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VADEMECUMdello Studente della Facoltà di Lettere e Filosofia

ANNO ACCADEMICO 2003/2004

Cognome e nome

Indirizzo

Facoltà

Corso di Laurea

Matricola

Anno di iscrizione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIAFACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

GUIDADELLO

STUDENTE

Anno Accademico 2003-2004

La guida dello studente è stata curata da:Maria IntrieriFrancesco Iusi

Gianfranco Natalizio

Per la consultazione della Guida in INTERNET:

http://lettere.unical.itoppure

http://www.csdim.unical.itoppure

http://www.unical.it

INDICE

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ p. 9

Dipartimenti 9Corsi di laurea e di Diploma (vecchio ordinamento) 11La riforma universitaria 11Docenti 17Professori ordinari e straordinari 17Professori associati 18Ricercatori 20Personale tecnico-amministrativo 21Calendario delle attività accademiche 23

CORSI DI LAUREA

D.A.M.S 27Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza 41Filosofia e Scienze Umane 51Lettere 63Lingue e Culture Moderne 97Mediazione Linguistica 133Scienze della Formazione Primaria 141Scienze dell’educazione 155Scienze Turistiche 165Storia 183Storia e conservazione del patrimonio artistico,archeologico e musicale 199

CENTRI, LABORATORI, SERVIZI

Centri interdipartimentali 227Centri di ricerca e servizi 227Centro Servizi Didattici, Informatici e Multimediali 227Centro Elaborazione Dati Linguistici (C.E.D.L.) 227Laboratorio di Cartografia Storica 229Laboratorio Informatico di Analisi Filosofica del Linguaggio 229Laboratorio di Fonetica 229

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Laboratorio di Documentazione p. 229Laboratorio Linguistico di Ateneo 230Servizio di Counselling Psicologico 230La Biblioteca (B.A.U.) 230

PROGRAMMI DEI CORSI 233

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIAFACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA

Preside: Prof. Franco CrispiniEdificio Segreteria Studenti - Arcavacata di Rende

Funzionario amministrativo Irene BilottaTel. 0984/838217, 493890, 493882, fax 493892

ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ

La Facoltà è la struttura primaria di organizzazione e di coordinamentodelle attività didattiche, si articola in Corsi di Laurea.

I Corsi di Laurea sono strutture che si occupano di tutti gli aspetti connessialla didattica ed alla organizzazione dei corsi di studio attivati dalla Facoltà.

I Dipartimenti di Archeologia e storia delle arti, Filologia, Filosofia, Lin-guistica, Scienze dell’educazione e Storia sono individuati come aree distintedi ricerca scientifica. Nei Dipartimenti si impartiscono gli insegnamenti neces-sari per conseguire le lauree conferite dalla Facoltà secondo le distinzioni inCorsi di Laurea.

Alla Facoltà fanno capo la Biblioteca di Area Umanistica, e i Centri di Ser-vizio e Centri Interdipartimentali creati per fornire assistenza e sviluppare ri-cerche su specifiche tematiche:

Centro Servizi Didattici Informatici e Multimediali;Centro di Documentazione demo-etno-antropologica;Centro Interdipartimentale di Scienze Religiose;Centro Interdipartimentale di Archivistica e Documentazione;Centro Interdipartimentale della Comunicazione.Il Preside presiede il Consiglio di Facoltà e vigila su tutte le attività didatti-

che che fanno capo alla Facoltà.

DIPARTIMENTI

Il Dipartimento è la struttura organizzativa cui fanno riferimento uno o piùsettori di ricerca, culturalmente affini o omogenei per scopi o per metodo. Essopromuove e coordina le attività di ricerca nel rispetto dell’autonomia di cia-scun Professore e Ricercatore.

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Organizzazione della Facoltà

Ogni Dipartimento è retto da un Direttore, affiancato da un Vice Direttoree coadiuvato da una Giunta e dal Consiglio di Dipartimento. Il Regolamento diDipartimento, che si affianca alle norme generali e di Ateneo, disciplina le atti-vità di ricerca e l’iscrizione degli studenti.

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Organizzazione della Facoltà

ARCHEOLOGIA E STORIADELLE ARTI

Direttore: prof. G. Roma Cubo 12tel. 0984/494315, 494316,fax 0984/494313

FILOLOGIADirettore: prof. N. MerolaCubo 28b (piano ponte)tel. 0984/494518,fax 0984/494532

FILOSOFIADirettore: prof. D. GambararaCubo 18ctel. 0984/494346,494341,fax 0984/494349

LINGUISTICADirettore: prof. R. GuarasciCubo 20tel. 0984/494385,fax 0984/494383

SCIENZE DELL’EDUCAZIONEDirettore: prof. G. SpadaforaCubo 18btel. 0984/831106,831102,fax 0984/831122

STORIADirettore: prof. F. BurgarellaCubo 28ctel. 0984/494475

D I PA R T I M E N T I

CORSI DI LAUREA E DI DIPLOMA(VECCHIO ORDINAMENTO)

I Consigli di Corso di Laurea e di Diploma coordinano le attività didat-tiche previste per il conseguimento della rispettiva laurea o diploma. In talsenso: definiscono i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentaliobbligatori e la distribuzione delle discipline per gli anni di corso; nomina-no le commissioni di consulenza per i piani di studio e rendono noto un ap-posito calendario degli incontri; definiscono le forme di tutorato; si espri-mono circa il riconoscimento degli insegnamenti seguiti in altri corsi diLaurea e in altre Università e deliberano in merito a richieste individuali diinserimento, sostituzione e integrazione di insegnamenti all’interno degliindirizzi previsti.

La durata di ciascuno dei Corsi di Laurea è di quattro anni. Gli esami diprofitto necessari per il conseguimento della laurea sono ripartiti negli anni dicorso nel modo indicato in parentesi:

C.d.L. in Conservazione dei Beni culturali 24 (6-6-7-5)C.d.L. in D.A.M.S. 21 (6-5-6-4)C.d.L. in Filosofia 19 (6-6-4-3)C.d.L. in Lettere 21 (6-6-6-3)C.d.L. in Lingue e Letterature straniere 19 (5-4-6-4)C.d.L. in Scienze della Formazione primaria 21 (moduli did.)C.d.L. in Storia 22 (6-6-6-4)

LA RIFORMA UNIVERSITARIA

La riforma universitaria cambia il sistema italiano degli studi universitari,secondo un modello concordato con gli altri paesi dell’Unione Europea.Gli obiettivi della riforma sono:• abbreviare i tempi di conseguimento del titolo di studio e ridurre il numero

degli abbandoni; • coniugare una preparazione metodologico-culturale, da sempre prerogati-

va della didattica universitaria, con una formazione professionalizzante; • creare un sistema di studi articolato su due livelli di laurea secondo la for-

mula cosiddetta del “3+2”; • facilitare la mobilità degli studenti a livello nazionale e internazionale at-

traverso l’introduzione del sistema dei crediti.

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Organizzazione della Facoltà

Titoli e Corsi di studio.

Le Università rilasciano i seguenti titoli:

Laurea (titolo di studio di I livello) di durata triennale che dovrà assicurare al-lo studente “un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generalinonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali”;

Laurea Specialistica: (titolo di studio di II livello) di durata biennale, a cui siaccede dopo il conseguimento della laurea di I livello e che dovrà assicurare al-lo studente “una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di ele-vata qualificazione in ambiti specifici”.

Le Università rilasciano, inoltre:

Master universitario, cui si accede dopo il conseguimento della laurea di I li-vello (Master di I livello) e/o dopo il conseguimento della Laurea specialistica(Master di II livello). I Master sono corsi di perfezionamento scientifico e di al-ta formazione, della durata di 10-16 mesi (60 crediti).

Diploma di specializzazione, cui si accede dopo la laurea o dopo la laurea spe-cialistica e che assicura “conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’eserciziodi particolari attività professionali”. Le Scuole di Specializzazione hanno loscopo di fornire una formazione di base controllata di conoscenze e di esperienzaai laureati al fine di formare figure professionali in specifiche attività. La specia-lizzazione è una modalità di formazione post-laurea utilizzata quando l’eserciziodi una professione richiede, per la particolare complessità delle conoscenze edelle tecnologie, una suddivisione delle competenze in distinti filoni specificata-mente individuati. Per l’accesso alle Scuole di Specializzazione è richiesto ilpossesso del Diploma di Laurea e l’eventuale Diploma di abilitazione previstodallo Statuto di ciascuna Scuola. A seconda della tipologia, la durata legale delleScuole di specializzazione va da un minimo di due ad un massimo di 6 anni.

Dottorato di ricerca, cui si accede dopo la laurea specialistica o con un titolostraniero equipollente e consente l’acquisizione di conoscenze e competenze dicarattere scientifico richieste per l’accesso alla carriera universitaria ed ai cen-tri di ricerca avanzata. Il Dottorato di Ricerca rappresenta il livello di forma-zione più elevato nei corsi di studio universitari. In esso si fondono ricerca e di-dattica, nel senso che esso si propone di formare giovani studiosi capaci disvolgere attività di ricerca avanzata; ciò avviene attraverso un percorso forma-

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Organizzazione della Facoltà

tivo che prevede l’acquisizione di strumenti metodologici, l’utilizzo delle piùmoderne tecnologie, la possibilità di soggiorno all’estero e di stages pressoenti pubblici e privati. Il momento più significativo di questo percorso formati-vo si concretizza nella stesura di una tesi con contenuto originale. L’ammissio-ne è subordinata al superamento di un esame. La durata minima per l’acquisi-zione del titolo di Dottore di Ricerca dei corsi è di 3 anni.

L’attenzione della Facoltà verso i propri iscritti è testimoniata da varie inizia-tive da tempo programmate in molte direzioni (Master, Corsi di Perfeziona-mento, Scuola di specializzazione per la formazione degli insegnanti di scuolasecondaria - SSIS). Infatti, è attraverso la flessibilità degli strumenti culturaliofferti dagli studi umanistici che i laureati possono rispondere alle sfide dellacompetitività del mercato del lavoro.

Il creditoIl credito è una unità di misura del carico di lavoro svolto dallo studente. Percarico di lavoro si intende la somma delle ore che lo studente impiega nell’atti-vità di studio assistito (lezioni frontali, esercitazioni, laboratori ecc.) e nell’atti-vità di studio individuale (autoapprendimento). La valutazione espressa intrentesimi resta l’unità di misura per valutare il livello di apprendimento dellaconoscenza o competenza (misura qualitativa).

Come si acquisiscono i crediti formativiLo studente matura i crediti formativi universitari con il superamento dell’esa-me di profitto; il numero dei crediti maturati per ciascun modulo/insegnamentoè pari al valore stabilito dall’ordinamento didattico: un voto più alto non com-porta una maggiorazione nel numero di crediti acquisiti.Il voto - nella scala tradizionale da 18/30 a 30/30 - rimane elemento fondamen-tale e distintivo del livello di apprendimento di ogni singolo studente.

Perché i creditiLe motivazioni principali che hanno indotto all’adozione del sistema dei credi-ti sono due:– calibrare adeguatamente l’impegno di studio richiesto allo studente per il

conseguimento del titolo;– facilitare la mobilità degli studenti:

a) da corso di studio a corso di studio;b) da ateneo ad ateneo, compresi quelli di altri paesi europei che già da

anni adottano il sistema dei crediti;c) da un canale formativo all’altro (formazione professionale, IFTS)

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Organizzazione della Facoltà

Dall’anno accademico 2001/2002 anche la Facoltà di Lettere e Filosofiadell’Università degli Studi della Calabria ha avviato l’offerta didattica previstadal nuovo ordinamento degli studi.

Per i Corsi di laurea triennali sono previsti 180 crediti formativi (CFU); 60per ogni anno.

I corsi di laurea esistenti sono:

C. d. L. in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo;C. d. L. in Filosofia e scienze umane;C. d. L. in Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza;C. d. L. in Lettere;C. d. L. in Lingue e Culture Moderne;C. d. L. in Scienze dell’Educazione;C. d. L. Mediazione Linguistica;C. d. L. Scienze Turistiche;C. d. L. StoriaC. d. L. in Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e mu-sicale.

Raddoppiando il ventaglio dei percorsi didattici, la Facoltà si propone diavviare una modernizzazione della propria offerta. E’ obiettivo della Facoltàconsegnare al mercato del lavoro laureati in grado di trovare una opportunacollocazione in enti pubblici e privati che operano in molteplici settori: giorna-lismo, editoria, attività collegate alle nuove tecnologie multimediali, alla tuteladell’ambiente e del paesaggio, al turismo culturale, nonché presso musei, gal-lerie, teatri, biblioteche, archivi.

Per fornire una solida preparazione di base, la didattica sarà articolata inlezioni, seminari, laboratori, tirocini e stages, assicurando una formazione fles-sibile, che è da sempre il segno distintivo dei laureati in discipline umanistiche.Naturalmente, attraverso varie forme di tutorato e di assistenza didattica, l’im-pegno dei docenti sarà rivolto anche al recupero di tutti coloro che accedono aicorsi di laurea con un carico di debiti formativi, che dovranno comunque esse-re colmati durante il triennio.

D’altra parte, la ferma volontà di mantenere elevato il livello della prepa-razione risponde anche all’esigenza di mettere gli studenti nelle condizioni mi-gliori per accedere alle lauree specialistiche, creando le basi di un consolida-mento destinato non solo ad accrescere la valenza culturale del titolo di studio,ma anche a promuovere ed incrementare la ricerca scientifica, attraverso l’ac-cesso ai dottorati.

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Organizzazione della Facoltà

Gli insegnamenti, la mutuazione, il contrattoOltre l’ottanta per cento degli insegnamenti indicati in questa guida sono rico-perti da docenti e ricercatori di ruolo della facoltà.Per circa il venti per cento, come la legge consente, la Facoltà chiama studiosidotati di tutta la qualificazione scientifica corrispondente, a tenere insegna-menti la cui funzione didattica è già preordinata e per cui non vi sono in quelmomento risorse disponibili in Facoltà. Molti di questi docenti hanno insegna-to per più anni presso la Facoltà inserendosi nei suoi curricula e garantendoagli studenti anche una continuità didattica. Non appena verranno assegnati icontratti la Facoltà renderà noti i nomi dei docenti prescelti.

Alcuni insegnamenti non hanno in un determinato anno accademico un lorospecifico programma ma adottano il programma, e quindi le lezioni, di un altroinsegnamento affine. Si chiama ‘mutuazione e nel proprio piano di studi unostudente può inserire uno solo dei due insegnamenti che sono in questa situa-zione.

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Organizzazione della Facoltà

CORSI DI LAUREA

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Organizzazione della Facoltà

DAMSPresidente:prof. F. Crispini (ad interim)Cubo 28atel. 0984/494547,

FILOSOFIAE SCIENZE UMANE

Presidente: prof. F. Bonicalzi Cubo 28atel. 0984/494541

FILOSOFIE E SCIENZEDELLA COMUNICAZIONE

E DELLA CONOSCENZAPresidente:prof. D. Gambarara (decano)Cubo 28 a tel. 0984/494542

LETTEREPresidente: prof. A. GostoliCubo 28atel. e fax 0984/494538

LINGUE E CULTUREMODERNE

Presidente: prof. F. AltimariCubo 28atel. 0984/494544

MEDIAZIONELINGUISTICA

Presidente: prof. J. TrumperCubo 28atel. 0984/4945445

SCIENZEDELL’EDUCAZIONE

Presidente: prof. G. TrebisacceCubo 28a,tel. 0984/494539

SCIENZE TURISTICHEPresidente: prof. E. Marra

STORIAPresidente:prof. ssa G. De Sensi SestitoCubo 28atel. 0984/494540

STORIA E CONSERVAZIONEDEL PATRIMONIO

ARTISTICO,ARCHEOLOGICO

E MUSICALEPresidente: prof. L. SpezzaferroCubo 28atel. 0984/494546

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Organizzazione della Facoltà

Nome Disciplina Dipartimento

M. ALCARO Storia della filosofia FilosofiaF. ALTIMARI Lingua e lett. albanese LinguisticaP.A. BERTACCHINI Psicologia generale LinguisticaE. BILOTTA Psicologia cognitiva LinguisticaF. BONICALZI Filosofia teoretica FilosofiaM. BORRELLI Pedagogia generale Sc. Educ.F. BURGARELLA Storia bizantina StoriaC. CARBONE St. e istituz. dell’Africa StoriaO. CAVALCANTI Storia tradizioni popolari StoriaF. CRISPINI Storia della filosofia FilosofiaP. DE LEO Storia medievale StoriaG. DE SENSI SESTITO Storia greca StoriaP. GAGLIARDO Geografia EcologiaD. GAMBARARA Filosofia del linguaggio FilosofiaA. GOSTOLI Letteratura greca FilologiaR. GUARASCI Documentazione LinguisticaN. MEROLA Lett. ital. mod. e cont. FilologiaC. MORINI Filologia germanica LinguisticaD. ORDINE Teoria della letteratura FilologiM. PETRUSEWICZ Storia moderna StoriaG. ROMA Archeologia cristiana Arch. e st. artiC. SALEMME Letteratura latina FilologiaG. SPADAFORA Filosofia dell’educazione Sc. Educaz.L. SPEZZAFERRO Storia dell’arte moderna Arch. e st. artiV. TETI Etnologia FilologiaG. TREBISACCE Storia della pedagogia Sc. Educaz.J. TRUMPER Glottologia LinguisticaG. VANHESE Lingua e lett. francese Linguistica

DOCENTI

Professori ordinari e straordinari

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Organizzazione della Facoltà

Nome Disciplina Dipartimento

G. ADAMO Etnomusicologia Arch. e st. artiB. AGOSTI Fenomenologia degli stili Arch. e st. artiG. BARBERI Letteratura italiana (per C.L.SQUAROTTI diversi da Lettere e Lingue) FilologiaF. BAUSI Letteratura italiana medievale FilologiaR. S. BUFALO Estetica FilosofiaV. BURZA Psicopedagogia del linguag-

gio e della comunicazione Sc. Educaz.P. CARAFA Archeologia della Magna

Grecia Arch. e st. artiP. CAVUOTO Storia romana (A-L) StoriaF. CIMATTI Filosofia della mente FilosofiaB. CLAUSI Letteratura cristiana antica FilologiaP. COLONNELLO Didattica della filosofia Sc. Educaz.A. COSTABILE Psicologia dello sviluppo Sc. EducazF. COZZETTO Storia moderna StoriaI. CRISPINI Antropologia filosofica FilosofiaP. DALENA Antichità e istituzioni

medievali StoriaP. DE SANCTIS Storia della cultura Arch. e st. artiRICCIARDONE materialeM.P. DI DARIO GUIDA Storia dell’arte medievale Arch. e st. artiR. DISTILO Filologia romanza LinguisticaD. FALCIONI Filosofia della storia FilosofiaM. FERRARIO Papirologia FilologiaM. GANERI Letteratura italiana mod.

e cont. FilologiaF. GARRITANO Ermeneutica filosofica FilosofiaG.P. GIVIGLIANO Geografia storica del mon-

do antico StoriaG. GRECO Sociologia delle comun.

di massa Sc. Educaz.G.B. GUERRIERO Educazione degli adulti Sc. Educaz.R. KIDDER Letteratura inglese LinguisticaE. LONDERO Letteratura spagnola Linguistica

Professori associati

Organizzazione della Facoltà

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M. LOPORCARO Dialettologia LinguisticaM. MADDALON Sociolinguistica LinguisticaM.E. MARCHETTI Lingua francese LinguisticaG. MOCCHI Storia della filosofia moderna FilosofiaR. MORSELLI Storia comparata dell’arte

dei Paesi europei Arch. e st. artiM. PAOLETTI Archeologia e storia arte

gr./ rom. Arch. e st. artiA. PAPARAZZO Storia contemporanea StoriaM. M. PARLATI Lingua e letteratura inglese LinguisticaR. PERRELLI Filologia latina FilologiaR. PETRILLI Semiotica FilosofiaG. PINNA Letteratura tedesca LinguisticaC. PITTO Antropologia culturale Sc. Educaz C. PIU Didattica generale Sc. EducazI. PRINCIPE Storia dell’urbanistica Pianificazione

TerritorialeM. PRIVITERA Storia della musica medie-

vale e rinascimentale Arch. e st. artiC. REALE Bibliografia e biblioteco-

nomia FilologiaB. SERPE Storia scuola e istituz. edu-

cative Sc. Educaz.C. STANCATI Storia delle idee linguistiche FilosofiaF. STARA Filosofia dell’educazione Sc. Educaz.E. TALAMO Storia del disegno, incisio-

ne e grafica Arch. e st. artiG.B. VACCARO Filosofia delle religioni FilosofiaA. VALENTI Pedagogia speciale Sc. Educaz.V. VALENTINI Storia del teatro e dello

spettacolo LinguisticaC. VERBARO Letteratura italiana mod.

e cont. FilologiaM. ZANATTA Storia della filosofia antica Filosofia

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Organizzazione della Facoltà

Nome Dipartimento

G. G. BELLUSCIO LinguisticaR. BONDÌ FilosofiaF. BRAGA ILLA Sc. EducazioneD. BULOTTA LinguisticaF. M. CACCIATORE FilosofiaM. CALIGIURI Sc. EducazioneG. CAPITELLI Arch. e st. artiCH. CHEVALLIER CHAMBET LinguisticaA. CONCOLINO MANCINI FilologiaG. COSTABILE Sc. EducazioneA. D’ATRI FilosofiaF. DE RENZO FilologiaF. DERIU Arch. e st. artiG. FERRARI LinguisticaF. FERRETTI FilosofiaO. FUOCO FilologiaR.F. GIORDANO StoriaM. INTRIERI StoriaF. IUSI FilologiaE. JOSSA LinguisticaA. LA MARCA Arch. e st. artiG. LIGUORI FilosofiaG. LO CASTRO FilologiaF. MAC FADDEN LinguisticaG. MACCARONI FilosofiaS.R. MALETTA FilosofiaS. MONDA FilologiaR. MORRONE FilologiaG. PACI Sc. EducazioneG. PANISSIDI FilosofiaS. PERFETTI Sc. EducazioneR. PERROTTA StoriaC. PIVA LinguisticaL. ROMITO LinguisticaR.A. ROSSI Sc. Educazione

Ricercatori

Barone Alba Assist. amministr. Corso di L. in LettereTel. 0984/494538

Barone Antonio Assist. elab. dati Presidenza FacoltàTel. 0984/493889/494559

Bilotta Irene Funzion. amministr. Presidenza FacoltàTel. 0984/493882

Castiglia Luigi Agente ausiliario Coordinam. didatt.Tel. 0984/494548

Cerenzia Rosalba Funzion. amministr. Corso di L. in LingueTel. 0984/494544

De Luca Enrico Assist. tecnico Corso di L. in D.A.M.S.Tel. 494547

Doninelli Franco Funzion. tecnico Coord. tecnico didatt.Tel. 0984/494543

Donvito Corrado Agente ausiliario Presidenza FacoltàTel. 0984/493891

Filice Silvana Funzion. amministr. Coord. Amm. Corsi di laureaTel. 0984/494538

Filosa Maria Assist. amministr. Corso di L. Cons. BeniCulturaliTel. 0984/494546

Florio Piera Assist. amministr. Corso di L. in FilosofiaTel. 0984/494541

Greco Rosina Agente ausiliario Coordinam. didatt.Tel. 0984/494549

Molinaro Flaviano Operatore amministr. Presidenza FacoltàTel. 0984/493893

PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO

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Organizzazione della Facoltà

M. SALERNO StoriaR.C. SERVIDIO LinguisticaG. SOLE FilologiaA. TALIANO GRASSO Arch. e st. artiG. TREBISACCE Sc. EducazioneA. VACCARO StoriaA. ZUMBO Storia

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Organizzazione della Facoltà

Natalizio Gianfranco Agente tecnico Presidenza FacoltàTel. 0984/493888

Sammarro Annunziato Collab. tecnico Presidenza FacoltàTel. 0984/492063

Tocci Michele Collab. amministr. Corso di L. in StoriaTel. 0984/494540

Rappresentanti degli studenti in Consiglio di Facoltà

Cerra AntonioLabate NicolaVetere MarioScarcella DanielaCapparelli AlessandroVentrici LucaSolano AndreaCannatà GiuseppeFaragasso Giulio

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ ACCADEMICHE

Inizio corsi Mercoledì 1 Ottobre 2003Fine corsi Martedì 1 Giugno 2004

I periodo

Mercoledì 1 Ottobre 2003 - Mercoledì 19 Novembre 2003 (42 giorni)Interruzione per accertamenti o esami N.O. e esami per F.C. per V.O.Giovedì 20 Novembre 2003 - Mercoledì 26 Novembre 2003 (6 giorni)

II periodo

Giovedì 27 Novembre 2003 - Sabato 31 Gennaio 2004 (42 giorni)Interruzione per accertamenti e esami V.O. e N.O.Lunedì 2 Febbraio 2004 - Sabato 14 Febbraio 2004 (12 giorni)

III periodo

Lunedì 16 Febbraio 2004 - Sabato 3 Aprile 2004 (41 giorni)Interruzione per accertamenti o esami N.O. Lunedì 5 Aprile 2004 - Giovedì 8 Aprile 2004 (4 giorni)

IV periodo

Mercoledì 14 Aprile 2004 - Martedì 1 Giugno 2004 (41 giorni)

Corsi di recupero

Giovedì 3 Giugno 2004 - Mercoledì 16 Giugno 2004 (12 giorni)

Esami recupero

Giovedì 17 giugno 2004 - Mercoledì 23 Giugno 2004 (6 giorni)

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Organizzazione della Facoltà

Appelli esami sessione estiva e appelli per F.C. v.o.:

Giovedì 17 Giugno 2004 - Sabato 31 Luglio 2004 N. 2 Appelli di cui 1 a Giu-gno e 1 a Luglio e 1 Appello per F.C. per v.o..

Appelli esami sessione autunnale:

Lunedì 6 settembre 2004 - Sabato 25 Settembre N. 2 Appelli

Vacanze Natalizie:

Lunedì 22 Dicembre 2003 - Martedì 6 Gennaio 2004

Vacanze di Pasqua

Venerdì 9 Aprile 2004 Martedì 13 Aprile 2004

Festa Patronale

Venerdì 20 Febbraio 2004

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Organizzazione della Facoltà

CORSI DI LAUREA

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Dams

CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA

E DELLO SPETTACOLO

Presidente: Prof. Franco Crispini (ad interim)

Segretario: Enrico De LucaTel. 0984-494547

Avvertenza: In considerazione della riorganizzazione del Corso di Laurea indue indirizzi – Musica e Spettacolo – all’inizio dell’Anno Accademico sarannotenute delle assemblee con gli studenti iscritti nel corso delle quali verrannodistribuiti materiali informativi relativi ai corsi attivati nell’anno 2003-2004,ai periodi didattici del loro svolgimento e ai programmi di studio.

1. Costituzione, durata e obiettivi formativi del Corso di LaureaIl Corso di Laurea in D.A.M.S. - Indirizzi Musica e Spettacolo (Classe XXIII -Scienze e Tecnologie delle Arti Figurative, della Musica, dello Spettacolo e dellaModa) è destinato a coloro che intendono operare professionalmente nei campidella musica e dello spettacolo, e ha dunque lo scopo di fornire un’adeguata cono-scenza di metodi e contenuti storici, culturali e scientifici necessari per il consegui-mento del livello formativo richiesto per l’esercizio di professioni le più varie ine-renti i detti campi.Il corso ha durata triennale, al termine del quale i laureati potranno aver acquisito:- una buona formazione di base nonché un ampio spettro di conoscenze stori-

che, culturali e scientifiche nel campo della musica e/o dello spettacolo;- strumenti metodologici e critici adeguati all’acquisizione e all’utilizzo di com-

petenze proprie dei linguaggi espressivi delle arti musicali e/o delle arti dellospettacolo, nonché dei contesti delle loro specifiche manifestazioni (teatro,cinema, danza, spettacolo digitale);

- una competenza di base nell’uso delle tecnologie digitali e degli strumentiinformatici, oltre che di più tradizionali strumenti di acquisizione e trasmis-sione del sapere;

- buona conoscenza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell’UnioneEuropea, oltre all’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scam-bio di informazioni generali;

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Dams

- capacità di lavorare tanto in autonomia quanto in contesti di gruppo, capacitàdi inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Tale formazione permetterà ai laureati in Dams di svolgere attività professionali indiversi ambiti della musica e/o dello spettacolo quali, ad esempio a) l’ideazione, laprogettazione, la realizzazione e la cura di singole produzioni, rassegne, manifesta-zioni, festival di teatro, cinema, danza, musica, ecc.; b) la collaborazione o l’im-piego in istituzioni e imprese di settore, pubbliche e private, quali compagnie tea-trali, case di produzione audiovisiva, musei, biblioteche, archivi, cineteche, centrimultimediali, editoria, televisione, industria culturale, industria fonografica; c) lacollaborazione o l’impiego in centri di ricerca e/o di promozione culturale.

2. Ammissione al corso di studio Per l’ammissione al Corso occorre il possesso di un diploma di scuola secondariasuperiore o di un altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto come equi-valente o idoneo ai sensi delle normative vigenti. Potranno essere organizzati test diorientamento in ingresso, volti a saggiare le conoscenze linguistiche, e le compe-tenze pregresse di ogni studente nelle discipline caratterizzanti il corso di laurea, alloscopo di facilitare agli studenti la scelta dei corsi e/o dell’indirizzo di studio.

3. Frequenza ai corsiE’ richiesta la frequenza alle lezioni ordinarie e alle attività didattiche. Ogni docen-te la verificherà secondo le proprie modalità. Solo in possesso della firma di fre-quenza sarà possibile sostenere la valutazione di profitto.

4. Articolazione del corso e offerta formativaDall’Anno Accademico 2003/04 il Corso di Studio in D.A.M.S. si articola in duecurricula, Musica e Spettacolo. Il curriculum Multimediale continuerà solo pergli studenti già iscritti ai precedenti Anni Accademici, per permettere loro il com-pletamento degli studi. Il corso prevede principalmente attività formative di tipodisciplinare (lezioni e seminari), ampiamente integrate dalla possibilità di fareesperienze di tipo pratico-professionale. Per una valida formazione nelle disciplinedella musica e dello spettacolo è infatti necessaria un’ampia e solida cultura di basenelle materie letterarie, linguistiche, storiche, artistiche, socioantropologiche, psi-cologiche; e una più specifica e dettagliata acquisizione dei fondamenti storici, teo-rici, critico-metodologici, nonché delle conoscenze tecnologiche ed economico-organizzative relative agli indirizzi di riferimento. A fornire queste conoscenze ecompetenze sono adibite tre tipologie di insegnamenti: a) attività formative DIBASE, in gran parte comuni a tutti gli indirizzi b) attività formative CARATTE-RIZZANTI, specifiche per ciascun indirizzo (ma tali da garantire una adeguataintegrazione delle conoscenze e delle competenze relative agli altri indirizzi di rife-

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rimento); c) attività formative AFFINI O INTEGRATIVE, volte a completare lapreparazione complessiva e a fornire conoscenze e competenze in specifici ambitidi interesse. Ogni insegnamento è articolato in moduli didattici (uno o due moduli per ciascuninsegnamento) che assegnano – salvo eccezioni – 4 Crediti Formativi Universitari. A queste tre tipologie di insegnamento si aggiungono le ALTRE ATTIVITÀ FOR-MATIVE le quali, mediante la partecipazione a laboratori, stages e tirocinii daespletarsi presso enti, istituzioni e soggetti specializzati (accademie, centri di ricer-ca, scuole, associazioni, fondazioni, centri di produzione, aziende, ecc.) fornisconol’opportunità di compiere indispensabili esperienze di tipo pratico-professionale.In relazione agli obiettivi formativi sopra specificati il Consiglio di Corso di Laureasi attiverà per stipulare apposite convenzioni per l’espletamento di attività di labo-ratorio e di stages e tirocinii presso strutture e servizi, sia pubblici che privati,Istituti di ricerca, Enti locali e Istituzioni nel settore della musica, dello spettacoloe in genere dell’industria culturale.

5. Attribuzione dei crediti formativi universitari (CFU)Per conseguire la laurea di primo livello (corso triennale) è necessario acquisirenei tre anni 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), ovvero 60 CFU per cia-scun anno.

- Per Credito Formativo Universitario si intende la misura del lavoro di appren-dimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in posses-so di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscenze ed abi-lità nelle attività formative previste dall’ordinamento didattico del Corso diLaurea prescelto.

- Al credito, di norma, corrispondono 25 ore di lavoro dello studente.- A ciascuna attività formativa corrisponde un numero di crediti (si veda più

avanti il punto 11. Programma degli studi per il dettaglio) che sono acquisi-ti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica delprofitto.

L’articolazione dei crediti prevista per il Corso di Laurea in DAMS è riportata nelProgramma degli studi allegato al presente regolamento di cui costituisce parteintegrante.

6. Verifiche dell’apprendimento e valutazioneLa verifica del profitto è obbligatoria per tutte le attività formative. La prova diaccertamento del profitto può essere in forma scritta, in forma orale, e in formascritta e orale; oppure utilizzando modalità di accertamento del profitto a risposta

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multipla, anche informatizzate, come forma concorrente di accertamento, nonchécome forma di ammissione alle restanti parti della prova di accertamento del pro-fitto. La verifica del profitto per le attività formative diverse dai corsi di insegna-mento può non prevedere una votazione ma soltanto una valutazione di “superata”(che determina l’acquisizione da parte dello studente dei relativi crediti) o “nonsuperata”. La verifica del profitto per le attività formative per le quali non sia pre-vista una votazione potrà essere demandata anche ad un singolo professore di ruoloo ricercatore. Le prove di accertamento del profitto sono pubbliche e pubblica è lacomunicazione delle votazioni riportate dagli studenti. Per sostenere le prove diaccertamento del profitto lo studente deve essere iscritto e in regola con il versa-mento delle tasse e dei contributi richiesti e con le disposizioni relative all’accerta-mento dell’obbligo di frequenza

7. Prova finale Per sostenere la prova finale prevista per il conseguimento del titolo di studio lo stu-dente deve aver acquisito tutti i crediti previsti dall’Ordinamento didattico delCorso di Laurea in DAMS e dal suo piano di studi tranne quelli relativi alla provafinale stessa. Le commissioni per la valutazione della prova finale sono nominatedal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea e sono composte da sette membri,di cui almeno cinque responsabili di insegnamento nella Facoltà di Lettere eFilosofia. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o a con-tratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti di ruolo ad esauri-mento, anche se di altra Facoltà dell’Ateneo. In sede di prova finale lo studente saràtenuto a presentare un elaborato scritto su un tema precedentemente concordato conun docente, e sarà chiamato a svolgere un colloquio con la commissione su un argo-mento specifico proposto dallo studente ed approvato dal Consiglio di Corso diLaurea, oppure su una tematica specifica affrontata durante l’attività di tirocinio. Lavalutazione finale è espressa in centodecimi, con l’attribuzione eventuale dellalode, ed è costituita dalla somma:

della media, espressa in centodecimi, arrotondata all’intero più vicino,delle votazioni riportate negli esami di profitto, ponderate secondo i cre-diti attribuiti a tali attività;di una valutazione della prova finale da parte della commissione;l’attribuzione della lode è deliberata all’unanimità dalla commissione.

Le prove finali per il conferimento di titoli universitari sono pubbliche.

8. TutoratoIl corso di Laurea istituisce un servizio di tutorato per gli studenti. Obiettivo deltutorato è orientare e assistere gli studenti nel corso di studio.

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9. Commissione didattica pariteticaLa Commissione didattica paritetica, come previsto dallo statuto di Ateneo, prov-vederà periodicamente a programmare, coordinare e valutare efficacia e funziona-lità delle attività formative e degli altri servizi didattici offerti dal corso di studi.Avrà facoltà di proporre al Consiglio di Corso di Studio modifiche per predisporremisure didattiche finalizzate al recupero di eventuali carenze rilevate negli studen-ti. La composizione, le procedure di elezione dei membri e le norme generali per ilsuo funzionamento sono fissate nel Regolamento del Consiglio.

10. Per gli studenti del vecchio ordinamentoGli studenti del vecchio ordinamento che vogliano optare per il passaggio dal vec-chio al nuovo ordinamento presenteranno istanza al Consiglio di Corso di studi,che, dietro ponderata risposta, delibererà se concedere o meno il passaggio. Gli studenti del vecchio ordinamento che, per conseguire la laurea, dovesseroancora sostenere esami, dovranno seguire corsi e superare le prove per un totale di8 CFU ad insegnamento (2 moduli didattici da 32 ore ciascuno) affinché l’attivitàformativa svolta corrisponda ad un esame di vecchio ordinamento.

11. Programma degli studiIl nuovo programma degli studi, elaborato dal Consiglio di Corso di Laurea perl’A.A. 2003/04, di seguito riportato, descrive:

- il piano formativo complessivo del triennio, per ciascun indirizzo, distinguen-do tra attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative;

- i piani di studi consigliati ai fini dell’articolazione del percorso di studio nel-l’ambito dei tre anni, con il numero di crediti formativi associato ai diversimoduli e attività.

Piano delle attività formative del Curriculum MUSICA

Insegnamenti CFUA) Di base 24 Discipline letterarie 8 Due moduli a scelta tra: Letteratura italiana (L-FIL-LET/10)

Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/11)

Discipline sociologiche, pedagogiche e psicologiche 8 Due moduli a scelta tra:

Pedagogia generale e sociale (M-PED/01)

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Psicologia generale (M-PSI/01) Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (M-PSI/06)Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08)

Discipline storiche 8Due moduli a scelta tra: Storia medievale (L-FIL-LET/01)

Storia moderna (L-FIL-LET/02)Storia contemporanea (L-FIL-LET/04)Storia economica (L-FIL-LET/12)

B) Caratterizzanti 100Discipline teoriche 12 Tre moduli a scelta tra:

Critica letteraria e letterature comparate (L-FIL-LET/14)Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01)Estetica (M-FIL/04) Filosofia e teoria dei linguaggi (M-FIL/05) Sociologia generale (SPS/07)

Discipline musicali 64 Storia della musica moderna e contemporanea (L-ART/07) 8Storia della musica medievale e rinascimentale (L-ART/07) 8Etnomusicologia (L-ART/08) 8Storia delle teorie musicali (L-ART/07) 4Elementi di armonia e contrappunto (L-ART/07) 4Otto moduli a scelta fra tutti gli insegnamenti di L-ART/07 e 08 (che, oltre aquelli già citati, sono):Drammaturgia musicale (L-ART/07)Iconografia musicale (L-ART/07)Paleografia musicale (L-ART/07)Estetica musicale (L-ART/07)Semiologia della musica (L-ART/07)Storia del jazz (L-ART/08)Storia del rock (L-ART/08)

Discipline dello spettacolo 16 Due moduli del settore (L-ART/05) - Discipline dello spettacoloDue moduli del settore (L-ART/06) - Cinema, fotografia e televisioneDiscipline storico-artistiche 8 Due moduli a scelta tra: Storia dell’architettura (ICAR/18)

Storia dell’arte medievale (L-ART/01)

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Storia dell’arte moderna (L-ART/02)Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03)Museologia (L-ART/04)

C) Affini o integrative 24 Discipline linguistiche 8 Due moduli a scelta tra: Lingua e traduzione – Lingua francese (L-LIN/04)

Lingua e traduzione – lingua inglese (L-LIN/12)Lingua e traduzione – lingua tedesca (L-LIN/14)

Discipline informatiche e scientifico-tecnologiche 8 Due moduli a scelta tra: Informatica (INF/01)

Sistemi di elaborazione delle informazioni (ING/INF/05)

Discipline giuridiche e gestionali 8Due moduli a scelta tra:

Ingegneria economico-gestionale (ING-IND/35) Diritto privato (IUS/01) Istituzioni di diritto pubblico (IUS/09)Diritto dell’unione europea (IUS/14) Economia politica (SECS-P/01)Politica economica (SECS-P/02) Economia applicata (SECS-P/06)Economia aziendale (SECS-P/07) Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08)Finanza aziendale (SECS-P/09)Organizzazione aziendale (SECS-P/10)Economia degli intermediari finanziari (SECS-P/11) Statistica (SECS-S/01)Statistica economica (SECS-S/03)

Altre attività formative 32

Materie a scelta dello studente 12Prova finale 6Accertamento lingua straniera 4ALTRE 10Ulteriori conoscenze linguistiche e abilità informatiche 6Tirocinio 4TOTALE 180

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Piano di studi consigliato, curriculum MUSICAInsegnamenti CFU

PRIMO ANNO (60 CFU)- Discipline di base (16)Una disciplina letteraria (due moduli) 8Una disciplina storica (due moduli) 8

- Discipline caratterizzanti (32)Storia della musica medievale e rinascimentale (due moduli) 8Etnomusicologia (due moduli) 8Storia delle teorie musicali (un modulo) 4Un modulo a scelta fra gli insegnamenti di L-ART/07 e 08 4Una disciplina dello spettacolo (due moduli) 8

- Discipline affini o integrative (8)Una disciplina linguistica (due moduli) 8

- Una discplina a scelta dello studente (un modulo) 4

SECONDO ANNO (60 CFU)- Discipline di base 8Una disciplina dal gruppo delle sociologiche, pedag. e psicol. (due mod.) 8

- Discipline caratterizzanti 36Storia della musica moderna e contemporanea (due moduli) 8Estetica musicale (un modulo) 4Due moduli a scelta fra gli insegnamenti di L-ART/07 e 08 8Una disciplina dello spettacolo (due moduli) 8Una disciplina teorica (due moduli) 8

- Discipline affini o integrative 16Una disciplina informatica (due moduli) 8Una disciplina giuridica e gestionale 8

TERZO ANNO (60 CFU)- Discipline caratterizzanti 32Elementi di armonia e contrappunto 4Quattro moduli a scelta fra gli insegnamenti di L-ART/07 e 08 16Una disciplina storico-artistica (due moduli) 8

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Una disciplina teorica (un modulo) 4

- Una disciplina a scelta dello studente (due moduli) 8

- Altre attività formative (20)

Ulteriori moduli linguistici, laboratori informatica, etc. 6Tirocinio 4Prova finale scritta 6Accertamento conoscenza lingua straniera 4TOTALE. 180

Piano delle attività formative del curriculum SPETTACOLOInsegnamenti CFU

A) Attività di base 24Discipline Letterarie 8Due moduli tra Letterarura Italiana (L-FIL-LET/10)

Letteratura Italiana Contemporanea (L-FIL-LET/11) 8Discipline sociologiche, pedagogiche e psicologiche 8Due moduli tra Pedagogia generale e sociale (M-PED/01)

Psicologia generale (M-PSI/01)Sociologia dei processi culturali e comun. (SPS/08) 8

Discipline storiche 8Due moduli tra Storia medievale (M-STO/01)

Storia moderna (M-STO/2)Storia contemporanea (M-STO/04) 8

B) Attività caratterizzanti 100Discipline dello spettacolo 64Storia del teatro e dello spettacolo (L-ART/05) 8Storia e critica del cinema (L-ART/06) 8Metodologia e critica dello spettacolo (L-ART/05) 8Storia delle teorie del teatro (L-ART/05) 8Teoria e tecnica del linguaggio cinematografico (L-ART/06) 8Sei moduli a tra Iconografia teatrale (L-ART/05)

Istituzioni di regia (L-ART/06)Drammaturgia (L-ART/05)Teoria e Storia della Danza (L-ART/05)Storia del teatro antico 24

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Discipline della musica 16Due moduli tra Storia della musica medievale e rinascimentale (L-ART/07)

Storia della musica moderna e contemporanea (L-ART/07) 8Due moduli tra Etnomusicologia (L-ART/08)

Storia del Jazz (L-ART/08)Storia del Rock (L-ART/08) 8

Discipline storico-artistiche 8Due moduli tra Storia dell-arte medievale (L-ART/01)

Storia dell’arte moderna (L-ART-02)Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03)Museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04)Storia dell’architettura (ICAR/18) 8

Discipline teoriche 12Tre moduli tra Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01)

Storia della filosofia (M-FIL/06)Estetica (M-FIL/04)Filosofia e teoria dei linguaggi (M-FIL/05)Sociologia generale (SPS/07)Critica letteraria e letterature comparate (L-FIL-LET/14) 12

C) Affini o integrative 24 Discipline giuridiche e gestionali 8Organizzazione ed economia aziendale dello spettacolo (SECS-P/10)

Discipline informatiche e scientifico-tecnologicheUn insegnamento (2 moduli) tra

Informatica (INF/01)Sistemi di elaborazione delle informazioni (ING-INF/05)

Discipline linguistiche 8Un insegnamento (2 moduli) tra

Lingua e traduzione - Lingua francese (L-LIN/04)Lingua e traduzione - Lingua inglese (L-LIN/12)Lingua e traduzione - Lingua tedesca (L-LIN/14)

Altre attività formative 32Moduli (3) a scelta dello studente 12Prova finale 6

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Lingua straniera 4ALTRE (art.10, comma 1, lett. f) Ulteriori conoscenze linguistiche

Abilità informatiche e relazionaliTirocini 10

TOTALE 180

Piano di studi consigliato, curriculum SPETTACOLOInsegnamenti CFU

I anno (60 CFU)A) Di base 16• Letteratura italiana (L-FIL/10) oppure

Letteratura italiana contemporanea (L-FIL/11) 8• Due moduli da 4 CFUdi discipline storiche a scelta tra:

Storia medievale (M-STO/01)Storia moderna (M-STO/2)Storia contemporanea (M-STO/03) 8

B) Caratterizzanti 32• Storia del teatro e dello spettacolo(L-ART/05) 8• Storia e critica del cinema (L-ART/06) 8• Due moduli da 4 CFU di discipline musicologiche a scelta tra

Storia della musica medievale e rinascimentale (L-ART/07)Storia della musica moderna e contemporanea (L-ART/07) 8

• Due moduli da 4 CFU di discipline teoriche a scelta traDiscipline demoetnoantropologiche (M/DEA/01)Estetica (M-FIL/04)Filosofia e teoria di linguaggi (M-FIL/05)Sociologia generale (SPS/07) 8

C) Affini o Integrative 8• Informatica (INF/01) oppure

Sistemi di elaborazione delle informazioni (ING-INF/05) 8D) A scelta dello studente 4• Lo studente può scegliere un insegnamento (un modulo, 4 CFU) di una disciplinacompresa nei settori scientifico-disciplinari indicati dall’ordinamento del Corso diStudi che risulti attivata nell’A.A. in corso presso la Facoltà 4

II anno (60 CFU)A) DI BASE 8• Due moduli da 4 CFU di discipline sociologiche, pedagogiche e psicologiche a scelta fra

Pedagogia generale e sociale

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Psicologia generaleSociologia dei processi culturali e comunicativi 8

B) Caratterizzanti (36)• Metodologia e critica dello spettacolo(L-ART/05) 8• Teoria e tecnica del linguaggio cinematografico (L-ART/06) 8• Un insegnamento (2 moduli di 4 CFU) a scelta tra

Drammaturgia (L-ART/05)Istituzioni di regia (L-ART/05)Iconografia teatrale (L-ART/05) 8

• Etnomusicologia (L-ART/08) 4• Un modulo da 4 CFU di discipline storico artistiche a scelta tra

Storia dell’arte medievale e (L-ART/01)Storia dell’arte moderna (L-ART/02)Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03)Museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04)Storia dell’architettura (ICAR/18) 4

• Un modulo da 4 CFU di discipline teoriche a scelta (esclusi quelli giàsostenuti nel primo anno) tra

Discipline demoetnoantropologiche (M/DEA/01)Estetica (M-FIL/04)Filosofia e teoria di linguaggi (M-FIL/05)Sociologia generale (SPS/07) 4

C) Affini o integrative 8Un insegnamento (2 moduli da 4 CFU) a scelta fra

Lingua e traduzione – Lingua francese (L-LIN/04)Lingua e traduzione – Lingua inglese (L-LIN/12)Lingua e traduzione – Lingua tedesca (L-LIN/14) 8

D) A scelta dello studente 4• Lo studente può scegliere un insegnamento (un modulo, 4 CFU) di una

disciplina compresa nei settori scientifico-disciplinari indicati dall’ordinamentodel Corso di Studi che risulti attivata nell’A.A. in corso presso la Facoltà. 4

E) Altre attività formative 4• Lo studente, in accordo con il Corso di Laurea , dovrà portare a termine

ulteriori attività formative atte a migliorare le sue competenze e a svilupparele attitidini al lavoro. A tal fine saranno selezionate, di preferenza, le attivitàdi stage, laboratorio o di tirocinio formativo – presso aziende, enti, società, accademie, fondazioni, istituti ed università – che abbiano una precisa affinità con il percorso di studio dello studente. 4

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III anno (60 CFU)

B) Caratterizzanti 32• Storia delle teoriche del teatro (L-ART/05) 8• Letteratura teatrale italiana (L-ART/05) 8• Due moduli di 4 CFU a scelta tra

Storia del teatro anticoTeoria e storia della danza (L-ART/05)altre discipline non ancora frequentate del raggruppamento L-ART/05altre discipline non ancora frequentate del raggruppamento L-ART/06 8

• Un modulo da 4 CFU di discipline etnomusicologiche (L-ART/08) a scelta traEtnomusicologiaStoria del jazzStoria del rock 4

• Un modulo da 4 CFU di discipline storico artistiche a scelta tra Storia dell’arte medievale e (L-ART/01)Storia dell’arte moderna (L-ART/02)Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03)Museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04)Storia dell’architettura (ICAR/18) 4

C) Affini o integrative 8• Organizzazione ed economia dello spettacolo (SECS-P/10) 8

D) A scelta dello studente 4• Lo studente può scegliere un insegnamento (un modulo, 4 CFU) di una

disciplina compresa nei settori scientifico-disciplinari indicati dall’ordinamento del Corso di Studi che risulti attivata nell’A.A. in corso presso la Facoltà. 4

E) Altre attività formative 6• Lo studente, in accordo con il Corso di Laurea , dovrà portare a termineulteriori

attività formative atte a migliorare le sue competenze e a sviluppare le attitidini al lavoro. A tal fine saranno selezionate, di preferenza, le attività di stage, laboratorio o di tirocinio formativo – presso aziende, enti, società, accademie, fondazioni, istituti ed università – che abbiano una precisa affinità con il percorso di studio dello studente. 6

F) Prova finale e lingua straniera 10• La prova finale consiste nella stesura di una dissertazione scritta o di un elaborato su

supporto non cartaceo o di un project work relativi ad una delle discipline frequentate

nel corso di studi, da concordare con il docente. In accordo con le indicazioni deldocente e con le motivazioni dello studente daranno concertate le attività formativeatte alla realizzazione dell’elaborato. Nel corso di queste attività, sarà importante chelo studente dimostri di possedere una buona conoscenza della lingua straniera e disaperla applicare allo specifico del proprio argomento di dissertazione.- Prova finale 6- Lingua straniera 4

Totale 180

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CORSO DI LAUREA INFILOSOFIE E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

E DELLA CONOSCENZA

Presidente f.f. prof. Daniele Gambarara

Segretario f.f. Vincenzo ParisanoOrario di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00

Cubo 28 a, piano terrahttp://mondoailati.unical.it

Insegnamenti

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

Insegnamento Docente CFU Copertura

Antropologia culturale visiva Sole Giovanni 4 AffidamentoAntropologia filosofica mod. A Ines Crispini 4 MutuazioneAntropologia filosofica mod. B Ines Crispini 4 MutuazioneElaborazione delle informazioni mod. A 4 SupplenzaElaborazione delle informazioni mod. B 4 SupplenzaEstetica mod. A Bufalo Romeo 4 TitolareEtica della comunicazione mod. A 4 ContrattoEtica della comunicazione mod. B 4 ContrattoEtica della comunicazione mod. C 4 MutuazioneFilosofia del linguaggio - mod. A Gambarara Daniele 4 TitolareFilosofia del linguaggio - mod. B Gambarara Daniele 4 TitolareFilosofia del linguaggio - mod. C Gambarara Daniele 2 MutuazioneFilosofia della mente - mod. A Cimatti Felice 4 TitolareFilosofia della mente - mod. B Cimatti Felice 4 TitolareFilosofia della mente - mod. C Cimatti Felice 2 MutuazioneFilosofia della scienza mod. A 4 SupplenzaFilosofia della scienza mod. B 4 MutuazioneFilosofia della scienza mod. C Gambarara Daniele 2 AffidamentoFilosofia e scienze cognitive - mod. A Ferretti Francesco 4 AffidamentoFilosofia e scienze cognitive - mod. B Ferretti Francesco 4 AffidamentoFilosofia e scienze cognitive - mod. C Ferretti Francesco 2 AffidamentoFilosofia politica - mod. A Stancati Claudia 4 AffidamentoFilosofia teoretica Bonicalzi Francesca 4 MutuazioneGestione delle imprese mod. A 2 SupplenzaGestione delle imprese mod. B 2 SupplenzaInformatica mod. A 4 SupplenzaInformatica mod. B 4 MutuazioneInterazione comunicativa e cg Kendon Adam 4 ContrattoMIUR Introduzione alla retorica classica Zanatta Marcello 4 MutuazioneIstituzioni di filosofia del diritto 4 SupplenzaIstituzioni di fisica 4 SupplenzaIstituzioni di matematica 4 Supplenza

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

Laboratorio di scrittura seriale 2 ContrattoLetteratura italiana moderna econtemporanea Ganeri Margherita 4 AffidamentoLingua e testualità inglese mod. A 2 ContrattoLingua e testualità inglese mod. B 2 ContrattoLingua e testualità tedesca Pinna Giovanna 4 MutuazioneLingua e testualità francese mod. A 4 AffidamentoLingua e testualità francese mod. B 4 MutuazioneLingua e testualità spagnola mod. A 4 AffidamentoLingua e testualità spagnola mod. B 4 MutuazioneLinguaggi della musica Privitera Massimo 4 MutuazioneLinguaggi dello spettacolo Valentini Valentina 4 AffidamentoLinguaggio giornalistico stampa(con laboratorio) 2+2 ContrattoLinguaggio giornalistico - tv(con laboratorio) 2+2 ContrattoLinguaggio pubblicitario(con laboratorio) 2+2 ContrattoLinguistica generale 4 AffidamentoLinguistica italiana (con laboratoriodi scrittura) De Renzo Franco 2+2 AffidamentoLogica 4 SupplenzaNeuroscienze 4 ContrattoPatologie del linguaggio 4 SupplenzaPedagogia interculturale Rossi Rossana Adele 4 MutuazionePsicopedagogia del linguaggio Perfetti Simona 4 MutuazionePsicologia cognitiva 4 ContrattoPsicologia dello sviluppo Costabile Angela 4 AffidamentoSemiologia dello spettacolo Valentini Valentina 4 MutuazioneSemiotica mod. A Petrilli Raffaella 4 TitolareSemiotica mod. B Petrilli Raffaella 4 TitolareSemiotica mod. C Petrilli Raffaella 2 MutuazioneSemiotica degli audiovisivi 4 SupplenzaSociologia dei processi comunicativi Paci Gabriella 4 AffidamentoSistemi di web editing 4 ContrattoStatistica sociale 2 SupplenzaStoria della scienza 4 SupplenzaStoria delle idee mod. A D’Atri Annabella 4 MutuazioneStoria delle idee mod. B Zanatta Marcello 4 MutuazioneStoria delle idee artistiche 4 ContrattoStoria moderna Petrusewicz Marta 4 MutuazioneSemiotica dell’e-learning 4 AffidamentoTeoria dei saperi filos. e scient. Mod. A Palombi Fabrizio 4 AffidamentoTeoria dei saperi filos. e scient. Mod. B Palombi Fabrizio 4 MutuazioneTeoria della critica letteraria Ganeri Margherita 4 MutuazioneTeoria della testualità (con LABOR.) 2+2 MutuazioneTeoria e analisi del linguaggio politico Stancati Claudia 4 AffidamentoLingua dei segni Daniele Gambarara 2 AffidamentoStoria del pensiero scientifico Roberto Bondì 4 AffidamentoTeorie della conoscenza Bonicalzi Francesca 4 Mutuazione

Durante l’anno accademico saranno attivati, tipicamente per gli studenti diII anno, dei seminari di tirocinio a carattere professionalizzante e a numerolimitato, di cui sarà data notizia presso il Corso di Laurea.

Anche delle esercitazioni obbligatorie per il I e il II anno di Informatica eLingue straniere sarà data notizia presso il Corso di Laurea. Gli studentidovranno iscriversi alla lingua prescelta, secondo il livello accertato.

Si svolgeranno inoltre i seguenti seminari di esercitazioni:

– laboratorio di scrittura (resp. R. Petrilli);– Cineforum filosofico (resp. D. Gambarara).

Il Corso di Laurea in Filosofie e Scienze della Comunicazione e dellaConoscenza (Scienze delle Comunicazione classe 14) è un corso di nuova atti-vazione, svolto soltanto secondo i nuovi ordinamenti (laurea triennale), che siè aperto fin dall’a.a. nel 2001/02.

Obiettivi formativi

I laureati nel Corso di Laurea in «Filosofie e scienze della comunicazionee della conoscenza» devono aver acquisito le competenze e le abilità previstedal D.M. per i Corsi di Laurea della classe 14.In particolare devono:– possedere le conoscenze generali e le competenze di base indispensabili

per le teorie dei mezzi di comunicazione di massa, per l’analisi, la proget-tazione e l’applicazione di modalità comunicative nei settori tradizionalidell’editoria a stampa e televisiva, del cinema e della radiofonia, delleimprese di comunicazione audiovisiva, multimediale e interattiva

– possedere le competenze relative alle nuove tecnologie della comunicazio-ne e dell’informazione, nonché le abilità necessarie allo svolgimento diattività di comunicazione e relazioni pubbliche di aziende private, dellapubblica amministrazione e dei beni culturali, di attività redazionali e fun-zioni giornalistiche, anche nel settore dell’audiovisivo;

– essere in grado di utilizzare, in forma scritta e orale, due lingue stranieredell’Unione Europea nell’ambito specifico di competenza e per lo scam-bio di informazioni generali, nonché acquisire le abilità e le conoscenzeper l’uso efficace della lingua italiana;

– possedere le abilità di base necessarie alla produzione di testi per l’indu-stria culturale (sceneggiature, soggetti, story-board per la pubblicità,video, audiovisivi);

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

– essere in grado di svolgere compiti professionali nei diversi apparati delleindustrie culturali (editoria, cinema, teatro, radio, televisione, nuovimedia) e nel settore dei consumi culturali.

In aggiunta a queste competenze e abilità, questo specifico Corso di Lau-rea promuove l’acquisizione di competenze critiche, storiche e teoriche, di tipofilosofico. In particolare i laureati dovranno:

– possedere conoscenze e competenze teorico-metodologiche nel campodella comunicazione e dell’informazione e dei modelli teorici e applica-tivi legati al trattamento dei linguaggi nelle diverse tipologie, sia stori-co-naturali, sia artificiali, legandosi ai campi della riflessione teoricadella filosofia del linguaggio, dell’epistemologia e della psicologia dellinguaggio, ai domini culturali della linguistica e della semiologia, ed,infine, ai diversi settori delle sociologie e tecnologie della comunica-zione;

– possedere competenze di base sulla storia del pensiero filosofico e scienti-fico, e una specifica informazione sul dibattito attuale in diversi ambitidella ricerca filosofica (in particolare filosofico-linguistico, epistemologi-co e teoretico);

– possedere padronanza della terminologia e dei metodi riguardanti l’analisidei problemi, le modalità argomentative in linguaggio naturale e in lin-guaggi simbolici, l’approccio critico ai testi (anche in lingua originale) euna adeguata conoscenza dell’uso degli strumenti informativi, data-basebibliografiche e non, su diversi supporti o on-line.A questo fine le attività comprendono anche:attività dedicate all’acquisizione delle conoscenze fondamentali nei varicampi delle scienze della comunicazione e dell’informazione, nonché dimetodi propri della ricerca sui media, sui pubblici e sulle dinamiche difruizione e consumo;attività di laboratorio e, in relazione a obiettivi specifici, l’obbligo di atti-vità esterne, quali tirocini formativi presso aziende e laboratori, stages esoggiorni anche presso altre Università, italiane e straniere, nel quadro diaccordi nazionali e internazionali;

Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipoindividuale è pari almeno al 60 per cento dell’impegno orario complessivo,con possibilità di percentuali minori per singole attività formative ad elevatocontenuto sperimentale o pratico, quali le attività di laboratorio, o le parti eser-citative dei moduli didattici (vedi modalità organizzative).

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

Sbocchi professionali del Corso di Laurea

I laureati della classe svolgeranno attività professionali:nelle professioni della comunicazione e dell’informazione dei settori legati altrattamento dei dati linguistici nel campo delle relative tecnologie: costruzio-ne, implementazione e gestione di motori di ricerca, strutture ipertestuali e basidi dati locali e distribuite, collegandosi altresì al trattamento linguistico e altrattamento delle immagini fisse ed in movimento nell’editoria tradizionale emultimediale e nelle professioni derivanti dalle applicazioni legate alle scienzecognitive;nelle professioni di: comunicatore nelle imprese di broadcasting, giornalistiche,audiovisive e multimediali; esperto di marketing e di pubblicità delle impreseaudiovisive; manager delle imprese di progettazione e di gestione di eventi cultu-rali; progettista di formati di comunicazione audiovisiva nei settori tradizionalidell’editoria e in quelli dell’innovazione multimediale;nelle professioni nelle di comunicatore pubblico e tecnico delle relazioni pub-bliche, di portavoce e addetto stampa (L. 7-6-2000 n. 150: disciplina delle atti-vità di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni),comunicatore d’impresa nelle forme tradizionali e innovative (in rete), espertodi pubblicità commerciale e di utilità sociale; comunicatore di sistemi territo-riali locali; etc.

Ammissione al corso di studio

La modalità di verifica della preparazione culturale di base consiste nellarisposta ad un questionario di cultura generale preparato annualmente dal Con-siglio di corso di studio. Al termine della prova sono indicati gli eventuali debi-ti formativi e le attività didattiche di rinforzo. La partecipazione alla verificainiziale è obbligatoria.

Il test è valutato da una apposita commissione composta da tre docenti, dicui uno di prima fascia, che funge da presidente.

Propedeuticità

Tenendo conto degli obiettivi formativi specifici del corso di laurea inFilosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza e delle caratteri-stiche dei diversi corsi le propedeuticità sono fissate in base alla priorità degliinsegnamenti di base rispetto agli insegnamenti caratterizzanti e affini.

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

La tipologia delle attività formative prevede:� corsi di insegnamento (tipicamente svolti in moduli da 4 crediti, con un

rapporto medio di 8 ore di lezione a 17 ore di studio individuale per cre-dito),

� seminari (tipicamente svolti in moduli da 2 crediti, con un rapporto mediodi 8/10 ore di lezione a 17/15 ore di studio individuale per credito)

� esercitazioni guidate (tipicamente svolte in moduli da due crediti, con unrapporto medio di 10/12 ore di esercitazione guidata a 15/13 ore di studioindividuale per credito)

� esercitazioni di laboratorio (tipicamente svolte in moduli da due crediti,con un rapporto medio di 18/20 ore di esercitazione guidata a 7/5 ore distudio individuale per credito)

� attività di stage o tirocinio (svolte in moduli da due o quattro crediti, conun rapporto medio di 20/22 ore di attività a 5/3 ore di studio individualeper credito).

Frequenza

L’accertamento della frequenza avviene mediante il superamento di un testalla fine di ogni periodo di insegnamento. Il test è obbligatorio.

Verifiche del profitto

La verifica del profitto per le attività formative prevede:� prove di valutazione graduata (test a risposta multipla, anche informa-

tizzati, con un punteggio, ma senza votazione) per ogni modulo delleattività sopra elencate. Il superamento di tali prove di valutazione accer-ta la frequenza a tali attività. Ove il punteggio non raggiunga la suffi-cienza lo studente non è ammesso alla prova di verifica del profitto(esame) nella prima sessione successiva alle attività. La prova di valuta-zione è obbligatoria.

� prove di verifica del profitto con votazione (esami), per singola attività oper insiemi di moduli delle attività dello stesso settore scientifico discipli-nare, o dello stesso ambito disciplinare. Il superamento dell’esame costi-tuisce l’acquisizione definitiva dei crediti relativi a tali moduli.

� Gli esami potranno essere accompagnati da brevissimi elaborati scritti (oin forma multimediale).

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

Prova finale

La prova finale per il conseguimento della laurea consiste in un elaboratodi media lunghezza (corrispondente a un saggio scientifico), eventualmente susupporto multimediale, vertente su tematiche di discipline caratterizzanti delCorso, eventualmente connesso alle attività di stage o tirocinio, che saràdiscusso con una commissione di almeno tre docenti del corso.

Valutazione dei crediti

I crediti acquisiti per il conseguimento della laurea in Filosofie e Scienzedella Comunicazione e della Conoscenza sono integralmente valutati ai finidell’iscrizione al corso di laurea specialistica in Teoria della prassi comuni-cativa e cognitiva (Classe delle lauree specialistiche 101S - Teoria dellacomunicazione).

Norme transitorie

In merito alle equipollenze per i passaggi dai vecchi ai nuovi ordinamenti sistabilisce che di norma un insegnamento dei vecchi ordinamenti corrisponde adue moduli (8 CFU), non necessariamente tutti utili ai fini della laurea triennale.

Con una periodicità non superiore a 3 anni il Consiglio di Corso di studiorealizzerà una revisione dei Regolamenti didattici dei corsi di studio, in parti-colare per quanto riguarda il numero dei crediti assegnati ad ogni insegnamen-to o altra attività formativa.

Conoscenza della lingua straniera e abilità informatiche

L’ordinamento del Corso di laurea prevede la conoscenza di due linguedell’Unione Europea, di cui una è sempre una l’inglese per gli studenti iscrittinell’A.A. 2001/02 e 2002/03 e a partire da questo anno A.A. 2003%04 i nuoviimmatricolati potranno scegliere la sola lingua inglese.

Relativamente alla certificazione della conoscenza dell’inglese e dell’e-ventuale seconda lingua verrà fatto riferimento a standard internazionali di cer-tificazione.

Per quel che riguarda lo standard di formazione relativamente dell’ infor-matica di base (4 CFU), si fa riferimento alla Patente Europea del Computer

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

(ECDL - European Computer Driving License); tale certificazione costituisceil riferimento per tali abilità. Ma il Corso di Laurea prosegue la formazioneoltre tale livello consentendo autonomia di analisi, sviluppo e gestione di docu-menti multimediali.

Attività a scelta dello studente

Gli esami a scelta dello studente possono essere sostenuti anche su disci-pline attivate fuori dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, e comunque sempreconsultando preventivamente il tutor.

Le attività opzionali possono sostituire attività curriculari o attività a scelta.

Tirocini formativi e altre attività formative non tradizionali

Il Corso di laurea, in sede di programmazione didattica annuale, stabiliràquali attività formative aggiuntive offrire per l’anno accademico successivoagli studenti, tenendo presente che tali attività dovranno esercitare un ruolodeterminante nel completamento della formazione culturale dello studentestesso e nella sua capacità di inserimento nella realtà lavorativa.

Modalità organizzative delle attività formative per gli studenti impegnatinon a tempo pieno

Il Corso di laurea sta elaborando uno specifico ordinamento per gli stu-denti non a tempo pieno. Finché l’Università non attiverà questa modalità diiscrizione, gli studenti lavoratori sono tenuti a precisare la loro condizione,a concordare e a rispettare piani di studio individuali concordati con ilCorso di Laurea.

Corsi intensivi

Il Corso di Laurea potrà attivare corsi intensivi di supporto o di recuperofinalizzati ad una più efficace fruizione dell’offerta formativa da parte di stu-denti che si trovino in situazioni di svantaggio.

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

Tutorato

Il corso di laurea istituisce un servizio di tutorato per gli studenti. Obiet-tivo del tutorato è orientare e assistere gli studenti nel corso di studio, ren-derli attivamente partecipi del processo formativo, aiutarli a rimuovere gliostacoli ad una proficua frequenza dei corsi. Il Presidente del corso di laureaè responsabile delle attività di tutorato, che si svolgono secondo modalitàstabilite dal Consiglio del Corso di laurea, e comunicate a inizio anno aglistudenti

Mobilità degli studenti e riconoscimento delle attività formative svolteall’estero-Socrates

Nell’ambito della mobilità studentesca europea –SOCRATES – è possi-bile seguire esami e sostenere corsi nelle Università europee con le qualil’Ateneo della Calabria è consorziato. Gli esami sostenuti all’estero sonoequipollenti a quelli italiani, ma ciascun piano di studi deve essere preventi-vamente approvato dalla Commissione didattica (vedi Art. 34 del Regola-mento didattico d’Ateneo). La verifica del profitto relativo può essere svoltapresso l’Università estera o presso l’Università della Calabria. Attività for-mative e crediti relativi (fino ad un massimo di 60) possono essere conse-guiti anche, sulla base di accordi tra Corsi di Laurea, presso altre Universitàitaliane.

La proposta di svolgimento di attività formative presso altra sede universi-taria, e la richiesta di riconoscimento dei crediti relativi, sono presentate dallostudente al Consiglio di Corso di Studi attraverso il suo tutore, che lo assiste inciò e ne riferisce al Consiglio

Piani di studio

Data l’organizzazione del lavoro prefigurata nel regolamento didattico, lalibertà di scelta nei piani di studio è limitata alle discipline segnalate come“opzionali” nel piano di studi, e alle materie a scelta dello studente per statuto.All’inizio del primo anno di corso, tutti gli studenti devono presentare l’indica-zione delle scelte che intendono fare per i corsi che prevedono più possibilità el’indicazione degli esami liberi che intendono sostenere. Questi piani di studiosono automaticamente approvati se rientrano nelle linee di orientamento sug-gerite nel Regolamento didattico. Gli studenti possono apportare successiva-

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

mente dei cambiamenti alle scelte precedentemente presentate. Termini emodalità per la presentazione sono resi noti all’inizio dell’anno accademico. Ipiani di studio sono sottoposti all’approvazione della Commissione didattica,composta da tre membri.

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Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza

CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA E SCIENZE UMANE

Presidente prof. Francesca BonicalziCubo 18 C tel. 0984-494327Segretaria Piera FlorioCubo 28atel. 0984-494541 Orario di apertura al pubblico: Lunedì - Venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30e-mail [email protected] Ricevimento: Lunedì-Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30Martedì-Mercoledì-Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30

Insegnamenti

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Filosofie e scienze umane

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodi

M-FIL/03 Antropologia filosofica I. Crispini Titolare 8 III e IVIUS/20Biodiritto G. Calabrò Mutuazione da

Biogiuridica FA-COLTÀ ECONOMIA I

M-FIL/03 Bioetica Contratto 8 III e IVM-FIL/01 Didattica della filosofia S. Maletta Affidamento

interno III e IVSECS-P/01 Economia della Contratto IconoscenzaM-FIL/01 Ermeneutica filosofica F. Garritano Titolare 8 III e IVM-FIL/04 Estetica R. Bufalo Titolare 8 I e IIL-ART/07 Estetica musicale Mutuazione

da DAMSM-FIL/03 Etica della comunicazione Mutuazione da

contratto SC. COM. 8 III e IVIUS/20 Filosofia del diritto G. Calabrò Mutuazione da Isti-

tuzioni di fil. del di-ritto + Teoria dei di-ritti umani FACOLTÀDI ECONOMIA I e IV

M-FIL/05 Filosofia del linguaggio D. Gambarara Mutuazione da Sc. Com 8 I e IIM-FIL/05 Filosofia della mente F. Cimatti Mutuazione da Sc. Com 4+4 I e IIM-FIL/02 Filosofia della scienza Mutuazione da Metodo-

logia delle scienze socia-li Mod. B 4 I e II

M-FIL/03 Filosofia della storia D. Falcioni Titolare 8 III e IV

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Filosofie e scienze umane

M-PED/01 Filosofia dell’educazione F. Stara Mutuazione da Sc. Ed. 8 III e IVM-FIL/03 Filosofia delle religioni G. Vaccaro Titolare 4 III e IVM-FIL/02 Filosofia e scienze co- F. Ferretti Mutuazione da Sc. Com 4+4gnitiveM-FIL/03 Filosofia morale G. Vaccaro Mutuazione da Filosofia

delle religioni 8 III e IVSPS/01 Filosofia politica G. Maccaroni Affidamento interno 8 III e IVM-FIL/03 Filosofia teoretica F. Bonicalzi Titolare 8 III e IVM-FIL/07 Introduzione alla retori-ca classica M. Zanatta Affidamento interno 4 IIM-STO/04 Laboratorio di linguag- Contratto IVgio giornalisticoLaboratorio di scrittura R. Petrilli ResponsabileM-FIL/01 Laboratorio di testualità F. Bonicalzi Responsabile 4 II e IIIM.FIL/02 Logica Mutuazione da Metodolo-

gia delle scienze sociali I e IIM-FIL/02 Metodologia delle Contratto 8 I e IIscienze socialiM-FIL/01 Propedeutica filosofica P. Colonnello Titolare 8 III e IVM-PSI/01 Psicologia generaleM-PED/04 Psicopedagogia del lin-guaggio e della comunicazione Mutuazione da SC. ED. 4M-FIL/05 Semiotica R. Petrilli Affidamento interno 8 I e IIM-FIL/05 Semiotica del testo R. Petrilli Mutuazione da Semiotica 4 I e II SPS/07 Sociologia generale Mutuazione da Scienze

politicheM-FIL/ 06 Storia del pensiero Contratto 8 I e IIfilosofico ebraicoSPS/02 Storia del pensiero poli- G. Liguori Affidamento interno 8 III e IVtico contemporaneoM-STO/05 Storia del pensiero R. Bondì Affidamento interno 4 IVscientificoM-STO/04 Storia dell’estetica Contratto IVM-FIL/06 Storia della filosofia F. Crispini Titolare 8 I e IIM-FIL/06 Storia della filosofia M. Alcaro Titolare 8 III e IVM-FIL/07 Storia della filosofia M. Zanatta Titolare 8 I e IIanticaM-FIL/06 Storia della filosofia A. D’Atri Affidamento interno 8 III e IVcontemporaneaM-FIL/08 Storia della filosofia Da definiremedievaleM-FIL/06 Storia della filosofia G. Mocchi Titolare 8 I e IImodernaSPS/01 Storia della filosofia G. Maccaroni Mutuazione da Filosofia 8 III e IVpolitica politicaM-FIL/06 Storia della filosofia G. Mocchi Mutuazione da Storia 8 I e IIrinascimentale della filosofia modernaL-ART/02 Storia dell’arte L. Spezzaferro Mutuazione da BENImoderna CULTURALI 8 I e II

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi qualificanti del corso di laurea in Filosofia: – acquisire una solida conoscenza della storia del pensiero filosofico e

scientifico dall’antichità ai nostri giorni e un’ ampia informazione suldibattito attuale in diversi ambiti della ricerca filosofica (teoretico, logicoepistemologico, linguistico, estetico, etico, religioso, politico, giusfilosofi-co);

– padroneggiare la terminologia e i metodi riguardanti l’analisi dei proble-mi, le modalità argomentative;

– consentire l’approccio ai testi (anche in lingua originale) e un adeguatoavvio nell’uso degli strumenti bibliografici;

– acquisire competenze in ordine all’etica applicata in particolare nei settoridella bioetica, nell’etica della comunicazione e dell’informazione, del-l’informatica giuridica, con particolare riguardo ai diritti di libertà e tratta-mento dei dati personali e possedere un’ampia informazione sull’attualedibattito nell’ambito etico-giuridico, e sui suoi riflessi nel settore dellafondazione e della tutela dei diritti;

– essere in grado di utilizzare efficacemente una lingua dell’Unione oltre l’i-taliano, nell’ambito specifico delle competenze e per lo scambio di infor-mazioni generali;

– possedere adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e lagestione dell’informazione.

Sbocchi professionaliLa laurea in Filosofia permette di svolgere attività professionali:

– nei settori dell’industria culturale (editoria tradizionale e multimediale,con particolare riferimento all’ambito umanistico, le scienze cognitive, lalinguistica computazionale, e i sistemi di intelligenza artificiale);

– nell’ambito della Pubblica amministrazione e in Enti pubblici e privati, neisettori dei servizi stampa e pubbliche relazioni, promozione culturale,marketing e pubblicità creativa, pubblicistica tecnico-scientifica.

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Filosofie e scienze umane

L-ART/02 Storia della musica M. Privitera Mutuazione da DAMSM-FIL/06 Storia della storiografia F.M. Cacciatore Affidamento interno I e IIfilosoficaM-FIL/05 Storia delle idee lin- C. Stancati Affidamento interno 8 I e IIguisticheM-STO Storia contemporanea A. Paparazzo Mutuazione da STORIAM-FIL/01 Teorie della conoscenza F. Bonicalzi Affidamento interno 8 III e IV(= Gnoseologia V.O.)

– nell’ambito della Pubblica amministrazione e in Enti pubblici e privati,nella direzione e gestione delle risorse umane; direzione e gestione degliUffici del cittadino e del Difensore civico; direzione e gestione dei settoriper il trattamento dei dati personali e dei diritti all’informazione; direzionee gestione dei Comitati etici.

– negli organismi pubblici e privati, che abbiano come oggetto la coopera-zione internazionale e la tutela dei diritti umani

– nei vari settori delle attività e delle iniziative di organismi internazionalirelativi agli scambi economici e culturali, alla promozione socio-economi-ca, commerciale e turistica, alla conservazione e valorizzazione dellediverse tradizioni di pensiero e di socialità, alla difesa del complessivopatrimonio linguistico, culturale e artistico, al rafforzamento dell’operati-vità di imprese pubbliche e private che favoriscono i rapporti e il dialogofra le popolazioni mediterranee (costruzione di reti editoriali, televisive einformatiche, manifestazioni culturali, ecc.)A tali professioni saranno orientati attraverso le scelte dei diversi profilicurriculariLa Laurea Specialistica (attivata a partire dal 2003-2004) permette,

– oltre all’accesso all’insegnamento, l’attività di ricerca e di docenza e potràdare sbocco a posizioni di elevata responsabilità in attività connesse ai set-tori dei servizi, dell’editoria, dell’industria culturale e della pubblicaamministrazione o negli organismi internazionali

Modalità di accessoPrima dell’inizio dei corsi sarà somministrato un test per verificare la

preparazione culturale di base Tale questionario di cultura generale, prepa-rato annualmente dal Consiglio di corso di studio, permetterà di individuarele attività didattiche di rinforzo per gli studenti che presentano carenze dibase.

Durata del corso di studioLa durata del corso di studio in Filosofia è di tre anni.Ai fini del conseguimento della laurea lo studente deve aver conseguito

180 crediti da suddividere, secondo le norme in vigore, in 60 crediti all’anno.Il Consiglio di corso di laurea può riconoscere fino a 90 crediti, ai fini del

conseguimento del titolo di studio, alle conoscenze ed alle abilità professionalicertificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché ad altre cono-scenze e ad altre abilità in attività formative a livello post-secondario alla cuiprogettazione e realizzazione l’Università abbia concorso e che abbiano atti-nenza con la classe delle lauree in Filosofia e con il corso di studio in Filosofia.

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Filosofie e scienze umane

L’attribuzione dei crediti è demandata alla commissione che verifica la coeren-za delle conoscenze ed abilità certificate nel corso di laurea prescelto.

PropedeuticitàTenendo conto degli obiettivi formativi specifici del corso di laurea in

Filosofia ed delle caratteristiche dei diversi corsi le propedeuticità sono fissatein base alla priorità degli insegnamenti di base rispetto agli insegnamenti carat-terizzanti e affini

FrequenzaLa frequenza alle lezioni è obbligatoria. L’accertamento della frequenza

avviene mediante la raccolta di firme degli studenti presenti ai corsi o secondoaltre modalità concordate dal docente e comunicate agli studenti all’inizio delcorso. La non frequenza va dichiarata e comporta un diverso programma distudi.

Verifiche del profittoAlla fine di ogni bimestre sono previste verifiche del profitto mediante una

prova scritta e un colloquio orale. Il superamento della prova scritta è condi-zione di accesso al colloquio orale. Nella valutazione complessiva del profittodegli studenti un adeguato rilievo sarà dato alle verifiche scritte.

Prova finaleLa prova finale per il conseguimento della laurea consiste nella discussio-

ne di una breve dissertazione scritta su argomenti rientranti nelle aree discipli-nari proprie del corso di studio prescelto.

Valutazione dei creditiI crediti acquisiti per il conseguimento della laurea in Filosofia sono inte-

gralmente valutati ai fini dell’iscrizione al corso di laurea specialistica di Filo-sofia.

Norme transitorieIn merito alle equipollenze per i passaggi dai vecchi ai nuovi ordinamenti

si stabilisce che due moduli di 4 crediti corrispondono a 64 ore e di conseguen-za un insegnamento dei vecchi ordinamenti corrisponde a due moduli (8 CFU).Con una periodicità non superiore a 3 anni il Consiglio di Corso di studio rea-lizzerà una revisione dei Regolamenti didattici dei corsi di studio, in particola-re per quanto riguarda il numero dei crediti assegnati ad ogni insegnamento oaltra attività formativa.

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Filosofie e scienze umane

Conoscenza della lingua straniera e abilità informaticheRelativamente alla certificazione della conoscenza delle lingue straniere ci

si attiene a quanto verrà stabilito in sede di ateneo e comunque verrà fatto rife-rimento allo standard internazionale di certificazione della conoscenza chesarà richiesta agli studenti di tutti i corsi di studio.

Attività a scelta dello studenteGli esami a scelta dello studente possono essere tenuti anche su discipline

attivate fuori dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e comunque sempre consul-tando preventivamente il tutor.

Tirocini formativi e altre attività formative non tradizionaliIl Corso di laurea, in sede di programmazione didattica annuale, stabilirà

quali attività formative aggiuntive (3CFU) offrire agli studenti per l’AnnoAccademico successivo alla conclusione del corso di studi triennale, tenendopresente che tali attività dovranno esercitare un ruolo determinante nel com-pletamento della formazione culturale dello studente stesso e nella sua capacitàdi inserimento nella realtà lavorativa.

Modalità organizzative delle attività formative per gli studenti impegnatinon a tempo pieno

Il Corso di laurea in sede di programmazione didattica decide di attivareuno specifico ordinamento per gli studenti part-time.

Corsi intensiviIl Corso di Laurea si riserva la possibilità di attivare corsi intensivi di sup-

porto o di recupero finalizzati ad una più efficace fruizione dell’offerta forma-tiva da parte di studenti che si trovino in situazioni di svantaggio.

TutoratoIl corso di laurea istituisce un servizio di tutorato per gli studenti. Obiettivo

del tutorato è orientare e assistere gli studenti nel corso di studio, renderli attiva-mente partecipi del processo formativo, aiutarli a rimuovere gli ostacoli ad unaproficua frequenza dei corsi. Il Presidente del corso di Laurea è responsabiledelle attività di tutorato, e designa un suo delegato permanente, scelto fra i pro-fessori di ruolo e i ricercatori membri del Consiglio del Corso di Laurea. Entro laseconda settimana dall’inizio delle lezioni a ciascuno degli studenti immatrico-lati è attribuito un tutor tra i professori di ruolo e i ricercatori afferenti al corso distudio. Gli studenti immatricolati hanno l’obbligo di incontrare almeno duevolte il loro tutor (di norma nell’orario che questi destina al ricevimento degli

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Filosofie e scienze umane

studenti) nel corso del primo anno, così come gli studenti al secondo e al terzoanno. Svolgono attività di tutor-junior laureati designati dal Corso di Laurea eritenuti competenti a fornire chiarimenti e a orientare lo svolgimento degli studi.Saranno disponibili tutte le mattine presso la segreteria del Corso di Laurea

Mobilità degli studenti e riconoscimento delle attività formative svolteall’estero-Socrates

Nell’ambito della mobilità studentesca europea – SOCRATES – è possibileseguire esami e sostenere corsi nelle Università europee con le quali l’Ateneodella Calabria è consorziato. Gli esami sostenuti all’estero sono equipollenti aquelli italiani, ma ciascun piano di studi deve essere preventivamente approvatodalla Commissione didattica. (vedi Art. 34 del Regolamento didattico d’Ateneo).

Piani di studioData l’organizzazione del lavoro prefigurata in questo regolamento didat-

tico la libertà di scelta nei piani di studio è limitata alle discipline segnalatecome “a scelta” nel piano di studi e alle materie per statuto a scelta dello stu-dente. Si ricorda che non è possibile conseguire più di 8 crediti per ciascunodegli insegnamenti a scelta. All’inizio del primo anno di corso tutti gli studentidevono presentare un piano di studi con l’indicazione delle scelte che intendo-no fare per i corsi che prevedono più possibilità e l’indicazione degli esamiliberi che intendono sostenere. Questi piani di studio sono automaticamenteapprovati se rientrano nelle linee di orientamento suggerite nel Regolamento.Anche al secondo anno di studio, nonché per gli studenti “fuori corso” neglianni successivi, gli studenti possono presentare il piano di studio qualora desi-derino apportare dei cambiamenti a quelli precedentemente presentati. Terminie modalità per la presentazione sono resi noti all’inizio dell’anno accademico.I piani di studio sono sottoposti all’approvazione della Commissione didattica,composta da almeno tre membri.

Programmazione, coordinamento e verifica della qualità e dell’efficaciadelle attività formative

Tutti i corsi di insegnamento sono sottoposti obbligatoriamente ad unavalutazione da parte degli studenti. All’approssimarsi del termine di ciascuncorso, gli studenti compilano, in forma anonima il questionario di valutazionedella didattica. Il questionario è predisposto annualmente dalla Commissionedidattica del Corso di Laurea in accordo alle indicazioni del Nucleo di Valuta-zione dell’Ateneo. I questionari sono raccolti ed elaborati dall’Ufficio Statisti-co dell’Ateneo e comunicati, sia in forma aggregata che disaggregata, al Presi-dente del Consiglio di Corso di Laurea. L’analisi dei risultati della valutazione

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Filosofie e scienze umane

è oggetto di una riunione della Commissione didattica paritetica. In aggiuntaalla valutazione dei corsi è previsto un questionario di valutazione delle attivitàdi stages, tirocinio, eccetera.

Passaggio tra corsi di studio all’interno dell’Ateneo e trasferimenti daaltri atenei

Una Commissione nominata entro l’inizio dell’anno accademico dal Presi-dente del Corso di Laurea valuta il riconoscimento totale o parziale dei creditiacquisiti da uno studente in altro corso dell’Università della Calabria ovveronello stesso o altro corso provenendo da altra Università, nonché assegna i cre-diti agli esami sostenuti durante il vecchio ordinamento del Corso di Laurea.

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Filosofie e scienze umane

Filosofia e scienze umane

ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI

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Filosofie e scienze umane

Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico- CFU Tot.disc iplinari CFU

Di base Storia della filosofia M-FIL/06 - Storia della filosofia8/8 12/12M-FIL/07 - Storia della filosofiaantica 4/4M-FIL/08 - Storia della filosofiamedievaleM-STO/05 - Storia della scienza edelle tecniche

Istituzioni di filosofia IUS/20 - Filosofia del diritto 4 24/24M-FIL/01 - Filosofia teoretica 8M-FIL/02 - Logica e filosofia dellascienza 4M-FIL/03 - Filosofia morale 8

Totale 36/36

Caratterizzanti Filosofia morale, M-FIL/01 - Filosofia teoretica 8/12 16/24politica,teoretica M-FIL/03 - Filosofia morale 8/12

SPS/01 - Filosofia politicaEstetica e filosofia M-FIL/04 - Estetica 8/8 16/28del linguaggio M-FIL/05 - Filosofia e teoria dei

linguaggi 8/20Storia della filosofia M-FIL/06 - Storia della filosofia 16/8 24/8

M-FIL/07 - Storia della filosofia an-tica 4/0M-FIL/08 - Storia della filosofia medie-vale 4/0

Filosofia e storia M-FIL/02 - Logica e filosofia della 4/4scienza

della scienza M-STO/05 - Storia della scienza edelle tecniche

Discipline M-DEA/01 - Discipline demoetno- 8/16Demo-etno-antropologiche, antropologichepedagogiche, psicologiche M-PED/01 - Pedagogia generale ee economiche sociale

M-PED/02 - Storia della pedagogiaM-PED/03 - Didattica e pedagogiaspecialeM-PED/04 - Pedagogia sperimentaleM-PSI/01 - Psicologia generaleM-PSI/04 - Psicologia dello sviluppo epsicologia dell’educazione

Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico- CFU Tot.disc iplinari CFU

M-PSI/07 - Psicologia dinamicaSECS-P/01 - Economia politicaSPS/07 - Sociologia generale

Totale 68/80

Affini o integrative Discipline letterarie e L-FIL-LET/02 - Lingua e letteratu-linguistiche ra greca 16/4

L-FIL-LET/04 - Lingua e letteraturalatinaL-FIL-LET/09 - Filologia e linguisticaromanzaL-FIL-LET/10 - Letteratura italianaL-FIL-LET/11 - Letteratura italianacontemporaneaL-FIL-LET/13 - Filologia della lettera-tura italianaL-FIL-LET/14 - Critica letteraria e let-terature comparateL-LIN/01 - Glottologia e linguisticaL-LIN/03 - Letteratura franceseL-LIN/04 - Lingua e traduzione - linguafranceseL-LIN/05 - Letteratura spagnolaL-LIN/07 - Lingua e traduzione - linguaspagnolaL-LIN/10 - Letteratura ingleseL-LIN/12 - Lingua e traduzione - linguaingleseL-LIN/13 - Letteratura tedescaL-LIN/14 - Lingua e traduzione - linguatedescaL-LIN/21 - Slavistica

Discipline storiche L-ANT/02 - Storia greca 16/8L-ANT/03 - Storia romanaM-STO/01 - Storia medievaleM-STO/02 - Storia modernaM-STO/03 - Storia dell’europa orien-taleM-STO/04 - Storia contemporaneaM-STO/06 - Storia delle religioniM-STO/07 - Storia del cristianesimo edelle chieseSECS-P/12 - Storia economicaSPS/02 - Storia delle dottrine politiche

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Filosofie e scienze umane

Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico- CFU Tot.disc iplinari CFU

Discipline scientifiche BIO/05 - Zoologia 4/4BIO/06 - Anatomia comparata e cito-logiaBIO/08 - AntropologiaBIO/09 - FisiologiaCHIM/02 - Chimica fisicaCHIM/03 - Chimica generale e inor-ganicaCHIM/06 - Chimica organicaFIS/01 - Fisica sperimentaleFIS/02 - Fisica teorica, modelli e me-todi matematiciFIS/05 - Astronomia e astrofisicaFIS/06 - Fisica per il sistema terra eper il mezzo circumterrestreFIS/07 - Fisica applicata (a beni cultu-rali, ambientali, biologia e medicina)FIS/08 - Didattica e storia della fisicaINF/01 - InformaticaING-INF/05 - Sistemi di elaborazionedelle informazioniM-PSI/02 - Psicobiologia e psicologiafisiologicaM-PSI/03 - PsicometriaMAT/01 - Logica matematicaMAT/02 - AlgebraMAT/04 - Matematiche complementariMAT/05 - Analisi matematicaMAT/06 - Probabilità e statistica mate-maticaMED/02 - Storia della medicina

Totale 36/16

Ambito di sede Discipline artistiche LART/02 - Storia dell’arte moderna 8/16LART/03 - Storia dell’arte contempo-raneaLART/04 - Museologia e critica artisti-ca e del restauroLART/05 - Discipline dello spettacoloLART/06 - Cinema, fotografia e televi-sioneLART/07 - Musicologia e Storia dellamusicaLART/08 - Etnomusicologia

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Filosofie e scienze umane

Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico- CFU Tot.disc iplinari CFU

M-STO/08 - Archivistica, bibliografiae biblioeconomiaBIO/09 - FisiologiaICAR/18 - Storia dell’architetturaL-ANT/07 - Archeologia classicaL-ART/01 - Storia dell’arte medievaleL-ART/02 - Storia dell’arte modernaL-ART/03 - Storia dell’arte contempo-raneaL-ART/05 - Discipline dello spettacoloL-ART/06 - Cinema, fotografia e te-levisioneL-ART/07 - Musicologia e storia del-la musicaL-ART/08 – EtnomusicologiaIUS/18 - Diritto romano e diritti del-l’antichitàIUS/19 - Storia del diritto medievalee modernoM-GGR/01 – GeografiaSECS-P/04 - Storia del pensiero econo-micoL-LIN/06 - Lingua e letterature ispano-ame-ricaneL-LIN/08 - Letterature portoghese e brasi-lianaL-LIN/11 - Lingue e letterature anglo-ame-ricaneL-OR/12 - Lingua e letteratura araba

Totale 8/16 18

TOTALE 148/148

A scelta dello studente 12 12

Per la prova finale Prova finale 4 4e per la conoscenza Lingua straniera 6della lingua straniera 6

Altre (art. 10, com- Ulteriori conoscenze linguistiche, 10 10ma 1, lettera f) abilità informatiche e relazionali,

tirocini, etc.

TOTALE 180 180

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Filosofie e scienze umane

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodo

Antropologia religiosa G. Sole supplenza 8 II e IIIBibliografia e biblioteconomia C. Reale titolare 8 I-IIEtnologia V. Teti titolare 8 III-IVEtnologia delle culture mediterr. V. Teti supplenza 8 III-IVFilologia bizantina 8 I-IIFilologia greca 8 I-IIFilologia italiana da Storia della lingua mutuazione 8 III-IVitaliana Filologia latina R. Perrelli titolare 8 I-IIGeografia dell’ambiente P. Gagliardo titolare 8 I-II(= Geografia per il V.O.)Geografia dello sviluppo sostenibile P. Gagliardo supplenza 8 I-II(= Geografia per il N.O.)Geografia politica ed economica mutuazione 8 III-IVDa Geografia umanaGrammatica greca R. Morrone mutuazione 8 I-IIda Storia della lingua grecaGrammatica latina O. Fuoco supplenza 8 I-IIInformatica F. Iusi mutuazione 4 IInformatica per le biblioteche F. Iusi supplenza 8 I-IILatino scritto C. Salemme titolare 2Letteratura cristiana antica B. Clausi titolare 8 III-IVLetteratura greca A. Gostoli titolare 8 I-IILetteratura italiana I A-Z D. Ordine mutuazione 8 I-IIsolo per il Corso di Laurea in Lettereda Teoria della letteraturaLetteratura italiana II A-Z F. Bausi mutuazione 8 III-IVda Letteratura italiana medievaleLetteratura italiana medievale F. Bausi titolare 8 III-IV

CORSO DI LAUREA IN LETTERE

Presidente prof. Antonietta Gostoli

Cubo 28aFunzionario Amministrativo Silvana FiliceSegretaria Alba BaroneOrario di apertura al pubblico: Lunedì - Venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30Tel. 0984/494538

Insegnamenti

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Lettere

Letteratura italiana moderna e N. Merola titolare 8 I-IIcontemporaneaLetteratura italiana moderna e N. Merola affidamento 4 I-IIcontemporanea IILetteratura latina C. Salemme titolare 8 III-IVLetteratura latina medievale B. Clausi supplenza 8 III-IVLingua latina S. Monda supplenza 8 III-IVMetrica italiana F. Bausi mutuazione 4da Letteratura italiana medievalePaleografia greca Concolino supplenza 8 III-IVPsicologia dell’educazione 8Psicologia generale 8Psicologia sociale 8Semin. di lingua e letter. greca 2 ISemin. di lett. ital. mod. e cont. N. Merola Mutuazione 2 IISemin. di storia della crit. lett. it. M. Ganeri Mutuazione 2 IStoria della critica lett. ital. M. Ganeri mutuazione 8 I-IIStoria della lingua greca R. Morrone supplenza 8 I-IIStoria della lingua italiana supplenza 8 III-IVStoria della lingua latina R. Perrelli mutuazione 8 I-IIda Filologia latinaTeoria della letteratura D. Ordine titolare 8 I-IILaboratorio universitario di italiano N. Merola affidamento 2+2 I-II-III-IVscritto (LUIS)Laboratorio di cartografia 4Laboratorio di traduzione di testi lett. greci 4 I-IILaboratori di informatica 2+2

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Lettere

Vecchio OrdinamentoPiani di studio

Il Corso di Laurea in Lettere si articola in due indirizzi formali: Classico eModerno. La scelta dell’indirizzo di Laurea deve essere effettuata al momentodell’immatricolazione e può essere variata durante il corso di studi solo facen-done motivata richiesta al Consiglio di corso di Laurea e ricevendo da questoparere favorevole.

Il piano di studio può essere modificato negli anni successivi a quello diiscrizione, presentandone le modifiche al Corso di Laurea in Lettere entro il 18dicembre degli anni successivi.

I piani di studio vanno elaborati sulla base delle proposte indicate dal Con-siglio di Corso di Laurea, che garantiscono la caratterizzazione del corso distudio e quella specifica di ciascun indirizzo.

CFU 8 = 64 ORE DI LEZIONECFU 4 = 32 ORE DI LEZIONECFU 2 = 16 ORE DI LEZIONE

I piani di studio che si attengono a tali proposte si intendono approvati,purché compilati sugli appositi moduli e presentati al Corso di Laurea in Lette-re entro il 18 dicembre 2003.

Lo studente può predisporre un piano di studio individuale, diverso daquelli consigliati dal Corso di Laurea, purché nell’ambito delle discipline inse-gnate e nel numero degli insegnamenti stabiliti.

Secondo l’art. 2 della legge n. 910 dell’11 dicembre 1969 «il piano è sotto-posto all’approvazione del Consiglio di Corso di Laurea, che decide tenendoconto delle esigenze di formazione culturale e di formazione professionaledello studente».

Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre presso il Corso di Laurea sarà adisposizione degli studenti una commissione di orientamento per la compila-zione dei piani di studio.

Dopo il 31 dicembre, il Consiglio di Corso di Laurea valuterà i piani distudio, e, verificato il rispetto dei criteri esposti, darà la sua approvazione oconvocherà l’interessato per le necessarie modifiche e/o integrazioni. In casodi mancata risposta dello studente convocato, si riterrà valido l’ultimo pianoapprovato.

Per conseguire la Laurea in Lettere lo studente deve superare 21 esami.Agli studenti è data facoltà di inserire nel piano di studio un 22° esame, chesaranno però obbligati a sostenere.

Nello stesso anno di corso non è possibile frequentare e sostenere contem-poraneamente l’esame dell’insegnamento e della mutuazione ad esso associa-to. Si ricorda che lo studente non può sostenere più di 2 discipline fuoriFacoltà.

Il piano di studio deve contenere non meno di 3 biennalizzazioni e non piùdi 5. Si consiglia di biennalizzare la materia scelta per la tesi di Laurea.

È opportuno sostenere gli esami degli insegnamenti fondamentali neiprimi tre anni di corso.

Nella formulazione del Piano di studi si consiglia di tener presente latabella relativa alle classi concorsuali (qui allegata).

Indirizzo classicoIl piano di studio tipo è composto da undici annualità obbligatorie, da sette

caratterizzanti e da tre a scelta dello studente.

A) Insegnamenti istituzionali (e dunque obbligatori):

• Archeologia e storia dell’arte greca e romana• Geografia o Geografia umana

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Lettere

• Letteratura greca (due annualità)• Letteratura italiana (due annualità)1

• Letteratura latina (due annualità)• Latino scritto • Storia greca• Storia romana

Quanti intendano sostenere un terzo esame di latino (settore Lingua e lette-ratura latina) devono, per conformità alla normativa vigente al momento dellaloro immatricolazione, inserire un insegnamento a scelta tra Filologia latina eStoria della lingua latina.

B) Lo studente deve inoltre sostenere almeno 7 esami caratterizzanti sce-gliendoli tra i seguenti insegnamenti: Filologia bizantina; Filologia greca; Filo-logia latina; Grammatica greca; Grammatica latina; Paleografia latina; Paleo-grafia greca; Papirologia; Glottologia o Linguistica generale; Letteratura cri-stiana antica; Letteratura latina medievale; Storia della lingua greca; Storiadella lingua latina; Lingua latina; Storia della filosofia antica o Storia dellafilosofia o Storia della filosofia medievale; Storia della storiografia antica;Archeologia cristiana; Archeologia della Magna Grecia; Etruscologia archeo-logia dell’Etruria; Epigrafia greca; Epigrafia latina; Geografia storica delmondo antico; Metodologia e tecnica della ricerca archeologica; Antichità eistituzioni medievali; Storia Bizantina; Storia del Cristianesimo antico; Storiamedievale; Storia del vicino Oriente antico; Storia dell’arte medievale; Storiadell’arte moderna; Numismatica; Topografia antica.

Indirizzo moderno

Il piano di studio tipo è composto da dieci annualità comuni a tutto l’indi-rizzo, da otto caratterizzanti un sottoindirizzo e da tre a scelta dello studente.

A) Insegnamenti istituzionali (e dunque obbligatori):

• Letteratura italiana (due annualità)2

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Lettere

1 La seconda annualità può essere sostituita con Letteratura italiana moderna econtemporanea.

2 Gli studenti dei sottoindirizzi psicopedagogico e socioantropologico possonosostituire la seconda annualità di Letteratura italiana con Letteratura italiana moderna econtemporanea.

