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www.comitatogenitorisilea.org Vademecum del rappresentante dei genitori Progetto Informazione Anno Scolastico 2013/2014 Il presente fascicolo è stato realizzato per informare i genitori sulle articolazioni, competenze e attribuzioni dei diversi organi collegiali della scuola. Con riferimento specifico al Testo Unico.

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Vademecum del rappresentante dei genitori

 

       

Progetto Informazione Anno Scolastico 2013/2014

                     

Il presente fascicolo è stato realizzato per informare i genitori sulle articolazioni, competenze e attribuzioni dei diversi organi collegiali della scuola. Con riferimento specifico al Testo Unico.  

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Cari Genitori, come prima cosa volevo ringraziarvi per la disponibilità che avete dato assumendo il ruolo di rappresentante nella classe/sezione dei vostri figli. Un ruolo a cui nessuno di noi arriva con una preparazione specifica, ma che ognuno interpreta secondo la propria disponibilità e sensibilità. Per aiutarvi ad orientarsi nel mondo della scuola e le sue dinamiche, con l’aiuto di alcuni volenterosi genitori che ringrazio, vi proponiamo questo vademecum riassuntivo degli organi di rappresentanza attraverso i quali vi troverete a svolgere la vostra funzione istituzionale. In tal senso il comitato dei genitori è il luogo dove condividere le esperienze di genitore rappresentante trovando aiuto, consiglio e confronto su temi e argomenti che ci coinvolgono tutti e che solo insieme possiamo gestire nel migliore dei modi. Ricordandoci che il nostro impegno rimane sempre rivolto al benessere di tutti i ragazzi, nessuno escluso, vi auguriamo buon lavoro e benvenuti nel Comitato Genitori.

Vincenzo Santoriello

Presidente Comitato Genitori Silea

Gentili Genitori, desidero condividere il ringraziamento rivoltoVi dal Presidente del Comitato Genitori, anche a nome del corpo docente. Auspico che il Vostro impegno costituisca uno stimolo alla partecipazione costruttiva dei genitori alla vita scolastica - ai suoi sforzi, ai suoi problemi, alle sue soddisfazioni – e alla condivisione degli orientamenti e dei processi educativi, elementi imprescindibili al fine dell’efficacia della nostra azione. Auguro a tutti cordialmente buon lavoro e buon anno scolastico.

dott.sa Milena Dai Prà

Dirigente scolastico I.C. Silea

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GLI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA

CONSIGLI DI CLASSE O D'INTERCLASSE

All'inizio dell'anno scolastico i genitori eleggono i rappresentanti di classe. Il rappresentante di classe è l'intermediario tra genitori e docenti e parte del Consiglio di Classe, di Interclasse o Intersezione. E’ portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della sua classe ed informa i genitori circa gli sviluppi delle iniziative avviate o proposte dalla presidenza, dal corpo docente e dal comitato genitori. Ha il ruolo più importante per quanto attiene alla funzione della scuola: quello di approfondire i problemi dell'apprendimento, dello sviluppo della personalità degli alunni, di individuare i modi migliori per stimolarlo e favorirlo, stabilendo un rapporto di collaborazione tra docenti, genitori e alunni con il compito di formulare, al collegio dei docenti, proposte in ordine all'azione educativa e didattica, alle iniziative di sperimentazione, quello di estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni. I rappresentanti di classe sono tenuti a partecipare ai Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione. In caso di decadenza di un rappresentante di classe (per perdita dei requisiti, dimissioni) il Dirigente scolastico nomina per surroga il primo dei non eletti.

CONSIGLIO DI INTERSEZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

COMPOSIZIONE: docenti delle sezioni dello stesso plesso; Un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate eletto dai genitori degli alunni iscritti.

PRESIDENTE: Dirigente scolastico, o un docente membro del consiglio suo delegato, attribuisce ad un docente la funzione di segretario.

DURATA: 1 anno FUNZIONI : SOLA PRESENZA DEI DOCENTI: coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari. INTERO CONSIGLIO: formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione

educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.

CONSIGLIO D'INTERCLASSE NELLA SCUOLA PRIMARIA

COMPOSIZIONE: docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso; Un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate eletto dai genitori degli alunni iscritti.

PRESIDENTE: Dirigente scolastico, o un docente membro del consiglio suo delegato, attribuisce ad un docente la funzione di segretario.

DURATA: 1 anno

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FUNZIONI : SOLA PRESENZA DEI DOCENTI: coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari; INTERO CONSIGLIO: formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione

educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.

CONSIGLIO DI CLASSE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

COMPOSIZIONE: Tutti i docenti di ogni singola classe; I rappresentanti dei genitori della singola classe.

PRESIDENTE: Dirigente scolastico, o un docente da lui delegato, che attribuisce ad uno dei

docenti la funzione di segretario. DURATA: 1 anno FUNZIONI E COMPETENZE SOLA PRESENZA DEI DOCENTI: Valutazione periodica e finale degli studenti;

Coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari.

INTERO CONSIGLIO: Formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione; Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni.

NOTE: Ogni genitore può partecipare come uditore alle sedute del Consiglio di Classe

CONSIGLIO D’ISTITUTO

COMPOSIZIONE: - nelle scuole fino a 500 studenti 14 componenti, 6 docenti 6 genitori 1 rappresentante del personale ATA, Dirigente scolastico;

- nelle scuole con più di 500 (come nel nostro Ist i tuto Comprensivo) studenti 19 componenti, 8 docenti 8 genitori e rappresentanti del personale ATA, Dirigente scolastico;

- possono essere chiamati, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compito medico, psicopedagogico e di orientamento.

- Le riunioni del Consiglio sono pubbliche, eccetto quando si discute di persone. Possono parteciparvi, senza diritto di parola, insegnanti, genitori e personale ATA.

PRESIDENTE: un rappresentante dei genitori componente del consiglio, eletto a maggioranza

assoluta in 1^ votazione o a maggioranza semplice in 2^ votazione. Egli designa un segretario. Può essere eletto un vicepresidente.

DURATA: 3 anni, Nel corso del triennio si provvede alla sostituzione dei membri che perdono la titolarità con i primi dei non eletti nelle rispettive liste.

FUNZIONI E COMPETENZE - delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo, dispone in ordine all'impegno finanziario

per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell'Istituto;

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- adotta la Carta dei Servizi della scuola ed il Piano dell'Offerta Formativa; - adotta, nella scuola secondaria di I° grado il regolamento di disciplina degli studenti; - nomina nella scuola secondaria di I° grado i componenti dell'organismo di garanzia; - delibera, su proposta della giunta:

a. adozione del regolamento interno della scuola, inclusa anche l'attività della biblioteca, all'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, alla vigilanza degli studenti durante l'ingresso, la permanenza e l'uscita della scuola;

b. acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici e audiovisivi, delle dotazioni librarie, dei materiali per esercitazione;

c. adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali; d. criteri di programmazione ed attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche

ed extrascolastiche, particolarmente di corsi di recupero e di sostegno, di visite guidate e di viaggi d'istruzione;

e. promozione di contatti con altre scuole o istituti per scambi di informazioni e di esperienze e per eventuali iniziative di collaborazione;

f. partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; g. forme e modalità per iniziative assistenziali che possono essere assunte dal

Circolo o dall'Istituto. - indica i criteri generali relativi:

a. alla formazione delle classi; b. all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle

condizioni ambientali; c. al coordinamento organizzativo dei Consigli di Classe e di interclasse.

