V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO A

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noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria COLLETTA Cel. Vieni in nostro aiuto, Padre misericor- dioso, perché possiamo vivere e agire sem- pre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. Egli è Dio e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure Cel. Eterno Padre, la tua gloria è l’uomo vivente; tu che hai manifestato la tua com- passione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, guarda oggi l’afflizione della Chiesa che piange e prega per i suoi figli morti a causa del peccato, e con la forza del tuo Spirito richiamali alla vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura riprende la grande profezia sulla risurrezione che, per Israele, significa, soprattut- to, il ritorno dall’esilio e la restaurazione del tem- pio e di un governo solido. Lo spirito di Dio sof- fia sulle ossa morte e ricostruisce la carne e la vita. Per noi, la Quaresima, diventa il ritorno alla vita, il passaggio dalla morte al peccato alla vita nuova in Cristo. La seconda lettura contiene il monito dell’apo- ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall’uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita che ci ha salvati in Cristo Gesù e ci ha donato lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù si commuove e piange per la morte dell’amico Lazzaro. Con fiducia e speranza affidiamoci alla sua misericordia. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, tu che verrai ad aprire le nostre tombe e a risuscitarci dai nostri sepol- cri, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che dai vita ai nostri corpi mor- tali con il dono dello Spirito Santo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, tu che sei la risurrezione e la vita, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di « I I o sono la risurrezione e la vita». Il Signore ha voluto dire a tutti che egli è il principio di una nuova vita. Gesù pronunciò queste parole in Betania, dove andò immediatamente dopo aver rivelato ai suoi disce- poli la notizia della morte di Lazzaro. Marta, sorella dell’amico defunto, andò incontro a Gesù e gli disse con dolore: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, Dio te la concederà» (Gv 11,21-22). Marta chiede, in questa manie- ra fiduciosa, un miracolo; chiede a Gesù che risusciti suo fratello Lazzaro, che lo riporti alla vita, tra coloro che più lo amano qui su questa terra. Gesù risponde con parole che si riferiscono alla vita eterna. Non si tratta solo di restituire un morto alla vita sulla terra. Si tratta della vita «eterna»; della vita in Dio. La fede in Gesù è l’inizio di que- sta vita soprannaturale, che è partecipazione alla vita di Dio; e Dio è eternità. Vivere in Dio equi- vale a dire vivere eternamente. Davanti al sepolcro dell’amico Lazzaro, Cristo sta quasi toccando la radice stessa della morte dell’uomo, essendo questa, fin dal principio, una realtà legata al pec- cato. Cristo, che si presenta in Betania davanti al sepolcro di Lazzaro, sa che la sua «ora» è vicina. Egli dimostrerà, infatti, che in Dio «è grande la redenzione». Egli farà sì che il peso dei peccati del- l’uomo sia superato mediante la potenza salvifica della grazia. La morte, con la potenza della vita. L’Eucaristia che celebriamo è già inizio della vita eterna, segno grande della risurrezione e della vita senza fine. DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A (VIOLA) 10 APRILE 2011

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QUARESIMA ANNO A

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noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca allavita eterna. Ass. AmenNon si dice il GloriaCOLLETTACel. Vieni in nostro aiuto, Padre misericor-dioso, perché possiamo vivere e agire sem-pre in quella carità, che spinse il tuo Figlio adare la vita per noi. Egli è Dio e vive e regnacon te... Ass. AmenOppureCel. Eterno Padre, la tua gloria è l’uomovivente; tu che hai manifestato la tua com-passione nel pianto di Gesù per l’amicoLazzaro, guarda oggi l’afflizione dellaChiesa che piange e prega per i suoi figlimorti a causa del peccato, e con la forza deltuo Spirito richiamali alla vita nuova. Per ilnostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura riprende la grande profezia sullarisurrezione che, per Israele, significa, soprattut-to, il ritorno dall’esilio e la restaurazione del tem-pio e di un governo solido. Lo spirito di Dio sof-fia sulle ossa morte e ricostruisce la carne e lavita. Per noi, la Quaresima, diventa il ritorno allavita, il passaggio dalla morte al peccato alla vitanuova in Cristo.La seconda lettura contiene il monito dell’apo-

ANTIFONA D’INGRESSO in piediFammi giustizia, o Dio, e difendi la miacausa contro gente senza pietà; salvamidall’uomo ingiusto e malvagio, perché tusei il mio Dio e la mia difesa.Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e delloSpirito Santo. Ass. AmenCel. Il Dio della vita che ci ha salvati inCristo Gesù e ci ha donato lo Spirito Santo,sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spiritoATTO PENITENZIALECel. Fratelli e sorelle, Gesù si commuove epiange per la morte dell’amico Lazzaro.Con fiducia e speranza affidiamoci alla suamisericordia.(Breve pausa di silenzio)Cel. Signore, tu che verrai ad aprire lenostre tombe e a risuscitarci dai nostri sepol-cri, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Cristo, che dai vita ai nostri corpi mor-tali con il dono dello Spirito Santo, abbipietà di noi. Ass. Cristo, pietàCel. Signore, tu che sei la risurrezione e lavita, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietàCel. Dio onnipotente abbia misericordia di

