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1 Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016 Appunti Effelleci Mantova agenzia di informazione settimanale giovedì 16 giugno 2016 036/2016 Redazione: via Argentina Altobelli 5 46100 Mantova * tel. 0376 202218 / 202224 / 202225 fax. 0376 320453 email: [email protected] * sito: www.cgil.mantova.it/FLC | sito regionale: www.flccgil.lombardia.it | sito nazionale: www.flcgil.it pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/57550287042/?fref=ts profilo twitter @flcmantova Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2016/1017: firmata l’ipotesi di contratto integrativo. Docenti, educativi e ATA verso la mobilità annuale. Tutte le operazioni avranno come destinazione una scuola e non un ambito . 15/06/2016 È stata siglata questa mattina, 15 giugno 2016, l’ipotesi di contratto integrativo sulla mobilità annuale, concernente tutte le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria 2016/17 del personale docente, educativo e ATA a tempo indeterminato. Il calendario delle operazioni sarà definito in seguito. Per i docenti, il testo ricalca sostanzialmente quello dell’anno precedente e consente di esprimere le preferenze puntuali e sintetiche su scuola-comune-distretto-provincia, nel numero solito massimo di 20 per l’infanzia e primaria e di 15 per la secondaria di 1° e 2° grado. È importante sottolineare che tutti i docenti in possesso dei requisiti previsti, anche quelli neo-immessi in ruolo, accedono ai movimenti per l’ assegnazione di una scuola, rimanendo esclusa da questo accordo qualsiasi modalità di destinazione verso gli ambiti territoriali. Il contratto regola anche l’utilizzazione nei licei musicali e coreutici. A breve sul sito nazionale www.flcgil.it presenteremo un’analisi completa dell’articolato, con i punti principali e le novità. ipotesi ccni scuola utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a s 2016 2017 del 15 giugno 2016 Di seguito il comunicato unitario Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda dei sindacati firmatari. MOBILITÀ ANNUALE, FIRMATO IL CCNI. PIÙ TUTELE PER IL PERSONALE Firma a cinque per il contratto integrativo sulla mobilità annuale. A sottoscriverlo questa mattina al Miur tutti i sindacati scuola rappresentativi: FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams. Il contratto sottoscritto completa, ampliandoli e perfezionandoli ulteriormente, gli elementi di tutela del personale in tema di mobilità. Un altro passo in avanti che consentirà il massimo delle possibilità di spostamento dei docenti anche sui posti disponibili per un solo anno scolastico. I provvedimenti di assegnazione provvisoria saranno tutti effettuati sulle singole scuole in cui vi siano posti disponibili. Resta ora da affrontare il problema più importante e urgente: portare a soluzione negoziale il passaggio dei docenti titolari di ambito alle singole scuole. L’obiettivo è assicurare il massimo di obiettività e trasparenza a operazioni che riguarderanno migliaia di persone. Servirà a tal fine un negoziato approfondito e serio con il MIUR per completare il quadro delle regole per la mobilità, dando certezza e continuità al personale, anche al fine di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico. I nostri obiettivi: trasparenza, oggettività e omogeneità. Roma, 15 giugno 2016

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Appunti Effelleci Mantova

agenzia di informazione settimanale

giovedì 16 giugno 2016

036/2016

Redazione: via Argentina Altobelli 5 – 46100 Mantova * tel. 0376 202218 / 202224 / 202225 – fax. 0376 320453 email: [email protected] * sito: www.cgil.mantova.it/FLC |

sito regionale: www.flccgil.lombardia.it | sito nazionale: www.flcgil.it pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/57550287042/?fref=ts

profilo twitter @flcmantova

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie 2016/1017: firmata l’ipotesi di contratto integrativo. Docenti, educativi e ATA verso la mobilità annuale. Tutte le operazioni avranno come

destinazione una scuola e non un ambito. 15/06/2016

È stata siglata questa mattina, 15 giugno 2016, l’ipotesi di contratto integrativo sulla mobilità annuale, concernente tutte le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria 2016/17 del

personale docente, educativo e ATA a tempo indeterminato. Il calendario delle operazioni sarà definito in seguito.

Per i docenti, il testo ricalca sostanzialmente quello dell’anno precedente e consente di esprimere le preferenze puntuali e sintetiche su scuola-comune-distretto-provincia, nel numero solito massimo di 20 per

l’infanzia e primaria e di 15 per la secondaria di 1° e 2° grado.

È importante sottolineare che tutti i docenti in possesso dei requisiti previsti, anche quelli neo-immessi in

ruolo, accedono ai movimenti per l’assegnazione di una scuola, rimanendo esclusa da questo accordo qualsiasi modalità di destinazione verso gli ambiti territoriali.

Il contratto regola anche l’utilizzazione nei licei musicali e coreutici.

A breve sul sito nazionale www.flcgil.it presenteremo un’analisi completa dell’articolato, con i punti principali

e le novità.

ipotesi ccni scuola utilizzazioni e assegnazioni provvisorie a s 2016 2017 del 15 giugno

2016

Di seguito il comunicato unitario Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda dei sindacati firmatari.

MOBILITÀ ANNUALE, FIRMATO IL CCNI. PIÙ TUTELE PER IL PERSONALE

Firma a cinque per il contratto integrativo sulla mobilità annuale. A sottoscriverlo questa mattina al Miur tutti i sindacati scuola rappresentativi: FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams.

Il contratto sottoscritto completa, ampliandoli e perfezionandoli ulteriormente, gli elementi di tutela del personale in tema di mobilità. Un altro passo in avanti che consentirà il massimo delle possibilità di

spostamento dei docenti anche sui posti disponibili per un solo anno scolastico.

I provvedimenti di assegnazione provvisoria saranno tutti effettuati sulle singole scuole in cui vi siano posti

disponibili.

Resta ora da affrontare il problema più importante e urgente: portare a soluzione negoziale il passaggio dei docenti titolari di ambito alle singole scuole. L’obiettivo è assicurare il massimo di obiettività e trasparenza a

operazioni che riguarderanno migliaia di persone.