• Letteratura latina• Letteratura latina II o Filologia latina o Storia della lingua latina• Geografia o Geografia umana• Storia medievale o Storia romana• Storia moderna o Storia contemporanea• Storia dell’arte medievale o Storia dell’arte moderna• Linguistica generale o Glottologia• Storia della lingua italiana

B) Esami specifici per i sottoindirizzi (lo studente ne sosterrà almenootto):

a) sottoindirizzo critico-letterario: Letteratura italiana moderna e contem-poranea; Teoria della letteratura; Storia della critica letteraria italiana; Filolo-gia italiana; Metrica italiana; Didattica della lingua italiana; Estetica; Lettera-tura cristiana antica; Letterature comparate; Bibliografia e biblioteconomia;Letteratura latina medioevale; Un insegnamento di Lingua o Letteratura stra-niera; Storia della lingua latina; Filologia latina; Latino scritto; Storia contem-poranea; Storia della filosofia o Storia della filosofia moderna o Storia dellafilosofia contemporanea.

b) sottoindirizzo psicopedagogico: Educazione degli adulti; Pedagogia;Educazione comparata; Psicologia generale; Psicologia dello sviluppo; Psico-logia sociale; Sociologia dell’educazione; Storia della pedagogia; Storia dellascuola; Storia della filosofia o Storia della filosofia moderna o Storia della filo-sofia contemporanea

c) sottoindirizzo socio-antropologico: Antropologia culturale; Archivisticae scienze ausiliarie della storia; Etnologia; Geografia politica ed economica;Storia delle tradizioni popolari; Sociologia delle comunicazioni di massa;Sociolinguistica; Storia del movimento operaio; Storia della filosofia o Storiadella filosofia moderna o Storia della filosofia contemporanea.

Sbocchi professionaliLa laurea in Lettere, oltre che allo sbocco professionale dell’insegnamento

nelle scuole medie inferiori e superiori, dà accesso ad altri settori professionalie di ricerca: in generale, sono aperte ai laureati in Lettere prospettive di sbocconella Pubblica Amministrazione e in settori come quelli delle pubbliche rela-zioni, dell’informazione (giornalismo ecc.), della consulenza psico-pedagogi-ca; in particolare, in quelli della cura dei beni culturali e librari, all’interno

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Lettere

delle Sovrintendenze (archeologiche, ambientali, ai monumenti, archivisti-che), all’interno di strutture di enti locali.

Tabella delle classi concorsualiIn base al DM 28 marzo 1997 le discipline richieste per l’ammissione alle

classi di concorso sono state così modificate (si noti però che i titoli accademi-ci conseguiti coi vecchi piani di studi restano pienamente validi purché conse-guiti entro l’anno accademico 2000/2001):

Classe 43/A Italiano, storia ed educazione civica, geografia nella scuolamedia; Lingua italiana (= Storia della lingua italiana), Letteratura italiana,Linguistica generale (o Glottologia o Sociolinguistica), Lingua latina (= Filo-logia latina o Lingua latina o Storia della lingua latina) o Letteratura latina, unesame a scelta tra Storia contemporanea, Storia greca, Storia medievale, Storiamoderna, Storia romana, un esame di Geografia (o Geografia umana).Classe 50/A Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria disecondo grado: Lingua italiana (= Storia della lingua italiana), Letteratura ita-liana, Lingua latina (= Filologia latina o Lingua latina o Storia della lingua lati-na) o Letteratura latina, un esame a scelta tra Storia contemporanea e Storiamoderna, un esame a scelta tra Storia Greca, Storia medievale, Storia romana,un esame di Geografia (o Geografia umana), Linguistica generale o Glottolo-gia o Sociolinguistica.Classe 51/A Materie letterarie e latino nei licei e nell’istituto magistrale:Lingua italiana (= Storia della lingua italiana), Letteratura italiana, Lingua lati-na (= Filologia latina o Lingua latina o Storia della lingua latina), Letteraturalatina, un esame a scelta tra Storia contemporanea e Storia moderna, un esamea scelta tra Storia greca, Storia medievale, Storia romana, un esame di Geogra-fia (o Geografia umana).Classe 52/A Materie letterarie, latino e greco nel liceo classico: Lingua ita-liana (= Storia della lingua italiana), Letteratura italiana, Lingua latina (= Filo-logia latina o Lingua latina o Storia della lingua latina) o Letteratura latina,Letteratura latina, Storia greca, Storia romana, Geografia (o Geografia umana),due annualità di Letteratura greca.I laureati in Lettere possono altresì accedere ad altre classi di concorso (comela 61/A Storia dell’arte e la 39/A Geografia): gli interessati sono invitati arivolgersi per informazioni direttamente ai Provveditorati, essendoci qui limi-tati a registrare le modifiche per le classi di concorso relative a Materie lette-rarie, di nostra più diretta competenza.

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Lettere

Regolamento didattico del Corso di Laurea in Lettere

Nuovo ordinamento

Art. 1.

Obiettivi specifici del Corso di Laurea, profilo culturale e professionale.1. Gli obiettivi formativi del Corso di Laurea in Lettere sono quelli qualifi-

canti per la classe delle lauree in Lettere (classe 5, D.M. del 4 agosto2000).In particolare, il Corso di Laurea in Lettere intende assicurare agli studenti:– una rigorosa formazione di base linguistica, filologica, letteraria, sto-

rica e artistica in un ambito cronologico che va, a seconda dei profiliformativi previsti, dall’età antica a quella contemporanea;

– la lettura e l’interpretazione dei testi in originale, intese come stru-mento imprescindibile per il raggiungimento di ogni serio obiettivoculturale;

– la piena padronanza, scritta e orale, di almeno una lingua dell’UnioneEuropea, oltre l’italiano;

– competenze specifiche relative all’impiego degli strumenti informati-ci, telematici e multimediali nell’ambito specifico della cultura lette-raria;

– possibilità di svolgere stages e tirocini finalizzati all’inserimento nelmondo del lavoro;

– l’opportunità di proseguire gli studi universitari al fine di conseguirela laurea specialistica più organica al profilo formativo prescelto.

2. Il Corso di Laurea in Lettere intende, alla luce delle finalità sopra esposte,garantire agli studenti la possibilità di qualificare ulteriormente la loro for-mazione operando una scelta tra vari profili curricolari.

3. Le figure professionali che il Corso di laurea in Lettere prepara sononumerose e diversificate. Sicuramente esso rappresenta un eccellenteavviamento all’attività nel mondo dell’insegnamento, del giornalismo,delle istituzioni culturali, dell’editoria (compresa quella radiofonica, tele-visiva e multimediale), della conservazione e fruizione dei beni culturali ein tutti gli ambiti in cui sia richiesta una specifica competenza nella sferalinguistica e letteraria. La varietà dei profili curricolari, una varietà che si accompagna ad una for-mazione di base unitaria, e le attività di tirocinio aiuteranno gli studenti aprepararsi nella maniera più utile agli sbocchi professionali che essi si pre-figureranno.

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Lettere

4. Il corso di Laurea in Lettere comprende i seguenti curricula, per ognunodei quali è stato elaborato un quadro delle attività formative:1) Classico filologico;2) Classico archeologico;3) Moderno critico-letterario;4) Moderno storico-artistico;5) Moderno - letteratura e scienze umane;6) Moderno - letteratura e comunicazione.

5. Per conseguire la Laurea triennale è indispensabile l’acquisizione di 180crediti. Il Consiglio del Corso di Laurea in Lettere ha previsto che un cre-dito consti di 8 ore di lezione frontale e 17 di studio domestico pertanto aun corso di 8 crediti corrispondono 64 ore di lezione frontale e 136 ore distudio domestico.

Art. 2.

Formazione di base.1. Alle discipline relative alla formazione di base, comuni a tutti i curricula,

sono attribuiti complessivamente 32 crediti, ripartiti nei seguenti insegna-menti: Storia della lingua italiana (8); Glottologia o Linguistica generale(8); Letteratura italiana (8); Lett. italiana moderna e contemporanea (8).

Art. 3.

Formazione caratterizzante.1. Lo studio della letteratura, nei percorsi dell’Antichità, del Medioevo e del-

l’Età moderna e contemporanea, caratterizza i singoli curricula del Corsodi Laurea in Lettere; le discipline sono appropriate per ciascun percorso(vd. elenco completo nell’Allegato).

Art. 4.

Formazione affine o integrativa.1. Particolarmente significative per tutti i curricula del Corso di Laurea in

Lettere sono le discipline affini o integrative pertinenti a ciascuno di essi(vd. elenco completo nell’Allegato).

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Lettere

Art. 5.

Altre attività formative.1. Le altre attività formative concernono:

a) l’apprendimento di una lingua straniera (o l’approfondimento di cono-scenze linguistiche già acquisite).

b) la scelta autonoma da parte dello studente di altre attività formative. Irelativi crediti potranno essere utilizzati per arricchire ulteriormente ilpiano didattico, o per approfondire un ambito di conocenze e sarannoacquisiti seguendo uno dei corsi istituiti negli ambiti disciplinari delCorso di Laurea. Per l’eventuale riconoscimento di attività svolte al difuori della sede universitaria (ma comunque presso sedi convenziona-te o riconosciute) è competente il Consiglio di Corso di Laurea.

c) l’acquisizione di abilità informatiche strumentali indispensabili ancheper gli studi di carattere umanistico.

d) un laboratorio di italiano scritto.e) le altre attività formative consistono in attività di tirocinio o stage col-

legate ad ambiti specifici. 2. Il Consiglio si riserva di determinare i criteri per l’eventuale riconoscimen-

to come crediti formativi di conoscenza ed abilità maturata in attività for-mative di livello post-secondario.

Art. 6.

Ammissione al Corso di Laurea e verifica dell’adeguata preparazione iniziale.1. Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Lettere:

a) i diplomati degli Istituti di Istruzione secondaria Superiore di durataquinquennale;

b) i diplomati degli istituti di istruzione secondaria superiore di durataquadriennale che abbiano frequentato, con esito positivo, un corsoannuale integrativo;

c) quanti siano in possesso di altro titolo di studio conseguito all’estero,riconosciuto idoneo.

2. La preparazione iniziale richiesta prevede un’adeguata conoscenza della lin-gua italiana scritta e parlata; una buona conoscenza della storia e della geo-grafia a livello di scuola media superiore; la conoscenza obbligatoria dellalingua latina e, per il curriculum classico filologico, anche della lingua greca.

3. Il Consiglio di Corso di Laurea determinerà annualmente gli eventuali debitiformativi da recuperare nei corsi appositamente istituiti e in altre attività for-

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Lettere

mative aggiuntive. In particolare saranno assegnati debiti formativi nelleseguenti modalità: 16 crediti di lingua latina per quanti provengano da Istitutid’istruzione superiore in cui lo studio del latino ha la durata inferiore ai 4anni; 16 crediti di lingua greca, per quanti provengano da Istituti d’istruzionesuperiore in cui lo studio del greco ha la durata di inferiore ai 5 anni e intenda-no afferire ai curricula classico filologico e classico archeologico.

Art. 7.

Disposizioni sugli obblighi di frequenza. 1. La frequenza ai corsi inseriti nel piano di studio è obbligatoria e verrà

accertata a cura del titolare dell’insegnamento attraverso rilevazioneperiodica con firma raccolta sugli elenchi degli iscritti ai corsi; la frequen-za minima non può essere inferiore ai due terzi delle lezioni.

Art. 8.

Piani di studio.1. Lo studente è tenuto a presentare un piano di studio. Presenterà uno dei

piani di studio predisposto dal Consiglio di Corso di Laurea in Lettereoppure, con adeguate motivazioni, un piano di studio individuale nell’am-bito delle attività formative offerte.

2. I piani di studio vanno presentati presso la segreteria del Corso di Laurea inLettere.

3. Lo studente, sia in corso di studi che fuori corso, può ogni anno chiedere dimodificare il proprio piano di studi; le modifiche possono interessare leattività formative dell’anno di corso cui lo studente è iscritto, quelle previ-ste per gli anni successivi e quelle inserite negli anni precedenti i cui credi-ti non siano stati ancora acquisiti.

4. Lo studente deve presentare il proprio piano di studio entro il 15 dicembre.5. Tutti i piani di studio devono essere approvati dal Consiglio di Corso di

Laurea in Lettere.

Art. 9.

Crediti formativi.1. Per credito formativo universitario s’intende la misura del lavoro di ap-

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Lettere

prendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente inpossesso di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscen-ze ed abilità nelle attività formative previste dall’Ordinamento didatticodel Corso di Laurea in Lettere. Al credito di norma corrispondono 25 oredi lavoro dello studente.

2. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallostudente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del pro-fitto.

3. L’articolazione dei crediti previsti per il Corso di Laurea in Lettere è ripor-tata nel quadro delle attività formative allegato al presente regolamento.

Art. 10.

Articolazione dei corsi di insegnamento.1. I corsi si svolgono su due periodi didattici. 2. Ciascun corso è affidato ad un unico titolare che ne avrà la responsabilità

didattica e parteciperà alla verifica del profitto dello studente per l’attivitàformativa di cui il corso è parte.

3. I corsi che prevedono tre o quattro ore di lezione settimanali dovrannoessere impartiti in non meno di due giorni alla settimana. I corsi che preve-dono cinque o sei ore di lezione settimanali dovranno essere impartiti innon meno di tre giorni alla settimana.

Art. 11.

Modalità dei passaggi al Corso di Laurea in Lettere all’interno e trasferi-menti da altri Atenei.1. Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Lettere gli studenti prece-

dentemente iscritti ad un altro corso di laurea dell’Università della Cala-bria, ovvero ad un corso di laurea di altra Università.

2. Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente pro-veniente da altro Corso di Laurea dell’Università della Calabria o da altroCorso di Laurea di altri Atenei, al fine della prosecuzione degli studi nelCorso di Laurea in Lettere, è di competenza del Consiglio dello stessoCorso di Laurea. Compete altresì al Consiglio di Corso di Laurea in Lette-re la valutazione dell’avvenuto accertamento del possesso dell’adeguatapreparazione iniziale di cui all’articolo 6 del presente regolamento.

3. È altresì competenza del Consiglio di Corso di Laurea in Lettere la verifica

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Lettere

della condizione dello studente rispetto a quanto specificato all’art. 23 delpresente Regolamento.

4. Alla domanda intesa ad ottenere il nulla osta al trasferimento al Corso diLaurea in Lettere dell’Università della Calabria da altro Ateneo deve esse-re allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno di immatri-colazione, la denominazione ed una descrizione dei contenuti di ciascunadelle attività formative per le quali lo studente ha acquisito crediti nell’U-niversità di provenienza, la data del superamento dei relativi esami o delleprove di accertamento del profitto, e la votazione eventualmente riportata.

5. La domanda intesa ad ottenere il passaggio fra corsi di Laurea dell’Univer-sità della Calabria o il nulla osta al trasferimento al Corso di Laurea in Let-tere dell’Università della Calabria da altro Ateneo deve pervenire tra l’1giugno e il 31 agosto. La delibera del Consiglio del Corso di Laurea in Let-tere si avrà entro la data di inizio del 1° periodo didattico nell’anno acca-demico immediatamente successivo.

6. Le domande di passaggio o di trasferimento potranno essere accolte, senzapossibilità di deroghe, solo se il numero degli studenti iscritti a quell’annodi corso è inferiore a quello dei posti a suo tempo messi a concorso perl’immatricolazione al Corso di Laurea in Lettere.

7. Le domande di passaggio tra Corsi di Laurea della Facoltà di Lettere eFilosofia di studenti iscritti al primo anno possono essere presentate ancheanteriormente al 1° giugno. La richiesta di passaggio di Corso di Laurea, se accolta, ha effetto dalladata di inizio del periodo didattico immediatamente successivo alla datadella delibera del Consiglio del Corso di Laurea.

8. La domanda di passaggio può essere accolta, senza possibilità di deroghe,solo se il numero degli studenti iscritti al primo anno di corso è inferiore aquello dei posti messi a concorso per l’immatricolazione in quell’anno acca-demico al Corso di Laurea in Lettere e se lo studente è in possesso del titolodi studio necessario per l’immatricolazione al corso di Laurea in Lettere.

Art. 12.

Iscrizione ad anni successivi al primo di studenti in possesso di un titolo distudio universitario1. Coloro che siano già in possesso di un titolo di studio universitario posso-

no chiedere l’iscrizione ad un anno successivo al primo del Corso di Lau-rea in Lettere ed il riconoscimento di tutta o parte dell’attività formativacompletata per l’acquisizione del titolo di studio posseduto.

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Lettere

2. La richiesta non è in alcun caso accoglibile se il richiedente non è in pos-sesso di un diploma di istruzione secondaria superiore che consenta l’ac-cesso al Corso di Laurea in Lettere.

3. Il Consiglio di Corso di Laurea in Lettere delibera l’accoglimento delladomanda, determina l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto,individua gli esami e le attività formative riconoscibili ai fini della prose-cuzione degli studi. Compete altresì al Consiglio di Corso di Laurea inLettere la valutazione dell’adeguata preparazione iniziale di cui all’art. 6del presente.

4. Per ciò che concerne la conversione in crediti degli insegnamenti valequanto previsto dal precedente art. 11.Le domande potranno essere accolte, senza possibilità di deroghe, solo se

il numero degli iscritti a quell’anno di corso è inferiore a quello dei posti a suotempo messi a concorso per l’immatricolazione al Corso di Laurea in Lettere.

Alla domanda intesa ad ottenere l’iscrizione ad anni successivi al primo diquanti siano in possesso di un titolo universitario deve essere allegata certifica-zione o autocertificazione attestante il titolo universitario posseduto, l’anno diimmatricolazione e di conseguimento del titolo, la denominazione ed unadescrizione dei contenuti di ciascuna delle attività formative per le quali lo stu-dente ha acquisito crediti per i quali chiede il riconoscimento, la data del supe-ramento dei relativi esami o delle prove di accertamento del profitto, e la vota-zione eventualmente riportata.

La domanda deve pervenire tra l’1 Giugno ed il 31 Agosto. La deliberazio-ne da parte del Consiglio di Corso di Laurea si avrà entro la data di inizio delprimo periodo didattico del Corso di Laurea in Lettere dell’anno accademicoimmediatamente successivo.

Art. 13.

Opzione per il passaggio dai vecchi ordinamenti.1. Gli studenti già iscritti al Corso di Laurea in Lettere secondo il previgente

ordinamento che intendano passare al Corso di Laurea in Lettere previsto dalnuovo ordinamento, possono presentarne richiesta allo stesso Consiglio diCorso di Laurea. Gli interessati devono presentare al Consiglio di Corso diLaurea in Lettere una domanda di opzione entro il 30 novembre di ogni anno.

2. Alla domanda suddetta gli studenti devono allegare una certificazione oautocertificazione da cui risulti il proprio curriculum universitario e, inparticolare, il numero, la votazione e la data degli esami sostenuti nonchétutte le altre attività formative acquisite.

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Lettere

3. I passaggi dal vecchio al nuovo ordinamento conseguenti alle opzioni nonsono subordinati al rispetto dei vincoli numerici stabiliti annualmente inordine al numero programmato delle iscrizioni.

4. La richiesta dello studente che voglia passare dal vecchio al nuovo ordina-mento viene esaminata dal Consiglio di Corso di Laurea in Lettere, chevaluta la conversione in crediti degli insegnamenti sostenuti in rapportoalle attività formative previste dal nuovo ordinamento. Di norma vengonoattribuiti 8 crediti a tutti gli insegnamenti eccetto Letteratura italiana, Let-teratura latina e Letteratura greca ai quali vengono attribuiti 16 crediti.

Art. 14.

Prosecuzione e conclusione degli studi secondo gli ordinamenti didattici pre-vigenti.1. Agli studenti, già iscritti alla data di entrata in vigore dei nuovi ordinamen-

ti didattici e che intendano proseguire gli studi secondo gli ordinamentididattici previgenti, è assicurata la conclusione dei rispettivi corsi di studioed il rilascio dei relativi titoli.

2. Nell’ipotesi di cui al precedente comma gli studenti non dovranno espri-mere alcuna opzione né presentare alcuna dichiarazione.

3. Ai fini della prosecuzione e conclusione degli studi, nonché del rilasciodei relativi titoli, si applica e resta in vigore la disciplina relativa ai previ-genti ordinamenti didattici.

Art. 15.

Modalità di accertamento del profitto.1. La verifica del profitto è obbligatoria per tutte le attività formative e si

effettuerà con prove orali ed eventualmente anche scritte nelle tre sessionidi esame previste. In alcuni casi si potranno effettuare verifiche parzialianche durante lo svolgimento dei corsi.

2. L’accertamento del profitto, in caso di esito positivo, si conclude con ungiudizio di approvazione espresso in trentesimi che deve essere formaliz-zato dalla Commissione esaminatrice in apposito verbale redatto conte-stualmente all’esame e immediatamente sottoscritto dal candidato e dagliesaminatori (s’intende che l’esame è superato se la votazione ottenuta ènon inferiore a diciotto trentesimi; la votazione di trenta trentesimi puòessere accompagnata dalla lode).

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Lettere

Le prove di accertamento del profitto sostenute con esito negativo noncomportano l’attribuzione di un voto.

Le prove di esame sono pubbliche e pubblica è la comunicazione dellevotazioni riportate dagli studenti.

I calendari delle prove per la valutazione del profitto per le singole attivitàformative sono resi pubblici dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, anche per viatelematica, almeno un mese prima dell’inizio delle sessioni.

Per sostenere le prove di accertamento del profitto, lo studente deve essereiscritto e in regola con il versamento delle tasse e dei contributi richiesti e conle disposizioni relative all’accertamento dell’obbligo di frequenza.

Art. 16.

Composizione delle commissioni per l’accertamento del profitto.1. Le commissioni per l’accertamento del profitto relative ai corsi d’insegna-

mento sono, di norma, composte da 3 membri. La Commissione operacomunque validamente con la presenza effettiva del Presidente e di alme-no un secondo componente.Le Commissioni per l’accertamento del profitto relative ai corsi di inse-

gnamento sono nominate dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea all’i-nizio dell’anno accademico per la sua intera durata.

La Commissione è presieduta dal professore titolare del corso. La nomina della Commissione per l’accertamento del profitto al termine

di corsi di insegnamento attivati congiuntamente da due o più Corsi di Laureadella Facoltà di Lettere e Filosofia spetta al Preside della Facoltà.

Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o a con-tratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati e assistenti del ruolo adesaurimento di materie afferenti al settore disciplinare o a settore affine, anchese di altra Facoltà dell’Ateneo. Possono altresì fare parte delle Commissionicultori della materia.

Ove necessario, il Presidente della Commissione può richiedere al Presi-dente del Consiglio di Corso di Laurea la nomina di un congruo numero dimembri al fine di ripartire il lavoro di accertamento del profitto in più sotto-commissioni. Ogni sottocommissione opera validamente se formata da alme-no due componenti, di cui almeno un docente di ruolo o a contratto, profes-sore incaricato stabilizzato, ricercatore o assistente del ruolo ad esaurimento,afferente al settore scientifico-disciplinare cui il corso è attribuito nel Rego-lamento didattico del Corso di Laurea, o a settore scientifico-disciplinareaffine. Il Presidente fornisce alle sottocommissioni direttive di uniformità e

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Lettere

vigila sull’osservanza delle stesse, mantenendo la responsabilità di tutti gliesami svolti.

Nel caso di documentata indisponibilità del Presidente della Commissio-ne, il Presidente del Consiglio del Corso di laurea, ovvero il Preside di Facoltà,provvede alla nomina di un sostituto.

Nella determinazione del risultato dell’accertamento del profitto dello stu-dente da parte della Commissione la responsabilità della valutazione finale ècollegiale.

Le modalità di accertamento del profitto e di determinazione del voto fina-le qualora essa avvenga sulla base anche dell’esito di eventuali prove interme-die sostenute e/o dei risultati relativi ad eventuali attività di seminario, eserci-tazioni e lavori di gruppo svolti durante il corso, sono comunicate agli studentinella prima settimana del corso.

I Presidenti delle Commissioni di esami sono responsabili della tenuta deiregistri di esami dal momento in cui questi sono ritirati presso i competentiuffici amministrativi sino a quando essi sono riconsegnati agli stessi.

Art. 17.

Modalità di accertamento della conoscenza della lingua dell’Unione Euro-pea diversa dall’italiana.1. Al fine del conseguimento della Laurea in Lettere è obbligatoria la cono-

scenza di una lingua dell’Unione europea oltre all’italiano, e si consiglial’apprendimento di una seconda.

2. Le modalità di accertamento sono stabilite dal Consiglio di Corso di Lau-rea ed hanno effetto a partire dall’anno accademico successivo alla delibe-razione.

Art. 18.

Prova finale per il conseguimento del titolo di studio.1. Per sostenere la prova finale prevista per il conseguimento del titolo di stu-

dio lo studente deve aver acquisito tutti i crediti previsti dall’Ordinamentodidattico del Corso di laurea in Lettere e dal suo piano di studi tranne quel-li relativi alla prova finale stessa.

2. La prova finale consisterà nella discussione pubblica di una “relazionescientifica” preparata sotto la guida di uno o più docenti e relativa ad unadisciplina, o a due discipline tra loro contigue.

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Lettere

La relazione, pur dovendo essere obbligatoriamente prodotta in formascritta potrà essere illustrata dal laureando con l’ausilio dei mezzi di comu-nicazione ritenuti più opportuni.La relazione potrà consistere in una rassegna tematica; nell’analisi scienti-fica di una o più opere letterarie; nella formulazione di un organico proget-to di ricerca; ovvero nella varia combinazione delle precedenti modalità.

3. Le Commissioni per la valutazione della prova finale sono nominate dalPresidente del Consiglio di Corso di Laurea in Lettere. Tali Commissionisono composte da sette membri, di cui almeno cinque responsabili di inse-gnamento nella Facoltà di Lettere e Filosofia.Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o a con-

tratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo adesaurimento, anche se di altra Facoltà dell’Ateneo.

Le modalità di calcolo del voto finale (in centodecimi con eventuale lode)con il quale è conferito il titolo di studio sono fissate nel rispetto dei seguenticriteri:

a) i voti riportati nelle attività formative devono essere utilizzati ai fini delladeterminazione del voto finale e devono essere pesati sulla base del nume-ro dei crediti attribuiti a ciascuna di esse;

b) l’attribuzione della lode è deliberata all’unanimità dalla commissione.

Le prove finali per il conferimento di titoli universitari sono pubbliche.

Art. 19.

Mobilità degli studenti e riconoscimento delle attività formative svolte all’e-stero.1. Gli studenti dell’Università della Calabria possono svolgere parte dei pro-

pri studi presso Università estere. A tal fine possono essere stipulati accor-di fra Università.L’Università della Calabria favorisce gli scambi di studenti con Università

estere secondo un principio di reciprocità, mettendo a disposizione degli stu-denti ospiti le proprie risorse didattiche e offrendo supporto organizzativo elogistico agli scambi.

Lo studente interessato al riconoscimento di attività formative che intendesvolgere all’estero è tenuto a presentare in tempo utile una domanda al Consi-glio di Corso di Laurea in Lettere allegando la documentazione disponibilerelativa alle attività formative che intende seguire all’estero (compresi il nume-

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Lettere

ro di crediti ed una descrizione del contenuto di ciascuna attività formativa, ilnumero di ore di lezione e di esercitazioni, e le modalità di accertamento delprofitto) e di cui intende richiedere il riconoscimento. Il Consiglio di Corso diLaurea in Lettere delibera entro 45 giorni dal ricevimento della domanda suquali siano le frequenze, le attività formative, se del caso, i relativi settoriscientifico-disciplinari, ed i crediti riconoscibili come equivalenti e riconduci-bili ad attività formative previste nel piano di studio dello studente.

Al termine del periodo di permanenza all’estero, sulla base della docu-mentazione e della certificazione esibita dallo studente, il Consiglio di Corsodi Laurea in Lettere delibera il riconoscimento delle frequenze, delle attivitàformative, i relativi settori scientifico-disciplinari, dei crediti, e dell’esito del-l’eventuale accertamento del profitto, in modo che siano direttamente riferibiliad attività formative previste nel piano di studio dello studente.

Art. 20.

Modalità organizzative delle attività formative per gli studenti impegnati nona tempo pieno.1. L’introduzione di apposite modalità organizzative delle attività formative

per studenti impegnati non a tempo pieno negli studi è deliberata dalSenato accademico su proposta del Consiglio di Corso di Laurea in Lette-re approvata dalla Facoltà di Lettere e Filosofia. In questo caso, il Regola-mento didattico del Corso di Laurea in Lettere potrà prevedere uno speci-fico ordinamento degli studi per gli studenti impegnati non a tempopieno. Tale ordinamento sarà articolato su un impegno medio annuo dellostudente corrispondente all’acquisizione di non più di 40 e non meno di30 crediti.

2. Per il Corso di Laurea in Lettere sarà possibile, per gli studenti impegnatinon a tempo pieno negli studi, offrire specifiche attività formative svolte inorario serale ed il sabato, ed a distanza. Il Consiglio di Corso di Laurea inLettere potrà decidere di consentire l’accesso a tali attività formativeanche agli studenti impegnati a tempo pieno.

3. Tasse e contributi a carico degli studenti impegnati non a tempo pienosono indicati nel manifesto annuale degli studi tenendo in debito conto ilminore onere per l’Università che deriva dalla ridotta intensità del loroimpegno negli studi.

4. La scelta del percorso formativo per gli studenti impegnati negli studi nona tempo pieno, se questo è previsto, è lasciata all’autonoma decisione dellostudente.

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Lettere

5. Lo studente impegnato a tempo pieno negli studi può chiedere di passareal percorso formativo del medesimo Corso di Laurea riservato agli studen-ti impegnati non a tempo pieno, ove questo sia stato introdotto, indicandol’anno del percorso formativo previsto per gli studenti impegnati non atempo pieno per il Corso di Laurea in Lettere. Lo studente impegnato nona tempo pieno negli studi può chiedere di passare al percorso formativo delmedesimo Corso di Laurea riservato agli studenti impegnati a tempopieno, indicando l’anno del Corso di Laurea cui chiede di essere iscritto.In entrambi i casi:(a) la richiesta deve essere inoltrata tra l’ 1 Giugno ed il 31 Agosto;(b) il passaggio ha luogo all’inizio dell’anno accademico successivo;(c) il Consiglio del Corso di Laurea delibera entro la data di inizio del

primo periodo didattico dell’anno accademico immediatamente suc-cessivo.

Art. 21.

Attività di tutorato. 1. Responsabile dell’organizazione delle attività di tutorato è il Presidente del

Consiglio di Corsodi Laurea in Lettere, che può delegare tale compito adun suo delegato permanente scelto tra i professori di ruolo e i ricercatorimembri del Consiglio di Corso di Laurea in Lettere.

2. L’attività di tutorato di cui al presente articolo ha l’obiettivo di fornire aciascuno studente un riferimento specifico tra i professori ed i ricercatoridell’Ateneo cui rivolgersi per avere consigli ed assistenza per la soluzionedegli eventuali problemi che dovessero presentarsi nel corso della carrierauniversitaria.Entro la prima settimana dall’inizio delle lezioni, a ciascuno degli studenti

immatricolati è attribuito un tutor tra i professori di ruolo ed i ricercatori affe-renti al Corso di Laurea in Lettere. L’attribuzione è realizzata dal Presidentedel Consiglio di Corso di Laurea garantendo una distribuzione uniforme deglistudenti tra i docenti di ruolo ed i ricercatori, e comunque in modo tale che aciascun professore di ruolo e ricercatore vengono assegnati ogni anno non piùdi 20 studenti.

Gli studenti immatricolati nel corso del primo anno degli studi hanno l’ob-bligo di incontrare almeno due volte il loro tutor.

Gli studenti incontrano il loro tutor, di norma, nell’orario che questi desti-na al ricevimento degli studenti.

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Lettere

Art. 22.

Tirocinio.1. Responsabile dell’organizzazione delle attività di tirocinio è il Presidente

del Consiglio di Corso di laurea in Lettere, che può delegare tale compitoad un docente o ad un ricercatore scelto tra i membri del Consiglio.

2. Il “Servizio di Ateneo per l’assistenza alle Facoltà ed ai Corsi di Laurea perla realizzazione dei tirocini” assicurerà alle Facoltà ed ai Corsi di Laureache lo richiedano assistenza nell’organizzazione e nella gestione delle atti-vità di tirocinio previste negli Ordinamenti didattici dei Corsi di Laurea.

Art. 23.

Studenti “regolarmente in corso”, “non regolarmente in corso” e “fuoricorso” e rinuncia agli studi.

Per essere iscritto “regolarmente in corso” al secondo anno lo studentedeve aver acquisito entro la data di inizio dei corsi del secondo anno un numerodi crediti pari a 48 Per essere iscritto “regolarmente in corso” al terzo anno lostudente deve avere acquisito almeno 104 crediti.

Lo studente che non soddisfi tali condizioni viene considerato “non rego-larmente in corso”. Egli resterà in tale condizione fino a quando non soddisfi irequisiti per essere considerato “regolarmente in corso”, o non venga a trovarsinella condizione di “fuori corso”.

Viene considerato “fuori corso” lo studente che al termine della duratanormale degli studi non abbia conseguito il titolo.

Fatte salve le eventuali propedeuticità in essere, gli studenti “non regolar-mente in corso” possono frequentare le attività formative previste per l’anno dicorso cui sono iscritti e sostenere le relative prove di accertamento del profitto.

Lo studente ha la facoltà di rinunciare agli studi intrapresi e parteciparealle procedure di ammissione per un nuovo corso di Laurea con il riconosci-mento della precedente carriera.

Art. 24.

Verifica e aggiornamento.1. Entro il 31 Dicembre di ogni anno il Consiglio del Corso di Laurea realizza

una verifica dei risultati delle attività formative dell’anno accademico pre-cedente, comprese quelle relative al tutorato. I risultati di tale verifica sono

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Lettere

presentati in un rapporto che è inviato alla Facoltà ed alla CommissioneDidattica di Ateneo.

2. Con una periodicità non superiore a 3 anni il Consiglio del Corso di Laureain Lettere realizza una revisione del Regolamento didattico del Corso diLaurea, in particolare per quanto riguarda il numero dei crediti assegnatiagli insegnamenti e alle altre attività formative.

3. I contenuti disciplinari riconosciuti dal Corso di Laurea in Lettere non sonosoggetti ad obsolescenza.

Art. 25.

Adempimenti del Corso di Laurea.1. L’Università assicura la conclusione dei corsi di studio e il rilascio del

relativo titolo del Corso di Laurea in Lettere secondo l’ordinamento didat-tico vigente agli studenti già iscritti ai corsi alla data di entrata in vigoredei nuovi ordinamenti didattici. I medesimi studenti hanno altresì lafacoltà di optare per l’iscrizione a Corsi di studio con i nuovi ordinamentisulla base di quanto previsto all’articolo 14 del presente regolamento.

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Lettere

Curricula offerti agli studenti

Il Corso di Laurea in Lettere offre agli studenti la possibilità di sceglieretra i seguenti curricula:

1) Curriculum classico filologico2) Curriculum classico archeologico3) Curriculum moderno critico-letterario4) Curriculum moderno storico-artistico 5) Curriculum moderno: letteratura e scienze umane 6) Curriculum moderno: letteratura e comunicazione

Il Consiglio di Corso di Studio in Lettere prevede che un credito consti di 8 oredi lezione frontale e 17 ore di studio domestico. Pertanto, a un corso di 8 crediticorrispondono 64 ore di lezione frontale e 136 ore di studio domestico.Il corso di Latino scritto consta di esercitazioni: ciascun credito è costituito da12 ore di lezione frontale e 13 ore di studio domestico.

Curriculum CLASSICO FILOLOGICO

Attività formative di base CFUStoria della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8Glottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti CFULetteratura greca (L-Fil-Let/02) 16Filologia greca (L-Fil-Let/02) o Storia dellaLingua greca (L-Fil-Let/02) 8Letteratura latina (L-Fil-Let/04) 16Latino scritto (L-Fil-Let/04) 2Filologia latina (L-Fil-Let/04) 8Due insegnamenti scelti da uno dei seguenti indirizzi: 16

tardoantico e medievale: Lett. cristiana antica (L-Fil-Let/06); Lett. latina medievale (L-Fil-Let/08);Filologia bizantina (L-Fil-Let/07); Storia bizanti-na (L-Fil-Let/07)

filologia classica: Filologia greca (L-Fil-Let/02)se non già sostenuto; Grammatica greca (L-Fil-Let/02); Storia della lingua greca (L-Fil-Let/02) senon già sostenuto; Letteratura cristiana antica (L-

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Lettere

Fil-Let/06); Papirologia (L-Ant/05); Storia dellalingua latina (L-Fil-Let/04); Lingua latina (L-Fil-Let/04); Grammatica latina (L-Fil-Let/04);

Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) o Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) o Teoria della letteratura (L-Fil-Let/14) o Letterature comparate (L-Fil-Let/14) 8Storia greca (L-Ant/02) 8Storia romana (L-Ant/03) 8

Attività affini e integrative CFUArcheologia e storia dell’arte greca e romana(L-Ant/07) 8Geografia (M-GGR/01) 8Informatica (Inf/01) 4Paleografia greca (M-Sto/09) o Paleografialatina (M-Sto/09) o Storia della filosofia antica (M-Fil/07) o Bibliografia e biblioteconomia (M-Sto/08) 8

A scelta dello studente 10Lingua straniera 4Prova finale 6Altre attività formative 10

Curriculum CLASSICO ARCHEOLOGICO

Attività formative di base CFUStoria della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8Glottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti CFULetteratura greca (L-Fil-Let/02) 16Filologia greca (L-Fil-Let/02) o Storia dellalingua greca (L-Fil-Let/02) 8Letteratura latina (L-Fil-Let/04) 16Latino scritto (L-Fil-Let/04) 2Filologia latina (L-Fil-Let/04) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) o Letteratura italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) o Teoria della letteratura (L-Fil-Let/14) o Letterature comparate (L-Fil-Let/14) 8Storia greca (L-Ant/02) 8Storia romana (L-Ant/03) 8

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Attività affini e integrative CFUArcheologia e storia dell’arte greca e romana(L-Ant/07) 8Due insegnamenti a scelta tra i seguenti: 16 Archeologia della Magna Grecia (L-Ant/07);Archeologia cristiana (L-Ant/08); Topografia anti-ca (L-Ant/09); Metodologia e tecnica della ricercaarcheologica (L-Ant/10); Archeologia e storia del-l’arte greca o romana (L-Ant/07)Geografia (M-GGR/01) 8Informatica (Inf/01) 4Paleografia greca (M-Sto/09) o Paleografialatina (M-Sto/09) o Storia della filosofiaantica (M-Fil/07) o Bibliografia ebiblioteconomia (M-Sto/08) 8

A scelta dello studente 10Lingua straniera 4Prova finale 6Altre attività formative 10

Curriculum MODERNO CRITICO-LETTERARIO

Attività formative di base CFUStoria della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8 Glottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti CFULetteratura latina (L-Fil-Let/04) 8Storia della lingua latina (L-Fil-Let/04) 8 Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) + Storia della critica letteraria italiana (L-Fil-Let/10) 16 Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8 Metrica italiana (L-Fil-Let/10) o altro modulo di italianistica 4 Letteratura italiana medievale (L-Fil-Let/13) o Filologia italiana (L-Fil-Let/13) 8 Teoria della letteratura (L-Fil-Let/14) 8 Letteratura straniera o Lingua e letteratura stranieraa scelta o Letterature comparate (L-Fil-Let/14) 8Storia romana (L-Ant/03) o Storia medievale (M-Sto/01) 8Storia moderna (M-Sto/02) o Storia contemporanea(M-Sto/04) 8

Attività affini e integrative CFUStoria dell’arte moderna (L-Art/02) 8

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Geografia (M-GGR/01) 8 Estetica più un insegnamento a scelta del gruppoFilosofia e teoria dei linguaggi (M-Fil/05)(Filosofia del linguaggio, Logica, Semiotica,Etica della comunicazione, Storia della semiotica,Filosofia della mente, Storia delle idee linguistiche) 10 Bibliografia e biblioteconomia (M-Sto/08) 8

A scelta dello studente 10 Lingua straniera 4 Prova finale 6 Altre attività formative (a scelta dello studente) 10

Curriculum MODERNO STORICO-ARTISTICO

Attività formative di base CFUStoria della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8 Glottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti CFULetteratura latina (L-Fil-Let/04) 8 Storia della lingua latina (L-Fil-Let/04) 8 Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) o Storia della critica letteraria italiana (L-Fil-Let/10) 8 Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8 Teoria della letteratura (L-Fil-Let/14) 8 Lingua e letteratura straniera o Letteratura stranieraa scelta o Letterature comparate (L-Fil-Let/14) 8Seminario di italianistica o di Teoria della lett. 2Storia romana (L-Ant/03) o Storia medievale (M-Sto/01) 8 Storia moderna (M-Sto/02) o Storia contemporanea (M-Sto/04) 8

Attività affini e integrative CFUStoria dell’arte medievale (L-Art/01) oStoria dell’arte moderna (L-Art/02) 8Storia dell’arte moderna o Storia dell’arte contemporanea (L-ART/03) 8Museologia e storia del collezionismo (L-Art/04)o Storia della critica d’arte 4 Geografia (M-GGR/01) 8Estetica (M-Fil/04) 8 Bibliografia e biblioteconomia (M-Sto/08) 8Etnologia (M-DEA/01) 8

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A scelta dello studente 10

Lingua straniera 4

Prova finale 6

Altre attività formative (a scelta dello studente) 10

Curriculum MODERNO: LETTERATURA E SCIENZE UMANE

Attività formative di base CFUStoria della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8 Glottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti CFULetteratura latina (L-Fil-Let/04) 8 Storia della lingua latina (L-Fil-Let/04) 8 Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8 Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8 Letterature comparate (L-Fil-Let/14) 8 Lingua e letteratura straniera o Letteratura straniera a scelta 8Seminario di italianistica o di Teoria della lett. 2 Storia romana (L-Ant/03) o Storia medievale (M-Sto/01) 8Storia moderna (M-Sto/02) o Storia contemporanea (M-Sto/04) 8

Attività affini e integrative CFUStoria dell’arte moderna (L-Art/02) 8 Geografia (M-GGR/01) 8 Pedagogia generale (M-Ped/01) 8Psicologia generale (M-Psi/01) 8Etnologia (M-Dea/01) 8 Un insegnamento a scelta del gruppo Filosofiae teoria dei linguaggi (M-Fil/05) (Filosofia del lin-guaggio, Logica, Semiotica, Etica della comuni-cazione, Storia della semiotica, Filosofia della mente,Storia delle idee linguistiche) 8 Etnologia delle culture mediterranee (M-Dea/01) o Antropologia religiosa (M-Dea/01) o Psicologia dell’educazione o Psicologia dellosviluppo (M-Psi/04) 8

A scelta dello studente 10

Lingua straniera 4

Prova finale 6

Altre attività formative (a scelta dello studente) 10

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Curriculum MODERNO: LETTERATURA E COMUNICAZIONE

Attività formative di base Storia della lingua italiana (L-Fil-Let/12) 8 creditiGlottologia o Linguistica generale (L-Lin/01) 8Letteratura italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8

Attività formative caratterizzanti Letteratura latina (L-Fil-Let/04) 8 Storia della lingua latina (L-Fil-Let/04) 8 Storia della critica letteraria italiana (L-Fil-Let/10) 8Lett. italiana moderna e contemp. (L-Fil-Let/11) 8Teoria della letteratura (L-Fil-Let/14) 8 Lingua e letteratura straniera o Letteraturastraniera a scelta 8Storia romana (L-Ant/03) o Storia medievale (M-Sto/01) 8Storia moderna (M-Sto/02) o Storia contemporanea (M-Sto/04) 8

Attività affini e integrative Storia dell’arte moderna (L-Art/02) 8 Geografia (M-GGR/01) 8Semiotica (M-Fil/05) 8Un insegnamento a scelta del gruppo Filosofiae teoria dei linguaggi (M-Fil/05) (Filosofia dellinguaggio, Logica, Semiotica, Etica della co-municazione, Storia della semiotica, Filosofiadella mente, Storia delle idee linguistiche) 8Sociologia della comunicazioni di massa (SPS/08) 8Etnologia (M-DEA/01) 8Etnologia delle culture mediterraneeo Antropologia religiosao Psicologia dell’educazioneo Psicologia dello sviluppo 8

A scelta dello studente 10Lingua straniera 4Prova finale 6Altre attività formative (a scelta dello studente) 10

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Piani di studio

Curriculum classico-filologico

I anno

Storia della lingua italiana (8)Letteratura italiana (8)Filologia greca o Storia della lingua greca (8)Letteratura latina I (8) Storia greca (8)Archeologia e storia dell’arte greca e romana (8)Un insegnamento a scelta dell’indirizzo tardoantico e medievale oppure del-l’indirizzo filologia classica (8)Latino scritto (2)Un seminario a scelta dello studente (2)

Totale 60 crediti

II anno

Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Letteratura greca I (8)Letteratura latina II (8)Informatica (4)Storia romana (8)Geografia (8)Un insegnamento a scelta dell’indirizzo tardoantico e medievale oppure del-l’indirizzo filologia classica (8)Un insegnamento a scelta tra Paleografia greca o Paleografia latina o Storiadella filosofia antica o Bibliografia e biblioteconomia (8)

Totale 60 crediti

III anno

Glottologia (8)Letteratura greca II (8)

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Filologia latina (8)Teoria della letteratura o Letterature comparate o Letteratura italiana o Lettera-tura italiana moderna e contemporanea (8)Un insegnamento a scelta dello studente (8)Lingua straniera (4)Prova finale (6)Altre attività formative (Laboratorio di italiano scritto; Laboratorio o corso dilingua straniera; stages, ecc.) (10)

Totale 60 crediti

Curriculum classico-archeologico

I anno

Storia della lingua italiana (8)Letteratura italiana (8)Filologia greca o Storia della lingua greca (8)Letteratura latina I (8)Storia greca (8)Archeologia e storia dell’arte greca e romana (8)Un insegnamento a scelta dell’area archeologica (Archeologia della MagnaGrecia; Archeologia cristiana; Topografia antica; Metodologia e tecnica dellaricerca archeologica; Archeologia e storia dell’arte greca e romana) (8)Latino scritto (2)Un seminario a scelta dello studente (2)

Totale 60 crediti

II anno

Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Letteratura greca I (8)Letteratura latina II (8)Informatica (4)Storia romana (8)Geografia (8)Un insegnamento a scelta dell’area archeologica (Archeologia della MagnaGrecia; Archeologia cristiana; Topografia antica; Metodologia e tecnica della

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Lettere

ricerca archeologica; Archeologia e storia dell’arte greca e romana) (8)Un insegnamento a scelta tra Paleografia greca o Paleografia latina o Storiadella filosofia antica o Bibliografia e biblioteconomia (8)

Totale 60 crediti

III anno

Glottologia (8)Letteratura greca II (8)Filologia latina (8)Letteratura italiana o Letteratura italiana moderna e contemporanea o Teoriadella letteratura o Letterature comparate (8)Un insegnamento a scelta dello studente (8)Lingua straniera (4)Prova finale (6)Altre attività formative (Laboratorio di italiano scritto; Laboratorio o corso dilingua straniera; stages, ecc.) (10)

Totale 60 crediti

Curriculum moderno critico-letterario

I anno

Letteratura italiana (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)A scelta dello studente (4)Lingua e letteratura straniera o Letteratura straniera a scelta o Letterature com-parate (8)Storia romana o Storia medievale (8) Storia moderna o Storia contemporanea (8)Bibliografia e biblioteconomia (8)Lingua straniera (4)Altre attività formative (Laboratorio di Italiano scritto) (4)

Totale 60 crediti

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Lettere

II anno

Storia della lingua italiana (8)Letteratura italiana (+ Storia della critica letteraria italiana) (16)Letteratura latina (8) Geografia (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Estetica (4)Un insegnamento a scelta del gruppo Filosofia e teoria dei linguaggi (6)A scelta dello studente (2)

Totale 60 crediti

III anno

Glottologia o Linguistica generale (8)Storia della lingua latina (8) Letteratura italiana medievale o Filologia italiana (8)Teoria della letteratura (8)Storia dell’arte moderna (8)Stilistica e metrica o altro modulo di italianistica (4)Altre attività formative (6)A scelta dello studente (4)Prova finale (6)

Totale 60 crediti

Curriculum moderno storico-artistico

I anno

Letteratura italiana (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Lingua e letteratura straniera o Letteratura straniera a scelta o Letterature com-parate (8)Storia dell’arte moderna o Storia dell’arte contemporanea (8)Museologia e storia del collezionismo o Storia della critica d’arte (4)Storia moderna o Storia contemporanea (8) Bibliografia e biblioteconomia (8)

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Lettere

Lingua straniera (4)Altre attività formative (Laboratorio di Italiano scritto) (4)

Totale 60 crediti

II anno

Storia della lingua italiana (8)Letteratura latina (8)Letteratura italiana o Storia della critica letteraria italiana (8)Storia romana o Storia medievale (8)Storia dell’arte medievale o Storia dell’arte moderna (8)Estetica (8) Geografia (8)Un seminario di Letteratura italiana o Letteratura italiana moderna e contem-poranea o Teoria della letteratura (2)

Totale 58 crediti

III anno

Glottologia o Linguistica generale (8)Storia della lingua latina (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8) Teoria della letteratura (8)Etnologia (8)A scelta dello studente (10)Altre attività formative (6)Prova finale (6)

Totale 62 crediti

Curriculum moderno: letteratura e scienze umane

I anno

Letteratura italiana (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Etnologia (8)

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Lettere

Storia moderna o Storia contemporanea (8)Psicologia generale (8)Un insegnamento a scelta del gruppo Filosofia e teoria dei linguaggi (8)Geografia (8)Altre attività formative (Laboratorio di italiano scritto) (4)

Totale 60 crediti

II anno

Storia della lingua italiana (8) Letteratura latina (8)Letteratura italiana (8)Lingua e letteratura straniera o Letteratura straniera a scelta (8) + Lingua stra-niera (4)Storia dell’arte moderna (4)Storia romana o Storia medievale (8)Etnologia delle culture mediterranee o Antropologia religiosa o Psicologia del-l’educazione o Psicologia dello sviluppo (8)Un seminario di Letteratura italiana o Letteratura italiana moderna e contem-poranea o Teoria della letteratura (2)

Totale 58 crediti

III anno

Glottologia o Linguistica generale (8)Storia della lingua latina (8) Letteratura italiana moderna e contemporanea (8) Letterature comparate (8)Pedagogia generale (8) A scelta dello studente (10)Altre attività formative (6) Prova finale (6)

Totale 62 crediti

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Lettere

Curriculum moderno: letteratura e comunicazione

I anno

Letteratura italiana (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Lingua e letteratura straniera o Letteratura straniera a scelta (8)Lingua straniera (4)Un insegnamento a scelta del gruppo Filosofia e teoria dei linguaggi (6)Storia moderna o Storia contemporanea (8)Geografia (8)Sociologia delle comunicazioni di massa (8) Altre attività formative (Laboratorio di Italiano scritto) (2)

Totale 60 crediti

II anno

Storia della lingua italiana (8)Letteratura latina (8)Letteratura italiana moderna e contemporanea (8)Storia della critica letteraria italiana (8)Storia romana o Storia medievale (8)Etnologia (8)Etnologia delle culture mediterranee o Antropologia religiosa o Psicologiadello sviluppo o Psicologia dell’educazione (8) Altre attività formative (Laboratorio di Italiano scritto) (2)A scelta dello studente (2)

Totale 60 crediti

III anno

Glottologia o Linguistica generale (8)Storia della lingua latina (8)Teoria della letteratura (8)Storia dell’arte moderna (8)Semiotica (8) A scelta dello studente (8)Altre attività formative (6)Prova finale (6)

Totale 60 crediti

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Lettere

CORSO DI LAUREA INLINGUE E CULTURE MODERNE

PresidenteProf. Francesco AltimariCubo 20/BTel. 0984/494379Fax. 0984/494674E-mail: [email protected]

Segreteria: Rosalba CerenziaOrario di apertura al pubblico: 9.00 - 11.00Cubo 28/ATel. 0984/494544E-mail: [email protected] Sito internet: www.lingue.unical.it

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Lingue e Culture Moderne

Professori

- F. Altimari- R. Distilo- M. Ganeri- R. Kidder- E. Londero- M. E. Marchetti- C. Morini- M.M. Parlati- G. Pinna- G. Vanhese- C. Verbaro

Ricercatori

- G. Belluscio- J. Premon- F. Mac Fadden- E. Jossa- D. Bulotta- C. Piva

Collaboratori ed espert i l inguist ic i di l ingua madre

Lingua albanese Lingua italiana per stranieri- dott. A. Berisha - dott. A. De Marco

Insegnamenti

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Lingue e Culture Moderne

Collaboratori ed espert i l inguist ic i di l ingua madre

Lingua francese Lingua neogreca- dott. D. Rapin - dott. G. Korinthios- dott. M. Lenoir

Lingua inglese Lingua spagnola- dott. M. Brimble - dott. M. Benvenuto- dott. J. Copping - dott. M. A. Gonzalez Cervigon- dott. A. M. Cristiano- dott. G. Maguire- dott. C. Mancuso

Lingua ispano-americana Lingua tedesca- dott. F. Sanchez Peiro - dott. H. P. Kunert

- dott. W. Gudrun

Lettori di scambio

Lingua albanese- dott. A. Jubani

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodo

Dialetti albanesi dell’Italia meridionale G. Belluscio affidamento 8 II-IIIDidattica della lingua italiana mutuazione 4mutua da Didattica delle linguestraniere moderneDidattica delle lingue straniere moderne affidamento 4Documentazione R. Guarasci titolare 8 I-IIFilologia albanese mutua da affidamento del C.d.S. in F. Altimari mutuazione 8 III-IVMediazione LinguisticaFilologia germanica D. Bulotta supplenza 8 I-IIFilologia romanza R. Distilo 4 IIFonetica e fonologia L. Romito titolare 8 I-IIGlottologia J. Trumper titolare 8 I

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Lingue e Culture Moderne

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodo

Informatica umanistica mutua da Labora- R. Distilo mutuazione 6 IIItorio di informatica del C.d.S. in Media-zione LinguisticaLaboratorio di italiano scritto N. Merola affidamento 4Letteratura albanese I F. Altimari titolare 6 II-IIILetteratura albanese II F. Altimari titolare 6 II-IIILetteratura albanese III F. Altimari titolare 4-5 II-IIILetteratura francese I mutua da Lettera- Ch. Chevallier mutuazione 6 I-IIture francofoneLetteratura francese II mutua da Storia M.E. Marchetti mutuazione 6 I-IIdella lingua franceseLetteratura francese III mutua da Lingua G. Vanhese mutuazione 4-5 III-IVe letteratura franceseLetteratura inglese I contratto 6Letteratura inglese II contratto 6Letteratura inglese III R. Kidder supplenza 5Letteratura italiana mutua da Lettera- C. Verbaro mutuazione 8 III-IVtura italiana moderna e contemporaneaLetteratura italiana moderna e contem- M. Ganeri titolare 8 I-IIporanea A-LLetteratura italiana moderna e contem- C. Verbaro titolare 8 III-IVporanea M-ZLetteratura spagnola I E. Londero titolare 6 I-IILetteratura spagnola II E. Londero titolare 6 I-IILetteratura spagnola III E. Londero titolare 4-5 I-IILetteratura tedesca I G. Pinna affidamento 6Letteratura tedesca II G. Pinna affidamento 6Letteratura tedesca III G. Pinna mutuazione 4-5mutua da Lingua e letteratura tedescaLetterature comparate G. Vanhese affidamento 8 III-IVLetterature francofone Ch. Chevallier affidamento 8Lingua e letteratura araba mutuazione 5mutua da contratto del C.d.S. in Media-zione LinguisticaLingua e letteratura francese G. Vanhese titolare 8 III-IVLingua e letteratura Giapponese contratto 8Lingua e letteratura inglese IV M.M. Parlati titolare 8 III-IVLingua e letteratura inglese v.o. altri contratto 8corsi di studioLingua e letteratura inglese v.o. ogni annua- M.M. Parlati mutuazione 8 III-IVlità ad eccezione del IV anno mutua daStoria del teatro ingleseLingua e letteratura neogreca contratto 8 III-IVLingua e letteratura romena contratto 8 III-IVLingua e letteratura russa contratto 8Lingua e letteratura tedesca G. Pinna titolare 8Lingua e letterature ispano-americane E. Jossa affidamento 6 III-IVLingua e traduzione albanese I G. Belluscio affidamento 8Lingua e traduzione albanese II G. Belluscio affidamento 8

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodo

Lingua e traduzione albanese III F. Altimari affidamento 6-9 II-IIILingua e traduzione francese I affidamento 8Lingua e traduzione francese II R. Laugier affidamento 8 IILingua e traduzione francese III mutua M.E. Marchetti mutuazione 6-9 I-IIda Lingua francese III Lingua e traduzione inglese I affidamento 8 I-IILingua e traduzione inglese II contratto 8Lingua e traduzione inglese III contratto 6-9Lingua e traduzione spagnola I contratto 8Lingua e traduzione spagnola II contratto 8Lingua e traduzione spagnola III contratto 6-9Lingua e traduzione tedesca I affidamento 8Lingua e traduzione tedesca II affidamento 8Lingua e traduzione tedesca III affidamento 6-9Lingua francese III mutua da Storia della M.E. Marchetti mutuazione 4 I-IIlingua franceseLingue e letterature anglo-americane F. Mac Fadden affidamento 6 I-IILingue e letterature dell’Africa contratto 8Lingue e letterature portoghese e brasiliana mutuazione 8mutua da contratto del C.d.S. in MediazioneLinguisticaLinguistica generale I L. Romito affidamento 4Linguistica generale II L. Romito affidamento 4Linguistica generale III contratto 4Sociolinguistica M. Maddalon titolare 4 IIStoria del teatro inglese M.M. Parlati titolare 8 III-IVStoria della critica letteraria italiana mutua M. Ganeri mutuazione 8 I-IIda Letteratura italiana moderna e contem-poranea A-LStoria della cultura ispanica contratto 8Storia della lingua francese M.E. Marchetti titolare 8 I-IIStoria della lingua inglese R. Kidder titolare 8

100

Lingue e Culture Moderne

REGOLAMENTO DIDATTICO

Il regolamento didattico del corso di studio in Lingue e culture moderne contienetutte le norme che regolano l’ammissione al corso di studio, l’articolazione delle atti-vità formative, le verifiche dell’apprendimento, l’attribuzione dei crediti formativi, laprova finale, la frequenza dei corsi, il tutorato, nonché la programmazione, il coordina-mento e la valutazione delle attività e dei servizi offerti dal corso di studio.

Per conseguire la laurea di 1° livello in Lingue e culture moderne è necessarioacquisire, per ogni anno di corso, 60 crediti formativi universitari (CFU) per un totaledi 180 CFU nel triennio, ivi comprese le prove di verifica delle competenze linguisti-che acquisite.

1. Ammissione al corso di studiI nuovi immatricolati dovranno svolgere delle prove scritte di ingresso che servono

ad accertare il livello di competenza della lingua italiana e di un’altra lingua europea (ilivelli sono misurati secondo i parametri stabiliti dal Consiglio d’Europa).

2. Quadro delle attività offerte dal corso di laurea e relativi creditiLe attività si differenziano in lezioni (tenute dal docente titolare del corso), semi-

nari, esercitazioni di laboratorio. Ogni tipologia formativa equivale a dei crediti in baseal seguente criterio:

– lezioni: 8 ore in aula equivalgono a 1credito (32 ore di lezione sono 4 crediti)– seminari: 12 ore di seminario equivalgono a 1 credito– esercitazioni di laboratorio: 25 ore di attività equivalgono a 1 credito

3. Verifiche dell’apprendimentoPer i corsi tenuti dai responsabili di cattedra, cui afferiscono anche le eventuali atti-

vità seminariali, sono previste verifiche in itinere e di fine corso (minimo una per ognimodulo di lezioni) che potranno svolgersi sotto forma di prove scritte e/o orali.

4. Attribuzione dei crediti formativi universitariL’attribuzione dei crediti e dei voti avviene dopo aver verificato il grado di appren-

dimento, secondo le modalità di verifica scelte dai singoli docenti.

5. Prova finaleLa prova finale consiste nella redazione di un elaborato, in una delle due lingue pre-

scelte, su un argomento concordato dallo studente con un docente del corso di laurea.

6. Frequenza ai corsiSi raccomanda una frequenza pari almeno al 70% delle ore di lezione complessive;

qualora vi fossero studenti impossibilitati a frequentare con regolarità, concorderannocon i docenti delle singole discipline delle modalità diverse di partecipazione alla didatti-ca fino al raggiungimento di un carico di lavoro equivalente ai crediti formativi richiesti.

7. TutoratoSi riferisce alle attività di supporto e d’informazione prestate agli studenti del

primo anno da parte di studenti meritevoli dell’ultimo anno di corso o neolaureati dellaFacoltà di lettere e filosofia e/o dell’Ateneo.

8. Commissione didattica paritetica La commissione didattica paritetica, come previsto dallo statuto d’Ateneo, provve-

derà periodicamente a programmare, coordinare e valutare efficacia e funzionalità delle

101

Lingue e Culture Moderne

attività formative e degli altri servizi didattici offerti dal corso di laurea. Ha facoltà diproporre al Consiglio di corso di laurea modifiche onde ovviare a eventuali carenze rile-vate. La composizione, le procedure di elezione dei membri e le norme generali per ilsuo funzionamento sono fissate nel Regolamento del Consiglio. I rappresentanti deglistudenti fanno parte della commissione.

OBIETTIVI FORMATIVI

La laurea in Lingue e culture moderne è il titolo di studio di primo livello che siottiene con un corso triennale nel quale allo studente viene assicurata un’adeguataacquisizione di metodo scientifico e di conoscenze professionali con particolare atten-zione alle lingue e alle culture del mondo europeo e americano. Lo studente può sce-gliere fra un percorso filologico, letterario, linguistico euro-americano (A), un percorsointerculturale (B) e uno comunicativo-multimediale (C).

Il corso di laurea in Lingue e culture moderne è stato istituito nell’anno accademi-co 2001-2002 per trasformazione e sviluppo del corso di Lingue e letterature straniere,da cui ha potuto trarre l’esperienza trentennale (dal momento della fondazione nell’U-niversità della Calabria).

I laureati del corso di laurea di Lingue e culture moderne devono:– possedere una solida formazione di base in linguistica teorica e in lingua e lettera-

tura italiana;– possedere la completa padronanza scritta e orale di due lingue straniere (di cui una

dell’Unione Europea), nonché una approfondita conoscenza del patrimonio lette-rario e culturale delle civiltà di cui sono espressione, oltre una discreta competenzascritta e orale in una terza lingua;

– essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comunicazio-ne telematica.Inoltre, a seconda dei percorsi prescelti (A, B, C), i laureati in Lingue e culture

moderne devono:A) avere approfondite competenze filologiche, letterarie e linguistiche per l’insegna-

mento/ apprendimento delle lingue e delle civiltà moderne euro-americane; B) essere in grado di svolgere compiti di esperto linguistico in contesti multiculturali,

con riferimento alla valorizzazione del patrimonio linguistico-culturale delleminoranze linguistiche storiche, all’ integrazione delle nuove comunità immigratein Italia e alle comunità italiane all’estero (Canada, USA, Sud America, Australia,ecc.);

C) possedere una sicura competenza di almeno due lingue e letterature (di cui una del-l’Unione Europea, oltre alla lingua e alla letteratura italiana), con particolare atten-zione ai settori artistico, editoriale, giornalistico e telematico.

102

Lingue e Culture Moderne

ATTIVITÀ FORMATIVE

Le attività formative previste dal corso di studio in Lingue e culture moderne sonole seguenti:a) attività di base: discipline attinenti alla letteratura italiana e discipline attinenti alla

linguistica, alla semiotica e alla didattica delle lingueb) attività caratterizzanti: discipline attinenti alle lingue e alle letterature straniere,

nonché discipline filologiche attinenti alle stessec) attività affini o integrative: discipline filosofiche, storiche, storico-artistiche,

sociologiche e filologiched) attività a scelta dello studentee) altre attività formative.

Per quanto riguarda il punto d), il corso di laurea in Lingue e culture moderne rico-nosce i crediti ad attività scelte liberamente dallo studente all’interno dell’offerta for-mativa di Ateneo; il punto e) riguarda attività che hanno come obiettivo l’acquisizionedi abilità utili all’inserimento nel mondo del lavoro (tipo il Laboratorio di italiano scrit-to, il Laboratorio di scrittura creativa e la Patente europea del computer).

Patente europea del computer: European Computer Driving Licence (ECDL)Si tratta di un certificato, riconosciuto a livello internazionale, attestante che chi lo

possiede ha l’insieme minimo delle abilità necessarie per poter lavorare col personalcomputer - in modo autonomo o in rete - nell’ambito di un’azienda, un ente pubblico,uno studio professionale ecc. È un programma sostenuto dall’Unione Europea cheserve come standard di riferimento riconosciuto subito, in modo certo, dovunque.

Laboratorio di scrittura creativaHa come obiettivo quello di invogliare a scrivere con regolarità, fornendo gli stru-

menti atti ad affinare le capacità di elaborazione scritta e a trovare uno stile personale.Lo scopo è quello di rendere maggiormente consapevole l’attività di lettura, cercando diaffinare le capacità di analisi e di autocritica.

PIANO DI STUDI

Il piano di studio è l’elenco delle discipline che lo studente intende frequentare esostenere nei tre anni di corso. Lo studente, all’inizio del primo anno, è tenuto ad indi-care le sue scelte formative effettuate sulla base dei propri interessi culturali e profes-sionali. La scelta non è totalmente libera, esistono infatti delle discipline obbligatorieinerenti ai diversi percorsi. Dalla scelta delle discipline deve emergere un percorso distudio coerente orientato su un profilo professionale specifico. Ogni anno lo studentepuò apportare delle modifiche al proprio piano di studio, ma non può cambiare il pianodi studio durante l’anno. La compilazione/modifica del piano di studio avviene per via

103

Lingue e Culture Moderne

telematica collegandosi al sito www.linguistica.unical.it. Gli studenti sprovvisti di com-puter o di collegamento ad Internet possono usufruire dei computer disponibili nell’aulaAccoglienza studenti, utilizzabili per mezzo di apposita tessera magnetica (costo 7euro) da comprare presso la segreteria del corso di laurea.

Il piano di studio va presentato entro e non oltre il 20 dicembre 2003. Per qualsiasiinformazione o chiarimento relativo alla compilazione del piano di studi, lo studentepuò rivolgersi a all’indirizzo internet: [email protected].

Il quadro generale delle attività formative del corso di studio, rispettivamente perciascun curriculum, è il seguente:

Curriculum filologico, letterario, linguistico euro-americano

Tipologia di attività I anno II anno III anno Totale CFU

a) Attività di base 12 8 20b) Attività caratterizzanti 32 40 34 106c) Attività affini o integrative 8 8 8 24d) Altre attività 4 6 10e) Attività a scelta 8 2 10Prova finale: 10 10- Prova finale 6 CFU- Lingua straniera 4 CFU

64 58 58 180

Curriculum interculturale

Tipologia di attività I anno II anno III anno Totale CFU

a) Attività di base 12 8 20b) Attività caratterizzanti 28 46 32 106c) Attività affini o integrative 8 8 8 24d) Altre attività 4 6 10e) Attività a scelta 8 2 10Prova finale: 10 10- Prova finale 6 CFU- Lingua straniera 4 CFU

60 64 56 180

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Lingue e Culture Moderne

Curriculum comunicativo-multimediale

Tipologia di attività I anno II anno III anno Totale CFU

a) Attività di base 16 8 24b) Attività caratterizzanti 28 42 36 106c) Attività affini o integrative 8 8 4 20d) Altre attività 4 6 10e) Attività a scelta 8 2 10Prova finale: 10 10- Prova finale 6 CFU- Lingua straniera 4 CFU

64 60 56 180

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Lingue e Culture Moderne

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Lingue e Culture Moderne

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gua e

trad

uzio

ne in

gles

e IL-

LIN/

14 - L

INGU

AE

TRAD

UZIO

NE - L

INGU

ATE

-- L

ingu

a e tr

aduz

ione

spag

nola

IDE

SCA

- Lin

gua e

trad

uzio

ne te

desc

a IL-

LIN/

18 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

ALBA

NESE

II an

no-1

2 CFU

Seco

nda a

nnua

lità d

elle d

ue li

ngue

e tra

-du

zioni

scelt

e nel

prim

o ann

o, pe

r un e

qui-

valen

te di

6 CF

U cia

scun

a.

III an

no -1

0 CFU

Terz

a ann

ualit

à dell

e due

ling

ue e

tra-

duzio

ni sc

elte n

el pr

imo a

nno,

per u

n equ

i-va

lente

di 5

CFU

ciasc

una.

109

Lingue e Culture ModerneAm

biti

disc

iplin

ari

Setto

ri sc

ientif

ico-d

iscip

linar

i In

segn

amen

ti ne

l pia

no d

i stu

dio

CFU

Disc

iplin

e filo

logi

che a

ttine

nti a

lle li

ngue

L-FI

L-LE

T/09

- FIL

OLOG

IAE

LING

UIST

ICA

RO-

II an

no-8

CFU

16e a

lle le

ttera

ture

stra

nier

eM

ANZA

Prim

a ann

ualit

à dell

e due

filo

logi

e di

L-FI

L-LE

T/15

- FIL

OLOG

IAGE

RMAN

ICA

base

attin

enti

alle d

ue li

ngue

e let

tera-

ture

stra

nier

e trie

nnali

zzate

, equ

ivale

nti

a 4 C

FU ci

ascu

na:

- FIL

OLOG

IAA)

I- F

ILOL

OGIA

B) I

III an

no -8

CFU

Seco

nda a

nnua

lità d

elle d

ue fi

lolo

gie d

iba

se at

tinen

ti all

e due

ling

ue e

letter

ature

stran

iere t

rienn

alizz

ate, e

quiv

alent

i a 4

CFU

ciasc

una:

- FIL

OLOG

IAA)

II- F

ILOL

OGIA

B) II

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

ling

uisti

ca te

o-L-

LIN/

02 - D

IDAT

TICA

DELL

E LI

NGUE

MOD

ERNE

I ann

o - 4

CFU

10ric

a e ap

plica

ta ed

alla

dida

ttica

delle

L-LI

N/01

- GLO

TTOL

OGIA

E LI

NGUI

STIC

AUn

a a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

e lin

gue*

equi

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

:- L

ingu

istica

gene

rale

- Fon

etica

e fo

nolo

gia

- Sem

iotic

a del

testo

- D

idatt

ica de

lle li

ngue

stra

nier

e e m

oder

ne

- Soc

iolin

guist

ica

II an

no - 4

CFU

Una a

scelt

a tra

le so

pra e

lenca

te di

scip

line,

per u

n equ

ivale

nte d

i 4 C

FU ci

ascu

na.

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

III an

no –

2 CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elenc

ate pe

r un e

quiv

alent

e di 2

CFU

ciasc

una.

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

lette

ratu

ra e

L-FI

L-LE

T/10

- LET

TERA

TURA

ITAL

IANA

II an

no -

4 CFU

8all

a lin

guist

ica it

alian

a*L-

FIL-

LET/

12 - L

INGU

ISTI

CAIT

ALIA

NAUn

a a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

i-pl

ine e

quiv

alent

i a 4

CFU

ciasc

una:

- Les

sicol

ogia

e les

sicog

rafia

itali

ana

- Lett

eratu

ra it

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a mod

erna

e co

n-tem

pora

nea o

ppur

eSto

ria de

llacr

itica

lette

raria

oppu

reLe

ttera

tura

italia

na m

oder

na e

cont

empo

rane

a - L

etter

ature

com

para

te

III an

no - 4

CFU

-Un

a a sc

elta t

ra le

sopr

a elen

cate

disc

iplin

e,pe

r un e

quiv

alent

e di 4

CFU

.

Total

e atti

vità

cara

tteriz

zant

i10

6

110

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e sto

riche

,L-

ANT/

02 - S

TORI

AGR

ECA

I ann

o - 8

CFU

18sto

rico-

artis

tiche

, geo

graf

iche,

L-AN

T/03

- STO

RIA

ROM

ANA

Una a

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a tra

le se

guen

ti di

scip

line

socio

logi

che e

filo

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che

L-AN

T/07

- ARC

HEOL

OGIA

CLAS

SICA

equi

valen

ti a 8

CFU

cias

cuna

:L-

ANT/

08 -A

RCHE

OLOG

IACR

ISTI

ANA

E M

EDIE

-- A

rche

olog

ia cr

istian

a opp

ureA

rche

olog

iaVA

LE

med

ievale

M-S

TO/0

1-ST

ORIA

MED

IEVA

LE- A

rche

olog

ia de

lla M

agna

Gre

ciaM

-STO

/02-

STOR

IAM

ODER

NA- A

rche

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ia de

lle pr

ovin

ce ro

man

eM

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/03-

STOR

IADE

LL’E

UROP

AOR

IENT

ALE

- Etn

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ia M

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/04 -

STO

RIA

CONT

EMPO

RANE

A- E

tnom

usico

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aM

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/06-

STOR

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LLE

RELI

GION

I- G

eogr

afia

dello

svilu

ppo s

osten

ibile

M-S

TO/0

7 -ST

ORIA

DEL

CRIS

TIAN

ESIM

O E

DELL

E- G

eogr

afia

storic

a dell

’Eur

opa m

ediev

a-CH

IESE

le e m

oder

naL-

ART/

01 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

MED

IEVA

LE- G

eogr

afia

polit

icaL-

ART/

02 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

MOD

ERNA

- Geo

graf

ia po

litica

ed ec

onom

icaL-

ART/

03 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

CONT

EMPO

RANE

A- S

ocio

logi

a dell

e com

unica

zioni

di m

assa

L-

ART/

05 - D

ISCI

PLIN

E DE

LLO

SPET

TACO

LO- S

toria

com

para

ta de

ll’ar

te ne

i pae

si eu

rope

iL-

ART/

06 - C

INEM

A, F

OTOG

RAFI

AE

TELE

VISI

ONE

- Sto

ria bi

zant

ina

L-AR

T/07

- MUS

ICOL

OGIA

E ST

ORIA

DELL

AM

USIC

A- S

toria

cont

empo

rane

aL-

ART/

08-E

TNOM

USIC

OLOG

IA- S

toria

dei p

aesi

islam

iciM

-GGR

/01:

GEO

GRAF

IA- S

toria

dei t

ratta

ti e p

oliti

ca in

terna

zion a

le M

-GGR

/02:

GEO

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IAEC

ONOM

ICO-

POLI

TICA

- Sto

ria de

l cris

tiane

simo a

ntico

SPS/

07: S

OCIO

LOGI

AGE

NERA

LE- S

toria

della

Cala

bria

med

ievale

SP

S/08

: SOC

IOLO

GIA

DEI P

ROCE

SSI C

ULTU

RALI

E

- Sto

ria de

lla C

hies

a med

ievale

e de

i mov

i-CO

MUN

ICAT

IVI

men

ti er

etica

liSP

S/10

: SOC

IOLO

GIA

DELL

’AM

BIEN

TE E

DEL

TER-

- Sto

ria de

lla li

ngua

fran

cese

RITO

RIO

- Sto

ria de

lla li

ngua

ingl

ese

111

Lingue e Culture ModerneAt

tività

form

ative

: c) a

ffini

o in

tegra

tive

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

SPS/

13-S

TORI

AE

ISTI

TUZI

ONI D

ELL’

AFRI

CA- S

toria

delle

trad

izion

i pop

olar

i L-

FIL-

LET/

01: C

IVIL

TÀ E

GEE

- Sto

ria e

istitu

zioni

dell’

Afric

aL-

FIL-

LET/

02: L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

GREC

A- S

toria

grec

aL-

FIL-

LET/

04: L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

LATI

NA- S

toria

med

ievale

L-FI

L-LE

T/05

: FIL

OLOG

IACL

ASSI

CA- S

toria

rom

ana

II an

no - 4

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elenc

ate, p

er un

equi

valen

te di

4 CF

U.

III an

no -

4 CFU

Una a

scelt

a tra

quell

e sop

ra el

enca

teeq

uiva

lenti

a 4 C

FU

Disc

iplin

e filo

sofic

heM

-FIL

/01-

FILO

SOFI

ATE

ORET

ICA

II an

no -

4 CFU

6M

-FIL

/02 -

LOGI

CAE

FILO

SOFI

ADE

LLA

SCIE

NZA

Una a

scelt

a tra

le se

guen

ti di

scip

line

M-F

IL/0

3 -FI

LOSO

FIA

MOR

ALE

equi

valen

ti a 4

CFU

:M

-FIL

/04 -

ESTE

TICA

- Epi

stem

olog

ia de

lle sc

ienze

uman

eM

-FIL

/05 -

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OSOF

IAE

TEOR

IADE

I LIN

GUAG

GI- E

stetic

aM

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/06 -

STO

RIA

DELL

AFI

LOSO

FIA

- Filo

sofia

del l

ingu

aggi

oM

-FIL

/08 -

STO

RIA

DELL

AFI

LOSO

FIA

MED

IEVA

LE- F

iloso

fia m

orale

M-S

TO/0

5: S

TORI

ADE

LLA

SCIE

NZA

E DE

LLE

TEC-

- Filo

sofia

del l

ingu

aggi

oNI

CHE

- Filo

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teor

etica

- Sto

ria de

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siero

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o ebr

aico

- Sto

ria de

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siero

scien

tifico

- Sto

ria de

lla fi

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fia

- Sto

ria de

lla fi

loso

fia co

ntem

pora

nea

- Sto

ria de

lla fi

loso

fia m

ediev

ale

112

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

- Sto

ria de

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fia m

oder

na- S

toria

della

filo

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polit

ica- S

toria

della

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rina

scim

ental

e- S

toria

delle

idee

ling

uisti

che

- Sto

ria de

ll’es

tetica

III an

no -

2 CF

UUn

a a sc

elta t

ra le

sopr

a elen

cate

disc

iplin

epe

r un e

quiv

alent

e di 2

CFU

Total

e atti

vità

affin

i o in

tegra

tive

24

113

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Altre

(art.

10, c

omm

a 1, le

ttera

f )I a

nno -

4 CF

U10

- Lab

orato

rio di

itali

ano s

critt

o

III an

no - 6

CFU

- Inf

orm

atica

uman

istica

Attiv

ità fo

rmati

ve: d

) altr

e atti

vità

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e atti

ve ne

ll’At

eneo

.I a

nno -

8 C

FU10

Asc

elta t

ra gl

i ins

egna

men

ti o l

e atti

-vi

tà fo

rmati

ve de

ll’At

eneo

, per

un eq

ui-

valen

te di

8 CF

U.

Si co

nsig

liano

: - P

atent

e eur

opea

del c

ompu

ter (E

CDL)

4 CF

U- L

abor

atorio

di sc

rittu

ra cr

eativ

a 4 C

FU

II an

no - 2

CFU

Asc

elta t

ra gl

i ins

egna

men

ti de

ll’At

eneo

.

Prov

a fin

ale10

- Pro

va fi

nale

6 CFU

- L

ingu

a stra

nier

a 4 C

FU

Total

e atti

vità

d), e

) e P

rova

fina

le30

TOTA

LE C

REDI

TI18

0

114

Lingue e Culture ModerneAt

tività

form

ative

: e) a

scelt

a dell

o stu

dent

e

115

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

ling

uisti

ca, a

llaL-

FIL-

LET/

09 - F

ILOL

OGIA

E LI

NGUI

STIC

AI a

nno –

4 CF

U12

sem

iotic

a e al

la di

datti

ca de

lle li

ngue

ROM

ANZA

Una a

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a tra

le se

guen

ti di

scip

line

L-FI

L-LE

T/12

- LIN

GUIS

TICA

ITAL

IANA

equi

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

: L-

FIL-

LET/

15 - F

ILOL

OGIA

GERM

ANIC

A- L

ingu

istica

gene

rale

L-LI

N/01

- GLO

TTOL

OGIA

E LI

NGUI

STIC

A- F

oneti

ca e

fono

logi

a L-

LIN/

02 - D

IDAT

TICA

DELL

E LI

NGUE

MOD

ERNE

- Sem

iotic

a del

testo

- D

idatt

ica de

lle li

ngue

stra

nier

e e m

oder

ne

II an

no - 8

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elen

cate,

per u

n equ

ivale

nte d

i 4 C

FU ci

ascu

na.

Una f

ilolo

gia d

i bas

e (FI

LOLO

GIA

DI B

ASE

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tinen

te all

a prim

a lin

gue e

lette

ratu

rastr

anier

a che

si in

tende

trien

naliz

zare

, a sc

elta

tra le

segu

enti

disc

iplin

e equ

ivale

nti a

4 CF

Ucia

scun

a: - F

ilolo

gia g

erm

anica

- F

ilolo

gia r

oman

za

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

lette

ratu

raL-

FIL-

LET/

10 –

LETT

ERA T

URA

ITAL

IANA

I ann

o - 8

CFU

8ita

liana

L-FI

L-LE

T/11

– LE

TTER

ATUR

AIT

ALIA

NACO

N-Un

a a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

e TE

MPO

RANE

Aeq

uiva

lenti

a 8 C

FU ci

ascu

na:

Cu r

ricu

lum

INTE

RCUL

TURA

LEAT

TIVI

TÀ F

ORM

ATIV

E: A

) DI B

ASE

116

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

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oCF

U

L-FI

L-LE

T/13

– FI

LOLO

GIA

DELL

ALE

TTER

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A- L

etter

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itali

ana m

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na e

cont

em-

ITAL

IANA

pora

nea o

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eSto

ria de

lla cr

itica

L-FI

L-LE

T/14

– CR

ITIC

ALE

TTER

ARIA

E LE

TTER

A-let

terar

ia op

pure

Lette

ratu

ra it

alian

a mo-

TURE

COM

PARA

TEde

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cont

empo

rane

a Total

e atti

vità

di ba

se20

Attiv

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rmati

ve: b

) car

atter

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ti

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e dell

e lett

eratu

re st

rani

ere

L-LI

N/03

- LET

TERA

TURA

FRAN

CESE

I ann

o – 12

CFU

32L-

LIN/

05 - L

ETTE

RATU

RASP

AGNO

LADu

e a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

eL-

LIN/

06 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URE

ISPA

NO-A

ME-

equi

valen

ti a 6

CFU

cias

cuna

:RI

CANE

- Lett

eratu

ra al

bane

se I

L-LI

N/10

- LET

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TURA

INGL

ESE

- Lett

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ra fr

ance

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N/11

- LIN

GUE

E LE

TTER

ATUR

E AN

GLO-

AME-

- Lett

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ra sp

agno

la I

RICA

NE- L

etter

atura

ingl

ese I

L-

LIN/

13 - L

ETTE

RATU

RATE

DESC

A- L

etter

atura

tede

sca I

L-

LIN/

18 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

ALBA

NESE

- Lin

gua e

lette

ratu

re is

pano

-am

erica

ne- L

ingu

e e le

ttera

ture

angl

o-am

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ne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

II an

no - 1

2 CFU

Seco

nda a

nnua

lità d

elle d

ue le

ttera

ture

stran

iere s

celte

nel p

rimo a

nno,

equi

va-

lenti

a 6 C

FU ci

ascu

na.

III an

no - 8

CFU

Terz

a ann

ualit

à dell

e due

lette

ratu

restr

anier

e sce

lte ne

l prim

o ann

o, eq

ui-

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

.

Disc

iplin

e dell

e lin

gue e

trad

uzio

niL-

LIN/

04 - L

INGU

AE

TRAD

UZIO

NE - L

INGU

AI a

nno -

16 C

FU44

FRAN

CESE

Du

e a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

e L-

LIN/

07 - L

INGU

AE

TRAD

UZIO

NE - L

INGU

ASP

A-eq

uiva

lenti

a 8 C

FU ci

ascu

na:

GNOL

A- L

ingu

a e tr

aduz

ione

alba

nese

IL-

LIN/

12 - L

INGU

AE

TRAD

UZIO

NE - L

INGU

AIN

-- L

ingu

a e tr

aduz

ione

fran

cese

I GL

ESE

- Lin

gua e

trad

uzio

ne in

gles

e IL-

LIN/

14 - L

INGU

AE

TRAD

UZIO

NE - L

INGU

ATE

-- L

ingu

a e tr

aduz

ione

spag

nola

IDE

SCA

- Lin

gua e

trad

uzio

ne te

desc

a IL-

LIN/

18 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

ALBA

NESE

II an

no-1

8 CFU

Seco

nda a

nnua

lità d

elle d

ue li

ngue

e tra

-du

zioni

scelt

e nel

prim

o ann

o, eq

uiva

len-

ti a 9

CFU

cias

cuna

.

III an

no -1

0 CFU

Terz

a ann

ualit

à dell

e due

ling

ue e

tra-

duzio

ni sc

elte n

el pr

imo a

nno,

equi

valen

-ti

a 5 C

FU ci

ascu

na.

117

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e filo

logi

che a

ttine

nti a

lleL-

FIL-

LET/

09 - F

ILOL

OGIA

E LI

NGUI

STIC

ARO

-II

anno

- 4CF

U4

MAN

ZAUn

a sec

onda

filo

logi

a di b

ase (

FILO

-lin

gue e

alle

letter

ature

stra

nier

eL-

FIL-

LET/

15 - F

ILOL

OGIA

GERM

ANIC

ALO

GIA

DI B

ASE

B) re

lativ

a alla

seco

nda

lingu

a e le

ttera

tura

stra

nier

a da t

rienn

aliz-

zare

, equ

ivale

nte a

4 CF

U:- F

ilolo

gia a

lban

ese

- Filo

logi

a ger

man

ica

- Filo

logi

a rom

anza

Disc

iplin

e giu

ridich

e*IU

S/13

- DIR

ITTO

INTE

RNAZ

IONA

LEIII

anno

- 6 C

FU6

IUS/

14 - D

IRIT

TO D

ELL’

UNIO

NE E

UROP

EADu

e a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

e IU

S/21

- DIR

ITTO

PUB

BLIC

O CO

MPA

RATO

equi

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

:- D

iritto

inter

nazio

nale

- Diri

tto de

ll’U.

E.- D

iritto

com

para

to

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

ling

uisti

caL-

LIN/

01 - G

LOTT

OLOG

IAE

LING

UIST

ICA

II an

no - 4

CFU

8e a

lla se

mio

tica*

L-LI

N/02

- DID

ATTI

CADE

LLE

LING

UE M

ODER

NE

Una a

scelt

a tra

le se

guen

ti di

scip

line

equi

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

: - D

idatt

ica de

lle li

ngue

stra

nier

e e m

oder

ne

- Fon

etica

e fo

nolo

gia L

ingu

istica

appl

icata

- Lin

guist

ica ge

nera

le- S

emio

tica d

el tes

to

- Soc

iolin

guist

ica

III an

no - 4

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elen

-ca

te pe

r un e

quiv

alent

e di 4

CFU

.

118

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e dem

oetn

oant

ropo

-logi

che

M-P

ED/0

1 - P

EDAG

OGIA

GENE

RALE

E S

OCIA

LEII

anno

- 8 C

FU12

e ped

agog

iche *

M-P

ED/0

2 - S

TORI

ADE

LLA

PEDA

GOGI

AUn

a a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

eM

-DEA

/01:

DIS

CIPL

INE

equi

valen

ti a 8

CFU

cias

cuna

:DE

MOE

TNOA

NTRO

POLO

GICH

E- A

ntro

polo

gia c

ultu

rale

- Ant

ropo

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a filo

sofic

a- P

edag

ogia

inter

cultu

rale

- Psic

oped

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ia de

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guag

gio e

della

com

unica

zione

oppu

rePe

dago

gia s

ocial

e- S

toria

della

cultu

ra m

ateria

le

III an

no - 4

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elen

cate

per u

n equ

ivale

nte d

i 4 C

FU.

Total

e atti

vità

cara

tteriz

zant

i10

6

119

Lingue e Culture Moderne

120

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e sto

riche

, L-

ANT/

02 - S

TORI

AGR

ECA

I ann

o - 8

CFU

18sto

rico-

artis

tiche

, geo

graf

iche,

L-AN

T/03

- STO

RIA

ROM

ANA

Una a

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a tra

le se

guen

ti di

scip

line

socio

logi

che,

filol

ogich

eL-

ANT/

07 - A

RCHE

OLOG

IACL

ASSI

CAeq

uiva

lenti

a 8 C

FU ci

ascu

na:

L-AN

T/08

-ARC

HEOL

OGIA

CRIS

TIAN

AE

MED

IE-

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heol

ogia

crist

iana o

ppur

eArc

heol

ogia

VALE

m

ediev

aleM

-STO

/01-

STOR

IAM

EDIE

VALE

- Arc

heol

ogia

della

Mag

na G

recia

M-S

TO/0

2-ST

ORIA

MOD

ERNA

- Arc

heol

ogia

delle

prov

ince

rom

ane

M-S

TO/0

3-ST

ORIA

DELL

’EUR

OPA

ORIE

NTAL

E- E

tnol

ingu

istica

M-S

TO/0

4 - S

TORI

ACO

NTEM

PORA

NEA

- Etn

omus

icolo

gia

M-S

TO/0

6-ST

ORIA

DELL

E RE

LIGI

ONI

- Geo

graf

ia sto

rica d

ell’E

urop

a med

ievale

M-S

TO/0

7 -ST

ORIA

DEL

CRIS

TIAN

ESIM

O E

DELL

Ee m

oder

naCH

IESE

- Geo

graf

ia de

llo sv

ilupp

o sos

tenib

ileL-

ART/

01 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

MED

IEVA

LE- G

eogr

afia

polit

icaL-

ART/

02 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

MOD

ERNA

- Geo

graf

ia po

litica

ed ec

onom

icaL-

ART/

03 - S

TORI

ADE

LL’A

RTE

CONT

EMPO

RANE

A- S

ocio

logi

a dell

e com

unica

zioni

di m

assa

L-AR

T/05

- DIS

CIPL

INE

DELL

O SP

ETTA

COLO

- Sto

ria bi

zant

ina

L-AR

T/06

- CIN

EMA,

FOT

OGRA

FIA

E TE

LEVI

SION

E- S

toria

cont

empo

rane

aL-

ART/

07- M

USIC

OLOG

IAE

STOR

IADE

LLA

MUS

ICA

- Sto

ria co

mpa

rata

dell’

arte

nei p

aesi

euro

pei

L-AR

T/08

-ETN

OMUS

ICOL

OGIA

- Sto

ria de

i pae

si isl

amici

M

-GGR

/01:

GEO

GRAF

IA- S

toria

dei t

ratta

ti e p

oliti

ca in

terna

zion a

leM

-GGR

/02:

GEO

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IAEC

ONOM

ICO-

POLI

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- Sto

ria de

l tea

tro e

dello

spett

acol

o SP

S/07

: SOC

IOLO

GIA

GENE

RALE

- Sto

ria de

lla C

alabr

ia m

ediev

aleSP

S/08

: SOC

IOLO

GIA

DEI P

ROCE

SSI C

ULTU

RALI

E- S

toria

della

ling

ua fr

ance

seCO

MUN

ICAT

IVI

- Sto

ria de

lla li

ngua

ingl

ese

SPS/

10: S

OCIO

LOGI

ADE

LL’A

MBI

ENTE

E D

ELTE

R-- S

toria

della

stam

pa e

dell’

edito

riaRI

TORI

O- S

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delle

trad

izion

i pop

olar

i

Attiv

ità fo

rmati

ve: c

) affi

ni o

integ

rativ

e

Ambi

ti di

scip

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iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

SPS/

13-S

TORI

AE

ISTI

TUZI

ONI D

ELL’

AFRI

CA- S

toria

e cr

itica

del c

inem

aL-

FIL-

LET/

01: C

IVIL

TÀ E

GEE

- Sto

ria e

istitu

zioni

dell’

Afric

aL-

FIL-

LET/

02: L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

GREC

A- S

toria

grec

aL-

FIL-

LET/

04: L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

LATI

NA- S

toria

med

ievale

L-FI

L-LE

T/05

: FIL

OLOG

IACL

ASSI

CA- S

toria

rom

ana

L-FI

L-LE

T/06

: LET

TERA

TURA

CRIS

TIAN

AAN

TICA

- Teo

rie e

tecni

che d

ella c

omun

icazio

ne pu

bblic

a

II an

no- 4

CFU

Una a

scelt

a tra

quell

e sop

ra el

enca

te,pe

r un e

quiv

alent

e di 4

CFU

.

III an

no –

6 CFU

Una a

scelt

a tra

quell

e sop

ra el

enca

te,pe

r un e

quiv

alent

e di 6

CFU

.

Disc

iplin

e filo

sofic

heM

-FIL

/01-

FILO

SOFI

ATE

ORET

ICA

II an

no - 4

CFU

6M

-FIL

/02 -

LOGI

CAE

FILO

SOFI

ADE

LLA

SCIE

NZA

Una a

scelt

a tra

le se

guen

ti pe

r un

M-F

IL/0

3 -FI

LOSO

FIA

MOR

ALE

equi

valen

te di

4 CF

U:M

-FIL

/04 -

ESTE

TICA

- Este

tica

M-F

IL/0

5 - F

ILOS

OFIA

E TE

ORIA

DEI L

INGU

AGGI

- Filo

sofia

del l

ingu

aggi

oM

-FIL

/06 -

STO

RIA

DELL

AFI

LOSO

FIA

- Filo

sofia

teor

etica

M-F

IL/0

8 - S

TORI

ADE

LLA

FILO

SOFI

AM

EDIE

VALE

- Sto

ria de

lla fi

loso

fi aM

-STO

/05:

STO

RIA

DELL

ASC

IENZ

AE

DELL

E- S

toria

della

filo

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cont

empo

rane

aTE

CNIC

HE- S

toria

della

filo

sofia

med

ievale

- Sto

ria de

lla fi

loso

fia m

oder

na- S

toria

della

filo

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polit

ica- S

toria

della

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rina

scim

ental

e- S

toria

delle

idee

ling

uisti

che

- Sto

ria de

ll’es

tetica

121

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

III an

no - 2

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elen

cate

per u

n equ

ivale

nte d

i 2 C

FU.

Total

e atti

vità

affin

i o in

tegra

tive

24

122

Lingue e Culture Moderne

Attiv

ità fo

rmati

ve: d

) altr

e atti

vità

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Altre

(art.

10, c

omm

a 1, le

ttera

f )I a

nno –

4 CF

U10

- Lab

orato

rio di

itali

ano s

critt

o

III an

no –

6 CFU

- Inf

orm

atica

uman

istica

Attiv

ità fo

rmati

ve: e

) a sc

elta d

ello s

tude

nte

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e atti

ve ne

ll’At

eneo

I ann

o – 8

CFU

10A

scelt

a tra

gli i

nseg

nam

enti

o at-

tività

form

ative

dell’

Aten

eo.

Si co

nsig

lia un

a tra

le se

guen

ti att

i-vi

tà fo

rmati

ve:

123

Lingue e Culture ModerneAm

biti

disc

iplin

ari

Setto

ri sc

ientif

ico-d

iscip

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i In

segn

amen

ti ne

l pia

no d

i stu

dio

CFU

- Pate

nte e

urop

ea de

l com

puter

(ECD

L) 4

CFU

- Lab

orato

rio di

scrit

tura

crea

tiva 4

CFU

II an

no -

2 CFU

Asc

elta t

ra gl

i ins

egna

men

ti de

ll’At

eneo

Prov

a fin

ale- P

rova

fina

le 6 C

FU10

- Lin

gua s

trani

era 4

CFU

Total

e atti

vità

d), e

) e P

rova

fina

le30

TOTA

LE C

REDI

TI18

0

Cu r

ricu

lum

COM

UNIC

ATIV

O-M

ULTI

MED

IALE

Attiv

ità fo

rmati

ve: a

) di b

ase

124

Lingue e Culture Moderne

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

ling

uisti

ca,

L-FI

L-LE

T/09

- FIL

OLOG

IAE

LING

UIST

ICA

RO-

I ann

o - 8

CFU

16all

a sem

iotic

a e al

la di

datti

caM

ANZA

Due a

scelt

a tra

le se

guen

ti di

sci-

delle

ling

ueL-

FIL-

LET/

12 - L

INGU

ISTI

CAIT

ALIA

NApl

ine e

quiv

alent

i a 4

CFU

ciasc

una:

L-FI

L-LE

T/15

- FIL

OLOG

IAGE

RMAN

ICA

- Lin

guist

ica ge

nera

leL-

LIN/

01 - G

LOTT

OLOG

IAE

LING

UIST

ICA

- Fon

etica

e fo

nolo

gia

L-LI

N/02

- DID

ATTI

CADE

LLE

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UE M

ODER

NE- S

emio

tica d

el tes

to- D

idatt

ica de

lle li

ngue

stra

nier

e e m

oder

ne

- Soc

iolin

guist

ica

II an

no - 8

CFU

Una a

scelt

a tra

le di

scip

line s

opra

elen

cate

per u

n equ

ivale

nte d

i 4 C

FU ci

ascu

na.

Una a

scelt

a tra

le se

guen

ti di

scip

line

equi

valen

ti a 4

CFU

cias

cuna

: - F

ilolo

gia g

erm

anica

- F

ilolo

gia r

oman

za

Disc

iplin

e atti

nent

i alla

lette

ratu

raL-

FIL-

LET/

10 –

LETT

ERAT

URA

ITAL

IANA

I ann

o - 8

CFU

8ita

liana

L-FI

L-LE

T/11

- LET

TERA

TURA

ITAL

IANA

CON-

Una a

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a tra

le se

guen

ti di

scip

line

TEM

PORA

NEA

equi

valen

ti a 8

CFU

cias

cuna

: L-

FIL-

LET/

13 –

FILO

LOGI

ADE

LLA

LETT

ERA-

TURA

ITAL

IANA

L-FI

L-LE

T/14

– CR

ITIC

ALE

TTER

ARIA

E LE

T-TE

RATU

RE C

OMPA

RATE

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

- Lett

eratu

ra it

alian

a mod

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e co

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-po

rane

a ↔St

oria

della

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ca le

ttera

ria↔

Lette

ratu

ra it

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a mod

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e co

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-po

rane

a - L

etter

ature

com

para

te

Total

e atti

vità

di ba

se20

125

Lingue e Culture Moderne

Attiv

ità fo

rmati

ve: b

) car

atter

izzan

ti

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

Disc

iplin

e dell

e lett

eratu

re st

rani

ere

L-LI

N/03

- LET

TERA

TURA

FRAN

CESE

I ann

o - 12

CFU

32L-

LIN/

05 - L

ETTE

RATU

RASP

AGNO

LADu

e a sc

elta t

ra le

segu

enti

disc

iplin

eL-

LIN/

06 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URE

ISPA

NO-

equi

valen

ti a 6

CFU

cias

c una

: AM

ERIC

ANE

- Lett

eratu

ra al

bane

se I

L-LI

N/10

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TERA

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INGL

ESE

- Lett

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ra fr

ance

se I

L-LI

N/11

- LIN

GUE

E LE

TTER

ATUR

E AN

GLO-

AME-

- Lett

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ra sp

agno

la I

RICA

NE- L

etter

atura

ingl

ese I

L-LI

N/13

- LET

TERA

TURA

TEDE

SCA

- Lett

eratu

ra te

desc

a IL-

LIN/

18 - L

INGU

AE

LETT

ERAT

URA

ALBA

NESE

- Lin

gua e

lette

ratu

re is

pano

-am

erica

ne- L

ingu

e e le

ttera

ture

angl

o-am

erica

ne

II an

no - 1

2 CFU

Seco

nda a

nnua

lità d

elle d

ue le

ttera

ture

stran

iere s

celte

nel p

rimo a

nno,

equi

va-

lenti

a 6 C

FU ci

ascu

na.

