VALENTINA FALCINELLI: la leggibilità di un testo web step by step
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#DolabCamp: La leggibilità di un testo web step by step
Come migliorare la content user experience
Questa sono io
Valentina Falcinelli @valefalci Mamma e copywriter di Pennamontata Formatrice Perditrice seriale di calzini Appassionata di serie tv
Il lettore
Per me il testo deve essere: • Chiaro • Comprensibile • Leggibile
Il copywriter
La mia missione è quella di smontare il “testo muro di cemento”.
La ricezione del post Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
→
Ecco il classico “testo muro di cemento”!
Il copy pensa subito
1. Primo lavoro
Check dei doppi spazi.
Check dei doppi spazi Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Check dei doppi spazi Uso Word. Strumento Trova/Sos>tuisci.
Check dei doppi spazi Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Check dei doppi spazi
Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Check dei doppi spazi
Il cliente approva Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
2. Secondo lavoro
Check della leggibilità.
Check della leggibilità
Indice di Gulpease
89+ 300 * (n. frasi) – 10 * (n. leAere) ______________________________
n. parole
Check della leggibilità
Formula Flesch
F = 206 – (0,65 * S) – P
Momento confessione
Un bravo copywriter non ne ha bisogno.
3. Terzo lavoro
Aggiungere aria.
Aggiungere aria Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Aggiungere aria Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento.
+ margine
Aggiungere un margine laterale aiuta il testo a respirare.
Aggiungere aria Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>,
prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per
informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano;
contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content
Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver,
conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in
linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content
marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro
che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le
stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a
ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga).
Interlinea positiva
3 tipi di interlinea
• Positiva • Neutra • Negativa
3 tipi di interlinea
Credits: angelinilisa.it
L’interlinea sta a indicare la
distanza tra due righe di testo
e si misura attraverso
la linea di base.
Positiva
L’interlinea è positiva quando è superiore al corpo del carattere (es. 10/12)
Positiva
Neutra / sterlinata
L’interlinea ̀ neutra quando equivale al corpo del carattere (es. 10/10). In questo caso si parla di composizione “sterlinata”.
Neutra / sterlinata
Negativa
L’interlinea è negativa quando è inferiore al corpo carattere (es. 10/8).
Negativa
Wichita State University
No margine/interlinea – No margine/interlinea + Margine/interlina – Margine/interlinea +
Wichita State University
No margine/interlinea – No margine/interlinea + Margine/interlinea – Margine/interlinea +
Wichita State University
No margine/interlinea + Margine/interlinea +
Risultati dello studio
Il font sembra piu ̀ grande e facile da leggere. La comprensione del testo aumenta del 20%.
Il cliente approva Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
4. Quarto lavoro
Allineare il testo.
Allineare il testo Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
Allineare il testo Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
Allineare il testo Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
Allineare il testo Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
Scegli bandiera sx
• Segue il naturale flusso di lettura.
• L’occhio si mantiene sulla riga con piu ̀ facilità.
• Inferiore sforzo cognitivo per il lettore.
Il cliente approva Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
5. Quinto lavoro
Chunking.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli
toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei
suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect
possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che
educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la
matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la
tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando
driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E
quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria?
Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con
ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo.
George Miller 1950
• 7 +/- 2 • Facilitatore di memoria
Svelato il mistero
• 06992597910 • (06) 99 259 7910 • (06) 99 259-7910
7 +/- 2
• Max 9 bullet point per slide.
• Max 9 bullet point per elenco.
• Max 9 bolle su
diagramma.
Broadbent (1975)
• 4/6
LeCompte (1999)
• 3
Una media…
• 4+/-1
E altri consigli
• Paragrafi non piu ̀ lunghi di 100 parole. Comunque con max 4/5 righe.
• Ok anche paragrafi di 1 sola frase.
• Frasi sulle 15/20 parole.
E altri ancora
• Righe lunghe aumentano lo sforzo cognitivo.
• Righe lunghe richiedono interlinea maggiore.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Chunking Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Il cliente approva Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
Niente elenco puntato? Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
(awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi
di tone of voice: emozionale e razionale.
6. Sesto lavoro
Titoli.
Titoli
Cura lo stile grafico dei titoli: • La gerarchia degli heading
tag (h1, h2, h3). Differenzia graficamente i titoli.
• Non far fluttuare i titoli. Usa bene lo spazio bianco.
Cliente furioso Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
Primo 'tolo In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa>
in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
Cliente furioso Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
Primo 'tolo In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa>
in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
Non far fluttuare Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
Primo 'tolo In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
Il cliente approva Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande.