- esprime parere sull'andamento generale didattico ed amministrativo del Circolo o dell'Istituto.

GIUNTA ESECUTIVA

COMPOSIZIONE: Di diritto il Dirigente scolastico e il direttore S.G.A. (segretario della giunta); Per elezione in seno al Consiglio un docente, un non docente, due genitori.

PRESIDENTE: Dirigente scolastico. DURATA: 3 anni FUNZIONI E COMPETENZE: - predisporre il bilancio preventivo e il conto consultivo: - prepara i lavori del Consiglio, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso; - cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio.

COLLEGIO DEI DOCENTI

COMPOSIZIONE: Il Collegio dei docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell'istituto, ed è presieduto dal Dirigente scolastico.

FUNZIONI E COMPETENZE

- ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In particolare cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'àmbito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;

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- formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d'istituto;

- delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;

- valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

- provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici;

- adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione; - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell'istituto; - elegge, in numero di uno nelle scuole fino a 200 alunni, di due nelle scuole fino a 500

alunni, di tre nelle scuole fino a 900 alunni, e di quattro nelle scuole con più di 900 alunni, i docenti incaricati di collaborare col Dirigente scolastico; uno degli eletti sostituisce il Dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento. Nelle scuole le cui sezioni o classi siano tutte finalizzate all'istruzione ed educazione di minori portatori di handicap anche nei casi in cui il numero degli alunni del circolo o istituto sia inferiore a duecento il collegio dei docenti elegge due docenti incaricati di collaborare col Dirigente scolastico;

- elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto; - elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del

servizio del personale docente; - programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; - nelle scuole dell'obbligo che accolgono alunni figli di lavoratori stranieri residenti in

Italia e di lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste dagli articoli 115 e 116; - esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso

profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psico-pedagogici e di orientamento;

- esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 ;

- si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza;

- nell'adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe.

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ALL’ESTERNO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

COMITATO DEI GENITORI

Il Comitato dei genitori si costituisce su eventuale iniziativa dei genitori eletti quali rappresentanti nei consigli di classe e interclasse. (La norma prevede tale possibilità, che è comunque rimessa ad una valutazione discrezionale dei rappresentanti dei genitori.) Tale comitato non rientra evidentemente nel novero degli organi collegiali espressamente previste dalla legge, non ha esplicite competenze, salvo il riconoscimento del diritto di iniziativa per la richiesta di convocazione dell'assemblea dei genitori. (i rappresentanti dei genitori nei consigli di classe e di interclasse possono esprimere un comitato dei genitori del circolo e dell'istituto….art. 45 comma 2 D.P.R. 31.5.74 n. 416) E' costituito dai rappresentanti di classe e si dota di uno statuto e di un regolamento; è compito del presidente indire le riunioni in base alle necessità del momento ed eventualmente allargare l'invito a tutti i genitori. Svolge essenzialmente una funzione di collegamento tra i rappresentanti di classe e di raccordo tra questi ultimi e gli eletti nel consiglio di istituto in ordine ai problemi emergenti nelle classi. Nulla vieta a tale comitato di assumere autonome iniziative come l'organizzazione di conferenze, la pubblicazione di un bollettino di informazione per i genitori della scuola, la promozione di contatti tra genitori di classi diverse. All'occorrenza si fa portavoce dei genitori che segnalano problemi riguardanti la scuola e gli studenti, perché e giusto che tutti si sentano rappresentati e ascoltati. E' importante che la voce dei genitori si faccia sentire perché della formazione dei figli nessuno più di loro è interessato e della loro coscienza morale e civile nessun altro può essere interprete più qualificato. A tale fine i genitori dovranno sentirsi impegnati:

- perché nella famiglia, nella scuola, in ogni momento e luogo della vita sociale i figli siano educati fin dalla più tenera età al rispetto delle persone, delle cose, delle opinioni altrui e delle istituzioni democraticamente costituite;

- perché i figli siano abituati all'autodisciplina, all'indipendenza del proprio pensiero, alla solidarietà e all'amore verso il prossimo;

- perché gli studenti imparino sia ad esprimersi liberamente sia a sapere valutare e ascoltare, nell’avversione più decisa verso ogni forma di violenza, sopraffazione, autoritarismo e intolleranza.

Con la legge sull'autonomia scolastica i Comitati Genitori sono stati riconosciuti come "associazione di fatto", nella preparazione del P.O.F. e nei progetti di sperimentazione esprime proposte e pareri di cui il Collegio Docenti e Consiglio d'Istituto o di Circolo devono tenere conto.

COORDINAMENTO COMITATI GENITORI I Comitati Genitori possono aderire alle associazioni di Coordinamento Comitati Genitori variamente costituite, sia a livello locale che a livello nazionale. Il Coordinamento Comitati Genitori di Treviso e provincia, cui aderisce il nostro comitato, è un’associazione operante sul territorio voluta e costituita dai presidenti e vicepresidenti di alcuni Comitati Genitori delle scuole secondarie di 2° grado e di Comprensivi presenti nell’area della marca. Attualmente rappresentativo di 25 Comitati Genitori di altrettante scuole (dato di ottobre 2013) è in rapida diffusione con l’adesione costante di nuovi istituti scolastici; il Coordinamento svolge l’importante attività di riunire i singoli comitati genitori per condividere necessità ed esperienze comuni a vantaggio di tutti con il libero scambio di informazioni e il democratico e

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costruttivo confronto anche con le Istituzioni centrali e del territorio. Il Coordinamento si ispira all'ideale di una scuola pubblica e statale, capace di offrire ai suoi studenti forti stimoli allo studio ed un solido senso civico, una scuola che esalti la loro partecipazione alla vita civile nel nome dei valori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente e che riesca ad alimentare il loro desiderio di arricchimento umano, culturale e professionale. Il nostro Comitato Genitori aderendo al Coordinamento, pur mantenendo l’assoluta autonomia, ritiene di trovare questo spunti di riflessione e confronto sulle tematiche formative o risolutive attingendo all’ampio bagaglio esperienziale dato dall’insieme degli altri comitati genitori; troverà poi un sostegno nei confronti delle istituzioni dato dalla condivisione di problematiche territoriali comuni e dalla conseguente numerosità di utenti rappresentati. Il Coordinamento poi consente alle famiglie degli studenti frequentanti gli istituti, i cui comitati genitori sono aderenti, un risparmi economico grazie ai vantaggi riconosciuti in base alle convenzioni stipulate con le principali aziende ed esercizi operanti sul territorio le cui attività sono rivolte agli studenti, alle famiglie ed ai giovani più in generale.