Ambi

ti di

scip

linar

iSe

ttori

scien

tifico

-disc

iplin

ari

Inse

gnam

enti

nel p

iano

di s

tudi

oCF

U

III an

no- 8

CFU

Terz

a ann

ualit

à dell

e due

lette

ratu

restr

anier

e sce

lte ne

l prim

o ann

o, eq

uiva

-len

ti a 4

CFU

cias

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Disc

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126

Lingue e Culture Moderne

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Lingue e Culture Moderne

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Lingue e Culture Moderne

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Lingue e Culture Moderne

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132

Lingue e Culture Moderne

CORSO DI LAUREA INMEDIAZIONE LINGUISTICA

Presidente prof. John TrumperCubo 28a Segretario Antonio CannataroOrario di apertura al pubblico: Lunedì - Venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.30Tel. e fax 0984 494545 e.mail: [email protected]

Insegnamenti

133

Mediazione Linguistica

Insegnamento Docente CFU Copertura Periodo

Archivistica 4 Sup. Esterna IDidattica delle lingue straniere moderne(modulo 32h) 6 contratto I-IIDiritto dell’informazione e della comuni-cazione (modulo 48h) 4 contratto III - IVDocumentazione (modulo 40h) R. Guarasci 4 Titolare I-IIEconomia Politica (modulo 48h) 6 contratto I-IIIstituzionei di Diritto Pubblico (modulo 32h) 4 Affid. Gratuito IMarketing (modulo 48h) 6 Mutuazione I-IIFonetica e Fonologia (modulo 32h) L. Romito 4 affid gratuito I - IIGeografia Storica del mondo antico(modulo 24h) G. Givigliano 3 affid gratuito IIILaboroatorio di informatica (modulo 40h) affid retribuito IIILetteratura Francese I(modulo 40h ) C. Chaevallier 5 affid gratuito I-IILetteratura Francese II (modulo 40h ) C. Chaevallier 5 affid gratuito I-IILetteratura Francese III (modulo 40h ) C. Chaevallier 5 affid gratuito I-IILetteratura Inglese I (modulo 40h) 5 contratto IILetteratura Inglese II (modulo 40h) 5 contratto IIILetteratura Inglese III (modulo 40h) 5 contratto IVLetteratura Italiana (modulo 40h) Barberi Squarotti 5 Titolare ILetteratura Spagnola I (modulo 40h) mutuada LCM E. Londero 5 Affid. Retribuito I-IILetteratura Spagnola II (modulo 40h)mutua da lcm E. Londero 5 Affid. Retribuito I-IILetteratura Spagnola III (modulo 40h)mutua da lcm E. Londero 5 Affid. Retribuito I-IILetteratura Tedesca I(modulo 40h) 5 contratto I-IILetteratura Tedesca II(modulo 40h) 5 contratto I-IILetteratura tedesca III(modulo 40h) 5 contratto IIILingua e Letteratua Albanese (modulo 40h)mutua da LCM F. Altimari 5 Mutuazione IIILingua e Letteratura Araba( modulo 40h) 5 contratto II

Obiettivi formativi del Corso di LaureaI laureati nella classe dovranno possedere:• una solida conoscenza di due lingue straniere, a scelta tra le quattro europee

proposte, nonché delle relative culture e problematiche socio-politiche;

134

Mediazione Linguistica

Insegnamento Docente CFU Copertura Periodo

Lingua e Letteratura Romena (moodulo 40h) mutua da LCM 5 MutuazioneLingue e letteratura Portoghese/Brasiliana contratto ILingua e traduzione Francese I(modulo 24h) G. Ferrari 3 affid gratuito ILingua e traduzione Francese II(modulo 24h) 3 affid gratuito IILingua e traduzione Francese III (modulo24h) mutua da lignua francese V.O. M. E. Marchetti 3 MutuazioneLingua e traduzione Inglese I(modulo 24h) 3 contratto ILingua e traduzione Inglese II(modulo 24h) 3 contratto IILingua e traduzione Inglese III(modulo 24h) 3 contratto I-IILingua e traduzione Spagnola I(modulo 24h) affid gratuito III-IVLingua e traduzione Spagnola II(modulo 24h) affid gratuito III-IVLingua e traduzione Spagnola II(modulo 24h) affid gratuito III-IVLingua e traduzione Tedesca I(modulo 24h) Contratto I-IILingua e traduzione Tedesca I(modulo 24h) Contratto I-IILingua e traduzione Tedesca I(modulo 24h) Contratto IIILinguistica Generale I (modulo 32h) J.B. Trumper affid gratuito ILinguistica Generale II (modulo 16h) J.B. Trumper affid gratuito IPedagogia interculturale(modulo 16h)mutua da Scenze dell’educazione Spadafora MutuazioneSociolinguistica (modulo 16h) M. Maddalon Titolare IIStoria Contemporanea (modulo 40h)mutua da corso di laurea in storia Paparazzo 8 MutuazioneStoria del teatro e dello spettacolo(modulo 16h) V. Valentini 8 TitolareStoria dell’arte moderna (modulo 16h) Capitelli 2 Aff. Retribuito IIIStoria delle tradizioni popolari(modulo 24h) O. Cavalcanti 34 Aff. Retribuito IIIStoria Moderna (modulo 40h) Cozzetto Mutuazione

• una adeguata preparazione generale in campo economico/giuridico, stori-co/politico, antropologico, demografico e letterario;

• una adeguata capacità di utilizzare gli strumenti per la gestione dell’infor-mazione e della comunicazione, sia documentale che audiovisiva;

• una adeguata conoscenza degli strumenti informatici e telematici, sia dibase che applicati ai campi di specifico interesse;

I laureati del corso di Laurea svolgeranno attività professionali nel campo del-l’assistenza linguistica sia in ambito turistico/istituzionale che a livello scola-stico e interpersonale. In tale senso si collocano le scelte opzionali di alcunediscipline affini ed integrative che servono a meglio completare il percorso for-mativo a seconda del profilo prescelto, ferma restando l’unicità della prepara-zione di base garantita dalle materie di base e caratterizzanti.

In particolare la situazione regionale, caratterizzata da una forte vocazioneturistica e da una accentuata multiculturalità, spinge a prefigurare due distintepossibilità di impiego dei laureati della classe:• a servizio dell’industria turistica in tutti quei casi nei quali la piena cono-

scenza delle lingue ed una adeguata preparazione culturale sono presuppo-sto indispensabile per la trasmissione di contenuti e la costruzione di per-corsi turistico/culturali;

• a servizio del sistema educativo e della società civile in tutti quei casi neiquali la diversità etnica e la multiculturalità creano delle problematiche diintegrazione che solo la conoscenza delle lingue e delle culture degli altripaesi è in grado di colmare; in tal senso si colloca l’inserimento nel curri-culum della lingua e cultura araba e della lingua e cultura rumena.

In questo senso anche la possibilità di scelta opzionale tra una materia dell’a-rea pedagogica ed una dell’ambito storico/artistico.

Si prefigurano così due distinti curricula formativi:

1) Turistico2) Lingua e tecniche dell’informazione e della comunicazione

Parimenti rilevante, in questo panorama formativo, sarà la previsione delle attivitàdi stage e tirocinio alle quali si è deciso si assegnare un numero di crediti signifi-cativo a dimostrazione, appunto, della particolare attenzione che si intende riser-vare alle attività di tirocinio in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Il naturale sbocco, nella classe delle lauree specialistiche sarà rappresentato dallaclasse 43 - Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale che, nelladeclaratoria della stessa classe, prevede appunto il potenziamento ed il completa-mento delle medesime abilità e saperi della classe della Mediazione Linguistica.

135

Mediazione Linguistica

Piani di studio

Curriculum TURISTICO CFU

I AnnoLetteratura Italiana 5lettorato italiano 3I Lingua Triennale 3lettorato 7I Letteratura Triennale 5II Lingua Triennale 3Lettorato 7II Letteratura triennale 5Economia Politica 6Linguistica Generale I 4Fonetica I 2Informatica 5Scelta Studente 5II AnnoI Lingua Triennale 3lettorato 7I Letteratura Triennale 5II Lingua Triennale 3Lettorato 7II Letteratura triennale 5Diritto dell’informazione e della comunicazione 6Documentazione 5Linguistica Generale IIFonetica IISociolinguisticaStoria dell’arte moderna 2Storia dell’arte moderna o Contemporanea 5Scelta studente 5III AnnoI Lingua Triennale 3lettorato 7I Letteratura Triennale 5II Lingua Triennale 3Lettorato 7II Letteratura triennale 5Lingua e letteratura Annuale 5Didattica delle lingue moderne 4Stora delle tradizioni popolarii o Geografia storica 5Stage e tirocinio 5studio individuale 9

136

Mediazione Linguistica

Curriculum Lingue e tecnichedell’informazione e della comunicazione CFU

I AnnoLetteratura Italiana 5Lettorato italiano 3I Lingua Triennale 5Lettorato 8II Lingua Triennale 5Lettorato 8Economia Politica 4ist. Diritto publico 4Linguistica generale 4Scelta Studente 5Lab. Informatica 3Archivistica 4

II AnnoI Lingua Triennale 5Lettorato 8II Lingua Triennale 5Lettorato 8Lingua e Letteratura annuale 8Marketing 4Diritto dell’unione europea 4Archivistica informatica 5Linguistica Generale 4Scelta Studente 4sistemi informativi 5

III AnnoI Lingua Triennale 6Lettorato 9II Lingua Triennale 6Lettorato 9Documentazione 5Linguistica Computazionale 8Base di dati 5Sistemi informativi per internet 5Prova finale 9

137

Mediazione Linguistica

Attività Ambiti Settori Crediti CreditiFormative: disciplinari scientifico-disciplinari ordinamento minimi

didattico

a) di base Lingua e lett. L-FIL –Lett/10 Letteratura Italiana 8 8italiana 30

Lingue di L-LIN/04 Lingua francesestudio L-LIN/12 Lingua Inglese

L-LIN/14 Lingua TedescaL-LIN/07 Lingua Spagnola 60

Principi di L-LIN/02 Didattica delle 8Linguistica Lingue Modernegenerale e L-LIN/01 Glottologia e applicata Linguistica

16

Totale 84 46

b) caratterizzantila classe

Mediazione L-LIN/03 Lett. Franceselinguisticada e verso lelingue di studio

L-LIN/05 Lett. SpagnolaL-LIN/10 Lett. IngleseL-LIN/13 Lett. TedescaL-LIN/11 Lingua e Lett. AngloamericaneL-OR/12 Lingua e Letteratura araba L-LIN/17 Lingua e Letteratura RumenaL-LIN 18 Lingua e Letteratura Albanese

Totale 40 26

c) affini o Discipline SECS-P/01 Economia Politica 6integrative economiche SECS-P/08 Economia e gestione

delle imprese6

138

Mediazione Linguistica

Quadro generale delle attività formative delCorso di Laurea Mediazione linguistica

139

Mediazione Linguistica

Attività Ambiti Settori Crediti CreditiFormative: disciplinari scientifico-disciplinari ordinamento minimi

didattico

Disciplinegiuridiche IUS/09 Istituzioni di Diritto Pubblico 6 6

Disc. MGGR/02 GeografiaStor/soc/geo Economico/politica 6

L- ANT/03 Storia Romana*M-DEA /01 DisciplineDemoantropologiche

M-STO/02 Storia ModernaM-STO/04 Storia ContemporaneaM-STO-08 Archivistica eBiblioteconomia

13

M-PED/01 Pedagogia generale*L-ART/02 Storia dell’artemoderna*L-ART/05 Discipline delloSpettacolo*

2

Totale 27

Attività Tipologie Crediti Crediti minimiformative: nell’ordinamento della classe

d) a scelta dello studente 10 9

e) per la prova finale Preparazione della prova finale 4e per la conoscenza Conoscenza della lingua straniera 5della lingua straniera

Totale 9 9

f) altre attività Esercitazioni di Informatica 10 10formative

TOTALE 180 118

140

Mediazione Linguistica

Prova finale per il conseguimento della Laurea(specificare le caratteristiche della prova finale per il conseguimento dellaLaurea: discussione di una tesi, esame, tema, progetto, relazione o altro

La prova finale consisterà nella discussione di un elaborato scritto che potràanche essere costituito dalla relazione finale del periodo di stage e di tirociniosvolto. La discussione avverrà in una delle lingue di studio del candidato.

Adeguata preparazione iniziale necessaria

Il livello minimo di ingresso è rappresentato dalla preparazione di base fornitada un corso di studi quinquennale e dalla conoscenza, a livello scolastico, dialmeno una delle lingue di studio e delle principali problematiche culturali esocio politiche del territorio dell’unione europea

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA

Corso di Laurea Interfacoltà tra La Facoltà di Lettere e Filosofiae Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

Presidente Comitato di Coordinamento Prof. F. CrispiniSegreteria didattica: Loredana FarinaC/o VII piano D.S.E. Cubo 18/B - 87030 Arcavacata di Rende (CS)Tel. 0984 494070e-mail: [email protected] di apertura al pubblico: Lunedì - Venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00Tel. 0984 494070

Il Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria è attiva-to nell’ambito della Facoltà di Lettere e Filosofia e della Facoltà di Scienze Mate-matiche Fisiche e Naturali per il conseguimento della Laurea, funzionale alla pro-fessione di insegnante nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare.

Comitato di Coordinamento Interfacoltà:Prof. Franco Crispini (Presidente), Prof. Roberto Bartolino, Prof. Nicola Merola, Prof. Giuseppe Spadafora, Prof.Silvia Mazzuca

FinalitàIl Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria mira

alla formazione culturale e professionale degli insegnanti di scuola dell’infan-zia e di scuola elementare.

Così come previsto dall’art. 5, comma 3, della Legge 28 marzo 2003, n. 53:“(…) L’esame di laurea sostenuto a conclusione dei Corsi in Scienze della

Formazione Primaria istituiti a norma dell’articolo 3, comma 2, della legge 19novembre 1990, n. 341, comprensivo della valutazione delle attività di tiroci-nio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abili-ta all’insegnamento, rispettivamente, nella scuola materna o dell’infanzia enella scuola elementare o primaria.

Esso consente altresì l’inserimento nelle graduatorie permanenti previstedall’articolo 401 del Testo Unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994,n. 297, e successive modificazioni.

141

Scienze della Formazione Primaria

Al fine di tale inserimento, la tabella di valutazione dei titoli è integratacon la previsione di un apposito punteggio da attribuire al voto di laurea conse-guito. (…)”

La Laurea dell’indirizzo per la formazione culturale e professionale degliinsegnanti della scuola elementare costituisce altresì titolo necessario ai finidell’ammissione ai concorsi per l’accesso a posti di istitutore o istitutrice nelleistituzioni educative dello Stato. (L. 341/90 pubblicata sulla G.U. 23 novembre1990, n. 274).

Finalità fondamentale del Corso di Laurea è la promozione nello studentedell’insieme di attitudini e competenze caratterizzanti il profilo professionaledell’insegnante di scuola dell’infanzia e di scuola elementare, come indicatodal Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnolo-gica del 26 maggio 1998 (G.U. del 3.7.1998), di cui ai punti seguenti:a) possedere adeguate conoscenze nell’ambito dei settori disciplinari di

propria competenza, anche con riferimento agli aspetti storici ed episte-mologici;

b) ascoltare, osservare, comprendere gli allievi durante lo svolgimento delleattività formative, assumendo consapevolmente e collegialmente i lorobisogni formativi e psicosociali al fine di promuovere la costruzione del-l’identità personale, femminile e maschile, insieme all’auto-orientamento;

c) esercitare le proprie funzioni in stretta collaborazione con i colleghi, lefamiglie, le autorità scolastiche, le agenzie formative, produttive e rappre-sentative del territorio;

d) inquadrare, con mentalità aperta alla critica e all’interazione culturale, leproprie competenze disciplinari nei diversi contesti educativi;

e) continuare a sviluppare e approfondire le proprie conoscenze e le propriecompetenze professionali, con permanente attenzione alle nuove acquisi-zioni scientifiche;

f) rendere significative, sistematiche, complesse e motivanti le attività didat-tiche attraverso una progettazione curricolare flessibile che includa deci-sioni rispetto a obiettivi, aree di conoscenza, metodi didattici;

g) rendere gli allievi partecipi del dominio di conoscenza e di esperienza incui operano, in modo adeguato alla progressione scolastica, alla specificitàdei contenuti, alla interrelazione contenuti-metodi, come pure all’integra-zione con altre aree formative;

h) organizzare il tempo, lo spazio, i materiali, anche multimediali, le tecnolo-gie didattiche per fare della scuola un ambiente per l’apprendimento diciascuno e di tutti;

i) gestire la comunicazione con gli allievi e l’interazione tra loro come stru-menti essenziali per la costruzione di atteggiamenti, abilità, esperienze,

142

Scienze della Formazione Primaria

conoscenze e per l’arricchimento del piacere di esprimersi e di apprenderee della fiducia nel poter acquisire nuove conoscenze;

j) orientare l’alunno con difficoltà, proponendosi come insegnante facilitato-re-mediatore di apprendimento;

k) promuovere l’innovazione nella scuola, anche in collaborazione con altrescuole e con il mondo del lavoro;

l) verificare e valutare, anche attraverso gli strumenti docimologici piùaggiornati, le attività di insegnamento-apprendimento e l’attività comples-siva della scuola;

m) assumere il proprio ruolo sociale nel quadro dell’autonomia della scuola,nella consapevolezza dei doveri e dei diritti dell’insegnante e delle relativeproblematiche organizzative e con attenzione alla realtà civile e culturale(italiana ed europea) in cui essa opera, alle necessarie aperture inter-etni-che nonché alle specifiche problematiche dell’insegnamento ad allievi dicultura, lingua e nazionalità non italiana.

Titolo di accessoDiploma di maturità quinquennale o quadriennale + anno integrativo.Nel caso di personale di ruolo nella scuola elementare alla data del 27 otto-

bre 1999, a norma della Legge n. 370 del 19 ottobre 1999, (G.U. n. 252 del26.10.1999) è sufficiente la maturità quadriennale.

Modalità di iscrizionePer l’a.a. 2003/2004, con Decreto Rettorale n. 1905 del 18 luglio 2003

(pubblicato sul sito dell’Università della Calabria www.unical.it ), è indetto ilconcorso per l’ammissione al Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze dellaFormazione Primaria.

Il numero degli studenti ammessi è 250.Coloro che aspirano ad ottenere l’ammissione al Corso dovranno far per-

venire la domanda di partecipazione al concorso entro le ore 11.00 del giorno29 agosto 2003, solo attraverso il sito web: www.segreterie.unical.it

Il concorso di ammissione è per esami.La prova di ammissione si svolgerà il giorno 23 settembre 2003, con inizio

alle ore 10.00, presso le aule L ed L1 della Facoltà di Lettere e Filosofia.L’elenco degli ammessi a sostenere la prova scritta sarà affisso all’Albo

ufficiale dell’Università della Calabria e all’Albo dell’Area Didattica entro il18 settembre 2003.

Qualora il numero dei candidati sia inferiore al numero dei posti messi aconcorso la prova di selezione non sarà effettuata. In tal caso risulteranno tuttivincitori.

143

Scienze della Formazione Primaria

Durata del corsoIl Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria, della

durata di quattro anni, è articolato in un Biennio comune ed in un Bienniodistinto in due indirizzi: uno per la formazione degli insegnanti della scuoladell’infanzia e l’altro per quella degli insegnanti della scuola elementare edegli educatori nelle istituzioni educative statali.

La scelta di indirizzo è effettuata dallo studente alla fine del primo bienniocomune di studi.

I laureati in uno degli indirizzi del Corso di Laurea possono conseguire iltitolo anche per l’altro indirizzo sostenendo gli esami per esso previsti.

Titolo di studio rilasciatoDiploma di laurea in Scienze della Formazione Primaria, con valore abili-

tante all’insegnamento e menzione dell’indirizzo prescelto.

Obiettivo formativo dell’indirizzo scuola dell’infanziaL’indirizzo per la formazione di insegnanti di scuola dell’infanzia è

organizzato per consentire l’acquisizione di competenze specifiche funzio-nali alle indicazioni degli Orientamenti didattici del 1991 per la scuola del-l’infanzia.

In particolare, l’obiettivo formativo è correlato a competenze specifichedei cosiddetti “campi” dell’esperienza educativa (il corpo e il movimento; idiscorsi e le parole; i messaggi, le forme e i media; lo spazio, l’ordine e lamisura; le cose, il tempo e la natura; il sé e l’altro).

Obiettivo formativo dell’indirizzo scuola elementareL’indirizzo per la formazione degli insegnanti della scuola elementare e

per gli educatori delle istituzioni educative statali è organizzato in vista del-l’acquisizione di conoscenze/competenze correlate a specifiche aree formative(integrazione scolastica, pedagogico-didattica, socio-psicologica, linguistica,storica, antropologica, geografica, fisico-matematica e scientifico-sperimenta-le, delle lingue moderne, motorio-estetico-espressiva)

Articolazione e attività didattiche del corsoIl Corso di Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria è

articolato in:a) 21 insegnamenti afferenti a 21 Aree scientifico-disciplinari e strutturati per

moduli didattici; b) attività di laboratorio;c) attività di tirocinio.

144

Scienze della Formazione Primaria

Aree scientifico-disciplinari e moduli didatticiLe 21 Aree scientifico-disciplinari attivate nel Corso di Laurea Interfacoltà

in Scienze della Formazione Primaria comprendono attività didattiche finaliz-zate:a) all’acquisizione di conoscenze, attitudini e competenze nel campo peda-

gogico, metodologico-didattico, psicologico, socio-antropologico, igieni-co-medico, dell’integrazione scolastica;

b) all’acquisizione di conoscenze, attitudini e competenze in relazione ai fon-damenti disciplinari nei campi linguistico-letterario, fisico-matematico,delle scienze fisiche, naturali ed ambientali, della musica e della comuni-cazione sonora, delle scienze motorie, delle lingue moderne, storico, geo-grafico, sociale e del disegno e di altre arti figurative.

Ciascuna Area scientifico-disciplinare corrisponde a 64 ore di lezionefrontale pari a 8 CFU ed è strutturata in moduli didattici della durata di 16, 24,32 o 48 ore di lezione frontale.

Il Comitato di Coordinamento Interfacoltà designa per ciascuna Area undocente Responsabile di Area il quale si occupa del coordinamento di tutte leiniziative riguardanti la progettazione delle attività e la valutazione degli esitiformativi.

Il Comitato di Coordinamento Interfacoltà conferisce i moduli didattici adocenti di comprovata competenza disciplinare e didattica.

A sostegno delle attività didattiche attivate per le Aree disciplinari ci sipotrà avvalere anche della collaborazione di esperti in azioni formative inno-vative in qualità di tutors didattici che verranno designati dal Comitato diCoordinamento Interfacoltà o da altro organismo che ne esplichi la funzione.Essi svolgeranno attività tutoriali di assistenza, orientamento e/o recupero deidebiti formativi.

Il programma di ciascun modulo didattico, unitamente ai testi di studio, èreso pubblico all’inizio di ogni anno accademico.

Ciascuna Area scientifico-disciplinare impegna lo studente in n° 64 ore dilezioni frontali (40% circa) e n° 100 ore di studio individuale (60% circa).

I crediti formativiIl superamento delle prove di valutazione previste per ciascun modulo di

ciascuna Area scientifico-disciplinare, le attività di laboratorio di Area e le atti-vità di tirocinio (unitamente alla elaborazione/discussione della tesi e della rela-zione di tirocinio) consentono allo studente l’acquisizione di crediti formativi.

145

Scienze della Formazione Primaria

Per credito formativo universitario (CFU) si intende la misura del lavoro diapprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in pos-sesso di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscenze ed abilitànelle attività formative previste dagli Ordinamenti didattici dei Corsi di Studio.

Il credito formativo (ECTS, di cui alla decisione 87/327 CEE del Consigliodel 15.6.1987) è riconosciuto per un impegno corrispondente a 8 ore di frequen-za a lezioni frontali (40% circa) e a 16 ore (60% circa ) di studio individuale.

I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo stu-dente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto.

I CFU formativi previsti per il conseguimento della Laurea in Scienzedella Formazione Primaria sono 240, così suddivisi:a) 168 CFU corrispondenti agli esami delle 21 Areeb) 24 CFU corrispondenti alle attività di Laboratorio di Area 1 e di Area 2c) 48 CFU corrispondenti alle attività di tirocinio e di elaborazione/discus-

sione della tesi di Laurea.

Modalità di accertamento dei crediti formativi:Prove di valutazione dei moduli disciplinari ed esami di area

La frequenza delle lezioni frontali (obbligatoria per almeno i 2/3 del tota-le) dei singoli moduli di un’Area disciplinare dà diritto allo studente ad accede-re alle prove di valutazione dei crediti formativi previsti per ciascun modulo.

Le prove di valutazione dei moduli disciplinari sono svolte in itinere conmodalità scelte a discrezione del docente.

Le prove di valutazione potranno svolgersi anche mediante unica provascritta.

Le prove di valutazione non costituiscono in nessun caso un esame. L’accertamento del modulo non dà luogo a valutazione di merito anche se

può essere espresso in trentesimi o in altra forma con modalità scelte a discre-zione dal docente.

L’eventuale debito formativo potrà essere recuperato mediante la frequen-za obbligatoria di attività tutoriali oppure attraverso altro accertamento conmodalità da concordarsi con il docente di modulo.

La certificazione dei crediti formativi avviene solo con la verbalizzazionesui registri degli esami di Area.

Gli esami di Area si verbalizzano nei periodi accademici fissati dal Calen-dario accademico esposto nelle bacheche della segreteria didattica (VII pianoD.S.E. - Cubo 18/B).

La Commissione per l’esame di Area, costituita ed organizzata dalResponsabile di Area, valuterà in questo ambito le capacità di approfondimen-to del candidato.

146

Scienze della Formazione Primaria

La valutazione dell’esame di Area è espressa in trentesimi.Ogni valutazione di Area è equiparata a n° 1 esame.La valutazione in trentesimi è positiva se il voto assegnato dalla Commis-

sione è maggiore o uguale a 18/30.

Laboratorio e tirocinioLe attività di laboratorio e di tirocinio rappresentano il momento della

necessaria mediazione didattica con le specifiche competenze disciplinariacquisite attraverso lo studio dei moduli didattici in cui si articolano le aree.

L’acquisizione di tali competenze viene potenziata e garantita dalle attivitàdi laboratorio e di tirocinio che si presentano come un unicum inscindibile(incontro, ideazione, progettualità, ricerca e sperimentazione tra il sapere, ilsaper fare e il saper interagire).

Si tratta di un dispositivo strutturale destinato a sperimentare ed attuarestretti collegamenti tra gli insegnamenti, i loro aspetti didatticamente significa-tivi e la loro applicazione scolastica.

Il laboratorio è da intendersi come spazio intenzionalmente allestito performalizzare sequenze integrate tra didattica generale e didattica disciplinareed il suo scopo è l’acquisizione di più metodi di ricerca e diverse modalità diconoscenza. I laboratori sono di: didattica generale, relativa all’area dellescienze dell’educazione, destinata ad approfondire/ progettare possibili model-li organizzativi e diverse ipotesi formative; didattica disciplinare, relativaall’area culturale - disciplinare (si prevede la realizzazione di un laboratorioper area scientifico-disciplinare), progettati in vista di una spendibilità sia sulpiano della ricerca che su quello dell’applicazione didattica.

Riguardano inoltre l’analisi, la progettazione e la simulazione di attivitàdidattiche.

Nell’ambito del percorso di studi quadriennale è prevista la partecipazioneai laboratori per un totale di 24 CFU pari a 192 ore di frequenza soggette a cer-tificazione comprensive di periodi di autoformazione.

Il tirocinio rappresenta il luogo di incontro tra il saper fare e il saper agireed è finalizzato all’acquisizione di competenze legate all’esercizio effettivo del-l’insegnamento. Risulta esplicitamente caratterizzato sul piano didattico e miraall’acquisizione di competenze, concrete ed operative, relativamente al modelloistituzionale, pedagogico, didattico ed organizzativo di una sezione di scuolamaterna o di una classe di scuola elementare. I contenuti e le attività del tiroci-nio presentano una connotazione globale ed operativa e costituiscono un effica-ce collegamento sia con la didattica del laboratorio che con la realtà scolastica.

147

Scienze della Formazione Primaria

Le attività di tirocinio prevedono esperienze da svolgere presso istituzioniscolastiche con le quali sono state siglate apposite convenzioni.

In questo ambito vengono proposti, fra gli altri, progetti sperimentali mira-ti alla verifica e all’efficacia dei diversi metodi di insegnamento e di organizza-zione della vita della classe e della scuola.

Nell’ambito del percorso di studi quadriennale è prevista la partecipazioneal tirocinio per un totale di 48 CFU pari a 384 ore di frequenza soggette a certi-ficazione comprensive delle ore previste per la compilazione della relazione edelle altre documentazioni richieste.

Struttura, metodologia, figure professionali, organizzazione e coordina-mento delle attività di laboratorio

Il laboratorio si colloca tra i corsi teorici da un lato ed il tirocinio dall’altro,come primo collegamento tra il sapere ed il saper fare in situazione controllata.È caratterizzato da un metodo di lavoro che prevede un sistematico coinvolgi-mento degli studenti sia sul piano teorico che su quello operativo.

Permette allo studente di sperimentare concretamente, attraverso diversemodalità organizzative (lavoro individuale e di gruppo) e progettuale (rifles-sioni sul compito, analisi e progettazione di attività, costruzione di strumentied attuazione pratica di un lavoro) il fare formazione degli insegnanti.

Così, nell’ambiente controllato del laboratorio, gli studenti, attraverso unachiara esplicitazione degli obiettivi formativi da perseguire e raggiungere, ver-ranno motivati ad acquisire e mettere in pratica comportamenti professionali.

Ciascun laboratorio sarà organizzato, gestito, coordinato e realizzato da:– docenti responsabili di area, che hanno il compito di redigere i criteri di

funzionamento delle attività da svolgere allo scopo di controllarne i per-corsi ed i modelli. Possono altresì adottare ed elaborare strumenti docimo-logici attraverso cui accertare l’andamento scientifico, metodologico edorganizzativo;

– supervisori a tempo pieno;– supervisori a tempo parziale.

Nel corso del primo biennio tutti gli studenti dovranno seguire 4 laborato-ri. Di questi:– due dovranno appartenere all’Area delle Scienze dell’Educazione (Area 1);– due dovranno appartenere all’Area disciplinare (Area 2).

La frequenza ai laboratori è obbligatoria; all’inizio di ciascun laboratorioverrà comunicato il numero massimo di assenze consentite. Ciascun laborato-rio avrà la durata di 16 ore (comprensive delle attività di valutazione). Per evi-

148

Scienze della Formazione Primaria

tare sovrapposizioni alle lezioni o ad altre attività didattiche i supervisori coor-dinatori, in accordo con i docenti, ne cureranno la calendarizzazione.

La presenza attiva e costante alle attività di laboratorio comporterà l’ac-quisizione dei crediti previsti.

Struttura, metodologia, figure professionali, forme e luoghi delle attivitàdi tirocinio.

Il tirocinio si basa su 4 criteri essenziali:– offrire un’esperienza professionalizzante caratterizzata da una sistematica

attività di riflessione (attestata da documentazioni e relazioni critiche dellostudente) compiute con l’aiuto di un tutor / supervisore;

– differenziare l’esperienza nei diversi anni, di concerto con le altre dimen-sioni curricolari del C.d.L., in collegamento con tutte le discipline e con ilaboratori;

– responsabilizzare lo studente attraverso la stipulazione di appositi contrattiformativi individuali intesi a puntualizzare obiettivi e modalità di tirocinio;

– considerare l’ambiente scolastico come interlocutore dialettico con ilquale attuare una efficace collaborazione.

I profili professionali operanti nelle attività di tirocinio sono rappresentati daicoordinatori supervisori interni a tempo pieno, dai supervisori esterni a tempoparziale e dai tutors accoglienti. Il tirocinio verrà svolto in forma indiretta pressol’Università e/o le scuole di accoglienza attraverso momenti di discussione ingruppi ristretti su aspetti inerenti gli obiettivi formativi (momento della prepara-zione) e le problematiche individuate nelle situazioni di tirocinio diretto (momen-to della verifica). Durante il primo biennio il tirocinio prevede esperienze sia nellascuola dell’infanzia che nella scuola elementare; nel corso del secondo biennioesse saranno espletate esclusivamente nell’ordine di scuola prescelto.

Il tirocinio verrà svolto in forma diretta presso le scuole convenzionate,distribuite su tutto il territorio regionale: nell’ambito dei posti disponibili lostudente potrà scegliere la sede in cui svolgerlo.

Ai docenti titolari, incaricati annuali o supplenti temporanei con periodi diservizio da valutare nella scuola dell’infanzia ed elementare, iscritti al corso diLaurea, è data l’opportunità di presentare l’idonea documentazione per il rico-noscimento del tirocinio in servizio

Tesi di laureaLe attività di ricerca e sperimentazione svolte durante le attività di labora-

torio e tirocinio nel biennio di indirizzo costituiscono la base sperimentale dellavoro di tesi di laurea che dovrà, comunque, ancorarsi all’approfondimento di

149

Scienze della Formazione Primaria

ipotesi di lavoro correlate alle Aree disciplinari che costituiscono il curricolodel Corso di Laurea.

L’esame per il conseguimento del diploma di laurea è integrato dalladiscussione di una relazione scritta relativa alle attività di laboratorio e tirocinio.

Al termine delle attività di laboratorio e di tirocinio previste, infatti, lo stu-dente dovrà elaborare una relazione di documentazione e di riflessione criticasull’esperienza svolta.

La valutazione positiva della relazione da parte dei Supervisori è condizio-ne indispensabile per l’ottenimento dei CFU corrispondenti ed avrà un peso sulvoto di Laurea.

Attivazione del corso aggiuntivo Per il sostegno agli allievi in situazione di handicap(D.M. 26 maggio 1998, art. 3)

A partire dall’a.a. 2003/2004, verrà attivato il corso aggiuntivo per l’atti-vità didattica di sostegno agli alunni in situazione di handicap nella scuola del-l’infanzia ed elementare, riservato agli studenti laureati in Scienze della For-mazione Primaria interessati. Le informazioni sul corso saranno rese note conl’avvio dell’anno accademico.

Studenti provenienti da altri corsi di laurea o già in possesso di laureaPer coloro che, già in possesso di Laurea o provenienti da altri Corsi di

Laurea, facciano domanda di trasferimento o di abbreviazione corso al Corsodi Laurea Interfacoltà in Scienze della Formazione Primaria, è previsto il rico-noscimento degli esami altrove sostenuti, a condizione che detti esami presen-tino affinità disciplinari e/o equipollenze con i moduli didattici e/o con le Areedisciplinari previsti dall’Ordinamento didattico del Corso di Laurea.

Tale riconoscimento è affidato al parere vincolante del Comitato di Coor-dinamento Interfacoltà o degli altri eventuali organismi a cui viene delegata lafunzione.

Calendario accademico

1° PERIODOinizio lezioni termine lezioni6 ottobre 2003 22 novembre 2003 (7 settimane)

Esami di Area inizio esami termine esami24 novembre 2003 6 dicembre 2003 (2 settimane)

150

Scienze della Formazione Primaria

2° PERIODOinizio lezioni termine lezioni9 dicembre 2003 14 febbraio 2004 (7 settimane)

Esami di Area inizio esami termine esami16 febbraio 2004 28 febbraio 2004 (2 settimane)

3° PERIODOinizio lezioni termine lezioni1 marzo 2004 30 aprile 2004 (7 settimane)

Esami di Area inizio esami termine esami3 maggio 2004 15 maggio 2004 (2 settimane)

Vacanze natalizie inizio vacanze termine vacanze20 dicembre 2003 7 gennaio 2004

Vacanze pasquali inizio vacanze termine vacanze8 aprile 2004 13 aprile 2004

Festa patronale 20 febbraio 2004

Piano di studio

BIENNIO COMUNE AI DUE INDIRIZZI

I ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Psicologica Psicologia dello sviluppo 4 32 Angela COSTABILEPsicologia educazione 4 32

AREA Pedagogica Pedagogia generale 4 32 Michele BORRELLIFilosofia dell’educazione 4 32 Flavia STARA

AREA Fisico-Mate- Didattica della fisica 2 16matica Matematica 3 24 Francesco Aldo COSTABILE

Fondamenti della fisica 3 24 Franco PIPERNO

AREA SNIA I Didattica dell’astronomia 4 32 Franco PIPERNO(Scienze Naturali, Didattica della scienze naturali 4 32 Silvia MAZZUCAIgieniche e Ambientali)

151

Scienze della Formazione Primaria

AREA Linguistica Lingua italiana 4 32Didattica della lingua 4 32 Francesco DE RENZOitaliana

AREA Socio-Antro- Sociologia delle comu- 4 32 Giovannella GRECOpologica nicazioni di massa

Antropologia culturale 4 32 Cesare PITTO

II ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Metodo- Docimologia 4 32logico-Didattica Didattica generale 4 32 Carmelo PIU

AREA SNIA II Didattica della chimica 2 16 Nino RUSSO(Scienze Naturali, Biologia generale 3 24 Silvia MAZZUCAIgieniche e Ambien- Ecologia animale 3 24 Tullia ZETTOtali)

AREA Motoria, Estetica 2 16Estetico-Espressiva Teoria e metodologia del 3 24

movimento umano Disegno 3 24

AREA Storico-Peda- Storia della pedagogia 4 32 Giuseppe TREBISACCEgogica Storia della scuola e delle 4 32 Brunella SERPE

istit. educative

AREA Storico-Geo- Geografia 4 32grafica Didattica della storia 4 32 Pietro DE LEO

AREA Lingue Moderne Lingua straniera 1 - (Inglese) 4 32Lingua straniera 2 - (Francese) 4 32

Indirizzo SCUOLA DELL’INFANZIA

III ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Psicopeda- Pedagogia interculturale 4 32 Giovan Battista GUERRIEROgogica-Didattica Psicologia sociale e dei gruppi 4 32

AREA Socio-Culturale Etica della comunicazione 4 32 Francesco GARRITANOStoria delle idee 4 32 Ines CRISPINI

152

Scienze della Formazione Primaria

AREA Fisico-Ma- Didattica della fisica 6 48tematica Didattica della matematica 2 16

AREA Linguistica Lingua italiana 4 32Didattica della lingua italiana 4 32 Francesco DE RENZO

AREA Motoria, Este- Fondamenti della comuni- 2 16tico-Espressiva cazione musicale

Teoria e metodologia del mo- 3 24vimento umanoDisegno 3 24

IV ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Psico-Peda- Pedagogia sociale 4 32 Viviana BURZAgogica Tecniche di osservaz. del 4 32

comport. infantile

AREA Integrazione Didattica speciale 4 32Scolastica Pedagogia speciale 4 32 Antonella VALENTI

AREA SNIA III Igiene 2 16(Scienze Naturali, Didattica delle scienze della terra 3 24 Maurizio SONNINOIgieniche e Ambientali) Didattica delle scienze naturali 3 24

AREA Motoria, Fondamenti della comunica- 2 16Estetico-Espressiva zione musicale

Teoria e metodologia del movi- 3 24mento umanoDisegno 3 24

Indirizzo SCUOLA ELEMENTARE

III ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Linguistica Lingua italiana 4 32Didattica della lingua italiana 4 32 Francesco DE RENZO

AREA Lingue Moderne Lingua straniera 1 - (Inglese) 4 32Lingua straniera 2 - (Francese) 4 32

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Scienze della Formazione Primaria

AREA Integrazione Pedagogia speciale 4 32 Antonella VALENTIScolastica Didattica speciale 4 32

AREA Fisico-Ma- Didattica della fisica 2 16tematica Didattica della matematica 3 24 Maria Italia GUALTIERI

3 24 Rosanna CAIRAAREA Pedagogico-Di- Pedagogia interculturale 4 32 Giuseppe SPADAFORAdattica Teoria e met. di progr.ne e 4 32

valut.ne scolastica

IV ANNO MODULI DIDATTICI CFU ore DOCENTE

AREA Storico-Geo- Didattica della geografia 4 32grafica Didattica della storia 4 32 Carlo CARBONE

AREA Motoria, Este- Teoria e metodologia del 2 16tico-Espressiva movimento umano

Fondamenti della comuni- 3 24cazione musicaleDisegno 3 24

AREA Socio-Peda- Fondamenti antropologi- 4 32gogica ci dei diritti umani

Educazione degli adulti 4 32 Giovan Battista GUERRIERO

AREA SNIA III Igiene 2 16(Scienze Naturali, Didattica delle scienze della terra 3 24 Rosolino CIRRINCIONEIgieniche e Ambientali) Didattica delle scienze naturali 3 24 Silvia MAZZUCA

154

Scienze della Formazione Primaria

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodi

Anatomia Umana Supplenza/Contratto 4Antropologia Culturale Supplenza 4 IAntropologia Sociale C. Pitto Titolare 4 IICinema fotografia e televisione Mut.da Dams 4Didattica Generale I C. Piu Titolare 4 IDidattica Generale II “ “ Mut. Da Ped. Sper. 4Didattica Lingua Italiana Mut. Sc.F.Prim. 4Didattica Speciale A. Valenti Titolare 4Educazione comparata G. Trebisacce Mut. Da St. Pedag. 4Educazione degli Adulti I G.B. Guerriero Titolare 4Educazione degli Adulti II “ “ “ “ 4Educazione degli Adulti III “ “ “ “ 4Epistemologia delle ScienzeUmane I Supplenza 4 IIIEpistemologia delle ScienzeUmane II Perrotta Supplenza 4Estetica Contratto 4Etica della Comunicazione I Garritano Titolare 4Etica della Comunicazione II Mut. Etica Com. I 4Etica sociale Supplenza 4Etnolinguistica I Mut.da Antrop.Relig. 4Etnolinguistica II “ “ 4Filosofia del Linguaggio Mutuazione 4Filosofia della Politica Contratto 4Filosofia dell’Educazione I F. Stara Titolare 4 IIIFilosofia dell’Educazione II “ “ 4 IVFisiologia Suppl. /Contr. 4Fisiopatologia Suppl/Contr. 4Igiene I Supplenza 4Igiene II Supplenza 4

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

Presidente prof. Giuseppe TrebisacceCubo 28a

Orario di apertura al pubblico:Lunedì - Venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00tel. 0984 - 494539

Insegnamenti

155

Scienze dell’Educazione

156

Scienze dell’Educazione

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodi

Informatica I Mut.da Laboratoria di in-formatica 4

Informatica II Mutua da Basi di dati 4Inglese I 2Inglese II 4Ist. Diritto Privato I Supplenza 3Istituzione Diritto Privato II Supplenza 4Letteratura Infantile B. Serpe Titolare 4 IIILetteratura Italiana Supplenza 4Lingua e Cultura delle Comunità Supplenza 4Neuropsichiatria Infantile Contratto 4Pedagogia della Marginalità dellaDevianza I Contratto 4Pedagogia della Marginalità dellaDevianza II Mut. Da Ped. Marg. I 4Pedagogia Generale I M. Borrelli Titolare 4 IIIPedagogia Generale II “ “ Mut.da Ped.Gen.I 4 IIIPedagogia Generale III Titolare 4 IVPedagogia Interculturale I G. Spadafora Titolare 4 IIIPedagogia Interculturale II Supplenza 4Pedagogia Interculturale III G. Spadafora Titolare 4 IVPedagogia Sociale I V. Burza Titolare 4 IIPedagogia Sociale II “ “ “ “ 4 IIIPedagogia Speciale I A. Valenti Titolare 4Pedagogia Speciale II “ “ “ “ 4Pedagogia Sperimentale C. Piu Titolare II 4 IIProgettazione e Produzione diinformatica per la didattica Contratto 4Psicologia clinica Contratto 4Psicologia dello Sviluppo I A. Costabile Titolare 4 IPsicologia dello Sviluppo II A. Costabile Titolare 4 IIPsicologia Generale Contratto 4Psicopatologia dello sviluppo Contratto 4Psicopedagogia Contratto 4Psicopedagogia del Linguaggio edella Comunicazione Supplenza 4Sistemi Sociali Comparati Mut. Da Soc. Gen. 4 ISoc. Giur. Dev. e MutamentoSociale Contratto 4 IVSociologia Comun. Massa I G. Greco Titolare 4 IISociologia Comun. Massa II “ “ “ “ 4 IIISociologia dell’Educazione Supplenza 4 IISociologia Generale Supplenza 4 IStatistica Sociale Contratto 4Storia Contemporanea A. Paparazzo Titolare 4Storia della Pedagogia G. Trebisacce Titolare 4 IStoria della Pedagogia II G. Trebisacce Titolare 4 II

Premessa

A partire dall’anno accademico 2001-2002 ha preso avvio, presso laFacoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, il Corso di Laureatriennale in Scienze dell’Educazione, appartenente alla classe XVIII delle lau-ree triennali.

Finalità del Corso di Laurea1. Il Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione è destinato alla formazione

di quanti operano negli asili nidi e nelle comunità infantili (1° curriculum),nell’ambito delle strutture socio-sanitarie, educative e riabilitative disloca-te nel territorio (2° curriculum); di quanti operano con compiti di animato-ri nei laboratori extrascolastici nei servizi estivi, nelle attività ricreative edel tempo libero gestite da Enti, associazioni e privati (3° curriculum), econ compiti di orientatori dei processi formativi e come figure di sistemanelle scuole, negli istituti di ricerca e presso gli Enti locali (4° curriculum),con specifico riferimento anche ai processi interculturali.Al termine degli studi i laureati del Corso di Laurea in Scienze dell’Educa-zione devono:� Possedere conoscenze teoriche e competenze operative nell’ambito

dei problemi e dei processi della formazione, rispondendo così ainuovi orientamenti in materia di formazione universitaria intesi aconiugare dimensioni teoriche e operative per le nuove professioni;

� Essere in grado di utilizzare correntemente, in forma scritta e orale,oltre l’italiano, almeno una lingua moderna europea;

� Essere in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comuni-cazione e la gestione dell’informazione.

157

Scienze dell’Educazione

Insegnamento Docente Copertura CFU Periodi

Storia della Scuola e delle Istitu-zioni Educative I -II B. Serpe Titolare 4 IIStoria delle Trad. Popolari Contratto 4Teatro d’Animazione I Contratto 4Teatro d’Animazione II Mut.da Teatrod’An. I 4Tecniche e Didat. Att. Mot.Comp. e Prev. Contratto 4Teorie e tecniche Dinamichedi Gruppo II Contratto 4Teorie e tecniche Dinamiche MutuaTeorie e tecni- 4di gruppo I che Dinamiche di Grup-

po II

Il curricolo del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione prevede,in relazione agli obiettivi specifici, l’obbligatorietà di attività di labo-ratorio e di tirocini/stages formativi presso strutture e servizi educativie di assistenza dell’infanzia, sia pubblici che privati, presso Istituti diricerca, Enti locali e Istituzioni scolastiche, sia pubbliche sia private, epresso associazioni, ecc., con i quali il Consiglio del Corso di studiodella Classe 18 abbia stipulato apposita convenzione.

2. Il Corso di Laurea si articola in n. 4 curricula:

� Educatore della prima infanzia e delle comunità infantili;� Educatore professionale e socio-sanitario;� Animatore socio-educativo;� Orientatore dei processi formativi.

3. I quattro curricula hanno un’unica struttura per quanto attiene le disciplinee i crediti delle attività formative di base e si differenziano più significati-vamente soprattutto nella definizione delle attività formative caratteriz-zanti. Nell’ambito dei curricula previsti, comunque, il Corso mira a faracquisire conoscenze teoriche e competenze operative attraverso attività dilaboratorio e di tirocinio/stages.

4. Il 70% dell’impegno orario complessivo richiesto agli studenti è riservatoallo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale. Lapercentuale di tempo riservato alle lezioni frontali viene fissata nella misu-ra del 40%; quella destinata allo studio individuale e alle attività di labora-torio, tirocinio ed orientamento è fissata nella misura del 60%.

Obiettivi formativi e curricula approvati

1. obiettivi formativi specifici: curriculum n.1:Educatore della prima infanzia e delle comunità infantiliGli obiettivi formativi specifici del profilo curricolare n.1 si riferiscono a:- competenze socio-psico-pedagogiche in grado di consentire la “lettura” e

l’“interpretazione”, scientificamente corretta, della realtà sociale e dipotenziare e agevolare la capacità progettuale,

- conoscenze teoriche e competenze operative nell’ambito culturale relativeai diversi campi del sapere finalizzate alla formazione della professionalitàrichiesta a quanti operano nei servizi destinati all’infanzia: brefotrofi,cen-tri di assistenza, asili nido, consultori;

- conoscenze e competenze tecniche relative ai servizi sopra richiamati;

158

Scienze dell’Educazione

159

Scienze dell’Educazione

- conoscenze teoriche e competenze operative, di natura psico-pedagogiche,finalizzate all’interpretazione dei bisogni affettivi, cognitivi e relazionalipropri dei bambini dai 3 ai 6 anni;

- competenze linguistico-letterarie intese all’attivazione di un’interazionelinguistica culturalmente stimolate;

- conoscente e competenze stroriche-geografiche idonee alla contestualiz-zazione di fatti e accadimenti.

2. Obiettivi formativi: curriculum n. 2:Educatore professionale e socio-sanitarioGli obiettivi formativi specifici del profilo curricolare n. 2 si riferiscono aconoscenze teoriche e competenze operative che permettano di :- attuare specifici progetti educativi e riabilitativi, finalizzati allo sviluppo

equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un con-testo di partecipazione e recupero alla vita quotidiana;

- attuare specifici progetti educativi e riabilitativi volti alo sviluppo delbenessere psico-fisico e delle risorse globali dei soggetti, all’integrazionedei soggetti in situazione di difficoltà;

- attivare percorsi educativi e riabilitativi nell’ambito della salute mentale edelle disabilità;

- curare il positivo inserimento o reinserimento psicosociale dei soggetti indifficoltà;

- programmare, gestire e verificare interventi educativi mirati al recupero eallo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungi-mento di livelli sempre più avanzati di autonomia;

- programmare, organizzare, gestire e verificare le proprie attività profes-sionali all’interno di sevizi sociosanitari e strutture sociosanitarie riabi-litative e socio educative, in modo coordinato e integrato con altre figu-re professionali presenti nelle medesime strutture, con il coinvolgimen-to diretto dei soggetti interessati e delle loro famiglie, dei gruppi dellacollettività;

- partecipare ad attività di studio, ricerca e documentazione finalizzate agliscopi sopra richiamati;

- essere in grado di utilizzare correttamente, sia scritta sia orale, oltre all’ita-liano, almeno un’altra lingua moderna europea;

- essere in possesso di adeguate competenze teoriche ed operative e deglistrumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione.

3. Obiettivi formativi specifici: curriculum n. 3:Animatore socio-educativo

Gli obiettivi formativi specifici del profilo curricolare n. 3 si riferiscono aconoscenze teoriche e competenze operative che permettano di:- svolgere attività socio-educative in diversi contesti, familiari ed extrasco-

lastici, in cui il soggetto vivo e cresce;- raccordare e collegare il sistema dell’offerta formativa sia scolastica sia

territoriale;- attuare specifici progetti educativi ed attività formative in una molteplicità

di settori operativi: ludoteche, laboratori soggiorni estivi di vacanza, centriinfanzia ed adolescenti, centri famiglia;

- programmare, gestire e verificare interventi educativi;- partecipare ad attività di studio, ricerca e documentazione finalizzati

all’impiego, in chiave educativa e formativa del tempo libero;- essere in grado di utilizzare correttamente, sia scritta sia orale, oltre all’ita-

liano, almeno un’altra lingua moderna europea;- essere in possesso di adeguate conoscenze e competenze operative nonché

strumentali per la comunicazione e la gestione dell’informazione;- competenze socio-psico-pedagogiche che consentano la lettura e l’inter-

pretazione della realtà sociale;- capacità progettuali e relazionali;- conoscenze teoriche ed operative relative ai vari campi del sapere correla-

to alla figura professionale in oggetto.

4. Obiettivi formativi: curriculum n. 4:Orientatore dei processi formativiGli obiettivi formativi specifici del profilo curricolare n. 4 si riferiscono a:- conoscenze teoriche e competenze operative, metodologiche di carattere

generale e di base concernenti le scienze della formazione e delle attivitàformative;

- conoscenze teoriche e competenze operative in ambito socio-psico-socio-logico e di gestione delle risorse, sia in funzione dei sistemi dell’apprendi-stato e della formazione professionale, sia della formazione continua;

- conoscenze teoriche e competenze operative in riferimento ai modelliteorici ed applicativi nella formazione del personale e dell’analisi delleorganizzazioni produttive, nei settori pubblici e privati e dell’educazionedegli adulti in un quadro di conoscenza e consapevolezza dei processi disviluppo. È finalizzato alla formazione di operatori professionali da impegnarsi, inprospettiva interculturale, in azioni intese a tutelare, diffondere e promuo-vere il pluralismo culturale e la cultura dell’integrazione in contesti socio-antropologici e linguistici in cui siano presenti e vitali antiche e nuove

160

Scienze dell’Educazione

minoranze e in contesti migratori. L’attivazione di questo profilo tieneconto della multiculturalità storica del Mezzogiorno (albanesi, grecanici,croati, occitanici, ecc.) e dell’accentuazione di situazioni multiculturalinelle regioni meridionali, a seguito dei flussi migratori e corrisponde allospirito della legge e n. 482/1999 in materia di tutela delle minoranze lin-guistiche storiche.

Curricula attivati dall’a.a. 2002-2003Dei quattro curricula approvati, dall’a.a. 2002-2003 ne sono attivati 3:– educatore della prima infanzia e delle comunità infantili;– educatore professionale e socio-sanitario;– orientatore dei processi formativi.

Il percorso formativo dei tre curricula prevede una prima annualità comu-ne; le altre due annualità, per ciascun curriculum si differenziano per specifi-che attività formative.

La scelta del curriculum deve essere effettuata dallo studente alla finedella prima annualità ed entro il 30 giugno 2003.

Test d’accessoGli studenti iscritti saranno sottoposti a prove iniziali di verifica, allo

scopo di individuare eventuali debiti formativi e procedere alla realizzazionedi moduli di attività formative aggiuntive da svolgersi nel primo anno di corsoper colmare l’eventuale riconosciuto debito formativo.

Le verifiche e le attività propedeutiche devono riguardare:a. il possesso di abilità linguistiche relative alla comprensione del testo;b. il livello di possesso veicolare della lingua straniera;c. le conoscenze relative alle discipline che costituiscono il core curricu-

lum del corso.

Prova finaleLa prova finale consiste nella produzione di un elaborato scritto correlato

ad uno dei temi delle attività formative caratterizzanti. Alla produzione dell’e-laborato segue un colloquio, da tenersi alla presenza di una commissione appo-sitamente designata, durante il quale il laureando dovrà mostrare di avereacquisito le conoscenze e le competenze previste per l’obiettivo formativo.

Sbocco professionaleI laureati potranno trovare sbocco occupazionale: nei nidi infantili e negli

altri servizi infantili per la prima infanzia; nelle strutture sociali ed educativedislocate nel territorio; nell’ambito dei servizi alla persona e nei servizi all’in-

161

Scienze dell’Educazione

fanzia; nelle istituzioni scolastiche e nei servizi sociali, nei laboratori extrasco-lastici, nei soggiorni estivi di vacanza, negli uffici della pubblica istruzione edegli enti locali come esperti dei processi interculturali.

Curriculum n. 1Chi consegue la laurea triennale con il Curriculum n. 1 (Educatore della primainfanzia e comunità infantili) può trovare occupazione nelle istituzioni pubbli-che e in quelle private destinate all’infanzia, per attività di coordinamento,assistenza, sostegno.

Curriculum n. 2Per i laureati del Curriculum n. 2 (Educatore Professionale e Socio-Sanitario) èprevisto lo sbocco professionale nei settori dei servizi sociali, secondo la leggequadro L. 328/2000.

Curriculum n. 4I laureati con il Curriculum n. 4 (Orientatore dei Processi Formativi per l’Inter-cultura) possono trovare occupazione nelle istituzioni formative, sociali, scola-stiche ed assistenziali, con attenzione ai processi interculturali.

Accesso alle lauree di 2° livello, ovvero specialistichePer i laureati della Classe 18 è previsto l’accesso a tutte le lauree specialisti-

che nella Classe di Scienze Pedagogiche 87/S, Scienze dell’Educazione ,degliAdulti e della Formazione Continua 65/S, presenti su territorio nazionale.

Inoltre, per il Curriculum n. 2 (Educatore Professionale e Socio-Sanitario)è possibile l’accesso alla laurea specialistica in Farmacia STN, prevista dallaFacoltà di Farmacia dell’Università della Calabria.

Per il Curriculum n. 4 (Orientatore dei Processi Formativi per l’Intercultu-ra) è possibile l’accesso alla laurea specialistica in Lingua e Letteratura Stra-niere 42/S prevista dal Corso di Laurea in Lingue della Facoltà di Lettere.

Il Comitato di indirizzo del Corso di Laurea è costituito da:Prof. Francesco Susi, Preside Facoltà Scienze della Formazione “La

Sapienza”, Roma;Dott. Gaetano Princi, Direttore Generale ASL n. 4 Coordinatore Direttori

Generali ASL Regione Calabria;Dott. Franco Morelli, Direttore Generale Settore 15 Servizi Sociali Regio-

ne Calabria;Dott. Antonino Bonura, Dirigente Regionale Settore 15 Servizi Sociali

Regione Calabria;Dott. Giuseppe Del Grande, Dirigente Regionale Pubblica Istruzione.

162

Scienze dell’Educazione

ATTIVITÀ Insegnamento Docente CFU ORE Modulo ModuloFORMATIVA lez. A B*

Frontali Periodo Periodo

DI BASE Filosofia dell’educazione G. Spadafora 4 32 IStoria della pedagogia G. Trebisacce 4 32 IIIPedagogia generale M. Borrelli 4 32 IIPsicologia generale Professore a

contratto 4 32Psicologia dello sviluppo A. Costabile 4 32 I

CARATTE- Psicopedagogia V. Burza 4 32 IIIRIZZANTE del linguaggio

e della comunicazionePedagogia speciale A. Valenti 4 32 IDidattica C. Piu 4 32 ISociologia dell’educazione C. Pitto 4 32 IV(Antropologiadell’educazione)Sociologia delle G. Greco 4 32 IIcomunicazioni dimassaStoria della scuola e delle B. Serpe 4 32 IIIistituzioni educative

Affini/Integrativi

Discipline dello spettacolo Professore 3 24a contratto

Diritto privato Professore a 3 24contratto

A SCELTA È possibile effettuare 4 32una sola sceltaPedagogia interculturale G. Guerriero IIEtica sociale P. Colonnello I Psicologia della Professore personalità a contrattoPedagogia generale M. Borrelli IIIStoria della pedagogia G. Trebisacce IVFilosofia dell’educazione G. Spadafora IIPsicologia dello sviluppo A. Costabile IIPsicopedagogia del V. Burza IVlinguaggio e dellacomunicazionePedagogia speciale A. Valenti II

163

Scienze dell’Educazione

PIANO DI STUDIO DEL PROFILO CURRICOLARE N. 1EDUCATORE DELLA PRIMA INFANZIA E DELLE COMUNITÀ

INFANTILI

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Scienze dell’Educazione

ATTIVITÀ Insegnamento Docente CFU ORE Modulo ModuloFORMATIVA lez. A B*

Frontali Periodo Periodo

Didattica C. Piu IISociologia delle G. Greco IIIcomunicazioni di massaStoria della scuola e delle B. Serpe IVistituzioni educative

Lingua 2/ Lingua straniera Professore 2 16Prova finale a contrattoALTRE Principi di informatica Professore

a contratto 4 32TOTALE 60

* Il modulo B riguarda gli insegnamenti a scelta del corso di studi in Scienze dell’Educazio-ne e tutti gli insegnamenti dei vari corsi di laurea del vecchio ordinamento.

CORSO DI LAUREA INSCIENZE TURISTICHE

Corso di Laurea Interfacoltàtra Facoltà di Lettere e Filosofia e Facoltà di Economia

Presidente: Prof. Ezio Marra

ORDINAMENTO DIDATTICO

Obiettivi formativi specificiI laureati dovranno:� Possedere un’adeguata conoscenza delle discipline di base economico-

aziendali e storico-artistiche, sociologiche, antropologiche e geografico-territoriali, nonché nelle materie culturali e giuridiche attinenti alle inter-dipendenze settoriali del mercato turistico;

� Possedere una buona padronanza dei metodi della ricerca sociale ed eco-nomica e di parte almeno delle tecniche proprie dei diversi settori di appli-cazione, con competenze relative alla misura, al rilevamento e al tratta-mento dei dati pertinenti l’analisi sociale;

� Possedere un’adeguata conoscenza della cultura organizzativa dei contestilavorativi, che assicuri una competenza applicativa e metta in condizionedi operare in modo polivalente nelle imprese e nelle amministrazioni atti-ve nel settore;

� Acquisire le metodiche disciplinari nelle tecniche di promozione e fruizio-ne dei beni e delle attività culturali;

� Essere in grado di collocare le specifiche conoscenze acquisite nel piùgenerale contesto culturale, economico e sociale, sia esso a livello locale,nazionale e sovranazionale;

� Essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, alme-no due lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specificodi competenza e per lo scambio di informazioni generali;

� Possedere adeguate competenze e strumenti idonei alla comunicazione ealla gestione dell’informazione.

Ai fini indicati,le attività formative comprendono:– in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze fondamentali

nei vari campi della economia,della geografia e della sociologia del turismo e

165

Scienze Turistiche

delle altre discipline rilevanti,connettendo i vari saperi specialistici all’inter-no di un sistema coerente di conoscenze teoriche e abilità operative;

– attività finalizzate ad una solida conoscenza del patrimonio culturale edalla acquisizione delle metodiche per la sua valorizzazione e fruizione nelcontesto del turismo culturale;

– in ogni caso almeno una quota di attività formative orientate all’apprendi-mento di capacità operative nel settore delle tecniche turistiche,dell’analisidi mercato e nella gestione delle aziende operanti nell’industria dell’ospi-talità in cui si ricomprendono i servizi culturali e ambientali;

– prevedono,in relazione a obiettivi specifici,attività esterne,come tirociniformativi presso enti o istituti del settore,aziende e amministrazioni pub-bliche,anche straniere,oltre a soggiorni di studio presso altre universita’italiane,estere,anche nel quadro di accordi internazionali.

Ambiti occupazionali previsti per i laureatiI laureati svolgeranno attività professionali in diversi ambiti, quali il turi-

smo, l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la comuni-cazione turistica per il mercato dell’editoria tradizionale, multimediale e negliuffici stampa di enti e di imprese del settore. Direttore tecnico agenzia viaggi.Controller imprese turistiche. Direttore turistico. Direttore di villaggi turistici ecentri vacanze. Direttore presidi turistici.Ricercatore nel settore studi turistici.Pubblicista nell’editoria turistica tradizionale e multimediale. Responsabile oaddetto ai servizi turistici pubblici comunali,provinciali,regionali,nazionali.Addetti ai servizi culturali di comuni, province, Comunità montane, Regione.Addetti culturali presso le Ambasciate, i Consolati e gli Istituti italiani di cultu-ra all’estero. Marketing turistico nel settore privato e pubblico. Progettista dimodelli di sviluppo turistico, impatto sul territorio e comunità locali.Organiz-zatore di eventi culturali. Consulente franchising turistico. Ideatore o certifica-tore di pacchetti turistici culturali o eco-compatibili per le imprese turistiche(ecolabel) e per i tour operators. (Integratore) Promotore di attività turistico-culturali integrate. Progettista e ideatore di percorsi turistico-culturali ad eleva-to contenuto storico-artistico, archeologico, ambientale.

Per conseguire la laurea in SCIENZE TURISTICHE, occorre averacquisito, per ogni anno di corso, 60 crediti formativi (cfu), per un totale di 180cfu nel triennio, ivi comprese le prove di conoscenza della lingua inglese e diun’altra lingua straniera a scelta.

Nel primo anno del corso di studio in cui vengono impartiti i seguentiinsegnamenti obbligatori per complessivi 58 crediti.

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Scienze Turistiche

Descrizione dei moduli del primo anno

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Legislazione (privata) Diritto privato IUS/01 Norme costituzionali,del turismo rapporti reali, obbliga-

zioni e contratto. 5 3°

Assetto istituzionale Diritto pubblico IUS/09 Dimensione costituzio- 5 4°in materia turistica nale del turismo. Orga-

nizzazione pubblica delturismo. Poteri e funzioni,centrali e periferici in ma-teria turistica.

L’azienda turistica: Economia azien- SECS-P/07 Concetti di base dell’E-- 5 2°organizzazione e dale 1 conomia aziendale. Or-gestione 1 ganizzazione, gestione,

rilevazione e controllo. Lespecifici-tà gestionali e iprocessi tipici delle a-ziende turistiche. Analisidi casi aziendali

Management del Economia e Ge- SECS-P/08 Tematiche di mana- 5 1°turismo stione delle Im- gement più rilevanti

prese Turistiche nelle diverse tipologiedi imprese turistiche

Laboratorio di Laboratorio di ————- Concetti di base di infor- 4 3° e 4°informatica informatica matica. Uso del Pc e ge-

stione dei files. Elabora-zione testi. Foglio elettro-nico. Navi-gare su Internet.

Modulo base Laboratorio lin- ————- Strutture linguistiche e 2 3°lingua Inglese gua inglese lessico di base. Prelimi-

nare per studenti che nonhanno mai studiato la lin-gua o che hanno compe-tenze minime

Modulo di appro- Laboratorio lin- ————- Abilità linguistiche orali 2 4°fondimento lin- gua inglese riferite a comportamentigua inglese linguistici socio-culturali

della vita quotidiana. Com-prensione di messaggi orali.Produzione di messaggi orali.

167

Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Turismo sostenibile Sociologia del SPS/10 Studio dei casi di mu- 5 4°turismo e del- tamento sociale e muta-l’ambiente mento ambientale. “Svi-

luppo sostenibile”, moder-nizzazione ecologica e mi-to della crescita. Pratichealternative tra dimensionelocale e globale: turismo so-stenibile e turismo responsabile.

Globalizzazione, tu- Sociologia del tu- SPS/10 Globalizzazione, tecno- 5 3°rismo e sistemi locali rismo e delle co- logie di trasporto e di dif-

munità locali fusione dell’informazione.La condizione postmodernae i nuovi stili di vita. Globaliz-zazione, turismo e sistemi locali.Turismo internazionale e tu-rismo locale. Specificità stori-co-culturali come attrattive turistiche.

Sviluppo Locale Sociologia delle SPS/10 5 4°comunità locali

Dalla seconda rivo- Storia contem- M-STO/04 Le origini e la formazione 5 2°luzione industriale poranea della società di massa. Ial tardo novecento mass media e il tempo libero.

I totalitarismi e gli USA trale due guerre. Competizionetra i due blocchi nel secondodopoguerra e l’esplosionedella periferia (decoloniz-zazione e guerre locali; tra-dizione e modernità). Loca-le e globale nel tardo novecento.

Storia della Storia greca L-ANT/02 I Greci nel Mediterraneo 5 3°Magna Grecia protostorico: navigazioni

e scambi. La colonizza-zione in Occidente. Linea-menti di storia della MagnaGrecia: le città, i territori,le realtà sociali, l’economia.L’eredità culturale dellaMagna Grecia

168

Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Antichità e istituzioni Antichità e istitu- M-STO/01 Dal Mediterraneo ro- 5 2°medioevali zioni medioevali mano all’Europa me-

dievale. Ruralizzazionee cristianizzazione. Latrasformazione dell’habitat.Crescita ed espansione neisecoli IX-XIII. Una societàdi guerrieri e contadini. Lecittà medievali. Crisi e ristrut-turazione nei secoli XIV-XV.

Antichità romane Storia romana L-ANT/03 Acquisizione di una co- 5 1° e 2°e italiche noscenza di base della

storia di Roma dalle ori-gini alla caduta dell’im-pero romano

Per acquisire i restanti 2 crediti lo studente dovrà superare le prove relative a:

– Modulo base seconda lingua: francese o tedesco – (per un totale di 2 credi-ti) che verrà impartito nel secondo anno.

Nel secondo anno vengono impartiti gli insegnamenti specialistici, riferitialle competenze gestionali, economiche, sociologiche e artistico-culturali.Gli insegnamenti previsti per complessivi 62 crediti sono di seguito indica-ti:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Modulo base Laboratorio lin- ———— Strutture linguistiche e 2 3°seconda lingua: gua francese o lessico di base. Prelimi-francese o tedesco tedesca 1 nare per studenti che non

hanno mai studiato la lin-gua o che hanno competen-ze minime

169

Scienze Turistiche

Descrizione dei moduli del secondo anno: parte comune per tutti i percorsi

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Archeologia e storia Archeologia L-ANT/07 Analisi della documen- 5 3°dell’arte greca e classica tazione storico-artistico-ar-romana cheologiche di architettura

sacra, con particolare rife-rimento alle testimonianzerelative al periodo greco e romano

L’azienda turistica: Economia SECS-P/07 Concetti di organizza- 5 3°organizzazione e aziendale 2 zione, gestione, rilevazionegestione 2 e controllo. Le specificità

gestionali e i processi tipicidelle aziende turistiche. Ana-lisi di casi aziendali

Politiche di marke- Marketing del SECS-P/08 Nozioni e strategie del mar- 5 2°ting delle imprese turismo keting turistico, con parti-turistiche. colare riferimento al mar-

keting-mix, al marketing al-berghiero, ai grandi eventi edil loro impatto sul turismo.

Modulo di approfon- Laboratorio lin- ———— Approfondimento delle ca- 2 4°dimento seconda gua francese o te- ratteristiche linguistiche elingua: francese o desca 2 testuali del francese o del te-tedesco desco per scopi specifici: A-

nalisi lessico-semantica di al-cune parole chiave. Requisiti deltesto economico-commerciale eturistico

Perfezionamento Linguistica L-LIN/12 Obiettivo principale è il rag- 5 1° e 2°lingua Inglese Inglese giungimento delle seguenti

competenze: Receiving guests,presenting information, descri-bing places. Conference facilities:organization, local tours. Itineraries:foreign tours. The tourist industry:job interviews.

Metodologie per la Museologia L-ART/04 Conoscenza delle proble- 5 2°valorizzazione dei matiche le-gate alla valoriz-beni archeo-logici zazione del patrimonio ar-

cheologico meridionale, con par-ticolare riferimento alla Calabria

170

Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Sociologia del turismo Sociologia del SPS/10 Composizione ed inter- 5 2°turismo pretazione del fenomeno

turistico. Trasformazionisocio-culturali. La figura delturista. Rapporto turismotempo libero.

Lo studente dovrà scegliere uno dei seguenti moduli per un totale di 5 crediti

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Analisi e conta- Analisi e conta- SECS-P/07 Concetti base della con- 5 2°bilità dei costi delle bilità dei costi tabilità analitica utili perimprese turistiche un’efficace implementa-

zione del sistema di controllodella gestione aziendale

Aspetti sociali e or- Sociologia SPS/09 5 1°ganizzativi delle im- Industrialeprese turistiche

Aspetti economico-so- Sociologia SPS/09 Campo di indagine 5 3 o 4°ciali dei fenomeni economica della disciplina. Contri-turistici buto della Sociologia

Economica nella com-prensione dei fenomenituristici. Il fenomeno turi-stico. Le dinamiche cheproducono il turismo. Rela-zioni tra lavoro-turismo-tempo libero-spazio. Le nuo-ve professioni del turismo

Sono previsti inoltre due percorsi alternativi per un totale di 20 crediti ciascu-no.Il primo percorso a carattere economico manageriale e il secondo a carattereartistico-culturale.

171

Scienze Turistiche

A. Percorso economico-manageriale Lo studente dovrà sostenere 20 crediti a scelta tra i seguenti moduli:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Analisi demogra- Demografia SECS-S/04 Introduzione alla Demo- 5 3°fica e turismo grafia e studio delle fonti.

Misure quanti-tative dellapopolazione. Misura dellastruttura demografica e ca-ratteristiche strutturali. Lemisure dell’accrescimentodemografico.

Analisi macroe- Economia SECS-P/01 La produzione e la do- 5 4°conomica del Politica manda dei servizi turistici. turismo Il turismo nella contabili-

tà nazionale. La specializ-zazione internazionale nelsettore turistico.

Teoria delle deci- Matematica SECS-S/06 Nozioni introduttive sugli 5 2°sioni e programma- Finanziaria insiemi, numeri, successio-zione lineare ni e serie geometriche, funzio-

ni lineari, non lineari, elementidi algebra lineare. Elementi di Matematica finanziaria tradizio-nale.

Statistica descrittiva Statistica SECS-S/01 Fonti statistiche ufficiali nel- 5 1°l’ambito del SISTAN. Me-todi per la sintesi dei dati.Rappresentazioni grafiche.Indici statistici descrittivi.Distribuzioni statistiche dop-pie. Misure di associazione.Studio della dipendenza

Storia economi- Storia SECS-P/12 Dal pellegrino al turista. 5 1°ca del turismo economica I viaggiatori nel ’600.

Dal viaggiatore solitario alGrand Tour. Le prime guideturistiche. Nascita delle A-genzie di Viaggi. Turismo etempo libero. Il turismo comeimpresa economica ad elevatovalore aggiunto.

172

Scienze Turistiche

Solo per coloro che hanno sostenuto l’esame di Statistica (primo modulo - Sta-tistica descrittiva) cinque crediti possono essere sostenuti scegliendo uno deidue moduli sotto indicati

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Fonti e rilevazioni Rilevazioni SECS-S/01 Sistemi di supporto alle 5 3°statistiche statistiche decisioni: cenni sulla teo-

ria dei Dataware-house.Produzione dei dati: Stru-menti di rilevazione. Usodei dati aziendali ai finistatistici.

Analisi dei dati Analisi dei dati SECS-S/01 Matrici dei dati, Rappre- 5 4°sentazioni grafiche e trasfor-mazione di dati multidimen-sionali, analisi dei compo-nenti principali, distanze edindici di similarità

B. Percorso artistico-culturaleLo studente dovrà sostenere i seguenti moduli per un totale di 20 crediti:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Storia del cristia- Archeologia L-ANT/08 Analisi e critica delle 5 2°nesimo antico cristiana fonti, metodi e campo

di indagine relativi al-l’archeologia cristiana.Conoscenza della cul-tura artistica bizantinadel mediterraneo dal VIal X sec.

Metodologie Metodologie L-ANT/10 Conoscenze relative ai mo- 5 3°della ricerca della ricerca delli di insediamento nell’I-archeologica archeologica talia meridionale. I nostoi:

varie tipologie del viaggiomitico

173

Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Storia bizantina Storia bizantina L-FIL- Interpretazione della 5 4°LET/07 storia bizantina: la conti-

nuità col mondo anticoe la complementarità conquello medioevale dell’Oc-cidente. Caratteri peculiaridella civiltà di Bisanziospecialmente in campoartistico.

Storia del cristia- Storia del cristia- M-STO/07 Conoscenza e Critica allo 5 1°nesimo antico nesimo antico studio delle religioni. Sto-

ria e tradizioni di Israele e diGiuda: metodologia, fonti,critica testuale.

I restanti 3 crediti verranno acquisiti mediante attività di stage da effettuarsipresso imprese ed operatori del settore turistico.

Nel terzo anno vengono impartiti insegnamenti più strettamente connessi alletematiche interculturali, artistiche ed alle abilità ed esperienze formative, percomplessivi 60 crediti.

Descrizione dei moduli del terzo anno:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Perfezionamento Laboratorio lin- ………… Caratteri della comunica- 5 3°seconda lingua: gua francese o zione interpersonale. Ana-francese o tedesco tedesca 3 lisi delle strategie linguisti-

che e delle dinamiche ar-gomentative nella presa diparola in pubblico e nellanegoziazione.

Informatica ING-INF/05 Il corso si propone di forni- 5 4°per il turismo re i problemi della cultura

digitale. Lo scopo del corsoè quello di fornire le basi perla formazioni di specialisti del-l’e-commerce per il turismo

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Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Storia delle tra- Storia delle tradi- M-DEA/01 Il concetto antropolo- 5 1°dizioni popolari zioni popolari gico di cultura. Storia

degli studi demo-etno-antropologici nel Mezzo-giorno

Archeologia e sto- Archeologia e sto- L-OR/05 Introduzione sul con- 5 Vediria del vicino orien- ria del vicino o- cetto di Vicino Oriente Letterete antico riente antico e studio delle fonti. Il

quadro cronologico.

Descrizione dei moduli del terzo anno: tre a scelta

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Storia dello Storia dello L-ART/05 Il corso affronta le te- 5 Vedispettacolo spettacolo matiche generali riguar- Lettere

danti i fondamenti delladisciplina con l’obbiettivodi inquadrare storicamentee teoricamente generi,drammaturgie, linguaggi dellascena, testi e autori significa-tivi della storia del teatro.

Storia e critica Storia e critica L-ART/06 Introduzione alla storia 5 Vedidel cinema del cinema del cinema e dei film. Lettere

Il cinema e i film dalleorigini al 1945. Teorie,tecniche, forme, generi,stili, periodi.

Etnomusicologia Etnomusicologia L-ART/07 Introduzione ai metodi e 5 Vedialle tecniche della ricerca Lettereetnomusicologica, con par-ticolare rilievo all’esperienzadell’antropologia della musicain America e al concetto dicultura musicale maturatoin ambito italiano.

175

Scienze Turistiche

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Musicologia e storia Musicologia e L-ART/08 Introduzione alla storia 5 Vedidella musica storia della della musica con particolare Lettere

musica riferimento ai generi mu-sicali del rock e del jazz.

Descrizione dei moduli del terzo anno - Uno a scelta tra:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Etnologia delle Etnologia M-DEA/01 Conoscenza ed analisi 5 4°culture mediterranee delle culture deipopoli

del mediterraneo.

Storia della Storia della M-FIL/06 Quadro d’assieme degli 5 4°filosofia filosofia sviluppi storici del libe-

ralismo e del liberismo.

Descrizione dei moduli del terzo anno - Uno a scelta tra:

Nome del modulo Disciplina Codice Declaratorie CFU Periodosettore didattico

Storia dell’arte Storia dell’arte L-ART/01 La cultura artistica nella 5 2°medievale medievale periferia del regno meri-

dionale in età angioina earagonese.

Storia dell’arte Storia dell’arte L-ART/02 Introduzione agli aspetti più 5 2°moderna moderna significativi della cultura fi-

gurativa del Primo Rinasci-mento in Italia, analizzandovolta per volta le differenzestilistiche delle varie scuolepittoriche “regionali” che per-metteranno, conseguentemente,lo sviluppo futuro della pitturadel primo ’500 in Italia.

Storia dell’arte Storia dell’arte L-ART/ Introduzione ai problemi 5 2°contemporanea contemporanea generali della storia della

arte. Fondamenti metodologici eorientamenti bio-bibliografici.

176

Scienze Turistiche

Per acquisire i restanti 15 crediti lo studente dovrà superare le prove relative a:

Insegnamento Ambito disciplinare N. Crediti (cfu)Tirocini e stage Abilità informatiche e tirocini 3Prova finale Preparazione finale 2Attività a scelta dello studente Attività libere 10

Indicazioni regolamentari

Soddisfacimento degli eventuali obblighi formativiIl Consiglio di Corso di Laurea provvede affinché all’atto dell’ammissione

al primo anno del Corso siano accertate le eventuali carenze formative dellostudente negli ambiti definiti dall’ordinamento del Corso. Agli studenti che vogliono iscriversi al corso di laurea in Scienze Turistiche sirichiedono:– adeguate capacità logico, – padronanza della lingua italiana; – conoscenze di base storico-geografiche;– conoscenze artistico culturali

La preparazione iniziale necessaria è accertata mediante prova scritta o arisposta multipla.

Gli studenti che alla prova di valutazione dei requisiti formativi adeguatiall’immatricolazione risultino dover adempiere ad obblighi formativi aggiunti-vi sono tenuti a seguire dei corsi integrativi che si concludono con una provafinale di verifica. Il relativo obbligo formativo si soddisfa con il superamentodella prova

Gli studenti che non superano la prova finale dei corsi di recupero sonocomunque iscritti al corso di Laurea. Essi soddisfano gli obblighi formativiaggiuntivi acquisendo i crediti relativi a quattro moduli: 1) Diritto pubblico o Diritto privato; 2) Economia Aziendale o Economia e Gestione delle Imprese Turistiche; 3) Sociologia del Turismo e delle comunità locali o Sociologia del turismo e

dell’ambiente; 4) Storia contemporanea o Storia della Magna Grecia.

Qualora al termine del primo anno non siano stati acquisiti i crediti, lo stu-dente sarà obbligato negli anni successivi ad inserire nel proprio Piano di Studiattività formative per un numero di crediti non superiore a 40 e sarà soggetto aspecifiche attività di tutorato. Non appena acquisiti i crediti di cui sopra, lo stu-dente non sarà più soggetto a tali obblighi.

177

Scienze Turistiche

Norme per l’iscrizione ad anni successivi al primoPer essere iscritto regolarmente in corso al secondo e terzo anno lo studen-

te deve aver maturato, entro la data d’inizio dei corsi, il numero di crediti deli-berato ogni anno dal Consiglio di Corso di Studi. Lo studente che ne abbiamaturato un numero inferiore, viene considerato “non regolarmente in corso”.Lo studente che al termine della durata normale degli studi non abbia conse-guito il titolo viene considerato “fuori corso”.Gli studenti “non regolarmente in corso” e “fuori corso” sono tenuti a concor-dare specifiche attività di tutorato con il proprio tutor.Lo studente ha la facoltà di rinunciare agli studi intrapresi e partecipare alleprocedure di ammissione per un nuovo corso di studi con il riconoscimentodella precedente carriera.

TirociniSono previsti due stages formativi presso aziende turistiche e istituzioni cul-

turali o istituzioni e amministrazioni pubbliche e associazioni che operano nel set-tori di interesse del corso di laurea. Ogni stage avrà una durata di 75 ore (3 crediti).Le attività di tirocinio si svolgono al secondo e terzo anno del corso di laurea.

I criteri per accedere ai tirocini vengono deliberati in un apposito regola-mento deliberato dal Consiglio di Corso di Laurea previo parere della commis-sione Paritetica.

Responsabile dell’organizzazione delle attività di tirocinio è il Presidentedel Consiglio di Corso di Laurea, che può delegare tale compito ad un docenteo ad un ricercatore scelto tra i membri del Consiglio.

Lo studente può acquisire i crediti previsti per le attività di tirocinio svol-gendo una delle tale attività sotto la guida di un professore o ricercatore dellaFacoltà di Economia, che assume la responsabilità delle attività di tirociniodello studente e che certificherà i crediti acquisiti.

Piani di Studio, scelta dell’indirizzo e crediti a sceltaLo studente iscritto al primo anno non presenta alcun Piano di Studio, ma

indica soltanto quale insegnamento intende seguire tra di Storia Romana e Sto-ria Medioevale Tale scelta deve essere effettuata entro il 15 novembre. Lacomunicazione deve essere inoltrata alla segreteria della Facoltà di Economiautilizzando un apposito modulo oppure per via elettronica.

Lo studente, sia in corso di studi che fuori corso, può ogni anno chiedere dimodificare il proprio piano di studi; le modifiche possono interessare le attivitàformative dell’anno di corso cui lo studente è iscritto, quelle previste per glianni successivi e quelle inserite negli anni precedenti i cui crediti non sianostati ancora acquisiti.

178

Scienze Turistiche

Lo studente deve presentare il proprio piano di studio entro il 31 ottobre. I piani di studio sono approvati dal Consiglio del Corso di Laurea in Scien-

ze Turistiche.

PassaggiGli studenti già iscritti ad un Corso di Laurea o ad un Diploma di Laurea,

che intendano passare al Corso di Laurea in Scienze Turistiche previsto dalnuovo ordinamento didattico, devono presentare una formale richiesta al Con-siglio di Corso di Laurea in Scienze Turistiche.

Alla dichiarazione di cui al comma precedente gli studenti devono alle-gare una certificazione o autocertificazione attestante la data del superamen-to dei relativi esami o delle prove di accertamento del profitto e la votazioneriportata.

Il Consiglio di Corso di Laurea delibera le tabelle di conversione in cuivengono riformulati, in termini di crediti, il valore e la consistenza di ciascuninsegnamento di altri previgenti ordinamenti di corsi di laurea affini, del tutto oin parte, al corso di Laurea in Scienze Turistiche.

Le tabelle di conversione debbono, in ogni caso, uniformarsi ai seguenticriteri: un insegnamento annuale corrisponde ad un massimo di 10 crediti; uninsegnamento semestrale corrisponde ad un massimo di 5 crediti; i laboratoridi informatica, quelle di lingua e gli stages sono di norma articolati in modulidi 2 o di 4 crediti.

Qualora lo studente richieda la conversione in crediti di insegnamenti nonprevisti dalle tabelle di cui al comma 3, la richiesta viene esaminata dal Consi-glio Corso di Laurea che valuta, ed eventualmente approva, la conversione increditi attribuibili ad un insegnamento previsto tra le materie attivabili nelCorso di Laurea in Scienze turistiche.

Abbreviazioni di corsoAgli studenti, già iscritti alla data di entrata in vigore dei nuovi ordinamen-

ti didattici e che intendano proseguire gli studi secondo gli ordinamenti didatti-ci previgenti, è assicurata la conclusione dei rispettivi corsi di studio ed il rila-scio dei relativi titoli.

Nella ipotesi di cui al precedente comma gli studenti non dovranno espri-mere alcuna opzione né presentare alcuna dichiarazione.

Ai fini della prosecuzione e conclusione degli studi, nonché del rilasciodei relativi titoli, si applica e resta in vigore la disciplina relativa ai previgentiordinamenti didattici, salvo, in ogni caso, il subentro del Consiglio di Corso diLaurea in Scienze.

179

Scienze Turistiche

Modalità dei passaggi al Corso di Laurea in Scienze Turistiche e trasferi-menti da altri Atenei.

Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Scienze Turistiche gli stu-denti precedentemente iscritti ad un Corso di Laurea della Università dellaCalabria, ovvero ad un Corso di Laurea di altra Università.

Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente pro-veniente da altro corso di laurea della Università della Calabria, o da altro corsodi laurea presso altri Atenei, al fine della prosecuzione degli studi nel Corso diLaurea in Scienze Turistiche, è di competenza del Consiglio di Corso di Laureain Scienze Turistiche. Compete altresì al Consiglio di Corso di Laurea in Scien-ze Turistiche la valutazione dell’avvenuto accertamento del possesso dell’ade-guata preparazione iniziale di cui all’art.19 del presente Regolamento.

È altresì competenza del Consiglio di Corso di laurea in Scienze Turistichela verifica della condizione dello studente rispetto a quanto specificato nell’art.22 del presente Regolamento.

Alla domanda intesa ad ottenere il nulla osta al trasferimento al Corso diLaurea in Scienze Turistiche dell’Università della Calabria da altro Ateneodeve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno diimmatricolazione, la denominazione ed una descrizione dei contenuti di cia-scuna delle attività formative per le quali lo studente ha acquisito crediti nel-l’Università di provenienza, la data del superamento dei relativi esami o delleprove di accertamento del profitto, e la votazione eventualmente riportata.

La domanda intesa ad ottenere il passaggio fra corsi di laurea dell’Univer-sità della Calabria o il nulla osta al trasferimento al Corso di Laurea in ScienzeTuristiche dell’Università della Calabria da altro Ateneo deve pervenire tra l’ 1Giugno ed il 31 Agosto. La delibera del Consiglio di Corso di Laurea in Scien-ze Turistiche si avrà entro la data di inizio del primo periodo didattico del corsodi laurea dell’anno accademico immediatamente successivo.

Le domande di passaggio o di trasferimento potranno essere accolte, senzapossibilità di deroghe, solo se il numero degli studenti iscritti a quell’anno dicorso è inferiore a quello dei posti a suo tempo messi a concorso per l’immatri-colazione al Corso di laurea in Scienze Turistiche.

Prova finalePer sostenere la prova finale prevista per il conseguimento del titolo di stu-

dio lo studente deve aver acquisito tutti i crediti previsti dall’Ordinamentodidattico del Corso di Laurea in Scienze Turistiche e dal suo piano di studitranne quelli relativi alla prova finale stessa.

Le attività connesse alla preparazione della prova finale danno diritto a 2crediti.

180

Scienze Turistiche

La prova finale consiste in un elaborato scritto relativo ad un argomentoa scelta dello studente e concordato con un docente nominato dal Consigliodi Corso di Laurea in scienze Turistiche avente per oggetto i contenuti svi-luppati in uno degli insegnamenti previsti dal proprio piano di Studi. In alter-nativa, l’elaborato potrà consistere in una relazione dettagliata sulle attivitàdi stage.

Le modalità nomina e di attribuzione del docente responsabile per la provafinale allo studente vengono deliberate in un apposito regolamento dal Consi-glio del Corso di Laurea. Tale regolamento viene approvato previo parere dellacommissione paritetica.

Il voto di laurea è espresso in centodecimi con l’attribuzione eventualedella lode ed è costituito dalla media ponderata delle votazioni espresse in tren-tesimi riportate negli esami di profitto e nella prova finale sulla base di com-plessivi 180 crediti.

Al fine di stimolare e premiare la regolarità del conseguimento della laureaentro la sessione autunnale del terzo anno per gli studenti a tempo pieno ovve-ro del sesto anno per gli studenti non a tempo pieno e consentire l’iscrizione albiennio specialistico senza soluzione di continuità, il voto finale dello studenteche completi gli studi entro la sessione autunnale del terzo anno, è incrementa-to di 10 punti rispetto alla media sino al raggiungimento del punteggio massi-mo di 110/110 e lode.

Allo studente che completi gli studi entro la prima sessione primaverile(normalmente entro maggio) successiva alla conclusione normale del terzoanno è attribuito un incremento di 5 punti.

Lauree specialistiche alle quali sarà possibile l’iscrizione (senza debiti for-mativi) 55/S - Lauree spec. in progettazione e gestione dei sistemi turistici

La laurea in Valorizzazione dei sistemi turistico-culturali costituisce lanaturale prosecuzione del corso di laurea triennale in Scienze turistiche (classe39). La laurea specialistica prevede la possibilità di proseguire uno dei due per-corsi, economico-manageriale o artistico-culturale, della laurea triennale otte-nendo il riconoscimento di tutti i crediti formativi acquisiti.

Il corso di laurea fornisce una preparazione orientata all’acquisizione dicapacità di: a) progettazione, promozione e gestione di prodotti e sistemi turistici com-

plessi comprendenti ambiti territoriali di ampia dimensione e con partico-lare riferimento all’area mediterranea;

b) progettazione di interventi strutturali (urbani e territoriali) necessari allaqualificazione dell’offerta turistica, promuovendola attraverso l’uso delletecnologie tradizionali e multimediali.

181

Scienze Turistiche

CORSO DI LAUREA IN STORIA

Presidente: prof. ssa Giovanna De Sensi SestitoCubo 28aSegr.: Michele TocciRicevimento: Lunedì - Venerdì 9,30 - 12,30tel. 0984 494540,sito web: cdl-storia.unical.ite-mail: [email protected]

Insegnamenti

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Storia

Insegnamenti Copertura Docenti CFU Periodi

Antichità e istituzioni medievali Titolare P. Dalena 8 I - IIArchivistica e scienze ausiliarie Mutua da “Docu-della storia mentazione” R. Guarasci 8Assiriologia Mutua da “Storia 4

del vicino orienteantico” Mod. B

Ebraico e Lingua e Contratto per 4 + 4Letteratura ebraica due moduliEpigrafia Greca Affidamento G. De Sensi 8 II - III

interno SestitoEpigrafia latina Affidamento A. Zumbo 8 III - IV

internoGeografia storica del mondo Affidamento G. P. Givigliano 8 I - IIantico internoGeografia storica dell’Europa Affidamento P. Dalena 8 II - IIImedievale e moderna internoGeografia umana Contratto per 8 III - IV

due moduliNumismatica Contratto per 8 I - II

due moduliPaleografia latina Affidamento P. De Leo 8 III - IV

internoPapirologia Titolare M. Ferrario 8 I - IIStoria bizantina Titolare F. Burgarella III - IVStoria contemporanea (Corsi di Affidamento C. Carbone 8 I - IILaurea in Lettere e Lingue) internoStoria contemporanea Titolare A. Paparazzo 8 III - IV(Per tutti gli altri C. di L.)Storia contemporanea (3° mo- Affidamento R. Giordano 4dulo per l’indirizzo Moderno - interno per unContemporaneo) modulo

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Storia

Insegnamenti Copertura Docenti CFU Periodi

Storia dei paesi Mutua da “Storia dei paesi islamici”islamici afferente alla Facoltà di Scienze PoliticheStoria dei trattati e politica Mutua dai due C. Carbone 8internazionale moduli di “Storia(vecchio Ordinamento) contemporanea” per

i Corsi di Laurea inLettere e Lingue

Storia dei trattati e poli- Mutua dal secon- C. Carbone 4tica internazionale (n° 1 do modulo dimodulo per l’indirizzo “Storia contem-Moderno - Contemporaneo) poranea” per i Corsi

di Laurea in Lettere e Lingue

Storia dell’Africa Affidamento R. Giordano 4mediterranea (n° 1 modulo interno per unper l’indirizzo Moderno - moduloContemporaneo)Storia delle origini Cristiane Affidamento R. Perrotta 8 I - II

internoStoria delle religioni Contratto

per due moduliStoria del cristianesimo in età Mutua dal 1° mo- F. Burgarella 4moderna e contemporanea dulo di “Storia del-

la Chiesa medieva-le e dei movimenti ereticali”

Storia del giornalismo Mutua dal Corso 4(n° 1 modulo) di Laurea in FilosofiaStoria del mezzogiorno Affidamento M. Petrusewicz 8 II - III

gratuitoStoria del vicino oriente antico Contratto 8

per due moduliStoria della Chiesa medievale Affidamento F. Burgarella 8e dei movimenti ereticali internoStoria della cultura materiale Titolare P. De Sanctis

Ricciardone 8 I - IIStoria degli antichi stati italiani Mutua da “Storia F. Cozzetto 8 I - II

moderna” (Corsi diLaurea in Lettere e Lingue)

Storia del movimento operaio Mutua da “Sto- A. Paparazzo 8ria contemporanea”per tutti gli altricorsi di Laurea(prof.ssa Amelia PAPARAZZO)

Storia della Calabria medievale Affidamento A. Vaccaro 8 III - IVinterno

Storia della storiografia antica Affidamento M. Intrieri 8 I - IIinterno

Storia delle tradizioni popolari Titolare O. Cavalcanti 8 I - II

Profilo culturale e professionale.Il Corso di Laurea in Storia, tra i primi istituiti in Italia, da oltre trenta anni

forma studenti interessati a coniugare una buona preparazione generale ditaglio umanistico con la capacità di cogliere la dimensione storica dei fenome-ni culturali, sociali e politici delle comunità umane del passato e del presente.

L’obiettivo specifico del percorso formativo consiste nell’acquisizionetanto della padronanza nella ricerca e nell’uso delle varie tipologie di fontidisponibili per i temi e le epoche da approfondire, quanto delle competenzecritico-interpretative appropriate per utilizzare correttamente ogni tipo didocumentazione con i metodi proprî dell’indagine storica e con l’uso delle tec-nologie moderne. Il Corso di studi mira anche a favorire l’acquisizione delleabilità necessarie all’uso dei principali strumenti informatici sia in relazionealla ricerca avanzata sia all’utilizzazione e alla costruzione di banche dati. IlCorso di Laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione di 180 creditiformativi. Esso dà accesso senza debiti formativi alle seguenti Lauree speciali-stiche che comportano l’acquisizione di ulteriori 120 crediti:1. Scienze dell’antichità, dall’indirizzo Antico;2. Temi e metodi e nuove tecnologie per le scienze storiche, da tutti gli altri

indirizzi.Il Corso di Laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione di 180

crediti formativi. Esso mira a fare acquisire una conoscenza complessiva della storia umana,

dall’antichità all’epoca contemporanea, con particolare attenzione per le civiltàfiorite nel bacino del Mediterraneo e in Europa. Il corso degli studi si articola indiversi indirizzi, per consentire agli studenti di scegliere il periodo storico più con-geniale ai propri interessi di studio o alle proprie prospettive di lavoro: Antico,Medievale, Moderno-Contemporaneo, Storico-religioso, Storico-antropologico.

185

Storia

Insegnamenti Copertura Docenti CFU Periodi

Storia economica e sociale Affidamento F. Cozzetto 8 I - IIdell’età moderna internoStoria economica e Affidamento M. Salerno 8sociale del medioevo internoStoria e istituzioni dell’Africa Titolare C. Carbone 8 I - IIStoria greca Titolare G. De Sensi Sestito 8 II - IIIStoria moderna (Corsi di Laurea Titolare F. Cozzetto 8 I - IIin Lettere e Lingue)Storia moderna (per tutti gli Titolare M. Petrusewicz 8 II - IIIaltri C. di L.)Storia medievale Titolare P. De Leo 8 III - IVStoria romana A - L Titolare P. Cavuoto 8Storia romana M - Z Titolare G. P. Givigliano 8 I - II

• L’indirizzo antico privilegia lo studio del mondo classico (orientale, greco,romano e tardo-antico) nelle sue dimensioni storico-documentaria, archeo-logica, culturale, istituzionale e socio-politica. In relazione alle civiltà fioritein Italia meridionale, ne promuove una conoscenza approfondita ed aggior-nata nel contesto dell’orizzonte mediterraneo coevo.

• L’indirizzo medievale privilegia lo studio della storia della tarda antichitàe del medioevo nelle loro differenti dimensioni (storico-documentariepolitico-istituzionali, archeologiche, culturali etc.). Particolare attenzioneè riservata ai fenomeni sociali, religiosi e politici che caratterizzano lesocietà europee e mediterranee in tale fase storica.

• L’indirizzo moderno-contemporaneo intende offrire una preparazioneidonea ad affrontare, in un’ottica interdisciplinare, le specifiche problemati-che della contemporaneità connesse all’ampio quadro dei rapporti interna-zionali, ivi compresi quelli fra Nord e Sud del mondo e le peculiari dinami-che socio-economiche e culturali che contraddistinguono l’epoca della glo-balizzazione. All’interno di questi aspetti generali si affronteranno tematichelegate anche allo studio delle identità di gruppi sociali diversificati.

• L’indirizzo storico-antropologico, pur mirando a fornire una preparazio-ne di base, che spazia dall’età greco-romana alla contemporanea; associanel contempo ad essa una specificità concretantesi nell’approfondimentodelle dinamiche culturali a livello europeo, extra europeo e, soprattutto,delle classi subalterne o popolari, che dir si voglia. Si configura così ununiverso speculare, per gran tempo tenuto in nessuna o poca considerazio-ne, balzato prepotentemente alla ribalta grazie a studiosi approdati gra-dualmente dal folklore all’etnologia, all’antropologia culturale.

• L’indirizzo storico-religioso ha lo scopo di fornire le basi delle conoscen-ze e dell’esperienza del fenomeno religioso, dall’antichità ai giorni nostri,sotto i suoi risvolti antropologico, filosofico, psicologico, sociologico,politico e letterario. Per questa ragione esso s’articola in sezioni discipli-nari di natura metodologica e critica, da una parte, e prettamente storicadall’altra. Particolare riguardo è riservato allo studio delle tradizioni ebrai-co-cristiana e musulmana. Opportunità di approfondimento e di confrontocirca i contenuti del corso di studi sono fornite dal Centro interdipartimen-tale di Scienze religiose.

Sbocchi professionali.I percorsi formativi proposti possono tutti dare accesso - oltre ai tradizionali

sbocchi dell’insegnamento, per il quale è da segnalare la nuova opportunitàofferta dall’indirizzo storico-religioso - ad attività professionali di vario livellonell’ampio settore pubblico/privato dei servizi culturali ed a posti di responsabi-

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Storia

lità nella pubblica amministrazione. L’esperienza dimostra che una formazionedi tipo storico è particolarmente apprezzata e richiesta in campi di lavoro attual-mente in espansione che richiedono attitudine e capacità di ricercare ed organiz-zare dati anche in settori diversi da quelli umanistici (archivi di banche e istitu-zioni varie, centri studio, settori dell’editoria, del giornalismo, del turismo, ecc.).Saranno finalizzate a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro al termine deltriennio le attività di tirocinio previste nel percorso formativo.

Organizzazione modulare.Tutte le discipline sono articolate in due moduli; un modulo corrisponde a

4 crediti ed a 32 ore di attività didattica in aula; le forme didattiche previstesono lezioni frontali, seminari, esercitazioni, attività di laboratorio.

La frequenza ai corsi inseriti nel piano di studio è obbligatoria e verràaccertata a cura del titolare dell’insegnamento attraverso rilevazione periodica;la frequenza minima non può essere inferiore al 70% delle lezioni.

Le verifiche di apprendimento si effettueranno con prove orali ed even-tualmente anche scritte nelle sessioni di esame successive alla conclusione deimoduli o dei corsi (se composti da più moduli); a discrezione del docente sipotranno effettuare anche verifiche parziali durante lo svolgimento dei corsi.Le Commissioni per l’accertamento del profitto saranno costituite dal titolaredell’insegnamento e da un docente di materia affine o cultore della materia.

I percorsi formativi e i relativi obiettivi.Formazione di base.

Le aree di studio ritenute necessarie per una formazione di base comune atutti i curricula riguardano in particolare l’impianto metodologico delle storiegenerali, la geografia e l’ambito etno-antropologico. Alle discipline relativealla formazione di base sono attribuiti complessivamente 32 crediti.

Formazione caratterizzante.Lo studio della storia, nei percorsi dell’Antichità, del Medioevo e dell’Età

moderna e contemporanea, ed in quelli Storico-religioso e Storico-antropolo-gico caratterizza i singoli curricula del Corso di studio; esso è opportunamentedistribuito nell’arco del triennio ed affiancato dallo studio di discipline filolo-gico-letterarie e storico-religiose appropriate per ciascun percorso.

Formazione affine o integrativa.Particolarmente significative per tutti i curricula del Corso di studi in Storia

sono le discipline affini o integrative, sia di carattere archeologico, storico-arti-stico, paleografico-archivistico, sia dell’ambito filologico-letterario, pertinenti a

187

Storia

ciascuno di essi perché concorrono ad arricchire la comprensione dei fenomeniculturali propri di ogni epoca storica, ad acquisire familiarità con le varie tipolo-gie di documentazione disponibili, e conoscerne i metodi di utilizzazione critica.Esse trovano collocazione preferibilmente tra secondo e terzo anno di corso.

Alle discipline relative alla formazione affine o integrativa sono attribuitida 20 a 32 crediti a seconda di ciascun curriculum.

Altre attività formative.Le altre attività formative si collocano per lo più nell’ultimo anno di corso

e concernono: a) l’apprendimento di una lingua straniera (o l’approfondimento di conoscen-

ze linguistiche già acquisite), col riconoscimento di 4 crediti a seguito diverifica con prova orale ed eventualmente anche scritta (ai sensi dell’art.28 del Regolamento didattico d’Ateneo). Data l’importanza delle cono-scenze linguistiche per l’accesso alla storiografia contemporanea, si consi-glia di destinare all’apprendimento delle lingue straniere un ulterioremodulo di quelli a scelta degli studenti.

b) la scelta autonoma da parte dello studente di altre attività formative, percomplessivi 12 crediti. Tali crediti potranno essere utilizzati per arricchireulteriormente il piano didattico, o per approfondire un ambito di conoscen-ze e saranno acquisiti seguendo uno dei corsi istituiti negli ambiti discipli-nari del Corso di studio. Per l’eventuale riconoscimento di attività svolte al di fuori della sede uni-versitaria (ma comunque presso sedi convenzionate o riconosciute) è com-petente il Consiglio di Corso di Laurea.

c) l’acquisizione di abilità informatiche strumentali, che è ormai indispensa-bile anche per gli studi di carattere umanistico. La frequenza di un modulodi informatica rientra tra le altre attività formative, cui destinare da 2 a 4crediti formativi; la modalità di accertamento della padronanza acquisitaalla fine del corso consiste in una prova pratica .

d) le altre attività formative (da 10 oppure da 8 crediti, a seconda del modulodi informatica scelto) consistono in attività di tirocinio o stage collegate adambiti specifici, in particolare quello archeologico per il curriculum anti-co, quello storico-archivistico e storico-documentario per gli altri; taliattività saranno svolte presso Enti convenzionati con l’Università dellaCalabria o presso strutture dello stesso Ateneo (Biblioteca, Dipartimenti,Centri, Laboratori). Il Consiglio si riserva di determinare i criteri per l’eventuale riconosci-

mento come crediti formativi di conoscenza ed abilità maturata in attività for-mative di livello post-secondario, di cui all’art. 12 comma 5 del R.d.A.

