale, volti a fronteggiare la dif-fusione di gravi patologie.Eni è tra i principali partner privati dell’Iniziativa ROLL

BACK MALARIA, lanciata nel 1998 dall’OMS, con BancaMondiale, United Nations Development Program eUnicef, con l’obiettivo di assistere i sistemi sanitari

tarie, delle infrastrutture e della formazione locale incampo sanitario.Così, per esempio, nella REPUBBLICA DEL CONGO, aseguito del progetto di ristrutturazione da parte del-l’Eni, completato nel 2000, l’OSPEDALE DI TALANGAÏ aBrazzaville è oggi in grado di offrire assistenza sanita-ria a oltre 300.000 persone. La successiva promozionedi un accordo di collaborazione tra la struttura con-golese e l’Ospedale Sacco di Milano, specializzato inmalattie tropicali, ha consentito di attivare un pro-gramma di assistenza avviato nel 2001. Sulla base delprogramma, l’Ospedale Sacco ha fornito consulenza esvolto attività di formazione per il personale locale alfine di garantire la funzionalità gestionale e operativadella struttura. Sempre con questo obiettivo, sono sta-ti donati dall’Eni un generatore di emergenza e altrestrumentazioni. In INDONESIA, nell’ambito del Consorzio petroliferoVico Indonesia, sono state promosse diverse iniziativenella regione di East Kalimantan quali: partecipazionea un programma di assistenza sanitaria di base, realiz-zazione di un progetto di donazione del sangue, forni-tura di materiale sanitario a una clinica pubblica ecostruzione di un centro medico. Grazie a queste ini-ziative e alle altre di carattere sociale ed infrastruttu-rale realizzate nella regione, il Consorzio ha ricevutonel maggio 2003 il “Padma Community Development

L’impegno dell’Eni nella lotta all’AIDSCon oltre 40 milioni di persone affette dal virus HIVe più di 3 milioni di morti nelloscorso anno, di cui oltre il 75%nella sola Africa Sub-sahariana,l’AIDS rappresenta una dellepiù drammatiche emergenzesanitarie e sociali del nostropianeta e costituisce, in particolare per le aree piùpovere e meno sviluppate, un enorme ostacolo alle possibilità di crescita e benessere delle popolazioni.Per contrastare la malattia,oltre ai farmaci e a efficacipolitiche di sensibilizzazione,prevenzione e cura, è necessario un impegno

attivo da parte di governi,istituzioni internazionali,imprese, associazioni e il coinvolgimento delle comunità interessate.È proprio in questo quadro di collaborazione che gliinterventi dell’Eni sonoindirizzati a sostenere iniziativea favore della lotta all’AIDSpromosse dai principaliorganismi internazionali,affiancati a una crescentepolitica di attenzione e prevenzione nei luoghi dilavoro. Grazie anche al sostegnodato dall’Eni nel 2002, il GlobalFund to Fight AIDS, Tuberculosisand Malaria, ha contribuito a

sostenere in Nigeria gliinterventi del Governo per larealizzazione di attività rivoltealla prevenzione dellatrasmissione del virus damadre a bambino,all’ampliamento dell’accesso a programmi antiretrovirali e al potenziamento dellecampagne di informazione. Sempre in Nigeria, Eni hadeciso di sostenere l’Unicef perla realizzazione DI UN PROGETTO

DI PREVENZIONE DELLA TRASMISSIONE

DEL VIRUS HIV DA MADRE A BAMBINO

nelle aree rurali del Delta delNiger attraverso l’attivazionepresso 4 centri sanitari di unaserie di servizi di consulenza e

assistenza sanitaria rivolti adalmeno il 20% delle donneincinte e partorienti che sirivolgono alle cliniche prenatalidi tali strutture. Il progettoprevede di coinvolgere circa15.000 donne incinte e quasi300.000 persone nelle comunitàinteressate dall’iniziativa. Anche in Congo la Compagniaprevede di avviare un progettoper la PREVENZIONE DELLA

TRASMISSIONE MATERNO-INFANTILE

DELL’INFEZIONE DA HIV/AIDS E DELLE

MALATTIE SESSUALMENTE

TRASMISSIBILI, in collaborazionecon la Clinica delle MalattieInfettive dell’Ospedale San Martino e l’Università

di Genova. In Indonesia infine,attraverso la joint venture VicoIndonesia, ha realizzato nella comunità di Muara Badak e Muara Java, CAMPAGNE

DI SENSIBILIZZAZIONE sulleproblematiche HIV/AIDS e sull’abuso di sostanze

Adulti e bambini che convivono con l’HIV/AIDS nel 2003

Nord Africa e Medio Oriente

470.000-730.000Caraibi

350.000-590.000

America Latina1.3-1.9 milioni

Europa Occidentale520.000-680.000

Africa Sub-Sahariana25.0-28.2 milioni

Europa Orientale e Asia Centrale1.3-1.8 milioni

Asia Meridionale e Sud est Asiatico

4.6-8.2 milioni

Australia e Nuova Zelanda12.000-18.000

Asia Orientale e Pacifico700.000-1.3 milioni

America del Nord790.000-1.2 milioni

Persone che convivono con l’HIV/AIDS

1999 2000 2001 20032002

20

105

mili

oni d

i per

sone

25303540

5045

indica l'oscillazione intorno al valore stimato

Fonte: UNAIDS/WHO – AIDS epidemic update: December 2003

Aree esenti da malaria1-3 mesi4-6 mesi

Durata del periodo i trasmissione della malattia

Fonte: UNAIDS/WHO – AIDS epidemic update: December 2003

Diffusione della malaria in Africa

Aree esenti da malaria1-3 mesi4-6 mesi7-12 mesi

Durata del periodo di trasmissione della malattia

stupefacenti. Dal punto di vistadella sensibilizzazione sul tema, Eni ha aderito alla Global BusinessCoalition on HIV/AIDS, che sipropone di promuovere tra leimprese una maggioreconsapevolezza e un concretocoinvolgimento nella lotta all’AIDS.

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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Africa. I programmi hanno reso possibile nel 2003 lacostituzione di 34 cooperative nei settori agricolo, del-l’allevamento, e della pesca e determinato un nettomiglioramento delle condizioni di vita dei beneficiari.Il piano di sviluppo del progetto prevede la sua esten-sione a nuove aree, l’incentivazione della diversifica-zione produttiva, l’introduzione di ulteriori compo-nenti, quali la concessione del credito anche a singolisoggetti, agricoltori, giovani e gruppi di donne.

• In VENEZUELA, nella regione di Dación, il progetto disviluppo rurale integrato realizzato dall’Ong FUN-TAG (Fundación Técnico Agropecuaria de Guanape)con il supporto di Eni, prevede la concessione di cre-diti attraverso un Fondo Rotativo Comunitarioappositamente costituito. Dall’inizio del progettosono state promosse 39 iniziative di produzioneagricola e zootecnica che hanno contribuito a raf-forzare il tessuto produttivo e le opportunità di svi-luppo della regione.

Istruzione e formazioneNel campo dell’istruzione e formazione, lo sforzo del-l’Eni è indirizzato a promuovere sia una scolarizzazio-ne di base, che l’inserimento di giovani e di adulti nelmondo del lavoro, attraverso corsi di orientamentoprofessionale.In NIGERIA, ad esempio, Eni svolge ampi programmi diformazione e addestramento, integrati dalla conces-sione di borse di studio a vari gradi di istruzione, con-

tribuendo in tal modo ad aumentare il tasso di fre-quenza scolastica e a migliorare il livello di qualifica-zione professionale delle comunità. All’interno delproprio programma di alfabetizzazione, Eni ha avviatospecifici programmi, denominati ADAPTIVE SKILL ACQUISI-

TION e destinati a gruppi di donne e giovani, per favori-re il loro inserimento in attività e settori produttivi.Nel quadro dei programmi governativi, partecipa inol-tre a numerosi progetti, dalla costruzione e ristruttu-razione di scuole alla fornitura di attrezzature e mate-riale didattico.In BRASILE, Eni ha realizzato il programma di istruzione“ALFABETIZAÇÃO SOLIDÁRIA”, in collaborazione con le Univer-sità, il Ministero dell’Educazione, le municipalità inte-ressate e numerose imprese brasiliane e straniere. Lan-ciato nel 1997 sulla base di una partnership innovativatra queste istituzioni, il programma – rivolto principal-mente agli adolescenti delle province brasiliane con i tas-si di analfabetismo più elevati – era finalizzato, oltre cheal contenimento dell’abbandono scolastico, anche all’o-rientamento professionale. A questo scopo sono statiistituiti specifici corsi di formazione, messi a disposizio-ne degli studenti che avevano completato il modulo dialfabetizzazione. Il contributo dell’Eni si è concentratonegli stati di Bahia e Amazonas attraverso il supporto deidistretti rispettivamente di Bonito e Ipixuna .In ECUADOR, nella Provincia di Pastaza, viene dato sup-porto al sistema scolastico di base attraverso la forni-tura sia di materiale didattico, artistico e di strumenti

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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PROJECT, che ha sviluppato la coltivazione del riso sularga scala nello Stato del Bayelsa, attraverso la realiz-zazione di un’azienda modello con una produzioneannua di 30 tonnellate; il PROGRAMMA DI RECUPERO E

POTENZIAMENTO DEL VIVAIO ITTICO DI OGUTA, nello Stato diImo, che costituirà il principale centro di produzioneittica della Nigeria sud-orientale e contribuirà a soddi-sfare il fabbisogno della regione, in seguito allo svilup-po della produzione ittica da parte del Governo locale.

Attraverso L’EROGAZIONE DI MICRO-CREDITI Eni incentiva larealizzazione di piccole attività imprenditoriali autono-me che rispondano adeguatamente alle esigenze locali:• In PAKISTAN, la Compagnia si avvale della collaborazio-

ne dell’organizzazione non governativa TRDP (Thar-deep Rural Development Program) per la formazione dicomitati locali di sviluppo denominati Village Devel-opment Committees (nel solo 2003 ne sono stati costi-tuiti 154 con un’ampia rappresentanza femminile).Attraverso queste strutture, nel corso del 2003 sonostate attuate iniziative di microcredito per un totaledi 17.000 USD rivolte a oltre 90 destinatari operantiin settori quali l’agricoltura, la pesca, piccole attivitàcommerciali e artigianali.

• In NIGERIA, nell’ambito del già citato Progetto GreenRiver, è stato anche dato particolare impulso a pro-grammi di micro-credito (Green Card scheme) e di for-mazione gestionale, iniziative attuate in partnershipcon la Central Bank of Nigeria e la United Bank for

Ad esempio in Kazakhstan, paese che sotto il profilo ope-rativo rappresenta un’area nevralgica per la Compagnia,Eni si è fortemente impegnata nella realizzazione diinfrastrutture.In NIGERIA, nella regione del Delta del Niger, la Compa-gnia ha promosso diversi programmi di sviluppo agri-colo: il GREEN RIVER PROJECT che, attraverso appropriatetecnologie di coltivazione e trasformazione dei pro-dotti, promuove un impiego delle risorse naturali piùefficiente e compatibile con l’ambiente e una maggio-re autosufficienza delle comunità; il BURMA RICE FARM

Infrastrutture sociali in Kazakhstan Gli interventi realizzati nelPaese vengono concordaticon le autorità locali sullabase di specifiche esigenze e una parte di essi rientra neicontratti di production sharingstipulati.Nella regione del Caspio, tra i numerosi progetti socialirealizzati dall’Enicongiuntamente agli altripartner del PROGETTO

KASHAGAN, si evidenziano lacostruzione di un ospedalerurale, di tre scuole, del teatrolirico, del Museo delleScienze, la ristrutturazione diedifici pubblici e residenziali, la costruzione del Palazzo dei Matrimoni, struttura che funge anche da ufficioanagrafe. È inoltre in corso unprogramma di azioni rivolte al ripristino e miglioramento della costa, nonché interventiper estendere l’accesso all’acqua potabile.Nell’area della nuova capitaleAstana, è stato realizzato unvasto programma di operepubbliche e strutture socialipromosso direttamentedall’Eni, di cui alcune giàrealizzate, come la ristrutturazione e l’ampliamento di un centroricreativo per bambini nella

località di Baldauren, ed altrein fase di completamento,come la costruzione dellabiblioteca nazionale. Nel quadro degli interventidel PROGETTO KARACHAGANAK, le principali iniziativerealizzate nella regione di Uralsk-Aksai hannoriguardato la costruzione di un orfanotrofio, il completamento di centrisportivi, quali uno stadio e una piscina, laristrutturazione dellaRegional Philarmonic Hall e dell’antico RussianDrama Theater. È stato inoltre realizzato il Kazakh Drama Theater,struttura di 350 posticostituita da due edificidestinati rispettivamente a rappresentazioni teatrali e a manifestazioni e convegni.Anche in questa area sonostati effettuati importantiinterventi di ristrutturazionee costruzione di ospedali. In entrambe le regioni del paese interessate dalleattività petrolifere sono statirealizzati interventi per la fornitura di gas naturale in aree urbane e rurali non raggiunte dalla rete di distribuzione.

Il Green River ProjectTra i più importanti progetti di sviluppo rurale promossidall’Eni vi è il Green RiverProject, un programmaagricolo integrato per lo sviluppo di un sistema di produzione alimentare,sostenibile sotto l’aspettotecnico, socio-economico,organizzativo e ambientale,avviato nel 1987 in Nigerianell’area del Delta del Niger.Attraverso l’adozione di appropriate tecniche di coltivazione, lo sviluppodell’itticoltura, l’introduzione

di piccole attrezzaturemeccaniche per le operazioniagricole e il trasporto diderrate, dal suo avvio a oggi il progetto ha migliorato lecondizioni di vita di circa200.000 persone (oltre 28.000famiglie), che hanno potutoraddoppiare i raccolti e,conseguentemente, i propriredditi, e ha contribuito anchea migliorare in misurasignificativa i rapporti con lediverse comunità coinvolte.Recentemente è stato datoparticolare impulso a

programmi di micro-credito e di formazione gestionale. Al fine di aumentareulteriormente le reseproduttive e i redditi deibeneficiari sono statipotenziati i programmi disviluppo agricolo attraverso lapartecipazione delle comunitàe lo sviluppo istituzionale per la promozione delle seguenti attività:• sviluppo dell'acquacoltura

in aree di acqua dolce e salmastra e introduzione di nuove tecniche di pesca;

• estensione delle produzioniagricole già avviate;

• sviluppo dell'allevamento, in particolare caprino e avicolo;

• costituzione di cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e sviluppo di piccole imprese;

• promozione dell'occupazionegiovanile;

• meccanizzazione e supporto al trasporto fluviale;

• introduzione di piani di gestione e conservazionedelle mangrovie.

Il Delta del Niger e le aree interessate dal progetto

Fiumi

Stati

Pianure costiere sabbiose

Pianure del Delta

Pianura alluvionale di depressione

Zona alluvionale

Foresta Mangrovia

Pianura costiera occidentale

Spiagge e isole di barriera

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CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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accademico, l'industria e il settore della PubblicaAmministrazione, la Fondazione svolge un ruolo atti-vo e propositivo nella ricerca di soluzioni per concilia-re sviluppo economico e protezione dell'ambiente.In ITALIA Eni collabora da circa dieci anni con l’Ammini-strazione del Comune di Ravenna e la Regione EmiliaRomagna sulle tematiche inerenti all’armonizzazionedelle attività industriali con la tutela ambientale, con l’o-biettivo di promuovere e approfondire le attività di stu-dio, monitoraggio e tutela del territorio attraverso l'im-piego delle tecnologie più avanzate. Questa collabora-zione si sostanzia in: realizzazione di rilievi per il moni-toraggio delle variazioni della costa, raccolta di datimeteomarini in collegamento con la Protezione Civileper la previsione di eventi estremi, programmazione distudi e specifici interventi tesi alla difesa dei litorali.Sempre in Italia, infine, Eni sostiene da alcuni anniPuliamo il Mondo, edizione italiana organizzata daLegambiente di “Clean up the World”, la principale ini-ziativa internazionale di volontariato ambientale. L’i-niziativa, che con il supporto dell’Agenzia per l’Am-biente delle Nazioni Unite, UNEP, si svolge in 124 pae-

si, ha l’obiettivo di recuperare aree urbane verdi erisponde alla necessità ed alla voglia dei cittadini diprendersi cura del proprio territorio. All’ultima edi-zione dell’evento, in Italia hanno aderito 1.700 ammi-nistrazioni comunali, 1.000 scuole e 1.000 associazio-ni, con circa 650.000 cittadini impegnati direttamentenella riqualificazione di circa 3.800 aree.In NIGERIA, l’impegno della Società, oltre che essererivolto a una gestione responsabile dell’impattoambientale delle proprie attività operative, compren-de anche specifiche iniziative di protezione e conser-vazione mirate a ridurre i rischi per le comunità localie a migliorarne le condizioni di vita. Tra questi si segna-la il finanziamento del PIANO INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI

RIFIUTI SOLIDI URBANI DELLA CITTÀ DI PORT HARCOURT, la cuipopolazione è triplicata nel corso dell’ultimo decen-nio, e gli interventi per il CONTROLLO DELL’EROSIONE COSTIE-

RA DEL CENTRO ABITATO DI BRASS, soggetto a inondazioniperiodiche, attraverso la costruzione di barriere di pro-tezione contro l’avanzata del mare.