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IL RAPPRESENTANTE

IL RUOLO  Il rappresentante è l’asse portante del dialogo e della scuola “attiva e partecipativa” voluta dai Decreti Delegati del 1974 in quanto rappresenta il vero collegamento tra l’istituzione scolastica e i protagonisti delle attività didattiche. I rappresentante assume questo importante impegno e lo espleta con attenzione e diligenza, in quanto edotto che l’informazione istituzionale e l’aggiornamento dei genitori dipende dalla sua attività.

I DIRITTI  Il rappresentante di classe ha il diritto di: 1) farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il

Consiglio di cui fa parte, presso i propri rappresentanti al Consiglio di Circolo o di Istituto e presso il Comitato Genitori;

2) informare i genitori, mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità , previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico, circa gli sviluppi d'iniziative avviate o proposte dalla Direzione, dal corpo docente, dal Consiglio di Circolo o di Istituto, dal Comitato Genitori;

3) ricevere le convocazioni alle riunioni del Consiglio con almeno 5 giorni di anticipo; 4) convocare l'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo

ritenga opportuno. La convocazione dell’assemblea, se questa avviene nei locali della scuola, deve avvenire previa richiesta indirizzata al Dirigente, in cui sia specificato l'ordine del giorno;

5) avere a disposizione dalla scuola il locale necessario alle riunioni di classe, purché in orari compatibili con l'organizzazione scolastica;

6) accedere ai documenti inerenti la vita collegiale della scuola (verbali ecc...), (la segreteria può richiedere il pagamento delle fotocopie);

7) essere convocato alle riunioni del Consiglio in cui è’ stato eletto in orario compatibile con gli impegni di lavoro (art.39 TU).

Il rappresentante di classe NON ha il diritto di: 1) occuparsi di casi singoli; 2) trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Collegiali della scuola (per

esempio quelli inerenti la didattica ed il metodo di insegnamento).

I DOVERI  Il rappresentante di classe ha il dovere di:

1) fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l'istituzione scolastica; 2) tenersi aggiornato riguardo la vita della scuola; 3) presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto e a quelle del Comitato Genitori (di cui

fa parte di diritto); 4) informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola; 5) farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori; 6) promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta; 7) conoscere il Regolamento di Istituto; 8) conoscere i compiti e le funzioni dei vari Organi Collegiali della Scuola.

Il rappresentante di classe NON è tenuto a: 1) farsi promotore di collette; 2) gestire un fondo cassa della classe, anche se ne è usualmente il depositario ove esistesse; 3) comprare materiale necessario alla classe o alla scuola o alla didattica.

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ALCUNI SUGGERIMENTI Un primo passo, subito dopo le elezioni, è sicuramente quello di rendere noto il proprio recapito agli altri genitori attraverso un bigliettino da consegnare agli studenti chiedendo ad un insegnante di distribuirli. Con l’occasione è opportuno chiedere anche di fornire i dati di recapito dei singoli genitori (il numero di telefono, l’indirizzo e-mail) e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (magari anche a quello del trattamento delle immagini nel caso si vogliano effettuare fotografie o video durante l’anno). Il biglietto poi potrà essere restituito debitamente compilato e firmato tramite lo stesso canale studenti-insegnate. Una buona idea per “creare gruppo” è incontrarsi fuori dall’ambiente scolastico, magari organizzando una “pizzata”. Scegliete il giorno che più fa comodo a voi o che voi ritenete più adatto, non tentate di fare una indagine preventiva per sondare le disponibilità perché vi caccereste solo nei guai e finireste per scontentare comunque qualcuno! Non è MAI possibile trovare il giorno che vada bene a tutti (e comunque, chi ci tiene a venire, gli impegni li sposta). Tenete presente che una partecipazione del 50% è già' un ottimo risultato. Inoltre è una buona alternativa alla convocazione di una assemblea di classe. Preoccupatevi di tenere periodicamente informati i genitori riguardo la vostra attività nel consiglio di Classe, Interclasse o Intersezione; a tale proposito potete scegliere se vi conviene stendere una relazione a riguardo piuttosto che farvi rilasciare il verbale della riunione dalla segreteria. Verbale che, in quanto membro di organo collegiale, avete pieno diritto di avere. (Nota Ministeriale del 21.5.1980).

In allegato: - statuto del Comitato Genitori di Silea - regolamento d’istituto dell’I.C. di Silea. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.icsilea.it

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Comitato Genitori

Istituto Comprensivo di Silea

Via Tezze, 2 – 31057 Silea (TV) – www.comitatogenitorisilea.org

Statuto del Comitato dei genitori dell’Istituto Comprensivo di Silea (TV)

Premessa Il Comitato dei Genitori è uno degli organi che consente la partecipazione dei genitori nella scuola, al fine di contribuire alla formazione di una comunità scolastica che colleghi con la più vasta comunità sociale civile. L'assemblea del comitato dei genitori è un momento di partecipazione democratica che si occupa di tutti i problemi riguardanti la scuola ed i rapporti tra scuola e famiglia, tra scuola e società, creando un collegamento con gli organi collegiali.

Art. 1 E' istituito il comitato dei genitori dell’Istituto Comprensivo di Silea, associazione di fatto che non persegue scopi di lucro, ha una struttura democratica ed è un organo indipendente da ogni organo politico o confessionale. Tutte le cariche associative sono gratuite e gratuiti sono gli incarichi. Ne fanno parte di diritto i rappresentanti di classe e di sezione eletti annualmente dai genitori degli alunni delle scuole del'Istituto secondo le disposizioni amministrative in vigore. Il rappresentante di classe, impossibilitato a partecipare alle riunioni del Comitato, può delegare un altro genitore della propria classe (affinché questa sia rappresentata), che parteciperà all'assemblea con diritto di voto.

Art.2 Il Comitato dei Genitori elegge un Presidente, un Vicepresidente, un segretario e un tesoriere a maggioranza relativa dei presenti in un'unica votazione: sarà Presidente chi ottiene il maggior numero di preferenze, sarà Vicepresidente il secondo classificato. Ogni classe / sezione esprime un'unica preferenza attraverso il proprio rappresentante di classe.

Art.3 Il Presidente costituisce l'Ufficio di Coordinamento, chiamando a farne parte un numero di genitori in ragione di un genitore per ogni plesso: i rappresentanti di classe di ogni plesso eleggeranno il loro coordinatore a maggioranza relativa dei presenti.

Art. 4 Il Presidente rappresenta il Comitato dei Genitori nei confronti delle altre famiglie, degli organi Istituzionali dell'Istituto scolastico, delle altre scuole del Comune, degli Enti Locali. Egli riunisce l'ufficio di coordinamento e convoca il comitato dei genitori.

Art. 5 L'assemblea del comitato dei genitori, con preciso ordine del giorno, deve essere convocata con almeno 5 giorni di preavviso. L'avviso con l'ordine del giorno verrà contemporaneamente affisso all'albo della scuola. In Caso di urgenza, la convocazione può essere effettuata tramite i rappresentanti di classe. L'assemblea del comitato dei genitori viene convocata dal Presidente almeno tre volte l'anno ed inoltre nei seguenti casi:

• Su richiesta al presidente di almeno 5 rappresentanti di classe • Su richiesta del Consiglio di Istituto

Art. 6

L'assemblea del Comitato dei genitori si ritiene valida qualunque sia il numero dei presenti, purché siano state rispettate le norme di convocazione di cui all'art.5.