Servirà a tal fine un negoziato approfondito e serio con il MIUR per completare il quadro delle regole per la

mobilità, dando certezza e continuità al personale, anche al fine di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico. I nostri obiettivi: trasparenza, oggettività e omogeneità.

Roma, 15 giugno 2016

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Obblighi di servizio dei docenti dopo il termine delle lezioni Gli impegni di lavoro sono programmati e deliberati dal Collegio ad inizio anno scolastico. I

docenti del potenziamento hanno gli stessi diritti-doveri: no ad “utilizzazioni di comodo”.

13/06/2016

A lezioni ormai terminate, si ripresenta nelle scuole il diffuso disorientamento per quanto riguarda gli obblighi di servizio dei docenti non impegnati negli esami, aggravato quest’anno da una legge 107 che pare abbia rivoluzionato tutto, anche quello che non ha toccato.

Occorre richiamare il quadro normativo, contrastando ogni forma di interpretazione fantasiosa. Le attività di insegnamento e funzionali sono declinate negli artt. 28 e 29 del CCNL vigente, con una particolare attenzione a due specifici punti, spesso trascurati da una lettura sommaria: l’attività di insegnamento, per le ore spettanti, si svolge “nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale” e il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente” sono deliberati dal Collegio dei docenti all’inizio dell’anno scolastico.

Ne consegue che nulla può essere imposto al di fuori di quanto già stabilito, sia come organizzazione (riunioni in gruppi, attività in biblioteca, formazione...), sia come obbligo deciso unilateralmente dal dirigente; tantomeno una formale presenza a scuola in assenza degli studenti secondo il monte-ore settimanale, per ristabilire una sorta di “parità democratica” con i colleghi impegnati negli esami finali.

Per completezza di informazione i soli docenti delle secondarie sono tenuti a “rimanere a disposizione” nei giorni di svolgimento delle prove scritte.

Le stesse condizioni si applicano ai docenti del potenziamento che, assegnati agli istituti in quota aggiuntiva, non devono subire modifiche nella tutela del loro rapporto di lavoro e nei diritti-doveri contrattuali. L’assenza del MIUR nel definire le linee-guida per orientare gli Organi Collegiali nell’efficace utilizzo dell’organico dell’autonomia, come più volte da noi richiesto, ha portato ad una vera e propria improvvisazione le scuole, che hanno scelto di avvalersi di questi insegnanti rincorrendo l’emergenza e spesso svilendo ruolo e professionalità.

Non si perde occasione per ribadire che gli impegni dei docenti del potenziamento devono essere coerenti e funzionali alla progettazione e all’attuazione del PTOF, secondo criteri organizzativi elaborati dal Collegio e definiti nel funzionamento dal Consiglio di istituto.

Nel caso siano stati coinvolti in aree di fabbisogno comprendenti percorsi formativi individualizzati specifici (vedi ore di recupero), fermo restando quanto deliberato nel piano delle attività, il loro impegno aggiuntivo dopo il termine delle lezioni è trattato alla pari di chiunque altro, perché il riferimento ex lege OM 92/2007 ne è la garanzia normativa.

In sintesi, il docente assegnato all’organico potenziato non è la risorsa salvifica di operazioni a basso o nullo costo, flessibile e disponibile perché assoggettato ad un provvedimento di reclutamento sul quale scontare la novità: non deve passare il concetto di “fare differenze” sulle prestazioni svolte. Su questo è necessario vigilare, ed è responsabilità sia dei diretti interessati che delle RSU nella loro funzione di parte sindacale fare emergere ogni violazione.

È molto triste evidenziare come tanto impegno stia diventando invisibile e come, anche nella comunità educante si rischiano discriminazioni tra lavoratori: nella missione stessa della scuola, quella di ragionare in prospettiva, va ripresa con forza l’idea di riconoscere e retribuire adeguatamente il lavoro in ogni sfumatura, perché solo su questa convinzione si potrà preservare il principio di valorizzare l’essenza stessa di tutti i lavori che verranno.

Allegati:

scheda flc cgil mappa dei poteri e delle competenze nella contrattazione di scuola settembre 2015

Vedi anche pagina 1 e 2 degli AppuntiEffelleci n. 35 del 9 giugno 2016:

http://www.cgil.mantova.it/FLC/index.php/appunti-effeelleci/321-appunti-effelleci-n-35-del-9-giugno-2016

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

IN EVIDENZA

Mobilità scuola 2016/2017: i posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali della scuola secondaria di primo grado Pubblicati i trasferimenti provinciali. Dopo la fase A risultano disponibili 14.216 posti

comuni e 6.762 posti di sostegno. 13/06/2016

Il 13 giugno 2016 è avvenuta la pubblicazione dei risultati dei movimenti per la fase A della scuola secondaria di primo grado. I docenti interessati possono prendere visione dell’esito della domanda (provinciale, di trasferimento o di mobilità professionale) su Istanze online: accedere alla propria pagina personale, fare click in alto a destra su “Altri servizi” e quindi “Mobilità in organico di diritto”. Coloro che hanno presentato domanda hanno comunque ricevuto una comunicazione di avviso nella propria casella di posta. Sulla base dei dati riepilogativi forniti dal Miur abbiamo effettuato una prima elaborazione sulla situazione dei posti disponibili dopo la fase provinciale: risultano disponibili per le fasi successive: 14.216 posti comuni (di cui 879 accantonati per gli assunti da concorso nelle fasi B e C e 2.420 per i passaggi interprovinciali) e 6.762 posti di sostegno (di cui 19 accantonati per gli assunti da concorso nelle fasi B e C e 1.586 per i passaggi interprovinciali). Risulta anche qualche (limitata) situazione di soprannumero provinciale probabilmente dovuta a specifiche condizioni locali. In allegato la situazione complessiva e quella suddivisa per provincia e per classe di concorso/tipo di posto.

elaborazione flc cgil riepilogo situazione organico scuola secondaria di i grado 2016 2017 dopo i trasferimenti fase a giugno 2016

Mobilità scuola 2016/2017: chiarimenti su sedi CPIA fuori provincia I docenti fasi B1 e B2 possono comunicare se accettano di trasferirsi su sedi

situate in altra provincia. 11/06/2016

I docenti assunti entro il 2014/2015 nelle domande di trasferimento e passaggio (fasi B1 e B2), che hanno dato la “Disponibilità all’istruzione per gli adulti o all’insegnamento su scuole serali”, nel primo ambito hanno dovuto selezionare anche tutte le sedi dei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) presenti nell’ambito stesso. Per alcuni CPIA (pochi), erano presenti anche sedi in altra provincia e, come noto, non era possibile non selezionarle.