Promozione della cultura e delle artiEni intrattiene stretti e costanti rapporti con il mondodella cultura, espressione fondamentale delle comunitàin cui opera, favorisce gli scambi culturali e la valorizza-zione del patrimonio artistico: promuove l’organizza-zione di mostre, sostiene istituzioni musicali, partecipaa progetti di restauro e a campagne di scavi archeologici.Buona parte dell’impegno in questo campo si concretiz-za in ITALIA, anche se nel corso degli anni diverse sono sta-te le iniziative promosse nei paesi di interesse operativo.Il sostegno alle principali istituzioni culturali nelle areedove Eni è presente risponde a obiettivi societari diimmagine; in particolare, l’adesione a diverse fondazio-ni musicali italiane sottolinea la scelta di legare l’imma-gine aziendale a un settore culturale di assoluto presti-gio. In particolare Eni sostiene come socio fondatore laFONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA, la FONDAZIONE DEL TEATRO LA

FENICE DI VENEZIA e l’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA DI ROMA. La Compagnia, inoltre, detiene con altre prestigiose istitu-zioni musicali un consolidato rapporto di collaborazione,che si esprime attraverso la sponsorizzazione di singolemanifestazioni come i FESTIVAL DI RAVENNA E DI SPOLETO, i con-certi del FAI, il sostegno della stagione lirica e concertisticaal TEATRO DELL’OPERA DI ROMA e alla FONDAZIONE DEL TEATRO REGIO

DI TORINO, al CARLO FELICE DI GENOVA e la sponsorizzazione dellaSTAGIONE LIRICA E CONCERTISTICA DEL TEATRO COMUNALE DI FERRARA.Eni collabora alla valorizzazione del patrimonio artistico eculturale del nostro paese sostenendo importanti istituzio-

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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tessile, oltre che un’istruzione primaria. Nell’ottica difavorire il processo di sviluppo delle comunità sonostati organizzati anche corsi di gestione e finanza peruna migliore qualificazione degli esponenti dei comi-tati locali di sviluppo. Infine, grazie alle attività delComputer Training Center istituito nella città di Jhan-gara, circa 100 studenti hanno potuto conseguire nel2003 un diploma nel settore informatico.

Salvaguardia dell’ambienteUn altrettanto importante impegno viene dedicatodall’Eni alla salvaguardia ambientale. La Compagniaoltre a condurre le sue attività nel pieno rispetto dellenorme e dei più elevati standard internazionali, pro-muove interventi volti alla conservazione e protezionedegli ecosistemi.In questo settore, di significativa importanza è l’attivi-tà svolta dalla FONDAZIONE ENI ENRICO MATTEI nel cam-po delle tematiche relative allo sviluppo sostenibile eall’impatto delle attività economiche sull'ambiente.Istituita nel 1989 dalle società del Gruppo Eni con l'o-biettivo di promuovere l'interazione tra il mondo

musicali tradizionali, sia di pasti per integrare l'appor-to nutrizionale degli alunni. A livello di istruzionesecondaria vengono sostenuti i costi dei salari degliinsegnanti per consentire agli studenti di frequentarele scuole locali e sono state istituite borse di studio uni-versitarie per agevolare l’inserimento dei giovani nellavita delle comunità. Infine sono stati realizzati corsi digestione, finanza e amministrazione per i leader dellecomunità per promuovere una maggiore capacità disviluppo autonomo.In PAKISTAN Eni prosegue il suo impegno in campo for-mativo nei 3 filoni di attività che lo caratterizzano:istruzione di base, addestramento professionale e for-mazione nel settore dell’Information Technology. Nel-l’ambito dell’istruzione primaria, ad oggi gli interven-ti hanno riguardato la costruzione di 5 nuove scuole eil sostegno a comitati di gestione scolastica per garan-tire l’insegnamento anche in zone remote. Sono statirealizzati corsi di formazione per le donne presso cen-tri professionali già istituiti in collaborazione conl’OMS, mirati all’acquisizione di competenze specifi-che per svolgere un mestiere, soprattutto in campo

L’impegno Eni a favore delle comunità in Venezuela

Eni è presente nel Paese sin dal 1967 e le numeroseiniziative nelle quali ècoinvolta riguardano sia l’areadi attività operativa di Dación,che le attività svolteattraverso l’Humanitarian Aid Fund, appositamentecostituito per fronteggiarel’emergenza dell’alluvione del dicembre 1999. Il Fondoha realizzato progetti di sviluppo volti a contribuirealla ricostruzione di unsistema economico e socialeautonomo nelle aree colpite.Sulla base dei risultati e dell’esperienza conseguiti, è stato successivamentecostituito l’Integrated SocialInvestment Fund, che forniscesostegno a progetti di sviluppo sostenibile

attraverso il coinvolgimentodi Ong locali. A supporto della Compagnia operal’Associazione SOCSAL(Servicio de Apoyo Local) con il compito di assistere le Ong interessate allarealizzazione dei progetti.Gli interventi promossi hannoriguardato prevalentemente i settori dell’istruzioneprimaria, della formazioneprofessionale, delmicrocredito per l’avvio di piccole iniziativeimprenditoriali,dell’assistenza sanitaria.Recentemente sono statepromosse dalla Compagniadiverse iniziative. In camposanitario, attraverso l’OngAVESA (AsociaciónVenezolana para una

Educación SexualAlternativa), Eni sostiene, in collaborazione con UNDP e Croce Rossa Italiana, un PROGETTO DI ASSISTENZA

SANITARIA che si concentrasulla rieducazione giovanileed in particolare sulleproblematiche sessualidell’adolescenza (gravidanzeprecoci, paternità nonresponsabile, violenze)indicate dal National Councilfor Rights e dall’UNICEF comeprioritarie e urgenti nel paese.Il progetto, che si realizza sianella regione di Dación che inaltre aree del paese (lamunicipalità di Pedro Gualnello Stato di Miranda enumerosi distretti nello Statodi Vargas), ha portato allaformazione di 133 educatori

e di 250 giovani impegnati in azioni di prevenzione e nella promozione dicomportamenti responsabili. Relativamente allo svilupposociale, nella regione diDación, Eni sostiene unPROGETTO DI SVILUPPO RURALE

INTEGRATO, attraverso l’OngFUNTAG (Fundación TécnicoAgropecuaria de Guanape). Il progetto prevedel’incremento dello svilupporurale attraverso ilrafforzamento delle capacitàindividuali e comunitarie inambito agricolo e zootecnico,la creazione ed ilconsolidamento di unitàproduttive, l’attività diformazione, la concessione di crediti attraverso un FondoRotativo Comunitario,

la salvaguardia ambientale. Il progetto ha consentito difornire assistenza tecnica a 56 unità produttive,determinando benefici direttie indiretti per unapopolazione di circa 2.000 persone.Per quanto attieneall’istruzione e formazione,nell’area di Dación laCompagnia, attraverso l’IRFA(Instituto Radiofónico de Fe yAlegría) supporta dal 2002 unPROGRAMMA DI FORMAZIONE

INTEGRATA per gli adulti rivoltaa fornire sia una preparazionescolastica di base eoccupazionale, sia elementi di educazione sanitaria e di salvaguardia ambientale.Inoltre, nell’area di Caracas enello Stato di Vargas, Eni

sostiene PROGETTI FINALIZZATI A

DIFFONDERE LE NUOVE TECNOLOGIE

INFORMATICHE alle quali unalarga fascia della popolazionenon ha ancora accesso,attraverso la fornitura dicomputer alle scuole, corsi diformazione rivolti ai giovani eagli insegnanti e finanziamentia microimprese.Infine, la Compagnia hapromosso, attraverso l’OngFundación OGA e in collaborazione con ilMinistero dell’Istruzione e conil Consiglio Nazionale per laCultura, LA DIFFUSIONE A LIVELLO

NAZIONALE DELLA CONOSCENZA

DELLA CULTURA PRE-ISPANICA

nelle scuole elementari,finanziando la distribuzionedi materiale educativo in 800 scuole.

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Milano

PaviaTorino

Genova

Livorno Firenze

BolognaFerrara

Ravenna

VeneziaMantova

Spoleto

Ancona

Roma

NapoliTaranto

Gela

Cagliari

BrindisiPotenza

vità

ttività sorizzazioni

ponsorizzazioni

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO LOCALE

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di Crotone, nell’ambito del Parco Archeologico delpromontorio di Capo Colonna, Eni sta collaborandocon diverse istituzioni nazionali per la realizzazionedi interventi di tutela e di salvaguardia della colonnasuperstite del tempio di Hera Lacinia.Tra le iniziative di restauro e tutela del patrimonioartistico più significative realizzate in questi annimerita di essere citata la partecipazione della Com-pagnia, con il proprio know-how e le proprie capaci-tà tecnico-scientifiche e finanziarie, all'imponentelavoro di RESTAURO E DI CONSERVAZIONE DELLA FACCIATA DEL-

LA BASILICA DI SAN PIETRO in Vaticano, in occasione delleCelebrazioni per il Giubileo del 2000. Il supportoscientifico e tecnologico dell'Eni ha riguardato lamessa a disposizione delle necessarie conoscenze ecompetenze, lo svolgimento delle ricerche, delleanalisi e delle attività di laboratorio, l'elaborazionedei dati, la formazione del personale ed ogni suppor-to necessario agli interventi realizzativi, nonché ilmonitoraggio dello stato di conservazione della stes-sa facciata e della cupola.

ni operanti nel settore e la sponsorizzazione di mostre edesposizioni d’arte.Nel quadro del rapporto di collaborazione con il Palaz-zo Ducale di Genova, Eni ha sponsorizzato la mostra “EL

SIGLO DE LOS GENOVESES” e, più recentemente, l’esposizio-ne “GRANDE PITTURA GENOVESE DALL’ERMITAGE: DA LUCA CAMBIA-

SO A MAGNASCO”, che ricostruiva attraverso dipinti, dise-gni e documenti i rapporti tra Genova e la corte di Pie-troburgo nel corso del XVIII secolo.Sempre a Genova, Eni è partner ufficiale di “GENOVA

2004, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA”, partecipandocosì ad un evento importante che coinvolge una cittàin cui svolge da anni una proficua e strategica attivitàoperativa. Tra le manifestazioni previste Eni è lo spon-sor principale della "Paganiniana", la quinta edizionedella rassegna organizzata dal Comune di Genova conla collaborazione della Fondazione Teatro Carlo Feli-ce, la Giovine Orchestra Genovese e il ConservatorioNiccolò Paganini. Nel 2002 è stata uno degli sponsor della mostra “GON-

ZAGA. LA CELESTE GALERIA”, che ha riportato in esposizio-ne a Mantova dai musei di tutto il mondo, per la pri-ma volta dopo quattro secoli, decine di capolavoriun tempo appartenenti alla collezione Gonzaga,oggi dispersa.In Basilicata, a Potenza, è stata realizzata in collabo-razione con la Soprintendenza Archeologica dellaBasilicata una mostra per la valorizzazione dei reper-ti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi per l’o-leodotto che collega Viggiano a Taranto. Sono statirinvenuti oltre 100 siti, costituiti principalmente danecropoli e da insediamenti enotri e greci. Nell’area

• sviluppare tecnologie sempre più sicure e di bassoimpatto ambientale;

• potenziare la capacità di prevenzione di rischi di con-taminazione dei suoli;

• garantire elevati standard ambientali nelle attivitàsvolte in ambienti estremi;

• accrescere l’efficienza energetica e migliorare lagestione sostenibile della risorsa acqua in tutti gliimpianti;

• aumentare il livello di prevenzione di oil spill nei tra-

Principi e obiettivi

Nello svolgimento delle attività di business Eni siimpegna a limitare l’impronta ambientale sia delleattività minerarie che del downstream. A tal fine uti-lizza avanzate procedure di risk assessment dell’inte-ro ciclo operativo per prevenire e controllare il suoimpatto sul territorio e per proteggere e conservarela biodiversità.In tale ambito gli obiettivi fondamentali dell’Eni sono:

Tutela dell’ambiente

In una società sempre più informata e consapevole i temi della prevenzione e della protezioneambientale connessi alla produzione industriale richiedono attenzione ed efficacia crescenti da parte delle istituzioni e degli operatori economici. Le più recenti normative europee (es. Integrated Pollution Prevention and Control, Water Directive,Emissions Trading, ecc.), poi recepite a livello nazionale, sono una chiara attestazione di questatendenza. Le problematiche ambientali, inoltre, si arricchiscono progressivamente di nuovi temi e richiedono alle imprese un continuo ampliamento e affinamento delle metodologie per il monitoraggio e il controllo degli impatti ambientali delle attività produttive, in un quadro di sostenibilità globale.

Spesa per la tutela ambientale La salvaguardia dell’ambienteha rappresentato nel 2003 il65,4% della spesa globale HSE,raggiungendo il livello di605,3 milioni di euro, con unincremento del 5,5% rispettoall’anno precedente. Le spesecorrenti rappresentano il 73%(443 milioni di euro) erisentono in particolaredell’intensa attività di

bonifica avviata all’interno delGruppo negli ultimi anni.La composizione della spesaambientale mostra che circa il34% è dedicato alla tutela delsuolo e ai ripristini ambientali(205 milioni di euro), il 21,2%al trattamento dei rifiuti(128,1 milioni di euro), il14,2% alla gestione delleacque di scarico (85,8 milioni

di euro) e il 10,2% allaprotezione dell’aria e delclima (61,7 milioni di euro).

Composizionedella spesa ambientale 2003

Rumore 0,2 %Ripristini ambientali 6,5%

Suolo e bonifiche 27,3 %Rifiuti 21,2 %Acqua 14,2 %Aria 10,2 %

Altro 10,5 %Formazione 0,1 %Comunicazione 0,7 %Gestione ambientale 6,0 %R&S 3,1 %

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

TUTELA DELL’AMBIENTE

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Sede attività

Sede di attività e di sponsorizzazioni

Sede di sponsorizzazioni

Sponsorizzazioni e sedi operative Eni in Italia

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TUTELA DELL’AMBIENTE

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sporti e nella distribuzione e i sistemi di risposta aeventuali emergenze;

• promuovere usi finali a basso impatto ambientale.Al fine di ottenere una gestione coordinata, omogeneae integrata dei temi HSE, Eni ha definito un Modello diSistema di Gestione HSE di Gruppo ispirato ai piùavanzati standard internazionali e che fa riferimentoalle linee guida HSE di Gruppo (per maggiori dettaglivedi pag. 28)Il modello, che rappresenta l’evoluzione dei sistemi digestione nati negli anni ’90, si propone di costituire,per le divisioni dell’Eni e tutte le Società controllate, inItalia e all’estero, il riferimento in merito ai sistemi digestione HSE, e di diffondere un ciclo gestionale uni-forme per consolidare e valutare le performance HSE edefinire nuovi obiettivi, in un’ottica di miglioramentocontinuo e sostenibilità.

La formazione

Nell’ambito delle attività di formazione HSE promossedall’Eni, l’impegno della Compagnia in campoambientale è volto a promuovere la conoscenza e ilmiglioramento del funzionamento dei sistemi digestione ambientale, nonché l’identificazione e lamitigazione dell’impatto delle attività operative suambiente e territorio.

