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Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” VADEMECUM della Facoltà di SCIENZE AMBIENTALI Anno Accademico 2004/05

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Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”

VADEMECUM

della Facoltà di

SCIENZE AMBIENTALI

Anno Accademico 2004/05

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CONTATTI Per iscriversi e immatricolarsi Segreteria studenti Via Saffi, 2 (secondo piano) Tel.: 0722-305225 E-mail: [email protected] Referente: Sig.ra Marta Iacomucci Orario: LUN-SAB 9,30-12 CORSI DI LAUREA TRIENNALI in Scienze Ambientali (Classe 27) Valutazione e Controllo Ambientale (Classe 27) Tecnico del Territorio (Classe 7) in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA in Scienze Ambientali (Classe 82/S) Segreteria studenti Via Saffi, 2 (secondo piano ) Tel.: 0722-305225 E-mail: [email protected] Referente: Sig.ra Marta Iacomucci Orario: LUN-SAB 9,30-12 Segreteria di Presidenza Campus Scientifico Sogesta Tel.: 0722-304271/272 Fax: 0722-304265 E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.uniurb.it/SA/index.html Referenti: Dott.ssa Maria Pia Bellucci Dott.ssa Manola Cascella Orario: LUN-VEN 8,30-13.30

Coordinatore didattico Campus Scientifico Sogesta Tel.: 0722-304250 E-mail: [email protected] Referente: Dott. Corrado Saltarelli Orario: LUN-SAB 9-15 MASTER di secondo livello in Caratte-rizzazione e Recupero dei Siti Conta-minati (CaRe-Sic) Segreteria Organizzativa Campus Scientifico Sogesta Cell.: 3471321066 Tel.: 0722-304271/272 Fax: 0722-304265 E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.uniurb.it/SA/index.html Coordinatore scientifico Campus Scientifico Sogesta Tel.: 335499496 E-mail: [email protected] Referente: Dott. Ing. Fabio Tatano CORSO DI PERFEZIONAMENTO in Educazione Ambientale Segreteria studenti Via Saffi, 2 (secondo piano ) Tel.: 0722-305225 E-mail: [email protected] Referenti: Sig.ra Marta Iacomucci Orario: LUN-SAB 9,30-12 Segreteria Organizzativa Viale Trieste 296, Pesaro Tel.: 0721-423526 E-mail: [email protected] Referente: Prof. Nunzio Penna

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OFFERTA FORMATIVA a.a 2004/2005

Per i nuovi iscritti l’offerta formativa della Facoltà di Scienze Ambientali è composta dai seguenti Corsi di Studio:

• Laurea in Scienze Ambientali (Classe 27) • Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale (Classe 27) • Laurea in Tecnico del Territorio (Classe 7)

(in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza) • Laurea Specialistica in Scienze Ambientali (Classe 82/S)

CORSI ATTIVATI

Lauree Triennali Corso di laurea in Scienze Ambientali, (Classe 27 “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”), attivi tutti i tre anni di corso. Corso di laurea in Valutazione e Controllo Ambientale (Classe 27 “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura”),attivi tutti i tre anni di corso. Corso di laurea in Tecnico del Territorio (Classe 7 “Urbanistica e Scienze della Pianifica-zione Territoriale e Ambientale”) in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza, at-tivi tutti i tre anni di corso. Laurea Specialistica Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali (classe 82/S “Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio”) attivo il primo anno di corso di entrambi i curricula:

1. Gestione ambientale integrata 2. Valutazione e certificazione ambientale

Master e corsi di perfezionamento Master di secondo livello in Caratterizzazione e Recupero dei Siti Contaminati Corso di Perfezionamento in “Educazione Ambientale” in collaborazione con la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Dottorato di ricerca Dottorato di ricerca in Scienze Ambientali

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ORDINAMENTO DEI CORSI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (Classe 27 “Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura”)

REQUISITI DI AMMISSIONE Ai sensi del primo comma dell’art. 6 del D.M. n. 509/99, sono ammessi al Corso di Lau-rea in Scienze Ambientali coloro che siano in possesso di un diploma di scuola seconda-ria superiore, o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo, dal quale si e-vinca il possesso di una adeguata preparazione culturale di base in uno dei campi tec-nico-economico, sociale, scientifico o umanistico. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Possono essere previste modalità di verifica delle conoscenze necessarie, di orienta-mento e/o attitudinali per la partecipazione ai corsi e l’eventuale definizione di obblighi formativi. CARATTERISTICHE GENERALI Le attività formative prevedono un ampio spettro di discipline nelle aree matematiche, informatiche e statistiche, fisiche, chimiche, biologiche, ecologiche, di scienze della te r-ra, agrarie, giuridiche, economiche e valutative, secondo quanto stabilito dai Decreti di Area per la Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente, im-pegnato a tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di norma fissata in 60 crediti. Tra le attività formative nei diversi settori disciplinari, sono dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali ed all’elaborazione dei dati, lezioni ed esercitazioni di laborato-rio ed attività sul campo per 21 crediti complessivi. Sono previste attività per la prova finale, per la conoscenza della lingua straniera, per abilità informatiche e tirocini, e a scelta dello studente. La somma dei crediti delle attività formative complessive è pari a 180; un equivale a 8 ore di lezione frontale oppure a 16 ore di attività esercitative guidate, oppure a 25 ore di stages, tirocini e seminari. A compimento degli studi, viene conseguita la Laurea in Scienze Ambientali di I livello e permette l’accesso ad un eventuale ulteriore biennio per il conseguimento della Laurea Specialistica di II livello. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Scienze Ambientali, di durata triennale, ha l’obiettivo di assicurare allo studente una adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, non-ché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Le attività formative sono organizzate in modo che i laureati possano: • avere una cultura sistemica di ambiente ed una buona pratica del metodo

scientifico per l’analisi di componenti e fattori di processi, sistemi e problemi riguardanti l’ambiente, sia naturale, sia modificato dagli esseri umani;

• essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;

• possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestio-ne dell’informazione;

• essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

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I laureati del Corso di Laurea in Scienze Ambientali svolgeranno attività professionali in diversi settori, quali: il rilevamento, la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conser-vazione di componenti abiotiche e biotiche di ecosistemi naturali, acquatici e terrestri; l’analisi ed il monitoraggio di sistemi e processi ambientali gestiti dagli esseri umani, nella prospettiva della sostenibilità e della prevenzione, ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; i parchi e le riserve naturali, i musei scientifici ed i centri didatti-ci.

SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2004/2005) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scien-tifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di o-gni singola disciplina sia delle altre attività formative previste:

I ANNO

• Matematica (MAT/07), 8 CFU • Fisica (FIS/01), 8 CFU • Chimica Generale ed Inorganica (CHIM/03), 8 CFU • Biologia Animale (BIO/05), 4 CFU • Biologia Vegetale (BIO/01), 4 CFU • Litologia e Geologia (GEO/02 – GEO/03), 8 CFU • Informatica (INF/01), 4 + 2L CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 4 CFU (**)

II ANNO

• Ecologia (BIO/07), 8 CFU • Geopedologia (GEO/05), 2 + 2L CFU • Genetica (BIO/18), 4 CFU • Biochimica (BIO/10), 4 CFU • Fisica Terrestre (GEO/10), 8 CFU • Chimica Organica (CHIM/06), 4 CFU • Chimica Fisica (CHIM/02), 4 + 2L CFU • Metodi di Analisi ed Elaborazione Dati (MAT/05), 2 + 2L CFU • Metodi di osservazione e misura (MAT/06), 2 +1L CFU • Economia dell’ambiente (SECS-P/06), 8 CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**)

III ANNO

• Fisiologia Cellulare (BIO/09), 4 CFU • Microbiologia Ambientale (BIO/19), 4 CFU • Diritto dell’Ambiente (JUS/10), 8 CFU • Ecologia Applicata (BIO/07), 2 + 2L CFU • Chimica Analitica (CHIM/01), 4 + 2L CFU • Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), 4 + 2L CFU • Fisica dell’Ambiente (FIS/07), 4 CFU • Climatologia (FIS/06), 4 + 2L CFU • Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti (CHIM/12), 4 CFU • Laboratori integrati (GEO/04 – BIO/07), 4L CFU

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• Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU(*) • Altre attività formative: 3 CFU (**) Attività formative per la prova finale: 6 CFU Conoscenza lingua straniera: 3 CFU (*) Attività formative a scelta dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. PROPEDEUTICITÀ Lo studente non può sostenere l’esame di: Biochimica Chimica analitica Chimica dell’ambiente Chimica fisica Chimica organica Climatologia Ecologia Ecologia applicata Fisica dell’ambiente Fisica terrestre Fisiologia cellulare Genetica Geopedologia Metodi di analisi ed elaborazione dati Metodi di osservazione e misura

senza aver superato l’esame di: Biologia animale Biologia vegetale Chimica organica Chimica organica Chimica organica Chimica generale ed inorganica Fisica Biologia animale Biologia vegetale Ecologia Fisica Matematica Fisica Biologia animale Biologia vegetale Biochimica Biologia animale Biologia vegetale Litologia e geologia Matematica Matematica

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Microbiologia ambientale

Biologia animale Biologia vegetale Biochimica

SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti immatricolati fino all’a.a. 2003/2004) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scien-tifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di o-gni singola disciplina sia delle altre attività formative previste:

II ANNO

• Ecologia (BIO/07), 8 CFU • Geopedologia (GEO/05), 2 + 2L CFU • Genetica / Biochimica (BIO/18 – BIO/10), 4 / 4 CFU • Fisica Terrestre (GEO/10), 8 CFU • Chimica Organica (CHIM/06), 4 CFU • Chimica Fisica (CHIM/02), 4 + 2L CFU • Metodi di Analisi ed Elaborazione Dati / Metodi di osservazione e misura (MAT/05 –

MAT/06), 2 + 2L / 2 +1L CFU • Economia dell’ambiente (SECS-P/06), 8 CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**)

III ANNO

• Fisiologia Cellulare / Microbiologia Ambientale (BIO/09 – BIO/19), 4 / 4 CFU • Diritto dell’Ambiente (JUS/10), 8 CFU • Ecologia Applicata (BIO/07), 2 + 2L CFU • Chimica Analitica (CHIM/01), 4 + 2L CFU • Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), 4 + 2L CFU • Fisica dell’Ambiente / Climatologia (FIS/07 – FIS/06), 4 + 2L/ 4 CFU • Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti (CHIM/12), 4 CFU • Laboratori integrati (GEO/04 – BIO/07), 4L CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**) Attività formative per la prova finale: 6 CFU Conoscenza lingua straniera: 3 CFU (*) Attività formative a scelta dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. PROPEDEUTICITÀ Lo studente non può sostenere l’esame di: Chimica fisica

senza aver superato l’esame di: Chimica organica

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Chimica organica Ecologia Fisica terrestre Fisica dell’ambiente/Climatologia Geopedologia Genetica/Biochimica Metodi di analisi ed elaborazione da-ti/Metodi di osservazione e misura

Chimica generale ed inorganica Biologia animale/Biologia vegetale Fisica Fisica Litologia e geologia Biologia animale/Biologia vegetale Matematica

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o inte-grati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali mo-duli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le preve-dono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuc-cesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato. PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta in-dividuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica da-vanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione com-plessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della laurea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente-tutore con le se-guenti modalità: • partecipazione ad attività di ricerca e/o di laboratorio sotto la guida di un docente; • tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende,

enti pubblici in regime di convenzione, sotto la guida di un docente. La Laurea si consegue con il superamento della prova finale. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve avere conseguito i crediti relativi alle attività previste dal presente Regolamento. SBOCCHI PROFESSIONALI Il Corso di laurea offre notevoli opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sia at-traverso attività classiche e stimolanti come la ricerca e l’insegnamento, sia attraverso nuove professioni richieste da Enti pubblici e privati (esperti di analisi e monitoraggio di

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sistemi e processi ambientali, educatori ambientali, esperti della protezione e conser-vazione della qualità dell’aria, delle acque e del suolo, ecc.). APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul sito di Facoltà (http://www.uniurb.it/SA/index.html), dal quale è possibile scaricare bandi, calendari e vademecum ecc..

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CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE (Classe 27 “Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura”)

REQUISITI DI AMMISSIONE Ai sensi del primo comma dell’art. 6 del D.M. n. 509/99, sono ammessi al Corso di Lau-rea in Valutazione e Controllo Ambientale coloro che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo, dal quale si evinca il possesso di una adeguata preparazione culturale di base in uno dei campi tecnico-economico, sociale, scientifico o umanistico. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Possono essere previste modalità di verifica delle conoscenze necessarie, di orienta-mento e/o attitudinali per la partecipazione ai corsi e l’eventuale definizione di obblighi formativi. CARATTERISTICHE GENERALI Le attività formative prevedono un ampio spettro di discipline nelle aree matematiche, informatiche e statistiche, fisiche, chimiche, biologiche, ecologiche, di scienze della te r-ra, agrarie, giuridiche, economiche e valutative, secondo quanto stabilito dai Decreti di Area per la Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente, im-pegnato a tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di norma fissata in 60 crediti. Tra le attività formative nei diversi settori disciplinari, sono dedicate alla conoscenza di metodiche sperimentali ed all’elaborazione dei dati, lezioni ed esercitazioni di laborato-rio ed attività sul campo per 21 crediti complessivi. Sono previste attività per la prova finale, per la conoscenza della lingua straniera, per abilità informatiche e tirocini, e a scelta dello studente. La somma dei crediti delle attività formative complessive è pari a 180, un equivale a 8 ore di lezione frontale oppure a 16 ore di attività esercitative guidate, oppure a 25 ore di stages tirocini e seminari. A compimento degli studi, viene conseguita la Laurea in Valutazione e Controllo Am-bientale di I livello e permette l’accesso ad un eventuale ulteriore biennio per il conse-guimento della Laurea Specialistica di II livello. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale, di durata triennale, ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Le attività formative sono organizzate in modo che i laureati possano: • avere una cultura sistemica di ambiente ed una buona pratica del metodo scientifico

per l’analisi di componenti e fattori di processi, sistemi e problemi riguardanti l’ambiente, sia naturale, sia modificato dagli esseri umani;

• essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;

• possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione;

• essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

I laureati del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale svolgeranno attività professionali in diversi settori della ricerca e della valutazione e gestione delle risorse naturali ed antropiche. In particolare avranno competenze specifiche nella valutazione

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ecologica dei sistemi ambientali e del paesaggio, nella valutazione dello stato di natura-lità, degrado, contaminazione, rischi ambientali di aree geografiche identificate su base funzionale ecosistemica e su base amministrativa. Inoltre avranno competenze nella stesura di piani di gestione delle risorse naturali integrando la realtà giuridico ammini-strativa e socio-economica del territorio, nell’utilizzo di strumenti di telerilevamento e di sistemi informativi territoriali finalizzati alla valutazione e gestione delle risorse, nella stesura dei piani urbanistici assieme ad altre figure professionali, nella valutazione della connettività ambientale, della tipicità e della rarità dei mosaici ambientali e delle relati-ve componenti biotiche. SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2004/2005) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scien-tifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di ogni singola disciplina sia delle altre attività formative previste: I ANNO • Matematica (MAT/07), 8 CFU • Fisica (FIS/01), 8 CFU • Chimica Generale ed Inorganica (CHIM/03), 8 CFU • Biologia Animale (BIO/05), 4 CFU • Biologia Vegetale (BIO/01), 4 CFU • Litologia e Geologia (GEO/02 – GEO/03), 8 CFU • Informatica (INF/01), 4 + 2L CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 4 CFU (**) II ANNO • Ecologia (BIO/07), 8 CFU • Geopedologia (GEO/05), 2 + 2L CFU • Geologia Ambientale (GEO/02), 3 + 1L CFU • Genetica (BIO/18), 4 CFU • Microbiologia Ambientale (BIO/19), 4 CFU • Chimica Organica (CHIM/06), 4 CFU • Metodi di Analisi ed Elaborazione Dati (MAT/05), 2 + 2L CFU • Economia dell’Ambiente (SECS-P/06), 8 CFU • Istituzioni di Diritto Pubblico (JUS/09), 4 CFU • Diritto dell’Unione Europea (JUS/14), 4 CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**)

III ANNO

• Conservazione della Natura e delle sue Risorse (BIO/07), 4 CFU • Biogeografia (BIO/05), 4 CFU • Fisica dell’Ambiente (FIS/07) 4 + 2L CFU • Diritto dell’Ambiente / Diritto Regionale e degli Enti Locali (JUS/10), 8 / 4 CFU • Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), 4 + 2L CFU • Principi di Valutazione di Impatto Ambientale (CHIM/12 – BIO/07 – GEO/05), 6 +

3L CFU • Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti (CHIM/12), 4 CFU • Igiene Ambientale (MED/42), 4 CFU

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• Laboratori Integrati (GEO/04 – BIO/07 – CHIM/12), 6L CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**) Attività formative per la prova finale: 6 CFU Conoscenza lingua straniera: 3 CFU (*) Attività formative a scelta dello studente: Tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altr e volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. PROPEDEUTICITA’ Lo studente non può sostenere l’esame di : Biogeografia Chimica dell’ambiente Chimica organica Conservazione della natura e delle sue ri-sorse Ecologia Fisica dell’ambiente Genetica Geologia ambientale Geopedologia Metodi di analisi ed elaborazione dati Microbiologia ambientale

senza aver superato l’esame di: Biologia animale Biologia vegetale Chimica organica Chimica generale ed inorganica Ecologia Biologia animale Biologia vegetale Fisica Biologia animale Biologia vegetale Litologia e geologia Litologia e geologia Matematica Biologia animale Biologia vegetale

SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti immatricolati fino all’a.a. 2003/2004) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scien-tifico-disciplinari, del numero dei crediti (L si riferisce a crediti di laboratorio) sia di ogni singola disciplina sia delle altre attività formative previste: II ANNO • Ecologia (BIO/07), 8 CFU

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• Geopedologia / Geologia Ambientale (GEO/05 – GEO/02), 2 + 2L / 3 + 1L CFU • Genetica / Microbiologia Ambientale (BIO/18 – BIO/19), 4 / 4 CFU • Chimica Organica (CHIM/06), 4 CFU • Metodi di Analisi ed Elaborazione Dati (MAT/05), 2 + 2L CFU • Economia dell’Ambiente (SECS-P/06), 8 CFU • Istituzioni di Diritto Pubblico / Diritto dell’Unione Europea (JUS/09 – JUS/14), 4 / 4

CFU • Attività formative a scelta dello studente : 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**)

III ANNO

• Conservazione della Natura e delle sue Risorse / Biogeografia (BIO/07 – BIO/05), 4 / 4 CFU

• Fisica dell’Ambiente (FIS/07) 4 + 2L CFU • Diritto dell’Ambiente / Diritto Regionale e degli Enti Locali (JUS /10), 8 / 4 CFU • Chimica dell’Ambiente (CHIM/12), 4 + 2L CFU • Principi di Valutazione di Impatto Ambientale (CHIM/12 – BIO/07 – GEO/05), 6 +

3L CFU • Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti / Igiene Ambientale (CHIM/12

– MED/42), 4 / 4 CFU • Laboratori Integrati (GEO/04 – BIO/07 – CHIM/12), 6L CFU • Attività formative a scelta dello studente: 4 CFU (*) • Altre attività formative: 3 CFU (**) Attività formative per la prova finale: 6 CFU Conoscenza lingua straniera: 3 CFU (*) Attività formative a scelta dello studente: Tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**)Altre attività formative: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tirocini, e altre volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro. PROPEDEUTICITA’ Lo studente non può sostenere l’esame di : Chimica dell’ambiente Chimica organica Conservazione della natura e delle sue ri-sorse/Biogeografia Ecologia Fisica dell’ambiente Genetica/Microbiologia ambientale

senza aver superato l’esame di: Chimica organica Chimica generale ed inorganica Biologia animale/Biologia vegetale Biologia animale/Biologia vegetale Fisica Biologia animale/Biologia vegetale

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Geopedologia/Geologia ambientale Metodi di analisi ed elaborazione dati

Litologia e geologia Matematica

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o inte-grati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali mo-duli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le preve-dono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuc-cesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato. PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione con discussione, della relazione scritta in-dividuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica da-vanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione com-plessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della Lau-rea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente-tutore, con le seguenti modalità: partecipazione ad attività di campo e/o di laboratorio sotto la guida di un docente; tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende, enti pubblici in regime di convenzione; attività autonoma di rilevamento di dati ambientali, secondo modalità e programmi ap-provati dalla struttura didattica competente. La Laurea si consegue con il superamento della prova finale. Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve avere conseguito i crediti rela-tivi alle attività previste dal presente Regolamento. In deroga al comma precedente, gli studenti che siano già in possesso del Di-ploma Universitario in Valutazione e Controllo Ambientale sono ammessi alla prova finale previa acquisizione di 4 crediti nelle discipline di Scienze della Terra e 20 crediti nelle discipline Biologiche tra quelli previsti nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Am-bientale. SBOCCHI PROFESSIONALI Il Corso di laurea offre notevoli opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sia at-traverso attività classiche e stimolanti come la ricerca e l’insegnamento, sia attraverso nuove professioni richieste da Enti pubblici e privati (consulenti per la valutazione d’impatto ambientale, consulenti del lavoro nel settore ambientale, certificatori am-bientali, ecc.).

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APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul sito di Facoltà (http://www.uniurb.it/SA/index.html), dal quale è possibile scaricare bandi, calendari e vademecum ecc..

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CORSO DI LAUREA IN TECNICO DEL TERRITORIO (Classe 7 “Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e

ambientale”) in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza REQUISITI DI AMMISSIONE Ai sensi del 1° comma dell’art. 6 del D.M. 509/99, nonché dell’art. 5 del Regolamento Didattico di Ateneo sono ammessi al corso di laurea in Tecnico del Territorio coloro che siano in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conse-guito all’estero riconosciuto idoneo, dal quale si evinca il possesso di una adeguata preparazione culturale di base in uno dei campi tecnico-economico, sociale, scientifico o umanistico. CONOSCENZE RICHIESTE, VERIFICHE E DEBITI FORMATIVI Possono essere previste modalità di verifica delle conoscenze necessarie, di orienta-mento e/o attitudinali per la partecipazione ai corsi e l’eventuale definizione di obblighi formativi. CARATTERISTICHE GENERALI La durata normale del corso di laurea in Tecnico del Territorio è di tre anni. Ai fini del conseguimento della laurea lo studente deve aver acquisto 180 crediti. Le attività for-mative che danno luogo all’acquisizione dei crediti consistono in corsi di insegnamento, lezioni, anche in teledidattica, esercitazioni, seminari, corsi liberi, corsi integrativi, con-ferenze, attività di studio assistita, elaborazione di tesi, stage e tirocini. In conformità alle pertinenti disposizioni del Regolamento Didattico di Ateneo, è consentita l’organizzazione degli insegnamenti sulla base di moduli, corsi integrati, unità didatti-che. L’apprendimento delle competenze e delle professionalità da parte degli studenti è computato in crediti formativi, articolati secondo quanto disposto all’art. 34 del Rego-lamento Didattico di ateneo e secondo le ulteriori disposizioni contenute nel Regola-mento del corso di studio. OBIETTIVI FORMATIVI Gli obiettivi formativi qualificanti individuati dalla classe di riferimento, obiettivi forma-tivi del corso di laurea in Tecnico del Territorio sono: - far acquisire le conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione della città e del territorio; - fornire le competenze teoriche dei metodi e delle tecniche di analisi delle forme e del-le relazioni funzionali dell’ambiente fisico e dei suoi processi evolutivi; - far acquisire le conoscenze di base relative alla pianificazione e progettazione urbani-stica, territoriale, ambientale; - porre in grado di analizzare il montaggio e la gestione dei progetti complessi e dei programmi di opere pubbliche; - far acquisire le conoscenze di base per valutare gli effetti delle azioni di pianificazione sul contesto insediativo, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico; - porre in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

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SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2004/2005) I ANNO • Informatica (1) (INF/01), (n. 40 ore) 5 CFU • Analisi matematica/Geometria (1) (MAT/05-MAT/03) (40 ore/40 ore) 5 / 5 CFU • Topografia (1) ( ICAR/06), (n. 40 ore) 5 CFU • Disegno (1) (ICAR/17), (40 ore) 5 CFU • Istituzioni di diritto pubblico (2) (IUS/09), (30 ore) 4 CFU • Diritto privato (2) (IUS/01) (60 ore) 8 CFU • Diritto amministrativo e giustizia amministrativa (2) (IUS/10) I modulo: Diritto amministrativo, (30 ore) 4 CFU II modulo: Giustizia amministrativa, (20 ore) 3 CFU • Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente (2) (IUS/10) I modulo: Diritto urbanistico, (20 ore) 3 CFU II modulo: Diritto dell’ambiente, (20 ore) 3 CFU • Conoscenza lingua straniera, 5 CFU II ANNO • Geologia applicata (1) (GEO/05), (40 ore) 5 CFU • Geotecnica (1) (ICAR/07), (40 ore) 5 CFU • Cartografia (1) (ICAR/06), (40 ore) 5 CFU • Tecnica delle costruzioni (1) (ICAR/09) (40 ore) 5 CFU • Tecnologia dell’architettura (1) (ICAR/12) (40 ore) 5 CFU • Estimo (1) (ICAR/22) (64 ore) 8 CFU • Economia ed estimo rurale (1) (AGR/01) (40 ore) 5 CFU • Storia dell’arte moderna (2) (L-ART/02), (35 ore) 4 CFU • Scienza delle finanze (2) (SECS-P/03), (50 ore) 6 CFU • Chimica dell’ambiente e dei beni culturali (1) (CHIM/12) (64 ore) 8 CFU • Attività formative a "libera scelta" dello studente 9 CFU (*) III ANNO • Diritto penale dell’ambiente (2) IUS/17 , (20 ore) 3 CFU • Diritto dell’Unione Europea (2) (IUS/14) (40 ore) 5 CFU • Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali (1) (AGR/08), (40 ore) 5 CFU • Costruzioni rurali e territorio agroforestale (1) (AGR/10), (40 ore) 5 CFU • Ingegneria sanitaria-ambientale (1) (ICAR/03), (40 ore) 5 CFU • Igiene generale e applicata (1) (MED/42), (40 ore) 5 CFU • Ecologia (1) (BIO/07), (40 ore) 5 CFU • Composizione architettonica e urbana (1) (ICAR/14), (40 ore) 5 CFU • Tecnica e pianificazione urbanistica (1) (ICAR/20), (40 ore) 5 CFU • Sociologia dell’ambiente e del territorio (1) (SPS/10), (35 ore) 4 CFU • Attività formative ex art. 10, comma 1, lett. f, DM 509/99, 9 CFU (**) • Prova finale 4 CFU (1) Facoltà di Scienze Ambientali (2) Facoltà di Giurisprudenza (*) Attività formative a “libera scelta” dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative ex art 10: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei tiro-cini, e altre attività volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comunque utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

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PROPEDEUTICITA’ Lo studente non può sostenere l’esame di: - Cartografia - Composizione architettonica e urbana - Costruzioni rurali e territorio agro-forestale - Diritto amministrativo e giustizia ammi-nistrativa - Diritto dell’unione europea - Diritto penale dell’ambiente - Diritto privato - Diritto urbanistico e diritto dell’ambiente - Geologia applicata - Geotecnica - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali - Igiene generale e applicata - Ingegneria sanitaria-ambientale - Scienza delle finanze - Storia dell’arte moderna - Tecnica delle costruzioni - Tecnica e pianificazione urbanistica - Tecnologia dell’architettura - Topografia

senza aver superato l’esame di: - Disegno Topografia - Cartografia - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Istituzioni di diritto pubblico - Istituzioni di diritto pubblico; - Diritto privato - Istituzioni di diritto pubblico - Istituzioni di diritto pubblico - Diritto amministrativo e giustizia ammi-nistrativa - Topografia - Cartografia - Topografia - Cartografia - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali - Istituzioni di diritto pubblico - Disegno - Analisi matematica/Geometria - Cartografia - Tecnica delle costruzioni - Tecnologia dell’architettura - Analisi matematica/Geometria - Analisi matematica/Geometria

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SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti immatricolati fino all’a.a. 2003/2004) II ANNO • Geologia applicata/Geotecnica (1) (GEO/05/ICAR/07), (40 ore/40 ore) 5 CFU/5 CFU • Tecnica delle costruzioni /Tecnologia dell’architettura (1) (ICAR/09-ICAR/12) (40

ore/40 ore) 5 CFU/5 CFU • Estimo/Economia ed estimo rurale (1) (ICAR/22-AGR/01) (64 ore/40 ore) 8 CFU/ 5

CFU • Storia dell’arte moderna (2) (L-ART/02), (35 ore) 4 CFU • Scienza delle finanze (2) (SECS-P/03), (50 ore) 6 CFU • Chimica dell’ambiente e dei beni culturali (1) (CHIM/12) (64 ore) 8 CFU • Attività formative a "libera scelta" dello studente 9 CFU (*) III ANNO • Diritto penale dell’ambiente (2) IUS/17 , (20 ore) 3 CFU • Diritto dell’Unione Europea (2) (IUS/14) (40 ore) 5 CFU • Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali/ Costruzioni rurali e territorio a-

groforestale (1) (AGR/08- AGR/10), (40 ore/40 ore) 5 CFU/5 CFU • Ingegneria sanitaria-ambientale /Igiene generale e applicata (1) (ICAR/03-

MED/42), (40 ore/40 ore) 5 CFU/ 5 CFU • Ecologia (1) (BIO/07), (40 ore) 5 CFU • Composizione architettonica e urbana/ Tecnica e pianificazione urbanistica(1) (I-

CAR/14 -ICAR/20 ), (40 ore/40 ore) 5 CFU/ 5CFU • Sociologia dell’ambiente e del territorio (1) (SPS/10), (35 ore) 4 CFU • Attività formative ex art. 10, comma 1, lett. f, DM 509/99, 9 CFU (**) • Prova finale 4 CFU (1) Facoltà di Scienze Ambientali (2) Facoltà di Giurisprudenza (*) Attività formative a “libera scelta” dello studente: tali attività sono autonomamente scelte dallo studente. (**) Altre attività formative ex art. 10:: Attività nei laboratori interdisciplinari e nei ti-rocini, e altre volte ad acquisire abilità informatiche, telematiche, relazionali, o comun-que utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

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PROPEDEUTICITA’ Lo studente non può sostenere l’esame di: Composizione architettonica e urba-na/Tecnica e pianificazione urbanistica Diritto amministrativo e Giustizia ammini-strativa Diritto privato Diritto penale dell’ambiente Diritto dell’Unione Europea Diritto urbanistico e Diritto dell’ambiente Geologia applicata/Geotecnica Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali/Costruzioni rurali e territorio a-groforestale Ingegneria sanitaria-ambientale/Igiene generale e applicata Scienza delle finanze Storia dell’arte moderna Tecnica delle costruzioni/Tecnologia dell’architettura

senza aver superato l’esame di: Disegno Tecnica delle costruzioni/Tecnologia dell’architettura Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto pubblico Diritto privato Diritto amministrativo e Giustizia ammini-strativa Topografia e cartografia Tecnica delle costruzioni/Tecnologia dell’architettura Chimica dell’ambiente e dei beni culturali Istituzioni di diritto pubblico Disegno Analisi matematica/Geometria

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA DIDATTICA E DELLA VALUTAZIONE L’attività didattico formativa è organizzata sulla base di corsi monodisciplinari o inte-grati. Ciascun insegnamento ufficiale comprende di norma: a) una trattazione della materia a carattere introduttivo e i necessari approfondimenti teorici; b) eventuali mo-duli di approfondimento; c) attività didattiche integrative, quali esercitazioni, seminari o conferenze. Salvo diversa indicazione, gli insegnamenti si svolgono all’interno di un semestre, indipendentemente dal numero di ore ad essi attribuite. Sono previste lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio per le materie che le preve-dono. L’esame di profitto svolto in forma orale consiste in quesiti rivolti allo studente sugli argomenti compresi nel programma d’esame. L’esame orale può essere preceduto da una prova scritta prima di ogni appello di esame. La prova scritta, quando adottata, è elemento concorrente di una valutazione da completare con la prova orale. Gli elaborati corretti sono consultabili da parte di ciascuno studente. I motivi dell’eventuale insuc-cesso della prova scritta debbono poter essere esplicitati prima dell’inizio della prova orale su richiesta dello studente interessato.