«IIo sono la risurrezione e la vita». Il Signore ha voluto dire a tutti che egliè il principio di una nuova vita. Gesù pronunciò queste parole inBetania, dove andò immediatamente dopo aver rivelato ai suoi disce-

poli la notizia della morte di Lazzaro. Marta, sorella dell’amico defunto, andòincontro a Gesù e gli disse con dolore: «Signore, se tu fossi stato qui, miofratello non sarebbe morto. Ma anche ora so che qualunque cosa chiederaia Dio, Dio te la concederà» (Gv 11,21-22). Marta chiede, in questa manie-ra fiduciosa, un miracolo; chiede a Gesù che risusciti suo fratello Lazzaro,che lo riporti alla vita, tra coloro che più lo amano qui su questa terra. Gesù risponde con parole che si riferiscono alla vita eterna. Non si tratta solo di restituire un mortoalla vita sulla terra. Si tratta della vita «eterna»; della vita in Dio. La fede in Gesù è l’inizio di que-sta vita soprannaturale, che è partecipazione alla vita di Dio; e Dio è eternità. Vivere in Dio equi-vale a dire vivere eternamente. Davanti al sepolcro dell’amico Lazzaro, Cristo sta quasi toccandola radice stessa della morte dell’uomo, essendo questa, fin dal principio, una realtà legata al pec-cato. Cristo, che si presenta in Betania davanti al sepolcro di Lazzaro, sa che la sua «ora» è vicina.Egli dimostrerà, infatti, che in Dio «è grande la redenzione». Egli farà sì che il peso dei peccati del-l’uomo sia superato mediante la potenza salvifica della grazia. La morte, con la potenza della vita.L’Eucaristia che celebriamo è già inizio della vita eterna, segno grande della risurrezione e della vitasenza fine.

5ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A (VIOLA) 10 APRILE 2011

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stolo a vivere secondo lo Spirito di Cristo: con ilbattesimo, infatti, siamo divenute nuove creatu-re.Il Vangelo racconta del segno straordinario: larisurrezione di Lazzaro. Gesù si presenta come larisurrezione e la vita. Credere in lui significa giàpartecipare della sua pasqua e della vita eterna.

PRIMA LETTURA SedutiDal libro del profeta Ezechièle

(37,12-14)Così 12dice il Signore Dio: «Ecco, io apro ivostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostretombe, o popolo mio, e vi riconduco nellaterra d’Israele. 13Riconoscerete che io sono il Signore,quando aprirò le vostre tombe e vi farò usci-re dai vostri sepolcri, o popolo mio.14Farò entrare in voi il mio spirito e rivivre-te; vi farò riposare nella vostra terra. Sapreteche io sono il Signore. L’ho detto e lo farò».Oracolo del Signore Dio.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioSALMO RESPONSORIALE (Sal 129)Rit. Il Signore è bontà

e misericordia

Dal profondo a te grido, o Signore; Signore,ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchiattenti alla voce della mia supplica. Rit.Se consideri le colpe, Signore, Signore, chiti può resistere? Ma con te è il perdono: cosìavremo il tuo timore. Rit.Io spero, Signore. Spera l’anima mia, atten-do la sua parola. L’anima mia è rivolta alSignore più che le sentinelle l’aurora. Rit.Più che le sentinelle l’aurora, Israele attendail Signore, perché con il Signore è la miseri-cordia e grande è con lui la redenzione. Egliredimerà Israele da tutte le sue colpe. Rit.SECONDA LETTURADalla lettera di san Paolo apostoloai Romani (8,8-11)Fratelli, 8quelli che si lasciano dominaredalla carne non possono piacere a Dio.9Voi però non siete sotto il dominio dellacarne, ma dello Spirito, dal momento che loSpirito di Dio abita in voi.Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, nongli appartiene. 10Ora, se Cristo è in voi, il

vostro corpo è morto per il peccato, ma lospirito è vita per la giustizia. 11E se lo Spiritodi Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti,abita in voi, colui che ha risuscitato Cristodai morti darà la vita anche ai vostri corpimortali per mezzo del suo Spirito che abitain voi.Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a DioCANTO AL VANGELO in piediLode e onore a te, Signore Gesù!Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signo-re, chi crede in me non morirà in eterno.Lode e onore a te, Signore Gesù!VANGELO