Il MIUR, con la FAQ n. 8, ha chiarito che è comunque possibile comunicare (qualora tra le sedi indicate compaiano quelle fuori provincia) tempestivamente all’ufficio territoriale incaricato della valutazione della domanda l’eventuale indisponibilità a trasferirsi sulle sedi del CPIA situate in altra provincia.

Nel prospetto di convalida della domanda la voce "Disponibilità all'Insegnamento presso CPIA fuori provincia" compare sempre con selezionata la risposta "SI", anche per coloro che non hanno dato la "Disponibilità all’istruzione per gli adulti o all’insegnamento su scuole serali": in questi casi quella selezione è completamente ininfluente in quanto tra le sedi del primo ambito (che era possibile selezionare) non erano presenti sedi CPIA. Quindi non è necessaria nessuna comunicazione.

Ricordiamo che la convalida delle domande delle fasi B,C e D avverrà entro il 30/06 per primaria e infanzia ed entro il 15 luglio per la scuola secondaria.

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

COMMA PER COMMA

Alternanza scuola lavoro: le vie del Signore sono (in)finite Sottoscritto un protocollo di intesa tra USR e Conferenza Episcopale del

Piemonte. Altri USR pronti a seguire l’esempio. Metodo e merito del protocollo inaccettabili e forieri di conflittualità su temi delicatissimi.

13/06/2016

Una delle punte di diamante della Legge 107/15 in tema di Alternanza Scuola Lavoro è indubbiamente l’istituzione presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro (comma 41). La legge prevede che le scuole stipulino apposite convenzioni per l’attivazione dei percorsi in alternanza con le imprese e gli enti pubblici e privati inseriti in tale registro (comma 40). Tale era l’importanza attribuita a questo aspetto che il registro è stato istituito formalmente ancor prima dell’approvazione della Legge 107/15 (Decreto Direttoriale del 22 giugno 2015). Sappiamo come sono andate le cose: il registro ancora oggi non è di fatto operativo. Questa situazione avrebbe consigliato per lo meno prudenza nell’avvio dei percorsi in alternanza così come regolati dalla Legge 107/15. Invece della prudenza il MIUR, a partire dalla Guida operativa dell’8 ottobre 2015, si è orientato verso la tradizionale strada della sottoscrizione di una miriade di convenzioni con soggetti imprenditoriali e non, sostitutiva del registro. Si tratta dell’ennesima testimonianza di un’applicazione a corrente alternata delle norme della legge 107/15, a seconda delle convenienze politiche e pubblicitarie. Tanto sono rilevanti queste convenzioni, che il governo ha attribuito valore fondativo della “nuova era” dell’alternanza, oltre che agli specifici commi della legge 107/15, al protocollo di intesa con Confindustria sottoscritto il 27 novembre 2015 a Verona in occasione del Job Orienta (cfr. Appendice al Programma Nazionale di Riforma).

Non sono stati da meno gli Uffici Scolastici Regionali che, sia su sollecitazione dal MIUR che autonomamente, hanno sottoscritto anch’essi numerosi protocolli di intesa.

Inopinatamente la strada intrapresa sta conducendo verso percorsi che intersecano temi delicatissimi, quali le convinzioni religiose degli studenti, delle famiglie e degli operatori scolastici.

L’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte lo scorso 9 maggio ha sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa con la Conferenza Episcopale del Piemonte per la realizzazione di attività di Alternanza Scuola Lavoro. Si tratta di un accordo della durata di tre anni e di carattere complessivo.

La durata triennale, peraltro analoga ad altre convenzioni, rende evidente come i tempi di una concreta operatività del registro nazionale delle imprese non saranno affatto brevi.

Assai delicata è la questione del perimetro del protocollo che di fatto interessa tutte le articolazioni della Chiesa Cattolica piemontese: Enti ecclesiastici, Istituzioni culturali, Associazioni di volontariato e Movimenti cattolici appartenenti alle Diocesi del Piemonte. In questo contesto è evidente come l’adesione di una istituzione scolastica alle iniziative promosse all’interno del protocollo non potrà che connotarsi come una scelta anche di carattere religioso. Emblematiche le parole del responsabile dell’USR Piemonte che, in occasione del protocollo d’intesa con la diocesi di Novara del 3 marzo 2016, parla espressamente di “corresponsabilità tra Chiesa e Stato nel prendersi cura dei ragazzi”.

Poiché compito dello Stato è di garantire nella scuola l’assoluto rispetto di tutte le convinzioni religiose, chiediamo al MIUR di sospendere questa iniziativa e quelle

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

già in cantiere in altre Regioni. Le scuole in autonomia, attraverso percorsi condivisi con tutta la comunità scolastica, sono perfettamente in grado di attivare convenzioni con associazioni e istituzioni del mondo cattolico, senza intaccare i principi di laicità dello Stato e di rispetto di tutte le confessioni e convinzioni religiose. Inoltre, deve essere scongiurato in tutti i modi il rischio che l’alternanza, attraverso protocolli anche con altre comunità religiose, diventi strumento di divisione e separazione dei ragazzi del nostro Paese.