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PROVA FINALE Prima della prova finale, e con imputazione anche al terzo anno di corso, possono esse-re riconosciuti da 1 a 9 crediti per significative esperienze di lavoro, di studio o di vo-lontariato congruenti con le finalità del Corso di Laurea, ulteriori conoscenze linguisti-che, abilità informatiche, tirocini, stage in aziende e presso amministrazioni pubbliche, altre attività o competenze funzionali a un arricchimento della formazione teorico-pratica negli ambiti di riferimento degli obiettivi formativi. La documentazione afferente a tali abilità o esperienze, presentata dallo studente insieme con un curriculum o una relazione, viene valutata da un’apposita commissione del Consiglio di Corso di studio, ove necessario anche a seguito di un colloquio. In mancanza di tali abilità o esperienze, autonomamente acquisite, lo studente potrà acquisire i crediti necessari anche median-te la frequenza ad attività formative organizzate a cura delle Facoltà, il cui profitto sarà accertato con un test finale o altra forma idonea. Acquisiti i necessari crediti, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale, che consisterà nella discussione di un caso pratico di studio, elaborato per iscritto, oppure in uno schema di progetto scelto in una delle materie di insegnamento d’accordo con il docente. SBOCCHI PROFESSIONALI I laureati della classe svolgeranno attività professionali realizzando analisi delle struttu-re urbane, territoriali, ambientali, di atti di pianificazione, programmazione, gestione e valutazione, contribuendo alla definizione di strategie delle amministrazioni, istituzioni e imprese con riferimento al recupero, valorizzazione e trasformazione della città, del territorio e dell’ambiente. I laureati nella classe esplicano altresì la propria attività professionale nelle aree della progettazione, direzione lavori e sicurezza, consulenza estimativa tecnico-legale-amministrativa e di rilevamento del territorio, anche nei riflessi tributari. Gli ambiti di riferimento potranno essere la libera professione, nonché le attività presso le istituzioni e gli enti pubblici e privati operanti per la trasformazione ed il governo del-la città, del territorio e dell’ambiente. APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul sito di Facoltà (http://www.uniurb.it/SA/index.html), dal quale è possibile scaricare bandi, calendari e vademecum ecc..

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CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI (Classe 82/S “Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio”)

REQUISITI DI AMMISSIONE 1. Sono direttamente ammessi al Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali i laureati in Scienze Ambientali - classe 27 – o in Valutazione e Controllo Ambientale –classe 27 - dell’Università di Urbino, nonché i laureati in Scienze Ambientali della laurea quinquennale. 2. E’ condizione per l’ammissione dei laureati in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura – classe 27 - provenienti da altre Università l’aver acquisito il numero di cre-diti previsto per ciascun gruppo di attività formative dall’ordinamento didattico del cor-so di laurea in Scienze Ambientali o in Valutazione e Controllo Ambientale dell’Università di Urbino. Per i laureati in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natu-ra – classe 27 - di altri atenei è richiesto il superamento degli esami in insegnamenti afferenti ai settori previsti come obbligatori nel corso di laurea in Scienze Ambientali o in Valutazione e Controllo Ambientale dell’Università di Urbino. L’ammissione al Corso è deliberata dal Consiglio di Facoltà su proposta della Commis-sione didattica, la quale determina altresì l'eventuale debito formativo in difetto del numero necessario di crediti. 3. Possono essere ammessi al Corso di laurea specialistica in Scienze Ambientali altresì coloro che sono in possesso di laurea in altre classi di laurea previste dal D.M. 509/99 e D.M. 4 agosto 2000, o di altra laurea quadriennale, previa determinazione da parte del Consiglio di Facoltà del debito formativo rapportato al numero di crediti previsto per ciascun gruppo di attività formative dall'ordinamento didattico del corso di laurea in Scienze Ambientali o in Valutazione e Controllo Ambientale dell'Università di Urbino. 4. Gli obblighi formativi dovranno essere adempiuti con il superamento di prove a ciò finalizzate, anche coincidenti con le ordinarie sessioni d’esame, durante il primo anno di corso. Per l’adempimento di tali obblighi non è richiesta né la frequenza né l’iscrizione a singole attività formative di cui all’art. 12 del Regolamento didattico d’Ateneo, sempre che sia stata presentata domanda di immatricolazione al corso di laurea specialistica. 5. Su istanza dello studente, possono essere computati, ai fini della laurea specialistica in Scienze Ambientali, i crediti riconosciuti nella pregressa carriera, in seguito ad op-zione per la laurea di primo livello, e non utilizzati ai fini del conseguimento di tale ul-tima laurea. 6. Agli studenti non ancora in possesso delle lauree in Scienze Ambientali o in Valuta-zione e Controllo Ambientale dell’Università di Urbino l’immatricolazione, nei termini previsti, alla laurea specialistica è consentita con riserva del conseguimento del titolo di studio entro la sessione straordinaria dell’anno accademico precedente. Il mancato conseguimento della laurea comporta la conversione dell’immatricolazione alla laurea specialistica in iscrizione quale fuori corso al corso di laurea triennale. 7. L’ammissione per coloro che sono in possesso di titolo straniero, salva la valutazione del curriculum secondo i criteri di cui ai commi precedenti, è comunque subordinata al conseguimento di un titolo accademico finale dopo almeno quindici anni di scolarità. 8. Ai fini delle disposizioni precedenti, i requisiti curriculari sono in ogni caso discrezio-nalmente valutati dal Consiglio di Facoltà, anche mediante controllo dei programmi dei corsi di studio seguiti, per verificare l’adeguatezza della preparazione personale del lau-reato che richiede l’iscrizione. In relazione a particolari esigenze formative il Consiglio di Facoltà potrà stabilire un obbligo di frequenza. CARATTERISTICHE GENERALI 1. Gli insegnamenti ufficiali del Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali, de-finiti nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari previsti dall’ordinamento didattico di

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riferimento, sono elencati nell’art. 5. Essi possono essere attivati direttamente o mu-tuati dagli altri Corsi di Laurea della Facoltà di equivalente livello e, ove necessario, dell’Ateneo, nonché, sulla base di specifici accordi, di altri atenei. 2. Ciascun insegnamento ufficiale, strutturato in modo da assolvere lo svolgimento de-gli obiettivi formativi ad esso assegnati, comprende di norma: a) la trattazione di elementi introduttivi riguardanti i caratteri e i connotati propri della disciplina oggetto dell’insegnamento anche in relazione al settore scientifico-disciplinare di riferimento; b) opportune forme di approfondimento, prevalentemente orientate all’acquisizione di contenuti metodologici e allo studio di temi monografici, consistenti, in relazione alle caratteristiche e specificità dell’insegnamento, nella trattazione in maniera organica dei principali aspetti della disciplina ovvero nell’esame più dettagliato di singole tematiche e questioni; c) eventuali laboratori, esercitazioni, stage e seminari diretti ad approfondire e a con-solidare le conoscenze e le competenze acquisite in relazione ai due punti precedenti. Ogni credito formativo corrisponde a 25 ore di impegno dello studente. Un credito for-mativo corrisponde a 8 ore di lezione frontale e 17 ore di apprendimento, oppure a 16 ore di lezioni ed esercitazioni di laboratorio ed attività sul campo e 9 ore di apprendi-mento. I crediti formativi possono essere acquisiti mediante attività collaterali alla di-dattica secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà. Gli insegnamenti ufficiali del Corso di Laurea specialistica danno luogo all’acquisizione di crediti nella misura stabilita negli articoli successivi. E' parte del percorso didattico, al quale lo studente è tenuto ai fini dell’ammissione alla prova finale, la verifica, con giudizio di idoneità espresso dalla Commissione didattica di Facoltà, relativa alle ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini ecc., anche derivanti da esperienze in ambienti di lavoro, previste dall’art. 10, comma 1, lett. f, D.M. n. 509/1999. Ciascuna verifica può comportare l’acquisizione di crediti formativi fino alla misura di 8 (otto) CFU. Gli esami di profitto per ciascun insegnamento consistono in una prova da svolgersi se-condo le modalità previste dal Regolamento di Facoltà. L’esame può eventualmente es-sere preceduto da prove in itinere di accertamento del profitto. OBIETTIVI FORMATIVI Il Corso di laurea specialistica prevede due curricula che sono differenziati attraverso l’utilizzo dei crediti dell’ambito di sede: 1) Gestione Ambientale Integrata 2) Valutazione e Certificazione Ambientale Il curriculum Gestione Ambientale Integrata consentirà di effettuare:

• il monitoraggio di aree critiche per gli effetti dell’ inquinamento di origine ur-bana o a seguito di attività produttive dei comparti industriali e agricolo-forestali;

• le procedure di mitigazione degli effetti degli impatti in ambienti naturali o an-tropizzati e di ripristino ambientale;

• il recupero e valorizzazione di aree inquinate o degradate; • la stesura di piani di gestione integrata delle risorse ambientali in aree inte-

ressate da una forte pressione antropica

Il curriculum Valutazione e Certificazione Ambientale consentirà di effettuare: • l’ analisi e la caratterizzazione di aree di interfaccia tra processi naturali e pro-

cessi antropici interessanti in particolare le attività produttive dei comparti in-dustriali e agricolo-forestali;

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• la valutazione dei rischi ambientali e di quelli connessi ad inquinamenti o al deterioramento delle risorse naturali;

• le procedure di valutazioni di impatto ambientale (VIA), valutazione di impatto ambientale strategico (VAS) e di valutazione di incidenza (VI);

• le procedure di certificazioni di qualità e di compatibilità ambientale con i pro-cessi di conservazione delle risorse naturali e culturali, dei processi produttivi e dei processi distributivi di manufatti e prodotti alimentari e di servizi (proce-dure ISO, EMAS).

SCHEMA DELL’ORDINAMENTO (valido per gli studenti che si immatricoleranno nell’a.a. 2004/2005) Elenco degli insegnamenti distribuiti per anno con l’indicazione dei relativi settori scien-tifico-disciplinari, del numero dei crediti sia di ogni singola disciplina sia delle altre atti-vità formative previste: Sono previsti due curricula: 1) Gestione Ambientale Integrata; 2) Valutazione e Certifi-cazione Ambientale. 1. Insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Am-bientali, indirizzo Gestione Ambientale Integrata. I ANNO

• Matematica per l’ambiente (MAT/06) 4 CFU • Informatica per l’ambiente(INF/01) 4 CFU • Fisica dell’inquinamento (FIS/07) 4 CFU • Chimica dell’inquinamento (CHIM/12) 4 CFU • Economia per l’ambiente (SECS-P /06) 8 CFU • Rilevamento geologico e geomorfologico con

elementi di idrogeologia (GEO/02, GEO/04, GEO/05) 8 CFU • Chimica per l’ambiente (CHIM/12) 7 CFU • Ecologia dei sistemi complessi (BIO/07) 4+3 CFU • Altre attività formative(ex. art. 10 , comma 1,

lettera f del D.M. 509/99) 4 CFU • Attività formative a scelta dello studente 4 CFU

II ANNO

• Valutazione d’impatto ambientale (CHIM/12, BIO/07, GEO/02) 9 CFU

• Ecotossicologia (BIO/07) 4 CFU • Chimica analitica degli inquinanti (CHIM/01, CHIM/02) 4+2 CFU • Biomonitoraggio(BIO/05, BIO/09) 4 CFU • Laboratorio di Fisica Ambientale(FIS/07) 2 CFU • Gestione delle risorse energetiche (ING-IND/09) 2 CFU • Gestione dei rifiuti solidi e delle acque di

approvvigionamento e di rifiuto (ICAR/03) 2+2 CFU • Caratterizzazione e recupero di siti contaminati

(CHIM/12, ICAR/03) 4+3 CFU • Altre attività formative (ex art. 10, comma 1,

lettera f del D.M. 509/99) 4 CFU • Attività formative per la prova finale 24 CFU

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2. Insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Am-bientali, indirizzo Valutazione e Certificazione Ambientale: I ANNO

• Matematica per l’ambiente (MAT/06) 4 CFU • Informatica per l’ambiente(INF/01) 4 CFU • Economia per l’ambiente (SECS-P/06) 8 CFU • Rilevamento geologico e geomorfologia con

elementi di idrogeologia (GEO/02, GEO/04, GEO/05) 8 CFU • Ecologia dei sistemi complessi (BIO/07) 4+3 CFU • Chimica per l’ambiente (CHIM/12) 7 CFU • Telerilevamento (GEO/04) 4 CFU • Rischi chimici (CHIM/12) 4 CFU • Altre attività formative (ex art. 10, comma 1,

lettera f del D.M. 509/99) 4 CFU • Attività formative a scelta dello studente 4 CFU

II ANNO • Valutazione d’impatto ambientale

(CHIM/12, BIO/07, GEO/02) 9 CFU • Rischi biologici (BIO/05, BIO/07) 4 CFU • Rischi climatologici (FIS/06) 2 CFU • Rischi fisici (FIS/07) 2 CFU • Rischi Geologici (GEO/02, GEO/05) 5 CFU • Indicatori Chimici (CHIM/12) 4 CFU • Indicatori Biologici(BIO/05, BIO/07, BIO/10) 4 CFU • Certificazione della qualità dei processi di analisi

(SECS-P/06, SECS-P/13) 8 CFU • Altre attività formative (ex art. 10, , comma 1,

lettera f del D.M. 509/99) 4 CFU • Attività formative per la prova finale 24 CFU

3. Ai fini dell’acquisizione obbligatoria dei crediti a libera scelta, stabiliti nella misura di 4 CFU, la Facoltà attiverà all’inizio di ogni anno accademico degli in-segnamenti opzionali. PROVA FINALE La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta in-dividuale sull’attività svolta, con le modalità di seguito riportate, in seduta pubblica da-vanti ad una commissione di docenti, che esprimerà in centodecimi la valutazione com-plessiva con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche, che danno origine a votazioni in trentesimi, comporterà una media pesata rispetto ai relativi crediti acquisiti.

Le attività relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento della laurea saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente relatore con le se-guenti modalità: • partecipazione ad attività di ricerca e/o di laboratorio sotto la guida di un docente

della Facoltà; • tirocini presso società o studi di progettazione o consulenza ambientale, aziende,

enti pubblici in regime di convenzione, sotto la guida di un docente della Facoltà.

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Può assumere le funzioni di relatore anche altro docente della Facoltà, appartenente al settore scientifico-disciplinare di afferenza della materia, non titolare dell'insegnamento stesso. SBOCCHI PROFESSIONALI Entrambi i curricula hanno un chiaro indirizzo professionale spendibile in settori strate-gici per lo sviluppo compatibile di singole attività produttive (imprese) e di gestione e-cologicamente compatibile di territori individuati dalle differenti scale amministrative e di governo del territorio (comuni, comunità montane, province e regioni). L’ambito o-perativo coglie il rapporto spesso conflittuale tra esigenze di uno sviluppo socio econo-mico, di una valutazione dei rischi ambientali naturali e prodotti dalle attività antropi-che, di una tutela delle risorse non rinnovabili e del recupero e conservazione del pa-trimonio storico e culturale. Tale ambito delinea la figura del laureato in Scienze Am-bientali come di un operatore a forti capacità analitico interpretative e propositivo-progettuali con capacità operative nell’interfaccia tra processi naturali e processi antr o-pici (socio-economici e culturali). APPROFONDIMENTI ON-LINE La maggior parte delle informazioni relative al corso di laurea possono essere reperite sul sito di Ateneo, in particolare alla pagina http://www.uniurb.it/it/studenti/ o sul sito di Facoltà (http://www.uniurb.it/SA/index.html), dal quale è possibile scaricare bandi, calendari e vademecum ecc..

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NORME GENERALI PASSAGGI DI CORSO E TRASFERIMENTI I trasferimenti e i passaggi di Corso sono disciplinati dagli artt. 13 e 14 del Regolamen-to Didattico di Ateneo. Per l’applicazione di tali norme, all’inizio di ogni anno accademi-co, viene nominata dal Consiglio di Facoltà, eventualmente su proposta del Consiglio di Corso di Studio, una Commissione didattica, della quale fanno parte anche il Preside o un suo delegato e il responsabile della segreteria studenti. La Commissione, sentiti i docenti interessati, e valutati programmi allegati alla domanda di passaggio o di trasfe-rimento, riferisce al Consiglio di Facoltà o di Corso di Studio per i provvedimenti di cui all’art. 34, comma 7 del Regolamento Didattico di Ateneo. Il riconoscimento dei crediti acquisiti nella carriera pregressa dagli studenti ai fini del conseguimento del titolo di studio del Corso di Studio al quale essi passano o si trasfe-riscono, è subordinato alla presenza, nell’ordinamento didattico del Corso di Studio al quale si chiede l’iscrizione, dei settori scientifico-disciplinari di riferimento degli inse-gnamenti o moduli per i quali lo studente chiede il riconoscimento dei crediti, o almeno di settori scientifico-disciplinari affini. Sulla base di un motivato giudizio, la Commissione può derogare a quanto stabilito dal comma precedente. Il riconoscimento delle attività formative effettuate nell’ambito di programmi di mobilità studentesca avviene di norma alle stesse condizioni di cui ai commi precedenti, ferme restando le vigenti disposizioni regolamentari e le delibere di Facoltà assunte in prece-denza. Gli studenti che siano già in possesso del Diploma Universitario in Valutazione e Con-trollo Ambientale rilasciato dalla Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università degli Stu-di di Urbino, sono ammessi alla prova finale per il conseguimento della Laurea in Valu-tazione e Controllo Ambientale, previa acquisizione di 4 crediti nelle discipline di Scien-ze della Terra e 20 crediti nelle discipline biologiche tra quelli previsti nell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale. CRITERI DI RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ FORMATIVE POST-SECONDARIE

Riconoscimento dei titoli accademici esteri 1. Nel rispetto delle disposizioni comunitarie, l’Università , sentito il competente Consi-glio di Facoltà, conferisce titoli accademici corrispondenti a quelli conseguiti presso I-stituti di istruzione superiore esteri, compresi in elenchi annessi ad accordi bilaterali o plurilaterali resi esecutivi. In tal caso il riconoscimento avviene in via amministr ativa con decreto rettorale. 2. Sulla base di una specifica valutazione degli studi compiuti all’estero, l’Università, previo accertamento del competente Consiglio di Facoltà può dichiarare, altresì, che un titolo accademico estero, non contemplato da alcun accordo internazionale, è equiva-lente a quello corrispondente da essa conferito. Qualora l’equipollenza non sia accerta-ta, lo stesso Consiglio può determinare la natura ed il numero di crediti necessari per l’ammissione alla prova finale per il conseguimento del titolo, ovvero ammettere il ri-chiedente a sostenere la prova finale di laurea o di laurea specialistica. Nel caso in cui il titolo straniero, conseguito all’estero in applicazione dell’art. 5, comma 9 del presente Regolamento, corrisponda a quello conclusivo del corso di studio intrapreso presso l’Università, l’equipollenza, ove accertata, comporta la conclusione del corso di studio presso l’Università. Riconoscimento di studi compiuti all'estero 1. Gli studenti iscritti presso l'Università possono compiere parte dei propri studi e svolgere parte delle proprie attività di ricerca presso Atenei esteri nell'ambito dei pro-

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grammi di mobilità dell'Unione Europea, di accordi di cooperazione internazionale stipu-lati dall'Ateneo e di programmi di studio o di ricerca approvati dal Consiglio di corso di studio. 2. Lo studente candidato a trascorrere un periodo di studi o di attività all'estero è tenu-to ad indicare nel proprio piano di studio annuale gli insegnamenti che intende seguire e i loro programmi dettagliati, le attività che intende svolgere, le prove che intende su-perare. 3. Le condizioni per il riconoscimento del programma di studi da compiere, degli studi compiuti, delle attività da svolgere, delle attività svolte all'estero e del conseguimento dei relativi crediti formativi da parte di studenti dell'Università sono deliberate dal com-petente Consiglio di corso di studio, sentiti i titolari degli insegnamenti. Le tipologie del riconoscimento sono: a) riconoscimento della frequenza; b) riconoscimento dei crediti, o comunque della verifica del profitto, eventualmente subordinato a prove integrative; c) riconoscimento del periodo di preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio; d) riconoscimento del tirocinio, anche ai fini dell’abilitazione all’esercizio della professione, e delle altre attività formative. Al termine del periodo di permanenza all’estero, sulla base della certificazione esibita, il Consiglio del corso di studio delibera circa il riconoscimento delle attività formative svolte all’estero, i relativi crediti e le valutazioni del profitto riferendole ai settori scientifico-disciplinari del corso di studio e convertendole, se necessario, nel sistema di crediti adottato. Ove il ricono-scimento sia richiesto nell’ambito di un programma che ha adottato un sistema di tra-sferimento dei crediti (ECTS), il riconoscimento avviene secondo le modalità stabilite dal sistema stesso. 4. L'Università favorisce il soggiorno , a scopo di studi e di ricerca, di studenti di Atenei esteri, mettendo a loro disposizione le proprie risorse didattiche e organizzative, se-condo un principio di reciprocità. REGOLE E CRITERI DI TRASFERIMENTO DA ALTRE UNIVERSITÀ Trasferimenti 1. Lo studente che sia in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi può pre-sentare domanda per trasferirsi presso altro Ateneo o Istituto universitario dal 15 luglio al 4 ottobre. Il Rettore, per gravi e documentati motivi, può concedere detto trasfe-rimento dopo tale data, ma non oltre il 30 novembre. 2. La domanda di trasferimento presso l’Università e la documentazione degli studenti provenienti da altri Atenei o Istituti universitari deve pervenire entro il 1° ottobre di ogni anno. A fronte di giustificati motivi, in conformità al Regolamento della compe-tente struttura didattica, il Rettore può accogliere il trasferimento oltre tale data fino al 31 dicembre. 3. Il Consiglio di corso di studi provvede al riconoscimento di attività formative e crediti acquisiti in precedenza, ferma restando la necessità del superamento di prove di am-missione per i corsi a numero programmato. 4. Le deliberazioni sono immediatamente esecutive e devono essere notificate all'inte-ressato. STUDENTI

Studente ripetente Coloro i quali abbiano seguito il corso di studi cui sono iscritti per l’intera sua durata senza aver preso l’iscrizione a tutti gli insegnamenti prescritti per l’ammissione all’esame di laurea o di diploma o senza averne ottenuto le relative attestazioni di fre-quenza, debbono iscriversi come ripetenti per gli insegnamenti mancanti di iscrizione o di frequenza. La ripetizione deve essere fatta per uno o più anni a seconda che si tratti

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di insegnamenti annuali o pluriennali. Tutti gli studenti che si iscrivono come ripetenti ad un anno di corso sono tenuti di nuovo al pagamento delle prescritte tasse e contri-buti. Non possono essere iscritti come ripetenti gli studenti fuori corso i quali, avendo frequentato tutti gli insegnamenti fondamentali e complementari prescritti per l’ammissione all’esame di laurea, chiedano di poter frequentare altri insegnamenti in soprannumero. Studente fuori corso Lo studente si considera fuori corso quando pur avendo completato gli anni di iscrizione previsti come normali dagli ordinamenti non abbia acquisito, entro la durata normale del corso di laurea o di laurea specialistica tutti i crediti necessari al conseguimento del titolo.

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ALTRE ATTIVITÀ ISCRIZIONE A SINGOLE ATTIVITÀ FORMATIVE 1. Coloro che, in possesso di titolo di studio idoneo a conseguire l’accesso agli studi u-niversitari, intendano completare o integrare il proprio percorso formativo presso l'U-niversità, possono chiedere l'iscrizione a singole attività formative attivate nell'ambito di corsi di studio. 2. Per i cittadini stranieri non comunitari l'istanza e i documenti devono essere perfe-zionati dalla competente Rappresentanza diplomatica italiana all'estero, nonché tra-smessi dalla stessa o presentati dall’interessato. 3. L'accoglimento delle domande di iscrizione a singole attività formative previste da un corso di studi è deliberato dal Consiglio di tale corso. 4. Gli iscritti a singole attività formative possono ottenere la certificazione degli studi compiuti, degli esami superati e dei crediti formativi acquisiti. Le attività formative di cui al presente articolo potranno essere valutate ai fini dell'iscrizione a normali corsi di studio. 5. Gli iscritti sono tenuti a pagare un contributo che viene fissato dal Consiglio di am-ministrazione, su proposta del Senato Accademico, in sede di determinazione annuale delle tasse universitarie. 6. L'iscritto a singole attività formative non gode dell'elettorato attivo e passivo nelle elezioni delle rappresentanze studentesche. TIROCINI E STAGES Gli stages e i tirocini consistono in una permanenza documentata presso aziende, enti, e/o laboratori universitari. LABORATORI Le attività di laboratorio consistono nell’effettuazione di percorsi indicati dai docenti presso i laboratori dell’Ateneo anche sotto la guida di un docente o di un tutor. ATTIVITÀ DI TUTORATO Il Consiglio di Corso di Facoltà promuove, organizza e sottopone a verifica le attività di tutorato. Il servizio di tutorato ha il compito di orientare e assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi e di rimuovere gli ostacoli che impediscono di trarre adeguato giova-mento dalla frequenza dei corsi, anche attraverso iniziative rapportate alle necessità dei singoli. Il bando per la selezione dei collaboratori dovrà indicare le attitudini e le competenze richieste. I bandi saranno pubblicizzati presso le strutture universitarie frequentate dagli studenti e comunque affissi all’Albo della Facoltà per un periodo non inferiore a tre settimane. I requisiti per l’ammissione al concorso, i tempi e le modalità di selezione nonché i vin-coli finanziari ed il compenso orario da corrispondere ai collaboratori saranno indicati dalle risoluzioni adottate dal Consiglio di Facoltà.

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ALTRE INDICAZIONI PIANI DI STUDIO I Regolamenti didattici di ciascun Corso di Studio possono prevedere, nel rispetto dei vincoli stabiliti per la relativa classe di riferimento, uno o più indirizzi formativi specifici. Lo studente è tenuto a seguire l’insieme delle attività formative indicate nel Regola-mento ai fini del conseguimento del titolo. Lo studente può formare il proprio piano di studio o seguendo il piano di studi ufficiale, eventualmente articolato negli indirizzi previsti per il Corso cui è iscritto, o modificando quest’ultimo in parte, fatta salva comunque la possibilità di includere comunque inse-gnamenti che risultino aggiuntivi rispetto a quelli richiesti per il conseguimento del tito-lo. Gli studenti presentano i piani di studio, sia corrispondenti a quelli ufficiali, sia indiv i-duali, entro il secondo anno del Corso di Laurea, o il primo anno del Corso di Laurea Specialistica, nei termini stabiliti dal Senato Accademico. Il piano è modificabile negli anni successivi. L’approvazione è automatica qualora i piani di studio individuali corrispondano a quelli ufficiali o si discostino da questi ultimi per un numero di crediti non superiore a quello che il Regolamento del Corso lascia alla libera scelta dello studente. I piani di studio individuali non approvati automaticamente a norma del precedente comma, sono sottoposti all’approvazione di una apposita commissione, nominata dal Consiglio di Facoltà, che valuterà la congruenza delle scelte con gli obiettivi formativi del Corso di Studio. CALENDARIO ACCADEMICO Il calendario delle lezioni è deliberato dal Consiglio di Facoltà in modo da assicurare che ogni singolo corso d’insegnamento sia svolto in almeno due giorni della stessa settima-na per non più di due ore al giorno. Devono essere evitate sovrapposizioni nell’orario delle lezioni relative a materie obbli-gatorie del medesimo anno di corso. Le lezioni degli insegnamenti annuali hanno inizio almeno 6 settimane prima della so-spensione natalizia. I corsi semestrali non possono durare meno di 11 settimane effettive. Il primo semestre inizierà il primo ottobre e comunque non prima del 15 settembre e non oltre il 15 ottobre. Il secondo semestre inizierà il primo marzo e comunque non prima del 15 febbraio e non oltre il 15 marzo. MODALITÀ DI ACCESSO/ISCRIZIONE AGLI ESAMI Gli studenti della Facoltà di Scienze Ambientali possono effettuare l’iscrizione agli esami on line oppure iscriversi direttamente alle liste esposte in Sogesta o telefonare al nu-mero 0722 304287. MODALITÀ DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI LAUREA Esami di laurea o diploma La domanda di ammissione agli esami di laurea o diploma, redatta su carta legale da euro 10,33 e diretta al Rettore, valida per tutte e tre le sessioni, deve essere presenta-ta presso la segreteria studenti. Il foglio di assegnazione della tesi e domanda di di-scussione tesi, da ritirare in Economato, vanno presentate entro i seguenti termini: – sessione estiva: 1° aprile – sessione autunnale: 1° settembre – appello straordinario: 1° dicembre

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– nel caso in cui lo studente non discuta la tesi nella sessione indicata, la domanda sarà valida anche per le sessioni successive dello stesso anno accademico. Per ogni sessione di laurea la Facoltà di Scienze Ambientali stabilisce una data entro la quale il laureando dovrà consegnare una copia della tesi presso la segreteria studenti ed una copia per il controrelatore presso la segreteria di Presidenza. BORSE DI STUDIO Per coloro che intendono ottenere benefici ERSU la domanda di iscrizione e il versa-mento delle tasse universitarie dovranno essere effettuati nel periodo 1 agosto al 30 settembre. Sono esonerati dal pagamento delle tasse di iscrizione, dei contributi universitari e del-la Tassa Regionale (Euro 77,47) gli studenti che risultano beneficiari delle borse di stu-dio. Gli stessi sono anche esonerati dal pagamento della tassa di iscrizione al corso e-stivo. Gli studenti aventi titolo alla borsa di studio (e non beneficiari) sono esonerati dal pa-gamento della tassa regionale (Euro 77,47), dal pagamento delle tasse di iscrizione (Euro 161,65) nonché da quella eventuale per l’iscrizione al Corso estivo. Per informazioni sui benefici ERSU, contattare: ERSU Via Vittorio Veneto, 43 Via del Popolo, 9/11 http://www.ersurb.it/ PROGRAMMI DI MOBILITÀ PROGRAMMA SOCRATES/ERASMUS BORSE DI STUDIO PER L'ESTERO ANNO ACCADEMICO 2004/05

• E’ un programma della Commissione dell’Unione Europea che permette agli studenti universitari di trascorrere un periodo che va da un minimo di tre ad un massimo di dodici mesi presso una delle Università europee compresa nell’elenco allegato a questo bando.

• La durata della borsa è stabilita dal responsabile didattico di Facoltà e non può essere modificata dal borsista. Anche il periodo nel quale usufruire della borsa non può essere deciso dallo studente, ma è predeterminato dal docente, in re-lazione agli accordi presi con le altre Università europee. In ogni caso non è possibile un soggiorno di durata inferiore a 3 mesi. Lo studente che in-terrompe anzitempo il suo soggiorno all’estero è tenuto al rimborso delle somme ricevute.

• Nel periodo che trascorre presso l’università partner, lo studente è te-nuto a svolgere l’attività didattico-scientifica concordata con il Responsabile didattico ed approvata dalla Facoltà alla quale è iscritto, prima della partenza (Learning Agreement).

• Il soggiorno di studio non potrà in ogni caso protrarsi oltre il 30 set-tembre 2005.

• Gli studenti che risultano vincitori del posto scambio godono dello "status" di studente Erasmus, che comporta le seguenti condizioni:

1. esenzione dal pagamento tasse di iscrizione presso l’Università ospi-tante, mentre le spese di viaggio, vitto ed alloggio sono a carico dello studente; le spese per l’assicurazione medica sono a carico degli stu-denti che si recano in paesi non appartenenti all’Unione Europea;

2. fruizione di servizi eventualmente forniti dalle Università ospitanti (mense, collegi, ecc.);

3. partecipazione ad eventuali corsi di lingua attivati presso l’Università ospitante;

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4. riconoscimento dell’attività svolta all’estero da parte della Facoltà di appartenenza.

• Gli studenti vincitori del posto scambio potranno conseguire il titolo di studio (diploma, laurea) presso l’Università di Urbino solo dopo aver concluso il pe-riodo di studio all’estero.

• In base alla consistenza del finanziamento della UE, che verrà comu-nicata entro il mese di luglio, alcuni degli studenti vincitori del posto scambio potranno beneficiare anche di una borsa di studio.

• La Borsa di studio è strettamente legata all’impegno di svolgere delle at-tività didattico-scientifiche all’estero, per tutto il tempo indicato nel program-ma.

• Gli studenti Erasmus, al termine del periodo ufficiale di studio all’estero, do-vranno consegnare all’Ufficio Socrates e Relazioni Internazionali un certificato rilasciato dall’università ospitante, che comprovi la durata dell’effettiva per-manenza e l’attività svolta.

Sulla pagina Internet dell'Ufficio Socrates e Relazioni Internazionali è disponibile un servizio di rimando alle pagine Internet delle Università partner nel progetto Socrates: www.uniurb.it/Uborse/menu.htm Per ulteriori informazioni: DELEGATO SOCRATES D’ATENEO Prof. Ursula Vogt, Istituto di Lingue, Piazza Rinascimento 7, URBINO Tel. 305360 UFFICIO SOCRATES E RELAZIONI INTERNAZIONALI, Via Pellipario n. 9, URBINO Dott. Fabrizio Maci, tel.0722/350818. Signora Isabella Vasincton, tel. 0722 350818.

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Programmi di Insegnamento

del Corso di Laurea in Scieze Ambientali

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BIOCHIMICA Settore BIO/10 CFU: 4 Professore Laura Chiarantini

[email protected] Durata: semestrale, 35 ore Titolo del corso: Biochimica Programma: 1. Carboidrati: Monosaccaridi, Derivati dei monosaccaridi, Oligosaccaridi, Polisaccaridi, Gli-

colipidi e glicoproteine

2. Lipidi: Acidi Grassi, Triacilgliceroli, Detergenti, Cere, Glicerofosfolipidi, Sfingolipidi, Cole-sterolo, Struttura e proprietà della membrana plasmatica.