Vengono svolti corsi che preparano alla conduzione diaudit dei sistemi di gestione ambientale, diffondono laconoscenza degli iter autorizzativi (Valutazione diImpatto Ambientale e Valutazione Ambientale Strate-gica) e introducono ai principi metodologici dell’Ana-lisi del Ciclo di Vita.Infine, particolare attenzione è posta anche ai pro-blemi di sostenibilità ambientale globali (quali svi-luppo sostenibile, Cambiamenti Climatici, Protocol-lo di Kyoto) e delle azioni di risposta dell’Eni a questitemi. (Per un quadro complessivo dell’impegno Enisulla formazione HSE, vedi pag. 37)

Consumi energetici

Il Gruppo Eni consuma energia primaria sia diretta-mente, nei propri impianti di conversione dei com-bustibili in energia finale, sia indirettamente, attra-verso l’acquisto da terzi di elettricità e vapore.Nel 2003 il consumo diretto di energia primaria intutte le operazioni, italiane e estere, è stato di 10.122ktep, il 7,6% in più rispetto all’anno precedente. Que-sto aumento è dovuto, in primo luogo, ai maggioriconsumi connessi all’espansione della produzione diidrocarburi (+6,1%), soprattutto all’estero, e all’invec-chiamento medio dei giacimenti, e, in secondo luogo,all’espansione, da parte di EniPower, della produzio-ne di energia elettrica da immettere nella rete nazio-nale. A livello nazionale, i consumi di energia prima-ria sono invece rimasti sostanzialmente invariati.Eni dedica grande attenzione al risparmio energeti-co negli impianti. Laddove la domanda concomi-tante di energia elettrica e vapore lo ha consentito –in particolare nelle raffinerie e negli impiantipetrolchimici – sono stati realizzati impianti dicogenerazione, le cui efficienze energetiche sonomolto alte e possono anche superare l’80%. Taliimpianti rappresentano una quota rilevante delprogramma di ampliamento della nuova capacitàdi generazione termoelettrica di EniPower e contri-buiscono, quindi, ad accrescere il rendimentomedio di generazione elettrica degli impianti.Anche nel settore del trasporto e della distribuzio-ne del gas Eni realizza importanti interventi dirisparmio energetico. Nelle centrali di compressio-ne gas sono state installate turbine di derivazioneaeronautica, ad alta efficienza, per ridurre i consu-mi energetici del trasporto gas.

Dichiarazione Ambientale della Raffineria di Venezia

In conformità con il Regolamento ComunitarioCE 761/01 del 2001 che introduce il sistemacomunitario di eco-gestionee audit (EMAS), nel 2003 è stata pubblicata la primaedizione della DichiarazioneAmbientale della Raffineriadi Venezia. Il conseguimentodella "Registrazione EMAS"per l’impianto di Venezia,prima raffineria in Italia e tra le prime in Europa, è il risultato del comuneimpegno di tutto il personale aziendale

coinvolto. Tale risultato si configura come unospeciale traguardonell’impegnativo "percorsoambientale" sviluppato negliultimi anni dalla Raffineria di Venezia, in linea con le politiche dell’Eni efinalizzato all'ottimizzazionedelle prestazioni ambientaliattraverso l'adozione di specifici obiettivi di miglioramento, coerenticon la propria natura,dimensione ed interazionesull'ambiente e il territoriocircostante.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

TUTELA DELL’AMBIENTE

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un leggero aumento (1,3%) rispetto al valore dell’an-no precedente, aggiornato in accordo con le metodo-logie del Protocollo Eni.

Acqua

La gestione sostenibile della risorsa acqua comportaper l’industria l’attenzione ai risparmi possibili negliusi e al trattamento degli scarichi per ridurre la con-centrazione degli inquinanti.Nel 2003 Eni ha registrato una diminuzione dei con-sumi di acqua del 21,2%. La riduzione dei prelievi idri-ci ha riguardato la chimica e la raffinazione; in parti-colare i consumi si sono ridotti del 30% nella divisio-ne R&M, anche per effetto di specifici progetti di recu-pero delle acque di processo trattate.Il 92% dell’acqua utilizzata nelle attività industriali ècostituita da acqua di mare. I volumi trattati ammon-tano a 190 Mm3, con una riduzione del 42,6% rispettoal 2002 a causa della contrazione delle attività in alcu-ni settori. In Italia il parametro COD, un indice delcontenuto globale di inquinanti, è diminuito del 27%rispetto all’anno precedente.

Aria

I maggiori impatti ambientali sull’atmosfera derivan-ti dalle attività Eni riguardano le emissioni di gas ser-ra (GHG) e le emissioni acide (composti ossigenati del-lo zolfo e dell’azoto), derivanti dalla combustione.Nel 2003 le emissioni in atmosfera dei principali inqui-nanti e dei gas serra sono rimaste sostanzialmente sta-bili. Con riferimento alle emissioni acide, Eni ha otte-nuto la riduzione del 4,1% di NOx e SO2 e del 33,9% diquelle di particolato (PST), attraverso l’utilizzo di unmix di combustibili più centrato sul gas naturale.

Le emissioni di sostanze volatili (NMVOC) sono inveceaumentate rispetto all’anno precedente (+14,8%), aseguito dell’accresciuta produzione di idrocarburi (leattività minerarie sono infatti responsabili per oltre idue terzi di tali emissioni).Per quanto concerne i GHG, nel 2003 l’applicazionedel Protocollo Eni di contabilizzazione delle emissio-ni ha permesso di migliorare la rendicontazione, intermini di completezza e di accuratezza delle stime,con la ridefinizione dei dati storici. Nel 2003 le emis-sioni totali GHG sono state pari a 52,6 Mt CO2 eq, con

CO da combustione

CO eq da flaring,venting e metano

Emissioni totali di GHG

1999 2000 2001 20032002

45

30

15

60 Mt CO eq2

2

2

Scarichi idrici - COD

24

18

6

12

30 kt

1999 2000 2001 2002 2003

Emissioni atmosferiche 2003

GHG Potenziale di acidificazione CO PST NMVOC(MtCO2eq) (tSO2eq) (t) (t) (t)

Exploration & Production 30,11 58.729 64.245 4 44.830

Gas & Power 7,55 25.859 5.198 912 2.772

Refning & Marketing 7,68 39.886 2.568 1.528 11.924

Petrolchimica 4,07 6.602 3.407 196 5.604

Ingegneria e Costruzioni 0,64 10.208 7.567

Altre attività 2,53 9.503 253 160 220

Totale Eni 52,58 150.787 83.238 2.800 65.350

Variazione % rispetto al 2002 1,3 (4,1) 1,4 (33,9) 14,8

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TUTELA DELL’AMBIENTE

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Rifiuti

Nel 2003 la produzione di rifiuti (pericolosi e non) èstata di 2.868 kt. L’avvio di numerose azioni di bonifi-ca e di messa in sicurezza di siti e aree contaminate inItalia, in linea con il D.M. 471/1999, ha determinatoun incremento consistente, in quanto tali operazionispesso comportano la produzione di elevate quantitàdi reflui liquidi, classificati come rifiuti, che vengonoprevalentemente avviati a trattamento biologico. Lacrescita continuerà nei prossimi anni, a seguito dellosviluppo dei programmi di bonifica, sempre più con-centrati nel recupero ambientale delle aree contami-nate. Dei rifiuti non provenienti da bonifiche, circa il27% viene riutilizzato, il 42% è avviato a discarica, il 4%incenerito e la restante quota è sottoposta ad altritrattamenti.

Progetti per la gestionedell’acquaNel settore upstream la problematica della gestionedell’acqua viene affrontata in diversi modi: lo sviluppo di tecnologie e prodottiper il contenimento dellaproduzione di acque a fondopozzo; il trattamento e/o il riciclo nel giacimentodelle acque estratte; la valorizzazione delle acqueprodotte come risorsa idrica; il monitoraggio ambientale. A tal fine sono stati avviatidiversi progetti. L’obiettivo del progettoDOWNHOLE WATER/OIL

SEPARATION TECHNOLOGY

è la realizzazione di un sistemadi separazione acqua-olio a fondo pozzo con reiniezionedell’acqua prodotta a unlivello sottostante a quelloproduttivo, con unaconseguente riduzione dellaproduzione di rifiuti e unminor consumo energetico. Il progetto ENVIRONMENTAL

RISK MANAGEMENT SYSTEM

è finalizzato allapredisposizione di un sistemaintegrato per l’analisi e la gestione dell’impattoambientale associato alloscarico offshore di reflui diperforazione e produzione. Il progetto PROCESSI AVANZATI

DI TRATTAMENTO ACQUA E OLIO

ha lo scopo di validare nuovetecnologie per il trattamentodei fluidi di pozzo checonsentono di rimuovere la frazione idrocarburicadall’acqua di strato fino a concentrazioni di 10 ppm e,per le acque semioleose, la possibilità di ottenere acqua a valle del trattamento, con un contenuto di olioinferiore a 5 ppm.

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TUTELA DELL’AMBIENTE

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Tutela del suolo

Molti siti industriali hanno una storia produttiva diparecchi decenni e, pertanto, la contaminazione delsuolo è il risultato dell’impatto cumulativo dellevarie attività che si sono succedute nel tempo. Conesclusione dei rilasci accidentali, le attività produtti-ve in corso contribuiscono in misura marginale allacontaminazione del sito, in quanto la tutela del suoloè parte integrante della progettazione e della gestio-ne degli impianti.L’impegno di Eni in questo ambito si articola secondotre direttrici: bonifica dei siti contaminati, ricerca esviluppo di nuove tecnologie di monitoraggio, pre-venzione e intervento e ripristini ambientali.

BonificheLe attività di bonifica sono, nella maggior parte deicasi, complesse e si sviluppano, in accordo con la nor-mativa vigente, attraverso una sequenza di fasi pro-gettuali e operative che comprende: la DEFINIZIONE DEL

PROGETTO, mediante l’analisi ambientale preliminare,il piano di caratterizzazione, l’elaborazione del pro-getto preliminare e definitivo; l’ACQUISIZIONE DELLE

AUTORIZZAZIONI relative alle predette attività da partedella pubblica amministrazione; l’ESECUZIONE DEL PRO-

GETTO, tenendo conto delle prescrizioni ricevutedurante l’iter istruttorio; l’OTTENIMENTO DELLA CERTIFICA-

ZIONE di avvenuta bonifica; il REPORTING E IL CONTROLLO intutti le fasi del processo.

Ricerca e SviluppoLa Compagnia ha avviato numerosi progetti diricerca rivolti allo sviluppo di tecnologie innovati-ve sia per prevenire l’inquinamento dei terreni che

Altri trattamenti 32,0 %Avviati in discarica 27,2 %Inceneriti 14,7 %Riutilizzati 26,1 %

Altri trattamenti 25,5 %Avviati in discarica 47,0 %Inceneriti 0,8 %Riutilizzati 26,7 %

Rifiuti pericolosi da attivitàproduttive Italia - Destinazioni finali

Rifiuti non pericolosi da attivitàproduttive Italia - Destinazioni finali

per bonificare i siti inquinati. Eni Ambiente, Snam-progetti e EniTecnologie sono direttamente impe-gnate nel campo della decontaminazione di suoli efalde acquifere, con interventi che vanno dallacaratterizzazione dello stato di contaminazionedel sito alla valutazione dei rischi sanitari eambientali e, ove necessario, alla bonifica del sito.L’esperienza maturata in questo campo ha consen-tito la predisposizione di progetti di ricerca speci-fici che hanno permesso di sviluppare tecnicheinnovative di bonifica del suolo. Per accrescere lecompetenze e la capacità di sperimentazione deitrattamenti, EniTecnologie ha realizzato un labora-torio specializzato nella messa a punto e nell’im-piego di apparati di simulazione per la validazionedelle operazioni.

Ripristini ambientaliA conclusione della realizzazione di un’opera – chiusu-ra di un pozzo petrolifero, di un cantiere, di una posacondotte, etc. – Eni dedica grande cura al recupero delterritorio e, ove possibile, alla sua riqualificazione.In particolare, nella costruzione dei gasdotti è postagrande attenzione alla salvaguardia degli ecosistemiattraverso azioni combinate di mitigazione e di ripri-stino ambientale. Gli interventi di ripristino forestali eagricoli comprendono tutte le opere necessarie a rista-bilire le originarie destinazioni d’uso.

Le soluzioni tecniche adottate per la realizzazione del-le infrastrutture e la programmazione dei ripristinirendono l’impatto sul territorio temporaneo, in rela-zione ai tempi di crescita delle specie impiegate. Pro-prio per ridurre al minimo questo periodo, gli inter-venti sono eseguiti immediatamente dopo la posa inopera della condotta, compatibilmente con la sceltadel periodo più opportuno per l’esecuzione dei lavoridi semina e piantumazione.

Spesa per la tutela del suolo nel 2003 (migliaia di €)

Bonifiche Ripristini Totale

Exploration & Production 32.231 3.510 35.741

Gas & Power 6.733 30.765 37.498

Refning & Marketing 59.713 469 60.182

Petrolchimica 12.299 409 12.708

Ingegneria e Costruzioni 329 186 515

Altre attività 58.315 0 58.315

Totale Eni 169.620 35.339 204.959

Programmi di bonifica

Il Gruppo Eni ha in corso un intenso programma di bonifica. Nel 2003 la spesaper questi progetti èulteriormente aumentata –169,6 milioni di euro, con unincremento del 20% rispettoall’anno precedente – sia perché il portafoglioprogetti si è ampliato siaperché molti progetti hannoraggiunto la fase esecutiva.Il settore E&P ha avviatonuovi progetti diriqualificazione di areeminerarie in Italia eall’estero e ha svoltoindagini ambientali su ex aree minerarie. Per i prossimi anni è previstoil proseguimento di questa attività in Italia e un’intensificazioneall’estero.L’attività di bonifica nelsettore R&M riguarda leraffinerie, i depositi attivi, i siti dismessi e la rete dipunti vendita di carburanti,

per i quali si procede allarimozione delle strutture e all’accertamento dellaqualità del sottosuolo. Nel2003, sono stati presentati,tra l’altro, i progetti definitividi bonifica delle raffinerie di Priolo, Gela e Sannazzaro,i piani di caratterizzazionedelle raffinerie di Venezia e Livorno e il progettopreliminare di bonifica della raffineria di Taranto.Nel petrolchimico, la societàSyndial è impegnata in diversi progetti di riqualificazioneambientale di areeproduttive, come PortoMarghera, Priolo e PortoTorres, e delle aree dismesse,quali Gela, Manfredonia,Mantova e Crotone.

Biodiversità

Nell’ambito dell’impegno dell’Eni per assicurare laprotezione dell’ambiente e del territorio, ha granderilievo il tema della conservazione della biodiversità,anche in considerazione della pluralità di contesti neiquali la Compagnia si trova ad operare.Con l’obiettivo di assicurare che le operazioni possanoessere effettuate con minimi impatti ambientali, è di

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TUTELA DELL’AMBIENTE

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grande importanza sviluppare metodologie che con-sentano di ottenere segnali precoci di stress nell’am-biente e negli esseri viventi che lo popolano.Nel settore E&P è stata avviata una serie di iniziative perdefinire le migliori pratiche per la tutela della biodiver-sità nell’ambito del core business. Tali iniziative preve-dono anche l’identificazione di stakeholder con compe-tenze tecnico-scientifiche e interessi nel territorio dacoinvolgere nella definizione delle strategie di protezio-ne della biodiversità.

BiomarkerNelle valutazioni della biodiversità un segnale dellivello di contaminazione è costituito dai cosiddettibiomarker, indicatori del livello di rischio eco-tossi-cologico, che consentono di valutare le risposte bio-chimiche generate da un organismo nei confronti diun agente chimico.Il monitoraggio basato sui biomarker forniscemaggiori informazioni sull’effettivo danno biolo-gico, valutando in vivo, anche in situazioni diinquinamento cronico, l’impatto ambientale sugliorganismi autoctoni presenti nell’ecosistema inda-gato. I continui progressi in questo campo rende-ranno disponibile una gamma crescente di bio-marker, in grado di funzionare come sensori dellostato dell’ecosistema.

I progetti BioAgri e BioMare Eni ha avviato due progetti,uno onshore e l’altro offshore,basati sull’utilizzo deibiomarker.Il Progetto BIOAGRI è statosviluppato per l’utilizzo dibiomarker nel monitoraggioeco-tossicologico dell’areadella Centrale Olio di Vald’Agri. L’iniziativa, conclusanel 2001, ha definito unprotocollo applicativo dimonitoraggio di aree onshoredi esplorazione e produzionedi idrocarburi. Grazie alprogetto è stato possibileindividuare gli organismibioindicatori e i biomarker

che meglio rispondono agliipotetici impatti delle attivitàpetrolifere e mettere a puntole metodiche di biomarker dautilizzare nel monitoraggio diaree onshore di interesse Eni. I risultati ottenutidall’indagine condottasull’area del Centro OlioMonte Alpi di Viggiano nonhanno evidenziato nelle zonelimitrofe all’impiantoalterazioni biologicheimputabili alle attivitàpetrolifere. SuccessivamenteEni ha avviato l’applicazionedel protocollo al Centro Olio di Trecate.