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Comitato Genitori

Istituto Comprensivo di Silea

Via Tezze, 2 – 31057 Silea (TV) – www.comitatogenitorisilea.org

Art. 7

Autonomamente o su incarico del Presidente, i coordinatori di plesso possono convocare i rappresentanti del proprio plesso.

Art. 8 Ogni seduta del comitato viene verbalizzata da un rappresentante di classe, scelto di volta in volta dall'assemblea. Il verbale, approvato prima della fine della seduta, viene affisso all'albo.

Art. 9 Tutti gli organi eletti durano in carica per 2 anni o, prima di tale limite, fin quando hanno i requisiti di eleggibilità, ovvero siano rappresentanti di classe.

Art. 10 Sono approvate le delibere che abbiano ricevuto il voto favorevole della maggioranza relativa dei presenti con diritto di voto (ovvero ogni classe esprime un unico voto attraverso il proprio rappresentante di classe).

Art. 11 A titolo esemplificativo il Comitato Genitori:

• Ricerca e mantiene rapporti con i comitati genitori delle altre scuole • Informa il Dirigente scolastico ed il Consiglio di Istituto riguardo situazioni di disagio di cui è a conoscenza • Organizza autonomamente iniziative di formazione e di aggregazione per i genitori • Reperisce fondi per finanziare specifiche attività proposte dal comitato stesso • Formula proposte al Collegio dei Docenti e al Consiglio d'Istituto in merito a:

1. interventi di manutenzione degli edifici scolastici 2. mensa, trasporto pre e post scuola 3. iniziative di formazione per i genitori 4. educazione alla salute, ed. stradale, ed. ambientale 5. Piano dell'Offerta formativa (finalità educative e organizzazione scolastica)

Art. 12

Alla riunione del comitato possono partecipare, su invito del Presidente, anche membri esterni: docenti, esperti e così via.

Art. 13 Le riunioni del comitato genitori sono aperte a tutti i genitori dell'Istituto che possono partecipare con diritto di parola (fatto salvo casi particolari che verranno decisi al momento dell'assemblea su proposta dei rappresentanti).

Art. 14 Il presente statuto potrà essere successivamente modificato dalla maggioranza semplice dell'assemblea, convocata con specifico ordine del giorno.

Art. 15 Il Comitato dei Genitori ha facoltà di aprire un c/c bancario o postale per le necessità di cassa. Delegati alla firma "congiunta" sono: il Presidente e il Tesoriere del comitato dei genitori.

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Regolamento Dell’Istituto Comprensivo di Silea

 

       

Progetto Informazione                  

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IL CONSIGLIO D'ISTITUTO

Visto Il D. Lgs n. 297/94 testo Unico delle leggi sull’istruzione Visto il DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi

dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Visto il D.P.R. n. 249/98 recante lo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” come

modificato dal DPR 235/07 Visto il CCNL Comparto scuola vigente

EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO DELL'ISTITUTO

PARTE PRIMA

CONSIGLIO D'ISTITUTO

ART. 1 Convocazioni

La convocazione del Consiglio d'Istituto è fatta dal Presidente e deve essere disposta con un congruo preavviso, non inferiore ai 5 giorni, rispetto alla data della riunione, con lettera diretta ai singoli membri. In caso di particolare urgenza, su richiesta del Presidente e della Giunta Esecutiva, del Dirigente scolastico o di 1/3 dei componenti il Consiglio d'Istituto, il Consiglio può essere convocato con il solo preavviso di 24 ore.

ART. 2 Validità delle sedute

Per la validità delle sedute del Consiglio è richiesta la metà più uno dei componenti in carica.

ART. 3 Validità delle deliberazioni

Le deliberazioni si intendono approvate quando sono adottate a maggioranza relativa di voti validamente espressi dai presenti. In caso di parità di voti prevale il voto del Presidente, salvo quando il voto è segreto.

ART. 4 Pubblicità delle sedute del consiglio

A norma della Legge n. 748/1977 è ammessa la partecipazione del pubblico alle sedute del Consiglio d'Istituto. Il Presidente ha facoltà di accertare l'identità dei presenti attraverso l'elenco dei genitori degli alunni, degli insegnanti e del personale non insegnante.

ART. 5 Informazione sulla data di convocazione del consiglio

La convocazione del Consiglio d'Istituto viene resa nota al pubblico attraverso la pubblicazione all'albo dell'ordine del giorno.

ART. 6 Pubblicazione degli atti del consiglio

Copia del verbale di ogni seduta viene inviata ad ogni scuola entro i 5 giorni successivi all’approvazione, per garantire la massima pubblicità delle delibere assunte.

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PARTE SECONDA

NORME GENERALI SULLA VITA SCOLASTICA

ART. 7 Norme generali

1. Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità. Gli alunni che chiedono di entrare a scuola oltre la prima ora, o chiedono di uscire prima del termine delle lezioni, devono presentare una motivata richiesta scritta dei genitori. Nel caso di uscita anticipata gli alunni possono lasciare la scuola solo se prelevati dai genitori stessi o persona delegata per iscritto.

2. Le assenze devono essere giustificate per iscritto dai genitori. L'assenza superiore ai cinque giorni deve sempre essere giustificata con il certificato medico dal quale risulti che l'alunno può riprendere le lezioni senza alcun pericolo per la salute propria e dei compagni. Il docente della prima ora segnala le assenze sul registro di classe, controlla quelle del giorno precedente e segna sul registro l’avvenuta o la mancata giustificazione; qualora un alunno, dopo tre giorni dal rientro, continui ad essere sprovvisto di giustificazione, il docente segnala il nominativo al Dirigente scolastico.

3. Le assenze dovute a motivi diversi dalla malattia devono, di regola, essere giustificate preventivamente. In tal caso non è ovviamente necessario il certificato medico. L'alunno rimasto assente deve presentare la giustificazione firmata dal genitore nel caso l’assenza si protragga oltre i termini indicati nella giustificazione preventiva.

4. In caso di entrata in ritardo, i docenti annotano sul registro l’orario e l’avvenuta o la mancata giustificazione; i ritardi devono essere giustificati per iscritto entro il giorno successivo. I casi di ritardi ripetutI devono essere segnalati al Dirigente scolastico.

5. Durante le attività didattiche gli alunni devono mantenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone, dell’ambiente, dei sussidi e delle disposizioni organizzative. In particolare durante l'intervallo non devono correre nei corridoi e per le scale e devono evitare ogni tipo di gioco violento e pericoloso ed ogni manifestazione verbale non corretta. Analogo comportamento deve essere tenuto al cambio dell’ora e durante gli spostamenti da un locale all’altro.

6. Il cortile e la scuola devono rimanere puliti e i rifiuti devono essere collocati negli appositi contenitori. Gli alunni non devono lasciare rifiuti sotto i banchi, dietro i termosifoni, sul pavimento o in ogni altro luogo inidoneo delle aule o degli spogliatoi. I servizi devono essere utilizzati secondo le norme di igiene e pulizia.