Dal Vangelo secondo Giovanni(11,1-45)

[Forma breve 11,3-7.20-27.33b-45]Ass. Gloria a te, o Signore

1In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània,il villaggio di Maria e di Marta sua sorella,era malato. 2Maria era quella che cosparse diprofumo il Signore e gli asciugò i piedi coni suoi capelli; suo fratello Lazzaro era mala-to.[3Le sorelle mandarono dunque a dire aGesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è ma-lato».4All’udire questo, Gesù disse: «Questamalattia non porterà alla morte, ma è per lagloria di Dio, affinché per mezzo di essa ilFiglio di Dio venga glorificato». 5Gesùamava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6Quan-do sentì che era malato, rimase per due gior-ni nel luogo dove si trovava. 7Poi disse aidiscepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».]8I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa iGiudei cercavano di lapidarti e tu ci vai dinuovo?». 9Gesù rispose: «Non sono forse dodici le oredel giorno? 10Se uno cammina di giorno, noninciampa, perché vede la luce di questomondo; ma se cammina di notte, inciampa,perché la luce non è in lui». 11Disse questecose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il no-stro amico, s’è addormentato; ma io vado asvegliarlo». 12Gli dissero allora i discepoli: «Signore, sesi è addormentato, si salverà». 13Gesù avevaparlato della morte di lui; essi invece pensa-rono che parlasse del riposo del sonno.14Allora Gesù disse loro apertamente: «Laz-zaro è morto 15e io sono contento per voi dinon essere stato là, affinché voi crediate; maandiamo da lui!». 16Allora Tommaso, chia-

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mato Dìdimo, disse agli altri di-scepoli:«Andiamo anche noi a morire con lui!».[17Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro chegià da quattro giorni era nel sepolcro.]18Betània distava da Gerusalemme meno ditre chilometri 19e molti Giudei erano venutida Marta e Maria a consolarle per il fratello.[20Marta dunque, come udì che veniva Gesù,gli andò incontro; Maria invece stava sedutain casa. 21Marta disse a Gesù: «Signore, se tufossi stato qui, mio fratello non sarebbemorto! 22Ma anche ora so che qualunque co-sa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».23Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà».24Gli rispose Marta: «So che risorgerà nellarisurrezione dell’ultimo giorno». 25Gesù ledisse: «Io sono la risurrezione e la vita; chicrede in me, anche se muore, vivrà; 26chiun-que vive e crede in me, non morirà in eter-no. Credi questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Si-gnore, io credo che tu sei il Cristo, il Figliodi Dio, colui che viene nel mondo».]28Dette queste parole, andò a chiamareMaria, sua sorella, e di nascosto le disse: «IlMaestro è qui e ti chiama». 29Udito questo,ella si alzò subito e andò da lui. 30Gesù nonera entrato nel villaggio, ma si trovava anco-ra là dove Marta gli era andata incontro.31Allora i Giudei, che erano in casa con lei aconsolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta euscire, la seguirono, pensando che andasse apiangere al sepolcro.32Quando Maria giunse dove si trovavaGesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedidicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui,mio fratello non sarebbe morto!». 33Gesùallora, quando la vide piangere, e piangereanche i Giudei che erano venuti con lei, [sicommosse profondamente e, molto turbato,domandò: 34«Dove lo avete posto?». Gli dis-sero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesùscoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei:«Guarda come lo amava!». 37Ma alcuni diloro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi alcieco, non poteva anche far sì che costui nonmorisse?». 38Allora Gesù, ancora una voltacommosso profondamente, si recò al sepol-cro: era una grotta e contro di essa era postauna pietra. 39Disse Gesù: «Togliete la pie-tra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto:«Signore, manda già cattivo odore: è lì daquattro giorni». 40Le disse Gesù: «Non ti hodetto che, se crederai, vedrai la gloria diDio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allo-ra alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo

grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevoche mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto perla gente che mi sta attorno, perché credanoche tu mi hai mandato». 43Detto questo,gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».44Il morto uscì, i piedi e le mani legati conbende, e il viso avvolto da un sudario. Gesùdisse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».45Molti dei Giudei che erano venuti daMaria, alla vista di ciò che egli aveva com-piuto, credettero in lui.]Parola del Signore. Ass. Lode a te, o CristoPROFESSIONE DI FEDE in piediCredo in un solo Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio, nato dal Padreprima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce daLuce, Dio vero da Dio vero, generato, noncreato, della stessa sostanza del Padre; permezzo di Lui tutte le cose sono state create.Per noi uomini e per la nostra salvezzadiscese dal cielo, (si china il capo) e peropera dello Spirito Santo si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo.Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscita-to, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, eil suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore edà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.Con il Padre e il Figlio è adorato e glorifica-to, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-stolica. Professo un solo battesimo per il per-dono dei peccati. Aspetto la risurrezione deimorti e la vita del mondo che verrà. Amen.PREGHIERA DEI FEDELICel. Fratelli e sorelle, la nostra speranza è larisurrezione dei corpi e la vita eterna. Il no-stro non è un Dio dei morti ma il Dio vivente.Lettore Diciamo con gioia:Ass. SIGNORE, NOSTRA VITA,