Il Progetto BIOMARE è statorealizzato per il monitoraggioambientale delle attivitàoffshore attraverso l’utilizzo di biomarker. L’obiettivo è lamessa a punto di unatecnologia innovativa eintegrata di biomonitoraggioambientale attraversol’individuazione di biomarkerspecifici dei contaminantiprovenienti dall’industriapetrolifera e rappresentatividelle specie marine autoctonepotenzialmente interessatedalle attività petrolifere. Ilrisultato atteso dal progetto èla realizzazione di un modello

semplificato di classificazionedei livelli di esposizione e di rischio eco-tossicologico di organismi marini esposti acomposti derivanti da attivitàestrattive di idrocarburi. Il progetto si propone inoltredi verificare e validare lemetodiche di monitoraggioeco-tossicologico di attivitàoffshore basate sull’uso dibiomarker animali. La duratadel progetto è di tre anni. Sonostati coinvolti come partnerNorsk Agip, RF-RogalandResearch, Laboratorio CentroAkvamiljø e le Università degliStudi di Siena e Bologna.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

TUTELA DELL’AMBIENTE

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Progetti sulla biodiversitàAGRIBIODIVERSITY

Il progetto, sviluppato nell’area di produzione petro-lifera della Val D’Agri, sita in parte all’interno di areeprotette, mira a definire uno strumento metodologi-co per la caratterizzazione e il monitoraggio della bio-diversità floro-faunistica, che possa essere validato incontesti analoghi consentendo così di sviluppare unametodica immediatamente applicabile. L’iniziativa, di durata triennale, è sponsorizzata da Eni eShell e coinvolge come partner scientifici EniTecnolo-gie, Fauna and Flora International, l’Università degli Studidella Basilicata e, come osservatori, l’Autorità del ParcoNazionale, la Regione Basilicata e IPIECA (InternationalPetroleum Industry Environmental Conservation Association).

BIODIVERSITÀ IN ADRIATICO

Il progetto riguarda la caratterizzazione della biodiversitàe il monitoraggio dell’impatto delle piattaforme nell’off-shore adriatico sugli ecosistemi allo scopo di definire unapproccio metodologico alla caratterizzazione della bio-diversità e la predisposizione di uno specifico protocollodi analisi. Lo studio si propone di conoscere gli effetti diripopolamento marino creato da tali strutture, la cui pre-senza ha un effetto attrattivo su altre specie ittiche, notocome FAD (Fish Aggregation Device), oltre che di protezione.La durata del progetto è di tre anni. Sono coinvolti

come partner scientifici: l’ICRAM (Istituto centrale perla ricerca applicata al mare del Ministero dell’Ambien-te e della Tutela del Territorio) e le Università di Siena,di Bologna e di Lecce.

Trasporto dei prodotti

Il sistema dei trasporti dell’Eni risulta articolato dal puntodi vista della logistica e delle unità operative interessate. Lemodalità di trasporto, costantemente monitorate, preve-dono l’adozione delle migliori tecnologie impiantisticheper garantire il minor impatto ambientale e la massimasicurezza di impianti e mezzi. La Compagnia distribuiscecirca il 60% dei propri prodotti attraverso la rete di condot-te (oleodotti e gasdotti), considerate il mezzo di trasportopiù sicuro, a più elevata efficienza energetica e minorimpatto ambientale.Per quanto riguarda i GASDOTTI, gli impatti più significa-tivi riguardano l’uso del suolo durante la costruzionedelle infrastrutture e le emissioni in atmosfera derivan-ti dall’utilizzo delle turbine a gas nelle centrali di com-pressione. I tracciati dei metanodotti vengono sceltiriducendo al minimo il passaggio in aree di interessenaturale e culturale e la progettazione e realizzazionedelle opere richiede attività di consolidamento del ter-ritorio cui segue, dopo gli scavi e la posa delle condotte,il ripristino delle condizioni preesistenti. Con riferi-mento alle emissioni, Eni ha rinnovato il parco di turbi-ne a gas delle centrali con turbine ad alto rendimento,riducendo sia le emissioni che i consumi energetici. Percontenere le emissioni in atmosfera connesse alla di-stribuzione secondaria di gas, vengono svolte attività,

quali ricerca programmatica delle dispersioni, sostitu-zione delle tubazioni e protezione catodica contro lacorrosione delle reti di acciaio, mentre per le operazio-ni di posa e manutenzione vengono adottate tutte lemisure per minimizzare l’impatto sull’ambiente urba-no e i disagi alla viabilità. Con riferimento al trasportoVIA MARE, per il noleggio delle navi Eni adotta specificheprocedure di selezione ed effettua visite ispettive perverificare il rispetto dei requisiti ambientali e di sicu-rezza. Per quanto riguarda il trasporto su STRADA, attra-verso Intermode, società che distribuisce i prodottipetroliferi alle stazioni di servizio Agip e IP, vengonopromossi formazione, sensibilizzazione e screeningsanitario degli autisti al fine di prevenire incidenti con-nessi al trasporto di merci pericolose.

Sistema antinquinamento marino

Le operazioni di carico e scarico in terminali costieri ofluviali, il trasporto via sealine, l’esercizio di piattafor-me offshore, i trasporti di prodotti petroliferi o chimi-ci possono comportare rischi di sversamento in mare.Eni, al riguardo, possiede una propria capacità di rispo-sta a oil spill a vari livelli di severità, con attrezzatureproprie e di terzi. In particolare, è socio di Oil SpillsResponse Limited (OSRL), società consortile che assi-cura un intervento rapido per qualunque incidente,ovunque si verifichi.Al fine di ottimizzare le attività antinquinamento, Eni hasottoscritto un accordo quadro riguardante i servizi peremergenze con Castalia Ecolmar, società italiana specia-lizzata nel settore.

Il progetto Prestige con successo e ha consentitodi dare il via al progetto di recupero dell’interoquantitativo di olio contenutonel relitto. La difficoltà del progetto derivanon solo dall’assenza diprecedenti di riferimento maanche dalla grande profonditàdelle operazioni, circa 4.000 m.Il progetto di estrazionedell’intero quantitativo di olio sarà realizzato nel corsodel 2004.

Prodotti petroliferi 23,6 %Greggio 26,5 %LNG 2,4 %Gas naturale 41,8 %

Prodotti trasportati 2003

Strada 9,9 %Prodotti chimici 5,7 % Ferrovia 0,1 %

Intermodale 0,2 %

Oleodotti 16,7 %Nave 31,3 %Gasdotti 41,8 %

Modalità di trasporto

Nel 2003 Sonsub, Società del Gruppo Saipem, è stataincaricata del progetto diestrazione dell’olio dal relittodella petroliera Prestige,affondata nel 2002 al largodella Spagna. Nell’estate 2003è stata eseguita l’operazione di recupero di un piccoloquantitativo di olio, con loscopo di sperimentare ilsistema e le tecniche utilizzate,del tutto innovative. La provapilota è stata portata a termine

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SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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riduzioni possono essere effettuate sia con misureinterne sia mediante i cosiddetti “Meccanismi Flessi-bili”. Questi ultimi permettono di realizzare progettiin Paesi in via di sviluppo (CDM – Clean DevelopmentMechanism) e in Paesi industrializzati o con economiein transizione (JI – Joint Implementation) e di acquisire,per questa via, riduzioni di emissioni che sono consi-derate equivalenti a riduzioni interne. Il “Piano d’azione nazionale per la riduzione delleemissioni di gas serra: 2003-2010” ha previsto unampio ricorso ai Meccanismi Flessibili per consegui-re gli obiettivi di Kyoto. Eni, grazie alla sua presenzaoperativa in circa 70 Paesi, è un partner di elezioneper realizzare progetti CDM e JI e contribuire al pro-gramma nazionale di riduzione dei gas serra. In vistadi questo obiettivo, in occasione della COP9 - la Con-ferenza delle Parti firmatarie del Protocollo di Kyoto,svoltasi a Milano nel dicembre 2003 - il Ministerodell’Ambiente e della Tutela del Territorio ed Eni han-no sottoscritto un Accordo Volontario per l’utilizzodei Meccanismi Flessibili del Protocollo di Kyoto.L’accordo intende promuovere la realizzazione diprogetti CDM e JI e contribuire allo sviluppo sosteni-bile dei paesi ospiti.

Utilizzo dei Meccanismi FlessibiliUn significativo potenziale di riduzione è inoltre col-legato alle attività minerarie Eni in alcuni paesi dove ilgas associato alla produzione di petrolio, per mancan-za di mercato locale, viene bruciato in torcia (flaring).L’eliminazione del flaring – che oggi costituisce circa il36% delle emissioni totali del Gruppo – e l’utilizzo delgas a sostegno dello sviluppo economico locale per-mettono di coniugare sviluppo sostenibile e mitiga-

zione dei gas serra. Il riconoscimento di tali progetticome progetti CDM e JI potrà consentire di acquisirecrediti di emissione e facilitare il perseguimento del-l’obiettivo italiano di riduzione delle emissioni.La Compagnia, nell’ambito di uno specifico Program-ma di Zero Gas Flaring, ha realizzato in Nigeria e in Con-go e ha in programma in altri paesi, una serie di pro-getti finalizzati a un impiego industriale del gas asso-ciato, che potranno anche contribuire allo sviluppoeconomico e al miglioramento delle condizioni di vitadelle comunità locali. Inoltre, tramite la Divisione E&P,Eni aderisce alla Global Flaring Reduction Initiative, pro-mossa da World Bank, con l’obiettivo di contribuire allarimozione delle barriere che ostacolano la realizzazio-ne di progetti per l’eliminazione del gas flaring.

Partecipazione al Sistema Europeo di Emissions TradingUn ulteriore impegno Eni nell’ambito del Protocolloè collegato alla futura partecipazione allo schemaeuropeo di Emissions Trading (ET), che verrà avviatonel gennaio 2005. Alle installazioni coinvolte – granparte dei siti industriali del Gruppo – sarà assegnatodal Piano Nazionale di Allocazione un tetto di emis-sioni. Poiché il superamento delle quote consentitepotrà comportare costi elevati – la sanzione nel pri-mo periodo è pari a 40 ¤/tCO2 – le imprese sonoincentivate a individuare e realizzare progetti diriduzione delle emissioni.

Contabilità e certificazione delle emissioniOltre a sviluppare il proprio portafoglio di progetti diriduzione dei gas serra, Eni ha introdotto un proto-collo di contabilità e reporting delle emissioni di gas

Programmi Zero Gas Flaring

In Nigeria, fin dagli anni ’80,Eni e i suoi partner NNPC e Phillips realizzarono i primiimpianti per la reinieizionedel gas, allora integralmentebruciato in atmosfera.L’impegno è proseguito nelcorso degli anni e nel 2001 èstato avviato un programmadi Zero Gas Flaring.In questo ambito, è in corsodi realizzazione a Kwale, nel

Delta del Niger, una centraleelettrica da 480 MW, checonsentirà a regime unariduzione delle emissioni di CO2 di circa 1,5 milioni t/a di metano e di NO2, per untotale di oltre 4 milioni t/a di CO2 equivalente. Oltre cheper alimentare la centrale,il gas verrà utilizzato per

produrre NGLs da avviareall’esportazione. Il progetto

contribuirà a stabilizzare leforniture di energia elettricanella regione, dove solo il 40% della popolazione ha accesso all’elettricità,migliorando le condizioni di vita delle comunità locali e creando le condizioni peruno sviluppo sostenibile.In Congo, Eni ha realizzato un significativo progetto cherappresenta il primo esempio

nel paese di valorizzazione di questa risorsa. Il gas associato provenientedai giacimenti offshore diKitina, Djambala e Foukanda,dopo il trattamento diseparazione a terra presso il terminale di Djeno,alimenta l’attigua centraletermoelettrica da 25 MW,costruita nel 2002 dall’Enicon la ChevronTexaco.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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• l’analisi delle opportunità di utilizzo dei MeccanismiFlessibili del Protocollo di Kyoto, basati su progetti diriduzione delle emissioni di gas serra all’estero;

• le possibili opzioni della strategia di gestione delleemissioni di carbonio, volta a mitigare le emissioni epromuovere, in prospettiva, un sistema energeticosostenibile.

Il Piano di azione Eni si basa, nel breve e medio termine,su un maggior ricorso al gas naturale, quale fonte fossi-le a più basso contenuto di carbonio, e sulle proprieopportunità di riduzione dei gas ad effetto serra sia inItalia che all’estero, attraverso i Meccanismi Flessibiliprevisti dal Protocollo.

L’implementazionedel Protocollo di Kyoto

Partecipazione al Piano d’azione nazionaleEni ha contribuito alla definizione del Piano d’azionenazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra,con cui l’Italia, a seguito della sua ratifica del Protocol-lo di Kyoto, si impegna a ridurre le proprie emissioninel periodo 2008-2012 del 6,5% rispetto al 1990. Le

Strategie e linee di intervento in risposta al Cambiamento Climatico

Nonostante gli ostacoli all’entrata in vigore del Protocol-lo di Kyoto, è verosimile che nei prossimi anni si accen-tuerà l’impegno per conseguire riduzioni reali, misura-bili e di lungo termine delle emissioni di gas serra (GHG)e in particolare di CO2. In questa prospettiva, l’UnioneEuropea e i Paesi Membri hanno deciso di attuare un pro-gramma di riduzione delle emissioni di CO2, indipen-dentemente dall’entrata in vigore del Protocollo.Eni ha adottato una strategia proattiva di risposta alCambiamento Climatico, privilegiando lo sviluppo, incampo nazionale e internazionale, delle fonti a piùbasso contenuto di carbonio e delle tecnologie a piùalta efficienza. Per prepararsi ai prossimi impegni inmodo rigoroso e coerente, la Compagnia ha condottouna serie di attività che hanno riguardato:• la contabilità e la certificazione delle emissioni;• la partecipazione al sistema europeo di Emissions Trad-

ing attraverso la certificazione delle unità produttive;• l’individuazione del portafoglio dei possibili pro-

getti di riduzione delle emissioni nell’ambito delleproprie installazioni;

Nei prossimi decenni le fonti fossili tradizionali, e tra queste in misura crescente il gas naturale, continueranno a soddisfarel’incremento della domanda di energia, che si espanderà a un tasso tendenzialmente superiore a quello della popolazione, e l’industria energetica dovrà reperire e sviluppare nuove risorse in aree sempre più difficili e lontanedai mercati di consumo. La sfida per il futuro è quindi rappresentata dal passaggio verso un sistema energetico che, attraverso nuove modalità di ritrovamento, di impiego e di recupero, sia in grado di fornire energia sufficiente a tutta la popolazione

mondiale, contribuendo a ridurre le differenze tra ricchi e poveri, e di mitigare gli impatti ambientalilocali e globali, con particolare riferimento ai potenziali cambiamenti climatici determinati dalle emissioni di gas serra.

Sviluppo di un sistemaenergetico sostenibile

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SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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ProgettiA supporto del più generale impegno per la mitigazionedei gas serra, negli ultimi anni la Compagnia ha avviatoun imponente programma di sviluppo del gas naturale,proponendosi come uno dei maggiori approvvigiona-tori per l’Europa.In un contesto nel quale risultano strategiche le sceltetecnologiche indispensabili per convogliare il gas ver-so le aree di consumo, Eni ha in corso progetti di avan-guardia, tra i quali in particolare si segnalano: • il GASDOTTO BLUE STREAM, completato nel 2002, che collega

la Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero e rappresenta- con le sue condotte poste a una profondità massima di2.150 m - la realizzazione tecnologicamente più avanzataa livello mondiale nel settore delle acque ultra-profonde;

• il GASDOTTO GREENSTREAM, attualmente in costruzio-ne tra la Libia e la Sicilia, che costituirà l’opera piùimportante e innovativa della futura rete energeticatra le due sponde del Mediterraneo;

• Il PROGETTO SAKHALIN, che consentirà il trasporto digas naturale da aree remote della Siberia al nuovomercato dell’energia dell’est asiatico tramite condot-te e impianti LNG in condizioni climatiche estreme edi elevata criticità ambientale.