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Storia

Norme per gli studenti iscritti al vecchio ordinamentoVengono riconfermate le norme contenute nella Guida dello studente delloscorso anno accademico. Per quanto riguarda la scelte delle discipline da inse-rire nei piani di studio gli studenti sono invitati a tenere presente le tabelleaggiornate dei nuovi insegnamenti della Facoltà.Si precisa che ogni corso di lezione del vecchio ordinamento corrisponde a duemoduli del nuovo ordinamento.

PIANI DI STUDIO UFFICIALI

Curriculum ANTICO

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Storia

CFUPrimo anno 60 crediti

Storia greca 4 + 4Storia romana 4 + 4Storia bizantina 4 + 4Archeologia e storia dell’arte greca e romana 4 + 4Geografia storica del mondo antico 4 + 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Geografia o Geografia umana.

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Storia del vicino oriente antico o Assiriologia.

Un modulo a scelta tra: 4Storia delle tradizioni popolari o Storia della cultura materiale o Antropologia culturale.

Secondo anno 60 crediti

Storia della storiografia antica 4 + 4Epigrafia greca 4 + 4Epigrafia latina 4 + 4Storia medievale 4 Letteratura italiana 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Numismatica, Papirologia, Metodologie della ricerca archeologica.

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Letteratura greca, Storia della lingua greca, Filologia greca.

un modulo a scelta tra: 4Storia delle religioni, Religioni del mondo classico, Storia delle origini cristiane,Letteratura cristiana antica.

Un modulo a scelta tra: 4Informatica, Informatica per le biblioteche.

Un modulo a scelta libera 4

Terzo anno 60 crediti

Storia moderna 4Storia contemporanea 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Storia della filosofia antica, Storia della filosofia, Logica, Filosofia teoretica,Filosofia morale, Filosofia della storia, Estetica.

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Letteratura latina, Storia della lingua latina, Filologia latina.

Un modulo a scelta tra: 4Archeologia della Magna GreciaTopografia antica Archeologia cristiana Archeologia medievale.

Due moduli a scelta libera 4 + 4

– Lingua straniera 4

– Preparazione della prova finale 8

– Altre attività formative (Tirocinio, stage, Prova di informatica) 12

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Storia

CFUPrimo anno 60 crediti

Storia greca 4Storia romana 4Storia medievale 4 + 4Geografia storica dell’Europa medievale e moderna 4Geografia o Geografia umana 4 + 4Storia trad. popolari, o Storia cult.mat. o Antropol.Cult. o Etnologia o Antro-pologia religiosa 4Letteratura italiana 4 + 4Storia bizantina, 4 + 4Storia della filosofia 4 + 4Bibliografia e biblioteconomia 4

Secondo anno 60 crediti

Storia moderna 4 + 4Storia della Calabria medievale 4 + 4Antichità e istituzioni medievali 4 + 4Lingua e letteratura latina e/o Letteratura latina medievale 4 + 4Storia economica e sociale del Medioevo 4 + 4Storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali 4Paleografia latina e diplomatica 4Informatica 4

Un modulo a scelta tra: Letteratura cristiana antica o Ebraico o Letteratura ebraica o Filologia romanza. 4

Un modulo a scelta libera 4

Terzo anno 60 crediti

Storia contemporanea 4Storia dei paesi islamici 4Storia della Chiesa medioevale. 4Storia dell’arte medievale 4Informatica per le biblioteche 4Archeologia medievale 4 + 4

Due moduli a scelta libera 4 + 4

Lingua straniera 4

Preparazione della prova finale 8

Altre attività formative (Tirocinio, stages, Prova di informatica) 12

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Storia

Curriculum MEDIEVALE

CFUPrimo anno 60 crediti

Storia greca 4Storia romana 4Storia medievale 4Storia moderna 4Storia contemporanea 4Storia bizantina 4+ 4Geografia 4Geografia umana 4Storia delle tradizioni popolari o Storia della cultura materiale. 4Letteratura italiana 4 + 4Geografia storica Europea medievale e moderna 4Bibliografia e biblioteconomia 4Storia delle religioni 4

Secondo anno 60 crediti

Storia medievale 4Storia moderna 4 + 4Storia contemporanea 4 + 4 + 4Storia della filosofia 4 + 4Archivistica 4Storia economica e sociale dell’età moderna 4Storia dell’arte moderna 4 + 4Storia dell’arte contemporanea 4Storia del pensiero politico o Storia del giornalismo o DEA 4(Storia delle tradizioni popolari, o Storia della cultura materiale,o Etnologia, o Etnologia delle culture mediterranee, o Antropologiareligiosa, o Antropologia culturale)Storia dell’Africa mediterranea 4

Terzo anno 60 crediti

Storia del movimento operaio 4Storia ed istituzioni dell’Africa 4 + 4Storia dei trattati e politica internazionale 4Storia dei paesi Islamici 4Storia del Mezzogiorno 4

Tre moduli a scelta libera 12

Lingua straniera 4

Preparazione della prova finale 8

Altre attività (Tirocinio, stage, prova di informatica) 12

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Storia

Curriculum MODERNO - CONTEMPORANEO

CFUPrimo anno 60 crediti

Storia greca 4Storia romana 4Storia medievale 4Storia bizantina 4Storia moderna 4Storia contemporanea 4Archeologia classica 4Metodologia della ricerca archeologica 4Letteratura italiana 4 + 4

Un modulo a scelta tra: 4Storia delle tradizioni popolari, Storia della cultura materiale, Antropologiaculturale

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Geografia o Geografia umana

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Storia della filosofia antica, Filosofia teoretica, Filosofia morale,Estetica, – Storia della filosofia, Filosofia della storia, Logica,Filosofia della scienza, Filosofia e teoria dei linguaggi, Storia delpensiero politico contemporaneo

Secondo anno 60 crediti

Antropologia culturale 4 + 4Storia delle tradizioni popolari 4 + 4Storia della cultura materiale 4 + 4Etnologia 4 + 4Etnomusicologia 4 + 4Cinematografia documentaria 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Archivistica e scienze ausil. della storia, Bibliografia e biblioteconomia

Due moduli a scelta tra: 4Sociologia delle comunicazioni di massa, Sociologia dell’arte e della letteratura

Un modulo a scelta libera 4

Terzo anno 60 crediti

Storia delle religioni 4Antropologia religiosa 4 + 4

193

Storia

Curriculum STORICO-ANTROPOLOGICO

CFUPrimo anno 60 crediti

Storia greca 4Storia romana 4Storia delle origini cristiane 4 + 4Antropologia religiosa 4

Un modulo a scelta tra: 4Storia delle tradizioni popolari, Storia della cultura materiale, AntropologiaCulturale, Etnologia

Un modulo a scelta tra: 4Storia greca, Epigrafia greca

Un modulo a scelta tra: 4Storia romana, Epigrafia latina

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Geografia storica del mondo antico, Storia della storiografia antica,Storia del vicino oriente anticoEpigrafia ed antichità cristiane

Un modulo a scelta tra: 4Ebraico, Filologia biblica, Filologia ed esegesi neotestamentaria,Filologia semitica

Un modulo a scelta tra: 4Papirologia, Numismatica, Paleografia latina, Metodologie dellaricerca archeologica

Museologia 4Geografia storica del mondo antico 4Storia ed istituzioni dell’Africa 4

Un modulo a scelta tra: 4Antichità e istituzioni medievali, Geografia storica dell’Europa medievale emoderna

Due moduli a scelta libera 4 + 4

Lingua straniera 4

Preparazione della prova finale 8

Altre attività formative (Tirocinio, stages, prova di informatica) 12

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Storia

Curriculum STORICO-RELIGIOSO

Un modulo a scelta tra: 4Archeologia storia dell’arte del vicino oriente antico,Archeologia classica, Archeologia della magna Grecia,Archeologia cristiana, Archeologia e storia dell’arte musulmana

Lingua straniera 4

Un modulo a scelta libera 4

Secondo anno 60 crediti

Storia medievale 4Storia e civiltà bizantina 4 + 4Geografia 4Geografia politica ed economica, Geografia umana 4Storia dei paesi islamici 4 + 4Letteratura cristiana antica 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Storia della filosofia anticaStoria della filosofia medievaleStoria della filosofia moderna e contemporaneaFilosofia teoreticaFilosofia moraleStoria della filosofiaFilosofia della storiaFilosofia della religioneAgiografiaIslamisticaFilosofie, religioni e istituzioni dell’India e dell’Asia centrale, Filosofie, religioni e storia dell’Iran

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Storia medievale, Antichità e istituzioni medievali, Storia economicae sociale del medioevo, Storia della chiesa medievale e dei movimenti ereticali

Un modulo a scelta tra: 4Storia delle religioni, Religioni del mondo classico, Religioni dei popoliprimitivi, Religioni e filosofia dell’Asia orientale

Un modulo a scelta tra: 4Storia dell’arte musulmana, Storia dell’arte medievale

Un modulo a scelta libera 4

Terzo anno 60 crediti

Storia moderna 4Storia contemporanea 4

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Storia

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Storia

Archivistica, Bibliografia e biblioteconomia 4Sociologia della religione 4

Due moduli a scelta tra: 4 + 4Lingua e letteratura italiana, Lingua e letteratura latina, Lingua e letteraturagreca, Lingua e letteratura copta, Lingua e letteratura araba, Lingua e lettera-tura ebraica

Un modulo a scelta tra: 4Storia moderna, Storia contemporanea, Storia del cristianesimo in etàmoderna e contemporanea, Storia del vicino oriente dall’avventodell’Islam all’età contemporanea, Storia e istituzioni del mondo musulmano

Un modulo a scelta tra: 4Storia e istituzioni dell’Africa,Storia dell’Europa orientale.

Un modulo a scelta tra: 4Storia dell’arte moderna, Storia dell’arte contemporanea.

Un modulo a scelta libera 4

Preparazione della prova finale 8

Altre attività formative (Tirocinio, stages, prova di informatica) 12

197

Storia

Allegato 1

TABELLA DI CONVERSIONE

VECCHIO ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOAntichità e istituzioni medievali Antichità e istituzioni medievali (modulo A = 4 crediti)

Antichità e istituzioni medievali (modulo B = 4 crediti)Archivistica e scienze ausiliarie Archivist. e scienze ausil. della storia (modulo A= 4 crediti)della storia Archivist. e scienze ausil. della storia (modulo B = 4 crediti)Epigrafia greca Epigrafia greca (modulo A = 4 crediti)

Epigrafia greca (modulo B = 4 crediti)Epigrafia latina Epigrafia latina (modulo A = 4 crediti)

Epigrafia latina (modulo B = 4 crediti)Geografia storica del mondo antico Geografia storica del mondo antico (modulo A = 4 crediti)

Geografia storica del mondo antico (modulo B = 4 crediti)Geografia storica dell’Europa mediev. Geografia stor. dell’Eur. med. e moder. (modulo A = 4 cre-e moder. diti)

Geografia stor. dell’Eur. med. e moder. (modulo B = 4 cre-diti)

Geografia umana Geografia umana (modulo A = 4 crediti)Geografia umana (modulo B = 4 crediti)

Numismatica Numismatica (modulo A = 4 crediti)Numismatica (modulo B = 4 crediti)

Paleografia latina Paleografia latina (modulo A = 4 crediti)Paleografia latina (modulo B = 4 crediti)

Papirologia Papirologia (modulo A = 4 crediti)Papirologia (modulo B = 4 crediti)

Storia bizantina Storia bizantina (modulo A = 4 crediti)Storia bizantina (modulo B = 4 crediti)

Storia contemporanea (A – L) Storia contemporanea (modulo A = 4 crediti)Storia contemporanea (modulo B = 4 crediti)

Storia contemporanea (M – Z) Storia contemporanea (modulo A = 4 crediti)Storia contemporanea (modulo B = 4 crediti)

Storia dei trattati e politica internazionale Storia dei trattati e politica internaz (modulo A = 4 crediti)Storia dei trattati e politica internaz (modulo B = 4 crediti)

Storia del Cristianesimo antico Storia del Cristianesimo antico (modulo A = 4 crediti)Storia del Cristianesimo antico (modulo B = 4 crediti)

Storia del vicino oriente antico Storia del vicino oriente antico (modulo A = 4 crediti)Storia del vicino oriente antico (modulo B = 4 crediti)

Storia della Chiesa mediev. e dei movim. Storia Chiesa mediev. e dei mov. eret. (modulo A = 4eret. crediti)

Storia Chiesa mediev. e dei mov. eret. (modulo B = 4crediti)

Storia degli antichi Stati italiani Storia degli antichi Stati italiani (modulo A = 4 crediti)Storia degli antichi Stati italiani (modulo B = 4 crediti)

Storia del movimento operaio Storia del movimento operaio (modulo A = 4 crediti)Storia del movimento operaio (modulo B = 4 crediti)

198

Storia

Storia della cultura materiale Storia della cultura materiale (modulo A = 4 crediti)Storia della cultura materiale (modulo B = 4 crediti)

Storia della storiografia antica Storia della storiografia antica (modulo A = 4 crediti)Storia della storiografia antica (modulo B = 4 crediti)

Storia delle tradizioni popolari Storia delle tradizioni popolari (modulo A = 4 crediti)Storia delle tradizioni popolari (modulo B = 4 crediti)

Storia economica e sociale dell’età Storia econ. e soc. dell’età mod. (modulo A = 4 crediti)moderna Storia econ. e soc. dell’età mod. (modulo B = 4 crediti)Storia economica e sociale del medioevo Storia economica e sociale del med. (modulo A = 4 crediti)

Storia economica e sociale del med. (modulo B = 4 crediti)Storia e istituzioni dell’Africa Storia e istituzioni dell’Africa (modulo A = 4 crediti)

Storia e istituzioni dell’Africa (modulo B = 4 crediti)Storia greca Storia greca (modulo A = 4 crediti)

Storia greca (modulo B = 4 crediti)Storia moderna Storia moderna (modulo A = 4 crediti)

Storia moderna (modulo B = 4 crediti)Storia medievale Storia medievale (modulo A = 4 crediti)

Storia medievale (modulo B = 4 crediti)Storia romana (A - L) Storia romana A - L (modulo A = 4 crediti)

Storia romana A - L (modulo B = 4 crediti)Storia romana (M - Z) Storia romana (modulo A = 4 crediti)

Storia romana (modulo B = 4 crediti)

Insegnamento CFU Docente Copertura Periodo

Archeologia cristiana 8 G. Roma Titolare I-IIArcheologia della Magna Grecia 4 P. Carafa Titolare IIArcheologia e storia dell’arte greca 8 M. Paoletti Titolare III-IVe romanaArcheologia e storia dell’arte tar- 4 Contratto II-IIIdo anticaArcheologia medievale 8 G. Roma Mutua da Archeo-

logia cristiana I-IIArchitettura del paesaggio 4 ContrattoDiagnostica per i BB.CC. 8 ContrattoDisegno 8 Contratto I-IIDrammaturgia musicale Mutua da insegna-

mento DAMSElementi di armonia e contrap- Mutua da insegna-punto mento DAMSEtnomusicologia 8 G. Adamo Titolare II-IIIEtruscologia e antichità italiche Contratto III-IVFisica e chimica per i beni culturali Contratto

CORSO DI LAUREA INSTORIA E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO

ARTISTICO, ARCHEOLOGICO E MUSICALE

Presidente prof. L.SpezzaferroIndirizzo di posta elettronica: [email protected] 21 b - 3° Piano

Segretaria Maria Filosa

Orario di apertura al pubblico: Lunedì - Venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00Tel.: 0984-494546

Il corso di studio in Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologi-co e musicale (già Conservazione dei Beni Culturali) afferisce alla classe dilaurea XIII (Scienze dei Beni Culturali) ed è svolto nella Facoltà di Lettere eFilosofia che, in base alle disposizioni del regolamento didattico della Facoltàstessa, conferisce il relativo titolo di studio.

Insegnamenti

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Insegnamento CFU Docente Copertura Periodo

Iconografia cristiana 8 Contratto I-IIIconografia e iconologia 8 Contratto III-IVIconografia musicale Mutua da insegna-

mento DAMSInformatica per i beni culturali 4 ContrattoIstituzioni di storia dell’arte (A-L) 4 G. Capitelli Affidamento IIstituzioni di storia dell’arte (M-Z) Contratto ILegislazione dei BB.CC. Contratto III-IVLetteratura artistica B. Agosti Mutua da Storia I-II

della critica d’arteMetodologie e tecnica della ricer- 4 P.Carafa Affidamento IIca archeologicaMetodologie per la ricerca stori- 8 L. Spezzaferro Mutua da Storia I-IIco-artistica dell’arte modernaMuseologia 8 R. Morselli Mutua da Storia III-IV

comparata dell’artedei Paesi Europei

Numismatica 8 Mutua da insegna- I-IImento Storia

Paleografia musicale Mutua da inse- III-IVgnamento DAMS

Protostoria europea 4 Mutua da Etruscolo-gia e antichità italiche

Storia comparata dell’arte dei 8 R. Morselli Titolare III-IVpaesi europeiStoria degli strumenti musicali Mutua da inse-

gnamento DAMSStoria del disegno, dell’incisione 8 E.A. Talamo Titolare I-IIe della graficaStoria del rock 4 G. Adamo AffidamentoStoria del Jazz 4 ContrattoStoria della miniatura 8 ContrattoStoria dell’architettura 8 I. Principe AffidamentoStoria dell’arte contemporanea Contratto III-IVStoria dell’arte fiamminga e olandese 4 G. Capitelli Affidamento IIStoria dell’arte moderna 8 L. Spezzaferro Titolare I-IIStoria della critica d’arte B. Agosti Titolare I-IIStoria delle culture architettoniche Contrattoe delle tecniche edilizieStoria della musica medievale e M. Privitera Titolare I-IIrinascimentaleStoria della musica moderna e Mutua da inse-contemporanea gnamento DAMSStoria delle tecniche artistiche Contratto I-IIStoria delle teorie musicali Mutua da inse-

gnamento DAMSStoria dell’urbanistica 8 I. Principe Titolare

200

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Obiettivi formativia) possedere una buona formazione di base e un ampio spettro di conoscenze

e competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico,storico-artistico e musicale), sulla legislazione relativa, nonché sulle pro-blematiche concernenti le attività e servizi culturali.

b) essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici e della comu-nicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.

c) essere in grado di utilizzare almeno un’altra lingua dell’Unione Europea,oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio diinformazioni generali; possedere adeguate competenze e strumenti per lacomunicazione e la gestione dell’informazione.

d) essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autono-mia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.In particolare, il corso di laurea in Storia e conservazione del patrimonio

artistico, archeologico e musicale intende fornire una preparazione di base e pro-fessionale per operatori del mondo della conservazione e della tutela dei beniculturali storico-artistici, archeologici, musicali, nonché dell’editoria d’arte edell’organizzazione di attività culturali presso Istituzioni ed enti pubblici e priva-ti. Il conseguimento della laurea in Storia e conservazione del patrimonio artisti-co, archeologico e musicale consente, altresì, la prosecuzione degli studi e la suc-cessiva specializzazione per accedere ai ruoli direttivi nelle Soprintendenze.

I curricula triennali proposti (archeologico, storico-artistico, musicale), purprevedendo il conseguente sbocco nelle lauree specialistiche in Archeologia(2/S), Storia dell’arte (Classe 95/S), Conservazione e restauro del patrimoniostorico-artistico (Classe 12/S), Musicologia e Beni Musicali (51/S), sono miratialla formazione di base di un operatore dei Beni Culturali attivo all’interno degliorgani di tutela centrali, periferici (Soprintendenze, Musei, Istituti Culturali) elocali, di livello qualificato, ancorché diverso da quello richiesto per i ruoli diri-genziali, cui si accede tuttora solo se in possesso del diploma di specializzazionepost-laurea. Si pensa a figure quali quella, oggi assai richiesta, dell’assistente discavo e dell’istruttore museale, in grado di collaborare alla progettazione delleattività di restauro, all’organizzazione di attività scientifiche finalizzate allavalorizzazione e nel campo delle interrelazioni tra pubblico e privato (comuni-cazione, antiquariato, etc.). Altra figura professionale è quella dell’addetto alla

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Insegnamento CFU Docente Copertura Periodo

Storia sociale dell’arte Contratto IITeoria e storia del restauro Contratto III-IVTopografia antica 8 A. Taliano Grasso Affidamento III-IV

schedatura, ossia di quell’operatore in grado di inventariare, classificare, sche-dare il patrimonio di chiese, musei, collezioni pubbliche e private.

Prova di ingresso Il corso di laurea in Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeo-

logico e musicale prevede una prova scritta che accerti il livello di cultura gene-rale del neo-iscritto in particolare nell’indirizzo prescelto: ovvero storia dell’ar-te, archeologia e musicale. La prova dovrà essere sostenuta all’inizio dell’annoaccademico e verrà valutata da una commissione formata da un membro perindirizzo che esaminerà gli elaborati per accertare la preparazione minima dibase richiesta per accedere al corso. La valutazione delle prove potrà comporta-re l’attribuzione di debiti formativi quantificati che potranno essere recuperatiattraverso modalità che saranno comunicate all’inizio dell’ anno accademico.

Articolazione in moduli dei corsi di insegnamentoLe attività formative sono articolate in tre curricula:A. ArcheologicoB. Storico-artisticoC. Beni musicaliIl corso di laurea in Storia e conservazione del patrimonio artistico,

archeologico e musicale ha durata triennale. L’organizzazione didattica delCorso di laurea è su multipli trimestrali. L’anno accademico è diviso in quattroperiodi didattici, in ciascuno dei quali si svolgono gli insegnamenti, i seminari,le esercitazioni, la frequenza ai laboratori e alle altre attività formative previstedall’Ordinamento, con intercalati semestralmente i periodi di esame di profittoe/o verifica e di laurea, in accordo con il calendario stabilito dall’Ateneo edalla Facoltà di Lettere e Filosofia. I corsi si articolano in moduli composti da4 o più crediti ed eccezionalmente da 2 o meno crediti. Ogni credito formativocorrisponde a 8 ore di lezione frontali. Un modulo di 4 CFU corrisponde a 32ore di lezione frontale .

L’attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di circa 60crediti all’anno e si articola in quattro trimestri per ogni anno di corso. Lo studen-te che abbia comunque ottenuto 174 crediti adempiendo a tutto quanto previstodalla struttura didattica può sottoporsi alla Prova finale e ottenere i crediti relativia tale prova e pertanto conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.

FrequenzaLa frequenza dei corsi è obbligatoria. Ogni docente la verificherà secondo

le proprie modalità. La soglia minima di frequenze è del 66%. Solo in possessodella firma di frequenza sarà possibile sostenere la valutazione di profitto.

202

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Verifica del profittoPer i corsi di insegnamento la verifica del profitto può avvenire o con una

prova (orale o scritta) alla fine del corso e con una seconda prova (orale o scrit-ta) alla fine del secondo o quarto trimestre oppure solo con una prova orale oscritta alla fine del secondo o quarto trimestre. L’esame, per ogni insegnamen-to, può essere costituito da una prova scritta e/o da una orale.

Per i corsi di laboratorio e quelli di esclusiva attività seminariale, la verifi-ca dell’apprendimento può avvenire anche in base alle relazioni che lo studen-te deve consegnare dopo ogni singola attività.

L’accreditamento dei CFU e la definizione del voto avviene a seguito del-l’esito positivo dell’esame per la verifica finale dell’apprendimento che sieffettuerà per unità didattica o gruppi di unità didattiche omogenee alla fine delsecondo e del quarto trimestre nel periodo definito dalla Facoltà. Per i corsi dilaboratorio e quelli di esclusiva attività seminariale, per i quali la frequenza èobbligatoria, l’accreditamento dei CFU può avvenire anche in base a differentimodalità di verifica dell’apprendimento quali relazioni individuali presentatedopo lo svolgimento delle singole attività o di una prova finale con relativarelazione. La partecipazione alle prove in itinere e la redazione delle relazionipossono essere condizioni necessarie per l’accreditamento dei CFU. I corsi dilaboratorio e quelli di esclusiva attività seminariale non prevedono un esamefinale con voto, ma solo l’accreditamento dei relativi CFU previsti.

Le Commissioni per la valutazione del profitto (vedi articolo 31 del Rego-lamento didattico d’Ateneo) sono composte da 2 membri e sono nominate dalPresidente del Corso di Laurea all’inizio dell’anno accademico.

Quadro generale delle attività formative e crediti ad esse assegnati Le attività formative previste saranno espletate sotto forma di corsi, atti-

vità di laboratorio, seminari, tirocini, stages e altre tipologie che possono varia-re a seconda del Curriculum di riferimento.

Per i corsi ogni credito corrisponde di norma a 8 ore di didattica frontale,comprensive di eventuali parti di attività seminariale, di esercitazioni, lezionifuori sede e studio guidato.

Per i corsi di laboratorio e per quelli di esclusiva attività seminariale, ognicredito corrisponde di norma a 12 ore composte da didattica frontale, esercita-zioni pratiche, attività seminariale, lezioni fuori sede e altre attività che di voltain volta saranno specificate in sede di programmazione didattica annuale.

Per le attività relative alla conoscenza delle lingue straniere, all’informati-ca di base, agli stages, tirocini, scavi e quanto previsto dalla programmazionedidattica annuale, alla prova finale ogni credito corrisponde a 25 ore di attivitàpropria dello studente.

203

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Tipologia delle attività formative e attività didattiche L’impianto formativo comune ed omogeneo è costituito da:

a) una base di formazione culturale generale di carattere sia letterario, storicoche filosofico;

b) un nucleo di insegnamenti fondamentali per acquisire le competenze specifi-che di ciascuna figura professionale, e pertanto differenziati per curriculum;

c) un nucleo comune di insegnamenti finalizzati ad acquisire conoscenze ecapacità integrative (Legislazione di riferimento per i Beni culturali, infor-matica, scienze e tecnologie per i beni culturali, insegnamenti di caratterelinguistico e geografico, latino);

d) un insieme di insegnamenti integrativi riguardanti metodologie e tipologiedi beni culturali differenti da quelle primarie del curriculum prescelto;

e) una serie di insegnamenti finalizzati ad acquisire capacità linguistiche einformatiche, nonché esperienze di tirocinio e infine una prova finale.La proposta recepisce i seguenti principi di:

– flessibilità dei percorsi formativi (l’ obiettivo, di carattere generale, assumequi particolare rilievo in funzione della varietà delle lauree specialistiche checostituiscono un naturale sbocco per la laurea in Scienze dei Beni Culturali);

– importanza della formazione di base e in settori affini - componenti di unbagaglio formativo organico;

– stretta funzionalità delle attività formative agli obiettivi del corso di studio; – efficace organizzazione gestionale del corso.

Le attività didattiche sono suscettibili di diversa attivazione in base allaprogrammazione didattica annuale.

Propedeuticità Di regola quando un Corso o un’attività di laboratorio è suddivisa in due

moduli, il modulo I è propedeutico al modulo II. La logica cronologico-cultu-rale deve informare lo studio delle discipline storiche (per esempio Storiamedievale precede Storia moderna, etc …). Altre propedeuticità obbligatoriee/o consigliate verranno indicate nella programmazione didattica annuale. Nelcaso dei laboratori e delle esercitazioni, di massima, è propedeutico il primomodulo del Corso di riferimento.

Percorsi formativi

Indirizzo archeologicoNell’ambito del Curriculum Archeologico lo scopo è quello di formare

laureati in grado di svolgere funzioni professionali di vario livello nelle attività

204

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

delle istituzioni specifiche, quali Sovrintendenze, Musei, Biblioteche, Archivi,Enti locali, altri Enti, pubblici o privati, interessati e/o coinvolti a vario titolo inattività sul territorio, ecc. operando all’interno di laboratori e nei cantieri discavo archeologico e/o architettonico, acquisendo i dati e gestendo i reperti,attraverso la diagnosi dello stato di conservazione, attivandone l’eventualerestauro, provvedendo alla registrazione e al trattamento informatico dei datiraccolti e collaborando alle attività museali e di valorizzazione, fruizione egestione del patrimonio culturale.

PropedeuticitàSi consiglia di sostenere gli esami di Letteratura italiana, Letteratura latina,Storia greca, Storia romana, Storia medievale, Storia moderna entro il secondoanno, possibilmente nella successione indicata nel paragrafo “piani di studioconsigliati”. L’esame di Archeologia - Metodologia della ricerca archeologicadeve precedere gli esami compresi nei settori L-ANT/01-10, come gli esamiArcheologici di riferimento nei settori L-ANT/01-09 devono, di norma, rispet-tare la successione cronologico-culturale. Gli esami con contenuto informaticodel settore INF/01 - Informatica generale, Basi di dati e sistemi informativi, edel settore L-ANT/10 - Archeologia quantitativa, devono essere sostenuti, dinorma, nell’ordine indicato e comunque lo studente deve aver acquisito i credi-ti (2 CFU) relativi all’Informatica di base. Ulteriori eventuali propedeuticitàsaranno indicate nell’ambito della programmazione didattica annuale.

PIANO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVECurriculum ARCHEOLOGICO

AMBITI DISCIPLINARI CFU

A) DI BASE 34Discipline dell’ambiente e della natura – 2Architettura del paesaggio (ICAR/15) 2

Letteratura italiana – 8Letteratura italiana (L-FIL-LET/10) 8

Discipline storiche – 24Storia Greca (L-ANT/02) 8Storia Romana (L-ANT/03) 8Storia Bizantina (L-FIL-LET/07) oppure Storia Medioevale (M-STO/01) 8

205

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

B) CARATTERIZZANTI 68Beni archivistici e librari – 4Una o più materie a scelta tra quelle comprese nel raggruppamentodi Beni archivistici e librari: 4

M-STO/08 – Archivistica, bibliografia e biblioteconomia oppureL-ANT/05 – Papirologia oppureM-STO/09 – Paleografia

Beni musicali, cinematografici e teatrali – 4Una o più materie a scelta tra quelle comprese nel raggruppamentodi Beni musicali, cinematografici e teatrali: 4

L-ART/04 – Museologia e critica del restauro oppure L-ART/07 – Musicologia e storia della Musica oppureL-ART/08 – Etnomusicologia

Beni storico-artistici e archeologici – 68Numismatica (L-ANT/04) 4Storia dell’Architettura (ICAR/18) 4Topografia (L-ANT/09) oppure Metodologia e Tecnichedella Ricerca Archeologica (L-ANT/10) 4Protostoria europea (L-ANT/01) 4Archeologia dell’Etruria (L-ANT/07) 4Archeologia e Storia dell’Arte Greca (L-ANT/07) 4Archeologia e Storia dell’Arte Romana (L-ANT/07) 4Archeologia della Magna Grecia (L-ANT/07) 4Archeologia delle Provincie Romane (L-ANT/07) oppure Archeolo-gia e storia dell’arte tardo antica (L-ANT/08) oppure IconografiaCristiana (L-ANT/08) 4Archeologia Cristiana (L-ANT/08) 4Archeologia Medioevale (L-ANT/08) 4Storia delle Tecniche Artistiche Antiche (L-ANT/07 oppure L-ANT/08) 4Seminari di Beni storici artistici e archeologici 4Esercitazioni di Beni storici artistici e archeologici 4

Legislazione dei Beni Culturali – 4Una o più materie a scelta tra quelle comprese nel raggruppamentodi Legislazione dei Beni Culturali: 4

IUS/10 – Diritto amministrativoIUS/01- Diritto privatoIUS/09 - Istituzioni di Diritto Pubblico

206

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

IUS/10 – Diritto amministrativoIUS/14 Diritto dell’Unione Europea

C) AFFINI O INTEGRATIVE 14 + 28Beni demoantropologici e ambientali – 4Geografia (M-GGR/01) 4Discipline chimiche – 4Chimica per i Beni Culturali (CHIM/12) 2Esercitazioni di Chimica per i Beni Culturali 2Discipline fisiche – 4Metodologie fisiche per i Beni Culturali (FIS/07) 2Esercitazioni di Metodologie fisiche per i Beni Culturali 2Discipline geologiche, ingen. e archit. – 2Rilievo e analisi Tecnica dei Monumenti Antichi (ICAR/17)oppure (L-ANT/07) oppure (L-ANT/09) 2

Civiltà antiche e medievali – 24Letteratura Greca (L-FIL-LET/03) 8Letteratura Latina (L-FIL-LET/04) 8Filologia Greca (L-FIL-LET/02) oppure Filologia Latina (L-FIL-LET/04)oppure Letteratura cristiana antica (L-FIL-LET/06) oppure Letteratura la-tina medievale (L-FIL-LET/08) 8Tecnologie applicate ai Beni Culturali – 4Una materia a scelta tra le Tecnologie applicate ai Beni Culturali: 4

AGR/03 – Arboricoltura generale e coltivazioni arboreeBIO/05 – ZoologiaBIO/08 – AntropologiaCHIM/02 – Chimica fisicaCHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimericiGEO/01 – Paleontologia e paleoecologiaGEO/08 – Geochimica e vulcanologia

D) A SCELTA 12

E1 ) PROVA FINALE 6E2) LINGUA STRANIERA 8F) ALTRE – ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informa-tiche ecc. 10

TOTALE 180

207

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

INDIRIZZO BENI MUSICALI

Nell’ambito del Curriculum Beni musicali lo scopo è di formare laureati ingrado di svolgere funzioni professionali di vario livello sia nell’impresa priva-ta (enti radio-televisivi, editoria, business culturale) che all’interno delle istitu-zioni preposte alla tutela del patrimonio, quali Biblioteche, Fonoteche, Media-teche, Archivi, Enti locali, ecc. svolgendo attività di ricerca bibliografica, cata-logazione, schedatura e di valorizzazione, trasmissione e gestione del patrimo-nio medesimo. Specifica attenzione è rivolta al trattamento informatico e mul-timediale di tutti i tipi di documenti musicali, manoscritti, a stampa, iconogra-fici, audiovisivi, e alle possibilità di gestione dell’accesso attraverso le nuovetecnologie.

PropedeuticitàSi consiglia di sostenere gli esami secondo il piano di studi consigliato.

Ulteriori eventuali propedeuticità saranno indicate nell’ambito della program-mazione didattica annuale.

PercorsiL’oscillazione dei crediti che gli studenti possono attribuire ad alcuni

esami e il margine di scelta opzionale per alcuni gruppi di materie fa sì chevario sia il numero dei percorsi possibili. Nella scelta del percorso gli studentidevono: 1) rispettare le norme contenute nell’Ordinamento e nel Regolamentodel Corso di laurea; 2) tener conto dei consigli sopra esposti; 3) scegliere gliesami tra quelli indicati nel curriculum beni musicali che segue.

Curriculum BENI MUSICALI

AMBITI DISCIPLINARI CFU

A) DI BASE 22Discipline storiche 12Tre moduli a scelta tra Storia medievale (M-STO/01)Storia moderna (M-STO/2)Storia contemporanea (M-STO/03)Storia della filosofia (M-FIL/06)Storia della scienza e delle tecniche (M-STO/05)Letteratura italiana 8Due moduli a scelta tra

208

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Letteratura italiana (L-FIL-LET/10) Letteratura italiana contemporanea (L-FIL-LET/10)8 Discipline dell’ambiente e della natura 2Architettura del paesaggio (ICAR/15)

B) CARATTERIZZANTI 96Beni musicali, cinematografici e teatrali 72Storia della musica moderna e contemporanea (L-ART/07) 8Storia della musica medievale e rinascimentale (L-ART/07) 8Drammaturgia musicale (L-ART/07) 4Iconografia musicale (L-ART/07) 4Paleografia musicale (L-ART/07) 4Elementi di armonia e contrappunto (L-ART/07) 4Storia delle teorie musicali (L-ART/07) 4Estetica musicale (L-ART/07) 4Altri tre moduli a scelta tra le materie L-ART/07Etnomusicologia (L-ART/08) 8Un modulo a scelta traStoria del jazz (L-ART/08) 4Storia del rock (L-ART/08) 4

Due moduli a scelta nei settoriL-ART/05 - Discipline dello spettacolo 8L-ART/06 - Cinema, fotografia e televisione 8

Beni storico-artistici e archeologici 12Due moduli a scelta tra Storia dell’arte medievale (L-ART/01) 8Storia dell’arte moderna (L-ART/02) Storia dell’arte contemp. (L-ART/03)Un modulo a scelta tra Museologia (L-ART-04) 4Teoria e storia del restauro (L-ART-04)Beni archivistici e librari 8Due moduli di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia (M-STO-08)Legislazione dei beni culturali 4Legislazione dei beni culturali (IUS/10)

C) AFFINI O INTEGRATIVE 26Civiltà antiche e medievali 8Lingua e letteratura latina (L-FIL-LET/04)

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Beni demoetnoantropologici e ambientali 8Due moduli di Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01)Tecnologie dei beni culturali 4Un modulo del raggruppamento Tecnologie dei beni culturaliDiscipline geologiche, ingegneristiche, architettoniche 2Due crediti a scelta tra Disegno (ICAR-17), Topografia e cartografia (ICAR-06), Architettura degli interni e allestimento (ICAR-16), Restauro (ICAR-19)Discipline chimiche 2Chimica dei Beni Culturali (CHIM-12)Discipline fisiche 2Fisica applicata ai beni culturali (FIS/07)

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE 36MATERIE A SCELTA DELLO STUDENTE 12Prova finale 6Lingua e traduzione (L-LIN/04, /12, /14) 8 Altre 10Abilità informatiche 4Ulteriori conoscenze linguistiche (L-LIN/04-14) 4Tirocinio 2

TOTALE 180

INDIRIZZO STORICO-ARTISTICO

Nell’ambito del Curriculum Storico-artistico lo scopo è di formare laureatiin grado di svolgere funzioni professionali di vario livello sia all’interno delleistituzioni preposte alla tutela del patrimonio, quali Soprintendenze, Musei,Biblioteche, Archivi, Enti locali, ecc. che nell’impresa privata (case d’aste,antiquariato, editoria, business culturale) svolgendo attività di ricerca biblio-grafica, catalogazione, e schedatura, oltreché di conservazione ai livelli piùsemplici e di valorizzazione e gestione del patrimonio medesimo.

PropedeuticitàSi consiglia di sostenere gli esami secondo il piano di studi consigliato.

Ulteriori eventuali propedeuticità saranno indicate nell’ambito della program-mazione didattica annuale. Si suggerisce agli studenti che desiderino prosegui-re gli studi con la laurea di II livello in Storia dell’arte (classe 95S) di utilizzare

210

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

i 12 cfu delle “materie a scelta” scegliendo fra le discipline storico-artistichenon ancora frequentate.

PercorsiL’oscillazione dei crediti che gli studenti possono attribuire ad alcuni

esami fa sì che vario sia il numero dei percorsi possibili. Nella scelta del per-corso gli studenti devono: 1) rispettare le norme contenute nell’Ordinamento enel Regolamento del Corso di laurea; 2) tener conto dei consigli sopra esposti;3) scegliere gli esami tra quelli indicati nel curriculum storico-artistico chesegue. Gli studenti che esprimono un interesse per la storia dell’arte modernadovranno scegliere gli insegnamenti di Storia medievale e Storia moderna,oppure di Storia moderna e storia contemporanea, costruendo un percorso for-mativo il più coerente possibile ai propri interessi.

Curriculum STORICO-ARTISTICO

AMBITI DISCIPLINARI CFU

A) DI BASE 30Discipline storiche 16Storia romana (L-ANT/03) Civiltà bizantina (L-FIL-LET/07)Storia medievale (M-STO/01) Storia moderna (M-STO/2) Storia contemporanea (M-STO/03) Storia del pensiero filosofico e scientifico 4Storia della filosofia (M-FIL/06) Storia della scienza e delle tecniche(M/STO/05)Discipline dell’ambiente e della natura 2Architettura del paesaggio (ICAR/15)Letteratura italiana 8Letteratura italiana (L-FIL-LET/10)

B) CARATTERIZZANTI 86Beni storico-artistici e archeologici 66Archeologia e storia dell’arte greca e romana oppure Istituzioni di storia dell’arte antica (L-ANT/07) 4 Istituzioni di storia dell’arte (L-Art-02) 4 Storia dell’arte medievale (L-ART/01) 8

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Storia dell’arte moderna (L-ART/02) 8Storia dell’arte contemp. (L-ART/03) 8 Storia della critica d’arte (L-ART-04) 8 Teoria e storia del restauro (L-ART-04) 8Quattro moduli da 4 crediti a scelta fra: 16Istituzioni di storia dell’arte medievale (L-ART-01)Letteratura artistica (L-Art-02)Storia delle tecniche artistiche (L-ART/02) Storia dell’architettura(ICAR/18)Storia del disegno, dell’incisione e della grafica (L-ART/02) Storia della miniatura (L-ART/01- L-ART/02)Storia sociale dell’arte (L-ART/02) Iconografia e iconologia (L-ART/01; L-ART/02)Storia comparata dell’arte dei paesi europei (L-ART/02)Storia dell’arte fiamminga e olandese (L-ART/02)Storia dell’urbanistica (ICAR-18)Storia delle culture edilizie e delle tecniche costruttive ((ICAR-18)Metodologia per la ricerca storico-artistica (L-ART/04)Esercitazioni di storia dell’arte e di Museologia (L-Art01; L-Art02;L-Art03; L-Art04) 2

Beni archivistici e librari 4Archivistica, Bibliografia e biblioteconomia (M-STO-08) oPaleografia (M-STO-09)

Beni musicali, cinematografici e teatrali 8Museologia (L-Art-04)Legislazione dei beni culturali 8Legislazione dei Beni Culturali (IUS-10)

C) AFFINI O INTEGRATIVE 28Civiltà antiche e medievali 8Lingua e letteratura latina (L-FIL-LET/04) oppure Filologiaclassica (L-Fil-Let-05), oppure Letteratura medievale latina(L-Fil-Let-08)Tecnologie dei beni culturali 4Un modulo del raggruppamento Tecnologie dei beni culturali Discipline geologiche, ingegneristiche, architettoniche 4Un modulo a scelta tra Disegno (ICAR-17), Topografia e cartografia(ICAR-06),

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Architettura degli interni e allestimento (ICAR-16), Restauro (ICAR-19)Discipline chimiche 2Chimica dei Beni Culturali (CHIM-12)Discipline fisiche 2Fisica applicata ai beni culturali (FIS/07) Beni demo-etno-antropologici 8Geografia (M-GGR/01) oppuredue moduli di 4 crediti a scelta fra:Etnomusicologia (L-ART/8)Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01)Storia della cultura materiale (M/DEA/01)Antropologia culturale (M/DEA/01)Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08)Teorie e tecniche della comunicazione (SPS/08)Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10)

ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE 36MATERIE A SCELTA DELLO STUDENTE 12Prova finale 6Lingua e traduzione I (L-LIN/04-14) 8 ALTRE 10Abilità informatiche 4Ulteriori conoscenze linguistiche (L-LIN/04-14) 4Tirocinio 2

TOTALE 180

PIANI DI STUDIO CONSIGLIATI

Data l’organizzazione del lavoro prefigurata in questo corso di laureatriennale la libertà di scelta nei piani di studio è limitata alle discipline segnala-te come “a scelta” nel piano di studi e alle materie per statuto a scelta dello stu-dente. All’inizio del secondo anno di corso (entro la fine del primo trimestre)tutti gli studenti devono presentare un piano di studi con l’indicazione dellescelte che intendono fare per i corsi che prevedono più possibilità e l’indicazio-ne degli esami liberi che intendono sostenere. Questi piani di studio sono auto-maticamente approvati se rientrano nelle linee di orientamento suggerite nelparagrafo “piani di studio consigliati”. Anche al terzo anno di studio, nonchéper gli studenti “fuori corso” negli anni successivi, gli studenti possono presen-

213

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

tare il piano di studio qualora desiderino apportare dei cambiamenti a quelliprecedentemente presentati. Termini e modalità per la presentazione sono resinoti all’inizio dell’anno accademico. I piani di studio sono sottoposti all’ap-provazione di una Commissione, composta da tre membri, nominata dal Presi-dente del corso di laurea.

Qui di seguito vengono presentati i piani didattici dei tre profili curricularidel Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali riferiti al primo anno.Eventuali modifiche, dovute agli orari dei corsi e alla loro organizzazione nel-l’arco dei quattro periodi didattici, saranno comunicate all’inizio di ogni perio-do e affisse presso la Segreteria del Corso di laurea.

Curriculum ARCHEOLOGICO

I anno di corso = 56 CFU.

I trimestre (12 crediti).Storia Greca I 4Numismatica 4Storia dell’Architettura 4II trimestre (12 crediti).Storia Greca II 4Storia Romana I 4Metodologia e Tecniche della Ricerca Archeologica oppure Topografia 4III trimestre (16 crediti).Storia Romana II 4Letteratura Latina I 4Letteratura Greca I 4Protostoria europea 4IV trimestre (16 crediti).Letteratura Greca II 4Letteratura Latina II 4Archeologia dell’Etruria 4Archeologia e Storia dell’Arte Greca 4

II anno di corso = 56 CFU.

I trimestre (12 crediti).Storia Bizantina I oppure Storia Medioevale I 4

214

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Filologia Greca I oppure Filologia Latina I oppure Letteraturacristiana antica I oppure Letteratura latina medievale I 4Archeologia Cristiana 4II trimestre (16 crediti).Storia Bizantina II oppure Storia Medioevale II 4Filologia Greca I oppure Filologia Latina I oppure Letteratura cristiana antica Ioppure Letteratura latina medievale I 4Archeologia della Magna Grecia 4Archeologia Medioevale 4III trimestre (12 crediti).Archeologia e Storia dell’Arte Romana 4Archeologia delle Province oppure Archeologia e storia dell’arte tardo anticaoppure Iconografia Cristiana 4Materia/e a scelta dello studente I 4IV trimestre (12 crediti).Storia delle Tecniche Artistiche Antiche 4Materia/e a scelta dello studente II 4Geografia 4

I crediti del II anno di corso devono essere integrati da altri 4 CFU di Esercita-zioni di Beni storici artistici e archeologici da acquisire in un periodo didatticoa scelta dello studente

III anno di corso = 68 CFU.

I trimestre (17 crediti).Letteratura italiana I 4Una materia a scelta tra le discipline di Legislazione dei Beni Culturali 4Una materia a scelta tra quelle comprese nel raggruppamento di Beniarchivistici e librari: 4Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche ecc. I 5II trimestre (15 crediti).Letteratura italiana II 4Una materia a scelta tra le Tecnologie applicate ai Beni Culturali: 4Architettura del paesaggio 2Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche ecc. II 5III trimestre (16 crediti).Lingua straniera I 4Metodologie fisiche per i Beni Culturali con esercitazioni 4Chimica per i Beni Culturali con esercitazioni 4

215

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Una materia a scelta tra quelle comprese nel raggruppamento di Benimusicali, cinematografici e teatrali 4IV trimestre (10 crediti).Lingua straniera II 4Materie a scelta dello studente III 4Rilievo e analisi Tecnica dei Monumenti Antichi 2

I crediti del III anno di corso devono essere integrati da altri 4 CFU di Seminaridi Beni storici artistici e archeologici da acquisire in un periodo didattico ascelta dello studente e dai 6 CFU della Prova Finale.

Curriculum BENI MUSICALI

I anno di corso (60 CFU)

A) DI BASE (16)Letteratura italiana 8Due moduli da 4 CFU a scelta tra: 8Storia medievale (M-STO/01); Storia moderna (M-STO/2); Storia contemporanea (M-STO/03)

B) CARATTERIZZANTI (36)Beni musicali, cinematografici e teatrali Storia della musica moderna e contemporanea I (L-ART/07) 8Storia delle teorie musicali (L-ART/07) 4Etnomusicologia I (L-ART/08) 8

Due moduli a scelta nei settori 8L-ART/05 – Discipline dello spettacoloL-ART/06 – Cinema, fotografia e televisioneBeni storico-artistici e archeologici 8Due moduli tra Storia dell’arte medievale I (L-ART/01)Storia dell’arte moderna I (L-ART/02) Storia dell’arte contemp. I (L-ART/03)

C) AFFINI O INTEGRATIVE (8)Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01) 8

216

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

II anno di corso (60 CFU)

A) DI BASE 4Un modulo a scelta traStoria della filosofia o Storia della scienza e delle tecniche

B) CARATTERIZZANTI (40)Beni musicali, cinematografici e teatraliStoria della musica medievale e rinascimentale 8Drammaturgia musicale 4Iconografia musicale 4Due moduli a scelta nel raggruppamento L-ART/07 8Beni archivistici e librariArchivistica bibliografia e biblioteconomia 8Beni storico-artistici e archeologici 4Un modulo a scelta tra Museologia e Teoria e storia del restauro 4Legislazione dei beni culturaliLegislazione dei beni culturali 4

C) AFFINI O INTEGRATIVE (8)Lingua e Letteratura latina 8

E) EVENTUALI CONOSCENZE LINGUISTICHEE ABILITÀ INFORMATICHE (8)Lingua e traduzione 8

III anno di corso (60 CFU)

A) DI BASE (2)Architettura del paesaggio (ICAR-15) 2

B) CARATTERIZZANTI (20)Elementi di armonia e contrappunto 4Estetica musicale 4Paleografia musicale 4Un modulo a scelta nel raggruppamento L-ART/07 4Un modulo a scelta tra Storia del jazz e Storia del rock 4

217

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

C) AFFINI O INTEGRATIVE (10)Fisica applicata ai beni culturali, Tecnologie per i beni culturali, Chimica e fisica per i beni culturaliDisegno 2

D) MATERIE A SCELTA DELLO STUDENTE 12

E) EVENTUALI CONOSCENZE LINGUISTICHEE ABILITÀ INFORMATICHE (4)Informatica per i beni culturali 4F) Altre (12)Ulteriori conoscenze linguistiche 4Tirocinio 2Prova finale 6

TOTALE CFU 180

Curriculum STORICO-ARTISTICO

I anno di corso (60 CFU)

A)DI BASE (16)Letteratura italiana oppure Lingua e letteratura latina 8Due moduli da 4 CFU a scelta tra le discipline afferenti ai seguentiraggruppamenti: 8Storia romana (L-ANT/03);Storia bizantina (L-FIL-LET/07); Storia medievale (M-STO/01); Storia moderna (M-STO/2); Storia contemporanea (M-STO/03)

B)CARATTERIZZANTI (24)Istituzioni di storia dell’arte 4Archeologia e storia dell’arte greca e romana oppure Istituzioni di storia dell’arte antica 4Storia dell’arte medievale 8Due moduli a scelta tra:Storia delle tecniche artistiche (L-ART/02); Istituzioni di storia dell’arte medievale (L-Art-01); Storia dell’architettura (ICAR/18);

218

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Storia del disegno, dell’incisione e della grafica (L-ART/02); Storia sociale dell’arte (L-ART/02); Storia delle culture architettoniche e delle tecniche edilizie

C)AFFINI O INTEGRATIVE (12)Geografia oppure 8due moduli a scelta tra le discipline afferenti 8ai seguenti raggruppamenti disciplinari: Etnomusicologia (L-ART/8); Discipline demoetnoantropologiche (M-DEA/01); Storia della cultura materiale (M/DEA/01); Antropologia culturale (M/DEA/01); Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08);Teorie e tecniche della comunicazione (SPS/08); Sociologia dell’ambiente e del territorio (SPS/10)Disegno

E)EVENTUALI CONOSCENZE LINGUISTICAE ABILITÀ INFORMATICHE (8)Lingua e traduzione (L-Lin/04-14) 8

II anno di corso (60 CFU)

A)DI BASE (12)Un modulo a scelta tra: 4Storia della filosofia o Storia della scienza e delle tecnicheDue moduli da 4 CFU a scelta tra le discipline afferenti aiseguenti raggruppamenti: 8Storia romana (L-ANT/03); Civiltà bizantina (L-FIL-LET/07); Storia medievale (M-STO/01); Storia moderna (M-STO/2); Storia contemporanea (M-STO/03)

B)CARATTERIZZANTI (36)Storia dell’arte moderna 8Storia della critica d’arte 8Museologia o Storia dell’arte contemporanea 8Due moduli a scelta tra: 8Iconografia e iconologia,

219

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Storia dell’arte fiamminga e olandese; Storia dell’urbanistica,Storia comparata dell’arte dei paesi europei; Storia della miniatura;Metodologie per la ricerca storico-artistica; Letteratura artisticaUn modulo a scelta tra: 4Archivistica o Paleografia

C) AFFINI O INTEGRATIVE (8)Lingua e Letteratura latina(altrimenti Letteratura italiana se non la si è già sostenuta) 8

E)EVENTUALI CONOSCENZE LINGUISTICAE ABILITÀ INFORMATICHE (4)Informatica per i beni culturali 4

III anno di corso (60 CFU)

A)DI BASE (2)Architettura del paesaggio (ICAR-15) 2

B)CARATTERIZZANTI (26)Storia dell’arte contemporanea o Museologia 8Teoria e storia del restauro 8Legislazione dei Beni Culturali 8Esercitazioni di storia dell’arte o di Museologia 2

C) AFFINI O INTEGRATIVE (8)Fisica applicata ai beni culturali, Tecnologie per i beni culturali, 8 Chimica e fisica per i beni culturali, Diagnostica dei BB-CC.

D) MATERIE A SCELTA DELLO STUDENTE (12) 12

F) Altre (12)Ulteriori conoscenze linguistiche 4Tirocinio 2Prova finale 6

TOTALE CFU 180

220

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Conoscenza della lingua straniera e abilità informatiche L’ordinamento del Corso di Laurea prevede la conoscenza di una o due

lingue dell’Unione Europea. Relativamente alla certificazione della conoscen-za delle lingue straniere ci si attiene a quanto verrà stabilito in sede di Ateneo ecomunque verrà fatto riferimento allo standard internazionale di certificazionedella conoscenza che sarà richiesta agli studenti di tutti i corsi di studio. Perquel che riguarda lo standard di formazione relativamente alla Informatica dibase (4 CFU), si fa riferimento a quanto accettato a livello europeo e cioè allaPatente Europea del Computer (ECDL - European Computer Driving Licen-ce); tale certificazione costituisce il riferimento per tali abilità.

Attività a scelta dello studente Gli esami a scelta dello studente possono essere tenuti anche su discipline

attivate fuori dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e comunque sempre consul-tando preventivamente il tutor.

Tirocini formativi e altre attività formative non tradizionali Il Corso di Laurea, in sede di programmazione didattica annuale, stabilirà

quali attività formative aggiuntive (2 CFU o più) offrire per l’Anno Accademi-co successivo agli studenti tenendo presente che tali attività dovranno esercita-re un ruolo determinante nel completamento della formazione culturale dellostudente stesso e nella sua capacità di inserimento nella realtà lavorativa. Leattività saranno diversificate a seconda dei Curricula.

Modalità organizzative delle attività formative per gli studenti impegnatinon a tempo pieno

Il Corso di Laurea in sede di programmazione didattica annuale decideràse attivare uno specifico ordinamento per gli studenti non a tempo pieno.

Corsi intensiviIl Corso di Laurea si riserva la possibilità di attivare corsi intensivi di sup-

porto o di recupero finalizzati ad una più efficace fruizione dell’offerta forma-tiva da parte di studenti che si trovino in situazioni di svantaggio.

TutoratoIl corso di Laurea istituisce un servizio di tutorato per gli studenti. Obietti-

vo del tutorato è orientare e assistere gli studenti nel corso di studio, renderliattivamente partecipi del processo formativo, aiutarli a superare gli ostacoli aduna proficua frequenza dei corsi. Il Presidente del corso di Laurea è responsa-bile delle attività di tutorato, che può delegare ad un suo delegato permanente

221

Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

scelto fra i professori di ruolo e i ricercatori membri del Consiglio del Corso diLaurea. Entro la seconda settimana dall’inizio delle lezioni a ciascuno deglistudenti immatricolati è attribuito un tutor. Gli studenti immatricolati hannol’obbligo di incontrare almeno due volte il loro tutor (di norma nell’orario chequesti destina al ricevimento degli studenti) nel corso del primo anno, cosìcome gli studenti al secondo e al terzo anno.

Prova finale per il conseguimento del titolo di studioL’esame di laurea consiste nella discussione davanti ad una commissione

ufficiale di un elaborato preparato sotto la guida di un docente che risponda aquanto previsto dall’Ordinamento didattico del Corso di laurea; tale elaboratoconsiste in un lavoro individuale, ma non necessariamente originale, svoltoall’interno delle varie strutture didattiche e/o di ricerca interessate o pressoaziende, strutture e laboratori sia universitari che pubblici o privati, in Italia eall’estero. La discussione è rivolta anche a valutare la preparazione generaledello studente. Il voto di laurea, che è espresso in centodecimi con eventualelode, deve esprimere una valutazione del curriculum dello studente e della pre-parazione e maturità scientifica da lui raggiunta al termine del corso di laurea.

Mobilità degli studenti e riconoscimento delle attività formative svolteall’estero - Socrates

Nell’ambito della mobilità studentesca europea - SOCRATES - è possibileseguire esami e sostenere corsi nelle Università europee con le quali l’ateneodella Calabria è consorziato. Gli esami sostenuti all’estero sono equipollenti aquelli italiani, ma ciascun piano di studi deve essere preventivamente approva-to dalla Commissione didattica paritetica del Cd.L.. (vedi art. 34 del Regola-mento didattico d’Ateneo).

Passaggio tra corsi di studio all’interno dell’Ateneo e trasferimenti daaltri atenei

Una Commissione nominata all’inizio dell’anno accademico dal Presiden-te del Corso di Laurea valuta il riconoscimento totale o parziale dei creditiacquisiti da uno studente in altro corso dell’Università della Calabria ovveronello stesso o altro corso provenendo da altra Università, nonché assegna i cre-diti agli esami sostenuti durante il vecchio ordinamento del corso di laurea.

Passaggio dal vecchio ordinamento al nuovo ordinamento: criteri di valu-tazione degli esami sostenuti

Di regola ciascun corso annuale del vecchio ordinamento, riconosciutodalla Commissione, equivale a 8 CFU; per ogni esame annuale sostenuto ver-

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

ranno assegnati pertanto 8 crediti che verranno trascritti, con la relativa vota-zione, nel ‘diploma supplement’. Per quanto riguarda la convalida ai fini delcurriculum di laurea, sarà assegnato il numero di crediti previsto dall’ordina-mento del C.d.L. (con la relativa votazione) agli esami sostenuti in disciplineappartenenti ai settori disciplinari compresi nell’ordinamento del C.d.L. onella Tabella MURST relativa alla classe 13.

Il curriculum di laurea dovrà comunque comprendere, al momento dellapresentazione dello studente alla prova finale (6 crediti): i crediti previsti dal-l’ordinamento del Corso di Laurea in conformità con la Tabella MURST relati-va alla classe 13 e i crediti previsti dall’Ordinamento del Corso di laurea relati-vi ad una o due lingue straniere (8+4 crediti), alle conoscenze informatiche dibase (4 crediti), agli stages, tirocini, scavi, ecc. (2-3 crediti). Una Commissionepreposta all’esame dei passaggi dal vecchio al nuovo ordinamento vaglierà ledomande di passaggio e assegnerà i crediti spettanti.

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Storia e conservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale

Centri, Laboratori, Servizi

Centri, Laboratori, Servizi

Centri InterdipartimentaliAfferiscono alla Facoltà una serie di Centri interdipartimentali costituitisi

per iniziativa di docenti provenienti da più Dipartimenti ed anche da altreFacoltà. Il loro scopo è di sviluppare delle ricerche tematiche su particolari set-tori, non previsti dalla organizzazione dipartimentale. Essi possono fungerepure da supporto per attività di ricerca e di tesi degli studenti.

Centro interdipartimentale di documentazione Demo-AntropologicaCentro interdipartimentale di Scienze religioseCentro interdipartimentale di DocumentazioneCentro interdipartimentale della Comunicazione

Centri di Ricerca e ServiziFunzionano all’interno della Facoltà alcuni centri e laboratori che, secon-

do regolamentazioni apposite, possono essere utilizzati dagli studenti, anche seil loro fine prevalente è quello della ricerca:

Centro Elaborazione Dati Linguistici (CEDL)È una struttura del Dipartimento di Filologia, la cui attività è rivolta

all’elaborazione di testi letterari producendo lessici, concordanze, frequenze,indici, indici inversi e rimari, mediante il programma CONCORDA, ideato erealizzato nell’ambito del Centro stesso. Nel CEDL, oltre a svolgersi attivitàdi ricerca e di supporto alle tesi di laurea nel settore dell’applicazione del-l’informatica ai testi letterari e dell’analisi linguistica, viene curata anche l’e-dizione della rivista dipartimentale “Filologia Antica e Moderna”, che escedal 1992.

Centro Herakles per il turismo culturalee-mail: [email protected]

Il Centro Herakles per lo sviluppo del turismo culturale svolge attività diricerca sul patrimonio culturale calabrese. Dispone di una banca dati multime-diale sui beni culturali della regione strutturati per tipologie e per ambiti geo-grafici, culturali o cronologici.

Il centro, oltre a realizzare attività di ricerca specifica nei diversi settori diindagine distinti sulla base delle competenze disciplinari presenti all’internodel comitato scientifico, che ne coordina le attività, promuove iniziative dicomunicazione e valorizzazione sul patrimonio attraverso la realizzazione di

227

Centri, Laboratori, Servizi

percorsi culturali, materiali editoriali di tipo divulgativo e scientifico, prodottimultimediali.

Il centro svolge anche attività di formazione e di supporto alla didattica peril corso di laurea in Scienze Turistiche.

Anno accademico 2002/2003Il centro ha realizzato nell’anno in corso la mostra Il dono di Dioniso nel-

l’ambito dell’iniziativa Vincalabria organizzata dall’APT di Cosenza in colla-borazione con la regione Calabria.

É attualmente partener di un progetto europeo per la creazione di un corsodi studi per nuove figure professionali capaci di operare nel settore dellamediazione e della valorizzazione culturale.

In collaborazione con enti pubblici e privati ha svolto attività di stages nelsettore specifico dei beni culturali.

Centro Servizi Didattici, Informatici e Multimediali (CSDIM) È un Centro della Facoltà di Lettere e Filosofia nato con l’obiettivo di

offrire un luogo specifico per sperimentare didattica avanzata, assistita da stru-menti informatici e multimediali. Il CSDIM è strutturato per ambienti connessifra di loro in rete locale ed in rete geografica attraverso la rete di campo dell’U-niversità, ciò permette il collegamento a Internet sulla rete GARR. Da marzo1996 è attivo il Server WEB del Centro (www.csdim.unical.it) che ospita homepage di alcune strutture dell’Università e di altri enti pubblici, estratti e lavoridi laureandi e docenti, la guida dello studente della Facoltà di Lettere e Filoso-fia, notizie e link su associazioni senza fini di lucro. È attiva anche una bachecaelettronica nata con lo scopo di rendere disponibili on-line notizie relative adiniziative promosse dalle strutture della Facoltà.

Al C.S.D.I.M. possono accedere tutti gli studenti ed i docenti della Facoltàdi Lettere e Filosofia che, per esigenze didattiche e scientifiche, abbiano neces-sità di utilizzarne le attrezzature (nei limiti delle disponibilità l’accesso è con-sentito anche a docenti e studenti di altre Facoltà che ne facciano motivatarichiesta). Il servizio, di tipo self service, implica una base di conoscenza perl’uso dei personal computers in dotazione (IBM compatibili e Apple Macinto-sh); sono comunque previsti dei corsi di alfabetizzazione informatica sui piùdiffusi programmi di videoscrittura, sistemi operativi e browsers di rete, che siterranno ogni anno ad inizio del secondo semestre.

Presso il Centro possono elaborare la loro tesi gli studenti che abbianonecessità di utilizzare strumentazione avanzata ed elaborare dati. Per costoro èprevisto un servizio di assistenza personalizzato.

Attualmente presso i locali del CSDIM sono disponibili: un’aula didatticacon PC IBM compatibili e con PC Macintosh e un’aula didattica avanzata.

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Centri, Laboratori, Servizi

Ogni aula è organizzata per offrire servizi sufficientemente omogenei.Esse sono di tipo didattico per lezioni o esercitazioni collettive, multimediali ospecifiche per tesisti.

Sarà disponibile inoltre un’aula multimediale (Aula Seminari), collegatain rete, appositamente attrezzata per le proiezioni su data display e videoproiet-tore.

Laboratorio di Cartografia StoricaÈ una struttura del Dipartimento di Storia, operante dal 1989, la cui attività

è rivolta soprattutto alla costituzione di un archivio cartografico, su supportoinformatico, ed alla sua rielaborazione digitale ed utilizzazione nel campodella cartografia storica ed ambientale. All’attività di ricerca scientifica siaggiunge la collaborazione con altre strutture dell’Unical ed il supporto alletesi di laurea nel campo della geografia storica.

Laboratorio di Filologia InformaticaCubo 20 b - secondo pianoPer informazioni si rinvia al sito Internethttp://www.textus.it

Laboratorio Informatico di Analisi Filosofica del LinguaggioÈ una specifica struttura di ricerca della Cattedra di Filosofia del linguag-

gio. Esplica la propria attività scientifica anche nel campo della Semiotica edella Teoria della comunicazione. Cura la redazione e la messa in linea del sitoWeb del Dipartimento. Il responsabile scientifico è il prof. Daniele Gambarara(prof. ordinario di Filosofia del linguaggio).

Laboratorio di FoneticaÈ una struttura del Dipartimento di Linguistica, dotato di importanti attrez-

zature informatiche ed operante nel campo dell’analisi digitale dei suoni.

Laboratorio di DocumentazioneÈ una struttura di ricerca interna al Dipartimento di Linguistica e raccoglie

tutte le specifiche competenze in ambito archivistico e documentario presentinell’Ateneo. Svolge attività di supporto alla ricerca e di didattica delle cattedredi Archivistica, Archivistica Informatica e Documentazione. Svolge attività diricerca e consulenza verso enti esterni nei campi della organizzazione e gestio-ne della documentazione. Promuove e gestisce attività di formazione postdiploma e post laurea nel campo della documentazione elettronica e dell’archi-vistica informatica.

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Centri, Laboratori, Servizi

Laboratorio Linguistico di AteneoÈ una struttura di Ateneo sorta per offrire a tutti coloro che lo desiderino,

l’opportunità di imparare e praticare le lingue straniere. Utile a tutti gli studen-ti, di tutte le Facoltà, il laboratorio linguistico è uno strumento prezioso per gliiscritti alla Facoltà di Lettere ed in particolare per coloro che frequentano ilCorso di Laurea in Lingue e Culture Moderne. Costoro troveranno materialeadatto al loro livello di conoscenza linguistica – principiante, intermedio,avanzato – con il quale potranno svolgere, individualmente o in gruppo, eserci-zi di consolidamento sia dell’orale che dello scritto, efficaci anche (ma nonsolo) per una accurata preparazione delle prove d’esame.

Servizio di Counselling PsicologicoAll’interno del Dipartimento di Scienze dell’Educazione è stato attivato il

Servizio di Counselling Psicologico (responsabile prof.ssa Angela Costabile),che ha la finalità di offrire agli studenti universitari di tutte le Facoltà un aiutopsicologico per affrontare, in assoluta riservatezza, problemi di demotivazioneallo studio, disorientamento, ansia, difficoltà individuali legate all’esperienzauniversitaria. Il servizio prevede una fase di accettazione delle richieste di con-sulenza e di accoglienza dello studente e cicli di tre-cinque colloqui individualidi sostegno psicologico. Il servizio è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalleore 9.00 alle ore 13.00 presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione - IVpiano (E-mail: [email protected]. Tel. 0984/831138, fax 0984/831122.

La BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica “F.E. Fagiani” [B.A.U.]Piazzale Chiodo 87036 Arcavacata di Rende (Cosenza)Presidente: prof. Nicola MerolaDirettore: dott.ssa Rita De BattistiSito Web URL: <http://bau.unical.it>E-mail: [email protected] Tel. 0984-496245-6 Fax 0984-496264

Orario provvisorio di apertura al pubblico (suscettibile di ampliamento):Ore 8.30 - 17.30 da Lunedì a VenerdìOre 8.30 - 13.30 Sabato

Consistenza del patrimonio librarioLa B.A.U. è nata dalla fusione del patrimonio bibliografico dei Diparti-

menti della Facoltà di Lettere e Filosofia (Arti, Filologia, Filosofia, Linguisti-ca, Scienze dell’educazione e Storia) e di gran parte del patrimonio della exBiblioteca Centrale.

230

Centri, Laboratori, Servizi

Oggi le sue collezioni annoverano circa 180.000 volumi, 25.000 annate diperiodici e un’ampia raccolta di CD-ROM, microriproduzioni e materialiaudiovisivi.

Modalità di accessoLa Biblioteca è di tipo self-service. L’accesso e la consultazione dei docu-

menti collocati a scaffale aperto sono consentiti a tutti; gli altri servizi sonoriservati agli utenti iscritti.

Condizioni per l’iscrizioneUtenti istituzionali della Biblioteca di Area umanistica sono i docenti, i

ricercatori e gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia). È prevista l’esten-sione dell’offerta di servizi ad eventuali utenti esterni, a norma di Regolamento.

A richiesta, viene rilasciato gratuitamente un tesserino magnetico perso-nale che abilita ai servizi interni nonché al prestito in tutte le biblioteche delSistema Bibliotecario d’Ateneo.

Servizi • Informazioni /quick reference• Consultazione libri e riviste• Consultazione multimedia• Prestito locale • Prestito interbibliotecario (ILL) e fornitura di documenti (DD)• Fotocopie• Consulenza bibliografica/advanced reference• Servizi on-line• “Desiderata” (acquisto di materiale librario su proposta degli utenti)

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Centri, Laboratori, Servizi

PROGRAMMI DEI CORSI

ANTICHITÀ E ISTITUZIONI MEDIEVALI

Docente: Pietro DalenaSettore scientifico disciplinare: M-STO/01Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoLezioni frontali, attività didattiche e laboratorio di metodologia della storia(divise in 2 moduli)

Modulo A: 4 crediti - 32 ore - I bimestreConoscenze basilari delle istituzioni civili e religiose del Medioevo e delleproblematiche storiografiche degli ultimi trent’anni.

Modulo B: 4 crediti - 32 ore - II bimestreIl viaggio nel Medioevo.

Bibliografia: 1. P. Dalena, Dagli Itinera ai percorsi. Viaggiare nel Mezzogiorno medieva-

le, editore Adda, Bari 2003. 2. P. Dalena, Ambiti territoriali, sistemi viari e strutture del potere nel Mez-

zogiorno medievale, editore Adda, Bari 2000. 3. P. Dalena (a cura di), L’uomo in pellegrinaggio, editore Adda, Bari 2003. 4. G. Vitolo, Medioevo. I caratteri originali di un’età di transizione, editore

Sansoni, Milano 2000.

Avvertenze: Gli studenti del nuovo ordinamento didattico il cui piano di studiprevede un solo modulo (= 4 CUF) possono seguire a scelta uno dei due modu-li. Gli studenti del vecchio ordinamento devono seguire entrambi i moduli (=64 ore: 8 CUF). Gli studenti biennalisti devono concordare preventivamente ilprogramma col professore. Durante i corsi saranno svolte esercitazioni temati-che da parte della dott.ssa Marilena De Sanctis. Inoltre, in relazione alle esi-genze di approfondimento delle questioni istituzionali, di volta in volta saràfornito un dettagliato orientamento bibliografico.

* * *ANTROPOLOGIA CULTURALE I

Docente: Cesare PittoSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01Periodo didattico: II - IICrediti: 4+4

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoIl corso affronterà il rapporto noi/altri attraverso l’analisi dei processi di scam-bio culturale e delle problematiche dell’incontro/scontro fra culture, sottoli-neando numerosi aspetti della complessità socioculturale dell’Occidente edella sua crisi strutturale. Si tratta di identificare un metodo scientifico interculturale in grado di elabora-re un progetto di comunicazione culturale di fronte ai processi di acculturazio-ne, alle enclave etniche e al fenomeno migratorio, in un periodo della storiadell’umanità che viene individuato come era della globalizzazione. Scopo dell’insegnamento è delineare gli elementi strutturali e metodologiciche le discipline antropologiche possono offrire ad un livello di formazionespecialistica per riconoscere i fenomeni di cambiamento e innovazione dellasocietà contemporanea, e l’annunciarsi delle apocalissi culturali con riferimen-to alle interazioni attuali con le società «altre». In particolare il corso d’insegnamento sarà dedicato all’analisi del quadro teo-rico-metodologico della disciplina che verrà delineato attraverso approfondi-menti mirati alla interpretazione culturale delle «società complesse» europee:con una particolare attenzione rivolta ai problemi emergenti nella «contempo-raneità». Il corso presenterà i fondamenti scientifici della disciplina attraverso unastoria degli studi, nel Modulo A, ed una esperienza operativa attraverso lericerche sul terreno come espressione dell’antropologia applicata, nelModulo B.

Modulo AIl corso approfondirà nel suo svolgimento lo studio del metodo nelle scienzeetnoantropologiche, delle relazioni fra aree del sapere sociologico e antropolo-gico e della pratica della ricerca sul terreno (field-work), facendo esplicito rife-rimento alla storia degli studi attraverso lezioni frontali e sussidi video fotogra-fici presentati durante le lezioni e inseriti alla fine di ogni volume.

Obiettivi.Ai limiti dell’OccidenteIn relazione alle esperienze maturate nelle discipline della comunicazionesociale e dello studio delle culture “altre” gli obiettivi preminenti del corsosaranno i seguenti:– antropologia per insegnare;– antropologia per progettare;– antropologia per documentare (modulo di antropologia visiva per la cine-

matografia documentaria).

236

Programmi dei Corsi

Modulo BQuesto modulo sarà articolato con una particolare attenzione per l’antropolo-gia applicata e per le specifiche esperienze documentarie nel campo dell’antro-pologia socio-culturale con particolare riferimento al Mezzogiorno e ai proces-si migratori.

ObiettiviIl corso prevede esercitazioni di laboratorio, cartografia territoriale della Cala-bria e lettura di carte culturali tematiche, con partecipazione periodica a semi-nari di studio. Ipotesi di seminari:– Seminario sugli Inuit del Canada. L’alba del Nunavut (29-30 novembre

2001)– Seminario sulla museografia demoantropologica:

parchi tematici: a) cartografia turistica e culturale (visita a siti d’interessedemoatnoantropologico), b) ecomusei e musei della cultura materiale, c)iti-nerari culturali (date e luoghi per la partecipazione a questi seminari saran-no rese note insieme con i programmi all’inizio delle lezioni).

* * *ANTROPOLOGIA CULTURALE E VISIVA

Docente: Giovanni SoleSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoParte monografica: La Calabria nel cinema etnograficoEsperti e dilettanti della macchina da presa e della macchina fotografica nelNovecento hanno ripreso la Calabria nei suoi vari aspetti culturali con motiva-zioni ed esiti diversi. La fotografia non è una registrazione obiettiva dellarealtà, ma una sua immagine astratta e trasformata, un frammento della realtàripreso da un occhio di vetro, una realtà rettangolare senza spazio e senzatempo. L’antropologia visuale è una interpretazione visuale della realtà.

Parte pratica: Tecniche di registrazione delle immagini (fotografia, cinema, video) ed espe-rienze sul campo di antropologia visuale. Proiezione di documentari etnografi-ci su feste e pellegrinaggi in Calabria.

237

Programmi dei Corsi

Bibliografia: 1. Giovanni Sole, Trentacinque millimetri di terra. La Calabria nel cinema

etnografico, Centro di Documentazione Demoetnoantropologica, Univer-sità della Calabria, 1992.

2. Roland Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Einau-di, 1999.

3. Giovanni Sole, L’ultimo fotogramma, Centro Editoriale e Librario, Uni-versità della Calabria, 2002.

4. Giovanni Sole, Luigi Montera. Un fotografo ambulante del ventennio,Museo della Civiltà Contadina del Savuto, Grimaldi, 2001.

5. Paola Chiozzi, Manuale di antropologia visuale, Unicopli, Milano, 1993.

* * *ANTROPOLOGIA FILOSOFICA

Docente: Ines CrispiniSettore scientifico disciplinare: M-FIL/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoIl modulo, 8 crediti - 64 ore, è un modulo di base per gli studenti del 1 anno delcorso di Laurea in Filosofìa ed offre una serie di nozioni preliminari ed introdutti-ve su quell’orientamento del pensiero contemporaneo denominato antropologiafilosofica che si interroga sul “problema uomo” in una prospettiva intermedia trascienza e filosofia. Il corso prevede l’analisi testuale di alcuni autori che appar-tengono alla storia della riflessione antropologica ed il riferimento ai principaliautori contemporanei che si sono interrogati sul problema della “natura umana”.

BibliografiaTesti generali1. Maria Teresa Pansera, Antropologia fìlosofìca, Bruno Mondatori, Milano

2001;

oppure2. U. Galimberti, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli,

Milano 1999;

Bibliografìa primaria1. Herder, Saggio sull’origine del linguaggio, Roma-Mazara del vallo 1954,

(parti);

238

Programmi dei Corsi

2. Kant, Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, inScritti politici, Utet, Torino, 1956;

3. Antropologia da un punto di vista pragmatico, Laterza, Bari 1969, (parti); 4. A. Schopenhauer, Metafìsica della natura, Laterza, Bari 19935. F. Nietzsche, Al di là del bene e del male, in Opere, Adelphi, Milano

1972, vol. VI, 2 (parti).

* * *ANTROPOLOGIA RELIGIOSA

Docente: Giovanni SoleSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionaleLa religione come sistema di simboli, miti e riti attraverso i quali gli individuirappresentano se stessi e la società.

ManualeU. Fabietti, Storia dell’antropologia, Bologna, Zanichelli, 1991.

Parte monograficaIl mitoLa logica del mythos non è quella del logos. Il mito tende all’occultamento ealla mistificazione del reale, opera sotterfugi, è vago e contraddittorio, pernatura non risponde a delle domande e non dà spiegazioni. Vi è un’arbitra-rietà nella narrazione mitica e il racconto non è soggetto ad alcuna regolalogica. Il mito è ambiguo, spesso il suo senso non risiede in ciò che raccontaesplicitamente, ma in qualcosa che non racconta. Rende manifesti certimeccanismi fondamentali della mente umana, ma non per questo li signifi-ca. Il suo compito non è quello di chiarire, ma quello di ingannare, di infitti-re le oscurità intorno a sé, di deformare. Il suo scopo non è quello di persua-dere ma di affascinare, non di spiegare ma di fondare, non di porre domandema dare risposte. Il mito però esprime anche una logica e una consequenzialità, una coscienza euna conoscenza. È un groviglio incomprensibile, ma sotto il suo disordine cisono delle cose chiare, è frutto anche della ragione oltre che della fantasia.

Bibliografia1. R. Barthes, Miti d’oggi, Torino, Einaudi, 1974.

239

Programmi dei Corsi

2. C. Lévi-Strauss, Antropologia strutturale, Milano, Mondadori 1992. 3. F. Jesi, Mito, Milano, Mondadori, 1989. 4. M. Eliade, Mito e realtà, Roma, Borla, 1985. 5. Lévy-Bruhl, La mentalità primitiva, Torino, Einaudi, 1981. 6. K. Hubner, La verità del mito, Milano, Feltrinelli, 1990.

Corso monograficoIl mito di Scilla.Per interpretare il mito di Scilla bisogna cercare una molteplicità di letture construmenti disciplinari diversi, ma nella consapevolezza che esso non si puòscomporre in pezzi, poiché ciascun elemento rimanda all’altro, vive perché c’èl’altro.

Bibliografia1. W. Burkert, Mito e rituale in Grecia. Struttura e storia, Bari, Laterza,

1991. 2. G. Sole, Scilla. Interpretazioni di un mito, Rende, Centro Editoriale e

Librario, Università degli Studi della Calabria, 2000. 3. J. P. Vernant, Mito e pensiero presso i Greci. Studi di psicologia storica,

Torino, Einaudi, 1978.

BiennalistiMovimenti apocalittici in Calabria. La Calabria è stata terra di apocalissi e di movimenti apocalittici.

Bibliografia1. Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apo-

calissi culturali, Torino, Einaudi, 1977.2. G. Sole, I santi di Bocchigliero. Storia di un movimento ereticale contadi-

no, Milano, Angeli, 1990. 3. G. Sole, Lingue di fuoco, miracoli e apocalisse. I pentecostali calabresi

nel ventennio fascista, in “Daedalus”, Quaderni del laboratorio di storia,n° 16, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002, pp. 71-104.

4. G. Sole, L’eremita e i famelici leoni. Antropologia e storia, Rende, CentroEditoriale e Librario, Università degli Studi della Calabria, 1995.

Durante il corso sono previsti seminari, proiezioni di film e visite a museiarcheologici

Ricevimento studentiLunedì 11.30 - 13.30.

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Programmi dei Corsi

* * *ARCHEOLOGIA CRISTIANA

Docente: Giuseppe RomaSettore scientifico disciplinare: L-ANT/08Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoI Trimestre: Storia della ricerca. Le Fonti. Origini, obbiettivi, metodi e campo d’indaginedell’Archeologia Cristiana.

Bibliografia1. J. A. Iniguez Herrero, Archeologia Cristiana, Torino, Ed. S. Paolo, 2003. 2. A. Guidi, I metodi della ricerca archeologica, Bari, Ed. Laterza, 2002. 3. F.W. Deichmann, Archeologia Cristiana, Roma, “L’ERMA” di Breitsch-

neider, 1993. 4. P. Testini, Archeologia Cristiana, Bari, Edipuglia, 1980. 5. Ph. Pergola, Un’Archeologia cristiana per il 2000, in “I Congr. Nazionale di

Archeologia Medievale (Pisa, 29-31 maggio 1997), Firenze 1997, pp. 16-19.

II TrimestreProduzione materiale di committenza cristiana dal Tardo Antico all’AltoMedioevo.

BibliografiaLe indicazioni bibliografiche saranno fornite durante le lezioni.

* * *ARCHEOLOGIA DELLA MAGNA GRECIA

Docente: Paolo CarafaSettore scientifico disciplinare: L-ANT/07Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corso Attraverso l’analisi diretta della documentazione scientifica relativa a città,necropoli, monumenti isolati e territori della Magna Grecia si traccerà un pro-filo storico archeologico di questa regione dall’arrivo dei Greci fino alla roma-nizzazione.

241

Programmi dei Corsi

Testi consigliati per sostenere l’esame Oltre la bibliografia che verrà comunicata nel corso delle lezioni si consiglia lalettura di una selezione da concordare dei seguenti testi.

Bibliografia11. E.M. De Juliis, Magna Grecia. L’Italia Meridionale dalle origini leggen-

darie alla conquista romana, Edipuglia, Bari 1986. 12. E. Greco, Archeologia della Magna Grecia, Laterza, Roma-Bari 1992. 13. P.G. Guzzo, Le città scomparse della Magna Grecia, Newton Compton,

Roma 1982. 14. E. Greco, Magna Grecia (4a ed.), Laterza, Roma-Bari 1995. 15. S. De Caro-A. Greco, Campania (2a ed.), Laterza, Roma-Bari 1993. 16. G. Pugliese Carratelli (a cura di), I Greci in Occidente (catalogo della

mostra), Fratelli Fabbri, Milano 1996.***

17. E. Greco, Topografia archeologica della Magna Grecia, in G. PuglieseCarratelli (a cura di) Magna Grecia vol. 1, Electa, Milano 1985, pp. 337-367.

18. E. Lippolis (a cura di), Arte e artigianato in Magna Grecia (catalogo dellamostra), Electa, Milano 1996.

19. P. Orlandini, Le arti figurative, in Megále Hellás, Garzanti, Milano 1983,pp. 311-554.

10. P. E. Arias, La pittura vascolare’, in G. Pugliese Carratelli (a cura di),Magna Grecia vol. 4, Electa, Milano 1990, pp. 192-238.

11. P. E. Arias, La scultura, in G. Pugliese Carratelli (a cura di), Magna Gre-cia vol. 4, Electa, Milano 1990, pp. 269-316.

12. A. Rouveret, Tradizioni pittoriche magno greche, in G. Pugliese Carratel-li (a cura di), Magna Grecia vol. 4, Electa, Milano 1990, pp. 317-350.

13. A. Pontrandolfo, La pittura funeraria, in G. Pugliese Carratelli (a curadi), Magna Grecia vol. 4, Electa, Milano 1990, pp. 351-390.

14. E.M. De Juliis, Le arti minori, in G. Pugliese Carratelli (a cura di), MagnaGrecia vol. 4, Milano 1990, pp. 391-411.

* * *ARCHEOLOGIA DELL’ETRURIA E DEI POPOLI ITALICI

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IVCrediti: 4 + 4

242

Programmi dei Corsi

Argomento del corsoIl corso è finalizzato alla conoscenza storico archeologica delle culture dell’I-talia preromana con particolare riferimento all’Etruria.

BibliografiaAl fine della preparazione all’esame, accanto agli appunti del corso e allabibliografia citata a lezione, si consiglia una selezione, da concordare con ildocente, dei seguenti testi:

1. M. Pallottino, Storia della Prima Italia, Rusconi, Milano 19842. M. Pallottino, Etruscologia, Hoepli, Milano 1984. 3. M. Cristofani, Gli Etruschi una nuova immagine, Giunti, Firenze, 19834. M. Torelli, Storia degli Etruschi, Laterza, 1983. 5. G. Colonna, Urbanistica e Architettura, in Rasenta (a cura di Pugliese

Caratelli), Libri Scheiwiller, Milano, 1986, pp. 371-530. 6. F. Roncalli, L’arte, in Rasenna (a cura di G. Pugliese Caratelli), Libri

Scheiwiller, Milano 1986, pp. 533-676. 7. M. Cristofani, L’arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Einaudi,

Torino 1978.

* * *ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE TARDOANTICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ANT/08Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoParte Introduttiva: Definizione e storiografia. La crisi artistica della fine delmondo antico. Parte Generale: Lo svolgimento dell’arte romana dai Severi a Teodosio. Approfondimenti: Città e territorio in età tardo antica: la Sicilia, il nord-Africae la Gallia. Esercitazioni e letture. Alcuni aspetti di cultura materiale: ceramica ed anforetardo romane.

Bibliografia

Parte introduttiva:1. S. Bettini, Nota introduttiva, in A. Riegl, Industria artistica tardoromana,

Sansoni (prima ristampa 1981), Novara, pp. XXVII-LI;

243

Programmi dei Corsi

2. R. Bianchi Bandinelli, La crisi artistica della fine del mondo antico, inArcheologia e Cultura, Editori Riuniti, Roma 1979, pp. 181-223;

Parte Generale: 1. R. Bianchi Bandinelli, Roma. La fine dell’arte antica, Rizzoli, Milano,

1970, pp. 1-104, 2. Schede dei monumenti in R. Bianchi Bandinelli e M. Torelli, L’arte del-

l’antichità classica, Etruria-Roma, UTET, Torino, 1976, 3. A. Frova, L’arte di Roma e del mondo romano, Torino 1961, pp. 338-367.

Approfondimenti: 1. Roger J. A. Wilson, La Sicilia, in Storia di Roma, 3, L’età tardoantica, II.

I luoghi e le culture, Einaudi, Torino, 1993, pp. 279-298; 2. G. Di Stefano, Histoire Sociale de la Sicilie du II siècle av. au IV siècle ap.

J. C., in Dossier d’Archeologie, n. 225, 1997, pp. 68-75; 3. G. Di Stefano, Hommes, cités et campagne en Sicilie romaine, in Dossier

d’Archeologie, n. 225, 1997, pp. 76-85; 4. G. Di Stefano, La città romana in Sicilia (dispensa); il dossier sulle città

romane del nord-Africa e della Gallia sarà fornito a lezione; 5. F. Ghedini, L’Africa Proconsolare, in Storia di Roma, 3, L’età tardoanti-

ca, II I luoghi e le culture, Einaudi, Torino, 1993, pp. 309-326; 6. P.A. Fèurier, Le Gallie Meridionali, in Storia di Roma, 3, L’età tardo anti-

ca, II, I luoghi e le culture, Einaudi, 1993, pp. 405-428; 7. S. Rinaldi Tufi, Le Gallie Settentrionali, in Storia di Roma, 3, L’età tar-

doantica, II, I luoghi e le culture, Einaudi, 1993, pp. 429-443

Esercitazioni e letture: AA. VV., Ceramica Romana. Guida allo Studio, II Roma, 1995; M. Sciallano eP. Sibella, Amphores, comment les identifier?, Edisud, Aix-en-Provence, 1991;C. Pannella, Merci e scambi nel Mediterraneo tardoantico, in Storia di Roma,3, L’età tardoantica, II, I luoghi e le culture, Einaudi, 1993, pp. 614-653.

Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno integrare il programma anchecon gli aspetti artistici della Sicilia, della Gallia e del nord-Africa (cfr. R. Bian-chi Bandinelli, Roma. La fine dell’arte antica, Rizzoli, Milano, 1970, pp. 139-154; 215-223; 277-287; F. Coarelli, La cultura figurativa in Sicilia. Dalla con-quista romana a Bisanzio, in Storia della Sicilia, 1979, II vol., pp. 371-392, edinoltre dovranno integrare il programma con la storia della ricerca archeologi-ca italiana a Cartagine (G. Di Stefano, Italiani a Cartagine: Viaggiatori eArcheologi, in Uomo, Territorio, environnement, La Cooperazione Italo-Tuni-

244

Programmi dei Corsi

sina nel settore archeologico, Tunisi, Cagliari, Sassari, 2002 pp. 127-133 e conGli aspetti archeologici e storici di Cartagine in età tardo antica (H. Hurst, Car-tagine, la nuova Alessandria, in Storia di Roma, 3, L’età Tardoantica, II, I luo-ghi e le culture, pp. 326-337).

* * *ARCHEOLOGIA MEDIEVALE(mutua da Archeologia Cristiana)

Docente: Giuseppe RomaSettore scientifico disciplinare: L-ANT/08Periodo didattico: I-IICrediti: 8

* * *BIBLIOGRAFIA E BIBLIOTECONOMIA

Docente: Carmela RealeSettore scientifico disciplinare: M-STO/08Periodo didattico: I-IICrediti: 8

I EsameProgramma: 1. Le biblioteche in Italia. Suddivisioni e incremento dei fondi librari. Pro-

blemi di conservazione e restauro. La catalogazione. I servizi al pubblico.2. Problematiche della bibliografia. I repertori bibliografici; loro costituzio-

ne e utilizzo. 3. Il libro antico. 4. Aspetti e problemi del paratesto.

Testi di riferimento:1. M. Santoro - R. De Magistris, Lettura. Scuola. Biblioteca, Roma, Bulzo-

ni, 1992 (È richiesto lo studio della parte seconda).2. G. Del Bono, La bibliografia, Roma, Carocci, 2002 (II ed.). 3. L. Baldacchini, Il libro antico, Roma, Carocci, 2001 (II ed.).

Per il punto d) del programma i testi saranno indicati nel corso delle lezioni.

Il programma è valido per gli studenti del Nuovo e del Vecchio Ordinamento.

245

Programmi dei Corsi

246

Programmi dei Corsi

II EsameGli studenti che intendano sostenere un secondo esame concorderanno il pro-gramma con la docente a inizio del I periodo.

* * *BIOETICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoIII periodoEtica e bioetica• Eugenio Lecaldano, Etica, TEA, Milano 1996. • Eugenio Lecaldano, Bioetica. Le questioni morali, Laterza, Roima-Bari

1999.

Testi consigliati: 1. Demetrio Neri, La filosofia morale, Laterza, Roma-Bari 2001. 2. Piergiorgio Donatelli, La filosofia morale, Laterza, Roma-Bari 2001

IV periodoMetaetica e bioetica• R.M. Hare, In vitro Fertilization Warnock Report, in Essays on Bioethics,

Clarendon Press, Oxford 1993, pp. 98-117. • Giuliana Di Biase, I Saggi di bioetica di R. M. Hare: una polemica sulla

fertilizzazione in vitro, “Idee”, XV, 2000, pp. 131-149.

Consigliati:1. Richard M. Hare, Il pensiero morale, Livelli metodi sc opi, Il Mulino,

Bologna 1981. 2. Piergiorgio Donatelli, La filosofia morale, Laterza, Roma Bari 2001.

* * *DIALETTI ALBANESI DELL’ITALIA MERIDIONALE

Docente: Giovanni BelluscioSettore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoParte istituzionale• Introduzione e cenni di storia della dialettologia. Sui concetti di: lingua,

koinè, dialetto, parlata, idioletto, socioletto, accento, ecc. • La dialettologia albanese: storia, sviluppo, stato attuale dell’arte. Evolu-

zione storica e origine della suddivisione dialettale in Albania: il ghego e iltosco. Principali particolarità fonetiche, fonologiche, morfologiche e sin-tattiche dei due gruppi dialettali.

• I dialetti albanesi dell’Italia meridionale come branca della dialettologiaalbanese. Nascita e storia della dialettologia italo-albanese e suoi recentisviluppi. Storia linguistica e struttura dialettale dell’albanese d’Italia.

• Classificazione delle parlate albanesi d’Italia: criteri classificatori, tipolo-gia dialettale, isofone, isoglosse, isolessi, ecc.

• Gli aspetti linguistici delle parlate albanesi d’Italia: fonetica e fonologia,morfologia, sintassi.

• La struttura lessicale: lessico originario e lessico mutuato dal latino, dalgreco, dall’italiano e da altre lingue.

• La situazione sociolinguistica odierna nelle comunità albanesi d’Italia:bilinguismo e/o diglossia?

• Le parlate albanesi d’Italia e gli Atlanti linguistici: A. I. S., A. L. I. e A. L.E.; Atlasi Dialektologjik i Gjuhës Shqipe (A. D. GJ. SH.); il progetto del-l’Atlante Linguistico dell’Albanese d’Italia (A. L. A. I.).

• Le parlate albanesi d’Italia e le nuove tecnologie: concordanze elettroni-che, indici lessicali, thesauri, atlanti informatizzati, prodotti multimediali.

Parte monograficaMateriali dialettali nell’opera di Girolamo De Rada: le parlate di MacchiaAlbanese e San Demetrio Corone in diacronia e sincronia.

EsercitazioniIl corso sarà integrato da: a) ascolto, interpretazione e trascrizione fonetica dibrani registrati di varie parlate arbëreshe e loro riconoscimento tramite lecaratteristiche fonetico-fonologiche e morfologiche; b) verifica strumentale dialcune particolarità fonetiche delle parlate AMK. c) una indagine dialettologi-ca sul campo nella comunità arbëreshe di San Demetrio Corone.

Bibliografia1. Altimari Francesco, Leonardo M. Savoia (a cura di) (1994), I dialetti

italo-albanesi, studi linguistici e storico-culturali sulle comunità arbëre-she, Bulzoni Editore, Roma;

2. Altimari Francesco (1996), I canti premilosaici, Rubbettino, Catanzaro.

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Programmi dei Corsi

3. Chambers J. K., Peter Trudgill, La dialettologia, Il Mulino (limitatamenteai cap. 1, 2 e 7)

4. De Rada Giuseppe (1871), Grammatica albanese, Firenze.

Bibliografia integrativaArticoli, manoscritti, carte dialettali, tabelle, alfabeti ecc., saranno distribuitidurante lo svolgimento del corso.

Con gli studenti biennalisti si concorderà un programma personalizzato di tipomonografico.

* * *DIDATTICA DELLA FILOSOFIA

Docente: Santino Maletta Settore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corsoLa prima parte del corso (32 ore, 4 crediti) è di carattere istituzionale. La seconda parte del corso è dedicata all’approfondimento dei testi (32 ore, 4crediti).

Prima parteSi propone di offrire agli studenti una riflessione critica sullo statuto epistemo-logico della filosofia e sulla questione del suo insegnamento. A tal fine ci siconfronterà criticamente con la filosofia di Alasdair MacIntyre al fine di verifi-care la possibilità di una trasmissione del sapere filosofico in un contesto cultu-rale tardo-moderno.

Seconda parteSi propone di offrire agli studenti un’interpretazione di uno dei testi più contro-versi della filosofia del ‘900, il discorso di rettorato del 1933 di Martin Heideg-ger. A una lettura attenta questo testo si manifesta come una determinazionedel compito del filosofo all’interno dell’università e della società tedesche edeuropee del primo dopoguerra.

BibliografiaPrima parte:1. A.C. MacIntyre, Enciclopedia, genealogia e tradizione: tre versioni rivali

di ricerca morale, Massimo, Milano 1993, pp. 336.

249

Programmi dei Corsi

2. Il corpo insegnante e la filosofia, a cura di G. Dalmasso, Jaca Book, Mila-no 1979, pp. 177.

Bibliografia (obbligatoria per i non frequentanti): 1. G. Maddalena, La lotta delle tradizioni: MacIntyre e la filosofia in Ameri-

ca, L’Arciere, Dronero 2000. 2. S. Maletta, L’etica tra storie e teorie. La narrazione nel pensiero di Ala-

sdair MacIntyre, in Studi Perugini, vol. 3, gennaio-giugno 1997.

Seconda parte1. M. Heidegger, L’autoaffermazione dell’università tedesca. Il rettorato

1933/34, Il Melangolo, Genova 1988, pp. 57. 2. Il mito dell’università, a cura di C. Bonvecchio, Zanichelli, Bologna

1980, pp. 136. 3. Su Heidegger: cinque voci ebraiche (G. Anders, H. Arendt, H. Jonas, K.

Löwith, L. Strauss), a cura di F. Volpi, Donzelli, Roma 1998. Testi consigliati (obbligatori per i non frequentanti): 1. A. Marini, La politica di Heidegger, in M. Heidegger, Ormai solo un dio

ci può salvare. Intervista con lo “Spiegel”, Guanda, Parma 1987, pp. 7-99.

2. H. Ott, Martin Heidegger: sentieri biografici, a cura di F. Cassinari,SugarCo, Milano 1990, pp. 338.

La prima parte è comune agli studenti del vecchio e del nuovo ordinamento. La seconda parte è obbligatoria per gli studenti del vecchio ordinamento efacoltativa per gli studenti del nuovo ordinamento.

* * *DIDATTICA DELLE LINGUE STRANIERE MODERNE

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN0/2Periodo didattico: I-IICrediti: 4

Argomento del corso1) Lingue straniere e apprendimento (4 ore):

• Processo di apprendimento• Stili cognitivi e strategie di apprendimento• Sistema intermedio e analisi dell’errore

2) Lingua e comunicazione (4 ore):• Componenti della comunicazione

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Programmi dei Corsi

• Situazione di comunicazione e interazione• Competenza linguistica e competenza comunicativa

3) Evoluzione metodologica (8 ore): • Dalla metodologia diretta a quella strutturo-globale-audiovisiva

(SGAV della prima generazione)• Dalla metodologia SGAV di seconda generazione agli approcci

comunicativi• Dagli approcci cognitivi al comunicativo-cognitivo • Il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e l’approccio

orientato all’azione

4) Attività e strategie di comunicazione linguistica (8 ore):• Didattica dell’orale (ricezione/comprensione, produzione, interazio-

ne)• Didattica dello scritto: ricezione e produzione (lettura come interazio-

ne, scrittura su matrici discorsive, scrittura creativa)• La grammatica e il problema degli esercizi

5) La riflessione sulla lingua (4 ore)• La grammatica/le grammatiche • Il problema degli esercizi

6) Didattica della civiltà e intercultura (4 ore): • Uso dei documenti autentici• I diversi approcci (sociologico, semiologico, antropologico, …)• Materiale didattico: oltre alle dispense a cura dell’insegnante, è da

considerare come riferimento il testo del Consiglio d’Europa QuadroComune Europeo di riferimento per le lingue, nella traduzione italia-na di F. Quartapelle e D. Bertocchi, La Nuova Italia, 2002.

Esami:Consisteranno in una prova scritta comportante quesiti a risposta aperta. Unaprova integrativa orale sarà possibile per modificare la valutazione qualora lostudente non la ritenga soddisfacente.

* * *DIDATTICA GENERALE I

Docente: Carmelo PiuSettore scientifico disciplinare: M-PED/03Periodo didattico: I-IICrediti: 4+4

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Programmi dei Corsi

Argomento del corso

FinalitàIl corso si prefigge di fornire le conoscenze teoriche e gli strumenti operativisulla ricerca, progettazione e organizzazione degli ambienti di apprendimentoe sulla costruzione di un curricolo di formazione, e sulla valutazione e control-lo del processo, del percorso e della qualità del servizio che si fornisce.

MetodologiaIl corso si struttura attraverso lezioni frontali, seminari e attività di laboratorio,con elaborazioni di materiali e strumenti didattici e docimologici.

Prove di valutazioneAlla fine del corso si terranno 2 prove di valutazione scritte. Il superamentodella prova scritta è propedeutico alla prova orale, ossia consente allo studentedi sostenere la prova orale.

Indicazioni utili. Ad ogni prova di valutazione sia scritta sia orale, lo studentedovrà presentarsi munito del libretto universitario e dovrà prenotarsi almeno 5giorni prima della data fissata per la prova. Ad ogni sessione, lo studente potràprenotarsi per un solo appello (o al 1° o al 2°).