3. Proteine: Aminoacidi, Legame peptidico, Struttura I, II, III e Iv delle proteine, Funzione ed evoluzione delle pro teine.

4. Acidi Nucleici: Struttura I, II, e III di RNA e DNA, Duplicazione del DNA, Trascrizione da DNA a RNA, Codice genetico, Vari tipi di RNA, ATP.

5. Enzimi, cinetica della catalisi enzimatica, Inibizione enzimatica, Vitamine, Coenzimi e me-talli essenziali, Regolazione dell’attività enzimatica, Ribozimi.

6. Metabolismo e bioenergetica: Termodinamica dei sistemi biologici, ATP e composti ad alta energia.

7. Metabolismo dei carboidrati: Glicolisi, Fermentazioni, Ciclo dell’acido citrico, Via dei pentoso fosfati, Trasporto degli elettroni, Fosforilazione ossidativa, Regolazione, Gluconeo-genesi, Biosintesi dei polisaccaridi.

8. Metabolismo dei Lipidi: β-Ossidazione degli acidi grassi, Corpi chetonici, Regolazione, Biosintesi degli acidi grassi, triacilgliceroli e glicerofosfolipidi

9. Metabolismo delle proteine: Sintesi e degradazione degli aminoacidi, Ciclo dell’Urea, Sintesi Proteica.

10. Metabolismo dei nucleotidi: Sintesi e degradazione delle purine e pirimidine, 11. Integrazione del metabolismo: Ormoni, meccanismo d’azione degli ormoni, trasdu-

zione del segnale, II e III messaggeri

Testi di riferimento: A.L. Lehninger - “Introduzione alla Biochimica” - 1997 Zanichelli Modalità didattiche:Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame orale Ricevimento studenti:Istituto di Chimica Biologica Via Saffi, 2. Tel. 0722 305260 Fax 0722 320188 E-mail: [email protected]

BIOINDICATORI Settore BIO/07 CFU: 4 Professore Marcelo Enriquez Conti

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Bioindicatori

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Obiettivi formativi: Ottenere una conoscenza di base dell’utilizzo degli indicatori biologici quale strumento per la valutazione della qualità ambientale nonché come supporto alle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)

Programma del corso Il monitoraggio biologico. Tipi di biomonitoraggio. Definizioni. Vantaggi e svantaggi del bio-monitoraggio. Livelli di riferimento. Fattore di concentrazione. Campionamento. Esempi ed applicazioni. Livelli di fondo. I marcatori biologici (biomarkers).

Bioindicatori degli ecosistemi acquatici. Ecosistemi marini. Alghe, fanerogame, filtratori so-spensivori, detritivori. Ecosistemi di acqua dolce. Comunità macrobentoniche. Metodi relativi alla fauna ittica. Metodi relativi alle comunità vegetali macroscopiche ed alle comunità perif i-tiche. Metodi relativi alla globalità dell’ecosistema fluviale. Aspetti normativi. Il DL 152/99.

Bioindicatori degli ecosistemi terrestri. Vermi di terra e roditori murini. Modelli di bioaccumu-lo dei contaminanti.

Bioindicatori della qualità dell’aria. Piante superiori. Meccanismo di assorbimento dei conta-minanti. Il problema dell’ozono. I licheni come bioindicatori. L’Indice di Biodiversità Lichenico (I.B.L.). Il metodo del trapianto. Bioaccumulo dei contaminanti nei licheni. Muschi e alghe verdi come bioindicatori. Le api ed i prodotti del alveare come bioindicatori della qualità am-bientale.

Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Indicatori di Impatto. La VIA ed i sistemi inform a-tivi ambientali. Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) e gli indicatori biologici. Analisi dei casi studio. Esempi di applicazione nella fase di progettazione. Testi di riferimento: Conti M. E., Il Monitoraggio Biologico della Qualità Ambientale, Edi-

zioni SEAM, ROMA, 2002. Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame scritto e orale

BIOLOGIA ANIMALE Modulo I Settore BIO/O5 (Zoologia) CFU: 4 Professore Mario Zunino

[email protected] Durata:(corsivo) Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Biologia animale Obiettivi formativi: Attraverso il corso gli studenti acquisiranno le conoscenze di base sulla organizzazione del Regno animale, a livelli sistematici-organismici e cellulari. Acquisiranno inoltre gli elementi fondamentali della teoria dell'evoluzione biologica, della speciazione e della filogenesi , non-ché le basi teoriche e metodologiche dell'indagine tassonomica. Programma: Introduzione: l'organismo animale. Il panorama zoologico: caratteristiche fondamentali dei principali gruppi animali, dai Placozoi ai Cordati. Biologia cellulare (Parte svolta dalla Dr. Mariastella Colomba)

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Procarioti ed eucarioti; uni- e pluricellulari. Domini e regni; organizzazione gerarchica dei s i-stemi viventi. Struttura e comportamento chimico delle piccole molecole; le macromolecole: lipidi, carboidrati, proteine e loro livelli di organizzazione strutturale. Organizzazione cellulare in procarioti ed eucarioti. La teoria simbiontica. Nucleo e nucleolo, organelli cellulari e cito-scheletro. Membrana cellulare: il modello a mosaico fluido. Processi di trasporto attivo e pas-sivo. La divisione cellulare in procarioti ed eucarioti. Ciclo cellulare: inte rfase e mitosi. Meiosi. Riproduzione sessuata e asessuata. Il DNA: struttura, replicazione, correzione e riparazione. Il "dogma centrale" della biologia: trascrizione e traduzione. Biologia organismica Le origini della teoria evolutiva e i suoi sviluppi, da Lamarck a Darwin e Wallace . La sintesi moderna e l'evoluzionismo contemporaneo. Specie e speciazione. Anagenesi e filogenesi. La logica della classificazione. Campi di applicazione delle classificazioni. Linneo e le classifica-zioni per categorie gerarchiche. La tassonomia contemporanea (approccio evoluzionista, fe-netista, filogenetista o cladistico) e la sistematica animale. Elementi di sistematica, criteri e metodi di riconoscimento e relazioni filogenetiche dei principali gruppi animali. Testi di riferimento: Baccetti B. et al. 1994. Lineamenti di Zoologia Sistematica. Zanichelli, Bologna. Purves W. K., Sadava D., Orians G.H., Heller H. C.2001, Biologia. La cellula.; idd., Biologia. L'informazione e l'ereditarietà. Zanichelli, Bologna Zunino M. & M. S. Colomba, 1997. Ordinando la Natura. Elementi di storia del pensiero si-stematico in biologia. Medical Books, Palermo Modalità didattiche: lezioni frontali. Il corso prevede almeno un'escursione in campo, dedica-ta al riconoscimento de visu degli organismi animali nell'ambiente. Modalità di accertamento: esame orale

BIOLOGIA VEGETALE Modulo II Settore BIO/01 CFU: 4 Professore Donata Ricci

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Biologia vegetale Programma: - Autotrofia ed Eterotrofia - La cellula vegetale : struttura di base e analogie con la cellula animale - Particolarità nella struttura della cellula vegetale: - Plastidi : Cloroplasti, Leucoplasti, Cromoplasti - Vacuolo: origini e funzioni - Componenti del succo cellulare e loro significato - Parete cellulare: genesi. Lamella mediana, parete primaria e secondaria e sue modif icazioni chimiche - Crescita e sviluppo della cellula vegetale - I tessuti: Moltiplicazione e accrescimento cellulare. La crescita per distensione. Differenzia-zione - Tipi di cellule vegetali: sistemi di tessuti di una pianta - Tessuti meristematici - Tessuti parenchimatici - Tessuti tegumentali - Tessuti meccanici

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- Tessuti conduttori - Tessuti secretori - Organi delle piante : genesi e struttura - I semi e la loro germinazione. Sviluppo della plantula - Diverse zone di sviluppo di fusto e radice - La pianta intera. Gimnosperme; Dicotiledoni erbacee ed arboree; Monocotiledoni - Organi delle piante: il fusto. Accrescimento e zone di struttura. Anatomia di accrescimento primario e secondario. Conduzione. - La radice: anatomia, accrescimento, assorbimento, conduzione. - Differenze anatomiche della foglia di dicotiledone, monocotiledone, gimnosperme. - Il fiore. - Esercitazioni di anatomia microscopica - Fotosintesi - Sistemi di trasporto nelle piante - Assorbimento dell’acqua e delle sostanze minerali - Ascesa della linfa - Traspirazione - Trasporto nel floema - Nutrizione nelle piante - La nutrizione minerale. Elementi nutritivi. - Assimilazione dell’azoto: adattamenti nutrizionali (piante parassite, m icorrize) - Riproduzione e sviluppo delle piante - Riproduzione sessuata e asessuata - Generalità sul ciclo delle Angiosperme; ciclo vitale delle piante, annuali, biennali, perenni - Sistemi di controllo nelle piante Ormoni vegetali: coordinamento dell’accrescimento e dello sviluppo: funzioni delle principali classi di ormoni. Auxine, Gibberelline, citochinina, etilene, acido abscissico. Testi consigliati: Claudio Longo, BIOLOGIA VEGETALE, UTET Modalità didattiche: lezioni frontali ed esercitazioni Modalità di accertamento: esame orale integrato con Biologia animale. Ricevimento studenti: tutti i giorni feriali previo appuntamento c/o Orto Botanico. Email: d.ricci@uniurb,it

CHIMICA ANALITICA Settore CHIM/01 CFU: 4+2 Professore Achille Cappiello

[email protected] Durata:(corsivo) Semestrale Titolo del corso: Chimica analitica/laboratorio di chimica analitica Obiettivi formativi: Apprendere le tecniche analitiche di base ed avanzate di uso co-

mune nelle applicazioni ambientali attraverso la comprensione dei processi chimici e fisici coinvolti. Le esercitazioni di laboratorio coinvolgono lo studente nell’utilizzo pratico delle tecniche analiti-che apprese durante le lezioni frontali.

Programma del corso 1.L’errore della misura: Cifre significative. Errori e loro individua-

zione e minimizzazione. Precisione ed accuratezza. Calibrazione. Coefficiente di Pearson. Metodo dei minimi quadrati. Procedure di standardizzazione.

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2.Metodi classici: Metodi volumetrici. Titolazioni di neutralizzazione e loro applicazioni. Titolazioni complessometriche. 3.Metodi spettroscopici: proprietà della radiazione elettromagneti-ca e sue interazioni con la materia. Strumentazione. Spettroscopia di assorbimento molecolare UV-visibile: Legge di Lambert-Beer e sue deviazioni. Assorbimento molecolare nella regione dell’UV-Vis. Analisi qualitativa e quantitativa. Metodi di fluorescenza. Spettro-scopia atomica di assorbimento e di emissione: Principi della spet-troscopia atomica di assorbimento e di emissione. Metodi di emis-sione atomica basati su sorgenti a plasma. 4.Metodi cromatografici: Coefficiente di distribuzione. Isoterme di ripartizione. Cromatografia planare e in colonna. Il cromatogram-ma e i parametri cromatografici. Efficienza cromatografica. Alla r-gamento della banda. Equazione di Van Deemter. Gas cromatogra-fia: fasi stazionarie e mobili; colonne capillari ed impaccate. Analisi in temperatura programmata. Iniettori per colonne impaccate e capillari. Rivelatori. Cromatografia HPLC: Fasi stazionarie e mobili. Colonne. Meccanismi di separazione. Iniettori e rivelatori. 5.Spettrometria di massa: Tecniche di ionizzazione. Lo spettro di massa. Risoluzione. Frammentazioni caratteristiche. Cluster isoto-pici. Analizzatori. GC/MS e LC/MS. SIM, scan. 6.Esercitazioni di laboratorio. Introduzione al laboratorio. Misura della massa e del volume. Spettroscopia di assorbimento moleco-lare nella regione del visibile. Assorbimento atomico. Esercitazione HPLC. Esercitazione GC. Titolazione complessometrica. Titolazione acido-base. Spettrometria di massa

Testi di riferimento: Rubinson Rubinson – Chimica analitica strumentale – Zanichelli

Skoog, West, Holler - Chimica Analitica. Una Introduzione – EdiSES Cozzi, Protti, Ruaro - Analisi Chimica Strumentale – Seconda edi-zione- Zanichelli Watson - Introduction to Mass Spectrometry - Lippincott-Raven

Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni di laboratorio, stesura del quaderno di

laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale

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CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE Settore CHIM/01 CFU: 4 Professore Giorgio Famiglini

[email protected] Durata: semestrale, 32 h. Titolo del corso: Chimica Analitica Strumentale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici, i crite-

ri di scelta e l’utilità delle più moderne te cniche di analisi chimica strumentale

Programma del corso - Introduzione ai metodi strumentali di analisi - Criteri per la scelta del metodo strumentale - Segnali e rumore - Metodi elettroanalitici: potenziometria, polarografia, elettrogra-vimetria, conduttimetria - Metodi cromatografici: classificazione delle tecniche cromato-grafiche, gascromatografia (GC), cromatografia liquida ad alta pressione (HPLC), tecniche cromatografiche capillari in fase gas-sosa e liquida. Rivelatori per GC ed HPLC: a ionizzazione di fiam-ma (FID), a cattura di elettroni (ECD), a fotometria di fiamma (FPD), UV/visibile, a indice di rifrazione, elettrochimici - Tecniche di accoppiamento GC ed HPLC con la spettrometria di massa (MS)

Testi di riferimento: Cozzi/Protti/Ruaro (a cura di), Analisi chimica strumentale, Zani-chelli Skoog/Leary (a cura di), Chimica analitica strumentale, EdiSES

Modalità didattiche: Lezione frontale

Modalità di accertamen-to:

Esame orale

CHIMICA DELL’AMBIENTE Settore CHIM/12 CFU: 4 Professore Filippo Mangani

[email protected] Durata: semestrale, 32 h. Titolo del corso: Chimica dell’ambiente Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’ambiente con particolare riguardo all’origine, alla natura, alle reazioni, al trasporto ed al destino delle spe-cie chimiche nell’ambiente. Programma del corso: Introduzione alla chimica dell’ambiente: i campi d’indagine della chimica ambientale, prodotti chimici tossici, strategie di prevenzione dell’inquinamento. La chimica dell’inquinamento dell’aria a livello del suolo: l’ozono nelle città, il processo dello smog fotochimico, le deposizioni acide, i particolati nell’inquinamento dell’aria, inqui-namento dell’aria in ambienti confinati(inquinamento indoor). Effetto serra e riscaldamento planetario

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Molecole organiche tossiche: pesticidi, erbicidi. Idrocarburi policiclici aromatici(IPA), poli-cloro bifenili(PCB), diossine. Le acque naturali: contaminazione e depurazione, ossigeno dsciolto, BOD, COD, la chimica acido-base del sistema carbonato, pH, alcalinità, durezza. Metalli pesanti nell’ambiente: mercurio, cadmio, piombo, arsenico. Produzione di energia e sue conseguenze sull’ambiente Testi di riferimento:Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli S.E. Manahan, “Chimica dell’ambiente”, Piccin Modalità didattiche:Lezione frontale Modalità di accertamento:Esame orale

CHIMICA DELL’AMBIENTE (modulo di laboratorio) Settore CHIM/12 - Chimica dell’ambiente e dei beni culturali CFU: 2 Professore Nunzio Penna

[email protected] Durata: Semestrale,16 h. Titolo del corso: chimica dell’ambiente (modulo di laboratorio) Obiettivi formativi: Il Corso si propone di fornire agli studenti delle nozioni fondamen-

tali nel settore della chimica dell’ambiente marino e di proporre al-cune esercitazioni di laboratorio.

Programma del corso Temperatura e Salinità: determinazioni Costituenti principali e minori nelle acque di mare Nutrienti: fosfati, nitrati, profili e principali metodi di misura. Eutrofizzazione, principi generali, determinazioni Ossigeno profili determinazione in laboratorio e in mare C02, sistema dei carbonati, Materia organica, mucillagini, Esercitazioni in laboratorio e in mare

Testi di riferimento: Millero F.J. Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996)

Libes S.M. An introduction to Marine Biogeochemistry. Jonhn Wiley and Sons, Inc. (1992) CNR -Metodi di analisi per acque di mare-

Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale integrato

CHIMICA FISICA Settore CHIM/02 CFU: 4 + 2L Professore Maria Francesca Ottaviani

[email protected]

Durata: I semestre, 32 h. lez. frontali+II semestre, 32 h. laboratorio Titolo del corso: Chimica fisica Obiettivi formativi:

Il corso si propone di fornire agli studenti le basi di teoria e pra-tica sulle tecniche spettroscopiche di indagine della materia in genere utilizzate in tutti i laboratori pubblici e privati di analisi ambientali. Il corso poi descrive ed analizza i processi chimico f i-

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sici che avvengono nell’ambiente e la loro fattibilità; processi di estrazione, purificazione, miscelazione e separazione di diverse sostanze nell’ambiente, inquinanti e non, vengono poi descritti nelle diverse condizioni chimico fisiche ambientali.

Programma del corso

(a) trasporto, immagazzinaggio, dispersione e utilizzo dell’energia nell’ambiente nelle sue diverse forme (funzioni te r-modinamiche e non) e in varie condizioni chimico fisiche am-bientali; (b)Struttura e proprietà degli stati della materia nell’ambiente: gas reali e in condizioni critiche; fenomeni di dif-fusione di inquinanti. Liquidi: proprietà e trasformazioni nell’ambiente; soluzioni colloidali; inquinanti adsorbiti nel suolo da falde acquifere, da atmosfera, loro dispersione, interazioni, miscelazione, separazione, purificazione. Solidi, struttura e pro-prietà chimico fisiche; (c) Trasformazioni di fase e diagrammi di stato per sostanze pure, miscele e soluzioni; (d) Cinetica chimi-ca: dinamica di trasformazione ed equilibrazione della mate ria nell’ambiente; (e) Metodi spettroscopici di analisi della materia: basi teoriche e applicazioni; spettroscopie UV-Vis, Fluorescenza e Fosforescenza, IR, RAMAN, NMR, EPR; spettroscopie di diffra-zione. (a) Transfer. Storage, dispersion and utilization of energy in the environment, in the different forms (thermodinamic and non thermodinamic functions) and in the different environmental conditions. (b) Structure and properties of the aggregation states in the environment: real gas and critical conditions; diffu-sion of pollutants. Liquids: properties and transformation in the environment; colloidal solutions: pollutants adsorbed on the ground from rivers, atmosphere: dispersions, interactions, mix-tures, separation, purification. Amorphous and crysta lline solids: structure and physico chemical properties; (c) Phase transfor-mation and phase diagrams for pure substances, mixtures and solutions; (d) Chemical kinetics: dynamics of transformation and equilibration of the materials in the environment; (e) spectro-scopical methods for material analysis: theoretical bases and applications; spectroscopies: UV-Vis; fluorescence and phospho-rescence, IR, RAMAN, NMR, EPR; diffraction spectroscopies.

Testi di riferimento: P.W. Atkins: CHIMICA FISICA, Zanichelli Ed. 1997 Modalità didattiche:Lezione frontale; visita e prove pratiche in laboratori forniti di strumenti spettroscopici e spettrofotometrici. Modalità di accertamento:Esame orale

CHIMICA FISICA AMBIENTALE Settore CHIM/02 CFU: 4 Professore Maria Francesca Ottaviani

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Chimica Fisica Ambientale

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Obiettivi formativi: Studiare l’inquinamento e il risanamento ambientale tramite le va-riabili e i metodi chimico fisici per arrivare ad una comprensione dei meccanismi e delle metodologie per l’analisi dei processi chim i-ci nell’ambiente

Programma del corso 1. introduzione: variabili chimico fisiche nell’ambiente . Esempi

per: abbattimento inquinanti fase liquida, inquinamento di bacini, ossido di carbonio in ambienti non aerati. 2. Fenomeni di diffusione molecolare ; concentrazione di inquinan-te al suolo lungo la direzione del vento, stabilità dell'aria. Eserc.: Calcolo concentrazione di inquinante al suolo in funzione della di-stanza, Separazione dei componenti di una miscela. Formazione di nebbie in atmosfera sovrasatura, effetto della tensione superficia-le. Acque reflue urbane, Schema di funzionamento e parametri ri-levanti in un depuratore di acque reflue. Eserc.: Depurazione di acque reflue. 3. Variazione di pressione con la profondità in una massa acquosa e con l'altezza in una massa d'aria. Diminuzione di T con l'altitudi-ne. Eserc.: Vento caldo e distribuzione dei componenti volatili nel-l'atmosfera con l'altitudine. Eserc.: Gradiente di concentrazione in atmosfera. 4. Inquinamento dell'aria da processi di combustione. Rendimento di motori a benzina e a gasolio. Riduzione di immissioni nell'atmo-sfera da veicoli a motore .

5. Inquinamento termico. Massimo rendimento di una macchina termica e riscaldamento di un corso d'acqua per il funzionamento di una centrale termoelettrica

Testi di riferimento: R. Francesconi, Appunti di Chimica Fisica Ambientale, CLUEB, Bo-

logna, 2002. D. Eisenberg and D. Crothers, Physical Chemistry with Applications to the Life Sciences, The Benjamin/Cummings Publishing Company, Menlo Park, 1979. P.A. Vesilind, J.J. Pierce and R.F. Weine, Environmental Engineering, 3^ Ediz., Butte r-worth- Heinemann, Boston, 1994

Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento Modalità di accertamento: Esame orale

CHIMICA GENERALE E INORGANICA Moduli I e II Settore CHIM/03 CFU: 8 Professore Mauro Micheloni

[email protected] Durata: annuale Titolo del corso: Chimica generale ed inorganica Obiettivi formativi: Il corso di Chimica Generale e Inorganica ha lo scopo di fornire agli

studenti le basi generali della chimica occupandosi delle proprietà chimiche degli elementi e dei loro composti inorganici, di origine naturale e sintetica, nei loro aspetti teorici e applicativi avendo alla base lo studio e l'approfondimento del sistema periodico degli ele-menti, con particolare riguardo alle relazioni esistenti tra struttura

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e proprietà della materia. L’obiettivo è che lo studente possa avere gli strumenti per analizzare la materia, le sue proprietà e le sue trasformazioni sotto l’aspetto chimico.

Programma del corso: Struttura della materia. Atomi ed elementi chimici. Molecole e composti ionici. Gli Isotopi.

Massa atomica, pesi atomici e molecolari. Mole e massa molare. Stati di aggregazione della materia. Nomenclatura chimica Radioattività e decadimento radioattivo. Le particelle a, ß, ?, ß+, tempo di dimezzamento, famiglie radioat-tive. Radioisotopi e loro applicazioni: datazione 14C, 18F (PET), 99mTc (tomografia), 60Co, 131I (radioterapia). Struttura atomica. Energia. Radiazioni elettromagnetiche. Effetto fotoelettrico. L'ato-mo di idrogeno e i livelli energetici. Orbitali atomici. I numeri quantici. Livelli energetici negli atomi polielettronici. Il numero quantico di spin. Regole di riempimento degli orbitali. Configura-zione elettronica degli elementi. Sistema perio dico e proprietà pe-riodiche. Energia di ionizzazione, affinità elettronica, elettronegati-vità. Il legame chimico. Legame di tipo σ e π. Teoria del legame di valenza e dell'orbitale molecolare. Orbitali ibridi. Formule di struttura e geometria mole-colare. - Legame ionico e composti ionici. - Legame metallico e proprietà dei metalli. - Legame ad idrogeno - Legame chimico e proprietà fisiche della materia. Forze interm o-lecolari.. - Proprietà chimiche e periodicità. Ossidi, idruri ed idrossidi. Pro-prietà chimiche degli elementi. Caratteristiche e reattività generali dei gruppi e degli elementi più importanti e composti principali. - Il colore e il magnetismo delle sostanze. Isomeria. Lo stato gassoso. I gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Gas reali. Soluzioni. La concentrazione delle soluzioni. Solubilità. Proprietà colligative, tensione di vapore, pressione osmotica. - Sistemi dispersi. Esempi di soluzioni colloidali. Reazioni chimiche. Numero di ossidazione e reazioni di ossido-riduzione. Equilibrio chimico - Reversibilità delle reazioni e legge dell’equilibrio chimico. Princi-pio di Le Chatelier. Equilibrio in sistemi eterogenei. Prodotto di so-lubilità. - Reazioni acido-base. Prodotto ionico dell'acqua. Soluzioni tampo-ne. Idrolisi dei sali. Il pH e sua misura: gli indicatori, l'elettrodo a vetro. - Termodinamica chimica. Lavoro e calore. Primo e secondo princi-pio della termodinamica. Entalpia, entropia, energia libera di Gibbs. Equilibrio ed energia libera. Costante di equilibrio e tempe-ratura. Elettrochimica. Pile. Forza elettromotrice. Potenziali standard. E-lettrolisi.

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- Esempi di ‘chimica pratica’: formulazione e funzionamento di un detersivo, di uno smacchiatore, dell’airbag.

Testi di riferimento: A. Sabatini, A. Dei, Chimica generale ed inorganica, Editore Idel-son-Gnocchi, Napoli, 2002.

Modalità didattiche: Lezione frontale ed esercitazioni numeriche. Modalità di accertamento: Esame orale

CHIMICA ORGANICA Settore CHIM/06 CFU: 4 Professore Fabio Mantellini

[email protected] Durata: semestrale Obiettivi formativi: Il corso si propone di portare gli studenti alla comprensione delle caratteristiche strutturali, della nomenclatura, delle proprietà chimico-fisiche e della reattività delle principali classi di composti organici attraverso lo studio dei principali meccanismi di reazione. Vengono inoltre riportate indicazioni sull’utilizzo di tali derivati organici come materie prime in processi indu-striali e sul loro ruolo come sostanze inquinanti. Programma del corso: Struttura delle molecole organiche: l’importanza dell’atomo di carbonio. Orbitali atomici, configurazione degli atomi, sviluppo della teoria del legame chimico: legami ionici, legami covalenti. Ibridazione: la formazione degli orb itali sp3, struttura del metano e dell’e tano; orbitali sp2 e struttura dell’etilene; orbitali sp e struttura dell’acetilene. Polarità di legame, effetto induttivo, ed elettronegatività. Gruppi funzionali , classificazione dei composti organici. Alcani e gruppi alchilici:proprietà chimico -fisiche, fonti nell’ambiente, reazioni di interesse ambientale: la combustione, l’alogenazione radicalica; nomenclatura degli alcani e dei gruppi alchilici, isomeria strutturale, modelli molecolari, conformazione dell’etano, del propano e del butano, rappresentazioni di stru tture chimiche. Cicloalcani, isomeria cis -trans, nomenclatura dei cicloalcani e loro stabilità. Intermedi nelle reazioni chimiche organiche: carbocationi, carboanioni, radicali. Rottura omolitica ed eterolitica del legame covalente. Stereochimica e carbonio tetraedrico, chiralità, attività ottica, rotazione specifica, miscele racemiche. Alogenuri alchilici: proprietà chimico-fisiche e nomenclatura. Reazioni di sostituzione nucleo-fila: caratteristiche delle reazioni SN2 (stereochimica, velocità e d effetti sterici), caratteristi-che delle reazioni SN1 (stereochimica, velocità ed effetti induttivi), esempi di reazioni SN1 e SN2 nella sintesi. Reazioni di eliminazione degli alogenuri alchilici: reazioni E1 e reazioni E2: regioselettività (direzione dell’eliminazione), formazione di composti organometallici: reattivi di Grignard. Alcheni: proprietà chimico-fisiche e nomenclatura. Reazioni degli alcheni: addizione elettrof i-la, regola di Markovnikov, addizioni di radicali al doppio legame (acido bromidrico), addizione di alogeni agli alcheni: stereochimica, reazione di idrogenazione degli alcheni. Composti aromatici: proprietà chimico-fisiche e nomenclatura. Stabilità del benzene, struttu-ra del benzene: la risonanza. Reazioni di sostituzione elettrofile aromatiche: reazioni di alo-genazione e di nitrazione dell’anello aromatico, reazioni di alchilazione e di acilazione di Frie-del-Crafts; reattività dei composti aromatici sostituiti: classificazione dei sostituenti, (riso-nanza ed effetti induttivi); orientamento delle reazioni di sostituzione elettrofila aromatica: sostituenti orto -para orientanti, sostituenti meta orientanti. Alcoli ed eteri: proprietà chimico-fisiche e nomenclatura. Reazione di ossidazioni degli alcoli, eliminazione di acqua dagli alcoli. Composti carbonilici: proprietà chimico-fisiche e nomenclatura delle aldeidi e dei chetoni. Re-azione di addizione nucleofila al carbonile, addizione di acqua e alcoli, addizioni dei composti

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organometallici, reazione di condensazione di ammoniaca e dei suoi derivati, riduzioni ad a l-coli, riduzioni ad alcani, condensazione aldolica. Acidi carbossilici e loro derivati: proprietà chimico -fisiche e nomenclatura degli acidi carbossi-lici, alogenuri acilici, anidridi aciliche, ammidi, esteri, nitrili. Reazioni acido –base, effetto dei sostituenti sull’acidità; La reazione di sostituzione nucleofila acilica, reattività relativa dei de-rivati degli acidi carbossilici, esempi di sostituzione nucleofila acilica in sintesi organica.

CLIMATOLOGIA Settore FIS/06 CFU: 4 Professore Umberto Giostra

[email protected] Durata: semestrale, 32 h. Titolo del corso: Climatologia Obiettivi formativi: Il corso propone una selezione delle nozioni di climatologia e meteorologia rilevanti da un punto di vista ambientale. Il corso ha carattere generale ed è propedeutico agli insegnamenti più specialistici, quali la Fisica dell’Atmosfera, la Dinamica degli inquinanti, i Modelli per il controllo ambientale e il Laboratorio di Fisica dell’Ambiente. Programma: Struttura dell’atmosfe ra. Bilancio radiativo. Equazioni della dinamica dei fluidi geofisici. Moti a scala sinottica. Struttura dello strato limite. Turbolenza atmosferica. Dispersione di inquinanti in atmosfera. Testi di riferimento: dispense fornite dal docente Modalità didattiche:lezioni frontale Modalità di accertamento: orale DIRITTO DELL’AMBIENTE Settore IUS/10 CFU: 8 Professore Maria Anna Salvadori Durata:(corsivo) annuale, 64 h Titolo del corso: Diritto dell’ambiente Obiettivi formativi: Il corso si propone, sulla base della conoscenza dei principi fonda-

mentali per la tutela dell’ambiente, dell’organizzazione amministra-tiva e della disciplina settoriale, di arrivare alla comprensione dei principali problemi e degli strumenti di intervento e di risoluzione predisposti dall’ordinamento giuridico.

Programma del corso 1.Introduzione.

2.L’ambiente nella Costituzione. Le fonti del diritto ed i soggetti i-stituzionali.

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3.Inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Difesa del suolo e gestione delle risorse idriche. Tutela delle acque dall’inquinamento. Qualità delle acque destinate al consumo uma-no. Gestione dei rifiuti. V.I.A. e V.A.S. Rischi di incidenti rilevanti Autocertificazione ambientale e marchio di qualità ecologica. Auto-rizzazione integrata ambientale. Aree naturali protette. Danno am-bientale.

Testi di riferimento: i testi consigliati e le letture saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Modalità di accertamento: Esame orale

ECOLOGIA Settore BIO/07 CFU: 8 Professore Almo Farina

[email protected] Durata: Annuale 60 h. Titolo del corso: Ecologia Obiettivi formativi: Fornire le basi teorie e le evidenze empiriche dei processi naturali e delle interazioni tra or-ganismi e loro contesto ambientale. Programma del corso 1. Introduzione: cenni storici, la natura dell’ecologia, lo studio dell’ ecologia. 2. La complessità della ecosfera: significato e struttura dei sistemi complessi. 3. I substrati per la vita: atmosfera , suoli, acque, vegetazione, animali. Il clima, struttura ed evoluzione dei suoli, radiazione solare, temperatura, umidità e loro variazioni. 4. Definizione di ambiente e di sistema ecologico: processi e patterns ambientali e loro rap-porti con l’ ambiente fisico. Gli adattamenti delle specie alle differenti condizioni ambientali. La vita alle condizioni estreme. 5. L’ecosistema: definizione, cenni storici ed evoluzione del pensiero scientif ico. Le proprietà emergenti degli ecosistemi: stabilità, resistenza, resilienza. 6. I rapporti tra substrati abiotici e biotici e gli organismi, aspetti metabolici ed effetti sulla distribuzione degli organismi. 7. Definizione di habitat. 8. Il trasferimento dell’ energia: produttività primaria e secondaria in ambie nti acquatici ed in ambienti terrestri. 9. I livelli trofici: autotrofi, decompositori, erbivori, carnivori, catene alimentari. 10. Le risorse.Cicli dei nutrienti: ciclo del carbonio, dell’ azoto, del fosforo, dello zolfo. 11. Disponiblità dei nutrienti ed effetti su individui, popolazionie e comunità. 12. Lo spazio fisico come risorsa. 13. Gli effetti degli inquinanti nei cicli dei nutrienti. 14. La natura del disturbo ambientale ed il suo ruolo nella dinamica degli organismi e dei loro habitat. 15. Gli individui ed il loro ambiente: distribuzione, adattamenti, strategie riproduttive, movi-menti dispersivi e migrazioni, dormienza, forme di durata, competizione intra ed interspecif i-ca, predazione, parassitismo, simbiosi e mutualismo. 16. Elementi di eco-etologia e di socio -biologia: gruppi sociali, cooperazione ed altruismo. 17. Comportamento predatorio e risposte delle prede. 18. La natura del parassitismo e sue dinamiche.