Impianti a ciclo combinato – CogenerazioneAccanto agli usi tradizionali – industriale e civile – negliultimi anni il metano è sempre più utilizzato nelle cen-trali termoelettriche per gli alti rendimenti energeticie la minore emissione di gas serra. Questi benefici eco-nomici e ambientali risultano più evidenti quando ilmetano è impiegato nel processo tecnologico oggi diriferimento per la generazione termoelettrica, ossianelle centrali a ciclo combinato e negli impianti dicogenerazione, che generano simultaneamente ener-gia elettrica e calore, consentendo significativi rispar-mi energetici e riducendo l’impatto ambientale.A seguito della graduale liberalizzazione del mercatoenergetico italiano, è stata costituita nel 1999 EniPower,che integra tutte le esperienze acquisite dal Gruppoper svolgere un ruolo primario nella produzione evendita di elettricità. EniPower ha in corso un impe-gnativo programma per la realizzazione di impianti aciclo combinato cogenerativo in contesti industrialidove sono già operanti unità produttive tradizionali.Tale programma porterà entro il 2006 alla realizzazio-ne di circa 5.000 MW di nuova potenza installata conuna minore emissione complessiva, rispetto agliimpianti convenzionali, pari a circa 12 milioni t di CO2.

Prospettive di sviluppo: energia sostenibile e idrogenoPiù orientato al medio e lungo termine è lo sviluppodelle tecnologie di separazione di anidride carbonica, ilsuo stoccaggio permanente in formazioni geologiche ela produzione di idrogeno.L’idrogeno è infatti un vettore energetico in grado di sod-disfare i requisiti ideali di sostenibilità: ridotti impattiambientali locali e globali, possibilità di produzione dauna pluralità di fonti, possibilità di distribuzione in rete.Sebbene già impiegato in numerosi processi produttivi –in particolare nella valorizzazione dei greggi pesanti enell’upgrading dei prodotti di raffineria – la sfida più rile-vante per il futuro dell’idrogeno riguarda il suo impiegocome possibile vettore energetico. L’idrogeno può essere prodotto da fonti fossili, conpossibilità di ridurre o annullare l’impatto ambienta-le, se la CO2 prodotta viene separata e confinata a lun-go termine e in modo sicuro. La fonte primaria di ele-zione per la sua produzione è oggi il gas naturale eattualmente sono allo studio nuove e più efficienti tec-nologie per abbinare la produzione di idrogeno allostoccaggio di CO2 e al suo confinamento.Allo studio delle problematiche della “cattura” di CO2 èdedicato il lavoro del Progetto CCP Capture Project, unprogramma di ricerca e sviluppo internazionale con-dotto da Eni in collaborazione con altre grandi compa-gnie petrolifere.A livello di usi finali, l’impegno Eni si concentra nello stu-dio e nello sviluppo di un processo per la produzione diidrogeno da gas o da cariche liquide, volto a realizzareunità a basso costo e di grande flessibilità, con prospetti-ve di utilizzo che vanno dall’industria, all’utenza dome-

Trasporto combustibili Per fornire la stessa quantità dienergia di 190 milioni di metricubi di gas al giorno, mediamentetrasportata dalla rete sotterraneadi gasdotti di Snam Rete Gas in un anno, sarebbe necessariol’impiego di un numeroestremamente elevato di

autocisterne per i prodottipetroliferi e di vagoni ferroviari per il carbone, come riportatonella tabella, con i conseguentiproblemi dovuti alla mancanzadi infrastrutture di trasportoadeguate e agli elevati impattiambientali connessi.

Trasporto di combustibili (energia trasportata 6,6 · 106 GJ al giorno)

Il Progetto CCP Il Progetto CCP (CO2 CaptureProject) rappresenta la piùimportante iniziativa a livelloindustriale finalizzata allosviluppo di tecnologie di “Carbon sequestration” e vede ilcoinvolgimento di organizzazioniinternazionali e di alcune tra leprincipali compagnie petrolifere(oltre a Eni, BP, Shell,ChevronTexaco, ecc.) che hannocollaborato a identificare le tecnologie per la cattura e il confinamento della CO2.

Applicando queste tecnologie ad impianti di produzione di energia basati sullacombustione di idrocarburi, saràpossibile ottenere una riduzione dell’80-90% della CO2 emessa in atmosfera. Inoltre, lo sviluppodi nuovi processi di cattura piùefficienti e meno costosiconsentirà di raggiungere gliobiettivi previsti dal Protocollo diKyoto, minimizzando le ricaduteeconomiche in termini diaumento del costo dell’energia.

COMBUSTIBILE QUANTITÀ MEZZI DI TRASPORTO

Gas naturale

Prodottipetroliferi

Carbone

190 · 106 m3/giorno

190.500 t/giorno

251.600 t/giorno

1 Rete sotterranea

4.340 autocisterne

al giorno

4.930 vagoni

ferroviari al giorno

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SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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tre le emissioni di ossidi di azoto sono generalmenteinferiori rispetto a quelle prodotte dalla combustionedel carbone e di combustibili liquidi.A parità di energia utilizzata, l’anidride carbonica pro-dotta dalla combustione del gas naturale è il 25-30% inmeno rispetto ai prodotti petroliferi e il 40-50% in menorispetto al carbone. La riduzione delle emissioni per uni-tà di energia prodotta è ulteriormente accentuata dallapossibilità di utilizzare il gas naturale in applicazioni etecnologie ad alto rendimento.I vantaggi ambientali sono accentuati rispetto alle altrefonti fossili se si considera che il gas naturale ha unminor impatto ambientale oltre che nella fase di produ-zione anche nelle fasi di stoccaggio e di trasporto.Eni ha rivolto una particolare attenzione al gas naturalefin dagli anni ’50 elaborando strategie di esplorazione,produzione e approvvigionamento sempre più avanzate.

serra completo e trasparente, requisito essenziale perla “certificazione” delle emissioni, che consentirà disupportare la gestione strategica dei rischi e delleopportunità legati ai gas serra, la definizione degliobiettivi e la valutazione dei progressi compiuti.

Sviluppo del gas naturale

Il gas naturale è considerato il combustibile del futuro, siaper la elevata disponibilità, sia per la sua sostenibilitàindustriale: per la possibilità di trasporto in reti sotterra-nee, per le caratteristiche chimico-fisiche e per le oppor-tunità di impiego in tecnologie ad alta efficienza e basseemissioni, non solo in impianti fissi, ma anche come car-burante per autotrazione, può dare un contributo impor-tante al miglioramento della qualità dell’ambiente.Le emissioni di composti solforati, polveri, idrocarbu-ri aromatici e composti metallici nocivi prodotti dallacombustione del gas naturale sono trascurabili, men-

Il sistema di contabilizzazione delle emissioni GHGUna volta che lo schema di ET sarà operante in Europa,le esternalità ambientali delleemissioni GHG dovrannoessere internalizzate dalleimprese. Ad esse verrannoattribuite un valore dal mercato e dunque leemissioni GHG, in particolarequelle di CO2, diverranno unavoce da inserire nel bilancioeconomico dell’azienda.Qualora le emissionidovessero superare il tettoassegnato dal Piano nazionalesi tradurranno in costi e, al contrario, in vantaggieconomici nel caso diriduzioni. L’implementazionedi progetti basati suiMeccanismi Flessibili del Protocollo consentirà di acquisire crediti di carbonio da computarenella gestione delle emissioniGHG e le imprese dovrannointegrare tale gestione nella

loro operatività,contabilizzando le emissioniin termini di unità sia fisiche(quantità) che economiche(valore). Al riguardo, Eni ha adottato un sistema di contabilizzazione delleemissioni GHG da applicare a tutte le sue realtàproduttive con le seguentifinalità: monitorare le performance ambientali e l’intensità di carbonioderivanti da emissioni GHG;individuare e valutare le possibilità di riduzionedelle emissioni nelle proprieoperazioni; supportare la gestione strategica dei rischi e delle opportunitàlegate ai GHG; definire gli obiettivi di performance e monitorare i progressi in base a dati accurati;facilitare la valutazionedell’impatto delle futurenormative sul Gruppo.

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TRASPORTO GAS – PROGETTO TAPIl progetto, avviato nel 2003 e di durata triennale, hal’obiettivo di porre Eni in condizione di concorrerenel “Gas to Market” con l’opzione Alta Pressione, attra-verso lo sviluppo di tecnologie affidabili per rendereeconomico il trasporto in condotta di rilevanti quan-titativi di gas dai luoghi di produzione ai mercati diconsumo. Le attività sono orientate a sviluppare le piùavanzate soluzioni tecnologiche LD, HC, HP, HG (LongDistance, High Capacity, High Pressure, High Grade) icui target di riferimento sono relativi a: (i) distanzesuperiori a 3mila chilometri; (ii) volumi di gas tra-sportati pari a 20-30 miliardi di mc/a; (iii) pressioniuguali o maggiori a 15 Mpa; (iv) impiego di acciai dialto e altissimo grado.

GTL – CONVERSIONE DEL GAS NATURALE IN IDROCARBURI LIQUIDINell’ambito di questa tematica è in corso di svolgi-mento un programma di collaborazione tra Eni Tec-nologie e Institut Français du Pétrole (IFP), Eni haavviato presso la sua raffineria di Sannazzaro unimpianto pilota per la trasformazione del gas natura-le in idrocarburi liquidi: obiettivo del progetto è diconsentire nel futuro lo sfruttamento degli enormivolumi di gas naturale non estratto perché troppodistante dalle aree di consumo, con costi di trasportonon economicamente giustificabili, oppure di gasassociato, abitualmente reiniettato nei pozzi, brucia-to o disperso nell’atmosfera. Il progetto ha ottenutorisultati di grande qualità, difesi da 44 brevetti. Dopoil completamento della fase sperimentale sull’im-pianto pilota, è in programma lo studio di fattibilitàper lo sviluppo dell’iniziativa. La trasformazione delgas consente di ottenere prodotti petroliferi qualibenzina, kerosene e, soprattutto, gasolio diesel di otti-ma qualità, del tutto privi di zolfo e di aromatici.

PROGETTO REFINARS (REFINERY ABSORPTION RECOVERY SULPHUR)In linea con le politiche ambientali dell’Unione Europea,Eni ha sviluppato il progetto RefinARS, finalizzato allasostenibilità dei processi di conversione in raffineria.Il nuovo processo per la rigenerazione della soluzionedi assorbimento usata per pulire il flue gas derivantedal rigeneratore dell’unità di FCC è stato installato nel-la raffineria di Sannazzaro. Per la realizzazione del pro-getto, che ha una durata di 36 mesi (ottobre 2001-set-tembre 2004), Eni ha ricevuto un contributo dal Fondo

EC LIFE Ambiente, strumento finanziario della Comu-nità per lo sviluppo sostenibile e per l’elaborazione eattuazione della politica comunitaria ambientale.Obiettivo primario del progetto RefinARS è dimostra-re la fattibilità di una tecnologia innovativa per ladesolforazione dei fumi di combustione attraverso l'u-tilizzo di una soluzione assorbente rigenerabile checonsente anche il recupero dello zolfo contenuto neigas di combustione. Da questo obiettivo generale scaturisce una serie diobiettivi di tipo ambientale:• emissioni di SO2 pari a circa un terzo di quanto pre-

scritto dalle attuali normative• assenza di impatto sul suolo• assenza di impatto sui trasporti dei residui generati

dalle reazioni di assorbimento• impatto molto limitato sulle acque.L’impatto ambientale globale risulta nel complesso infe-riore rispetto alle migliori tecnologie esistenti utilizzateper la desolforazione dei gas di combustione. Agli obiet-tivi di carattere ambientale si affianca il risparmio eco-nomico nei costi dell’energia e dei reagenti utilizzati perl’assorbimento rispetto alle migliori tecnologie esistenti.

ENISOLVEX - TECNOLOGIA PER IL TRATTAMENTODEI SUOLI INQUINATIL’attività di ricerca e sviluppo condotta da EniTecnolo-gie ha prodotto un processo innovativo, denominatoEniSolvex, per la bonifica di terreni contaminati da

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SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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luppo è aumentato in maniera sensibile in questi ultimianni, passando dai 175 milioni di euro del 2002 ai 235del 2003 e il Piano 2004-2007 prevede una spesa totale diquasi un miliardo di euro, con un ulteriore incrementodel rapporto fra spesa R&S e fatturato, che già oggi vedeEni ai primi posti fra le major oil companies. A comple-tamento delle attività svolte, Eni deposita annualmenteun elevato numero di brevetti: 50 nel 2002, 51 nel 2003.Negli ultimi anni Eni ha puntato in misura crescente sul-l’integrazione delle competenze di ricerca e sviluppocon la fase di applicazione e ha concentrato gli sforzi diinnovazione su progetti strategici. Allo stato attualenumerose tecnologie sono state trasferite su scala indu-striale, mentre altre sono in fase di sviluppo.

Nuove tecnologieESPLORAZIONE E PRODUZIONE DI IDROCARBURI Eni ha raggiunto importanti sviluppi industriali nellatecnologia innovativa CRS Stack (Common ReflectionSurface), che permette una più accurata valutazione delsottosuolo e, quindi, la riduzione dei tempi di progetto edel rischio associato alla definizione del modello geolo-gico nella fase esplorativa e di sviluppo. In particolare,l’impiego della tecnologia CRS ha consentito l’otteni-mento di risultati significativamente superiori alle tec-nologie convenzionali in termini di elaborazione diimmagini sismiche e definizione del modello di velocità. Tra i risultati più significativi, si segnalano la tecnologiaSismica Cross-Well, che consente una migliore caratteriz-zazione del giacimento impattando in modo significati-vo sul suo sviluppo, e la Expandable Screen Technology,per il controllo della produzione di sabbia in pozzo.Importanti sviluppi sono stati conseguiti dall’Eni nel-l’ambito della caratterizzazione dei reservoir frattura-ti iniziando le applicazioni in campo di una metodo-logia che consente la modellizzazione 3D della rete difratture presenti nel reservoir e la simulazione del flus-so dei fluidi all’interno delle fratture stesse. La Compagnia, infine, ha in corso un progetto volto asviluppare tecnologie per operazioni in acque moltoprofonde e in condizioni di visibilità scarsa o nulla,grazie a tecnologie 3D e sistemi avanzati di navigazio-ne acustica, e ha lanciato un programma integrato diinnovazione tecnologica “H2S management in E&Poperations” volto alla individuazione di soluzioniinnovative per la mitigazione dell’impatto “sour gases”sugli asset operati, con particolare riguardo alla gestio-ne sicura ed ecocompatibile dell’idrogeno solforato edello stesso zolfo, coprodotti assieme agli idrocarburi.

stica, all’autotrazione. Relativamente a questo ultimosettore, la Compagnia partecipa a un progetto pilotamirato a creare una stazione di servizio multienergy perla distribuzione di una serie di carburanti, incluso l’idro-geno prodotto localmente a partire dal gas naturale.