7. Ognuno è responsabile della manutenzione del materiale ed arredo scolastico ed è tenuto a risarcire i danni dei quali sia causa. I danni per i quali la responsabilità sia collettiva sono risarciti collettivamente. Dei danni è dato conto all'Amministrazione Comunale quando si tratti di beni ed oggetti di proprietà del Comune.

8. L'abbigliamento di alunni ed alunne deve essere adeguato all'ambiente scolastico e all'età. Nel raccomandare ciò il Consiglio di Istituto confida nella sensibilità dei genitori e nel controllo che i medesimi hanno la possibilità di esercitare sui loro figli.

ART. 8 Disposizioni concernenti l’ingresso, la vigilanza e l’uscita, specifiche per la scuola dell’infanzia

1. L'ingresso a scuola avviene nell'orario di accoglienza, dalle ore 8,00 alle ore 8.45, sotto la vigilanza del

personale docente, secondo quanto prescritto dal CCNL in vigore. 2. Il servizio prescuola, per gli alunni i cui genitori presentino formale e motivata richiesta scritta di accoglienza a

scuola prima dell’inizio delle lezioni per documentati motivi di lavoro di entrambi, può essere effettuato dai collaboratori scolastici del plesso disponibili, a condizione che l’equilibrato rapporto numerico tra alunni e collaboratori scolastici consenta una sorveglianza sicura ed efficace, fatta salva la possibilità di attivare apposito servizio con contributo a carico delle famiglie.

3. Gli alunni che entrano con motivato ritardo rispetto all'orario sono ammessi dall'insegnante. 4. In caso di assenza di uno o più insegnanti durante l’orario di attività didattica e di impossibilità di garantire

un’immediata sostituzione dei medesimi, si provvede secondo quanto stabilito dal Contratto integrativo d’Istituto. 5. La sorveglianza durante l’intervallo deve essere esercitata in modo costante e attivo da parte degli insegnati, i

quali devono essere fisicamente presente fra i propri alunni, vigilarli in modo continuativo e adottare tutti gli accorgimenti utili e necessari per prevenire possibili incidenti. Considerando che la ricreazione è il momento di maggior esposizione degli alunni ad incidenti di vario tipo, anche gravi, che potrebbero comportare la responsabilità dei docenti di sezione, è necessario che in questo periodo si seguano comportamenti della massima prudenza. Durante la ricreazione, che in caso di giornate piovose o fredde si svolge all’interno, gli insegnanti vigilano sugli alunni secondo modalità organizzative che, ai fini dell’efficacia del servizio, sono definite per ogni plesso. Se nel giardino sono sistemati dei giochi fissi (ad es. scivoli), è necessario che almeno un docente rimanga vicino ad essi per valutare la destrezza dei bambini ed aiutarli nell’utilizzo corretto. E’ lasciata alla responsabilità di ogni docente consentire l’utilizzo di un gioco da giardino ai bambini in base alle abilità osservate.

6. I genitori prelevano i bambini dalle classi al termine delle attività didattiche dalle ore 15, 40 alle ore 16,00. All’inizio dell’anno i genitori che hanno difficoltà a prelevare puntualmente il figlio al termine delle lezioni

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possono indicare, utilizzando il modello predisposto dalla segreteria, solamente due adulti cui delegare l’incombenza. Gli adulti delegati devono farsi riconoscere per mezzo di un documento di identità da esibire su richiesta dell’insegnante. Non sono di norma consentite deleghe giornaliere effettuate per telefono.

I genitori sono tenuti ad essere puntuali nella presa in carico dei figli al termine delle lezioni. In attesa del genitore (o persona delegata) che occasionalmente tardasse nel prelevare il figlio, i docenti ed il personale collaboratore scolastico mettono in atto le misure di sorveglianza necessarie. Dopo il terzo episodio di ritardo da parte dei genitori all’uscita da scuola , si procede ad una comunicazione scritta alla famiglia. Se nonostante l’invito ad una maggiore puntualità tale comportamento dovesse essere reiterato, si provvede ad avvisare l’autorità competente.

7. Per ragioni di sicurezza, non è consentito l’ingresso ai cani nelle pertinenze delle scuole né portare carrozzine all’interno dell’edificio.

ART. 9 Disposizioni concernenti l’ingresso, la vigilanza e l’uscita, specifiche per la scuola primaria 1. Gli alunni entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l'orario delle lezioni (ore 8.10). 2. L’ingresso degli alunni a scuola avviene sotto la vigilanza del personale docente, secondo quanto prescritto dal

CCNL in vigore. 3. In caso di assenza di uno o più insegnanti durante l’orario di attività didattica e di impossibilità di garantire

un’immediata sostituzione dei medesimi, si provvede secondo quanto stabilito dal Contratto integrativo d’Istituto. 4. Il servizio prescuola, per gli alunni i cui genitori presentino formale e motivata richiesta scritta di accoglienza a

scuola prima dell’ inizio delle lezioni per documentati motivi di lavoro di entrambi, può essere effettuato dai collaboratori scolastici del plesso disponibili, a condizione che l’equilibrato rapporto numerico tra alunni e collaboratori scolastici consenta una sorveglianza sicura ed efficace, fatta salva la possibilità di attivare apposito servizio con contributo a carico delle famiglie.

5. Gli alunni che entrano con motivato ritardo rispetto all'orario sono ammessi in classe dall'insegnante. 6. All’interno del cortile della scuole le biciclette devono essere condotte a piedi per mano. 7. La sorveglianza durante l’intervallo deve essere esercitata in modo costante e attivo da parte degli insegnati, i

quali devono essere fisicamente presenti fra i propri alunni, vigilarli in modo continuativo e adottare tutti gli accorgimenti utili e necessari per prevenire possibili incidenti. Considerando che la ricreazione è il momento di maggior esposizione degli alunni ad incidenti di vario tipo, anche gravi, che potrebbero comportare la responsabilità dei docenti di classe, è necessario che in questo periodo si seguano comportamenti della massima prudenza. Durante la ricreazione, che in caso di giornate piovose o fredde si svolge all’interno, gli insegnanti vigilano sugli alunni secondo modalità organizzative che, ai fini dell’efficacia del servizio, sono definite per ogni plesso.

8. L’uscita dalle aule inizia al suono della campana che segnala il termine delle lezioni. Gli insegnanti preparano gli alunni all’uscita disponendoli ordinatamente in fila e li conducono fino al cancello, dove li affidano ai genitori o a persone delegate ovvero agli incaricati del servizio di car pooling.

9. All’inizio dell’anno i genitori che hanno difficoltà a prelevare puntualmente il figlio al termine delle lezioni possono indicare, utilizzando il modello predisposto dalla segreteria, solamente due adulti cui delegare l’incombenza. Gli adulti delegati devono farsi riconoscere per mezzo di un documento di identità da esibire su richiesta dell’insegnante. Non sono di norma consentite deleghe giornaliere effettuate per telefono. I genitori sono tenuti ad essere puntuali nella presa in carico dei figli al termine delle lezioni. In attesa del genitore (o persona delegata) che occasionalmente tardasse nel prelevare il figlio, i docenti ed il personale collaboratore scolastico mettono in atto le misure di sorveglianza necessarie. Dopo il terzo episodio di ritardo da parte dei genitori all’uscita da scuola , si procede ad una comunicazione scritta alla famiglia. Se nonostante l’invito ad una maggiore puntualità tale comportamento dovesse essere reiterato, si provvede ad avvisare l’autorità competente.