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19. Il mutualismo. 20. Evoluzione e dinamiche del territorialismo. 21. Struttura e dinamica di popolazione. 22. Elementi di demografia. Natalità, mortalità e crescita. 23 Fluttuazioni, cicli e caos. 24. Modelli spaziali espliciti, metapopolazioni e loro dinamica. 25. La natura della competizione intraspecifica. 26. La ripartizione delle risorse: il co ncetto di nicchia ecologica e di eco-field. 27. Differenziazione della nicchia ecologica. 28. Struttura e dinamica di comunità. 29. Diversità e distribuzione delle comunità nello spazio e nel tempo. 30. La circolazione dell’ informazione attraverso le comunità. 31. Competizione e predazione come fattori strutturanti le comunità. 32. La risposta delle comunitrà al disturbo. 33. La successione ecologia: struttura e dinamica della vegetazione. 34. Il concetto di climax. I patterns creati dalla successione: gli ecotoni. 35. Elementi di genetica: l’importanza della genetica in ecologia, i sistemi riproduttivi, pat-terns delle variazioni genetiche. 36. Geni ed alleli, polimorfismo, deriva genetica, speciazione. 37. Elementi di ecologia umana. 38. Ecologia in agricoltura, ecologia urbana, ecologia forestale. 39. Risorse rinnovabili e loro utilizzo. Elementi di integrazione tra ecologia ed economia. 40. Concetto di "salute ambientale" e di servizio ambientale degli ecosistemi. Il costo ecolo-gico della globalizzazione. 41. Malattie epidemiche e caratteristiche ambientali. 42. Elementi di conservazione delle risorse: valore e funzioni della biodiversità. 43. Il concetto di ecodiversità e l ’importanza del mosaico ambientale per la conservazione delle specie. 44. Descrizione dei principali biomi e delle eco-regioni, strutture, dinamiche, disturbo ed e-lementi per la conservazione. 45. Cambiamenti climatici e loro effetti sul funzionamento degli ecosistemi Testi di riferimento L. Bullini, S. Pignatti, A. Virzo De Santo – Ecologia generale. UTET M. Begon, J.L. Harper, C.R. Townsend - Ecology. Blackwell Science, Oxford J.L. Chapman & Reiss, M.J. – Ecology. Principles and applications. Cambridge University Press, Cambridge, UK A. Farina – Lezioni di ecologia (dispense, testo in preparazione) J.R. Krebs & Davis N.B. – Behavioural ecology. An evolutionary approach. Blackwell Science, Oxford D. Rapport, R. Costanza, P.R. Epstein, C. Gaudet, R. Levins – Ecosystem health. Blackwell Science, Oxford. Modalità didattiche: Lezioni frontali con l’ ausilio di video-proiezioni Modalità di accertamento: verifica orale

ECOLOGIA APPLICATA Settore BIO/07 CFU: 2 + 2L Professore Antonella Penna

[email protected] Durata: semestrale Titolo del corso: Ecologia applicata

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Obiettivi formativi: Fornire un quadro dei settori di maggiore applicabilità delle scienze ecologiche al “real world” per la soluzione dei proplebi conflittuali tra sviluppo dell’ uomo e conservazione dei servizi ecosistemi dei contesti ambientali Programma 1. Introduzione 1.1 Il ruolo dell ‘ ecologo nell’ analisi, valutazione, gestione e recupero degli ambienti modi-ficati dall’ uomo 2. Analisi Metodologia di analisi di sistemi complessi modificati dall’ uomo: 2.1 I sistemi urbani ed industriali 2.2 I sistemi agricoli 2.3 I sistemi forestali 2.4 I sistemi delle acque interne 2.5 I sistemi marini 3. Valutazione 3.1 L’ impronta ecologica delle aree produttive 3.2 La valutazione dei flussi idrici minimi accettabili 3.3 La valutazione del carico organico nelle acque superficiali 3.4 La valutazione delle attività turistiche 4. Gestione 4.1 La gestione dei popolamenti animali (la regolazione del prelievo venatorio e pesca) 4.2 La gestione delle foreste (conservazione del mosaico ambientale ai fini della biodivers i-tà) 4.3 Il recupero di aree degradate (cave, discariche, corsi d’ acqua, aree urbane, aree indu-striali) 4.4 La conservazione della biodiversità: principi generali ed azioni mirate 5. I processi 5.1 La sostenibilità come criterio guida alla comprensione delle modificazioni prodotte dall’ uomo sugli ecosistemi 5.2 Cambiamenti climatici e produzioni agricole (effetti delle oscillazioni climatiche sulle ti-pologie di coltivazioni) 5.3 Cambiamenti climatici e malattie (effetti delle oscillazioni climatiche sull’ insorgenza delle malattie) 5.4 Ecologia della salute (dinamica delle malattie infettive pandemiche, effetti dei contami-nanti) 5.5 Ecologia economica (processi economici e processi ecologici) 5.6 Biotecnologie e agro-ecosistemi 5.7 Le invasioni di specie 6. Metodi in ecologia applicata 6.1 Il telerilevamento 6.2 I sistemi informativi territoriali 6. 3Elementi di modellistica ecologica 6.4 Elementi di analisi statistica Testi di riferimento: Remote sensing and image interpretation. T.M. Lillesand, R.W. Kiefer, Wiley & Sons, New York, 1979. Restoration ecology. J W.R. Giordan III, M.E. Gilpin, J.D. Aber (eds.). Cambridge University Press, 1987. Ecology and our endangered life -support systems. E.P. Odum, Sinauer Associates, Sunder-lands, mass., 1989. Changing the global environment. Perspectives on human involvement. D.B. Botkin, M.F. Caswell, J.E. Estes, A.A. Orio (eds.) Academic Press, San Diego, 1989.

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Environmental restoration. Science and strategies for restoring the earth. J.J. Berger (ed.), Inland Press, Washington,1990. Farming & Wildlife. J. Andrews e M. Rebane.RSPB, 1994 Ecologia applicata A. Provini, S. Galassi, R. Marchett I (Eds.). Città Studi Edizioni, Torino 1998. L’ essenziale di ecologia. C.R. Townsend, J.L. Harper, M. Begon (eds.). Zanichelli, Bologna, 2001. Elementi di ecologia applicata. A. Farina (in prep.), 2003 Modalità didattiche: lezioni frontali con l’ausilio di video-proiezioni Modalità di accertamento: verifica orale

ECONOMIA DELL’AMBIENTE Settore SECS-P/06 CFU: 8 Professore Rosalba Rombaldoni

[email protected] Durata: Annuale, 64 h. Titolo del corso: Economia dell’ambiente Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire un’introduzione allo studio dell’economia dell’ambiente, presen-tando i principali strumenti di analisi economica e di politica economica per un uso appropria-to dell’ambiente e per la sua conservazione. La strumentazione analitica utilizzata si integra con un approccio di tipo logico e grafico. Programma del corso: 1. Fondamenti di microeconomia 1.1 Teoria del consumatore: equilibrio del consumatore; funzioni di domanda; effetto re d-

dito ed effetto sostituzione; elasticità della domanda; il consumo inte rtemporale.

1.2 Teoria dell’impresa: equilibrio dell’impresa; funzioni di produzione; funzioni di costo. 1.3 Forme di mercato: equilibrio in concorrenza perfetta; equilibrio in monopolio. 1.4 Economia del benessere: il criterio della Pareto-ottimalità; il fallimento del mercato

(esternalità e beni pubblici); surplus del consumatore e del produttore. 2. L’ambiente e il sistema economico 2.1 Evoluzione storica dell’economia dell’ambiente. 2.2 Sistema economico circolare e sostenibile. 2.3 Mercato, intervento pubblico ed ambiente. 2.4 La preservazione dell’ambiente come bene pubblico. 3. Analisi economica dell’inquinamento 3.1 Livello ottimale dell’inquinamento e meccanismo di mercato. 3.2 Tassazione ambientale: distorsione, mercati imperfetti ed informazione imperfetta. 3.3 Sussidi e permessi negoziabili. 3.4 Come quantificare i danni ambientali: il valore economico totale e i metodi diretti e

indiretti di valutazione economica. 3.5 L’efficacia degli strumenti economici di politica ambientale. 3.6 Ambiente e macroeconomia: le riforme fiscali ambientali. 4. L’ambiente in un contesto intertemporale 4.1 Il problema del tasso di sconto. 4.2 Il valore di quasi opzione delle risorse ambientali. 4.3 L’etica dell’ambiente. 5. Analisi economica delle risorse naturali 5.1 Le risorse ambientali rigenerabili e non.

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5.2 L’estinzione delle specie. 5.3 Lo stock ottimo di inquinamento. 6. Ambiente e sviluppo sostenibile 6.1 Conservazione e preservazione. 6.2 Sostenibilità ed economia stazionaria. 6.3 Irreversibilità e algoritmo di Krutilla Fisher.

6.4 Le politiche per lo sviluppo sostenibile. 6.5 Lo sviluppo sostenibile e i paesi in via di sviluppo. 6.6 Le zone umide. 7. Il problema dell’ambiente a livello internazionale 7.1 Commercio internazionale ed ambiente. 7.2 Gli accordi internazionali sull’ambiente: interazione strategica e teoria dei giochi. 7.3 Prospettive di sviluppo della cooperazione ambientale internazionale. Testi di riferimento: Testi consigliati per la preparazione dell’esame:

• Rodano G., Saltari E., Lineamenti di teoria economica, NIS, 1989. • Musu, Introduzione all’economia dell’ambiente, Il Mulino, Bologna 2000.

Letture suggerite per l’approfondimento di alcune parti del programma: • D. W. Pearce, R. K. Turner, Economia delle risorse naturali e dell’ambiente, Il Muli-

no, Bologna, 1991. • D. W. Pearce, R. K. Turner, I. Bateman, Economia Ambientale, Bologna, Il Mulino,

1996. • E. Tiezzi, N. Marchettini, C he cos’è lo sviluppo sostenibile: le basi scientifiche della

sostenibilità e i guasti del pensiero unico, Donzelli, Roma, 1999. • N. Hanley e C. Spash, Cost Benefit Analysis and the environment, Aldershot, Ed-

ward Elgar, 1993. Modalità didattiche: Lezione frontale; tesine di approfondimento Modalità di accertamento: Esame scritto ed orale

FISICA Settore FIS/01 CFU: 8 Professore Catia Grimani

[email protected] Durata: annuale (60 ore) Titolo del corso: Fisica Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti teorici riguardanti la fisica classica con particolare riguardo alla cinematica, statica, dinamica ed ele ttromagnetismo. Programma:

1. Concetti introduttivi

Richiami di trigonometria. Operazioni fra vettori. Concetto di limite e di derivata. Gran-dezze fondamentali e derivate. Unità di misura. Sistema Internazionale di Unità. Unità di misura per lunghezza, tempo e massa. Cambio di unità. Fattore di conversione. Cifre si-gnificative.

2. Cinematica Concetto di punto materiale, di equazione oraria, di traiettoria e di spostamento. Moto rettilineo: concetto di velocità scalare media, velocità vettoriale media. Veloci-

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tà istantanea scalare e vettoriale. Accelerazione istantanea scalare e vettoriale. Moto armonico. Moti ad accelerazione costante. Moti in 2 e 3 dimensioni. Il moto dei proiettili. Moto circolare uniforme.

3. Dinamica Forze e moto. Prima legge di Newton. Sistemi di riferimento inerziali. Seconda legge di Newton. Concetto di massa. Forze interne ed este rne ad un sistema. Terza legge di Newton. Forza gravitazionale. Legge di Hooke. Forza normale. Forza d’attrito. Tensione. Attrito statico. Attrito dinamico. Forze di resistenza su un corpo in moto in un fluido. Il concetto di energia. Il concetto di lavoro. Energia cinetica. Potenza. Energia potenziale. Energia potenziale elastica e gravitazionale. Forze conservative. Teorema di conservazione dell’energia meccanica. Equilibrio stabile ed instabile. Conservazione dell’energia in sistemi con coinvolgimento di attrito. Energia termica. Conservazione dell’energia totale. Centro di massa di un sistema di punti materiali. Centro di massa per un corpo continuo. Se condo principio della dinamica per un si-stema di punti materiali. Quantità di moto. Principio di conservazione della quantità di moto. Sistema a massa variabile: i razzi. Urti: teorema dell’impulso. Urti elastici e anelastici. Urti completamente anelastici. Urti elastici in una dimensione. Urti in due dimensioni. Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse. Spostamento an-golare. Velocità angolare. Accelerazione angolare. Energia cinetica rotazionale. Mo-mento d’inerzia. Calcolo del momento d’inerzia. Teorema degli assi paralleli. Mo-mento di una forza. Braccio di una forza. Seconda legge di Newton per il moto rota-torio. Lavoro ed energia rotazionale. Potenza legata alla rotazione attorno ad un as-se fisso. Rotolamento. Energia cinetica di rotolamento. Forze di rotolamento. Mo-mento angolare di un sistema di particelle. Momento angolare di un corpo rigido che ruota attorno ad un asse. Conservazione del momento angolare.

4. Statica Equilibrio. Equilibrio statico. Baricentro e centro di massa.

5. Gravitazione Legge di gravitazione universale. Variazione dell’accelerazione di gravità con l’altitudine, la latitudine e la composizione della terra. Pendolo semplice. Energia potenziale gravitazionale. Velocità di fuga. Leggi di Keplero. Energia meccanica to-tale di un satellite.

6. I fluidi Massa volumica. Pressione. Fluidi a riposo. Esperimento di Torricelli. Principio di Pa-scal. Martinetto idraulico. Principio di Archimede. Fluido ideale. Equazione di conti-nuità. Equazione di Bernoulli.

7. Termodinamica Scale di temperatura. Legge zero della termodinamica. Dilatazione lineare. Dilata-zione volumica. Definizione di caloria, di capacità termica e di calore specifico. Calo-re latente di evaporazione e di fusione. Calore e lavoro. Prima legge della termodi-namica. Trasformazioni adiabatiche. Trasformazioni isocore. Trasformazioni cicliche. Espansione libera. Trasmissione del calore. Conduzione, convezione e irraggiamen-to. Teoria cinetica dei gas. Numero di Avogadro. Definizione di mole. Legge dei gas perfetti. Lavoro in trasformazioni isoterme, isocore e isobare. Velocità quadratica media. Libero cammino medio. Energia cinetica di un gas monoatomico. Legge della distribuzione delle velocità. Calori specifici molari a volume costante e a pressione costante. Gradi di libertà e calore specifico molare. Trasformazioni isoterme. En-tropia. Entropia in trasformazioni reversibili e irreversibili. Entropia come funzione di stato. Seconda legge della termodinamica. Ciclo di Carnot. Rendimento termico.

8. Elettromagnetismo La carica elettrica. Conduttori e isolanti. Legge di Coulomb. Conduttori sferici. Pro-prietà della carica. Il campo elettrico. Linee di forza del campo elettrico. Campo e-lettrico di una carica puntiforme. Carica puntiforme in un campo elettrico esterno. Dipolo elettrico in un campo elettrico esterno. Flusso del campo elettrico. Legge di Gauss per il campo elettrico. Legge di Gauss e legge di Coulomb. Conduttore carico isolato. Legge di Gauss applicata ad una distribuzione di carica lineare e ad una di-

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stribuzione di carica piana. Campo di due piastre conduttrici. Distribuzioni sferiche di cariche. Il potenziale elettrico. Energia potenziale elettrica. Superfici equipoten-ziali. Potenziale e campo elettrico. Potenziale di una carica puntiforme e di un in-sieme di cariche puntiformi. Campo elettrico dal potenziale. Potenziale per un con-duttore carico isolato. Capacità elettrica. Calcolo della capacità elettrica per un con-densatore a facce piane parallele. Condensatori in serie e in parallelo. Energia del campo elettrico. Densità di energia del campo elettrico. I dielettrici: aspetto atomi-co. Dielettrici e legge di Gauss. Correnti elettriche. Densità di corrente e velocità di deriva. Resistenza e resistività. Legge di Ohm. Legge di Ohm dal punto di vista m i-croscopico. Potenza nei circuiti elettrici. Forza elettromotrice. Resistenze in serie e in parallelo. Circuiti a maglia singola. Leggi di Kirchhoff. Amperometri e Voltmetri. Circuiti a piu’ maglie. Campi magnetici: forza magnetica. Linee di forza del campo magnetico. Scoperta dell’elettrone: esperimento di Thomson. Effetto Hall. Carica in campo magnetico: traiettorie circolari ed elicoidali. Forza magnetica su un filo per-corso da corrente. Legge di Biot-Savart. Campo magnetico di un filo rettilineo per-corso da corrente. Forza fra due conduttori paralleli. Definizione di Ampere. Legge di Ampere. Legge di Faraday. Legge di Lenz. Legge di Ampere generalizzata. Legge di Gauss per il campo magnetico.

Testi di riferimento: Fondamenti di Fisica Volumi 1 e 2 Autori: David Halliday Robert Resnick Jearl Walker Casa Editrice Ambrosiana Modalità didattiche:lezioni frontale Modalità di accertamento: scritto e orale

FISICA DELL’AMBIENTE Settore FIS/07 CFU: 4 + 2L Professore Giampietro Fusillo

[email protected] Durata: annuale, 64 h. Titolo del corso: Fisica dell’ambiente Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base

sui concetti teorici e sulle tecniche e gli strumenti di misura relativi all'inquinamento da agenti fisici (rumore, campi elettromagnetici, radiazioni), nonché di parametri meteorologici e altri argomenti di fisica dell'ambiente.

Programma del corso Gli agenti fisici: definizioni. Inquinamento acustico. Scala dei decibel. Livello di pressione, potenza e intensità sonore. Metrica dei livelli sonori. Analisi in frequenza. Cenni di Acustica ap-plicata: assorbimento ed isolamento acustico. Il tempo di riverbe-ro. Rumore in ambiente esterno: Divergenza geometrica. Attenuazio-ne dovuta all’atmosfera. Effetto del vento. Effetto dei gradienti di temperatura. Ostacoli alla propagazioni: vegetazione ed effetto suolo, barriere acustiche. Rumore da impianti industriali e da tra f-fico stradale, ferroviario, aereo. Rumore in ambienti di lavoro. Strumentazione elettronica e tecniche di misura del rumore am-bientale. Modellistica previsionale e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento acustico e rapporti con la pianificazione territoriale.

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Inquinamento elettromagnetico. Campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (ELF). Campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. Grandezze e unità di misura. Tipologie di impianti: linee elettriche, elettrodotti, cabine di tra-sformazione, cenni di propagazione onde e gestione dello spettro, antenne radio-televisive, ponti radio, stazioni radio base per tele-fonia mobile (ETACS, GSM, DCS, UMTS). Strumentazione elettronica e tecniche di misura. Modelli di calcolo predittivo e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento elettromagnetico e rapporti con la pianificazione territoriale. Radioattività ambientale e principi di radioprotezione operativa. Strumentazione di misura delle radiazioni ionizzanti. Il radon. Da-tazioni geologiche e archeologiche mediante radionuclidi. La radiazione solare e ultravioletta. Lo spettro ultravioletto. Gra n-dezze e unità radiometriche. Strumentazione di misura della radia-zione ultravioletta. I sistemi energetici e l’ambiente. Analisi di rischio nei sistemi ener-getici. Impatto sanitario ed ambientale dei sistemi energetici. Cenni sulla diffusione e trasporto di inquinanti in atmosfera e nelle acque. L'inquinamento atmosferico in ambiente urbano e strumen-tazione per la qualità dell’aria. Strumentazione di misura meteoro-logica: misure di pressione, temperatura, umidità, radiazione sola-re, precipitazioni e vento.

Testi di riferimento: Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a

lezione. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Modalità di accertamento: Esame orale, con discussione di una tesina.

FISICA TERRESTRE Settore GEO/10 CFU: 8 Professore Giorgio Spada

[email protected] Durata: Durata: annuale (64 ore) Titolo del corso: Fisica terrestre Programma: Teoria geofisica della Terra: Struttura interna della Terra. Stratificazione composizionale e reologica. Margini tettonici. Distribuzione globale della sismicita'. Deriva dei continenti. Tet-tonica a placche. Teorema di Eulero. Poli di rotazione e descrizione del moto delle placche. Composizione dei moti delle placche. Il campo di Gravita': Legge di gravitazione universale. Formula di Mac Cullagh. Potenziale gravitazionale. Il geoide. Lo sferoide di riferimento. Ano-malie del geoide. Misure di gravita' e loro riduzione. Formula di Bouger. Anomalie di gravita'. Anomalie in aria libera e di Bouger. Compensazione isostatica. Anomalie isostatiche del geoi-de. Modelli di compensazione (Airy e Pratt). Struttura della litosfera e del mantello: Flusso di calore. Legge di Fourier. Conduzione stazio-naria. Geoterme continentali. Conduzione non stazionaria. Struttura termica della litosfera oceanica. Topografia dei fondali oceanici. Isostasia termica. Variazioni di livello marino a lun-

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go termine. Struttura termica del mantello. Cenni di meccanica dei fluidi. Fluidi Newtoniani. Flusso unidimensionale. Controflusso astenosferico. Flusso viscoso bidimensionale. Innalza-mento post-glaciale. Viscosita' del mantello terrestre. Meccanica dei Continui e Sismologia: Notazione indiciale. Tensore di sforzo. Equazioni di e-quilibrio. Faglie tettoniche. Deformazione ed elasticita'. Legge di Hooke. Equazioni del moto. Onde sismiche. Onde di volume e di superficie. Propagazione delle onde all'interno della Ter-ra. Equazione di Adams-Williamson. Oscillazioni libere. Attenuazione delle onde sismiche. Stima dei parametri ipocentrali. Magnitudo ed energia di un terremoto. Momento sismico. Distribuzione spazio -temporale dei terremoti. Sismologia macrosismica. Scale di intensita'. Prospezione sismica. Il metodo a rifrazione. Problema a due ed a piu' strati. Interfacce incli-nate. Il metodo a riflessione. Geomagnetismo: Proprieta' magnetiche della materia. Campo magnetico te rrestre. Elementi geomagnetici. Origine del campo magnetico terrestre. Paleomagnetismo. Coordinate del pa-leopolo. Anomalie magnetiche. Testi consigliati: D. Turcotte e G. Schubert, "Geodynamics. Applications of continuum physics to geological problems", John Wiley & Sons, New York, 1982. C.M.R. Fowler, "The solid Earth, an introduction to global geophysics", Cambridge University Press, 1990. Verranno inoltre distribuiti appunti delle lezioni. Modalità didattiche e di accertamento: lezioni frontali ed esame orale

FISIOLOGIA CELLULARE Settore BIO/09 CFU: 4 Professore Laura Canesi

[email protected] Durata: semestrale Titolo del corso: Fisiologia cellulare Obiettivi formativi: il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti sui meccanismi coinvolti negli scambi tra cellula e ambiente extracellulare, con particolare riferimento al mantenimento dell’omeostasi ionica e osmotica e ai meccanismi di integrazione di stimoli chimici ed elettrici. Programma del corso: Principi di fisiologia della cellula e degli organuli cellulari. Ambiente interno ed esterno. Ome-ostasi e regolazione delle funzioni cellulari. La membrana cellulare come barriera. Osmosi. Fenomeni di trasporto: trasporti passivi semplici e facilitati. Controtrasporti e cotrasporti. Trasporti attivi primari e secondari. Trasporti mediante vescicole. Trasporti epiteliali. Omeo-stasi del calcio. Omeostasi dei metalli pesanti. Segnali chimici ed elettrici: integrazione dell’ambiente interno e relazioni chimiche con l’esterno. Comunicazione intercellulare e regolazione delle funzioni. Comunicazione chimica: recettori e trasduzione dei messaggi chimici. Recettori intracellulari e messaggeri liposolubili. Effetti di contaminanti ambientali ad azione estrogenica. Recettori di membrana e messagge-ri idrosolubili: secondi messaggeri. Comunicazione elettrica: potenziali elettrici. Potenziale di equilibrio. Potenziale di riposo. Cellule eccitabili. Potenziali locali e potenziali propagati. Po-tenziale d’azione. Propagazione e trasmissione dei segnali. Sinapsi chimiche ed elettriche. Meccanismi sensoriali. Cellule recettrici come trasduttori delle variazioni energetiche ambien-tali. Potenziale di rece ttore. Codificazione dell’insensità dello stimolo.

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Motilità cellulare: citoscheletro e proteine contrattili. Meccanismo di contrazione del muscolo scheletrico e del muscolo liscio. Testi di riferimento: - Taglietti, V. e Casella, C. Elementi di Fisiologia e Biofisica cellulare. La Goliardica Pavese ed. - Campbell, N.A. Biologia. Zanichelli ed. - Randall, D., Burggren, W. E French, K. Fisiologia Animale: meccanismi e adattamenti.

Zanichelli ed. Modalità didattiche: lezioni frontali Modalità di accertamento: esame orale

GENETICA Settore BIO/18 CFU: 4 Professore Mariastella Colomba

[email protected] Durata:(corsivo) Semestrale, 30 h. Titolo del corso: Genetica Obiettivi formativi: Fornire agli studenti conoscenze adeguate di genetica classica, ne-

omendeliana, molecolare, di popolazione e quantitativa per arriva-re ad una comprensione dei processi che sono alla base dell’ereditarietà nei singoli individui e nei gruppi popolazionali.

Programma del corso: Definizione introduttiva, quadro storico delle tappe concettuali e sperimentali principali; Livelli di studio della genetica: genetica del-la trasmissione, molecolare, di popolazioni, quantitativa; genotipo, fenotipo; Modelli di interazione genotipo-fenotipo-ambiente, norma di reazione; esperimenti di ibridazione, autofecondazione e feco n-dazione incrociata; Incrocio monoibrido; I legge di Mendel: il prin-cipio della segregazione indipendente; omozigote ed eterozigote; Uniformità degli ibridi; Test-cross o reincrocio; Eredità autosomica dominante; Eredità autosomica recessiva; Incrocio diibrido; II leg-ge di Mendel: il principio dell’assortimento indipendente; Quadrato di Punnet; Gli alberi genealogici; Dominanza incompleta; Allelia multipla: gruppi sanguigni del sistema ABO e fenotipo Bombay; Fattore Rh; Co-dominanza; Sovradominanza o vantaggio dell’eterozigote; Pleiotropia; Interazioni tra geni: interazione geni-ca ed epistasi; Caratteri influenzati dal sesso; geni essenziali e le-talità; penetranza ed espressività; geni temperatura sensibili; I po-ligeni : colore della pelle; variazioni discontinue e continue; Teoria cromosomica dell’ereditarietà; Mitosi e meiosi; cariotipo, a utosomi e cromosomi sessuali; sistemi di determinazione sessuale; Modali-tà di trasmissione dei cromosomi; Eredità concatenata al sesso: esperimenti di Morgan e Bridges; Casi di non-disgiunzione dei cromosomi X ed esempi nell’uomo: sindrome di Turner & Klinefe l-ter; Meccanismo di compensazione della dose nei mammiferi. Lyo-nizzazione e corpo di Barr; Eredità legata all’X: dominante e reces-siva; Eredità legata all’Y; DNA: struttura e funzione; Esperimenti di Griffith, Avery & Co, Hershey & Chase, Meselson & Stahl; Replica-zione del DNA; Dogma centrale della biologia; Trascrizione e tra-duzione del DNA nei procarioti e negli eucarioti; RNA: struttura e funzioni; vari tipi di RNA; Maturazione dell’RNA e modificazioni du-

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rante il processo di maturazione; introni ed esoni; Il codige geneti-co; Polisomi; Regolazione dell’espressione genica nei batte ri; geni regolati e geni costitutivi; Meccanismo di induzione: o effetto glu-cosio; Operoni reprimibili: operone trp e a ttenuazione; Regolazione dell’espressione genica negli eucarioti: controllo della trascrizione: regolazione positiva e negativa; controllo a livello cromosomico, a livello degli istoni, grado di metilazione del DNA, controllo trascri-zionale mediato dagli ormoni; Controllo della maturazione degli mRNA precursori: scelta del sito di poliadenilazione, splicing alte r-nativo; Trasporto degli mRNA maturi fuori dal nucleo: ruolo del complesso di splicing; Traduzione degli mRNA; Degradazione degli mRNA maturi; Degradazione dei prodotti proteici; Mutazioni geni-che: delezione, inserzione, sostituzione (transizioni, transversioni, m. missenso, m. nonsenso, m. neutra, m. silente, m. frameshift); Definizione semplice di mutazione soppresore; Mutazioni sponta-nee ed indotte; Agenti mutageni: chimici (analoghi delle basi e in-tercalanti; Agenti che modificano le basi), fisici (raggi X e UV), bio-logici (cenni); Meccanismi di riparazione del DNA; Mutazioni cro-mosomiche: delezioni; duplicazioni, inversioni, traslocazioni, fusio-ni e scissioni Robertsoniane; Mutazioni genomiche: aneuploidia, poliploidia e monoploidia; vari tipi di aneuploidia. Monosomie e tri-somie nell’uomo; auto- e allopoliploidia; genetica di popolazioni: definizione e calcolo delle frequenze genotip iche e delle frequenze alleliche per un locus legato ad un autosoma o al cromosoma X; geni inducibili; L’operone lac in E. coli (es di induzione coordinata) e repressione da catabolita Legge di Hardy-Weimberg; Deriva ge-netica, principio del fondatore e effetto collo di bottiglia; Dimensio-ne effettiva della popolazione; Migrazione; Selezione naturale: se-lezione direzionale ed equilibrante; Inincrocio;

Testi di riferimento: Peter J. Russell: “iGenetica” ed. EdiSE Robert J. Brooker : Genetica. Analisi e principi.ed. Zanichelli Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame orale

GEOPEDOLOGIA Settore GEO/05 – Geologia Applicata CFU: 2 + 2 L Professore Francesco Veneri

[email protected] Durata: Semestrale, 48 h. Titolo del corso: Geopedologia Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire le conoscenze di base necessarie alla

comprensione del “sistema suolo”, sia perché esso rappresenta il risultato delle azioni ed interazioni di fattori naturali ed antropici sulle rocce della superficie terrestre, e in quanto tale costituisce un importante indicatore delle condizioni ambientali sia attuali che del passato storico e geologico, sia per l’importanza che esso riveste per l’ecosistema e per l’ambiente in cui si sviluppano le attività umane. Soprattutto sotto questo secondo aspetto il suolo rappresenta un componente indispensabile, ma risulta anche estremamente vulne-

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rabile e, per di più, difficilmente rinnovabile; si tratta quindi di una risorsa economica e ambientale importante, la cui corretta salva-guardia e conservazione non può prescindere da una adeguata co-noscenza dei meccanismi che ne determinano il naturale equilibrio dinamico. Il percorso formativo si articola pertanto attraverso l’analisi dei fa t-tori e dei processi di formazione ed evoluzione del suolo, la descri-zione del profilo pedologico, le tecniche e metodi di analisi dei suo-li, i principali s istemi di classificazione tassonomica, le metodologie di rilevamento e cartografia dei suoli. Vengono inoltre trattati i temi della definizione delle capacità e del-le limitazioni d’uso ed i problemi di vulnerabilità, protezione e co n-servazione del suolo.

Programma del corso Introduzione. La Pedologia nell'ambito delle Scienze Ambientali.

Definizione di suolo. Descrizione delle principali caratteristiche e proprietà del suolo. La pedogenesi. Ambiente della pedogenesi e origine delle com-ponenti del suolo. - La fase solida. Degradazione della roccia madre e dei minerali primari: disgregazione e disfacimento; profili di alterazione; il re-golite. Genesi della sostanza organica, i processi di humificazione. - La fase liquida: i rapporti acqua-suolo, flusso dell’acqua nel suo-lo, l’acqua disponibile, la riserva idrica; bilancio idrico in un suolo. - La fase aeriforme: composizione dell’aria tellurica; aerazione del suolo. I fattori della pedogenesi. Il fattore clima. Il fattore roccia. Il fattore morfologia. Il fattore biotico. Il fattore tempo. Effetto del-l'azione antropica. Predominanza di uno o più fattori nella pedoge-nesi. I processi della pedogenesi. Processi morfogenetici e processi pedogenetici. Formazione ed evoluzione del suolo. Sviluppo degli orizzonti. Processi di lisciviazione, podzolizzazione, gleizzazione, steppizzazione, laterizza-zione. Genesi e migrazione di argilla. Ef-fetto roccia: gli andisuoli, i vertisuoli, i rendzina. Climosequenze. Catene. Tendenza all'equilibrio in un suolo. Lo studio dei suoli in campo. La stazione: descrizione geomor-fologica, forme di erosione e dissesto, il drenaggio, il pedoclima. Sistemi di indagine e campionamento del suolo. Esecuzione del profilo: riconoscimento degli orizzonti e descrizione delle loro prin-cipali caratteristiche. Analisi delle caratteristiche fisico-chimiche di un suolo: campionamento e preparazione del campione; determinazione di: fattore di umidità, tessitura, peso specifico reale e peso di unità di volume, porosità, umidità alla capacità di campo ed al punto di ap-passimento, pH, tenore in carbonato di calcio, contenuto in sosta n-za organica. Cenni alle tecniche analitiche per lo studio dei minerali argillosi. Tipi di suolo e classificazione: criteri di classi-ficazione, la clas-sificazione francese, la classificazione statunitense (Soil taxo-nomy), il sistema FAO -Unesco. Descrizione delle principali catego-rie di suoli. Rilevamento e cartografia dei suoli. Metodologia di rilevamento a scala di dettaglio, la carta pedologica. Erosione del suolo. Equilibrio nei sistemi morfodina-mici. Equili-brio morfoclimatico. Processi morfogenetici e loro determinarsi. Di-

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lavamento e ruscellamento. Condizioni di stabilità dei versanti; i movimenti di massa. Cenni all’erosione fluviale. Cenni all’erosione eolica.