Un ultima considerazione di merito: il testo del Protocollo in nessun punto fa riferimento all’alternanza quale strumento di realizzazione del profilo educativo e culturale dello studente previsto dagli ordinamenti della secondaria di II grado. È chiaro il tentativo di snaturare il valore dell’alternanza quale metodologia didattica per la realizzazione dei percorsi della scuola secondaria di II grado e di rendere sempre più remota la connessione dei percorsi in alternanza con il curricolo. Tale deriva è ulteriormente aggravata dall’individuazione di un monte ore minimo dei percorsi, previsto dal comma 37 della legge 107/15, che sta comportando, spesso, scelte di puro adempimento formale alle norme.

Infine, nelle premesse viene citato il "Documento Italia 2020" degli ex Ministri Gelmini, Sacconi, Meloni. Tale documento rappresenta uno degli attacchi più pesanti alla scuola secondaria di II grado, considerata incapace senza appello di affrontare la formazione dei nostri giovani, mai scritto in un documento governativo. Se questi sono i riferimenti programmatici e culturali dell’alternanza prevista dalla Legge 107/15, la richiesta di referendum su questo tema appare oltremodo rafforzata.

intesa usr piemonte e conferenza episcopale piemonte del 9 maggio 2016 alternanza scuola lavoro

Docenti: Modificate le date per la pubblicazione dei movimenti a domanda.

Fase A secondaria di II grado: 1 luglio Fasi B, C e D

Scuola dell'Infanzia: 23 luglio

Scuola Primaria: 23 luglio Scuola secondaria di I grado: 2 agosto

Scuola secondaria di II grado: 13 agosto

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NOTIZIE DALLA FLC NAZIONALE

Lettera unitaria dei sindacati sulla costituzione forzata delle reti di scuola I Sindacati Scuola scrivono al MIUR chiedendo un incontro di merito sui tempi e i modi con cui

sono state date indicazioni per costituire le reti. Indicazioni tutte da discutere. 14/06/2016

FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal scrivono una lettera al Capo Dipartimento dell’Istruzione del MIUR in merito alla nota del 7 giugno 2016 con cui si impartiscono stringenti indicazioni alle scuole per la costituzione delle reti di Ambito e di Scopo entro il termine del 30 giugno 2016.

I Sindacati chiedono un incontro urgente, facendo rilevare sommariamente come i tempi e i modi previsti dal MIUR siano discutibili nel metodo e nel merito: si prefigura un percorso a dir poco “coatto” per la costituzione delle reti, come se le scuole fossero obbligate ad aderire comunque, ledendo così la loro autonomia; ma si ignorano anche del tutto le ricadute sui profili degli operatori scolastici e sulla stessa organizzazione del lavoro.

Si dà per scontato, inoltre, che alle scuole, tramite le reti, vengano trasferiti adempimenti amministrativi, organizzativi, contabili in un crescendo inarrestabile di carichi di lavoro che nulla hanno a che fare con la missione fondamentale del sistema di istruzione e formazione. ________________

Roma, 14 giugno 2016

Al Dipartimento Istruzione del MIUR c.a. Dott.ssa Rosa De Pasquale

Oggetto: Costituzione reti di scuola art. 1 commi 70-72 Legge 107/2015. Richiesta incontro.

Con riferimento alla Nota inviata alle istituzioni scolastiche da parte di codesto Dipartimento datata 7 giugno 2016 e relativa all’oggetto, le scriventi Organizzazioni Sindacali rilevano anzitutto come gli adempimenti richiesti alle scuole si collochino in una fase dell’anno scolastico notoriamente densa di impegni e come per tali adempimenti sia imposta una scadenza che rende del tutto impossibile farvi fronte in modo adeguato alla rilevanza del tema e all’importanza che riveste nel delineare nuove prospettive di governance delle autonomie scolastiche.

È inoltre evidente che la costituzione delle Reti di scuole, per come vengono configurate nella documentazione che accompagna la suddetta Nota, ha notevoli riflessi sull’organizzazione del lavoro e sullo stesso profilo professionale del personale interessato.

Si chiede pertanto alla S.V. la convocazione di un incontro per affrontare tutte le questioni qui solo sommariamente indicate, segnalandone l’assoluta urgenza.

In attesa di un riscontro, che auspichiamo quanto più celere possibile, inviamo distinti saluti.

FLC CGIL Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA Maddalena Gissi

UIL SCUOLA Pino Turi

SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi

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NOTIZIE DALLA FLC REGIONALE 23 giugno a Milano: “facciamo il punto sull’alta formazione artistica e musicale” Un’iniziativa regionale organizzata dalla FLC CGIL Lombardia. 11/06/2016

Giovedì 23 giugno 2016, dalle ore 14.30 con termine alle ore 17.30, si terrà l’iniziativa regionale organizzata dalla FLC CGIL Lombardia “Facciamo il punto sull’alta formazione artistica e musicale”. Nel corso dell’incontro presso la sede regionale del sindacato in Via Palmanova, 22 a Milano (metro linea Verde – fermata Udine), si affronteranno tematiche quali:

nucleo di valutazione; finanziamenti, stabilizzazioni, precari, organici…; accordo Aran su nuovo comparto “Istruzione e Ricerca” per il rinnovo del CCNL.

Sarà presente Paola Poggi del Centro nazionale FLC CGIL, responsabile AFAM.

DA USR LOMBARDIA E/O AT MANTOVA

Ultime notizie dall’ U.S.P. di Mantova Ambito Territoriale di Mantova - via Cocastelli, 15 - 46100 Mantova PEC [email protected] - Email [email protected] centralino tel. 0376 227 200 - 2. Ultime comunicazioni 14 Giu 16 - Avviso: aggiornamentio pagina materiali Esami di Stato conclusivi del

primo e del secondo ciclo

Aggiornata la pagina che ospita i materiali per gli esami di stato conclusivi del I ciclo e del II ciclo. Nella pagina verrà progressivamente inserita la nuova documentazione rilevante.

14 Giu 16 - Costituzione reti scolastiche di cui all’art.1, comma 70 e ss., della Legge n° 107/2015

Calendario di convocazione dei dirigenti scolastici per costituzione di reti di scuole negli ambiti territoriali.