E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro
copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo.
Primo 'tolo In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano;
contenu> che convincono.
Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com.
Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza
7. Settimo lavoro
Enfasi.
Enfasi
Usa lo spazio bianco: attivo e passivo.
Spazio bianco attivo
• Citazioni • Stili testo (c.vo, bold) • Click to Tweet • Immagini.
Spazio bianco passivo
• Di default da CSS.
Enfasi Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenuti, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scritto per lui, per informarlo, farlo divertire, persuaderlo e convincerlo.
Primo titolo In effetti, i tipi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppati in queste 4 categorie: • contenuti che fanno divertire; • contenuti che educano; • contenuti che ispirano; • contenuti che convincono. .
Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenuti, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scritto per lui, per informarlo, farlo divertire, persuaderlo e convincerlo.
Primo titolo In effetti, i tipi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppati in queste 4 categorie:
8. Ottavo lavoro
Utilità.
Utilità
• Box sintesi • Grafici, tabelle • Pulsanti social friendly • Meta informazioni.
Utilità
Utilità
Utilità
Utilità
9. Nono lavoro
Coinvolgimento.
Banner incentivanti
Post. Com’era Ogni giorno il copywriter si sveglia e sa che dovrà scrivere più veloce dei bisogni del prospect. E che dovrà farlo non bene, ma alla grande. E così pure lui, il prospect, ogni giorno si sveglia e sa che gli toccherà leggere un mare di insulsi contenu>, prima di arrivare a quelli che toccheranno le corde dei suoi bisogni. Quelli che il nostro copywriter avrà scriAo per lui, per informarlo, farlo diver>re, persuaderlo e convincerlo. In effeD, i >pi di contenuto che anche tu puoi produrre per il tuo prospect possono essere raggruppa> in queste 4 categorie: contenu> che fanno diver>re; contenu> che educano; contenu> che ispirano; contenu> che convincono. Questo post nasce prendendo in analisi la matrice del Content Marke>ng di Smar>nsights.com. Come puoi vedere si compone di 4 quadran>, che si vengono a formare da due driver, conoscenza (awareness) e acquisto, da scegliere per impostare la tua strategia di content marke>ng, e da due >pi di tone of voice: emozionale e razionale. Combinando driver e tone of voice, oAerrai come risultato il >po di contenuto più in linea con le tue esigenze. Ma perché hai bisogno di tuAe queste >pologie di contenuto per la tua strategia di content marke>ng? E quali contenu>, nello specifico, fanno parte di ciascuna categoria? Ohssignur, quante domande! Nemmeno mia madre mi chiede tuAe queste cose. Procediamo con ordine e sta pur sicuro che alla fine di questo post avrò risposto a tuAo. A proposito: “Ciao mamma!”. La suocera che > racconta da 15 anni le stesse iden>che vicissitudini della sua travagliata vita; il cliente che > >ene al telefono 45 minu> senza riuscire a ricordarsi il perché della sua chiamata; il traffico in tangenziale e l’onda verde dei semafori che solo tu riesci a trasformare in rossa per poteri di pres%giribirizzazione (leggi sfiga). Di mo>vi per annoiarsi ce ne sono fin troppi, non credi? Allora tu, nel tuo sito e in quello dei clien>, hai bisogno di rendere la vita di chi > leggerà semplice, leggera, gustosa. I primi contenu> che puoi produrre nei tuoi canali web, quindi, sono contenu> di intraAenimento. E adesso > chiederai – > conosco! – come mai dovrei far diver>re il prospect se il mio fine ul>mo è quello di vendergli qualcosa? Perché il marke>ng, amico mio, non è sempre hard. C’è anche il soa marke>ng che, credimi, assolve più che bene al suo compito.
Post. Com’è
www.pennamontata.com/news-copywriter/matrice-content-marketing
Con un layout curato
• Il lettore si stanca meno. • Aumenta la sua
comprensione del testo. • È gratificato sul lato
esperienziale. • È piu ̀ propenso a leggere
altro testo.
Grazie! #DolabCamp
Credits § www.flickr.com/photos/ben_grey/4380871348 § https://www.flickr.com/photos/pevelpetros/
10100835343 § https://www.flickr.com/photos/glynlowe/7087555453 § https://www.flickr.com/photos/publicplaces/7418726440 § http://gratisography.com/ § https://www.flickr.com/photos/bluinfaccia/5951711898
CONTENT MARKETING E BRAND STORYTELLING
VALENTINA FALCINELLI Copywriter
dall’11 al 27 Novembre e il 4 Dicembre 2014
18 ore di formazione