Testi di riferimento: Testi consigliati

M. Cremaschi, G. Rodolfi Il Suolo. Carocci R.B. Daniels, R.B. Hammer Soil Geomorphology. J. Wyley & S. C. Ollier, C. Pain Regolith, soils and landforms . J. Wyley S. Stuart, G. McRae Pedologia pratica. Zanichelli. G. Vianello, R.Zecchi Pedologia. Pitagora. Testi di consultazione C. Giovagnotti Tassonomia del suolo. Ediz. italiana della Soil taxo-nomy USDA. Edagricole. G. Gisotti Principi di geopedologia. Calderini. F. Ricci Lucchi Sedimentologia, vol. III. Coop. Libr. Univ., Bologna

Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio e in campo. Modalità di accertamento: Esame orale con lettura ed interpretazione di carte pedologiche.

INFORMATICA Settore INF/01 CFU: 4 + 2L Professore Davide De Marchi

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Informatica Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze informati-

che di base relativamente all’hardware ed al software dei moderni PC e prevede la realizzazione di attività di laboratorio sui principali software di produttività individuale (Word, Excel Access, Powe r-Point) avendo in mente il programma dei corsi per la patente eu-ropea del computer (ECDL)

Programma del corso: 1. Introduzione all’Informatica: l’Hardware Concetti di base sulla elaborazione delle informazioni, introduzione

ai computer, la logica Booleana, il sistema di numerazione binario, componenti di un elaboratore elettronico 1.1 Definizione di Informatica 1.2 Rappresentazione delle informazioni in formato digitale 1.3 Che cosa è il computer? 1.4 Rappresentazione binaria delle informazioni 1.5 Unità di misura delle informazioni 1.6 Codifica ASCII 1.7 BYTE e suoi multipli 1.8 Calcoli nella rappresentazione binaria: da binario a decimale,

somma tra numeri binari, da decimale a binario 1.9 Introduzione alle reti logiche 1.10 Operatori logici e loro tabelle di verità 1.11 Esempi di reti logiche: esecuzione di una addizione tra numeri

binari 1.12 Architettura degli elaboratori elettronici 1.13 Componenti di un elaboratore e loro comunicazioni 1.14 La C.P.U. e la sua architettura interna

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1.15 Le operazioni svolte dalla C.P.U: il ciclo fetch -decode-execute 1.16 La scheda madre 1.17 Classificazione e caratteristiche delle Memorie 1.18 Hard Disk e supporti di memorizzazione di massa 1.19 Periferiche: Monitor, mouse, tastiera, unità di backup, nastri,

CD-Rom, stampanti, plotter,scanner 1.20 Classificazione dei computer: dal Mainframe al Palmare 1.21 Criteri per la valutazione della potenza e del costo di un elabo-

ratore 1.22 Il Modem 2. Introduzione all’Informatica: il Software

Classificazione del software, concetti di base sullo sviluppo di sof-tware, Algoritmi 2.1 Classificazione del software 2.2 Software di sistema 2.3 Software applicativo 2.4 Il bootstrap di un calcolatore 2.5 BIOS e Sistema Operativo 2.6 Classificazione delle tipologie di software applicativo: Office

Automation, Gestionale , Tecnico, ecc… 2.7 Modalità di acquisizione del software: freeware, shareware, li-

cenza 2.8 Cenni introduttivi alla programmazione: linguaggio macch ina

e linguaggi di alto livello 2.9 Come si scrive un programma: Algoritmo, Editor, Compiler,

Linker, Debugger 2.10 Concetto di algoritmo ed esempi di diagrammi di flusso 2.11 Fasi dello sviluppo di software: analisi, progettazione, pro-

grammazione, test, messa in esercizio 3. Uso del computer e gestione dei file (ECDL modulo 2)

Introduzione ai sistemi operativi, introduzione a Windows, gestione delle risorse del PC, primi passi con Windows, le icone e le finestre, cartelle e directory, copiare, spostare e cancellare, cercare, uso di un editor di testi, stampare,… 3.1 Avvio e spegnimento del computer 3.2 Verifica delle caratteristiche di base del PC 3.3 Verifica e modifica delle impostazioni principali: Data e ora,

mouse, schermo, installazione di applicazioni 3.4 Formattazione di floppy 3.5 Uso delle funzioni di help 3.6 Lavorare con le icone 3.7 Il cestino 3.8 Creazione ed eliminazione di collegamenti 3.9 Lavorare con le finestre 3.10 Cartelle e directory 3.11 Copiare, spostare, cancellare 3.12 Cercare 3.13 Usare un editor di testo 3.14 Stampare 4. Elaborazione testi con Microsoft Word (ECDL mod. 3) 4.1 Introduzione a Word e ai word processor 4.2 Primi passi con un elaboratore di testi 4.3 Modificare le impostazioni di base 4.4 Inserire i dati 4.5 La gestione del testo 4.6 Trovare e sostituire parole

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4.7 Formattare un testo 4.8 Margini, interlinee e tabulazioni 4.9 Altre funzionalità: elenchi puntati e numerati, creazione ed

uso degli stili, ecc… 4.10 Vocabolario e grammatica 4.11 Stampa dei documenti 4.12 Le tabelle 4.13 Disegni, immagini ed oggetti 4.14 Stampa unione 4.15 Esercitazioni pratiche di formattazione di documenti, utilizzo di

tabelle, stampa unione, ecc… 5. Foglio elettronico Excel (ECDL modulo 4) 5.1 Introduzione ai fogli elettronici 5.2 Inserimento dati in Excel 5.3 Esecuzione di calcoli con riferimenti a celle ed utilizzo delle

funzioni 5.4 Creazione di grafici 5.5 Funzioni matematiche e statistiche 5.6 Utilizzo della Ricerca obiettivo 6. Software di gestione di database, Access (ECDL mod. 5) 6.1 Introduzione ai software RDBMS 6.2 Modello di dati relazionale 6.3 Chiavi e indici 6.4 Progetto di banche dati 6.5 Classificazione dei dati e definizione dei campi 6.6 Rappresentazione delle relazioni 6.7 Prima, seconda e terza forma normale 6.8 Eliminazione della ridondanza nella memorizzazione dei dati 6.9 Introduzione ad Access 6.10 Creazione di tabelle 6.11 Inserimento dati 6.12 Creazione di maschere 6.13 Creazione di query semplici e complesse 6.14 Creazione di report 6.15 Esercitazioni pratiche di creazione tabelle, inserimento dati,

creazione ed esecuzione di query e report 7. Reti informatiche e Internet (ECDL modulo 7)

Nozioni di base sulle reti di calcolatori, sui protocolli e gli applicativi Internet, sul WWW e la posta elettronica 7.1 Reti di calcolatori 7.2 Modello ISO-OSI e relativi Livelli 7.3 Hardware di rete 7.4 LAN con topologia a bus, ad anello, a stella 7.5 MAN 7.6 WAN 7.7 Commutazione di circuito, e di pacchetto 7.8 Internet e modelli di interazione client/server e peer-to-peer 7.9 Cenni storici alle origini di Internet, al suo ruolo odierno e alla

sua crescita 7.10 Applicazioni tradizionali di internet 7.11 Il WWW 7.12 Come ci si collega ad internet: da postazione stand-alone o da

una rete 7.13 Altre tipologie di collegamento: satellite, GSM/GPRS/UMTS,

WAP 7.14 Tipologie di abbonamento ad internet

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7.15 Il protocollo TCP/IP 7.16 Struttura degli indirizzi IP numerici e simbolici 7.17 Domini di primo livello 7.18 Protocolli internet 7.19 Browser e protocollo HTTP 7.20 Cenni alla creazione di pagine HTML 7.21 I server WWW 7.22 URL e indirizzamento delle risorse in rete 7.23 Uso dei browser: navigazione, bookmark, ecc… 7.24 Ricerca di informazioni tramite i motori di ricerca 7.25 Motori a parole chiave o stru tturati ad indice 7.26 Posta elettronica: spedizione e lettura di un messaggio 7.27 Le componenti di un messaggio email, creazione di atta-

chment, uso della rubrica, funzioni avanzate 7.28 Configurazione di un client di email 7.29 Cenni alla Netiquette 7.30 Mailing list 7.31 News e news group 7.32 Virus: modalità di diffusione e contromisure 7.33 Configurazione del Modem e delle impostazioni di rete in

Windows per a ccedere ad Internet 7.34 Utilizzo di Outlook per la posta elettronica 7.35 Utilizzo dei browser

Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Testi di riferimento: Marco Boni, Informatica, Apogeo, Milano, 1996 Libri di preparazione alla Patente Europea del Computer Dispense distribuite dal docente Modalità di accertamento: Prova scritta sugli argomenti teorici, prova pratica sui software

utilizzati nelle esercitazioni di laboratorio

LABORATORI INTEGRATI (Modulo Ecologico) Settore BIO/07 CFU: 2L Professore Antonella Penna

LABORATORI INTEGRATI (Modulo Scienze della Terra) Settore GEO/02 CFU: 2 Professore Mauro De Donatis [email protected] Durata: Semestrale 48 h. Titolo del corso: Modulo SCIENZE DELLA TERRA Obiettivi formativi: Il corso si propone di riprendere i concetti, nozioni e applicazioni sviluppate durante tutto il corso degli studi nell’ambito delle Scienze della Terra e di integrarle con le altre competenze acquisite in ambito bio-ecologico e chimico.

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Programma del corso Parte di terreno Rilevamento litologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rilevamento sul terreno. Parte di laboratorio Aereofotointerpretazione geologica dell’area da rilevare. Informatizzazione dei dati raccolti tramite banchedati, cartografia numerica e S.I.T. Testi di riferimento: Appunti e dispense dalle lezioni Modalità didattiche: I laboratori avranno carattere seminariale e si svolgeranno in maniera inte nsiva sul terreno e in laboratorio. Modalità di accertamento: Esame orale. E’ prevista la stesura di un elaborato finale (tesina) al termine del corso da par-te di ogni singolo studente.

LITOLOGIA E GEOLOGIA Settore GEO/02 – GEO/03 CFU 8 Professore Stefano Mazzoli [email protected] Durata: Annuale, 80 h. Titolo del corso: Litologia e Geologia Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze di base di geologia (litologia, elementi di geologia stratigrafica e strutturale, cartografia geologica, geomorfologia, geofisica) fonda-mentali per il proseguo degli studi nel campo delle scienze ambientali. Programma: Litologia: principi di cristallografia e mineralogia; petrogenesi: rocce magmatiche, sedimen-tarie, metamorfiche e loro classificazione. Elementi di Geofisica e Geologia: sismologia; gravimetria; geocronologia; calore terrestre, flusso di calore e geoterme; litosfera e astenosfera: struttura, composizione e reologia; cenni di tettonica globale; magmatismo, metamorfismo e sismicità in relazione alla tettonica globa-le. Geologia stratigrafica: elementi di paleontologia; biostratigrafia; litostratigrafia; cronostrati-grafia; ambienti e processi sedimentari. Geologia strutturale: deformazione delle rocce; stress, strain, reologia; fratturazione; le fa-glie; le pieghe; associazioni strutturali. Elementi di topografia e cartografia. Elementi di Geografia fisica e Geomorfologia. Esercitazioni: riconoscimento macroscopico di rocce ignee, sedimentarie, metamorfiche; uso della strumentazione geologica; stratimetria; lettura e inte rpretazione delle carte geologiche; carte tematiche derivate; sezioni geologiche. Testi di riferimento: - Pompeo Casati (a cura di). Scienze della Terra. Volume 1. Elementi di Geologia Ge-

nerale. Città Studi Edizioni. - Materiale distribuito a lezione. Modalità didattiche:(lezione frontale, esercitazioni pratiche, escursioni sul te rreno) Modalità di accertamento: (esame scritto e orale)

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MATEMATICA Settore MAT/07 CFU: 8 Professore Renzo Lupini

[email protected] Durata: Annuale, 64 h. Titolo del corso: Matematica Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi di base del calcolo diffe-

renziale e integrale per funzioni di una e due variabili reali. Programma del corso

Campo dei Numeri reali. Numeri razionali e numeri reali. Alge-bra e topologia essenziale. Successioni e serie: convergenza e ca l-colo dei limiti. Vettori. Algebra delle coppie di numeri reali. Basi e coordinate. Prodotto scalare e ortogonalità. Geometria essenziale del piano e dello spazio. Funzioni reali di una variabile reale. Dominio e codominio. Funzioni polinominali e razionali. Funzioni trascendenti elementari. Continuità e differenziabilità. Polinomio di Taylor e analisi locale. Massimi e minimi. Equazioni parametriche e curve regolari del pia-no. Grafico di una funzione reale di variabile reale. Integrale inde-finito e definito. Funzioni di più variabili reali. Domini piani. Campi scalari e ve t-toriali. Continuità e differenziabilità: gradiente e matrice hessiana. Polinomio di Taylor e analisi locale. Grafico di una funzione reale di due variabili reali. Massimi e minimi. Integrale definito e formule di integrazione iterata. Coordinate polari piane. Integrali impropri in una e due dimensioni.

Testi di riferimento: M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa : Matematica (2000) Zanichelli.

Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale

METODI DI ANALISI ED ELABORAZIONI DATI Settore MAT/05 CFU: 2 + 2L Professore: Renzo Lupini

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Metodi di analisi ed elaborazione dati Obiettivi formativi: Fornire gli elementi base della formazione matematica dei modelli

probabilistici. Programma del corso

Probabilità.

- Insiemi, eventi e probabilità. Frequenze empiriche, legge em-pirica del caso, definizione assiomatica di probabilità. Probabi-lità condizionata ed eventi indipendenti. Teorema di Bayes.

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- Variabili aleatorie (v.a.) discrete e continue, univariate e mul-tivariate. Distribuzione di probabilità. Distribuzioni notevoli: di Beroulli, di Poisson, Nornale e Gamma.

- Caratteristiche delle distribuzioni. Media, momenti, varianza, covarianza. Deviazione standard e coefficiente di correlazione. Teorema di Chebyshev.

- Successioni di v.a . indipendenti. Legge dei grandi numeri e teorema Limite Centrale.

Statistica.

- Popolazione e campione. Distribuzioni campionarie. Media e Varianza campionaria.

- Stima dei parametri. Statistiche e stimatori. Stima per inte r-valli di confidenza.

- Test di significato: Chi2.

- Regressione lineare semplice. Rette ai minimi quadrati.

Testi di riferimento: Prodi G. “Metodi matematici e statistici”, Mc Graw-Hill, 1992. Baldi P. “Calcolo della probabilità e statistica”, Mc Graw-Hil, 1992. Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale

METODI DI OSSERVAZIONE E MISURA Modulo II Settore MAT/06 PROBABILITA’ E STATISTICA MATEMATICA CFU: 2 + 1L Professore Alfredo Giuseppe Cocco

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Metodi di osservazione e misura Obiettivi formativi: Conoscenza delle tecniche di analisi dei dati sperimentali Programma del corso Elaborazione statistica dei dati

Misure ed errori. Errori sistematici ed errori casuali. Propagazione degli errori. Media e dispersione. Concetto di probabilità. Permuta-zioni e combinazioni. Il signif icato di distribuzione di probabilità. La distribuzione binomiale. La distribuzione di Poisson. La distribuzio-ne di Gauss. Eliminazione dei dati. Bontà dell’approssimazione. Deviazione standard dalla media. Media pesata. Il metodo dei m i-nimi quadrati. Test del ?2

Esercitazioni pratiche Distribuzione statistica del diametro di un campione di dadi. Misura di una resistenza incognita con il metodo volt-amperometrico. Mi-sura della distanza focale di una lente.

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Testi di riferimento: H.D. Young – Elaborazione statistica dei dati sperimentali

Modalità didattiche: Lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale, relazioni scritte relative alle esercitazioni pratiche

MICROBIOLOGIA AMBIENTALE Settore BIO/19 CFU: 4 Professore Barbara Citterio

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Microbiologia ambientale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e

gli strumenti per la comprensione delle interazioni fra microrgani-smi e ambiente

Programma del corso 1.Introduzione

2.Regni dei microrganismi 3.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Eubatteri-Archebatteri. 4.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi.

5.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione, coltivazione. Virus animali. Battriofagi

6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non coltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anae robia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazio ne di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrga nismi. Classificazione dei microrganismi. 10.Ecologia microbica: Interazioni microrganismi-ambiente. Cicli delle sostanze nutritive: Ciclo del Carbonio, Ciclo dello Zolfo, Ciclo dell’Azoto. 11.Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo, Parassitismo. 12.Microbiologia del suolo: l’ambiente del suolo. Le comunità micro biche del suolo. I microrganismi e la formazione dei diversi tipi di suolo. 13.Microbiologia dell’aria: Contenuto microbico dell’aria. Destino e trasporto dei microrganismi nell’aria. Inquinamento indoor e outdoor. 14.Ambiente acquatico: La microflora dei diversi ambienti acquatici Acque dolci e marine. Produttività degli ecosistemi acquatici. 15.Microbiologia degli ambienti estremi:Condizioni di elevata temperatura, salinità, acidità, alcalinità. 16.Coltivazione e identificazione dei batteri. 17.Osservazione microscopica dei microrganismi.

18.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria, agri-coltura e risanamento ambientale.

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Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di riferimento: L.M.Prescott, J.P.Harley, D.A.Klein- - Microbiologia- Ed. Zanichelli M.T.Madigan, J.M.Martinko, J.Parker – Brock - Biologia dei Micror-

ganismi – Ed.Casa Aditrice Ambrosiana H.S.Schlegel- Microbiogia- ed.Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale

PRINCIPI DI TRATTAMENTO, RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI Settore CHIM/12 CFU: 4 Professore Fabio Tatàno

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Principi di Trattamento, Recupero e Riciclo dei Rifiuti Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze tecnico -

scientifiche di base sulla gestione integrata dei rifiuti solidi urbani (caratterizzazione, prevenzione nella generazione, raccolta diffe-renziata e non, recupero di materiali ed energia, smaltimento fina-le, taluni flussi prioritari di rifiuti).

Programma del corso:

Introduzione al Corso Finalità e materiali di pertinenza – Rifiuti solidi, urbani ed industriali – Terreni contaminati – Esempi impianti e casi reali di raccolta, recupero e riciclo, trattamento e risana-mento. Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani Strategia UE ed Italiana per la gestione dei rifiuti solidi. Quadro normativo UE ed Italiano – Prevenzione – Recupero (riutilizzo o riuso, riciclaggio, recupero energetico) – Eliminazione finale. Prevenzione. Classificazione e produzione dei rifiuti solidi – Cara t-terizzazione dei rifiuti solidi urbani ed industriali ed analisi merceo-logica – Andamento quantitativo e qualitativo nella produzione di rifiuti solidi – Strategie di minimizzazione della produzione di rifiuti. Recupero di materiali. Obiettivi, tecnologie ed organizzazione della raccolta differenziata (con contenitori stradali, presso esercizi commerciali, pia ttaforme di raccolta, sistema porta a porta, siste-ma multimateriale, sistema a deposito) - Potenzialità di recupero – Possibili sviluppi futuri sistemi di raccolta (anche integrati con ac-que di rifiuto) - Modalità di quantificazione dei flussi di rifiuto - Im-pianti di selezione (dispositivi di triturazione, separazione, compat-tazione) – Esempi impianti di selezione (plastica e vetro, alluminio e ferro, carta e cartoni, rifiuti vegetali) – Compostaggio (sviluppo processo biologico, parametri d’influenza, frazioni di rifiuti compo-stabili, sistemi a cumuli rivoltati, statici aerati, in bioreattore, re-quisiti di qualità, compostaggio domestico) – Cenni digestione a-naerobica – Trattamenti di inertizzazione - Esempi flussi prioritari

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di rifiuti (pneumatici e veico li fuori uso, scarti industriali del legno, contenitori usati per fitofarmaci, R AEE, rifiuti sanitari). Recupero di energia. Termodistruzione dei rifiuti solidi – Principi combustione e reazioni stechiometriche ideali – Ciclo tipico tratta-mento di termodistruzione - Forni di incenerimento convenzionali (a griglia, tamburo rotante, letto fluido, piani multipli, camera di postcombustione) – Tecnologie innovative di combustione (plasma, raggi infrarossi, fusione, vetrificazione) – Pirolisi e gassificazione – Recupero termico (calore ed energia elettrica) – Caratterizzazione delle emissioni gassose (macroinquinanti, microinquinanti) – Si-stemi di depurazione fumi (interventi preventivi, sistemi di depura-zione a secco, ad umido, ibridi, per controllo NOx ed avanzati dios-sine/furani) - Produzione ed utilizzo di Combustibili Derivati dai R i-fiuti. Controllo e smaltimento finale dei residui da operazioni di recupe-ro. Discarica controllata (tipologie, processi di trasformazione, con-trollo e recupero/utilizzazione biogas, controllo percolato, costru-zione e gestione, chiusura e monitoraggio) – Tecnologie di tratta-mento dei residui solidi da termodistruzione dei rifiuti. Esempi elaborazione e comparazione scenari di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani (a scale provinciale e comunale). Cenni alla problematica della Caratterizzazione e Recupero dei Siti Contaminati.

Testi di riferimento:

“Schemi delle Lezioni” e “Dispense” progressivamente distribuite durante il Corso, a copertura degli argomenti trattati.

Testi di consultazione ed approfondimento:

• d’Antonio G., Trattamento dei rifiuti solidi urbani. Tecniche e si-stemi di smaltimento finale, Maggioli Editore, Rimini, 1997

• Tchobanoglous G., Theisen H., Vigil S.A., Integrated Solid Waste Management. Engineering Principles and Management Issues, McGraw-Hill Series in Water Resources and Environmental Engi-neering, McGraw-Hill, New York, 1993

• Tchobanoglous G., Kreith F., Handbook of Solid Waste Manage-ment, Second Edition, McGraw-Hill Handbook, 2002

• Vesilind A., Worrell W., Reinhart D., Solid Waste Engineering, Thomson Learning, London, 2002.

Modalità didattiche: Lezioni frontali, con qualche significativa esercitazione di calcolo;

visite tecniche impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani; eventuali tesine di approfondimento sulle visite tecniche effettuate.

Modalità di accertamento: Esame orale.

RADIOATTIVITA’ AMBIENTALE Settore FIS/07 Fisica applicata CFU: 4 Professore Catia Grimani

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del cors o: Radioattività ambientale

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Programma del corso Interazione radiazione materia –Interazione particelle elementari-materia Equazioni di Maxwell in forma integrale. Operatori differenziali. E-quazioni di Maxwell in forma differenziale. Onde elettromagnetiche. Legge del corpo nero di Planck. Natura particellare e ondulatoria delle particelle elementari. Effetto fotoelettrico. Raggi X. Diffusione Thomson. Diffusione Rayleigh. Sezione d’urto differenziale. Sezione d’urto e libero cammino medio. Diffusione Compton. Produzione di coppie. Dipendenza dall’energia delle sezioni d’urto per l’effetto fo-toelettrico, per l’effetto Compton e per il processo di produzione di coppie. Perdite di energia per ionizzazione. Legge di Bethe-Bloch. Perdite di energia per ionizzazione di elettroni relativistici e non re-lativistici. Energia persa per ionizzazione da protoni relativistici. Spettro differenziale di produzione di raggi ? . Effetto Cherenkov. Struttura dell’atomo Cenni delle quattro interazioni fondamentali: interazione gravita-zionale, interazione elettromagnetica, interazione debole, intera-zione forte. Esperimento di Thomson. Modello atomico di Thomson. Esperimento di Geiger e Marsden. Formula di Rutherford. Modello dell’atomo di Rutherford. Sezione d’urto differenziale per la diffu-sione coulombiana. Distribuzione dell’angolo di diffusione coulom-biana. Lunghezza di radiazione. Processo di bremsstrahlung. Ener-gia critica. Modello dell’atomo di Bohr. Lunghezza d’onda di De Broglie associata ad una particella. Spettri di emissione ed assor-bimento degli elementi. Calcolo delle orbite permesse per gli ele t-troni nell’atomo di idrogeno. Calcolo delle energie relative alle orb i-te permesse. Confronto fra il modello dell’atomo di Bohr e l’elettromagnetismo classico. Principio di co rrispondenza.

Il nucleo Unità di massa atomica. Modello del nucleo contenente elettroni. Incongruità della presenza degli elettroni nel nucleo. Scoperta del neutrone. Stabilità dei nuclei pari-pari. Nuclei pari-dispari e dispa-ri-pari. Nuclei stabili dispari-dispari. Modello del nucleo a goccia l i-quida. Energia di legame (energia di volume, energia di superficie, energia coulombiana, energia di asimmetria ed energia di appaia-mento). Modello a guscio del nucleo. Modello collettivo (cenni). Mesone ? come intermediario della forza nucleare.

Elementi radioattivi Nuclei instabili. Costante di decadimento. Tempi di dimezzamento e vita media dei radionuclidi. Datazione con C-14, K-40, Rb-87, U-238. Serie radioattive. Decadimento ? . Decadimento ? . Decadi-mento ? . Nucleo composto. Processi di fissione e fusione. Sintesi degli elementi nelle stelle.

Testi di riferimento: Dispense fornite dal docente Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame orale

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RADIOCHIMICA AMBIENTALE Settore CHIM/12 CFU: 4 Professore Carla Roselli [email protected] Durata: semestrale, 32 h Titolo del corso: Radiochimica ambientale Obiettivi formativi: Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze fondamentali per lo studio del destino delle sostanze radioattive nell’ambiente e per la loro determinazione nei principali comparti am-bientali, nonché di illustrare i principali elementi di radioprotezione Programma: Radioattività L'atomo. Il nucleo. Energia di legame. Difetto di massa. Distribuzione dei nuclidi. Curva di stabilità. Condizioni di stabilità. Carta dei nuclidi. Tipi di decadimento radioattivo e legge temporale. Unità di misura della radioattività. Interazioni delle radiazioni con la materia. Rivelatori a ionizzazione, a scintillazione e semiconduttori. Misure di attività. Fondo. Efficien-za. Statistica dei conteggi. Deviazione standard. Minima quantità rivelabile. Errori nelle misu-re di conteggio. La realizzazione di nuovi nucle i. Energia nucleare: fissione e fusione Elementi di radioprotezione Unità di dose. Unità fisiche e biologiche. Effetti biologici delle radiazioni. Danno al DNA e riparazione. Effetti delle radiazioni: deterministici e stocastici. La radioprotezione: fondamenti, organismi e normativa. Sorgenti di radioattività Radioattività naturale. Radioattività di origine antropica derivante da impieghi bellici. Scarichi radioattivi controllati in campo sanitario, industriale e nella ricerca scientifica. Ciclo del combustibile nucleare. Rilasci incontrollati dovuti ad incidenti gravissimi occorsi a reattori nucleari ed incidenti di varia natura. Contaminazione ambientale Destino delle sostanze radioattive immesse nell'atmosfera. Diluizione e diffusione nell'atmo-sfera Deposizione al suolo di aerosol. Comportamento dei radionuclidi nel suolo. Assorbimento metabolico dei radioisotopi nelle piante e passaggio negli animali. Destino delle sostanze radioattive immesse nelle acque. Fenomeni di tipo fisico e fisico -chimico e captazione biologica nei corpi d'acqua. Modelli ambientali, ricettività ambientale, formula di scarico. Modalità di ritorno all'uomo. Alcune importanti catene alimentari. Determinazione di radionuclidi in campioni ambientali Il campionamento nelle analisi ambientali e suoi requisiti. Pianificazione di un programma di campionamento. Criteri di scelta della matrice, della dimensione del campione, del sito, della frequenza e del periodo di campionamento. Tecniche radiochimiche per la determinazione di radionuclidi in campioni ambientali. Tecniche generali di separazione e concentrazione. delle sorgenti. Misure radiometriche e calcolo delle concentrazioni. Testi di riferimento: - D. Desideri: “Dispensa di Radiochimica Ambientale”

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- C. Polvani: "Elementi di Radioprotezione", ENEA 1987 - R. Marchetti: "Ecologia applicata" Città Studi 1993 - P. Volpe: " Radiochimica" Cooperativa Libraria Univers itaria 1990 Modalità didattiche:lezione frontale Modalità di accertamento: orale

STRATIGRAFIA Settore GEO/02 CFU: 4 Professore Forese Carlo Wezel Durata: semestrale, 32 h Titolo del corso: Stratigrafia Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi della stratigrafia, concepita come scienza integrata che analizza i cambiamenti naturali dell’ambiente globale che si sono verificati nel passato. Tale obiettivo viene raggiunto mediante lo studio dei differenti archivi storici del no-stro pianeta, rappresentati dalle successioni di strati e dei loro segnali biologici, effettuato con diverse metodologie innovative. Programma del corso Introduzione. Principi di base della stratigrafia. Stratigrafia descrittiva (litostratigrafia). Stratigrafia paleontologica (biostratigrafia). Il concetto di tempo geologico. Stratigrafia magnetica (magnetostratigrafia). Stratigrafia isotopica dei sedimenti marini e delle carote di ghiaccio. Isotopi dell’ossigeno, carbonio, zolfo e stronzio. Stratigrafia chimica (chemiostratigrafia). Stratigrafia sequenziale dei sistemi silicoclastici. Stratigrafia sequenzia le dei sistemi carbonatici. Cronostratigrafia. Variabilità naturale del clima del passato, ricostruita tramite analisi “multiproxy”. Sintesi dei principali risultati. Testo di riferimento: F.C. Wezel (2004) – Compulsare gli archivi storici della Terra: Una introduzione alla strati-grafia come scienza integrata. Bollati Boringhieri, Torino Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale

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Programmi di Insegnamento

del Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale

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BIOGEOGRAFIA Settore BIO 05 (Zoologia) – Modulo (I) CFU: 4 Professore Mario Zunino [email protected] Durata semestrale x 40 h Titolo del corso: Biogeografia Obiettivi formativi: Il corso fornisce agli studenti gli elementi fondamentali per la comprensione della distribuzio-ne spaziale e dell'evoluzione spazio-temporale della diversità biotica, nonché le basi teoriche e metodologiche per l'analisi biogegrafica sincronica e diacronica a diverse scale spaziali e temporali. Programma: Contenuti e scopi della Biogeografia come scienza di sintesi. Il concetto di areale e le metodi-che di trascrizione, compattazione e connessione degli areali. L'analisi dell'areale: struttura, relazioni e dinamica. L'anisotropia dell'ambiente e l'organizzazione dell'areale. Barriere. Bio-geografia sistematica. Le Regioni biogeografiche e le Zone di Transizione. Corotipi, Unità bio-tiche regionali, Modelli di Distribuzione, General Tracks e loro campi di applicazione. Ecobio-geografia. Biogeografia storico - causale: approcci evoluzionistico, filogenetico, cladovicarian-tista, panbiogeografico, fenetico. La Biogeografia e la gestione del territorio e delle risorse naturali rinnovabili. Testi di riferimento: Zunino M. & A. Zullini, 1995. Biogeografia. La dimensione spaziale dell'evoluzione. CEA, Mi-lano Modalità didattiche: lezioni frontali e esercitazioni in campo Modalità di accertamento: esame orale

BIOINDICATORI Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

BIOLOGIA ANIMALE Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

BIOLOGIA VEGETALE Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

CHIMICA DELL’AMBIENTE Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

CHIMICA DELL’AMBIENTE (modulo del laboratorio) Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

CHIMICA GENERALE ED INORGANICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

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CHIMICA ORGANICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

CONSERVAZIONE DELLA NATURA E DELLA SUE RISORSE Settore BIO/07 CFU: 4 Professore Riccardo Santolini [email protected] Durata semestrale Titolo del corso: Conservazione della natura e delle sue risorse Obiettivi formativi:

Fornire le basi teoriche e le procedure applicative rivolte alla conservazione dei processi naturali e dei loro patterns di supporto

Programma del corso: 1 Introduzione al corso. La storia della conservazione ed il ruolo delle agenzie internazionali 2. Concetto di risorsa naturale: dal genoma ai biomi 3. Analisi sullo stato dell’ambiente e le attuali strategie di co n-servazione. 4. Metodi di monitoraggio e modelli predittivi. 5. Principi di biogeografia 6. Principi di geografia e cologica 7. La biodiversità , significato biologico 8. La biodiversità attraverso il tempo, sua evoluzione e crisi 9. La ecodiversità, verso la conservazione dei processi ecologici 10. La dimensione spaziale della biodiversità e della ecodiversità 11. Abbondanza e rarefazione delle specie. 12. Eterogeneità e frammentazione dei sistemi ambientali 13. Resistenza, resilienza e fragilità dei sistemi ambientali 14. Popolazioni e comunità, e loro sistemi ambientali 15. I modelli delle metapopolazioni 16. I modelli source-sink 17. I modelli spaziali espliciti 18. La geometria frattale e sue applicazioni alla conservazione 19. I Geographic Information Systems e la "Gap Analysis" 20. Azioni di recupero e di mitigazione ambientale 21. Metodologie per la conservazione biologica e per la conser-vazione ecologica 22. Metodologie per la costituzione di parchi ed aree protette 23. Metodologie per la conservazione dei paesaggi cu lturali 24. Conservazione e "real world", il valore economico della co n-servazione e la globalizzazione 25. Conservazione ed educazione. 26. Conservazione e politica. Strategie per la conservazione nei paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo. Critiche e prospet-tive.