14 Giu 16 - Avviso: nuovo indirizzo piattaforma formistruzione Lombardia

Disponibile per le scuole il nuovo indirizzo per collegarsi alla piattaforma formistruzione Lombardia.

13 Giu 16 - Movimenti provinciali nella scuola secondaria I grado dal 1° settembre 2016 (prima fase)

Pubblicazione dei movimenti all’interno della provincia del personale docente di ruolo della scuola secondaria di I grado, dal 1° settembre 2016.

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

In evidenza… dirigenti scolastici

Pronto il regolamento del nuovo concorso per dirigenti scolastici Il testo è stato trasmesso al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione senza alcun incontro di

informativa con i sindacati. 15/06/2016

Con colpevole e notevole ritardo il MIUR ha finalmente predisposto il Regolamento in base al quale sarà emanato il bando del nuovo concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Il 14 giugno il testo del Regolamento è stato trasmesso al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per un parere non dovuto ma ritenuto importante visto che il CSPI è organo di supporto tecnico scientifico del Ministro. Non è stato ritenuto utile invece da parte dei responsabili del MIUR un incontro di informativa con le Organizzazioni Sindacali: un confronto con chi nella scuola opera e che rappresenta l’area V della dirigenza scolastica avrebbe potuto evitare errori e/o contraddizioni nel prossimo bando.

Il Regolamento dopo il parere del CSPI passerà al vaglio del Consiglio di Stato e successivamente potrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. E’ pertanto molto probabile che entro il prossimo autunno sia pubblicato il tanto atteso bando.

Si ricorda che il bando per il reclutamento dei dirigenti scolastici avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 dicembre 2014, termine che col decreto mille proroghe era stato spostato al 31 marzo 2015; da quella data però era calato il più assoluto silenzio sul bando , salvo il comma della legge di stabilità per il 2016 (comma 217 Legge 208 del 28 dicembre 2015) che riassegnava al MIUR il compito di organizzare la procedura concorsuale.

Sull’indifferenza del MIUR e del Governo riguardo alla funzionalità delle scuole, più volte siamo intervenuti chiedendo l’immediata emanazione del bando di concorso, sia per i dirigenti scolastici sia per i Direttori SGA, e denunciando l’insostenibile numero di istituzioni scolastiche date in reggenza.

Il corso-concorso sarà nazionale

Rispetto alle versioni illustrate negli incontri di informativa del 29 dicembre 2014 e 30 marzo 2015 il Regolamento contiene molte novità. Prevede che il concorso sia articolato in tre fasi:

una prova preselettiva (se il numero dei concorrenti sarà almeno tre volte superiore al numero dei posti messi a concorso);

il concorso di ammissione al corso di formazione dirigenziale consistente in una prova scritta e in una prova orale;

il corso di formazione dirigenziale e tirocinio, 4 mesi più altri 4 mesi.

Saranno messi a concorso tutti i posti che risultino vacanti e disponibili alla data di indizione del concorso ed i posti che si rendano vacanti e disponibili nel triennio successivo.Alla frequenza del corso di formazione dirigenziale saranno ammessi candidati nella percentuale del 20% in più rispetto al numero dei posti

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Requisiti di ammissione al concorso: laurea magistrale, specialistica, o conseguita col previgente ordinamento; servizio non inferiore a 60 mesi, anche non continuativi, incluso quello svolto con contratti a tempo determinato, maturato nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione

Nella domanda di partecipazione dovranno essere indicati l’ordine di preferenza tra le regioni, per l’individuazione della sede del corso di formazione dirigenziale e della scuola dove svolgere il tirocinio, e la lingua straniera scelta.

Prova preselettiva nazionale: 50 quesiti a risposta multipla mediante l’ausilio di sistemi informatizzati; il punteggio è restituito al termine della prova. Alla prova scritta sarà ammesso un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione.

Prova scritta: 5 domande a risposta aperta sulle materie dell’art. 10; una delle 5 domande è formulata e svolta nella lingua straniera scelta dal candidato.

Prova orale: colloquio sulle materie d’esame dell’art.10; verifica della conoscenza dell’informatica; verifica della conoscenza della lingua prescelta. Supereranno la prova scritta e la prova orale i candidati che avranno ottenuto sia per una che per l’altra prova il punteggio pari o superiore a 70.

Valutazione dei titoli: punteggio non superiore a 30 punti da riconoscere solo ai candidati che hanno superato la prova scritta e la prova orale.

I candidati che superano le prove scritta e orale sono inseriti nella graduatoria generale di merito per l’accesso al corso di formazione. Un Comitato Tecnico Scientifico istituito con decreto del Ministro predisporrà i quesiti della prova preselettiva e i quesiti della prova scritta. Nel primo concorso, una quota non superiore al 5% sarà riservata ai soggetti dell’art. 1 comma 2 ter del Dl 58/2014.

Il corso di formazione dirigenziale, per quanti hanno superato le prove scritta e orale e sono stati inseriti nella graduatoria generale di merito nazionale, può essere organizzato a livello regionale; durerà 4 mesi, di cui non più di 2 anche a distanza.

Tutti i candidati che abbiano frequentato con profitto il corso di formazione dirigenziale (con punteggio in centesimi attribuito dalla Commissione), saranno ammessi al tirocinio, della durata di 4 mesi, presso scuole individuate dall’USR.

I candidati che terminano il tirocinio e superano il colloquio finale sono inseriti nella graduatoria generale di merito, che comprende i vincitori pari al numero di posti messi a concorso.

Il concorso prefigurato dal Regolamento sembra una continua corsa ad ostacoli.

L’articolazione del corso di formazione e del tirocinio ( 4 mesi più 4 mesi) non consentirà l’entrata in ruolo per il 2017-2018 dei futuri dirigenti scolastici con la conseguenza di un numero altissimo di reggenze per i prossimi 2 anni scolastici e con aggravio di lavoro per tantissimi dirigenti scolastici che oltre alla propria scuola dovranno mandare avanti anche la/le scuola/scuole affidate in reggenza.

schema di decreto ministeriale del 14 giugno 2016 regolamento concorso dirigenti scolastici

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

HANNO SCRITTO, HANNO DETTO Sindacato

La Fiom compie 115 anni, incontro in Senato.