Modulo AParte istituzionaleIl processo didattico tra ricerca, organizzazione e controllo

ArgomentiAutonomia e scientificità della didattica. Ambiti e contesti di interesse delladisciplina. Le sue finalità sul piano epistemologico e su quello prasseologi-co. Rapporto tra didattica generale e didattiche disciplinari. Progettazione eprogrammazione degli ambienti di apprendimento e di un curricolo di for-mazione. Istruzione individualizzata: mastery learning e programmazionemodulare.

Parte monograficaScenari della formazione e metodologia della ricerca

ArgomentiNuovo concetto di formazione. Saperi e competenze. Orientamento e currico-lo. Programma, programmazione e piano dell’offerta formativa. Le dimensioniprofessionali dell’ operatore educativo. Didattica laboratoriale e tirocinio. Laricerca in ambito educativo: Ricerca-Intervento, Ricerca-Azione, sperimenta-zione e metodi qualitativi.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. Dispensa. 2. Piu C., Problemi di didattica, Cosenza, Ionia editrice, 1999; 3. Piu C., Autonomia scolastica: un’identità da ricercare, Roma, Ma. Gi.,

2001.

Modulo BParte istituzionaleDidattica laboratoriale e processi di valutazione

ArgomentiDidattica territoriale e didattica laboratoriale. I contesti della formazione. E-learning e simulazione. Certificazione dei saperi e delle competenze. Gli stru-menti della verifica e della valutazione.

Parte monografica: Autovalutazione e qualità del servizio offerto

ArgomentiAutonomia, lifelong learning e cultura della valutazione. Aree e campi di inda-gine, indicatori e descrittori di autovalutazione. Gli strumenti del processoautovalutativo. Concetto di qualità: attuali approcci alla qualità. La sperimen-tazione di un progetto di qualità.

Bibliografia1. Dispense. 2. Piu A., Processi formativi e simulazione, Roma, Monolite, 2002.

* * *DIRITTO DELL’ INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: III-IVCrediti: 6

Argomento del corsoL’individuo nella Società della comunicazione: • Problematiche generali; i principi costituzionali; la legislazione di riferi-

mento; • Le Autority: il concetto di Autorità; l’autority per la radiotelevisione l’edi-

toria, per la tutela della Privacy, per la gestione del processo di informa-

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Programmi dei Corsi

zione della PA, per la tutela della concorrenza e del libero mercato. Lalegislazione di riferimento;

• Il documento informatico. La tutela penale del documento informatico. Lefonti normative. La crittazione del documento. La gestione dei flussidocumentali e della organizzazione del lavoro nella PA. Il protocolloinformatico e la carta di identità elettronica.

• Il commercio elettronico: fonti normative; la trasformazione dei rapportisociali con la utilizzazione del commercio elettronico. La globalizzazionedei rapporti economici.

• La rivoluzione multimediale: nuovi e vecchi strumenti di comunicazione.La legislazione sull’editoria e la telecomunicazione.

• Internet e cybernavigazione. Il villaggio globale. • La democrazia: nella società informatica• La difesa delle categorie deboli: la personalità giovanile di fronte ai mass

media; le limitazioni pubblicitarie; i divieti di discriminazione.

* * *DISEGNO

Docente: Settore scientifico disciplinare: I-CAR/17Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

Studenti annualisti nuovo ordinamento (4 crediti, 32 ore) Argomento del corsoTitolo del modulo: struttura e forma dell’opera d’arteAttraverso lo studio degli elementi strutturali dell’opera d’arte (linea, volume,composizione, chiaroscuro, prospettiva), il corso, con lezioni teoriche ed eser-citazioni, individua nel disegno l’elemento concettuale e visivo fondante l’o-pera stessa. Argomenti affrontati in ordine progressivo di complessità: • linea; • forma; • luce/ombra; • spazialità; • composizione; • movimento. Per ognuno è prevista una prima fase di approccio diretto all’immagine(selezione di opere nelle quali osservare e dalle quali dedurre gli elementi

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Programmi dei Corsi

dell’argomento trattato), quindi una successiva di esercitazioni, dove sichiederà di “tradurre” con il solo mezzo grafico, la struttura di alcune opereprese in esame (o, nel caso della spazialità, veri e propri esercizi di assono-metria e prospettiva). Obiettivo del corso è fornire gli strumenti concettuali per individuare gli ele-menti costitutivi dell’opera e della sua configurazione formale. Finalità del corso è assumere come fondamentale l’idea che l’immagine non èfrutto del caso, della improvvisazione o dell’estro, bensì dell’organizzazione dielementi visivi.

Bibliografia 1. R. Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli

Studenti biennalisti nuovo ordinamento (4 crediti, 32 ore) Secondo bimestre

Argomento del corsoTitolo del modulo: “Guernica” di Picasso

Bibliografia 1. R. Arnheim, “Guernica”: genesi di un dipinto, Feltrinelli2. E.H. Gombrich et alii, Arte percezione e realtà, Einaudi

Vecchio ordinamento (64 ore)Primo e secondo bimestre

Argomento del corso

Parte istituzionale: struttura e forma dell’opera d’arteAttraverso lo studio degli elementi strutturali dell’opera d’arte (linea, volume,composizione, chiaroscuro, prospettiva), il corso, con lezioni teoriche ed eser-citazioni, individua nel disegno l’elemento concettuale e visivo fondante l’o-pera stessa. Argomenti affrontati in ordine progressivo di complessità: • linea; • forma; • luce/ombra; • spazialità; • composizione; • movimento.

Per ognuno è prevista una prima fase di approccio diretto all’immagine(selezione di opere nelle quali osservare e dalle quali dedurre gli elementi

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Programmi dei Corsi

dell’argomento trattato), quindi una successiva di esercitazioni, dove sichiederà di “tradurre” con il solo mezzo grafico, la struttura di alcune opereprese in esame (o, nel caso della spazialità, veri e propri esercizi di assono-metria e prospettiva).

Obiettivo del corso è fornire gli strumenti concettuali per individuare gli ele-menti costitutivi dell’opera e della sua configurazione formale.

Finalità del corso è assumere come fondamentale l’idea che l’immagine non èfrutto del caso, della improvvisazione o dell’estro, bensì dell’organizzazione dielementi visivi.

Parte monografica: “Guernica” di Picasso

Bibliografia 1. R. Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli2. R. Arnheim, “Guernica”: genesi di un dipinto, Feltrinelli3. E.H. Gombrich et alii, Arte percezione e realtà, Einaudi

* * *DOCUMENTAZIONE

Docente: Roberto GuarasciSettore scientifico disciplinare: M-STO/08Periodo didattico: I-IICrediti: 4+4

Argomento del corsoIl corso mira a far acquisire agli allievi la conoscenza delle principali proble-matiche/tecniche della gestione dell’informazione documentale e dei connessiproblemi di indicizzazione e classificazione. Il corso si articola in 40 ore di didattica d’aula e 24 ore in un percorso di For-mazione a Distanza (e-doc), di approfondimento e contestualizzazione, dellelezioni teoriche. Parallelamente alle attività d’aula saranno, inoltre, tenute delle esercitazionipratiche non obbligatorie ma valutabili ai fini dell’assegnazione dei relativicrediti. L’esame finale consta di una prova scritta propedeutica al colloquio orale. Allaprima saranno ammessi gli studenti che avranno totalizzato almeno il 70%delle ore di presenza nelle attività d’aula (28 ore). Il programma d’esame e la prova scritta hanno validità annuale.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. F. Diozzi, Documentazione, ed. AIB, 19982. A.M. Paci; La Documentazione in Italia, ed. Franco Angeli, 1996

* * *EBRAICO

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico:IIICrediti:4

Argomento del corsoIl corso ha come obbiettivo una conoscenza di base della lingua ebraica:scrittura e fonetica, nome, verbo, numerali, parti secondarie del discorso.Esercitazioni di lettura.

Bibliografia1. P. A. CARROZZINI, Grammatica dell’ebraico biblico, Marietti, Torino

1968; 2. L. LEVI, Boqer, Giuntina, Firenze 1950 (saggio di metodo “globale” per

l’apprendimento della lingua ebraica).

* * *ECONOMIA DELLA CONOSCENZA

Docente: Settore scientifico disciplinare: SESCS-P01Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corso• L’Economia della conoscenza: limiti e prospettive di una nuova disciplina• L’economia come sintesi di linguaggi• I fattori materiali ed immateriali della produzione• La conoscenza come fattore della produzione• La conoscenza e l’analisi dei costi• La conoscenza e il pensiero microeconomico• Dalle dinamiche di sistema alle dinamiche di rete• Le imprese come “Learning Organizations”• La nozione economica di Knowledge Management

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Programmi dei Corsi

• La gestione della conoscenza come processo d’impresa• Informazione, innovazione, conoscenza: il pensiero di Nonaka• I disciplinari di processo produttivo e la conoscenza economica codificata• Standard e metastandard: gli standard internazionali ISO• Knowledge management e Business Intelligence• La qualità come metalinguaggio competitivo• Verso un’economia politica della conoscenza• Società dell’informazione e società della conoscenza

Libri di testo: Selezione di articoli specialistici segnalati dal docente

* * *ECONOMIA POLITICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: SECS-P/01Periodo didattico: I-IICrediti: 6

Argomento del corsoParte 1 - Nozioni introduttive• L’oggetto della scienza economica • Il metodo dell’economia politica • Il mercato • Microeconomia e Macroeconomia • I linguaggi dell’economia

Parte 2 - Elementi di economia• Teoria dell’utilità e della domanda individuale • La teoria della produzione e del costo • Le forme di mercato e la concorrenza • L’economia delle informazioni • L’impresa • I modelli organizzativi d’impresa • Le principali funzioni d’impresa • Banche, moneta e inflazione • Globalizzazione: punti di forza e di debolezza • Dalla globalizzazione alla multi-localizzazione • Introduzione dell’EURO: vincoli e opportunità

Parte 3 - New Economy, Internet Economics, Internet marketing• Dall’economia reale all’economia virtuale

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Programmi dei Corsi

• Internet marketing: e-commerce, e-business, e-government • I nuovi linguaggi competitivi: portali telematici e comunità virtuali • Standard internazionali e vantaggi competitivi • L’economia della conoscenza (knowledge economics)• Negoziazione e trasferimento della conoscenza (knowledge management)• Il capitale cognitivo e relazionale • Network economics: connettività, coevoluzione e convergenza delle piat-

taforme tecnologiche • Il marketing connettivo, associativo e relazionale • ERP (Enterprise Resource Planning) e filiera della conoscenza manageriale • Data Mining e Data Warehousing: valore dell’informazione e business

intelligence• Networking ed outsourcing

* * *EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

Docente: Giovanbattista GuerrieroSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: I-IICrediti: 4+4

Argomento del corsoParte istituzionaleEducazione degli adulti e territorio

Bibliografia:1. G. Guerriero (a cura di), Pedagogia della Mafia, Rende (CS), Sauna Edi-

zioni 2003.

Parte monograficaL’adultità tra educazione/emarginazione e criticità itinerante.

Bibliografia: 1. G. Guerriero (a cura di), Adult education, Napoli, Edizioni Scientifiche

Italiane, 1996.

SeminariSaranno tenuti dei seminari su: • Pacchiarotti Paolo, L’educazione degli adulti come diritto, Roma, Anicia,

2003; • Marino Marisa (a cura di), Per una pedagogia dei diritti umani, Roma,

Anicia, 2003;

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Programmi dei Corsi

• Demetrio Duccio, Tornare a crescere. L’età adulta tra persistenze e cam-biamenti, Milano, Guerini ed Ass., 1998, V edizione;

• Guerriero Giovanbattista (a cura di), Educazione, cultura e società,Cosenza, Ionia Ed., 1999;

• Lepre A. - Magistrelli A., Educare alla salute, Firenze, La Nuova Italia,1989; oppure Saccheri, Educazione alla salute, Salerno, Ceim, 1990.

AvvertenzaÈ necessaria la partecipazione ad almeno un seminario.

* * *ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI I

Docente: Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomanto del corsoIl corso di Elaborazione delle Informazioni I si pone come finalità quella diampliare le competenze di informatica degli studenti attraverso lo studio dimodelli e strumenti per la rappresentazione e manipolazione di linguaggi for-mali e di schemi concettuali per la rappresentazione della conoscenza ed attra-verso la sperimentazione di tecniche di gestione di dati strutturati e semi-strut-turati con enfasi sui principi piuttosto che sui dettagli tecnologici.

Le tematiche affrontate durante il corso sono: • linguaggi formali, grammatiche generative e classificazione di Chomsky,

il problema dell’appartenenza di una stringa ad un linguaggio, i linguaggiformali come strumenti di rappresentazione della conoscenza, HTMLcome esempio di linguaggio non-contestuale (10 ore);

• rappresentazione di insiemi di dati strutturati secondo il formalismo dellebasi di dati relazionali (7 ore);

• utilizzo di XML come linguaggio per descrivere dati semi-strutturati erappresentare la struttura logica di un documento (7 ore);

• problematiche di modellazione e rappresentazione di un dominio applica-tivo mediante diversi formalismi (class diagram UML, basi di dati relazio-nali, documenti XML), linee guida per il progetto di una Ontologia, speri-mentazione dei concetti appresi mediante la progettazione di una ontolo-gia per un dato dominio applicativo (8 ore).

260

Programmi dei Corsi

Riferimenti: 1. Dispense in formato testuale pubblicate sul portale per la didattica del

Corso di Laurea in Filosofie Scienze della Comunicazione e della Cono-scenza http://mondoailati.unical.it Corso on-line di Elaborazione delleInformazioni I pubblicato sulla piattaforma di e-learning sperimentatanell’ambito del progetto CampusOne: http://ecampus.mat.unical.it.

* * *ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI II

Docente: Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05Periodo didattico:IICrediti: 4

Argomento del corsoIl corso di Elaborazione delle Informazioni II si pone come finalità quella diampliare ulteriormente le competenze informatiche degli studenti, approfon-dendo lo attraverso lo studio di modelli e strumenti per la progettazione disistemi software, con particolare riferimento alla progettazione di portali Web. Le tematiche affrontate durante il corso sono: • Tipologie di sistemi informativi, Analisi e Progettazione. (10 ore)• Progettazione di portali. Web Design. (10 ore)• Progettazione e realizzazione della veste grafica di un sito. (12 ore)• Layout della pagina. Pagine singole e multi-frame. Formattazione degli

elementi della pagina. Fogli di stile (CSS). Image Maps. Links e naviga-zione. Tools di sviluppo visuali. Usabilità. Tecniche per l’analisi di usabi-lità di un sito.

Materiale didattico: Dispense del docente

* * *EPIGRAFIA GRECA

Docente: Giovanna De Sensi SestitoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/02Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoModulo A

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Programmi dei Corsi

Fondamenti e caratteri della disciplina. La scrittura alfabetica: origini e svilup-po. Le raccolte epigrafiche. Le iscrizioni greche: tecniche, tipologie, formulari,funzioni. Il corso mira a fare acquisire consapevolezza di una documentazionericca e di primaria importanza per la conoscenza di moltissimi aspetti della vitapubblica e privata delle società greche e capacità di lettura di facili iscrizioninei diversi alfabeti. Pertanto si darà ampio spazio ad esercitazioni di lettura,traduzione e commento di testi epigrafici provenienti da aree diverse delmondo greco.

Bibliografia1. Un testo a scelta tra: G. Klaffenbach, Epigrafia greca, La Nuova Italia,

Firenze, 1978; 2. F. Ghinatti, Profilo di Epigrafia greca, Rubbettino Editore, Soveria Man-

nelli 1998. 3. Introduzione agli alfabeti greci e silloge di testi per le esercitazioni

(Dispensa a cura di M. Intrieri)

AvvertenzeLa frequenza ad almeno un modulo di Storia greca è propedeutica all’esame diEpigrafia greca. La conoscenza almeno dei primi rudimenti della lingua grecaè indispensabile.

Modulo B Aspetti di vita privata, pubblica, religiosa ed istituzionale dei Greci attraversola documentazione epigrafica. Il corso tende a fare acquisire padronanza nellalettura di testi epigrafici diversi per epoca, regione, tipologia, quadro istituzio-nale di riferimento.

BibliografiaDispensa con Silloge dei testi epigrafici selezionati per il corso, commento eriferimenti critici.

N.B.: Per gli studenti del vecchio ordinamento sono obbligatori entrambi imoduli.

* * *EPIGRAFIA LATINA

Docente: Antonio ZumboSettore scientifico disciplinare: L-ANT/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoModulo A - 32 oreParte istituzionale• L’epigrafia come scienza dell’antichità: cenni sugli studi di epigrafia,

sulle principali raccolte epigrafiche e altri strumenti di lavoro dell’epigra-fista: metodo e problemi nello studio delle iscrizioni in lingua latina;

• Propedeutica epigrafica: l’alfabeto latino, la scrittura, lo stile dei testiepigrafici. L’onomastica latina. Il cursus honorum. Nomi e titolaturaimperiale;

• Le diverse classi d’iscrizioni.

BibliografiaA scelta uno dei seguenti manuali: 1. I. Calabi Limentani, Epigrafia latina, Milano 19914. 2. A. Calderini, Epigrafia, Torino 1974. 3. G. Susini, Epigrafia Romana, Roma 1982. Lettura delle parti indicate a lezione dei volumi:1. L. Cracco Ruggini (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bolo-

gna 2000; 2. Di Stefano Manzella, Mestiere di epigrafista. Guida alla schedatura del

materiale epigrafico lapideo, Roma 1987.

Modulo B - 32 oreParte monograficaPropaganda politica e cursus honorum nelle città.

Bibliografia1. F. Jacques, J. Scheid, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religio-

ne, Roma-Bari 1992. 2. Ch. Chiavia, Programmata. Manifesti elettorali nella colonia romana di

Pompei, Torino 2002. Fotocopie dei testi epigrafici ed ulteriori indicazioni bibliografiche sarannomesse a disposizione durante il corso.

SeminariUn seminario di preparazione precederà la visita ad un lapidario.

N.B.: La frequenza di un corso di Storia Romana è propedeutica all’esame diEpigrafia Latina. La conoscenza della lingua latina è indispensabile. [email protected]

263

Programmi dei Corsi

* * *EPISTEMOLOGIA DELLE SCIENZE UMANE

Docente: Romolo PerrottaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/02Periodo didattico: I-IICrediti: 4+4

Argomento del corsoScuola, società, politica

Parte metodologicaCorrisponde ad un modulo di 8 ore ed ha per contenuto: • Un’introduzione critica allo studio delle “scienze umane” (fondamenti,

metodi, teorie).

Parte istituzionaleCorrisponde ad un modulo di 12 ore ed ha per contenuto: • Un’introduzione critica allo studio dell’istituzione “scuola” con particola-

re riguardo ai problemi connessi alla gestione della scuola media superiorein Italia;

• Un approfondimento delle principali problematiche sociali e politiche delnostro tempo e delle società neoliberiste.

Parte seminarialeSi compone di due moduli:

Il primo (modulo A) consta di 12 ore, avrà didattica intensiva e verrà tenutoda lunedì 24 a venerdì 28 novembre da Mario Capanna, Presidente del Consi-glio dei Diritti Genetici, ambientalista e leader della contestazione giovaniledel ‘68, sul tema: Il mondo presente e quello futuro: prospettive per una scuoladiversa. 2 delle 12 ore consisteranno di un seminario: tenuto da Vittorio Agno-letto, Membro italiano del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mon-diale, sul tema: Le globalizzazioni possibili e le potenzialità educative dellascuola.

Il secondo (modulo B) consta di 32 ore, è obbligatorio per gli studenti del vec-chio ordinamento e facoltativo per quelli del nuovo. Ha per contenuto il temadel corso, trattato però alla luce di tutti gli spunti emersi dalla parte seminarialedel modulo A e condotto per mezzo di una serie di relazioni degli studenti postia confronto con realtà locali di impegno sociale e politico.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia

Per la parte metodologica:1. appunti delle lezioni.

Per la parte istituzionale: 1. appunti delle lezioni; 2. Romolo Perrotta, Manifesto degli studenti e dei docenti. La rivoluzione

della secondaria superiore, Armando, Roma 2002. 3. Mario Capanna, Verrò da te. Il mondo presente e futuro, Baldini & Castol-

di, Milano 2003.

Per la parte seminariale: 1. appunti delle lezioni; 2. Vittorio Agnoletto, Prima persone. Le nostre ragioni contro questa glo-

balizzazione, Laterza, Roma-Bari 2003 (per gli studenti il cui cognomeinizia con le lettere comprese nel gruppo A-L);

3. Romano Màdera, L’animale visionario. Elogio del radicalismo, il Saggia-tore, Milano 1999 (per gli studenti il cui cognome inizia con le letterecomprese nel gruppo M-Z).

Note e modalità di svolgimento del corso e dell’esamePer gli studenti iscritti per la prima volta a questo corso sarà determinante lapartecipazione alle lezioni introduttive della parte metodologica; ne sonodispensati, invece, gli studenti biennalisti (tanto del vecchio che del nuovoordinamento). Gli studenti del vecchio ordinamento sono tenuti a seguire tutte le parti delcorso (metodologica, istituzionale e seminariale). La partecipazione attiva alle lezioni frontali e ai seminari, le ore di studioaffrontate a casa parallelamente al corso e l’approfondimento personale degliargomenti costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento deicrediti e per il superamento delle prove di verifica (settimanali).

Attenzione: il corso avrà inizio soltanto la seconda settimana di ottobre.L’orario ufficiale delle lezioni potrà essere riveduto e concordato con gli stu-denti (compatibilmente con la disponibilità delle aule) nelle lezioni di presen-tazione (vedi punto successivo) alle quali sono vivamente consigliati di parte-cipare. Nei giorni di mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre si terranno due brevi lezioni dipresentazione allo scopo di introdurre i caratteri del corso e di apportare even-

265

Programmi dei Corsi

tuali modifiche all’orario delle lezioni proposto. In questa stessa occasioneverrà comunicato l’orario del seminario a didattica intensiva (Parte seminaria-le, modulo A). Le lezioni di presentazione si terranno nell’aula Stor 2 (cubo28c), dalle ore 9.00 alle ore 9.40. Ulteriori informazioni sul corso possono essere tempestivamente richieste aRomolo Perrotta, durante l’orario di ricevimento (di volta in volta affisso pres-so il Dipartimento di Storia), telefonicamente (tel. 0984. 493246/454497) o viae-mail ([email protected]; oppure [email protected]).

* * *ERMENEUTICA FILOSOFICA

Docente: Francesco GarritanoSettore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoMemoria e senso. (Nuovo e vecchio ordinamento)

Parte istituzionale: Il corso muoverà dal problema dell’interpretazione, osservato dal punto divista storico, ossia a partire dal momento in cui appare il termine hermenéiaper poi seguirne lo sviluppo secondo questo itinerario: Platone, Aristotele, lescuole di Alessandria, Pergamo ed Antiochia, Filone, Origene, Girolamo, Ago-stino, Scolastica, Umanesimo e Rinascimento, Riforma e Controriforma, Spi-noza e l’ermeneutica razionalista, l’ermeneutica dell’Ottocento, Schleierma-cher, Droysen, Dilthey, Weber, Heidegger.

Parte monografica: Verrà presa in considerazione la questione del senso e del suo rapporto con lamemoria, cioè l’articolazione della conoscenza in quanto presente collocato trapassato e futuro. Si procederà in una prospettiva archeologica, orientata a veri-ficare il rapporto fra memoria ed inconscio, e parallelamente in una prospettivatelelologica, intesa come movimento della memoria in relazione ad un disegnoo fine. Emerge come il movimento all’indietro si connetta dialetticamente conquello in avanti, sebbene si appalesino alcune aporie: il ricordo come iterazio-ne, presenza dell’assenza; l’approssimazione determinata dall’atto mnesticocome distanziamento.

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Programmi dei Corsi

Gli studenti del vecchio ordinamento approfondiranno il tema della memoriain relazione alla costituzione del soggetto, in ispecie il rapporto fra ricordo edorigine, memoria ed oblio, storia e racconto.

Bibliografia: 1. F. Bianco, Introduzione all’ermeneutica, Laterza, Roma-Bari 19992; 2. S. Freud, Ricordare, ripetere e rielaborare, tr. it. di C. Musatti, in Opere,

Bollati Boringhieri, Torino 19824, vol. VII, pp. 353-361 (il testo è dispo-nibile anche in edizione economica: S. Freud, Metapsicologia, BollatiBoringhieri, Torino 1999);

3. S. Freud, Lutto e malinconia, tr. it. di R. Colorni, in Opere, Bollati Borin-ghieri, Torino 19803, vol. VIII, pp. 102-108 (il testo è disponibile anche inedizione economica: S. Freud, Metapsicologia, cit.).

4. J. Derrida, Memorie per Paul de Man, a c. di S. Petrosino, Jaca Book,Milano 1995;

5. P. Ricœur, La memoria, la storia, l’oblio, tr. it. di D. Iannotta, Cortina,Milano 2003.

* * *ESTETICA

Docente: Romeo BufaloSettore scientifico disciplinare: M-FIL/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso1° Modulo. 1° Periodo didattico (rivolto agli studenti del Vecchio e del NuovoOrdinamento di Filosofia ed a quelli di Lettere).

Titolo del Modulo: La nascita moderna dell’estetica: teoria e storiaIl modulo intende fornire agli studenti il quadro storico e teorico al cui internoè nata l’estetica moderna. In particolare, saranno esaminati alcuni importantimodelli di sapere sviluppatisi nel corso del XVII secolo (quello cartesiano equello leibniziano) e la loro diversa incidenza in relazione all’affermarsi dellanuova disciplina.

Bibliografia1. P. Montani, Arte e verità dall’antichità alla filosofia contemporanea,

Laterza, Bari, 2002

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Programmi dei Corsi

2. L. Amoroso, Ratio & aesthetica. La nascita dell’estetica e la filosofiamoderna, ETS, Pisa, 2000

È prevista. la lettura ed il commento in aula di brani antologici contenuti testodi Montani.

2° Modulo. 2° Periodo didattico (rivolto agli studenti di Filosofia del V. O. edagli studenti di Scienze della Comunicazione e di Lettere)

Titolo del Modulo: Arte e bellezza nel mondo anticoIl modulo si propone di indagare le ragioni filosofiche che stanno alla basedella tematizzazione dell’idea di bellezza nella riflessione greca. All’interno diquesto ambito generale, particolare attenzione sarà rivolta alle diverse disloca-zioni di senso via via assunte dal rapporto verità-bellezza.

Bibliografia1. G. Lombardo, L’estetica antica, Il Mulino, Bologna, 20022. E. Grassi, Arte come antiarte. Saggio sulla teoria del bello nel mondo

antico, Paravia, Torino, 19723. Aristotele, Poetica (una qualunque edizione).

* * *ETICA DELLA COMUNICAZIONE

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoModulo A (32 ore, 4 crediti)Le funzioni basilari della comunicazione linguistica. Il corso intende esaminare e commentare la tesi del grande linguista russoRoman Jakobson, secondo la quale i nostri enunciati assolvono semprealcune delle seguenti sei funzioni: 1) dire qualcosa sullo stato d’animo dichi parla (funzione emotiva); 2) stabilire l’una o l’altra relazione con chiascolta (funzione conativa); 3) descrivere stati di cose del mondo (funzionereferenziale); 4) controllare che la comunicazione abbia luogo (funzionefàtica: “Pronto, mi ascolti?”); 5) valorizzare il messaggio in quanto tale(funzione poetica); 6) discutere del codice che si sta impiegando (funzionemetalinguistica).

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. Roman Jakobson, Saggi di linguistica generale, Feltrinelli (edizione econo-

mica, in commercio), limitatamente ai seguenti saggi: Due aspetti del lin-guaggio e due tipi di afasia (pp. 22-45); Aspetti linguistici della traduzione(pp. 56-64); Commutatori, categorie verbali e il verbo russo (soltanto pp.149-153); Linguistica e poetica (soltanto pp. 181-193). Da acquistare.

In particolare sulle funzioni emotiva, conativa, fàtica: 1. Emile Benveniste, L’apparato formale dell’enunciazione, in Id., Proble-

mi di linguistica generale II, Il Saggiatore, Milano 1985, pp. 96-106. Iltesto sarà disponibile in fotocopia.

In particolare sulla funzione referenziale: 1. W. V. Quine, Riferimento e modalità, in Id., Il problema del significato,

Ubaldini, Roma 1966, pp. 129-148. Disponibile in fotocopia.

In particolare sulla funzione metalinguistica: 1. Bertrand Russell, La teoria dei tipi logici, in Id., Saggi logico-filosofici,

Longanesi, Milano 1976, pp. 191-223. Il testo sarà disponibile in fotocopia. 2. Gregory Bateson, Una teoria del gioco e della fantasia, in Id, Verso una

ecologia della mente, Adelphi, Milano 1972, pp. 216-235. Il testo saràdisponibile in fotocopia.

Sarà distribuita una dispensa fotocopiata di carattere manualistico. Eventuali variazioni del programma saranno comunicate all’inizio del corso.

Modulo B (32 ore, 4 crediti)Linguaggio e storiaIl corso intende mettere a fuoco il rapporto - fondamentale per l’etica dellacomunicazione - tra aspetti biologicamente invarianti della nostra specie (inprimo luogo la stessa facoltà del linguaggio) e la mutevolezza delle esperienzestoriche (modi di produzione, paradigmi culturali ecc.).

Bibliografia1. Michel Foucault, Noam Chomsky, Della natura umana (si tratta di un

dialogo che i due autori ebbero nel 1971). Disponibile in fotocopia. 2. P. Virno, Storia naturale, in Id. Quando il verbo si fa carne. Linguaggio e

natura umana, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. 143-184. È, in parte,un commento al dialogo Foucault/Chomsky. Disponibile in fotocopia.

3. Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apo-calissi culturali, Einaudi, Torino 2001, limitatamente ai capitoli disponi-bili in fotocopia.

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Programmi dei Corsi

4. K. Marx, F. Engels, Il materialismo storico, Editori Riuniti (in commer-cio). Da acquistare.

Eventuali variazioni del programma saranno comunicate all’inizio del corso.

* * *ETICA SOCIALE

(per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione)

Docente: Pio ColonnelloSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IVCrediti: 4

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale, per un totale di 32 oreIl modulo ha l’obiettivo di configurare l’orizzonte generale del Corso.

Argomento del Corso• Profili e itinerari dell’etica sociale• Questioni relative ai fondamenti e al metodo• Etica e politica• La questione dei diritti fondamentali• Il principio di eguaglianza• Etica ed economia• Sulle teorie della giustizia

Bibliografia1. G. Acocella, Etica sociale, Guida, Napoli 2003

Testo consigliato(Obbligatorio per i non frequentanti)1. Martha C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Il Mulino, Bolo-

gna 2002

* * *FILOLOGIAALBANESE

Docente: Francesco AltimariSettore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corso1° Modulo: ore 32Filologia albanese

2° MODULO: ore: 32Filologia ARBËRESHE

Parte istituzionale: Elementi di storia della lingua e della civiltà albanese. Principali caratteristichedell’albanese antico: fonologia, morfologia e lessico. Le tradizioni alfabetichenella letteratura albanese d’Italia, dal XVI al XVIII secolo. Analisi filologica elinguistica dei più antichi testi albanesi e arbëreshë.

Parte Monografica: Analisi delle opere: MESHARI I GJON BUZUKUT (1555)E MBËSUAME E KRËSHTERË E LLUKË MATRËNGËS (1592)

Bibliografia specifica: 1. E. Çabej, “Meshari” i Gjon Buzukut (1555), botim kritik, I e II, Tiranë

1968. 2. E. Çabej, Gjon Buzuku dhe gjuha e tij, Studime gjuhësore, VI, Prishtinë

1977. 3. M. Sciambra, La “Dottrina Cristiana” Albanese di Luca Matranga.

Riproduzione, trascrizione e commento del Codice Barberini Latino3454, Città del Vaticano, 1964.

4. T. Osmani, Histori e alfabetit të gjuhës shqipe, Tiranë 1987. 5. K. Ashta, Leksiku historik i gjuhës shqipe, I, Shtëpia Botuese e Universi-

tetit të Shkodrës, Shkodër 1996; K. ASHTA, Leksiku historik i gjuhësshqipe, II, Botimet Toena, Tiranë, 1998.

6. Sh. Demiraj, Gjuha shqipe dhe historia e saj, Tiranë 1988 (anche in edi-zione italiana: La Lingua Albanese: Origine, Storia, Strutture, CentroEditoriale e Librario-Università della Calabria, Rende 1997)

Bibliografia generale: Un’informativa generale e problematica sulla critica del testo si troverà in G.CONTINI, Breviario di ecdotica, Milano-Napoli, Riccardo Ricciardi editore, 1986. Tra i manuali “classici” si consigliano P. Maas, Critica del testo, Firenze, LeMonnier, 19803, H. Fränkel, Testo critico e critica del testo, Firenze, Le Mon-nier, 19832 e G. Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Milano,Mondadori, 1974, mentre un’utile antologia dei risultati più recenti si può tro-vare in A. Stussi, La critica del testo, Bologna, Il Mulino, 1985.

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Programmi dei Corsi

Seminari propedeutici:Dott.ssa Fiorella De Rosa: Esercitazioni di filologia arbëreshe su manoscrittiletterari arbëreshë

Si raccomanda agli studenti del corso di seguire le lezioni introduttive sull’ap-plicazione della filologia elettronica nell’analisi dei testi letterari nell’ambitodel modulo di insegnamento di INFORMATICA UMANISTICA cha saràtenuto dal prof. Rocco Distilo.

* * *FILOLOGIA GERMANICA

Docente: Donata BulottaSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LETT/15Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoModulo A - I periodo 32 h 4 CFUDall’indoeuropeo al germanico, alle lingue germaniche. Schizzo di storia della disciplina dalle origini ai nostri giorni. Dall’indoeuro-peo al proto-germanico. Religione, scrittura, cultura, e società, dei Germani.Fonetica, morfologia e lessico del germanico comune. Nascita della poesiaeroica germanica e suo sviluppo nelle singole lingue germaniche. La conver-sione al cristianesimo e il passaggio dall’oralità alla scrittura. I primi documen-ti letterari nelle lingue germaniche. Origine e classificazione delle lingue ger-maniche e loro caratteristiche principali.

Bibliografia1. M. G. Saibene-Andreotti, Le lingue germaniche antiche: origine e svilup-

po, Cisalpino, Milano, 1996, pp. 1-111, e pp. 227-2742. M. V. Molinari, Filologia germanica, Zanichelli, Bologna, 19873. N. Francovich, La filologia germanica, Carocci, Roma, 1988, solo I cap.

Ulteriore materiale bibliografico sarà segnalato dal docente nel corso dellelezioni

Modulo B - II periodo 32 h 4 CFULa cultura e la lingua anglosassone nel periodo alfrediano: Cronache, Libri dimedicina, traduzioni, Leggi. Dal germanico ai dialetti anglosassoni. Lessico, fonetica, e grammatica storica.La conversione e la nascita della scuola, degli scriptoria e della tradizione

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Programmi dei Corsi

scritta. Il regno di Alfredo e la nascita della produzione letteraria in volgare. Lariforma benedettina del X secolo e la rinascita culturale. Lettura e commento di alcuni passi della traduzione antico inglese della CuraPastoralis.

Bibliografia: 1. C.L. Wrenn, A Study of Old English Literature, Harrap, London, 1978

oppure S.G. Greenfield - D.G. Calder, A new History of Old English Lite-rature, New York 1986.

2. R. Quirk-L-Wrenn, An Old English Grammar, London, 1983 OppureBruce Mitchell and Fred C. Robinson, A Guide to Old English, Fifth Edi-tion, Blackwell, 1992.

3. Albert C. Baugh, A history of the English language, London 19744. M. Godden and M. Lapidge (eds), The Cambridge Companion to Old

English Literature, Cambridge, 1991, (cap. 1: Anglo-Saxon Society andits literature; cap. 5: Heroic Legend in Old English Literature; cap. 15:The World of Anglo-Saxon Learning).

5. Henry Sweet, King Alfred’s West-Saxon Version of Gregory’s Pastoral,London, 1973;

6. Janet Bately, The Literary Prose of King Alfred’s Rein, London 1980. 7. Simon D. Keynes, Asser’s Life of King Alfred and other contemporary

sources, Harmondsworth 1983

Ulteriore materiale bibliografico sarà segnalato dal docente nel corso dellelezioni

* * *FILOLOGIA GERMANICA (VECCHIO ORDINAMENTO)

(mutua da FILOLOGIA GERMANICA mod. A + mod. B)

* * *FILOLOGIA GRECA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/07Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionale:

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Programmi dei Corsi

La trasmissione dei testi antichi: dalla tradizione orale alle moderne edizionicritiche

Bibliografia: 1. B. Gentili, Tradizione dei testi poetici nella Grecia antica dall’arcaismo

all’età ellenistica, in: La filologia testuale e le scienze umane (ConvegnoInternazionale, Accademia dei Lincei, Roma 19-22 aprile 1993, ‘Atti deiConvegni dei Lincei’ III, Roma 1994, pp. 157-174

2. G. Pasquali, s.v. ‘edizioni critiche’, Enciclopedia Italiana XIII, 1932, pp.477-480, ora anche in G. Pasquali, Rapsodia sul classico, Roma 1986, pp.255-267 (ed. Istituto dell’Enciclopedia Italiana)

3. L.D. Reynolds, N.G. Wilson, Copisti e filologi. La tradizione dei classicidall’Antichità al Rinascimento, Padova 19873 (ed. Antenore)

I biennalisti leggeranno, a scelta, uno dei seguenti testi: G. Pasquali, Storiadella tradizione e critica del testo, ed. Le Monnier, Firenze 1952, rist. ed. LeLettere, Firenze 1988; R. Pfeiffer, Storia della filologia classica, ed. Macchia-roli, Napoli 1973

Lettura, interpretazione, analisi filologica di: Omero, Iliade, libro II, nell’edizione di D.B. Munro e Th.W. Allen, Homeri opera,tomus I, Iliadis libri I-XII, Oxford 19203, più volte ristampata; il testo è comoda-mente reperibile, corredato di traduzione e note di commento, in Omero. Iliade,traduzione di G. Cerri, commento di A. Gostoli, ed. Rizzoli, Milano 1996. Per la parte monografica del corso è prevista la lettura della Introduzione di G.Cerri a Omero. Iliade, cit.; di L.E. Rossi, I poemi omerici come testimonianza dipoesia orale, in AA.VV., Storia e civiltà dei Greci, I 1, ed. Bompiani, Milano1978, pp. 73-147; di B. Gentili, Appendice I. L’arte della filologia, in id., Poesiae pubblico nella Grecia antica, ed. Laterza, Roma-Bari 19953, pp. 297-310.

Ulteriori testi, a integrazione della parte monografica, verranno forniti duranteil corso.

Avvertenze: Gli studenti iscritti ad altri Corsi di laurea potranno concordare con il docenteun programma coerente con il proprio indirizzo di studi.

* * *FILOLOGIA ITALIANA

(mutua da STORIA DELLA LINGUA ITALIANA)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/13

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Programmi dei Corsi

Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionale: Alfredo Stussi, Breve avviamento alla filologia italiana, Bologna, Il Mulino.

Parte monografica: La lingua poetica di Galeazzo di Tarsia.

Bibliografia1. Galeazzo di Tarsia, Rime, a cura di Cesare Bozzetti, Milano, 1980; 2. Lirici del Cinquecento, a cura di Daniele Ponchiroli. Nuova edizione a

cura di Guido Davico Bonino, Torino 1968, pp. 531-578; 3. Galeazzo di Tarsia, Canzoniere, a cura di Pasquino Crupi, Soveria Man-

nelli (CZ), 2002. 4. Luca Serianni, Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma, Carocci.

* * *FILOLOGIA LATINA

Docente: Raffaele PerrelliSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

N.B.: Gli studenti iscritti al corso di laurea triennale che non abbiano studiatolatino nella scuola secondaria sono ammessi a sostenere l’esame di Filologialatina solo dopo aver superato la prova finale del corso di latino elementare(durata equivalente a 16 crediti). Tale obbligo riguarda gli iscritti a tutti i corsi di laurea triennale attivati pressola Facoltà.

Argomento del corsoParte istituzionale: Il corso comprende un’introduzione ai metodi e ai problemi della criticatestuale. In questa parte si userà come testo di riferimento P. Maas, Critica deltesto, traduzione italiana, Firenze (Le Monnier). Del libro sono uscite diverseedizioni: si consiglia la terza edizione, pubblicata nel 1972, o una delle succes-sive ristampe. Per riferimenti ad aspetti particolari, non presenti o non suffi-cientemente elaborati nel manuale di Maas, e per una visione storica della for-mazione, dello sviluppo e dell’affermazione del ‘metodo di Lachmann’ si

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Programmi dei Corsi

ricorrerà ad altre introduzioni agli aspetti generali della disciplina, che sarannoindicate durante il corso. Relativamente alla parte istituzionale, gli studenti dovranno leggere metrica-mente, commentare e tradurre il seguente testo: Tibullo, Elegie, libro I. Come testo di riferimento, soprattutto per il commento,si consiglia Raffaele Perrelli, Commento a Tibullo: Elegie, Libro I, SoveriaMannelli, Rubbettino 2002.

Parte monografica: Orazio: il I libro delle Odi. Il testo critico di riferimento sarà quello curato da Paola Venini, Roma, IstitutoPoligrafico e Zecca dello Stato, 1991, che utilizza le collazioni di O. Keller eA. Holder, Leipzig, Teubner, 19092. Ulteriori suggerimenti di lettura saranno forniti durante il corso. Gli studenti dovranno leggere il testo oraziano metricamente. Esercitazioni dimetrica saranno svolte nell’ambito delle attività didattiche collegate al corso.

II esame: programma da concordare con il docente

* * *FILOLOGIA ROMANZA

Docente: Rocco DistiloSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/09Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoAspetti linguistici della poesia medievale romanza

Bibliografia di base1. L. Renzi - A. Andreose, Manuale di linguistica e filologia romanza, il

Mulino, Bologna 20032. C. Di Girolamo - Ch. Lee, Avviamento alla filologia provenzale, Carocci,

Roma 1993

Altri materiali bibliografici saranno forniti in fotocopia nel corso delle lezioni.

Esercitazioni e seminariEsercizi di lettura e applicazioni informatiche.

Alla fine del primo mese di attività didattica lo studente, a dimostrazione del-l’impegno di studio dedicato, comincerà ad elaborare una tesina su argomento

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Programmi dei Corsi

concordato col docente. La tesina potrà essere sostitutiva di una parte dellaprova d’esame.

* * *FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO MODULO A

Docente: Daniele GambararaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corso

Parte generale • Linguaggio come facoltà, come conoscenza, come attività. Forme della

facoltà simbolica di base. Langue/parole (Saussure) e competence/perfor-mance (Chomsky). Le lingue come sistemi.

• Forme della comunicazione. Soggetti della comunicazione. Da qualeconoscenza viene la comunicazione? Quale comunicazione può diventarenuova conoscenza?

• Teorie comunicative del linguaggio (Saussure, Prieto), e teorie non comu-nicative del segno (Peirce). Informazione e comunicazione. Tipi di comu-nicazione e tipi di mente.

• Linguaggio e ontologia. Le cose prima delle parole. Quali cose si fannocon le parole?

• Contesto della comunicazione. Significato e senso. Concetti non linguisti-ci e significati linguistici.

• Incertezza del destinatario. Monologo e dialogo. Intersoggettività ed eti-cità della comunicazione verbale.

• Sistematicità delle lingue. Paradigma e sintagma. Sintassi e semantica.Struttura e ridondanza.

• Presentazione della disciplina. La Filosofia del linguaggio tra Filosofiaprima e Scienze del linguaggio. Il ventaglio delle tendenze attuali e unaprospettiva di convergenza.

Parte applicativa La parte applicativa consiste nell’approfondimento delle nozioni esposte,attraverso la lettura e la discussione di pagine di testi esemplari che sarannodistribuiti durante le lezioni.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. S. Gensini (a cura di), Manuale della comunicazione, Carocci, Roma,

2001, pp. 1-168. 2. L. Formigari, Il linguaggio: Storia delle teorie, Laterza, Roma-Bari,

2001, pp. 1-25 e 260-281.

* * *FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO MODULO B

Docente: Daniele GambararaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corso“La nozione di testo, tra filosofia e semiologia”Il modulo si propone di ricostruire i fondamenti e l’articolazione della nozionedi testo, a partire dalle riflessioni di Hjelmslev e Benveniste. Il termine testo e isuoi derivati (da intertestuale a ipertestuale) si ritrovano in ogni discorso sullacomunicazione, ma la nozione non è ancora stata lavorata in modo da consen-tirne una applicazione efficace. Il modulo cercherà di costruire una rete dicaratteristiche che consenta di congiungere e distinguere le forme classiche ditesto, e quelle contemporanee.

Programma d’esame: Per tutti: i capitoli 5, 8, 9, dal Manuale della comunicazione (a c. di S. Gensi-ni), Carocci, 1999.

I riferimenti dai classici saranno distribuiti in fotocopia o su Internet.

Inoltre, per gli studenti di primo anno un manuale a scelta fra i seguenti, per glistudenti di secondo o terzo anno, due manuali a scelta fra i seguenti (sarannoindicate le parti che costituiscono propriamente materia d’esame): 1. R. Brandt, La lettura del testo filosofico, Laterza 1988, 2. E. Coseriu, La linguistica del testo, Nuova Italia Scientifica 1997, 3. R. De Beaugrande e W. Dressler, Introduzione alla linguistica testuale, Il

Mulino, 1984, 4. G. Landow, Ipertesto, Baskerville 1994, 5. M. P. Pozzato, Semiotica del testo, Carocci, 2001.

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Programmi dei Corsi

* * *FILOSOFIA DELLA MENTE

Docente: Felice CimattiSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoIl programma è dedicato all’approfondimento dei temi centrali della Filosofiadella mente contemporanea, a partire dalla questione che è al centro del dibat-tito contemporaneo: è possibile, e se sì in quali forme, il cosiddetto progetto dinaturalizzazione della mente? Secondo questo controverso progetto è neces-sario studiare la mente umana con gli stessi apparati categoriali e metodologi-ci con i quali si studiano le menti non umane, e, in particolare, con i quali sistudia il cervello. Il corso si interroga su quali siano, se ci sono, le caratteristi-che distintive della mente umana rispetto alle altri menti, e, soprattutto, se ilprogetto di naturalizzazione della mente sia un adeguato progetto di ricercaper la mente umana. Queste tematiche verranno investigate a partire dalla let-tura analitica di alcuni fondamentali saggi del filosofo statunitense CharlesSanders Peirce.

Bibliografia1. Alfredo Paternoster, Introduzione alla filosofia della mente, Laterza. 2. Charles Sanders Peirce, Opere, a cura di Massimo Bonfantini, Bompiani,

Milano, limitatamente alle pagine:• Pensiero-segno-uomo, 73-109; • Dalle categorie alla semiotica, 113-126; • L’interpretante logico finale, 253-277; • Questioni concernenti certe pretese facoltà umane, 315-332; • Pragmatismo e abduzione, 437-454; • Guessing: inferenza e azione, 997-1014; • La cristallina essenza dell’uomo, 1123-1142;

3. Felice Cimatti, Nel segno del cerchio. L’ontologia semiotica di GiorgioProdi, Manifestolibri.

* * *FILOSOFIA DELLA MENTE I

(Per il Corso di Laurea in Filosofie e scienzedella comunicazione e della conoscenza)

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Programmi dei Corsi

Docente: Felice CimattiSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoModulo introduttivo: La Filosofia della Mente è un sapere interdisciplinare, all’intersezione fra psi-cologia, intelligenza artificiale, filosofia del linguaggio e della conoscenza. Sioccupa delle caratteristiche principali della mente umana, ad esempio: lalibertà, la capacità di pensare, di ragionare, di provare emozioni, d’esserecosciente ecc. Diversamente dalla Psicologia la Filosofia della Mente si interro-ga sui fondamenti - logici e teorici - di queste abilità, e non sugli specifici mec-canismi fisiologici che ne sono (talvolta) alla base. Un’altra specificità dellaFilosofia della Mente - diversamente dal modo più tradizionale di intendere illavoro filosofico - è quella di operare a stretto contatto con le più recenti acqui-sizioni della scienza, in particolare delle Neuroscienze, della Biologia e dell’E-tologia (la scienza che studia il comportamento degli animali non umani). Scopo del Modulo è quello di fornire una introduzione alle nozioni fondamen-tali della Filosofia della Mente ed alle scuole ed alle correnti filosofiche princi-pali.

Bibliografia1. Alfredo Paternoster, Introduzione alla Filosofia della Mente, Laterza2. Felice Cimatti, La mente silenziosa. Come pensano gli animali non

umani, Editori Riuniti

Articolazione degli argomenti del modulo introduttivo (ogni argomentatoviene trattato in una lezione di due ore)• Presentazione della disciplina: il problema del Giudizio Teleologico in

Kant; mente e vita• Primità-secondità vs. terzità: Peirce ed il problema del segno; come nasce

un segno per Giorgio Prodi• Mentalismo vs. comportamentismo: Skinner contro Chomsky; Wittgen-

stein al di là di questa alternativa• Rappresentazioni: il concetto chiave del mentalismo cognitivista• Il punto di vista in prima persona: un pipistrello sfida il riduzionismo• Funzionalismo: la macchina di Turing• Connessionismo: pensare senza (?) rappresentazioni?• L’atteggiamento intenzionale: Dennett e le teorie pragmatiche della

mente; serve pensare?

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Programmi dei Corsi

• La mente come macchina darwiniana: fra ambiente e mente senza istru-zioni precostituite

• Modelli epigenetici: Piaget e Chomsky• Modelli biologici della mente: Brooks e la robotica situata• La mente negli animali non umani: comunicazione senza linguaggio• Il modello freudiano: Io Es e Super Io• Memetica: il linguaggio come virus• Coscienza: la coscienza decoscientizzata• Coscienza come discorso: mente e società

* * *FILOSOFIA DELLA MENTE II

Docente: Felice CimattiSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoModulo introduttivo: 32 ore (4 crediti) secondo anno di Filosofia e scienzedella comunicazione e della conoscenzaIl programma è dedicato all’approfondimento dei temi centrali della Filosofiadella mente contemporanea, a partire dalla questione che è al centro del dibatti-to contemporaneo: è possibile, e se sì in quali forme, il cosiddetto progetto dinaturalizzazione della mente? Secondo questo controverso progetto è necessa-rio studiare la mente umana con gli stessi apparati categoriali e metodologicicon i quali si studiano le menti non umane, e, in particolare, con i quali si studiail cervello. Il corso si interroga su quali siano, se ci sono, le caratteristichedistintive della mente umana rispetto alle altri menti, e, soprattutto, se il pro-getto di naturalizzazione della mente sia un adeguato progetto di ricerca per lamente umana. Queste tematiche verranno investigate a partire dalla lettura ana-litica di alcuni fondamentali saggi del filosofo statunitense Charles SandersPeirce.

Bibliografia1. Charles Sanders Peirce, Opere, a cura di Massimo Bonfantini, Bompiani,

Milano, limitatamente alle pagine:• Pensiero-segno-uomo, 73-109; • Dalle categorie alla semiotica, 113-126; • L’interpretante logico finale, 253-277; • Questioni concernenti certe pretese facoltà umane, 315-332;

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Programmi dei Corsi

• Pragmatismo e abduzione, 437-454; • Guessing: inferenza e azione, 997-1014; • La cristallina essenza dell’uomo, 1123-1142;

2. Felice Cimatti, Nel segno del cerchio. L’ontologia semiotica di GiorgioProdi, Manifestolibri.

* * *FILOSOFIA DELLA SCIENZA

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/02Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corso

“Spiegazioni scientifiche e riduzioni”• Oggetti, enti, nomi e significati• Fatti, esperimenti e teorie• Gradi di conferma, controlli e falsificazioni• Spiegazioni causali e funzionali• Modelli, realtà, simulazioni• Il problema della riduzione inter-teorica

Oltre ad esporre alcuni temi di base della riflessione epistemologica contempo-ranea, obiettivo del modulo è quello di analizzare gli aspetti più problematicidel riduzionismo, con particolare riferimento alla discussione sugli stati men-tali e sulla loro efficacia causale.

Supporto didattico e bibliografico1. G. Boniolo, P. Vidali, Introduzione alla filosofia della scienza, B. Monda-

dori, Milano 2003 (pp. 31-74; 91-182); 2. P.M. Churchland, La natura della mente e la struttura della scienza. Una

prospettiva neurocomputazionale, il Mulino, Bologna 1992 (pp. 29-56;97-209);

3. G.I. Giannoli, Materializzazioni dell’anima. Dai modelli dell’intelligenzaall’intelletto sociale, manifestolibri, Roma 2003 (pp. 116-172).

* Materiale didattico in rete.

282

Programmi dei Corsi

* * *FILOSOFIA DELLA STORIA

Docente: Daniela FalcioniSettore scientifico disciplinare: M-FIL/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso

Modulo introduttivo alla filosofia della storia (III periodo - 32 ore - 4CFU)Filosofia della storia. Temi-Problemi-Percorsi storici. Questo modulo si articolerà nei seguenti argomenti: • Origine della filosofia della storia; • Il tempo messianico nell’ebraismo; • La storia nel cristianesimo delle origini; • L’idea di storia in Agostino d’Ippona; • Gioachino da Fiore e la dottrina delle tre età del mondo; • Lo sviluppo della filosofia della storia come teoria. Alcuni percorsi

moderni.

Bibliografia1. Daniela Falcioni, Natura e libertà in Kant. Un’interpretazione del proget-

to Per la pace perpetua (1795), Giappichelli, Torino 20002.

Durante il corso verrà distribuito il materiale che costituisce l’antologia di testiutili alla preparazione delle prove finali.

Modulo monografico (IV periodo - 32 ore - 4CFU)Morale, storia e diritto in Kant. Il modulo, che porterà l’attenzione soprattutto sull’ultimo Kant, si articolerànei seguenti argomenti: • La concezione kantiana della vita etica; • La dottrina dei costumi; • La filosofia della storia in Kant; • La Rivoluzione francese. Una sorpresa nella concezione kantiana della

storia; • La pace come imperativo del diritto; • La pax kantiana due secoli dopo. Può la proposta del cosmopolitismo

superare l’impasse del diritto internazionale?

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. Immanuel Kant, Scritti di storia, politica e diritto, a cura di Filippo Gon-

nelli, Laterza, Roma-Bari 1995 (solo lo scritto Per la pace perpetua); 2. Daniela Falcioni, Natura e libertà in Kant. Un’interpretazione del proget-

to Per la Pace perpetua (1795), Giappichelli, Torino 2000.

Le parti 1) e 2) sono destinate agli studenti di filosofia della storia del I anno.Gli studenti dell’ordinamento quadriennale devono seguire le parti 1) e 2).

Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere accordi con la docenteall’inizio del corso.

* * *FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE

Docente: Flavia StaraSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corsoL’insegnamento si articola i due moduli di 4 CFU, ciascuno di 32 ore. Il primomodulo (III periodo) affronterà i temi della parte istituzionale e i concetti fon-damentali del corso monografico. Il secondo modulo (IV periodo) verterà sul-l’approfondimento della parte monografica avvalendosi anche di attività semi-nariali interdisciplinari.

Parte istituzionaleFilosofia della BildungSi studieranno temi e problemi di filosofia dell’educazione in riferimento aiparadigmi storico-culturali di: formazione, ermeneutica, e interpretazione;modernità, scienza e formazione; sistema economico, sistema sociale e sistemaformativo.

Bibliografia1. Franco Cambi, Manuale di filosofia dell’educazione, Laterza, Roma-

Bari, 2000.

Corso monograficoWilliam James: pragmatismo e umanismoAttraverso la lettura del testo di W. James, Pragmatismo - che riproduce unciclo di lezioni tenute tra il 1906 e il 1907 - si evidenzieranno i principi per iquali James considera il pragmatismo un grande movimento di profonda tra-

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Programmi dei Corsi

sformazione spirituale dell’uomo contemporaneo; principi che si possono rias-sumere in una concezione pluralistica e profondamente democratica dellaverità, nel valore insostituibile dell’esperienza concreta, nel dialogo e nel con-fronto selettivo - ma non violento - tra le persone, le fedi e le culture. Il discor-so filosofico jamesiano si lega ad un progetto formativo atto a favorire il benenell’esistenza e nell’esperienza degli individui, ad avvalorare la creatività deisingoli e il loro modo particolare di percepire la vita. Il corso si propone divalutare le teorie di James anche alla luce di un ideale confronto con il pensierodi una filosofia nordamericana dei nostri tempi. Martha Nussbaum, la quale siinterroga sul ruolo dell’educazione nella modernità, sulla capacità di formareuomini che sappiano vivere le differenze senza perdere la pienezza di una radi-ce comune.

Bibliografia: 1. William James, Pragmatismo, (a cura di Carlo Sini), Il Saggiatore, Mila-

no, 1994. 2. Martha C. Nussbaum, Coltivare l’umanità, Carocci, Roma, 2002 (1999).

Altre indicazioni bibliografiche di approfondimento saranno suggerite duranteil corso.

* * *FILOSOFIA DELLE RELIGIONI

Docente: Giovanbattista VaccaroSettore scientifico disciplinare: M-FIL/03Periodo didattico: III - IVCrediti: 8

Argomento del corso

Modulo I, 32 ore, 4 crediti, III periodo, per studenti del II anno e per Filo-sofia morale per studenti del III anno. Caratteri e figure della Filosofia della Religione. Il corso è inteso a fornire una conoscenza generale della disciplina nel suo svi-luppo storico e nei suoi rappresentanti principali, con una particolare attenzio-ne ai dibattiti sulla religione che hanno avuto luogo dopo la morte di Hegel e alloro nesso con la problematica morale.

Bibliografia: 1. M. Ravera, Introduzione alla Filosofia della Religione, UTET2. G. B. Vaccaro, Il concetto di democrazia in Arnold Ruge, Angeli

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Programmi dei Corsi

Bibliografia integrativa per non frequentanti: K. Löwith, Da Hegel a Nietzsche, Einaudi

Modulo II, 32 ore, 4 crediti, IV periodo, per studenti del III anno. Il problema della morte di Dio nel pensiero francese contemporaneo: Bataille,Klossowski, Deleuze. Il corso intende analizzare il concetto di morte di Dio nel pensiero francese delsecondo Novecento nel suo nesso con l’idea della dissoluzione del soggettosullo sfondo della crisi della filosofia classica cartesiana e hegeliana, dellarinascita di studi nietzschiani e dell’elaborazione di nuove nozioni come simu-lacro, differenza, dispendio.

Bibliografia: 1. G. Bataille, Teoria della religione, ES2. P. Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso, Adelphi, pp. 21-255 3. G. Deleuze, Differenza e ripetizione, Cortina, Introduzione, Conclusione

Bibliografia integrativa per non frequentanti: 1. M. Tescione, Morte di Dio e dissoluzione dell’io in Pierre Klossowski,

Mimesis2. G.B. Vaccaro, Deleuze e il pensiero del molteplice, Angeli

Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare la bibliografia delsecondo modulo integrata dal libro di Ravera sia per Filosofia delle Religioniche per la mutuazione di Filosofia morale. Gli studenti del vecchio ordinamen-to che hanno già sostenuto un esame col docente dovranno sostituire il libro diRavera col libro di Vaccaro su Ruge. Gli studenti del nuovo ordinamento che hanno già sostenuto un esame coldocente dovranno sostituire il libro di Ravera con materiali antologici chesaranno forniti durante il corso.

* * *FILOSOFIA E SCIENZE COGNITIVE

Docente: Francesco FerrettiSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: Crediti: 4 + 4

Argomento del corsoModulo A (4 crediti)A) Introduzione alla filosofia della mente e alle scienze cognitive: è possibileuna intelligenza artificiale?

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Programmi dei Corsi

Temi del corso: • La teoria rappresentazionale della mente• Intelligenza artificiale e intelligenza naturale• La teoria modulare della mente• Modelli della rappresentazione mentale• La lettura della mente e l’intelligenza sociale• Linguaggio e natura umana

Bibliografia1. Diego Marconi, Filosofia e scienze cognitive, Roma-Bari, Laterza, 2001.

B) Pensiero e linguaggio1. Linguaggio e natura umana2. Innatismo e povertà dello stimolo3. La grammatica universale4. Uomini, macchine e animali5. Pensiero e linguaggio6. La natura umana

Bibliografia1. Noam Chomsky, Linguaggio e problemi della conoscenza, Bologna, Il

Mulino, 2001 (capitoli 1, 2 e 5).

Modulo B da seguire insieme agli studenti del nuovo ordinamento del Corso dilaurea in FSCC (4 crediti) + corso specifico di 32 per gli studenti del vecchioordinamento (4 crediti)Evoluzione, mente e natura umana• L’ingegneria inversa• L’origine della mente• Istinto e intelligenza• Evoluzione e linguaggio• L’origine naturale della cultura• La natura umana

Bibliografia: 1. Steven Pinker, Come funziona la mente, Milano, Mondadori, 20002. Steven Pinker, L’istinto del linguaggio, Milano, Mondatori, 19973. Henry Plotkin, Introduzione alla psicologia evoluzionistica, Roma,

Astrolabio, 2002.

* * *FILOSOFIA MORALE

(Mutua da FILOSOFIA DELLE RELIGIONI)

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Programmi dei Corsi

* * *FILOSOFIA POLITICA

Docente: Giuseppe MaccaroniSettore scientifico disciplinare: SPS/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 4+4

Argomento del corso: Il pensiero etico-politico in Th. HobbesIl corso si articola in due moduli. Gli studenti del nuovo ordinamento sonotenuti a frequentare solo il modulo B (4 crediti-IV periodo). Gli studenti iscrittial vecchio ordinamento sono tenuti a frequentare sia il modulo A che il moduloB (III e IV periodo).

Modulo A (32 ore)1. L. Strauss-J. Cropsey, Storia della filosofia politica, Il Melangolo, Geno-

va 1995.

Modulo B (32 ore)1. Th. Hobbes, Elementi filosofici sul cittadino, Tea, Milano 1994. 2. N. Bobbio, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino 1989

* * *FILOSOFIA POLITICA

Docente: Claudia StancatiSettore scientifico disciplinare: SPS/01Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corsoIl lessico dello stato modernoIl corso si propone di illustrare i termini-chiave della filosofia politica a partiredalla fondazione dello Stato moderno. Si tratta di ripercorrere la genesi di questaforma politica e di chiarirne gli snodi concettuali proprio ora che, a confronto conetnie, teocrazie ed imperi, la sua storia al sembra ad un punto di svolta.

Bibliografia1. Nicola Matteucci, Lo stato moderno. Lessico e percorsi, Bologna, Il

Mulino, 1993.2. Hans Kelsen, L’anima e il diritto, trad. it. Roma, Edizioni Lavoro, 1989.

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Programmi dei Corsi

* * *FILOSOFIA TEORETICA

Docente: Francesca BonicalziSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoSpazio geometrico e spazio vissutoIl concetto di spazio si organizza nel linguaggio filosofico attorno ad un signi-ficato originale di intervallo per poi assumere il significato moderno di esten-sione in stretta unione con quello di corpo. Il corso-attraverso la lettura dei testidi Bachelard, Levinas e Heidegger-affronta criticamente alcune riflessioni cheintendono abbandonare lo spazio indifferente lasciato alla misura e alla rifles-sione del geometra, per spalancare la ragione a comprendere anche il sensodell’esperienza soggettiva dello spazio vissuto e/o immaginato.

I modulo - III periodo• Intervallo ed estensione• Cosmo e infinito• Il luogo e l’abitare dell’uomo• Corpo e dimora

II modulo - IV periodo• Spazi e poetica• Spazi e intimità • Unicità degli spazi• Il corpo degli spazi

Bibliografia1. G. Bachelard, La poetica dello spazio, Bari, Dedalo.2. E. Levinas, Totalità e infinito, Milano, Jaca Book, 1990, seconda sezione. 3. M. Heidegger, Saggi e discorsi, Milano, Mursia, 1989, parte seconda.

Bibliografia facoltativa, obbligatoria per i non frequentanti: 1. G. Canguilhem e D. Lecourt, L’epistemologia di Gaston Bachelard, Mila-

no, Jaca Book 19972. F. Salvarezza, Emmanuel Lévinas, Milano, Bruno Mondadori, 20033. Guida a Heidegger: ermeneutica, fenomenologia, esistenzialismo, onto-

logia, teologia, estetica, etica, tecnica, nichilismo, a/c di F. Volpi, Laterza,Roma-Bari 1997

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Programmi dei Corsi

* * *FONETICA E FONOLOGIA I

Docente: Luciano RomitoSettore scientifico disciplinare: L-LIN01Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoIntroduzione alla Linguistica• Che cosa è il Linguaggio?• Che cosa è una Lingua?• Le lingue nel mondoFonetica Articolatoria• La Fonetica Articolatoria• L’apparato fonatorio• Classe dei suoni• Trascrizione fonetica

Bibliografia1. Giorgio Graffi e Sergio Scalise, Le Lingue e il Linguaggio, Il Mulino

2002. 2. L. Romito, Manuale di Fonetica Articolatoria, Acustica e Forense, Cen-

tro Editoriale e Librario Unical 2000.

* * *FONETICAE FONOLOGIA II

Docente: Luciano RomitoSettore scientifico disciplinare: L-LIN/01Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoFonologia• Opposizioni fonologiche• Regole fonologiche• Tratti distintiviMorfologia-Sintassi-Semantica• La struttura delle parole: morfologia• La combinazione delle parole: sintassi

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Programmi dei Corsi

• Il significato delle parole: semantica• Tipologia Linguistica, sociolinguistica

Bibliografia1. Giorgio Graffi e Sergio Scalise, Le Lingue e il Linguaggio, Il Mulino

2002. 2. M. Nespor, Fonologia, Il Mulino, 1993.

* * *GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA

(Mutua da GEOGRAFIA UMANA)

* * *GEOGRAFIA STORICA DEL MONDO ANTICO

Docente: Gian Piero GiviglianoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/03Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoModulo A - Programma:Nascita e sviluppo delle teorie e delle conoscenze geografiche, dei loro modid’interpretazione e rappresentazione nel Mondo antico. Quadro etnograficodel Mondo antico.

Testi:Saranno indicati all’inizio delle lezioni.

Modulo B - Programma:Conoscenze geografiche ed etnografia nella Germania di Tacito.

Testi:Una qualsiasi edizione, anche scolastica, purché completa, della Germania diTacito.

Seminari/Esercitazioni: saranno indicati all’inizio delle lezioni.

* * *GEOGRAFIA STORICA DELL’EUROPA MEDIEVALE E MODERNA

Docente: Pietro DalenaSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01

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Programmi dei Corsi

Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoLezioni frontali, attività didattiche e laboratorio di metodologia della geografiastorica (divise in 2 moduli)

(Modulo A: 4 crediti - 32 ore - I bimestre)Conoscenze basilari delle questioni storiografiche.

(Modulo B: 4 crediti - 32 ore - II bimestre)Itinera e percorsi nel Medioevo

Bibliografia: 1. G. Cherubini, Il lavoro, la taverna, la strada. Scorci di Medioevo, editore

Liguori, Napoli 1997. 2. P. Dalena, Dagli Itinera ai percorsi. Viaggiare nel Mezzogiorno medieva-

le, editore Adda, Bari 2003. 3. P. Dalena, Ambiti territoriali, sistemi viari e strutture del potere nel Mez-

zogiorno medievale, editore Adda, Bari 2000.

Avvertenze:Gli studenti del nuovo ordinamento didattico il cui piano di studi prevede unsolo modulo (= 4 CUF) possono seguire a scelta uno dei due moduli. Glistudenti del vecchio ordinamento devono seguire entrambi i moduli (= 64ore: 8 CUF). Gli studenti biennalisti devono concordare preventivamente ilprogramma col professore. Inoltre, in relazione alle esigenze di approfondi-mento tematico di volta in volta sarà fornito un dettagliato orientamentobibliografico.

* * *GEOGRAFIA UMANA

Docente: Settore scientifico disciplinare: MGGR/02Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corsoIl corso vuole illustrare i temi, complessi ed attuali, che condizionano il rap-porto tra l’ambiente ed i gruppi umani e fornire agli studenti le nozioni di baseper comprendere l’organizzazione dello spazio quale conseguenza dell’azionesocio-culturale e dei processi politico-economici.

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Programmi dei Corsi

La nascita di nuove aree produttive, la rottura di barriere ed equilibri consoli-dati, le trasformazioni politiche e la sempre crescente interdipendenza tra leregioni del mondo hanno prodotto nuovi scenari geopolitici ed economicimutando l’economia mondiale, il corso vuole rispondere alle esigenze di cono-scenza dei fattori che stanno alla base i tali cambiamenti.

1° Modulo• Analisi dei fondamenti naturali ed umani della geografia nei suoi molte-

plici campi d’applicazione. • Le problematiche ambientali e la sostenibilità dello sviluppo. • La geografia della popolazione nel passaggio dal popolamento alle risorse

attraverso lo studio dei fondamenti di demografia utili per l’analisi geo-grafica delle risorse e delle fonti energetiche, con la loro distribuzionegeografica ed i fattori politici e strategici che determinano.

• Gli effetti prodotti dell’attività antropica nella formazione di aree svilup-pate e sottosviluppate attraverso l’analisi del sistema mondo.

2° Modulo• Le forme d’uso del territorio e l’organizzazione dello spazio. • Spazio geografico e spazio economico. • Il superamento dei condizionamenti fisici e lo sviluppo economico. • L’organizzazione territoriale degli spazi ed i modelli localizzativi. • Il settore terziario: logiche spaziali e dinamiche. Trasporti e comunicazio-

ne. Flussi commerciali e finanziari. • Internazionalizzazione e globalizzazione dell’economia. • L’informatica per la geografia

Il corso sarà integrato da conferenze e seminari, con tempi e modi oggetto dispecifiche comunicazioni. Saranno adottati strumenti cartografici generali e quantitativi per una miglioreesplicazione dei contenuti ed una più agevole comprensione delle tematichedel corso.

Bibliografia 1. De Blij H., Geografia umana, Bologna, Zanichelli, 19942. Corna Pellegrini G., Manuale di Geografia politica, Roma, NIS, 19953. Conti S., Dematteis G., Lanza C. e Nano F., Geografia dell’economia

mondiale, Torino, UTET, 1999

Modalità di valutazioneEsonero: Test strutturatoEsame orale: basato sui contenuti dei due moduli, durante il quale il candidato

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Programmi dei Corsi

dovrà presentare un commento (2-3 pagine) sul nesso geografico tra diversi tema-tismi trattati a lezione e rappresentati attraverso la cartografia. Le carte possonoessere tratte da un atlante, preferibilmente on-line o multimediale, o da cartografiain genere, precisando la bibliografia. Il territorio di riferimento può essere unoStato, una Regione (naturale, amministrativa, culturale, ecc.) o il planisfero.

* * *GNOSEOLOGIA

(vecchio ordinamento)

Docente: Francesca BonicalziSettore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: III-IVCrediti:

Argomento del corso vedi TEORIE DELLA CONOSCENZA (Nuovo Ordinamento)

* * *GRAMMATICA LATINA

Docente: Ornella FuocoSettore scientifico disciplinare: M. FIL-LET/04Periodo didattico: I IICrediti: 8

AvvertenzeGli studenti iscritti al corso di laurea triennale che non abbiano studiato latinonella scuola secondaria sono ammessi a sostenere l’esame di Grammatica lati-na solo dopo aver frequentato un corso di recupero superandone la prova finale(il che azzera il debito equivalente a 16 CFU). Tale obbligo riguarda gli iscrittia tutti i corsi di laurea triennale attivati presso la Facoltà.

Argomento del corsoProgramma per il Corso di studi in Lettere (64 ore: 8 CFU)Lineamenti di sintassi del verbo e del periodo con lettura e traduzione di Cesa-re, De bello Gallico, libro II (edizione a scelta) e con un saggio di prosa apu-leiana (Metamorfosi 9, 5-7 e 17-21).

Testo:A. Traina - T. Bertotti, Sintassi normativa della lingua latina, Cappelli, Bolo-gna 19932. Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

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Programmi dei Corsi

Programma per il Corso di studi in Conservazione dei beni culturali (conindirizzo diverso da quello archeologico) (48 ore: 6 CFU)Lineamenti di sintassi del verbo e del periodo con lettura e traduzione di Cesa-re, De bello Gallico, libro II (edizione a scelta).

Testo:A. Traina - T. Bertotti, Sintassi normativa della lingua latina, Cappelli, Bolo-gna 19932. Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Per altri Corsi di studi che richiedano 4 CFU (32 ore) il programma potrà esse-re concordato.

* * *ICONOGRAFIA E ICONOLOGIA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corsoEntrambi i moduli in cui è diviso il corso presentano una parte istituzionale eduna parte monografica. La parte istituzionale è dedicata alle origini e storiadell’iconologia, come metodo di ricerca sulle immagini, metodo che si ponecome principale obiettivo quello di capire il significato di un’opera. Verràquindi ricostruito il percorso degli studi iconologici, dedicando particolareattenzione alle figure di Aby Warburg e di Ervin Panofsky.

I Modulo (4 crediti, 32 ore, III periodo).Titolo del corso, per la parte monografica:Magia e stregoneria nella pittura del Seicento.Verrà preso in considerazione il concetto di magia e verranno presi in esameincisioni e dipinti di diversi artisti, tra i quali Angelo Caroselli e Salvator Rosa,raffiguranti maghe e streghe, cercando di capire fino a questo punto questo tipodi soggetti traduca in pittura fenomeni di dissenso e ribellione nei confrontidell’establishment.

Bibliografia parte istituzionale1. Ian Bialostocki, Iconografia e Iconologia, in Enciclopedia universale

dell’arte, Firenze, Sansoni, 1958, vol. VII, pp. 163-177. 2. K.W. Foster, K. Mazzucco, Introduzione ad Aby Warburg e all’Atlante

della Memoria, a cura di M. Centanni, Milano, Bruno Mondadori, 2002.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia parte monografica1. L. Salerno, Immobilismo politico e accademia, in Storia dell’Arte

italiana, Torino, Einaudi, 1981 vol. VI, pp. 449-522. 2. S. Bellesi, Diavolerie, magie e incantesimi nella pittura barocca fiorenti-

na, Firenze, 1997. 3. E. De Martino, Sud e Magia, Milano, Feltrinelli, 1959 (esistono anche

edizioni più recenti)

II Modulo (4 crediti, 32 ore, IV periodo).

Parte monografica: Gli amori degli DeiLa parte monografica del corso è dedicata ai rapporti tra arte e letteratura.Verrà dunque considerato il celebre paragone di Orazio “ut pictura poesis” ela sua interpretazione da parte della teoria artistica del ‘500 e ‘600; sarannopoi esaminati alcuni importanti dipinti di tematica amorosa derivati dalleMetamorfosi di Ovidio. Si cercherà, tra i vari problemi che si affronteranno,di vedere in che modo nei dipinti viene tradotto ed interpretato il testo lette-rario.

Bibliografia parte istituzionale1. E. Panofsky, Studies in Iconology, New York, Oxford University Press,

1939 (edizione italiana Studi di iconologia, Torino, Giulio Einaudi Edito-re, 1975), il primo capitolo (Introduzione).

2. A. Gentili, Tiziano Panofsky e l’iconologia in Italia, prefazione a E.Panofsky, Tiziano problemi di iconografia, Venezia, Marsilio, 1992, pp.XV-XLI.

Bibliografia parte monografica1. Ovidio, Le metamorfosi, edizione a scelta dello studente2. Le metamorfosi del mito. Pittura barocca tra Napoli, Genova e

Venezia, catalogo della mostra a cura di M. A. Pavone, Milano, Electa,2003.

Gli studenti del vecchio ordinamento devono seguire tutti e due i moduli, glistudenti del nuovo ordinamento possono scegliere se seguire il primo o ilsecondo modulo ma qualora scelgano il secondo modulo devono portare all’e-same anche la bibliografia della parte istituzionale indicata per il primo modu-lo, ovvero la voce dell’enciclopedia di Ian Bialostocki ed il testo di K.W.Foster e K. Mazzucco sopra citati.

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Programmi dei Corsi

* * *INFORMATICA

(Per il Corso di Laurea in Filosofiee scienze della comunicazione e della conoscenza)

Docente: Settore scientifico disciplinare: INF/01Periodo didattico: ICrediti: 4 + 2

Argomento del corsoIl corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base dell’Informati-ca e della Cultura digitale, di far apprendere i concetti fondamentali delle retitelematiche al fine di cercare informazioni e comunicare, di far comprendere eutilizzare gli Strumenti di produttività individuale, gli strumenti delNetworking (Internet e i suoi servizi: WWW, Posta elettronica, Chat, Forum,Ricerca di informazioni, Pubblicazione di informazioni), i concetti di base deisistemi informativi e utilizzo dei Database relazionali. Agli argomenti del corso (Modulo) tenuto dal docente, seguiranno in laborato-rio informatico, le esercitazioni pratiche assistite da uno o più tutor. Visto l’ele-vato numero di iscritti, gli studenti saranno suddivisi in gruppi, ognuno deiquali sarà assegnato ad un tutor. Il contenuto del Modulo, per grandi linee, è il seguente (il programma detta-gliato si può consultare nella sezione “Programma” del portale del corso): • Concetti fondamentali della Tecnologia dell’Informazione, dell’Informa-

tica e campi d’applicazione. • Architettura Hardware/Software del computer. • Supporti d’informazione e capacità di memoria. • Sistemi operativi. Interfaccia uomo/macchina. Interfacce WIMP. • Telecomunicazione e telematica. Reti di computer e topologie. • Internet: utilizzo e campi d’applicazione. • Ipertesto, Multimedia e Ipermedia. • I Servizi di internet e loro protocolli di comunicazione. • Ricerca di informazioni: motori di ricerca a confronto. • Linguaggio HTML e web editor. • Strumenti di produttività individuale: Wordprocessor. Fogli elettronici.

Database.

Tutto il materiale didattico sarà disponibile sul portale del corso al seguenteindirizzo web: http://mondoailati.unical.it/corsi/informatica/index.phpSono inoltre previste, durante il corso, sessioni di community a distanza.

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Programmi dei Corsi

Esercitazioni pratiche: Laboratorio di Informatica di base (2 crediti)Le esercitazioni si svolgeranno nel Laboratorio d’informatica del Dipartimen-to e saranno assistite da uno o più Tutors. Il contenuto delle esercitazioni pratiche, per grandi linee, è il seguente (il pro-gramma dettagliato si può consultare nella sezione “Programma” del portaledel corso): • Architettura del calcolatore-Ambiente Windows e Mac.

Struttura e uso del personal computer. L’ambiente di lavoro Windows e Mac.Gestione delle risorse del computer. Risorse di rete. Software applicativi.

• Telematica e reti di computer. Utilizzo della rete Internet e dei suoi servizi: World Wide Web e i Webbrowser, motori di ricerca, Posta elettronica, Chat, Forum ed FTP. Appli-cazione dei concetti di base in HTML per la realizzazione di un sito Web.

• Elaborazione testi. Principali elementi e comandi di un wordprocessor: Utilizzo di un editordi testi con particolare riferimento alla creazione, formattazione e impagi-nazione di un documento, alla creazione di tabelle, al mail merging e aicollegamenti ipertestuali.

• Foglio elettronico: calcolare ed analizzare dati. Creazione e gestione di un foglio di lavoro con particolare riferimentoall’utilizzo di funzioni aritmetiche e logiche, alla ricerca e ordinamento deidati, alla rappresentazione grafica dei dati e ai collegamenti ipertestuali.

• Basi di dati. Creazione e gestione di un semplice database mediante l’utilizzo di unsoftware applicativo standard. Tabelle, campi, relazioni, maschere, query,report.

NotaNella sua articolazione il corso fornisce nella quasi totalità le competenzerichieste dall’AICA per il conseguimento della Patente Europea di Informatica(ECDL) relativamente ai moduli 1, 2, 3, 4, 5 e 7. Il modulo 5 relativo allagestione dei database richiede un maggiore approfondimento pratico.

* * *INFORMATICA

(Per il Corso di Laurea in Lettere)(mutua da INFORMATICA PER LE BIBLIOTECHE - Modulo A)

Docente: Francesco IusiSettore scientifico disciplinare: INF/01

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Programmi dei Corsi

Periodo didattico: ICrediti: 4

* * *INFORMATICA PER I BENI CULTURALI (MODULO II)

Docente: Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del II Modulo: Trattamento dei Dati Multimediali. Il modulo II, tratterà il linguaggio di codifica digitale e l’applicazione dellostesso ai documenti multimediali (testo, immagini, sonoro, audiovisivi) affron-tando le problematiche relative alla codifica, alla memorizzazione, al trasferi-mento di dati multimediali. Per gli studenti della seconda annualità, il modulo II tratterà gli strumenti e letecniche per il restauro digitale delle immagini fotografiche. È richiesta l’iscri-zione al corso su appositi moduli distribuiti in aula all’inizio delle lezioni.

Trattamento dei dati multimediali e Introduzione alla telematica • Codifica dei Dati - Cenni sulla teoria dell’informazione - Sistemi di nume-

razione - Dato analogico e dato digitale - Il Computer multimediale - Ilcodice ASCII.

• Le Immagini - Codifica digitale delle immagini - Teoria del colore - Rap-presentazione a schermo e a stampa - Ripresa e acquisizione - StrumentiSoftware e Editing di base - Calibrazione del sistema - Formati di memo-rizzazione.

• L’Audio - L’onda sonora - Rappresentazione dell’onda sonora - Caratteri-stiche del suono - Il sistema di ascolto

• Ripresa e acquisizione - Strumenti Software e Editing di base - Formati dimemorizzazione.

• Il Video - Caratteristiche di un filmato - Standard e Formati video - Ripre-sa e acquisizione - Strumenti Software e Editing di base - Formati dimemorizzazione.

• Multimedialità e Web - Multimedialità e ipertestualità - Le pagine web - Ilsistema server client - Il codice HTML e XML.

Attività di LaboratorioLe esercitazioni riguarderanno: • Test ed esercizi su nozioni e strumenti per il trattamento dei dati

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Programmi dei Corsi

• Esercitazioni sulle attività di codifica, memorizzazione, e trasferimento didati multimediali.

Seconda annualità: Strumenti e tecniche per il Restauro digitale delle imma-gini fotografiche• Strumenti per il restauro digitale. • Tono e Contrasto • Esposizione• Colore. • Rimozione di polvere muffa e funghi. • Controllo e riparazione danni. • Ricostruzione e ricreazione virtuale.

Attività di LaboratorioLe esercitazioni riguarderanno: • Attività di acquisizione e restauro digitale di immagini.

Testi d’esameLa bibliografia verrà indicata di volta in volta durante le lezioni.

Il programma su indicato è valido per gli studenti del vecchio ordinamentocome per quelli del nuovo ordinamento.

Ricevimento studenti: Mercoledì h. 10. 30-11. 30

* * *INFORMATICA PER LE BIBLIOTECHE

Docente: Francesco IusiSettore scientifico disciplinare: M-STO/08Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso mira a fornire le nozioni fondamentali necessarie a comprendere ilmondo delle nuove tecnologie informatiche e telematiche, con particolare rife-rimento al loro impiego nell’ambito delle biblioteche. Gli studenti acquisiran-no le competenze di base necessarie per l’utilizzo del computer, dei sistemioperativi e dei principali programmi applicativi utili in ambito umanistico(videoscrittura, foglio elettronico, browser web e posta elettronica). Inoltreacquisiranno le competenze necessarie per potersi orientare fra gli strumenti diricerca bibliografica on-line.

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Programmi dei Corsi

Il corso è diviso in due moduli.

Modulo A - 32 oreSaranno affrontati e discussi i seguenti temi: • Il personal computer (componenti di base e funzionamento di un calcola-

tore); • Il software di sistema (Windows); • Il software applicativo (videoscrittura e foglio elettronico); • Reti e servizi telematici (browser web e posta elettronica).

Modulo B - 32 oreNel secondo modulo (32 ore), dedicato alle applicazioni dell’informatica allebiblioteche, ci si soffermerà sull’uso di Internet per finalità di ricerca, con par-ticolare riferimento alla ricerca di informazioni bibliografiche. Saranno trattatii seguenti temi: • Internet in biblioteca; • La biblioteca virtuale e i suoi servizi; • Cataloghi elettronici; • Repertori bibliografici in rete.

Bibliografia1. D. Curtin-K. Foley-K. Sen-C. Morin, Informatica di base, Milano, Mac-

Graw Hill Italia, 1999; 2. M. Calvo-F. Ciotti-G. Roncaglia-M.A. Zela, Internet 2000. Manuale per

l’uso della rete, Roma-Bari, Laterza, 1999; 3. F. Metitieri-R. Ridi, Biblioteche in Rete. Istruzioni per l’uso, Roma-Bari,

Laterza, 2002.

Si ricorda che la fotocopia integrale di un volume è illegale; pertanto nonsaranno ammessi a sostenere gli esami gli studenti con testi fotocopiati.

Esercitazioni pratiche:Le esercitazioni si svolgeranno nel Laboratorio Informatico della Facoltà.

Orario di ricevimentoVenerdì: 9.00 - 11.00 presso il Dipartimento di Filologia; su appuntamentonegli altri giorni. È inoltre possibile comunicare col docente per posta elettro-nica all’indirizzo [email protected].

Sito Internet del corsoTutte le informazioni sul corso e gli eventuali aggiornamenti saranno residisponibili nella bacheca elettronica all’indirizzo Internet www.fil.unical.it/di-dattica/didattica.htm nonché nella bacheca del Corso di Laurea in Lettere.

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Programmi dei Corsi

AvvertenzaSi ricorda agli studenti che non è possibile, secondo il regolamento d’Ateneo,inserire nel proprio piano di studi entrambe le materie nello stesso anno acca-demico (“Informatica” per il Corso di Laurea in Lettere e “Informatica per lebiblioteche”), né sostenere i due esami. La frequenza è obbligatoria. Gli studenti si dovranno iscrivere obbligatoria-mente al corso entro il 15 ottobre 2003 all’indirizzo www.fil.unical.it/didatti-ca/didattica.htm.

* * *INFORMATICA UMANISTICA

Docente: Rocco DistiloSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IIICrediti: 6

Argomento del corsoL’elaborazione informatica del testo letterario

Biblioteca digitale• Lessicografia e banche dati in Internet• Concordanze• L’ipertesto• Critica del testo e applicazioni multimediali

Laboratorio di informatica a cura del dott. Giuseppe La Fauci (iscrizioni entroil 6. 3. 2004)

La frequenza e il superamento delle prove di verifica dell’apprendimentosaranno validi per il conseguimento della European Computer DrivingLicence, per la quale è centro accreditato il Laboratorio di Filologia informati-ca (Dipartimento di Linguistica).

Bibliografia di base1. D. Fiormonte - F. Cremascoli, Manuale di scrittura, Bollati-Boringhieri,

19982. A. Covini - G. Grignolo, Le sette chiavi del personal computer, Franco

Angeli, Milano 20033. M. Lana, L’uso del computer nell’analisi dei testi. Scienze umane e nuove

tecnologie, Franco Angeli, Milano 19944. G.P. Landow, L’ipertesto. Tecnologie digitali e critica letteraria, Bruno

Mondadori, Milano 1998

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Programmi dei Corsi

* * *INTRODUZIONE ALLA RETORICA CLASSICA

Docente: Marcello ZanattaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/07Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corso

I. Parte storico-istituzionale: Lineamenti di storia della retorica classica

II. Parte monografica: Retorica, dialettica e filosofia in Platone e Aristotele

Bibliografia

Per la parte istituzionale: 1. R. Barthes, La retorica antica, tr. it. di P. Fabbri, Milano, Bompiani 2000;

Per la parte monografica: 1. Platone-Aristotele, L’arte del persuadere, a cura di M. Zanatta, Milano,

Unicopli 2002

* * *ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoDopo un inquadramento di carattere generale sugli ordinamenti giuridici, sullaloro evoluzione storica e sui principi generali della Costituzione italiana, nellelezioni saranno approfonditi il sistema delle fonti e l’organizzazione costitu-zionale della Repubblica italiana.

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Programmi dei Corsi

BibliografiaAi fini della preparazione dell’esame è indispensabile lo studio delle seguentiopere: 1. V. Crisafulli, Lezioni di diritto costituzionale, II, 1, L’ordinamento costi-

tuzionale italiano (Le fonti normative), VI ed. a cura di F. Crisafulli,Cedam, Padova, 1993, nonché (a seguito delle intervenute modifiche delTitolo V della Carta costituzionale introdotte dalle leggi costituzionali n.1 del 1999 e n. 3 del 2001) C.E. Gallo, Le fonti del diritto nel nuovo ordi-namento regionale. Una prima lettura, Giappichelli, Torino, 2001;

2. R. Bin, G. Pitruzzella, Diritto Costituzionale, Giappichelli, Torino, 2002.

È in ogni caso indispensabile una conoscenza adeguata dei più importanti testinormativi relativi agli argomenti trattati dai manuali consigliati ed in particola-re la normativa per l’elezione della Camera dei deputati (D. P. R. 30 marzo1957 n. 361) e quella per l’elezione del Senato (D.L. vo 20 dicembre 1993 n.533). A tal fine si segnala la seguente raccolta di legislazione di rilievo costitu-zionale: L’ordinamenti repubblicano, ultima edizione (2 volumi), a cura di E.Bettinelli, La Goliardica Pavese, Pavia, 2002, ovvero, in alternativa, Il codicecostituzionale, III ed., a cura di A. Mattioni, La Tribuna, Piacenza, 2002.

AvvertenzaSoprattutto agli studenti che non potranno frequentare le lezioni è vivamenteconsigliata, prima di addentrarsi nello studio della materia, una lettura deiseguenti saggi di carattere storico: V. Onida, La nascita della Repubblica; LaCostituzione della Repubblica italiana, in Id., L’ordinamento costituzionaleitaliano dalla caduta del fascismo all’avvento della Costituzionerepubblicana, Giappichelli, Torino, 1991.

* * *ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE (A-L)

Docente: Giovanna CapitelliSettore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoTitolo del corso: Introduzione ai problemi generali della storia dell’arte. Fon-damenti metodologici e orientamenti bio-bibliografici.L’insegnamento è obbligatorio per gli studenti del corso di laurea in Storia econservazione del patrimonio artistico, archeologico e musicale iscritti al

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Programmi dei Corsi

primo anno, ed è inoltre equipollente all’insegnamento di Storia dell’artemoderna per gli studenti del corso di laurea in Lettere, in Storia e in DAMS chevogliano sostenere un esame di Storia dell’arte moderna per soli 4 crediti for-mativi. Tutti gli studenti (tranne quelli iscritti al corso di laurea in Storia e conserva-zione del patrimonio artistico, archeologico e musicale) che desiderino soste-nere l’esame di Storia dell’arte moderna per 8 CFU dovranno frequentare esuperare l’esame di Istituzioni di storia dell’arte (4CFU) e successivamentefrequentare e sostenere l’esame di Storia dell’arte moderna (per ulteriori 4CFU).

Programma d’esame: È richiesta la conoscenza della storia dell’arte nelle sue linee generali dal Quat-trocento alla fine del Settecento.:

Bibliografia1. P. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Milano, 1991 (e

successive edizioni), voll. 2, I tomo (Dal Gotico Internazionale allaManiera Moderna) e vol. 2, II tomo (Dalla crisi della maniera alRococò), oppure Pierluigi De’ Vecchi, Elda Cerchiari, I tempi dell’arte,Milano, Bompiani, 2000, vol II (per le parti indicate a lezione) e vol. III(per le parti indicate a lezione).

Lo studio del manuale va intrapreso individuando i principali temi della cultu-ra artistica in età moderna, nonchè esaminando con attenzione l’attività degliartisti esaminati nel testo e menzionati nel corso delle lezioni.

* * *ISTITUZIONI DI STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE

(mutua da STORIA DELLA MINIATURA)

* * *LABORATORIO DI TESTUALITÀ

Docente: Francesca BonicalziSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: I-IIICrediti: 4

Argomento del corsoIl lavoro del laboratorio si articola in due moduli di 24 ore (2 crediti) per cia-

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Programmi dei Corsi

scun periodo. Ogni modulo prevede la lettura di un “classico” offrendo unametodologia relativa alla testualità.In collaborazione con altri docenti.Un lavoro sul testo pone il problema delle modalità della sua interpretazione,ma allude ad una riflessione più ampia che interpella la razionalità e coinvolgela lettura del testo in relazione alla situazione dell’esistenza umana e all’esi-genza di comprendere, di significare. Dall’ interno del testo, così ripensato, sipongono le questioni della sua dicibilità storica e filologica e l’interrogativosulla responsabilità della lettura.

I PeriodoS. Freud, L’uomo Mosè e la religione monoteistica, Boringhieri, Torino 1997. Ultima opera pubblicata in vita da Freud, L’uomo Mosè… - che viene definitodallo stesso autore “colosso con i piedi di argilla” - si presenta come un testoagitato da un estenuante corpo a corpo che vede impegnati psicoanalisi e tradi-zione ebraica. La (ri)scrittura della storia che ne scaturisce-prigioniera dimoventi non dichiarati e accecata dalla lucida consapevolezza dell’enormitàdella posta in gioco-viene articolata intorno ad un’unica, inquietante domanda:Mosè era egizio?

Bibliografia1. Y.H. Yerushalmi, Il Mosè di Freud. Giudaismo terminabile e interminabi-

le, Einaudi, Torino 1996.

III PeriodoCharles Taylor, The Ethics of Authenticity, Harvard University Press, Cambrid-ge, Ms., 1991, pp. 142. È possibile attingere alle fonti della modernità per trovare delle risorse utili adaffrontare le sfide del presente, in primo luogo quella del multiculturalismo?Taylor offre una lettura problematica e complessa, della modernità in cui rin-traccia un filone di socialità olistica che connette la tradizione repubblicanadell’umanesimo civico con l’umanesimo linguistico di Humboldt e ruota attor-no alla rivalutazione delle libertà positive, alla valorizzazione dei corpi socialiintermedi e alla preoccupazione educativa rispetto alla formazione di un’opi-nione pubblica riflessiva. Il testo verrà letto in lingua inglese e quindi la partecipazione al laboratoriorichiede una sufficiente conoscenza della lingua che sarà verificata dal docentein un colloquio da tenersi prima dell’inizio del laboratorio.

Bibliografia: 1. A. Allegra, Le trasformazioni della soggettività: Charles Taylor e la tra-

dizione del moderno, AVE, Roma 2002, pp. 163.

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Programmi dei Corsi

2. P. Costa, Verso un’ontologia dell’umano. Antropologia filosofica e filoso-fia politica in Charles Taylor, Unicopli, Milano 2001, pagg. 255.

Ulteriori indicazioni bibliografiche relative ai vari testi dei diversi periodisaranno fornite nel corso dello svolgimento del lavoro di lettura testuale

Nuovo Ordinamento: Gli studenti del Corso di Laurea di Filosofia del I anno che scelgono il labora-torio come insegnamento opzionale, devono frequentare due moduli, in unperiodo a scelta.Gli studenti del Corso di Laurea di Filosofia del II anno devono frequentare unmodulo del laboratorio di testualità, in un periodo a scelta.

Vecchio OrdinamentoGli studenti del Corso di Laurea in Filosofia devono concordare con il docenteresponsabile del Laboratorio di Testualità le modalità di frequenza.

* * *LATINO SCRITTO

Docente: Carmelo SalemmeSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: III-IVCrediti: 2

Argomento del corsoIl corso di esercitazioni si propone di suggerire un metodo di approccio inter-pretativo al testo latino, di traduzione dal latino in italiano, col sussidio diapplicazioni pratiche. Si consiglia l’uso del Dizionario latino-italiano di F.Gaffiot, Piccin, Padova.

* * *LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

Docente: Settore scientifico disciplinare: IUS/10Periodo didattico: III-IVCrediti:

Argomento del corsoL’insegnamento si propone di fornire allo studente gli strumenti di approccio econoscenza alla legislazione del patrimonio culturale ripercorrendo l’evoluzio-

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Programmi dei Corsi

ne storica della legislazione in materia, dalla Roma antica fino alla normativaattuale e con riferimenti alle disposizioni di prossima approvazione in Parla-mento e che presumibilmente saranno in vigore all’apertura del corso.

Il percorso storico si soffermerà sia sulle norme che sulle trasformazioni delcontesto storico politico, ma anche artistico. Si esporranno alcuni dei concetti fondamentali in questo ambito: bene cultura-le, tutela, valorizzazione, vincolo, etc. Dopo queste premesse si passerà all’esame delle norme attualmente in vigoreprestando particolare attenzione ad alcune problematiche fondamentali tra lequali segnaliamo: • rapporti tra Stato ed enti locali; • le norme europee e alle convenzioni internazionali; • il concetto di restauro e le norme che lo regolano; • la questione della crescente partecipazione dei privati alle attività connesse

ai beni culturali; • nuovi e vecchi modelli di gestione del patrimonio culturale pubblico e privato; • la questione dell’alienabilità del patrimonio culturale pubblico.

Verrà affrontato anche il tema delle normative internazionali in un’ottica com-parativa.

Il corso sarà integrato da alcune lezioni seminariali e tematiche.

* * *LETTERATURA CRISTIANAANTICA

Docente: Benedetto ClausiSettore scientifico disciplinare: L-Fil-Let-06Periodo didattico: I e IICrediti: 8

Parte istituzionaleLineamenti di storia della letteratura cristiana greca e latina dal I al V secolo.

Bibliografia 1. M. Simonetti - E. Prinzivalli, Letteratura cristiana antica. Profilo storico,

antologia di testi e due saggi inediti in appendice, Casale Monferrato, Piem-me, 2003.

Parte monograficaGli straordinari miracoli di Gregorio il Taumaturgo, un santo del Ponto venera-to anche in Calabria.

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Programmi dei Corsi

TestiNel corso delle lezioni saranno letti, tradotti e commentati a cura del docentepassi di Gregorio il Taumaturgo, Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa, Gerola-mo, Rufino, Pietro Suddiacono, di cui verranno fornite fotocopie.

LettureUn testo (o un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti: R. Aigrain, L’hagio-graphie. Ses sources, ses méthodes, son histoire, Paris 1953 (rist. Bruxelles2000); C. Leonardi, I modelli dell’agiografia latina dall’epoca antica alMedioevo in Il passaggio dal mondo antico al Medioevo. Da Teodosio a SanGregorio Magno, Roma 1980, pp. 435-476 + C. Leonardi, Agiografia, in Lospazio letterario del Medioevo, I, Il medioevo latino, I /2, La produzione deltesto, Salerno-Roma 1993, pp. 421-462; R. Grégoire, Manuale di agiologia.Introduzione alla letteratura agiografica, Fabriano 1987; M. Simonetti,Una nuova ipotesi su Gregorio il Taumaturgo, Rivista di Storia e LetteraturaReligiosa 24 (1988), pp. 17-41 + M. Simonetti, Origene dalla Cappadociaai Cappadoci in Origene e l’Alessandrinismo Cappadoce (III-IV secolo), acura di M. Girardi e M. Marin, Bari 2002, pp. 13-28; AA.VV., Il culto deisanti, Cassiodorus 2 (1996), pp. 121-241; Santità, culti, agiografia. Temi eprospettive, a cura di S. Boesch Gajano, Roma 1997 (i saggi di F. ScorzaBarcellona, A. Rousselle, E. Fattorini, J.-M-Sallmann, M. Caffiero);AA.VV., Scrivere di santi, a cura di G. Luongo, Roma 1998 (quattro saggi ascelta); S. Boesch Gajano, La santità, Roma-Bari 1999; F. Scorza Barcello-na, Agli inizi dell’agiografia occidentale, Hagiographies 3 (2001), pp. 17-97; M. Rizzi, “Introduzione” a Gregorio il Taumaturgo (?), Encomio diOrigene, Milano 2002; E. D’Angelo, “Introduzione” a Pietro SuddiaconoNapoletano, L’opera agiografica, Firenze 2002; AA.VV., Il giusto che fiori-sce come palma. La biografia, gli scritti, il culto di Gregorio il Taumaturgo,a cura di B. Clausi, Roma 2003 (i saggi di M. Rizzi, E. Giannarelli, B. Clau-si e M. Bais).

Ricevimento di studenti e laureandi: Mercoledì, ore 10-13.

* * *LETTERATURA E COMUNICAZIONE

Docente: Margherita GaneriSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: ICrediti: 4

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Programmi dei Corsi

Argomento del corso

Corso monografico: Italo Calvino e il postmodernoItalo Calvino: Le città invisibili, Einaudi, 1972 (qualsiasi ristampa).

Lezioni americane (1988), Mondadori, 2000. Perché leggere i classici (1981), Mondadori, 1995. Cibernetica e fantasmi (Appunti sulla narrativa come processocombinatorio), in Una pietra sopra, in Saggi, a cura di MarioBarenghi, Mondadori, 1995, tomo 1, pp. 205-225.

Parte istituzionale: Per superare l’esame è indispensabile conoscere e livello manualistico l’opera ela poetica dei seguenti autori: Manzoni, Verga, De Roberto, Pirandello, Svevo,Gadda, Pasolini, Morante, Calvino, Volponi. Oppure: Foscolo, Leopardi, Pasco-li, D’Annunzio, Saba, Ungaretti, Montale, Luzi, Sanguineti e Zanzotto.

Testo consigliato: Romano Luperini, Petro Cataldi, Lidia Marchiani, La scrit-tura e l’interpretazione, Palumbo, qualsiasi edizione in commercio.

* * *LETTERATURA FRANCESE I

Docente: Chantal Chevallier ChambetSettore scientifico disciplinare: L-LIN/03Periodo didattico: I-IICrediti: 5

Argomento del corso Primo annoParte A - 3 CFU - Primo periodo

Linee generali di storia della letteratura francese con particolare riferimentoall’Ottocento e al Novecento.