Ricerca e sviluppo tecnologico

Principi e linee di interventoEni persegue l’eccellenza tecnologica, basata sulla pro-mozione e lo scambio di esperienze, professionalità, eknow-how, come fattore essenziale di competitività edi sostenibilità industriale ed economica.Nel settore energetico le tecnologie in grado di fornireal mercato prodotti di qualità sempre più elevata assu-mono un ruolo determinante. In questo contesto i pro-cessi e i know-how distintivi non sono accessibili sulmercato, ma rappresentano elementi chiave della levacompetitiva e sono, quindi, oggetto di negoziazione escambio fra le compagnie leader.Eni ha conseguentemente rivisto la propria politica di svi-luppo tecnologico, concentrando gli obiettivi della ricer-ca corporate, divisionale e societaria, in cui sono impe-gnate 1.400 persone, sui temi più importanti per il suocore business e a sostegno di uno sviluppo sostenibile. L’investimento complessivo in attività di ricerca e svi-

Le principali linee di ricercaRiduzione costi di ritrovamento e di recuperoidrocarburi• Geoscienze• Tecniche di prospezione

ad alta risoluzione• Modelli di simulazione

dei giacimenti• Metodi per incrementare

la produttività dei giacimenti• Sistemi avanzati di perforazione• Produzione in ambienti ostili• Gestione zolfo

Performance edifferenziazione dei prodotti• Controllo avanzato

dei processi• Catalisi innovativa

di polimerizzazione

Valorizzazione dei feedstock• Trasporto del gas in

condotte su lunghe distanze• Conversione del gas

in prodotti liquidi• Conversione dei greggi

pesanti in prodotti leggeri

Tutela dell’ambiente• Riformulazione

di carburanti e lubrificanti• Processi catalitici “puliti”• Monitoraggio della

qualità dell’aria• Bonifica di terreni inquinati• Idrogeno ed energie

rinnovabili

Il Premio Italgas

Il “Premio Italgas” venneistituito nel 1987 da Italgas,società del Gruppo Eni che opera in Italia, Europa e America Latina nelladistribuzione e vendita di gasper usi civili, in occasione del 150° anniversario della sua fondazione.Il premio viene assegnatoogni anno a progetti o iniziative di ricercaappartenenti ai settori delle Scienze e Tecnologie per l’Energia, per l’Ambiente e per l’Informazione.La finalità del premio è dipromuovere le attività di

ricerca e innovazionetecnologica come fattori disviluppo economico e sociale.Dal 1987 ad oggi, sono statipremiati 46 ricercatorieuropei, alcuni dei qualihanno raggiunto poi famamondiale. Nel 2003 è statoinaugurato un nuovo ciclotriennale del premio, cheprivilegia la finalitàambientale – in particolare i temi dell’energia e del suorapporto con l’ambiente. Lapartecipazione, prima limitataai soli ricercatori operantinell’Unione Europea, è stataestesa a livello mondiale.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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I prodottiQUALITÀ ED ECO-COMPATIBILITÀ DI CARBURANTI E LUBRIFICANTIEni dedica particolare attenzione alla qualità di carbu-ranti e lubrificanti. Eni Divisione Refining & Marketing,prima compagnia ad aver lanciato sul mercato neglianni ‘80 benzina senza piombo, e nel decennio succes-sivo gasolio a ridotto tenore di zolfo e benzina a bassocontenuto di benzene, ha sempre impegnato ingentirisorse nella ricerca e negli investimenti industriali permigliorare la qualità dei carburanti. Lo sviluppo deiprodotti è sempre più orientato al miglioramento del-le prestazioni, all’efficienza nei consumi, alla riduzionedell’impatto ambientale.Seguendo questo percorso, negli ultimi anni Eni haintrodotto sul mercato, con largo anticipo rispetto allenormative nazionali ed europee, nuovi prodotti carat-terizzati da elevate prestazioni e minori emissioniinquinanti.Nel 2001 lancia SINT 2000 EVOLUTION, un lubrificante dinuova generazione completamente sintetico e innova-tivo, oltre che per le sue caratteristiche tecniche, ancheper la rispondenza alle problematiche ambientali.Nel 2002 immette sul mercato il gasolio AGIP BLUDIESEL,un carburante privo di zolfo adatto per qualunque tipodi motore diesel che riduce drasticamente le emissioniinquinanti e migliora le prestazioni del motore. La di-sponibilità di questo prodotto, che anticipa di sette

Metano per autotrazione:una scelta innovativaIl metano rappresenta unarisposta concreta ai problemidella mobilità, con vantaggi sulpiano ambientale, economicoed energetico.Italgas ha sottoscritto unaccordo con ATAC, società dei trasporti pubblici di Roma,con il quale si impegna afornire una serie di opere e consulenze per avviare la conversione a metano delparco automezzi della capitale.Il progetto, che prevedel’introduzione di 800 autobusa metano entro il 2008,consentirà un consistenteabbattimento delle emissioni

nocive e acustiche – un bus ametano produce mediamenteil 20% in meno di gas nocivirispetto a un veicolo a gasolio – e contribuirà a migliorare la qualità della vita della città.Italgas realizzerà a propriespese, sulla base di studi difattibilità condivisi dalle parti,circa 6 km complessivi dicondotte, i progetti esecutividegli impianti di rifornimentoall’interno dei depositi e lanecessaria assistenza econsulenza per accedere aifinanziamenti pubblicieventualmente disponibili perla realizzazione di tali opere.

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

SVILUPPO DI UN SISTEMA ENERGETICO SOSTENIBILE

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stria petrolifera di: (i) valorizzare importanti riservedi greggi pesanti; (ii) riqualificare la struttura pro-duttiva di gran parte delle raffinerie; (iii) ridurre l’im-patto ambientale dell’attività di raffinazione, contri-buendo indirettamente all’aumento della domandadi gas naturale e alla riduzione delle emissioni di CO2. Nel prossimo quadriennio proseguirà la fase di svilup-po e pre-commercializzazione della tecnologia attra-verso la gestione di un impianto Commercial Demon-stration Plant (CDP) in fase di realizzazione presso laraffineria Eni di Taranto.

PROGRAMMA DI RICERCA GHGAl tema della sequestrazione geologica della CO2 èdedicato il Programma di Ricerca integrato GHG(Greenhouse Gases) che si propone di approfondire gliaspetti legati allo stoccaggio della CO2 in acquiferisalini/giacimenti esauriti e di mettere a punto adegua-ti sistemi di monitoraggio di lungo termine (vedereanche pag.67).

PROGETTO EARLY WARNINGÈ in fase di sviluppo il progetto di telemonitoraggioavanzato EWMS (Early Warning Monitoring System)che ha l’obiettivo di realizzare un’unica piattaformainformatica per la rilevazione in tempo reale di gran-dezze fisiche e chimiche caratteristiche delle attivitàproduttive e ambientali dell’Eni.

composti organici. EniSolvex è una tecnologia “soft”,economicamente vantaggiosa e a basso impattoambientale, poiché utilizza un solvente di estrazionedei contaminanti biodegradabile, non tossico e facil-mente rigenerabile. Consente di bonificare terreninon trattabili con altri processi attualmente disponi-bili, evitando il ricorso a tecnologie “hard” o a tecnichedi confinamento. Il processo è stato testato con successo a livello pilotasu diverse combinazioni terreno/contaminanti. Aseguito dei risultati ottenuti è stato realizzato un pri-mo impianto industriale nel sito dell’ex raffineriaAgipPetroli di Rho-Pero, destinato ad accogliere il poloesterno della Fiera di Milano.

TECNOLOGIA EST (ENI SLURRY TECHNOLOGY)Eni ha in corso di esecuzione una serie di rilevantiprogetti di carattere trasversale, tra i quali lo sviluppodella tecnologia EST (Eni Slurry Technology), condot-to congiuntamente da Snamprogetti ed Eni Tecnolo-gie, che rappresenta anche un efficace esempio di col-laborazione fra aree di business e ricerca Corporate.La tecnologia, con elevata valenza strategica in otticasia di upstream sia di downstream, è finalizzata alsoddisfacimento della crescente domanda di upgra-ding di greggi pesanti e di trasformazione e valoriz-zazione dei residui di raffinazione. L’interesse strate-gico in questo settore deriva dall’esigenza dell’indu-

EniTecnologieEniTecnologie, CorporateTechnology Company di Eni, la cui missione è di crearevalore attraverso l’innovazionetecnologica, è un centro di eccellenza per la ricercaindustriale.Opera nei settori dell’energiada idrocarburi e da fontialternative nel rispettodell’ambiente e in unaprospettiva di innovazioneorientata alla sostenibilità.Sviluppa innovazioni anche su tematiche di frontiera nei settori dell’upstream

e del downstream oil & gas, delle energie rinnovabili, dei carburanti e dei prodotti derivati.Detiene un patrimonio di circa700 brevetti, collabora concentri di eccellenza, istituti e università per lo sviluppo diprogetti congiunti nei campidell’energia e dell’ambiente,svolge un ruolo attivo nelleprincipali reti internazionali di ricerca, opera nellacomunicazione scientifica con articoli su pubblicazionispecializzate e

l’organizzazione di convegnia livello internazionale.Dal 1° gennaio 2004EniTecnologie ha incorporatoEurosolare, società del Gruppoattiva nel fotovoltaico,rafforzando così la suapresenza anche in questosettore. Servizi per i beni culturaliAttraverso il suo patrimonio di conoscenze scientifichenei campi della chimica, dellametallurgia, della scienza deimateriali e del monitoraggioambientale, EniTecnologie è

in grado di affrontare anche lecomplesse problematiche delrestauro e della conservazionedel patrimonio artistico.Al riguardo, la Società hacollaborato, come partnerscientifico e tecnologicounico, con la Fabbrica di SanPietro ai lavori di restauro edi conservazione della facciatadella Basilica, completati nel1999 in occasione del Giubileo.Dal 2002 opera con la Fabbricadel Duomo di Milano alrestauro conservativo dellafacciata del Duomo.

anni la normativa europea, potrebbe incoraggiare icostruttori ad anticipare, rispetto alle scadenze comu-nitarie, l’introduzione sul mercato di vetture Euro 4,con livelli di emissione di oltre 10 volte inferiori rispet-to a quelli delle vetture dei primi anni ’90.Nel 2003 lancia “IP PLUS 98”, una benzina dalle caratteri-stiche innovative che migliora le prestazioni del moto-re e lo mantiene in condizioni di elevata efficienza. Plus98 è formulata con componenti che limitano il livellodi emissioni e quindi riducono l’impatto ambientale.Con la linea di oli lubrificanti a marchio IP “TOP QUALITY”

Eni intende rispondere alle esigenze dell’industria auto-mobilistica che propone motori e tecnologie sempre piùsofisticati. Tra l’altro, è stata introdotta una nuova cate-goria di oli lubrificanti funzionale ai motori diesel a inie-zione diretta, la cui diffusione sul mercato è in crescitaper le elevate prestazioni a fronte di consumi ridotti.La linea innovativa di carburanti BLUAGIP, lanciata nel 2002con BluDiesel, viene completata nel 2004 dalla nuova ben-zina con 98 ottani BLUSUPER, che migliora l’efficienza e laprestazione dei motori grazie al numero di ottano supe-riore rispetto a quello delle benzine presenti su mercato ea uno speciale pacchetto di additivi che impediscono laformazione di depositi nel sistema di alimentazione. Blu-Super, inoltre, non contiene zolfo e, anticipando le regoledell’Unione Europea in vigore dal 2009, annulla pratica-mente le emissioni di anidride solforosa e solfati e miglio-ra l’efficienza dei catalizzatori sotto il profilo ecologico.

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ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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Prodotti petroliferiL’impegno dell’Eni è volto a produrre e commercializza-re prodotti petroliferi caratterizzati da prestazioni sem-pre più elevate e da un minore impatto ambientale; unimpegno che la Compagnia persegue seguendo criteridi eccellenza in termini di standard delle stazioni dirifornimento e di qualità del servizio offerto al cliente.Grazie a una estesa rete di distribuzione in Italia coni marchi AGIP e IP e stazioni di servizio in Europa (pre-valentemente in Germania, Spagna, Francia, Svizze-ra, Austria, Repubblica Ceca e Ungheria) e in Ameri-ca, vende carburanti attraverso reti commerciali eforniture dirette e, con il marchio AGIP GAS, commer-cializza GPL per uso domestico, industriale e agrico-lo in Italia ed Ecuador.Negli ultimi anni Eni ha ristrutturato la rete di distribu-zione in Italia, operando interventi di razionalizzazione,riqualificazione e sviluppo dei punti vendita con l’obiet-tivo di offrire al cliente, oltre alla tradizionale assistenza emanutenzione alle autovetture, un’ampia gamma di pro-dotti innovativi e servizi anche del tipo non oil. A sup-porto di tale processo, in una logica di forte attenzionealla clientela, è stata attivata la realizzazione di nuove sta-zioni di grandi dimensioni, veri CENTRI POLIFUNZIONALI,dotati di impianti moderni e con una maggiore offerta diservizi, merci e prodotti di vario genere per risponderesempre più efficacemente alle necessità tecniche delleautovetture e ai bisogni degli automobilisti.

In questo quadro, la Società è impegnata a realizzareinterventi di miglioramento della qualità del servizioofferto incentivando le aree commerciali, gli agenti ei gestori delle stazioni di servizio nel raggiungimentodegli obiettivi e promuovendo corsi di formazione,che includono anche aspetti di etica negli affari. Eni,proprio per uniformare la qualità del servizio fornitonella sua rete, ha avviato tra l’altro un articolato pro-cesso di selezione, gestione e controllo dei gestori, checonsente di valutare periodicamente le attività deisingoli operatori, intervenendo se necessario permigliorarne la performance e assicurare dunque unlivello di servizio omogeneo su tutta la rete.

Tra le azioni promosse da Eni per una maggiore fideliz-zazione del cliente vi è l’iniziativa “Fai da Te”, avviata nel1997 e attuata nel corso degli anni in circa 3.000 puntivendita Agip e IP. Attraverso il “Fai da Te” vengono pro-poste nuove modalità di rifornimento che superano lavecchia formula del self service e consentono agli auto-mobilisti di realizzare sensibili risparmi usufruendo diprezzi consigliati di riferimento inferiori a quelli prati-cati sulla rete ordinaria e su quella autostradale. Asostegno della politica “Fai da Te”, la Compagnia ha lan-ciato nel marzo 2002 la campagna “Alta Fedeltà”, attra-verso la quale sono riconosciuti agli automobilisti cheeffettuano i rifornimenti presso le “Isole Fai da Te” scon-ti cumulativi la cui entità varia in funzione dei volumi

Con la liberalizzazione del mercato in Italia e la crescente concorrenza è diventato fondamentalesaper comunicare in modo corretto e attuarecomportamenti chepermettano al cliente di percepire la buona qualità dei prodotti e deiservizi offerti. Pertanto,l’attività formativa dellaDivisione R&M mira a formare gestori capaci di amministrare con efficienza i punti vendita, di conoscerebene i prodotti e i serviziofferti, di comunicare e

adottare comportamentiapprezzati dalla clientela. I corsi di formazione, rivolti allediverse figure professionali cheoperano nell’area commerciale(assistenti di rete, gestori,operatori dei punti vendita)vengono studiati e realizzati con Eni CorporateUniversity e hanno come obiettivo quello di conoscere e gestire megliole problematiche del puntovendita, comunicare valori,obiettivi e strategie, rafforzarel’identità e il senso diappartenenza, realizzare unoscambio di esperienze.

Per rispondere alle esigenze di una clientela diversificata, laDivisione Refining & Marketingha inaugurato nel 2003 in Italia,a San Donato Milanese e ad Asti,le prime due di dieci stazioni di servizio specializzate per i mezzi di trasporto pesantipreviste lungo le principalidirettrici di traffico. L’iniziativaintende fornire assistenza, oltreche agli automezzi, anche agliautomobilisti, con particolareattenzione agliautotrasportatori, attraversouna crescente offerta di servizi e prodotti innovativi per

migliorare sicurezza e comfort.Le aree di servizio sono dotatedi impianti di avanguardia e attrezzate con un’ampia area per il rifornimento di carburante, parcheggispaziosi con bocchetteantincendio e sistemi di tele-sorveglianza, punti di ristoro, nonché una serie di strutture specifiche(televisioni via satellite, telefax, servizi telematici,docce, colonnine elettronicheper Tir con celle frigorifere,punti di autolavaggiodifferenziati, ecc.).

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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relazione di qualità con la clientela e alla sua conse-guente fidelizzazione.In quest’ottica la Compagnia si impegna a fornire –attraverso i canali di distribuzione e punti vendita e iprodotti di comunicazione – una informazione chiarae completa sui prodotti e i servizi offerti, per consenti-re al cliente/consumatore di prendere decisioni consa-pevoli e rispondenti alle sue aspettative e fabbisogni edi conoscere i diritti e gli strumenti a sua disposizione.

La clientela

Per la nostra azienda il perseguimento di un successoduraturo e dunque sostenibile avviene anche attra-verso la capacità di offrire prodotti e servizi semprepiù innovativi, di minor impatto ambientale e di ele-vata qualità, e di rispondere alle aspettative del con-sumatore, all’interno di un quadro di riferimento atutela della concorrenza leale, dei diritti e della sicu-rezza dei clienti.Attraverso le consociate che commercializzano pro-dotti e servizi, Eni intende pertanto continuare nellasua opera di ottimizzazione delle politiche e linee gui-da per le relazioni con la clientela e di miglioramentodei sistemi attivati nell’ambito del cosiddetto cus-tomer relationship management (CRM), ovvero dellagestione delle relazioni con il cliente, con l’obiettivodi sviluppare, seguire e consolidare i rapporti conclienti nuovi e fidelizzati.Lo sforzo della Compagnia è dedicato anche al raffor-zamento del controllo degli operatori che detengono ilmarchio Eni, in particolare della Divisione Refining &Marketing, e al miglioramento degli standard nei siste-mi di customer satisfaction, mirati allo sviluppo di una

Rapporto con clienti e fornitori

Per una impresa petrolifera la qualità dei rapporti con la clientela e i fornitori rappresenta uno degli aspetti fondamentali di una condotta di business

responsabile. I comportamenti adottati dall’Eni nelle attività di vendita e distribuzione di prodotti e di approvvigionamento di beni e servizi si ispirano

“ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza, efficienza ed apertura al mercato”richiamatI nel Codice di Comportamento aziendale, e vengono svolti,

come ribadito più recentemente nell’Addendum al Codice, “secondo modalità compatibili

con una sana pratica commerciale”.