14 giugno 2016 ore 12.13

Venerdì 17 giugno in occasione dell'anniversario. La categoria delle tute blu fu fondata a Livorno nel 1901. La ricorrenza celebrata a Palazzo Madama, intervengono Landini e Camusso. Previsto un documentario che riassume la storia del sindacato

Venerdì 17 giugno, in occasione del 115° anniversario della nascita della Fiom-Cgil – fondata a Livorno nel 1901 – è in programma un incontro a Roma presso la sala Koch di Palazzo Madama (piazza san Luigi de' Francesi, ore 9,30), cui interverranno: Pietro Grasso (presidente del Senato della Repubblica), Susanna Camusso (segretario generale Cgil), Maurizio Landini (segretario generale Fiom-Cgil), Adolfo Pepe (direttore Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Gianni Rinaldini (presidente Fondazione Claudio Sabattini), Gustavo Zagrebelsky (presidente emerito della Corte Costituzionale).

Nell'occasione verrà anche presentato un documentario che riassume la storia del sindacato e del suo impegno per la democrazia e il lavoro. L'incontro sarà trasmesso in diretta da RadioArticolo1.

Archiviato in: Sindacato Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/la-fiom-compie-115-anni-incontro-in-senato

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Pensioni: Camusso (Cgil), novità positiva per confronto di merito

"C'è la disponibilità del governo ad entrare nel merito di vari aspetti. Speriamo che il confronto continui e produca dei risultati. Ad oggi abbiamo iniziato". E' quanto ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell'incontro con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, sui temi delle pensioni e del lavoro. "C'è qualche novità positiva - ha proseguito -. Hanno cominciato ad avanzare alcuni elementi di merito. Noi abbiamo fatto due osservazioni: abbiamo bisogno di un quadro di insieme e abbiamo ribadito che il nostro obiettivo è andare ad una modifica effettiva della legge Fornero". Il confronto con il sindacati proseguirà il 23 giugno, mentre il 28 giugno ci sarà un focus più specifico sulla rivalutazione delle pensioni già in vigore. Il 30 giugno è prevista una riunione sulle politiche attive per il lavoro. Lo schema della proposta annunciata dal sottosegretario Tommaso Nannicini, prevede la possibilità di uscita dal lavoro fino a tre anni prima dell'età di vecchiaia, contraendo un prestito pensionistico (Ape) da restituire in 20 anni. Ma per chi lascia l'impiego volontariamente la rata di prestito potrebbe arrivare fino al 15% dell'assegno per quei 20 anni.

Il Governo ha ribadito la necessità di tenere insieme l'equilibrio dei conti pubblici con l'equità sociale e l'intenzione di concentrare le risorse sulle situazioni più problematiche e, quindi, soprattutto su chi a pochi anni dall'età di vecchiaia ha perso il lavoro o rischia di perderlo. L'intenzione è di introdurre flessibilità in uscita senza modificare la legge Fornero, utilizzando strumenti finanziari per attutirne l'impatto finanziario che, secondo le stime governative, sarebbe di 10 miliardi di euro.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha spiegato che il meccanismo di anticipo pensionistico sarà sperimentale per tre anni e che riguarderà l'anno prossimo i nati tra il 1951 e il 1953; nel 2018 verrà esteso ai nati nel 1954 e dal 2019 ai nati nel 1955. Dopodiché dovrebbe diventare strutturale. In pratica, chi è distante meno di tre anni dall'accesso alla pensione di vecchiaia potrà chiedere all'Inps di certificare il requisito e di accedere al prestito. Il montante pensionistico sarà quello raggiunto al momento della richiesta dell'anticipo, mentre il coefficiente di trasformazione sarà quello del momento nel quale si raggiunge l'età di vecchiaia. All'Istituto di previdenza spetterà il ruolo di intermediario con gli istituti finanziari, che anticiperanno il capitale.

Il prestito, ha spiegato Nannicini, sarà "senza garanzie reali" e in caso di premorienza non ci si rivarrà sugli eredi. Sarà pagato con una rata sulla pensione, ma il governo assicura che sta ragionando su un possibile inserimento di detrazione fiscale, in modo da ridurre l'impatto dei costi del prestito sui "i soggetti più deboli e meritevoli di tutela".

I tempi per la restituzione del prestito dovrebbero essere di 20 anni; quindi, nel caso di uscita a 64 anni si pagheranno rate fino a 84. "Lo strumento - ha spiegato Nannicini - è molto flessibile. La detrazione fiscale potrà essere modificata per categorie diverse", in ragione della posizione reddituale: quindi, più alta per chi ha perso il lavoro e costi più alti per chi decide volontariamente di lasciare l'impiego prima dell'età di vecchiaia. Per Nannicini, quindi, "la penalizzazione è implicita", cioè è costituita dalla stessa rata di ammortamento".

Per Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl il "clima è cambiato. Si è attivato un confronto vero. Credo che dovremo proseguire con questo spirito". Più cauto il commento di Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil che ha sospeso il giudizio perché, afferma: "occorre ancora scandagliare il merito"; tuttavia, precisa "di positivo vedo il fatto che i futuri pensionati non avranno un rapporto diretto con banche e assicurazioni, ma continueranno a raffrontarsi con l'Inps. Il Paese si aspetta qualcosa di buono, vediamo di non deluderlo".