Bibliografia1. Madeleine Ambrière, Précis de Littérature Française du XIX° siècle,

Paris, P: U: F., 1990; 2. Marie-Claire Bancquart, Pierre Cahné, Littérature du XX° siècle, Paris,

P: U. F., 1992.

Lettura e commento di 20 brani di prosa, in fotocopie fornite dal docente.

310

Programmi dei Corsi

Parte B - 2 CFU - Secondo periodoIl Fantastico nella letteratura francese dell’Ottocento.

Bibliografia1. T. Todorov, Introduction à la Littérature fantastique, Paris, Seuil, 1970; 2. L. Vax, L’Art et la littérature fantastique, P. U. F., “Que sais-je ?”, n° 907; 3. R. Caillois, Anthologie du fantastique, Paris, Gallimard, 1966.

Letture Guy de Maupassant, Le Horla; Gérard de Nerval, La Pandora; ProsperMérimée, La Vénus d’Ille. (livre de poche o Folio)

Alcuni argomenti sviluppati nella Parte A saranno trattati in un ciclo di lezionicomuni al corso di Letterature francofone (Parte A). Altre indicazioni sarannodate all’inizio del corso.

La frequenza è obbligatoria.

* * *LETTERATURA FRANCESE II

Docente: Chantal Chevallier ChambetSettore scientifico disciplinare: L-LIN/03Periodo didattico: II-IIICrediti: 5

Argomento del corso

Secondo annoParte A - 3 CFU - Secondo periodoIl romanzo e le sue forme. Definizione e delimitazione del genere. La sua evo-luzione. I suoi rapporti con altre espressioni culturali del XX° secolo.

Bibliografia1. Colette Becker (a cura di), Le Roman, Paris, Bréal, 1996; 2. Pierre Chartier, Introduction aux grandes théories du Roman, Paris, Bor-

das, 1990; 3. Vincent Jouve, La Poétique du roman, Paris, SEDES, “Campus “, 1997.

Parte B - 2 CFU - Terzo periodoLettura e analisi, con informazione critica, di 20 brani di prosa, in fotocopiefornite dal docente. Lettura e commento di due romanzi rappresentativi delgenere epistolare.

311

Programmi dei Corsi

Bibliografia4. Jean-Jacques Rousseau, La Nouvelle Héloïse; Choderlos de Laclos, Les

Liaisons dangereuses. (livre de Poche o Folio)Alcuni argomenti sviluppati nella Parte A saranno trattati in un ciclo di lezionicomuni al corso di Letterature Francofone (Parte B)La frequenza è obbligatoria.

* * *LETTERATURA FRANCESE II

(mutua da STORIA DELLA LINGUA FRANCESE)

Docente: Marilia MarchettiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/03Periodo didattico: I-IICrediti: 6

Argomento del corsoIl corso, dal titolo “La letteratura della Rivoluzione” consiste in un modulo (6crediti N.O.) ed è strutturato in due parti:

I) La prima parte, a carattere seminariale, riguarda la letteratura del Seicento edel Settecento.

Bibliografia consigliata1. G. Macchia, Dal tramonto del Medio Evo al Rinascimento, Milano, Bur,

1992;2. Id., Dal Rinascimento al Classicismo, Milano, Bur, 1992;3. Lagarde-Michard, Le XVIIe siècle, Paris, Bordas;4. Id., Le XVIIIe siècle, Paris, Bordas;5. P. Brunel, Histoire de la Littérature française, t. I, Du Moyen Âge au

XVIIIe siècle, Paris, Bordas.

II) La seconda parte ha come argomento principale l’esame della letteraturadella Rivoluzione.

Bibliografia obbligatoria1. Marilia Marchetti, Retorica e linguaggio nel secolo dei Lumi. Equilibrio

logico e crisi dei valori, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002. 2. Marilia Marchetti, Poetica dell’ironia, in corso di stampa.

Bibliografia consigliata1. M. De Certeau, Une politique de la langue. La Révolution française et les

patois, Paris, Gallimard, 1975.

312

Programmi dei Corsi

È previsto lo svolgimento di esercitazioni e attività seminariali. Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni.

Il programma ha validità per due anni accademici.

* * *LETTERATURA GRECA

Docente: Antonietta GostoliSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso[Laurea quadriennale in Lettere, curr. class. ] II annualitàParte istituzionaleA. Storia della letteratura greca: Età ellenistica ed Età romana. Si consiglia A.Lesky, Storia della letteratura greca, (trad. it.), Il Saggiatore, Milano 1961, vol.III, oppure D. Del Corno, Letteratura greca, Casa Editrice G. Principato, Milano1988, pp. 393-560, oppure L.E. Rossi, Letteratura greca, Le Monnier, Firenze1995, pp. 561-818, oppure G.A. Privitera, R. Pretagostini, Storia e forme dellaletteratura greca, Einaudi Scuola, Milano 1997, pp. 531-832 oppure G. Guido-rizzi, Letteratura greca, Mondadori Università, Firenze 2002, pp. 337-497. Lostudio della storia della letteratura dovrà essere accompagnato dalla lettura dipassi scelti in traduzione italiana. Si consiglia l’antologia curata da D. Del Cornoper la Casa Ed. Principato o quella curata da G. Guidorizzi per l’Einaudi Scuola,che riportano la traduzione italiana a fronte del testo greco. Si richiede unabuona conoscenza della lingua greca. Si consiglia l’uso di una grammatica checontenga anche nozioni di morfologia storica e di dialettologia, per es. D. Pie-raccioni, Grammatica greca. Nuova edizione, Sansoni, Firenze 1990. È indi-spensabile la conoscenza delle strutture metrico-ritmiche della poesia greca: sirichiede la lettura di B. Gentili-L. Lomiento, Metrica e ritmica. Storia delleforme poetiche nella Grecia antica, Mondadori, Milano 2003, ovviamente conparticolare riguardo ai metri dei testi compresi nel programma d’esame. B. Interpretazione, commento e analisi metrica (ove pertinente) dei seguentitesti: • Poesia epica: Omero, Iliade, libro VI. Edizione consigliata: Omero, Iliade.

Introduzione e traduzione di G. Cerri, commento di A. Gostoli, con unsaggio di W. Schadewaldt, Classici Rizzoli, Milano 1996 = BUR 2000(testo greco tratto dall’edizione oxoniense di D.B. Monro e T.W. Allen).

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Programmi dei Corsi

• Poesia lirica: G. Perrotta-B. Gentili, Polinnia. Poesia greca arcaica,D’Anna, Messina-Firenze 1965 oppure M. Vetta, Symposion. Antologiadai lirici greci, Loffredo Editore, Napoli 1999.

• Commedia: Aristofane, Tesmoforiazuse. Ed. cons.: Aristofane, Le donnealle Tesmoforie, a cura di C. Prato, trad. di D. Del Corno, Fondazione L.Valla, Mondadori, Milano 2001.

• Dialogo socratico: Platone, Simposio. Ed. cons.: Platon, Oeuvres complè-tes IV, texte ét. et trad. par L. Robin, Belles Lettres, Paris 1970.

Parte monograficaLa crisi dell’eroe tradizionale nelle tragedie di Euripide. Lettura dell’Eracle.Ed. cons.: K.H. LEE, Euripides, Hercules, Bibliotheca Teubneriana, Leipzig1988. È richiesta la lettura di G. CERRI, ‘Saggio di semantica tragica. L’Eracle diEuripide’, in AA.VV., Il testo e la scena. Memorie teatrali dell’antichità, acura di M.L. Chirico e F. Conti Bizzarro, Napoli 1998, pp. 29-62.

[Laurea triennale in Lettere, curr. classico]I annualità (8 crediti)Parte istituzionaleA. Storia della letteratura greca: Età arcaica ed Età classica. Si consiglia D. DelCorno, Letteratura greca, Casa Editrice G. Principato, Milano 1988, pp. 1-392, oppure L.E. Rossi, Letteratura greca, Le Monnier, Firenze 1995, pp. 1-560, oppure G.A. Privitera, R. Pretagostini, Storia e forme della letteraturagreca, Einaudi Scuola, Milano 1997, pp. 1-530, oppure G. Guidorizzi, Lettera-tura greca, Mondadori Università, Firenze 2002, pp. 1-336. Lo studio dellastoria della letteratura dovrà essere accompagnato dalla lettura di passi scelti intraduzione italiana. Si consiglia l’antologia curata da D. Del Corno per la CasaEd. Principato o quella curata da G. Guidorizzi per l’Einaudi Scuola, che ripor-tano la traduzione italiana a fronte del testo greco. È necessaria la conoscenzadel lessico fondamentale e delle strutture grammaticali e sintattiche della lin-gua greca. Si consiglia l’uso di una grammatica che contenga anche nozioni dimorfologia storica e di dialettologia, per es. D. Pieraccioni, Grammaticagreca. Nuova edizione, Sansoni, Firenze 1990. È indispensabile la conoscenzadelle strutture metrico-ritmiche della poesia greca: si richiede la lettura di B.Gentili-L. Lomiento, Metrica e ritmica. Storia delle forme poetiche nella Gre-cia antica, Mondadori, Milano 2003, ovviamente con particolare riguardo aimetri dei testi compresi nel programma d’esame. B. Poesia lirica: G. Perrotta-B. Gentili, Polinnia. Poesia greca arcaica, D’An-na, Messina-Firenze 1965 oppure M. Vetta, Symposion. Antologia dai liricigreci, Loffredo Editore, Napoli 1999.

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Programmi dei Corsi

Parte monograficaLa crisi dell’eroe tradizionale nelle tragedie di Euripide. Lettura dell’Eracle. Ed.cons.: K.H. Lee, Euripides, Hercules, Bibliotheca Teubneriana, Leipzig 1988. È richiesta la lettura di G. Cerri, ‘Saggio di semantica tragica. L’Eracle diEuripide’, in AA.VV., Il testo e la scena. Memorie teatrali dell’antichità, acura di M.L. Chirico e F. Conti Bizzarro, Napoli 1998, pp. 29-62.

II annualità (8 crediti)Parte istituzionaleA. Storia della letteratura greca: Età ellenistica ed Età romana. Si consiglia D.Del Corno, Letteratura greca, Casa Editrice G. Principato, Milano 1988, pp.393-560, oppure L.E. Rossi, Letteratura greca, Le Monnier, Firenze 1995, pp.561-818, oppure G. A. Privitera, R. Pretagostini, Storia e forme della letteratu-ra greca, Einaudi Scuola, Milano 1997, pp. 531-832 oppure G. Guidorizzi,Letteratura greca, Mondadori Università, Firenze 2002, pp. 337-497. Lo stu-dio della storia della letteratura dovrà essere accompagnato dalla lettura dipassi scelti in traduzione italiana. Si consiglia l’antologia curata da D. DelCorno per la Casa Ed. Principato o quella curata da G. Guidorizzi per l’EinaudiScuola, che riportano la traduzione italiana a fronte del testo greco. Si richiedeuna buona conoscenza della lingua greca. Si consiglia l’uso di una grammaticache contenga anche nozioni di morfologia storica e di dialettologia, per es. D.Pieraccioni, Grammatica greca. Nuova edizione, Sansoni, Firenze 1990. Èindispensabile la conoscenza delle strutture metrico-ritmiche della poesiagreca: si richiede la lettura di B. Gentili-L. Lomiento, Metrica e ritmica. Storiadelle forme poetiche nella Grecia antica, Mondadori, Milano 2003, ovviamen-te con particolare riguardo ai metri dei testi compresi nel programma d’esame. B. Poesia lirica: G. Perrotta-B. Gentili, Polinnia. Poesia greca arcaica, D’An-na, Messina-Firenze 1965 oppure M. Vetta, Symposion. Antologia dai liricigreci, Loffredo Editore, Napoli 1999.

Parte monograficaLa crisi dell’eroe tradizionale nelle tragedie di Euripide. Lettura dell’Eracle. Ed.cons.: K.H. Lee, Euripides, Hercules, Bibliotheca Teubneriana, Leipzig 1988. È richiesta la lettura di G. Cerri, ‘Saggio di semantica tragica. L’Eracle diEuripide’, in AA.VV., Il testo e la scena. Memorie teatrali dell’antichità, acura di M.L. Chirico e F. Conti Bizzarro, Napoli 1998, pp. 29-62.

Laurea quadriennale in Beni culturaliParte istituzionaleA. Storia della letteratura greca. La trasmissione e la ricostruzione dei testi. Siconsiglia D. Del Corno, Letteratura greca, Casa Editrice G. Principato, Milano

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Programmi dei Corsi

1988, oppure L.E. Rossi, Letteratura greca, Le Monnier, Firenze 1995, oppureG.A. Privitera, R. Pretagostini, Storia e forme della letteratura greca, EinaudiScuola, Milano 1997, oppure G. Guidorizzi, Letteratura greca, MondadoriUniversità, Firenze 2002. Lo studio della storia della letteratura dovrà essereaccompagnato dalla lettura di passi scelti in traduzione italiana. Si consiglial’antologia curata da D. Del Corno per la Casa Ed. Principato o quella curata daG. Guidorizzi per l’Einaudi Scuola, che riportano la traduzione italiana a fron-te del testo greco. Si richiede una buona conoscenza della lingua greca. Si con-siglia l’uso di una grammatica che contenga anche nozioni di morfologia stori-ca e di dialettologia, per es. D. Pieraccioni, Grammatica greca. Nuovaedizione, Sansoni, Firenze 1990. È indispensabile la conoscenza delle strutturemetrico-ritmiche della poesia greca: si richiede la lettura di B. Gentili-L.Lomiento, Metrica e ritmica. Storia delle forme poetiche nella Grecia antica,Mondadori, Milano 2003, ovviamente con particolare riguardo ai metri deitesti compresi nel programma d’esame. B. Interpretazione e commento dei seguenti testi: • Poesia epica: Omero, Iliade, libro VI. Edizione consigliata: Omero, Iliade.

Introduzione e traduzione di G. Cerri, commento di A. Gostoli, con unsaggio di W. Schadewaldt, Classici Rizzoli, Milano 1996 = BUR 2000(testo greco tratto dall’edizione oxoniense di D.B. Monro e T. W. Allen).

• Dialogo socratico: Platone, Simposio. Ed. cons.: Platon, Oeuvres complè-tes IV, texte ét. et trad. par L. Robin, Belles Lettres, Paris 1970.

Parte monograficaLa crisi dell’eroe tradizionale nelle tragedie di Euripide. Lettura dell’Eracle.Ed. cons.: K.H. Lee, Euripides, Hercules, Bibliotheca Teubneriana, Leipzig1988.

* * *LETTERATURA INGLESE (I-II-III)

(Per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/12Periodo didattico: II-III-IVCrediti: 5 + 5 + 5

Argomento del corsoPrimo anno. La letteratura inglese dalle origini al rinascimento inglese - storia e cultura. Il corso ha lo scopo di analizzare la letteratura inglese dal punto di vista stori-

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Programmi dei Corsi

co-culturale con particolare riferimento ad alcuni testi scelti, i quali sarannoindicati durante le lezioni. Sarà, inoltre distribuito materiale nella forma dibrani, saggi e testi.

Bibliografia I AnnoPer il primo anno, sarà presa in dettagliata considerazione la seguente opera: 1. William Shakespeare - Richard III. (The Arden Shakespeare, Second

series ed. Antony Hammond). Testi di riferimento generale: 1. Alexander, Michael, A History of English Literature, Macmillan Founda-

tion Series, Palgrave 2000. 2. Sanders, Andrew, The Short Oxford History Of English Literature,

Oxford, 2000.

Secondo annoLa letteratura inglese da 1790 a 1880. Il corso ha lo scopo di analizzare la letteratura inglese dell’ottocento dal puntodi vista storico-culturale, con particolare riferimento allo sviluppo del romanzo.

I testi scelti saranno indicati durante il corso.

Bibliografia secondo anno: Per il secondo anno sarà presa in dettagliata considerazione la seguente opera: 1. Emily Bronte - Wuthering Heights.

Riferimenti critici saranno comunicati durante le lezioni.

Testodi riferimento generale: The Cambridge Companion to the Victorian Novel, ed. Deirdre David.

Terzo anno. Il corso sarà dedicato al periodo della prima guerra mondiale e prevede l’anali-si dettagliata di alcune opere scelte di Siegried Sassoon, Wilfred Owen eRobert Graves.

Bibliografia III Anno: Saranno prese in dettagliata considerazione le seguenti opere: 1. Siegfried Sassoon, Memoirs of an Infantry Officer. (1930) Disponibile in

Faber Paperbacks. 2. Pat Barker, Regeneration. (1991) Disponibile in Penguin Paperbacks.

Ulteriori riferimenti bibliografici e critici saranno comunicati durante lelezioni.

317

Programmi dei Corsi

* * *LETTERATURA ITALIANA I

(per il Corso di Laurea in Lettere)

Docente: Diamante OrdineSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/10Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionaleG. Ferroni - A. Cortellessa - I. Pantani - S. Tatti, Storia e testi della letteraturaitaliana, Milano, Mondadori Università, 2002. Si richiede una conoscenzadella vita e delle opere dei seguenti autori: S. Francesco d’Assisi, Dante Ali-ghieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Angelo Poliziano, Lorenzode’ Medici, Luigi Pulci, Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto, PietroBembo, Teofilo Folengo, Baldassarre Castiglione, Torquato Tasso.

Parte monograficaComico e conoscenza: la Mandragola di Niccolò Machiavelli e il Candelaio di Giordano Bruno.

Bibliografia1. N. Machiavelli, Mandragola, a cura di Guido Davico Bonino, Torino,

Einaudi, 1980. 2. G. Bruno, Candelaio (commento di Giorgio Barberi Squarotti) in Id., Opere

italiane, testi critici e nota filologica di Giovanni Aquilecchia, introduzione ecoordinamento generale di Nuccio Ordine, Torino, Utet, 2002, vol. I. oppure:

3. G. Bruno, Candelaio, a cura di Giorgio Barberi Squarotti, Torino, Einaudi,1981.

CriticaPer il Candelaio, per gli echi di Machiavelli in Bruno e, più in generale, per irapporti tra teatro e filosofia si consiglia la lettura di N. Ordine, La soglia del-l’ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno, prefazione di Pier-re Hadot, Venezia, Marsilio, 2003. Altri materiali critici saranno forniti nel corso delle lezioni.

Orario ricevimento:Martedì 17.30 - 19.30; su appuntamento negli altri giorni (presso il Diparti-mento di Filologia).

La tesi può essere richiesta solo dopo il superamento del secondo esame.

318

Programmi dei Corsi

* * *LETTERATURA ITALIANA

Docente: Giovanni Barberi SquarottiSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/10Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso

Parte istituzionaleLineamenti di letteratura italiana dalle origini a Tasso.

Parte monograficaDante, Purgatorio.

Il corso sarà diviso in due moduli. Il primo modulo (III periodo) consisterà inun’introduzione agli studi letterari, alle istituzioni della letteratura italiana ealla lettura del testo poetico, e sarà concluso da una prova scritta di valutazio-ne, che, se superata, garantirà l’esonero dalla parte istituzionale.

Nel secondo modulo (IV periodo) sarà trattata la parte monografica.

Bibliografia. La parte istituzionale dovrà essere preparata sul seguente manuale: G. Ferro-ni, Storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi, 1991 e successiveristampe. Per il modulo iniziale e per le nozioni fondamentali di metrica italiana che lostudente è tenuto ad avere: G. Zaccaria, C. Benussi, Per studiare la letteraturaitaliana, Milano, Bruno Mondadori, 2002; sarà inoltre fornita una dispensa ditesti a cura del docente, necessaria per seguire le lezioni del corso e per prepa-rare l’esame. Per il secondo modulo: Dante, Purgatorio, con commento di A.M. ChiavacciLeonardi, Zanichelli, Bologna, 2000; G. Inglese, Dante: guida alla “DivinaCommedia”, Roma, Carocci, 2002; S. Carrai, G. Inglese, La letteratura italia-na del Medioevo, ivi, 2002 (per la sola parte riguardante Dante).

Si ricorda che la fotocopia integrale di un volume è illegale.

319

Programmi dei Corsi

* * *LETTERATURA ITALIANA II

(Per il Corso di laurea in Lettere mutua da LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE)

Docente: Francesco BausiSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/10Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionale: Tre classici della letteratura italiana• Francesco Petrarca, Canzoniere (lettura di 30 poesie a scelta)• Ludovico Ariosto, Orlando Furioso (lettura di dieci canti consecutivi a

scelta)• Niccolò Machiavelli, Il Principe (lettura integrale)

Di ciascun testo è inoltre richiesta una conoscenza generale, da procurarsi permezzo di un buon manuale (si consiglia quello di G. Ferroni - A. Cortellessa -I. Pantani - S. Tatti, Storia e testi della letteratura italiana, Milano, MondadoriUniversità, 2002). Per le indispensabili nozioni di metrica italiana (il verso, la rima, le forme prin-cipali) si consiglia di ricorrere a: F. Bausi - M. Martelli, La metrica italiana.Teoria e storia, Firenze, Le Lettere, 20024.

Parte monografica: Boccaccio medievale. Lettura del Decameron

Bibliografia1. Giovanni Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondado-

ri, 1980 (e successive ristampe). Si sconsiglia il ricorso ad altre edizioni. 2. Antologia di testi (disponibile in fotocopia all’inizio del corso)3. V. Branca, Introduzione all’edizione sopra citata del Decameron. 4. F. Tateo, Boccaccio, Bari, Laterza, 1998, limitatamente alle pp. 87-217

(corrispondenti ai capitoli VI, VII e VIII). La lettura degli altri capitoli(facoltativa) è comunque consigliata per acquisire una conoscenza genera-le della vita e dell’opera del Boccaccio.

La frequenza (sei ore settimanali) è obbligatoria. Chi, per gravi e documentatimotivi, fosse nell’impossibilità di frequentare regolarmente, è pregato di con-cordare tempestivamente con il docente un programma sostitutivo.

320

Programmi dei Corsi

* * *LETTERATURA ITALIANA MEDIOEVALE

Docente: Francesco BausiSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/13Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionale: La letteratura italiana medioevale

Bibliografia1. S. Carrai - G. Inglese, La letteratura italiana del Medioevo, Roma, Caroc-

ci Editore, 2003.

Parte monografica: Boccaccio medioevale. Lettura del Decameron

Bibliografia 1. Giovanni Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondado-

ri, 1980 (e successive ristampe). 2. Antologia di testi (disponibile in fotocopia all’inizio del corso)3. V. Branca, Introduzione all’edizione sopra citata del Decameron. 4. F. Tateo, Boccaccio, Bari, Laterza, 1998. 5. F. Bausi, Gli spiriti magni. Filigrane aristoteliche e tomistiche nella deci-

ma giornata del “Decameron”, in “Studi sul Boccaccio”, XXVII (1999),pp. 205-253 (disponibile in biblioteca).

La frequenza (sei ore settimanali) è obbligatoria. Chi, per gravi e documentatimotivi, fosse nell’impossibilità di frequentare regolarmente, è pregato di con-cordare tempestivamente con il docente un programma sostitutivo.

* * *LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA

Docente: Nicola MerolaSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/11Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso mira a fornire un quadro di riferimento storico-letterario per il perio-

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Programmi dei Corsi

do considerato, una diretta esperienza di testi significativi e un avviamentoalla lettura critica delle opere letterarie moderne. Intorno al programma d’e-same vero e proprio, esso prevede perciò l’utilizzazione di competenzeacquisite negli studi precedenti (esposizione scritta e orale, nozioni manuali-stiche, letture di base) e approfondimenti individuali. L’eventuale difettodelle prime, determinato attraverso l’autovalutazione, sarà compensato dallafrequenza di un modulo del Laboratorio Universitario di Italiano Scritto(Luis) e dalla integrazione del programma con i manuali e le antologie giàutilizzati negli studi precedenti. Grazie agli approfondimenti, che sarannocomunque consigliati dal docente e potranno corrispondere a seminari paral-leli al corso, aumenterà il tasso di difficoltà dell’esame, se ne incrementeran-no i risultati e si arricchirà il curriculum dello studente, in primo luogo invista del biennio specialistico.

Parte istituzionale: La letteratura italiana dal 1750 ai giorni nostri (con particolare riferimento aiseguenti autori: Goldoni, Parini, Alfieri, Foscolo, Manzoni, Belli, Leopardi,Verga, Pascoli, Svevo, D’Annunzio, Pirandello, Gozzano, Tozzi, Saba, Ungaretti,Gadda, Montale, Tomasi, Betocchi, Quasimodo, Penna, Moravia, Pavese, Vittori-ni, Morante, Caproni, Luzi, Sereni, Pierro, Fortini, Sciascia, Zanzotto, Fenoglio,Pasolini, Calvino, Giudici, Volponi, Parise, Sanguineti, Consolo, Tabucchi).

Bibliografia1. Nicola Merola, Un Novecento in piccolo, Soveria Mannelli, Rubbettino,

2000.

Corso monografico: Lettura di Montale. Per favorire gli accreditamenti parziali che possono essere stati previsti daqualche corso di studio, le lezioni si articoleranno in due moduli di trentadueore, rispettivamente dedicati a “Montale e le istituzioni della poesia moderna”e a “Vicende della poesia montaliana”. Un modulo supplementare sarà dedica-to ai quadri storico-letterari della Modernità

Bibliografia1. Eugenio Montale, Tutte le poesie, a c. di Giorgio Zampa, Milano, Oscar

Mondadori, 1991.

Sono previste dispense del corso, a cura del docente.

Esercitazioni e seminari: Delle ulteriori iniziative, gli studenti saranno informati durante le lezioni.

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Programmi dei Corsi

Orario di ricevimento: mercoledì, 9, 30-10, 30 (laureandi); giovedì, 11-12; venerdì, 11-12.

Parte istituzionale per la seconda annualità: Classici del Novecento.

Bibliografia relativa alla seconda annualità1. Luigi Blasucci, Gli oggetti di Montale, Il Mulino, Bologna, 2002. 2. Quattro romanzi a scelta (non più di uno per autore) tra quelli di Svevo,

Pirandello, Gadda, Moravia, Morante, Calvino, Volponi e Parise.

Pur non riservando uno specifico corso monografico alla seconda annualità,l’insegnamento di Letteratura italiana moderna e contemporanea a essa destinaun modulo ulteriore di trentadue ore (da aggiungere alle trentadue che il docen-te avrà cura di evidenziare nell’orario generale) che sarà tenuto secondo moda-lità e nei tempi successivamente specificati.

Gli studenti di tutti i Corsi di Studio, tranne quelli per i quali è attivato un inse-gnamento specifico con la stessa denominazione, si dovranno iscrivere alcorso di Letteratura italiana moderna e contemporanea, rispondendo al que-stionario predisposto entro il 15 novembre 2003.

* * *LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA (A-L)

(Per il corso di Laurea in Lingue e culture straniere moderne)

Docente: Margherita GaneriSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/11Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso è aperto anche agli studenti di vecchio ordinamento Titolo del corso: La tematizzazione delle identità di genere nel romanzo italia-no del primo Novecento

Modulo 1 - 4 creditiCorso monografico Il corso prende in esame gli statuti delle identità di genere nel romanzo italianodella prima metà del Novecento, alla luce del tema dell’emancipazione femmi-nile.

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Programmi dei Corsi

Programma d’esame: • Sibilla Aleramo, Una donna, Feltrinelli, 2000; • Matilde Serao, La virtù di Checchina, Manni, 2000; • Luigi Pirandello, Suo marito, Mondadori, 1994. • Italo Svevo, Senilità, Rizzoli, 2002.

Modulo 2 - 4 creditiCorso monografico: Il corso prende in esame gli statuti delle identità di genere in due narratori dispicco del secondo Novecento. • Italo Calvino, I nostri antenati (Il visconte dimezzato, Il barone rampante,

Il cavaliere inesistente), Mondadori, 1996. • Elsa Morante, Menzogna e sortilegio, Einaudi, 1994; La Storia, Einaudi,

1995.

Parte istituzionale: Gli studenti che frequentano solo il primo o solo il secondo modulo devonoconoscere a livello manualistico l’opera e la poetica dei seguenti autori: Leo-pardi, Manzoni, Verga, De Roberto, Pascoli, Pirandello, Svevo, Saba, Ungaret-ti, Montale, Gadda, Pasolini, Morante, Calvino, Volponi. Gli studenti che frequentano due moduli, in aggiunta al programma sopraesposto, conducono un lavoro supplementare che sarà illustrato dalla docente alezione. Testo consigliato: Romano Luperini, Petro Cataldi, Lidia Marchiani,La scrittura e l’interpretazione, Palumbo, qualsiasi edizione in commercio.

* * *LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA

(Per il Corso di Laurea in Filosofiee scienze della comunicazine e della conoscenza)

Docente: Margherita GaneriSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/11Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoParte monografica: Italo Calvino e il postmodernoItalo Calvino: Le città invisibili, Einaudi, 1972 (qualsiasi ristampa).

Lezioni americane (1988), Mondadori, 2000. Perché leggere i classici (1981), Mondadori, 1995.

324

Programmi dei Corsi

Cibernetica e fantasmi (Appunti sulla narrativa come processocombinatorio), in Una pietra sopra, in Saggi, a cura di MarioBarenghi, Mondadori, 1995, tomo 1, pp. 205-225.

Parte istituzionale: Per superare l’esame è indispensabile conoscere a livello manualistico l’operae la poetica dei seguenti autori: Manzoni, Verga, De Roberto, Pirandello,Svevo, Gadda, Pasolini, Morante, Calvino, Volponi. Testo consigliato: Roma-no Luperini, Petro Cataldi, Lidia Marchiani, La scrittura e l’interpretazione,Palumbo, qualsiasi edizione in commercio.

* * *LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEAA-Z

(Studenti di Vecchio Ordinamento del Corso di laurea in Linguemutua da LETTERATURA ITALIANA MODERNA

E CONTEMPORANEA N.O.)

Docente: Caterina VerbaroSettore scientifico disciplinare: L-FI-LT/11Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

* * *LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA M-Z

(studenti di Nuovo Ordinamentodel Corso di studi in Lingue e culture moderne)

Docente: Caterina VerbaroSettore scientifico disciplinare: L-FI-LT/11Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso: Modulo A: La poesia italiana del Novecento

Modulo B: Lettura della poesia di Umberto Saba

Obiettivi didattici: Modulo A: Conoscenza dell’evoluzione delle diverse forme e poetiche nella poesia italia-

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Programmi dei Corsi

na del Novecento, con particolare riferimento alla prima metà del secolo.Apprendimento delle metodologie di lettura del testo poetico. Conoscenzadelle più significative teorie moderne sulla poesia.

Modulo B: Conoscenza dell’opera poetica di Saba in riferimento alla tradizione e al cano-ne della poesia moderna. Acquisizione di competenze interpretative sul testosabiano. Conoscenza della vicenda critica e del conflitto delle interpretazioni.

Programmi: Modulo APer una conoscenza storiografica relativa alla poesia del secolo scorso ci si puòutilmente basare su N. Lorenzini, La poesia italiana del Novecento, Bologna,Il Mulino, 1999, da integrare con l’antologia, a cura della stessa Lorenzini,Poesia del Novecento italiano, I e II, Roma, Carocci, 2002 (il primo volume,Dalle avanguardie storiche alla seconda guerra mondiale, andrà studiato inte-gralmente, mentre dal secondo volume, Dal secondo dopoguerra a oggi, siselezioneranno alcuni autori e testi). In alternativa all’antologia della Lorenzini si può ricorrere al classico Poeti ita-liani del Novecento, a cura di P.V. Mengaldo, Milano, Mondadori, 1990.

Modulo B1. Umberto Saba, Antologia del Canzoniere, introduzione di C. Muscetta,

Torino, Einaudi, 1987. 2. Elvio Guagnini, Il punto su Saba, Bari, Laterza, 1987.

Gli studenti di nuovo ordinamento iscritti al secondo anno potranno seguire unmodulo a loro scelta.

Gli studenti biennalisti di vecchio ordinamento dovranno integrare il program-ma con una tesina da concordare con la docente.

Bibliografia integrativaQualora uno dei testi indicati non risultasse reperibile, o nel caso si desiderasseapprofondire gli argomenti trattati, si segnalano i seguenti titoli:

Sulla poesia italiana del Novecento: 1. F. Curi, La poesia italiana nel Novecento, Bari, Laterza, 1999. 2. G. Debenedetti, Poesia italiana del Novecento, Milano, Garzanti, 1993. 3. E. Esposito, Metrica e poesia del Novecento, Milano, Franco Angeli,

1992. 4. L. Renzi, Come leggere la poesia, Bologna, Il Mulino, 1991 (contiene

anche un saggio su Saba, Lettura di “A mia moglie” di Saba, pp. 85-98).

326

Programmi dei Corsi

Testi di Saba1. U. Saba, Tutte le poesie, a cura di A. Stara, Milano, Mondadori (“I Meri-

diani”), 1998. 2. U. Saba, Poesie scelte, Milano, Mondadori (“Oscar classici moderni”),

2000. 3. U. Saba, Malinconia amorosa. Poesie (1900-1954), Milano, Rizzoli

(“Bur classici”), 1992. 4. U. Saba, Il Canzoniere, Milano, Einaudi Scuola, s. d.

Su Saba: 1. M. Lavagetto, La gallina di Saba, Torino, Einaudi, 1989. 2. F. Portinari, Umberto Saba, Milano, Mursia, 1972. 3. P. Raimondi, Invito alla lettura di Umberto Saba, Milano, Mursia, 1990. 4. L. Polato, L’aureo anello. Saggi sull’opera poetica di Umberto Saba,

Milano, Franco Angeli, 1994.

* * *LETTERATURA LATINA

Docente: Carmelo SalemmeSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/04Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoProgramma per il Corso di studi in Lettere, in Beni culturali (ind.archeol.) e in Storia (64 ore 8 CFU)Storia della letteratura latina di età repubblicana e augustea. Testo: C. Salemme, Scrittori e testi di Roma antica, Loffredo, Napoli (sirichiedono pure la conoscenza dei contenuti dei passi antologici e la letturadelle pagine critiche). Nel contesto della parte istituzionale, particolare risalto sarà conferito al lin-guaggio e al mondo poetico di Virgilio epico, con lettura del IV libro dell’Eneide (il commento di riferimento resta quello di A. S. Pease, Darmstadt1967, ma per comodità verrà usato quello, reperibile in commercio, di C. DelGrande, Loffredo, Napoli). Appunti dalle lezioni. Il testo curato da F. Serpa, Ilpunto su Virgilio, Laterza, verrà studiato e utilizzato secondo le modalità indi-cate durante il corso. È richiesta la lettura metrica dell’esametro (manuale di metrica a scelta).

Per la I annualità gli studenti leggeranno e tradurranno inoltre Cicerone, Sesta

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Programmi dei Corsi

Filippica (è in commercio il commento di G. Silvestro, Loffredo, Napoli); perla II annualità leggeranno (in metrica) e tradurranno Catullo, carme 64 (edizio-ne a scelta).

Programma per il Corso di studi in Beni culturali (altri indirizzi) (48 ore:6 CFU)Storia della letteratura latina di età repubblicana e augustea. Testo: C. Salemme, Scrittori e testi di Roma antica, Loffredo, Napoli, oppureC. Salemme, Letteratura latina, II ed., Loffredo, Napoli. Nel contesto della parte istituzionale, particolare risalto sarà conferito al lin-guaggio e al mondo poetico di Virgilio epico, con lettura del IV libro dell’ Enei-de (il commento di riferimento resta quello di A. S. Pease, Darmstadt 1967, maper comodità verrà usato quello, reperibile in commercio, di C. Del Grande,Loffredo, Napoli). Appunti dalle lezioni. Il testo curato da F. Serpa, Il punto suVirgilio, Laterza, verrà studiato e utilizzato secondo le modalità indicate duranteil corso. Gli studenti, inoltre, leggeranno e tradurranno Cicerone, Sesta Filippi-ca (è in commercio il commento di G. Silvestro, Loffredo, Napoli).

Programma per il Corso di studi in Storia (32 ore: 4 CFU)Storia della letteratura latina di età repubblicana e augustea. Testo: C. Salemme, Scrittori e testi di Roma antica, Loffredo, Napoli (sirichiedono pure la conoscenza dei contenuti dei passi antologici e la letturadelle pagine critiche). Nel contesto della parte istituzionale, particolare risalto sarà conferito al lin-guaggio e al mondo poetico di Virgilio epico, con lettura del IV libro dell’Eneide (il commento di riferimento resta quello di A. S. Pease, Darmstadt1967, ma per comodità verrà usato quello, reperibile in commercio, di C. DelGrande, Loffredo, Napoli). Appunti dalle lezioni. Il testo curato da F. Serpa, Ilpunto su Virgilio, Laterza, verrà studiato e utilizzato secondo le modalità indi-cate durante il corso.

* * *LETTERATURA LATINA MEDIEVALE

Docente: Benedetto ClausiSettore scientifico disciplinare: L-Fil-Let-08Periodo didattico: I e IICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionaleLineamenti di storia della letteratura mediolatina dal VI al XV secolo.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. Letteratura latina medievale (sec. VI-sec. XV). Un manuale, a cura di C.

Leonardi, Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2002.

Parte monograficaVite di santi, immagini di santi. Ritratti di San Gerolamo fra Medioevo e Rina-scimento.

TestiNel corso delle lezioni saranno letti, tradotti e commentati a cura del docentepassi delle Vite medievali di Gerolamo e di quella di Erasmo da Rotterdam, dicui verranno fornite fotocopie.

LettureUn testo (o un gruppo di testi) a scelta tra i seguenti: A. Vaccari, Le antiche vitedi S. Girolamo in Miscellanea geronimiana, Roma 1920, pp. 1-18 + F. Lanzo-ni, La leggenda di S. Gerolamo, ibid., pp. 19-42; J. B. Maguire, Erasmus’ Bio-graphical Masterpiece: Hieronymi Stridonensis Vita, Renaissance Quarterly26 (1973), pp. 265-273 + D. J. Collins, A Life Reconstituted: Jacobus de Vora-gine, Erasmus of Rotterdam, and their Lives of St. Jerome, Medievalia etHumanistica, N. S. 25 (1998), pp. 31-51; G. Kaftal-F. Bisogni, Iconography ofthe Saints in the Painting of Nord East Italy, Firenze 1978; G. Kaftal-F. Biso-gni, Iconography of the Saints in the Painting of Nord West Italy, Firenze 1985;E. F. Rice, Jr., Saint Jerome in the Renaissance, Baltimore-London 1985; H. N.B. Ridderbos, Saint and Symbol. Images of Saint Jerome in Early Italian Art,Groningen 1985; J. C. Olin, Eloquentia Eruditio Fides: Erasmus’s “ Life ofJerome”, in Acta Conventus Neo-Latini Sanctandreani, a cura di I. D. Mcfarla-ne, Binghamton-New York 1986, pp. 245-261 + J. C. Olin, Erasmus and SaintJerome, Thought, 54 (1979), pp. 313-323; D. Russo, Saint Jérôme en Italie.Etude d’iconographie et de spiritualité (XIIIe-XVe siècle), Paris-Rome 1987;A. Morisi Guerra, La leggenda di San Girolamo. Temi e problemi tra umanesi-mo e controriforma, Clio 23 (1987), pp. 5-33 + A. Morisi Guerra “Introduzio-ne” a Erasmo da Rotterdam, Vita di San Girolamo, L’Aquila-Roma 1988; A.Godin, Erasme biographe patristique: Hieronymi Stridonensis Vita,Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance 50 (1988), pp. 691-706 + Ch.Béné, Erasme de Rotterdam et Marc Marule de Split biographes de Saint Jérô-me, “Recherches et Travaux” 54 (1998), pp. 197-212; D. Freedberg, Il poteredelle immagini, trad. it., Torino 1993; AA.VV., Testo e immagine nell’AltoMedioevo, Spoleto 1994; D. Menozzi, La Chiesa e le immagini. I testi fonda-mentali sulle arti figurative dalle origini ai nostri giorni, Cinisello Balsamo1995; H. Belting, Image et culte. Une histoire de l’image avant l’époque de

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Programmi dei Corsi

l’art, trad. fr., Paris 1998; B. Clausi, Ridar voce all’antico Padre. L’edizioneerasmiana delle Lettere di Gerolamo, Soveria Mannelli 2000.

Ricevimento di studenti e laureandi: Mercoledì, ore 10-13.

* * *LETTERATURA PER L’INFANZIA

Docente: Brunella SerpeSettore scientifico disciplinare: M-PED/02Periodo didattico: IIICrediti: 4

Modulo A (4 crediti - 32 ore)Bibliografia: 1. F. Cambi, Collodi, De Amicis, Rodari. Tre immagini dell’infanzia, Bari,

Dedalo, 1985.2. Dispense fornite dalla docente.

Ricevimento studenti e tesisti: Mercoledì ore 10 - 12 V piano Dipartimento di Scienze dell’Educazione cubo18 b, tel. 0984831131.

* * *LETTERATURA SPAGNOLA I–II-III

Docente: Eleonor LonderoSettore scientifico disciplinare: L-LIN/05Periodo didattico: I-IICrediti: 6 + 6 + 5

I AnnoIntroduzione alla storia della letteratura spagnola. Profilo storico-culturaledella Spagna dalle origini al ‘500.

Bibliografia1. AA.VV., La letteratura spagnola, Rizzoli, 1987. 2. AA.VV., Storia della letteratura spagnola, Einaudi, 2000. 3. Jaime Vicens Vives: Profilo della storia di Spagna, Einaudi, 2003.

N.B.: Lo studente dovrà leggere tre classici (a scelta). Per ogni testo dovrà pre-parare un’esposizione riguardante l’autore e il periodo.

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Programmi dei Corsi

L’iscrizione e la frequenza al corso sono obbligatorie. L’esame finale compor-terà anche un’accertamento della lingua, il cui esito inciderà nel voto.

II - III AnnoTestimonianza e finzione nella narrativa dell’esilio spagnolo: Max Aub e laletteratura di impegno sociale.

Letture obbligatorie per studenti di II Anno: 1. Max Aub, Antologia de relatos y prosas breves, Univ. Autonoma, México,

1993. 2. AA.VV., Historia y critica de la literatura espanola, vol. 8, Catedra,

1985. 3. Harry Browne, La guerra civile spagnola, Il Mulino, 2000.

Letture obbligatorie per studenti di III Anno: 1. Max Aub, Antologia de relatos y prosas breves, Univ. Autonoma, México,

1993. 2. Max Aub, San Juan, Pre-Textos, 1998. 3. AA.VV., Historia y critica de la literatura espanola, vol. 8, Catedra,

1985. 4. Ignacio Soldevila Durante, La obra narrativa de Max Aub, Gredos, 1973. 5. Manuel Aznar Soler, Estudio introductivo a San Juan, Pre-Textos, 1998. 6. Pierre Vilar, La guerra di Spagna. 1936-1939, Editori Riuniti, 1996. 7. Harry Browne, La guerra civile spagnola, Il Mulino, 2000.

N.B: La iscrizione e frequenza al corso, che sarà tenuto in spagnolo, sonoobbligatorie. Il programa ha validità per due anni accademici. Gli esami finaliper studenti del III anno saranno sostenuti in spagnolo.

Orario di ricevimentoGiovedì: 9-12.

* * *LETTERATURA TEDESCA

(I e II anno - Nuovo Ordinamento)

Docente: Giovanna PinnaSettore scientifico disciplinare: L-LIN/13Periodo didattico: Crediti: 6

Argomento del corsoParte monografica:

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Programmi dei Corsi

Introduzione all’opera di Heinrich von KleistKleist è considerato uno degli autori più singolari e profondi della scena lette-raria tedesca del primo Ottocento, romantico senza legami di scuola, ammira-tore di Goethe ma da questi guardato con sospetto per la sua sensibilità inquie-ta ed eccessiva. Kleist è soprattutto autore di teatro e novellista. Il corso si pro-pone di fornire un quadro generale delle produzione kleistiana e di tracciare ilquadro dei rapporti intellettuali e delle concezioni teoriche che ne influenzanola prassi letteraria, per soffermarsi poi su due drammi ed un racconto (Il princi-pe di Homburg, Penthesilea e La marchesa di O.) che esemplificano il peculia-re romanticismo dell’autore.Le lezioni saranno integrate dalla proiezione di alcune versioni cinematografi-che di testi kleistiani.

Bibliografia: 1. H. von Kleist, Der Prinz von Homburg (Il principe di Homburg), Milano,

Mondadori 2. H. von Kleist, Die Marquise von O. (La marchesa di O.), Marsilio, Vene-

zia3. H. von Kleist, Penthesilea, Torino, Einaudi

Testi critici ed ulteriori materiali bibliografici saranno forniti durante il corso.Per gli studenti del secondo anno è prevista la lettura di alcuni brani in tedesco.

Parte istituzionale: a) Classici della letteratura tedesca

• G. E. Lessing, Minna von Barnhelm, Garzanti, Milano• J. W. Goethe, I dolori del giovane Werther, Garzanti, Mondadori, Riz-

zoli, Milanob) Lineamenti di storia della letteratura tedesca

• L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dal pietismo al romanti-cismo. vol. II*, tomo primo e secondo, Einaudi, Torino;

oppure:• Reininger, Profilo storico della letteratura tedesca, Torino, Rosen-

berg & Sellier;oppure:

• F. Martini, Storia della letteratura tedesca, Milano, Il Saggiatore.

In particolare si consiglia di studiare le seguenti parti: Spener, Zinzendorf,Günther, Gottsched, Haller, Bodmer e Breitinger, Klopstock, Winckelmann,Lessing, Herder, Goethe, Schiller, Lavater, Jean Paul, Hölderlin, Novalis, i fra-telli Schlegel, Tieck, Hoffmann, Kleist e i relativi periodi.

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Programmi dei Corsi

II Annoa) Classici della letteratura tedesca

• H. Heine, Viaggio nello Harz, Venezia, Marsilio• Th. Fontane, Effi Briest, Milano, Garzanti• G. Büchner, Teatro, Milano, Adelphi

b) Lineamenti di storia della letteratura tedesca• L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dal realismo alla speri-

mentazione. vol. III*, tomo primo e secondo, Einaudi, Torino;oppure:

• Reininger, Profilo storico della letteratura tedesca, Torino, Rosen-berg & Sellier;

oppure: • F. Martini, Storia della letteratura tedesca, Milano, Il Saggiatore.

In particolare si consiglia di studiare le seguenti parti: Grillparzer, Heine,Grabbe, Büchner, Börne, Mörike, Stifter, Keller, Storm, Hebbel, Fontane,Nietzsche, Hauptmann, George, Schnitzler, Hofmannsthal, Altenberg, Kraus,Wedekind, Mann, Rilke.

* * *LETTERATURA TEDESCA

(III e IV anno - Vecchio e Nuovo Ordinamento)

Docente: Giovanna PinnaSettore scientifico disciplinare: L-LIN/13Periodo didattico: Crediti: 6

Argomento del corsoParte monografica: Il romanzo di formazione nella letteratura tedescaIl Bildungsroman è secondo una famosa affermazione di Thomas Mann laforma più specificamente tedesca di romanzo, il contributo più rilevante dellacultura tedesca allo sviluppo della letteratura europea. Il Wilhelm Meister diGoethe ha rappresentato, in positivo o in negativo, il modello di questa formaromanzesca fino alla sua crisi agli inizi del Novecento ed alla sua ripresa nellaRepubblica Democratica tedesca. Il corso si propone di analizzare le struttureletterarie del Bildungsroman e le concezioni intellettuali che stanno alla basedel genere, a partire dal Wilhelm Meister, e di ricostruire il vivace dibattito teo-rico che ne ha accompagnato lo sviluppo. Oltre ad esaminare alcuni esempiottocenteschi (Novalis, Keller, Stifter), si tratteranno gli effetti della riflessione

333

Programmi dei Corsi

sul romanzo di formazione sulla cultura lettraria e cinematografica del Nove-cento. Saranno proiettate alcune versioni filmiche del romanzo goethiano.

Bibliografia: 1. J. W. Goethe, Wilhelm Meisters Lehrjahre, Reclam, Stuttgart2. G. Keller, Der grüne Heinrich, Diogenes

Estratti da altri romanzi saranno messi a disposizione in fotocopia. Durante ilcorso verrano inoltre forniti materiali bibliografici di commento ai testi.

Per gli studenti del vecchio ordinamento i due crediti aggiuntivi saranno inte-grati con delle lezioni supplementari di approfondimento.

Parte istituzionale: a) Lineamenti di storia della letteratura tedesca: III anno: dagli inizi del 900 alla II guerra mondiale.Si vedano in particolare: Mann, Kafka, Lasker-Schüler, Heym, Werfel, Goll,Trakl, Kokoschka, Brecht, Tucholsky, Hesse, Benn, Musil, Roth, Broch,Döblin.

IV anno: Principali autori e movimenti lettarari della letteratura tedesca dal1945 ad oggi. Storie della letteratura:

• L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dal realismo alla speri-mentazione. vol. III**, tomo primo e secondo, Einaudi, Torino;

oppure: • Reininger, Profilo storico della letteratura tedesca, Torino, Rosen-

berg & Sellier;oppure:

• F. Martini, Storia della letteratura tedesca, Milano, Il Saggiatore.

b) Lettura di classici: III Anno. 1. F. Kafka, Das Schloß, Frankfurt, Fischer (Milano, Mondadori)2. Th. Mann, Buddenbrooks, Frankfurt, Fischer (Milano, Feltrinelli)3. B. Brecht, Die Dreigroschenoper*4. H. von Hofmannstahl, Ein Brief, Frankfurt, Fischer*5. J. Roth, Hiob, Berlin, Kiepenhauer**(in tedesco)

IV Anno. 1. Ch. Wolf, Der geteilte Himmel, Berlin, Aufbau Verlag2. M. Frisch, Homo Faber, Frankfurt, Suhrkamp

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Programmi dei Corsi

3. H. Böll, Wanderer kommst du nach Spa., München DTV4. P. Handke, Wunschloses Unglück, Frankfurt, Suhrkamp5. I. Bachmann, Das dreißigste Jahr, München, Piper

* * *LETTERATURA TEDESCA I

(Per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/13Periodo didattico: I-IICrediti: 5

Argomento del corsoParte generale: Dalla Riforma di Lutero allo Sturm und Drang

Bibliografia1. Lutero, Lieder e prose, a cura di Emilio Bonfatti (una scelta)2. H. J. Chr. Von Grimmelshausen, L’avventuroso Simplicissimus, a cura di

E. Bonfatti, Milano 1992. 3. G. E. Lessing, Minna von Barnhelm, Venezia 19904. G. E. Lessing, Nathan il saggio, Garzanti 1994. 5. J. W. Goethe, I dolori del giovane Werther, Torino 1998. 6. F. Schiller, I masnadieri, Torino 19907. J. M. R. Lenz, L’eremita, Milano 2001

Storia della letteratura: 1. L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dai primordi pagani all’età

barocca (dal 750 circa al 1700 circa), vol. I e Storia della letteraturatedesca. Dal Pietismo al Romanticismo (1700-1820), vol. II, Milano1977.

2. V. Zmegac-L. Skreb-Z. Sekulik, Breve storia della letteratura tedesca,Torino 2000.

Si richiede inoltre la lettura dei seguenti testi di critica letteraria: 1. W. Benjamin, Il dramma barocco tedesco, a cura di C. Cases, Torino

1971. 2. G. Manacorda, Materialismo e masochismo. Il “Werther”, Foscolo e

Leopardi, Firenze 1973. 3. G. Lukács, Goethe e il suo tempo, Firenze 1974

335

Programmi dei Corsi

Durante il corso saranno fornite pagine scelte in lingua tedesca dei classicipresi in esame

Parte monografica: Gli autori e le opere dello Sturm und Drang.

* * *LETTERATURA TEDESCA II

(Per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/13Periodo didattico: I-IICrediti: 5

Argomento del corsoParte generale: Dal Romanticismo al Realismo

Bibliografia11. Goethe, Die Wahlverwandtschaften

Faust ITasso

12. Schiller, Maria Stuart13. Friedrich Schlegel, Gespräch über die Poesie14. Novalis, Heinrich von Ofterdingen15. Kleist, Prinz von Homburg16. Eichendorff, Leben eines Taugenichts17. Büchner, Dantons Tod

WoyzeckLeonce und Lena

18. Hoffmann, Der Sandmann19. Heine, Ideen10. Fontane, Effi Briest

Storia della letteratura: 1. L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dal Pietismo al Romantici-

smo (1700-1820), vol. II, Dal Realismo alla sperimentazione (1820-1970). Dal Biedermeier al fine secolo, Milano 1977.

2. V. Zmegac - L. Skreb-Z. Sekulik, Breve storia della letteratura tedesca,Torino 2000.

336

Programmi dei Corsi

Si richiede inoltre la lettura di almeno due fra i seguenti testi di critica lettera-ria: 1. G. Baioni, Classicismo e rivoluzione. Goethe e la Rivoluzione Francese,

Napoli 1988. 2. L. Zagari, Studi di letteratura tedesca dell’Ottocento, Roma 1965. 3. G. Lukács, Goethe e il suo tempo, Firenze 1974. 4. P. Collini, Wanderung: il viaggio dei romantici, Milano 1996.

Parte monografica: Il viaggio fra Sette e Ottocento.

* * *LETTERATURA TEDESCA III

(Per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/13Periodo didattico: IIICrediti: 5

Argomento del corsoParte generaleDal Naturalismo ai giorni nostri

Bibliografia: 1. G. Hauptmann, Die Weber2. T. Mann, Buddenbrooks. Verfall einer Familie

Der Tod in Venedig3. R. Musil, Die Verwirrungen des Zöglings Törleß4. R. M. Rilke, Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge5. A. Döblin, Berlin Alexanderplatz6. B. Brecht, Leben des Galilei7. F. Kafka, Das Schloß8. G. Grass, Die Blechtrommel9. P. Weiss, Die Ermittlung

Storia della letteratura: 1. L. Mittner, Storia della letteratura tedesca. Dal Realismo alla sperimen-

tazione (1820-1970): Dal fine secolo alla sperimentazione (1890-1970),Milano 1977.

337

Programmi dei Corsi

2. V. Zmegac - L. Skreb-Z. Sekulik, Breve storia della letteratura tedesca,Torino 2000.

Si richiede inoltre la lettura di due fra i seguenti testi di critica letteraria: 1. Baioni/ Bevilacqua/ Cases/ Magris, Il romanzo tedesco del Novecento,

Torino 1973. 2. G. Lukàcs, Teoria del romanzo, Milano 1962. 3. G. Baioni, Franz Kafka: romanzo e parabola, Milano 1997. 4. M. Durzak, Die deutsche Literatur der Gegenwart, Stuttgart 1971.

Parte monografica: Peter Weiss e il teatro documentario

* * *LETTERATURE COMPARATE

Docente: Gisèle VanheseSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/14Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoModulo: Approfondimento di un argomento di Letterature Comparate

Parte istituzionaleApproccio propedeutico e metodologico allo studio della comparatistica.

Bibliografia obbligatoria: 1. G. Genette, Palinsesti, Torino, Einaudi, 1999; 2. A. Trocchi, Temi e miti letterari, in AA.VV., Introduzione alla letteratura

comparata, Milano, Mondadori, 1999, pp. 51-90.

Bibliografia consigliata: 1. P. Brunel, Mythocritique, Théorie et parcours, Parigi, Presses Universitai-

res de France, 1992; 2. P. Brunel, C. Pichois, A.-M. Rousseau, Qu’est-ce que la littérature com-

parée, Parigi, Ed. A. Colin, 1996; 3. P. Brunel, Y. Chevrel, Précis de littérature comparée, Parigi, Presses Uni-

versitaires de France, ultima ed.; 4. R. Ceserani, Guida allo studio della letteratura, Roma-Bari, Ed. Laterza,

1999; 5. Y. Chevrel, La letteratura comparata, Sovera Multimedia, 1993;

338

Programmi dei Corsi

6. F. Claudon, K. Hadda-Wotling, Précis de littérature comparée. Théorie etméthode de l’approche comparatiste, Ed. Nathan, Parigi, 1992;

7. G. Durand, Strutture antropologiche dell’immaginario. Introduzioneall’archetipologia generale, Dedalo, 1995;

88. C. Guillen, L’uno e il molteplice, Bologna, Il Mulino, 1992; 89. A. Marino, Comparatisme et théorie de la littérature, Parigi, Presses Uni-

versitaires de France, ult. ed; 10. Id., Teoria della letteratura, Bologna, Il Mulino, 1994; 11. D.-H. Pageaux, La littérature générale et comparée, Armand Colin, Pari-

gi, 1994.

Parte monograficaIl sogno nella letteraturaIl corso analizzerà il sogno nella letteratura europea a partire dall’Ottocento,momento in cui assurgerà a vera e propria problematica artistica. Per ogniautore - ivi compresi scrittori dell’area balcanica come Ismaïl Kadaré, LucianBlaga, ecc. - che propone la tematica onirica, verranno approfonditi i varimotivi ad essa connessi e i rapporti con il genere del Fantastico.

Bibliografia obbligatoria: 1. G. Bachelard, Psicoanalisi delle acque, Red/Studio Redazionale (Imma-

gini del profondo 9), ult. ed.; 2. I. Kadare, Il palazzo dei sogni, Milano, Longanesi, 1991.

Bibliografia consigliata: 1. A. Béguin, L’âme romantique et le rêve, Parigi, Ed. J. Corti, ult. ed.; 2. J. Pierrot, Le rêve de Milton aux Surréalistes, Parigi, Ed. Bordas, 1973; 3. G. Vanhese, Sur un sentiment inconnu. La promesse dans la mort. Echos

d’une légende albanaise chez Bürger, M. Yourcenar et I. Kadaré, AA.VV.,A la rencontre du populaire, “Les Cahiers du CIEREC”, TravauxLXXXII, Université de Saint-Etienne, 1993, pp. 145-161;

4. Id., Entre le nombre et la nuit. “Le Pont aux trois arches” d’IsmaïlKadaré, in Nombres et littérature, “IRIS”, Centre de Recherche sur l’Ima-ginaire, Université de Grenoble, 1994, pp. 197-209;

5. Id., Le sacrifice de construction. I. Kadaré, M. Yourcenar, in AA. VV., Ducôté du populaire, “Les Cahiers du CIEREC”, Travaux LXXXIII, Univer-sité de Saint-Etienne, 1994, pp. 117-129;

6. Id., Scrittura del sogno e forme brevi nell’opera di Yves Bonnefoy, in M.Streiff Moretti (ed.), Novelle, racconti e testi brevi nella letteratura delNovecento, Ed. Scientifiche Italiane, Perugia, 1997, pp. 313-328.

Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni.

339

Programmi dei Corsi

* * *LINGUA DEI SEGNI

Docente: Daniele GambararaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoIl modulo si propone di fornire una introduzione allo studio delle lingue deisegni mettendone in luce le caratteristiche strutturali ed evidenziando la lororilevanza nella discussione di questioni centrali per l’attuale riflessione semio-tica e per le scienze del linguaggio. I seguenti temi verranno toccati nel corsodelle lezioni: • La riflessione sulle lingue dei segni come forme di comunicazione delle

persone sorde in una prospettiva storica• Lo statuto linguistico delle lingue dei segni rispetto alle lingue vocali• Iconicità e arbitrarietà nelle lingue dei segni e nelle lingue vocali• Il contributo degli studi sulle lingue dei segni al dibattito sull’innatismo

Bibliografia1. Chiricò, D., Sordità: storie e problemi, in A. Pennisi e R. Cavalieri (a cura

di), Patologie del linguaggio e scienze cognitive, Il Mulino, Bologna2002, pp. 15-50;

2. R. Contessi, M. Mazzeo e T. Russo, Linguaggio e percezione. Le basi sen-soriali della comunicazione linguistica, Carocci, Roma 2002:

3. T. Russo, Com’è fatta una lingua dei segni, in S. Gensini (a cura di),Manuale di semiotica, Carocci, Roma in corso di stampa (il testo verràreso disponibile in forma di dispensa).

Nota: Per gli studenti che hanno frequentato nell’anno 2001/2002 è possibilela sostituzione del testo di C. Caselli et alii, Linguaggio e sordità, La NuovaItalia con il testo C.

* * *LINGUA E LETTERATURAALBANESE

(VECCHIO ORDINAMENTO)LETTERATURAALBANESE (NUOVO ORDINAMENTO)

Docente: Francesco AltimariSettore scientifico disciplinare: L-LIN/18

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Programmi dei Corsi

Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoLetteratura

Corso istituzionale:La letteratura albanese antica.Gli intellettuali albanesi e l’umanesimo europeo - Cultura, potere e istituzioni inAlbania e nella diaspora albanese dal XV al XVIII secolo - Tipologia, storia egeografia della letteratura delle origini: l’area ghega, l’area tosca e l’area arbëre-she-Descrizione e analisi dei primi documenti in lingua albanese. Analisi di branidi opere letterarie albanesi di area balcanica (G. Buzuku, P. Budi, P. Bogdani) edi area italiana (L. Matranga, N. Figlia, N. Chetta, G. Variboba). La letteratura diinfluenza islamica: i “bejtexhinj” (N. Frakulla, H. Z. Kamberi, M. Kyçyku).

Bibliografia: 1. R. Elsie, History of Albanian Literature, Columbia University Press, New

York 1995, volume I (Traduzione albanese: Histori e letërsisë shqiptare,Dukagjini, Tiranë-Pejë 1997)

2. N. Ressuli, I più antichi testi albanesi, Giappichelli editore, Torino 1978; 3. G. Schirò, Storia della letteratura albanese, Nuova Accademia, Milano

1959; 4. N. Figlia, Il Codice Chieutino. Edizione critica e concordanza a cura di

Matteo Mandalà, Palermo 1995.

Corso monografico:La poesia orale albanese. Analisi delle strutture formali, stilistiche e linguistiche di alcuni canti eroici eleggendari compresi nelle raccolte folkloriche arbëreshe e albanesi, con raf-fronti comparativi-tipologici e tematici-con la poesia popolare degli altri popo-li di area balcanica

Bibliografia: 1. F. Altimari, Studi sulla letteratura albanese della “Rilindja”, Quaderni di

Zjarri, Grottaferrata 1984; 2. A. Berisha, Antologia della poesia orale arbëreshe. Trascrizione a cura di

F. Altimari e traduzione italiana a cura di V. Belmonte, Rubbettino edito-re, Soveria Mannelli1998;

3. F. Cordignano, La poesia epica di confine nell’Albania del Nord, voll. I eII, Venezia-Padova 1943;

4. Ernest Koliqi, Poesia popolare albanese, Sansoni, Firenze 1957;

341

Programmi dei Corsi

5. P. Zumthor, La presenza della voce. Introduzione alla poesia orale, IlMulino, Bologna 1984 (ristampa 2001).

* * *LINGUA E LETTERATURE ANGLO-AMERICANE

(VECCHIO E NUOVO ORDINAMENTO)

Docente: Folger Mac FaddenSettore scientifico disciplinare: L-LIN/11Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoWalt Whitman: Nineteenth Century American Poetry Democrazia, vagabondaggio, e l’idea del sublime

Bibliografia: 1. Walt Whitman, Leaves of Grass, Gay Wilson Allen, ed., New American

Library, New York, 1980. (Sono ammesse tutte le buone edizioni complete.)2. F. O. Matthiessen, American Renaissance, Oxford University Press, New

York, 1941. 3. Gay Wilson Allen, The Solitary Singer: A Critical Biography of Walt Whit-

man, Chicago University Press, Chicago, 1985 (1959). 4. Cesare Pavese, Saggi letterari, Einaudi, Torino, 1951. 5. Harold Bloom, Wallace Stevens: The Poems of Our Climate, Cornell Uni-

versity Press, Ithaca, 1977.

Additional bibliographical suggestions will be given during the course.

All’interno del corso ci saranno lezioni di Lingua (16 ore): grammatical analy-sis, dictation, vocabulary, pronunciation.

Attività seminariali: Gerry Maguire (Lettore)A reading of the poetry of Whitman.

Il corso è aperto a tutti gli studenti del vecchio ordinamento.

* * *LINGUE E LETTERATURE ANGLO-AMERICANE

(NUOVO ORDINAMENTO)

Docente: Settore scientifico disciplinare:

342

Programmi dei Corsi

Periodo didattico: Crediti: 4 + 4

Argomento del corsoModulo I - I periodo (4 CFU)Bibliografia: 1. Walt Whitman, Leaves of Grass: The First (1855) Edition. Malcolm Cow-

ley, ed. Penguin, New York, 1985. 2. James E. Miller, Jr., A Critical Guide to Leaves of Grass, University of

Chicago Press, Chicago, 1957.

Modulo II - II periodo (4 CFU)Bibliografia: 1. Walt Whitman, “Crossing Brooklyn Ferry”, “Out of the Cradle Endlessly

Rocking”, and “When Lilacs Last in the Dooryard Bloom’d”, in Walt Whit-man, Leaves of Grass (sono ammesse tutte le buone edizioni complete).

2. James E. Miller, Jr., A Critical Guide to Leaves of Grass, University ofChicago Press, Chicago, 1957.

All’interno dei moduli ci saranno lezioni di Lingua (vedi sopra).

Gli studenti del nuovo ordinamento possono seguire, a scelta, il I Modulo sol-tanto, il II Modulo soltanto, o tutti e due i Moduli.

* * *LINGUA E LETTERATURAARABA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-OR/12Periodo didattico: II Crediti: 5

Argomento del corsoLingua araba (20 ore)• Alfabeto (lettura, scrittura)• Nomi, Pronomi, Aggettivi• Verbo: imperfetto, perfetto• Numeri • Preposizioni, Complementi • Verbo kàna• Forme derivate • Uso del Dizionario bilingue

343

Programmi dei Corsi

Funzioni• Presentarsi• Descrivere se stessi e gli altri• Chiedere e rispondere su argomenti di vita quotidiana• Scrivere e decifrare semplici messaggi

Esercitazioni (10 ore)• Ascolto e ripetizione• Copia • Scrittura sotto dettatura• Lettura • Esercizi grammaticali• Conversazione

Civiltà’ (10 ore)• Arabi e Musulmani• Corano e Lingua Araba• Islàm e muslim• Lineamenti di Storia dell’Islàm medievale• Cultura islamica e occidente• Letteratura Araba classica• Lineamenti di Storia dell’Islàm contemporaneo• Letteratura araba contemporanea• L’Islàm in Italia

Bibliografia1. Younis Tawfiq, As-Salàm ‘alaykum. Corso di arabo moderno, Ananke

1999 (con CD); 2. Francesco Gabrieli, La letteratura araba, Milano, Sansoni/Accademia,

1967;3. W. Montgomery Watt, Breve storia dell’Islam, Bologna, Il Mulino/ Uni-

versale Paperbooks, 2001;4. J. Guardi, L’Islam, Milano, Xenia, 1997.

* * *LINGUA E LETTERATURA EBRAICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IVCrediti: 4

344

Programmi dei Corsi

Argomento del corsoLa lingua ebraica è continuazione della lingua di Canaan, conosciuta soprattut-to attraverso i testi mitologici e i racconti epici di Ugarit. La somma più com-pleta dell’antica letteratura ebraica è la Bibbia, una raccolta di testi di variogenere letterario messi per iscritto, e soventi rielaborati, nel millennio che vadal 1200 a. C. al 200 d. C. Divenuto dal IV secolo a. C. lingua del culto e deidotti, l’ebraico percorse i secoli, utilizzato nella composizione di una stermina-ta letteratura fiorita in terra d’Israele e nella Diaspora, giungendo sino ai giorninostri, quando è ridiventato lingua parlata e di uso comune.Alla rinascita della lingua ebraica in Occidente, molto contribuirono i poeti e imistici che fiorirono nelle comunità del Mezzogiorno d’Italia durante i secoliIX-XI d.C.

Bibliografia1. A. Rofè, Dall’ascolto alla parola: nascita della Bibbia ebraica, in Dagli

dei a Dio. Parole sacre e parole profetiche sulle sponde delMediterraneo. Atti del convegno internazionale di studi promosso dal-l’Associazione “Biblia” (Bari, 13-15 settembre 19919, a cura di C. Cola-femmina, Messaggi, Cassano Murge 1997, pp. 81-87

2. S. Avisar, Tremila anni di letteratura ebraica, Carucci, Roma 1980, vol I;3. C. Colafemmina, La cultura ebraica in Puglia nei secoli IX-XI, ivi, pp.

131-151.

* * *LINGUA E LETTERATURA INGLESE V. O.

(ogni annualità ad eccezione del IV annomutua da STORIA DEL TEATRO INGLESE)

Docente: Maria Maddalena ParlatiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/10Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

* * *LINGUA E LETTERATURE ISPANO-AMERICANE

Docente: Emanuela JossaSettore scientifico disciplinare: L-LIN/06Periodo didattico: III-IVCrediti: 6

345

Programmi dei Corsi

Argomento del corsoPer gli studenti che devono sostenere il 1° esame il corso prevede lo studiodella storia della letteratura ispanoamericana dalle origini al ’900: • Prima della conquista: la letteratura náhuatl, maya, quechua. • La letteratura della conquista: le cronache spagnole e la “visione dei vinti”. • Dal classicismo al manierismo: Siglo de Oro in America; Inca Garcilaso. • Il Barocco in Messico: Sor Juana. • Tra Neoclassicismo e Romanticismo. • Nascita e sviluppo della letteratura “gauchesca”• Romanticismo. Realismo e naturalismo• Il Modernismo: José A. Silva. La piena affermazione: Rubén Darío. • Postmodermismo. “Criollismo”, realismo urbano, regionalismo. • La poesia dell’avanguardia: Huidobro, Vallejo, Neruda. • Il romanzo Indigenista: C. Matto de Turner, Jorge Icaza, Ciro Alegría, J.

María Arguedas. • Nuove tendenze narrative: Asturias, Carpentier, Onetti. • Due grandi argentini: Borges, Cortázar. • Due grandi messicani: Rulfo, Paz. • L’arte del racconto: Quiroga, Monterroso e Ribeyro. • “Boom”, “real maravilloso”: critica e autori. G. García Márquez, Carlos

Fuentes, Vargas Llosa.

Gli studenti possono utilizzare un manuale di Storia della letteratura ispanoa-mericana a scelta, da integrare con la lettura dei testi proposti durante il corso.

Per gli studenti che hanno già sostenuto il primo esame, è previsto il seguentecorso monografico: Dalla letteratura maya precolombiana al neo-indianismo

Bibliografia1. Popol Vuh, a cura di A. Recinos2. Chilam Balam (pagine antologizzate)3. Rabinal Achí (pagine antologizzate)4. M. Angel Asturias, Hombres de maíz, Alianza 5. R. Menchú, Mi chiamo Rigoberta Menchú (pagine antologizzate), Giunti6. H. Ak’Abal, Tessitore di parole, Le Lettere

Studi: 1. S. Morley, I maya (pagine antologizzate)2. E. Jossa, Uomini di mais. M. A. Asturias e la cultura maya, Alinea3. AA.VV., Del katún al siglo (pagine antologizzate)4. G. Bockler, Donde enmudecen las cosciencias (pagine antol.)

346

Programmi dei Corsi

* * *LINGUA E LETTERATURA FRANCESE

Docente: Gisèle VanheseSettore scientifico disciplinare: L-LIN/03Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoModulo: Approfondimento di un argomento di Letteratura Francese

Parte istituzionaleIII anno N. O. La letteratura francese del Novecento.

Bibliografia obbligatoria: • A. Lagarde e L. Michard, Le XXe siècle, Parigi, Bordas, ultima ed.;oppure• P. Brunel, Y. Bellenger, D. Couty, Ph. Sellier, M. Truffet, Le XXe siècle, in

Histoire de la littérature française, t. II, Parigi, Bordas, ultima ed.;oppure• G. Macchia et al., La letteratura francese. Il Novecento, Milano, Ed.

Accademia, ultima ed.

IV anno V. O. La letteratura francese del Cinquecento e del Novecento.

Bibliografia obbligatoria: • A. LAGARDE e L. MICHARD, Le XVIe siècle-Le XXe siècle, Parigi,

Bordas, ultima ed.;oppure• P. Brunel, Y. Bellenger, D. Couty, Ph. Sellier, M. Truffet, Le XVIe siècle, in

Histoire de la littérature française, t. I, Parigi, Bordas, ultima ed.; Le XXesiècle, in Histoire de la littérature française, t. II, Parigi, Bordas, ultima ed.;

oppure• G. Macchia, La letteratura francese. Dal tramonto del Medioevo al Rina-

scimento, Firenze, Ed. Sansoni/Accademia, ultima ed.; G. Macchia et al.,La letteratura francese. Il Novecento, Milano, Ed. Accademia, ultima ed.

Parte monograficaL’immagine nella poesia franceseCentro irragiante di ogni testo poetico, l’immagine diventa con la modernità,

347

Programmi dei Corsi

specialmente con il Surrealismo, un tema di riflessione per quanto riguarda ilsuo statuto estetico e linguistico, la sua tipologia ed i suoi poteri. Ci si soffer-merà in particolare su due grandi categorie proposte dagli studiosi: da unaparte, l’immagine archetipale e, dall’altra, l’immagine retorica. Le immagini,con le loro varie tipologie e funzioni, saranno studiate nelle opere di AndréBreton, Paul Éluard, Jules Supervielle, René Char, Georges Schehadé, HenriMichaux, Saint-John Perse, Yves Bonnefoy, Philippe Jaccottet, per raggiunge-re una conoscenza più precisa del loro funzionamento, nella scrittura poeticacontemporanea.

Bibliografia obbligatoria: 1. G. Bachelard, L’eau et les rêves, Parigi, Gallimard, Folio essais, ult. ed.; 2. O. Ducrot e T. Todorov, Dictionnaire encyclopédique des sciences du lan-

gage, Parigi, Ed. du Seuil, Coll. “Points”, ult. ed. (Figure, pp. 349-357); 3. G. Durozoi e B. Lecharbonnier, Le Surréalisme, Parigi, Ed. Larousse, ult.

ed. (pp. 79-128); 4. G. Schehadé, Les poésies, Parigi, Poésie/Gallimard, ult. ed.

Bibliografia consigliata: 1. Breton, Manifestes du Surréalisme, Parigi, Gallimard, ult. ed.; J. 2. Cohen, Structure du langage poétique, Parigi, Flammarion, ult. ed.; Groupe

MU, Rhétorique générale, Parigi, Ed. du Seuil, Coll. “Points”, ult. ed.; 3. P. Ricoeur, La métaphore vive, Parigi, Ed. du Seuil, ult. ed.; 4. G. Vanhese, Exégèse du silence. Sur la poésie de Georges Schehadé, in

M.-T. Puleio (ed.), Atti del Convegno “Aux limites du dicible”, Universitàdegli Studi di Catania, in corso di stampa; Id.,

5. Dans les jardins d’exil. La poésie de Georges Schehadé, in G. Bernardelli(ed.), Miscellanea in onore del Prof. S. Cigada, Università Cattolica diMilano, in corso di stampa;

6. J.-J. Wunenburger, Filosofia delle immagini, Torino, Einaudi, 1999.

Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni.

È previsto lo svolgimento di esercitazioni e attività seminariali.

AvvertenzeL’esame scritto - obbligatorio - comprende: • III anno: Dictée, Commentaire• IV anno: Dictée, Dissertation

L’esame orale si svolgerà in lingua francese per il III e IV anno di corso.

Questo programma ha validità per due anni accademici.

348

Programmi dei Corsi

* * *LINGUA E LETTERATURA NEOGRECA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/20Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso

Annualisti

Modulo A 4 creditiParte istituzionale: La storia della letteratura greca moderna Profilo generale della letteratura greca moderna dall’Illuminismo ai nostrigiorni.

Bibliografia (uno, a scelta dello studente):1. R. Beaton, An Introduction to Modern Greek Literature, Clarendon Press,

Oxford 1994 [trad. gr.: Isagoghì sti neòteri ellinikì logotechnìa, Nefeli,Atene 1996];

2. K. Th. Dimaràs, Istorìa tis Neoellinikìs Logotechnìas, Papadimas, Atene2000;

3. B. Lavagnini, La letteratura neoellenica, Sansoni, Firenze 1969; 4. L. Politis, Lineamenti di Letteratura Neogreca, Edizioni Università di

Trieste, Trieste 2000 [tit. or.: Sinoptikì Istorìa tis Neas Ellinikìs Logote-chnìas. Vivliografìa. Epìmetro, Dodoni, Atene 1968];

5. M. Vitti, Storia della letteratura neogreca, Carocci, Roma 2001.

Si richiede, inoltre, la lettura di due opere, in traduzione italiana, una in versi euna in prosa, di cui verrà fornito un elenco.

Modulo B 4 crediti Parte monografica: Lo straniero e il diverso: esempi nella produzione narrativa e poetica greca fraXIX e XX secolo. Fotocopie dei testi relativi verranno distribuite agli studenti durante le lezioni.

Parte linguistica: La lingua greca moderna

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Programmi dei Corsi

Profilo generale della lingua greca moderna (dalla Koinè Ellenistica alla KoinèNeoellenica).

Bibliografia consigliata1. Gh. Babigniotis, A Linguistic Approach to the Language Question in

Greece, “Byzantine and Modern Greek Studies” 5, 1979, pp. 1-16 (trad.it. K. Papatheu);

2. R. Browning, Medieval and Modern Greek, Hutchinson, London 1969 [trad.gr.: I ellinikì glossa meseonikì ke nea, Papadimas, Atene 1988: l’“Introduzio-ne” (pp. 20-41) e i capp. 6 e 7 (pp. 141-81)] (trad. it. S. Virgillito).

Biennalisti

Modulo AParte istituzionale: La storia della letteratura greca moderna Approfondimento della storia della letteratura greca moderna, in particolareriferimento alla produzione poetica e narrativa dell’Ottocento e del Novecento. Gli studenti biennalisti-in sostituzione della Parte istituzionale-porteranno lalettura di due opere, in traduzione italiana, una in versi e una in prosa. Le operee la bibliografia critica relativa verranno indicati in base alla scelta dello stu-dente.

Modulo BParte monografica: Vedi annualisti.

Parte linguistica: La lingua greca modernaTratti distintivi del “Glossikò Zìtima”.

Bibliografia consigliata (uno, a scelta dello studente)1. P. Mackridge, The Modern Greek Language. A Descriptive Analysis of

Standard Modern Greek, University Press, Oxford 1985 [trad. gr.: I neoel-linikì glossa, Atene 1987], un cap. a scelta;

2. V. Rotolo, A. Koraìs e la questione della lingua in Grecia, Presso L’Acca-demia, Palermo 1965;

3. ID., Il dialogo sulla lingua di Dionisio Solomòs, Presso L’Accademia,Palermo 1970.

TriennalistiModulo A

350

Programmi dei Corsi

Parte istituzionale: La storia della letteratura greca moderna Approfondimento della storia della letteratura greca moderna, con particolareriferimento alla produzione, narrativa e poetica, del XIX secolo. Agli studenti triennalisti - in sostituzione della Parte istituzionale - si richiedeuna scelta antologica degli autori più significativi e la lettura di tre opere in lin-gua originale, una in versi e due in prosa. Le opere e la bibliografia critica rela-tiva verranno indicati in base alla scelta dello studente.

Modulo B Parte monografica: Vedi annualisti.

Parte linguistica: La lingua greca modernaApprofondimento del “Glossikò Zìtima”.

Bibliografia consigliata (uno, a scelta dello studente): 1. Gh. Kordatos, Istorìa tou glossikoù zitìmatos, Boukoumanis, Atene 1973; 2. P. Mackridge, The Modern Greek Language. A Descriptive Analysis of

Standard Modern Greek, University Press, Oxford 1985 [trad. gr: I neoel-linikì glossa, Atene 1987], due capp. a scelta;

3. K.A. Tripanis, O attikismòs ke to glossikò mas zìtima, Atene 1984.

Gli studenti interessati possono usufruire di borse di studio in Grecia. Sono,inoltre, previsti seminari con studiosi italiani e stranieri.

Le lezioni di lingua e letteratura greca moderna possono essere agevolmenteseguite anche dagli studenti che non hanno alcuna conoscenza del greco antico.

Gli studenti madrelingua devono concordare il programma con il docente.

* * *LINGUA E LETTERATURA PORTOGHESE E BRASILIANA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/08/9Periodo didattico: II-IIICrediti: 4 + 4

Lingua e traduzione portoghese (4 CFU) II periodoArgomento del corso

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Programmi dei Corsi

Il corso a carattere seminariale si divide in due parti: nella prima saranno forni-ti allo studente gli strumenti per acquisire una conoscenza di base della linguaportoghese, anche con l’aiuto di mezzi audio-visivi (è prevista la proiezione difilm e documentari in lingua), affinché questi possa fruire, almeno parzialmen-te, della produzione letteraria di area lusitana. La seconda parte prevede eserci-tazioni su brani in prosa dei più significativi autori moderni e contemporaneidelle Letterature Portoghese e Brasiliana. È previsto, inoltre, un seminario ditraduzione letteraria sull’opera dello scrittore contemporaneo Sérgio Luís deCarvalho, As horas de Monsaraz.

Bibliografia: 1. Il Portogallo dalle origini al Seicento, a cura di L. Stegagno Picchio, Pas-

sigli Editori, Firenze-Antella 2001: La lingua portoghese nel mondo, pp.39-46; Il portoghese del Portogallo dal medioevo ad oggi, pp. 69-77.

2. G. Lanciani, Profilo di storia linguistica e letteraria del Portogallo, Bul-zoni, Roma 1999: Introduzione, pp. 15-20; I. La lingua, pp. 23-40.

3. I. Castro, Tempo da Língua, Imagens da História da Língua Portuguesa,Lisboa 2001

4. Lusofonia-Curso básico de português língua estrangeira, Livro doAluno, Lidel, Lisboa, 2001.

5. Lusofonia-Curso básico de português língua estrangeira, Caderno deexercícios, Lidel, Lisboa, 2001.

6. M.H. Abreu-R. Benamor Murteira, Grammatica del portoghese moderno,Zanichelli, Bologna 1998.

Altri materiali saranno forniti in fotocopia volta per volta dal docente.

Letteratura portoghese e brasiliana (4 CFU) III periodoAlle origini della letteratura portoghese: la Lirica galego-portoghese. 2.“Novamente retrovato”, le prime notizie sul continente scoperto. La prima parte del corso sarà dedicata alle origini della letteratura portogheseed in particolare ai più antichi testi poetici che costituiscono il Corpus dellaLirica galego-portoghese, formato da canzoni d’amore, d’amico e di scherno.Oltre a fornire una visione d’insieme del fenomeno letterario che domina isecoli XII-XIV, ci si soffermerà sui testi dei poeti più rappresentativi di quellascuola poetica. Nella seconda parte del corso, con un salto cronologico di circaun secolo e mezzo, verranno presi in esame i primi documenti relativi alla sco-perta del Brasile: testi che, seppur scritti in un’ottica ancora tutta europea,segnano la nascita della letteratura lusofona del nuovo mondo.

Bibliografia: 1. Il Portogallo dalle origini al Seicento, a cura di L. Stegagno Picchio, Pas-

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Programmi dei Corsi

sigli Editori, Firenze-Antella 2001: Una storia della civiltà letteraria, pp.27-37; Civiltà letteraria del Portogallo dal medioevo a oggi, pp. 53-65;Un paese alla conquista del mondo, pp. 271-280; Albori della poesia nel-l’Hispania medievale. La Lirica galego-portoghese, pp. 131-162.

2. G. Lanciani, Profilo di storia linguistica e letteraria del Portogallo, Bulzo-ni, Roma 1999: II. La letteratura, dalle origini al Quattrocento, pp. 43-59.

3. Luciana Stegagno Picchio, La letteratura brasiliana, Einaudi, Torino1997: Introduzione. I. Caratteri della letteratura brasiliana, pp. 3-27; II.Le grandezze del Brasile e la catechesi gesuitica, pp. 28-43.

4. G. Macchi, L’avventura definita. Un secolo di viaggi e scoperte porto-ghesi, C. M. Radulet, Paesi nuovamente ritrovati: le prime notizie sulBrasile, pp. 83-99; in “Quaderni Portoghesi”, 4, 1978.

Altri materiali saranno forniti in fotocopia volta per volta dal docente.

* * *LINGUA E LETTERATURA ROMENA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/17Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoModulo A (Lingua): Introduzione alla storia della cultura e della lingua romena [16 ore = 2 crediti]. Nozioni fondamentali di fonetica, morfologia e sintassi [16 ore = 2 crediti]. Saranno presentati i tratti caratteristici del romeno, in una prospettiva descritti-va, tipologica e contrastiva. La sintesi teorica verrà completata dallo studio dibrani in lingua, forniti dal docente.

Bibliografia 1. I. Bulei, Breve storia dei Romeni, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 1999,

pp. 99-122, passim. 2. Voce “Romania” nella Enciclopedia Europea, IX, Milano, Garzanti,

1979, da integrare con La piccola Treccani, Roma, Istituto dell’Enciclo-pedia Italiana, 1995.

3. B. Mazzoni, Un percorso di storia della lingua romena, in F. Sabatini, A.Golini (eds.), L’Europa dei popoli, vol. IV, Roma, Istituto Poligrafico eZecca dello Stato & Editalia, 1997, pp. 461-467.

4. I. Gu‚tia, Grammatica romena moderna, Roma, Bulzoni, 1967.

353

Programmi dei Corsi

5. L. Renzi, “Considerazioni tipologiche sul romeno”, in H. Stammerjohann,(éd.), Analyse et synthèse dans les langues romanes et slaves, Tübingen,Gunter Narr, 1991, p. 21-25.

6. L. Pop, Româna cu sau fara profesor, Cluj-Napoca, Echinox, 1997. 7. A. Tarantino e L. Dascalu Jinga (a cura di), La lingua rumena. Morfologia

ed esercizi, Bucure‚sti, Editura Funda‚tiei Culturale Române, 1996. 8. B. Cazacu et al., A Course in Contemporary Romanian, Bucure‚sti, Editu-

ra didactica ‚si pedagogica, 1980.

Modulo B (Letteratura): La poesia romena nel Novecento: modernismo, avanguardia, neomodernismoe postmodernismo [32 ore = 4 crediti]Saranno studiati testi rappresentativi dell’opera di G. Bacovia, Lucian Blaga,Tudor Arghezi, Ion Barbu, Nichita Stanescu, Mircea Cartarescu

Bibliografia1. G. Lupi, La letteratura romena, Firenze, Sansoni, 1968 (oppure: G. Lupi,

Storia della letteratura romena, Firenze, Sansoni, 1955). 2. M. Cugno, La poesia romena del Novecento, Alessandria, Edizioni del-

l’Orso, 1996. 3. M. Cugno, M. Mincu (a cura di), Poesia romena d’avanguardia, Feltri-

nelli, Milano, 1980. 4. L. Ulici, “Letteratura e potere. L’”esempio” romeno degli anni Settanta e

Ottanta”, Europa Orientalis XIII (1994), nr. 2, pp. 133-147. 5. “Antologia romena”, in “Si scrive. Rivista di letteratura”, numero unico

(Cremona, direttore: Emanuele Bettini), 1997, pp. 358-413

Nell’ambito del corso sono previste esercitazioni.

* * *LINGUA E LETTERATURA SPAGNOLA

(VECCHIO ORDINAMENTO) LETTERATURA SPAGNOLA (NUOVO ORDINAMENTO)

Docente: Eleonor LonderoSettore scientifico disciplinare: L-LIN/05Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoModulo I (Per studenti di I Anno, N.O.)Profilo della storia della letteratura spagnola dalle origini al ’600.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. C. Alvar, J. C. Mainer, R. Navarro, Storia della letteratura spagnola,

Einaudi, 2000. 2. AA.VV., La letteratura spagnola, Rizzoli, 1987. 3. J. Vicens Vives, Profilo della storia di Spagna, Einaudi, 1975. 4. J. Maravall, La cultura del Barocco, Il Mulino, 1985. 5. J. Elliot, La Spagna imperiale, Il Mulino, 1996.

N.B.: Il corso sarà tenuto in italiano. Lo studente dovrà leggere 3 classici intraduzione. Per ogni testo dovrà preparare un’esposizione sull’autore e sulperiodo.

Modulo II (Per studenti di II-III n. o. e di III-IV v. o.)Crisis de fin de siglo. Etica y estética del grupo de 1898. Antonio Machado y lapropuesta de una regeneración moral.

Letture: A. Machado, Campos de Castilla-Selección de poemas (dispensa).

Bibliografia1. F. Rico (ed.), Historia y crítica de la literatura española (vol. 6 Moderni-

smo y 98), Crítica, Barcelona, 1980. 2. M. Tuñón de Lara, Medio siglo de cultura española, Tecnos, Madrid,

1984. 3. José-Carlos Mainer, La edad de plata. Ensayo de interpretación de un

proceso cultural, Cátedra, Madrid, 1986.

N.B.: Il corso sarà tenuto in spagnolo. Gli esami di III anno (n. o.) e di III e IV(v. o.) si terranno in spagnolo. I programmi hanno validità per due anni.

Orario di ricevimento:Giovedì 9-13 (studio docente, 5°p. Cubo 20)

* * *LINGUA E TESTUALITÀ TEDESCA

(per Filosofia e scienza della comunicazione e della conoscenza)

Docente: Giovanna PinnaSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: II-IIICrediti: 4

Argomento del corsoIl romanzo di formazione nella letteratura tedesca

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Programmi dei Corsi

Mutua parzialmente (24 ore) dal corso di Letteratura tedesca III-IV per lingue.L’insegnamento sarà integrato da un corso-seminario di 8 ore di carattere filo-sofico-estetico.

Bibliografia: 1. J. W. Goethe, La vocazione teatrale di Wilhelm Meister, Mondadori o

Garzanti, Milano2. F. Schiller, La passeggiata. Scritti su natura, poesia e storia, a cura di G.

Pinna, Centro editoriale dell’Università della Calabria, Rende 2003

Raccolta di testi critici in fotocopia, che sarà fornita dalla docente.

* * *LINGUA E TESTUALITÀ INGLESE

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/12Periodo didattico: Crediti: 2+2

Argomento del corsoLingua e testualità è un corso di preparazione linguistica mediante la lettura,analisi, e approfondimento di opere letterarie - fiction, non-fiction, poesie,opere teatrali, discorsi - nel loro contesto storico-culturale, e di articoli tratti dagiornali e riviste di attualità quali The Financial Times, The Times, Newsweek eTime Magazine. Il corso avrà anche lo scopo di rivedere alcuni punti di grammatica della lin-gua, e di incrementare il lessico, dando rilievo agli stilemi linguistici che per-mettono di comunicare più fluidamente in lingua inglese. Inoltre, sono previstericerche individuali o basate su team-work.

ProgrammaLivello 1 (intermedio / intermedio-superiore) totale 16 ore (2 crediti)Presentazione del programma, obbiettivi del corso, analisi dei bisogni (needsassesment).• Lettura 1 - fiction; esercizi. • Lettura 2 - non-fiction; esercizi. • Lettura 3 - articolo di attualità tratto dal giornale The Financial Times. • Lettura 4 - discorsi famosi; contesto storico-culturale ed esercizi. • Lettura 5 - I Have a Dream, Martin Luther King; esercizi. • Lettura 6 - poesia; analisi di stilemi linguistici. • Lettura 7 - articolo di attualità tratto dal giornale The Times.

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Programmi dei Corsi

• Lettura 8 - articolo di attualità tratto dal giornale Newsweek.

Livello 2 (pre-intermedio) - totale 16 ore (2 crediti)Presentazione del programma, obbiettivi del corso, analisi dei bisogni (needsassesment).• Lettura 1 - fiction; grammatica e comprensione della lettura. • Lettura 2 - non-fiction; grammatica ed esercizi di comprensione della lettura. • Lettura 3 - breve articolo di attualità tratto dal giornale The Financial

Times. • Lettura 4 - discorsi famosi; contesto e significato del brano scelto; esercizi

di vocabolario. • Lettura 5 - fiction; esercizi di grammatica e comprensione della lettura. • Lettura 6 - poesia; analisi di stilemi linguistici; lettura della traduzione del

brano. • Lettura 7 - breve articolo di attualità tratto dal giornale The Times. • Lettura 8 - breve articolo di attualità tratto dal giornale Newsweek.

* * *LINGUA E TRADUZIONE ALBANESE I

Docente: Giovanni BelluscioSettore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: Crediti: 8

Argomento del corsoIl corso intende fornire una conoscenza teorica e pratica di base della linguaalbanese letteraria. Esercitazioni di lettura, traduzione e conversazione.

Bibliografia: 1. A. Toma-Z. Karapici-L. Radovicka, Gjuha letrare shqipe-Libër mësimi,

Shtëpia Botuese e Librit Shkollor, Tiranë 1989: mësime 1-26; 2. Gj. Shkurtaj-E. Hysa, Gjuha shqipe për të huajt dhe shqiptarët jashtë

Atdheut, Botimet Toena, Tiranë 1996. 3. F. Solano, Manuale di lingua albanese, Cosenza 1988. 4. Sh. Demiraj, La lingua albanese: origine, storia, strutture, Rende 1997

* * *LINGUA E TRADUZIONE ALBANESE II

Docente: Giovanni Belluscio

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Programmi dei Corsi

Settore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: Crediti: 8

Argomento del corsoApprofondimento delle conoscenze linguistiche acquisite nel corso elementare- in particolare si mirerà al consolidamento delle strutture grammaticali, sintati-che e lessicali della lingua letteraria per assicurare lo sviluppo della capacità dicomprensione e produzione sia dell’albanese scritto che dell’albanese parlato.

Bibliografia: 1. Gj. Shkurtaj-E. Hysa, Gjuha shqipe për të huajt dhe shqiptarët jashtë

Atdheut, Botimet Toena, Tiranë 1996. 2. A. Toma-Z. Karapici-L. Radovicka, Gjuha letrare shqipe-Libër mësimi,

Shtëpia Botuese e Librit Shkollor, Tiranë 1989 [mësime 27-52]; 3. N. Ressuli, Grammatica albanese, Patron, Bologna 1985; 4. F. Solano, Manuale di lingua albanese, Cosenza 1982; 5. Sh. Demiraj, La lingua albanese: origine, storia, strutture, Rende 1997; 6. G.B. Pellegrini, Introduzione alla linguistica albanese, Rende 1998.

* * *LINGUA E TRADUZIONE ALBANESE III

Docente: Francesco AltimariSettore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: II-IIICrediti: 6-9

Argomento del corsoPerfezionamento della competenza della lingua albanese standard, con eserci-tazioni pratiche nel laboratorio linguistico. Elementi di grammatica storica e didialettologia albanese. La dialettologia italo-albanese. Eteroglossia dialettalearbëreshe e lingua standard.

Bibliografia: 1. Sh. Demiraj, Gjuha shqipe dhe historia e saj, Shtëpia Botuese e Librit

Universitar, Tiranë 1988. 2. N. Ressuli, Grammatica albanese, Patron, Bologna 1985. 3. G.B. Pellegrini, Introduzione alla linguistica albanese, Rende 1998. 4. F. Altimari, L’eteroglossia arbëreshe: varietà locali e standard albanese,

estratto da “La legislazione nazionale sulle minoranze linguistiche. Proble-mi, Applicazioni, Prospettive (a cura di Vincenzo Orioles), Udine 2002.

358

Programmi dei Corsi

* * *LINGUA E TRADUZIONE ALBANESE IV

(VECCHIO ORDINAMENTO)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/18Periodo didattico: Crediti: 8

Argomento del corsoApprofondimento di questioni di storia della lingua letteraria albanese. Studiodelle varianti letterarie storiche a base dialettale (tosco, ghego e arbëresh)attraverso una serie di esercitazioni condotte sulla lettura e l’analisi di testi let-terari.

Bibliografia: 1. M. Camaj, Albanian grammar, with exercises, chrestomathy and glossa-

ries, Otto Harrassowitz, Wiesbaden 1984; 2. Sh. Demiraj, Gramatikë historike e gjuhës shqipe, Shtëpia Botuese “8

Nëntor”, Tiranë 1986; 3. Sh. Demiraj, Gjuha shqipe dhe historia e saj, Shtëpia Botuese e Librit

Universitar, Tiranë 1988. 4. G.B. Pellegrini, Introduzione alla linguistica albanese, Rende 1998.

Nell’ambito dei corsi avanzati di lingua albanese e del corso di letteratura sonopreviste anche delle rassegne di film albanesi contemporanei di soggetto lette-rario, con proiezioni presso il Centro Linguistico d’Ateneo.

* * *LINGUA E TRADUZIONE INGLESE I

(Per il Corso di laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/12Periodo didattico: ICrediti: 3

Argomento del corsoIl corso prevede un introduzione allo studio della lingua inglese da un punto divista fonetico, morfologico, grammaticale, sintattico e lessicale, ed ha comeobiettivo principale quello di porre le basi per la corretta produzione e compren-sione dell’inglese sia scritto che orale. Verranno analizzati testi scritti autentici

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Programmi dei Corsi

tratti da varie fonti e su vari argomenti al fine di sviluppare negli studenti la capa-cità di riconoscere e quindi imparare ad utilizzare diversi registri espressivi.

Informazioni relative alla bibliografia verranno fornite all’inizio del corso

* * *LINGUA E TRADUZIONE INGLESE II

(Per il Corso di laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/12Periodo didattico: IICrediti: 3

Argomento del corsoNel corso del secondo anno si procederà a sviluppare ulteriormente sia la com-petenza linguistica che le capacità comunicative degli studenti. Durante le lezioni verrà proposta una varietà di testi (dialoghi, interviste, branidescrittivi e illustrativi) che saranno analizzati da diversi punti di vista: quellogrammaticale e sintattico, studiandone la costruzione e coesione interne; quel-lo lessicale, rivolgendo particolare attenzione all’uso di terminologia speciali-stica; quello stilistico, mettendo a confronto registri espressivi diversi attraver-so l’uso di esempi tratti da materiali autentici; e quello fonologico, focalizzan-do l’attenzione degli studenti su problemi riguardanti la pronuncia, gli accenti,il ritmo e l’intonazione. Una parte del corso sarà dedicata all’analisi del ruolo dell’inglese nel mondoattuale e alla discussione delle ragioni storiche, politiche e sociali che lo hannodeterminato.

Informazioni relative alla bibliografia saranno fornite all’inizio del corso.

* * *LINGUA E TRADUZIONE INGLESE III

(Per il Corso di laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/12Periodo didattico: IIICrediti: 3

Argomento del corsoNel corso del terzo anno si procederà allo studio delle costruzioni sintattiche

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Programmi dei Corsi

più complesse, anche attraverso l’analisi di testi autentici tratti da varie fonti.Gli studenti verranno inoltre incoraggiati a preparare delle presentazioni siascritte che orali su usi e costumi della regione in cui vivono, al fine di sviluppa-re la loro autonomia espressiva. Altro obiettivo fondamentale del corso è quel-lo di fornire strumenti adeguati per la traduzione di testi in inglese relativi adargomenti di cultura, arte e civiltà, o più specificamente inerenti al turismointernazionale.

Informazioni relative alla bibliografia saranno fornite all’inizio del corso.

* * *LINGUA E TRADUZIONE SPAGNOLA I

(Per il Corso di laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/14Periodo didattico: Crediti: 5

Argomento del corso• Lingue parlate in Spagna: Il castigliano o spagnolo, il catalano, il gallego e

l’ euskera o euskara • Lo spagnolo, seconda lingua internazionale [glm] • Lo spagnolo di America: varianti. Lo spagnolo negli Stati Uniti. • La Spagna: Fiestas, tradiciones y costumbres. • Alfonso X, detto “il saggio”. • I re cattolici. • La scoperta dell’America. America precolombina. Indigenismos della lin-

gua spagnola. • Gli Austrias in Spagna[1500-1700].

Il Corso intende offrire il servizio di autoapprendimento assistito da un tutor,possibilmente con software multimediale, visione DVD, satellite, Internet, ingruppi ridotti (max. di 20-25 persone) nonché le esercitazioni a carico del col-laboratore didattico dott. Mario Benvenuto. È previsto l’utilizzo di un Laboratorio linguistico.

È necessaria la preiscrizione ai corsi: contattare il responsabile del Corso.

Bibliografia1. M. Pellitero, B. Jaume, C. Blanco, Español, lengua y cultura, Zanichelli,

Bologna 1995s (unità 1, 4, 5, 6, 7, 10, 12, 13)

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Programmi dei Corsi

2. F. Maillo Salgado, Los arabismos del castellano en la Baja Edad Media,ed. Università di Salamanca, Salamanca3, 1998.

3. M.V. Calvi - N. Provoste, Amigo sincero. Curso de Español para italia-nos, Zanichelli Bologna 1999.

4. M.C. Bordonaba, R. Rodríguez, B. Romero, M. Sánchez, Escribir y algomás. De la comprensión oral y escrita a la expresión oral y escrita, Para-via Scriptorium, Torino 1999.

5. A. Rojo Sastre, Bescherelle. El arte de conjugar en español, Hatier, Paris1984s.

Testi da tradurreBaños Vallejo, Fernando, La hagiografía como género literario en la EdadMedia. Tipología de doce “Vidas” individuales castellanas, Departamento deFilología Española, Oviedo 1989.

DizionariIL NUOVO VOX Dizionario Spagnolo Italiano Italiano Spagnolo di SecundíSañé e Giovanna Schepisi. Zanichelli/Biblograf, p. 592, 1998 [L. 42.000].Oltre 33 000 lemmi e locuzioni; neologismi, tecnicismi, termini di uso collo-quiale e gergale; espressioni idiomatiche e frasi esemplificative; trascrizionefonematica secondo i simboli dell’Associazione Fonetica Internazionale, 1987(anche il monolingue).