ART. 10 Disposizioni concernenti l’ingresso, la vigilanza e l’uscita, specifiche per la scuola secondaria di primo grado

1. Il cancello della scuola secondaria viene aperto dieci minuti prima dell'inizio delle lezioni. 2. Il servizio prescuola, per gli alunni i cui genitori presentino formale e motivata richiesta scritta di accoglienza a

scuola prima dell’ inizio delle lezioni per documentati motivi di lavoro di entrambi, può essere effettuato dai collaboratori scolastici del plesso disponibili, a condizione che l’equilibrato rapporto numerico tra alunni e collaboratori scolastici consenta una sorveglianza sicura ed efficace, fatta salva la possibilità di attivare apposito servizio con contributo a carico delle famiglie.

3. L’ingresso degli alunni a scuola avviene sotto la vigilanza del personale docente, secondo quanto prescritto dal CCNL in vigore.

4. In caso di assenza di uno o più insegnanti durante l’orario di attività didattica e di impossibilità di garantire un’immediata sostituzione dei medesimi, si provvede secondo quanto stabilito dal Contratto integrativo d’Istituto.

5. Al suono della prima campana, gli alunni seguono l'insegnante della prima ora, che li aspetta all'ingresso per

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accompagnarli in aula. 6. Gli alunni che entrano con motivato ritardo sono ammessi in classe dall'insegnante. 7. Gli alunni che avendone l'età, usino, per venire a scuola, veicoli a motore consentiti dalla legge, sono tenuti a

non utilizzarli all'interno della Scuola. All’interno del cortile della scuola le biciclette devono essere condotte a piedi per mano e depositate nell’apposita area.

8. Al suono della campana dell'intervallo, quando questo viene effettuato in cortile, gli insegnanti accompagnano gli alunni fino alla porta d'uscita posteriore. Durante la ricreazione, gli insegnanti e i collaboratori scolastici di turno devono svolgere una vigilanza effettiva, costante ed attiva, nei punti loro assegnati, e sono tenuti ad intervenire affinché vengano rispettate le norme di un comportamento corretto e sia salvaguardata la comune incolumità. Particolare attenzione deve essere rivolta alle aree vicine alle recinzioni: non è consentito agli alunni intrattenere conversazioni con persone al di fuori della recinzione, né, tanto meno, scambiare oggetti. Gli insegnanti incaricati del servizio devono adottare tutti gli accorgimenti utili e necessari per prevenire possibili incidenti e/o situazioni inaccettabili dal punto di vista educativo. Sono vietati il gioco del pallone, nonché giochi e attività pericolose. Per prevenire il rischio di comportamenti non adeguati, gli insegnanti addetti alla vigilanza devono controllare tutte le aree loro assegnate ed evitare che gli alunni si appartino da soli o in gruppo in zone fuori dal loro controllo visivo o rientrino indebitamente nell’edificio. Al termine dell'intervallo il rientro si svolge secondo modalità stabilite annualmente con apposita circolare.

9. In caso di maltempo gli alunni si trattengono al piano delle rispettive aule, al di fuori dalle medesime, la cui porta viene chiusa a chiave. Al termine di ogni ricreazione effettuata ai piani, gli alunni devono disporsi in ordine fuori dalla propria aula in attesa del docente dell'ora.

10. L’organizzazione della vigilanza durante l'intervallo è stabilita annualmente dal Dirigente Scolastico e comunicata con apposito avviso.

11. Al termine delle lezioni, l'insegnante dell'ultima ora accompagna gli alunni fino all'uscita.

ART. 11 Disposizioni generali

1. I docenti non devono mai lasciare gli alunni incustoditi; i passaggi da classe a classe vanno effettuati nel modo più tempestivo possibile. Durante le ore di lezione non consentono l’uscita di più di un alunno per volta, salvo casi motivati.

2. Il personale collaboratore concorre nella vigilanza prestando particolare attenzione nella zona dei corridoi e dei servizi igienici. I collaboratori scolastici sono responsabili della chiusura e apertura di tutte le vie d’accesso (porte,portoni e cancelli), le quali devono rimanere chiuse. Nessuna via d’ingresso deve risultare incustodita se aperta.

ART. 12 Disposizioni riguardanti l'Educazione Fisica

1. La classe interessata alle lezioni di Educazione Fisica, accompagnata dall'insegnante titolare, si trasferisce in gruppo negli spogliatoi della palestra al suono della campana d’inizio dell'ora. Il rientro dalla palestra negli spogliatoi avviene alcuni minuti prima del termine dell'ora; gli alunni rientrano accompagnati nell'aula di lezione in tempo utile per l'inizio dell'ora successiva.

2. Ogni alunno, per partecipare alle lezioni di Educazione Fisica, deve essere fornito di indumenti ginnici idonei, da usarsi soltanto durante le ore di attività in palestra.

3. L’esonero dalle lezioni di Educazione Fisica deve essere richiesto dai genitori al Dirigente scolastico all'inizio dell'anno o nel momento in cui se ne verifichino le condizioni, con domanda in carta libera corredata da certificato medico.

ART. 13 Vigilanza durante la mensa

1. Il tempo mensa è tempo scuola a tutti gli effetti e per tutta la sua durata vige la responsabilità della vigilanza da parte dei docenti, regolamentata da disposizioni impartite ad inizio anno dal Dirigente scolastico.

2. Gli alunni di scuola primaria che non usufruiscono del servizio mensa NON devono MAI essere mandati a casa da soli, ma sempre essere affidati ai genitori, o ad adulti delegati, che li prelevano e li riconducono a scuola alla ripresa pomeridiana delle lezioni. Nel caso in cui i genitori non si presentino a scuola per ritirare i figli, questi rimangono sotto la diretta responsabilità degli insegnanti che li hanno in custodia.

3. Durante l’intervallo post mensa non deve mai essere consentito agli alunni di recarsi senza vigilanza nelle aule. Valgono le disposizioni e avvertenze impartite per la ricreazione del mattino.

ART. 14 Uso e conservazione del materiale didattico

1. Il materiale didattico, i sussidi didattici e audiovisivi, in dotazione alle scuole, sono presi in carico da uno o più

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insegnanti per ogni scuola, designati di anno in anno, che elencano il materiale nell'apposito registro. Tutto il materiale è messo a disposizione dei docenti per il relativo uso. Al termine dell'anno scolastico il materiale deve essere controllato e sistemato negli armadi di custodia.

2. Gli insegnanti vigilano affinché il materiale didattico e gli arredi della loro classe e delle aule speciali siano mantenuti in buono stato. In caso di danneggiamento sono tenuti a darne comunicazione scritta al Dirigente scolastico affinché il danno venga riparato e se ne assicuri il risarcimento.