Eni, per mezzo dei marchiAgip, IP e Agip Gas (riunitenella Divisione Refining & Marketing), opera nella commercializzazione e distribuzione dei prodottipetroliferi principalmente in Italia, Europa e America.Attraverso Snam Rete Gas, la Divisione Gas & Power

ed Eni Powertrasporta e vende gas e energia elettrica a industria,grossisti, produttori di energia elettrica; conItalgas e le sue controllate inItalia, e in Europa e AmericaLatina opera rispettivamente nella distribuzione e venditadi gas metano per usi civili.

Agip Truck Point per una clientela diversificata

Programmi di formazione per gestori

Distribuzione e commercializzazione di prodotti petroliferi, gas ed elettricità

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Gas ed elettricitàEni è presente in questo mercato con diversi soggetti:SNAM RETE GAS gestisce il sistema di trasporto di gasnaturale in Italia, GAS & POWER ed ENI POWER fornisco-no rispettivamente gas ed energia elettrica a industria,grossisti, produttori di energia elettrica e autotrazionein Italia e in Europa; ITALGAS e le sue consociate e colle-gate in Italia (ITALGAS PIÙ, NAPOLETANAGAS CLIENTI e FIO-

RENTINAGAS CLIENTI) in Europa (Ungheria, Slovenia eGrecia) e America Latina (Argentina) operano rispetti-vamente nella distribuzione e vendita di metano perusi civili (famiglie, negozi, uffici, aziende, condomini esettore pubblico nonché grandi clienti). Il settore del gas naturale e dell’energia elettrica è sta-to oggetto negli ultimi anni di una nuova regolamen-tazione a livello nazionale e comunitario nel quadrodella politica di liberalizzazione e di creazione di ununico mercato europeo.A differenza di quel che accade in altri paesi europei, ilsistema gas italiano è caratterizzato dalla compresenzadi una pluralità di operatori. Il sistema di trasporto delgas naturale è articolato su due livelli principali. Il pri-mo livello della distribuzione primaria riguarda il tra-sporto del metano su scala nazionale attraverso grandicondotte. Più a valle, un capillare sistema di distribuzio-

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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ne secondaria rende disponibile il gas a livello locale.La distribuzione primaria è garantita da una rete dicondotte lunga oltre 30.000 km (appartenente quasiintegralmente alla Snam Rete Gas) che copre quasi l'in-tero territorio nazionale. Attraverso questa rete ilmetano è consegnato direttamente a oltre 700 aziendedi distribuzione locale, 3.500 grandi utenti industriali,nonché produttori di energia elettrica e distributori dimetano per auto-trazione. Di tutto il gas consumato inItalia, quasi il 40% è destinato agli usi civili e la parterestante a quelli termoelettrici e industriali.La distribuzione secondaria è invece affidata nei diver-si contesti ad aziende municipalizzate, agli stessiComuni o a società private. Le aziende cui il metanoviene consegnato provvedono alla sua distribuzioneattraverso proprie reti in oltre 5.000 Comuni, servendofamiglie, utenti commerciali o piccole industrie.Eni, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla legislazione,punta alla soddisfazione del cliente attraverso la seg-mentazione del mercato, lo sviluppo di una sempremaggiore integrazione gas-elettricità e l’ampliamentoe la personalizzazione dei servizi offerti improntatiall’eccellenza e all’affidabilità nel tempo.Per quanto riguarda il TRASPORTO DEL GAS, Eni, attra-verso Snam Rete Gas, opera nel rispetto dei criteri defi-niti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas.L'allocazione delle capacità di trasporto della rete e laprogrammazione dell'attività di dispacciamentoavvengono sulla base di principi di trasparenza edimparzialità. Al riguardo la società garantisce proce-dure di programmazione del trasporto che assicura-no ai clienti condizioni di accesso al servizio non di-scriminatorie e la massima riservatezza dei dati com-merciali.Nella COMMERCIALIZZAZIONE DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELET-

TRICA RIVOLTA A INDUSTRIE MEDIO-GRANDI E GROSSISTI, l’impe-gno dell’Eni (Divisione Gas & Power) è orientato alla mas-sima flessibilità e alla continua evoluzione dell’offertacommerciale con l'ampliamento dei servizi offerti,secondo una politica di marketing volta al costantemiglioramento della relazione con il cliente. In un’otti-ca di centralità e soddisfazione dei consumatori, lasocietà promuove relazioni dirette e personalizzate,con l’obiettivo focalizzato sulle loro necessità e sull’in-dividuazione delle migliori soluzioni, attraverso un’of-ferta diversificata, dei servizi a valore aggiunto e unapluralità di canali di contatto.Nella VENDITA E DISTRIBUZIONE DI GAS AL DETTAGLIO, Eniè il principale operatore in Italia con oltre 5,8 milioni

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RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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acquistati. A fine 2003 sono oltre 3,5 milioni le carteattive dedicate all’iniziativa. Infine, nel 2004 è stata lan-ciata l’iniziativa il “Club Fai da Te” che consente ai tito-lari della “Card Fai da Te” di valorizzare i punti accumu-lati non solo in sconti ma anche in premi carburanti. La particolare attenzione dedicata dall’Eni alla qualità ecompatibilità ambientale dei propri prodotti, in un’otti-ca di mobilità sostenibile, si è tradotta in questi anni nel-l’immissione sul mercato di prodotti sempre menoinquinanti, ad elevate prestazioni (quali i carburanti AgipBluDiesel, BluSuper e IP Plus 98 e i lubrificanti Sint 2000 Evo-lution e IP Top Quality) e dunque più rispondenti alle esi-genze della clientela e più in generale della collettività. Questo impegno si è concretizzato, oltre che nell’offer-ta di una gamma crescente di carburanti e lubrificantinelle proprie stazioni di servizio, nella realizzazione inItalia, vicino Milano, di una stazione AGIP MULTIENERGY

a energia solare che distribuisce, oltre a carburanti conforte valenza ambientale per ogni tipo di motore,anche energia “on site” per auto elettriche utilizzandopannelli fotovoltaici.

Nel dicembre 2003 il settoredi commercializzazione GPL ha conseguito il rinnovo della certificazione del proprio sistema digestione della Qualità,secondo la nuove norma UNI EN ISO 9002, che giàaveva ottenuto nel 1997. È un risultato cherappresenta ilconsolidamento e laformalizzazione dei valoriessenziali della propriatradizione operativa e commerciale quale il rapporto con il clientefondato sulla qualità del prodotto e del servizio e che mira ad assicurare

i seguenti obiettivi:soddisfazione del cliente,puntualità e velocità nelleconsegne, consulenza eassistenza tecnica, erogazione dei servizisecondo i requisiti previsti.Il sistema di qualitàcomprende tutte le attivitàsvolte dal settore, quali ad esempio la gestione e lo sviluppo delle risorseumane, la tutela della salute, sicurezza e ambiente ed è orientato all’innovazione e al miglioramento continuo, con l’obiettivo di creare valore per tutti gli stakeholder.

di clienti in oltre 1.200 comuni (tra cui Roma, Napoli,Firenze, Torino e Venezia) e una rete urbana di gasdot-ti di 46.780 km; all’estero i clienti serviti (in Ungheria,Argentina e Slovenia) sono circa 1,5 milioni. In Italia,l’attività di vendita gas e gestione clienti viene svoltada Italgas Più, Napoletanagas Clienti e Fiorentinagas Clien-ti, costituite nel 2002 da Italgas in anticipo rispettoalla legislazione che stabilisce la separazione societa-ria tra le attività di distribuzione e vendita.

Il mercato del gas e la tutela del cliente Nel mercato del gas e dell’energia elettrica, il rapporto con ilconsumatore, a differenza di quello dei carburanti, è di tipo continuativo edunque assumono granderilevanza, ai fini di unacorretta e responsabilecondotta degli operatori, la qualità del servizio offerto,la tutela dei diritti del consumatore e, visteanche le caratteristiche del prodotto stesso, una particolare attenzioneagli aspetti della sicurezza. In questi ultimi anni ilmercato ha vissuto in Europa,e in particolare in Italia,profonde trasformazioni aseguito della liberalizzazioneche ha fissato una serie di vincoli alle attività delle società operanti nel trasporto, distribuzione e vendita del gas edell’elettricità. Nell’ambitodel nuovo quadro legislativosono state definite o sono in via di definizione le regoleper una maggioreconcorrenza nella strutturadell’offerta, nelle condizionidei prezzi e del regimetariffario delle attività di distribuzione gas e

di fornitura di energia elettrica.La tutela dei diritti del clienterelativamente alla qualità dei servizi erogati e dei prezziapplicati nella distribuzioneper uso civile, viene garantitada una serie di standardspecifici definiti dagli organidi regolazione e controllo – in Italia L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA

ELETTRICA E IL GAS – che hannosostituito gli standard diqualità definitiautonomamente dalle cartedei servizi adottate nel corsodegli anni dai singolioperatori. Oggi le compagniepossono comunque averepropri standard di qualità, masolo se migliorativi rispetto a quelli definiti dall’Autorità.Tali standard stabiliscono i principi che devono regolarela fornitura dei servizi,definiscono gli strumenti perla loro attuazione e indicanole modalità per la tutela deiclienti, in particolare in meritoalla qualità del servizio e alle condizioni contrattualirelative alla fornitura dienergia elettrica e del gas, allatrasparenza dei documenti di fatturazione della fornituradei servizi e ai reclami, istanzee segnalazioni da parte deiconsumatori.

Nel settembre 2003 è statainaugurata ad Assago, sullatangenziale Ovest di Milano, la prima stazione di servizioMultienergy che sfruttandol’energia solare è in grado di offrire un sistema integratodi distribuzione energeticaorientata verso una mobilità a basso impatto ambientale e verso l'uso di carburantialternativi. Oltre ai carburanticonvenzionali Agip, la stazione è in grado dierogare BluDiesel, il nuovogasolio ad alte prestazioniprivo di zolfo, benzine a bassocontenuto aromatico e carburanti gassosi comeil metano e il GPL, prodottiideali per una mobilitàsempre più attenta alle esigenze ambientali, in particolare

nei grandi centri urbani dove,proprio a causa dell’altaconcentrazione diautovetture, la qualitàdell’aria è più a rischio. Tra gli aspetti innovativi cisono i pannelli fotovoltaiciprodotti da Eurosolare,integrati nella strutturaedilizia, che sfruttano i raggisolari per fornire alla stazioneparte dell'energia necessaria al suo funzionamento e per produrre energia per ricaricare auto elettriche.

Business GPL - rinnovo certificazione del Sistema di Gestione della Qualità

Agip Multienergy per una mobilità eco-compatibile

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RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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I fornitori

Eni si rivolge a una molteplicità di soggetti presenti sulmercato per approvvigionarsi dei beni, servizi e lavorinecessari per svolgere in maniera efficace e con profittole proprie attività operative. Ogni anno vengono emessiin media dal Gruppo 500.000 ordini a fronte di oltre16.000 fornitori, di cui una parte consistente, il 40% cir-ca, provenienti dall’estero. Per un Gruppo industrialearticolato e complesso quale il nostro è, pertanto, di fon-damentale importanza poter ottenere, in coerenza conle specifiche esigenze di business, la massima conve-nienza globale in termini di qualità, tempi e costi.

Eni è anche presente sul mercato della GENERAZIONE E

COMMERCIALIZZAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA in Italia conEniPower e opera nel quadro del processo di liberalizza-zione nel settore avviato in Italia nel 1999, che ha stabili-to i criteri e le disposizioni per una graduale apertura delmercato, intervenendo anche sulla tutela del consuma-tore finale. La società fornisce energia elettrica ai clientioffrendo un servizio completo e integrato volto a soddi-sfare i fabbisogni energetici, in termini di qualità delprodotto offerto e dei servizi ad esso correlati. Tra i servi-zi offerti, la possibilità di conoscere e verificare quotidia-namente il proprio consumo elettrico, ed eventualmen-te, ottimizzare e gestire il contratto di fornitura.

In quanto azienda che siapprovvigiona da soggettioperanti in una molteplicità dicontesti, Eni presta particolareattenzione alla tutela dei dirittidei lavoratori da parte di fornitorie contrattisti. Al riguardo, hainfatti previsto che i principicontenuti nell’AccordoTransnazionale sulle RelazioniIndustriali e la ResponsabilitàSociale d’Impresa – siglato nelnovembre 2002 con la

Confederazione Internazionaledei Sindacati del settoreEstrattivo (ICEM) e i sindacatiitaliani del comparto – siestendano anche ai fornitori,rispetto ai quali la Compagniaricercherà opportune modalitàa garanzia di eventualiviolazioni. Infatti, sin dalle primefasi dei processi di qualifica deifornitori, Eni richiede alle ditteinteressate ad essere inseritenell’elenco dei fornitori del

Gruppo di impegnarsi aosservare i principi contenutinel suo Codice diComportamento, e assicurareuna serie di adempimenti cheattestino il loro pieno rispettodei diritti dei lavoratori,secondo quanto previsto dallenormative vigenti e richiamatodalle ConvenzioniFondamentali dell’ILO. Gli standard definiti da Eni per lecondizioni generali dei contratti

prevedono che il personale del fornitore/contrattista siaregolarmente assunto,retribuito ed assicurato e che le condizioni normative e retributive applicate nonsiano inferiori a quelle stabilitenei contratti nazionali di lavoroe negli accordi integrativi. In caso di violazioni, ilcommittente si riserva la facoltàdi risolvere il contratto percarenza di requisiti essenziali.

proprio servizio. La trasparenza caratterizza da sempreil rapporto tra la compagnia e i propri clienti: attraver-so il sito, in una sezione dedicata ai Diritti del Cliente, èpossibile consultare tutta la documentazione relativaai livelli di qualità, alla tutela del cliente e ai rapportitra la società e le Associazioni dei Consumatori, inmodo che il dialogo con i clienti sia sempre aperto echiaro. Al riguardo, la società dedica alle ASSOCIAZIONI

DEI CONSUMATORI una particolare considerazione e man-tiene con loro un rapporto costante e continuativo,organizzando incontri con le stesse sia su argomentispecifici che su temi di carattere generale relativi allafornitura del servizio, e rispondendo ai reclami pre-sentati per conto dei propri clienti.

Nel marzo 2004 Italgas Più è diventata la prima aziendaitaliana ad aggiudicarsi il prestigioso "Committed To Excellence" che l'EuropeanFoundation for QualityManagement (EFQM) e l'Associazione Italiana CulturaQualità (AICQ) assegnano alle aziende europee sulla basedi una valutazione comparata e di una verifica dei risultaticonseguiti nello svolgimentodelle loro attività.Per Italgas Più è un risultatoimportante che conferma il suo ruolo di leader in un settore ormai aperto alla concorrenza, e che premial'impegno per risponderesempre meglio alle esigenze e agli interessi di tutti gli stakeholder.Nel quadro di un progetto pilota coordinato dall'Agenziaper i Servizi Pubblici Locali del Comune di Torino con la collaborazione dell'AICQ,un'organizzazione che perseguel'obiettivo di diffonderel'impegno verso la Qualità in Italia, Italgas Più ha iniziatoquesto percorso agli inizi

del 2003 – l’anno precedenteaveva ottenuto la CERTIFICAZIONE

DEL SISTEMA DI GESTIONE

PER LA QUALITÀ in conformità allanormativa internazionale UNI ENISO 9001/2000 – con l’obiettivo di percorrerne le varie tappe permigliorare ulteriormente leproprie performance, a beneficiodei clienti e delle persone chelavorano all'interno dell'azienda.Sempre con riferimentoall’impegno per un continuomiglioramento, nel 2003 ItalgasPiù si è aggiudicata il FRANCHISING

AWARD, riconoscimento destinatoalle tre aziende che si sonomaggiormente distinte nell’annonel settore del franchising. Il premio, giunto alla sua 3°edizione e promosso da AZ Franchising, rivistanazionale specializzata del settore, è stato assegnato alla società per la capacità di innovazione che un ex-monopolista ha saputoattuare, contestualmente alla liberalizzazione del mercato, nella creazione di una propria rete retail, in grado di rispondere alle mutate esigenze e aspettativedella clientela.