15/06/2016 09.18

Fonte: http://www.inca.it/Archivionews/DettaglioNotizia.aspx?guid={5B052B60-F62C-4A64-B797-5417A2CBE1E9}&parentId=831

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

RASSEGNA STAMPA

I giornali illustrano le proposte del governo sulle pensioni

L‟altra notizia sulle prime pagine di oggi è quella relativa all‟incontro di ieri tra il governo

e i sindacati sulle pensioni e il mercato del lavoro. Il confronto è stato avviato e sono già stati fissati altri tre appuntamenti entro il mese di giugno. L‟obiettivo del governo è quello

di arrivare alla Legge di stabilità. Per la Cgil è importante l‟avvio di questo confronto, ma

per ora, come ha detto ieri il segretario generale Susanna Camusso, sono stati definiti solo i titoli. I contenuti reali della proposta del governo sulle uscite anticipate e in generale sull‟assetto previdenziale e sull‟organizzazione delle misure sul lavoro si dovranno

verificare nei prossimi incontri. Sul Sole 24 ore scrivono Marco Rogari e Claudio Tucci: “Pensione flessibile, taglio massimo al 15%” . Ieri secondo round su lavoro e previdenza, prossimi appuntamenti il 23, il 28 e il 30 giugno. Il costo dell‟Ape (il nuovo sistema di

uscita dal mondo del lavoro) si aggira tra i 500 e 600 milioni, ma senza anticipo bancario sarebbero necessari 10 miliardi. La platea potenziale è stimata tra i 30 e i 40 mila lavoratori. Sul tavolo del confronto, si legge nel pezzo di Rogari e Tucci, c‟è anche

l‟ipotesi di un taglio al cuneo contributivo. Sul Corriere della Sera scrive Enrico Marro:

“Pensioni anticipate, taglio fino al 15%, prestito da restituire in 20 anni. La riforma riguarderebbe i nati dal ‟51 al ‟55, l‟esodo dovrà essere volontario e con incentivi dello

Stato. Dopo aver illustrato le proposte del governo sull‟anticipo delle pensioni (senza

riforma, i lavoratori in quella fascia d‟età avrebbero dovuto aspettare i 66 anni e 7 mesi),

accenna anche alle reazioni dei leader sindacali che mettono in evidenza prima di tutto l‟importanza di aver conquistato (con la mobilitazione e le manifestazione di questi mesi) il

tavolo di confronto. Sul Messaggero scrive Luca Cifoni, che illustra, tra le proposte del governo, la parte che riguarda in particolare gli assegni ridotti gradualmente in base ai mesi mancanti. Previsti sgravi per redditi bassi e disoccupati. Su La Stampa scrive Paolo Baroni: “Pensioni, via tre anni prima, ma con prestiti per 20 anni. Nannicini: niente

penalizzazioni e detrazioni per i redditi più bassi. Nell‟articolo di Baroni si parla di 10

miliardi come costo dei vari interventi sulla flessibilità in uscita e di 800 milioni destinati allo stanziamento annuo per finanziare il prestito per chi va in pensione. Sulla Nazione, Il

Resto del Carlino e il Giorno scrive Claudia Marin (p.24), mentre sull‟Unità il resoconto di

Bianca Di Giovanni: “Pensioni, uscita anticipata senza penalità, ma con il prestito” (p.16). Sull‟Avvenire Nicola Pini: Pensioni anticipata, trattativa con i sindacati (p.9), sul

manifesto Roberto Ciccarelli (p.8).

Venerdi‟ al senato si festeggiano i 115 anni della FIOM Sul sito di Rassegna Sindacale la notizia sulla festa della Fiom. Venerdì 17 giugno, in occasione del 115° anniversario della nascita della Fiom Cgil - fondata a Livorno nel 1901 - è in programma un incontro a Roma presso la sala Koch di Palazzo Madama (piazza san Luigi de' Francesi, ore 9,30), al quale interverranno: Pietro Grasso, presidente del Senato; Susanna Camusso, segretario generale Cgil; Maurizio Landini, segretario generale Fiom; Adolfo Pepe, direttore Fondazione Giuseppe Di Vittorio; Gianni Rinaldini, presidente Fondazione Claudio Sabattini; Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale. Nell'occasione, verrà anche presentato un documentario che riassume la storia del sindacato e del suo impegno per la democrazia e il lavoro.

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Ultime notizie da www.flcgil.it

PON Per la scuola: pubblicati i report e i dati ufficiali dei finanziamenti autorizzati

16/06/2016 Riguardano gli avvisi relativi a "Reti LAN/WLAN", "Ambienti digitali", "Scuole polo in ospedale".

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione indica al Ministro la strada giusta per valutare i dirigenti scolastici

16/06/2016 Per il CSPI bisogna rispettare le prerogative della contrattazione e assicurare l'oggettività dei criteri, la competenza e la terzietà dei valutatori e la partecipazione del valutato.

Finanziamenti alle scuole: procede la trattativa sui criteri di riparto MOF e Aree a rischio 2016/2017

15/06/2016 Cinque milioni in più da ripartire fra le scuole per le aree a rischio. Nell'ipotesi di CCNI sul MOF 2016/2017 anche le percentuali di riparto sulle eventuali economie. La priorità resta sempre la tempestività delle assegnazioni alle scuole. Il prossimo incontro previsto per il 24 giugno.

Estero: il Maeci sta ancora aspettando Godot

15/06/2016 Congelato il settore estero in attesa della famigerata "riforma".

Certificazione delle competenze nel I ciclo: parte il monitoraggio del secondo anno di sperimentazione

15/06/2016 Ignoti i rapporti tra sperimentazione e delega prevista dalla legge 107/15.

Organici scuola 2016/2017: personale ATA, mancano dati certi sul numero degli alunni per definire l'organico di diritto

15/06/2016 Gli incontri presso il Ministero dell'Istruzione proseguiranno il 22 giugno.

FISM: siglata l'ipotesi di rinnovo contrattuale 2016-2018

15/06/2016 Sottoscritto l'Accordo sulla detassazione dei premi di risultato 2016.

PON "Per la scuola": pubblicati i finanziamenti autorizzati per ciascun snodo formativo territoriale

14/06/2016 Si tratta di oltre 24 milioni di euro per un totale di 278 snodi.

Bonus docenti: i fondi assegnati alle scuole sono comprensivi degli oneri a carico dello Stato

13/06/2016 Il MIUR ci ha informato che preciserà con una nota come calcolare il "lordo dipendente".