ART. 15 Accesso agli edifici scolastici durante l'orario delle lezioni

1. Non è consentita la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio e al termine delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia. L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. I genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado accedono all’edificio scolastico nelle ore di ricevimento settimanale dei docenti e per la prenotazione dei colloqui.

2. E’ consentito l’accesso dei genitori membri della commissione mensa, secondo il Regolamento dell’Ente Locale. 3. Non è consentito l'ingresso nei locali scolastici ad estranei durante l'orario delle lezioni.

Art. 16 Distribuzione e affissione di avvisi/manifesti nei locali scolastici

E' vietata la distribuzione agli alunni di avvisi connessi ad attività di lucro di persone o associazioni esterne alla scuola. E' consentita, invece, la distribuzione di avvisi relativi ad iniziative promosse o patrocinate dalle Amministrazioni Comunali , delle parrocchie e delle associazioni sportive e culturali del territorio, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. L'affissione di manifesti è consentita previa autorizzazione del Dirigente Scolastico.

Art. 17 Uso degli apparecchi di duplicazione

1. La riproduzione fotostatica di materiali costituisce per i docenti un importante strumento per arricchire e personalizzare l’attività e realizzare specifici percorsi educativo-didattici, nonché per rendere più rapidi e agevoli alcuni procedimenti didattici. I seguenti possono essere esempi di opportuno utilizzo della riproduzione: • riproduzione di esercizi prodotti dall'insegnante e/o somministrati come prove di verifica; • riproduzione di prove di comprensione del testo; • documentazione varia, che arricchisce il contributo dei testi; • documenti storici da interpretare; dati tecnici, socio-economici, diagrammi; • particolari informazioni scientifiche; • documenti relativi all’attualità (es. articoli di giornali e riviste), indispensabili per attività di ricerca.

2. La riproduzione fotostatica deve essere fatta in osservanza alle norme sul copyright. 3. Le fotocopie devono essere richieste dai docenti ai collaboratori scolastici con almeno un giorno di anticipo,

salvo effettive emergenze. 4. Dell’uso del fotocopiatore è incaricato esclusivamente il personale collaboratore, salvo specifica delega.

ART. 18 Criteri per la formazione delle classi prime

Le prime classi, nei plessi dove esistono più sezioni, sono formate secondo il criterio della distribuzione degli alunni in classi omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno; per la scuola secondaria di primo grado, oltre all’opzione relativa al tempo scuola, è tenuta anche in considerazione, per quanto possibile, la scelta della seconda lingua comunitaria.

ART. 19 Eccezioni nella formazione delle liste di accesso e delle liste di attesa

Nella formazione delle liste di ammissione alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado di tutti i plessi dell'Istituto Comprensivo, in deroga a quanto previsto dal Piano dell'Offerta Formativa, il Consiglio di Istituto, su proposta del Dirigente Scolastico, per gravi e comprovate ragioni di carattere didattico, di integrazione e familiare, può, con delibera motivata, modificare la graduatoria di accesso. La delibera del Consiglio di Istituto deve essere informata alla reale situazione personale dell'alunno nel cui interesse si procede, non può avere valenza generale e deve considerare anche la situazione personale dell'alunno eventualmente escluso dalla lista di accesso.

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ART. 20 Uso dei telefoni

1. I telefoni sono presenti in ogni plesso per garantire l’efficacia e la tempestività della comunicazione e sono destinati alle chiamate di servizio.

2. L’uso del telefono per chiamate private è limitato a casi di inderogabile necessità ed urgenza. In ogni sede è presente un registro su cui vengono annotate le chiamate effettuate, il nominativo dell'utente e il destinatario.

3. L’apparecchio telefonico della scuola è a disposizione anche di genitori e alunni in caso di estrema necessità. 4. Non è consentito l’uso del telefono cellulare durante le ore di lezione e durante gli intevalli.

L’utilizzo non conforme al Regolamento da parte degli alunni è sanzionato secondo quanto previsto dal regolamento di disciplina.

ART. 21 Comunicazioni scuola-famiglia

1. I rapporti tra scuola e famiglia sono tenuti attraverso il diario o il libretto scolastico o con l'invio di lettere riservate ai genitori. I genitori sono tenuti a firmare di volta in volta tutte le comunicazioni che pervengono loro dalla Scuola tramite il diario o il libretto scolastico.

2. Nella scuola primaria,gli incontri scuola-famiglia hanno cadenza bimestrale. Al termine di ogni quadrimestre è previsto un incontro per l'illustrazione del documento di valutazione. Gli incontri hanno luogo in orario pomeridiano. Solo eccezionalmente e in caso di particolare necessità è consentito ai genitori un breve colloquio con i docenti prima dell'inizio delle lezioni.

3. Nella scuola dell’infanzia sono previste assemblee di sezione (gli incontri Scuola-Famiglia) durante l’anno scolastico e incontri individuali concordati con gli insegnanti.

4. Durante le attività collegiali e gli incontri scuola-famiglia non è consentito portare a scuola minori che, altrimenti, resterebbero incustoditi.

5. Nella scuola secondaria di primo grado, all'inizio dell'anno, con le modalità fissate dal Dirigente Scolastico, i genitori firmano la prima pagina del libretto depositando la propria firma per i successivi controlli. Su qualunque documento o comunicazione saranno valide le sole firme depositate.

6. Nella scuola secondaria di primo grado, i genitori possono conferire con gli insegnanti settimanalmente, secondo l’orario stabilito dalla Scuola, nonché nei due ricevimenti generali pomeridiani.

ART. 22 Criteri per l'utilizzazione dei locali scolastici da parte di esterni

1. Ai sensi dell'art. 12 della L. 4 agosto 1977 n. 517, il Consiglio d’Istituto fornisce il proprio assenso all'utilizzo dei locali scolastici da parte di esterni al di fuori dell'orario delle lezioni, durante il periodo di apertura delle scuole. L’autorizzazione può essere concessa per iniziative culturali: • se queste non interferiscono con le attività didattiche; • se la richiesta proviene dall’Amministrazione Comunale o da altri Enti per il tramite dell’Amministrazione

Comunale; • purché le iniziative non abbiano finalità propagandistiche, sul piano ideologico, commerciale o religioso.

2. Chi presenta richiesta di utilizzo deve individuare una persona che si renda responsabile nel caso si verifichino danni alle strutture o ai beni e che provveda affinché i locali della Scuola siano restituiti nel medesimo stato in cui sono stati trovati, con intervento diretto o facendosi carico delle spese per le pulizie.

3. Il Consiglio d’Istituto delega il Dirigente scolastico ad assumere di volta in volta le decisioni del caso, in applicazione dei criteri di cui sopra. L'autorizzazione deve comunque essere ratificata dal Consiglio nella successiva seduta.

ART. 23 Somministrazione di farmaci

La somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o da chi esercita la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi, posologia ); tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto. Nel caso in cui l’alunno, occasionalmente, debba assumere un farmaco, il genitore o chi esercita la potestà genitoriale, deve comunicarlo per iscritto sul libretto o sul diario al Dirigente Scolastico.