Da una indagine effettuata nel2003 su un campione di 4.000torinesi dal Dipartimento diScienze Sociali dell'Universitàdi Torino sul grado disoddisfazione dei servizicomunali da parte degliabitanti della città, è emersoda parte della maggioranzadegli intervistati un giudizioampiamente positivo sulservizio di erogazione del gas,effettuato nella città dall'Aes,la società costituita nel 2000da Italgas e da Aem Torino.Lo studio, presentato nelnovembre 2003 al convegno

"Il mercato dei servizi pubblicilocali, ruolo delle aziende e prospettive per iconsumatori", promossodall'Agenzia per i ServiziPubblici Locali del Comune di Torino, ha evidenziato il particolare apprezzamentoespresso da parte dei cittadiniin merito alla continuità della fornitura (97,2%), al servizio "Rapporti con iClienti" (73,5%), alla chiarezza della bolletta (70,1%) e alla adeguatezza delletariffe in relazione alla qualità del servizio offerto (55,4% ).

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

76

Per cogliere le opportunità offerte dalla liberalizzazio-ne del mercato, Italgas ha puntato sulla soddisfazionee valorizzazione del cliente attraverso l’offerta di servi-zi di qualità e l’eccellenza tecnico-operativa; in questoquadro è impegnata nella messa a punto di un insiemedi attività integrate nell’ambito del settore energeticoallo scopo di offrire alla propria clientela, insieme alleattività regolate di distribuzione e a quelle di venditadi gas, maggiori servizi, consulenze e assistenza.Lo sviluppo ulteriore delle attività prevede la progres-siva copertura di nuove quote di mercato e la promo-zione di servizi innovativi per incentivare forme di uti-lizzo che promuovano l’efficienza energetica in un’ot-tica di compatibilità ambientale, come climatizzazio-ne e cogenerazione nella piccola industria.Italgas Più, leader in Italia nella vendita del gas metanocon oltre 4,8 milioni di clienti, con l’obiettivo di miglio-rare e ampliare i propri servizi ha:• aumentato e migliorato i canali di contatto con i clienti;• attivato nuovi servizi, quali il Servizio Energia per la

progettazione e gestione globale degli impianti con“soluzioni chiavi in mano” e il Servizio Post Contatoreper la manutenzione programmata e straordinariadegli impianti autonomi di riscaldamento;

• lanciato un sito interattivo, www.italgaspiu.it, che rap-presenta un vero e proprio sportello on-line, in gradodi fornire al cliente una serie di servizi.

La Compagnia presta grande attenzione ai criteri ope-rativi e agli standard di qualità che caratterizzano il

Qualità del servizio gas a Torino

Italgas Più - riconoscimenti all’impegno per la qualità

Diritti del lavoro nel processo di qualifica e nei contratti

Page 41: valori e comportamenti Responsabilità d’impresa · Composizione dipendenti Eni 2000-2003 24 Assunzioni 2001-2003 24 ... Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo,

100Inizializzazione processo

000Ricevimento Candidatura

300Verifica Documentale

400Pianificazione verifica in sito

700Verifica in sito su capacità produttiva

800Valutazione intermedia/prequalifica

200Compilazione Questionario

500Verifica in sito su capacità gestionale,

organizzativa

600Verifica in sito su capacità tecnica

900Realizzazione prototipo/ordine di prova

1000Qualifica

• Informativi Generali• Commerciale e Finanziario• Progettazione e Produzione• Sistemi di gestione• Trasporti e Consegne• Requisiti di conformità

Sezioni Valutate nel Questionario

• Ambiente (ISO 14001)• Approvvigionamenti• Capacità Tecnica• Gestione del Contratto• Logistica•Organizzazione• Processo• Qualità (ISO 9000)• Salute e Sicurezza (BS 8800)• Sistemi Informativi

Check List per la Verifica in sito

a notizie pervenute, ulteriorivisite. Infine, allo scopo diregistrare le performance deifornitori nei confronti del Gruppoe delineare, così, un SupplierCapability Profile accessibile allevarie funzioni aziendali, vienerichiesto alle unità beneficiarie dei

beni, servizi e lavori acquistati diinviare un feed-back in terminidi qualità, puntualità ecomportamento del fornitore.Grazie a tali riscontri è possibileverificare se gli eventualiinconvenienti o problemiriscontrati siano riconducibili a

una normale casisticacontrattuale, oppure se riflettanoinsufficienze del fornitore nel fornire i beni o prestare ilavori/servizi assegnati. In tal casola ditta viene prima posta sottomonitoraggio e, qualoradovessero persistere i problemi

segnalati, successivamente sospesa dall’elenco fornitori e sottoposta a una serie di controlliper determinare modalità e tempi per il suo eventualereintegro o, nel caso di carenze più gravi, per riattivare un nuovoprocesso di qualifica.

qualifica e sviluppo fornitori, valutazioni del feed-back, nell’ottica di creare una base di fornitori di altoprofilo e di ridurre il rischio associato alle forniture. La nuova normativa Eni prevede l’implementazione diun processo di qualifica rigoroso, documentato e rin-tracciabile, tale da consentire la trasferibilità dellaqualifica tra le Divisioni operative e tra queste e leSocietà del Gruppo e la creazione di un profilo del for-nitore per poterne così seguire lo sviluppo e il com-portamento nei confronti dell’intero Gruppo.

Scouting, sviluppo e formazione di fornitori e contrattistiConsiderata l’estensione della presenza geografica delGruppo, assume particolare importanza individuaresoggetti in grado di fornire in loco una serie di beni, lavo-ri e servizi di qualità. Oltre alle attività di scouting, quindi,concentrate su aree geografiche di interesse per il busi-ness, da parte della Compagnia è anche prevista la defi-nizione di piani di sviluppo, che indichino ai fornitoripercorsi di miglioramento volti all’ottenimento di una

qualifica piena. Per la Nigeria, ad esempio, è stato avvia-to, in collaborazione con le autorità locali e le altre com-pagnie petrolifere presenti nel Paese, un progetto di JointQualification, volto a stabilire i requisiti e le modalità digestione e di sviluppo di un parco fornitori comune.Per alcune attività, Eni organizza, inoltre, corsi di for-mazione per fornitori o contrattisti. È il caso ad esem-pio delle tematiche HSE, per il personale delle dittecontrattiste che – prima di accedere alle piattaforme –partecipa a un corso sulle misure di sicurezza o per itrasportatori di ditte terze che partecipano a corsi diguida sicura e hanno la possibilità di addestrarsi ancheattraverso corsi multimediali.Saipem, Snamprogetti e la Divisione E&P svolgono corsiper il personale delle ditte contrattiste che operano neicantieri o sulle installazioni offshore, come ad esempioi corsi di sopravvivenza in mare per i tecnici che opera-no su piattaforme offshore, ai fini dell’ottenimento del-la certificazione OLF-OPITO (Offshore Life Survey – Off-shore Petroleum Industry Training Organization) e icorsi per coordinatori di sicurezza in cantiere.

Processo di qualifica integrata

Con decine di migliaia di fornitoriattivati per gruppi merceologici e nei mercati più disparati, la gestione degli acquisti e dei rapporti con i fornitori da parte delle singole unitàapprovvigionanti harappresentato per Eni sia unanotevole esposizione – in terminidi costo e di reputazione – ai rischiderivanti da eventuali fornitoriinadempienti o improvvisati, siauna considerevole ripetizione dellavoro di qualifica. Per mitigaretali rischi e cogliere le opportunitàdi una gestione di Gruppo delparco fornitori (allineamento dei contratti verso le condizionimigliori, aumento del numero dei fornitori e quindi dellaconcorrenza, trasferimento e condivisione delle esperienze e delle soluzioni) è stato avviatoun Progetto di qualifica integrata,

esteso alle divisioni dellaCompagnia e alle principalisocietà appartenenti al Gruppo. In questo ambito sono statidefiniti i parametri e gli stepoperativi di un processo diqualifica che potesse risponderealle diverse esigenze delle varierealtà di business. Tale processo ègraduato in funzione della criticitàche le forniture rivestono per la Compagnia, sia in termini di impatto sulle attività sia intermini di spesa. È interessante, al riguardo, notare che circa il 90%del valore dei contratti di fornituraassegnati dall’Eni corrisponde a circa 800 fornitori, che quindidevono essere sottoposti a unmonitoraggio strutturato comesequenza di verifiche vincolanti.Su fornitori utilizzati per piccoliappalti e contratti, per i quali taleprocedura risulterebbe troppo

onerosa, vengono comunqueeseguiti verifiche e controlli,anche se non rigorosamente su base sistematica. L’avvio delprocesso di qualifica èsubordinato innanzituttoall’accettazione, da parte delcandidato, dei principi contenutinel Codice di Comportamento Enie da una dichiarazione dellostesso di regolarità contributivaed assicurativa nei riguardi del suopersonale. La verifica dei requisitiprevisti - in materia di profiloeconomico-finanziario,organizzazione, capacitàgestionale, tecnica e produttiva,tutela dell’ ambiente e dellasalute, sicurezza sul lavoro, qualità–viene attuata mediante l’analisidi un dettagliato questionario di cui si richiede al candidato la compilazione e, nei casi dimaggiore criticità delle forniture,

attraverso una ispezione ai sitiproduttivi, effettuata da un team diqualifica costituito da referenti dellearee qualifica fornitori, tecniche,ambiente, qualità, salute e sicurezza(pre-qualifica del fornitore).L’emissione del certificato di qualificaavviene dopo l’assegnazione delprimo ordine o in seguito allaricezione di un feed-back positivo da parte delle unità approvvigionantie ha validità 30 mesi, ad eccezionedei settori regolati da normativaeuropea. Nei casi in cui venganoriscontrate delle aree di non totalerispondenza dei candidati ai requisiti,la qualifica è subordinata alla definizione di specifici piani di sviluppo ed alla verifica, nei tempistabiliti, degli effettivi avanzamenti.La funzione di qualifica può, in ognicaso, richiedere informazioniaggiuntive ai fornitori o concordare,in base a feed-back negativi o

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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Principi e linee guidaLa Compagnia impronta il suo rapporto con fornitori eappaltatori sulla base dell’adesione di questi ultimi aiprincipi contenuti nel proprio Codice di Comporta-mento e secondo un sistema di linee guida che regola-menta le attività di approvvigionamento di lavori, benie servizi e l’amministrazione dei fornitori, secondo cri-teri di economicità, trasparenza e controllo interno.Tali Linee Guida sono volte a garantire:• non discriminazione tra i fornitori, garantendo

uguali opportunità di qualificazione a tutti i richie-denti purché in possesso dei requisiti;

• chiarezza nei rapporti con modalità di qualificazionedichiarate e trasparenti;

• valutazione oggettiva globale delle offerte, mediantemetodologie standard.

Nell'ambito delle indicazioni delle Linee Guida e nelpieno rispetto delle normative in vigore, Eni adottaprocedure quadro e di dettaglio per regolamentare iprocessi operativi. Sotto il profilo organizzativo, l'atti-vità di approvvigionamento, oltre ad essere monitora-

ta da processi di revisione interni per verificare ilrispetto degli standard Eni da parte dei fornitori e con-trattisti durante i processi di qualifica e nel corso del-l’esecuzione dei contratti, è soggetta alla supervisionedella funzione di Internal Audit della Società.

Selezione fornitoriIn termini generali, nella scelta dei suoi fornitori, Enitiene conto delle capacità di questi ultimi di garantire,oltre ad una serie di requisiti di carattere economico,tecnico, produttivo ed organizzativo, criteri adeguatidi sicurezza sul lavoro, tutela della salute, gestione del-la qualità e salvaguardia ambientale, nonché di osser-vare, nel rispetto delle normative vigenti, gli standardinternazionali in materia di diritto del lavoro. Proprio con l’obiettivo di ottimizzare in termini diqualità e convenienza, i rapporti del Gruppo con ilparco fornitori, nel dicembre 2003 la Compagnia haapprovato una normativa interna per la qualifica egestione del sistema dei fornitori contenente gli ele-menti che regolano le attività di market interface,

ENI RESPONSABILITÀ D’IMPRESA VALORI E COMPORTAMENTI

RAPPORTO CON CLIENTI E FORNITORI

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PRINCIPALI DATI E INDICATORI

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Dati operativi e finanziari 2001 2002 2003Riserve certe di idrocarburi al 31.12 (M boe) 6.929 7.030 7.272Vita utile residua delle riserve (anni) 13,7 13,2 12,7Produzione giornaliera di idrocarburi (k boe) 1.369 1.472 1.562di cui: petrolio (k bbls/g) 857 921 981

gas naturale (k boe) 512 551 581Totale vendite gas naturale a terzi (miliardi mc) 65,87 63,36 69,56Vendita prodotti petroliferi (M t) 53,24 52,02 49,91Ricavi (M euro) 49.272 47.922 51.487Utile operativo (M euro) 10.313 8.502 9.517Utile netto (M euro) 7.751 4.593 5.585Investimenti (M euro) 11.270 9.414 13.057di cui: tecnici 6.606 8.048 8.802

Risorse umaneNumero totale dipendenti 72.405 (*) 80.655 76.521di cui: Italia (%) 62,6 54,2 55,2

estero (%) 37,4 45,8 44,8Assunti in Italia e operanti in Italia e all’estero 45.336 43.682 42.235Assunti e operanti all’estero 27.069 36.973 34.286di cui: Africa 4.354 6.844 7.231

America del Nord 643 749 640America Latina e Caraibi 6.207 6.334 7.164Asia 5.395 5.993 7.006Europa 9.951 16.972 12.041Oceania 20 81 204

Assunzioni 1.600 2.139 2.055di cui: a tempo indeterminato 852 1.203 1.283

a tempo determinato 748 936 772di cui: laureati 410 599 678

diplomati 380 487 562Ore di formazione 1.250.140 1.213.855 1.251.210Partecipazioni 125.726 113.574 111.963

Salute, Sicurezza, Ambiente (HSE)Spese HSE (M euro) 898,3 870,4 926,05Spese HSE/Ricavi (%) 1,82 1,82 1,80Numero di certificazioni 84 85 110Numero di audit HSE 1.015 1.245 2.089Formazione HSE Italia (ore) 312.087 279.446 281.539Partecipazioni 75.767 68.155 72.223Spesa salute/dipendente (euro) 364 322 418Personale sanitario 602 667 792Indice di frequenza infortuni 6,47 4,74 3,71Indice di gravità infortuni 0,15 0,12 0,09Prelievi acqua dolce (M mc) 300 307 268Consumi netti di energia (M tep) 8,98 8,76 9,31Emissioni NOx (kt) 75,7 80,3 88,5Emissioni SO2 (kt) 103,2 101,0 88,9Emissioni GHG (Mt CO2 eq) 50,1 51,9 52,6

Contributo allo sviluppo localeSpesa complessiva (k euro) 47.256 49.574 50.203di cui interventi a favore delle comunità (%) 76,7 80,6 83,8Ripartizione per settore (%): sanità 18,1 3,4 2,1

socio-ambientale (inclusa la formazione) 65,8 84,8 87,2cultura 16,1 11,8 10,7

Spesa complessiva/Utile netto (%) 0,6 1,1 0,9

(*) Il numero totale dei dipendenti relativo al 2001 è stato riaggiornato nel 2002 per inserire i dipendenti Enichem Polimeri; le elaborazioni che seguono sono basate sul dato originale (70.948).

Principali dati e indicatori

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Società per Azioni

Sede legale in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1

Capitale sociale: o 4.001.684.176 interamente versato

Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale 00484960588

Sedi secondarie:

San Donato Milanese (MI) - Via Emilia, 1

San Donato Milanese (MI) - Piazza Ezio Vanoni, 1

Gela (CL) - Strada Provinciale, 82

Per informazioni rivolgersi a:

Eni SpA

DIRIC-CSR

Piazzale Enrico Mattei, 1 - 00144 Roma

Tel. +39 06 598 25441 - Fax +39 06 598 22832

e-mail: [email protected]

Chiuso nel mese di luglio 2004

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Progetto grafico e Impaginazione: Orecchio acerboIllustrazioni di: Lorenzo MattottiStampa: Ugo Quintily SpA - RomaStampato su carta ecologica: Fedrigoni Symbol Freelife Vellum