Programma per la Trasparenza e per l'Integrità: si deve fare entro il 30 giugno anche se varrà solo fino a dicembre 2016

10/06/2016 In una vicenda caratterizzata da continui ripensamenti è positiva l'assenza nei Piani Triennali predisposti dagli USR dell'elenco delle "attività a maggior rischio corruttivo" nelle scuole fatto dal MIUR e dall'ANAC.

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

Rassegna stampa sulla scuola Oggi sui quotidiani

Gli articoli di giugno 2016

1. Buona scuola, sì agli scambi di cattedre

16/06/2016 la Repubblica: Il regolamento. Via libera del ministero per venire incontro alle esigenze di chi è stato assunto lontano da casa.

2. Maturità 2016, ai diplomati un «passaporto» per l'Europa

16/06/2016 Corriere della sera: È la novità dell'esame di Stato: insieme al diploma verrà consegnato ai ragazzi il documento che indica competenze acquisite e lavori a cui possono accedere

3. Aumenti di stipendio solo per Ata e per pochi docenti

15/06/2016 La Tecnica della Scuola: Il ministro Marianna Madia l'ha detto chiaramente: "Il prossimo rinnovo dei contratti pubblici dovrà essere destinato a sostenere gli stipendi più bassi".

4. Un concorso di merito per i prof

14/06/2016 ItaliaOggi: Oggi il nuovo vertice sindacati-ministero per sbloccare la sequenza contrattuale. Chiamata diretta ma vincolata alla valutazione dei titoli

5. Terza media, al via la piccola maturità con l'incubo Invalsi

13/06/2016 Corriere della sera: Il 16 giugno si svolgerà in tutta Italia la prova nazionale nell'ambito degli esami del I ciclo. Italiano e matematica e il voto fa media con le altre prove d'esame

6. Chiamata diretta e incarichi triennali, il Miur non cede: margini solo sulle utilizzazioni

13/06/2016 La Tecnica della Scuola: La metà di giugno potrebbe rivelarsi determinante ai fini di una parte consistente della mobilità del prossimo anno scolastico.

7. Statali, aumenti solo per i dipendenti con redditi bassi

13/06/2016 la Repubblica: Pronta la direttiva di Madia all'Aran: priorità al milione di lavoratori con contratti sotto i 26 mila euro annui. Una strada mai tentata prima che potrebbe trovare l'opposizione dei sindacati

8. Finanziamenti alle università? Pochi e con regole incerte

13/06/2016 lavoce.info: Le regole per il finanziamento alle università sono cambiate. A regime, i fondi saranno assegnati in base agli obiettivi raggiunti e ai costi effettivamente sostenuti. Un principio condivisibile, ma ci sono molte questioni irrisolte. Aumento delle risorse ineludibile.

9. L'università in declino: studenti in fuga e tasse sempre più alte

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Appunti Effelleci Mantova n.36 del 16 giugno 2016

13/06/2016 La Stampa: Dal 2004 in Italia si sono perse 66 mila matricole, il crollo più sensibile nelle isole e al Sud: siamo stati gli unici in Europa a tagliare risorse e borse di studio durante la crisi

10. La disuguaglianza nell'istruzione e le superficialità della scuola

12/06/2016 La Tecnica della Scuola: Possiamo chiamarle, molto approssimativamente, disuguaglianze di conoscenza che al giorno d'oggi, almeno la metà degli studenti non ha assolutamente, neppure alla lontana, la preparazione di base che - in teoria - dovrebbe possedere in virtù del certificato che esibisce (diploma di scuola secondaria superiore).

11. Concorso docenti, sui ricorsi degli esclusi giustizia amministrativa a singhiozzo

12/06/2016 La Tecnica della Scuola: Ogni giorno che passa, si fa sempre più complicato il fronte giudiziario sul concorso a cattedre del 2016.

12. Scienze, non basta reclutare donne, il problema è trattenere le mamme

12/06/2016 Corriere della sera: Il tema diventa di attualità in Gran Bretagna e nel mondo anglosassone: non è solo questione di studiare di più le materie scientifiche. E' il mondo del lavoro a fermare la carriera delle donne, soprattutto se hanno dei figli

13. Bravi maestri si diventa: oggi la vera sfida è insegnare a chi già insegna

12/06/2016 Corriere della sera: L'idea rivoluzionaria non è premiare i migliori, ma innalzare il livello medio dei docenti. Sull'Economist le strategie e i programmi che stanno formando con successo una nuova classe di docenti

14. Caccia alla matricola, l'ateneo fa lo sconto

09/06/2016 Corriere della sera: Giù le tasse alla Statale di Milano, le rate della Sapienza. E 700 scuole riaprono a luglio

15. Giubileo della Misericordia. Quei ragazzi persi per strada dalla scuola

09/06/2016 Corriere della sera: #MyJubilee: 250 milioni di bimbi nel mondo non sanno leggere, scrivere né fare di conto. Ma anche nelle scuole italiane il divario fra Nord e Sud, italiani e stranieri è insopportabile. Un alunno dotato deve aiutare il suo vicino di banco così crescerà in salute anziché in arroganza

16. Bruxelles dichiara guerra al deficit di competenze

07/06/2016 la Repubblica: Entro il 2020 l'Ue vuole che 70 milioni di cittadini raggiungano le conoscenze minime in lettura, scrittura, calcolo e informatica: "Solo così si può ridurre la distanza tra domanda e offerta di lavoro" dice il commissario Marianne Thyssen. Gli Stati potranno ricorrere anche ai 27 miliardi del Fondo sociale europeo

17. Chieste altre 30 mila cattedre.

07/06/2016 ItaliaOggi: Ridurrebbero l'impatto dei trasferimenti lontano da casa. Viale Trastevere batte cassa con il Mef per l'organico di fatto. Decreto entro fine giugno

18. Mobilità annuale, saranno favoriti i nuovi assunti che restano senza sede

07/06/2016 ItaliaOggi: Ipotesi Miur. Penalizzati i titolari di precedenza