Pagine su internet

http://www.elemadrid.com�Table of Contents �

Learning Spanish for free, wherever you are• Learning Spanish for free (by e-mail)• Conjugate Spanish verbs online (an automated verb conjugator)• Spanish dictionary (multilingual, bidirectional)

http://roble.pntic.mec.es/~msanto1/ortografia/• Ejercicios de ortografía y dictados.

http://www.escuela.virtual.org.mx/paginas/salon.htm• Enlaces a páginas de Ortografía y Gramática.

http://www.spanishembassy.org.uk/• Tecla: archivo de textos electrónicos. Actividades y soluciones.

http://www.um.es/~dilengua/edulengua.html• Enlaces a sitios de Lengua

362

Programmi dei Corsi

http://www.clarin.com/elclub/html/busqueda.htm• Centro de exploraciones para todos los países. • Correo electrónico en español para jóvenes.

http://www.nalejandria.com.ar/00/amigos.htm• Correo electrónico en español.

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA I

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/14Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corso1 modulo (24 ore)Approfondimento della fonetica e delle strutture morfo-sintattiche della linguatedesca con rilievo posto alla grammatica contrastiva italiano-tedesco. Le eser-citazioni saranno svolte su una scelta di testi che saranno forniti agli studentidurante le lezioni.

BibliografiaLa bibliografia verrà comunicata all’inizio delle lezioni.

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA II

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/14Periodo didattico: Crediti:

Argomento dlel corso1 modulo (24 ore)Le preposizioni nella lingua tedesca: polifunzionalità e possibili corrisponden-ze italiano-tedesco. L’analisi sarà svolta su una scelta di testi che saranno forniti agli studentidurante le lezioni.

BibliografiaLa bibliografia verrà comunicata all’inizio delle lezioni.

363

Programmi dei Corsi

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA III

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/14Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corso1 modulo (24 ore)Traduzione e analisi stilistica di testi letterari.

BibliografiaLa bibliografia verrà comunicata all’inizio delle lezioni.

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA I

(Per il Corso di Laurea Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoIl corso intende fornire le basi per la comprensione della lingua tedesca scrittae orale, con particolare attenzione alla grammatica di base. Verrà poi fornito unbreve panorama socio-linguistico dell’evolversi della lingua tedesca dall’etàmoderna a oggi.

Il materiale e la bibliografia saranno forniti all’inizio del corso

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA II

(Per il Corso di Laurea Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoIl corso prenderà in esame alcuni aspetti della lingua tedesca in rapporto a

364

Programmi dei Corsi

quella italiana. Si intenderà poi sviluppare le competenze linguistiche del tede-sco scritto e parlato.

Il materiale bibliografico sarà fornito all’inizio del corso.

* * *LINGUA E TRADUZIONE TEDESCA III

(Per il Corso di Laurea Mediazione linguistica)

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoIl corso, oltre ad affrontare alcuni aspetti della grammatica tedesca in rapportoa quella italiana, intende prendere in esame alcuni testi letterari facendo parti-colare attenzione alle difficoltà di traduzione.

Il materiale bibliografico sarà fornito all’inizio del corso.

* * *LINGUA FRANCESE (VECCHIO ORDINAMENTO)

Docente: Marilia MarchettiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso, dal titolo “Problemi di Traduzione e La letteratura della Rivoluzione”,si propone una riflessione metodologica su linguistica e traduzione, con parti-colare riferimento al teatro della Rivoluzione.

Si svolgerà in due fasi: I. In un primo tempo, verrà analizzato l’apporto di traduttologi, quali Mounin,Meschonnic e Ladmiral, con l’intento di chiarire le seguenti problematiche:

• Il prestito linguistico. • La traduzione letterale. • La restituzione della connotazione.

II. Verrà quindi analizzato il concetto stesso di traduzione settecentesca, attra-verso l’esame di alcune opere. Saranno approfonditi i nuclei tematici, le diffe-

365

Programmi dei Corsi

renti forme e scritture del romanzo e del teatro, utilizzando le prospettive teori-che e critiche contemporanee.

Bibliografia obbligatoria 66. J.-R. Ladmiral, Traduire: théorèmes pour la traduction, Paris, Gallimard,

(“tel”), 1994. 77. G. Mounin, Civilisations multiples et traduction, in Les problèmes théori-

ques de la traduction, Paris, Gallimard, (“tel”), 1963, pp. 225-248. 88. Id., Les opérations de la traduction, in Linguistique et traduction, Bruxel-

les, Dessart et Mardaga, 1976, pp. 89-95. 99. Marilia Marchetti, Retorica e linguaggio nel secolo dei Lumi. Equilibrio

logico e crisi dei valori, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002. 10. Marilia Marchetti, Poetica dell’ironia, in corso di stampa.

Bibliografia consigliata1. R. Jakobson, Aspects linguistiques de la traduction, in Essais de linguisti-

que générale, Paris, Les éditions de minuit, 1970, pp. 78-86; 2. M. De Certeau, Une politique de la langue. La Révolution française et les

patois, Paris, Gallimard, 1975.

Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali di studio saranno forniti nelcorso delle lezioni.

È previsto lo svolgimento di esercitazioni e attività seminariali.

Il programma ha validità per due anni accademici.

M. De Certeau, Une politique de la langue. La Révolution française et lespatois, Paris, Gallimard, 1975.

* * *LINGUA FRANCESE II

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-LIN/04Periodo didattico: IIICrediti:

Argomento del corsoIl corso Propone una riflessione sugli orientamenti del francese contempora-neo sia da punto di vista morfo-sintattico che dal punto di vista lessicale. Siaffronteranno in particolare, attraverso la lettura comprensiva di testi trattidalla stampa specializzata e non, il fenomeno delle neoformazioni lessicali, dei

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Programmi dei Corsi

prestiti e dell’ evoluzione funzionale di alcune categorie grammaticali.

Eventuali indicazioni bibliografiche saranno date all’ inizio del corso.

* * *LINGUA FRANCESE III

(mutua da STORIA DELLA LINGUA FRANCESE)

Docente: Marilia MarchettiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/04Periodo didattico: I-IICrediti: 4

* * *LINGUA LATINA

Docente: Salvatore MondaSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LETT/04Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

N.B.: Gli studenti iscritti ad uno dei corsi di laurea triennale attivati presso laFacoltà che non abbiano studiato latino nella scuola secondaria sono ammessia sostenere l’esame solo dopo aver frequentato un corso di recupero superan-done la prova finale (debito formativo di 16 CFU).

Argomento del corsoParte istituzionale: Introduzione alla fonetica e alla morfologia storica del latino (alcune ore dilezione saranno dedicate anche allo studio della prosodia e della metrica).

Parte monografica: I Remedia amoris di Ovidio.

Bibliografia1. A. Traina-G. Bernardi Perini, Propedeutica al latino universitario, 5ª ed.

riveduta e aggiornata a cura di C. Marangoni, Bologna, Pàtron editore (èrichiesta la lettura dell’intero volume, e lo studio approfondito dei capitoliI, II, III, IV, V e VI).

2. P. Ovidio Nasone, Remedia amoris: l’edizione critica adottata per il corsoè quella a cura di E. J. Kenney, Amores, Medicamina faciei femineae, Arsamatoria, Remedia amoris, Oxonii, Univ. Press., 19942 (di cui saranno

367

Programmi dei Corsi

distribuite delle fotocopie). Si consiglia, inoltre, un’edizione tradotta ecommentata a scelta tra: C. Lazzarini (a cura di), Ovidio. Rimedi control’amore, Venezia, Marsilio, 1986 (e successive ristampe), oppure P. Pinot-ti (a cura di), P. Ovidio Nasone. Remedia amoris, Bologna, Pàtron, 1988.

3. M. Tullio Cicerone, Pro Archia (si consiglia un testo commentato comeCicerone, La difesa di Archia, commento di Marcello Zicàri, Torino, Loe-scher ed., più volte ristampato).

Altro materiale linguistico sarà distribuito in fotocopie nel corso delle lezioni.

Per lo studio della prosodia e della metrica classica si consiglia l’uso di unbuon manuale di consultazione (ad es. L. Ceccarelli, Prosodia e metrica latinaclassica con cenni di metrica greca, Città di Castello, Soc. Editrice Dante Ali-ghieri, 1999).

Modalità di assegnazione della tesi di laurea: gli studenti interessati sono pregatidi concordare col docente un piano di studio adeguato all’argomento della tesi.

Per gli studenti del Corso di laurea in Conservazione dei Beni culturali - Indi-rizzo storico-artistico è previsto un programma di Lingua latina (48 ore: 6CFU) leggermente diverso che verrà comunicato durante il corso.

* * *LINGUAGGI PER LO SPETTACOLO

Docente: Valentina ValentiniSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoSpettacolo e nuovi mediaIl corso affronta le questioni relative alle interferenze fra spettacolo e nuovimedia da una prospettiva storica e teorica. Prende in esame i tratti che caratterizzano i nuovi linguaggi multimediali e lenuove forme espressive nati dalla sperimentazione dei dispositivi tecnologici.In particolare analizza il linguaggio videografico in relazione al cinema, al tea-tro, alle arti visive e alle trasformazioni prodotte sulle forme narrative, ladimensione performativa, il ruolo dello spettatore (installazioni interattive).

Bibliografia1. Le storie del video (a cura di Valentina Valentini), Bulzoni editore, Roma

2003.

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Programmi dei Corsi

2. Visione e analisi di un campione di opere video (Sellars, Beckett, Viola,Paik e altri).

Ricevimento studentiMartedì 18:00 - 19:00 presso studio docente, cubo laboratorio di Linguistica.e-mail: [email protected]

* * *LINGUISTICA GENERALE I

Docente: John TrumperSettore scientifico disciplinare: L-LIN/01Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corso

Introduzione alla linguisticaNozioni di base: lingua, linguaggio, facoltà di linguaggio, codici, lingue stori-co naturali, La grammatica, prescrizione-descrizione, regole

Bibliografia1. G. Berruto, Corso elementare di Linguistica generale, UTET, 19972. G. Lepsky, Lezioni di linguistica3. G. Graffi, Sintassi, il Mulino, 1994 (primi due capitoli)4. S. Scalise, Morfologia, il Mulino, (pagg. 17-70)

Saranno inoltre segnalate altre letture utili durante il corso.

2cApprofondimenti ed esercitazioni sui punti trattati precedentementeSignificato/significante: rapporti e problemi relativi ai due versanti della lin-guaLingua scritta/ lingua parlata

Bibliografia 1. G. Berruto - M. Berretta, Lezioni di sociolinguistica e linguistica applica-

ta, Liguori 1977

2 c - Fonetica di base

NB: ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

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Programmi dei Corsi

* * *LINGUISTICA GENERALE

Docente: Cristina PivaSettore scientifico disciplinare: L-LIN/01Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoIntroduzione agli strumenti di analisi del linguaggio e delle lingue storico-naturali Il modulo introdurrà le principali nozioni, i concetti e i metodi utilizzati nell’a-nalisi del linguaggio. All’interno del panorama molto variegato della linguisti-ca generale si presenteranno, senza entrare nel dettaglio, alcune delle piùimportanti correnti della linguistica generale contemporanea che hanno datoluogo allo sviluppo del pensiero linguistico del nostro secolo.

Parte generale (16 ore): • Lingua, linguaggio, comunicazione. • Competenza linguistica e capacità d’uso. • La fonologia• La morfologia: flessione, derivazione, composizione• La sintassi• La semantica: lo studio del significato• Il testo e la dimensione pragmatica• La tipologia linguistica• Lo sviluppo del pensiero linguistico: lo strutturalismo, il funzionalismo, il

generativismo

Parte applicativa (16 ore): Questa parte comprende una serie di esercizi che permettono agli studenti difare un uso pratico delle conoscenze teoriche acquisite nella prima parte delmodulo. Gli esercizi sono basati sulla manipolazione concreta di dati linguisti-ci. Gli studenti affronteranno tipologie di testi appartenenti anche a linguediverse dall’italiano in modo da acquisire una certa consapevolezza dellavariabilità linguistica.

Bibliografia1. G. Berruto, Corso elementare di linguistica generale, Torino, UTET,

1996. 2. S. Luraghi, A.M. Thornton, M. Voghera, Esercizi di linguistica, Carocci,

2000 (cap. 2, 3, 4, 6).

370

Programmi dei Corsi

* * *LOGICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/02Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoLa conoscenza, il ragionamento ordinario ed i limiti della computazione• Logica, meccanismi, algoritmi• Agenti che agiscono razionalmente• Basi di conoscenza• Inferenze, soluzioni, dimostrazioni automatiche• Complessità, problemi intrinsecamente diffficili, euristiche• Problemi polinomiali, problemi non deterministici, problemi intrattabili• Teoremi di incompletezza; limiti insuperabili della computazione

Obiettivo del modulo è quello di analizzare una delle obiezioni più ricorrenti,tra quelle che vengono rivolte al programma dell’Intelligenza Artificiale: latesi secondo la quale il pensiero non è riducibile al calcolo, perché quest’ulti-mo è affetto da insuperabili limitazioni.

Bibliografia1. S.J. Russell, P. Norvig, Intelligenza Artificiale. Un approccio moderno,

UTET, Torino 1998 (pp. 163-358; 921-923); 2. G.I. Giannoli, Materializzazioni dell’anima. Dai modelli dell’intelligenza

all’intelletto sociale, manifestolibri, Roma 2003 (pp. 18-87).

* Materiale didattico in rete.

* * *METODOLOGIE DELLA RICERCA STORICO-ARTISTICA

(mutua da STORIA DELL’ARTE MODERNA)

Docente: Luigi SpezzaferroSettore scientifico disciplinare: L-ART/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

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Programmi dei Corsi

* * *METODOLOGIA DELLE SCIENZE SOCIALI

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoChe cos’è la scienza: introduzione all’epistemologia del Novecento. Talvolta problemi filosofici assai complessi sorgono da questioni formulate inmodo apparentemente semplice. Il corso indagherà una tra queste sintetizzatadalla domanda: che cos’è la scienza?Verrà proposta una rassegna delle risposte più significative a tale interrogativoelaborate nel corso XX secolo e delle tradizioni epistemologiche da esse gene-rate. Saranno inoltre affrontate le principali trasformazioni del concetto discientificità provocate dalla nascita della logica contemporanea attraverso l’e-same di alcuni aspetti delle ricerche di Frege, Russell e Wittgenstein. Questa panoramica condurrà verso l’analisi della riflessione epistemologica diGaston Bachelard, valorizzando l’originalità della sua risposta al problemadella natura della scienza. Il carattere artificiale, costruito e trasformativo delsapere scientifico sarà esaminato come effetto della matematizzazione e delladialettica tra atto e ostacolo epistemologico. In questo modo la prospettiva sur-razionalista del filosofo francese verrà valutata come possibilità di superamen-to della tradizionale opposizione tra ragione ed esperienza che ha gravatoanche sul dibattito epistemologico novecentesco. L’articolazione del corso può essere così sintetizzata• Teoria della conoscenza e filosofia della scienza• La nascita della logica simbolica• Introduzione all’epistemologia bachelardiana• Il surrazionalismo.

Bibliografia1. Oldroyd, D., Storia della filosofia della scienza, Milano, Il Saggiatore,

2002, pp. 220-344, 389-435. 2. Bachelard, G., L’impegno razionalista, Milano, Jaca Book, 2003. 3. Canguilhem, G., Lecourt, D., L’epistemologia di Gaston Bachelard,

Milano, Jaca Book, 1997.

Bibliografia supplementare per i non frequentanti1. Oldroyd, D., Storia della filosofia della scienza, Milano, Il Saggiatore,

2002, pp. 1-219, 435-487.

372

Programmi dei Corsi

* * *METODOLOGIA E CRITICA DELLO SPETTACOLO

Docente: Fabrizio DeriuSettore scientifico disciplinare: L-ART/05Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Modulo A (III periodo - 4 CFU)Argomento del corsoStrutture e tipologie dello spettacolo: teatro, cinema, performance. Il corsoprende avvio da una ricognizione delle diverse forme nelle quali gli spettacolisi presentano nella realtà attuale e procede attraverso una riflessione criticaintorno alla stessa nozione di “spettacolo”. Dalla riflessione emerge la neces-sità di operare una distinzione metodologica preliminare fra due distinti uni-versi dello spettacolo, quello “dal vivo” e quello “tecnologicamente (ri)prodot-to”, e di conseguenza la necessità di elaborare per ciascuno dei due universiappropriati strumenti e metodi di analisi (es. semiotica, teoria della performan-ce, psicoanalisi, ecc.).

Bibliografia1. Opere e flussi. Sul concetto di spettacolo, in corso di stampa;

Materiali del corso

Modulo 2 (IV Periodo-4 CFU)Argomento del corsoTitolo e argomento da definire

La bibliografia verrà indicata all’inizio del corso

* * *METODOLOGIA E TECNICA DELLE RICERCAARCHEOLOGICA

Docente: Paolo CarafaSettore scientifico disciplinare: L-ANT/07Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corso. Attraverso esempi concreti ed esercitazioni pratiche il corso illustrerà il per-corso scientifico di ricerca dall’analisi dei diversi contesti archeologici alleproposte di interpretazione.

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Programmi dei Corsi

Testi consigliati per sostenere l’esame. Oltre la bibliografia che verrà comunicata nel corso delle lezioni è richiesta lalettura di una selezione da concordare di almeno tre dei seguenti testi. 1. Ph. Barker, Tecniche dello scavo archeologico, Longanesi, Milano 1981. 2. E. C. Harris, Principi di stratigrafia archeologica, NIS, Roma 1983. 3. A. Carandini, Storie della terra (3a edizione), Einaudi, Torino 1996. 4. F. Cambi, N. Terrenato, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, NIS,

Roma 1994. 5. C. Renfrew, P. Bahn, Archeologia. Teorie, metodi, pratica, ed. italiana,

Zanichelli, Bologna 19956. J. Malina, Z. Vasfcek, Archeologia. Storia, problemi e metodi, ed. italia-

na, Electa, Milano 1997.

* * *MUSEOLOGIA

(mutua da STORIA COMPARATA DELL’ARTE DEI PAESI EUROPEI)

Docente: Raffaella MorselliSettore scientifico disciplinare: L-ART/04Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

* * *NEUROSCIENZE

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/02Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoIl presente corso è svolto insieme a quello di “Filosofia e scienze cognitive”tenuto dal prof. Francesco Ferretti (vedi programma). L’esame del vecchioordinamento è subordinato alla frequenza di entrambi i corsi. Nell’ambito del dibattito piu generale delle relazioni tra mente e cervello, inquesto modulo verrano trattati i temi dell’unità e della molteplicità dellacoscienza, in relazione alle teorie neurobiologiche e ai disturbi neuropsicologi-ci e psicopatologici della coscienza. In particolare, verranno presentati ediscussi alcuni casi neurologici di pazienti affetti da anosognosia (mancanzadella consapevolezza del proprio deficit), da “visione cieca” (visione senza

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Programmi dei Corsi

consapevolezza), e di pazienti split-brain (cervelli divisi)-i cui emisferi cere-brali risultano, in consequenza della resezione del corpo calloso, funzional-mente indipendenti. I modelli elaborati in ambito neuroscientifico verrannomessi a confronto con le teorie e i concetti forniti dalla riflessione filosofica,con particolare riferimento al problema dell’unità, della soggettività, dellafenomenologia dei processi coscienti.

Unità e molteplicità della coscienza. Il punto di vista della neuropsicologia edella psicopatologiaI. Definizione della coscienza. Coscienza computazionale e coscienza

fenomenale II. Teorie e basi neuronali della coscienza. Il dibattito teorico e i dati spe-

rimentali a confrontoIII. La teoria modulare della mente e la coscienzaIV. Lo studio delle sindromi neuropsicologiche e delle dissociazioni della

coscienza: le anosognosie, la visione cieca e i cervelli divisiV. Dissociazioni dell’Io e psicopatologia della coscienzaVI. Unità e molteplicità della coscienza a confronto con il problema del-

l’unicità del dell’esperienza soggettivaVII. Le concezioni filosofiche di J. Searle, D. Dennett e N. Bloch VIII. Coscienza e linguaggio. Verso una teoria evoluzionistica dei processi

coscienti

Bibliografia1. C. Catenacci e T. Zalla, La coscienza alla luce delle recenti acquisizioni

neuropsicologiche e neurobiologiche, in A. Cotugno e B. Intreccialagli (acura di), Una sola moltitudine. La coscienza e i suoi disturbi, pp. 39-83,Melusina Editrice, Roma, 1995.

2. Capitolo La consapevolezza in Ladavas E., Berti A. Neuropsicologia, IlMulino, Bologna, 1999.

3. T. Zalla, Coscienza senza linguaggio. Un’ipotesi modulare dei processisuperiori, in Cognizione e linguaggio, (a cura di D. Gambarara), LaNuova Italia Scientifica, pp. 127-160, 1996.

* * *NUMISMATICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ANT/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoLa Numismatica, disciplina ad un tempo storica ed archeologica, studia lemonete delle età passate come testimoni ‘ufficiali’ della storia, dell’economiae dei commerci, dell’arte, della religione e delle ideologie delle entità politichee delle civiltà che tali monete produssero, inserendole nel loro contesto storico-cronologico.

Modulo A (I periodo - 4 crediti)(conoscenze generali di base): per tutti (salvo biennalisti del Vecchio Ordina-mento)

Lezioni sulla Storia del fenomeno monetale, dalle origini all’età medievale

Esercitazioni e lezioni sul mestiere del Numismatico: lettura e catalogazionedi esemplari anche mediante visite ai musei di Cosenza e Reggio-principalitecniche di analisi dell’oggetto-moneta.

Bibliografia1. M. Crawford, La moneta in Grecia e a Roma, Univ. Laterza 615, Bari

19862, pp. 3-59 e 103-129 (oppure: CD ROM (Windows): La monetagreca antica. Mezzo d’incontro e di scambio fra popoli, economie, culturee religioni, (a cura di M. Caltabiano), Seed Ed. Inform. Messina 2002)

2. E. Arslan, La Numismatica, capitolo in Storia antica. Come leggere lefonti (a cura di L. Cracco Ruggini), ed. Il Mulino, Bologna 1996, pp. 245-295.

Appunti da lezioni e nuova Dispensa integrativa del docente sulle monetazioniantiche e bizantina

Modulo B (II Periodo - 4 crediti) (approfondimento monotematico): (per tutti gli studenti del Vecchio Ordinamento e per quelli del Nuovo Ordina-mento del c. di Laurea in Storia-curriculum antico o con esame di numismaticadi 8 crediti inserito nel piano di studi).

Lezioni di approfondimento di un tema numismatico ancora dibattuto perconsentire di acquisire: Una maggiore padronanza delle tecniche d’analisi attraverso la valutazione deiloro risultati; Un metodo di ricerca basato su confronto e valutazione critica di dati e soluzio-ni proposte; Una competenza specialistica utilizzabile come punto di partenza per ulterioriricerche;

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Programmi dei Corsi

Attività seminariale di ricerca per piccoli gruppi coordinati dal docente sualcuni punti specificiTema dell’anno: L’Oriente in Occidente: Italia e Sicilia sede di scambi di cul-ture ed espe rienze monetali tra le sponde del Mediterraneo (VI sec. a.C. - XIsec. d.C.)

Bibliografia• Dispensa del docente con antologia di materiali e studi sul tema proposto• Appunti dalle lezioni e dall’attività seminariale

Biennalisti Vecchio Ordinamento: Quanti desiderano seguire un II corso di Numismatica dovranno seguire esostenere l’esame per il modulo B e sostituire il modulo A con poche eventualiattività formative e un approfondimento condotto su: 1) M. Crawford, Numismatica, capitolo in AA.VV. Le basi documentarie

della Storia antica, ed. Il Mulino, Bologna 20002, 193-244

2) Un testo a scelta tra: 1. C. Howcego, La storia antica attraverso le monete, ed. Quasar Roma 20022. A. Savio, Monete romane, ed. Jouvence Roma 20023. D. Sutherland, L’arte della moneta, ed. privata Genova 19934. E. Arslan, Monetazione aurea e argentea dei Brettii, ed. enneerre Milano

19935. T. Pekary, Storia Economica del Mondo Antico, ed. Il Mulino Bologna

o altra simile monografia. La scelta di tale testo e del proprio programma andràconcordata col docente segnalandogli al più presto e non oltre l’inizio del corsoB la propria scelta di biennalizzare.

N.B.: Mancando un esauriente manuale italiano della disciplina, che richiedeallenamento nella lettura dei documenti, è fondamentale un’assidua frequenzadelle lezioni, che sarà verificata, per il rilascio della firma di frequenza,mediante raccolta di firme e compilazione di questionari informativi.

L’esame verte sul riconoscimento e descrizione delle monete trattate, sulladiscussione del loro ruolo storico-economico e su una loro precisa datazione,per cui è necessario avere nozione dei punti salienti della storia antica (per averdato Storia Greca o Romana, o da manuali liceali). Avvisi su eventuali esonerisaranno diramati nel corso delle lezioni

L’effettuazione delle visite presso musei è subordinata all’ottenimento delleautorizzazioni di rito.

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Programmi dei Corsi

Per qualsiasi dubbio e situazione o richieste particolari contattare il docente,preferibilmente durante l’orario di ricevimento

* * *PALEOGRAFIA LATINA

Docente: Pietro De LeoSettore scientifico disciplinare: M-STO/09Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoIl corso è articolato in un modulo di trentadue ore. Il programma prevede: A) Studio ed evoluzione delle scritture latine dalla capitale alla umanistica.

Bibliografia1. G. Cencetti, Storia della scrittura latina, Bologna Patron 1997. 2. G. Battelli, Lezioni di Paleografia, Città del Vaticano, 1984 (rist. an.

1984) e la lettura di uno dei seguenti volumi a scelta: 3. A. Petrucci, La descrizione del manoscritto. Storia, problemi, modelli,

Firenze, La Nuova Italia. 4. F. Troncarelli, La comunicazione scritta, Napoli, Edizioni Scientifiche. 5. G. Cavallo, Libri e lettori nel Medioevo, Bari, Laterza.

Per i biennalisti: B) Studio della genesi, delle forme e dell’evoluzione del documento pubblico eprivato in età medioevale.

Bibliografia1. A. Pratesi, Genesi e forme del documento medioevale, Roma 19872. W.J. Ong, Oralità e scrittura, Bologna Il Mulino, 19863. L. Febvre-H.J. Martin, La nascita del libro, Bari, Laterza

La bibliografia sarà aggiornata agli inizi delle lezioni.

* * *PAPIROLOGIA

Docente: Matilde ferrarioSettore scientifico disciplinare: L-ANT/05Periodo didattico: I-IICrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoLa papirologia è la disciplina che studia i testi della letteratura greca e latina e idocumenti di vario genere pubblici e privati, sempre relativi a questi ambitilinguistici, conservati su papiro, pergamena ed “ostraca”.

Parte Istituzionale (= modulo A)Definizione e oggetto della papirologia - diffusione della carta di papiro nelbacino del Mediterraneo - altro materiale scrittorio - rotolo e codice-i papiriercolanesi-ritrovamento dei papiri egiziani - i papiri e la letteratura greca - lascrittura letteraria greca dal IV sec. a.C. al IV sec. d.C. e la scrittura documen-taria dal III al II sec. a.C. - norme per l’edizione critica dei papiri.

Parte Monografica (= modulo B)Lettura di vari testi papiracei, soprattutto letterari, contenuti per buona partenella collezione di Ossirinco.

Bibliografia1. O. Montevecchi, La papirologia, Milano 19872; 2. E. G. Turner, Greek Papyri. An Introduction, Oxford 1968 (trad. it Firenze

1985); 3. E. G. Turner, Greek Manuscripts of the Ancient World, Oxford 1972;4. I. Gallo, Avviamento alla papirologia greco-latina, Napoli 1988.

* * *PATOLOGIE DEL LINGUAGGIO

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti: 4

Argomento del corsoI-II: Introduzione e nozioni fondamentali (16 ore)Introduzione I Parte:

• Elementi di semiotica e comunicazione• Il segno: natura e classificazione• Linguaggi, codici, lingue• La comunicazione: natura e funzione• Il linguaggio umano tra comunicazione verbale e comunicazione non

verbale• (2 ore di richiamo)

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Programmi dei Corsi

Introduzione II parte: • Biologia e Neurobiologia del linguaggio• I sensi del linguaggio: fisiologia e anatomia• Cervello e linguaggio (versus Mente e linguaggio)• Memoria e linguaggio• (2 ore di richiamo)

III Parte: Gli handicap comunicativi tra teoria e storia• Patologie sensoriali del linguaggio• Patologie cerebrali del linguaggio• Afasia• Altre patologie cerebrali• Disturbi evolutivi del linguaggio• Psicosi e linguaggio

IV-V parte applicativa ed esemplificativa

IV Parte: Handicap comunicativi e percorsi formativi• L’approccio filosofico-linguistico• L’approccio informatico• (più brevi: 2 volte 2 ore)• L’approccio logopedico• L’approccio psico-pedagogico

V Parte: Alcune scuole e casi (4 ore)

* * *PEDAGOGIA INTERCULTURALE II

(per Corso di Laurea in Scienze dell’educazione)

Docente: Rossana Adele RossiSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoPrima parte (ca 16h): Nozioni fondamentali di pedagogia e di pedagogia interculturale (apprendi-mento-insegnamento implicito/esplicito, trasmissione delle conoscenze all’in-terno di una cultura, trasferimento di saperi fra cultura, problemi comunicativie linguistici, etc.).

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Programmi dei Corsi

Seconda parte (ca 16h): Un caso applicativo. Questa sezione cercherà di analizzare le problematichedella pedagogia interculturale esponendo i nodi cruciali del pensiero diMartha Nussbaum. La studiosa americana di storia, infatti, si sta proponen-do negli ultimi anni come un punto di riferimento fondamentale per inter-pretare i processi interculturali nell’ambito del rapporto tra la tradizione e lacontemporaneità e, soprattutto, tra la diversità di genere e di cultura. In par-ticolare, sarà analizzato il concetto di “coltivazione dell’umanità”, principiopedagogico fondamentale che definisce la specificità unica e irripetibiledella persona in relazione ai grandi temi della globalizzazione economica eculturale.

Bibliografia istituzionale1. F. Cambi E. Colicchi M. Muzi G. Spadafora, Pedagogia generale. Iden-

tità, modelli, problemi. La Nuova Italia, Firenze, 2001.

Bibliografia fondamentale: 1. M. Nussbaum, Coltivare l’umanità, Carocci, Roma, 1999 (1997). 2. R.A. Rossi, Processi formativi e tensione universalistica in Martha Nus-

sbaum, in F. Cambi (a cura di), La ricerca educativa nel neopragmatismoamericano, volume II Per una teoria dell’educazione, Armando, Roma,2002.

Bibliografia consigliata: 1. M. Nussbaum, Terapia del desiderio. Teoria e pratica nell’etica ellenisti-

ca, Vita e pensiero, Milano, 1998 (1996). 2. M. Nussbaum, Diventare persone, Il Mulino, Bologna, 2000.

* * *PEDAGOGIA INTERCULTURALE

(per Corso di Laurea in Filosofie e scienzedella comunicazione e della conoscenza

mutua da PEDAGOGIA INTERCULTURALE II)

Docente: Rossana Adele RossiSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: IICrediti: 4

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Programmi dei Corsi

* * *PEDAGOGIA GENERALE

Docente: Michele BorrelliSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 +4

Argomento del corsoIl Corso si struttura in III annualità, complessivamente di 8 crediti (4+4), conuna mutazione della II dalla I annualità per gli studenti del corso di Laurea inScienze dell’Educazione, con gradi differenti di complessità e approfondimenti;per gli studenti di tutti gli altri corsi di Laurea il corso consiste in una parte istitu-zionale (modulo A: 4 crediti) e in una parte monografica (modulo B: 4 crediti).

I e II annualità (La II annualità: mutuazione per gli studenti del corso di Laurea in Scienze del-l’Educazione)

Modulo A - Crediti: 4Parte IstituzionalePeriodo didattico: III Titolo del Corso: Epistemologia pedagogica I e IIArgomento: L’obiettivo del modulo è quello di offrire agli studenti una vasta quantità ditentativi teoretici, per introdurlo nella riflessione sui problemi fondamentalidella disciplina pedagogica. Qual è lo statuto della pedagogia? È esso d’ordinededuttivo, filosofico, storico-ermeneutico, empirico-sperimentale? Di conse-guenza, la legittimazione e la fondazione pedagogiche sono da ricercare episte-mologicamente in riferimento a categorie normative, categoriali o in riferi-mento a categorie empirico-sperimentali, empirico-analitiche? Vi è una media-zione dialettica tra pedagogia normativa e pedagogia empirica? Le impostazio-ni di ricerca e le ricostruzioni teoretiche presentate in questo modulo tentano dioffrire una risposta a tali domande. La scienza pedagogica attraversa un processo di differenziazione continuato,rapido, sempre più complesso, che ha dato origine a numerose discipline e anuovi indirizzi di ricerca. Scopo ultimo del modulo è quello di aprire un dibat-tito-confronto fra le prospettive internazionali della ricerca teorica in pedago-gia e le teorie pedagogiche italiane. Il modulo presenterà, pertanto, i principali concetti teorici e metodologici checaratterizzano la riflessione pedagogica italiana e internazionale. Il senso di

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Programmi dei Corsi

questo modulo è quello di offrire una sistematicità al plurale di definizionedella domanda di fondazione e legittimazione della teoria pedagogica.

BibliografiaTesti obbligatori1. M. Borrelli, Pedagogia come ontologia dialettica della società, Pellegri-

ni, Cosenza 3a ed. riv. e ampl. 2002. 2. Idem, (a cura di), La Pedagogia Italiana Contemporanea, vol. I, Pellegri-

ni, Cosenza 3a ed. 1997. 3. Idem (a cura di), La Pedagogia Tedesca Contemporanea, vol. I, Pellegri-

ni, Cosenza 3a ed. riv. e ampl. 2001.

Un testo a scelta fra i seguenti: 1. Idem (a cura di), Metodologia delle scienze sociali, vol. I, Pellegrini,

Cosenza 1998. 2. Idem (a cura di), La Pedagogia Italiana Contemporanea, vol. II, Pellegri-

ni, Cosenza 1995. 3. Idem (a cura di), La Pedagogia Tedesca Contemporanea, vol. II, Pellegri-

ni, Cosenza 1996. 4. Idem (a cura di), Metodologia delle scienze sociali, vol. II, Pellegrini,

Cosenza 2000.

III annualità (per gli studenti di Scienze dell’Educazione)Modulo B - Crediti: 4Parte MonograficaPeriodo didattico: IVTitolo del Corso: Epistemologia pedagogica IIIArgomento: Il modulo intende approfondire i discorsi teoretici trattati nella I e II annualitàdel Corso, avvalendosi dei metodi più rilevanti delle scienze umane e sociali,in rinvio agli studi che i massimi esponenti nazionali e internazionali, hannoofferto in questo specifico ambito d’indagine. La scienza pedagogica è, infatti,anche riflessione, dal punto di vista pedagogico, sulla stessa teoria della scien-za (umana e sociale). Impostato come studio sulla diversità dei linguaggiscientifici, il modulo interessa sia l’ambito generale dell’epistemologia, sia gliambiti più strettamente specialistici del discorso pedagogico. Il modulo è strut-turato su basi seminariali.

Testo obbligatorio: 1. M. Borrelli, Pedagogia come ontologia dialettica della società, Pellegri-

ni, Cosenza 3a ed. riv. e ampl. 2002.

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Programmi dei Corsi

Due testi a scelta fra i seguenti: 1. Idem (a cura di), La Pedagogia Italiana Contemporanea, vol. III, Pelle-

grini, Cosenza 1996. 2. Idem (a cura di), La Pedagogia Tedesca Contemporanea, vol. III, Pelle-

grini, Cosenza 1999. 3. Idem (a cura di), Metodologia delle scienze sociali, vol. V, Pellegrini,

Cosenza 2001.

* * *PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

Docente: Angela CostabileSettore scientifico disciplinare: M-PSI/04Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoModulo A I periodo (32 ore)Obiettivo del corso è fornire alcune informazioni di carattere istituzionale sulladisciplina. Saranno trattate alcune tematiche legate alla storia della disciplina,inserendole nell’ambito più esteso della nascita della psicologia stessa, peroccuparsi di alcune tra le più importanti teorie dello sviluppo e metodologiecorrelate. Le teorie presentate saranno: la psicoanalisi di Freud ed Erikson, l’epistemolo-gia genetica di Piaget, la psicologia culturale di Bruner, l’etologia di Lorenz.

Bibliografia: 1. Camaioni L., Di Blasio P. 2002, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino,

Bologna. 2. Aureli T., L’osservazione del comportamento del bambino, Il Mulino,

Bologna.

Gli studenti part time (lavoratori o in altra condizione) dovranno contattare ildocente a inizio corso per concordare integrazioni al programma stesso.

Il modulo A è obbligatorio per gli studenti del vecchio ordinamento chedovranno completare il programma con il Modulo B.

Modulo B II° periodo (32 ore)L’attenzione sarà centrata su alcuni temi che, negli ultimi anni, hanno interes-sato la ricerca in ambito di psicologia dello sviluppo, oltre che su fasce di etàparticolari quali l’adolescenza.

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Programmi dei Corsi

BibliografiaDue libri a scelta tra i seguenti: 51. Sviluppo prenatale: Giovanelli, G., 1997, Prenascere, nascere e rinascere.

Carocci, Roma52. Attaccamento: Genta, M. L., (a cura di), 2000, Il rapporto madre-bambi-

no. Carocci, Roma53. Emozioni: Sroufe, L.A., 2000 Lo sviluppo delle emozioni. Cortina, Mila-

no, oppure: Siegel, D., 2001, La mente relazionale. Cortina, Milano44. Sviluppo sociale: Molinari, L., 2002, Lo sviluppo sociale. Il Mulino,

Bologna, oppure: Flanagan, C., 2002, La socializzazione infantile. IlMulino, Bologna

55. Sviluppo cognitivo: Liverta Sempio, O., (a cura di), 1998, Vygotskij, Piaget,Bruner: concezioni dello sviluppo. Cortina, Milano, oppure: Groppo, M., eal. (a cura di), 2000, La psicologia culturale di Bruner. Cortina, Milano

66. Aggressività: Costabile, A., 1996, Agonismo e aggressività. Dinamiche diinterazione nello sviluppo infantile. Angeli, Roma.

77. Adolescenza: Tonolo, G., 2000, Adolescenza e identità. Il Mulino, Bolo-gna, oppure: Palmonari, A., 1993. Psicologia dell’adolescenza. Il Mulino,Bologna, oppure: Emler, N., Reicher, S., 2000, Adolescenti e devianza. Lagestione collettiva della reputazione. Il Mulino, Bologna

88. Maltrattamento infantile: Di Blasio, P., 2000, Psicologia del bambinomaltrattato. Il Mulino, Bologna, oppure: Malacrea, M., 2002, Bambiniabusati. Cortina, Milano

99. Bullismo: Menesini, E. (a cura di), 2000, Bullismo: che fare. Giunti,Firenze

10. Handicap: Soresi, S., 1997, Psicologia dell’handicap e della riabilitazio-ne. Il Mulino, Bologna.

Il corso sarà articolato in lezioni frontali e seminari sui seguenti temi: • Fattori di rischio nello sviluppo pre e perinatale• Emozioni: teorie classiche e nuovi approcci• Adolescenza e compiti di sviluppo• Tutela del minore abusato• Il bullismo a scuola• L’osservazione etologica• Sviluppo infantile, media e new media

Gli studenti part time (lavoratori o in altra condizione) dovranno contattare ildocente a inizio corso per concordare integrazioni al programma stesso.

Il modulo B è obbligatorio per gli studenti del vecchio ordinamento chedovranno completare il programma con il Modulo A.

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Programmi dei Corsi

I biennalisti del vecchio ordinamento dovranno concordare con il docente ilprogramma a inizio corso.

Orario di ricevimento: Sarà comunicato a inizio corso e si terrà presso il Dipartimento Scienze dell’E-ducazione, cubo 18, tel. 0984/831138; fax 0984/831122Mail: [email protected].

* * *PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

(per Corso di Laurea in Filosofie e scienze della comunicazionee della conoscenza)

Docente: Angela CostabileSettore scientifico disciplinare: M-PSI/04Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corsoIl corso intende offrire alcune informazioni sui principali nodi teorici delladisciplina con attenzione particolare per alcuni aspetti dello sviluppo quali: losviluppo emotivo-affettivo con la psicoanalisi di Freud ed Erikson; quellosociale con la teoria dell’attaccamento di Bowlby ed Ainsworth. Nella partemonografica ci si occuperà di alcuni temi legati anche alla ricerca più recentequali: le relazioni precoci; il rapporto biologico-ambientale nella costruzionedella mente; le relazioni tra lo sviluppo infantile e nuovi ‘agenti di socializza-zione’ quali televisione e new media.

Bibliografia

Parte istituzionale: Oliverio Ferraris A., Bellacicco D., Costabile A., Sasso S., Introduzione allapsicologia dello sviluppo, Laterza, Roma-Bari, 1997 (alcuni capitoli).

Parte monografica: 1. M. L. Genta (a cura di) Il rapporto madre-bambino, Carocci, 2001 (3 cap.

a scelta)2. D.J. Siegel La mente relazionale, 2001 Cortina (2 cap. a scelta)

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Programmi dei Corsi

* * *PSICOPEDAGOGIA DEL LINGUAGGIO

DELLA COMUNICAZIONE

Docente: Simona PerfettiSettore scientifico disciplinare: M-PED/01Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoIl corso intende approfondire le questioni relative alla relazione tra la comuni-cazione e la categoria della formazione, letta nei termini di rapporto tra l’esi-stenza e la diversità. Con riferimento a questo ambito di riflessione, si propor-ranno le più significative interpretazioni sul tema. È riservato all’analisi del problema teorico della comunicazione e della forma-zione, con particolare riferimento al rapporto tra la comunicazione e il linguag-gio da una parte, e la categoria della formazione ripensata in termini di rappor-to tra marginalità e integrazione dall’altra. A tale proposito, durante il corso,verrà proposta agli studenti la visione di due film del regista Pedro Almodovar:“Tutto su mia madre” e “Parla con lei”.

Bibliografia (due a scelta)1. Burza V., La formazione tra marginalità e integrazione. Processi, percor-

si, prospettive, Periferia, Cosenza, 2002. 2. Greco G. (a cura di), Comeducazione. Conversazioni su comunicazione e

società, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2003. 3. Perfetti S., Educazione che cambia. La formazione nell’era della comuni-

cazione, Anicia, Roma, 2002. 4. Piromallo Gambardella A., Le sfide della comunicazione, Laterza, Roma-

Bari 2001. 5. Cambi F., Spadafora G., Colicchi E., Muzi M., Pedagogia generale,

Nuova Italia, Firenze 2001.

* * *PROGETTAZIONE E PRODUZIONE

DI INFORMATICA PER LA DIDATTICA

Docente: Antonella ValentiSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

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Programmi dei Corsi

Obiettivi del corso: Il corso intende offrire allo studente un’alfabetizzazione informatica orientataall’innovazione tecnologica della formazione (tecnologia e pratica didattica),attraverso l’elaborazione e la produzione di software per la didattica e l’utiliz-zazione di pacchetti idonei a produrre applicativi multimediali e ipertestuali.Inoltre, cercherà di offrire un’ampia conoscenza degli strumenti metodologicie pratici per lo sviluppo di applicazioni multimediali siano essi implementatiper il mercato professionale, consumer o educational.

Argomenti del corso: • Introduzione all’informatica di base• Didattica e informatica (insegnamento e utilizzazione)• Potenzialità formative nell’uso del computer• Computer e sviluppo cognitivo• Software didattico: ricerca ed applicativi• Handicap, computer e software didattico

Software e modelli di apprendimento/insegnamento: • apprendimento programmato• apprendimento “per scoperta”• Ipertesto, ipermedia, multimedia• Introduzione alla multimedialità• Software: authoring ipertestuali e multimediali• Didattica e multimedia• Introduzione alle reti di comunicazione• E-learning.

* * *PROPEDEUTICA FILOSOFICA

Docente: Pio ColonnelloSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoEssere, verità, colpa nella storia della metafisicaIl Corso consiste in un Modulo istituzionale e in un Modulo monografico, perun totale di 64 ore. L’intento del Corso è quello di avviare gli studenti ad una riflessione critica sualcuni concetti cardine della filosofia, partendo da una costellazione di catego-

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Programmi dei Corsi

rie tra loro correlate, come essere, fondamento, ragione, verità, colpa, coscien-za morale. Lo scopo è quello di fornire alcuni requisiti di base per affrontare lostudio delle discipline filosofiche; pertanto, una particolare attenzione saràriservata all’evoluzione semantico-tematica del lessico filosofico come cifradel cambiamento del modo stesso di filosofare, nell’arco compreso tra la fon-dazione dello statuto logico-epistemologico della metafisica e la sua “deco-struzione”. A tal fine, il programma comprende tanto un manuale introduttivoalle problematiche proprie della metafisica, quanto alcuni testi che testimonia-no l’evoluzione e la decostruzione dello statuto metafisico.

Modulo istituzionale (32 ore - III° periodo)Il modulo è comune agli Studenti del nuovo e del vecchio ordinamento. Esso ha l’obiettivo di configurare l’orizzonte generale del Corso, con partico-lare attenzione a categorie come essere, fondamento, ragione• Tipologie della metafisica• La multivocità dell’essere e le categorie• Proprietà trascendentali e struttura dell’essere• Il tema del fondamento e la problematicità dell’investigazione filosofica• La “decostruzione” nietzscheana della metafisica.

Bibliografia1. E. Berti, Introduzione alla metafisica, Utet, Torino 19932. F. Nietzsche, La gaia scienza, Adelphi, Milano

Bibliografia consigliata(Obbligatoria per i non frequentanti)1. E. Mazzarella, Nietzsche e la storia. Storicità e ontologia della vita,

Guida, Napoli 2000

Modulo monografico (32 ore - IV° periodo)Il modulo è diretto agli studenti del nuovo e del vecchio ordinamentoEsso intende interrogare alcuni luoghi della trasformazione dello statuto metafi-sico, con particolare attenzione a categorie come verità, colpa, coscienza morale• Verità e menzogna nella storia della filosofia• Le tipologie della colpa• Il bene, i beni e la coscienza morale• La colpa metafisica e la “cifra” dell’essere• L’interrogazione metafisica sulla finitudine umana

Bibliografia1. F. Nietzsche, Genealogia della morale, Adelphi, Milano2. K. Jaspers, La questione della colpa, Cortina, Milano 1996.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia consigliata(Obbligatoria per i non frequentanti)3. P. Colonnello, La questione della colpa tra filosofia dell’esistenza ed

ermeneutica, Loffredo, Napoli 1995

* * *PROTOSTORIA EUROPEA

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corso. Il corso è incentrato sugli aspetti formativi della complessità sociale e sul pro-cesso di formazione urbana attraverso l’esame dei dati archeologici. Al fine della preparazione all’esame, accanto agli appunti del corso e allabibliografia citata a lezione, si consiglia una selezione, da concordare con ildocente, dei seguenti testi:

Bibliografia1. B.G. Trigger, Storia del pensiero archeologico, La Nuova Italia, Cambrid-

ge, 1989 (trad. it. 1996)4. M. Harris, Antropologia Culturale, Zanichelli, New York, 1987 (trad. it.

1990). 5. R. Peroni, Introduzione alla protostoria italiana, Laterza, Roma-Bari, 1994. 6. A. Guidi-M. Piperno, Italia preistorica, Roma-Bari 1992. 7. S. Settis (a cura di), Storia della Calabria Antica I, Roma-Reggio Cala-

bria, 1994 (pagine da concordare)8. A. Guidi, Preistoria della complessità sociale, Laterza, Roma-Bari, 20009. E.R. Service, L’organizzazione sociale primitiva, Loescher, New York,

1971 (trad. it. 1983).

* * *SEMINARIO DI CRITICA LETTERARIA

Docente: Margherita GaneriSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/10Periodo didattico: IICrediti: 2

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoTitolo del seminario: I metodi attuali della critica letteraria: la critica psicoanalitica, la criticatematica e Gender Studies

Il seminario prevede la partecipazione attiva degli studenti secondo modalitàche saranno comunicate a lezione.

* * *SEMINARIO DI LINGUA E LETTERATURA GRECA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/02Periodo didattico: IICrediti: 2

Argomento del corsoLa regalità nell’Iliade: lettura e interpretazione di passi iliadici inerentiall’istituto della regalità, allo scontro tra Achille ed Agamennone e all’usodello scettro. Indicazioni e suggerimenti bibliografici verranno forniti durante il corso.

* * *SEMIOTICA

Docente: Raffaella PetrilliSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIntroduzione alla semantica (32 ore + 32 ore)Descrizione sintetica dei contenuti delle parti in cui il corso è articolato: La tradizione semantica. I principali modelli semantici della filosofica nove-centesca ricondotti alle loro radici nella tradizione filosofica occidentale. Glisviluppi recenti del dibattito semantico.

BibliografiaI modulo1. Aristotele, Metafisica I, 1 e Dell’interpretazione 1-6

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Programmi dei Corsi

2. G. Frege, Il pensiero, in Ricerche logiche, Milano, Guerini 2002, pp. 43-743. Dispense del professore

II modulo1. Coffa, J. Alberto, La tradizione semantica da Kant a Carnap, Bologna: Il

Mulino 1998, pp. 1-163 o in alternativa2. Costa, Vincenzo, La verità del mondo, Milano, Vita & Pensiero 2003, pp.

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Semiotica/fil è destinato agli studenti del Corso di laurea in Filosofia.

Il secondo modulo è opzionale anche per gli studenti del corso di studi in Filo-sofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza che abbiano giàseguito il modulo di Semiotica I.

* * *SEMIOTICA I

Docente: Raffaella PetrilliSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: I Crediti: 4

Argomento del corsoIntroduzione al mondo della semiosi

Modulo di 32 ore - Nuovo OrdinamentoDescrizione sintetica dei contenuti delle parti in cui il corso è articolato: Il modulo è dedicato a presentare le nozioni fondamentali della semiotica, unatipologia delle modalità essenziali con cui si effettua l’interazione comunicati-va, la loro utilizzazione nell’analisi di alcuni fenomeni della comunicazione.

Argomenti: le basi della comunicazione, l’agire umano, evidenze offerte dallaricerca scientifica, analisi dei comportamenti umani, atti naturali, azioni di uti-lità, azioni di comunicazione, tipologia delle modalità comunicative fonda-mentali, analisi della comunicazione: il rapporto intersoggettivo, fruizione deicodici, comunicazione e conoscenza. Modello del segno e della comunicazio-ne simbolica.

Bibliografia1. R. Petrilli, L’interazione simbolica, Guerra 20022. R. Jakobson, “Due aspetti del linguaggio e due tipi di afasia”, e “Linguistica

e poetica”, in Saggi linguistici, Feltrinelli 2000 (pp. 22-45 e 181-218)

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Programmi dei Corsi

3. R. Petrilli, M. Vedovelli, Semiotica del giallo, Perugina, Guerra 2003

Il modulo è destinato a studenti del Nuovo Ordinamento, Corso di laurea inFilosofia e Scienze della comunicazione e della conoscenza, I anno.

* * *SEMIOTICA II

Docente: Raffaella PetrilliSettore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corsoIntroduzione alla semantica (32 ore)Descrizione sintetica dei contenuti delle parti in cui il corso è articolato: La tradizione semantica. I principali modelli semantici della filosofica nove-centesca ricondotti alle loro radici nella tradizione filosofica occidentale. Glisviluppi recenti del dibattito semantico.

BibliografiaDispense del professore e uno dei due testi a scelta: 1. Coffa, J. Alberto, La tradizione semantica da Kant a Carnap, Bologna, Il

Mulino 1998, pp. 1-1632. Costa, Vincenzo, La verità del mondo, Milano, Vita & Pensiero 2003, pp.

1-170

Semiotica II è un modulo opzionale destinato agli studenti del Corso di laureain Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza che abbianogià seguito il modulo di Semiotica I.

* * *SEMIOTICA DEGLI AUDIOVISIVI

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ART/06Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corsoL’obiettivo di un corso semiologico non può che essere quello di sconnettere

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Programmi dei Corsi

gli studenti dalla fruizione “ingenua” e “naturalistica” dei testi, aiutandoli ainterpretare la socialità dei codici e la materialità delle pratiche significanti.Per quanto riguarda in particolare cinema e televisione, si tratta di rinunciare aqualunque idea di “rispecchiamento” automatico fra testo audiovisivo e“realtà”, provando ad analizzare le componenti sul piano dell’espressione(significanti minimi, articolazione sintagmatica) e sul piano del contenuto (isignificati iconografici e fonografici, le denotazioni e connotazioni semanti-che, i “messaggi” ideologici - il tutto inteso come risultato del lavoro inferen-ziale dello spettatore modello). La prima parte del modulo sarà dunque dedicata ad una impostazione metodo-logica che-recuperando le nozioni già acquisite in Semiotica e in Filosofia dellinguaggio (testo, linguaggio, enunciazione, paradigma/sintagma ecc.) - tendaa fornire strumenti euristici per la concreta analisi di testi audiovisivi, inten-dendo per analisi la capacità di pertinentizzare elementi segmentizzati nel con-tinuum significante. Siccome la prima (la più ovvia?) segmentazione di un audiovisivo è proprioquella che separa analiticamente la colonna audio dalla colonna video, laseconda parte del modulo sarà dedicata specificamente alla colonna sonora:parlato verbale (comprese tematiche come la “grana della voce” e la “acusma-ticità”), suoni e rumori, musiche. Si tratterà di accennare alle tecniche di pro-duzione e riproduzione audio (la cui importanza è testimoniata dall’esistenzadi un Oscar per il sonoro e di un Oscar per gli effetti speciali sonori) per poipassare alle categorizzazioni teoriche (si pensi ad opposizioni come intradiege-tico/extradiegetico), il tutto puntualmente esemplificato attraverso brani filmi-ci e televisivi.

Bibliografia1. P. Basso, Confini del cinema, Lindau (da pag. 24 a pag. 224); 2. M. Chion, L’audiovisione, Lindau (da pag. 11 a pag. 106).

* * *SEMIOTICA DEL TESTO (mutua da SEMIOTICA I)

* * *SISTEMI SOCIALI COMPARATI

(mutua da SOCIOLOGIA GENERALE)

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Programmi dei Corsi

* * *SOCIOLOGIA GENERALE

Docente: Giovannella GrecoSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoLa società mediale

Programma• Introduzione allo studio della sociologia. • Sociologia e senso comune. • Il carattere pratico della sociologia. • Il carattere scientifico della sociologia. • L’immaginazione sociologica. • Globalizzazione: centralità della comunicazione e voglia di comunità. • Mediamorfosi: aspetti sociali, politici, educativi. • Comunicazione e società: media e politica, media e sport, media e educa-

zione.

Bibliografia (Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante lo svolgi-mento del Modulo)1. L. Gallino, La sociologia, UTET, Torino 1989. 2. A. Giddens, Sociologia, Il Mulino, Bologna 1991. 3. Greco G., Manuale di Sociologia delle comunicazioni di massa, CELUC,

Rende 2003. 4. Greco G. (a cura di), Mediamorfosi. Conversazioni su comunicazione e

società, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000. 5. Id., Politica, Sport, Educazione. Tre riflessioni sul nesso comunicazione-

società (in corso di stampa). 6. M. Livolsi, Manuale di sociologia della comunicazione, Laterza, Roma-

Bari 2003. 7. Piromallo Gambardella A., Le sfide della comunicazione, Laterza, Roma-

Bari 2001.

NoteIl modulo si articola in Lezioni e Seminari. Per sostenere l’esame sono richie-ste: l’iscrizione, da effettuarsi entro e non oltre la prima settimana dall’avviodel Modulo (rivolgersi al Sig. Marcello Lupo - Dip. di Scienze dell’Educazio-

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Programmi dei Corsi

ne), la frequenza per almeno 22 ore di lezioni, e l’adozione dei testi d’esame(almeno due libri tra quelli indicati nella bibliografia).

* * *SOCIOLOGIA DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA

Docente: Giovannella GrecoSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: II-IVCrediti: 4+4

Argomento del corsoModulo A - 32 ore - 4 creditiIntroduzione alla disciplina

Programma• Introduzione allo studio della sociologia. • Introduzione allo studio sociologico della comunicazione: modelli e teorie

della comunicazione. • Introduzione allo studio sociologico della comunicazione di massa: apo-

calittici e integrati. • Cenni storici sui mass media: stampa, cinema, radio e televisione. • Teorie della comunicazione di massa: teorie degli effetti a breve termine,

teorie degli effetti a lungo termine. • Introduzione allo studio sociologico della comunicazione multimediale e

interattiva: intelligenza collettiva e comunità virtuali. • Mediamorfosi: questioni aperte dai processi di trasformazione del sistema

dei media. • La società mediale: configurazione attuale e possibili scenari futuri.

Bibliografia (Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante lo svolgi-mento del Modulo)1. Greco G., Manuale di Sociologia delle comunicazioni di massa, CELUC,

Rende 2003. 2. Id., Politica, Sport, Educazione. Tre riflessioni sul nesso comunicazione-

società (in corso di stampa). 3. Greco G. (a cura di), Mediamorfosi. Conversazioni su comunicazione e

società, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000. 4. Livolsi M., Manuale di sociologia della comunicazione, Laterza, Roma-

Bari 2003.

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Programmi dei Corsi

5. Mc Quail D., Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna 1996. 6. Piromallo Gambardella A., Le sfide della comunicazione, Laterza, Roma-

Bari 2001. 7. Van Dijk J., Sociologia dei nuovi media, Il Mulino, Bologna 2002.

NoteIl modulo si articola in Lezioni e Seminari. Per sostenere l’esame sono richie-ste: l’iscrizione, da effettuarsi entro e non oltre la prima settimana dall’avviodel Modulo (rivolgersi al Sig. Marcello Lupo - Dip. di Scienze dell’Educazio-ne), la frequenza per almeno 22 ore di lezioni, e l’adozione dei testi d’esame(almeno due libri tra quelli indicati nella bibliografia).

Modulo B - 32 ore - 4 creditiLa Media Education

Programma• Introduzione allo studio sociologico del nesso comunicazione-educazione. • Comunicazione, socializzazione e costruzione sociale della realtà. • Media e minori: gli studi italiani. • Media e Educazione. • Il movimento della Media Education. • L’esperienza italiana della Media Education. • Una nuova figura professionale: il media educator. • Prospettive della Media Education.

Bibliografia(Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere fornite durante lo svolgi-mento del Modulo)1. Greco G., Socializzazione virtuale. Bambini e Tv nei nuovi scenari tecno-

logici, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000. 2. Id., Politica, Sport, Educazione. Tre riflessioni sul nesso comunicazione-

società (in corso di stampa). 3. Greco G. (a cura di), Mediamorfosi. Conversazioni su comunicazione e

società, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000. 4. Id., ComEducazione. Conversazioni su Comunicazione e società, Rubbet-

tino, Soveria Mannelli 2002. 5. Masterman L., A scuola di media. Educazione, media e democrazia nel-

l’Europa degli anni ‘90, La Scuola, Brescia 1997. 6. Morcellini M., Passaggio al futuro. Formazione e socializzazione tra vec-

chi e nuovi media, Franco Angeli, Milano 1997. 7. Perfetti S., Educazione che cambia. La formazione nell’era della comuni-

cazione, Anicia, Roma 2002.

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Programmi dei Corsi

58. Rivoltella P.C., Media Education. Modelli, esperienze, profilo disciplina-re, Carocci, Roma 2001.

59. Rivoltella P.C., C. Marazzi, Le professioni della Media Education, Caroc-ci, Roma 2001.

10. Salzano D. (a cura di), Comunicazione ed Educazione. Incontro di dueculture, L’Isola dei ragazzi, Napoli 2000.

NoteIl modulo si articola in Lezioni e Seminari. Per sostenere l’esame sono richie-ste: l’iscrizione, da effettuarsi entro e non oltre la prima settimana dall’avviodel Modulo (rivolgersi al Sig. Marcello Lupo - Dip. di Scienze dell’Educazio-ne), la frequenza per almeno 22 ore di lezioni, e l’adozione dei testi d’esame(almeno due libri tra quelli indicati nella bibliografia).

* * *STILISTICA E METRICA ITALIANA

(mutua da LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE)

Docente: Francesco BausiSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IIICrediti: 4

Argomento del corsoParte istituzionale: La metrica petrarchesca

Bibliografia1. Francesco Petrarca, Canzoniere, a cura di M. Santagata, Milano, Monda-

dori, 1996. Sono ammesse anche altre buone edizioni commentate. 2. F. Bausi - M. Martelli, La metrica italiana. Teoria e storia, Firenze, Le

Lettere, 20024, pp. 9-99. 3. G. Gorni, Le forme primarie del testo poetico, in Letteratura italiana. Le

forme del 4. testo. I. Teoria e poesia, Torino, Einaudi, 1984, pp. 439-518 (disponibile

in biblioteca).

Parte monografica: La metrica dei Canti leopardiani

Bibligrafia1. Giacomo Leopardi, Canti, introduzione di F. Gavazzeni, note di F. Gavaz-

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Programmi dei Corsi

zeni e M.M. Lombardi, Milano, Rizzoli, 1998 (sono ammesse anche altrebuone edizioni commentate).

2. F. Bausi - M. Martelli, La metrica italiana. Teoria e storia, Firenze, LeLettere, 20024, pp. 237-242.

3. L. Blasucci, I tempi dei Canti, Torino, Einaudi, 1996, pp. 3-43 (cap. I) e105-122 (cap. VI)

4. F. De Rosa, Su alcune nuove questioni di metrica leopardiana, in “Italia-nistica”, XXI, 1992, pp. 125-125 (disponibile in fotocopia all’inizio delcorso)

La parte monografica sarà oggetto di un apposito modulo (18 ore), che si terrànel terzo periodo didattico.

Chi intende sostenere il secondo esame è pregato di concordarne il programmacon il docente.

* * *STORIA BIZANTINA

Docente: Filippo BurgarellaSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/07Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoModulo ALinee di storia dell’Impero bizantino (IV-XV sec.).

A scelta uno dei seguenti manuali: 1. F. Conca, U. Criscuolo, R. Maisano, Bisanzio. Storia e civiltà, Led, Mila-

no, 1994; 2. G. Ostrogorsky, Storia dell’impero bizantino, Einaudi, Torino, 1968; 3. A. Guillou, F. Burgarella, La civiltà bizantina, in A. Guillou, F. Burgarel-

la, A. Bausani, L’impero bizantino e l’islamismo, UTET, Torino, 1981,pp. 1-268.

Modulo BLettura e commento della traduzione italiana della Vita di San Nilo da Ros-sano.

Bibliografia: G. Giovanelli, Vita di San Nilo fondatore e patrono di Grottaferrata, Badia diGrottaferrata, 1966.

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Programmi dei Corsi

* * *STORIA COMPARATA DELL’ARTE DEI PAESI EUROPEI

Docente: Raffaella MorselliSettore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoTitolo: Guido Reni (1575-1642) e l’Europa. Il pittore bolognese Guido Reni è uno dei più importanti interpreti dell’arte ita-liana del Seicento e della storia del classicismo fino ai giorni nostri. La sua rile-vanza, già nel secolo in cui visse, è testimoniata sia dai committenti internazio-nali e altolocati che fecero a gara per riuscire ad aggiudicarsi dal maestro unasua opera, sia dal centinaio di allievi che gravitarono nella sua bottega, sia infi-ne dalla diffusione dei suoi capolavori in tutta Europa. Il corso intende sondarei rapporti di collezionismo e stilistici, nonchè di mercato dell’arte, che il feno-meno Guido Reni innescò a Bologna e da qui in ogni luogo.

III trimestre, 4 creditiGuido Reni a Bologna. Le fasi stilistiche della sua produzine, i rapporti concommittenti e collezionisti, la sua fortuna critica nel panorama felsineo delSeicento.

IV trimestre, 4 creditiSi intende qui tracciare la storia evolutiva e critica di una schiera di pittori chelavorarono con il maestro e che si emanciparono da lui fondando altre scuole eirradiando la portata del suo linguaggio in tutta Europa.

Bibliografia: La bibliografia verrà fornita alla prima lezione sia per quanto riguarda gli argo-menti generali, sia per quanto concerne i singoli approfondimenti. Le dispensedel corso verranno preprate fin dalla prima lezione, suddividendole in due partidistinte per dare modo a chi segue per quattro crediti di poter distinguere ilcorso in due parti.

Ricevimento studenti e laureandi: Giovedì ore 11-12 (Morselli)Giovedì ore 15-16 (Aita)Venerdì ore 9-10 (Pontari)

Coordinamento bibliografico e didattico: Dott.ssa Katia Onofrio (ricevi-mento mercoledì ore 17-18)

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Programmi dei Corsi

Note: Si ricorda agli studenti che non è possibile, secondo il regolamento d’Ateneo,inserire nel proprio piano di studi entrambe le materie nello stesso anno acca-demico (Museologia e Storia comparata dell’Arte dei Paesi europei), né soste-nere i due. La frequenza è obbligatoria. Gli studenti si dovranno iscrivere al corso primadelle lezioni. Il seminario del giovedì, che comprende una parte dedicata alle banche dati e alloro uso finalizzato alle ricerche bibliografiche storico-artistiche, e una partededicata ad approfondimenti su schede di opere fornite dal docente che circo-scrivono i temi trattati, è segmento integrante del corso e dunque obbligatorio.Al termine del III e del IV periodo si terranno gli esoneri rispettivamente per ilIII e per il IV periodo.

* * *STORIA CONTEMPORANEA

(Per i Corsi di Laurea inLettere e Lingue e culture moderne)

Docente: Carlo CarboneSettore scientifico disciplinare: M-STO/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso

Modulo A - 4 crediti (32 ore)Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Sono previsti ulteriori incontrodi supporto le cui date e orari saranno comunicati una volta definito l’orariocomplessivo delle lezioni del primo anno del Corso di Laurea in Storia, inmodo da evitare, nei limiti del possibile, che si verifichino sovrapposizioni fradiscipline dello stesso anno. Nell’intento di fornire alcune coordinate di fondo per una valutazione dellacomplessità della rete di rapporti politici, economici e culturali che connette ipopoli nella storia del Novecento, il corso avrà un carattere prevalentementeinternazionalistico.

A integrazione delle lezioni, per la preparazione degli esami di questo modulosi consiglia il seguente manuale:Rosario Villari, Sommario di storia 1900-2000, Laterza, Bari 2003

401

Programmi dei Corsi

L’insegnamento sarà impartito nel corso del primo periodo.

Modulo B - 4 crediti (32 ore)Il modulo B avrà caratteristiche di approfondimento di uno o più temi fra quelliaffrontati nel modulo A.

L’insegnamento sarà impartito nel corso del secondo periodo didattico.

La preparazione dell’esame per questo modulo sarà condotta su parti - daapprofondire secondo le indicazioni del docente - del manuale prescelto per ilmodulo A.

Gli studenti del vecchio ordinamento che non abbiano già la firma di frequenzapossono limitarsi, per ottenerla, a frequentare i due moduli.

* * *STORIA CONTEMPORANEA

(tutti i Corsi di Laurea tranne Lettere e Lingue)

Docente: Amelia PaparazzoSettore scientifico disciplinare: M-STO/04Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso

Modulo A - III periodo - 4 crediti (32 ore)Parte istituzionaleIl primo modulo è dedicato, oltre che all’analisi delle fonti per la storia con-temporanea, agli aspetti sociali, economici e culturali di quello che viene defi-nito il secolo più tragico della storia dell’umanità, il Novecento.

Bibliografia1. Paolo Viola, Il Novecento, Einaudi, Torino, 2000.

Modulo B - IV periodo - 4 crediti (32 ore)Parte monograficaPartendo dalla storia del Novecento, ci si soffermerà, all’interno del IV periododel corso, sull’evoluzione del lavoro nella società contemporanea.

BibliografiaUn testo a scelta fra i seguenti:

402

Programmi dei Corsi

1. R. A. Rozzi, Costruire e distruggere. Dove va il lavoro umano?, Il Muli-no, Bologna, 1997;

2. M. Revelli, La sinistra sociale. Oltre la civiltà del lavoro, Bollati Borin-ghieri, Torino, 1997;

3. A. Gorz, Metamorfosi del lavoro. Critica della ragione economica, Bol-lati Boringhieri, Torino, 1992;

4. A. Gorz, Il lavoro debole. Oltre la società salariale, Edizioni Lavoro,Roma, 1994;

5. A. Accornero, Era il secolo del lavoro, Il Mulino, Bologna, 1997; 6. J. Rifkin, La fine del lavoro, Boldini e Castoldi, Milano, 1995 (solo alcuni

capitoli).

Sia gli studenti del nuovo ordinamento che quelli del vecchio devono frequen-tare il corso: quelli del nuovo secondo il modulo previsto dai rispettivi piani distudio, quelli del vecchio nella sua interezza (64 ore).

* * *STORIA DEGLI ANTICHI STATI (mutua da STORIA MODERNA)

Docente: Fausto CozzettoSettore scientifico disciplinare: M-STO/02 Periodo didattico: I-IICrediti: 8

* * *STORIA DEL DISEGNO DELL’INCISIONE E DELLA GRAFICA

Docente: Emilia Anna TalamoSettore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoI periodo - 4 creditiIl corso si propone di mostrare l’evoluzione del disegno e dell’incisionedalle origini fino ai nostri giorni attraverso una disamina delle diverse tecni-che e delle varie scuole di artisti italiani e stranieri; la prima parte del corsosarà dedicata al disegno, oltre al manuale verrano esaminate alcune opereconservate nelle collezioni civiche genovesi e realizzate da artisti diversi.Nel II trimestre invece sarà approfondito il settore relativo all’incisione e

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Programmi dei Corsi

alle sue problematiche e verranno analizzate alcune stampe eseguite dalgrande artista olandese, H. Rembrandt Van Rijn per avere almeno un’ideaorientiva sulla sua produzione incisoria. Gli studenti del nuovo ordinamentopotranno scegliere tra il programma del terzo o del quarto trimestre, mentregli studenti del vecchio ordinamento dovranno portare i programmi relativiai due trimestri; per gli studenti non frequentanti sarà obbligatorio aggiun-gere al programma un libro a scelta tra i testi di approfondimento per laseconda annualità del vecchio ordinamento. Gli studenti del nuovo ordina-mento che devono sostenere la seconda annualità dovranno scegliere tra ilprogramma relativo al disegno o all’incisione a completamento del corsoisituzionale. Maggiori informazioni bibliografiche e delucidazioni verrannocomunque fornite agli inizi dei corsi.

Parte generaleL. Grassi, Il disegno italiano dal Trecento al Seicento, nuova ediz., Roma 1993

Parte monograficaDisegni di grandi maestri conservati nella collezione genovese di PalazzoRosso Testo: L. Tagliaferro, Introduzione pp. 7-8 e schede nrr. 1, 12, 13, 14, 26,27, 28, 33, 40 in Maestri del disegno nelle collezioni civiche genovesi, catalogodella mostra a cura di Piero Boccardo, Genova Galleria di Palazzo Rosso 15giugno-15 settembre 1990, Marietti

II periodo - 4 creditiParte generaleS. Massari-F. Negri Arnoldi, Arte e Scienza dell’incisione. Da Maso Finiguer-ra a Picasso, Roma 1987, Nuova Italia scientifica, ma ora ripubblicato daCarocci

Parte monograficaUn primo sguardo su Rembrandt incisoreTesto: G. Luijten, Rembrandt: un pittore incisore, e schede nrr. 17, 34, 57, 61,69, 71 in Rembrandt, Dipinti, incisioni e riflessi sul 600’ e ‘700 italiano, cata-logo della mostra a cura di E. Hinterding-G. Luijten-M. Royalton-Kisch-B. A.Kowalczyk-J. Rutgers-M. Schapelhouman-P. Schatborn, Roma Scuderie delQuirinale 5 ottobre 2002-6 gennaio 2003, Skira

II annualità (vecchio ordinamento)Parte generale• S. Massari-F. Negri Arnoldi, Arte e Scienza dell’incisione. Da Maso Fini-

guerra a Picasso, Roma 1987 Nuova Italia scientifica, ma ora ripubblicatoda Carocci

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Programmi dei Corsi

• L. Grassi, Il disegno italiano dal Trecento al Seicento, nuova ediz., Roma1993

Parte monografica Disegni di grandi maestri conservati nella collezione genovese di PalazzoRosso Testo: L. Tagliaferro, Introduzione pp. 7-8 e schede nrr. 1, 12, 13, 14,26, 27, 28, 33, 40 in Maestri del disegno nelle collezioni civiche genovesi,catalogo della mostra a cura di Piero Boccardo, Genova Galleria di PalazzoRosso 15 giugno-15 settembre 1990, Marietti Un primo sguardo su Rem-brandt incisore.Testo: G. Luijten, Rembrandt: un pittore incisore, e schede nrr. 17, 34, 57, 61, 69,71 in Rembrandt, Dipinti, incisioni e riflessi sul ’600 e ’700 italiano, catalogodella mostra a cura di E. Hinterding-G. Luijten-M. Royalton-Kisch-B. A.Kowalczyk-J. Rutgers-M. Schapelhouman-P. Schatborn, Roma Scuderie del Qui-rinale 5 ottobre 2002-6 gennaio 2003, Skira Testi di approfondimento: G. Luijten,L’incisore Rembrandt: la formazione di un corpus di opere d’arte in Rembrandt,Dipinti, incisioni e riflessi sul ’600’e ’700 italiano, catalogo della mostra a cura diE. Hinterding - G. Luijten-M. Royalton - Kisch - B. A. Kowalczyk - J. Rutgers -M. Schapelhouman - P. Schatborn, Roma Scuderie del Quirinale 5 ottobre 2002-6gennaio 2003, Skira, pp, 15-28 P. Bellini, Stampatori e mercanti di stampe in Ita-lia nei secoli XVI e XVII, “I quaderni del conoscitore di stampe”, nr. 26, marzo-aprile 1975, pp. 19-45

Ricevimento studenti:Martedi 11,00-12,00.

* * *STORIA DEL MEZZOGIORNO

Docente: Marta PetrusewiczSettore scientifico disciplinare: M-STO/04Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoDue Moduli A e BN.B.: Il modulo A è propedeutico al modulo BL’obiettivo di questo corso è di esaminare lo sviluppo storico, e di de-costruireil concetto, del Mezzogiorno. Il corso presuppone da parte degli studenti unadiscreta conoscenza di base di Storia moderna e contemporanea. Il corso saràarticolato nella seguente maniera:

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Programmi dei Corsi

Modulo A (32 ore, 4 crediti, II periodo didattico)• Il percorso storico del Mezzogiorno italiano dal 1500 ad oggi. • I Mezzogiorni dell’Europa e del mondo - la costruzione storica dell’arre-

tratezza. • Come il Meridione divenne Questione. • “Provincializzare l’Europa” - studi subalterni, studi post-coloniali.

BibliografiaLa bibliografia per il corso sarà disponibile all’inizio dell’anno accademico.

Modulo B (32 ore, 4 crediti, III periodo didattico)1799Il lavoro del corso sarà centrato sull’anno 1799 nel contesto calabrese, napole-tano e europeo. Si articolerà in lezioni, seminari e ricerca d’archivio. Il periodo rivoluzionario e contr-rivoluzionario nel Regno di Napoli e in altristati italiani e europei. Giacobinismo, anti-giacobinismo, “san-fedismo” e altreinsorgenze popolari.Gli studenti, lavorando in piccoli gruppi, condurranno ricerche d’archivio aCosenza e in altre località della Calabria con lo scopo di reperire delle fonti chepossano svelarci che cosa era veramente successo nell’anno 1799 e quali eranostati i meccanismi della mobilitazione sanfedista. I risultati delle ricerchesaranno presentati e discussi in classe. Alla fine del periodo didattico, ogni gruppo produrrà una tesina, basata sullaricerca d’archivio e sulla storiografia della materia. La tesina costituirà parteintegrante dell’esame.

BibliografiaLa bibliografia sarà disponibile all’inizio dell’anno accademico.

Gli studenti possono contattare la docente al:[email protected].

* * *STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO EBRAICO

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso vuole illustrare criticamente alcuni degli snodi teoretici della filosofia

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Programmi dei Corsi

contemporanea assumendoli nell’orizzonte categoriale del pensiero ebraicoelaborato in alcuni dei testi - come il Talmud babilonese - che appartengonoalla tradizione ebraica. Attraverso la scelta di momenti della storia dell’Occi-dente si tenterà dunque di verificare la valenza teorica dell’incessante dialogodi una storia non sempre conosciuta che dai primi secoli dell’era volgare giun-ge fino ai nostri giorni.

I modulo - I periodo• Categorie, strutture e procedure del pensiero ebraico talmudico. • Atene e Gerusalemme. • Rotoli, pergamene, scrittura. • La manna e la rugiada. • Alla ricerca del testo perduto.

II modulo - II periodo • Voci ebraiche della contemporaneità: Lévinas lettore del Talmud. • Lévinas, i maestri, la tradizione. • Lèvinas filosofo e/o Lévinas talmudista?• Radici che camminano. • La carne fatta verbo.

Bibliografia1. P. De Benedetti, Introduzione al giudaismo, Morcelliana, Brescia 1999. 2. Pnina Navè Levinson, Introduzione alla teologia ebraica, San Paolo,

Milano 1996. 3. AA. VV., La cultura ebraica, Einaudi, Torino 2000, pp. 317-381. 4. E. Lévinas, Nell’ora delle nazioni. Lezioni talmudiche e scritti filosofico-

politici, Jaca Book, Milano 2000. 5. A. Chiappini, Amare la Torah più di Dio. E. Lévinas lettore del Talmud,

La Giuntina, Firenze 1999.

Gli studenti non frequentanti concorderanno con il docente il programma e itesti per l’esame.

* * *STORIA DEL PENSIERO POLITICO CONTEMPORANEO

Docente: Guido LiguoriSettore scientifico disciplinare: SPS/02Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoL’insegnamento si articola in due moduli 32 ore (4 crediti) ciascuno. Il primoha carattere istituzionale, il secondo monografico.

Parte Istituzionale: I Modulo Il pensiero politico del NovecentoGli studenti dovranno comprendere le linee fondamentali delle diverse “fami-glie” nelle quali si articola il pensiero politico contemporaneo, acquisendo lacapacità di orientarsi a fronte del dibattito attuale sul tema del rapporto tra globa-lizzazione, ruolo dello Stato e delle identità nazionali e\o comunitarie, nonchéacquisendo elementi per giungere alla comprensione dell’importanza della par-tecipazione politica per una effettiva organizzazione democrazia della società.

Parte Monografica: II Modulo Il lessico dei Quaderni di Gramsci: lemmi, concetti, sentieri di lettura. Egemonia, guerra di posizione, Stato allargato, società civile, nazionale-popo-lare, rivoluzione passiva, giacobinismo: il linguaggio di Gramsci, specie quel-lo dei Quaderni del carcere, è estremamente innovativo e tale da segnareprofondamente ampie aree del dibattito teorico-politico del Novecento. Cer-chiamo di tracciarne un primo “lessico” che permetta la comprensione dei con-cetti-chiave dell’autore e come essi abbiano influenzato il dibattito politicosuccessivo e contemporaneo.

Bibliografia:

I Modulo-Testi obbligatori: 1. G. M. Bravo-C. Malandrino, Il pensiero politico del Novecento, Piemme,

2001. I modulo -Testi consigliati (obbligatori per i non frequentanti): 1. F. Livolsi, Coscienza e politica nella storia, Giappichelli, 20032. M. Prospero, La politica moderna, Carocci, 2002

II modulo-Testi obbligatori: 1. A. Gramsci, Quaderni del carcere, Einaudi, 2001 (nelle parti indicate dal

docente)2. F. Frosini-G. Liguori (a cura di), Le parole di Gramsci, Carocci, 2003

(nelle parti indicate dal docente)II Modulo-Testi consigliati (obbligatori per i non frequentanti): 1. F. Frosini, La filosofia di Gramsci, Carocci, 20032. V. Gerratana, Gramsci. Problemi di metodo, Editori Riuniti, 1997

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Programmi dei Corsi

3. G. Liguori, Gramsci conteso. Storia di un dibattito 1922-1996, EditoriRiuniti, 1996

* * *STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Docente: Roberto BondìSettore scientifico disciplinare: M-STO/05Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoScienza e filosofia in Francis Bacon

Bibliografia: 1. F. Bacon, Novum organum, in Scritti filosofici, a cura di Paolo Rossi, U. T.

E. T., Torino 1975, pp. 513-795. 2. P. Rossi, Francesco Bacone: dalla magia alla scienza, Einaudi, Torino

19742.

Gli studenti sono pregati di procurarsi i testi prima dell’inizio del corso. Durantele lezioni saranno indicate le parti specifiche da portare all’esame. I non frequen-tanti sono pregati di concordare quanto prima il programma con il docente.

* * *STORIA DEL TEATRO ANTICO

(mutua da STORIA DEL TEATRO GRECO)

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL-LET/05Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoIntroduzione ai generi drammatici attici. Verranno discussi gli aspetti religiosi,archeologici, socio-politici, peformativi e antropologici inerenti al teatro attico.

Bibliografia1. H.C. Baldry, I Greci a teatro, Roma-Bari 1972 (London 1971);2. G. Cerri La tragedia, in Spazio letterario I 1, 301-34, L. E. Rossi e R.

Nicolai, Storia e testi della letteratura greca. L’età classica 2 A, Firenze2003 (per la parte antologica).

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Programmi dei Corsi

* * *STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO

Docente: Valentina ValentiniSettore scientifico disciplinare: L-ART/05Periodo didattico: II-IIICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoI Modulo (II periodo, 4 CF)Generi, drammaturgie, linguaggi della scenaIl corso affronta delle tematiche generali riguardanti i fondamenti delladisciplina con l’obbiettivo di inquadrare storicamente e teoricamente gene-ri, drammaturgie, linguaggi della scena, testi e autori significativi della sto-ria del teatro. A tal fine si analizzano testi drammatici e testi spettacolari (questi ultimi attra-verso la documentazione video).

Bibliografia1. Cesare Molinari, Storia del teatro, Laterza, Roma-Bari, 1996 (€ 23. 24)2. Eschilo, Orestea, Einaudi, Torino, 1980. 3. Shakespeare, King Lear (preferibile la traduzione di Agostino Lombardo,

Garzanti, Milano, 1997). 4. Franco Scaldati, Totò e Vicè (a cura di Antonella Di Salvo e Valentina

Valentini), Rubbettino, Soveria Mannelli, 2003. 5. Dispensa a cura del docente con saggi di Keir Elam, Marco De Marinis, e

altri.

Seminario (obbligatorio) a cura di Vincenza Costantino e Carlo Fanelli. Il teatro in Calabria, 1870-1970 (a cura di Vincenza Costantino e Carlo Fanel-li), Monteleone, Vibo Valentia 2003. Vincenzo Padula, Antonello Capobrigante calabrese.

Ricevimento studentiPresso studio docente, cubo laboratorio di LinguisticaMartedì 18: 00-19: 00Mercoledì 17: 00-18: 00 (laureandi)

II Modulo (III periodo, 4 CF) mutuabile con SEMIOLOGIA DELLO SPET-TACOLO per gli studenti di Filosofia e Scienze della Comunicazione e dellaConoscenza.

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoLa drammaturgia contemporaneaQuesta parte del corso analizza storicamente e teoricamente la produzionedrammatica e spettacolare contemporanea di autori attivi nel secondo Nove-cento. In particolare il corso si orienta sull’approfondimento delle tipologie discritture-letterarie e sceniche-privilegiate in rapporto ai modelli di teatro ari-stotelico, epico e post-drammatico. Si prendono in esame, testo drammatico e testo spettacolare, messa in scenavirtuale e messa in scena reale, analizzando fabula, temi, tempi del racconto edell’azione, personaggi-attori, codici spaziali, plastico-visuali, sonori, verbali,con l’obbiettivo di fornire una metodologia di lettura, analisi, interpretazionedel testo spettacolare in rapporto al testo drammatico.

Bibliografia1. Valentina Valentini, Dopo il teatro moderno, Politi editore, Milano, 1989.2. Emanuela Dallagiovanna (a cura di), Teatro Valdoca, Rubbettino, Soveria

Mannelli (CZ) 2003. 3. Heiner Müller, Teatro I, Ubulibri, Milano, 1991. 4. Giovanni Testori, La trilogia degli scarrozzanti (Ambleto, Macbetto, Edi-

pus), in Opere, Bompiani.

Altre indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio del corso.

SeminarioDott. Giancarlo Mancini: Scrittura scenica e letteraria in Carmelo Bene (UnAmleto di meno) e Memè Perlini (Pirandello chi?).

Per gli studenti biennalisti sono previsti: La nuova drammaturgia internazionale: autori, testi, spettacoli. Incontri quin-dicinali con drammaturghi, studiosi, critici.

Stage con programma e attività da definire.

Ricevimento studentiPresso studio docente, cubo laboratorio di LinguisticaMartedì 18:00-19:00Mercoledì 17:00-18:00 (laureandi)e-mail: [email protected]

[email protected]@interfree.it

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Programmi dei Corsi

* * *STORIA DEL TEATRO GRECO

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionaleIntroduzione ai generi drammatici attici. Verranno discussi aspetti religiosi,archeologici, socio-politici, performativi e antropologici inerenti al teatro attico.

Bibliografia1. H.C. Baldry, I Greci a teatro, Roma-Bari 1972 (London 1971);2. G. Cerri, La tragedia, in Spazio letterario I 1, pp. 301-34, L.E. Rossi e R.

Nicolai, Storia e testi della letteratura greca. L’età classica 2 A, Firenze2003.

Parte monograficaI Sette a Tebe: lettura e interpretazione della tragedia eschilea nel contesto dellareligione civica di Atene. Si consiglia l’edizione di M.L. West, Stuttgart 19982.Strumenti e riferimenti bibliografici verranno forniti durante il corso.

* * *STORIA DEL TEATRO INGLESE

Docente: Maria Maddalena ParlatiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/10 Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoSogni e incubi: l’Italia degli elisabettianiIl corso mira a seguire i percorsi di formazione dell’immagine composita del-l’Italia rinascimentale rintracciabile tra le righe e sulle scene inglesi tra ‘500 e’600. Per far ciò, occorrerà offrire un quadro delle condizioni culturali, sceni-che, di genere che reggono la creazione e le messe in scena protomoderne ditesti shakespeariani e di altri autori, quali John Webster e John Middleton. Lo studente dovrà dar prova di avere efficacemente utilizzato l’apparatobibliografico e terminologico fornito nel corso, soprattutto finalizzandolo

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Programmi dei Corsi

all’esegesi testuale. Faranno parte integrante e verificata in sede di colloquio lavisione di versioni filmiche dei testi presi in esame.

Bibliografia Testi di riferimento (obbligatori)1. P. Brook, The Empty Stage, Harmondsworth, Penguin, 1968 tr. it. Il teatro

e il suo spazio, Milano, Feltrinelli, 19802. A.R. Braunmuller and M. Hattaway, The Cambridge Companion to

English Renaissance Drama, Cambridge, Cambridge University Press,1990

3. M.M. Parlati, Infezione dell’arte e paralisi della memoria nelle tragediedi John Webster, Napoli, Liguori, 1999

4. M. Marrapodi, Shakespeare’s Italy: Functions of Italian Locations inRenaissance Drama, Manchester, Manchester University Press, 1997

5. M. Praz, “Shakespeare’s Italy”, Shakespeare Survey, 7, 1954

Testi primari (edizioni Arden, Penguin o Complete Works Oxford UniversityPress)1. W. Shakespeare, Romeo and Juliet2. W. Shakespeare, The Taming of the Shrew3. W. Shakespeare, The Merchant of Venice4. J. Webster, The Duchess of Malfi, preferibilmente in R. Weis (ed.), John

Webster: The White Devil, The Duchess of Malfi, The Devil’s Law-Case,A Cure for a Cuckold, Oxford, OUP, 1996 (ma anche altre edizioni vannobene)

N.B. Durante il corso verrà offerta agli studenti una ulteriore bibliografia criti-ca obbligatoria in forma di dispensa curata dalla docente.

* * *STORIA DELLA CALABRIA MEDIEVALE

Docente: Attilio VaccaroSettore scientifico disciplinare: M-STO/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoComunità greche ed albanesi di Calabria: storia e cultura (secc. XV-XVI)Il corso si articola in due moduli rispettivamente di 32 ore ciascuno.

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Programmi dei Corsi

1° Modulo: Parte istituzionale Questa prima parte si propone di ripercorrere i temi generali delle vicendeumane e degli eventi relativi alla storia civile e religiosa della Calabria dalmedioevo bizantino all’età aragonese (secc. IX-XV). I fatti storici saranno sele-zionati secondo un preciso ordine di rilevanza per dare agli studenti una puntua-le quantità di informazioni sul passato della Calabria, senza scindere la storia diquesta regione da questioni e interrogativi posti dalla recente storiografia. A tal fine durante le lezioni saranno distribuite dispense.

BibliografiaSi suggerisce inoltre la lettura di almeno uno dei seguenti testi: 1. F. Burgarella, Le terre bizantine (Calabria, Basilicata e Puglia), in Storia

del Mezzogiorno, a cura di Giuseppe Galasso, II, Il Medioevo, Napoli1989, pp. 414-517;

2. P. De Leo, Certosini e cistercensi nel Regno di Sicilia, Soveria Mannelli1993;

3. L’impronta indelebile. Enrico VII di Svevia e Gioacchino da Fiore allaluce delle indagini paleopatologiche a cura di Pietro De Leo e Gino For-naciari, Soveria Mannelli 2001.

4. S. Tramontana, Il Mezzogiorno Medievale, Roma 20005. M. Mafrici, Calabria Ulteriore (1266-1860) in Storia del Mezzogiorno, a

cura di Giuseppe Galasso, VII, Le Province, Roma 1986, pp. 97 e ss. 6. M.G. Cruciani, Calabria Citeriore dagli Angioini al decennio francese, in

Ivi, pp. 241 e ss. 7. P. Dalena, Società, economia ed istituzioni ad Altomonte, tra Medioevo ed

Età moderna, Galatina 1990. 8. R. Caggese, Roberto d’Angiò e i suoi tempi, voll. 2, r. a. Napoli, il Mulino,

2001.

2° Modulo: Parte monograficaQuesto secondo modulo avrà come oggetto di studio non solo la funzione dellaCalabria tra Oriente e Occidente in età medievale ma anche la storia civile ereligiosa delle comunità greche e albanesi in territorio italiano dal XIII secoloal XVI; una presenza riscontrata ancor prima della caduta di Costantinopoliper mano dei Turchi (1453), in numerose città portuali d’Italia (Crotone, Tro-pea, Brindisi, Bari, Messina, Reggio, Ancona, Napoli, Venezia ecc…). Tra leterre d’oltre Adriatico si prenderà in considerazione la più vicina, l’Albania, anoi legata, come le altre terre dell’altra Sponda, da vicende storiche comuni eda continui flussi migratori nel meridione d’Italia particolarmente in Sicilia ein Calabria.

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Programmi dei Corsi

BibliografiaPer questa seconda parte si suggerisce la lettura di almeno uno dei segg. testi: 1. G. Fedalto, Le minoranze straniere a Venezia tra politica e legislazione,

in “Venezia centro di mediazione tra Oriente e Occidente secoli XV-XVI”vol. I, Firenze, Leo S. Olschki Edit., 1977, pp. 143 e ss.

2. Fr. Thiriet, Sur les communautés greque et albanaise à Venise, in IVI, pp.217 e ss.;

3. F. Mosino, Origine, storia e lingua (dei Greci di Calabria e d’oltre Polli-no), in Minoranze etniche in Calabria e Basilicata, a cura di P. De Leo,Cava dei Tirreni, Di Mauro ed., 1988, pp. 17 e ss.

4. D. Minuto, Tradizione bizantina in Calabria: sopravvivenze e prospettive, inIVI, pp. 39 e ss.

5. V. Peri, Presenza storica ed identità culturale degli Arbëreshë, in IVI, pp.109 e ss.;

6. P. De Leo, Le immigrazioni dal tardo medioevo all’età moderna, in IVI,pp. 139 e ss.;

7. P. Petta, Stradioti. Soldati albanesi in Italia (secc. XV-XIX), Lecce, Argo,1996;

8. Statuti di Scutari della prima metà del secolo XIV con le addizioni fino al1469, a cura di Lucia Nadin, Roma, Viella, 2002;

99. P. Resta, Un popolo in cammino. Migrazioni albanesi in Italia, Lecce,Besa, 1996;

10. A. Vaccaro, Fonti storiche e percorsi della storiografia sugli albanesi d’I-talia.

11. Un consuntivo e prospettive di ricerca, (in c. di s.);

Anche per questo modulo durante il corso saranno distribuite dispense.

* * *STORIA DELLA CHIESA E DEI MOVIMENTI ERETICALI

Docente:Filippo BurgarellaSettore scientifico disciplinare: M-STO/07Periodo didattico: III - IVCrediti: 4+4

Argomento del corso

Modulo ALinee di storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali dal VI al XVsecolo.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia: 1. L. Hertling, A. Bulla, Storia della Chiesa, Città Nuova, Roma, 2001, pp.

120-286; 2. B. Raggi, Le eresie medievali, Materiali per una didattica modulare, La

Nuova Italia, Firenze, 1999.

Modulo BLettura e commento della traduzione italiana di Cassiodoro, Le Istituzioni.

Bibliografia: 1. Cassiodoro, Le Istituzioni (a cura di M. Donnini), Città Nuova, Roma,

2001.

I due moduli compogono il corso annuale per gli studenti del vecchio ordina-mento

* * *STORIA DELLA CRITICA D’ARTE

Docente: Barbara AgostiSettore scientifico disciplinare: L-ART/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoTitolo del corso: Michelangelo nella letteratura artistica del Cinquecento

Modulo IArti e lettere: dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico alla Roma dei papi medicei La parte iniziale del corso si propone di seguire i principali momenti dellaformazione, della prima attività e della fama di Michelangelo così da affron-tare dall’interno orientamenti e snodi critici fondamentali della civiltà uma-nistica e rinascimentale d’Italia (il rapporto con l’antico, il confronto tra artie lettere, lo statuto sociale dell’artista…), dalla Firenze di Lorenzo il Magni-fico, attraverso i rivolgimenti politici della storia fiorentina, fino alla Romadi Clemente VII alla vigilia del Sacco. La statura del maestro e l’importanzadella tradizione storiografica che lo riguarda costituiscono un caso esemplareanche per considerare e capire l’ampio ventaglio di fonti utili alla ricostru-zione ed alla comprensione dei fatti storico-artistici (testimonianze docu-mentarie, pagine illustri della letteratura artistica, testi di carattere poetico eletterario, epistolari…).

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Programmi dei Corsi

Modulo IISulle prime biografie di MichelangeloLa seconda parte del corso intende concentrarsi sulla tradizione delle biografiedel maestro composte mentre egli era in vita, un fenomeno eccezionale nelpanorama della letteratura artistica del XVI secolo, a partire dalla Vita che glidedicò Paolo Giovio verso la metà degli anni venti, dai suoi problemi di contestoe di interpretazione. Considerando varie altre testimonianze sulla personalitàartistica del Buonarroti (per esempio il Carteggio michelangiolesco, i Dialogidanteschi di donato Giannotti, la Lezzione sulla maggioranza delle arti di Bene-detto Varchi), si affronteranno poi alcuni motivi e specificità storiografiche e cri-tiche della prima Vita vasariana di Michelangelo (1550); il rapporto polemicoche con questa intrattenne la biografia ‘ufficiale’ del maestro pubblicata daAscanio Condivi (1553); la diversa tessitura ed il diverso significato propri dellabiografia di Michelangelo, ormai scomparso, nelle Vite vasariane del 1568. La preparazione alla prova di verifica consisterà nella conoscenza della biblio-grafia qui elencata, e dei testi raccolti nella dispensa, che sarà disponibile alprincipio del corso.

Bibliografia I modulo: 1. A. Blunt, Le teorie artistiche in Italia dal Rinascimento al Manierismo,

[London 1940], Torino, Einaudi, 2002. 2. M. Hirst, schede numero 12 (Battaglia dei centauri) e numero 17 (Madon-

na della scala), in Il giardino di San Marco. Maestri e compagni del gio-vane Michelangelo, catalogo della mostra, a cura di P. Barocchi, Milano,Silvana Editoriale, 1992, pp. 52-62 e 86-89.

3. C. Elam, Il giardino delle sculture di Lorenzo de’ Medici, in Il giardino diSan Marco. Maestri e compagni del giovane Michelangelo, catalogo dellamostra, a cura di P. Barocchi, Milano, Silvana Editoriale, 1992, pp. 159-170.

4. M. Hirst, J. Dunkerton, Michelangelo giovane, Modena 1997, FrancoCosimo Panini, pp. 1-78.

Bibliografia II modulo: 1. A. Blunt, Le teorie artistiche in Italia dal Rinascimento al Manierismo,

[London 1940], Torino, Einaudi, 2002. 2. P. Barocchi, Michelangelo tra le due redazioni delle ‘Vite’vasariane (1550-

68), in P. Barocchi, Studi vasariani, Torino, Einaudi, 1984, pp. 35-52. 3. G. Spini, Politicità di Michelangelo, in Michelangelo politico e altri studi

sul Rinascimento fiorentino, Milano, Unicopli, 1999, pp. 7-55. 4. F. Haskell, Michelangelo e qualche suo biografo, in F. Haskell, Arte e lin-

guaggio della politica, Firenze, SPES, 1978, pp. 165-180.

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Programmi dei Corsi

Si consiglia di affrontare la preparazione dell’esame dopo aver sostenuto quel-lo di Storia dell’arte moderna, poiché è richiesta una conoscenza approfonditadell’opera di Michelangelo nel suo contesto storico-artistico; come strumentidi riferimento si possono utilizzare i volumi dei Classici dell’Arte Rizzoli, L’o-pera completa di Michelangelo pittore, a cura di S. Quasimodo e E. Camesa-sca, Milano 1966 e L’opera completa di Michelangelo scultore, a cura di U.Baldini, Milano 1973.

* * *STORIA DELLA CRITICA LETTERARIA ITALIANA

(Per il corso di Laurea in Lettere mutua daLETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA [A-L]

per il corso di laurea in Lingue e Culture straniere monderne).

Docente: Margherita GaneriSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/11Periodo didattico: I-IICrediti: 8

I programmi dei corsi monografici del modulo 1 e del modulo 2 coincidonocon quelli dei due moduli di Letteratura italiana moderna e contemporanea (A-L) per il corso di laurea in Lingue e Culture straniere moderne).

Parte istituzionale: 1. Remo Ceserani, Guida allo studio della letteratura, Laterza, 1999.

Un libro a scelta tra i seguenti quattro: 1. Marina Zancan, Il doppio itinerario della scrittura, Einaudi, 1998. 2. AaVv, Presenze femminili tra Ottocento e Novecento, a cura di Marta

Savini, Liguori, 2002. 3. Teresa De Lauretis, Sui generis, Feltrinelli, 1996. 4. Pierre Bourdieu, Il dominio maschile, Feltrinelli, 1994.

* * *STORIA DELLA CULTURA MATERIALE

(Vecchio e Nuovo Ordinamento)

Docente: Paola de Sanctis RicciardoneSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01Periodo didattico: I-IICrediti: 8

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Programmi dei Corsi

N.B.: Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno frequentare i due bime-stri e portare i testi di esame di entrambi i moduli

Argomento del corsoLa plastica: tracce storiche, sociali, estetiche ed ecologiche di una rivoluzionenel mondo delle cose. I moduli del presente anno accademico saranno articolati in modo da fornire aglistudenti in primo luogo una preparazione di base sulla storia degli studi demoet-noantropologici. L’argomento monografico di quest’anno sarà incentrato sullanascita e la diffusione delle materie plastiche nel panorama oggettuale dellenostre forme di vita. Materie con cui ormai si è abituati a convivere in modoquasi “naturalistico” e automatico. In realtà la storia della plastica è più che cen-tenaria ed ha implicazioni tecnologiche, funzionali, sociali, ecologiche ed esteti-che che hanno modificato irreversibilmente gli orizzonti della nostra culturamateriale. Pensata inizialmente come succedaneo seriale e più efficiente di alcu-ni elementi naturali quali il ferro, il legno l’avorio o la seta, ha poi assunto unproprio spessore, assumendo una forte autonomia estetico-funzionale. Oggi lamaggior parte degli oggetti a forte contenuto tecnologico non è pensabile né pro-gettabile senza materie plastiche. Negli anni, sensibilità ambientaliste e preoccu-pazioni ecologiche hanno modificato le immagini sociali della plastica, ponendoun limite al suo iniziale trionfalistico potere seduttivo. Tuttavia la seduzioneanche estetica permane se si pensa alle tendenze del design contemporaneo, o ainumerosi fenomeni di collezionismo pubblico e privato di oggetti in plastica delsecolo scorso. Ciò che il corso vuole promuovere è una sorta di alfabetizzazionedi questa rivoluzione strumentale, a partire dai nomi delle plastiche più antichefino alle più recenti, per entrare nel regno delle cose realizzate. Il corso siavvarrà di proiezioni di materiale audiovisuale sull’argomento e di seminari diapprofondimento. Sono inoltre previste visite virtuali nei Musei della Plasticanel mondo ed in particolare in quello italiano della Sandretto Metalmeccanica.