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ART.24 Emergenze mediche In qualsiasi caso di emergenza medica ( non primaria) la scuola raggiunge i genitori al recapito telefonico indicato al momento dell’iscrizione, per avere istruzioni in merito ai provvedimenti da assumere. Se il collegamento tempestivo risultasse impossibile, o nel caso di emergenza primaria, l’alunno sarà trasportato in autoambulanza al reparto di medicina d’urgenza all’Ospedale Civile di Treviso, accompagnato da un docente o da un collaboratore scolastico appositamente designato.

PARTE TERZA VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

ART. 25 Aspetti generali

1. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione sono parte integrante dell’attività educativo-didattica e si inseriscono nel

Piano dell’offerta formativa: non prevedono, quindi, contenuti prevalentemente ricreativi. Sono programmate e attuate al fine di integrare ed arricchire l’offerta formativa e costituiscono un importante stimolo per lo sviluppo della personalità degli alunni. Assumono inoltre importanza come strumenti di collegamento tra l’esperienza scolastica ed una più ampia esperienza extrascolastica, favorendo, tra l’altro, la socializzazione e l’apprendimento contestualizzato.

2. Le uscite possono essere di uno o più giorni. Le uscite della durata di un giorno sono autorizzate dal Dirigente scolastico su delega del Consiglio d’Istituto. I viaggi di più giorni vengono preventivamente approvati dal Consiglio d’Istituto.

ART. 26 Promozione delle iniziative

I Consigli di classe ogni anno verificano la possibilità di attuare le suddette iniziative a beneficio di tutti gli alunni frequentanti le scuole dell’Istituto. Le spese sono a carico delle famiglie. Sono evitate quelle iniziative che possono determinare inaccettabili situazioni di discriminazione economica. In caso di necessità, fatta salva la riservatezza, si potrà provvedere con il Fondo di Solidarietà.

ART. 27 Partecipazione dei docenti

Nel corso delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione, gli alunni partecipanti sono accompagnati dagli insegnanti: di norma 1 docente ogni 15 alunni. I docenti di sostegno accompagnano gli alunni con i quali operano nel corso della normale attività didattica. L’eventuale impiego di addetti all’assistenza viene concordato con le ASL competenti.

ART. 28 Partecipazione dei genitori

I genitori degli alunni possono, su proposta degli insegnanti interessati, partecipare alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione al fine di agevolarne l’attuazione o in qualità di esperti. E’ consentita la partecipazione dei genitori purché:

a) ciò non comporti oneri per il bilancio o per le altre famiglie; b) qualora richiesti, si assumano compiti di vigilanza coadiuvando gli insegnanti; c) si impegnino a partecipare alle attività programmate.

ART. 29 Partecipazione degli alunni

Sia le visite che i viaggi sono di norma programmati per classi intere e si effettuano a fronte di un’adesione (scritta) alla proposta di almeno il 75% degli alunni, salvo motivata deroga deliberata dal Consiglio d’Istituto. L’alunno che, per decisione dei genitori, non partecipi all’uscita, viene affidato, nel giorno in cui la stessa si effettua, ai docenti che, con le rispettive classi, rimangono in normale servizio presso la sede scolastica. Qualora l’uscita interessi tutte le classi del Plesso, la famiglia dell’alunno che non partecipa viene informata per iscritto, almeno una settimana prima, che in quel giorno non sarà possibile garantire né la sorveglianza , né l’attività didattica.

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ART. 30 Organizzazione

1. Le uscite sono di norma organizzate dai docenti di classe, con l’eventuale collaborazione dei rappresentanti dei genitori. A questi ultimi, o direttamente ai genitori, i docenti illustrano gli scopi, le modalità ed i costi dell’iniziativa, fornendo all’occorrenza le opportune indicazioni riguardo al vestiario, all’alimentazione e ad ogni altra necessità.

2. Di norma le iniziative sono programmate entro i primi tre mesi dell’anno scolastico e deliberate dai competenti Organi Collegiali (Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto); le delibere sono immediatamente trasmesse al Dirigente scolastico. Eventuali nuove iniziative programmate successivamente hanno carattere di eccezionalità e sono sottoposte all’approvazione degli Organi Collegiali competenti secondo il calendario di convocazione.

3. Qualsiasi variazione imputabile a motivi organizzativi (scioperi, condizioni atmosferiche sfavorevoli, motivi di salute dei partecipanti, motivi di pubblica sicurezza, sopraggiunti motivi di inagibilità) viene concordata e autorizzata dal Dirigente Scolastico e successivamente ratificata dagli Organi Collegali competenti.

ART. 31 Iter amministrativo

1. Il Consiglio di Classe / Interclasse / Intersezione esamina ed approva le proposte di visite guidate-viaggi d’istruzione formulate dai docenti. Il Collegio dei Docenti esamina ed approva le programmazioni delle varie iniziative ( aspetti culturali, didattici, educativi, metodologici ) presentate dai Consigli di Classe Il Consiglio d’Istituto esamina ed approva le varie richieste dal punto di vista della loro compatibilità con i criteri fissati da questo regolamento. Il Dirigente Scolastico autorizza lo svolgimento delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione.

2. Per tutte le uscite didattiche, incluse quelle di cui al successivo art. 32, è richiesta l’autorizzazione scritta da parte dei genitori.

ART. 32 Ricognizione d’ambiente nei dintorni della scuola

Queste iniziative non richiedono l’iter amministrativo previsto per i viaggi d’istruzione. L’uscita a piedi dalla scuola per l’effettuazione di esplorazioni e/o ricerche d’ambiente rientra nelle finalità educative della scuola. Gli insegnanti valutano la sussistenza di pericoli o difficoltà prevedibili o probabili, tenendo conto dell’età degli alunni, del luogo meta dell’escursione, dell’itinerario da percorrere, dell’attività didattica prevista. In rapporto a tali fattori, gli insegnanti possono chiedere la collaborazione di qualche genitore per migliorare il servizio di vigilanza, custodia e protezione della scolaresca. Queste attività devono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico.

ART. 33 Mezzi di trasporto

Oltre ai mezzi forniti dalla ditta individuata con le modalità previste dalla normativa vigente, possono essere utilizzati i mezzi pubblici o quelli messi a disposizione dall’Ente Locale.

ART. 34 Polizza assicurativa

L’Istituto stipula annualmente un contratto di assicurazione per responsabilità civile e infortuni la cui garanzia risulti a favore dell’Istituzione Scolastica (intesa anche come Pubblica Amministrazione) oltre che del personale e degli alunni che versano il premio. L’adesione alla polizza RC/Infortuni viene annualmente proposta alle famiglie degli alunni e al personale della scuola. Considerato il fatto che le uscite didattiche, i viaggi di istruzione e le gare sportive comportano maggiori rischi rispetto alle attività di aula, il versamento del premio assicurativo viene richiesto, ad inizio anno, come condizione per la partecipazione degli alunni a tutte le iniziative che si svolgono all’esterno dell’edificio scolastico.

ART. 35 Diffusione del regolamento

Il presente regolamento viene pubblicato nel sito web dell’Istituto ed esposto presso ogni sede. Adottato dal Consiglio d’Istituto il 30 aprile 2013

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Grazie