ASCOLTACI!1. Per la Chiesa. Perché annunci sempre congioia ed entusiasmo la risurrezione del Si-gnore, preghiamo.2. Per i nostri Vescovi. Perché testimoninocon la fede e la santità di vita la Pasqua diGesù che cambia il destino del mondo, pre-ghiamo.

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3. Per i catecumeni. Perché il loro cuore siaaperto e disponibile ad accogliere il donodel battesimo, preghiamo.4. Per i genitori. Perché, sull’esempio dellafamiglia di Nazaret, siano aperti alla vita e fi-duciosi nella provvidenza divina, preghiamo.5. Per gli ammalati. Perché il Signore li gua-risca e li sostenga nel momento della prova,preghiamo.6. Per noi qui riuniti. Perché l’Eucaristia ciliberi dalle opere della morte e ci avvicini aGesù, pane di vita, preghiamo.Cel. O Padre, Dio della vita, il tuo FiglioGesù ci ha detto: «Chi vive e crede in me,non morirà in eterno». Confermaci in questafede, e aprici alla speranza. Per Cristo nostroSignore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE in piedi Cel. Esaudisci, Signore, le nostre preghiere:tu che ci hai illuminati con gli insegnamentidella fede, trasformaci con la potenza diquesto sacrificio. Per Cristo nostro Signore.Ass. AmenPREFAZIOLa risurrezione di Lazzaro segno della PasquaÈ veramente cosa buona e giusta, nostrodovere e fonte di salvezza, rendere graziesempre e in ogni luogo a te, Signore, Padresanto, Dio onnipotente ed eterno, per Cristonostro Signore. Vero uomo come noi, eglipianse l’amico Lazzaro; Dio e Signore dellavita, lo richiamò dal sepolcro; oggi estendea tutta l’umanità la sua misericordia, e con isuoi sacramenti ci fa passare dalla morte allavita. Per mezzo di lui ti adorano le schieredegli angeli e dei santi e contemplano la glo-ria del tuo volto. Al loro canto concedi,Signore, che si uniscano le nostre voci nel-l’inno di lode.PREGHIERA DEL SIGNORECel. Il Padre vuole che tutti gli uomini sianosalvi. Pieni di fiducia, cantiamo con gioia.Tutti: Padre nostro...SCAMBIO DELLA PACECel. Rigeneràti dal perdono delPadre, scambiatevi un segno di pace.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - ViaTribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: [email protected] - CCP 11298809. Autorizzazione delTribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE«Chiunque vive e crede in me, non mori-rà in eterno», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE in piediCel. Dio onnipotente, concedi a noi tuoifedeli di essere sempre inseriti come mem-bra vive nel Cristo, poiché abbiamo comu-nicato al suo corpo e al suo sangue. PerCristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi.Ass. E con il tuo spiritoCel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre eFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. AmenCel. Nella gioia di aver incontrato Gesù, lanostra vita: andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio

Attualizzare la ParolaSe Cristo chiama Lazzaro dallatomba è il segno che egli ha ilpotere sulla morte. Dunque, chi sta con il Cristo, chi vive incomunione di fede e di amore con lui, ha lavita eterna. Che percezione abbiamo delnostro peccato? Quali sono le ombre dellanostra vita? Individuiamo con serenità lenostre fragilità e presentiamole al Signore.

La famiglia, primo luogo dell’educazione«All’impoverimento e alla frammentazionedelle relazioni, si aggiunge il modo con cuiavviene la trasmissione da una generazioneall’altra. I giovani si trovano spesso a con-fronto con figure adulte demotivate e pocoautorevoli, incapaci di testimoniare ragioni divita che suscitino amore e dedizione. A sof-frirne di più è la famiglia, primo luogo dell’e-ducazione, lasciata sola a fronteggiare compi-ti enormi nella formazione della persona,senza un contesto favorevole e adeguati soste-gni culturali, sociali ed economici. Lo sforzograva soprattutto sulle donne, alle quali lacura della vita è affidata in modo del tuttospeciale. La famiglia, tuttavia, resta la comu-nità in cui si colloca la radice più intima e piùpotente della generazione alla vita, alla fede eall’amore» (Orientamenti pastorali, n. 12).