Testi di riferimento: Andrews, J. & Rebane, M. 1994 – Farming & Wildlife. RSPB, UK Farina, A. 1995 – Ecotoni. Patterns e processi ai margini. CLEUP, Padova Farina, A. 1997 – Principles and methods in landscape ecology. Chapman & Hall, London

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Farina, A. 2000 – Landscape ecology in action. Kluwer, Amste r-dam Farina, A. 2002 – Ecologia del paesaggio: Principi, metodi ed applicazioni. UTET Libreria, Torino. Green, B. 1996 – Countryside Conservation. Chapman & Hall Gaston, K.J. & Spicer, J.I. 1998 - Biodiversity . An introduction. Blackwell Science, Oxford Harris, L.D. 1984 – The fragmented forest. The University of Chicago Press, Chicago Jordan W.R. III, Gilpin, M.E., Aber, J.D. 1987 – Restoration ecology. A synthetic approach to ecological research. Cambridge University Press, New York. MacArthur, R.H. 1972 - Geographical ecology. Princeton Unive r-sity Press, Princeton, NJ MacArthur, R.H. & Wilson, E.O. 1967 – The theory of island bio-geography. Princeton University Press, Princeton, NJ Pimm, S.L. 1991 – The balance of nature. The University of Chi-cago Press, Chicago. Soulé, M.E;. 1986 – Conservation biology. The science of sca r-city and diversity. Sinauer Associates, Inc., Sunderland Sutherland, W.J. 1998 – Conservation science and a c-tion.Blackwell Science, Oxford Materiale di supporto: Articoli derivati da : Biological Conservation, Ecological Conser-vation, Conservation Biology, Ecologic Applications, Landscape Ecology, Reports del World Watch Institut Copie del materiale didattico presentato nel corso delle lezioni

Modalità didattiche: lezioni frontali con l’ausilio di video-proiezioni

Modalità di accertamento: verifica orale

DIRITTO DELL’AMBIENTE Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Mutuato dalla Facoltà di Giurisprudenza

DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI Settore IUS/10 CFU: 4 Professore Maria Anna Salvadori Durata:(corsivo) Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Diritto regionale e degli enti locali Obiettivi formativi: Studiare l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzione più

vicine al cittadino per meglio comprendere i rapporti tra comunità locali ed enti rappresentativi degli interessi pubblici di riferimento.

Programma del corso 1.Introduzione. Costituzione ed autonomia territoriale.

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2.Potestà legislativa regionale e potestà regolamentare. Principi costitu zionali di ripartizione delle funzioni amministrative. 3.Forma di governo regionale, provinciale e comunale. Istituti di partecipazione. Dirigenti. Controlli. Servizi pubblici locali e forme di gestione.

Testi di riferimento: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Modalità di accertamento: Esame orale

ECOLOGIA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

ECONOMIA DELL’AMBIENTE Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

FISICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

FISICA DELL'AMBIENTE Settore FIS/07 CFU: 4 + 2L Professore Giampietro Fusillo

[email protected] Durata:(corsivo) annuale, 64 h. Titolo del corso: Fisica dell'ambiente Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza di base

sui concetti teorici e sulle tecniche e gli strumenti di misura relativi all'inquinamento da agenti fisici (rumore, campi elettromagnetici, radiazioni), nonché di parametri meteorologici e altri argomenti di fisica dell'ambiente.

Programma del corso: Gli agenti fisici: definizioni. Inquinamento acustico. Scala dei decibel. Livello di pressione, potenza e intensità sonore. Metrica dei livelli sonori. Analisi in frequenza. Cenni di Acustica ap-plicata: assorbimento ed isolamento acustico. Il tempo di riverbe-ro. Rumore in ambiente esterno: Divergenza geometrica. Attenuazio-ne dovuta all’atmosfera. Effetto del vento. Effetto dei gradienti di temperatura. Ostacoli alla propagazioni: vegetazione ed effetto suolo, barriere acustiche. Rumore da impianti industriali e da tra f-fico stradale, ferroviario, aereo. Rumore in ambienti di lavoro. Strumentazione elettronica e tecniche di misura del rumore am-bientale. Modellistica previsionale e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento acustico e rapporti con la pianificazione territoriale. Inquinamento elettromagnetico.

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Campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse (ELF). Campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde. Grandezze e unità di misura. Tipologie di impianti: linee elettriche, elettrodotti, cabine di tra-sformazione, cenni di propagazione onde e gestione dello spettro, antenne radio-televisive, ponti radio, stazioni radio base per tele-fonia mobile (ETACS, GSM, DCS, UMTS). Strumentazione elettronica e tecniche di misura. Modelli di calcolo predittivo e indicatori ambientali. Breve rassegna della normativa sull’inquinamento elettromagnetico e rapporti con la pianificazione territoriale. Radioattività ambientale e principi di radioprotezione operativa. Strumentazione di misura delle radiazioni ionizzanti. Il radon. Da-tazioni geologiche e archeologiche mediante radionuclidi. La radiazione solare e ultravioletta. Lo spettro ultravioletto. Gra n-dezze e unità radiometriche. Strumentazione di misura della radia-zione ultravioletta. I sistemi energetici e l’ambiente. Analisi di rischio nei sistemi ener-getici. Impatto sanitario ed ambientale dei sistemi energetici. Cenni sulla diffusione e trasporto di inquinanti in atmosfera e nelle acque. L'inquinamento atmosferico in ambiente urbano e strumen-tazione per la qualità dell’aria. Strumentazione di misura meteoro-logica: misure di pressione, temperatura, umidità, radiazione sola-re, precipitazioni e vento.

Testi di riferimento Dispense del docente e appunti dalle lezioni Testi specifici verranno consigliati per i singoli argomenti svolti a

lezione. Modalità didattiche: Lezioni frontali e analisi di dati sperimentali. Modalità di accertamento: Esame orale, co n discussione di una tesina.

GENETICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

GEOLOGIA AMBIENTALE Settore GEO/02 CFU: 4 Professore Forese Carlo Wezel [email protected] Durata: semestrale (32 ore) Titolo del corso: Geologia ambientale Obiettivi formativi:

Applicazione dell’informazione geologica per minimizzare il de-grado ambientale e migliorare le condizioni d’uso dell’ambiente naturale. Programma del corso

1. Concetti di base 2. Processi e cicli geologici

3. Lineamenti di geologia italiana. 4. Terremoti e rischio sismico. 5. Eruzioni vulcaniche e rischio vulcanico.

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7. Mutamenti climatici. 6. Frane. 7. Alluvioni. 8. Ruolo essenziale della geologia.

Testi di riferimento: Dispense e appunti dalle lezioni. Testi specifici verranno consigliati per singoli argomenti svolti a lezione. Modalità didattiche:Lezioni frontali. Modalità di accertamento:Esame orale

GEOPEDOLOGIA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

IGIENE AMBIENTALE MED/42- Igiene generale e applicata CFU: 5 Professore Anna Pianetti [email protected] Durata: semestrale 40 ore Titolo del corso: Igiene ambientale Obiettivi formativi: L’igiene ambientale ha lo scopo di valutare l’insieme dei fattori in

grado di esercitare un effetto significativo sulla salute dell’uomo. Il corso, pertanto, si prefigge di rice rcare il rapporto esistente fra qualità della vita (fenomeni sanitari) e qualità dell’ambiente (fisico-naturale o costruito e quello sociale), la cui alterazione può essere causa di malattia, ponendo particolare attenzione alle matrici dell’ambiente non vivente (aria, acqua, ambienti confinati, ecc)

Programma del corso: 1.Definizione e contenuti dell’Igiene ambientale

2.Epidemiologia:epidemiologia descrittiva, analitica e sperimen-tale.

3.Nozioni generali di prevenzione 4.L’aria atmosferica:effetto dell’aria atmosferica sulla salute u-

mana per variazioni delle sue caratteristiche fisiche; aria:veicolo di contaminanti. Effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana

5.Ambienti confinati: effetti dell’inquinamento indoor sulla salute umana.

6.Acqua potabile:criteri di potabilità, qualità dell’acqua potabile ed effetti a lungo termine sulla salute

7.Acque reflue:effetti sulla salute umana di un non razionale al-lontanamento e smaltimento

8.I rifiuti solidi: caratteristiche e importanza della raccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute.

9.I rifiuti speciali: caratteristiche e importanza della ra ccolta e smaltimento al fine di evitare danno per la salute.

10.Il rumore:caratteristiche ed effetti sulla salute umana.

Testi di riferimento: Signorelli C. e coll:Igiene ed edilizia ambientale -SEU ROMA Barbuti S. e coll: Igiene-Monduzzi Editore Checacci L. e coll: Igiene- Casa Editrice Ambrosiana

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Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame

INFORMATICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Settore IUS/09 CFU: 4 Professore Riccardo Fuzio [email protected] Durata: Semestrale 30 h Titolo del corso: Istituzioni di diritto pubblico Obiettivi formativi: Partendo da una introduzione generale sul tema del diritto e dell’

ordinamento giuridico, si intende condurre lo studente a compre n-dere la concretezza e necessità di una regolamentazione giuridica di ogni società idonea a fornire una regola di condotta sulla cui ba-se poter raggiungere la soluzione preventiva e/o successiva dei conflitti intersoggettivi. In questo quadro verrà analizzato l’ordinamento della Repubblica italiana e la sua Costituzione come norma fondamentale che pone principi fondamentali, riconosce di-ritti e doveri dei cittadini e regola il funzionamento dello Stato.

Particolare attenzione verrà, inoltre, dedicata ai rapporti tra diritto interno e diritto internazionale e comunitario e alle modifiche della Costituzione in senso federalista.

Programmadel corso 1. Introduzione

2. La Costituzione: i principi fondamentali, i diritti e doveri dei cit-tadini, l’ordinamento della Repubblica. 3. I diritti inviolabili dell’uomo. Il principio di eguaglianza. La tutela del paesaggio, dell’ambiente e del patrimonio culturale. I diritti di libertà.

4. I doveri sociali. 5. I poteri dello stato. Gli organi costituzionali e gli organi di rilievo costituzionale. Nomina e composizione.

6. Le funzioni degli organi costituzionali. 7. Lo Stato-Comunità: le autonomie politiche (il referendum ed i

partiti politici). 8. Le autonomie territoriali. Regioni, Province e comuni. Testi di riferimento: P.BARILE- E.CHELI - S.GRASSI, Istituzioni di diritto pubblico, ed.9,

Cedam, 2002 Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento su temi di attualità e

con distribuzione di dispense e materiale didattico. Modalità di accertamento: Esame orale ed esercitazioni

LABORATORI INTEGRATI (Modulo Ecologico) Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

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LABORATORI INTEGRATI (Modulo Scienze della Terra) Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

LABORATORI INTEGRATI (Modulo Chimica dell'inquinamento) Settore CHIM/12 CFU: 2 Professore Luciano Lattanzi [email protected] Durata: Semestrale Titolo del corso: Chimica dell’inquinamento Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base della chimica dell' inquinamento con particolare riguardo alle procedure di campionamento ed ana-lisi degli inquinanti organici ed inorganici in matrici ambientali. Programma del corso Defini-zione di inquinamento, inquinamento dell'aria dell'acqua e del suolo. Inquinanti organici ed inorganici. Tecniche di campionamento, estrazione da matrici ambientali ed analisi degli in-quinanti. Testi di riferimento: Appunti e dispense dalle lezioni Modalità didattiche: Esercita-zioni in aree prestabilite: campionamento ed analisi di inquinanti "in situ" ed in laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale

LITOLOGIA E GEOLOGIA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

MATEMATICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

METODI ANALISI ED ELABORAZIONE DATI Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

MICROBIOLOGIA AMBIENTALE Settore BIO/19 CFU: 4 Professore Francesca Bruscolini

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Microbiologia ambientale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e

gli strumenti per la comprensione delle interazioni fra microrgani-smi e ambiente

Programma del corso 1.Introduzione

2.Regni dei microrganismi 3.Caratteristiche strutturali e funzionali della cellula procariotica. Eubatteri-Archebatteri. 4.Organismi eucarioti: cenni su miceti e protozoi. 5.Virus: struttura e proprietà. Riproduzione, coltivazione. Virus a-nimali. Battriofagi

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6.Crescita microbica: effetti dell’ambiente sulla crescita microbica. Endospore batteriche. Forme vitali non co ltivabili 7.Metabolismo: tipologie metaboliche. 8.Metabolismo energetico: respirazione aerobia, respirazione anae-robia, fermentazione. Ossidazione di substrati organici. Ossidazio-ne di substrati inorganici. Fotosintesi batterica. Processi biosintetici: assimilazione del carbonio, dell’azoto e dello zolfo. 9.Tassonomia microbica: inquadramento sistematico dei microrga-nismi. Classificazione dei microrganismi. 10.Ecologia microbica: Interazioni microrganismi-ambiente. Cicli delle sostanze nutritive: Ciclo del Carbonio, Ciclo dello Zolfo, Ciclo dell’Azoto. 11.Associazioni simbiotiche: Commensalismo, Neutralismo, Paras-sitismo. 12.Microbiologia del suolo: l’ambiente del suolo. Le comunità mi-crobiche del suolo. I microrganismi e la formazione dei diversi tipi di suolo. 13.Microbiologia dell’aria: Contenuto microbico dell’aria. Destino e trasporto dei microrganismi nell’aria. Inquinamento indoor e ou-tdoor. 14.Ambiente acquatico: La microflora dei diversi ambienti acquatici Acque dolci e marine. Produttività degli ecosistemi a cquatici. 15.Microbiologia degli ambienti estremi:Condizioni di elevata tem-peratura, salinità, acidità, alcalinità. 16.Coltivazione e identificazione dei batteri. 17.Osservazione microscopica dei microrganismi.

18.Biotecnologie e loro applicazioni nei settori dell’industria, agri-coltura e risanamento ambientale.

Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni Testi di riferimento: L.M.Prescott, J.P.Harley, D.A.Klein- - Microbiologia- Ed. Zanichelli M.T.Madigan, J.M.Martinko, J.Parker – Brock- Biologia dei Microrganismi – Ed.Casa Aditrice Ambrosiana H.S.Schlegel- Microbiogia- ed.Zanichelli Modalità di accertamento: Esame orale

PRINCIPI DI TRATTAMENTO, RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Settori CHIM/12-BIO/07-GEO/05 CFU: 6 + 3L Professore Gaetano Cecchetti centrodiff@uniurb .it Durata: annuale, 48 + 48 Laboratorio (ore) Titolo del corso: Principi di valutazione di impatto ambientale

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Programma PARTE PRIMA 1. La valutazione di impatto ambientale: prime esperienze negli Stati Uniti e in Francia. 2. La normativa CEE di valutazione di impatto ambientale. 3. La normativa nazionale, con particolare riferimento al D.P.R. 12 apri-le 1996 (attuativo dell'art. 40 comma 1 della Legge n. 146/1994). 4. Delimitazione del campo di indagine a- Finalità e contenuti dello Studio di impatto ambientale in base alla normativa vigente b- Criteri di scelta adottati c- Impianti industriali e tecnologici d- Infrastrutture 5. Lo Studio di impatto ambientale: finalità, caratteristiche e problemi. PARTE SECONDA Criteri ed elementi per la redazione degli studi di impatto ambientale: le componenti ambientali. Atmosfera 1. Principali inquinanti atmosferici e loro effetti. 2. Le principali fonti di inquinamento atmosferico. 3. Valutazione della qualità dell'aria Criteri di valutazione La stima delle emissioni. 4. La caratterizzazione della componente atmosfera. 5. I modelli di diffusione degli inquinanti nell'atmosfera. 6. Confronto tra situazione preesistente e situazione con intervento. 7. I sistemi di abbattimento delle emissioni. 8. Principali norme regolanti la tutela della qualità dell'aria. Ambiente idrico 1. Tipologia delle acque interne e degli usi idrici. 2. L'impatto sulla componente "ambiente idrico" di grandi opere. 3. Il caso dei grandi invasi idrici. 4. L'inquinamento delle acque e le sue fonti potenziali. 5. Principali caratteristiche dei veri tipi di scarichi Scarichi idrici civili Scarichi industriali Scarichi dell'agricoltura e delle zootecnia Scarichi termici. 6. L'analisi dell'ambiente idrico. 7. Processi di trattamento dei reflui idrici. 8. L'uso dei modelli. 9. Norme nazionali e direttive comunitarie su gestione e tutela delle a c-que. Suolo e sottosuolo 1. Tipologia dei fattori di rischio e di impatto connessi al suolo e sotto-suolo. 2. L'analisi ambientale della componente "suolo e sottosuolo". 3. I modelli previsionali. 4. Il caso specifico della progettazione di una discarica per rifiuti. 5. La normativa di settore. Vegetazione, flora, fauna; ecosistemi. 1. Modalità di redazione dello Studio di impatto ambientale. Criteri per la definizio ne della qualità delle componenti. Elementi per l'analisi dei fattori. Fisico-chimici. Biologici.

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2. Tecniche e metodologie per l'analisi delle componenti naturalistiche. 3. La normativa vigente. Conservazione della natura Flora Fauna. 4. Le fonti di informazioni disponibili Dati su flora e vegetazione Dati sulla fauna. 5. Individuazione degli interventi di prevenzione o di riduzione degli e f-fetti previsti. Salute pubblica 1. Le modificazioni dell'ambiente ed i suoi effetti sulla salute umana. Problemi ambientali e sanitari associati allo sviluppo urbano, economico ed industriale Le modificazioni dell'ambiente e la salute Scopo della valutazione di impatto ambientale per interessi di ordine sanitario Elementi fondamentali nell'identificazione di effetti sanitari di origine ambientale 2. La valutazione degli impatti sulla salute umana La possibilità di predizione Il processo di predizione Reperimento delle informazioni di base. Predizione degli impatti relativi ad inquinamento. Predizione dei cambiamenti conseguenti all'inquinamento Fonti di informazioni sul legame esistente tra livelli di inquinamento e salute 3. Identificazione dei fattori e rischi ambientali di interesse sanitario. Le fonti di inquinamento ambientale di interesse sanitario. Inquinamento atmosferico Inquinamento delle acque Inquinamento del suolo Rumore Radiazioni Paesaggio 1. Definizione e campo di validità del concetto di "paesaggio" Diverse accettazioni del termine paesaggio presenti nella normativa re-lativa alla valutazione di impatto ambientale. 2. Il paesaggio nello Studio di impatto ambientale Criteri di impostazione Contenuti dello studio 3. L'analisi dell'ambiente visivo. I "caratteri" dell'ambiente visivo secondo le matrici di generazione del paesaggio. L'interferenza visiva sul paesaggio determinata dalla creazione di una nuova opera. Criteri e metodi per la determinazione della "visibilità". Criteri e metodi per la determinazione della "qualità" dell'ambiente vis i-vo. Criteri e metodi per la determinazione della "vulnerabilità" dell'ambiente visivo. PARTE TERZA La valutazione economica e giuridica del danno ambientale 1.Generalità. 2. Criteri di valutazione economica del danno. 3. Criteri di valutazione giuridica del danno.

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4. Il danno ai sistemi biologici. 5. Il danno ai sistemi non biologici. 6. Il danno alla salute umana Valutazione del danno economico Valutazione del danno reale. Esemplificazioni.

Modalità didattiche e di accertamento: lezioni frontali. Esame orale

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Programmi di Insegnamento

del Corso di Laurea in Tecnico del Territorio

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ANALISI MATEMATICA / GEOMETRIA Settore MAT/07 Fisica Matematica CFU: 10 Professore Renzo Lupini

[email protected] Durata: Annuale, 80 h. Titolo del corso: Analisi Matematica / Geometria Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi di base del calcolo diffe-

renziale e integrale per funzioni di una variabile reale, e della ge-ometria analitica del piano cartesiano.

Programma del corso

Programma di Analisi : Campo dei Numeri Reali. Numeri razionali e numeri reali. Alge-bra e topologia essenziale. Successioni e serie; convergenza e ca l-colo dei limiti. Funzioni reali di una variabile reale. Dominio e codominio. Funzioni polinomiali, razionali e algebriche. Funzioni trascendenti elementari. Continuità e differenziabilità. Polinomio di Taylor e analisi locale. Massimi e minimi. Grafici. Integrale indefinito e defi-nito.

Programma di Geometria : Vettori del piano e dello spazio. Algebra delle n-ple di numeri reali e delle matrici nxn per n=2 ed n=3. Basi e coordinate dei ve t-tori del piano e dello spazio. Prodotto scalare e ortogonalità. Tra-sformazioni lineari e sistemi di equazioni lineari. Autovettori e autovalori. Proprietà spettrali di trasformazioni simmetriche. Forme quadratiche e riduzione a forma canonica. Geometria del piano. Equazioni esplicite e implicite delle rette. Parallelismo e ortogonalità. Problemi ai minimi quadrati: retta di regressione.

Testi di riferimento: M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa : Matematica (2000) Zanichelli.

P.Maroscia : Introduzione alla Geometria e all’Algebra Lineare (2000) Zanichelli.

Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale

CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI Settore CHIM/12 CFU 8 Professore: Michela Maione [email protected] Durata annuale 64 h. Titolo del corso: Chimica dell’ambiente e dei beni culturali Obiettivi formativi:

Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’ ambiente con particolare riguardo all’origine, alla na-tura, alle reazioni, al trasporto ed agli effetti degli inquinanti orga-nici ed inorganici sui materiali.

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Programma del corso Introduzione: Richiami ai concetti base della chimica generale ed inorganica e della chimica organica. Atmosfera, idrosfera e geosfera: le principali specie chimiche pre-senti nell’ambiente e le loro reazioni. Le specie inquinanti nell’ambiente: le principali fonti di inquinanti, gli inquinanti organici ed inorganici, il comportamento degli inqui-nanti nel suolo, nell’aria e nell’acqua. Le specie acide nell’atmosfera e loro deposizione. Lo smog Fotochimico: precursori, prodotti ed effetti sull’ambiente. Meccanismi di danneggiamento dei materiali lapidei naturali ed a r-tificiali, dei laterizi, delle malte, delle pitture e dei metalli da parte degli inquinanti atmosferici. Inquinamento Indoor: composti organici volatili, ossidi gassosi, fumo di sigaretta, effetti.

Testi di riferimento:

Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli Manhaan- “Chimica dell' Ambiente”- Piccin Restelli e Zanderighi - "Chimica dell' atmosfera e dell'Inquinamen-to atmosferico" Edizioni UNICOPLI

Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Modulo I Settore ICAR/14 CFU: 5 Professore Arch. Roberta Martufi

[email protected] Durata: Semestrale, 40 Obiettivi formativi:

Il corso deve fornire allo studente gli strumenti di lettura e com-prensione della complessità urbana contemporanea, e del rapporto tra città e territorio. Lo studente dunque dovrà essere in grado di interpretare le componenti fisiche e funzionali che costituiscono il fenomeno urbano. Tale conoscenza sarà finalizzata alla definizione di attività progettuali e di controllo delle dinamiche che governano la città e il territorio.

Programma del corso Il corso si articolerà in un ciclo di lezioni e in un laboratorio di pro-gettazione. Nelle lezioni si prenderà in esame il mutamento in atto nella città e nell'urbanistica contemporanea. Le trasformazioni dell'ambiente urbano e dell’architettura della città del XX secolo hanno trasfor-mato i temi classici e le problematiche dell'urbanistica europea ori-ginando nuove forme di piano e di politiche urbane, quindi diverse relazioni tra l'urbanistica, l'architettura e le altre discipline. A que-sto scopo verranno presentati piani e progetti urbanistici.

Nel laboratorio gli studenti dovranno applicare, su un’area studio indicata dalla docente, le metodologie di analisi e di progetto a p-prese nel corso delle lezioni , per giungere ad una ipotesi proget-tuale dell’area prescelta.

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Testi di riferimento: L. Benevolo, Storia dell’urbanistica moderna, Bari, 1963. P. Di Biagi (a cura di), I classici dell'urbanistica moderna, Donzelli, Roma 2002. B.Secchi,La prima lezione di urbanistica,Laterza,Bari 2000. Per una rassegna di piani e progetti e di testi critici sulla città e il territorio contemporanei si segnala inoltre la rivista on line: www. Planum.net

Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento Modalità di accertamento: L’esame consisterà nella verifica dell’esercizio progettuale e degli

argomenti trattati nel corso delle lezioni e nella bibliografia indica-ta.

COSTRUZIONI RURALI E TERRITORIO AGROFORESTALE Settore AGR/10 CFU: 5 Professore Rita Bega [email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Costruzioni rurali e territorio agro-forestale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire conoscenze di base, ed elementi e

strumenti di approccio metodologici per l’analisi e la pianificazione del territorio agro-forestale/rurale. I temi trattati riguarderanno soprattutto la tutela e la valorizzazio-ne dell’ambiente e del paesaggio in una visione dinamica del terri-torio agro -forestale in quanto ambito sempre più coinvolto nei pro-cessi di urbanizzazione e di sostenibilità dello sviluppo.

Programma del corso 1.Lezioni introduttive

Il territorio nella storia: evoluzione del concetto e visione attuale Dalla pianificazione urbanistica alla pianificazione territoriale Il territorio agro-forestale come componente dell’ambiente Le funzioni a cui assolve, la tutela e la valorizzazione Il territorio attraverso la lettura del paesaggio 2.La rappresentazione del territorio Cartografia di base: i rilievi di base per la formazione delle carte, la scala e le coordinate di restituzione, le informazioni contenute. Al-cuni esempi: carta I.G.M., carta tecnica regionale C.T.R., mappa catastale Cartografia tematica: la formazione di una carta tematica, l’uso nella pianificazione del territorio, l’aggiornamento delle carte. Al-cuni esempi: carta dell’uso reale del suolo, carta della vegetazione, carta dei suoli, carta forestale, 3.Gli strumenti della pianificazione territoriale di matrice ambientale Quadro di riferimento normativo a scala nazionale Quadro di riferimento normativo a scala provinciale e comunale La “rete Natura 2000” La Valutazione di Impatto Ambientale, la Valutazione Ambientale Strategica, la Valutazione di Incidenza

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4.Casi di studio: obiettivi progettuali, analisi effettuate, percorso metodologico Verranno presentati ed esaminati alcuni casi reali di studio.

5.Esercitazioni Verrà assegnato un tema progettuale e un territorio concreto di studio sul quale svolgerlo.

Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni con preparazione di un elaborato progettuale di gruppo

Testi di riferimento Edoardo Salzano “Fondamenti di urbanistica” – Editori Laterza Modalità di accertamento: Esame orale comprendente l’esposizione e la valutazione

dell’elaborato prodotto nell’ambito delle esercitazioni

DIRITTO AMMINISTRATIVO Diritto amministrativo e giustizia amministrativa (I modulo) Settore IUS/10 CFU 4 Professore: Giuseppe Bellitti [email protected] Durata : 30 h. Obiettivi formativi:

Obiettivo del corso è, in primo luogo, quello di fornire allo studente gli strumenti necessari per procedere ad un corretto inquadramen-to della disciplina pubblicistica in questione nel quadro generale dell'Ordinamento giuridico. In tal senso, particolare attenzione vie-ne attribuita alla fondamentale distinzione tra il diritto privato ed il diritto pubblico, ed alle problematiche che detta distinzione genera con riferimento alla specifica disciplina del diritto amministrativo. La trattazione delle fonti del diritto amministrativo, delle posizioni soggettive, ed in generale, dell'attività della pubblica Amministra-zione costituisce il logico corollario di tali premesse. In secondo luogo, il corso si propone di dotare lo studente della conoscenza delle nozioni e gli istituti che massimamente si troverà ad incontrare nel corso della sua vita professionale. A partire dalla classificazione dei beni e dei diritti reali della pubblica Amministra-zione, il corso gradatamente giunge ad affrontare i singoli istituti ablatori, per concludersi finalmente con la trattazione (necessaria-mente contenuta nei termini generali) dell'urbanistica e dell'edilizia.

Programma del corso 1. Le fonti del diritto amministrativo. 2.Le posizione soggettive: il diritto soggettivo e l'interesse legittimo. Gli interessi collettivi e dif-fusi. 3.L'Ente pubblico. Organi ed Uffici. 4. L'attività della pubblica Amministrazione. Gli atti amministrativi. I Provvedimenti. 5. Il pro-cedimento amministrativo. 6. I beni pubblici. I beni demaniali. I beni patrimoniali indisponibili. I beni patrimoniali disponibili. I beni privati di interesse pubblico. I contratti della pubblica Amministra-zione. L'appalto di opere pubbliche. L'appalto di servizi. La fornitu-ra. 8. L'urbanistica e l'edilizia. 9. L'edilizia residenziale pubblica.

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Testi di riferimento: P. VIRGA, Diritto amministrativo, vol. I ( I principi: parti I,II,V,VI,VII,VIII,IX,X) e vol. II (Atti e rico rsi: parti I,II) Giuffrè, Milano, ult. ed.

Modalità didattiche: Lezione frontale. Modalità di accertamento: Esame orale.

DIRITTO AMMINISTRATIVO Diritto amministrativo e giustizia amministrativa (II modulo) Settore IUS/10 CFU 4 Professore: Giuseppe Manfredi [email protected] Durata: 20 h. Obiettivi formativi:

Il corso ha lo scopo di pervenire alla conoscenza degli aspetti prin-cipali della giustizia amministrativa, ovverosia delle principali for-me di tutela, amministrativa e giurisdizionale, nei confronti degli atti e comportamenti della pubblica amministrazione Programma del corso Il problema della giustizia amministrativa: -l’evoluzione storica del sistema italiano di giustizia amministrati-va; -interessi legittimi e diritti soggettivi; -giudice ordinario e pubblica amministrazione; i ricorsi amministrativi: - il ricorso gerarchico; -il ricorso gerarchico improprio e il ricorso in opposizione; -il ricorso straordinario ; nozioni generali sul processo amministrativo: -giurisdizione di legittimità, giurisdizione di merito, giurisdizione esclusiva; -le azioni esperibili nel processo amministrativo; -il giudice e le parti; -i principi generali del processo; le fasi del proce sso amministrativo: -il giudizio di primo grado; -la tutela cautelare; -la decisione sul ricorso; -i rimedi avverso la sentenza; -l’esecuzione della sentenza.

Testi di riferimento:

P. VIRGA, Diritto amministrativo-Atti e ricorsi, Milano, 2001, ppgg. 155-401, oppure, alternativamente, A. TRAVI, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, ultima edizione disponibile. Si richiede inol-tre la conoscenza dei principali testi normativi in materia, che pos-sono essere consultati in PERFETTI, MICHELETTI, Fonti essenziali della giustizia amministrativa, Padova, 2000. E’ fatta salva la pos-sibilità di indicare testi diversi agli studenti frequenta nti.

Modalità didattiche: lezione frontale

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Modalità di accertamento: esame orale

DIRITTO AMMINISTRATIVO Diritto Urbanistico e Diritto dell’ambiente (I modulo) Settore IUS/10 CFU 3 Professore: Giuseppe Manfredi [email protected] Durata: 20 h. Titolo del corso: Diritto urbanistico Obiettivi formativi:

Il corso ha lo scopo di pervenire alla comprensione dei principali aspetti giuridici dell’urbanistica, dell’edilizia e della gestione del territorio, prestando particolare attenzione ai rapporti tra urbanisti-ca e altre discipline, e, in particolare, ai rapporti tra urbanistica e ambiente

Programma del corso

1.La nozione di urbanistica: 1.1.evoluzione storica della nozione di urbanistica; 1.2.la nozione odierna di urbanistica; 1.3.il riparto di competenze in tema di urbanistica; 1.4.rapporti tra urbanistica e diritto di proprietà; 2.La pianificazione urbanistica; 2.1.profili generali; 2.2.la pianificazione sovracomunale; 2.3.gli strumenti urbanistici comunali; 2.4.la pianificazione attuativa; 2.5.le pianificazione speciali. 3.Il controllo delle trasformazioni del territorio: 3.1.gli atti di assenso edilizi; 3.2.le sanzioni; 3.3.sanatoria e condono edilizio; 4.urbanistica e tutela dell’ambiente: 4.1.beni culturali e ambientali; 4.2.aree naturali protette; 4.3.gli altri strumenti di tutela ambientale.