Modulo ANel primo bimestre dopo una introduzione storico-sistematica delle principalicorrenti antropologiche, si affronteranno i temi: • Cronologia delle principali materie plastiche• I nomi della plastica• Galalite, Bakelite, Galalite, Celluloide nell’oggettistica quotidiana dei

nostri nonni

Modulo BNel secondo bimestre dopo un ulteriore approfondimento sulla storia deglistudi, saranno affrontati i temi:

419

Programmi dei Corsi

• Consumo di massa e plastica• Il dopoguerra, gli anni ’50 e ’60• Le sensibilità attuali tra vecchio e nuovo ambientalismo

Articolazione di ciascun moduloNumero ore di lezione: 22Numero ore di seminari: 6Numero ore di laboratorio: 4

Argomenti delle lezioni: Storia degli studi: ore 8Tematiche generali del corso monografico: ore 7Temi di approfondimento: ore 7

Argomenti dei seminariProiezioni video e illustrazioni critiche: ore 6

Programma laboratorioVisite nei Musei in Rete: ore 4

Totale crediti per modulo: 4

BibliografiaTesti di riferimento del Modulo A11. Alan Barnard, Storia del pensiero antropologico, Il Mulino, Bologna

200212. Dispense (parte prima)

Testi di riferimento del modulo B11. Alan Barnard, Storia del pensiero antropologico, Il Mulino, Bologna

2002 12. Dispense (parte seconda)

Bibliografia e letture integrative per approfondimenti seminariali: Sulla Plastica: 11. Alferj P. e Cernia F. (a cura di), Gli anni di plastica, Electa, Milano 198312. Katz S., Plastica, tr. it. Rizzoli, Milano 1985

Sulla Storia della Cultura Materiale e collezionismo: 11. Alexander Edward P., 1979 Museums in Motion, An Introduction to the

History and Functions of Museums, AltaMira Press, a Division of SagePublications Inc., London 1996

12. Ames M. M. 1992, Cannibal Tours and Glass Boxes, UBC Press, Vancou-ver 1993

420

Programmi dei Corsi

13. Cirese A. M., Oggetti, Segni Musei, Einaudi, Torino 197414. Clemente P., Graffiti di museografia antropologica italiana, DEA, Prota-

gon editori toscani, Siena 1996 15. Csikszentmihalyi M. & Rochberg-Halton E. 1981, The meaning of things,

Domestic symbols and the self, Cambridge University Press, New York1989

16. Di Valerio F. (a cura di), Contesto e Identità. Gli oggetti fuori e dentro iMusei, CLUEB, Bologna 1999

17. Elsner J. & Cardinal R. (eds), The Cultures of Collecting, Harvard Uni-versity Press, Cambridge-Massachusetts 1994

18. Grimaldi R., I Beni Culturali demo-antropologici. Schedatura e sistemainformativo, Torino 1988

19. Karp I. & Lavine S. D. (a cura di), Culture in Mostra. Poetiche e politichedell’allestimento museale, trad. it. parziale CLUEB, Bologna 1994

10. Karp I. & Kreamer C. M. & Lavine D, (a cura di) trad. it. parziale: Musei eidentità. Politica culturale delle collettività, CLUEB, Bologna 1995

11. Kezich G. & Turci M., (a cura di), Antropologia Museale. Caratteri, rap-presentazioni e progetti dei musei antropologici, demologici ed etnografi-ci, Atti del 1° Seminario Nazionale di Antropologia museale (Roma-S.Michele all’Adige 1993), numero unico di “SM. Annali di San Michele”,7

12. Kingery W. D. (ed.), Learning from Things, Method and Theory of Mate-rial Culture Studies, Smithsonian Institution Press, Washington and Lon-don 1995

13. Pearce S. M., Museums, Objects and Collections: A Cultural Study, Lei-cester University Press, Leicester, 1992

14. Pearce Susan M. (Ed.), Interpreting Objects and Collections, Routledge,London and New York1 1994

15. Pearce S., Collecting in Contemporary Practice, Sage, London 199816. Pomian K., 1987 Collezionisti, amatori e curiosi, tr. it. Il Saggiatore,

Milano 198917. Stewart S., On Longin: Narratives of the Miniature, the Gigantic, the Sou-

venir, the Collection, John Hopkins University Press, Baltimore 1984

Seconda annualitàGli studenti del vecchio ordinamento che intendano affrontare una secondaprova di Storia della Cultura Materiale dovrebbero essere in condizione diaccedere alla lettura di testi in inglese, essendo ineludibile la letteratura specia-listica internazionale per coloro che vogliano davvero approfondire gli studi inquesto campo del sapere. Un testo consigliato è il seguente:

421

Programmi dei Corsi

Pearce S. M. (ed.), Interpreting Objects and Collections, Routledge, Londonand New York 1994

Coloro che non siano in condizione di leggere testi in lingua possono comun-que portare due testi (da concordare con la docente) fra quelli integrativi in ita-liano sopra elencati. Per qualsiasi richiesta di informazioni: [email protected] oanche [email protected].

* * *STORIA DELLA FILOSOFIA

Docente: Franco CrispiniSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoLo scetticismo moderno. Montaigne, Bayle, Hume.

Opere: Montaigne, SaggiBayle, Dizionario storico critico; Hume, Ricerche

Ad inizio del corso verrà data la bibliografia critica ed altri dettagli.

Il corso è destinato a studenti del vecchio ordinamento e del nuovo ordinamento.

* * *STORIA DELLA FILOSOFIA

Docente: Mario AlcaroSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoEgoismo e cooperazione. L’individuo sociale nel pensiero di J. Dewey

III PeriodoL’individuo sociale nel pensiero di J. Dewey

Bibliografia: 1. J. Dewey, Individualismo vecchio e nuovo, La Nuova Italia, 1981;

422

Programmi dei Corsi

2. M. Alcaro, J. Dewey. Scienza, prassi, democrazia, Laterza, 1996.

IV PeriodoEgoismo e cooperazione

Bibliografia1. G. Cotta, La nascita dell’individualismo politico, Il Mulino, 2002; 2. G. Jervis, Individualismo e cooperazione, Laterza, 2002.

Manuale consigliatoN. Merker, Storia della filosofia, Editori Riuniti, 1997, Vol. II.

* * *STORIA DELLA FILOSOFIAANTICA

Docente: Marcello ZanattaSettore scientifico disciplinare: M-FIL/07Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoA) Nuovo Ordinamento (8 crediti - 2 moduli)Primo modulo (II periodo 4 crediti)I capisaldi teorici del pensiero antico

Bibliografia1. Aristotele, Metafisica (a cura di G. Reale, Milano, Rusconi 2000), Libro I. 2. M. Zanatta, Profilo storico della filosofia antica, Soveria Mannelli, Rub-

bettino 1997

Secondo modulo (III periodo 4 crediti)La teoria aristotelica della percezione e dell’intelletto

Bibliografia1. Aristotele, L’anima, a cura di G. Movia, Milano, Rusconi 2001. 2. G. Grasso-M. Zanatta, La teoria aristotelica della percezione, Milano,

Unicopli, in corso di stampa

B) Vecchio Ordinamento (II e III periodo - 8 crediti)Gli studenti iscritti alla prima annualità di Storia della Filosofia Antica, vec-

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Programmi dei Corsi

chio ordinamento, sono tenuti a seguire i due moduli della medesima discipli-na, nuovo ordinamento. Identici sono perciò il programma e la bibliografia. Gli studenti iscritti alla seconda annualità (biennalisti) di Storia della Filoso-fia Antica, vecchio ordinamento, sono tenuti a frequentare, nel secondoperiodo didattico, un seminario specialistico tenuto dal docente su questionidi storiografia filosofica antica e a frequentare, nel terzo per periodo didatti-co, il 2° modulo di Storia della Filosofia Antica, nuovo ordinamento. Nelseminario specialistico saranno presi fondamentalmente in esame i seguentitesti: 1. J. P. Vernant, Mito e pensiero presso i Greci, tr. it. di M. Romano e B.

Bravo, Torino, Einaudi 1978; 2. B. Snell, La cultura greca e le origini del pensiero europeo, tr. it. di V.

Degli Alberti e A. Solmi Marietti, Torino, Einaudi 1963.

Bibliografia1. M. Zanatta, Profilo storico della filosofia antica, Soveria Mannelli, Rub-

bettino 19972. Aristotele, Il Protrettico, a cura di E. Berti, Torino, Utet-Libreria 20003. M. Zanatta, La ragione verisimile, Pellegrini, Cosenza 2001

N.B.:Gli studenti non frequentanti sono tenuti a conferire almeno una volta con ildocente e a concordare il programma d’esame. Gli studenti iscritti alla seconda annualità di Storia della Filosofia Antica con-corderanno con il docente, all’inizio del corso, il programma d’esame e la rela-tiva bibliografia.

* * *STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

Docente: Annabella D’AtriSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoTecnica e filosofiaIl corso si propone di presentare alcune analisi filosofiche sulla tecnica matura-te nel Novecento e in particolare in ambito tedesco. Saranno messi a confrontoin maniera più puntuale alcuni testi di Martin Heidegger e un testo di ErnstCassirer, dal titolo “Forma e tecnica”.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia: come “mappa” dei percorsi della filosofia contemporanea: 1. G. Vattimo, Tecnica ed esistenza, Milano, Bruno Mondatori, 2002 2. R. Bodei, La filosofia del Novecento, Roma, Donzelli, 19973. M. Heidegger, L’epoca dell’immagine del mondo in Sentieri interrotti, tr.

it. P. Chiodi, Firenze, La Nuova Italia, 1968, pp. 71-1014. La questione della tecnica in Saggi e discorsi, trad. it. G. Vattimo, Mila-

no, Mursia, p. 5-275. Conferenze di Brema e Friburgo, a cura di M. Jager, ed. it. A cura di F.

Volpi, Milano, Adelphi, 2002, pp. 9-956. E. Cassirer, Forma e tecnica, trad. it. A. d’Atri, Milano, Unicopli, 20037. A. d’Atri, Introduzione a Cassirer, Forma e tecnica

Nota: Gli studenti che volessero optare per un percorso di 4 crediti, dovrannoconcordare il programma, da definire anche sulla base del periodo scelto.

* * *STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA

Docente: Giuliana MocchiSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoL’empietà nel pensiero moderno.

I parte (per gli studenti N.O. e del V.O.): Il corso intende illustrare i momenti della riflessione filosofica modernasulla religione dal Cinquecento al Seicento, a partire da alcuni temi chiave:il rapporto ragione/fede-la ricerca della religione naturale - i rapporti trareligione, morale e politica-la questione della tolleranza - il problema dellateodicea. A tal scopo si approfondiranno i temi e le eredità culturali che portarono allosviluppo di valori politici e sociali quali diritti e libertà di coscienza, laicizza-zione dello stato, secolarizzazione della cultura.

II parte (per gli studenti del V.O.): Si prenderanno in esame quelle dottrine filosofiche che durante il XVI e ilXVII secolo contribuiscono a definire i contorni teorici di quelle filosofie con-siderate empie.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia: 1. P. Rossi, A. Viano (a cura di), Storia della filosofia. Laterza, Roma-Bari

1995, voll. IV-V (si selezioneranno i capitoli da utilizzare)2. G. Bruno, Spaccio della bestia trionfante, Rizzoli, Milano 19853. P. Bayle, Pensieri sulla cometa, Laterza, Roma-Bari 1979 (parti scelte)4. J. Locke, Scritti sulla tolleranza, UTET, Torino 1977 (parti scelte)

Riferimenti bibliografici: 1. M. Ciliberto, Giordano Bruno, Laterza, Roma-Bari, 20002. B. Willey, La cultura inglese del Seicento e del Settecento, Il Mulino,

Bologna 1974 (parti scelte)

Testi e bibliografia di riferimento saranno precisati nelle loro parti agli studentidel V.O. e del N.O.

* * *STORIA DELLA FILOSOFIA POLITICA

(mutua da FILOSOFIA POLITICA mod. A e B)

Docente: Giuseppe MaccaroniSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

* * *STORIA DELLA LINGUA FRANCESE

Docente: Marilia MarchettiSettore scientifico disciplinare: L-LIN/04Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoIl corso, dal titolo “Retorica e linguaggio nella letteratura della Rivoluzione”,consiste in un modulo (4 crediti) e si propone di analizzare la riflessione sullalingua che caratterizza il Settecento francese. Si articolerà in due fasi. Sarannodapprima studiate le diverse teorie linguistiche presenti nel Settecento, perapprofondire poi la specificità del lessico ed i differenti registri linguistici pre-senti nella letteratura della Rivoluzione.

426

Programmi dei Corsi

Bibliografia obbligatoria 1. Marilia Marchetti, Retorica e linguaggio nel secolo dei Lumi. Equilibrio

logico e crisi dei valori, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002. 2. Marilia Marchetti, Poetica dell’ironia, in corso di stampa.

Bibliografia consigliata1. M. De Certeau, Une politique de la langue. La Révolution française et les

patois, Paris, Gallimard, 1975. 2. F. Brunot, Histoire de la langue française des origines jusqu’à nos jours,

Paris, Colin, 1966-1958, t. VI, 1-2.

È previsto lo svolgimento di esercitazioni e attività seminariali. Ulteriori informazioni bibliografiche verranno fornite durante le lezioni. Il programma ha validità per due anni accademici.

* * *STORIA DELLA LINGUA GRECA

Docente: Rosina MorroneSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoLingua e dialetti della Grecia classica. Fonologia, morfologia, sintassi: descri-zione di isoglosse e tratti distintivi. Rapporto con l’indoeuropeo. Breve excur-sus sulla lingua omerica. La Koine: caratteri generali. Lettura dei seguenti testi: Aristotele, Poetica, capp. XX-XXII (edizione a scelta degli studenti)• Dion. di Alicarnasso, De compositione verborum, VI, 14 (in D. d’Halicar-

nasse, Opuscules Rhetoriques, t. III, text ét. et trad. par G. Aujac et M.Lebel, Paris, Les Belles Lettres, 1981);

• Platone, Ione (edizione a scelta dello studente).

Bibliografia1. O. Hoffmann - A Debrunner - A. Scherer, Storia della lingua greca, Mac-

chiaroli, Napoli, 1969. 2. A. Meillet, Lineamenti di storia della lingua greca, Einaudi, Torino, 1976. 3. O. Longo, Elementi di grammatica storica e dialettologia greca, Cleup,

Padova, 1985.

427

Programmi dei Corsi

4. Y. Duhoux, Problemi e metodi della dialettologia greca, Levante, Bari, 1986. 5. Y. Duhoux, Le verb grec ancien, Louvain-la-neuve, 1991.

Esercitazioni• Lettura di epigrafi scelte in Y. Duhoux, Problemi e metodi della dialettolo-

gia greca, cit. in bibliografia; • Letture di Demetrio, Sullo stile, edizione a scelta dello studente.

* * *STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/12Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

N.B.: gli studenti iscritti al corso di laurea triennale che non abbiano studiatolatino nella scuola secondaria sono ammessi a sostenere l’esame di Storia dellalingua italiana solo dopo aver superato la prova finale del corso di latino ele-mentare (durata equivalente a 16 crediti). Tale obbligo riguarda gli iscritti a tutti i corsi di laurea triennale attivati pressola Facoltà.

Argomento del corsoParte istituzionale: Elementi di storia della lingua italiana e di grammatica storica (dal latinoall’italiano).

Bibliografia1. Claudio Marazzini, La lingua italiana. Profilo storico, Bologna, Il Muli-

no (terza edizione); 2. Luca Serianni, Italiano, Milano, Garzanti; 3. Luca Serianni, Lezioni di grammatica storica, Roma, Bulzoni.

Parte monografica: La lingua poetica di Galeazzo di Tarsia.

Bibliografia: 4. Galeazzo di Tarsia, Rime, a cura di Cesare Bozzetti, Milano, 1980; 5. Lirici del Cinquecento, a cura di Daniele Ponchiroli. Nuova edizione a

cura di Guido Davico Bonino, Torino 1968, pp. 531-578; 6. Galeazzo di Tarsia, Canzoniere, a cura di Pasquino Crupi, Soveria Man-

nelli (CZ), 2002.

428

Programmi dei Corsi

Testi consigliati: 1. Marco Ariani, La scrittura e l’immaginario. Saggio su Galeazzo di

Tarsia, Padova 1981; 2. C. De Frede, Galeazzo di Tarsia. Poesia e violenza nella Calabria del Cin-

quecento, Napoli 1991; 3. Luca Serianni, Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma, Carocci,

2001.

Per il secondo esame il programma a cui attenersi è quello del corso monogra-fico; in più è obbligatorio lo studio di uno dei testi consigliati.

* * *STORIA DELLA LINGUA LATINA

Docente: Raffaele PerrelliSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/12Periodo didattico: I-IICrediti: 8

N.B.: Gli studenti iscritti al corso di laurea triennale che non abbiano studiatolatino nella scuola secondaria sono ammessi a sostenere l’esame di Storia dellalingua latina solo dopo aver superato la prova finale del corso di latino elemen-tare (durata equivalente a 16 crediti). Tale obbligo riguarda gli iscritti a tutti i corsi di laurea triennale attivati pressola Facoltà. Il corso è mutuato da Filologia latina: sarà costituito, pertanto, dalla stessaparte monografica, mentre se ne differenzierà per quanto riguarda la parte isti-tuzionale. Ci si attenga, comunque, al seguente programma.

Argomento del corsoParte istituzionale: L’evoluzione della lingua latina dalle origini fino all’età tardoantica. Manualedi riferimento sarà, per i corsisti, uno a scelta tra i seguenti: • F. Stolz - A. Debrunner - W. P. Schmid, Storia della lingua latina, tradu-

zione italiana, Bologna, Pàtron, 1993 (quarta edizione); • G. Devoto, Storia della lingua di Roma, Bologna, Cappelli, 1983, con

l’aggiunta di una Premessa alla ristampa anastatica di A. L. Prosdocimi; • L. R. Palmer, La lingua latina, traduzione italiana, Torino, Einaudi, 1977.

Il manuale scelto potrà essere integrato con� P. Poccetti- D. Poli - C. Santini, Una storia della lingua latina, Roma,

Carocci, 1999, o con E. Vineis (a cura di), Alle origini del latino, Atti del

429

Programmi dei Corsi

Convegno della Società Italiana di Glottologia-Pisa 7-8 dicembre 1980),Pisa, Giardini, 1982,

o con� E. Campanile (a cura di), Caratteri e diffusione del latino in età arcaica,

Pisa, Giardini, 1993,o con� R Ambrosini, Strutture e documenti di lingue indo-europee occidentali.

Parte prima: Il latino-Le lingue celtiche, Pisa, Edizioni ETS 2001.

Durante il corso sarà distribuita un’antologia di iscrizioni latine. Relativamente alla parte istituzionale gli studenti dovranno leggere metrica-mente, commentare e tradurre il seguente testo: Tibullo, Elegie, libro I. Come testo di riferimento, soprattutto per il commento,si consiglia: Raffaele Perrelli, Commento a Tibullo: Elegie, Libro I, SoveriaMannelli, Rubbettino 2002.

Parte monografica: Orazio: il I libro delle Odi. Il testo critico di riferimento sarà quello curato da Paola Venini, Roma, IstitutoPoligrafico e Zecca dello Stato, 1991, che utilizza le collazioni di O. Keller eA. Holder, Leipzig, Teubner, 19092. Ulteriori suggerimenti di lettura saranno forniti durante il corso. Gli studenti dovranno leggere il testo oraziano metricamente. Esercitazioni dimetrica saranno svolte nell’ambito delle attività didattiche collegate al corso.

II esame: programma da concordare con il docente

* * *STORIA DELLA MINIATURA

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ART/04Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corso Pittori e miniatori in età aragoneseIl programma si articola in due parti:

Parte generaleStoria dell’arte generaleIl Gotico Internazionale in Italia

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Programmi dei Corsi

Parte monograficaPittori e miniatori in età aragonese

BibliografiaPer la parte generale: Un qualsiasi manuale di Storia dell’Arte italiana (si consiglia: P. De Vecchi, E.Cerchiari, I tempi dell’arte, vol. II, parte I)

Per la parte monografica: 1. M. P. di Dario Guida, Arte in Calabria. Ritrovamenti. Restauri. Recuperi,

Catalogo della Mostra (Cosenza 1976), Cava dei Tirreni 1975 (pp. 33-79); 2. M. P. di Dario Guida, Calabria aragonese, in “Itinerari per la Calabria”, a

cura di M. P. di Dario Guida, Roma 1983; 3. Miniatura a Napoli dal ‘400 al ‘600, a cura di A. Putaturo Murano e A.

Perriccioli Maggese, Napoli 1991 (pp. 19-91); 4. F. Bologna, La cultura pittorica di Napoli nei decenni aragonesi, in “Il

Rinascimento e l’Età Barocca”, Napoli 1994; 5. M. P. Di Dario Guida, Svolgimenti e collusioni sull’asse Roma-Napoli

nella pittura fra Quattro e Cinquecento, in “Napoli, l’Europa. Ricerche diStoria dell’Arte in onore di Ferdinando Bologna”, Roma 1995;

6. M. K. Guida, Codici inediti nell’antica biblioteca del convento domeni-cano di Altomonte, in “Daidalos”, a. III, n. 1, 2003, pp. 64-71.

Pittori e miniatori agli esordi del ViceregnoIl programma si articola in due parti: I - Storia dell’arte generaleDal Gotico Internazionale alla cultura umanistica II-Parte monograficaPittori e miniatori agli esordi del Viceregno

Bibliografia

Per la parte generale: Un qualsiasi manuale di Storia dell’Arte italiana (si consiglia: P. De Vecchi, E.Cerchiari, I tempi dell’arte, vol. II, parte II)

Per la parte monografica: 1. M.P. Di Dario Guida, Arte in Calabria. Ritrovamenti. Restauri. Recuperi,

Catalogo della Mostra (Cosenza 1976), Cava dei Tirreni 1975 (pp. 73-91);

2. M.P. Di Dario Guida, La Calabria nel XVI secolo, in “Itinerari per laCalabria”, a cura di M. P. di Dario Guida, Roma 1983;

431

Programmi dei Corsi

3. Miniatura a Napoli dal ’400 al ’600, a cura di A. Putaturo Murano e A.Perriccioli Maggese, Napoli 1991 (pp. 93-119 e 149-176);

4. M.P. Di Dario Guida, Cultura artistica e iconografia di ispirazione gesui-tica in Calabria, in “I Gesuiti e la Calabria”, Atti del Convegno (ReggioCalabria 1991), Reggio Calabria 1992;

5. M. P. Di Dario Guida, La cultura artistica a Napoli, città della prima gio-vinezza (1500-1517), in “Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa diBari”, Catalogo della Mostra, (Bari, Castello Svevo 2000 - Cracovia,Castello Reale di Wawel 2000), vol. I, Bari 2000;

6. M.K. Guida, I corali del Museo Diocesano di Rossano, in “Bona Sforza,regina di Polonia e duchessa di Bari”, Catalogo della Mostra, (Bari,Castello Svevo 2000 - Cracovia, Castello Reale di Wawel 2000), vol. II,in corso di stampa (in dispense).

* * *STORIA DELLA PEDAGOGIA

Docente: Giuseppe TrebisacceSettore scientifico disciplinare: M-PED/02Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoArticolazione del modulo:

Parte monografica (modulo A - 32 ore): Il modulo è rivolto agli studenti di Scienze dell’Educazione (che hanno 4 cre-diti) e a quelli del vecchio ordinamento che sono tenuti a fare 64 ore. Il moduloaffronta i problemi epistemologici, metodologici e documentari della ricercastorico-educativa.

Parte istituzionale (modulo B - 32 ore): il modulo è rivolto agli studenti del vecchio ordinamento che hanno frequenta-to il modulo A e a quelli di Scienze dell’Educazione che inseriscono l’insegna-mento come disciplina a scelta. Il modulo affronta il percorso storico dellapedagogia a partire dall’epoca moderna e fino ai giorni nostri, con una partico-lare attenzione per le vicende culturali del Mezzogiorno e della Calabria.

Bibliografia: 1. B. Serpe, La ricerca storico-educativa oggi, Cosenza, 2000.

432

Programmi dei Corsi

2. F. Cambi, Storia della pedagogia, Bari, 1997 (parte moderna e contempo-ranea).

3. G. Trebisacce, Il problema educativo nella storia del sud, Cosenza, JoniaEditrice, 2003.

4. G. De Bonis, Emigrazione e scolarizzazione, Cosenza, Jonia Editrice,2003.

* * *STORIA DELLA SCIENZA

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corso• Lo status attuale di storia della scienza, delle scienze e delle tecniche. • Il concetto di scienza in Platone ed in Aristotele. • Il dimostrare e metodi di dimostrazione nel mondo antico. • Il continuo: problema antico e/o moderno?• La struttura logica del primo libro degli Elementi di Euclide. • La struttura logica dei trattati di medicina di Galeno. • Il senso delle dimostrazioni matematiche tra Cinque e Seicento. • Le vicende del postulato delle parallele: da Euclide, a Proclo, a Clavio, a

Saccheri, a Lambert, a Gauss. • Il sorgere delle geometrie non euclidee: da Saccheri, a Gauss, a Bolyai, a

Lobacevskij. • Il senso delle geometrie non euclidee in Riemann ed Helmhotz. • Il significato logico dei modelli delle geometrie non euclidee: Beltrami,

Klein, Poincaré. • La geometria e lo spazio fisico nell’Ottocento. • Il ruolo delle assiomatiche. • La matematica modello per le altre scienze.

BibliografiaE. Agazzi - D. Palladino, Le geometrie non euclidee e i fondamenti della geo-metria dal punto di vista elementare, Editrice La Scuola, Brescia.

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Programmi dei Corsi

* * *STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE

Docente: Brunella SerpeSettore scientifico disciplinare: M-PED/02Periodo didattico: II-IIICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoModulo A (4 crediti - 32 ore)

Bibliografia: 1. G. Canestri - G. Ricuperati, La scuola in Italia dalla legge Casati a oggi,

Torino, Loescher, 1976; 2. B. Serpe, La ricerca storico-educativa oggi, Cosenza, Jonia, 1990, pp. 1- 50; 3. Dispensa curata dalla docente.

Modulo B (4 crediti - 32 ore)

Bibliografia: 1. B. Serpe, Cultura e società nella Calabria del ’900. L’esperienza de “La

Parola Socialista”, Cosenza, Jonia, 1995.

Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento delcorso.

Seminari: Ad integrazione del corso sono previsti appuntamenti seminariali di approfon-dimento, con orari e programmi che saranno resi noti all’inizio del modulo.

Ricevimento studenti e tesisti: Mercoledì ore 10 - 12 V piano Dipartimento di Scienze dell’Educazione cubo18/B, tel. 0984831131.

* * *STORIA DELLA STORIOGRAFIAANTICA

Docente: Maria IntrieriSettore scientifico disciplinare: L-ANT/02Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

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Programmi dei Corsi

Argomento del corsoModulo A - I periodoStoriografia greca Guerra e pace nella tradizione storiografica greca

Bibliografia:

Per la parte generale un testo a scelta fra: 1. K. Meister, La storiografia greca, Laterza, Roma-Bari 1992. 2. M. Bettalli (ed.), Introduzione alla storiografia greca, Carocci, Roma

2001

Per la parte monografica: 1. M. Intrieri, Bíaios didáscalos. Guerra e stasis a Corcira fra storia e sto-

riografia, Rubbettino, Soveria Mannelli 2002.

Letture integrative: 1. L. Canfora, La storiografia greca, Ed. Bruno Mondadori, Milano 1999.

Alcune ore potranno essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti suaspetti o temi specifici concordati col docente.

Modulo B - II periodoStoriografia romanaLa pace nella tradizione storiografica romana

Bibliografia

Per la parte generale: 1. G. Clemente, I Romani e la loro storiografia, in Guida alla Storia

romana, Mondadori, Milano 1977, pp. 7-46; 2. D. Musti, Il pensiero storico romano, in Lo spazio letterario di Roma

antica, I, Roma 1989, pp. 177-240.

Per la parte monografica: 1. I. Lana, L’idea della pace nell’antichità, Edizioni cultura della pace,

Firenze 1991.Letture consigliate: 1. G. Zecchini, Il pensiero politico romano, La Nuova Italia Scientifica,

Roma 1997.

Alcune ore potranno essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti suaspetti o temi specifici concordati col docente.

Studenti del vecchio ordinamento: Mod. A + Mod. B. Nuovo ordinamento:Corso di laurea in Storia: Mod. A + Mod. B; gli studenti degli altri corsi di lau-

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Programmi dei Corsi

rea potranno optare per uno o entrambi i moduli secondo le possibilità offertedai rispettivi piani di studio.

* * *STORIA DELL’ARCHITETTURA

Docente: Ilario PrincipeSettore scientifico disciplinare: ICAR 18Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoObiettivi formativi. Introdurre gli studenti allo studio della Storia dell’architet-tura e ad una metodologia di analisi delle cause storiche, antropologiche, eco-nomiche e artistiche che permettono la nascita delle forme architettoniche edelle loro coordinate linguistiche. Guidare la lettura degli edifici secondo unalinea che evidenzi le diverse stratificazioni culturali e strutturali in essi riscon-trabili anche facendo ricorso all’analisi dei materiali e delle tecniche di costru-zione. Nell’accezione proposta la Storia dell’architettura deve essere accompa-gnata dall’analisi delle forme urbane nelle quali si manifesta: perciò il corso diStoria dell’urbanistica, tenuto dal medesimo docente, è un complemento utileper gli studenti del vecchio ordinamento che possono seguire ambedue i perio-di dell’uno e dell’altro, ed è quasi necessario per gli studenti del nuovo ordina-mento che possono collegare al I periodo di Storia dell’architettura il II periododi Storia dell’urbanistica o viceversa. I programmi delle due materie sono statistilati con questa ottica. Gli studenti del nuovo ordinamento non possonoseguire entrambe le materie nello stesso II periodo.

ProgrammaI periodo La storia e i concetti generali di architettura e di storia dell’architettura. L’idea,lo spazio naturale, lo spazio artificiale: presupposti e caratteri del fare architet-tura. Necessità abitativa e necessità comunicativa. Le architetture come rap-presentazione e come oggetti rappresentativi. Materiali, tecniche, forme. Ildisegno e il progetto. Legami e relazioni tra urbanistica e architettura. Stili efunzioni in architettura. Le età dell’architettura.

II periodoLe manifestazioni fenomeniche dell’architettura nei diversi periodi storici esituazioni ambientali, analizzate in particolare attraverso il tessuto urbanodalle età primitive fino ai nostri giorni. I grandi mutamenti epocali: il grande,

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Programmi dei Corsi

il bello, l’utile, la fede, la luce, la misura, la maniera, lo spettacolo, la ragio-ne, la tecnica, il moderno, il post-moderno. Casi di studio: A) la specificitàitaliana fra gotico e rinascimento: Firenze e la Toscana; B) tracce per una sto-ria dell’architettura in Calabria; C) Santa Severina e il difficile recupero del-l’antico.

Bibliografia Poichè la frequenza è obbligatoria, gli appunti presi durante le lezioni sonoparte integrante della bibliografia essenziale. Per il I periodo gli studenti devono dimostrare di conoscere un manuale a loroscelta concordato col docente. Si possono indicare ai due opposti poli diapprofondimento: Ettore Guglielmi, Storia dell’architettura, Grandi ManualiNewton, Roma 2002, o David Watkin, Storia dell’architettura occidentale,Zanichelli, Bologna 1990, o altro. Devono anche dimostrare di sapersi muove-re in un repertorio di carattere nozionistico, pure a scelta: ad esempio l’Enci-clopedia dell’architettura, Garzanti, Milano 2001. I testi di carattere applicati-vo verranno indicati all’inizio delle lezioni. Per il II periodo, che richiede obbligatoriamente la propedeuticità del I perio-do, gli studenti dovranno approfondire su indicazione del docente uno deiperiodi storici spiegati a lezione utilizzando gli strumenti bibliografici che ver-ranno loro indicati, e dovranno svolgere le attività pratiche di ricerca e analisisuggerite nei casi di studio.

* * *STORIA DELL’ARTE FIAMMINGA E OLANDESE

Docente: Giovanna CapitelliSettore scientifico disciplinare: L-ART/01Periodo didattico: II Crediti: 4

Argomento del corsoTitolo del corso: Rembrandt e l’ItaliaPropedeuticità: La frequenza del corso di Storia dell’arte fiamminga e olande-se è strettamente riservata agli studenti che abbiano già sostenuto l’esame diStoria dell’arte moderna.

La preparazione alla prova di verifica consisterà: 1. nello studio dei testi discussi durante le lezioni e raccolti in una dispensa

disponibile al principio del corso; 2. nell’analisi approfondita dei seguenti contributi:

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Programmi dei Corsi

• G. Kieft, I Paesi Bassi Settentrionali: arte, mestiere e committenza nelsecolo d’oro, in B. W. Meijer, a cura di, La pittura in Europa. La pittu-ra nei Paesi Bassi, Milano, 1997, vol. II., pp. 409-524.

• C. Brown, J. Kelch, P. van Thiel, Rembrandt. Il maestro e la sua botte-ga. Dipinti, 396 pp., con 360 ill. b. n. e col. e 82 tavv. col., Leonar-do/De Luca, Roma, 1991.

Si consiglia inoltre la consultazione del volume: L’opera pittorica completa diRembrandt, (Classici dell’arte Rizzoli), Milano 1969 e successive ristampe.

Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno inoltre aver letto criticamentealmeno due fra i seguenti saggi: 1. S. Alpers, Arte del descrivere: scienza e pittura nel Seicento olandese,

Milano, Bollati Boringhieri, ed. 19992. S. Alpers, L’Officina di Rembrandt, Torino, Einaudi, 19903. S. Schama, Il disagio dell’abbondanza. La cultura olandese del secolo

d’oro, Milano, Mondadori ed. 19934. J. M. Montias, Vermeer, l’artista, la famiglia, la città, Torino, Einaudi, ed.

1997. 5. M. Jaffè, Rubens e l’Italia, Roma, Fratelli Palombi Editori, 19846. J.M. Montias, Le marché de l’art aux Pays-Bas aux XVe-XVII siécles,

Paris, 19967. S. Bedoni, Jan Brueghel in Italia e il Collezionismo del Seicento, Firenze-

Milano, 19838. Fiamminghi a Roma 1508-1608. Artisti dei Paesi Bassi e del Principato

di Liegi a Roma durante il Rinascimento, catalogo della mostra, a cura diB. W. Meijer e N. Dacos, Milano 1995

* * *STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE

Docente: Maria Pia Di Dario GuidaSettore scientifico disciplinare: L-ART/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del CorsoModulo A III periodo 4 creditiPittura iconica bizantina in Italia meridionaleIl programma si articola in due parti:

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Programmi dei Corsi

I - Storia dell’arte generaleSvolgimenti della pittura dall’altomedioevo al Trecento

II - Corso monograficoPittura iconica bizantina in Italia meridionale La fortuna critica delle icone. Estensione del termine “icona”. Le icone alto-medievali. Tradizione iconica dall’XI al XII secolo. Le icone duecentesche.Dalle immagini “bizantine” alle immagini devozionali. Immagini politiche.L’iconografia della Madonna Regina.

Bibliografia

Per la parte generale: Un qualsiasi manuale di Storia dell’Arte italiana (si consiglia: P. De Vecchi, E.Cerchiari, I tempi dell’arte, parte III, Evo Medio)

Per la parte monografica: 1. M.P. di Dario Guida, Icone di Calabria e altre icone meridionali, capp. I-

VII, Soveria Mannelli 1992; 2. M.P. di Dario Guida, Riflessioni sulla stauroteca della Cattedrale di

Cosenza, in “Chiesa e Società nel Mezzogiorno”, t. II, Soveria Mannelli1998, pp. 1355-1380;

3. M.P. di Dario Guida, Regine e basilisse sulle rotte dei crociati. CostanzaAnna di Hohenstaufen Vatatzes, in “Il cammino di Gerusalemme”, Attidel Convegno (Bari-Brindisi 1999), Bari 2002;

4. M.P. Di Dario Guida, Immagini e simboli del potere imperiale bizantinoin Italia Meridionale. L’iconografia della Vergine Basilissa, in “Medioe-vo: immagini e ideologie”, Atti del Convegno Internazionale di Studi(Parma 2002), in corso di stampa (in dispense).

Modulo B - IV periodo - 4 creditiLe vicende della scultura medievale in CalabriaIl programma si articola in due parti:

I - Storia dell’arte generaleSvolgimenti della scultura dall’altomedioevo al Trecento

II - Parte monograficaLe vicende della scultura medievale in CalabriaLa scultura bizantina. La scultura pre-romanica e romanica ai tempi della Con-tea normanna. Caratteri e svolgimenti della scultura cistercense. La scultura dietà federiciana. La scultura di età angioina.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia

Per la parte generale: Un qualsiasi manuale di Storia dell’Arte italiana (si consiglia: P. De Vecchi, E.Cerchiari, I tempi dell’arte, vol. I, parte III e IV)

Per la parte monografica: 1. M.P. di Dario Guida, Calabria angioina, in “Itinerari per la Calabria”, a

cura di M. P. di Dario Guida, Roma 1983; 2. F. Negri Arnoldi, Scultura trecentesca in Calabria: apporti esterni e atti-

vità locale, in “Bollettino d’Arte”, n. 21 sett.-ott. 1983, Roma 1984; 3. M.P. di Dario Guida, Calabria federiciana, in “Federico II. Immagine e

potere”, Catalogo della Mostra (Bari 1995), Venezia 1995; 4. M.P. di Dario Guida, La cultura artistica in Calabria dall’alto medioevo

all’età aragonese, Roma 1999; 5. M.P. di Dario Guida, La scultura romanica dell’età normanna in Cala-

bria, in “Vibo Provincia”, numero monografico su Ruggero I, ViboValentia 2002 (in dispense);

6. M.K. Guida, Il frammento scultoreo dell’abbazia ruggeriana di Bagnarae I capitelli di Calanna e Milanesi, in “Vibo Provincia”, numero mono-grafico su Ruggero I, Vibo Valentia 2002 (in dispense).

* * *STORIA DELL’ARTE MODERNA

Docente: Luigi SpezzaferroSettore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: I-IICrediti: 4 + 4

Argomento del corsoI Modulo (4 Crediti)Le metodologie della ricerca storico-artisticaOltre alle lezioni in aula, il corso prevede sopralluoghi, nonché incontri conimportanti personalità della storia dell’arte. Propedeuticità: Gli studenti del N.O. che intendano sostenere l’esame di Storiadell’arte moderna per 4 o 8 CFU devono avere già frequentato e sostenuto l’e-same di Istituzioni di storia dell’arte.Ai fini dell’esame gli studenti debbono dimostrare: • di conoscere le problematiche svolte nelle lezioni (e di cui sarà fornita la

bibliografia specifica)

440

Programmi dei Corsi

• di possedere una buona conoscenza della storia dell’arte italiana dal Quat-trocento al Settecento (compreso) da prepararsi su un manuale a loro scel-ta: si consigliano P.� De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Milano 1991

oppure� C. Bertelli, G. Briganti, Storia dell’arte italiana, Electa-Bruno, Mila-

no 1990. • di aver studiato almeno uno fra i testi qui di seguito elencati: � Ackerman J., L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1982,

ristampa 1980� Antal F., La pittura fiorentina ed il suo ambiente sociale nel Trecento

e Quattrocento, Einaudi, Torino 1981� Antal F., Classicismo e romanticismo, Einaudi, Torino 1975� Argan G. C., Studi e note dal Bramante al Canova, Bulzoni, Roma 1970� Baxandall M., Forme dell’intenzione. Sulla spiegazione storica delle

opere d’arte, Einaudi, Torino 2000� Baxandall M., Pitture ed esperienze sociali nell’Italia del Quattro-

cento, Einaudi, Torino� Castelnuovo E., Arte, industria, rivoluzioni. Temi di storia sociale

dell’arte, Einaudi, Torino� Chastel A., Il sacco di Roma, 1527, Einaudi, Torino 1983� Chastel A., Arte e umanesimo a Firenze, Einaudi, Torino 1982� Focillon H., Vita delle forme, Einaudi, Torino 1987� Gombrich E., Immagini simboliche, Einaudi, Torino 1978� Gombrich E., Arte e illusione. Studio sulla psicologia della rappre-

sentazione pittorica, Einaudi, Torino 1965; nuova ed. Leonardo Arte� Haskell F., Mecenati e Pittori, Allemandi, Torino 1999� Haskell F., N. Penny, L’antico nella storia del gusto, Einaudi, Torino

1984� Kris E., O. Kurtz, La leggenda dell’artista, Bollati Boringhieri, Tori-

no 1989� Kubler G., La forma del tempo, Einaudi, Torino 1989� Longhi R., Officina ferrarese, Firenze 1956� Panofsky E., La prospettiva come forma simbolica, Feltrinelli, Mila-

no� Panofsky E., Studi d’iconologia, Einaudi, Torino� Pächt O., Metodo e prassi della storia dell’arte, Bollati Boringhieri,

Torino 1994 � Pevsner N., Le accademie d’arte, Einaudi, Torino 1982

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Programmi dei Corsi

� Riegl A., Industria artistica tardoromana, Sansoni, Firenze 1953oppure Arte tardoromana, Einaudi, Torino 1959

� Saxl F., La storia delle immagini, Laterza, Bari 1982� Schlosser J. von, Raccolte d’arte e di meraviglie del tardo Rinasci-

mento, Sansoni, Firenze 2000� Shearman J., Funzione e illusione, Il Saggiatore, Milano 1983 � Shearman J., Only connect. Arte e spettatore nell’Italia del Rinasci-

mento, Jaca Book, Milano 1992� Tafuri M., Ricerca del Rinascimento, Einaudi, Torino� Warburg A., La Rinascita del paganesimo antico, Nuova Italia, Firen-

ze 1966� Wittkower R., Nati sotto Saturno. La figura dell’artista dall’Anti-

chità alla Rivoluzione francese, Einaudi, Torino 1967� Wittkower R., Principi architettonici dell’umanesimo, Einaudi, Tori-

no 1992� Zeri F., Pittura e controriforma: l’arte senza tempo di Scipione da

Gaeta, Neri Pozza, Vicenza 1997

II Modulo (4 Crediti)Il ManierismoPer superare l’esame gli studenti devono dimostrare: • di conoscere le problematiche svolte nelle lezioni (e di cui sarà fornita la

bibliografia specifica)• di possedere una buona conoscenza della storia dell’arte italiana dal Quat-

trocento al Settecento (compreso) da prepararsi su un manuale a loro scel-ta: si consigliano� P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Milano 1991

oppure� C. Bertelli, G. Briganti, Storia dell’arte italiana, Electa-Bruno, Mila-

no 1990• di aver approfondito le tematiche svolte durante il corso attraverso due dei

seguenti saggi: � Barocchi P., Studi vasariani, Einaudi, Torino 1991� Battisti E., L’antirinascimento, Garzanti, Milano 1989 � Briganti G., La maniera italiana, Sansoni, Firenze 1985� Hauser A., Il Manierismo: la crisi del Rinascimento e l’origine del-

l’arte moderna, Einaudi, Torino 1965� Pinelli A., La bella maniera, Torino, PBE 1993� Sherman J, Il manierismo, SPES, Firenze 1983

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Programmi dei Corsi

� Spezzaferro L., Il Recupero del Rinascimento, in Storia dell’arte Ita-liana, Einaudi, Torino 1981, vol. VI (Dal Cinquecento all’Ottocen-to), t. 1 (Cinquecento e seicento), pp. 183-274.

Ulteriori riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.

Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno seguire il I e il II modulo e pre-parare l’esame sui relativi programmi (I e II modulo).

Gli studenti del vecchio ordinamento che desiderino sostenere la secondaannualità d’esame, oltre al manuale e ai testi citati ai punti 2 e 3, dovrannoapprofondire la conoscenza di un argomento da concordare con il docente.

* * *STORIA DELL’ARTE MODERNA

(Per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica)

Docente: Giovanna CapitelliSettore scientifico disciplinare: L-ART/02Periodo didattico: I-IICrediti: 2

Argomento del corsoIntroduzione ai problemi generali della storia dell’arte. Fondamenti metodo-logici e orientamenti bio-bibliografici.

Il programma d’esame sarà comunicato all’ inizio delle lezioni e affisso nellabacheca del corso di laurea.

* * *STORIA DELL’ESTETICA

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/04Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoEsperienza estetica ed esperienza temporale. M. Proust: dal tempo ritrovato altempo perduto.

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Programmi dei Corsi

Bibliografia1. H. R. Jauss, Zeit und Erinnerung in Marcel Prousts À la recherche du

temps perdu. (traduzione italiana in corso di stampa). 2. P. Ricoeur, Alla ricerca del tempo perduto: il tempo ritrovato, in Id.,

Tempo e racconto. vol. 2, La Configurazione nel racconto di finzione,Jaca Book, 1987, pp. 215-

3. M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto, (passi scelti).

Esercitazioni e seminariUn testo a scelta fra i seguenti: 1. a cura di Jean-Yves Tadié, Marcel Proust. L’écriture et les arts, Galli-

mard, 1999. 2. a cura di A. Beretta Anguissola, Proust e la Bibbia, San Paolo edizioni,

1999. 3. A. Bertolucci, Alla ricerca di Marcel Proust, Rai-Eri, 2000. 4. A. De Sensi, Estetica ed ermeneutica dell’alterità in Hans Robert Jauss,

(in corso di stampa). 5. G. Di Giacomo, Estetica e letteratura. Il grande romanzo tra Ottocento e

Novecento, Laterza, 2000. 6. P. Oppici, Un filo di pietà. Aspetti della compassione nella narrativa fran-

cese da Flaubert a Proust, Clueb, 2002. 7. M. Piazza, Alle frontiere tra filosofia e letteratura. Montaigne, Maine de

Biran, Leopardi, Pessoa, Proust, Derrida, Guerini e Associati, 2003. 8. Jean-Yves Tadié, Vita di Marcel Proust, Mondadori, 2002.

N.B.: Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno seguire anche un modulodi 32 ore di Estetica con il prof. R. Bufalo

* * *STORIA DELL’URBANISTICA

Docente: Ilario PrincipeSettore scientifico disciplinare: ICAR18Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoObiettivi formativi - Introdurre gli studenti allo studio della Storia dell’urbani-stica e ad una metodologia di analisi delle cause storiche, antropologiche, eco-nomiche e artistiche che permettono la nascita e l’evoluzione delle forme urba-ne sia del passato che contemporanee. Guidare la lettura degli aggregati urbani

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Programmi dei Corsi

secondo una linea che evidenzi le diverse stratificazioni culturali e strutturaliin essi riscontrabili anche facendo ricorso a una visione diretta di esempi signi-ficativi. Nell’accezione proposta la Storia dell’urbanistica deve essere accom-pagnata dall’analisi delle forme architettoniche che si manifestano all’internodegli aggregati urbani: il corso di Storia dell’architettura, tenuto dal medesimodocente, è perciò un complemento utile per gli studenti del vecchio ordinamen-to, che possono seguire ambedue i periodi dell’uno e dell’altro; ed è quasinecessario per gli studenti del nuovo ordinamento, che possono collegare al Iperiodo di Storia dell’urbanistica il II periodo di Storia dell’architettura o vice-versa. I programmi delle due materie sono stati stilati con questa ottica. Gli stu-denti del nuovo ordinamento non possono seguire entrambe le materie nellostesso periodo.

Programma

I periodo La storia e i concetti generali di città, di storia urbana e di storia dell’urbanisti-ca. Paesaggio e territorio nelle loro manifestazioni storiche. L’ambiente comecategoria intepretativa dello spazio organizzato e della sua evoluzione.Metafore urbane e loro proiezioni ideali. Centri storici e periferie: categorieconnotative e categorie denotative. L’arte in città e le città d’arte.

II periodoLe manifestazioni fenomeniche della città nei diversi periodi storici e situazio-ni ambientali, analizzate in particolare attraverso il tessuto architettonico dalleetà primitive fino ai nostri giorni. Il grande cambiamento: la rivoluzione indu-striale. Casi di studio: A) l’armatura urbana della Calabria, e in particolareCosenza vista nel suo sistema insediativo; B) Santa Severina e il difficile recu-pero dell’antico; C) Firenze e il Rinascimento.

Bibliografia essenzialePoichè la frequenza è obbligatoria, gli appunti presi durante le lezioni sonoparte integrante della bibliografia essenziale. Per la materia in oggetto non esistono repertori specifici o manuali con caratte-ristiche finalizzate agli obiettivi formativi del Corso, oltre al manuale indicatoqui di seguito: si consigliano gli studenti di utilizzare repertori e manuali distoria dell’architettura limitatamente alle parti che interessano la storia dell’ur-banistica e la storia della città.

Per il I periodo il testo di riferimento è:• Ilario Principe, Manuale di Storia dell’urbanistica, Centro Editoriale

Unical, Rende 1997.

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Programmi dei Corsi

Per il II periodo il testo di riferimento è:• Joseph Rykwert, La seduzione del luogo. Storia e futuro della città,

Einaudi, Torino 2003.

I testi di approfondimento verranno indicati durante le lezioni.

* * *STORIA DELLE IDEE

Docente: Annabella D’AtriSettore scientifico disciplinare: M-FIL/06Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoTecnica e mito-Dal mito del demiurgo alla tecnica del mitoIl concetto scelto quest’anno come filo d’Arianna per provare a percorrere “inbreve” un lunghissimo tratto di storia delle idee è quello di “tecnica”, che verràricostruito, a partire dal concetto greco in Platone e Aristotele, secondo laseguente periodizzazione: • scienza e tecnica in età moderna: Bacone e Cartesio• la critica della civiltà in Rousseau • la questione della tecnica nella prima metà del Novecento• tecnica ed etica in età contemporanea

Testo di base:• E. Cassirer, Forma e tecnica, trad. e Introduzione a cura di A. d’Atri,

Milano, Unicopli, 2003

* * *STORIA DELLE IDEE LINGUISTICHE

Docente: Claudia StancatiSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoModulo ATitolo del corso: Pensiero e linguaggio tra XVII e XVIII secolo: tra la ricercadella lingua perfetta e la grammatica universale.

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Programmi dei Corsi

I rapporti tra pensiero e linguaggio nell’età moderna oscillano tra la constata-zione dei difetti delle lingue naturali cui vengono rimproverate arbitrarietà,oscurità e vaghezza e la necessità di far combaciare perfettamente pensiero elinguaggio per l’avanzamento del sapere. La ricerca della lingua perfetta e la“scoperta” della grammatica universale sono due delle risposte possibili ai pro-blemi che il linguaggio pon ealla riflessione filosofica.

Bibliografia: 1. Umberto Eco, La ricerca della lingua perfetta, Roma-Bari, Laterza2. Francis Bacon, passi scelti da: Scritti filosofici, a c. di Paolo Rossi, Tori-

no: UTET, 1975; e da Opere, a c. di Enrico De Mas, Bari: Laterza, 1965che verranno indicati nel corso delle lezioni.

Modulo B (anche per Storia della semiotica V.O.)Antoine Arnauld, Claude Lancelot, Pierre Nicole, Grammatica e Logica diPort Royal trad. it. a c. di Raffaele Simone, Roma: Ubaldini Astrolabio, 1969passi scelti che verranno indicati nel corso delle lezioni. Etienne Bonnot de Condillac, passi scelti da: Opere, a c. di Carlo AugustoViano, Torino: UTET, 1976 che verranno indicati nel corso delle lezioni. Hans Aarsleff, Da Locke a Saussure, Bologna, Il Mulino, 1984.

Eventuali integrazioni e/o variazioni di programma per i non frequentanti e pergli studenti di altri corsi di laurea dovranno essere concordate singolarmenteda ciascuno studente col docente all’inizio del corso.

* * *STORIA DELLE ORIGINI CRISTIANE

Docente: Romolo PerrottaSettore scientifico disciplinare: M-STO/07Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoPaolo di Tarso: la formazione, i viaggi, il messaggio

Parte metodologicaCorrisponde ad un modulo di 4 ore ed ha per contenuto: • Un’introduzione critica allo studio delle religioni; • Un’introduzione critica allo studio dell’ebraismo e del giudeo-cristianesi-

mo (strumenti, metodi, teorie interpretative).

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Programmi dei Corsi

Parte istituzionaleCorrisponde ad un modulo di 8 ore ed ha per contenuto: • Una rassegna storica dei principali avvenimenti e contesti geografico-cul-

turali della storia di Israele; • Una rassegna degli avvenimenti, dei discorsi e delle figure salienti dei

Vangeli canonici e del Libro degli Atti degli Apostoli.

Parte seminarialeSi compone di due moduli: Il primo (modulo A) consta di 20 ore ed ha per contenuto il tema del corsoaffrontato attraverso: a) lo studio delle fonti (con particolare riguardo alle Let-tere di Paolo e al libro degli Atti degli Apostoli); b) i risultati della critica stori-ca; c) occasioni di approfondimento personale e di confronto; Il secondo (modulo B) consta di 32 ore, è obbligatorio per gli studenti del vec-chio ordinamento e facoltativo per quelli del nuovo. Continua ad avere percontenuto il tema del corso, trattato però per mezzo di una serie di excursusstorici a tema e per mezzo di seminari tenuti dagli studenti quale occasione diapprofondimento e di confronto.

Bibliografia

Per la parte metodologica: appunti delle lezioni.

Per la parte istituzionale: 1. dispensa fornita durante il corso; 2. Giacomo Perego, Atlante biblico interdisciplinare, San Paolo, Cinisello

Balsamo 1998;

un testo a scelta fra: 1. Wilhelm Schneemelcher, Il cristianesimo delle origini, il Mulino, Bolo-

gna 1987; 2. François Vouga, Il cristianesimo delle origini. Scritti, protagonisti, dibat-

titi, Claudiana, Torino 2001.

Per la parte seminariale: 1. gli appunti delle lezioni; 2. dispense fornite durante il corso.

Note e modalità di svolgimento del corso e dell’esameGli studenti saranno chiamati, com’è tradizione di questo insegnamento, ad unlavoro di ricerca e di riflessione, di esposizione delle proprie conoscenze e diconfronto.

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Programmi dei Corsi

Compatibilmente con la disponibilità delle nuove aule e delle nuove strutture,le lezioni saranno supportate da materiale didattico multimediale. Per gli studenti iscritti per la prima volta a questo corso sarà determinante lapartecipazione alle lezioni introduttive della parte metodologica; ne sonodispensati, invece, gli studenti biennalisti (tanto del vecchio che del nuovoordinamento). Per l’acquisto in gruppo dei libri è probabile la possibilità di uno sconto prati-cato dai librai (se ne parlerà in occasione delle lezioni di presentazione). Gli studenti del vecchio ordinamento sono tenuti a seguire tutte le parti delcorso (metodologica, istituzionale e seminariale). La partecipazione attiva alle lezioni frontali e ai seminari, le ore di studioaffrontate a casa parallelamente al corso e l’approfondimento personale degliargomenti costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento deicrediti e per il superamento delle prove di verifica (settimanali). Il corso avrà inizio mercoledì 1 ottobre. L’orario ufficiale delle lezioni potràessere riveduto e concordato con gli studenti (compatibilmente con la disponi-bilità delle aule) nelle lezioni di presentazione (vedi punto successivo) allequali è vivamente consigliato di partecipare. Nei giorni di lunedì 29 e martedì 30 settembre si terranno due brevi lezioni dipresentazione allo scopo di introdurre i caratteri del corso e di concordare l’e-ventuale acquisto in gruppo dei libri nonché eventuali modifiche all’orariodelle lezioni proposto. Tali presentazioni si terranno nell’aula Stor 2 (cubo28c), dalle ore 9.00 alle ore 9.40. Ulteriori informazioni sul corso possono essere tempestivamente richieste aRomolo Perrotta, durante l’orario di ricevimento (di volta in volta affisso pres-so il Dipartimento di Storia), telefonicamente (tel. 0984. 493246/454497) o viae-mail ([email protected]; oppure [email protected]).

* * *STORIA DELLE TECNICHE ARTISTICHE

Docente: Settore scientifico disciplinare: L-ANT/07Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoI periodo: vecchio e nuovo ordinamento (indirizzo archeologico) Tecniche di produzione e lavorazione del vetro dall’Antichità al Medioevo.

449

Programmi dei Corsi

Parte istituzionale: Storia della ricerca. Fonti.

Parte monografica: Dalle risorse naturali al prodotto finito.

II periodo: vecchio e nuovo ordinamento (indirizzo storico-artistico) Pittura ed arte musiva dall’Antichità al Medioevo.

Parte istituzionale: Storia della ricerca. Fonti.

Parte monografica: Materiali e tecniche di realizzazione.

La bibliografia per ogni singolo ordinamento sarà fornita all’inizio delle lezioni.

Il programma della seconda annualità sarà concordato con il docente.

Ad integrazione del corso sono previsti seminari ed esercitazioni di specialisti.

* * *STORIA DELLE TEORICHE TEATRALI

Docente: Valentina ValentiniSettore scientifico disciplinare: L-ART/05Periodo didattico: III-IVCrediti: 4 + 4

Argomento del corsoI Modulo - III periodo - 4 CFUTeorie della messa in scena e avanguardie storicheIl corso prende in esame le teorie sceniche del Novecento, in rapporto alla ride-finizione della pratica scenica nella generale messa in discussione delle con-venzioni teatrali operata dai maestri del teatro del Novecento. In particolare sianalizzano i testi teorici, i manifesti, le poetiche di autori come Mejerchol’d,Ejzenstejn, Evreinov, e altri.

BibliografiaDispense a cura del docente

Ricevimento studentiPresso studio docente, cubo laboratorio di LinguisticaMartedì 18:00-19:00Mercoledì 17:00-18:00 (laureandi)

450

Programmi dei Corsi

II Modulo, IV periodo, 4 CFUPensiero e pratica teatrale in Ejzenstejn e Mejerchol’dIl secondo modulo prende in esame gli spettacoli realizzati da S. M. Ejzenstejnfra il 1919 e il 1925 (Anche il più saggio sbaglia, Il Messicano) e da V. E.Mejerchol’d, Il revisore, alla luce delle teorie elaborate dai due maestri dellaregia del Novecento, verificando, attraverso la ricostruzione delle messeinsce-ne, la reciprocità fra pensiero e pratica teatrale.

Bibliografia1. Anna Tellini (a cura di), V. E. Mejerchol’d, Il Revisore, Monteleone, Vibo

Valentia, 1997. 2. S. M. Ejzenstejn, Il teatro del contatto Quaderni e piani di regia 1919 e

1925 (a cura di Ornella Calvarese e Vladislav Ivanov), Rubbettino, Sove-ria Mannelli, 2003.

Seminari (per entrambi i moduli)Prof.ssa Anna Tellini, Università degli Studi dell’Aquila (il pensiero teatrale diMejerchol’d). Prof. Pietro Montani, Università degli Studi di Roma1 (Ejzenstejn fra teatro ecinema).

Ricevimento studentiPresso studio docente, cubo laboratorio di LinguisticaMartedì 18: 00-19: 00Mercoledì 17: 00-18: 00 (laureandi)

e-mail: [email protected]@[email protected]

* * *STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI

Docente: Ottavio CavalcantiSettore scientifico disciplinare: M-DEA/01Periodo didattico: I-II Crediti: 8

Argomento del corsoI ModuloStoria degli studi demo-antropologici nel Mezzogiorno

451

Programmi dei Corsi

Bibliografia1. O. Cavalcanti, La cultura subalterna in Calabria, Castrovillari, Il Coscile

Ed., 19962. L. M. Lombardi Satriani, La stanza degli specchi, Roma, Meltemi, 1994

II ModuloLa cultura del cibo

Bibliografia1. O. Cavalcanti, Cibo dei vivi, cibo dei morti cibo di dio, Soveria Mannelli,

Rubbettino, 19952. D. Lupton, L’anima nel piatto, Bologna, Il Mulino, 1999

ConsigliatoC. Bragaglia, Sequenze di gola. Cinema e cibo, Caduno Ed., 2002

Indicazioni su altro materiale bibliografico saranno fornite durante il Corso,caratterizzato da Seminari, proiezioni ed altre occasioni culturali d’incon-tro.

* * *STORIA ECONOMICA E SOCIALE DEL MEDIOEVO

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-STO/01Periodo didattico: II - IIICrediti: 8

Argomento del corsoLinee fondamentali della storia economica e sociale del Medioevo

Bibliografia:1. G. Fourquin, Storia economica dell’Occidente medievale, Bologna 1987;2. C.M. Cipolla, Storia economica dell’Europa pre-industriale, ediz. Bolo-

gna 1997 o successive.

N.B.: Gli studenti del vecchio ordinamento, oltre al modulo di base, dovrannopreparare un parte monografica che sarà indicata durante il corso.

452

Programmi dei Corsi

* * *STORIA ECONOMICA E SOCIALE DELL’ETÀ MODERNA

Docente: Fausto CozzettoSettore scientifico disciplinare: M-STO/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso

I ModuloTema del corso: temi e problemi dei processi di modernizzazione economica esociale nell’età moderna

Articolazione del corso: Lezioni sulla storia economica e sociale dell’età moderna, dalle scoperte geo-grafiche alla prima e seconda rivoluzione industriale. Seminario di approfondimento in data e orario da stabilirsi del chiar. mo prof.Giuseppe Galasso, dell’Università di Napoli, sul tema “L’Economia e lasocietà in Calabria tra XVI e XVII secolo”; seminario di approfondimento indata e ora da stabilirsi del dott. Fulvio Mazza sul tema la nascita del sistemabancario nell’Europa Moderna. Sono altresì previste visite guidate ai fondiarchivistici dell’Archivio di Stato di Cosenza, a cura della Sezione didatticadel suddetto Archivio.

La frequenza al corso è obbligatoria per le lezioni di cui al punto 1, saranno con-siderati studenti frequentanti coloro i quali avranno conseguito 3/4 di presenze.Solo per i frequentanti sarà possibile lo svolgimento di una prova di verificascritta alla fine del periodo di lezione sulla Storia Generale, parte istituzionale delprogramma d’esame, che i non frequentanti dovranno sostenere oralmente nelladata stabilita dopo la fine del corso; altrettanto dovranno fare gli studenti che nonavranno superato la prova scritta, ma naturalmente in una sessione d’esamediversa. Per tutti, alla fine del periodo è prevista una prova di verifica orale suitesti di cui al punto II del programma d’esame. Per gli studenti che avranno fre-quentato il seminario con almeno 2/3 di presenze, è previsto la discussione di unapersonale relazione scritta finale sui temi trattati, concordata con il docente tito-lare, che sostituirà i testi di cui al gruppo 2 del punto II del programma d’esame.

Programma d’esame

I. Storia generale: la preparazione dovrà riguardare temi e problemi della sto-ria economica e sociale dell’età moderna compresi tra la fine del XV secolo ela prima e la seconda rivoluzione industriale.

453

Programmi dei Corsi

Gli studenti dovranno svolgere la preparazione sul seguente volume: G. Galas-so, Storia d’Europa, Roma-Bari, Laterza, 2001. L’utilizzazione di manuali diversi da quelli indicati dovrà essere concordatadirettamente con il docente.

II. Temi e problemi della storia economica e sociale dell’età moderna. Gli studenti dovranno scegliere due saggi compresi nel volume: Storia moder-na, Roma, Manuali Donzelli, l998. Gli autori sono Imbruglia, Knapton. Ago,Muto, Ortu, Pagano, Cafagna

II ModuloTema del corso: demografia, economia e società nel Mezzogiorno moderno

Articolazione del corso: Corso monografico su demografia e vita economica e sociale.Seminari di approfondimento su materiale documentario di provenienzaArchivio di Stato di Cosenza, con il contributo delle dott.sse Marisa Spizzirri ePasqualina Maria Trotta dell’Archivio di Stato di Cosenza.

La frequenza al corso è obbligatoria per le lezioni di cui al punto 1, sarannoconsiderati studenti frequentanti coloro i quali avranno conseguito 3/4 di pre-senze. Solo per i frequentanti sarà possibile lo svolgimento di una prova scritta,con modalità diverse, alla fine del periodo di lezione sul Corso monograficotenuto dal titolare prof. Cozzetto, che i non frequentanti dovranno sostenereoralmente nella data stabilita dopo la fine del corso; altrettanto dovranno faregli studenti che non avranno superato la prova scritta, ma naturalmente in unasessione d’esame diversa. Per tutti è prevista una verifica orale alla fine delcorso sui testi di cui al punto II del programma d’esame. Gli studenti che fre-quenteranno il corso monografico e parteciperanno alle esercitazioni sui docu-menti storici, potranno sostituire il testo di cui al punto II del programma d’e-same, con una tesina scritta concordata con uno dei docenti del seminario, suitemi ivi trattati, che sarà discussa in sede di verifica finale.

Programma d’esame: Corso monografico: 1. F. Cozzetto, Mezzogiorno e demografia nel XV secolo, Soneria Mannelli,

Rubbettino, 1986; 2. F. Cozzetto, Città di Calabria e hinterland nell’età moderna, Soveria

Mannelli, Rubbettino, 2001. 3. G. Galasso, Economia e società nella Calabria del Cinquecento, Napoli,

Guida, 1992.

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Programmi dei Corsi

* * *STORIA E ISTITUZIONI DELL’AFRICA

Docente: Carlo CarboneSettore scientifico disciplinare: SPS/13Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso

Modulo A - 4 crediti (32 ore)Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni. Sono previsti ulteriori incontridi supporto le cui date e orari saranno comunicati una volta definito l’orariocomplessivo delle lezioni del Corso di Laurea in Storia, in modo da evitare, neilimiti del possibile, sovrapposizioni fra discipline dello stesso anno. Il corso verterà sugli elementi di base della storia africana precoloniale e sulnuovo ruolo assegnato al Continente a partire dall’Ottocento.

A integrazione delle lezioni, per la preparazione degli esami si consiglia ilseguente manuale: Anna Maria Gentili, Il leone e il cacciatore. Storia dell’Africa subsahariana,NIS, Roma 1995 o ristampe successive (da p. 195 alla fine). L’insegnamento sarà impartito nel primo periodo didattico.

Modulo B - 4 crediti (32 ore)L’insegnamento sarà impartito nel secondo periodo didattico. Il modulo B avrà caratteristiche di approfondimento di alcuni temi fra quelliaffrontati nel modulo A, in particolare le questioni etnico-politiche.

La preparazione dell’esame per questo modulo andrà condotta su: Carlo Carbone, Burundi Congo Rwanda. Storia contemporanea di nazioni,etnie, Stati, Gangemi, Roma 2000, pp. 41-169.

Gli studenti del vecchio ordinamento che non abbiano già la firma di frequenzapossono limitarsi, per ottenerla, a frequentare i due moduli.

* * *STORIA GRECA

Docente: Giovanna De Sensi SestitoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/02Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

455

Programmi dei Corsi

Argomento del corsoModulo AIl primo modulo ha carattere introduttivo allo studio della civiltà greca ed hacome obiettivo l’acquisizione di una conoscenza di base della vicenda storicagenerale in relazione alle diverse fasi di sviluppo ed alle aree geografiche inte-ressate, con attenzione alle specificità culturali, ai metodi ed alle fonti da utiliz-zare per un corretto approccio critico. Il corso pertanto consisterà in una introduzione allo studio della storia grecadalle origini all’ellenismo, con riferimento alle principali dinamiche istituzio-nali, sociali e culturali e politiche, agli eventi ed alle personalità più rilevanti,ai problemi metodologici di fondo. Le esercitazioni saranno dedicate alla lettura ed al commento in aula di testi edocumenti antichi in traduzione italiana su temi di approfondimento concorda-ti con gli studenti. Per la verifica delle conoscenze maturate è pevista una piccola prova scritta.

Modulo B Il secondo modulo ha carattere di approfondimento della conoscenza delmondo greco e di sperimentazione del metodo critico da utilizzare, attraversolo studio sistematico di una specifica tematica. Il tema scelto per l’anno 2003-2004 è “Atene e l’Occidente nel V secolo: rela-zioni, conflitti e propaganda politica”. Tale corso mira a far cogliere i legamidi varia natura, esistenti ed attestati dalla documentazione, tra Magna Grecia eSicilia da una parte, la grecità metropolitana dall’altra, ma anche a far risaltarei differenti messaggi ideologici veicolati dalla tradizione storica e dalla elabo-razione mitografica. Il tema sarà sviluppato sulla traccia di fonti letterarie, documentarie e monu-mentali presentate e discusse in aula. Alcune di esse potranno essere oggetto diseminari svolti dagli stessi studenti sotto la guida del docente.

Bibliografia

Per il primo modulo: Il testo consigliato per chi deve frequentare un solo modulo e manca di cono-scenze pregresse sul mondo classico è: C. Orrieux-P; Schmitt Pantel, Storiagreca, Il Mulino, Bologna 2003. Per tutti gli altri: 1. Musti, Introduzione alla storia greca, Laterza, Roma-Bari 2003; oppure:

C. Mosse’-A. Schnapp-Gourbellion, Storia Greca. Dalle origini alla con-quista romana, La Nuova Italia, Firenze 1997;

456

Programmi dei Corsi

2. L. Braccesi-F. Cordano M. Lombardo A. Mele, Manuale di storia greca,Monduzzi Editore, Bologna 1999;

3. H. Bengtson, Storia Greca. Dalle origini all’Ellenismo, Il Mulino, Bolo-gna 1989.

Per il secondo modulo: 1. Silloge di passi scelti dal libro XII della Biblioteca Storica di Diodoro

Siculo con altri testi di raffronto (predisposti a cura dei collaboratori allacattedra)

2. Appunti dalle lezioni; dispense e letture critiche sul tema specifico delModulo B fornite a lezione.

Letture integrative facoltative (per gli studenti di Storia, indirizzo antico, e di Lettere classiche)1. L. Canfora, Prima lezione di Storia greca, Laterza, Roma-Bari 2000; 2. A. Magnelli, Guida alla storia greca, Carocci, Roma 2002; 3. M. Vetta, La civiltà dei Greci. Forme, luoghi, contesti, Carocci, Roma

2001; L. Cracco Ruggini (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti,Il Mulino, Bologna 1996

I biennalisti del vecchio ordinamento dovranno concordare col docente il testoda adottare in sostituzione del Manuale.

* * *STORIA MEDIEVALE

Docente: Pietro De LeoSettore scientifico disciplinare: M-STO/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoIl corso è articolato in due moduli di trentadue ore ciascuno.

Modulo 1 (III bimestre): A) Introduzione allo studio dell’età medioevale. A tale riguardo si fa riferimen-to alle dispense e agli appunti delle lezioni, al saggio di M. Sanfilippo, Dentroil medioevo, Firenze, La Nuova Italia 1989.

B) Parte generale: conoscenza approfondita delle vicende dei problemi del-l’età medioevale attraverso lo studio di un buon manuale delle scuole mediesuperiori (licei) e di H. Fuhrmann, Guida al Medioevo, Bari, Laterza 1989.

457

Programmi dei Corsi

Modulo 2 (IV bimestre): La nascita dell’Europa

Bibliografia1. C. Dawson, Il cristianesimo e la formazione della civiltà occidentale,

Milano 1997; 2. R.S. Lopez, La nascita dell’Europa, Torino 1972. 3. H. Pirenne, Storia d’Europa dalle invasioni al XVI secolo, Milano 19884. G. Galasso, Storia d’Europa - vol. I. Antichità e Medioevo, Bari5. H. Mikkeli, Europa. Storia di un’idea e di un’identità, Bologna 20016. Novalis [= Friedrich von Hardenberg], Cristianità o Europa, Milano,

2002

Altri testi saranno segnalati agli inizi del corso.

N.B.: Agli studenti del Vecchio Ordinamento sono richiesti entrambi i moduli.

I biennalisti svolgeranno una tesina concordata con il docente.

* * *STORIA MODERNA

Docente: Marta PetrusewiczSettore scientifico disciplinare: M-STO/02Periodo didattico: II-IIICrediti: 8

Argomento del corsoDue moduli A e BN.B.: Il modulo A è propedeutico al modulo B

Modulo A (32 ore, 4 crediti, II periodo didattico)Mondi a confronto: l’Europa e gli “Altri” in età moderna Il corso esamina i cambiamenti politici, economici e culturali in Europa, cheseguirono i grandi viaggi di scoperta e conquista e il consolidarsi dello statoislamico. Si esaminerà forme e modalità della scoperta dei “nuovi mondi” edella conquista e re-conquista, e la formazione dell’immagine dell’Altro.

Bibliografia (preliminare): 1. Anthony Pagden, La caduta dell’uomo naturale; L’Indiano d’America e

le origini dell’etnologia comparata. Torino: Einaudi 1989; 2. Lucette Valensi, Venezia e la Sublime Porta. La nascita del despota.

Bologna: Il Mulino 1996.

458

Programmi dei Corsi

È richiesta, inoltre, la conoscenza dei principali temi di storia moderna, da stu-diare su un buon manuale. La bibliografia completa sarà disponibile all’iniziodell’anno accademico.

Modulo B (32 ore, 4 crediti, III periodo didattico)Il Mezzogiorno come l’”Altro” e l’Altro del MezzogiornoPartendo dalle conoscenze acquisite e dalle tematiche discusse nel Modulo A,il corso esaminerà la “costruzione” storica della cosiddetta Questione Meridio-nale.

La bibliografia sarà disponibile all’inizio dell’anno accademico.

Gli studenti possono contattare la docente al:[email protected].

* * *STORIA MODERNA

(Per i Corsi di Laurea in Lettere e in Lingue e culture moderne)

Docente: Fausto CozzettoSettore scientifico disciplinare: M-STO/02Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoI ModuloTema del corso: temi e problemi dei processi di modernizzazione nell’etàmoderna

Articolazione del corso: Lezioni sulla storia generale dell’età moderna, dalle scoperte geografiche al1870. Seminario di approfondimento in data e orario da stabilirsi della chiar.maprof.Angela De Benedictis, dell’Università di Bologna, sul tema “Lo Statomoderno in periferia”; seminario di approfondimento in data e ora da stabilirsidel prof. Angelo Avignone sul tema “la stampa e la formazione dell’opinionepubblica negli Stati moderni”; del dott. Fulvio Mazza sul tema “la formazionedei partiti politici nell’Italia moderna”. Sono altresì previste visite guidate aifondi archivistici dell’Archivio di Stato di Cosenza, a cura della Sezione didat-tica del suddetto Archivio.

La frequenza al corso è obbligatoria per le lezioni di cui al punto 1, sarannoconsiderati studenti frequentanti coloro i quali avranno conseguito 3/4 di pre-

459

Programmi dei Corsi

senze. Solo per i frequentanti sarà possibile lo svolgimento di una prova diverifica scritta alla fine del periodo di lezione sulla Storia Generale, parte isti-tuzionale del programma d’esame, che i non frequentanti dovranno sostenereoralmente nella data stabilita dopo la fine del corso; altrettanto dovranno faregli studenti che non avranno superato la prova scritta, ma naturalmente in unasessione d’esame diversa. Per tutti, alla fine del periodo è prevista una prova diverifica orale sui testi di cui al punto II del programma d’esame. Per gli studen-ti che avranno frequentato il seminario con almeno 2/3 di presenze, è previstola discussione di una personale relazione scritta finale sui temi trattati, concor-data con il docente titolare, che sostituirà i testi di cui al gruppo 2 del punto IIdel programma d’esame.

Programma d’esame

I. Storia generale: la preparazione dovrà riguardare temi e problemi compresitra la fine del XV secolo (scoperta del Nuovo Mondo, civiltà del Rinascimento,Stati e Imperi tra ‘400 e ‘500, Riforma protestante ecc.) fino agli inizi del XIXsecolo (età napoleonica).

Gli studenti dovranno svolgere la preparazione sul seguente manuale: G. Vito-lo - A. Musi, Le domande della Storia, Corso diretto da Giuseppe Galasso, vol.I. Modulo C: Le grandi trasformazioni dell’età moderna; Modulo D: Gli equi-libri politici tra Cinquecento e Seicento, Firenze, Bompiani, 2002. A. Musi - L.Mascilli Migliorini, Le domande della Storia, vol. II, Modulo A: Nuove poten-ze e Nuovi equilibri; Modulo B: Nascita della società moderna, Firenze, Bom-piani, 2002. Il ricorso a due volumi dello stesso corso si è reso necessario poi-ché la manualistica storica, come è noto, segue le scansioni temporali previsteper la scuola media superiore. La preparazione di storia generale dovrà essere necessariamente integrata dal-l’uso di un atlante storico. L’utilizzazione di manuali diversi da quelli indicati dovrà essere concordatadirettamente con il docente.

II. Temi e problemi della storia dell’età moderna. Gli studenti dovranno scegliere un libro (o coppia di libri) da ogni gruppo.

1° Gruppo1. G. Galasso, Nient’altro che Storia, Bologna, Il Mulino, 2000. 2. P. Prodi, Introduzione allo studio della storia moderna, Bologna, Il

Mulino, 1999. 3. P. Corrao-P. Viola, Introduzione agli studi di storia, Roma, Donzelli,

2002.

460

Programmi dei Corsi

2° Gruppo54. G. Galasso, Storia d’Europa, Roma-Bari, Laterza, 2001 (solo la parte

moderna). 55. G.G. Ortu, Lo stato moderno. Profili storici, Roma-Bari, Laterza, 2001. 56. M. Fioravanti, Lo stato moderno in Europa. Un’introduzione storica,

Roma-Bari, Laterza, 2002. 57. A. De Benedictis, Politica, governi e istituzioni nell’ Europa moderna,

Bologna, Il Mulino, 2001. 88. F. Benigno, Specchi della rivoluzione. Conflitto e identità politica nel-

l’Europa moderna, Roma, Donzelli, 1999. 99. E. L. Eisenstein, Le rivoluzioni dei libro. L’invenzione della stampa e la

nascita dell’età moderna, Bologna, Il Mulino, 1995 + M. Infelise, I libriproibiti, Roma-Bari, Laterza, 1999.

10. M. Firpo, Riforma protestante ed eresie nell’Jtalia del Cinquecento,Roma-Bari, Laterza, 19972 + M. Firpo, Artisti, gioiellieri, eretici. Ilmondo di Lorenzo Lotto tra Riforma e Controriforma, Roma-Bari, Later-za, 2001.

11. L. Schorn-Schùtte, La riforma protestante, Bologna, il Mulino, 1998 + A.Prosperi, il Concilio di Trento. Una introduzione storica, Torino, Einaudi,2001.

12. A. Prosperi, Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari,Torino, Einaudi, 1996.

13. A. Grafton, Il Signore del tempo. I mondi e le opere di un astrologo delRinascimento, Roma-Bari, Laterza, 2002 + P. Burke, Il Rinascimento,Bologna, il Mulino, 2001.

14. E. Muir, Riti e rituali nell’Europa moderna, Milano, La Nuova Italia,2000 + M. A Visceglia, La città rituale. Roma e le sue cerimonie in etàmoderna, Roma, Viella, 2002.

15. A. Musi, La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca, Napoli,Guida, 2002 + R. Villari, Elogio della dissimulazione. La lotta politica nelSeicento, Roma-Bari, Laterza, 1993.

16. M. A. Visceglia, La città rituale-Roma e le sue cerimonie in età moderna,Roma, Viella, 2002.

17. S. Shapin, La rivoluzione scientifica, Torino, Einaudi, 2003. 18. G.S. Wood, I figli della libertà. Alle origini della democrazia americana,

Firenze, Giunti, 1997 + G. Abbatista, La rivoluzione americana, Roma-Bari, Laterza, 1998.

19. D.M.G. Sutherland, Rivoluzione e controrivoluzione. La Francia dal1789 al 1815, Bologna, Il Mulino, 2000.

20. A.M. Rao, Folle controrivoluzionarie. Le insorgenze popolari nell’Italia

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Programmi dei Corsi

giacobina, Roma, Carocci, 1999 + M. Vovelle, I giacobini e il giacobini-smo, Roma-Bari, Laterza, 1998.

III. Temi del seminario di approfondimento

Per i partecipanti al seminario, il testo di riferimento unico è il seguente: A. De Benedictis, Politica, governi e istituzioni nell’ Europa moderna, Bolo-gna, Il Mulino, 2001

II ModuloTema del corso: Lo stato in periferia nell’Italia moderna

Articolazione del corso: Corso monografico sull’organizzazione istituzionale, politica e civile degliStati italiani in periferia nell’Italia modernaSeminari di approfondimento tenuti dal prof. Angelo Avignone sul tema “cortifeudali e patriziati urbani nel Mezzogiorno moderno); dott. Fulvio Mazza:logge, società segrete e partiti nel Mezzogiorno preunitario: l Sono altresì pre-viste esercitazioni su materiale documentario, con il contributo delle dott.sseMarisa Spizzirri e Pasqualina Maria Trotta dell’Archivio di Stato di Cosenza.

La frequenza al corso è obbligatoria per le lezioni di cui al punto 1, sarannoconsiderati studenti frequentanti coloro i quali avranno conseguito 3/4 di pre-senze. Solo per i frequentanti sarà possibile lo svolgimento di una prova scritta,con modalità diverse, alla fine del periodo di lezione sul Corso monograficotenuto dal titolare prof. Cozzetto, che i non frequentanti dovranno sostenereoralmente nella data stabilita dopo la fine del corso; altrettanto dovranno faregli studenti che non avranno superato la prova scritta, ma naturalmente in unasessione d’esame diversa. Per tutti è prevista una verifica orale alla fine delcorso sui testi di cui al punto II del programma d’esame. Gli studenti che fre-quenteranno il corso monografico e parteciperanno alle esercitazioni sui docu-menti storici, potranno sostituire il testo di cui al punto II del programma d’e-same, con una tesina scritta concordata con uno dei docenti del seminario, suitemi ivi trattati, che sarà discussa in sede di verifica finale.

Programma d’esame:

Corso monografico: M. Berengo, L’Europa delle città. Il volto dellasocietà europea tra medioevo ed età moderna, Torino, Einaudi, 1999; A.Musi, Le città del Mezzogiorno nell’età moderna, Napoli, Edizioni Scienti-fiche Italiane, 2000 F. Cozzetto, Città di Calabria e hinterland nell’etàmoderna, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002; F. Cozzetto, Lo Stato di Aiel-

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Programmi dei Corsi

lo-Feudo. istituzioni e società nel Mezzogiorno moderno, Napoli, EditorialeScientifica, 2002.

Storia generale dell’Italia moderna: a scelta uno dei seguenti testi1. G. Galasso, Potere e istituzioni in Italia, Torino, Einaudi, 1974, capp. 1-10. 2. G. Hanlon, Storia dell’Italia moderna (1550-1800), Il Mulino, Bologna,

2002.

* * *STORIA ROMANAA-L

Docente: Paolo CavuotoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/03Periodo didattico: III - IVCrediti: 4+4

Argomento del corso

Sezione della Laurea quadriennale

Parte istituzionale:Storia di Roma dalle origini alla Caduta dell’Impero Romano d’Occidente.I seminari saranno comunicati agli studenti all’inizio delle lezioni.

Parte monografica:Le magistrature dell’età repubblicana arcaica

Bibliografia per corso istituzionale:1. D. Foraboschi, E. Gabba, E. Lo Cascio, D. Mantovani, L. Troiani, Storia di

Roma, Roma 1998;2. M. A. Levi, P. Meloni, Storia Romana dagli Etruschi al 476 d.C., Milano

1986;3. G. Clemente, Guida alla storia romana, Milano 1977;

Testo consigliato per il corso monografico:1. F. De Martino, Storia della Costituzione Romana, Napoli 1972.

I seminari saranno comunicati agli studenti all’inizio delle lezioni.I testi classici da consultare saranno indicati durante il corso.

463

Programmi dei Corsi

Sezione della Laurea triennaleLa parte istituzionale e quella monografica sono le stesse del corso quadriennale.

Il testo consigliato per la parte istituzionale è il seguente:1. G. Geraci, A. Marconi, Storia romana, Firenze 2002

Testo consigliato per il corso monografico:1. F. De Martino, Storia della Costituzione Romana, Napoli 1972.

I seminari saranno comunicati all’inizio delle lezioni.I testi classici da consultare saranno indicati durante il corso.Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno frequentare tutto il corso.Gli studenti del nuovo ordinamento sono tenuti a seguire il modulo A con 4C.F.U.

* * *STORIA ROMANA (M-Z)

Docente: Giam Piero GiviglianoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/03Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corso

Modulo A

Programma: La storia di Roma dalle origini alla fine dell’impero romanod’occidente.

Testi: saranno indicati all’inizio delle lezioni.

Modulo B

Programma: I Romani e la Germania di Tacito.

Testi: una qualsiasi edizione, anche scolastica, purché completa, della Germa-nia di Tacito.

Seminari/Esercitazioni: saranno indicati all’inizio delle lezioni.

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Programmi dei Corsi

* * *TEORIA DEI SAPERI FILOSOFICI E SCIENTIFICI

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/05Periodo didattico: IVCrediti: 4

Argomento del corsoSulla natura della matematicaGli enti matematici vengono scoperti o inventati? Si tratta di una questione chemette direttamente in gioco la natura della matematica interpretata come dato ocome costrutto. Prendendo spunto dalla riflessione del matematico e filosofoGian-Carlo Rota (1932-1999), il corso intende esaminare, dal punto di vistafenomenologico, il significato generale del problema e quello della sua longe-vità. A tale scopo viene proposta una prima parte a carattere istituzionale, in cuisaranno presentati i principali temi della tradizione fenomenologica del XXsecolo che rappresentano lo sfondo e lo strumento teorico del corso. La secon-da parte si concentrerà sul contributo che Edmund Husserl, fondatore dellamoderna fenomenologia, ha apportato alla conoscenza della natura degli entimatematici e in particolare di quelli geometrici. In tale prospettiva sarà esami-nato un classico della letteratura fenomenologica, La crisi delle scienze euro-pee, allo scopo di individuare i principali snodi teorici del problema.

L’articolazione del corso può essere così sintetizzataIntroduzione alla fenomenologiaL’Origine della geometria

Bibliografia1. Costa, V., Franzini, E., Spinicci, P. La fenomenologia, Torino, Einaudi,

2002, pp. 5-212, 264-277. 2. Husserl, E., La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascenden-

tale, Milano, EST, 1997, pp. 21-128. 3. Rota, G., Pensieri discreti, Milano, Garzanti, 1993, pp. 16-51

Saranno inoltre indicate opere di riferimento per le nozioni matematiche coin-volte.

Bibliografia supplementare per i non frequentanti1. Derrida, J., Introduzione a Husserl l’origine della geometria, Milano,

Jaca Book, 1987.

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Programmi dei Corsi

* * *TEORIE DELLA CONOSCENZA

(GNOSEOLOGIA VECCHIO ORDINAMENTO)

Docente: Francesca BonicalziSettore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corsoL’epistemologia non-cartesiana di Gaston Bachelard.Descartes nella lettura di Bachelard viene riconosciuto come punto insuperatodella modernità, ma anche da superare, secondo la metodologia della filosofiadel non, per produrre quell’apertura della ragione che consente l’affermarsidella scienza contemporanea.

I Modulo - III periodo• Cogito cartesiano e scienza moderna• Il pezzo di cera e il rosso della ciliegia• Metodo e rettifica del sapere• Semplicità e complicazione

II Modulo - IV periodo• Logica e psicologia della ragione• La natura del razionalismo• Dialettica, filosofia del non e filosofia del ri• Il surrazionalismo

Bibliografia1. G. Bachelard, Il nuovo spirito scientifico, Bari, Laterza, 1978. 2. G. Bachelard, L’impegno razionalista, Milano, Jaca Book, 2003. 3. G. Canguilhem e D. Lecourt, L’epistemologia di Gaston Bachelard, Mila-

no, Jaca Book 1997

Bibliografia facoltativa, obbligatoria per i non frequentanti:1. G. Bachelard, La filosofia del non, Roma, Armando Editore19982. R. Descartes, Meditazioni Metafisiche, edizione a scelta

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Programmi dei Corsi

* * *TEORIE DELLA CONOSCENZA

(Per il Corso di Laurea in Filosofia e scienzedella comunicazione e della conoscenzamutua da FILOSOFIA TEORETICA)

Docente: Francesca BonicalziSettore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: III-IVCrediti:

Argomento del corsoSpazio geometico e spazio vissutoIl concetto di spazio si organizza nel linguaggio filosofico attorno ad un signi-ficato originale di intervallo per poi assumere il significato moderno di esten-sione in stretta unione con quello di corpo. Il corso intende-attraverso la letturadei testi di Bachelard, Levinas e Heidegger-affrontare criticamente alcuneriflessioni che intendono abbandonare lo spazio indifferente lasciato alla misu-ra e alla riflessione del geometra per spalancare la ragione a comprendereanche il senso dell’esperienza soggettiva dello spazio vissuto e/o immaginato.

I Modulo - III periodo• Intervallo ed estensione• Cosmo e infinito• Il luogo e l’abitare dell’uomo• Corpo e dimora

II Modulo - IV periodo• Spazi e poetica• Spazi e intimità • Unicità degli spazi• Il corpo degli spazi

Bibliografia1. G. Bachelard, La poetica dello spazio, Bari, Dedalo, 192. E. Levinas, Totalità e infinito, Milano, Jaca Book, 1990, seconda sezione. 3. M. Heidegger, Saggi e discorsi, Milano, Mursia, 1989, parte seconda

Bibliografia facoltativa, obbligatoria per i non frequentanti:1. G. Canguilhem e D. Lecourt, L’epistemologia di Gaston Bachelard, Mila-

no, Jaca Book 19972. F. Salvarezza, Emmanuel Lévinas, Milano, Bruno Mondadori, 2003

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Programmi dei Corsi

3. Guida a Heidegger: ermeneutica, fenomenologia, esistenzialismo, onto-logia, teologia, estetica, etica, tecnica, nichilismo, a/c di F. Volpi, Laterza,Roma-Bari 1997

* * *TEORIA DELLA LETTERATURA

Docente: Diamante ordineSettore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/14Periodo didattico: I-IICrediti: 8

Argomento del corsoParte istituzionale• F. Brioschi - C. Di Girolamo, Elementi di teoria letteraria, Milano, Prin-

cipato, 1984 (Prima annualità). • Il testo letterario. Istruzioni per l’uso, a cura di M. Lavagetto, Roma-Bari,

Laterza, 1996 (Seconda annualità).

Parte monograficaComico e conoscenza: la Mandragola di Niccolò Machiavelli e il Candelaio di Giordano Bruno.

Bibliografia1. N. Machiavelli, Mandragola, a cura di Guido Davico Bonino, Torino,

Einaudi, 1980. 2. G. Bruno, Candelaio (commento di Giorgio Barberi Squarotti) in Id.,

Opere italiane, testi critici e nota filologica di Giovanni Aquilecchia,introduzione e coordinamento generale di Nuccio Ordine, Torino, Utet,2002, vol. I. oppure:

3. G. Bruno, Candelaio, a cura di Giorgio Barberi Squarotti, Torino, Einau-di, 1981.

CriticaPer il Candelaio, per gli echi di Machiavelli in Bruno e, più in generale, per irapporti tra teatro e filosofia si consiglia la lettura di N. Ordine, La soglia del-l’ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno, prefazione di Pier-re Hadot, Venezia, Marsilio, 2003. Altri materiali critici saranno forniti nel corso delle lezioni.

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Programmi dei Corsi

Orario di ricevimento:Martedì 17. 30 - 19. 30; su appuntamento negli altri giorni (presso il Diparti-mento di Filologia)

La tesi può essere richiesta solo dopo il superamento del secondo esame.

* * *TEORIA DELLA TESTUALITÀ

(mutua da STORIA DEL PENSIEROFILOSOFICO EBRAICO - I MODULO)

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-FIL/01Periodo didattico: ICrediti: 4

Argomento del corsoIl corso intende illustrare il peso specifico che la tradizione di pensiero ebraica-attraverso procedure ermeneutiche generate per, dal e attraverso la Scrittura -assume nel più ampio contesto di un’interrogazione sull’idea di testualità/scrit-tura/lettura così come si è venuta elaborando nella storia dell’Occidente. L’a-nalisi di particolari momenti di tale tradizione si svolgerà anche attraverso lalettura e l’analisi di passi tratti dalla Mishnah (il codice fondamentale della tra-dizione rabbinica) e dal commento agli stessi confluito nel Talmud babilonese. Scrivere la Bibbia, leggere la Bibbia: prove di interpretazione rabbinica. Atene e Gerusalemme. Il confronto/scontro tra la civiltà greca e il mondo giu-daico. Travasi semantici ed endiadi del pensiero. Oralità e scrittura nel mondobiblico e rabbinico. Rotoli, pergamene, scrittura. La formazione del canone biblico giudaico. Letraduzioni greca e latina della Bibbia ebraica. Il problema delle fonti. Il testo“originario” come palinsesto. La manna e la rugiada. Elementi di interpretazione rabbinica. Le regoleermeneutiche di Hillel. Leggere un testo, creare un testo: la ri-scrittura del testobiblico. Midrash (metodo esegetico di interpretazione scritturistica), haggadah(“racconto”) e halakah (“cammino”). La pagina talmudica: un ipertesto “antelitteram”?Alla ricerca del testo perduto. I capitoli 2 e 4 del Trattato Meghillah dellaMishnah: quando i maestri leggono un testo (all’inizio del corso verrannomesse a disposizione degli studenti fotocopie con la traduzione italiana deicapitoli del Trattato che saranno analizzate durante le lezioni).

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Programmi dei Corsi

BibliografiaGli studenti che frequentano il corso dovranno portare all’esame tutti i testiseguenti: 1. M.A. Ouaknin, Il libro bruciato. Filosofia della tradizione ebraica, Ecig,

Genova 2000, pp. 27-143. Gli studenti che hanno già frequentato un corsodi Storia del pensiero filosofico ebraico sostituiranno il testo di Ouaknincon Pnina Navè Levinson, Introduzione alla teologia ebraica, San Paolo,Milano 1996.

2. AA.VV., La cultura ebraica, Einaudi, Torino 2000, pp. 317-381. 3. R. Barthes, Orale/scritto, in Enciclopedia Einaudi, pp. 60-92. 4. D.W. Halivni, Restaurare la Rivelazione. La Scrittura divina e le risposte

della critica biblica, La Giuntina, Firenze 2000. 5. M. Foucault, L’ordine del discorso, Einaudi, Torino 1972 (se il testo non

fosse più disponibile saranno fornite fotocopie).

Gli studenti non frequentanti concorderanno con il docente il programma e itesti per l’esame.

* * *TEORIA E ANALISI DEL LINGUAGGIO POLITICO

Docente: Claudia StancatiSettore scientifico disciplinare: Periodo didattico: IICrediti: 4

Argomento del corso“I discorsi devono essere trattati come pratiche discontinue” (Michel FoucaultL’ordine del discorso, trad. it. Torino Einaudi, 1972, p. 41). La raccomandazio-ne di Foucault indica solo una delle possibili linee lungo cui deve muovere ilnostro lavoro: da un lato esso indica le articolazioni interne di un testo (sia essoo meno a stampa), i suoi dispositivi discorsivi e formali e dall’altro indaga ericostruisce le pratiche, socialmente e storicamente variabili, attraverso cui idestinatari del discorso politico lo interpretano, le nuove comunicazioni che ilettori successivi instaurano con esso. Il concetto analizzato in particolare sarà quello di ‘rappresentanza’ come parti-colarmente significativo del passaggio al mondo contemporaneo.

Bibliografia: 1. Max Weber, La politica come professione, trad. it. Roma Armando oppure

Milano, Edizioni di Comunità.

2. Hans Kelsen, La democrazia, trad. it. Bologna, Il Mulino, 1981.

* * *TEORIA E TECNICA DEL LINGUAGGIO GIORNALISTICO

Docente: Settore scientifico disciplinare: SPS/08Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoIl corso si sviluppa su due livelli, uno teorico che costituisce la parte più consi-stente e l’altro pratico con la lettura e l’analisi comparata di giornali e pubbli-cazioni varie, con la consultazione di dispacci d’agenzia e comunicati stampa econ l’elaborazione di testi. Sono anche in programma visite guidate pressoemittenti radio-televisive e presso redazioni giornalistiche.

Il programma del corso per capitoli• Introduzione al corso, brevi cenni storici sull’evoluzione del sistema

informativo. • La specificità del linguaggio giornalistico: testo e paratesto. • La fabbrica delle notizie: cosa è una notizia, gerarchia delle notizie e loro

selezione. • Come si costruisce un testo: la regole delle cinque W, il lead, la scrittura,

l’uso del vocabolario e dei neologismi, la fruibilità dell’informazione. • Il paratesto elemento fondante del linguaggio giornalistico. • Il sistema dei media, dal giornalismo scritto a quello via etere e via Inter-

net, le agenzie di stampa. • Un linguaggio per ogni media: informare quotidianamente e periodica-

mente; informare su carta o via etere. • Come è cambiato il linguaggio giornalistico. • Il linguaggio e la deontologia professionale. • I generi di giornalismo, dal racconto della cronaca al fogliettone, passan-

do per l’editoriale, il reportage, l’inchiesta e l’intervista. • Come nasce un giornale, come viene confezionato, come viene diffuso, il

contratto di lettura. • La redazione, la sua organizzazione, le sue gerarchie, le diverse mansioni. • Come si diventa giornalisti: praticantato e scuole di giornalismo. • Il giornalismo in Calabria, brevi cenni storici e lo scenario presente.

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Programmi dei Corsi

* * *TEORIE E TECNICHE DINAMICHE DI GRUPPO

Docente: Settore scientifico disciplinare: M-PSI/07Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corso

La Comunicazione• Gli assiomi della comunicazione umana• La trasmissione dei messaggi• Il contesto• La comunicazione nella relazione e nel sistema

La Comunicazione non verbale• Aspetti spaziali-distanza-orientazione-postura• Gesti• Sguardo• Contatto

Modalità comunicative disfunzionali• Difetti di codificazione e decodificazione• Problemi della definizione della relazione: conferma-rifiuto-disconferma• Squalifica sequenziale e squalifica incongruente• Complementarietà rigida ed escalation simmetrica• Il concetto di sistema• La parte e il sistema• Sistema, sottosistema, componente• Le leggi del sistema• Il passaggio delle informazioni nel sistema• Confini e sottosistemi• Livelli gerarchici• Patologie dei confini: invischiamento disimpegno• Triangoli: triangolazione-deviazione-coalizione

Il lavoro di gruppo• Formazione del gruppo

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Programmi dei Corsi

• Le fasi operative: • Risposta ai bisogni• Risposta alla comunicazione• Risposta alla cultura del gruppo• Conclusione del lavoro di gruppo

Bibliografia1. Watzlawick, Pragmatica dell comunicazione umana, Astrolabio2. Ken Heap, La pratica del lavoro sociale con i gruppi, Astrolabio

* * *TEORIE E TECNICHE PER L’E-LEARNING

Docente: Settore scientifico disciplinare: Periodo didattico: Crediti:

Argomento del corsoIl corso si prefigge di analizzare le caratteristiche comunicative dell’appren-dimento/insegnamento a distanza realizzato mediante strumenti telematici eaudiovisivi. Si compone di una parte generale teorica e di una sperimentale: laprima é incentrata sullo studio delle differenze di ordine semiotico e psicope-dagogico fra e-learning ed apprendimento/insegnamento frontale in aula; laseconda è finalizzata a mettere gli studenti nelle condizioni di realizzare un’e-sperienza di traduzione intersemiotica di un testo e di verificarne gli esiti infor-mativi e persuasivi.

Bibliografia1. E. Valerio (a cura di), Che cos’è l’e-learning, Carocci, 20022. G. Trentin, Dalla formazione a distanza all’apprendimento in rete, Fran-

co Angeli, Milano, 20013. A. Calvani - M. Rotta, Fare formazione in Internet, Erikson, Trento 20014. G. Pravettoni, Web Psychology, Guerini e Associati, Milano, 2002

Un manuale di semiotica (a scelta, tra quelli adottati dagli altri insegnamenti)per approfondire la nozione di traduzione intersemiotica.

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Programmi dei Corsi

* * *TOPOGRAFIAANTICA

Docente: Armando Taliano GrassoSettore scientifico disciplinare: L-ANT/09Periodo didattico: III-IVCrediti: 8

Argomento del corso

I ModuloTemi, metodi e mezzi della ricerca topografica; fonti letterarie, epi-grafiche, iconografiche, numismatiche, archeologiche e monumentali; città eurbanistica; viabilità; divisioni territoriali; cartografia antica e basi cartografi-che moderne; fotografia aerea e telerilevamento; geomorfologia e topografiaantica; carte archeologiche e ricognizione topografica; disegno tecnico deimanufatti archeologici.

Bibliografia1. P.L. Dall’aglio (a cura di), La Topografia Antica, ed. Clueb, Bologna 20002. P. Sommella, Italia antica. L’urbanistica romana, ed. Jouvence, Roma

19883. F. Picarreta, G. Ceraudo, Manuale di aerofotografia archeologica, ed.

Edipuglia, Bari 20004. A. Schiavi, Vademecum cartografico, ed. Vita e Pensiero, Milano 2002

II ModuloAmbiti peculiari:1. topografia dei Brettii;2. città e paesaggio agrario nei Bruttii in età romana;3. la viabilità romana nell’odierna Calabria; 4. produzione di carte archeologiche in Calabria

Bibliografia1. P.G. Guzzo, I Brettii. Storia e archeologia della Calabria preromana, ed.

Longanesi, Milano 19892. M. Paoletti, Occupazione romana e storia della città, in S. Settis (a cura

di), Storia della Calabria antica, II, ed. Gangemi, Roma-Reggio Calabria1994, pp. 467-556

3. A.B. Sangineto, Per la ricostruzione del paesaggio agrario delle Cala-brie romane, in S. Settis (a cura di), Storia della Calabria antica, II, ed.

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Programmi dei Corsi

4. Gangemi, Roma-Reggio Calabria 1994, pp. 559-5935. A. Taliano Grasso, La Sila Greca. Atlante dei siti archeologici, ed. Corab,

Gioiosa Jonica 2000

Il dossier relativo alla viabilità romana sarà fornito al termine delle lezioni.

Durante il corso sono previsti seminari, esercitazioni pratiche, visite e ricogni-zioni.

I biennalisti dovranno concordare il programma col professore.

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Programmi dei Corsi

Stampa: Rubbettino Industrie Grafiche ed Editoriali88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)