Testi di riferimento: F. SALVIA, F. TERESI, Diritto urbanistico. Si richiede inoltre la co-noscenza dei principali testi normativi in materia.

Modalità didattiche: lezione frontale Modalità di accertamento: esame orale

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DIRITTO AMMINISTRATIVO Diritto Urbanistico e Diritto dell’ambiente (II modulo) Settore IUS/10 CFU: 3 Professore Maria Anna Salvadori Durata:(corsivo) Semestrale, 20 h. Titolo del corso: Diritto dell’ambiente Obiettivi formativi: Studiare i principi fondamentali, l’organizzazione amministrativa e

la disciplina settoriale per arrivare ad una comprensione dei rap-porti tra ambiente e territorio.

Programma del corso 1.Introduzione. Ambiente e Costituzione.

2.Fonti del diritto ed organizzazione amministrativa. 3.Inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Con-trollo dei pericoli di incidenti rilevanti. V.I.A e V.A.S. Difesa del suolo e gestione delle risorse idriche. Tutela delle acque dall’inquinamento. Gestione dei rifiuti.

Testi di riferimento: I testi consigliati saranno indicati nel corso delle lezioni. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Modalità di accertamento: Esame orale

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Settore IUS/14 Docente e programma verranno indicati all’inizio del corso

DIRITTO PENALE DELL’AMBIENTE Modulo II Settore IUS/17 – Diritto penale CFU: 3 Professore Gabriele Marra Durata Semestrale, 30 h. Titolo del corso: Tutela penale dell’ ambiente Obiettivi formativi: Studiare i principi generali dei reati contro l’ ambiente al fine di

acquisire le metodologie di indagine necessarie ad una corretta applicazione della disciplina di riferimento.

Programma del corso 1.Introduzione.I principi generali del diritto penale.

2. Reati in materia di rifiuti ( Dlgs 22/97) . 3. Reati in materia di inquinamento idrico ( Dlgs 152/99). 4. Reati in materia di edilizia e urbanistica (Dpr 380/2001).

Testi di riferimento: RAMACCI, Manuale di diritto penale dell’ ambiente,Cedam, Padova,

ult.ed. limitatamente alle seguenti parti : 3-12; 15-32; 35-92 ; 97-152; 235-338.

Si raccomanda l’ uso di un codice penale aggiornato. Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento

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Modalità di accertamento: Esame orale

DIRITTO PRIVATO Settore IUS/01 CFU: 8 Professore Laura Di Bona [email protected] Durata: annuale 60 h. Titolo del corso: diritto privato Obiettivi formativi Fornire la conoscenza delle categorie giuridiche fondamentali e

degli istituti caratterizzanti il diritto civile, con particolare riferi-mento alla teoria della circolazione dei beni.

Programma del corso Nozioni introduttive e princìpi fondamentali (ordinamento-fonti

del diritto-fatto ed effetti giuridici-situazioni soggettive e rappor-to giuridico-interpretazione-diritto internazionale privato); per-sone fisiche e persone giuridiche; situazioni esistenziali; situa-zioni reali di godimento e di garanzia; situazioni possessorie; si-tuazioni di credito e di debito; prescrizione e decadenza; auto-nomia negoziale e contrattuale; alcuni singoli contratti; promes-se unilaterali; pubblicità e trascrizione; responsabilità civile ed i l-lecito; diritto di famiglia e delle successioni a causa di morte; tu-tela giurisdizionale e prove.

Testi di riferimento Fra i manuali in commercio (Gazzoni; Galgano; Roppo; Torren-

te-Schlesinger; Trimarchi; Trabucchi; Bessone; Zatti-Colussi; Paradiso), tutti egualmente validi e liberamente adottabili dagli studenti, si segnalano in particolare, per il maggiore approfon-dimento, per l’approccio problematico e critico-valutativo, F. Gazzoni, Manuale di diritto privato, Napoli, ultima ed.; P. Perlin-gieri, Istituzioni di diritto civile, Napoli, ultima ed.

Indispensabile si rivela, inoltre, la sistematica consultazione di un codice civile aggiornato e corredato delle leggi speciali di maggiore interesse civilistico.

Modalità didattiche Lezioni frontali; esercitazioni pratiche su casistica giurispruden-ziale. Modalità di accertamento Esame orale

DISEGNO Settore ICAR/17 CFU: 5 Professore Prof. Laura Baratin [email protected] Durata: Semestrale, 40 h Obiettivi formativi

Il corso si propone di indirizzare l’allievo all’impiego delle tecn i-che e dei metodi per la rappresentazione grafica ai fini delle pro-blematiche analitiche e sintetiche proprie dell’ingegneria del te r-ritorio.

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Il corso CAD intende fornire tutte le informazioni principali ne-cessarie per poter utilizzare adeguatamente e autonomamente il programma AUTOCAD - MAP 2004.

Programma del corso 1. Teoria della rappresentazione fondamenti e applicazio-ni di geometria descrittiva 1.1 La visione 1.2 Strumenti e tecniche di rappresentazione 1.3 La rappresentazione di forme nel piano e nello spazio 1.4 Le proiezioni ortogonali 1.5 La rappresentazione assonometria 1.6 La prospettiva 2. Tecnica del disegno: il disegno per il progetto architet-tonico e la rappresentazione urbanistica 2.1 Il disegno per il progetto architettonico 2.2 La rappresentazione degli elementi costruttivi 2.3 Il rilevamento architettonico 2.4 La rappresentazione per la progettazione urbanistica 3. Disegno Automatico – AutoCAD 3.1 Introduzione, dal disegno tradizionale al CAD 3.2 L’interfaccia di AUTOCAD. Menù, Barra degli Strumenti, Co-mandi. 3.3 Le Coordinate. Nuovo Disegno. Impostazioni del Disegno. Layer. 3.4 Strumenti e Comandi per il Disegno. 3.5 Strumenti e Comandi per le Modifiche del Disegno. 3.6 Inserimento di un Testo. Inserimento delle Quote. I Blocchi. 3.7 Layout, Scala, Stampa dei Disegni. 3.8 Introduzione a Photoshop. 3.9 Comandi per il fotoritocco. Essendo la preparazione e la conoscenza da parte degli studenti in genere disomogenea, si ritiene necessario verificare diretta-mente il livello di ognuno attraverso una breve esercitazione, in modo da poter organizzare eventualmente un lavoro per gruppi. Le lezioni dovrebbero alternarsi tra brevi spiegazioni teoriche delle varie componenti del software ed esercitazioni pratiche per l’immediata acquisizione degli argomenti trattati.

Testi di riferimento • DOCCI M,. MAESTRI D., “Scienza del disegno”, UTET, Torino

2000. • SAINT AUBIN J.P., “Il rilievo e la rappresentazione

dell’architettura” Edizione italiana a cura di BARATIN L. e SELVINI A., Ed. Moretti & Vitali, Be rgamo 1999.

• Norme per il disegno tecnico, edilizia e settori correlati, M1 – vol. 3 Milano, UNI 1986.

• Dispense fornite dal docente su alcuni argomenti specifici. Modalità didattiche

Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina ed esempi applicativi. Si preve-dono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni pratiche per sviluppare una consapevolezza della forma, del grado di i-struzione visiva e della capacità di tradurre attraverso il mezzo

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grafico la rappresentazione di un oggetto architettonico nel pia-no e nello spazio.

Modalità di accertamento L’esame si articola in: - una prova grafica relativa ai metodi di rappresentazione tratta-ti durante il corso; - una prova orale articolata in un colloquio sulla base degli eser-cizi di sintesi inerenti gli argomenti trattati nel corso delle lezioni e nell’esposizione e valutazione degli elaborati grafici prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento indivi-duale e/o di gruppo).

ECOLOGIA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

ECONOMIA ED ESTIMO RURALE Settore AGR/01 CFU: 5 Professore Elena Viganò

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Economia ed estimo rurale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e applicativi ne-

cessari per effettuare le valutazioni che assumono maggior rilievo in ambito rurale. In particolare, dopo aver sinteticamente richia-mato i caratteri economici e politico -istituzionali del settore agrico-lo, sono forniti gli elementi essenziali per le diverse procedure di stima, con particolare riferimento a quelle di carattere rurale, terri-toriale e ambientale.

Programma del corso: 1. Elementi introduttivi

Economia e regolamentazione del settore agricolo Aspetti economici nelle procedure di stima L’azienda agraria Il bilancio economico e il bilancio estimativo 2. Estimo rurale Valutazione delle aziende (terreni, fabbricati rurali, miglioramenti fondiari, colture arboree, frutti pendenti e anticipazioni colturali) Valutazione di danni (incendi, grandine e gelo, inquinamento) Valutazione di boschi e foreste 3. Estimo territoriale La pianificazione territoriale La stima delle acque Il riordino fondiario Il riparto dei contributi consortili 4. Estimo ambientale L’analisi costi-benefici La valutazione d’impatto ambientale La certificazione ambientale Il bilancio ambientale

Testi di riferimento: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002, Capp. 1, 10-16, 32, 36-39, 44-54.

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Materiale didattico fornito dal docente, disponibile presso la Facoltà di Scienze Ambientali

Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Modalità di accertamento: Esame orale. Verifiche di apprendimento intermedie per i frequen-

tanti.

ESTIMO Settore ICAR/22 CFU: 8 Professore Giovanni Manaresi

[email protected] Durata: 64 h. Titolo del corso: Estimo Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire i principi e gli strumenti propri

dell’attività economico-estimativa nel campo della valutazione e gestione degli immobili. Inoltre intende fornire le conoscenze di base per svolgere professionalmente attività di consulenza nel set-tore immobiliare.

Programma del corso: 1. Nozioni propedeutiche

Elementi di matematica finanziaria. Metodologie statistiche per l’estimo. Le società e il bilancio. Fiscalità immobiliare in Italia. Il mercato immobiliare, caratteristiche e fonti informative. 2. Estimo generale Principi estimativi. Il processo di valutazione: quesito, aspetto eco-nomico, procedimenti di stima (sintetici e analitici). Strumenti e metodi per la valutazione degli investimenti 3. Casistica estimativa Stima di fabbricati urbani, stima di terreni edificabili, stime per e-spropriazioni di pubblica utilità, stima dei diritti reali, stime cauzio-nali ed esecuzioni immobiliari, stime inerenti le successioni e divi-sioni, stime inerenti le locazioni di immobili. Estimo catastale. 4. La consulenza nel settore immobiliare Estimo e contenzioso: la consulenza tecnica di ufficio e di parte; l’arbitrato. La gestione dei patrimoni immobiliari. La “due diligence” immobi-liare. La finanziarizzazione del settore immobiliare: i fondi di investimen-to, “spin off” e cartolarizzazioni. La valutazione dalla logica patri-moniale al rendimento.

Testi di riferimento: Michieli I., Michieli M., Trattato di Estimo, Edagricole, Bologna, 2002. Ferrero C. (a cura di), La Valutazione immobiliare, EGEA Milano, 1996

Modalità didattiche: Lezione frontale; esercitazioni. Modalità di accertamento: Esame orale

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GEOLOGIA APPLICATA Settore GEO/05 CFU: 5 Professore Stefano Mazzoli [email protected] Durata: 40 ore Titolo del corso: Geologia applicata Obiettivi formativi:

Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze di base di geologia (elementi di geologia stratigrafica e strutturale, litologia e cartografia geologica, geomorfologia, geofisica), nonché ele-menti di geologia applicata al te rritorio.

Programma: Principi di mineralogia; petrogenesi: rocce magmatiche, sedi-mentarie, metamorfiche e loro classificazione. Elementi di Geofisica e Geologia. Geologia stratigrafica: elementi di paleontologia; biostratigrafia; litostratigrafia; cronostratigrafia. Geologia strutturale: deformazione delle rocce; stress, strain, reologia; fratturazione; le faglie; le pieghe; associazioni struttu-rali. Elementi di Geografia fisica e Geomorfologia. Prospezioni geofisiche ed esplorazione del sottosuolo. Giacimenti minerari. Elementi di idrogeologia. Dissesti e movimenti franosi. Geologia delle vie di comunicazione. Geologia delle gallerie. Geo-logia delle dighe e laghi artificiali. Esercitazioni: riconoscimento macroscopico di rocce ignee, se-dimentarie, metamorfiche; uso della strumentazione geologica; stratimetria; lettura e inte rpretazione delle carte geologiche; carte tematiche derivate; sezioni geologiche.

Testi di riferimento: Ippolito F., Nicotera P., Lucini P., Civita M., de Riso R.: Geologia tecnica. ISEDI. Modalità didattiche: lezione frontale, esercitazioni pratiche, escursioni sul te rreno Modalità di accertamento: esame scritto e orale

GEOTECNICA Settore ICAR/07 CFU: 5 Professore Tullio Caraffa (24h) e dott Luca Lanci (16h) Durata: (semestrale, 40 h.) Titolo del corso: Geotecnica Obiettivi formativi:

Finalità del corso è quella di fornire i concetti base della materia e le principali nozioni necessarie per affrontare i numerosi pro-blemi inerenti il suolo nell'ambito delle costruzioni.

Programma: Caratteristiche generali dei terreni. Analisi e classificazione delle terre. Terreni granulari e terreni coesivi. Principio delle tensio ni efficaci. Incremento delle sollecitazioni nel sottosuolo dovuto ai carichi esterni. Terreni normal-consolidati e terreni sovra-consolidati.

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Caratteristiche meccaniche delle terre. Resistenza e deformabil i-tà. Le indagini geotecniche. Finalità e mezzi di indagine. Sondaggi e prelievo di campioni. Campioni disturbati ed indisturbati. Pro-grammazione e controllo di indagini geotecniche in sito ed in la-boratorio. Descrizione delle principali prove in sito ed in labora-torio. La spinta delle terre. La capacità portante limite.

1. Principali opere geotecniche: fronti di scavo, opere di sostegno rigide e deformabili, fondazioni superficiali e profonde, tipologie e tecniche esecutive. Micropali.

2. Tecniche di miglioramento dei terreni. Materiali e tecnologie in-novative .

3. Normativa geotecnica vigente. Testi di riferimento: Dispense del Corso

P.Colombo-F. Colleselli: "Elementi di Geotecnica" Ed. - Zani-chelli R.Lancellotta: "Geotecnica" Ed. – Zanichelli.

Modalità didattiche: Lezione frontale con presentazione di dive rsi cases history. Visite tecniche a cantieri di opere civili in sotterraneo ed all’aperto.

Modalità di accertamento: orale

IDRAULICA AGRARIA E SISTEMAZIONI IDRAULICO FORESTALI Settore AGR/08 CFU: 5 Professore Dott.Ing. Michele Di Lorenzo

email: [email protected] Durata: semestrale, 40 ore Titolo del corso: idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi delle conoscenze

dell’idraulica, sia per affrontare i problemi relativi all’uso della ri-sorsa idrica a scopo agricolo che per impostare i problemi di difesa idraulica del territorio. Verranno forniti gli elementi progettuali del-le principali opere di sistemazione idraulico -forestali, con particola-re riferimento a lle tecniche di ingegneria naturalistica.

Programma del corso: Introduzione

Principi di idraulica, elementi di idrostatica, studio dei problemi connessi con la quiete ed il moto dell’acqua, generalità sul moto dell’acqua, trasporto dell’acqua nelle condotte in pressione, pro-blemi di dimensionamento e verifica delle condotte. Trasporto dell’acqua nei canali. Criteri per il dimensionamento dei canali. La misura delle portate.

Il bacino idrografico e i processi idrologici

Definizione di bacino idrografico , caratteristiche e indici morfome-trici, curve caratteristiche idrologiche, le precipitazioni, regimi plu-viometrici e regimi fluviali, La formazione dei deflussi, il tempo di corrivazione, le piene fluviali, Formule empiriche per il calcolo delle portate a l colmo e i modelli afflussi deflussi. Il trasporto solido. La

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fonte dei dati idrologici. Gli Annali Idrologici. Dal Servizio Idrografi-co al sistema dei Centri Funzionali.

La sistemazione idraulica del territorio

I dissesto idrogeologico; i criteri genera li di sistemazione dei ve r-santi e dei corsi d’acqua, le principali opere di sistemazione di ve r-sante e d'alveo:opere trasversali e opere longitudinali; principi dell’ingegneria naturalistica; difesa dalle piene, interventi struttu-rali e non strutturali, le reti di telerilevamento.

Testi di riferimento: D. Citrini e G. Noseda: Idraulica. Editrice Ambrosiana, Milano; G. Benini: Sistemazioni Idraulico forestali, UTEU, Torino; V.Ferro: La Sistemazione dei bacini idrografici, McGraw-Hill; V.Ferro, G. Dalla Fontana, S.Pagliata, S.Pugliesi, P.Scotton: Opere di sistemazione idraulico-forestale a basso impatto ambientale, McGraw-Hill; M.A.Lenzi, V.D’Agostino e D.Sonda: Ricostruzione morfologica e recupero ambientale dei torrenti, Editoriale BIOS; G. Di Rosa: Rischio idrogeologico e difesa del territorio, Dario Fla c-covio Editore.

Modalità didattiche: Lezioni frontali , seminari di approfondimento, visite tecniche. Modalità di accertamento: Esame orale

IGIENE GENERALE E APPLICATA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

INFORMATICA Vedi programma del corso di laurea in Scienze Ambientali

INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE Settore ICAR/03 CFU: 5 Professore Fabio Tatàno

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Ingegneria Sanitaria-Ambientale Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti tecnico-

scientifici sul settore tradizionale dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale: depurazione delle acque reflue urbane e loro possibile riutilizzo.

Programma del corso: Introduzione al Corso Finalità e comparti ambientali di pertinenza dell’Ingegneria Sanita-ria-Ambientale – Acque di approvvigionamento e di rifiuto – Corpi idrici superficiali – Rifiuti solidi (urbani ed industriali) – Siti conta-minati – Esempi impianti reali nel settore dell’Ingegneria Sanitaria -Ambientale. Depurazione delle acque di rifiuto urbane

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Storia della depurazione delle acque reflue. Epoca romana, medio-evo, rivoluzione industriale – Trattamenti primari, chimici, biologici – Evoluzione storica trattamento/smaltimento fanghi di depurazio-ne – Evoluzione storica metodi analitici acque di rifiuto. Caratteristiche quali - quantitative acque di rifiuto. Concentrazioni, portate, carichi – Aspetto – Temperatura – Colore e odore – Con-tenuto solido – pH ed alcalinità – Sostanza organica - Azoto e fo-sforo – Grassi ed oli – Tensioattivi – Cloruri - Composti zolfo – Me-talli pesanti - Micro-organismi – Fognature miste e separate – Scolmatori di piena e vasche di pioggia – Acque “bianche”, “nere”, “grigie”. Schemi di trattamento. Ciclo e tipi di trattamento – Linee “acque” e “fanghi” – Impianti medio-grandi e piccoli – Rendimenti depurativi, aree, vincoli idraulici, costi, impatti ambientali. Trattamenti meccanici preliminari. Grigliatura e triturazione – Stacciatura – Dissabbiatura e disoleatura – Stazioni di sollevamen-to – Profilo idraulico impianto – Tipi di pompe. Sedimentazione. Processi granulare, fioccoso, di massa con ispes-simento (statici ed in continuo) – Sedimentazione primaria e se-condaria – Tipi di sedimentatori, longitudinali, radiali, a flusso ve r-ticale, lamellari. Trattamento a fanghi attivi. Batteri, forma, riproduzione, composi-zione, campo ottimale pH e temperatura – Metabolismo, energia e sintesi, eterotrofi ed autotrofi, depurazione aerobica ed anaerobica - Crescita batterica “batch” – Cinetiche biologiche e di rimozione substrato carbonioso – Avviamento e conduzione processo in con-tinuo – Fattori d’influenza processi biologici – Tempo di permanen-za idraulica, età del fango, carico del fango, carico volumetrico – Ricircolo e sedimentabilità del fango – Fango di supero – Consumo e fornitura di ossigeno – Dispositivi di aerazione – Varianti di pro-cesso, convenzionale a medio carico, ad aerazione estesa, ad alto carico, a cascata, multistadio, ad ossigeno puro, SBR. Rimozione nutrienti nel processo a fanghi attivi. Rimozione biologi-ca dell’azoto: impatto ambientale forme di azoto, nitrificazione e schemi di processo (mono- e bi-stadio), denitrificazione e schemi di processo (con carbonio esterno, pre-denitro, post-denitro, nitro -denitro in simultanea ed intermittente) – Rimozione chimica del fo-sforo: impatto ambientale forme di fosforo, schemi di processo (pre -precipitazione, precipitazione in simultanea, post-precipitazione) – Rimozione biologica del fosforo: principi, cicli ae-robici/anaerobici, schemi di processo (“full-“ e “side-stream”). Trattamenti a biomassa adesa. Letti percolatori, funzionamento e schematizzazione biofilm, a debole carico ed intensivi, materiali di riempimento – Dischi biologici, funzionamento – Biofiltri, a flusso discendente ed ascendente, aspetti realizzativi, schemi di proces-so, upgrading impianti esistenti – sistemi ibridi “MBBR”. Trattamenti naturali (cenni). Stagni biologici – Fitodepurazione. Tecniche di disinfezione delle acque reflue e opzioni di riuso – Di-sinfezione per via chimica – Disinfezione per via fisica – Riuso delle acque reflue depurate in agricoltura, nell’industria, nella ricarica di falda, avanzato. Trattamento e smaltimento fanghi di depurazione - Origine e na-tura fanghi, produzione pro -capite, umidità, peso specifico, putre-scibilità – Ispessimento – Digestione Anaerobica ed Aerobica – Di-sidratazione naturale – Condizionamento – Disidratazione mecca-nica, nastropresse, filtropresse, centrifughe – Essiccamento term i-

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co – Alternative di smaltimento, utilizzo diretto in agricoltura, compostaggio, co-digestione fanghi-FORSU, incenerimento, disca-rica controllata. Richiami normativi.

Testi di riferimento: “Schemi delle Lezioni” e “Dispense” progressivamente distribuite durante il Corso, a copertura degli argomenti trattati.

Testi di consultazione ed approfondimento:

• Henze M., Harremoes P., la Cour Jansen A., Wastewater Treat-ment. Biological and Chemical Processes , Third Edition, Springer, Berlin, 2002

• Imhoff K. & K.R., Taschenbuch der Stadtentwässerung, 29. Aufla-ge, R. Oldenbourg Ve rlag, München, Wien, 1999

• Metcalf & Eddy, Wastewater Engineering. Treatment, Disposal, Re-use, Third Edition, McGraw-Hill Series in Water Resources and En-vironmental Engineering, McGraw-Hill, New York, 1991

• Passino R., Manuale di conduzione degli impianti di depurazione delle acque, Terza edizione, Zanichelli/Esac, Bologna, 1995

• Vismara R., Ecologia Applicata, Editore Ulrico Hoepli, Milano, 1992 Modalità didattiche: Lezioni frontali, con significative esercitazione di calcolo e proget-

to; visite tecniche impianti; eventuali tesine di approfondimento sulle vis ite tecniche effettuate.

Modalità di accertamento: Esame orale.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Settore IUS/09 CFU: 4 Professore Alberto Clini [email protected] Durata: (semestrale, 30 h.) Titolo del corso: Istituzioni di diritto pubblico Obiettivi formativi:

Il Corso si propone di fornire le basi di conoscenza e compren-sione dei fenomeni giuridici che investono i rapporti fra individuo e autorità pubbliche.

Programma del corso 1. Le vicende delle istituzioni italiane 2. Problematica delle fonti del diritto 3. I soggetti pubblici ed istituzionali 4. Le funzioni pubbliche 5. Le autonomie politiche 6. Le autonomie territoriali e la riforma del riparto delle competenze

legislative ed amministrative 7. Profili istituzionali del processo di integrazione europea

Testi di riferimento: AA. VV., Manuale di diritto pubblico, Milano, Giuffrè, ult. ed. L.R. Perfetti, Contributo ad una teoria dei pubblici servizi, Pado-va, Cedam, 2001 (lettura consigliata).

Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale

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SCIENZA DELLE FINANZE mutuato dal corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche Settore SECS-P/03 CFU: 6 Professore Paolo Polidori Durata: annuale, 50 h. Obiettivi formativi: Il corso si propone di introdurre all’analisi economica

dell’intervento pubblico in ambito locale con riferimento alle politi-che della spesa pubblica, della tassazione e della valutazione degli investimenti.

Programma del corso: Nel corso si studieranno i rapporti fra lo Stato e il mercato. Parti-colare attenzione verrà rivolta all'analisi del sistema tributario ed al ruolo dell’azione pubblica all’interno dell’economia di mercato. Argomenti del corso:

1. Gli strumenti per lo studio dell’attività finanziaria pubblica

2. Analisi della spesa pubblica 3. La valutazione degli investimenti pubblici 4. Analisi delle imposte 5. Il Sistema di imposizione fiscale nazionale e locale

Testi di riferimento: H. S. Rosen, Scienza delle finanze, McGraw Hill, ultima edizione.

Esclusi i cap. 1, 2, 4, 17, appendice. Modalità didattiche: Lezioni e seminari Modalità di accertamen-to:

Prova scritta con eventuale orale integrativo

SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO Settore SPS/10 CFU: 4 Professore Francesca Forno

[email protected] Durata: Semestrale, 35 h. Titolo del corso: Ambiente, Società e Modernità Obiettivi formativi: Il corso si propone di mettere a fuoco alcuni temi principali della

disciplina. Obiettivo formativo è quello di stimolare negli studenti una maggiore capacità critica nella lettura del rapporto tra am-biente, società e modernità nei suoi diversi aspetti e nella sua e-voluzione nell’arco degli ultimi decenni.

Programma del corso Il programma si compone di due diverse parti:

La prima, di carattere introduttivo, sarà dedicata ad una rassegna dei maggiori quadri teorici e prospettive analitiche della sociolo-gia. Attraverso la definizione di alcune parole chiave quali: am-biente e natura, ecologia, rischio, crisi e modernità, sarà definito il campo di studio della sociologia dell’ambiente; La seconda, più specifica, approfondirà alcune tematiche quali: (i) L’ambientalismo in Italia; (ii) La società del rischio, (iii) Ambiente e “nuova democrazia”. Le lezioni di questa seconda parte saranno di cara ttere seminariale.

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Testi di riferimento: L. Pellizzoni - Osti G., Sociologia dell’ambiente, Bo-logna, Il Mulino, 2003. Oltre al testo di base, gli studenti saranno tenuti ad approfondire una delle tematiche trattate durante la seconda parte del corso a t-traverso la lettura di almeno uno tra i seguenti testi: D. della Porta e Diani M., Movimenti senza protesta? L’ambientalismo in Italia, Bologna, il Mulino, 2004 U. Beck, La società globale del rischio, Trieste, Asterios, 2001 L. Bobbio e Zeppetella A., Perché proprio qui? Grandi opere e op-posizioni locali, Milano, Franco Angeli, 1999.

Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento Modalità di accertamento: Esame orale

STORIA DELL'ARTE MODERNA Modulo I Settore L-ART/02 CFU: 4 Professore Arch. Roberta Martufi

[email protected] Durata: Semestrale, 35h. Titolo del corso: Storia della città moderna Obiettivi formativi: Il corso si propone di studiare la nascita della città moderna, e dei

suoi modelli di trasformazione. Lo studente dovrà acquisire la conoscenza dei fondamentali sistemi urbani nell’Occidente e delle fasi di trasformazione morfologiche dalla città antica alla città moderna. Obiettivo formativo del corso è dunque quello di fornire agli studenti una capacità critica di lettura dei principali elementi che hanno concorso alla formazione della città storica e che possono essere ancora proposti nella progetta-zione della città contemporanea.

Programma del corso

Le lezioni riguarderanno gli elementi fisici e morfologici di cui è co-stituita la città (il tessuto edilizio e le mura cittadine, le strade, le piazze, il palazzo, le case, le attrezzature, le chiese, ecc.) e il loro rapporto con il paesaggio agrario circostante. Saranno dunque esaminati alcuni casi-studio esemplari per meglio comprendere la nascita e la trasformazione della città moderna. 1. La nascita della città antica: dalla Mesopotamia a Roma. 2. La città medioevale. 3. Firenze e il primo umanesimo. 4. La trattatistica in architettura fra XV e XVI sec.. 5. La città ideale e le corti rinascimentali: Urbino, Pienza, Ferra-

ra, Mantova, Roma. 6. Le ville e i giardini nel paesaggio agrario rinascimentale. 7. Le grandi urbanizzazioni europee fra il XVII e il XVIII secolo. 8. La nascita della metropoli ottocentesca.

Il corso affronterà questioni di metodo relative alla «storia urba-na», disciplina autonoma e distinta sia dalla storia dell'architettura che dalla storia dell'urbanistica.

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Testi di riferimento: L. Benevolo, Storia dell'Architettura del Rinascimento, Bari, 1968. D. Calabi , Storia della città. L'Età moderna, Marsilio, Venezia, 2001. Emilio Sereni. La storia del paesaggio agrario, Laterza, Bari, 1999. L. Benevolo, Storia dell'Architettura moderna, Bari, 1978.

Modalità didattiche: Lezioni frontali e seminari di approfondimento Modalità di accertamento: Esame orale e tesina di approfondimento.

TECNICA DELLE COSTRUZIONI Settore ICAR/09 CFU: 5 Professore Luca Landi

[email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Tecnica delle costruzioni Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base di

statica per la comprensione del comportamento strutturale delle costruzioni, e gli strumenti per il dimensionamento e la progetta-zione di elementi strutturali semplici.

Programma del corso 1. Le strutture isostatiche

Il concetto di forza e di momento. Equilibrio di sistemi di for-ze piani. Vincoli e reazioni vincolari. Strutture isostatiche. De-terminazione delle reazioni vincolari. La trave. Il carico ripar-tito.

2. Le caratteristiche di sollecitazione Determinazione delle caratteristiche di sollecitazione nei sistemi piani di travi: lo sforzo normale, il taglio ed il momento flettente. Tracciamento dei diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione. Soluzione di strutture isostatiche.

3. Le strutture reticolari Statica dei sistemi reticolari isostatici. Calcolo degli sforzi nelle aste con il metodo dell’equilibrio dei nodi. Il metodo di Ritter.

4. Stati di tensione nella trave Il concetto di tensione e di deformazione. La legge di elasticità li-neare. Richiami di geometria delle masse: momento statico, bari-centro, momento d’inerzia. La trave prismatica sollecitata alle basi. Sforzo normale. Flessione retta e deviata. Sforzo normale eccentri-co. Flessione retta e taglio. Torsione. Elementi realizzati con mate-riale non resistente a trazione.

5. Verifiche di resistenza Comportamento dei materiali: gli acciai da carpenteria, il cal-cestruzzo. La sicurezza strutturale: il metodo delle tensioni ammissibili. Criteri di resistenza per stati di tensione compo-sti.

6. Il carico di punta La stabilità dell’equilibrio. Il carico critico euleriano. La verifi-ca di stabilità: il metodo omega.

7. Deformabilità delle travi e strutture iperstatiche

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Deformabilità flessionale delle travi. Calcolo delle deforma-zioni per alcuni casi semplici. La verifica di deformabilità. Cenni ai sistemi iperstatici: il metodo della congruenza.

8. La concezione strutturale degli edifici Le azioni sulle costruzioni. Criteri di progettazione di strutture semplici in acciaio ed in calcestruzzo armato. Le attuali normative per il calcolo e la progettazione strutturale.

Testi di riferimento: C. Gavarini, G.C. Beolchini, G. Matteoli, Costruzioni. Hoepli. Milano. Modalità didattiche: Lezioni frontali. Modalità di accertamento: Esame orale.

TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA Settore ICAR/20 (opzionale) CFU 5 Professore: Giovanni Virgilio

TECNICHE DI INGEGNERIA NATURALISTICA Settore ICAR/09 CFU: 3 Professore Adalberto Pandolfi

Durata: 24 h

Titolo del Corso: Tecniche di Ingegneria naturalistica

Obiettivi formativi: Studiare l’ingegneria naturalistica nei concetti generali, obiettivi e funzioni, ambiti di intervento, materiali e tecniche utilizzate, per ac-quisire le conoscenze teoriche necessarie ad affrontare gli aspetti progettuali ed esecutivi nei cantieri di ingegneria naturalistica.

Programma del corso 1.Introduzione:

l’Ingegneria Naturalistica è una disciplina tecnica in grado di concilia-re le esigenze antropiche di intervento sul territorio con quelle natu-ralistico-ecologiche e paesaggistiche di tutela dell'ambien-te.Consente, infatti, il miglior inserimento nell’ambiente di opere ne-cessarie ,realizzando gli obiettive di efficienza funzionale a minori costi L’ingegneria naturalistica rappresenta un valido strumento della cul-tura del recupero ambientale e della mitigazione degli interventi an-tropici per una moderna pianificazione e gestione territoriale 2. Tecniche di intervento. Le “ Linee guida per capitolati speciali per interventi di ingegneria naturalistica e lavori di opere a verde” adottate dal Ministero dell’ Ambiente ( 1997), raggruppano le principali opere di ingegneria na-turalistica in quattro tipologie : -Interventi combinati di consolidamento; Interventi stabilizzanti; In-terventi anti erosione; -Interventi costruttivi particolari Il programma del corso svilupperà le principali tecniche di ingegneria natualistica applicate ai seguenti ambiti di intervento : -le infrastrutture; -gli ecosistemi filtro (impianti di fitodepurazione);

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-il sistema fluviale; i versanti; -coperture a verde

Testi di riferimento: 1995. Opere e tecniche di ingegneria naturalistica e recupero am-bientale. Regione Liguria. Assessorato Edilizia, Energia e Ditesa del Suolo. 1997. Ingegneria Naturalistica. Atti del Convegno di Pesaro, 7 aprile 1995. Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro. 1999. Efficacia e costi degli interventi di ingegneria naturalistica. Atti del Convegno Internazionale Trieste, 25-27 novembre 1999. EF1B, AIPIN. 1998 Atti del convegno “Recupero ambientale nelle aree di cava nel quadro normativo e pianificatorio regionale “Regione Emilia Roma-gna, assessorato Ambiente Bacci M., S. Bardi, A. Dignani 2000. Manuale di metodologie e tecni-che a basso impatto in materia di difesa del suolo. WWF Italia, Re-gione Marche. Carbonari A., M. Mezzanotte, 1996. Tecniche naturalistiche nella si-stemazione del territorio. Provincia Autonoma di Trento; Servizio Ri-pristino e Valorizzazione Ambientale. Dinetti M., 2000. Infrastrutture ecologiche. Il Verde Editoriale. 1993. Manuale Tecnico di Ingegneria Naturalistica. Regione Emilia Romagna Assessorato all'Ambiente e Regione Veneto - Assessorato Agricoltura e Foreste. Schiechtl H.M., R. Stem, 1992. Ingegneria naturalistica - Manuale delle opere in terra. Ed. Castaldi, Feltre (BL). Schiechtl H.M., R. Stem, 1994. Ingegneria Naturalistica. Manuale delle costruzioni idrauliche. Edizioni ARCA. Zeh H., 1993. Tecniche di ingegneria naturalistica. 11 Verde Editoria-le, Varese. SauliG,S.Siben,1993. Tecniche di rinaaturazione e di ingegneria na-turalistica – Esperienze europee. Patron Editore ,Padova

Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento, visite ai cantieri e ad opere compiute

Modalità di accerta-mento: Esame orale

TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA Settore ICAR/12 CFU: 5 Professore Luca Boiardi [email protected] Durata: Semestrale, 40 h. Titolo del corso: Tecnologia dell’Architettura Obiettivi formativi: Il corso di Tecnologia dell’Architettura attribuisce una particolare at-

tenzione allo studio degli strumenti metodologici necessari all’acquisizione della conoscenza di base dell’organismo edilizio, non-chè finalizzato ad affrontare alcuni temi sperimentali correlati al co n-trollo ambientale e alla progettazione ecosostenibile.

Il corso si propone di mettere in evidenza i rapporti che intercorrono tra la tecnologia ed il progetto, sia in relazione ad aspetti metodologici di carattere generale, sia per quanto riguarda la conoscenza degli strumenti e delle te cniche.

In particolare è evidenziato il ruolo della tecnologia nel processo di

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progettazione e di formazione dell’architettura, anche alla luce degli obiettivi del progetto ecosostenibile già evidenziati in premessa e in ri-ferimento ai sistemi costruttivi fondamentali individuati nello studio dell’organismo edilizio.

Vengono pertanto affrontati i rapporti che intercorrono fra sistema ambientale e sistema tecnologico, e nonché gli aspetti prestazionali di particolari elementi di fabbrica, ce rcando di fornire metodi di analisi e strumenti operativi per il controllo delle scelte progettuali operate.

Programma del corso Premessa: Per quanto riguarda la comprensione dei fenomeni di trasformazione

dell’ambiente costruito alle diverse scale, anche in relazione agli aspet-ti di riqualificazione, recupero e conservazione dei singoli contesti ur-bani, assume particolare rilevanza lo studio del processo tipologico e dei cara tteri costruttivi degli edifici, con particolare riferimento all’analisi critica delle tecniche storiche.

Sarà approfondito durante lo svolgimento del corso il concetto di orga-nismo edilizio, inteso come sistema, attrave rso la scomposizione in sottosistemi, nonché lo studio delle caratteristiche tecniche e funziona-li degli elementi e dei sistemi costruttivi in relazione al rapporto tra e-sigenze, requisiti e prestazioni.

Saranno inoltre affrontati i tratti salienti del processo edilizio, visto come metodo di svolgimento e organizzazione delle attività necessarie alla realizzazione dell’opera edilizia, attraverso l’analisi delle fasi di progettazione, attività costruttiva e gestione.

Per quanto concerne gli aspetti della qualità edilizia, sarà trattato il tema della qualità dell’abitare intesa oggi attraverso una visione eco-sostenibile e integrale dell’architettura che propone un’innovazione nei rapporti con l’ambiente, sfruttandone le potenzialità intrinseche, anche in riferimento alla gestione delle risorse ambientali e all’atteggiamento progettuale.

La scelta di sottolineare gli aspetti legati alla ecosostenibilità nasce dalla consapevolezza che l’ambiente antropizzato contemporaneo vie-ne troppo spesso realizzato alterando i cicli delle risorse naturali e causando squilibri ambientali che rendono sempre più fragili le intera-zioni con i sistemi ambientali. Il progetto ecosostenibile, anche in rife-rimento all’ambito delle tecnologie costruttive, richiede quindi un ap-proccio che riconosca la complessità del processo di progettazione stesso, allo scopo di raggiungere i due obiettivi generali complementa-ri che lo caratterizzano: la salvaguardia dell’ambiente e l’uso razionale delle risorse e delle potenzialità offerte dal sito, in relazione agli obie t-tivi di benessere, di risparmio energetico e di valorizzazione delle ri-sorse ambientali. In particolare, per quanto riguarda la progettazione a scala architettonica, saranno approfonditi gli aspetti specifici relativi alla fisica e alla bioclimatica degli edifici.

Aspetti generali Viene proposto un metodo progettuale che permetta di governare la

complessità del processo di progettazione, dalla metaprogettazione a l-la progettazione esecutiva nei suoi diversi aspetti tecnologici, funzio-nali-spaziali, economici e nell’ambito dell’approccio ecosostenibile che richiede un intervento coerente e coordinato alle diverse scale edilizie e che deve coinvolgere in maniera multidisciplinare specialisti di diver-si settori: il metodo proposto per la definizione degli obiettivi di pro-getto ecosostenibile propone come prima fase indispensabile l’analisi del sito, ovvero la lettura analitica dei fattori ambientali e dei fattori climatici caratteristici del sito e, in seguito, la definizione degli obiettivi

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e il controllo e la verifica degli obiettivi raggiunti. Approfondimenti Per quanto riguarda le relazioni fra sistema ambientale e sistema te c-

nologico, sotto il profilo degli aspetti sperimentali citati in premessa, sono approfonditi gli aspetti relativi agli strumenti e tecnologie per il controllo del clima igrotermico e della luce naturale nel progetto di a r-chitettura. Vengono forniti approfondimenti specifici in relazione a: il sistema edificio-impianto per il controllo energetico, orientazione e forma del costruito in relazione all’ “impatto sole-aria”; aspetti tecno-logici: i sistemi solari passivi e attivi, le strategie per la ventilazione naturale e il raffrescamento passivo, le schermature solari in relazione agli aspetti te rmici e luminosi, le tecnologie per il trasporto della luce naturale.

Esercitazioni: Le esercitazioni consisteranno nell’applicazione dei temi relativi ai si-

stemi costruttivi studiati durante le lezioni e verteranno sulla progetta-zione di elementi di fabbrica di un caso di studio preso in esame, con particolare riferimento ai principali sistemi costruttivi utilizzati nella re-alizzazione delle fondazioni, delle strutture portanti e portate in eleva-zione, dei solai e delle coperture.

Testi di riferimento: AAVV, Dizionario degli elementi costruttivi, Utet, Torino, 2001 AAVV, Manuale di progettazione edilizia (6 volumi), Hoepli, Milano G. Caniggia, G.L. Maffei, La lettura dell’edilizia di base, Marsilio ed.,

Venezia, 1987 Mauro Attura, Paolo Bevitori, Giuliano Bressa, Stefano R. de Donato,

Enrico Micelli, Angelo Mingozzi, Guida alla casa ecologica, Maggioli edi-tore, 2003

Mingozzi, Angelo, Un quartiere ecosostenibile a Pieve di Cento, “L’architettura natura le”, Anno IV, n. 11-12, aprile/settembre 2001, Edicom ed., Monfalcone, 2001, pp. 28-37.

Modalità didattiche: Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni Modalità di accertamento: Esame orale

TOPOGRAFIA Settore ICAR/06 CFU: 5 Professore: Laura Baratin [email protected] Durata: Semestrale, 40h Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire le basi teoriche e pratiche della di-sciplina, per l’apprendimento delle principali tecniche di rileva-mento topografico e di trattamento dei dati e per l’utilizzo dei principali strumenti.

Programma del corso

1. Elementi di Geodesia Geoide, sferoide ed ellissoide terrestre. Dimensioni dell’ellissoide, coordinate curvilinee, raggi principali di curvatura dell’ellissoide. Ellissoide internazionale. Sfera locale. Campo ge-odetico e campo topografico. Trasformazione di coordinate: el-lissoidiche, geocentriche, cartesiane, cartesiane locali. Coordina-te d’altezza

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2. Nozioni generali di statistica e di calcolo delle probabi-lità e il trattamento delle osservazioni Concetti fondamentali sulle variabili statistiche a una e più di-mensioni. Momenti e loro significato. Indici di correlazione. Va-riabili casuali. I minimi quadrati: equazioni alle osservazioni. Mi-sura della correlazione. Ellissi d’errore. Le trasformazioni lineari. 3. Strumenti e metodi di misure Strumenti e metodi per la misura degli angoli azimutali e zenita-li. Metodologie e strumenti per la misura delle distanze. Metodo-logie e strumenti per la misura dei dislivelli. Rettifiche strumen-tali e influenza degli errori strumentali residui. Precisione dei di-versi metodi e loro campi di applicazione. Strumenti e metodi per il posizionamento dei punti via satellitare. 4. Il rilievo topografico Reti trigonometriche. Reti nazionali altimetriche – planimetriche – GPS. – Procedura del rilievo: dal generale al particolare. – Re-ti. – Inquadramento, appoggio e dettaglio. Rilievo planimetrico. Riduzione delle misure alla superficie di ri-ferimento. – Schemi elementari di rilievo: intersezioni (in avanti, laterali, all’indietro), polari (irradiamento), rami di poligonale. – Poligonali vincolate e chiuse. – Rilievo di dettaglio. Rilievo altimetrico. Tipi di quote e superfici di riferimento. – Li-vellazione trigonometrica: schema, strumentazione necessaria, reciproca, da un estremo. – Rifrazione. – Precisioni raggiungibili. – Livellazione geometrica: schema, strumentazione necessaria. – Linea di livellazione: preparazione, esecuzione e controllo. – Precisioni raggiungibili nella livellazione geometrica di precisione. – Misura di dislivello ellissoidico tramite GPS e ondulazione. Rilievo GPS. Preparazione e pianificazione. – Sessioni e basi in-dipendenti. – Compensazioni delle basi. – Trasformazione nel si-stema nazionale.

Testi di riferimento • G. BEZOARI, A. SELVI NI, “Manuale di topografia moderna”, Cit-

tàStudi Ed izioni, Milano 1996 • Dispense fornite dal docente su alcuni argomenti specifici.

Modalità didattiche Il corso è articolato in una serie di lezioni frontali riguardanti l’inquadramento della disciplina. Si prevedono, ad integrazione delle lezioni, delle esercitazioni strumentali, numeriche ed appli-cative per l’approfondimento pratico di alcuni temi sviluppati lungo il corso attraverso l’organizzazione di gruppi di lavoro. Alcune lezioni monografiche in forma seminariale forniranno agli studenti un ulteriore approfondimento e aggiornamento relativo ai temi trattati nelle lezioni teoriche con l’aiuto di esempi appli-cativi.

Modalità di accertamento L’esame consiste in test scritti nel corso dell’Anno Accademico e in una prova orale articolata in un colloquio e nell’esposizione e valutazione degli elaborati prodotti nell’ambito delle esercitazioni (tesina di approfondimento individuale e/o di gruppo).

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Programmi di Insegnamento

del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali

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CHIMICA DELL’INQUINAMENTO Settore CHIM/12 Chimica dell’ambiente e dei beni culturali CFU: 4 Professore: Filippo Mangani [email protected] Durata: semestrale, 32 h. Titolo del corso: Chimica dell’inquinamento Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire agli studenti le basi teoriche della chimica dell’ inquinamento con particolare riguardo all’origine, alla natura, alle reazioni, al trasporto ed agli effetti degli inquinanti organici ed inorganici presenti nei comparti ambien-tali, facendo riferimento a casi di studio interessanti. Programma del corso Introduzione: definizione di inquinamento, inquinamento dell’aria dell’acqua e del suolo, pressione della popolazione, richiesta di energia. Trasporto e Comportamento degli inquinanti nell’ambiente: fonti di inquinanti, gli in-quinanti, trasporto, processi biochimici nell’acqua, il comportamento degli inquinanti nel suo-lo. Gli inquinanti inorganici: ossidi di carbonio, azoto e zolfo, metalli pesanti ed altri inquinan-ti inorganici. Inquinanti organici: solventi organici, organoclorurati(pesticidi,PCB, diossine), altri pestici-di, idrocarburi polinucleari aromatici(IPA), composti odorigeni. I particolati nell’inquinamento dell’aria: natura, fonti ed effetti. Inquinamento Indoor: composti organici volatili, ossidi gassosi, metalli pesanti. Testi di riferimento: Baird, “Chimica Ambientale”. Zanichelli B.J. Alloway and D.C. Ayres, “Chemical Principles of Environmental Pollution” Blackie Academic & Professional Modalità didattiche: Lezione frontale Modalità di accertamento: Esame orale

CHIMICA PER L’AMBIENTE Settore CHIM/12 chimica dell’ambiente e dei beni culturali CFU: 7 Professore Nunzio Penna

[email protected] Durata: Annuale,56 h. Titolo del corso: chimica per l’ambiente Obiettivi formativi: Introduzione alla chimica ambientale rivolta in maniera principale

alla oceanografia chimica con accenni anche alle acque superficiali interne.

Programma del corso Parte generale: cenni storici ,oceanografia descrittiva, cir-colazione e masse d’acqua negli oceani Cenni di limnologia e stato dei fiumi Struttura dell’acqua, interazioni ioniche Temperatura, distribuzione in superficie ed in profondità, eviden-ziazione dei termoclini Proprietà chimico fisica delle acque di mare

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Salinità: distribuzione della salinità formazione degli aloclini com-posizione delle acque di mare, costituenti principali e minori, pro-prietà conservative, metodi per la determ inazione della salinità Densità e pressione negli oceani. Nutrienti: ciclo del fosforo nei comparti ambientali, biogeociclo a c-quatico, distribuzione nelle acque marine e lacustri, profili concen-trazione/profondità , determinazioni analitiche. Ciclo dell’azoto: l’azoto nei comparti ambientali, nel suolo e nelle acque, profili concentrazione/profondità, determinazioni analitiche. Ciclo del silicio: silicio in forma disciolta e particellata, distribuzione nelle acque, reazioni con gli organismi marini, determinazioni ana-litiche. Produttività primaria: produzione di fitoplancton, descrizione dei fenomeni eutrofici, fattori che determinano i fenomeni eutrofici e loro principali conseguenze, parametri di controllo. Gas disciolti: ossigeno e gas minori, comportamento e distribuzio-ne nelle acque, scambi aria-acqua, aspetti strutturali della solubil i-tà dei gas. Costituenti minori e presenti in tracce nelle acque di mare: com-portamento e distribuzione negli oceani, tempi di residenza, rea-zioni chimiche e biologiche. Sistema dei carbonati, :anidride carbonica, equilibrio e distribuzio-ne dei carbonati controllo del pH nelle a cque di mare Composti organici nelle acque di mare: forme in cui si trova la so-stanza organica, disciolta o particellata. Classificazione dei princi-pali costituenti: carboidrati, proteine, lip idi,idocarburi. Comporta-mento e descrizione dei macroaggregati, neve marina e comparsa delle mucillagini in Adriatico, modalità di formazione e dispersione, descrizione di alcune determinazioni . Sistemi di monitoraggio in acque costiere e fiumi : parametri di controllo. Determinazioni in mare di alcuni parametri chimico fisici: tempera-tura, ossigeno disciolto, salinità, pH.

Esercitazioni in laboratorio. Testi di riferimento: Millero F.J. Chemical Oceanography, 2 Ed. CRC press (1996)

Riley I.P., Skirrow G. Chemical Oceanography vol.le2. Ed Acca-demic Press. APHA, AWWA.WEF. Standards Method for Ezamination of Water and wasterwater. 19^Ed. (1995) Stumm W., Morgan J. Acquatic Chemistry. S. Willey Libes S.M. An introduction to Marine Biogeochemistry. Jonhn Wile y and Sons, Inc. (1992)

Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni di laboratorio Modalità di accertamento: Esame orale

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ECOLOGIA DEI SISTEMI COMPLESSI Settore BIO/07 CFU: 4 + 3 Professore: Almo Farina [email protected] Durata: 56 ore Titolo del corso: Ecologia della complessità Obiettivi formativi:

analizzare i processi che sono alla base della complessità am-bientale attraverso la presentazione dei fondamenti teorici e lo studio dei fenomeni emergenti

Programma del corso: Concetti introduttivi. Basi epistemologiche del pensiero sistemico. Teoria generale dei sistemi, teoria dell’informazione, ascenden-za e teoria autopoietica. Definizione di complessità e rapporto tra energia ed informazio-ne. Definizione di fenomeno emergente e meccanismi della comples-sità. Sistemi non lineari, sistemi caotici, sistemi critici, sistemi fra t-tali e reti: loro genesi e dinamiche. Teoria gerarchica e dinamiche intra ed intersistemiche. Elementi di macroecologia. Elementi di biosemiotica e codici ecologici. La complessità attraverso l’ipotesi dell’incertezza, dell’effetto in-ter-dominio e della connettività. La complessità negli individui, nelle popolazioni, nelle comunità e negli ecosistemi. La complessità nei paesaggi e teoria dell’ ontogenesi dei pae-saggi. Sistemi complessi ed i fenomeni della globalizzazione. Elementi di modellistica dei sistemi complessi. Elementi di valutazione e di gestione dei sistemi complessi. Rapporto tra sistemi sociali, sistemi economici e dinamiche eco-logiche. Le oscillazioni climatiche, invasioni biologiche e pandemie come esempio di sistemi complessi.

Testi di riferimento: Farina A.: Ecologia della complessità – Dispensa fornita dal do-cente Testi ad integrazione della dispensa: Allen, T.F.H. & Starr, T.B. 1982 - Hierarchy. Perspectives for ecological complexity. The University of Chicago Press, Chicago. Allen, T.F.H. & Hoekstra, T.W. 1992 - Toward a unified ecology. Columbia University Press, New York. Barbieri. M. 2003 - The organic codes. An introduction to se-mantic biology. Cambridge University Press, Cambridge. Bertuglia, C.S. & Staricco, L. 2000 - Complessità, autoorganiz-zazione, città- Franco Angeli, Milano. Bossomaier, R.J. & Green, D.G. (eds.) 2000 - Complex systems. Cambridge University Press, Cambridge. Cilliers, P. 1998 - Complexity & postmodernism. Understanding complex systems. Routledge, London.

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Cushing, J.M., Costantino, R.F., Dennis, B., Desharnais, R.A., Henson, S.M. 2003 - Chaos in ecology. Experimental nonlinear dynamics. Academic Press, San Diego, USA. Gandolfi, A. 1999 - Formicai, imperi, cervelli. Introduzione alla scienza della complessità. Bollati Boringhieri, Torino. Gleick, J. 1988 - Chaos: Making a new science. Viking Penguin Inc., New York. Laszlo, E. 1996 - The systems vision of the world. A holistic vi-siom for our time. Hampton Pres, Inc., Cresskill, NJ. Levin, S. 1999 - Fragile dominion. Complexity and the com-mons.Perseus Books, Reading, Massachusetts. Lewin. R. 1992 - Complexity. Life at the edge of chaos. Chicago Univerrsity Press, Chicago. Maturana, H.R. & Varela, F.J. 1980 - Autopoiesis and cognition. The realization of the living. Reidel Publishing Company, Dordrecht, Holland. Maurer, B.A. 1999 - Untangling ecological complexity. The mac-roscopic perspective. The University of Chicago Press, Chicago. Merry, U. 1995 - Coping with uncertainty. Insights from the new sciences of chaos, self-orgnazation, and complexity. Praeger, Westport, Connecticut. Morowitz, H.J. 2002 - The emergence of everything. How the world became complex. Oxford University Press, Oxford. O’Neill, R.V., DeAngelis, D.L:, Waide, J.B., Allen, T.F.H. 1986 - A hierarchical concept of ecosystems. Princeton University Press, Princeton, NJ. Rifkin, J. 1981 - Entropy: A new world view. Bantam Book, New York. Shannon, C.E. & Weaver, W. 1949 - The mathematical theory of communication. University of Illinois Press, Urbana and Chicago. Stonier, T., 1990. Information and the internal structure of the universe. An exploration into information physics. Springer-Verlag, Berlin. Taylor, M.C. 2001 - The moment of complexity. Emerging net-work culture. The University of Chicago Press, Chicago.

Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame orale ECONOMIA PER L’AMBIENTE Settore SECS-P/06

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CFU 8 Professore Rosalba Rombaldoni

e-mail: [email protected] Durata Annuale, 64 h.

Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti gli elementi essenziali del calcolo economico, enfatizzando la natura del processo deci-sionale dei metodi di valutazione economica. In questo quadro concettuale viene proposta un’ampia presentazione dell’analisi costi-benefici tradizionale e delle tecniche più recenti che ne rap-presentano la logica evoluzione.

Programma 1. Introduzione a concetti generali 1.1 Piani, programmi e progetti 1.2 Valore e calcolo economico 1.3 Valutazione economica e trasparenza delle decisioni pubbliche 1.4 Analisi finanziaria, economica e sociale 2. Le decisioni pubbliche: 2.1 La struttura dei processi decisionali 2.2 La misurazione del benessere degli individui e dell’utilità 2.3 Valutazione economica e decision analysis 3. Il valore economico di una risorsa 3.1 La valutazione di benefici e costi 3.2 Utilità e preferenze prezzi finanziari, economici e prezzi om-bra 3.3 I confini del progetto 3.4 Surplus del consumatore e del produttore 3.5 Valutazione delle politiche pubbliche 3.6 Il concetto di second best 4. L’analisi finanziaria per la determ inazione del valore di un progetto 4.1 Tasso di sconto e scelte intertemporali 4.2 Cash flow e valore attuale di un progetto 4.3 Aspetti specifici del progetto: orizzonte temporale, distribu-zione dei benefici e costi nel tempo, inflazione 4.4 Altri criteri di scelta: differenza o rapporto tra costi e benefici 4.5 Van e Tri 5. Aspetti distributivi dell’analisi dei progetti 5.1 Utilità ed equità 5.2 Il principio di compensazione 5.3 Pesi distributivi e funzioni del benessere sociale 6. La valutazione dei beni ambientali 6.1 Componenti del valore economico 6.2 Metodi per la valutazione monetaria dei beni ambientali 6.3 Beni ambientali e teoria della domanda 7. Il metodo della valutazione contingente 7.1 Aspetti operativi 7.2 Errori sistematici e capacità predittive 7.3 Validità e stabilità degli studi di valutazione contingente 7.4 Outliers e risposte di protesta 7.5 Un caso di studio 8. Come valutare la vita umana e l’ambiente 8.1 Il valore del rischio fisico 8.2 Prospettive e soluzioni possibili alla valutazione 8.3 Il principio della disponibilità a pagare e della capacità di pa-gare

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8.4 L’approccio economico alle risorse naturalistiche 9. Rischio ed incertezza 9.1 Come viene percepito il rischio 9.2 L’analisi dell’incertezza 9.3 Teoria dell’utilità attesa 9.4 Un progetto rischioso: ridefinizione del VAN e del tasso di sconto 9.5 La teoria di von Neumann-Morgenstern

Testi consigliati F. Nuti, La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giap-pichelli, Torino capp. 1,2,3,4,5,6,8,9,10. Letture suggerite per approfondimento di alcune parti del pro-gramma: G. Gios, Notaro S., La valutazione economica dei beni ambientali, Cedam, Padova, 2001. G. Casoni, P. Polidori, Economia dell’ambiente e metodi di valuta-zione, Carocci, 2002.

Modalità didattiche

Lezione frontale.

Modalità di accertamento

Esame scritto e orale.

FISICA DELL’INQUINAMENTO Settore FIS/06 Fisica per il sistema terra e per il mezzo circumterrestre CFU: 4 Professore Umberto Giostra

[email protected] Durata: semestrale, 32 ore Titolo del corso: Fisica dell’inquinamento Obiettivi formativi: Partendo dalle basi della Fisica Generale e della Fisica

dell’Ambiente, il corso si prefigge di fornire una specializzazione sui processi fisici che conducono a fenomeni di inquinamento.

Programma del corso Inquinamento atmosferico. Dinamica della dispersione. Modelli di dispersione.

Inquinamento urbano. Le caratteristiche dello strato l imite urbano. Scambi canopy-atmosfera. Processi di deposizione. Aerosol e dinamica di popolazioni. Particolato fine: produzione, dispersione e deposizione. Inquinamento in area costiera.

Testi di riferimento: Dispense del docente Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: Esame scritto e orale

INFORMATICA PER L’AMBIENTE Settore INF/01 CFU: 4 Professore: Giuliano Gallerini [email protected] Durata: semestrale. Titolo del corso: Informatica per l’ambiente

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Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire la conoscenza teorica, pratica ed appli-cativa degli strumenti informatici di elaborazione e di analisi dei dati, essenziali nella gestione dei dati ambientali e territoriali: Database, Geostatistica e G.I.S.

Programma del corso Parte teorica Il dato territoriale: tecniche di elaborazione e di implementazione. I fogli di calcolo, i database, i G.I.S. Teoria dei GIS: GIS Vettoriali e GIS Raster. Acquisizione e rilevamento, informatizzazione, georeferenziazione ed analisi dei dati. Elaborazioni geostatistiche 2D e 3D. Progettazione dei report di sintesi: Grafici, Mappe tematiche, Mappe animate. Parte pratica Esercitazioni con Microsoft access e Arcview

Testi di riferimento: Appunti e dispense dalle lezioni. Giovanni Biallo “Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici” Edi-zione MondoGIS Michael N. DeMers - “Fundamental of Geographic Information Sys-tems” John Wiley & Sons Inc. Mcharg I. – “Design with nature” Doubleday & Co. Inc.; Tradotto in italiano “Progettare con la natura” Franco Muzzio editore.

Modalità didattiche: Lezione frontale. Lezione pratica con l’uso del PC.

Modalità di accerta-mento:

Esame orale. E’ prevista la stesura di un elaborato finale (tesina) al termine del corso da parte di ogni singolo studente.

MATEMATICA PER L’AMBIENTE Settore MAT/06 CFU: 4 Professore: Renzo Lupini [email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire gli elementi di base dell’analisi spet-

trale di serie temporali in tempo continuo e discreto. Programma del corso

Algebra complessa. Elementi di geometria dello spazio complesso n-dimensionale. Proiezioni ortogonali e problemi ai minimi quadra-ti. Successioni ortonormali trigonometriche e serie di Fourier. Teo-rema di Parseval e spettro di potenza. Convoluzione, auto e cross-correlazione.

Testi di riferimento: M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa : Matematica (2000) Zanichelli. Modalità didattiche: Lezioni frontali Modalità di accertamento: L’esame consiste in una prova scritta ed una prova orale

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RILEVAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO CON ELEMENTI DI IDROGEOLOGIA Settore GEO/02/04/05 CFU: 8 (in totale con gli altri moduli) Professore: Mauro De Donatis [email protected] Durata: annuale. Titolo del corso: Rilevamento Geologico e Geomorfologico con elementi di Idrogeologia Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire le basi per il rilevamento e l’elaborazione della cartografia geologica e geomorfologica. Un modulo specifico fornira’ gli elementi essenziali per le applicazio- ni di id rogeologia. Programma del corso

Lezioni frontali Introduzione: concetti generali di rilevamento. Riconoscimento macroscopico dei princiupali litotipi sedimentari. La Successione Umbro-Marchigiana e sua evoluzione tettonica. Stratigrafia fis i-ca. Litostratig rafia, Biostratigrafia e Cronostratigrafia. Gli am-bienti e i processi sedimentari. Geomorfologia e sedimentologia degli ambienti fluviali, costieri, carsici, periglaciali e glaciali. Tecniche di rilevamento geologico. Elementi di Idrogeologia. Parte di terreno Tecniche di rilevamento geologico e geomorfologico di un’area definita. Il quaderno di campagna e gli strumenti per il rileva-mento sul terreno.

Testi di riferimento: Appunti e dispense dalle lezioni Bosellini, Mutti e Ricci Lucchi. Rocce e Successioni Sedimentarie. UTET Castiglioni. Geomorfologia. UTET Cremonini. Rilevamento Geologico. Pitagora Editrice

Modalità didattiche: Oltre alle lezioni frontali sono previste un certo numero di uscite sul terreno guidate dal docente e uscite di rilevamento gestite a gruppi di studenti.

Modalità di accertamento: Esame orale. E’ prevista la stesura di un elaborato finale (tesina) al termine del corso da parte di ogni singolo studente.

RISCHI CHIMICI Settore CHIM/12 - Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali CFU: 4 Professore Michela Maione

[email protected] Durata: Semestrale, 32 h. Titolo del corso: Rischi Chimici Obiettivi formativi: Il corso si propone di fornire una conoscenza delle specie chimiche

inorganiche e organiche presenti nell’ambiente e dei loro effetti sugli organismi viventi e sulle risorse naturali sensibili.

Programma del corso Origine, natura ed effetti dei principali metalli pesanti: Cadmio, cromo, rame, piombo, mercurio, argento, stagno e zinco

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Origine, natura ed effetti dei principali composti organici: Acrole i-na, Pesticidi, Erbicidi, Diossine, Furani, PCB, IPA, Pentaclorofenolo

Criteri legislativi per la protezione della salute umana e delle risor-se naturali sensibili.

Testi di riferimento: Martel and Cassidy, Chemical Risk Analysis, Taylor & Francis

Group; 2000. Dispense che verranno distribuite durante le lezioni Modalità didattiche: Lezioni frontali ed esercitazioni scritte di verifica Modalità di accertamento: Esame orale

TELERILEVAMENTO Settore GEO/04 CFU: 4 Professore Olivia Nesci [email protected] Durata: semestrale Titolo del corso: Telerilevamento Geologico e Fotointerpretazione Obiettivi formativi:

Acquisire esperienza nell’interpretazione e riconoscimento delle differenti lito logie, di strutture geologiche e geomorfologiche sulle foto aeree. Capacità di affrontare un qualsiasi problema di rilevamento fotogeologico e fotogeomorfologico. Essere in grado di elaborare una cartografia tematica su foto aerea. Uso delle immagini da satellite sulla cartografia geologica regionale.

Programma: Questo corso si divide in diverse sessioni. Le prime lezioni sa-ranno dedicate all’uso dello stereoscopio e al riconoscimento del-le strutture geologiche e geomorfologiche sulle foto aeree. Suc-cessivamente si passerà alla parte più operativa coinvolgento lo studente al rilevamento fotogeologico e fotogeomorfologico ope-rando direttamente sullo stereoscopio. Saranno affrontati pro-blemi geologici e geomorfologici più o meno complessi su varie foto aeree di tipo e scala diverse arrivando all’interpretazione dei processi naturali e antropici del paesaggio. Sulle immagini da satellite (Landsat e Radar) dopo la spiegazione sulle metodologie di acquisizione delle immagini, sarà operata l’analisi di immagine (tono, tessitura, pattern, shape) per il riconoscimento delle strutture geologiche e geomorfologiche regionali.

Testi di riferimento: Amadesi, Fotointerpretazione e aerofotogrammetria, Ed.Pitagora, Bologna. Drury S.A. Image Interpretation in Geology. Chapman & Hall.

Modalità didattiche: Lezioni frontali e esercitazioni allo stereoscopio Modalità di accertamento:

Sarà richiesto un progetto individuale di cartografia che sarà coadiuvato dalla docente con relazione finale e presentazione orale a fine corso. Colloquio orale

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INDICE Contatti pag. 2

Corsi attivati pag. 3

Ordinamento dei Corsi di Laurea in:

Scienze Ambientali pag. 4

Valutazione e Controllo Ambientale pag. 10

Tecnico del Territorio pag. 16

Ordinamento del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali pag. 22

Norme generali pag. 27

Altre attività pag. 30

Altre indicazioni pag. 31

Programmi di insegnamento:

Corso di Laurea in Scienze Ambientali pag. 35

Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale pag. 75

Corso di Laurea in Tecnico del Territorio pag. 89

Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali pag. 115